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<strong>italia</strong><br />
ISSN 2039-0262<br />
mensile - anno diciassette - numero due - febbraio 2013<br />
MODa Sfilate uomo A/I 2013/2014 tENDENZE Il trend in bocca aRtE Alberto Biasi
codice maschile<br />
abiti da sposo e su misura
codice maschile<br />
Piazza delle Tessitrici - Malnate - Varese<br />
info@codicemaschile.it - Tel. 0332.860617<br />
(è gradito l’appuntamento)
edItorIAle<br />
Aspettando<br />
quel giorno…<br />
Chissà quando l’orientamento sessuale di una persona non farà più notizia in<br />
quest’angolo di mondo? la risposta più significativa a questo quesito l’abbiamo<br />
trovata ascoltando il discorso del giuramento del Presidente degli Stati Uniti:<br />
“Il nostro viaggio non sarà finito – sono le parole di obama – fino a quando i<br />
nostri fratelli e le nostre sorelle gay non saranno trattati come gli altri davanti alla legge.<br />
dobbiamo fare in modo che queste parole, questi valori di libertà e di uguaglianza divengano<br />
realtà. È questo il compito della nostra generazione”.<br />
Parlando con amici di amici del discorso inaugurale di Barack un ragazzo, fidanzato<br />
di una certa enza, con tono piuttosto seccato ha domandato: “A chi può interessare<br />
realmente l’orientamento sessuale di una persona? Io sono etero, ma non lo sbandiero<br />
mica ai quattro venti”.<br />
ecco il punto chiave! È piuttosto evidente che un etero non dichiara di esserlo perché<br />
non ne ha bisogno. testimoniare la propria omosessualità è l’unico modo per schiacciare<br />
gli innumerevoli stereotipi legati alla parola gay. Per farlo però bisogna entrare nella<br />
quotidianità della società attraverso la nostra vita e il tran tran giornaliero.<br />
diffondere notizie positive e corrette in relazione ai temi glbt avvicina le persone verso<br />
un più attento e mirato giudizio. Il concetto sul quale vogliamo porre l’accento va<br />
concretamente oltre al significato dei termini tolleranza e accettazione, da sempre<br />
a braccetto con un concetto di uguaglianza distorta e non paritaria. Il meccanismo<br />
dell’associazione ha già fatto troppi danni e di certo il giochetto ha mostrato solo alcuni<br />
caratteristici lati di una determinata e singolare personalità.<br />
Per essere più chiari andiamo agli antipodi più estremi: posto che i media parlano di<br />
omosessualità solo in occasione di lustrini e pedofilia è ovvio che le persone si fanno<br />
un’idea del gay piuttosto distorta e sbagliata.<br />
la televisione e il cinema (mezzi di comunicazione di massa) <strong>italia</strong>ni poi non ci hanno di<br />
certo aiutati… soltanto negli ultimi anni hanno sfornato personaggi gay vicini un tantino<br />
alla realtà, fino a qualche decennio addietro eravamo tutti dei svampiti parrucchieri per<br />
signora (nulla contro la categoria).<br />
È proprio per questo motivo che noi sosteniamo il coming out e mettiamo a disposizione<br />
le pagine della rivista a tutti coloro che hanno intenzione di uscire fuori dal guscio o più<br />
semplicemente hanno voglia di condividere la loro singolare, ma tanto vicina, storia.<br />
Salvatore Paglia<br />
N.02FEBBRAIO2013<br />
cover<br />
Photo by tobias Wirth<br />
Styling by Julia Quante<br />
Model david Schwarz @ Spin Models<br />
Jacket & tie Herr von eden<br />
Shirt Jopp<br />
editrice<br />
Gemeco sc - via emile Chanoux, 22/24<br />
10026 Pont Saint Martin (Ao)<br />
direttore editoriale<br />
Calogero Urruso<br />
direttore responsabile<br />
luciano Mantelli<br />
direttore<br />
Salvatore Paglia<br />
pubbliche relazioni<br />
Jean Paul Bianco<br />
biancoagency@gemeco.it<br />
iniziative speciali<br />
Massimo Giusio<br />
pubblicità<br />
tel. +39 329.8622268<br />
info@gemeco.it<br />
impaginazione e grafica<br />
Michele Alberti<br />
redazione<br />
tel. 02 36507994 - Fax 02 91390360<br />
redazionelui@gemeco.it<br />
stampa<br />
Starcom events srl - Nova Milanese (MB)<br />
pubblicazione mensile<br />
reg.trib. di Milano N. 169 - 03/2000<br />
hanno collaborato a questo numero:<br />
Andriy Mishchenko, Angelo Sabbatini, Claudio Marchese,<br />
Cristiano Fabris, Cristiano Macchi, emilio Quarta,<br />
Fabio russo, Fabio ottonello, Gian Pietro leonardi,<br />
luca de leonardis, Marco daverio, ottavio Volpe,<br />
riccardo di Salvo, Sandro trevisan, Severin Kane<br />
lui <strong>Magazine</strong> è distribuita gratuitamente<br />
(0,10 euro) nei locali e nelle attività<br />
gay friendly di tutta Italia e Costa Azzurra<br />
Abbonamenti<br />
Per abbonarsi a Lui <strong>Magazine</strong> (11 numeri annui) è sufficiente inviare 50<br />
euro a mezzo bollettino postale sul C/c 26781286 intestato a Gemeco<br />
scrl specificando nella causale “abbonamento a Lui” e specificando da<br />
quale numero desiderate che l’abbonamento abbia inizio. La rivista verrà<br />
recapitata mensilmente a mezzo posta in busta chiusa, sigillata e anonima.<br />
Lui <strong>Magazine</strong> non è responsabile per la qualità, la provenienza o la<br />
veridicità delle inserzioni. La direzione di Lui sì riserva il diritto di modificare,<br />
rifiutare o sospendere un’inserzione a proprio insindacabile giudizio.<br />
L’editore non risponde per eventuali ritardi o perdite causate dalla non<br />
pubblicazione dell’inserzione. Non è neppure responsabile per eventuali<br />
errori di stampa. Gli inserzionisti dovranno rifondere all’editore ogni spesa<br />
eventualmente da esso sopportata in seguito a malintesi, dichiarazioni,<br />
violazioni di diritti, ecc. a causa dell’annuncio. L’apparizione di un modello<br />
sulla copertina o sulle pagine del giornale non costituisce implicazione<br />
relativa al suo orientamento sessuale. Il © delle immagini è di proprietà<br />
degli autori. L’editore rimane a disposizione per gli eventuali accordi di<br />
pubblicazione che non è stato possibile definire. I dati forniti dai sottoscrittori<br />
degli abbonamenti e quelli degli inserzionisti vengono utilizzati<br />
esclusivamente per l’invio del giornale e la pubblicazione degli annunci e<br />
non vengono ceduti a terzi per alcun motivo.<br />
il prossimo numero in distribuzione<br />
ad inizio marzo 2013<br />
4
Hotel e Centro Congressi<br />
Brescia<br />
Via Orzinuovi, 135/139<br />
tel. 030.3530285<br />
fax 030.3541867<br />
www.hotelfieradibrescia.it<br />
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L’Hotel Fiera di Brescia è una nuova struttura<br />
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e a due passi dal Polo Fieristico cittadino.<br />
L’Hotel propone 84 camere, in ben 6 diverse tipologie,<br />
tutte dotate di climatizzazione e riscaldamento regolabili,<br />
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cassaforte, sistema Wi-Fi.<br />
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con una zona pranzo-lavoro e doppia vasca idromassaggio.<br />
E’ aperto il nuovo Centro Congressi con sale da 15 a 300 posti.<br />
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SoMMArIo<br />
ModA<br />
A/I 2013/2014<br />
VISUAlS<br />
la natura ambigua dell’amore<br />
Arte<br />
I collezionisti di stile<br />
teNdeNze<br />
Il trend in bocca<br />
CoVer<br />
Un jour en août<br />
08<br />
12<br />
14<br />
16<br />
18<br />
Arte 32<br />
FASHIoN 40<br />
ModA 08<br />
MotorI 50<br />
teNdeNze 16<br />
CoVer 18<br />
NUANCeS<br />
lo voglio nero<br />
MoStrA<br />
rilievi ottici-dinamici<br />
AlIMeNtAzIoNe<br />
esplode la cromo-dieta<br />
CreAtIVItÀ<br />
A letto con la “bionda”<br />
INterVIStA<br />
l’amore di luca<br />
SPot lIGHt<br />
Martin zanotti, una vita per la danza<br />
30<br />
32<br />
34<br />
36<br />
46<br />
53<br />
6
OROSCOP<br />
Tutto sull’Amore<br />
Le affinità di coppia<br />
segno per segno<br />
899.150.176
ModA<br />
Fendi A/W 2013-2014<br />
A/I 2013-2014<br />
tutto, o quasi, sulle sfilate alle quali abbiamo partecipato<br />
l’uomo Gucci non abbandona i neri, ma si avvicina maliziosamente<br />
alle tinte arricchendo i suoi outfits con delle note di colore<br />
piuttosto evidenti. Alquanto prepotenti, gli azzurri, i rossi, gli ocra<br />
e i verdi catturano l’attenzione e si mescolano intensamente ai<br />
motivi tartan e ai quadretti. Perfino il classico Principe di Galles<br />
si lascia “imbastardire” mostrando il lato più eccentrico. le linee<br />
non mascherano, ma esaltano la fisicità di lui coniugandosi ad<br />
una vestibilità piuttosto asciutta. Anche i morbidi maglioni sottolineano<br />
le forme di lui pur mantenendo una certa morbidezza. Gli<br />
anfibi in coccodrillo evidenziano una sottile temerarietà, mentre<br />
gli zaini e le borse over proiettano quest’uomo nell’immaginario<br />
del viaggiatore.<br />
Armani punta sulle combinazioni e racchiude nei suoi modelli<br />
una sorta di quintessenza dalla quale attingere ciò che è più<br />
conforme ad ognuno di noi. Non uno stile da seguire, ma un<br />
insieme dal quale estrapolare gli elementi più affini alla nostra<br />
espressione. “l’eleganza - afferma il designer – non nasce dalle<br />
regole, e men che meno da un decalogo di regolette. e’ un fatto<br />
istintivo e innato. Ma qualche indicazione si può acquisire anche<br />
dall’esterno”. la collezione che propone ha come filo conduttore<br />
il velluto e le tonalità rubino che si posano su molte giacche, diversi<br />
giacconi doppiopetto, tanti pantaloni e alcuni blazer. l’abito,<br />
rigorosamente cucito a mano, perde il suo stile convenzionale e<br />
acquisisce una sfumatura a tratti ambigua; mentre i materiali tecnici,<br />
rigorosamente rivisitati, conquistano un’anima raffinata.<br />
Bikkembergs. Pelle, pelliccia e maglia si avvicinano al mondo<br />
nello sport come mai fino ad oggi e si lasciano gestire dalle linee<br />
agonistiche. le zip, i taschini e i dettagli rigorosamente fluo<br />
fungono da collante e uniscono il mondo competitivo a quello<br />
glam. le tonalità del grigio mélange ghiacciato, verde pino con<br />
accenti giallo uovo, cammello, lilla-lavanda e verde smeraldo<br />
amalgamano i diversi insiemi e formano sapientemente un unico<br />
inconfondibile stile. I diversi volumi si spalleggiano sapientemente<br />
senza sovraccaricare e l’incontro scontro tra l’oversize e lo<br />
slim non decreta nessun vincitore. I materiali di pregio si fanno<br />
notare, come anche le geometriche fantasie. Particolarmente interessante<br />
il grande scialle trapuntato con tanto di maniche, da<br />
indossare senza remora alcuna.<br />
dsquared2 attinge dagli anni Quaranta e porta in passerella un<br />
uomo dal fascino retrò, ma con uno spirito ultra moderno. Il pantalone,<br />
elegante o sportivo che sia, si porta con copiosi risvolti e<br />
lascia più che intravedere i calzini. la pochette viene soppiantata<br />
dal guanto, ripiegato, ma ben in vista, nel taschino superiore della<br />
giacca. Spille e papillon trovano terreno fertile all’interno di un<br />
look dal sapore militare. Il famoso cappello 10 Gallon Fedora si<br />
colora di rosso, di verde e di rosa, mentre le toppe sui pull e gli<br />
inserti in pelle donano agli outfits un’allure più scanzonata.<br />
Moschino reinterpreta il classico completo da uomo inserendo<br />
alcuni dettagli biker, il risultato finale non lascia indifferenti e<br />
spiana la strada verso nuove forme di sperimentazione. la collezione<br />
però prende ispirazione dal guardaroba dell’uomo inglese<br />
e si presenta al pubblico con un sottofondo di rigore. Viste le premesse,<br />
il tartan non poteva che essere l’elemento trainante della<br />
linea. Impreziositi da elementi in pelliccia, giacche, pantaloni,<br />
8
ModA<br />
Burberry A/W 2013-2014<br />
cappotti e accessori incontrano così il famoso motivo scozzese<br />
che per l’occasione spazia nelle combinazioni cromatiche: dal<br />
classico rosso e nero si passa in un batter di ciglio al grigio e giallo,<br />
al verde e giallo e all’azzurro e viola. Non mancano i bianchi,<br />
i rossi e i neri: tonalità classiche della Maison e tra gli accessori<br />
spicca il papillon, altro segno di riconoscimento della griffe. deliziosi<br />
i ricami tono su tono presenti sulle giacche black.<br />
Trussardi A/W 2013-2014<br />
Per il suo debutto sulle passerelle milanesi tom rebl stupisce<br />
per la sua scelta poco commerciale. Il suo uomo sembra uscito<br />
da una battuta di caccia primordiale. Il must principale è quello<br />
delle piume, ma sono molti gli elementi in contrasto abbinati fra<br />
loro. le sofisticate fantasie fungono da elementi mimetizzati e a<br />
tratti ricordano le pelli di alcuni strani animali; trofei, forse, di una<br />
preda particolarmente importante. le stoffe invece perdono quasi<br />
l’identità di tessuto e si trasformano in corazze salvavita. lurex,<br />
pelle e pvc sono i materiali simbolo della linea. Gli accessori<br />
sembrano delle vere e proprie armi che all’occorrenza si camuffano<br />
quasi in abiti. Fra tutti la collana multifilo dorata racchiude il<br />
principio di accessorio/ strumento di attacco/indumento.<br />
Jil Sander punta sui tagli e i volumi. I suoi abiti infatti donano alla<br />
silhouette maschile un tocco raffinato ed elegante. lo stilista torna<br />
alla direzione creativa del marchio e propone una collezione<br />
rigorosa e composta. elemento di spicco sono gli avvolgenti colli<br />
a contrasto: sia per colore che per misura. la palette delle tinte<br />
sfodera delle tonalità che passano dal verde pino al blu cobalto,<br />
fino ad arrivare al rosso vivo. Curiosi i maglioni in cachemire che<br />
esercitano quasi il ruolo di una tunica.<br />
Costume National Homme divide il corpo di lui in due contraddistinte<br />
parti: la zona alta tende ad avere le linee meno avvolgenti<br />
9
ModA<br />
Emporio Armani A/W 2013-2014<br />
e più ampie, mentre sotto eccelle il fit. Il nero sovrano si scontra<br />
e incontra, in un gioco bicolor, solo con le tonalità del blu elettrico<br />
e del cammello. le giacche corte coprono, ma non nascondono il<br />
capo sottostante e in molti casi i due indumenti sembrano essere<br />
uno solo. Il gioco delle sovrapposizione si fa più evidente nei<br />
contrasti a due tinte. Il capo viene avvolto da cappelli neri a testa<br />
molto larga, mentre le calzature spaziano dalla scarpa bassa in<br />
vitello lucido ai beatle boot in vitello abrasivato.<br />
Per dolce e Gabbana la parola d’ordine è devozione. devozione<br />
assoluta alla sartorialità, devozione al taglio, devozione al tessuto,<br />
devozione ai dettagli, alla famiglia, alla religione e all’amore.<br />
la sfilata vede ancora protagonisti i ragazzi e gli uomini siciliani<br />
scelti dagli stilisti per interpretare, senza farse, il carattere e la<br />
bellezza della loro terra d’origine. Il colore e la linea large si concentrano<br />
principalmente sulla zona spalle/tronco, mentre il nero<br />
e il fit slim conquista le gambe. le t-shirt dalle maniche a pipistrello<br />
arrotolate sul polso o a tre quarti hanno stampe religiose.<br />
Inesistenti o quasi gli accessori.<br />
Frankie Morello, con questa collezione, omaggia l’architettura<br />
delle metropoli. le felpe, le t-shirts e i giacconi ospitano scorci<br />
urbani e in passerella sfilano profili di edifici, costruzioni urbane,<br />
palazzi e piantine di casa. le cuciture a vista sono il dettaglio<br />
che fanno la differenza, mentre il neoprone è, a tutti gli effetti, il<br />
must dell’intera collezione. Inevitabilmente con questa scelta lo<br />
stilista sottolinea e catalizza l’attenzione sulle dimensioni over<br />
degli indumenti. Non da meno gli accessori: come testimoniano<br />
le misure abbondanti dei cappellini in lana. l’elemento fluo illumina<br />
gli interni dei maglioni, sottolinea i dettagli delle giacche,<br />
vivacizza i cordoni delle felpe e dona un tocco di luce ai fazzoletti<br />
da taschino.<br />
Neil Barrett A/W 2013-2014<br />
Burberry Prorsum esalta lo stile british portandolo agli antipodi:<br />
gli outfit classici si mescolano a quelli più bizzarri senza, apparentemente,<br />
alcuna regola. ecco che in passerella sfila un uomo<br />
rigoroso e subito dopo un modello anticonformista. Il trench è<br />
il capo più camaleontico della collezione e si declina in diversi<br />
modelli: trasparente, a fantasia check, a contrasto di colore o<br />
animalier. Qust’ultimo motivo si posa anche sulle calzature dai<br />
dettagli borchiati o sulle custodie per ipad. la fantasia a piccoli<br />
cuori conquista camicie e i maglioni. Non mancano di certo le<br />
borse dall’iconico motivo, ma la vera novità è la bag rigida modello<br />
portalettere.<br />
10
ModA<br />
Dolce & Gabbana A/W 2013-2014<br />
Frankie Morello A/W 2013-2014<br />
John Varvatos dichiara: “ Per il prossimo inverno ho immaginato<br />
un ponte che attraversa l’oceano e unisce universi in apparenza<br />
opposti ed ere differenti: il dandy inglese e il cool newyorkese.<br />
Fedeli al carattere old-world del dandy britannico, le texture evidenti,<br />
i colori profondi e autunnali e l’eleganza sono miscelati<br />
con una forte dose di aggressività urbana per creare un look<br />
contemporaneo e sofisticato”. Il risultato è una serie di tessuti<br />
spazzolati, lavorati in degradé, agugliati, spalmati, oleati e trattati<br />
in modo da raggiungere un’aria vissuta, ma estremamente<br />
moderna. da questo lavoro si evolve una collezione quasi senza<br />
tempo, dove la sartorialità gioca il suo asso nella manica. Pelle,<br />
maglia, lana, cashmere, alpaca e mohair danno vita ad intrecci e<br />
giochi di combinazioni sofisticati ed estranei alla tradizione.<br />
Versace porta il suo uomo a toccare le diverse sfaccettature del<br />
suo essere maschio. e propone una figura maschile duttile in<br />
grado di mostrare il suo essere deciso e virile, ma anche il lato<br />
passionale e ardente. In passerella abbiamo visto sfilare completi<br />
impegnativi e sartoriali a contrasto con shorts in pizzo bianchi<br />
e neri dalle trasparenze maliziose. Non mancano gli accenni<br />
metropolitani con le proposte street e underground. le calzature<br />
spiccano di dettagli: si comincia con la stringata bicolore, si<br />
passa alla mini zeppa sparkling tempestata di glitter dorati e si<br />
conclude con i bikers heavy alti fino al ginocchio impreziositi da<br />
inserti laminati e metallici.<br />
Bottega Veneta sposa il concetto minimal con mise dalla struttura<br />
architettonica che segnano senza fasciare. I diversi looks<br />
tono su tono vantano di essere i capostipiti dell’intera collezione<br />
e il giorno e la sera si distinguono dai dettagli in paillettes e dai<br />
motivi grafici appena evidenti. Il nero eccede, ma si fanno notare<br />
anche le diverse sfumature del blu, del grigio e del prugna.<br />
Flash di verde e bronzo donano lampi di luce. Il gioco dei mix<br />
include tessuti come la flanella, il cashmere, la lana pettinata e<br />
le morbide pelli. le borse capienti s’intersecano con il mondo del<br />
lavoro, mentre le calzature scamosciate hanno il collo in pelle<br />
intrecciata.<br />
Avanguardia, funzionalità, modernità. la collezione Iceberg del<br />
prossimo autunno inverno s’ispira nei colori e nelle forme alle<br />
regole del Bauhaus. Geometrie e colori lasciano ovunque il segno:<br />
maglioni, camicie e accessori vengono valorizzati attraverso<br />
le tinte primarie e le figure precise. I classici abiti riscoprono<br />
una marcia in più attraverso la cintura bicolore portata sopra la<br />
giacca.<br />
Vivienne Westwood A/W 2013-2014<br />
11
VISUAlS<br />
la natura ambigua<br />
dell’amore<br />
luis Carlos Aguayo si ispira alla pittrice Frida<br />
e accompagna la sfilata <strong>italia</strong>na di tom rebl<br />
Due mondi affini che si scontrano volutamente senza<br />
mai incontrarsi pericolosamente, dove le caratteristiche<br />
di uno si mettono in contrasto con l’altro creando una<br />
sorta d’individualismo astratto. la contraddizione pura<br />
è l’elemento collante che unisce saldamente gli elementi caratterizzanti<br />
della donna e dell’uomo. la natura ambigua dell’amore<br />
completa il quadro che incarna l’essere nella sua completa identità.<br />
Frutto di un perbenismo sempre più instabile, l’ultima fatica<br />
di luis Carlos Aguayo s’ispira alla pittrice Frida. Il fascino virile<br />
degli autoritratti della pittrice, quel suo anticonformismo, il carattere<br />
forte oltre gli schemi hanno gettato le basi per questi scatti in<br />
cui generi e professioni di fede si mescolano senza perbenismi.<br />
Il fotografo è stato in grado di racchiudere in ogni scatto il concetto<br />
autentico e anticonformista della sua musa ispiratrice. È<br />
un mondo di contese dove l’unico bottino prezioso di certo non<br />
rappresenta la salvaguardia della propria identità di genere. È<br />
un prendere e dare che esalta, completa, armonizza in un’ unica<br />
figura la contaminazione di svariate sfaccettature, umane, religiose<br />
e politiche. Il tutto prende forma all’interno di una metropoli<br />
odierna senza nome, senza volto, ma con una forte identità. Siamo<br />
nella terra di nessuno e proprio per questo ovunque. ovunque<br />
si riesce a respirare la parola pace. Un mosaico di etnie<br />
più che mai vivo in un quartiere come quello di via Padova, a<br />
Milano, dove Carlos lavora, vive e dove oggi la sua installazione<br />
accompagna la sfilata <strong>italia</strong>na di tom rebl. Una partnership con<br />
lo stilista tedesco al suo secondo capitolo (nel 2009 il progetto di<br />
12
visual art BArBA for reBl), nata per un reciproco interesse: gli<br />
abiti rock e visionari dall’attitudine pansessuale si sposano con la<br />
ricerca sull’ambiguità immortalata nelle immagini, creando così il<br />
contesto ideale per la performance.<br />
“Frida catturava la bellezza dei fiori prima che<br />
morissero, io immortalo la bellezza degli uomini<br />
prima che sfiorisca”<br />
Luis Carlos Aguayo<br />
Abbiamo conosciuto luis Carlos alcuni anni addietro. tramite la<br />
redazione aveva preso un appuntamento per presentare i suoi<br />
editoriali. Non ci aspettavamo un gigante barbuto e all’inizio, in<br />
tutta sincerità, la sua immagine ci aveva un tantino intimiditi.<br />
È bastato un secondo per capire che lui era più spaventato di noi.<br />
la sua sana e palpabile fragilità, in netta contrapposizione con la<br />
sua stazza fisica, ci ha subito rasserenati. Appena ci ha mostrato<br />
i suoi lavori abbiamo immediatamente intuito che c’era qualcosa<br />
d’interessante nei suoi scatti e i suoi modi allegri, gentili e affabili<br />
hanno fatto il resto. da allora non solo è nata una collaborazione<br />
sincera, viva e coinvolgente, ma un’amicizia vera, leale e semplice.<br />
Siamo molto orgogliosi del successo professionale che oggi<br />
sta vivendo grazie alle collaborazioni con griffes importanti. le<br />
pagine di “lui” rimangono, comunque, un angolo di casa dove<br />
proteggersi dai riflettori della ribalta. “Peccato” solo che tutto, o<br />
quasi, è cominciato da qui.<br />
S.P.<br />
13
Arte<br />
I collezionisti di stile<br />
Arte “popular” da indossare, ma non solo…<br />
“Made in Art” é il marchio tramite cui Pep<br />
Marchegiani, uno dei più acclamati rappresentanti<br />
della Pop Art internazionale,<br />
veicola le immagini delle sue<br />
opere. le collezioni, acquistabili da tutti<br />
coloro che non hanno normalmente<br />
accesso al mondo dell’arte, spalanca<br />
le porte ad una nuova schiera di<br />
collezionisti di stile. Il linguaggio<br />
audace e impertinente, la critica<br />
sociale pungente e polemica, l’essenzialità,<br />
la comunicazione graffi<br />
ante e sfrontata sono solo alcuni<br />
segni caratterizzanti dell’operato<br />
dell’esteta.<br />
da questi e per volontà di lucrezia Nepa, Ad di<br />
“Made in Art”, prende forma una collezione unica<br />
composta da: t-shirt di produzione <strong>italia</strong>na, jeans<br />
pensati e creati come fossero capi unici<br />
per comunicare se stessi, blazer ironici,<br />
felpe e maglieria stampata con le più innovative<br />
tecniche e capispalla confezionati<br />
in piccoli laboratori artigianali.<br />
Passiamo ora ai temi sviluppati.<br />
- Art magique: interpretazioni di un<br />
oggetto di comune utilizzo, come<br />
il profumo per l’automobile, allo<br />
scopo di diffondere valori, messaggi<br />
taglienti e di denuncia sociale.<br />
14
ModA Arte<br />
- Multinational: Pep Marchegiani stigmatizza<br />
il fascino e l’attrazione morbosa che le<br />
multinazionali hanno nei confronti del consumatore.<br />
la critica ha suggerito un secondo<br />
punto di vista nelle opere che raffi gurano<br />
donne, ovvero l’utilizzo indiscriminato della fi -<br />
gura femminile, quale prodotto da mercifi care.<br />
- Fuckshion system: una mostra di mostri della<br />
moda… e non é tutto oro quel che luccica!<br />
Una galleria di ritratti dei più grandi personaggi del<br />
fashion messi sotto la lente d’ingrandimento per scovarne<br />
difetti, tic e debolezze. la moda, un sistema ormai stravolto<br />
dalle regole del mercato dove la forza dei brands ha<br />
assunto un peso enorme a discapito delle idee e della<br />
creatività.<br />
- trip in (mostra che si terrà presso Spazio Pep<br />
Marchegiani, Montesilvano (Pe) il 15 marzo<br />
2013 - Napoli 2013 - londra 2013): un viaggio<br />
per il mondo attraverso cromatismi,<br />
segni e simboli di diversi Paesi. ogni cultura<br />
appartiene al volto di una donna.<br />
Femmina, come l’arte e la natura.<br />
Un connubio, quello tra arte “popular”<br />
e moda, che si esplicita all’interno<br />
dell’intera collezione e che già in partenza<br />
possiede una folta schiera di veri<br />
e propri stimatori. Il canale fashion si<br />
trasforma così in un mezzo divulgatore<br />
di messaggi politicamente scorretti,<br />
irriverenti e ironici.<br />
15
teNdeNze<br />
Il trend in bocca<br />
dall’apparecchio di ferro alla dentiera in diamanti<br />
Difficile crederlo, ma il nuovo trend in voga è l’apparecchio.<br />
Poco importa se finto o vero, i giovani thailandesi,<br />
malesiani e indonesiani fanno a gara per stringere fra<br />
i denti la ferraglia più vistosa. Incubo delle generazioni<br />
del benessere, l’apparecchio ritorna alla ribalta indossando una<br />
nuova veste. Peccato che chi non ne ha realmente bisogno sia<br />
disposto a spendere oltre i 100 dollari per comprarne uno finto<br />
al mercato nero. Al danno si aggiunge la beffa, già perché<br />
gli apparecchi farlocchi in questione possono provocare diversi<br />
danni: si passa molto velocemente dalle infezioni, ai disturbi alle<br />
gengive, fino ad arrivare alle problematiche ben più serie legate<br />
all’ingestione dei componenti in ferro, in gomma e in piombo. Il<br />
decesso di alcuni ragazzi, causato dall’accidentale ingerimento<br />
dell’articolo, ha spinto il governo a prendere seri provvedimenti:<br />
vendere questo genere di strumenti comporta una pena fino<br />
a sei mesi di carcere e una multa di 1.300 dollari. Al momento<br />
l’usanza sembra essere piuttosto circoscritta, ma non è detto che<br />
inizi a prendere piede. londra per ora sembra non rispondere<br />
16
teNdeNze BeAUtY<br />
alla tendenza (meno male), mentre in America da qualche tempo<br />
è esplosa la “Bling style” ovvero indossare la dentiera costruita<br />
con preziosi vari, meglio se in diamanti. I primi ad indossarla e a<br />
promuoverla sono stati i rappers di un certo calibro: del resto non<br />
poteva essere altrimenti visto che il loro lifestyle fa rima con gioielli<br />
(sinonimi di ribalta e quindi di successo, soldi e fama). Sempre<br />
dalla cultura hip hop molto in voga è il “Grill” (versione slang<br />
di the grill, la griglia), una sorta di gioiello indossato sopra i denti,<br />
soprattutto da soggetti maschili. I grills, chiamati anche fronts,<br />
sono mobili, si applicano sui denti frontali e sono realizzati in oro,<br />
in argento o in metallo tempestato di pietre preziose. Anche in<br />
questo caso però l’uso può causare seri danni alla bocca. Ciò<br />
però sembra non placare i giovani che, pur di star sulla “cresta<br />
dell’onda”, mettono a rischio la loro salute. Attenzione: l’usanza<br />
non è da non confondere con gli impianti dentali in oro già in<br />
voga ai tempi dei Chulos negli anni scorsi, qui si parla installazioni<br />
mobili e non fi sse. estraibili o meno, a noi non piacciono<br />
molto, anzi per nulla.<br />
17
UN JOUR EN AOÛT<br />
PHOTOS BY TOBIAS WIRTH<br />
Styling BY JULIA QUANTE
Jacket Jens Fanslau<br />
Shirt Julian Zigerli<br />
Trousers ADDeertz<br />
Shoes Strenesse
Shirt/tie Sissi Götze<br />
Jacket Herr von eden<br />
trousers Addertz
Rock Jens Fanslau<br />
Shirt Filippa K<br />
Trousers Raphael Hauber<br />
Tie Herr von Eden<br />
Cape Sissi Götze<br />
Shoes Boss
Jacket & trousers Sissi Götze<br />
Shirt & cloth Herr von eden<br />
Shoes Strenesse
Jacket Jens Fanslau<br />
Shirt Addertz
Jacket & tie Herr von eden<br />
Shirt Jopp<br />
trousers Martin Niklas Wieser<br />
Shoes Boss orange
Suit Herr von eden<br />
Shirt & tie Sissi Götze
Jacket & tie Herr von eden<br />
Shirt Jopp
ock Jens Fanslau<br />
Shirt Filippa K<br />
trousers raphael Hauber<br />
tie Herr von eden<br />
Cape Sissi Götze
Suit Herr von Eden<br />
Shirt Sissi Götze<br />
Veste Jens Fanslau<br />
Hat & Cloth Herr von Eden<br />
Shoes Boss<br />
Photography/Concept by Tobias Wirth<br />
Stylingby Julia Quante<br />
Hair/Make up Aennikin<br />
Model David Schwarz @ Spin Models
NUANCeS<br />
Lo voglio nero,<br />
almeno una volta!<br />
1<br />
2<br />
3<br />
4<br />
1) C’è chi nell’armadio nasconde i propri scheletri e chi<br />
invece uno stormo di pipistrelli dormienti. Queste insolite<br />
e creative grucce nascono dalle mani della designer Veronika<br />
Paluchova. Chiuderli nel guardaroba sarebbe un<br />
peccato! Ideali per i portabiti estendibili.<br />
2) Bicchiere da bibita da tavola o da collezione in cristallo<br />
pregiato in colore nero, disegnato dal famoso architetto<br />
Philippe Starck della famosa maison francese Baccarat.<br />
A scanso di brutte figure, nessuno saprà mai quanto state<br />
bevendo.<br />
3) Per il più intimo dei bisogni Nutty mescola l’estetica alla<br />
versatilità. la sagoma ellittica sfocia nelle superfici curve<br />
dei lavabi in un incontro di forme morbide ed insolite.<br />
4) Apriti cielo! Sulla questione non basterebbe un intero<br />
articolo. Per non sbagliare la regola d’oro è solo una:<br />
calza lunga e rigorosamente scura. Colpi di stile a parte,<br />
naturalmente.<br />
5) Per merito del tocco di classe retrò che immediatamente<br />
dona a chi lo indossa, l’acetato nero è senza dubbio il<br />
materiale più amato dai designers (abbiamo scelto una<br />
proposta della collezione dolce e Gabbana 2013) di occhiali<br />
da vista. Ma quando la montatura si fa decisa, la<br />
personalità di chi la indossa deve saper tener banco.<br />
6) Certo, adesso volete farci credere che non ci avete mai<br />
pensato… e magari dobbiamo anche credervi…<br />
(photo by Rad Hourani, model Salieu Jalloh).<br />
7) Il gatto nero è sempre stato considerato portatore di<br />
sfortuna, la diceria si è propagata fino ai giorni nostri,<br />
tant’è che ogni anno vengono sterminati circa sessanta<br />
mila esemplari. Contro questo scempio l’AIdAA, l’associazione<br />
<strong>italia</strong>na per la difesa degli animali e dell’ambiente,<br />
e ha istituito in data 17 novembre la giornata per “la<br />
tutela e la dignità del gatto nero”.<br />
8) Volete sapere qual è il prodotto di punta dell’azienda<br />
portoghese renova? la carta igienica nera! Pare che<br />
il prodotto sia particolarmente amato dai vip. Qualche<br />
esempio: Stella McCartney l’ha voluta nel suo negozio<br />
londinese, Uma thruman ne ha fatto scorta per il suo party<br />
di compleanno. Ma la carta igienica nera si trova anche<br />
da Harrods a londra, al BathBazaar di Nizza e Parigi e in<br />
altri luoghi considerati status symbol.<br />
9) Non è di certo una delle portate da ordinare al ristorante,<br />
in ogni caso il riso al nero di seppia rimane un piatto<br />
veramente succulento. Inevitabile la bocca tutta impiastricciata<br />
e i denti di un colore indefinito, ma il sapore… al<br />
piacere non c’è prezzo.<br />
5<br />
6<br />
7<br />
8<br />
30
NUANCeS<br />
9<br />
10) le lenzuola di seta nere donano al letto un aspetto<br />
ancor più peccaminoso. Impossibile non comprendere il<br />
10<br />
messaggio.<br />
11) l’orchidea nera è una particolare varietà che cresce in<br />
terreni molto poveri e impervi, queste difficoltà ambientali<br />
hanno sviluppato nel fiore la capacità di assumere e trattenere<br />
grandi quantità di materie nutritive e anti-ossidanti.<br />
12) Stanchi dei classici radiatori bianchi? Hudson reed<br />
propone una collezione di apparecchi per riscaldare in<br />
tanti diversi colori e forme.<br />
11 12<br />
31
Arte<br />
rilievi ottici - dinamici<br />
Alberto Biasi in mostra dal 16 febbraio al 27 aprile<br />
Presentata in anteprima ad Arte Fiera Bologna 2013, la<br />
galleria dep Art Milano inaugura il 15 febbraio, presso<br />
la propria sede, la mostra di Alberto Biasi: “rilievi otticodinamici”.<br />
le trenta opere in mostra, dal 1960 al 2010, ripercorrono e ricostruiscono<br />
il percorso che diede origine alla più importante ricerca<br />
artistica del fondatore del Gruppo N.<br />
I “rilievi ottico-dinamici” e le “trame”, ottenuti con sovrapposizione<br />
di lamelle in pvc o carte forate, danno origine a immagini<br />
visivamente cinetiche che interagiscono con lo spettatore rendendolo<br />
non solo partecipe, ma anche “attivatore” dell’opera.<br />
la mostra è corredata da un’importante catalogo ragionato dedicato<br />
al ciclo delle opere ottico-dinamiche; inoltre il volume contiene<br />
un’introduzione e un’intervista inedita, a cura di Alberto zan-<br />
32
Arte<br />
chetta, che ripercorre gli esordi dell’artista e la nascita dell’Arte<br />
cinetica e programmata.<br />
Il catalogo bilingue, edito in ottocento esemplari, è stato curato<br />
da Antonio Addamiano in collaborazione con l’Archivio Alberto<br />
Biasi e documenta più di 500 opere a colori, che l’archivio ha<br />
raccolto dal 2000 fino al 2012.<br />
Inaugurazione venerdì 15 febbraio ore 18.00<br />
via Mario Giuriati, 9 - Milano - Tel +39 02 36535620<br />
www.depart.it - Email: art@depart.it<br />
Orario: dal martedì al mabato dalle 15 alle 19<br />
Mattina e festivi su appuntamento. Ingresso libero<br />
33
AlIMeNtAzIoNe<br />
oggi mi tocca il rosso<br />
espode la cromo-dieta per mettersi in linea con i colori<br />
Variare il consumo di frutta e verdura utilizzando come<br />
riferimento il colore è una pratica tanto in voga dalle<br />
celebrità internazionali. la dieta in questione sembra<br />
essere entrate nelle abitudini culinarie di star del calibro<br />
di Madonna, Miley Cyrus, George Clooney, Brad Pitt, lady<br />
Gaga, Shakira…<br />
Secondo indiscrezioni, giusto per fare alcuni esempi, la “material<br />
girl” per eccellenza consumerebbe esclusivamente il lunedì cibi<br />
rossi/arancioni, il martedì quelli bianchi, il mercoledì quelli verdi e<br />
il giovedì quelli blu/viola; mentre il protagonista di “Seven” il lunedì,<br />
il mercoledì e il venerdì mangerebbe nell’ordine i cibi bianchi,<br />
blu/viola, verdi, rossi o arancioni. la cura con la cromoterapia<br />
(cura con il colore) è già da qualche anno entrata a far parte<br />
della lista della medicina alternativa e viene usata per aiutare il<br />
corpo e la psiche a ricongiungersi con il naturale equilibrio di ogni<br />
singola persona. da qui nasce la cromodieta, ovvero il regime<br />
alimentare che si basa sulle varietà cromatiche di frutta e verdura.<br />
Sostanzialmente questa regola di alimentazione si suddivide,<br />
come abbiamo già visto, in cinque gruppi giallo/arancione, verde,<br />
bianco, rosso e viola/blu e si basa su i fitopigmenti (le sostanze<br />
responsabili del colore degli alimenti) utili per proteggere l’organismo<br />
da vari disturbi e malattie.<br />
34
AlIMeNtAzIoNe<br />
Villaggio Camping Odissea<br />
Il nostro villaggio camping “Odissea” è racchiuso in una cornice naturale del Parco<br />
Nazionale del Cilento e Vallo di Diano tra Capo Palinuro e Marina di Camerota. E’<br />
immerso in una pineta secolare direttamente sul mare. La natura incontaminata e la<br />
spiaggia immensa di sabbia finissima e bianca, ne fanno un luogo paradisiaco. Il villaggio<br />
camping sorge su un’area pianeggiante di 30.000 mq ombreggiata da pini e piante<br />
della macchia mediterranea a confine con la spiaggia del Mingardo, Sito di Interesse<br />
Comunitario e Patrimonio Unesco. Dal 2009 il Villaggio Camping Odissea ha conseguito<br />
la certificazione ambientale ISO 14001. La sensibilità verso l’ambiente e la cura<br />
del luogo sono delle prerogative nell’attività di gestione della struttura. Tutta la costa è<br />
caratterizzata da insenature, grotte e spiaggie di incomparabile bellezza. La Baia degli<br />
Infreschi, la Cala del Buondormire, l’Arco Naturale, i paesini limitrofi ricchi di storia, le<br />
grotte intorno a Capo Palinuro: la Grotta Azzurra, d’Argento, dei Monaci ed altre, sono<br />
solo alcuni dei mitici luoghi da visitare.<br />
Scontistica: Gruppi minimo 30 persone, ponte 1° maggio, dal 31.05.2013 al 14.06.2013<br />
- dal 30.08.2013 al 20.09.2013. Siamo felici di accogliervi creando un evento da voi<br />
scelto tra sagra del pesce azzurro, grigliata in riva al mare o classica serata di piano<br />
bar e karaoke.<br />
vIllaggIo caMpINg odISSea ***<br />
località Mingardo - SS 563 (palinuro camerota) - Marina di camerota (Sa)<br />
tel. +39 0974.931293 - Fax +39 0974.930325 - cell. +39 348.6732737<br />
info@odisseavillage.com - www.odisseavillage.com<br />
Scopriamo nel dettaglio le proprietà di ogni colore: quelli verdi<br />
salvaguardano le membrane delle cellule e combattono l’insorgere<br />
di virus (tipo l’infl uenza), quelli bianchi possiedono un<br />
potere rassodante e controllano la pressione arteriosa, i rossi<br />
ritardano gli effetti dell’invecchiamento, mentre quelli viola regolano<br />
l’intestino e depurano la pelle. Per concludere quelli arancio<br />
affi nano la vista e combattono l’apparire d’infezioni. differenziare<br />
il consumo di frutta e verdura in base al colore ci consente<br />
di coprire integralmente il fabbisogno dei diversi nutrimenti, la<br />
scelta del colore è più che altro legata ad una tabella di marcia.<br />
Programmare la dieta settimanale a colori garantisce di coprire<br />
interamente il fabbisogno di alcuni determinati elementi nutritivi<br />
indispensabili per il nostro organismo. ogni colore è composto<br />
da diverse sostanze chiamate “phytochemicals”, queste, pur non<br />
possedendo una funzione nutritiva vera e propria, costituiscono<br />
uno scudo per il nostro organismo e ci mantengono in forma senza<br />
bisogno di ulteriori apporti attraverso integratori. Con questo<br />
tipo di dieta non solo ci si alimenta correttamente, ma si riducono<br />
il rischio di tumori, diabete, patologie cardiache coronariche…<br />
ecco alcuni esempi.<br />
Bianco: aglio, banane, cipolle, pere, fi nocchi, funghi, sedano,<br />
uva bianca e mele racchiudono l’antoxantina, sostanza utile per<br />
il fi siologico controllo dello stress ossidativo a livello oculare ed<br />
è importante anche per il benessere cardiovascolare, in quanto<br />
contrasta l’ossidazione delle ldl e Hdl. Infi ne è utile per la funzionalità<br />
degli spermatozoi, poiché ostacola l’ossidazione degli<br />
acidi grassi polinsaturi, concentrati negli spermatozoi. Aglio e cipolle<br />
invece contengono l’allicina, una sostanza in grado di tenere<br />
a bada il colesterolo cattivo e regolare la pressione arteriosa.<br />
Blu: fi chi, uva nera, mirtilli, prugne, melanzane, radicchio devono<br />
il proprio colore alle antocianine, potenti sostanze antiossidanti.<br />
Contengono anche resveratrolo e polifenoli.<br />
Giallo: carote, arance, zucche, nespole e tutti i vegetali di colore<br />
giallo-arancio devono il proprio colore al betacarotene; contegono<br />
inoltre vitamine A, B e C e flavonoidi.<br />
rosso: pomodori, angurie, ciliegie, fragole, ribes rosso, lampone,<br />
ravanelli contengono licopene e acido ellagico, attivi contro<br />
i radicali liberi.<br />
Verde: lattuga, kiwi, broccoli, spinaci contengono luteina, alleata<br />
della salute degli occhi.<br />
In pratica con una bella macedonia di frutta o verdura non si<br />
sbaglia mai.<br />
35
CreAtIVItÀ<br />
A letto con la “bionda”<br />
Una notte in una botte di birra<br />
Altro che “ botte di ferro”, oggi per dormire sogni tranquilli<br />
bisogna riposare in una botte di birra.<br />
la stravagante idea nasce ad ostbevern (Germania)<br />
da due albergatori amanti della spumeggiante bionda.<br />
Il concept unisce l’arte del riciclo con il sempre verde concetto di<br />
originalità, oramai elemento fondamentale nel mondo del commercio.<br />
da alcune grosse botti, rigorosamente vuote, è stato ricavato un<br />
comodo letto singolo o a due piazze.<br />
Per entrarvi i visitatori devono salire su una scaletta. Scordatevi<br />
l’effetto soffocante: ogni dettaglio è studiato per colpire l’ospite,<br />
mettendolo a suo agio in una situazione allo stesso tempo intima<br />
e fuori dal comune.<br />
Pare che il prezzo di soggiorno varii in base all’età dell’ex botte<br />
scelta: alcuni barili, infatti, hanno più di 100 anni e, nonostante<br />
le varie lavorazioni, hanno mantenuto il profumo tipico della famosa<br />
bevanda.<br />
le “camere di birra” sono nate grazie alla collaborazione con la<br />
birreria regionale di Pott.<br />
tra l’azienda produttrice e gestori è sbocciato un vero e proprio<br />
accordo: la prima si è impegnata a fornire gratuitamente alcune<br />
botti storiche a patto che la struttura di quest’ultime non venisse<br />
stravolta.<br />
36
CreAtIVItÀ<br />
Per mantenere fede alla promessa fatta, i costruttori hanno rimosso<br />
il semicerchio della parte superiore della struttura per far<br />
spazio alla piattaforma sostenitrice del materasso e in un secondo<br />
momento hanno riunito le due estremità. Il prototipo iniziale<br />
ha conquistato entrambe le parti tanto da spingerle a seguire il<br />
progetto. Inutile dirvi che l’idea ha fatto il giro del mondo e ha<br />
portato al birrifi cio e ai locandieri un ritorno pubblicitario non indifferente.<br />
Come tutte le novità, siamo certi che anche questa verrà scopiazzata<br />
a dismisura. rimanendo sul tema, in Austria, e più precisamente<br />
a Seefeld, l’hotel diana offre ai suoi clienti la possibilità<br />
di fare il bagno in una tinozza da birra riempita di luppolo,<br />
malto e lievito non fermentati.<br />
È risaputo che il luppolo è un egregio espediente in opposizione<br />
ai disturbi del sonno.<br />
Il lievito invece, oltre a lenire i dolori cutanei, ha un effetto terapeutico<br />
in caso di leggera vascolarizzazione, disturbi digestivi,<br />
dolori alla vescica e alle vie urinarie. Il profumo aromatico e il<br />
bagno spumeggiante (20 minuti a circa 35°C) promettono un rilassamento<br />
ideale, l’azione raggiunge il top nel caso in cui subito<br />
dopo ci si concede una pennichella nel letto di fi eno.<br />
Quest’ultimo è particolarmente indicato alle persone che soffrono<br />
di stress, leggeri dolori reumatici, dolori ai fi anchi e alla schiena,<br />
colpo della strega e problemi dermatologici. Andare a letto con<br />
una bionda, per alcuni, non è stato mai così piacevole.<br />
37
Sweatshirt Cheap Monday
COLORED SKINNY<br />
PHotoS BY MArCo MezzANI<br />
StYlING BY VAleNtINA FANorI
Sweatshirt A-Lab Milano<br />
Jeans and shoes Cheap Monday
Shirt and pants A-Lab Milano<br />
Shoes Cheap Monday
Jacket Phonz Says Black<br />
Shirt Hells Bells<br />
Jeans Cheap Monday<br />
Shoes LNS of Holland
Sweatshirt and Jeans Cheap Monday
Jacket Phonz says black<br />
Shirt Monterrey Shirts<br />
Jeans Cheap Monday<br />
Shoes lns of Holland<br />
Photos by Marco Mezzani<br />
Photo assistant Fabio lorenzini<br />
Stylist Valentina Fanori<br />
Assistant stylist roberto Fioravanti<br />
Makeup/Hair Alessandra rossi<br />
Model edoardo @BoomAgency
L’amore di Luca<br />
la storia di un single diventato papà<br />
Quante tipologie di famiglia esistono? In un’ epoca come<br />
quella che viviamo le defi nizioni sono sempre più diffi -<br />
cili da ricondurre ai vecchi modelli culturali. luca è un<br />
ragazzo gay single, e il suo bisogno di paternità l’ha<br />
portato a cominciare un percorso bellissimo, fatto di conoscenza,<br />
nuove amicizie, viaggi e amore.<br />
Vi raccontiamo, dopo il successo ottenuto con la scorsa intervista<br />
dedicata alla famiglia di Silvia (composta da lei, la sua compagna<br />
e il loro bambino), la sua storia attraverso una serie di<br />
domande.<br />
Quanti anni hai?<br />
41<br />
Quando hai cominciato a desiderare di avere un figlio?<br />
Mah... per me è sempre stato un desiderio molto forte... e’ forse<br />
stato uno degli elementi che mi ha creato più disagio nel percorso<br />
di accettazione della mia omosessualità... Già quando<br />
avevo 18 - 19 anni e cominiciavo a capire che non si trattava di<br />
un’attrazione “passeggera” (come suggerivano molte riviste per<br />
adolescenti) mi chiedevo come avrei potuto vivere una vita in<br />
cui non avrei avuto la possibilità di crescere un fi glio. Venivo da<br />
una famiglia che ha sempre messo al centro della propria scala<br />
di valori la famiglia stessa, i fi gli... l’idea di avere una relazione<br />
“sterile” andava in confl itto con l’idea stessa che avevo di felicità.<br />
Mi ricordo, ad esempio, che quando a 23 anni ho avuto la mia<br />
prima relazione importante (che è poi durata 10 anni) dissi subito<br />
al mio compagno che in qualche modo, in qualche forma, io avrei<br />
voluto un giorno diventare padre.<br />
C’è stato un motivo particolare che ti ha portato a desiderarlo<br />
oppure hai sentito un’esigenza non riconducibile ad<br />
un episodio?<br />
No, non ho un episodio specifi co. e’ proprio un desiderio profondo.<br />
e’ l’idea, profondamente radicata in me, che la mia realizzazione<br />
individuale non sia tanto (o soltanto) legata alla realizzazione<br />
dei miei bisogni e delle mie aspirazioni, ma che esista<br />
una felicità più grande nel rendere felice qualcuno che ami di un<br />
amore profondo. Un amore che ho sempre legato all’idea di avere<br />
un fi glio. Non so.. Forse sembra troppo retorico... Ma è così<br />
che l’ho sempre sentita...<br />
La tua famiglia ti è di aiuto?<br />
Ho detto a mio padre e a mia nonna (ho perduto mia mamma<br />
qualche anno fa) del percorso che sto intraprendendo solo qualche<br />
settimana fa, superati i primi tre mesi di gravidanza. Si sono<br />
preoccupati, soprattutto per la parte di gestione “pratica”, ma<br />
sono anche stati subito di supporto. Mio padre, che è una persona<br />
riservata, ha iniziato a fare progetti di ristrutturazione della<br />
casa in cui vivono per creare una camera dei bambini... l’unico<br />
punto è che vivendo in un piccolo paese sono preoccupati<br />
dell’immagine pubblica, di quello che potrebbero dire i vicini...<br />
46
INterVIStA<br />
Sto cercando di far “digerire” loro la cosa e di spiegargli che non<br />
c’è nulla di strano, che è un percorso di amore e di solidarietà,<br />
molto ricco dal punto di vista umano.<br />
Come gestirai gli impegni e le necessità del bambino? Chiederai<br />
qualche aiuto o farai da solo?<br />
Bhe intanto - se tutto va bene - i bimbi saranno due e non uno...<br />
Il che complica le cose... Soprattutto per i primi anni avrò bisogno<br />
di una tata a tempo pieno per darmi una mano. Per fortuna ho un<br />
lavoro che non ha precisi orari di ufficio (faccio il designer di applicazioni<br />
multimediali) e che posso svolgere anche a distanza e<br />
spesso da casa, per cui spero di riuscire a gestire flessibilmente i<br />
miei tempi. e’ ovvio che la mia vita cambierà e che al centro ci<br />
saranno le esigenze dei bambini.<br />
Da un punto di vista legale quali sono le difficoltà che affronta<br />
una persona che ha fatto la vostra scelta?<br />
Paradossalmente avere un figlio come single è più “semplice”<br />
che averlo come coppia... In fondo nel mio caso il bimbo risulterà<br />
solo mio e questo dato anagrafico corrisponderà allo stato di<br />
fatto. Il problema per le coppie di papà è che solo il padre “biologico”<br />
risulta legalmente genitore del bimbo (o dei bimbi come<br />
nel mio caso) e quindi l’altro co-genitore non gode legalmente di<br />
nessun diritto. restano ovviamente le difficoltà date dalla legge<br />
40, che impedisce la fecondazione eterologa e la “gravidanza<br />
per altri” e che costringe ad andare all’estero, e l’impossibilità di<br />
adottare bambini per i single e le coppie omossessuali. Personalmente<br />
non avrei avuto bisogno di riprodurmi biologicamente:<br />
se avessi potuto avrei adottato un bambino, ma questo in Italia<br />
non è possibile.<br />
Avrai aiuti dallo Stato come una famiglia eterosessuale?<br />
Cosa manca per avere parità di diritti?<br />
Il mio è un caso un po’ particolare, essendo un papà single. la<br />
paternità single è riconosciuta da molte forme contrattuali e in<br />
effetti dà diritto ad un periodo di esenzione dal lavoro. Purtroppo<br />
nel mio caso (iscrizione Inps alla Cassa Commercianti) è uno dei<br />
pochi esplicitamente escluso. essendo un lavoratore autonomo<br />
potrò prendermi un periodo di aspettativa, ma a parte questo<br />
nulla di più. Il vero problema per le coppie di aspiranti papà è<br />
quello che dicevo sopra. Il genitore non biologico non ha nessun<br />
diritto sul bambino. Per andarlo a prendere all’asilo o per portarlo<br />
da un medico ha bisogno della delega del genitore legale. e se -<br />
dio non voglia - l’amore finisce ed i due si separano , il genitore<br />
biologico può negare qualsiasi coinvolgimento dell’altro nella vita<br />
del bambino.<br />
Io credo che le famiglie sono create dai legami di affetto e di<br />
amore che legano le persone al loro interno. Invece per lo Stato,<br />
di fatto, famiglie sono solo quelle tradizionali, meglio se costruite<br />
sul sacro vincolo del matrimonio...<br />
Famiglie Arcobaleno è una associazione indipendente nata<br />
nel marzo 2005. Siamo donne e uomini che hanno accettato<br />
la propria omosessualità dopo avere già avuto dei figli all’interno<br />
di una relazione eterosessuale. Siamo coppie o single<br />
omosessuali che hanno realizzato il proprio progetto di genitorialità,<br />
o che aspirano a farlo. Siamo famiglie. Ci unisce<br />
la consapevolezza che una famiglia nasca dall’amore, dalla<br />
responsabilità e dal rispetto, molto più che per esclusivi legami<br />
biologici. Non si tratta di riformulare il concetto di “famiglia<br />
allargata”, ma di allargare il concetto di famiglia: le Famiglie<br />
Arcobaleno non sono altro che una delle realtà esistenti in un<br />
panorama in costante evoluzione. In europa e nel resto del<br />
mondo occidentale diversi Paesi tutelano già i diritti delle famiglie<br />
omogenitoriali, ma anche i diritti dei singoli e delle coppie<br />
omosessuali ad adottare.<br />
www.famigliearcobaleno.org<br />
Pensi che sia più facile per una coppia di donne che per una<br />
di uomini, nel tuo caso un single?<br />
Sicuramente c’è un aspetto “pratico”. Una coppia di donne ha bisogno<br />
soltanto della donazione del gamete maschile, nel caso di<br />
noi aspiranti papà c’è da trovare ed ottenere la collaborazione di<br />
due ragazze: una che dona l’ovulo ed una che accetta di portare<br />
dentro di se il bimbo (o nel mio caso i bimbi) per nove mesi, di<br />
affrontare un parto... In questo senso il percorso dei papà è sicuramente<br />
più complesso. Anche da un punto di vista economico<br />
i costi possono essere consistenti. Io non credo che un bambino<br />
possa essere cresciuto solo da una coppia uomo /donna. Gli<br />
studi ormai ventennali dimostrano che quello che importa è che<br />
il bambino riceva amore, si senta accettato e che quindi vengano<br />
assolte tutte le “funzioni genitoriali” (accoglienza, amore,<br />
ma anche regole, autorità...,) indipendentemente dal numero dei<br />
genitori o dal loro genere anagrafico. Certo però la preoccupa-<br />
47
INterVIStA<br />
E’ presumibile che tuo figlio ti farà qualche domanda “difficile”<br />
sulla sua nascita. Hai già pensato cosa risponderai? Esistono<br />
libri, soprattutto anglosassoni che trattano di come<br />
rispondere ai bambini nati da coppie gay, su temi delicati<br />
come il loro concepimento o la loro famiglia, li hai letti oppure<br />
chiederai qualche incontro con un professionista?<br />
Mi sto confrontando soprattutto con le persone dell’associazione.<br />
In più sono un po’ “secchione” per cui sto studiando la letteratura<br />
disponibile. di fatto quasi tutti concordano che il punto centrale è<br />
quello di comunicare ai bimbi che non esiste un solo modello di<br />
famiglia, ma che ce ne sono tanti. In alcuni casi ci sono due<br />
papà, in altri due mamme, in altri ancora un solo papà e una<br />
sola mamma... Insomma tutte le famiglie sono diverse, ma uguali<br />
nell’essere un luogo di accoglienza e di affetto. l’altro aspetto è<br />
non nascondere nulla ai bimbi fin dal principio. In fondo la loro<br />
è una storia di amore e di desiderio. Il loro papà li amati così<br />
tanto, da prima persino che loro nascessero, da amare persino<br />
l’idea di loro. e per far sì che questo desiderio si realizzasse ha<br />
incontrato due donne gentili, forti e generose, che hanno donato<br />
una parte di sè per far sì che potessero venire al mondo. I bimbi<br />
conosceranno la portatrice, con la quale spero di mantenere un<br />
rapporto, e sapranno da subito qual è la “pancia” da cui sono<br />
venuti e chi è la persona a cui il papà sarà grato per tutta la vita.<br />
Alla fine è una storia di amore e di affetto. e’ un bel racconto, che<br />
come tutti i racconti, ha i suoi ostacoli e le sue “fatine” che<br />
aiutano a superarli....<br />
zione di non riuscire da solo a fornire risposte a tutti i bisogni dei<br />
bimbi c’è stata (e forse c’è ancora). Ma penso che alla fine la<br />
preoccupazione di “non essere all’altezza” ce l’abbiano un po’<br />
tutti i genitori...<br />
Che lavoro fai? Pensi che la tua scelta sia stata facilitata<br />
dalla tua condizione economica?<br />
Sono un consulente, mi occupo di progettazione multimediale.<br />
Ho un buono stipendio, ma sono lontano dalla ricchezza. di sicuro<br />
il fatto di poter organizzare flessibilmente i miei tempi è un<br />
aspetto che aiuta l’idea di diventare papà. l’aspetto economico è<br />
rilevante in un percorso di questo tipo. dovendo andare all’estero,<br />
ricorrere ad un’agenzia, dover pagare le spese mediche (negli<br />
USA non esiste la sanità pubblica come da noi) comporta delle<br />
spese notevoli. In funzione delle agenzie e anche di come va il<br />
percorso il costo è paragonabile ad un auto di marca di grande<br />
cilindrata (o nei casi peggiori persino ad un piccolo appartamento).<br />
Nel mio caso avevo un po’ di fondi per partire e per il resto ho<br />
contratto un piccolo prestito.<br />
Come ti relazioni con le famiglie composte da genitori eterosessuali?<br />
C’è apertura o diffidenza?<br />
da subito ho parlato di questo mio percorso con amici e conoscenti.<br />
Chi mi conosce sa che è un desiderio e un bisogno così<br />
profondo che non poteva non trovare il modo di realizzarsi. No,<br />
in generale non penso che ci sia diffidenza, più curiosità, forse.<br />
Quello che è strano è che molti, che in teoria sono lontani dall’accettare<br />
l’idea di una famiglia omosessuale o le adozioni, poi ti<br />
dicano “ma tu sei un caso diverso, per te va bene...”. Come se<br />
poi le storie degli altri non fossero come le mie. C’è sicuramente<br />
bisogno di visibilità per uscire da questa accettazione “del caso<br />
unico”...<br />
Cristiano Macchi<br />
Come hai conosciuto la tua portatrice?<br />
tramite un’agenzia specializzata, Fertility Miracles di los Angeles,<br />
che mi era stata consigliata da altri soci di Famiglie Arcobaleno.<br />
l’agenzia mi messo in contatto con 5-6 ragazze che erano<br />
disponibili ad affrontare questo percorso. CI siamo incontrati nei<br />
loro uffici e abbiamo potuto conoscerci per qualche ora. Alla fine<br />
il processo di scelta è reciproco: tu esprimi una preferenza, ma<br />
alla fine è la portatrice a decidere se aiutare te o magari qualche<br />
altra persona (la domanda di portatrici è sempre superiore alle<br />
disponibilità). Nicki, la mia portatrice, mi ha scelto. CI siamo incontrati<br />
anche con suo marito Paul e con la sua famiglia e alla<br />
fine ha detto di sì. era contenta di poter aiutare un ragazzo gay<br />
e ci siamo piaciuti fin dall’inizio. ora che è incinta ci sentiamo<br />
due tre volte alla settimana ed una relazione che cresce ogni<br />
momento. la prossima settimana andrò a trovarla per passare<br />
qualche giorno con lei e mi ha già organizzato una cena a casa<br />
sua. e’ una esperienza molto ricca, molto umana. Io non posso<br />
che esserle grato per l’enorme dono che mi sta facendo.<br />
48
dIrIttI<br />
Nasce<br />
matrimoniogayonline.org<br />
l’iniziativa è dell’associazione Cultura europa che si batte<br />
per il riconoscimento delle coppie omosex<br />
l’Associazione Cultura europa ha debuttato con www.<br />
matrimoniogayonline.org, un portale diviso in due sezioni<br />
contraddistinte dove è possibile esprimere fermamente la<br />
volontà di cittadino che venga approvata l’unione omosessuale,<br />
per mezzo di un format non anonimo. Potranno esprimere<br />
il proprio assenso o diniego tutti i cittadini <strong>italia</strong>ni con un’età<br />
minima di 18 anni. tutte le schede pervenute a favore fungeranno<br />
da petizione che verrà consegnata al governo <strong>italia</strong>no e all’Unione<br />
europea. Sul portale si può inoltre promettersi amore eterno,<br />
ricevendo il certifi cato di promessa, attraverso un gesto simbolico.<br />
Cultura europa fungerà con il progetto da filo diretto con<br />
Ue e le rispettive commissioni, affinché le forze politiche <strong>italia</strong>ne<br />
siano obbligate a prendere posizione e responsabilità, spingendo<br />
i commissari Ue ad essere meno flessibili, qualora si perpetri<br />
l’andamento attuale, trovando soluzioni più incisive dei moniti e<br />
delle sanzioni fi no ad ora applicate. A soli 40 giorni dallo startup<br />
del portale (www.matrimoniogayonline.org), senza pubblicità,<br />
solo con il passaparola ha superato le 180mila visualizzazioni. Un<br />
successo dettato dal forte senso democratico dell’Italia. Per capire<br />
meglio l’idea abbiamo rivolto qualche domanda a daniele Cappa,<br />
presidente di Cultura europa.<br />
Qual è il punto focale di questo progetto?<br />
da anni le varie associazioni glbt si battono per l’alienabile diritto a<br />
legalizzare un’unione stabile. e’ ora di dare uno scossone. Non è<br />
una questione puramente omosessuale, ma di tutti. devono, bisogna<br />
metterci la faccia. e’ finito il tempo delle parole, ora gli Italiani<br />
non hanno più ragione di fare lo struzzo.<br />
Ci piace quando afferma: “Non è una questione puramente<br />
omosessuale, ma di tutti”. Vuole spiegarci meglio?<br />
Il termine di genere comunità glbt o comunità gay è vecchio, obsoleto.<br />
Siamo tutti della stessa comunità: gay ed etero.<br />
tutti fratelli comunitari, tutti con gli stessi diritti, incluso quello di<br />
sposarsi con chi si ama, donna o uomo che sia. Si vuole ottenere<br />
dei risultati? Bisogna lottare con intelligenza e serenità. Il popolo<br />
è sovrano”.<br />
Che cosa propone allora?<br />
Solo una compatta e massiccia coesione sfonda quel muro di bigottismo<br />
ipocrita. Non dimentichiamoci che il 13 marzo è stato<br />
approvato il “rapporto sulla parità dei diritti tra uomo e donna”.<br />
Il documento stabilisce che i governi dei Paesi membri non devono<br />
dare “defi nizioni restrittive di famiglia” al fi ne di negare diritti<br />
e tutele agli omosessuali e ai loro fi gli. Inoltre è stata approvata<br />
la richiesta al Consiglio europeo di promuovere il riconoscimento<br />
delle unioni gay tra gli stati membri che già le ammettono.<br />
Per fi nire il documento rivolge al Consiglio europeo la richiesta di<br />
“riaffermare il principio di uguale trattamento senza distinzione di<br />
religione o credo, disabilità, età od orientamento sessuale”.<br />
Che cosa ne pensa delle liste e dei registri comunali?<br />
le liste e o registri comunali attualmente in uso in alcune realtà,<br />
non servono a nulla. Non hanno e non danno nessuna tutela.<br />
Non sono né più e né meno che una schedatura paragonabile in<br />
termini tecnici e pratici, alla registrazione dell’animale domestico.<br />
A differenza che, quest’ultimo ha tanto di microchip sottopelle.<br />
E con il Vaticano come la mettiamo?<br />
Strasburgo boccia i governi contrari ai matrimoni gay. I matrimoni<br />
gay quindi si dovranno fare anche in Italia, checché ne dica il<br />
Vaticano.<br />
49
MotorI<br />
Golf 7:<br />
una splendida quarantenne<br />
Settima edizione per il best-seller di vendite di casa Volkswagen<br />
Dici Golf e dici una garanzia.<br />
Una garanzia di qualità, di tenuta del valore nell’usato<br />
e di piacere un po’ a tutti: si calcola che in media<br />
sono ancora oltre 2.000 le persone nel mondo che,<br />
ogni giorno, acquistano una Golf. Nei suoi 38 anni di vita ne sono<br />
state prodotte quasi 30 milioni di esemplari venduti in oltre 120<br />
Paesi del globo.<br />
Vista da fuori, la nuova generazione presenta un design che<br />
non altera il dna che da sempre contraddistingue la Golf. Nulla<br />
viene rivoluzionato semmai perfezionato; quindi restano i tipici<br />
montanti posteriori, la lunga linea del tetto e le tipiche linee dei<br />
cristalli nonché i caratteristici elementi trasversali di frontale e<br />
posteriore.<br />
Mutano invece le proporzioni: più lunga di ben 56 mm rispetto al<br />
modello precedente (tutto a vantaggio delle dimensioni interne),<br />
mentre la carrozzeria viene complessivamente abbassata di 28<br />
mm contribuendo ad una silhouette più filante e ad una maggiore<br />
aerodinamica.<br />
le ruote anteriori sono avanzate di 43 millimetri con un conseguente<br />
sbalzo anteriore più corto e il cofano motore appare più<br />
lungo. Saliti a bordo tutto quanto ci si aspetta da una Golf è confermato:<br />
la disposizione dei comandi è razionale, lo spazio e la<br />
vivibilità sono nella media e la componentistica è ai massimi livelli<br />
di categoria. Austera come sempre, ma dannatamente sicura<br />
e affidabile. Su strada abbiamo provato la versione turbo diesel<br />
1.600 cc che eroga una potenza di 110 cv.<br />
50
MotorI<br />
la vera sorpresa è la briosità del veicolo che grazie ad una cura<br />
dimagrante di 100 kg dal modello precedente, ne beneficia la<br />
comodità di guida, la tenuta di strada, ma soprattutto i consumi:<br />
abbiamo percorso quasi 25 km con il litro di carburante nel percorso<br />
misto.<br />
Infine i prezzi che non sono proprio popolari, ma che sono giustificati<br />
dalla qualità del prodotto: il listino prezzi parte dal prezzo<br />
base di 17.800 euro per la versione tre porte 1.2 tSI trendline<br />
BlueMotion technology per arrivare ai 30.500 euro per la versione<br />
2.0 tSI GtI dSG 210 CV. Con motore diesel la nuova golf<br />
vieni proposta al prezzo di 22.600 euro per a versione 1.6 tdI<br />
trendline BlueMotion technology per arrivare ai 31.600 euro nella<br />
versione 2.0 tdI 125kW Gtd dSG da 170CV.<br />
Nella versione 5 porte la nuova Volkswagen Golf parte da 18.600<br />
euro per la 1.2 tSI trendline BlueMotion technology fino ai<br />
31.280 per la versione 2.0 tSI GtI dSG.<br />
Con motore diesel invece il prezzo parte da 21.400 euro per il<br />
1.6 tdI trendline BlueMotion technology fino ai 32.380 per la<br />
versione 2.0 tdI 125kW Gtd dSG da 170 Cv.<br />
Cristiano Fabris<br />
51
teAtro<br />
Scelti<br />
per voi...<br />
l’autore dei Mémoires – secondo l’ormai classica lettura di Giovanni<br />
Macchia – dell’ancien régime che tramontava. egli ha in sé<br />
anche i semi della potenza distruttrice e salvifica di eros, tema<br />
ricorrente della produzione mozartiana matura. oggi risalta nella<br />
sua necessità che spezza la morality play dell’ateista fulminato,<br />
tanto amata dai religiosi che ne fecero per secoli un loro cavallo di<br />
battaglia, rinunciando alla “morale”, a favore di un’accettazione del<br />
ritmo dell’esistenza nella sua complessità, in cui la favola perfetta<br />
si scioglie nel ritmo della “antichissima canzon” finale.<br />
Ecco alcuni titoli presenti sui<br />
cartelloni del mese di febbraio<br />
nei principali teatri <strong>italia</strong>ni.<br />
Prosa<br />
Una delle commedie più famose in tutto il mondo è “la cena dei<br />
cretini”, che da diversi anni gira in una bella edizione <strong>italia</strong>na interpretata<br />
da una coppia di bravi e simpatici attori: Gaspare e zuzzurro.<br />
da febbraio a marzo sarà a lamezia, Montecatini, Grado,<br />
trieste, Crema e Genova. Scritta dal francese Francis Veber negli<br />
anni Novanta, la commedia è diventata un cult dopo esser approdata<br />
al grande schermo nel 1998 per la regia dello stesso Veber<br />
(e recentemente ripresa nella versione americana con il titolo “A<br />
cena con un cretino”, regia di Jay roach). la trama è semplice ma<br />
di grande impatto comico: ogni mercoledì sera un gruppo di amici,<br />
ricchi e annoiati, organizza la cosiddetta “cena dei cretini”, alla<br />
quale i partecipanti devono portare un personaggio creduto stupido<br />
e riderne sadicamente per tutta la serata. Ma non sempre le<br />
cose vanno come ci si aspetta. Una sera infatti il “cretino” di turno<br />
riesce a ribaltare la situazione passando, per così dire, da vittima a<br />
carnefice. Crea una serie di problemi al suo potenziale anfitrione,<br />
arrivando quasi a mettergli in crisi il matrimonio, in un crescendo di<br />
errori, gags e malintesi divertenti. “la cena dei cretini” è un’esilarante<br />
commedia che coinvolge il pubblico in un turbinio di risate, di<br />
fronte alle paradossali situazioni che i protagonisti sono costretti a<br />
vivere, loro malgrado. Si ride e si riflette senza accorgersene. Andrea<br />
Brambilla e Nino Formicola, meglio conosciuti come Gaspare<br />
e zuzzurro, iniziarono a lavorare in coppia al derby, storico locale<br />
milanese che diede i natali a tanti grandi nomi dell’entertainment<br />
nostrano, tra cui diego Abatantuono e teo tecoli. divenuti celebri<br />
grazie al programma “drive In”, hanno sempre prediletto il teatro,<br />
con poche incursioni cinematografiche e intelligenti apparizioni televisive.<br />
opera<br />
Un “don Giovanni” di tutto rispetto debutta il 15 febbraio al teatro<br />
regio di torino con repliche fino a fine mese. Un cast davvero<br />
notevole con alcuni tra i migliori interpreti internazionali: Carlos<br />
Alvarez nel ruolo del protagonista, Carlo lepore in quello del fedele<br />
servo leporello; eva Mei è donna Anna e Carmela remigio<br />
donna elvira. Sul podio il celebre direttore inglese Christopher Hogwood,<br />
specialista nella musica barocca e mozartiana. la regia<br />
è affidata a Michele Placido. Spettacolo dunque da non perdere.<br />
l’opera è considerata una delle massime creazioni di Mozart e<br />
uno dei più grandi capolavori della musica lirica. Ispirata al celebre<br />
personaggio creato dal drammaturgo tirso di Molina, il “don<br />
Giovanni”, andato in scena a Praga nel 1787, è l’unico titolo mozartiano<br />
per la scena ad avere goduto di un’ininterrotta fortuna,<br />
suscitando l’entusiasmo di Goethe come di Byron, di Kierkegaard,<br />
che pone quest’opera alla base di un capitolo significativo della<br />
sua riflessione etica e filosofica, di rossini, come di Hoffmann,<br />
che scrisse un magnifico racconto d’omaggio, in cui immagina la<br />
visita dei personaggi nel suo palco. Il libretto di lorenzo da Ponte<br />
reca in sé, d’altra parte, anche l’impronta di Casanova, che fu<br />
amico dello scrittore veneto e che dialoga, in un certo senso, con<br />
la classica figura del libertino punito. Il seduttore è simbolo come<br />
Balletto<br />
Prosegue nel mese di febbraio la stagione del teatro di Milano,<br />
il primo teatro <strong>italia</strong>no interamente dedicato alla danza, con un<br />
balletto ideato da Monica Casadei e dedicato al celebre regista<br />
Federico Fellini dal titolo “I Bislacchi”. I danzatori rievocano e reinventano<br />
immagini, scene e personaggi di alcuni films del grande<br />
maestro sulle celebri note di Nino rota. In un’atmosfera ricca di<br />
poesia e sentimento, ma anche di energia e vigore, la danza e<br />
il teatro si intrecciano per ricreare il meraviglioso mondo di Fellini.<br />
A distanza di anni dalla scomparsa di questo grande artista,<br />
sono ancora intatti il fascino meraviglioso del suo mondo di sogni<br />
a colori, la fantasia, la poesia, l’intelligenza e l’umorismo che ci<br />
ha lasciati in eredità; e i suoi personaggi, così veri e autentici…<br />
Sempre a febbraio è in programma “la vie en rose... chansons”<br />
, uno spettacolo dedicato alle più celebri melodie francesi con le<br />
canzoni di Aznavour, Brel, Piaf, trenet ecc... e le coreografie create<br />
da Adriana Mortelliti con Giulia Paris, Martin zanotti, Federico<br />
Veratti e il corpo di ballo del Balletto di Milano. Il lavoro coreografico,<br />
concepito in una successione di quadri indipendenti, gioca con<br />
gli stereotipi culturali che i classici della canzone francese suggerisce,<br />
e perdendo ogni connotazione geografica, diventa sfondo<br />
di passioni universali alle quali fanno eco le contaminazioni della<br />
poesia urbana contemporanea. In un luogo apparentemente non<br />
ben definito, in un’atmosfera ora rarefatta e nostalgica, ora giocosa<br />
ed ironica che ciascuno spettatore può percepire secondo una<br />
propria emotività, i danzatori “raccontano” storie di tutti i giorni.<br />
Storie che parlano d’amore e di indifferenza, di incontri e di solitudine,<br />
di amicizia e di sentimenti. di emozioni…<br />
Musical<br />
Un mese ricco di novità ci aspetta con gli allestimenti di due grandi<br />
successi di Broadway. “Gipsy”, un classico scritto da Jule Styne<br />
con musiche di Stephen Sondheim che ha debuttato per la<br />
prima volta a New York nel 1959, viene riproposto in una nuova<br />
produzione <strong>italia</strong>na che si avvale di un’interprete eccezionale: loretta<br />
Goggi. dopo il debutto a Milano lo spettacolo sarà a torino<br />
al teatro Alfieri e a Bologna all’ europauditorium. Il personaggio<br />
di rose, vero protagonista del musical, è complesso, delicato e<br />
volubile, uno dei ruoli femminili più ambiti e prestigiosi della storia<br />
di Broadway, che ha visto grandissime interpreti come l’originale<br />
ethel Merman nel 1959, Angela lansbury nell’edizione di londra<br />
del 1973, Bernadette Peters nel revival del 2003, Patti luPone<br />
nel 2008 e Bette Midler nell’omonimo film del ‘93. e da un classico<br />
del cinema comico è invece tratto il musical “Frankenstein<br />
Junior” nel nuovo allestimento firmato da Saverio Marconi per la<br />
Compagnia della rancia e interpretato dal simpaticissimo Giampiero<br />
Ingrassia. Considerato una delle migliori cento commedie<br />
americane di tutti i tempi, girato nel 1975 con uno stile ispirato agli<br />
anni ‘20 (omaggio ai classici horror della Universal), Frankenstein<br />
Junior è una parodia del celebre Frankenstein di J. Whale (1931)<br />
e delle numerose pellicole dedicate alla creatura di Mary Shelley.<br />
Il musical ripropone tutta le verve comica del film di Mel Brooks<br />
con momenti musicali esileranti, tra cui il più celebre quello tra<br />
Frankenstein e il Mostro sulle note di Puttin’ on the ritz di Irving<br />
Berlin. A febbraio in tour a Bolzano, Gorizia, Pordenone, Napoli e<br />
Bergamo.<br />
52
SPot lIGHt<br />
Martin Zanotti,<br />
una vita per la danza<br />
Questo mese abbiamo messo “sotto il riflettore” un danzatore professionista: Martin Zanotti, primo ballerino del Balletto di Milano.<br />
E’ un’occasione per conoscere da vicino una professione artistica assai complessa che richiede molti sacrifici e dedizione.<br />
Chi è:<br />
Classe 1980, Martin zanotti si è diplomato al Conservatorio di<br />
Vienna e si è perfezionato all’opera di Parigi e presso il New York<br />
City Ballet. Ha danzato come solista e primo ballerino in numerosi<br />
teatri e compagnie del mondo spaziando dal repertorio classico al<br />
moderno e al musical. tra le prestigiose collaborazioni si ricordano<br />
l’Hungarian opera House, il teatro di Atene, la Foundation dance<br />
of Copenhagen e il london Festival Ballet dove ha ricoperto i principali<br />
ruoli del repertorio classico come Franz in Coppelia, il Principe<br />
in lago dei Cigni, Schiaccianoci e Bella Addormenta. In Italia<br />
ha inoltre collaborato con Crystal of dance, daniel ezralow, rBr.<br />
Artista estremamente versatile, ha inoltre preso parte ad importanti<br />
produzioni come Notre dame de Paris, Pane Amore e Fantasia<br />
e il Cirque du Soleil ed ha partecipato a numerosissimi Gala. Nel<br />
corso della carriera ha vinto importanti premi tra cui i primi premi a<br />
Verona (1992), torino (1996), rieti e Bologna (1999), il 2° premio<br />
a Vienna (1999) e il premio l’Italia che danza – Firenze (2009).<br />
dall’autunno 2008 collabora con il Balletto di Milano come primo<br />
ballerino e danza i primi ruoli in romeo e Giulietta (romeo, creazione<br />
del ruolo), Amor de tango, red Passion (pas de deux con<br />
luciana Savignano), Bolero e Chansons. la stagione 2011/2012<br />
vede il suo debutto nel ruolo del Principe in Cenerentola di Giorgio<br />
Madia. Parallelamente continua l’attività in qualità di primo ballerino<br />
guest in prestigiosi teatri europei - tra cui il teatro di Stato di<br />
Cottbus dove è stato protagonista di Chopin Imaginaire (creazione<br />
del ruolo) e con il teatro dell’opera di Berlino.<br />
Martin, quanto è difficile nella quotidianità la vita di un ballerino<br />
professionista ?<br />
la difficoltà della vita quotidiana di un ballerino è proprio quella di<br />
essere spesso troppo severi con se stessi! Il fatto e che già alla<br />
giovanissima età, quando ho iniziato a frequentare l’Accademia di<br />
Vienna, tutti i giorni i maestri facevano notare i difetti e le imperfezioni,<br />
ovviamente per il nostro bene, perché il lavoro del ballerino<br />
è la ricerca della perfezione estetica! Solo con l’esperienza si impara<br />
a bilanciare il lavoro fisico e mentale!<br />
Poi ovviamente la responsabilità versi gli spettacoli e gli spettatori<br />
richiede che tu sia sempre riposato e in forma.<br />
Quanta fatica ! Mi piacerebbe, una volta appresa una coreografia,<br />
smettere di provare e riprovare, per potermi esibire senza la<br />
costante ricerca di un continuo miglioramento... anche perchè la<br />
vera crescita avviene sul palco.<br />
Ma è il prezzo da pagare per la conquista della perfezione. e’ uno<br />
sforzo infinito che sopporto volentieri perchè faccio quello che<br />
amo, quindi tutto il resto passa in secondo piano e provo grande<br />
felicità e soddisfazione!<br />
Sulla web TV il seguito dell’intervista<br />
www.luimagazine.com/tv<br />
53
lUI ModelS<br />
Il ragazzo del mese:<br />
Manuel<br />
Febbraio ci regala un giovane e bellissimo artista e modello,<br />
di origine napoletana, ma che vive ormai stabilmente<br />
a Milano. Manuel Parmigiano, diciannovenne,<br />
nonostante la giovane età vanta un curriculum formativo<br />
e didattico del tutto ragguardevole. Ha studiato danza presso la<br />
celebre scuola del teatro San Carlo, impadronendosi di una valida<br />
tecnica sia nella performance classica che moderna e jazz.<br />
da poco arrivato nel capoluogo lombardo, si è anche dedicato a<br />
servizi fotografici e show room e sta cercando di affermarsi, oltre<br />
che ovviamente come ballerino, come modello ed indossatore e<br />
come animatore. e’ inoltre alla ricerca di una compagnia di ballo<br />
fissa, per specializzarsi in performances di danza classica e realizzare<br />
il suo sogno: diventare una star come ballerino originale<br />
e dallo stile effervescente e vivace, diretto da grandi coreografi<br />
sul palcoscenico delle étoiles. le foto di Manuel Parmigiano sono<br />
del bravo e professionalissimo Giovanni drago, vero talent scout<br />
milanese che seleziona da anni giovani talenti e ci segnala validi<br />
modelli, attori e ballerini. Per contattare Manuel, è possibile chiamarlo<br />
(per sfilate, animazione, spettacoli) al 340 5024992.<br />
M.G.<br />
54
lIBrI<br />
libri diversi<br />
Sapete, noi diversamente eterosessuali siamo un po’<br />
strani in fatto di gusti. Ci piace essere fashion anche al<br />
funerale della nonna, ci piace cantare le canzoni di renato<br />
zero e Madonna anche mentre riceviamo il corpo<br />
di Cristo, ci piace sedurre neovescovi, e soprattutto ci piace farci<br />
illudere dal politicante di turno con promesse elettorali credibili<br />
quanto un miracolo. Ma per quanto riguarda i libri, abbiamo gli<br />
stessi gusti degli etero, che se ne facciano una ragione!<br />
Per questo motivo, alla vigilia del nuovo anno eravamo in fervida<br />
attesa di leggere le liste dei migliori libri pubblicati e/o letti in Italia<br />
nel 2012, fiducioso di trovarvi un buon numero di libri a tematica<br />
glbtq, proprio perché l’annata passata ne è stata ricca in offerta<br />
e in qualità. Con grande stupore e rammarico, a parte qualche<br />
buona eccezione, i tutori delle patrie lettere hanno decretato che<br />
la buona letteratura stava però altrove. Nessuno, almeno a nostro<br />
giudizio, dei canonizzatori contemporanei annoverava tra le<br />
uscite migliori il romanzo di Alan Hollinghurst, Il figlio dello sconosciuto<br />
(Mondadori), e questo per noi era già sufficiente per<br />
rendere fallace e mendace qualsivoglia classifica letteraria.<br />
Che anno è stato il 2012 per le gaie lettere in Italia, dunque? Un<br />
anno da ricordare, per molti motivi. Il primo, senza ombra di dubbio,<br />
è il ritorno alla scrittura di Aldo Busi con el especialista de<br />
Barcelona (dalai editore), un romanzo caleidoscopico che farà<br />
parlare di sé per molto tempo. Poi la pubblicazione dei tricks<br />
(textus edizioni) di renaud Camus, a trent’anni dall’edizione<br />
francese definitiva; una nuova traduzione di de Il giovane americano<br />
di edmund White (Palyground che ha pubblicato anche l’ultimo<br />
romanzo di White: Jack Holmes e il suo amico); il ritorno nei<br />
luoghi dell’infanzia e degli esordi narrativi di Jeanette Winterson<br />
con Perché essere felice quando puoi essere normale? (Mondadori);<br />
il diario di Sintra di Auden, Isherwood e Spender (Barbes<br />
editore); ma anche Ho sognato il re di Abdellah taïa (Isbn edizioni);<br />
In una sola persona di John Irving (rizzoli), la casa grigia<br />
di Herman Bang (Iperborea), la Famiglia vuota di Colm tóibín<br />
(Bompiani), l’Arte di vivere in difesa di Chad Harbach (rizzoli),<br />
Gli studenti di storia di Alan Bennett (Adelphi), Noi, gli animali di<br />
Justin torres (Bompiani)...<br />
oltre Busi, molti gli autori <strong>italia</strong>ni che hanno lasciato una traccia<br />
in questo anno appena trascorso, primo fra tutti Walter Siti<br />
che ha scritto un romanzo (resistere non serve a niente, rizzoli)<br />
apparentemente non gay, ma dove il desiderio omosessuale<br />
corre come una corrente carsica lungo tutta la narrazione. esordienti,<br />
ma degni di nota, sono l’eredità dei corpi di Marco Porru<br />
(Nutrimenti), Non passare per il sangue di eduardo Savarese<br />
(edizioni e/o) e Goditi il problema di Sebastiano Mauri (rizzoli).<br />
Non deludono mai l.r. Carrino (esercizi sulla madre, Perdisa<br />
Pop), Alessandro Fullin (Ho molto tempo dopo di te, Kowalski),<br />
tommaso Giartosio (l’o di roma. In tondo e senza fermarsi mai,<br />
laterza), Alcìde Pierantozzi (Ivan il terribile, rizzoli), Franco Buffoni<br />
(Il servo di Byron, Fazi). Per la poesia vanno almeno citati la<br />
confusione è precisa in amore di Vittorio lingiardi (Nottetempo),<br />
Poesie 1975-2012 di Franco Buffoni (Mondadori), Poesie 1965-<br />
1993 di Giovanni testori (Mondadori), e le antologie le parole tra<br />
gli uomini a cura di luca Baldoni (robin edizioni) e Nuovi poeti<br />
<strong>italia</strong>ni Vol. 6 curata da Giovanna rosadini (einaudi).<br />
Infine vorremmo segnalare anche un paio di graphic novel: Sei<br />
tu mia madre? di Alison Bechdel (rizzoli lizard) e Madonna non<br />
esiste di Julián Almazán, quest’ultimo pubblicato da una casa<br />
editrice (renbooks) specializzata in comics a tematica lgbtq.<br />
Non avevamo ragione? Ce n’è per tutti i gusti, anche i vostri!<br />
Gian Pietro Leonardi<br />
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I loVe SICIlY<br />
di Riccardo Di Salvo<br />
(info@riccardodisalvo.it)<br />
e Claudio Marchese<br />
(info@claudiomarchese.it)<br />
La Sicilia<br />
e gli scrittori<br />
Frutti<br />
di Sicilia<br />
Ci sono molti frutti da mangiare in questo paradiso terrestre.<br />
Prima di raggiungere quello celeste, la terra<br />
ci offre molte gioie. Basta saperle assaporare. Frutti<br />
commestibili e altri spirituali, cantano tutti, come scrive<br />
Baudelaire, “dell’anima e dei sensi i dolci rapimenti”.<br />
Ci piace anche godere delle immagini. Siamo feticisti, non lo nascondiamo.<br />
Chi non impazzisce davanti a un nudo michelangiolesco<br />
come il david o il Bacco maturo? Il primo ci attrae nel pieno<br />
fulgore della giovinezza, il secondo ci seduce, nonostante i segni<br />
del logoramento carnale.<br />
Perché la carne è carne, indipendentemente dall’età che avanza.<br />
Non siamo insensibili né all’uno né all’altro sesso. Ci emoziona<br />
anche una madonna caravaggesca, sensuale come una<br />
prostituta. Non dimentichiamo che i Greci inventori della civiltà<br />
occidentale chiamavano i frutti theòrum dora, vale a dire doni<br />
degli dei.<br />
Quanto ha perso la moderna civiltà borghese a relegare l’agricoltura<br />
nel settore secondario! Certo noi non siamo retrogradi,<br />
né utopisti romantici. Non vogliamo né possiamo azzerare la<br />
scienza e il progresso ma preferiamo convivere in armonia con il<br />
corpo e goderlo in tutte le sue potenzialità naturali.<br />
Nell’epoca delle nascenti comunicazioni di massa il corpo comincia<br />
ad apparire come immagine nella Francia del II impero napoleonico,<br />
quando Parigi era la capitale europea per eccellenza e<br />
tutti gli artisti la sognavano.<br />
l’immagine allora non era altro che una riproduzione fotografica<br />
di un corpo più o meno vestito. le prime immagini seduttive,<br />
quelle che nella seconda metà del Novecento furono chiamate<br />
icone, comparvero sui calendari nei quartieri latini, dove ancora<br />
oggi non è difficile trovare qualche copia ingiallita. Poi dalla<br />
capitale della moda si diffusero in tutta europa. Queste icone<br />
ottocentesche illustravano, sullo sfondo di scenari bohémien, uomini<br />
e donne molto truccati e in posa alla maniera dei decadenti<br />
dell’ottocento.<br />
56
I loVe SICIlY<br />
erano lontani anni luce dalla comune tipologia borghese. Veri e<br />
propri prototipi dei divi del cinema muto come Francesca Bertini<br />
e rodolfo Valentino. Ma bisogna entrare nel cuore del Novecento,<br />
perché i calendari diventino un vero e proprio prodotto<br />
commerciale, alla portata di tutti i voyeur. Negli anni Cinquanta<br />
dispensatori di calendari profumati erano i barbieri che li offrivano<br />
allo sguardo dei loro clienti. Noi li ricordiamo come un simbolo<br />
dell’epoca. Illustravano le star del cinema Marilyn Monroe nuda<br />
tra lenzuola semitrasparenti o Sophia loren in versione pin up,<br />
con scollature iperboliche. oggetto del desiderio di tutti gli uomini<br />
dai 15 fino agli 80 anni. I calendari maschili vennero dopo. Furono<br />
inventati dagli Americani negli anni Settanta, con fotografie<br />
stile camp che esibivano pettorali e glutei scultorei ma decisamente<br />
stereotipati. diventò una vera e propria moda sui giornali<br />
gay-friendly. Ma durò poco e, in verità, non fu mai eclatante. I<br />
modelli stile camp erano fisicamente costruiti come i futuri bodybuilders<br />
degli anni ottanta. A noi Italiani non hanno mai dato<br />
particolari emozioni. Siamo di cultura greco – romana, in origine<br />
e amiamo di più i modelli con muscoli più deboli ma sguardi più<br />
profondi. Preferiamo ancora oggi la bellezza mediterranea.<br />
ecco perché andiamo a fotografare sulle pendici etnee o sulle<br />
spiagge della Sicilia modelli non conformi allo star – system ma<br />
spesso arcaici come statue greche. Ci piace questa loro estraneità<br />
agli stereotipi dei modelli muscolosi ma inespressivi. dicevano<br />
gli antichi latini “de gustibus non est disputandum”. In realtà<br />
sui gusti possiamo fare un calendario lungo 12 mesi. Con 12<br />
immagini dei frutti golosi della bella Sicilia. Un paradiso terrestre<br />
erotico – gastronomico.<br />
Da “Frutti di Sicilia - Calendario Kalon 2013”<br />
Prodotto da Riccardo Di Salvo e Fabrizio Cavallaro<br />
Da un ‘idea di Riccardo Di Salvo<br />
Art director Riccardo Di Salvo<br />
Foto di Fabrizio Cavallaro<br />
Modelli: Giovanni Bonamonte, Christian Condorelli, Ishmael Cariola,<br />
Haichel Bouallegue, Sergio Culotta<br />
57
NeWS & APPUNtAMeNtI<br />
CityLife<br />
Gli appuntamenti in città<br />
GArAGe ClUB<br />
torINo. Programma serate di Garage Club:<br />
lunedì, mercoledì e venerdì ore 22.00: “Naked Party”. Martedì<br />
ore 21.30: “Young Party”, riduzioni per Under 25 + distribuzione<br />
gadget “gioca sicuro”. Sabato dalle 21.30 alle 4.00, Garage Club<br />
è cruising con sorteggio consumazioni omaggio per Queever.<br />
Giovedì e domenica sera: “Serata ordinary”. locale Young &<br />
Bears friendly. Sauna finlandese, bagno turco, idromassaggio,<br />
lounge bar, video corner, glory wall, ambienti relax, area fumatori.<br />
Aperto tutti i giorni dalle 14 alle 02.00, sabato fino alle 4.00.<br />
Garage Club Spazio Uomo - Corso Stati Uniti 35, Torino<br />
Info: 346.3006612 - www.garageclub.it<br />
lA CeSIrA<br />
eraldo Moretto, la Cesira, nel mese organizza tre appuntamenti.<br />
Il 7 e il 21 febbraio alla serata dQ, l’appuntamento milanese<br />
con aperitivo, cena o dopocena che unisce il cabaret al classico<br />
drag Show a Milano presso la Maison Milano Via Montegani, 68.<br />
la serata si propone con scadenza quindicinale, condotta dalla<br />
Cesira con tanti ospiti. Un modo diverso per passare una serata<br />
piena di allegria e divertimento in compagnia dei tuoi amici.<br />
l’ ingresso è scontato per gli under 25. Il 15 febbraio la Cesira<br />
sarà ospite allo Sticaus di via Alserio, 9 a Milano , il nuovissimo<br />
ristorante situato nel quartiere Isola che propone per la serata lo<br />
gnocco fritto, taglieri di salumi misti, formaggi, marmellate, grigliate<br />
di carne.<br />
Pagina FB: La Cesira ed il sito web www.lacesira.it<br />
dePot<br />
MIlANo. Se volete conoscere il depot con amici o amiche il<br />
lunedi durante la serata bisex l’accesso è permesso a tutti: gay,<br />
lesbiche, trans, etero. Potete solo curiosare e bere un drink o<br />
partecipare a qualche situazione intrigante in libertà assoluta.<br />
tutti i martedì e sabato 2, appuntamento con “No Id Party”, naked<br />
party con il viso coperto da passamontagna: un successo<br />
assicurato. Mercoledì e domenica il famoso “Naked Party” (la<br />
domenica dalle 15 alle 22). Giovedì chiuso. Venerdì è sempre<br />
underwear; venerdì 8 e 22 la serata è anche “al primo colpo”,<br />
bracciali luminosi colorati indicheranno il vostro ruolo sessuale.<br />
Sabato 9 “Piss Party” per tutti gli amanti del genere. Sabato 16<br />
doppio appuntamento “No Id + primo colpo” (imperdibile e divertente).<br />
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NAPolI. Se volete partecipare al famoso naked party, appuntamento<br />
tutti i mercoledì sera dalle 22. Venerdì 1 e 15 e sabato<br />
9, nessun dress code previsto per la serata aperta a tutti senza<br />
obblighi particolari. Venerdi 8 e 22 il locale ospita orsi e tutti gli<br />
amanti del genere (chubby, musclebear ecc....). Sabato 2 e 16<br />
“Blackout Party”, al buio ci si diverte di più! Sabato 23 divertente<br />
appuntamento “al primo colpo”; bracciali luminosi colorati indicheranno<br />
il vostro ruolo sessuale. domenica 3 e 17 “hot sunday”,<br />
naked con passamontagna dalle 17 e underwear party dalle 21.<br />
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della maschera più bella! Special guest: lady Vanesia, dj:<br />
enrico Meloni. Sabato 16 “sHUBremo”, metti alla prova le tue<br />
doti... canore! Special Guest: eroika, Vdj: Gianluca Pacini. Sabato<br />
23 “Politically S-correct! - e’ tutto un magna magna!”, special<br />
guest: Velena e delya Incrué, dj: riccardo remedi.<br />
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ogni domenica dalle 21 “happy hour & drag queen show”.<br />
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NeWS & APPUNtAMeNtI<br />
UNA CASA ForMAto FAMIGlIA<br />
Gayhouseshare, il primo portale <strong>italia</strong>no di ricerca di case, stanze e soluzioni abitative pensato per la comunità lgbt e friendly<br />
Mancava in Italia e adesso c’è! Gayhouseshare è un servizio innovativo<br />
di ricerca online di case, appartamenti o stanze in affi tto, che<br />
consente di inserire o trovare annunci residenziali e turistici, in modo<br />
semplice, sicuro e friendly, sfruttando le potenzialità di una piattaforma<br />
social. Utilizzare Gayhouseshare è semplice: basta registrarsi sul<br />
sito www.gay-houseshare.com, anche utilizzando il proprio account<br />
Facebook, adattare il proprio profilo, scegliere le opzioni di condivisione<br />
più idonee alle proprie esigenze di privacy, pubblicare annunci<br />
e fare ricerche fra quelli di altri utenti. la possibilità di “socializzare”<br />
(messaggi, chat, photo gallery) permette di individuare in maniera divertente,<br />
ma attenta i “compagni di casa” (inquilini, coinquilini, padroni<br />
di casa) ideali. Il sito fornisce servizi principalmente alla comunità lgbt nella convinzione che incoraggiare la diffusione di soluzioni residenziali<br />
gay e gay-friendly. lo scopo è quello di migliorare la qualità della vita di molti individui, anche aiutandone il percorso di affrancamento<br />
ed autoaffermazione nella società. Nella sola prima settimana di pre-lancio il sito ha raccolto diverse centinaia d’iscrizioni, equamente<br />
distribuite fra uomini e donne. la registrazione e tutti i servizi di Gayhouseshare sono attualmente gratuiti. In futuro è prevista l’introduzione<br />
di pacchetti di servizi premium a pagamento, la fruizione di base rimarrà comunque gratis. È bene sottolineare che, e questo è l’aspetto<br />
che più c’è piaciuto, che Gayhouseshare non promuove la “gaytizzazione”, ma la nascita ed il consolidamento di nuove forme di convivenza,<br />
coabitazione e anche di famiglia, senza togliere nulla a quelle tradizionali. e’ un servizio pensato per la comunità gay, ma nella sua<br />
accezione più estesa, che include anche le persone gay friendly, vale<br />
a dire tutti quegli eterosessuali che si sentono perfettamente a proprio<br />
agio nel contesto gay; un situazione tipicamente caratterizzato da una<br />
maggiore libertà, dove i vincoli familiari tradizionali sono integrati (raramente<br />
sostituiti) da legami di amicizia e solidarietà particolarmente<br />
solidi. In Italia la comunità lgbt è ormai molto visibile, come in gran<br />
parte dei paesi occidentali, ma sul fronte dei servizi, a parte quelli<br />
legati al divertimento e all’intrattenimento notturno, il ritardo è molto<br />
evidente. di fatto in molti paesi anglosassoni servizi simili a quello<br />
proposto da Gayhouseshare esistono da anni. Il nuovo portale <strong>italia</strong>no,<br />
sfruttando appieno le funzionalità di un social network, rappresenta<br />
comunque una novità assoluta nel suo genere.<br />
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a persona<br />
dal lunedì al sabato<br />
dalle ore 18<br />
ingresso 10 euro<br />
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