LA RETE DI RICERCA ECOLOGICA A LUNGO ... - LTER italia

LA RETE DI RICERCA ECOLOGICA A LUNGO TERMINE ITALIANA 

LTER-ITALIA 

La ricerca, il tempo e la biodiversità 

Roma, 3 Febbraio 2011

LA RICERCA ECOLOGICA A LUNGO TERMINE 

FRUTTO DI ATTIVITA’ E DEDIZIONE PERSONALI DI SINGOLI RICERCATORI 

SOLO IN ANNI RECENTI: PROGRAMMI DEDICATI A LTER e NASCITA DELLE RETI 

LTER 



LE RETI RICERCA ECOLOGICA A LUNGO TERMINE 

ANNI ’70 - 80 

LTER USA 

PROGRAMMA A LUNGO TERMINE DELLA 

NATIONAL SCIENCE FOUNDATION 

www.lternet.edu 

ANNI 90: LTER International 

www.ilternet.edu 

5 Regioni: East Asia/Pacific, Europe, Africa, North 

America, and Central/South America 

> 30 paesi, centinaia di siti 



LE RETI DI RICERCA ECOLOGICA A LUNGO 

TERMINE 

SONO RETI DI SITI 

“FINESTRE” DI OSSERVAZIONE APERTE SUI CAMBIAMENTI 

AMBIENTALI 



Due concetti fondamentali sono alla base dell reti LTER: 

1) Molti processi e problemi ecologici sono intrinsecamente “longterm” 

(e.g. effetti del climate change, variazioni della biodiversità); 

2) Concentrando la ricerca in aree rappresentative è possibile uno 

studio e una comprensione dei fenomeni più efficace che in un 

sistema distribuito. 



OBIETTIVI 

Synthesis. Creazione di conoscenze attraverso la ricerca ecologica a lungo termine, 

(interdisciplinarietà, sintesi delle informazioni, sviluppo di teorie). Sostenere e 

promuovere la collaborazione e il coordinamento fra network a scala locale, 

regionale e globale. 

Information. Rendere disponibili le informazioni, creando database accessibili e 

ben documentati. 

Legacies. Lasciare che le osservazioni, gli esperimenti, gli archivi di dati siano 

disponibili per le generazioni future. 

Education. Promuovere la formazione di ricercatori LTER. 

Outreach. Diffusione delle conoscenze per un loro utilizzo nella gestione 

ambientale. 



LTER EUROPE 

www.lter-europe.net 

LA RETE DI RICERCA ECOLOGICA A LUNGO TERMINE 

“LTER-EUROPE” 



LTER EUROPE 


COME NASCE E SI SVILUPPA LTER EUROPE 

! Nasce dall’esistente, senza la certezza di un ente finanziatore a lungo 

termine. 

! Si sviluppa in panorama intricato e complesso di schemi e attività di ricerca 

ambientale, strutture e infrastrutture, database, istituzioni. 

2004 

FP6 

NETWORK OF EXCELLENCE ALTERNET 

“A Long-Term Biodiversity, Ecosystem and 

Awareness Research Network” 

! Obiettivo di costruire una rete LTER EUROPEA coerente e armonizzata 




COPERTURA 

GEOPOLITICA 

18 reti nazionali LTER: 

Austria, Repubblica Ceca, Finlandia, 

Francia, Germania, Ungheria, Israele, 

Italia, Latvia, Lituania, Polonia, 

Portogallo, Romania, Slovenia, 

Slovacchia, Spagna, Svizzera, Regno 

Unito. 

Ogni Paese ha costituito un proprio 

network nazionale, sulla base delle 

proprie peculiarità (organizzazione 

e finanziamento dei progetti di 

ricerca, istituzioni, infrastrutture). 

Accordo su obiettivi comuni definiti 

in LTER-Europe. 



ATTRIBUTI PECULIARI DI LTER-EUROPE 

! raccolta di dati ecologici in situ, confronto fra molte tipologie di 

ecosistemi, approccio trans-ecodomini 

! raccolta di dati e informazioni, in modo costante, con un orizzonte 

temporale pluridecadale 

! contributo alla comprensione della complessità degli ecosistemi e dei 

sistemi socio-ecologici 

! integrazione di LTER e LTEM (Long-Term Ecological Monitoring) 

LA BIODIVERSITÀ È UNA DELLE TEMATICHE SULLE QUALE LTER- 

EUROPE COSTRUISCE LA SIA IDENTITÀ 



LA RETE LTER-ITALIA 

www.lteritalia.it 



Storia della Rete LTER in Italia 

1996 VII Congresso della Società Italiana di Ecologia (SitE, Napoli) 

1998 7° congresso INTECOL di Firenze 

Creazione di un gruppo promotore formato da ricercatori del CNR e 

dell’Università, da coordinatori di iniziative di monitoraggio ecologico (Corpo 

Forestale dello Stato) e da rappresentanti della SitE. 

Vengono raccolte le adesioni di singoli ricercatori, unità di ricerca, direttori di Enti 

ed Istituti ed il patrocinio di altre Società Scientifiche (SBI, SISEF, AIOL, SIBM). 



Storia della Rete LTER in Italia 

2004: Approvazione della Rete di Eccellenza “ALTER-Net” (A Long-Term Biodiversity, 

Ecosystem and Awareness Research Network) 

2005 A fronte di un protocollo di intesa tra CFS, istituti CNR (IBAF, ISE e ISMAR) ed il 

Laboratorio di Biologia Marina di Aurisina (TS), nasce il Comitato Promotore della 

costituenda Rete LTER 

2006 Prima Assemblea della Rete LTER-Italia. Ammissione dela rete italiana a I-LTER 




Obiettivi della Rete LTER in Italia 

La Rete LTER-Italia è basata sugli obiettivi generali delle reti LTER-International e 

LTER-Europe. 

LTER-Italia aderisce allo statuto LTER internazionale e ha alcuni obblighi 

istituzionali relativi, principalmente, a: 

-mantenimento in attività dei siti LTER, 

-partecipazione ai meeting internazionale annuali 

-condivisone delle principali attività, scientifiche e organizzative, della rete I-LTER 

e E-LTER. 




STATUTO 

ASSEMBLEA DEI RESPONSABILI DEI SITI 

SITO WEB 

Struttura organizzativa della Rete LTER in Italia 

COORDINATORE 

COMITATO DI COORDINAMENTO 

SEGRETARIATO 

Dopo la fase di coordinamento svolta dal CFS, a partire dal Febbraio 2010, il 

Coordinamento della Rete LTER-Italia è stato affidato al 

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE – ISTITUTO DI SCIENZE 

MARINE (CNR-ISMAR). 



Struttura organizzativa della Rete LTER in Italia 

(2010-2011) 

Il Comitato di Coordinamento (CdC) è così composto: 

Coordinatore: Alessandra Pugnetti (CNR-ISMAR) 

Vice-Coordinatore: Roberto Bertoni (CNR-ISE) 

Membri del CdC: 

Michele Freppaz (Università di Torino) 

Franco Mason (CFS - CNBF), 

Mariangela Ravaioli (CNR-ISMAR), 

Giampaolo Rossetti (Università di Parma), 

Adriana Zingone (SZN – Napoli) 

Segeretariato: 

Giorgio Matteucci (CNR-IBAF), 

Claudia Cindolo (CFS-CONECOFOR), 

Cristiana Cocciufa (CFS-CONECOFOR) 





I SITI LTER-ITALIA 



I SITI LTER-Italia 

CRITERI DI SELEZIONE DEI SITI 

I criteri accettati e condivisi per l'inclusione di un sito di ricerca ecologica 

nella rete sono i seguenti: 

! esistenza di ricerca ecologica strutturata e con risultati elaborati e 

pubblicati (good science); 

! disponibilità di serie continue di dati (almeno 10 anni) ed attività in 

corso; 

! ragionevole sicurezza di disponibilità di adeguate risorse finanziarie (per 

almeno 3-5 anni); 

! capacità di buona divulgazione dei risultati anche al pubblico non 

specializzato; 

! attivazione recente del sito ma con prospettive di ricerca a lungo termine 

e con attività di ricerca su temi strategici (cambiamenti climatici, 

sequestro del carbonio, biodiversità, ecc.). 




FORESTS OF THE ALPS 

ANTARCTICA RESEARCH STATIONS 

SOUTHERN ALPINE LAKES 

PORTOFINO 

MARINE 

PROTECTED 

AREA 

LOWLAND FORESTS 

LENTIC 

ENVIRONMENTS 

OF APENNINES 

NORTH 

ADRIATIC SEA 

LAGOON OF 

VENICE 

PO RIVER 

DELTA 

HIMALAYAN LAKES 

PIANOSA 

ISLAND 

HIGH ELEVATION 

APENNINES 

LAKE 

ECOSYSTEM 

OF SARDINIA 

MEDITERRANEAN 

FORESTS 

FORESTS OF 

THE APENNINES 

GULF OF NAPLES 

MARINE 

ECOSYSTEM 

OF SARDINIA 






Ecosistemi terrestri 

Appennini di Alta Quota (Uni Molise) 

Ambienti d'alta quota delle Alpi Nord-occidentali (Uni Torino) 

Foreste delle Alpi (CFS Conecofor)) 

Foreste degli Appennini (CNR IBAF) 

Foreste Mediterranee (CFS Conecofor) 

Foreste planiziali (CFS CNBF) 

Tenuta di Castelporziano (CFS) 

Dune sabbiose costiere dell'Italia centrale (Uni Roma 3) 

Isole Mediterranee: Pianosa (CNR IBIMET) 





Ecosistemi lacustri 

Laghi Sudalpini (CNR ISE) 

Ambienti Lentici dell’Appennino Tosco Emiliano (Uni Parma) 

Ecosistemi lacustri della Sardegna (Uni Sassari) 

Laghi Himalayani (*) (CNR ISE) 

(*) Sito extra-territoriale 




Ecosistemi di transizione e marini 

Delta del Fiume Po (Uni Ferrara) 

Laguna di Venezia (CNR ISMAR) 


Adriatico Settentrionale (CNR ISMAR) 

Golfo di Napoli (Stazione Zoologica A. Dohrn) 

Ecosistemi marini della Sardegna (Uni Sassari) 

Area marina Protetta Portofino (Uni Genova) 

Isole Mediterranee: Pianosa (CNR IBIMET) 

Stazioni di ricerca in Antartide (*) (CNR ISMAR) 

(*) Sito extra-territoriale 





I SITI LTER E LA BIODIVERSITÀ 

• La variazione a lungo termine della biodiversità è una tema 

centrale di molti siti LTER-Italia 

•I siti LTER hanno il potenziale per fornire informazioni sulle 

relazioni fra biodiversità, funzione e servizi degli ecosistemi. 

• 



LIFEWATCH (www.lifewatch.eu) 

I siti di LTER-Europe rappresentano un’importante risorsa per 

l’infrastruttura Europea LifeWatch: componente “in situ” di LW 

www.lifewatch.eu 

life.cnr.it 

lifewatch.dsv@cnr.it 



IL PROGETTO LIFE PLUS ENVEUROPE 

ENVIRONMENTAL QUALITY AND PRESSURE ASSESSMENT ACROSS EUROPE: 

THE LTER NETWORK AS AN INTEGRATED AND SHARED SYSTEM FOR 

ECOSYSTEM MONITORING 

January 1st 2010-December 31st 2013 

www.enveurope.eu 




• CNR-ISMAR È IL COORDINATORE DEL PROGETTO 

• ENVEUROPE COINVOLGE 11 PAESI EUROPEI APPARTENENTI 

ALLA RETE LTER-EUROPE: 

ITALIA, AUSTRIA, BULGARIA, FINLANDIA, GERMANIA, 

UNGHERIA, LITUANIA, POLONIA, ROMANIA, SPAGNA, SVEZIA 

•IN TOTALE: 16 BENEFICIARI 

• L’ITALIA PARTECIPA CON DUE ENTI: CNR (ISMAR, ISE, IBAF E 

IREA) e il CFS 

• CIRCA 80 SITI LTER-EUROPE, DI CUI UNA DECINA LTER-ITALY 



BENEFICIARIES 

ITALY: 

AUSTRIA: 

BULGARIA: 

FINLAND: 

GERMANY: 

HUNGARY: 

- NATIONAL RESEARCH COUNCIL 

- NATIONAL FOREST SERVICE 

- FEDERAL ENVIRONMENTAL AGENCY 

- CENTRAL LABORATORY OF GENERAL ECOLOGY 

- UNIVERSITY OF JYVÄSKYLÄ 

- HELMOTZ, CENTRE FOR ENVIRONMENTAL RESEARCH 

- SENCKENBERG, RESEARCH INSTITUTES AND NATURAL 

HISTORY MUSEUMS 

- UNIVERSITY OF DEBRECEN 

- HUNGARIAN ACADEMY OF SCIENCES 

LITHUANIA: - LITHUANIAN UNIVERSTITY OF AGRICULTURE 

POLAND: 

ROMANIA: 

SPAIN: 

SWEDEN: 

- EUROPEAN REGIONAL CENTRE FOR ECOHYDR OLOGY U/A UNESCO, 

INTERNATIONAL INSTITUTE OF POLISH ACADEMY OF SCIENCES 

- INSTYTUT EKOLOGII TERENÓW UPRZEMYS!OWIONYCH 

- UNIVERSITY OF BUCHAREST, DEPARTMENT OF ECOLOGY 

- FOREST RESEARCH AND MANAGEMENT INSTITUTE 

- NATIONAL RESEARCH COUNCIL 

- SWEDISH UNIVERSITY OF AGRICULTURAL SCIENCES 




Priority areas for LIFE+ Environment Policy and Governance 

Strategic Approach 

Promoting effective implementation and enforcement of EC environmental 

legislation and improving the knowledge base for environmental policy. 

Priority areas of action : 

Strengthening the knowledge base for policy making and implementation 

by building a Shared Environmental Information System (SEIS) and 

supporting the implementation of the Global Monitoring for Environment 

and Security initiative (GMES) 




OBIETTIVI DEL PROGETTO 

• condivisione dei dati (contributo a SEIS & INSPIRE) e di ipotesi 

• armonizzazione di parametri LTER e metodologie 

•individuazione di indicatori e indici LTER 

• Ground truth validation (GMES) 

• elaborazioni delle serie LTER e di ipotesi di ricerca comuni 

• analisi e ridefinizione del network 

• disseminazione delle attività anche al di fuori della comunità scientifica 



“Ogni oggetto, se osservato bene, crea in noi un nuovo organo di percezione”

LA RETE DI RICERCA ECOLOGICA A LUNGO ... - LTER italia

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