O t t o b r e LA GEOMETRIA SACRA T riangolo, quadrato, cerchio, e poi la croce, nelle sue diverse configurazioni: glifi che giungono a noi dalla notte dei tempi, incisi sulle pareti delle grotte paleolitiche, disegnati da megaliti infitti nel terreno, scavati nella pietra. Sono i segni con cui l’uomo ha cominciato a dare corpo alle proprie domande, a disegnare il mondo visibile che lo circonda e ad intuire quello invisibile che inevitabilmente presiede a questo. Attraverso queste figure ha interpretato i limiti del sovrasensibile, specificando dei, eoni e arconti, definendo il bene e il male, distinguendo entità positive e negative e cercando d’interagire con loro per propiziarsele, per ottenerne benefici e modificare favorevolmente il proprio destino. Ha quindi tramandato queste concezioni a chi veniva dopo, da bocca a orecchio, perché la conoscenza non può morire e deve essere trasmessa per il bene dell’umanità. Questi glifi sono diventati i simboli archetipali dell’universo e della sua creazione, dei motivi dell’esistenza umana e del suo svolgersi quotidiano, divenendo il fondamento di religioni e di misteri. Su di loro sono stati costruiti templi, spazi di culto, chiese, luoghi chiamati sacri in quanto definiti su queste figure originarie, che sono andate sempre più caratterizzandosi nelle loro significazioni profonde. E appunto “sacra” è la “geometria” che ne è derivata (brutto termine che definisce l’atto di misurare la terra, in epoche in cui il numero aveva ben altre valenze che non la semplice misurazione); il suo maggiore esponente, Pitagora, adottò come simbolo della sua scuola il pentagono stellato, costruito in funzione del Numero d’oro che in seguito verrà chiamato Divina Proportione. Purtroppo, scendendo lungo i tempi, la sacralità di questi segni è andata sempre più nascondendosi dietro logiche di natura profana, religiosa, scientifica o anche solo estetica. Ma se i simboli si sono velati, il loro senso sopravvive attraverso la tradizione, svelandosi solo a coloro che sapranno cercare. Per chi avrà voglia di porsi domande e cercare risposte, per chi riuscirà a concepire il numero oltre le sue valenze quantitative, per chi sarà in grado di leggere i significati nascosti nelle pietre, la geometria tornerà ad essere “sacra” e i simboli primevi si apriranno a spiegare il loro senso. 7