Edizione n° 10 del 16-03-2008 (pdf da 4.722 KB) - Webdiocesi
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SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI<br />
Numero <strong>10</strong>/997 - Anno 23º<br />
Domenica <strong>16</strong> marzo <strong>2008</strong><br />
La Via Crucis<br />
Venerdì 14 marzo<br />
a Carpi<br />
e a Concordia<br />
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/20<strong>03</strong> (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46)<br />
art. 1, comma 1, DCB Ufficio Postale di Carpi (MO)<br />
Una copia 1,00<br />
TESTIMONI DI MISERICORDIA p. 3/5 SPECIALE QUARTIROLO p. 11<br />
Giornata<br />
Mondiale<br />
<strong>del</strong>la Gioventù<br />
Sabato 15 marzo<br />
a Carpi<br />
Settimana Santa<br />
Domenica <strong>16</strong> marzo<br />
La processione<br />
<strong>del</strong>le Palme<br />
Mamma Nina, don Zeno Saltini<br />
e Odoardo Focherini sempre attuali<br />
E’ la Pasqua…<br />
Non basta la memoria<br />
ci vuole l’attesa<br />
Mercoledì 19 marzo<br />
alle ore 21<br />
La Messa Crismale<br />
in Cattedrale<br />
EDITORIALE<br />
Pagina 3<br />
8 marzo speciale nel Centro di Psico-Oncologia <strong>del</strong> Ramazzini:<br />
un incontro informale tra pazienti, medici specialisti e di famiglia,<br />
infermiere. L’importanza <strong>del</strong>la relazione terapeutica per la cura<br />
Il pensiero, la presenza e il voto dei cattolici<br />
Un tempo nuovo<br />
In riferimento alle prossime elezioni politiche <strong>del</strong> 12 e 13<br />
aprile pubblichiamo questa nota a firma Sir – Servizio<br />
informazione religiosa, l’agenzia di riferimento dei Settimanali<br />
Cattolici italiani.<br />
C<br />
attolici, Chiesa, politica: è uno dei temi classici,<br />
sempreverdi, <strong>del</strong> dibattito pubblico italiano. Ovvio<br />
che se ne parli, eccome, in questa campagna elettorale.<br />
Tre vicende hanno finora fatto più notizia. In occasione<br />
<strong>del</strong> “divorzio” tra Udc e gli altri partner <strong>del</strong>la coalizione<br />
di centro-destra è emersa la questione <strong>del</strong> ruolo e <strong>del</strong><br />
destino di una forza politica di “ispirazione cristiana”. In<br />
occasione <strong>del</strong>l’accordo tra partito democratico e radicali<br />
non sono mancate le dure critiche ad una “coabitazione”,<br />
nelle stesse liste <strong>del</strong> Pd, tra culture e storie personali che<br />
certamente su diversi aspetti e temi sono agli antipodi, così<br />
<strong>da</strong> generare confusione e contraddizione su questioni di<br />
grande rilievo. Infine ha fatto rumore l’iniziativa <strong>del</strong><br />
“laico” Ferrara di promuovere una lista “single issue”,<br />
“pro life”, e l’uso di espressioni americane non è casuale.<br />
In attesa <strong>del</strong>la precisa definizione <strong>del</strong>le liste e dei programmi,<br />
alcune considerazioni possono essere anticipate.<br />
La prima è a proposito <strong>del</strong>l’ampliamento <strong>del</strong> quadro. Negli<br />
ultimi mesi avevano fatto rumore posizioni che (in senso<br />
tecnico) si possono definire vetero-laiciste. La vicen<strong>da</strong><br />
“La Sapienza” ne era stata in qualche modo l’apogeo. Ora<br />
i toni <strong>del</strong> dibattito pubblico sono assai diversi. Ottima<br />
cosa, purché ovviamente non sia solamente a fini<br />
elettoralistici: tutte le forze politiche infatti hanno interesse<br />
ad intercettare il voto cattolico.<br />
Al di là degli interessi di bottega, in realtà è interesse di<br />
tutti la piena cittadinanza, nel dibattito e nell’arena pubblica,<br />
non solo dei cattolici, singolarmente o nella loro<br />
rilevanza comunitaria, ma dei temi che ai cattolici sono i<br />
più cari. Questo proprio perché le posizioni dei cattolici<br />
interpretano ed esprimono un discorso coerente, comprensivo<br />
e armonioso sulla persona, in tutte le sue dimensioni,<br />
oggi più che mai cruciale e necessario.<br />
I cattolici insomma sono ieri come oggi una risorsa<br />
6 7<br />
<strong>del</strong> Paese e, di conseguenza, una risorsa in Parla- 3<br />
Salotti rosa 9<br />
Ambiente<br />
La voce<br />
<strong>del</strong> cittadino<br />
No <strong>del</strong> Comune a<br />
nuove antenne per<br />
telefonia mobile<br />
PAGINA<br />
A B B I G L I A M E N T O<br />
DONNA - UOMO - BAMBINO<br />
Aziende<br />
Un accordo<br />
per crescere<br />
Blufin e Sinv<br />
per nuovi mercati<br />
PAGINA<br />
Sanità<br />
Parola<br />
alla politica<br />
Sabattini e Campe<strong>del</strong>li<br />
sul Ramazzini <strong>del</strong> futuro<br />
PAGINA<br />
8<br />
PAGINA<br />
Mirandola<br />
Ospe<strong>da</strong>le<br />
in cantiere<br />
Al via i lavori previsti<br />
Aperto domenica <strong>16</strong> marzo<br />
ore <strong>10</strong>-13 / 15.30-19.30<br />
Nuove collezioni primavera estate<br />
13<br />
PAGINA<br />
Stra<strong>da</strong> Statale Modena-Carpi 290<br />
Appalto di Soliera - Modena - Tel. 059/569<strong>03</strong>08
2<br />
<strong>16</strong><br />
marzo '08<br />
Giornata Mondiale <strong>del</strong>la Gioventù<br />
Carpi, sabato 15 marzo <strong>da</strong>lle ore 19<br />
In preparazione alla Giornata Mondiale <strong>del</strong>la Gioventù,<br />
nell’anno <strong>del</strong>l’incontro mondiale di Sidney,<br />
i giovani <strong>del</strong>la Diocesi sono convocati in Cattedrale<br />
alle ore 19 per vivere insieme la liturgia penitenziale<br />
e accostarsi al sacramento <strong>del</strong>la riconciliazione. Al<br />
termine si trasferiranno all’Oratorio Eden per la<br />
cena insieme e per lo spettacolo la “Palma d’Oro”.<br />
Domenica <strong>del</strong>le Palme<br />
e <strong>del</strong>la Passione<br />
Dall’Osanna<br />
al crocifiggilo<br />
Inizia la Settimana Santa,<br />
la settimana <strong>del</strong>le settimane,<br />
nella quale la Chiesa<br />
celebra i misteri <strong>del</strong>la salvezza<br />
portati a compimento<br />
<strong>da</strong> Cristo negli ultimi giorni<br />
<strong>del</strong>la sua vita.<br />
La liturgia inizia con il trionfo<br />
<strong>del</strong>l’ingresso a<br />
Gerusalemme e prosegue<br />
con il racconto <strong>del</strong>la passione<br />
e morte di Gesù sul<br />
Calvario. Le palme e la croce,<br />
l’acclamazione “Osanna”<br />
e il grido “Crocifiggilo!”.<br />
Perché<br />
questo<br />
accostamento Gesù aveva<br />
solo annunciato che la croce<br />
è il prezzo <strong>da</strong> pagare per<br />
risorgere. È una motivazione,<br />
non la spiegazione. Che<br />
poi nella croce debba vedersi<br />
il disegno divino, diventa<br />
un puro atto di fede.<br />
La spiegazione è in un<br />
mistero ancora più profondo,<br />
l’amore di Dio. Un<br />
amore che portò Gesù<br />
laddove il suo cuore non lo<br />
avrebbe voluto portare ma<br />
quando capì che l’amore gli<br />
chiedeva questo an<strong>da</strong>re fino<br />
in fondo, “fino alla fine”,<br />
non si tirò indietro. Ecco<br />
perché nel suo corpo squarciato<br />
si squarcia anche il<br />
velo <strong>del</strong> tempio che celava<br />
il volto di Dio. Guar<strong>da</strong>ndo<br />
al crocifisso Giovanni dice:<br />
Dio è amore. “Dio non è<br />
venuto a spiegare la sofferenza:<br />
è venuto a riempirla<br />
<strong>del</strong>la sua presenza”, scriveva<br />
Paul Clau<strong>del</strong>. Solo se<br />
teniamo presente questo tesoro<br />
nascosto dentro il nostro<br />
soffrire e dentro il dolore<br />
<strong>del</strong> mondo, questo può<br />
acquistare significato.<br />
Gesù non ci invia nel mondo<br />
come testimoni <strong>del</strong>la<br />
croce, ma come testimoni<br />
<strong>del</strong>la sua resurrezione, di<br />
un amore così grande –“fino<br />
alla fine” – <strong>da</strong> vincere ogni<br />
morte.<br />
“Se sei Figlio di Dio...” è la<br />
parola che risuona con maggiore<br />
insistenza durante tutta<br />
la passione, negando l’identità<br />
più profon<strong>da</strong> di Gesù. Il<br />
Vangelo di Matteo mostra<br />
che proprio nella morte di<br />
Gesù si compiono tutte le<br />
profezie e il Figlio si svela<br />
tale per il suo abbandono<br />
fiducioso nelle mani di Colui<br />
che non lo abbandona.<br />
Perciò la croce non è oscuramento,<br />
ma teofania, rivelazione<br />
<strong>del</strong> vero volto di<br />
Dio che è amore.<br />
Da Angelo Sceppacerca<br />
Verso la Pasqua<br />
sulla via <strong>del</strong>la Croce<br />
eguendo Gesù nella<br />
S via <strong>del</strong>la Sua passione<br />
vediamo non soltanto<br />
la passione di Gesù,<br />
ma vediamo tutti i sofferenti<br />
<strong>del</strong> mondo ed è questa la profon<strong>da</strong><br />
intenzione <strong>del</strong>la preghiera<br />
<strong>del</strong>la Via Crucis: di<br />
aprire i nostri cuori e aiutarci<br />
a vedere con il cuore.<br />
I Padri <strong>del</strong>la Chiesa hanno<br />
considerato come il più grande<br />
peccato <strong>del</strong> mondo pagano<br />
la insensibilità, la durezza <strong>del</strong><br />
cuore e amavano la profezia<br />
<strong>del</strong> profeta Ezechiele: “Vi toglierò<br />
il cuore di pietra e vi<br />
<strong>da</strong>rò un cuore di carne” (cf Ez<br />
36,26). Convertirsi a Cristo,<br />
divenire cristiano voleva dire<br />
ricevere un cuore di carne, un<br />
cuore sensibile per la passio-<br />
Dall’Emilia alla Siberia per la ricostituzione <strong>del</strong>la Diocesi di Siberia, grande<br />
trentatré volte l’Italia. Questa è la vita di don Ubaldo Orlan<strong>del</strong>li<br />
Dall’Emilia con amore<br />
C<br />
on Ubaldo ne ha di<br />
storie <strong>da</strong> raccontare.<br />
Dopo sedici anni di<br />
Russia, nel gelo e nel vento<br />
<strong>del</strong>la Siberia più profon<strong>da</strong>,<br />
tra Novosibirsk e<br />
Palavinnoje, la sua sperduta<br />
“prima” parrocchia. Ma<br />
innanzitutto di storia c’è la<br />
sua, di ragazzino appena<br />
undicenne fuggito di casa<br />
per an<strong>da</strong>re a fare il prete e<br />
fermato per una spiata a<br />
poche centinaia di metri<br />
<strong>da</strong>ll’albergo dei suoi, a<br />
Tabiano Terme. Dopo ci<br />
sono stati gli anni al paese,<br />
gli studi “<strong>da</strong> albergatore”,<br />
le fi<strong>da</strong>nzate, lo sport. Poi<br />
l’incontro con Cl, con don<br />
Massimo Camisasca che<br />
stava fon<strong>da</strong>ndo la Fraternità<br />
Sacerdotale di San Carlo<br />
Borromeo, la decisione di<br />
diventare sacerdote. Quindi<br />
ci fu il dispiacere dei<br />
genitori, le lacrime <strong>del</strong>la<br />
madre, il risentimento muto<br />
<strong>del</strong> padre, il pianto <strong>del</strong>la<br />
fi<strong>da</strong>nzata che però l’aiutò.<br />
Infine l’ordinazione e la<br />
messa al paese in festa prima<br />
<strong>del</strong>la Russia, la gioia<br />
<strong>del</strong>la madre nel vederlo felice<br />
e compiuto.<br />
La Russia. Era stato Giovanni<br />
Paolo II, agli inizi<br />
degli anni ’90, a dire che<br />
ne e la sofferenza degli altri.<br />
Il nostro Dio non è un Dio<br />
lontano, intoccabile nella sua<br />
beatitudine: il nostro Dio ha<br />
un cuore. Anzi ha un cuore di<br />
carne, si è fatto carne proprio<br />
per poter soffrire con noi ed<br />
essere con noi nelle nostre<br />
sofferenze. Si è fatto uomo<br />
per <strong>da</strong>rci un cuore di carne e<br />
per risvegliare in noi l’amore<br />
per i sofferenti, per i bisognosi.<br />
Benedetto XVI,<br />
discorso al termine <strong>del</strong>la via<br />
crucis 2007 al Colosseo<br />
Via Crucis cittadina<br />
Carpi, venerdì 14 marzo ore 21<br />
Il percorso <strong>del</strong>la Via Crucis <strong>2008</strong> seguirà le vie <strong>del</strong><br />
centro storico <strong>da</strong>lla chiesa di San Francesco alla Cattedrale.<br />
I testi <strong>del</strong>le meditazioni <strong>del</strong>le singole stazioni<br />
sono stati preparati <strong>da</strong>i Parroci.<br />
Via Crucis vivente<br />
Concordia, venerdì 14 marzo ore 21<br />
Con la Via Crucis vivente Concordia ospita l’ultima<br />
tappa <strong>del</strong>le stazioni quaresimali <strong>del</strong>la 7ª Zona pastorale<br />
bisognava an<strong>da</strong>re in Russia,<br />
in Siberia, a cercare i<br />
cattolici che vi furono deportati<br />
e far riemergere la<br />
Chiesa. Nel 1992 <strong>del</strong>la<br />
Fraternità San Carlo<br />
Borromeo partono in tre.<br />
Vanno a Novosibirsk, nel<br />
cuore <strong>del</strong> cuore <strong>del</strong>l’Asia<br />
Russa Centrale. In seguito<br />
don Ubaldo andrà 350<br />
kilometri più in là ancora, a<br />
Palavinnoje, un niente di<br />
case, qualche chilometro<br />
discosto <strong>da</strong>lla ferrovia. E’<br />
lì che don Ubaldo Orlan<strong>del</strong>li<br />
incontra le storie russe. Storie<br />
di deportazione, di sterminio,<br />
di fede, di bran<strong>del</strong>li<br />
di Chiesa che aspettavano<br />
solo che li si an<strong>da</strong>sse a<br />
dissotterrare per tornare a<br />
vivere alla luce <strong>del</strong> sole. Le<br />
deportazioni. I cattolici e<br />
gli ortodossi in Russia negli<br />
anni ’20 e ‘30 venivano<br />
fucilati se preti, suore, vescovi.<br />
Gli altri venivano<br />
messi a famiglie intere in<br />
barconi sul Volga, poi sul<br />
treno e spediti in Siberia<br />
dove chi – pochi - arrivava<br />
ancora vivo veniva abbandonato<br />
nella foresta. Qui<br />
iniziava la lotta per sopravvivere,<br />
scavando buche nella<br />
neve, coprendole con rami<br />
di cedro, sperando di trovare<br />
<strong>da</strong> mangiare ogni giorno.<br />
Le comunità che esistevano<br />
vennero smantellate, al<br />
posto degli altari Stalin aveva<br />
fatto costruire latrine. La<br />
fede potè esistere solo nell’isolamento,<br />
lontano <strong>da</strong>gli<br />
occhi <strong>del</strong> potere sovietico.<br />
Esistevano soltanto bran<strong>del</strong>li<br />
di chiesa. Sono quelli in cui<br />
don Ubaldo, appena arrivato,<br />
comincia a incappare e<br />
che con semplicità sa riconoscere.<br />
Come quei due<br />
che si dovevano sposare<br />
negli anni ’40 ma il prete<br />
potè solo confessarli perché<br />
fu portato via e fucilato<br />
dopo tre giorni. Arriva don<br />
Ubaldo e loro gli chiedono<br />
di sposarli. Dopo cinquant’anni!!!<br />
O la vecchina,<br />
che temendo che don Ubaldo<br />
fosse <strong>del</strong> Kgb, gli chiede:<br />
“Come sta sua moglie”.<br />
Processione <strong>del</strong>le Palme<br />
Carpi, domenica <strong>16</strong> marzo ore <strong>10</strong>,20<br />
Il vescovo Elio Tinti presiederà il rito <strong>del</strong>la benedizione<br />
e la processione <strong>del</strong>le Palme alle ore <strong>10</strong>,20<br />
presso la chiesa di Santa Chiara. Alle <strong>10</strong>,45 in<br />
Cattedrale la Santa Messa episcopale.<br />
Sentita la sua risposta:<br />
“Ma quale<br />
moglie: io sono<br />
un prete cattolico”,<br />
dice felicissima<br />
alla vicina:<br />
“Questo è dei nostri”. Così<br />
di incontro in incontro, muovendosi<br />
in lungo ed in largo,<br />
su treni, aerei, barconi,<br />
slitte don Ubaldo comincia<br />
a girare tutta la Siberia, per<br />
scovare quelli che lo considerino<br />
“uno dei nostri” come<br />
la vecchina, per far sapere<br />
loro che “i nostri” sono tornati.<br />
Don Ubaldo ed i suoi<br />
due confratelli, insieme ad<br />
altri tre preti cattolici – sei<br />
preti per tutta la Siberia! –<br />
cominciano a scrivere storie<br />
russe, cominciano a far<br />
parte anche loro <strong>del</strong>la storia<br />
<strong>del</strong>la millenaria Santa Russia.<br />
Innanzitutto viene<br />
Incontro<br />
Sabato 15 marzo alle ore 17.30<br />
presso l’Auditorium Beccaria di Modena<br />
(c/o sede HERA in Via Razzaboni, 80)<br />
“Innanzitutto uomini”,<br />
incontro- testimonianza di don Ubaldo Orlan<strong>del</strong>li,<br />
sacerdote <strong>del</strong>la Fraternità di S. Carlo Borromeo<br />
missionario in Siberia.<br />
Messa<br />
Crismale<br />
Carpi, mercoledì<br />
19 marzo ore 21<br />
E’ il momento <strong>del</strong>l’unità<br />
<strong>del</strong>la diocesi<br />
attorno al suo Pastore,<br />
il vescovo Elio Tinti,<br />
con tutti i sacerdoti<br />
e il popolo di<br />
Dio <strong>del</strong>la Chiesa di<br />
Carpi. Le comunità<br />
parrocchiali sono inviate,<br />
in segno di<br />
comunione nella carità,<br />
a consegnare al<br />
Vescovo le offerte<br />
raccolte nel corso<br />
<strong>del</strong>la Quaresima a<br />
sostegno dei progetti<br />
proposti <strong>da</strong>lla<br />
Caritas.<br />
rifon<strong>da</strong>ta la parrocchia di<br />
Palavinnoje, poi ovunque<br />
scovino gruppi di cattolici,<br />
siano a due chilometri o a<br />
cinquecento, rifon<strong>da</strong>no la<br />
comunità, nominandovi un<br />
responsabile. Le visitano<br />
quando possibile, per le<br />
confessioni, per l’Eucarestia,<br />
i sacramenti, la catechesi,<br />
le opere di carità. Poi fon<strong>da</strong>no<br />
la Caritas diocesana,<br />
poi una casa di accoglienza<br />
per bambini e mamme in<br />
difficoltà, attorno a loro<br />
comincia un popolo, poi uno<br />
di loro, don Paolo Pezzi,<br />
diviene Vescovo di Mosca,<br />
poi... poi tante cose, tanti<br />
racconti. Ricomincia la<br />
Chiesa in Siberia, Cristo<br />
diviene di nuovo percepibile<br />
al popolo russo devastato<br />
<strong>da</strong>lla violenza e <strong>da</strong>ll’odio,<br />
ma che non ha mai smesso<br />
di sperare di poter un giorno<br />
di nuovo vivere <strong>da</strong>vanti<br />
a tutti la sua umanità redenta;<br />
proprio come aveva chiesto<br />
Giovanni Paolo II.<br />
a cura di Davide Cattini
Marco Catellani<br />
19 marzo 1938,<br />
Il presso quel medesimo<br />
altare ai piedi <strong>del</strong><br />
quale aveva giurato<br />
fe<strong>del</strong>tà eterna al marito<br />
Arturo 28 anni prima, Mamma<br />
Nina riceveva assieme<br />
ad altre cinque Figlie di San<br />
Francesco quel saio<br />
francescano che simboleggia<br />
più di ogni altro segno<br />
esteriore la scelta di spendere<br />
la restante parte <strong>del</strong>la<br />
vita a favore dei bambini<br />
abbandonati. Dall’altra parte<br />
<strong>del</strong>l’altare Don Samuele,<br />
il secondogenito di<br />
Marianna Saltini, che sceglieva<br />
di celebrare la sua<br />
prima Messa con un atto<br />
filiale inconcepibile se non<br />
nella “logica” evangelica<br />
<strong>del</strong> centuplo quaggiù e<br />
l’eternità. La cerimonia <strong>del</strong>la<br />
vestizione segnava, oltre<br />
a questo inedito intreccio di<br />
percorsi vocazionali di una<br />
madre e di un figlio, anche il<br />
culmine di un cammino –<br />
non privo di ostacoli, negli<br />
anni precedenti – di riconoscimento<br />
<strong>del</strong>l’Opera <strong>del</strong>la<br />
Casa <strong>del</strong>la Divina Provvidenza<br />
<strong>da</strong> parte <strong>del</strong>la Chiesa<br />
di Carpi.<br />
Sono passati 70 anni <strong>da</strong><br />
quel giorno e la comunità<br />
diocesana, nel corso di una<br />
suggestiva cerimonia presieduta<br />
in Cattedrale <strong>da</strong><br />
mons. Tinti, si è stretta intorno<br />
a Mamma Teresa e<br />
alle altre sorelle che la<br />
In Cattedrale il rinnovo dei voti <strong>del</strong>le Sorelle <strong>del</strong>la Casa <strong>del</strong>la Divina<br />
Provvidenza nel 70° anniversario <strong>del</strong>la vestizione di Mamma Nina<br />
Una profezia che si rinnova<br />
le tanti fe<strong>del</strong>i continuano<br />
ad attingere nel loro cammino<br />
di fede. Il solenne<br />
rinnovo dei voti pronunciato<br />
<strong>da</strong>vanti al Vescovo<br />
esprime la volontà <strong>del</strong>le<br />
Figlie di San Francesco di<br />
perseverare nel ruolo di preziose<br />
sentinelle che richiamano<br />
la comunità ecclesiale<br />
e civile a manifestare<br />
– proprio come Gesù ci ricor<strong>da</strong>va<br />
in questa domenica<br />
- risurrezione e vita anche<br />
laddove la vita di fede<br />
rischierebbe di inaridirsi in<br />
coadiuvano nella<br />
conduzione <strong>del</strong>la Casa per<br />
ricor<strong>da</strong>re che tutti siamo in<br />
qualche modo debitori a<br />
questa famiglia così straordinaria<br />
per quella carica<br />
profetica rimasta intatta nel<br />
corso degli anni e alla quapercorsi<br />
pastorali stantii e<br />
privi di beatitudine evangelica.<br />
Oggi non ci sono<br />
più le bimbe abbandonate<br />
che Mamma Nina raccoglieva<br />
sotto i portici di Piazza<br />
Martiri ma rimane drammaticamente<br />
attuale la fame<br />
<strong>16</strong> marzo '08<br />
3<br />
di paternità e maternità<br />
espressa <strong>da</strong> tanti bambini<br />
che chiedono di essere cresciuti<br />
ed educati <strong>da</strong> persone<br />
in grado di trasmettere<br />
loro affetto, accoglienza e<br />
voglia di vivere. Non stupisce,<br />
allora, che le navate<br />
<strong>del</strong>la Cattedrale si siano<br />
riempite di bambini e adulti<br />
di tante età e provenienze,<br />
che con la gioia sul volto<br />
incarnavano in modo solare<br />
l’Eucarestia (= il ringraziamento)<br />
al Signore per<br />
le “follie” che ha operato<br />
con il Suo Spirito tramite<br />
questa donna. Io apro i vostri<br />
sepolcri, vi risuscito <strong>da</strong>lle<br />
vostre tombe, proclamava<br />
la liturgia domenicale;<br />
l’accostamento con quello<br />
straordinario “alito” di Vita<br />
che respira chiunque metta<br />
piede nelle case di Mamma<br />
Nina è sembrato il miglior<br />
omaggio che la Parola<br />
di Dio potesse fare alle<br />
Figlie di San Francesco.<br />
Per l’emozionatissima<br />
Mamma Teresa che ha festeggiato<br />
i 50 anni (!) di<br />
direzione <strong>del</strong>la Casa, la soddisfazione<br />
di vedere che lo<br />
Spirito <strong>del</strong> Signore non ha<br />
mancato di suggerire le<br />
nuove strade sulle quali far<br />
camminare oggi l’Opera<br />
<strong>del</strong>la fon<strong>da</strong>trice, con l’apertura<br />
a Carpi e a Modena<br />
<strong>del</strong>le strutture di Agape:<br />
un’ennesima preghiera che<br />
il Padre ha saputo esaudire<br />
con grazia sovrabbon<strong>da</strong>nte.<br />
“Il<br />
non coinvolgimento<br />
come Chiesa, e dunque<br />
come clero e<br />
come organismi ecclesiali”<br />
a proposito <strong>del</strong>le elezioni –<br />
ha affermato il cardinale<br />
Angelo Bagnasco nella<br />
prolusione al Consiglio permanente<br />
<strong>del</strong>la Conferenza<br />
Episcopale Italiana che si è<br />
aperto lunedì <strong>10</strong> marzo –<br />
“è, a ben guar<strong>da</strong>re, il contrario<br />
<strong>del</strong> disinteresse e <strong>del</strong><br />
disimpegno, ma è un contributo<br />
concreto alla serenità<br />
<strong>del</strong> clima, al discernimento<br />
meno distratto, alla<br />
concordia degli animi”.<br />
Bagnasco ha poi aggiunto<br />
parole sul “rischio di scelte<br />
politiche e legislative che<br />
contraddicono fon<strong>da</strong>mentali<br />
valori e principi antropologici<br />
ed etici radicati nella<br />
natura <strong>del</strong>l’essere umano,<br />
in particolare riguardo alla<br />
tutela <strong>del</strong>la vita umana ... e<br />
alla promozione <strong>del</strong>la famiglia<br />
fon<strong>da</strong>ta sul matrimonio”.<br />
A quest’ultimo riguardo,<br />
invita ad evitare “di introdurre<br />
nell’ordinamento<br />
pubblico altre forme di unione<br />
che contribuirebbero a<br />
destabilizzarla, oscurando il<br />
carattere peculiare e il suo<br />
insostituibile ruolo sociale”,<br />
aggiungendo che non<br />
deve “destare meraviglia o<br />
scan<strong>da</strong>lo se la Chiesa ribadisce<br />
i valori morali che<br />
scaturiscono <strong>da</strong>lla fede cristiana”.<br />
Nella parte conclusiva <strong>del</strong>la<br />
prolusione, il Presidente<br />
<strong>del</strong>la Cei ha parlato di una<br />
“serie di rischi – che diremmo<br />
oggi •non negoziabili,<br />
in quanto minano il bene<br />
costitutivo <strong>del</strong>la persona,<br />
ossia ‘tutto ciò che è contro<br />
la vita stessa, come ogni<br />
specie di omicidio, il<br />
genocidio, l’aborto, l’eutanasia<br />
e lo stesso suicidio<br />
volontario (..) tutto ciò che<br />
offende la dignità umana,<br />
come le condizioni disumane<br />
di vita, le incarcerazioni<br />
Il cardinale Bagnasco al Consiglio permanente<br />
<strong>del</strong>la Conferenza Episcopale Italiana<br />
Chiesa ed elezioni: non coinvolgimento<br />
non vuol dire disinteresse<br />
arbitrarie, le deportazioni,<br />
la schiavitù, la prostituzione,<br />
il mercato <strong>del</strong>le donne e<br />
dei giovani, o ancora le ignominiose<br />
condizioni di lavoro”.<br />
Ha poi rilevato “le attese<br />
più urgenti e i problemi<br />
indilazionabili che la popolazione<br />
avverte con crescente<br />
disagio e per i quali attende<br />
risposte credibili, concrete<br />
e rapide. In estrema sintesi<br />
e semplificando potremmo<br />
parlare <strong>del</strong> ‘problema <strong>del</strong>la<br />
spesa’ - ha detto, facendo<br />
riferimento all’esigenza di<br />
“aumento dei salari minimi,<br />
alla difesa <strong>del</strong> potere<br />
d’acquisto <strong>del</strong>le pensioni,<br />
<strong>da</strong>ll’emergenza abitativa alle<br />
iniziative di sostegno <strong>del</strong>la<br />
maternità, <strong>da</strong>lle misure per<br />
una maggiore sicurezza nei<br />
posti di lavoro, al miglioramento<br />
di alcune fon<strong>da</strong>mentali<br />
infrastrutture a servizio<br />
anche dei pendolari”. Ha<br />
quindi auspicato che “all’indomani<br />
<strong>del</strong> voto ci sia<br />
una spinta convergente, nel<br />
rispetto dei ruoli che il corpo<br />
elettorale vorrà assegnare,<br />
per affrontare realmente<br />
queste situazioni”.<br />
Elezioni politiche<br />
<strong>2008</strong><br />
In occasione <strong>del</strong>la campagna<br />
elettorale per le<br />
elezioni politiche previste<br />
per il 13 e 14 aprile<br />
<strong>2008</strong> il Consiglio di<br />
Amministrazione di<br />
Notizie scarl comunica<br />
che il settimanale non<br />
ospiterà pubblicità elettorale,<br />
né inserti a pagamento<br />
inerenti eventi o<br />
incontri di carattere politico.<br />
C<br />
ontinua <strong>da</strong>lla prima<br />
Un tempo...<br />
mento, laddove si fanno le<br />
leggi. Il fatto nuovo di questi<br />
anni è che gli Stati sono chiamati<br />
a legiferare su temi nuovi,<br />
sensibili, cruciali. Qui i vecchi<br />
schemi di una laicità<br />
ottocentesca non servono più.<br />
E si sono scottate con la realtà<br />
quelle forze politiche che,<br />
in non poche recenti occasioni,<br />
hanno scontato la tentazione<br />
di utilizzare un’identità<br />
laicista come scorciatoia<br />
più a buon mercato.<br />
Come sappiamo la fine di un<br />
partito unitario d’ispirazione<br />
cristiana ha portato a diverse<br />
forme di presenza in<br />
Parlamento. Recenti, chiari<br />
e impegnativi documenti <strong>del</strong><br />
magistero hanno ribadito il<br />
profilo <strong>del</strong> legislatore cristiano:<br />
non si può partecipare<br />
all’elaborazione di leggi intrinsecamente<br />
negative, mentre<br />
c’è invece molto <strong>da</strong> fare<br />
per il bene comune, anche<br />
trasversalmente.<br />
Stiamo avviandoci verso un<br />
tempo nuovo, anche in politica,<br />
<strong>da</strong>i contorni non definiti,<br />
aperti. Potremmo azzar<strong>da</strong>re<br />
un punto fermo: le nuove<br />
e molteplici forme <strong>del</strong>l’unità<br />
dei cattolici come<br />
punto di riferimento per<br />
riaffermare e così sviluppare<br />
a tutti i livelli l’identità italiana<br />
e il bene di tutti.
4<br />
<strong>16</strong><br />
marzo '08<br />
strare in classe durante le<br />
F<br />
Daniele Fran<strong>da</strong><br />
orse avrà pensato che<br />
durante le sue lezioni<br />
l’attenzione degli<br />
alunni non era abbastanza.<br />
“Magari con fotografie<br />
e immagini d’epoca<br />
riesco a catturare il loro interesse”,<br />
si sarà detta. E così<br />
la professoressa Margherita<br />
Catellani ha maturato<br />
l’idea di una raccolta, un<br />
album di immagini e testi<br />
che focalizzasse la figura<br />
<strong>del</strong> Giusto di Carpi, Odoardo<br />
Focherini. L’Album è stato<br />
presentato in occasione <strong>del</strong>le<br />
celebrazioni per la Giornata<br />
<strong>del</strong>la Memoria organizzate<br />
<strong>da</strong>lla scuola “Focherini”<br />
il 25 gennaio <strong>2008</strong>, durante<br />
le quali la Comunità Ebraica<br />
di Modena e Reggio ha<br />
donato all’istituto una pianta<br />
di ulivo in memoria <strong>del</strong> Giusto.<br />
Pensato per gli studenti<br />
<strong>del</strong>la scuola media intitolata<br />
al Servo di Dio, in cui la<br />
Catellani insegna religione,<br />
il progetto ha preso corpo<br />
configurandosi <strong>da</strong> subito<br />
come strumento di<strong>da</strong>ttico<br />
efficace. “Da tempo – spiega<br />
la professoressa – nella<br />
scuola si avvertiva la necessità<br />
di corre<strong>da</strong>re la conoscenza<br />
<strong>del</strong>la figura di<br />
Focherini di un dignitoso<br />
apparato illustrativo di supporto<br />
che come si sa, è parte<br />
fon<strong>da</strong>mentale <strong>del</strong>la di<strong>da</strong>ttica<br />
ed è estremamente importante<br />
per il<br />
coinvolgimento dei ragazzi”.<br />
L’esposizione è stata pensata<br />
proprio per rispondere<br />
a questa esigenza, in vista<br />
di una spiegazione maggiormente<br />
esaustiva, diretta ed<br />
efficace <strong>del</strong> personaggio agli<br />
studenti. Per ri<strong>da</strong>re alla persona<br />
un volto concreto, un<br />
comportamento, una storia<br />
intessuta di incontri, azioni,<br />
emozioni, sentimenti, e<br />
calare il tutto in una realtà<br />
storica precisa per consentire<br />
ai ragazzi il confronto<br />
con la figura di un grande<br />
carpigiano e favorire<br />
l’immedesimazione con le<br />
sue scelte di vita.<br />
L’opera si presenta come<br />
una sorta di banca-<strong>da</strong>ti su<br />
Odoardo Focherini nel contesto<br />
<strong>del</strong> suo tempo e <strong>del</strong><br />
suo operato con don Dante<br />
Sala a favore degli ebrei.<br />
Un impianto corre<strong>da</strong>to <strong>da</strong><br />
immagini, citazioni <strong>da</strong>lle<br />
lettere, estratti di testimonianze,<br />
foto originali d’archivio<br />
<strong>del</strong>la famiglia e storiche<br />
di Carpi. “Si tratta di<br />
60 schede di<strong>da</strong>ttiche (30<br />
pannelli fronte e retro, dimensione<br />
35x50) <strong>da</strong> mo-<br />
60 schede di<strong>da</strong>ttiche raccontano la vita di Odoardo Focherini. Uno<br />
strumento utile agli studenti <strong>del</strong>la scuola media “Focherini”, li aiuterà<br />
a comprendere l’opera <strong>del</strong> Servo di Dio carpigiano; intervista all’ideatrice<br />
<strong>del</strong> progetto, l’insegnante di religione Margherita Catellani<br />
“Album Focherini”, la storia<br />
di un Giusto<br />
lezioni. Risulta como<strong>da</strong> la<br />
disponibilità <strong>del</strong>le immagini<br />
mentre si fa riflettere i<br />
ragazzi. E questa<br />
metodologia, a differenza<br />
di una video-proiezione,<br />
oltre alla comodità d’uso,<br />
permette di non perdere il<br />
contatto visivo con gli alunni.<br />
Sono pannelli comodi<br />
<strong>da</strong> maneggiare, destinati a<br />
rimanere all’interno <strong>del</strong>la<br />
scuola in modo permanente,<br />
como<strong>da</strong>mente a disposizione<br />
di ragazzi ed insegnanti<br />
negli anni a venire”.<br />
L’elaborazione grafica <strong>del</strong>l’Album<br />
ha richiesto circa<br />
un anno, durante il quale la<br />
professoressa Catellani ha<br />
svolto un’in<strong>da</strong>gine<br />
documentativa e di organizzazione<br />
<strong>del</strong> materiale<br />
molto impegnativa, al fine<br />
di coniugare testi e immagini<br />
nel miglior modo possibile.<br />
La scelta di <strong>da</strong>re<br />
maggiore risalto alle immagini<br />
è presto spiegata: “Tante<br />
sarebbero state le cose <strong>da</strong><br />
inserire, non era possibile<br />
scrivere tutto, comunque era<br />
doveroso <strong>da</strong>re il giusto spazio<br />
alle immagini, <strong>da</strong>to che<br />
non si tratta di un libro, ma<br />
di un Album illustrato”. Le<br />
schede seguono un criterio<br />
cronologico, di<br />
concatenazioni di eventi, di<br />
collegamenti tematici, e sono<br />
contrassegnate con un numero<br />
progressivo che segue<br />
un ordine logico di spiegazione.<br />
Titolo leggibile a<br />
Margherita Catellani<br />
distanza, che richiama il<br />
centro <strong>del</strong> messaggio <strong>del</strong>la<br />
sche<strong>da</strong>, testo informativo<br />
storico di integrazione alle<br />
immagini, di<strong>da</strong>scalie e riferimenti<br />
precisi di provenienza<br />
<strong>del</strong>le foto, <strong>del</strong>le illustrazioni<br />
e <strong>del</strong>le citazioni: queste<br />
le caratteristiche strutturali<br />
uniformi ad ogni singolo<br />
pannello. “Una <strong>del</strong>le<br />
linee portanti <strong>del</strong>l’Album è<br />
la “fe<strong>del</strong>tà alle testimonianze”<br />
di coloro che hanno<br />
conosciuto Focherini, tanti<br />
tasselli che come un puzzle<br />
lentamente fanno emergere<br />
la figura <strong>del</strong>la persona, dei<br />
suoi valori e <strong>del</strong> suo operato.<br />
Inoltre sono state pensate<br />
e inserite alcune schede<br />
specificatamente storiche<br />
con foto d’archivio (sul fascismo<br />
a Carpi, leggi raz-<br />
ziali <strong>del</strong> 1938, schede sul<br />
campo di concentramento<br />
di Fossoli) per completare<br />
il quadro e facilitare la comprensione<br />
<strong>del</strong>la dinamica<br />
degli avvenimenti”.<br />
Attualmente tutte le classi<br />
<strong>del</strong>la scuola stanno affrontando<br />
la figura di Focherini<br />
e l’Album è stato accolto<br />
<strong>da</strong>i ragazzi con entusiasmo<br />
e sperimentato in ventiquattro<br />
classi con successo.<br />
Realizzati su richiesta <strong>del</strong>la<br />
scuola Focherini con i<br />
finanziamenti <strong>del</strong>la Fon<strong>da</strong>zione<br />
Cassa di Risparmio, i<br />
panelli resteranno di proprietà<br />
<strong>del</strong>la stessa scuola che<br />
ne garantirà l’uso e la fe<strong>del</strong>e<br />
conservazione; l’Album<br />
è uno strumento di<strong>da</strong>ttico<br />
di grande valore che si spera<br />
possa aiutare il personale<br />
docente e non docente e tutti<br />
gli studenti <strong>del</strong>la scuola<br />
nell’incontro diretto con un<br />
testimone d’eccezione.<br />
“Desidero ringraziare – conclude<br />
Margherita Catellani<br />
– la famiglia Focherini per<br />
l’autorizzazione alla riproduzione<br />
<strong>del</strong>le foto d’archivio<br />
per la realizzazione <strong>del</strong>l’Album,<br />
don Claudio<br />
Pontiroli per i preziosi suggerimenti<br />
e la collaborazione<br />
con la scuola, la Fon<strong>da</strong>zione<br />
Cassa di Risparmio<br />
di Carpi per i finanziamenti<br />
e uno speciale ringraziamento<br />
alla ex preside <strong>del</strong>la scuola<br />
Maria Cristina Verrini per<br />
aver creduto nell’iniziativa<br />
e all’attuale preside Rosario<br />
D’Amico per averla valorizzata”.<br />
Arrigo Levi<br />
Arrigo Levi<br />
e la Memoria,<br />
“rischio<br />
di overdose”<br />
Dalle colonne <strong>del</strong> quotidiano<br />
“La Stampa” Arrigo<br />
Levi è tornato sulla Giornata<br />
<strong>del</strong>la Memoria <strong>2008</strong>,<br />
che l’ha visto protagonista<br />
tanto a Roma, nella<br />
celebrazione ufficiale al<br />
Quirinale, quanto a Carpi,<br />
nell’iniziativa organizzata<br />
<strong>da</strong>lla scuola media<br />
“Odoardo Focherini”. Nel<br />
suo articolo il celebre giornalista<br />
si interroga se sia<br />
possibile porre un limite<br />
nel ricor<strong>da</strong>re l’Olocausto,<br />
se esista un confine che<br />
superato porti ad eccessi<br />
di retorica o di<br />
conformismo.<br />
“In ambedue i casi (a Roma<br />
e a Carpi, ndr) i protagonisti<br />
<strong>del</strong>l’evento sono stati<br />
non tanto gli oratori intervenuti<br />
con analisi e ricordi,<br />
quanto le platee di<br />
centinaia di studenti (al<br />
Quirinale, provenienti <strong>da</strong><br />
diverse regioni d’Italia)<br />
che avevano compiuto ricerche<br />
sulla Shoah e sui<br />
“giusti” <strong>del</strong>la loro terra,e<br />
gli appassionati interventi<br />
di alcuni di loro. No,<br />
non posso proprio dire di<br />
avere constatato, in queste<br />
celebrazioni, un “rischio<br />
di overdose”. […]<br />
Di fatto, <strong>da</strong> quando è stato<br />
istituito in Italia, alcuni<br />
anni or sono, il Giorno<br />
<strong>del</strong>la Memoria è an<strong>da</strong>to<br />
crescendo il numero di<br />
classi, in genere <strong>del</strong>le scuole<br />
medie, che, grazie anche<br />
all’impegno dei funzionari<br />
<strong>del</strong>la Pubblica<br />
Istruzione e <strong>del</strong>le autorità<br />
locali, hanno dedicato tempo<br />
prezioso per la loro<br />
formazione, con la gui<strong>da</strong><br />
dei loro insegnanti, allo<br />
studio di quell’evento centrale<br />
ed emblematico di<br />
tutti gli orrori <strong>del</strong> Novecento<br />
che fu l’eliminazione<br />
sistematica degli Ebrei<br />
europei <strong>da</strong> parte <strong>del</strong><br />
nazismo”.<br />
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Il film su Odoardo Focherini nelle<br />
sale <strong>del</strong>la Regione e nel catalogo<br />
“Documentario a scuola”<br />
Il vento bussa<br />
alla mia porta<br />
Il film su Odoardo Focherini “Il vento bussa alla mia<br />
porta”, presentato nel maggio <strong>del</strong> 2007 nell’ambito <strong>del</strong>le<br />
manifestazioni per il centenario <strong>del</strong>la nascita <strong>del</strong> Servo di<br />
Dio, è già stato scelto <strong>da</strong> due sale cinematografiche,<br />
nell’ambito <strong>del</strong> progetto “Docintour” <strong>del</strong>la Regione Emilia<br />
Romagna e <strong>del</strong>la cineteca di Bologna.<br />
“Il progetto “Docintour” – spiega Nelson Bova, regista e<br />
responsabile di<br />
Sequence – è finalizzato<br />
alla promozione<br />
dei documentari<br />
e coinvolge<br />
i cinema d’essai<br />
<strong>del</strong>l’Emilia<br />
Romagna aderenti<br />
alla Fice. In tutto<br />
i documentari<br />
scelti sono diciannove<br />
e Il vento<br />
bussa alla mia porta<br />
è uno di questi”.<br />
Le prime sale<br />
Anita Semellini, pronipote di Odoardo<br />
e protagonista <strong>del</strong> film<br />
a programmare la<br />
proiezione sono la<br />
Sala Boiardo di<br />
Scandiano (mercoledì<br />
9 aprile) e il Cinema Teatro <strong>del</strong> Comune di Castello<br />
d’Argile (BO) (giovedì 24 aprile). “Questo – spiega<br />
Nelson Bova - è solo l’inizio di un percorso, la maggior<br />
parte <strong>del</strong>le sale non hanno ancora ricevuto il catalogo<br />
<strong>del</strong>le proposte, quindi la visibilità <strong>del</strong> documentario potrà<br />
solo aumentare”. Il film è anche inserito nel catalogo<br />
“Documentario a scuola”, un progetto finanziato <strong>da</strong>ll’assemblea<br />
legislativa <strong>del</strong>la Regione Emilia Romagna che<br />
intende promuovere il documentario nelle scuole medie e<br />
superiori e sarà distribuito nelle scuole che hanno aderito<br />
all’iniziativa, ma su richiesta può essere utilizzato in tutte<br />
le scuole <strong>del</strong>la regione. “E’ un’opportunità – afferma il<br />
responsabile di Sequence – perché gli insegnanti che lo<br />
adotteranno riceveranno <strong>da</strong>lla Regione il documentario e<br />
avranno la facoltà di chiamare autori ed esperti a parlare<br />
<strong>del</strong> documentario e di Focherini. Vorrei caldeggiare le<br />
scuole <strong>del</strong> territorio di Carpi e Mirandola a scegliere il<br />
documentario <strong>da</strong>l catalogo”.<br />
fino al 2 giugno <strong>2008</strong><br />
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D<br />
<strong>16</strong> marzo '08<br />
Una troupe di Rai3 intervista don Ivo Silingardi, grande amico di<br />
don Zeno Saltini, per la trasmissione di Giovanni Minoli La storia<br />
siamo noi. Andrà in on<strong>da</strong> entro marzo, prima <strong>del</strong>la fiction di Rai1<br />
Preti <strong>del</strong>le meraviglie<br />
Annalisa Bonaretti<br />
on Zeno Saltini nella<br />
testimonianza fatta <strong>da</strong><br />
don Ivo Silingardi a<br />
La storia siamo noi, il programma<br />
di Giovanni Minoli<br />
in on<strong>da</strong> su Rai3, è risultato<br />
una figura particolarmente intensa.<br />
Nei ricordi <strong>del</strong>l’amico<br />
indubbiamente un profeta, ma<br />
soprattutto un uomo vero,<br />
capace di trasmettere ancora<br />
oggi il suo appassionato messaggio,<br />
una fede che si è fatta<br />
carne.<br />
Come abbiamo scritto nel<br />
numero scorso di Notizie, è<br />
venuta a Carpi una troupe<br />
composta <strong>da</strong>lla giornalista<br />
spagnola Maite Carpio, due<br />
tecnici e la segretaria di re<strong>da</strong>zione,<br />
Eleonora Orlandi.<br />
Bravi, professionali, gentili.<br />
Pagare il canone Rai, quando<br />
nei programmi c’è serietà<br />
e competenza, diventa un<br />
piacere.<br />
Don Ivo è la star <strong>del</strong>la giornata,<br />
dopo un attimo scioglie<br />
la diffidenza verso la telecamera<br />
e parla come un fiume<br />
in piena. La vita di don Zeno<br />
è la sua vita, il loro è stato un<br />
incontro per sempre.<br />
“Era l’estate <strong>del</strong> 1940, a<br />
Modena studiavo Teologia.<br />
Ho voluto an<strong>da</strong>re a San Giacomo<br />
Roncole, la cui fama<br />
stava diffondendosi. Dopo<br />
un’ora, rimasi folgorato. Lui<br />
parlava in modo meraviglioso<br />
dei suoi ideali, con una<br />
fede profon<strong>da</strong>. Il <strong>10</strong> giugno<br />
1940 era scoppiata la guerra,<br />
urgevano ideali di fraternità.<br />
Don Zeno non voleva creare<br />
un orfanotrofio ma un popolo.<br />
Una fraternità su base<br />
umana, con fede profon<strong>da</strong>.<br />
Io – prosegue don Ivo – riflettei<br />
-, questa è una via evangelica<br />
importante, mi sono<br />
detto”.<br />
Nel 1943 don Ivo fu ordinato<br />
sacerdote, i suoi rapporti con<br />
don Zeno continuavano. “Don<br />
Zeno – racconta – era antifascista<br />
feroce e diceva ‘l’Italia<br />
perde la guerra’… Fu<br />
messo in prigione a<br />
Mirandola, poi grazie all’intervento<br />
<strong>del</strong> Vescovo, lo liberarono.<br />
L’8 settembre 1943<br />
ci fu il famoso messaggio di<br />
Badoglio, in quel caos don<br />
Zeno non rinunciò alla sua<br />
parte. Prende un camion,<br />
mette insieme una trentina di<br />
persone e partono. Gli americani<br />
erano già arrivati a<br />
Brindisi. Parte per un pensiero<br />
utopico e perché era in<br />
pericolo. Sì – dice più a se<br />
stesso che alla garbata giornalista<br />
don Ivo – l’uno e l’altro.<br />
Riuscì ad arrivare a<br />
Pescara”.<br />
Racconta, don Ivo, <strong>del</strong>la passione<br />
di don Zeno per il cinema<br />
e per non perdere nemmeno<br />
un’occasione, “predicava<br />
a metà film”. Conosceva<br />
registi e attori proprio come<br />
don Ivo, molto amico <strong>del</strong>la<br />
Cavani e più volte negli studi<br />
di Cinecittà.<br />
Nel 1944 don Ivo andò a<br />
Noma<strong>del</strong>fia con don Zeno che<br />
gli chiese di restare, ma il<br />
nostro sacerdote gli rispose<br />
di no. “Era troppo dittatore”,<br />
spiega. Troppo simili per una<br />
quotidianità, straordinariamente<br />
amici per condividere<br />
momenti essenziali <strong>del</strong>le loro<br />
vite intense e ricche di passione<br />
per l’uomo grazie all’Uomo.<br />
Sorride don Ivo quando parla<br />
di don Zeno e <strong>del</strong>la politica,<br />
“lui era un tipo autonomo,<br />
non si metteva con nessuno”.<br />
Parla <strong>del</strong> suo arresto don Ivo,<br />
la cella, le botte prese,<br />
l’impiccagione e la<br />
fucilazione di ragazzi come<br />
lui hanno indubbiamente lasciato<br />
un segno nella sua carne<br />
ma non nella sua anima<br />
che continua a sorridere. In<br />
modo burbero a volte, ma è<br />
per <strong>da</strong>re limiti al suo cuore<br />
che è grande.<br />
Davanti a una regista intenerita<br />
<strong>da</strong>i ricordi e affascinata<br />
<strong>da</strong> questo istrione con l’abito<br />
talare, don Ivo non esita a<br />
raccontare di quando “don<br />
Zeno aveva in tasca mille<br />
lire, e le <strong>da</strong>va al primo bisognoso<br />
che incontrava. Il<br />
poveretto lo metteva alla sua<br />
destra, a tavola. Sì, <strong>da</strong> un<br />
punto di vista umano e cristiano<br />
era un bell’esempio.<br />
Per lui il soldo non contava e<br />
anche per questo non era un<br />
buon amministratore, ma la<br />
sua carica umana era straordinaria<br />
e la sua oratoria<br />
fenomenale”. Sorridiamo tutti<br />
nel sentire di quando, doveva<br />
essere il 1951, don Zeno<br />
andò al Viminale <strong>da</strong> Andreotti<br />
che allora era sottosegretario<br />
di De Gasperi. “Ho bisogno<br />
di soldi, molti soldi, ho<br />
800 ragazzi” e il divo Giulio:<br />
“Denaro ne ho poco, ma un’offerta<br />
gliela diamo. Qualche<br />
migliaio di lire, ma non i<br />
5<br />
milioni che lei vuole”. E don<br />
Zeno, di rimando: “Io non mi<br />
muovo di qui”. “Non può”.<br />
“Certo che posso, io sto qui<br />
finché non mi dà i soldi, e<br />
molti”. Il caso vuole che arrivi<br />
un americano, un tipo<br />
importante che chiede ad<br />
Andreotti di poter an<strong>da</strong>re a<br />
caccia a Castelporziano.<br />
L’americano, a cui per molte<br />
ragioni non si poteva negare<br />
il favore, si offre di pagare,<br />
ma Andreotti gli dice che può<br />
an<strong>da</strong>re gratuitamente. Entra<br />
in ballo don Zeno che se ne<br />
va a casa con 80 milioni di<br />
allora. Gli sono serviti per<br />
mettere a posto tante cose,<br />
ma poi ci furono altri debiti,<br />
d’altronde Noma<strong>del</strong>fia, la città<br />
ideale, era diventata la casa<br />
di 1.200 persone.<br />
Incanta don Ivo e incanta la<br />
vita di don Zeno che evidentemente<br />
aveva un carisma<br />
eccezionale se anche padre<br />
Turoldo lo segue. A Milano,<br />
in Duomo, il cardinale<br />
Schuster gli consegna 20 ragazzi,<br />
alcuni frati abbandonano<br />
il convento per seguirlo,<br />
entra in collisione con le<br />
gerarchie ecclesiali don Zeno<br />
che, al cardinal Ottaviani che<br />
gli doman<strong>da</strong> “cosa dirà la<br />
gente’”, lui risponde “io sputo<br />
a quella gente”. Al Papa<br />
che gli doman<strong>da</strong> “don Zeno,<br />
lei cosa farebbe”, lui risponde<br />
prendendo il mano il telefono<br />
per chiamare il presidente<br />
<strong>del</strong>la repubblica e De<br />
Gasperi”. “Si spaventarono”,<br />
conclude don Ivo e ridurlo<br />
allo stato laicale fu una conseguenza.<br />
Conclude la lunga intervista<br />
con il ricordo forse più caro,<br />
<strong>del</strong>l’insistenza con cui don<br />
Zeno gli chiese di tornare<br />
con lui. “Non me la sono<br />
sentita, non condividevo tutto<br />
di lui, ma era comunque<br />
un uomo eccezionale. Con<br />
quella gente lì si diventa santi<br />
e forse, io, non sono stato<br />
abbastanza umile. Don Zeno<br />
era imprevedibile, ma sempre<br />
molto aperto, un amico.<br />
Dal nulla ha creato una comunità<br />
dove l’amore è legge<br />
e Noma<strong>del</strong>fia resta una bellissima<br />
testimonianza, eroica”.<br />
“Don Ivo, ma allora chi era<br />
don Zeno”<br />
Arriva, rapi<strong>da</strong>, la risposta.<br />
“Quelli come lui sono dei<br />
fuoriserie”. Che hanno lasciato<br />
traccia, e quel piccolo prete<br />
<strong>da</strong>i capelli bianchi che abbiamo<br />
<strong>da</strong>vanti, il viso<br />
arrossato <strong>da</strong>l calore <strong>del</strong>le telecamere<br />
e <strong>da</strong>i ricordi <strong>del</strong><br />
cuore, ne è la prova.
6<br />
<strong>16</strong><br />
“L<br />
marzo '08<br />
Annalisa Bonaretti<br />
a giunta lunedì 3<br />
marzo ha <strong>del</strong>iberato<br />
di non consentire l’installazione<br />
di quattro<br />
antenne di telefonia<br />
mobile mentre ha <strong>da</strong>to parere<br />
favorevole per le altre<br />
tre presentate”, precisa<br />
Mirco Arletti, assessore all’Ambiente.<br />
E’ stato negato il permesso<br />
per l’installazione di via 4<br />
Novembre, sopra la scuola<br />
di <strong>da</strong>nza Surya perché, appunto,<br />
sopra una scuola. Una<br />
mancata autorizzazione anche<br />
a Fossoli in via Sant’Antonio<br />
perché a meno di<br />
150 metri in linea d’aria c’è<br />
la possibilità di un’altra<br />
collocazione e perché, a circa<br />
200 metri, c’è una scuola<br />
d’infanzia. Un mancato permesso<br />
anche per l’installazione<br />
sull’edificio <strong>del</strong>la<br />
Bonifica Parmigiana-<br />
Moglia di via Carlo Marx<br />
perché a 130 metri c’è la<br />
C RONA C ARPI<br />
Dopo le motivate proteste <strong>del</strong> comitato di via Socrate, no <strong>del</strong>la giunta<br />
all’installazione di quattro (su sette) antenne per telefonia mobile<br />
La voce <strong>del</strong> cittadino<br />
scuola d’infanzia Marchiona<br />
e perché nella vicina via<br />
Liguria c’è un’altra antenna<br />
su cui potersi appoggiare.<br />
Non è stata accettata<br />
nemmeno la richiesta di installare<br />
l’antenna su un edificio<br />
privato in via Socrate<br />
perché nella zona C, accanto<br />
alla roton<strong>da</strong>, c’è un altro<br />
palo che può ospitare un<br />
altro gestore.<br />
A inizio febbraio Notizie<br />
aveva <strong>da</strong>to ampio spazio al<br />
Comitato che sì è costituito<br />
proprio per difendere ambiente<br />
e salute in via Socrate.<br />
Il coordinatore, Mario<br />
Torrebruno, si è <strong>da</strong>to un<br />
gran <strong>da</strong>ffare, ha coinvolto<br />
l’avvocato Ruggero Fregni<br />
e l’esito è stato quello<br />
auspicato.<br />
“Per ora è an<strong>da</strong>to tutto bene<br />
– afferma l’avvocato -, dobbiamo<br />
rendere merito all’assessore<br />
Arletti e al sin<strong>da</strong>co<br />
di avere ascoltato la nostra<br />
voce. Anche come cittadini<br />
ci sentiamo soddisfatti di<br />
questo atteggiamento, pur<br />
sapendo che se il gestore<br />
vorrà, potrà fare ricorso al<br />
Tar. Ma a quel punto vedremo,<br />
per adesso pensiamo<br />
che la nostra giusta protesta<br />
è stata accolta”.<br />
Naturalmente anche Mirco<br />
Arletti è perfettamente consapevole<br />
che la decisione<br />
<strong>del</strong>la Giunta può essere definitiva<br />
ma solo se il gestore<br />
accetta quanto <strong>del</strong>iberato;<br />
in caso contrario, afferma<br />
l’assessore all’Ambiente,<br />
“sapremo farci ascoltare <strong>da</strong>l<br />
Tar, il Tribunale Amministrativo<br />
Regionale. Per casi<br />
analoghi abbiamo verificato<br />
che ci sono sentenze le<br />
Ruggero Fregni<br />
più disparate, quelle che<br />
applicano pedissequamente<br />
la legge e quelle più intelligenti<br />
che, pur nell’assoluto<br />
rispetto <strong>del</strong>la norma, affi<strong>da</strong>no<br />
al Comune la decisione<br />
sull’impatto<br />
paesaggistico. Insomma –<br />
osserva Arletti – se un Comune<br />
che gestisce un territorio<br />
nega l’installazione,<br />
Dal Rinascimento con Aldo Manuzio a oggi quando aziende leader<br />
come Nuovagrafica guar<strong>da</strong>no al futuro con consapevolezza<br />
di avere alle spalle un patrimonio di secoli di storia<br />
Carpi, “bottega <strong>da</strong> stampa”<br />
Mirco Arletti<br />
dovrà pur avere <strong>del</strong>le buone<br />
ragioni, o no Inoltre – prosegue<br />
– noi diciamo no a<br />
quattro installazioni ma offriamo<br />
un’alternativa. A<br />
questo punto sarà, eventualmente,<br />
il gestore che si dovrà<br />
far carico di dimostrare<br />
che solo quanto scelto <strong>da</strong><br />
lui gli permette di offrire il<br />
servizio a cui è chiamato.<br />
Inoltre – conclude Mirco<br />
Arletti – desidero ricor<strong>da</strong>re<br />
che noi, per scelta, quando<br />
riceviamo questo tipo di<br />
domande, le pubblichiamo<br />
e mandiamo una lettera ai<br />
cittadini proprietari degli<br />
immobili situati nell’arco di<br />
200 metri. Infatti oltre i 200<br />
metri l’Arpa dice che non si<br />
rileva più inquinamento elettromagnetico”.<br />
Una scelta<br />
politica <strong>del</strong>l’amministrazione,<br />
quella di informare i cittadini,<br />
<strong>da</strong> condividere in toto.<br />
Se poi l’amministrazione sa<br />
anche tutelare i diritti dei<br />
suoi cittadini, ancora meglio.<br />
Resta comunque importante<br />
che, nel proprio Prg,<br />
l’amministrazione segnali le<br />
zone deputate a ospitare<br />
installazioni simili così che<br />
il cittadino non se le ritrova<br />
all’improvviso. Anche se è<br />
vero che tutti vogliamo il<br />
telefonino, basta che l’antenna<br />
sia lontano <strong>da</strong> casa<br />
nostra.<br />
Mix vincente<br />
Gianluca Baracchi, presidente di<br />
Nuovagrafica: “Il successo è frutto di<br />
tecnologia avanzata e una squadra affiatata”<br />
Mariagiulia Sandonà<br />
U<br />
na sezione dedicata<br />
all’arte tipografica a<br />
Carpi all’interno <strong>del</strong><br />
nuovo percorso <strong>del</strong> Museo<br />
civico che si inaugura il<br />
14-15-<strong>16</strong> marzo, si offre al<br />
visitatore, mediante una lettura<br />
dei suoi materiali e<br />
con l’apporto di fonti documentarie,<br />
come occasione<br />
<strong>del</strong>la ricostruzione<br />
diacronica e sincronica <strong>del</strong>l’arte<br />
tipografica a Carpi,<br />
che <strong>da</strong>ll’epoca<br />
rinascimentale è giunta fino<br />
ai giorni nostri con l’azien<strong>da</strong><br />
Nuovagrafica. Presente a<br />
Carpi con una vasta produzione<br />
commerciale, pubblicitaria<br />
ed editoriale in continua<br />
espansione, l’azien<strong>da</strong><br />
alla quale è dedicato un<br />
ampio studio storico-retrospettivo,<br />
in corso di stampa,<br />
costituisce oggi una sorta<br />
di anello di congiunzione<br />
nell’evoluzione di un processo<br />
di trasformazione di<br />
metodi e strumenti, che è<br />
stato tra i più lenti ed<br />
immutati <strong>del</strong>la storia <strong>del</strong>le<br />
arti.<br />
berto III Pio e lo stampatore<br />
Aldo Manuzio, già suo precettore,<br />
al quale il principe<br />
avrebbe affi<strong>da</strong>to l’incarico<br />
di aprire a Carpi la prima<br />
stamperia, testimoniato <strong>da</strong><br />
un decennio di contatti<br />
epistolari tra il principe e<br />
Aldo Manuzio, al quale<br />
Alberto III fece dono <strong>del</strong><br />
cognome <strong>del</strong> casato Pio,<br />
come ricompensa per le<br />
edizioni donate.<br />
Risale al 1506 il funzionamento<br />
<strong>del</strong> primo torchio ti-<br />
Cucina regionale e di ricerca<br />
pografico a Carpi nel convento<br />
di San Nicolò dei<br />
Minori Osservanti a opera<br />
di Benedetto Dolcibelli e<br />
Giovanni Bissoli, già collaboratori<br />
a Venezia di Aldo<br />
Manuzio. Dopo questa felice<br />
stagione, che garantì a<br />
Dolcibelli la fama a Ferrara,<br />
Carpi rimase senza tipografia<br />
fino al <strong>16</strong>13, quando<br />
Girolamo Vaschieri si propose<br />
come l’ideatore di una<br />
Bottega <strong>da</strong> stampa.<br />
Dobbiamo attendere la fine<br />
<strong>del</strong> Settecento perché una<br />
serie di fattori tecnologici,<br />
tra i quali le modifiche alle<br />
macchine <strong>da</strong> stampa, la fusione<br />
dei caratteri, la<br />
legatoria meccanica, conducano<br />
ad una rapi<strong>da</strong> innovazione<br />
dei procedimenti di<br />
stampa. Ha inizio, in questo<br />
periodo, la vita <strong>del</strong>la<br />
Stamperia comunale o Stamperia<br />
<strong>del</strong> Pubblico che, pro-<br />
E’ celebre il legame tra Alprietaria<br />
dei locali e degli<br />
utensili, affi<strong>da</strong> la gestione a<br />
vari stampatori locali. Un’interessante<br />
campionatura <strong>del</strong>la<br />
fervi<strong>da</strong> vita comunitaria<br />
sia pubblica che privata, è<br />
costituita <strong>da</strong>lla serie <strong>del</strong>le<br />
Stampe <strong>del</strong> Comune di Carpi<br />
conservata integra <strong>da</strong>l 1754<br />
al 1869.<br />
Con la vendita <strong>del</strong> materiale<br />
tipografico e la concessione<br />
dei locali in affitto a<br />
Giuseppe Rossi nel 1901,<br />
la Stamperia comunale si<br />
avvia verso la gestione privata.<br />
Grazie alla generosità dei<br />
cittadini e all’elargizioni di<br />
illustri benefattori quali<br />
l’onorevole Alfredo Bertesi,<br />
la locale “Associazione<br />
Nazionale Mutilati e invalidi<br />
di Guerra” (Anmig) acquista<br />
nel 1920 la Tipografia<br />
Rossi, allo scopo di offrire<br />
lavoro e impiego ai<br />
propri associati, circa cinquanta<br />
ai quali vanno aggiunti<br />
un certo numero di<br />
vedove e orfani di guerra.<br />
La tipografia Mutilati con<br />
annesso negozio di<br />
cartolibreria, oggi di proprietà<br />
<strong>del</strong>la famiglia Gilioli,<br />
e con l’intestazione “Stabilimento<br />
Editoriale Tipografico<br />
Mutilati”, resta attiva<br />
fino al 1983 anno in cui<br />
l’istituzione di una cooperativa<br />
tra i dipendenti, la<br />
Nuovagrafica, conclude una<br />
fase <strong>del</strong> lungo cammino<br />
<strong>del</strong>l’attività tipografica a<br />
Carpi e ne apre un’altra, la<br />
più recente, all’insegna <strong>del</strong><br />
rinnovamento tecnologico<br />
e professionale.<br />
Un grande passato dietro alle spalle, <strong>da</strong>vanti un futuro<br />
chiaro come gli obiettivi di Nuovagrafica che, spiega il<br />
presidente Gianluca Baracchi, “ha fatto <strong>del</strong>l’innovazione<br />
il proprio successo. Investimenti in tecnologie all’avanguardia<br />
per la gestione <strong>del</strong> processo di stampa, forte<br />
informatizzazione di tutte le fasi, <strong>da</strong>l preventivo alla<br />
prestampa, <strong>da</strong>lla produzione alla logistica”.<br />
Un fatturato di cinque milioni di euro in costante crescita,<br />
21 addetti tra soci e dipendenti, un’alta percentuale di<br />
clienti fi<strong>del</strong>izzati, con livelli di soddisfazione dichiarati<br />
superiori mediamente al 90 per cento, 12 gruppi stampa,<br />
un flusso di lavoro completamente digitalizzato, investimenti<br />
costanti in formazione <strong>del</strong> personale a tutti i livelli<br />
e una particolare sensibilità all’ambiente hanno fatto di<br />
Nuovagrafica una <strong>del</strong>le aziende più moderne <strong>del</strong> settore.<br />
Baracchi precisa che “Nuovagrafica ha spostato gli<br />
stakeholders competitivi <strong>da</strong>lla produzione alla gestione<br />
<strong>del</strong> servizio diventando fornitore privilegiato di molte<br />
grandi imprese. Puntare ai servizi – osserva – significa<br />
dotarsi di capacità relazionali in grado di collegare mo<strong>da</strong>lità<br />
e tempi di gestione <strong>del</strong> processo, allineati ai tempo di<br />
agenzie pubblicitarie, grafici, imprese ed enti che fanno<br />
<strong>del</strong>la flessibilità e <strong>del</strong>l’innovazione la loro capacità di<br />
reggere sul mercato. Significa collaborare strettamente<br />
con i propri clienti garantendo loro un controllo serrato di<br />
tutti i passaggi che trasformano le idee di comunicazione<br />
<strong>del</strong> cliente in prodotto stampato. Eccellere poi nella stampa<br />
– prosegue Gianluca Baracchi – cioè far sì che il livello<br />
<strong>del</strong>lo stampato sia esattamente quello immaginato <strong>da</strong>l<br />
cliente, è uno dei costanti obiettivi <strong>del</strong>l’impresa. L’investimento<br />
sulle tecniche di immaginato <strong>del</strong> cliente è uno dei<br />
nostri obiettivi prioritari, perciò l’investimento sulle tecniche<br />
di gestione <strong>del</strong> colore, la compartecipazione alla<br />
soluzione dei problemi tipica di una squadra affiatata,<br />
l’innovazione <strong>del</strong> parco macchine a tutti i livelli, chiude il<br />
cerchio rispetto al futuro”.<br />
Una tipografia, soprattutto se è veramente moderna, non<br />
può non credere alla comunicazione, dunque è naturale,<br />
oggi come oggi per Nuovagrafica, investire in questo<br />
settore. Dunque è tempo di promuovere il marchio, il<br />
nome, l’identità di un’impresa che vuole eccellere nel<br />
settore per qualità produttive, gestione dei processi e<br />
livello di innovazione. “Il fattore comunicazione e brand<br />
– precisa il presidente – è uno degli asset competitivi<br />
prioritari <strong>del</strong> marketing, la produzione di stampati è l’atto<br />
finale che può qualificare o vanificare le migliori strategie<br />
di comunicazione <strong>del</strong>le imprese – conclude Gianluca<br />
Baracchi -, per questo riteniamo si debba prestare a essa la<br />
massima attenzione e premiare le aziende più efficienti e<br />
tecnicamente preparate”.
Un accordo di licenza per la linea Anna Molinari<br />
C RONA C ARPI<br />
Un gruppo in costante crescita<br />
<strong>16</strong> marzo '08<br />
7<br />
Meeting dei cibi sani<br />
Naturale e biologico insieme a L’Incontro<br />
Un “Meeting dei cibi sani”<br />
si è svolto il 7 marzo al<br />
ristorante L’Incontro che,<br />
in collaborazione con Slow<br />
Food, ha presentato “Naturale<br />
e Biologico insieme”,<br />
una sequenza di piatti di<br />
assoluta qualità e bontà.<br />
Come spiega Gianfranco<br />
Zinani, ristoratore e<br />
sommelier professionista,<br />
protagonista <strong>del</strong>la serata è<br />
stato il maiale, quello <strong>del</strong>la<br />
nostra terra dove si<br />
riscoprono con gli allevamenti<br />
naturali i meravigliosi<br />
sapori di un tempo. Oltre<br />
il maiale, le farine, gli oli e<br />
i vini sono stati gli ingredienti<br />
principali usati per<br />
concepire e realizzare i piatti<br />
di una cena naturale e biologica<br />
squisita.<br />
Un tripudio dei sensi, non a<br />
caso l’antipasto era una<br />
“Trilogia di sensazioni”:<br />
fagottino di ricotta e salciccia<br />
con crema di Parmigiano;<br />
paté di fegato con cipolla<br />
all’Aceto Balsamico tradizionale;<br />
terrina di tenero con<br />
misticanza. In seguito sono<br />
stati serviti raviolo di prosciutto<br />
al forno con fondente<br />
di se<strong>da</strong>no, maialino cotto<br />
lufin Spa, gruppo italiano<br />
presente sul<br />
B<br />
mercato con successo<br />
<strong>da</strong> 30 anni con i<br />
marchi Blumarine, Blugirl<br />
e Anna Molinari e Sinv Spa,<br />
leader in Italia nella produzione<br />
e nella distribuzione<br />
di abbigliamento fashion e<br />
sportswear in licenza (Love<br />
Moschino, See by Chloé,<br />
McQ Alexander McQueen,<br />
Coming Soon, Krizia Jeans,<br />
Dimensione Danza) hanno<br />
siglato un accordo di licenza<br />
pluriennale per la linea<br />
Anna Molinari che continuerà<br />
a essere disegnata <strong>da</strong><br />
un team creativo interno a<br />
Blufin, mentre la produzione<br />
passerà a Sinv che la<br />
distribuirà in Europa, America,<br />
Medio Oriente, Paesi<br />
ex Urss e Sud America attraverso<br />
gli showroom di<br />
proprietà e la propria rete<br />
distributiva.<br />
Anna Molinari si rivolge a<br />
una donna all’avanguardia,<br />
cosmopolita e attenta alla<br />
mo<strong>da</strong>. Con l’accordo di licenza,<br />
Blufin e Sinv uniscono<br />
le loro forze per portare<br />
questa linea di abbigliamento<br />
di tendenza e ricerca<br />
ad affermarsi in Italia<br />
e sui mercati internazionali,<br />
mantenendo il contenuto<br />
stilistico che l’ha sinora<br />
contraddistinta.<br />
La linea debutterà a luglio<br />
<strong>2008</strong> a Milano durante la<br />
settimana <strong>del</strong>la mo<strong>da</strong> dedicata<br />
alle pre-collezioni Primavera–Estate<br />
2009. La collezione<br />
sarà distribuita attraverso<br />
una rete di negozi<br />
e department store altamente<br />
selezionati a partire <strong>da</strong> gennaio<br />
2009.<br />
“Questo accordo, che implica<br />
un’evoluzione rilevante<br />
per il marchio Anna<br />
Molinari, rappresenta un importante<br />
passo nel processo<br />
di crescita <strong>del</strong> gruppo Blufin.<br />
Sin <strong>da</strong>lla prima stagione la<br />
linea Anna Molinari ha raccolto<br />
un grande apprezzamento<br />
<strong>da</strong> parte <strong>del</strong>la stampa<br />
nazionale e internazionale<br />
e <strong>da</strong>lla clientela più<br />
attenta alle tendenze, <strong>da</strong>l gusto<br />
sofisticato e cosmopolita.<br />
Il tipo di riscontro ottenuto<br />
ha generato la necessità<br />
di dedicare a questo marchio<br />
risorse distributive e<br />
produttive specifiche, capaci<br />
di far fronte alle sempre crescenti<br />
esigenze <strong>del</strong> mercato<br />
- dichiara Gianguido<br />
Tarabini, amministratore<br />
unico <strong>del</strong> gruppo –. Per questo<br />
ritengo che la collaborazione<br />
con un gruppo fortemente<br />
strutturato e organizzato<br />
come Sinv garantirà<br />
alla linea Anna Molinari<br />
nuove opportunità di<br />
business mantenendo quel<br />
suo stile moderno e ricercato,<br />
che è <strong>da</strong> sempre la sua<br />
cifra stilistica.” Rossella<br />
Tarabini, anima <strong>del</strong>la linea,<br />
per il momento non si<br />
occuperà <strong>del</strong>la direzione<br />
creativa <strong>del</strong>la collezione ma<br />
non si esclude un suo probabile<br />
rientro.<br />
a bassa temperatura con salsa<br />
al cabernet e patata cotta<br />
nella cenere, il caldo e il<br />
freddo <strong>del</strong>le mele Renetta e<br />
Grammy Smith.<br />
Naturalmente azzeccato<br />
l’accompagnamento dei vini<br />
che, spiega Zinani, loro sì<br />
tirano in ballo tutti e cinque<br />
i sensi. Con il cibo l’udito<br />
resta fuori, non è così con il<br />
vino. “Quando lo senti ‘scrosciare’<br />
– afferma sicuro -,<br />
puoi capire se il corpo c’è o<br />
non c’è. Il rumore <strong>del</strong> vino<br />
leggero o <strong>del</strong>l’acqua è tutta<br />
un’altra cosa”.<br />
Sulla qualità <strong>del</strong>la cena<br />
Zinani, un perfezionista, si<br />
dice a soddisfatto. “Gli ospiti<br />
credo abbiano gradito, i<br />
complimenti sono stati tanti<br />
ma certamente si può sempre<br />
fare di meglio”. Secondo<br />
lui particolarmente riusciti<br />
– e apprezzati – sono<br />
stati il tris di antipasti e il<br />
dessert, originali e particolarmente<br />
<strong>del</strong>iziosi. In una<br />
parola, impeccabili.<br />
La cucina <strong>del</strong>lo chef Carlo<br />
Gozzi è sempre di livello,<br />
le sue capacità sono indubbie<br />
come le capacità dei suoi<br />
“giudici-assaggiatori”, che<br />
Gianguido Tarabini<br />
poi sono i suoi soci nell’attività,<br />
Gianfranco Zinani<br />
appunto e la moglie<br />
Luciana. “Noi proviamo<br />
sempre tutto, e spesso più e<br />
più volte, per arrivare a quella<br />
che, secondo noi, è l’armonia.<br />
Un buon piatto deve<br />
avere equilibrio nei sapori,<br />
nessuno deve sovrastare<br />
anche se naturalmente in un<br />
tortello di prosciutto deve<br />
sentirsi più questo <strong>del</strong>lo<br />
scalogno. Prendiamo un piatto<br />
comune come i tortellini,<br />
il sapore <strong>del</strong> Parmigiano non<br />
deve primeggiare, sarebbe<br />
troppo facile, e il piatto non<br />
deve neppure risultare troppo<br />
saporito, deve esserci una<br />
fusione tra tutto, la consistenza<br />
<strong>del</strong>la carne deve accompagnarsi<br />
al resto per <strong>da</strong>re<br />
corpo a una <strong>del</strong>icatezza,<br />
apprezzata speriamo <strong>da</strong> tutti”.<br />
Tra gli invitati alla serata, il<br />
sin<strong>da</strong>co Enrico Campe<strong>del</strong>li<br />
accompagnato <strong>da</strong>lla fi<strong>da</strong>nzata<br />
Tania Lugli, sin<strong>da</strong>co<br />
di San Possidonio, che si è<br />
fatta ammirare per la sua<br />
grazia; il vicesin<strong>da</strong>co e assessore<br />
alle Attività produttive<br />
Alberto Allegretti; l’as-<br />
Massimo Braglia, amministratore<br />
<strong>del</strong>egato di Sinv,<br />
dichiara: “Ho sempre guar<strong>da</strong>to<br />
con interesse e attenzione<br />
all’attività di Blufin e<br />
sono, perciò, <strong>da</strong>vvero soddisfatto<br />
<strong>del</strong>la collaborazione<br />
per la linea Anna<br />
Molinari, anche per l’assoluta<br />
identità di vedute che si<br />
è immediatamente creata.<br />
Sia Blufin che Sinv credono<br />
fermamente, infatti, che<br />
il brand abbia importanti<br />
prospettive di sviluppo.<br />
Sono, pertanto, molto<br />
fiducioso sui risultati che<br />
Anna Molinari potrà ottenere<br />
in Italia e all’estero.<br />
La missione di Sinv è proprio<br />
quella di portare al successo<br />
le linee di abbigliamento<br />
e accessori che le più<br />
importanti maison mondiali<br />
le affi<strong>da</strong>no in licenza”.<br />
Il gruppo Blufin azien<strong>da</strong> di<br />
Carpi, controlla i marchi<br />
Blumarine, Blugirl e Anna<br />
Molinari, con un fatturato<br />
2007 pari a circa <strong>10</strong>5,5 milioni<br />
di euro di cui circa 7,3<br />
milioni di royalties. La distribuzione<br />
dei prodotti è<br />
affi<strong>da</strong>ta ad una rete di circa<br />
72 monomarca Blumarine<br />
e <strong>10</strong> monomarca Blugirl nel<br />
mondo e ai multimarca e<br />
department stores più<br />
prestigiosi.<br />
Sinv, basata a Carrè in provincia<br />
di Vicenza, è uno dei<br />
leader europei nella produzione<br />
e distribuzione di abbigliamento<br />
e accessori su<br />
licenza. Nata nel 1975 <strong>da</strong><br />
un’idea di Ambrogio Dalla<br />
Rovere, realizza linee giovani<br />
di importanti maison<br />
di mo<strong>da</strong> e actiwear (marchi:<br />
Love Moschino, See<br />
by Chloé, McQ Alexander<br />
McQueen, Coming Soon,<br />
Krizia Jeans, Dimensione<br />
Danza) e gedetiene il 30%<br />
<strong>del</strong>la maison Moschino. Sinv<br />
fornisce i suoi prodotti a<br />
più di 4.000 clienti in 93<br />
nazioni attraverso una rete<br />
di 60 agenti e distributori<br />
mondiali e nei propri<br />
showroom di Milano, Roma<br />
e Parigi. Nel 2007, Sinv ha<br />
raggiunto i 185,7 milioni di<br />
euro, in crescita <strong>del</strong> 13%<br />
rispetto al 2006.<br />
Gianfranco Zinani<br />
sessore all’Agricoltura <strong>del</strong>la<br />
Provincia, Graziano<br />
Poggioli; Antonio Cherchi,<br />
<strong>del</strong>egato Slow Food di Modena.<br />
Questa serata rappresenta<br />
l’ufficializzazione di un<br />
percorso che gli Zinani e<br />
Gozzi hanno iniziato <strong>da</strong> tempo,<br />
quello appunto <strong>del</strong> biologico<br />
e <strong>del</strong> naturale. La<br />
bontà di qualunque piatto<br />
parte <strong>da</strong>lla materia prima e<br />
loro, ristoratori per lavoro<br />
e per passione, lo hanno<br />
sempre saputo.<br />
Annalisa Bonaretti<br />
VIA GUIDO FASSI, 11 - TEL E FAX 059-650267<br />
www.wineandwine.it<br />
Per un Parlamento<br />
<strong>del</strong>la legalità<br />
I Lions Carpi A. Pio e Carpi<br />
Host riflettono su mafia e<br />
terrorismo jihadista<br />
Il fon<strong>da</strong>mentalismo jihadista e la mafia, possono<br />
essere fronteggiati ancora con i metodi investigativi e<br />
giuridici tradizionali, oppure si rendono necessari<br />
nuovi strumenti di contrasto<br />
Su questo tema di carattere internazionale sono intervenuti<br />
il magistrato Stefano Dambruoso e il professor<br />
Nicola Mannino nel corso di un meeting promosso lo<br />
scorso 4 marzo a Correggio <strong>da</strong>l Lions Club “ Carpi A.<br />
Pio” e <strong>da</strong>l Lions Club Carpi Host, presieduti rispettivamente<br />
<strong>da</strong> Franca Bortolamasi e Filippo Valisnieri.<br />
Le tesi sostenute <strong>da</strong>i due relatori portano a concludere<br />
che contro chi non ha in alcun conto la sacralità ed il<br />
valore <strong>del</strong>la vita è necessario ripensare le norme che la<br />
nostra società occidentale pone a garanzia <strong>del</strong>la libertà<br />
e <strong>del</strong>la privacy<br />
<strong>del</strong>l’individuo,<br />
trovando un accettabile<br />
compromesso,<br />
condiviso<br />
a livello<br />
comunitario, tra<br />
libertà individ<br />
u a l i<br />
irrinunciabili ed<br />
efficacia dei<br />
mezzi necessari<br />
a migliorare<br />
l’azione di contrasto.<br />
Per la mafia in<br />
particolare, oltre<br />
a dotare di<br />
mezzi adeguati<br />
l’azione di repressione,<br />
occorre impegnarsi a diffondere tra gli<br />
studenti, tra i giovani, la cultura <strong>del</strong>l’antimafia, sulla<br />
stra<strong>da</strong> iniziata <strong>da</strong>l generale Dalla Chiesa e <strong>da</strong>i magistrati<br />
Caponnetto, Falcone e Borsellino.<br />
Altro fronte di impegno riguar<strong>da</strong> il recupero <strong>del</strong>l’individuo<br />
nelle carceri attraverso l’effettivo riconoscimento<br />
<strong>del</strong>la sua “dignità di persona” ed un sostegno<br />
volto al suo affrancamento <strong>da</strong>i condizionamenti <strong>del</strong><br />
contesto mafioso, che gli restituisca la capacità di<br />
scelta e la libertà di coscienza.<br />
Sono proprio questi gli obiettivi <strong>del</strong> “Parlamento <strong>del</strong>la<br />
legalità” per il quale il Nicola Mannino come presidente<br />
ed il giudice Dambruoso come coordinatore per<br />
la Lombardia si impegnano e si impegneranno su tutto<br />
il territorio nazionale .<br />
E’ nata<br />
Margherita Cipolli<br />
Fior di famiglia<br />
Filippo Valisnieri,<br />
Stefano Dambruoso,<br />
Franca Bortolamasi<br />
Finalmente è arrivata: il 7 marzo alle 12.45 è nata<br />
al Ramazzini Margherita Cipolli, primogenita<br />
di Angela e Federico. E prima, già adorata nipote,<br />
di zia Federica che condivide la gioia di questa<br />
nascita con Marco.<br />
Ai genitori e a tutti i famigliari le più affettuose<br />
congratulazioni di Annalisa e alla piccola Margherita<br />
un dolce benvenuto alla vita.
8<br />
<strong>16</strong><br />
marzo '08<br />
Kyriakoula<br />
Petropulacos<br />
nuovo direttore<br />
sanitario<br />
<strong>del</strong>l’Azien<strong>da</strong> Usl<br />
di Modena<br />
L’Azien<strong>da</strong> Usl di Modena<br />
ha un nuovo direttore<br />
sanitario, la dottoressa<br />
Kyriakoula Petropulacos<br />
che subentra al dottor Andrea<br />
Guerzoni, <strong>da</strong>l 28 gennaio<br />
scorso nominato direttore<br />
generale <strong>del</strong>la Asl<br />
di Crotone.<br />
In carica <strong>da</strong>l 25 febbraio,<br />
la dottoressa Petropulacos,<br />
44 anni, laureata in Medicina<br />
e Chirurgia, è specialista<br />
in Oftalmologia e in<br />
Igiene e Medicina Preventiva.<br />
Oltre alle<br />
specializzazioni, ha conseguito<br />
il diploma di master<br />
in amministrazione sanitaria<br />
presso l’Istituto Superiore<br />
di Studi Sanitari<br />
di Roma ed ha partecipato<br />
ad un corso di perfezionamento<br />
post-laurea in “Programmazione,<br />
organizzazione<br />
e gestione dei servizi<br />
sanitari” presso la facoltà<br />
di Medicina e Chirurgia<br />
<strong>del</strong>l’Università degli<br />
studi di Roma “La Sapienza”.<br />
“E’ un’eccellente professionista<br />
con notevoli doti<br />
professionali ed umane,<br />
alle quali si aggiunge<br />
un’approfondita conoscenza<br />
<strong>del</strong> territorio modenese”<br />
dichiara il direttore<br />
generale <strong>del</strong>l’Azien<strong>da</strong> Usl<br />
di Modena Giuseppe<br />
Caroli. “Ho fiducia nel<br />
contributo che, grazie alle<br />
sue qualità, saprà <strong>da</strong>re per<br />
la realizzazione dei progetti<br />
<strong>del</strong>l’Azien<strong>da</strong> Usl.<br />
Rinnovo i ringraziamenti<br />
al dottor Guerzoni per il<br />
prezioso lavoro svolto in<br />
questi anni e rivolgo a lui<br />
ed alla dottoressa<br />
Petropulacos gli auguri per<br />
i nuovi incarichi che li attendono”.<br />
Ogni tanto le parole “puro<br />
spirito di servizio” hanno un<br />
valore concreto. Le pronuncia<br />
Rossano Bellelli alla vigilia<br />
<strong>del</strong> suo ingresso in lista per<br />
il Senato nell’Udc, Unione dei<br />
democratici cristiani e democratici<br />
di centro. “Il mio vuole<br />
essere un segnale – spiega -,<br />
naturalmente nessuna ambizione<br />
di an<strong>da</strong>re <strong>da</strong> qualche<br />
parte, anzi mi sono raccoman<strong>da</strong>to<br />
di essere messo all’ultimo<br />
posto in lista. Ho accettato<br />
– osserva Bellelli – per un<br />
paio di ragioni, anzi di buone<br />
ragioni. La prima, hanno spaccato<br />
l’Udc; la secon<strong>da</strong>, c’è chi<br />
ha voluto <strong>da</strong>re uno schiaffo a<br />
Casini, e non lo merita. Dare<br />
una bastonata a un partito, a<br />
un gruppo che rappresenta il<br />
Annalisa Bonaretti<br />
Ramazzini secondo<br />
Emilio Sabattini,<br />
presidente <strong>del</strong>la Provincia.<br />
Certamente<br />
non è un sostenitore <strong>del</strong><br />
nuovo ospe<strong>da</strong>le – lo si capisce<br />
bene pensando alle sue<br />
dichiarazioni -, ma che sia<br />
necessaria una verifica sulle<br />
risorse disponibili è indubbio.<br />
E altrettanto<br />
indiscutibile è la voracità di<br />
Baggiovara.<br />
Detto questo, va rivendicato<br />
al Ramazzini il dirittodovere<br />
di tutelare se stesso<br />
e le persone che lo vivono,<br />
ci riferiamo a tutti i pazienti<br />
naturalmente, ma anche a<br />
ciascun dipendente, <strong>da</strong>l più<br />
importante al più umile perché<br />
sono ancora loro a fare<br />
la differenza.<br />
Se il nuovo ospe<strong>da</strong>le tarderà<br />
per ragioni economiche,<br />
non può però tar<strong>da</strong>re quell’autonomia<br />
amministrativa<br />
che non richiede nessun<br />
esborso finanziario ma solo<br />
politici determinati e capaci<br />
di far sentire il loro peso<br />
in Regione. Ribadiamo<br />
quanto scritto sul numero<br />
scorso, se gli ospe<strong>da</strong>li <strong>del</strong>la<br />
provincia di Reggio Emilia<br />
hanno autonomia (il dipartimento,<br />
invece di essere<br />
orizzontale come <strong>da</strong> noi, è<br />
verticale), non vediamo perché<br />
la stessa cosa non debba<br />
venir riconosciuta a<br />
Modena. Abbiamo la sensazione<br />
netta che questa sia<br />
una questione meramente<br />
politica e, in quanto tale,<br />
saranno proprio i politici ad<br />
assumersi tutte, ma proprio<br />
tutte, le loro responsabilità.<br />
“Migliorare le condizioni<br />
<strong>del</strong>le strutture ospe<strong>da</strong>liere<br />
<strong>del</strong>la provincia (sono complessivamente<br />
nove), con<br />
l’obiettivo di aumentarne la<br />
funzionalità e il comfort<br />
alberghiero, è un’esigenza<br />
reale che si pone per l’ospe<strong>da</strong>le<br />
di Carpi ma anche per<br />
altri ospe<strong>da</strong>li modenesi –<br />
osserva Emilio Sabbatini -.<br />
Negli ultimi anni sono stati<br />
fatti importanti interventi di<br />
C RONA C ARPI<br />
L’opinione <strong>del</strong> presidente <strong>del</strong>la Provincia sull’ospe<strong>da</strong>le di Carpi<br />
Avanti piano, quasi indietro<br />
Il<br />
riqualificazione che hanno<br />
interessato un po’ tutti gli<br />
ospe<strong>da</strong>li <strong>del</strong> territorio. Si<br />
sono fatti investimenti rilevanti<br />
– sia in opere edilizie<br />
sia in dotazioni tecnologiche<br />
- in tutte le strutture<br />
periferiche, costruendo un<br />
sistema integrato a rete che<br />
consente di mettere a disposizione<br />
di tutte le sedi le<br />
competenze e le tecnologie<br />
più avanzate.<br />
Ma resta ancora molto <strong>da</strong><br />
fare: ricordo ad esempio che<br />
l’Azien<strong>da</strong> Ospe<strong>da</strong>liera ha<br />
presentato un piano di<br />
riqualificazione <strong>del</strong> Policlinico<br />
di Modena pari a circa<br />
120 milioni di euro.<br />
Con l’apertura dei due nuovi<br />
ospe<strong>da</strong>li di Baggiovara e<br />
Sassuolo – sottolinea il presidente<br />
<strong>del</strong>la Provincia - si<br />
La primogenitura sul nuovo<br />
ospe<strong>da</strong>le spetta di diritto<br />
al sin<strong>da</strong>co che <strong>da</strong> qualche<br />
tempo ha iniziato a<br />
parlare di una nuova struttura.<br />
“Ho lanciato la cosa<br />
in termini di dibattito –<br />
spiega Enrico Campe<strong>del</strong>li<br />
– e siccome Carpi nel Pal<br />
provinciale è ritenuto uno<br />
dei quattro ospe<strong>da</strong>li <strong>del</strong>la<br />
rete ospe<strong>da</strong>liera insieme a<br />
Baggiovara, a Sassuolo e<br />
al Policlinico e <strong>da</strong>to che i<br />
primi due sono nuovi e al<br />
Policlinico stanno per iniziare<br />
i lavori, non vedo<br />
perché non si debba considerare<br />
il nostro ospe<strong>da</strong>le.<br />
Che – precisa il sin<strong>da</strong>co<br />
– è dei primi <strong>del</strong> Novecento<br />
e anche se dopo sono<br />
stati costruiti altri padiglioni<br />
e reparti, resta sempre<br />
una struttura che mostra<br />
la cor<strong>da</strong>. Parlo di struttura<br />
– specifica Campe<strong>del</strong>li<br />
-, non di servizi. E’ un<br />
<strong>da</strong>to che abbiamo bisogno<br />
di sale operatorie e che<br />
Rossano Bellelli candi<strong>da</strong>to nelle liste <strong>del</strong>l’Udc<br />
L’ultimo alfiere<br />
mondo cattolico è una cosa<br />
che non mi è piaciuta per niente,<br />
così, quando mi è stato chiesto,<br />
ha accettato volentieri. Non<br />
sono più giovanissimo, ma i<br />
valori di una vita non potevo<br />
non difenderli proprio adesso<br />
che, secondo me, sono messi<br />
in pericolo”. Insomma, dove<br />
c’è lo scudocrociato, là trovi<br />
Bellelli.<br />
“Ritengo – prosegue Rossano<br />
Bellelli -, che in una regione<br />
come la nostra un partito come<br />
l’Udc possa giocare un ruolo<br />
importante. Innanzitutto offrire<br />
una opportunità a tutti i<br />
cattolici che non si sentono<br />
è conclusa una fase di profon<strong>da</strong><br />
trasformazione <strong>del</strong>la<br />
rete sanitaria provinciale.<br />
Ora bisogna cominciare a<br />
ragionare sul futuro, programmando<br />
i nuovi interventi<br />
<strong>da</strong> fare in base ai nuovi<br />
fabbisogni. Nei prossimi<br />
mesi la Conferenza territoriale<br />
sociale e sanitaria <strong>del</strong>-<br />
Il pensiero <strong>del</strong> sin<strong>da</strong>co sul Ramazzini<br />
la provincia di Modena dovrà<br />
predisporre un documento<br />
di indirizzo e coordinamento<br />
dei servizi sanitari<br />
sul territorio, avviando così<br />
il percorso che porterà alla<br />
stesura <strong>del</strong> nuovo Pal (il<br />
Piano di attuazione locale:<br />
quello precedente, aggiornato<br />
al 20<strong>03</strong>, risale al 1997).<br />
In quella sede – conclude<br />
Emilio Sabattini - si dovranno<br />
fare <strong>del</strong>le scelte e si potrà<br />
quindi valutare l’ipotesi<br />
di costruire un nuovo ospe<strong>da</strong>le,<br />
riprendendo la significativa<br />
iniziativa <strong>del</strong> sin<strong>da</strong>co<br />
di Carpi. Misurandosi<br />
con il quadro di compatibilità<br />
finanziaria regionale e<br />
nazionale, e avendo come<br />
obiettivo la qualificazione<br />
<strong>del</strong>l’intera rete”.<br />
Un ospe<strong>da</strong>le a misura d’uomo<br />
più rappresentati e che non<br />
possono aver trovato una casa<br />
nel Pd, poi credo possa avere<br />
un ruolo di stabilità proprio<br />
perché si mantiene centrato –<br />
e non è un gioco di parole per<br />
un partito che si colloca al<br />
centro – sui valori di sempre e<br />
di cui abbiamo sempre più<br />
bisogno. E non solo perché ce<br />
lo ricor<strong>da</strong> il Papa, ma perché<br />
lo vediamo anche noi uomini<br />
come sta an<strong>da</strong>ndo questa società.<br />
Da questa scelta – conclude<br />
Rossano Bellelli – so<br />
che non mi farò qualche amico<br />
in più, semmai qualcuno in<br />
meno, ma mi va bene comunque.<br />
E’ il mio segnale di partecipare<br />
a un momento politico<br />
importante in cui sembra<br />
che debbano per forza venir<br />
premiati solo i grossi partiti”.<br />
Dice grossi e non grandi non<br />
a caso Bellelli, tra gli ultimi<br />
alfieri di una Dc che in tanti<br />
tentano di cancellare. Qualcuno,<br />
a dire il vero, prova<br />
anche a resuscitarla, ma quel-<br />
con la Radioterapia in larga<br />
parte finanziata <strong>da</strong>lla<br />
Fon<strong>da</strong>zione Cassa di Risparmio<br />
di Carpi andiamo<br />
a esaurire le parti esterne<br />
edificabili. Occorre cominciare<br />
a discutere – precisa<br />
Enrico Campe<strong>del</strong>li -, questa<br />
provincia deve lavorare<br />
e cercare una<br />
condivisione politica sul<br />
tema”.<br />
Non si sottrae, il sin<strong>da</strong>co,<br />
a parlare anche dei dipartimenti<br />
verticali, quella famosa<br />
autonomia di ogni<br />
struttura ospe<strong>da</strong>liera, e pur<br />
dicendosi disponibile a discuterne<br />
sostiene che la<br />
questione prioritaria è di<br />
parlare <strong>del</strong>la realizzazione<br />
<strong>del</strong> nuovo ospe<strong>da</strong>le. “La<br />
questione gestionale verrà<br />
dopo - la sua opinione<br />
in materia -. Io credo profon<strong>da</strong>mente<br />
che l’ospe<strong>da</strong>le<br />
debba essere a misura d’uomo<br />
nell’erogare prestazioni<br />
sanitarie, ma che anche<br />
la situazione muraria e la<br />
logistica debbano esserlo”.<br />
Oltre a Rossano Bellelli, altri<br />
due carpigiani in lista. Manuela<br />
Ghizzoni, già deputato nel<br />
governo Prodi, è al numero 18<br />
<strong>del</strong> Pd alla Camera mentre<br />
Maurizio Guaitoli, assessore<br />
a Sanità e Politiche sociali <strong>del</strong>la<br />
Provincia, è candi<strong>da</strong>to alla Camera<br />
(numero 6 in lista) per<br />
L’Italia dei Valori di Di Pietro.<br />
lo non è che un livido fantasma<br />
di un partito che, comunque<br />
la si voglia vedere,<br />
ha saputo garantire libertà e<br />
progresso al nostro Paese. E<br />
che ha salvaguar<strong>da</strong>to la nostra<br />
identità cristiana in cui è<br />
impossibile non riconoscersi.<br />
Annalisa Bonaretti<br />
Sistema sanità<br />
Sono 277, in Italia, i direttori<br />
generali; tra questi, 73<br />
sono di area Ds, 70 Margherita.<br />
In Emilia Romagna i<br />
direttori generali sono 17,<br />
11 Ds, 6 Margherita.<br />
Naturalmente non tutti hanno<br />
una tessera di partito in<br />
tasca ma tutti sono d’area,<br />
scelti <strong>da</strong> politici.<br />
I direttori generali sono manager<br />
pubblici chiamati a<br />
gestire una spesa sanitaria<br />
che nel <strong>2008</strong> supererà i <strong>10</strong>1<br />
miliardi di euro. Facoltà <strong>del</strong><br />
direttore generale è scegliere<br />
il direttore amministrativo<br />
e il direttore sanitario. In<br />
ogni struttura ospe<strong>da</strong>liera i<br />
dirigenti, scelti <strong>da</strong>i partiti,<br />
condizionano le assunzioni<br />
dei<br />
medici:<br />
capidipartimento, primari in<br />
primis, ma non ne sono esenti<br />
aiuti e assistenti.<br />
C’è stato un tempo, ormai<br />
lontano, in cui le cose erano<br />
diverse, c’erano i concorsi –<br />
non che fossero tutti limpidi,<br />
sia chiaro -, poi a inizio<br />
degli anni Novanta una legge<br />
li ha aboliti. Il <strong>16</strong> luglio<br />
1997, a larga maggioranza,<br />
il Parlamento ha approvato<br />
una riforma trasversale voluta<br />
<strong>da</strong> Ds (Saraceni) e Forza<br />
Italia (Cirami) in cui<br />
l’abuso d’ufficio (e cosa<br />
sono la lottizzazione e gli<br />
accordi spartitori tra partiti<br />
se non un abuso) non è più<br />
catalogato come reato. Da<br />
qui alla colonizzazione <strong>del</strong>la<br />
sanità <strong>da</strong> parte <strong>del</strong>la politica<br />
il passo è stato breve.<br />
Anche per questo le responsabilità<br />
<strong>del</strong>la politica in sanità<br />
sono enormi, ovunque.<br />
Anche a casa nostra, con un<br />
Baggiovara troppo simile a<br />
una cattedrale nel deserto,<br />
un Pal che non ha saputo<br />
individuare le priorità e che<br />
perciò non è stato in grado di<br />
<strong>da</strong>re risposte efficienti. Speriamo<br />
nel prossimo, e auguriamoci<br />
che non sia tardi.<br />
A.B.<br />
Antonietta Rusignoli<br />
ringrazia il dottor<br />
Maurizio Negri e<br />
l’intero reparto di<br />
Otorinolaringoiatria <strong>del</strong><br />
Ramazzini diretto <strong>da</strong>l<br />
dottor Stefano Galli.<br />
La professionalità, l’attenzione,<br />
le cure prestate sono<br />
di assoluta eccellenza; l’intervento<br />
chirurgico subito,<br />
<strong>del</strong>icato e complesso, è<br />
riuscito nel migliore dei<br />
modi.<br />
“Ho dovuto aspettare quasi<br />
due anni in lista d’attesa<br />
– spiega la signora<br />
Rusignoli - il 5 febbraio<br />
scorso sono stata in sala<br />
operatoria <strong>da</strong>lle <strong>16</strong> alle<br />
21, ci sono stati dei problemi<br />
imprevisti, ma brillantemente<br />
risolti <strong>da</strong>l<br />
dottor Negri che è veramente<br />
uno specialista di<br />
caratura nazionale. Il nostro<br />
è un ospe<strong>da</strong>le di provincia<br />
ma con medici straordinari<br />
che meritano<br />
molto di più di quello che<br />
hanno. L’Otorino, ad<br />
esempio, meriterebbe un<br />
vero e proprio reparto, non<br />
mezzo corridoio! Ringrazio<br />
tutto il personale per<br />
la dedizione e la competenza<br />
dimostrata”.
C RONA C ARPI<br />
<strong>16</strong> marzo '08<br />
9<br />
E’<br />
Annalisa Bonaretti<br />
difficile per l’anima<br />
cantare quando ci si<br />
ammala, ma dopo<br />
aver provato una<br />
gamma infinita di sentimenti<br />
e sensazioni, si può ricominciare<br />
a vivere. La dimostrazione<br />
sono queste 25-<br />
30 signore che hanno aderito<br />
a una nuova iniziativa<br />
ospitata nel Centro di Psico-<br />
Oncologia <strong>del</strong> Ramazzini di<br />
cui è responsabile Maria<br />
Grazia Russomanno. Molte<br />
di loro, lottando per il<br />
futuro, hanno imparato a<br />
vivere il presente.<br />
Non è un caso che l’incontro<br />
sia stato l’8 marzo:<br />
l’ideatrice Laura Scaltriti,<br />
responsabile <strong>del</strong>la Breast<br />
unit, assieme a Russomanno,<br />
a Dania Barbieri, psicologa<br />
<strong>del</strong> Cpo, ha voluto fare<br />
un omaggio a queste donne<br />
che dimostrano un coraggio<br />
<strong>da</strong> leone. Non solo perché<br />
affrontano la malattia<br />
con determinazione, anche<br />
se naturalmente non mancano<br />
i momenti di sconforto,<br />
ma soprattutto perché la<br />
malattia è diventata occasione<br />
di rivedere la propria<br />
vita, i propri comportamenti,<br />
il proprio modo di sentire,<br />
in una parola, di essere.<br />
Così un sabato mattina il<br />
Cpo è diventato la sede dei<br />
“Salotti rosa”. “Tutti seduti<br />
a un tavolino a fare chiacchiere,<br />
smangiucchiando<br />
qualcosa insieme – spiega<br />
Laura Scaltriti -. A cercare<br />
di parlarci in un’altra atmosfera,<br />
un po’ più amabile e<br />
confidenziale di quella <strong>del</strong>la<br />
visita, con un po’ più di<br />
tempo a disposizione e con<br />
un più facile sorriso”. Invitati,<br />
e insieme protagonisti<br />
con le signore che hanno<br />
avuto un tumore al seno,<br />
medici specialisti, medici<br />
di famiglia e infermiere.<br />
“Tutti intenti – prosegue<br />
Scaltriti - ad ascoltare le<br />
donne, le loro domande, le<br />
perplessità e i dubbi sulle<br />
terapie chirurgiche e<br />
farmacologiche, le difficoltà<br />
ad accettare il cambiamento,<br />
i timori per il futuro. Noi<br />
medici abbiamo risposto fornendo<br />
chiarimenti,<br />
precisazioni, informazioni<br />
sull’atto chirurgico e sulle<br />
terapie mediche, ma abbiamo<br />
parlato anche <strong>del</strong>la ricostruzione,<br />
<strong>del</strong>la menopausa,<br />
<strong>del</strong>l’alimentazione, <strong>del</strong>la<br />
riabilitazione e <strong>del</strong>la<br />
sessualità. Naturalmente<br />
alcuni argomenti li abbiamo<br />
approfonditi e altri solo<br />
sfiorati, ma ci sarà occasione<br />
per parlarne di più e<br />
meglio, infatti questo è solo<br />
il primo dei nostri “Salotti<br />
rosa”, un’iniziativa che continuerà<br />
ogni 30-40 giorni.<br />
Noi medici – sottolinea<br />
Scaltriti – non dobbiamo solo<br />
spiegare ma anche imparare<br />
un altro punto di vista<br />
proprio come la paziente che<br />
si trova a vivere una situazione<br />
nuova e dolorosa deve<br />
imparare a riprogettare la<br />
propria esistenza”.<br />
Si può fare, e quei bei volti<br />
Al Centro di Psico-Oncologia <strong>del</strong> Ramazzini un 8 marzo<br />
speciale: si sono inaugurati i “Salotti rosa”,<br />
incontri informali con medici, infermiere e pazienti<br />
Con la mente e con il cuore<br />
Maria Grazia Lazzaretti Laura Scaltriti Luigi Azzolini Giuliana Tassoni<br />
lo dicono a chiunque abbia<br />
voglia di guar<strong>da</strong>re. Troppo<br />
spesso, quando si parla di<br />
tumore, chi è sano si gira<br />
<strong>da</strong>ll’altra parte come se, così<br />
facendo, riuscisse a evitare<br />
le sofferenze <strong>del</strong>la vita, ma<br />
se si ha il coraggio di guar<strong>da</strong>rle<br />
dritto in faccia queste<br />
donne, allora sì che si impara<br />
tanto. E la cosa più<br />
incredibile è che sanno insegnarti,<br />
proprio loro, che<br />
la vita può essere gioia pura.<br />
A ogni tavolo, assieme alle<br />
signore, per il primo “Salotto<br />
rosa” erano presenti<br />
un medico specialista, un<br />
medico di base e un’infermiera,<br />
al termine <strong>del</strong>la mattinata<br />
i tavoli si sono sciolti<br />
e tutti, in un’allegra anarchia,<br />
si sono ritrovati seduti<br />
a parlare insieme, soprattutto<br />
per scambiarsi impressioni.<br />
Un incontro ricco, in cui<br />
non si è avuto paura di parlare<br />
<strong>del</strong>la morte e, come ha<br />
precisato Franca Pirolo,<br />
“non c’è tanto la paura di<br />
morire quanto la paura <strong>del</strong><br />
come si muore”. Laura<br />
Tra gli specialisti, oltre a Laura Scaltriti, Maria Grazia<br />
Lazzaretti, chirurgo <strong>da</strong>lla mano – e non solo – speciale e<br />
Mario Balli, radioterapista; tra i medici di famiglia Giuliana<br />
Tassoni, Luigi Azzolini, Giovanni Lo Scalzo; tra<br />
le infermiere Caterina, Emilia, Terry; presenti anche tre<br />
oncologhe di Cesena che sono venute a vedere il mo<strong>del</strong>lo<br />
Carpi per riportarlo nel loro ospe<strong>da</strong>le dove questo tipo di<br />
percorso integrato, la Breast unit appunto, è agli inizi. Si<br />
sono complimentate per quanto hanno visto e hanno<br />
ammesso di rientrare a casa con le idee più chiare.<br />
I “Salotti” saranno ripetuti anche per altri percorsi<br />
multidisciplinari che sono vivi nell’Unitò operativa di<br />
Oncologia <strong>del</strong> Ramazzini.<br />
Laura Scaltriti e Maria Grazia Russomanno hanno<br />
disegnato il progetto, Fabrizio Artioli lo ha accolto,<br />
la direzione sanitaria lo ha approvato e riconosciuto<br />
per il personale infermieristico, Manuela Lorenzetti<br />
lo ha inserito nelle attività incentivanti dei medici di<br />
famiglia.<br />
Maria Grazia Russomanno ha fatto un lavoro straordinario<br />
creando <strong>da</strong>l niente un Centro di Psico-Oncologia<br />
e le psicologhe che l’hanno affiancata, tra cui spicca<br />
Dania Barbieri, hanno contribuito in maniera importante<br />
a realizzare un luogo difficilmente etichettabile<br />
perché ogni etichetta va stretta a un posto dove la gente<br />
si apre senza timore di essere giudicata o conosciuta,<br />
dove l’ascolto è sovrano come la comprensione. E<br />
dove si fanno un sacco di attività che con la malattia<br />
hanno meno di niente in comune: ginnastica dolce,<br />
laboratori di découpage, cineforum, corsi di teatro, di<br />
spagnolo, di degustazione vino, riflessologia plantare,<br />
e non me ne vogliano se ne ho dimenticata qualcuna.<br />
Scaltriti si è soffermata proprio<br />
su questo visto che,<br />
quasi sempre, il tumore è<br />
una malattia lunga, <strong>da</strong> cui si<br />
guarisce anche, e non va<br />
dimenticato.<br />
“La morte improvvisa è più<br />
facile <strong>da</strong> accettare, ma è difficilissima<br />
<strong>da</strong> accettare quando<br />
a morire non siamo noi<br />
ma una persona cara, ci vogliono<br />
anni per rimettersi<br />
in piedi”, ha osservato Laura<br />
Scaltriti, mentre una signora<br />
ha regalato speranza<br />
dicendo che, “dopo un percorso<br />
lungo di malattia, adesso<br />
posso finalmente dirmi<br />
guarita. Ma una mattina<br />
come questa mi è stata utilissima,<br />
ho capito che certi<br />
doloretti che ho sono il frutto<br />
<strong>del</strong>la malattia e me ne<br />
farò una ragione”.<br />
Maria Grazia Lazzaretti<br />
ha ammesso che quest’incontro<br />
l’ha “arricchita come<br />
medico e come donna. Questi<br />
incontri servono a noi<br />
medici prima di tutto, usciamo<br />
con la consapevolezza<br />
che sono parte integrante di<br />
un percorso di cura anche<br />
per me che sono chirurgo.<br />
Molto spesso uno pensa al<br />
chirurgo come a una persona<br />
che taglia e via, ma non<br />
è così, anzi vi dirò una cosa,<br />
sono sempre gli oncologi e<br />
i radioterapisti a dirci di ta-<br />
gliare di più di quanto vorremmo.<br />
Conoscerci in questi<br />
contesti diversi <strong>da</strong> un<br />
ambulatorio è bello e importante,<br />
ricordo ancora con<br />
piacere una signora che, una<br />
volta, dopo un momento<br />
informale come questo, mi<br />
ha detto ‘sa dottoressa, lei è<br />
molto diversa <strong>da</strong> come credevo’.<br />
La malattia non è<br />
solo un tumore alla mammella,<br />
è una persona che si<br />
ammala”. Parole che non<br />
sono solo tali ma sono una<br />
vera pratica di vita per<br />
Lazzaretti e, fortunatamente,<br />
per tanti altri medici che<br />
sanno guar<strong>da</strong>re a chi hanno<br />
<strong>da</strong>vanti nella sua interezza<br />
e non come a un organo <strong>da</strong><br />
levare o <strong>da</strong> bombar<strong>da</strong>re.<br />
Giuliana Tassoni, commentando<br />
l’iniziativa, si è detta<br />
soddisfatta perché “stamattina,<br />
qui, c’erano persone<br />
che si sono riunite per negoziare<br />
il rapporto medico/<br />
paziente, e noi medici abbiamo<br />
avuto conferme sul<br />
lavoro <strong>da</strong> fare. Insieme,<br />
perché è <strong>da</strong>vvero importantissimo<br />
lavorare insieme.<br />
Ritengo che le diagnosi più<br />
importanti va<strong>da</strong>no comunicate<br />
collegialmente e che<br />
sia fon<strong>da</strong>mentale valutare<br />
anche l’impatto <strong>del</strong>la diagnosi<br />
sul paziente, non solo<br />
valutare l’aspetto clinico. Poi<br />
– osserva Giuliana Tassoni<br />
– c’è un altro aspetto che va<br />
chiarito, ogni volta che io,<br />
credo il medico in generale,<br />
incontro la morte, l’angoscia,<br />
il dolore, vivo la mia<br />
morte. Anch’io con le stesse<br />
paure di chi ho di fronte,<br />
anzi forse addirittura di più<br />
perché conosco gli esiti di<br />
una malattia. E’ anche questo<br />
aspetto che può, che deve<br />
accomunarci”.<br />
“La morte è rimossa <strong>da</strong>lla<br />
nostra società – riflette Luigi<br />
Attolini -, per questo quando<br />
si presenta è ancora peggio.<br />
Noi medici facciamo<br />
<strong>del</strong> nostro meglio per metterci<br />
a fianco <strong>del</strong> paziente e<br />
dei famigliari, anche per<br />
questo ci siamo riuniti in<br />
una cooperativa, per assicurare<br />
una migliore assistenza<br />
globale; naturalmente,<br />
ognuno ha i propri pazienti”.<br />
La parola d’ordine, in<br />
questo 8 marzo, è dunque<br />
insieme. Medici con medici,<br />
malati con malati nei<br />
gruppi di autoaiuto <strong>del</strong> Cpo,<br />
poi finalmente gruppi aperti,<br />
anarchici come li ha definiti<br />
Azzolini, per comunicare<br />
gli uni agli altri con<br />
assoluta sincerità e disponibilità.<br />
La conclusione è toccata a<br />
Maria Grazia Russomanno<br />
che nella mattinata ha voluto<br />
avere un ruolo defilato<br />
proprio perché, lei, le donne<br />
le conosce talmente bene<br />
che non ha bisogno di “salotti”,<br />
il suo studio è già un<br />
“salotto”. “Quello che succede<br />
nei nostri gruppi è una<br />
rivelazione costante per<br />
Dania e per me - sostiene -<br />
, perciò ero più che certa<br />
che <strong>da</strong> queste donne sarebbero<br />
uscite cose importanti.<br />
Incredibilmente, <strong>da</strong>l mio<br />
punto di vista, questi ‘salotti’<br />
devono essere rivolti<br />
non tanto alle pazienti quanto<br />
ai medici che stanno fuori<br />
<strong>da</strong>i gruppi, sicuramente non<br />
per colpa loro. L’aiuto è<br />
<strong>da</strong>to <strong>da</strong>lla relazione. Trasmettere<br />
i vissuti è molto<br />
complicato, si creano equivoci<br />
quando non ci si capisce.<br />
Penso che occorra mettersi<br />
di più nell’anima, non<br />
nei panni, <strong>del</strong>l’altro. Tutti<br />
insieme, poi, ciascuno con<br />
le proprie competenze”.<br />
Si è usciti <strong>da</strong> questo “salotto”<br />
non certo con la paura<br />
<strong>del</strong>la morte superata, ma sicuramente<br />
con la certezza<br />
che il dolore non è uno stato<br />
ma un processo, che la nostra<br />
vita è lastricata di lutti<br />
– anche perdere una parte<br />
di sé lo è – e che la separazione<br />
può portare a un cambiamento<br />
creativo. Diceva<br />
Shakespeare che il dolore<br />
che non parla sussurra al<br />
cuore oppresso e gli dice di<br />
spezzarsi. Allora, facciamolo<br />
parlare questo dolore, può<br />
essere anche lui a far cantare<br />
la nostra anima.
C RONA C ARPI<br />
erde, viola, arancio,<br />
bianco e nero, una<br />
V<br />
sinfonia di colori e di<br />
contrasti naturalmente<br />
azzar<strong>da</strong>ti ma che alla<br />
fine riescono a creare un ambiente<br />
piacevole,<br />
quantomeno divertente. E’<br />
la Maison Kitsch, un <strong>del</strong>izioso<br />
negozio appena aperto<br />
dove si possono trovare<br />
oggetti particolari. Kitsch<br />
naturalmente, ma non per<br />
questo di cattivo gusto come<br />
la parola fa venire in mente.<br />
E’ ben altro il cattivo gusto<br />
in questi tempi volgari. Le<br />
lampade, i vasi, le tazzine, i<br />
portafotografie, i lampa<strong>da</strong>ri,<br />
i piatti e i bicchieri, le<br />
poltrone, i divanetti, le specchiere,<br />
le commode che si<br />
possono trovare alla Maison<br />
Kitsch sono pezzi scelti, a<br />
volte forse arditamente, <strong>da</strong><br />
chi di gusto se ne intende.<br />
Ovvio che è impensabile arre<strong>da</strong>re<br />
una casa tutta su questo<br />
stile, ma è un gran chic<br />
sistemare qualche pezzo nella<br />
propria abitazione per renderla<br />
decisamente più personale.<br />
Come scrive Gillo Dorfles,<br />
già docente di Estetica all’Università<br />
di Milano, nel<br />
suo saggio “Kitsch, antologia<br />
<strong>del</strong> cattivo gusto”, “cattivo<br />
gusto è una traduzione<br />
approssimativa e incompleta<br />
<strong>del</strong> termine tedesco kitsch<br />
ormai entrato nell’uso anche<br />
di altre lingue. Che cos’è<br />
il kitsch L’enciclopedia<br />
tedesca di Knaur lo definisce<br />
come ‘operazione apparentemente<br />
artistica che<br />
<strong>10</strong> <strong>16</strong> marzo '08 Inaugurata la Maison Kitsch, uno spazio godibile di oggetti per la casa<br />
Un gusto fuori serie<br />
surroga una mancante forza<br />
creativa attraverso sollecitazioni<br />
<strong>del</strong>la fantasia per particolari<br />
contenuti’. Il kitsch,<br />
tuttavia, scriveva Hermann<br />
Broch, ‘non è affatto arte<br />
deteriore’; esso forma un proprio<br />
sistema conchiuso in se<br />
stesso che si inserisce come<br />
un corpo estraneo nel sistema<br />
globale <strong>del</strong>l’arte, oppure, se<br />
preferite, che si colloca accanto<br />
a esso”. Secondo<br />
Dorfles il kitsch è un prodotto<br />
particolare, che assume forme<br />
stilistiche ben riconoscibili.<br />
E’ immenso il panorama <strong>del</strong><br />
kitsch, ma per farsene un’idea<br />
basta fare un salto alla Maison<br />
Kitsch. Uno spazio piccolo<br />
ma veramente accattivante, il<br />
luogo giusto per trovare un<br />
regalo per sé o per qualche<br />
amico. Con pochi euro si possono<br />
acquistare <strong>del</strong>iziosi<br />
segnalibri che non sfigurerebbero<br />
in negozi chic, non<br />
kitsch, <strong>del</strong>le città più alla<br />
mo<strong>da</strong>, fermacarte e<br />
portatovaglioli con diamante<br />
gigante, ovviamente<br />
superfalso ma non per questo<br />
poco bello. Poi, con qualche<br />
soldino in più, si può <strong>da</strong>re un<br />
tocco nuovo alla propria tavola<br />
e se invece si vuole proprio<br />
strafare – come il kitsch<br />
richiederebbe – allora via libera<br />
a quel magico divanetto<br />
dueposti banco e nero<br />
Courrèges che ricor<strong>da</strong> i sedili<br />
<strong>del</strong>le macchine di una volta<br />
ma che è talmente particolare<br />
<strong>da</strong> essere un vero piccologrande<br />
capolavoro. Del<br />
kitsch No, è proprio bello<br />
anche se osarlo richiede sicuramente<br />
avere la certezza <strong>del</strong><br />
proprio (buon) gusto.<br />
Chi compera oggetti <strong>del</strong> genere<br />
non è certamente persona<br />
facile <strong>da</strong> influenzare, chi<br />
non ha gusti propri evita sicuramente<br />
certi oggetti per timore<br />
di venire criticato o deriso,<br />
invece no, praticamente<br />
tutte le cose esposte hanno la<br />
loro personalità, spesso invitante.<br />
Anche quei tappetimoquettes<br />
pelose <strong>da</strong>i colori<br />
estremi, molto anni Settanta,<br />
sanno dire la loro, ma<br />
sono soprattutto i pouf, le<br />
poltrone, i lampa<strong>da</strong>ri e i piccoli<br />
oggetti a far venir voglia<br />
di cambiare qualcosa in casa<br />
propria.<br />
Quando esci <strong>da</strong> questo paradiso<br />
in miniatura per adulti, ti<br />
ritrovi di un assoluto buon<br />
umore. Il merito è di quel<br />
vaso rotondo <strong>da</strong>i colori<br />
sgargianti, o forse di quella<br />
specchiera che riflette un te<br />
stesso sorridente, o forse quella<br />
cornice gigante fatta di rose.<br />
O quel vaso <strong>da</strong>lla forma allungata,<br />
di chiaro design.<br />
Insomma, una certezza l’abbiamo:<br />
nessun nanetto <strong>da</strong> giardino<br />
alla Maison Kitsch, ma<br />
tante cose per poter trasformare,<br />
con poco, la propria casa.<br />
E, credete, il risultato può diventare<br />
esteticamente ammirevole.<br />
Il kitsch, sapientemente<br />
dosato, può diventare lo<br />
chic più assoluto.<br />
A.B.<br />
Maison Kitsch, via Fontana 8,<br />
dietro il Duomo, Carpi. Orari:<br />
giovedì, venerdì <strong>10</strong>-12.30; sabato<br />
<strong>10</strong>-12.30 e <strong>16</strong>.30-19.30
SPECIALE<br />
QUARTIROL<br />
ARTIROLO<br />
<strong>16</strong> marzo '08<br />
11<br />
LA<br />
BENEDIZIONE<br />
PASQUALE<br />
Alle famiglie<br />
e ai luoghi<br />
di lavoro<br />
I sacerdoti <strong>del</strong>la<br />
parrocchia si<br />
rendono disponibili<br />
a incontrare le<br />
famiglie o gruppi di<br />
persone che<br />
lavorano insieme<br />
per un momento di<br />
preghiera, di<br />
riflessione e per la<br />
tradizionale<br />
Benedizione<br />
Pasquale.<br />
Chi lo desidera<br />
telefoni in orari<br />
di ufficio<br />
059 - 694231<br />
per la prenotazione<br />
E’ gradita<br />
la presenza<br />
di tutti i familiari.<br />
Grazie<br />
per il vostro<br />
aiuto<br />
Carissimo Don Claudio<br />
Carissimi amici <strong>del</strong>la<br />
Parrocchia di S. Maria<br />
<strong>del</strong>la neve.<br />
Eccomi a ringraziarvi<br />
<strong>del</strong>la vostra soli<strong>da</strong>rietà<br />
costante e premurosa per<br />
i nostri piccoli. Ho ricevuto<br />
la vostra generosa<br />
offerta di 700 euro …<br />
state costruendo la chiesa<br />
e avrete anche voi bisogno<br />
di tanto.<br />
Allora sappiate che state<br />
costruendo anche un<br />
pezzettino di Chiesa e di<br />
Carità in Thailandia.<br />
Così la vostra parrocchia<br />
è già “missionaria<br />
al suo nascere”!<br />
Lascio a mamma <strong>da</strong>re<br />
notizie dettagliate… ora<br />
è il quotidiano e chiedo<br />
solo al Signore lo Spirito<br />
santo che animi la “Casa<br />
degli angeli” con il suo<br />
Spirito di misericordia e<br />
Carità.Questo è il vero<br />
miracolo <strong>del</strong>l’ annuncio<br />
<strong>del</strong>l’Amore di Dio.<br />
Che Dio si possa manifestare<br />
così anche in questo<br />
suo servizio.<br />
Con immenso affetto<br />
Suor Angela<br />
PS. Proprio in questi momenti<br />
si sta caricando il<br />
furgone con la Quaresima<br />
dei ragazzi per i bambini<br />
afgani: abiti – alimentari<br />
– quaderni – colori<br />
.<br />
Tanti doni e belli per bimbi<br />
che soffrono!<br />
Parrocchia Madonna <strong>del</strong>la Neve,<br />
via C.Marx, <strong>10</strong>9 - Carpi tel. 059-694231<br />
E’ la Pasqua…<br />
Non basta la memoria<br />
CALENDARIO<br />
DELLE<br />
CELEBRAZIONI<br />
PASQUALI<br />
• ore 21,00 Via Crucis cittadina<br />
DOMENICA <strong>16</strong> MARZO<br />
• Domenica <strong>del</strong>le Palme benedizione<br />
<strong>del</strong>l’ulivo<br />
• ore <strong>16</strong>,00 prima Confessione<br />
LUNEDI’ 17<br />
VENERDI’ 14<br />
ci vuole l’attesa<br />
isprezzato, rifiutato di santità in santità.<br />
“ D<br />
<strong>da</strong>gli uomini, uomo Questo passaggio è gui<strong>da</strong>to<br />
<strong>del</strong> dolore, carico –sorretto - motivato <strong>da</strong>lla<br />
<strong>del</strong>le nostre sofferenze,<br />
trafitto per i nostri ranza è risorto e ci precede<br />
speranza: “Cristo mia spe-<br />
<strong>del</strong>itti, schiacciato <strong>da</strong> tutto in Galilea”<br />
il male <strong>del</strong> mondo”; parole La Pasqua è passare a ciò<br />
pesanti che il profeta Isaia che non passa.<br />
ci mette <strong>da</strong>vanti: questo è il Già gli antichi avevano colto<br />
Messia, il Cristo, Gesù di la tragicità <strong>del</strong>l’attimo fuggente:<br />
“panta rei” – tutto<br />
Nazaret.<br />
Parole pesanti che non possiamo<br />
evitare. Quanto <strong>del</strong>-<br />
si sente come “l’ultimo di-<br />
corre – tutto passa. L’uomo<br />
l’umanità nella passione di segno creato <strong>da</strong>ll’on<strong>da</strong> sulla<br />
spiaggia che l’on<strong>da</strong> suc-<br />
Cristo, quanto di Cristo nella<br />
passione quotidiana <strong>del</strong>la cessiva cancella”.<br />
storia di ogni uomo; ogni E viene la liturgia <strong>del</strong>la Pasqua,<br />
<strong>del</strong>la settimana San-<br />
giorno l’uomo è travolto <strong>da</strong>l<br />
dolore e cade nelle mani ta: le Palme, il Triduo, l’ulivo,<br />
l’olio, il pane, il vino, la<br />
<strong>del</strong>la morte.<br />
“Eppure per le sue ferite lavan<strong>da</strong> dei piedi, l’adorazione<br />
alla croce, il silenzio passione e risurrezione di polcro, è ritornato in vita.<br />
inni; gioia nel ricordo <strong>del</strong>la so ermeticamente in un se-<br />
noi siamo stati guariti”.<br />
C’è un sangue versato, c’è <strong>del</strong>le campane, il digiuno, Cristo; gioia nella speranza Non una vita come quella<br />
una morte accettata per il cero pasquale, il canto <strong>del</strong>la vita futura. Se tanta di cui viveva prima <strong>del</strong>la<br />
amore che diventa per noi <strong>del</strong>l’Exultet , battesimi. “In letizia dà la speranza, cosa sua morte, una vita che sarebbe<br />
ancora terminata nel-<br />
guarigione e vita. questa veglia noi non aspettiamo<br />
il Signore quasi deb-<br />
“Non abbiate paura. Voi la morte. E’ ritornato in vita,<br />
sarà il possesso<br />
Per giungere a questo un “<br />
passaggio” , una PASQUA. ba ancora risorgere, ma piuttosto<br />
rinnoviamo con so-<br />
crocefisso. E’ risorto, non è immortale: una vita divi-<br />
cercate Gesù Nazareno, il una vita incorruttibile ed<br />
La Pasqua è il “passaggio<br />
sopra” – Dio passa tra le lennità annuale il ricordo qui”.<br />
na.. Fino al giorno di Pasqua,<br />
l’uomo conosceva<br />
case degli ebrei senza colpirle,<br />
mentre in quelle degli questa veglia il passato è <strong>da</strong> role che ascoltiamo ogni solamente una vita destina-<br />
<strong>del</strong>la sua risurrezione. In Fratelli, sorelle: queste pa-<br />
egiziani muoiono i primogenitiria<br />
in modo tale che questo stesse l’intera fede cristia-<br />
speranza di una vaga im-<br />
noi richiamato alla memo-<br />
Pasqua , racchiudono in se ta alla morte e nutriva la<br />
La Pasqua è il “passaggio stesso nostro vegliare significhi<br />
anche qualcosa che con venimento, un fatto realmenno<br />
di Pasqua, l’uomo conona.<br />
Esse descrivono un avmortalità<br />
spirituale. Nel gior-<br />
attraverso” – il popolo passa<br />
attraverso il Mar Rosso, la fede noi facciamo nella te accaduto: “Gesù sce una morte che diventa<br />
<strong>da</strong>lla schiavitù alla libertà. vita. Tutta la Chiesa veglia Nazareno, il crocefisso. E’ vita ed ha così la certezza<br />
La Pasqua è il “passaggio nella fede accanto alle Scritture<br />
come a fiaccole che significato che questo avte<br />
uguale a noi, è già in<br />
risorto”. Esse indicano il che Uno, uomo perfettamen-<br />
verso l’alto” – <strong>da</strong>lle cose<br />
che passano a quelle eterne. brillano nell’oscurità, fino venimento ha per l’uomo, possesso di una vita senza<br />
La Pasqua è il “passaggio al giorno in cui verrà il Signore.<br />
( S. Agoastino) abbiate paura”.<br />
attesa: la nostra Pasqua.<br />
per ciascuno di noi: “Non fine. E questa è la nostra<br />
fuori” – <strong>da</strong>l peccato alla<br />
grazia, <strong>da</strong>lla tomba alla vita Ricordo e attesa si fondono Esso ci narra che proprio La luce che non conosce<br />
nuova.<br />
nella gioia:” Gioia nel trovarvi<br />
riuniti insieme; gioia proprio Colui che come ogni giorno.<br />
Colui che finì sulla Croce, tramonto illumini il nostro<br />
La Pasqua è il “passaggio<br />
in avanti” – di bene in bene, nel cantare i Salmi e gli morto venne sepolto e chiu-<br />
Don Claudio<br />
Sono iniziati i lavori per<br />
la nuova costruzione<br />
Sono arrivati in un freddo mattino di Febbraio<br />
Giovanni Fre<strong>da</strong> Capocantiere e il Sig.<br />
Rosario suo collaboratore, preceduti <strong>da</strong>lle<br />
baracche per il cantiere, armati di laser, assi e<br />
funicelle e hanno subito iniziato a tracciare il<br />
perimetro <strong>del</strong>le fon<strong>da</strong>menta, ma anche e soprattutto<br />
i punti di riferimento di tutta la<br />
costruzione. Il loro lavoro è stato<br />
minuziosamente controllato <strong>da</strong>gli ingenieri;<br />
la fase successiva è consistita <strong>da</strong>gli scavi<br />
<strong>del</strong>le fon<strong>da</strong>menta. Sono fon<strong>da</strong>menta di grande<br />
impatto sul terreno proprio secondo le<br />
norme antisismiche adottate in questi ultimi<br />
mesi. Ciò garantirà una notevole sicurezza<br />
nei confronti degli eventuali terremoti. Si<br />
spera entro la fine <strong>del</strong>l’estate la copertura<br />
degli edifici. Nel frattempo la commissione<br />
sta visionando i bozzetti <strong>del</strong>le opere d’arte <strong>da</strong><br />
presentare alla parrocchia e alla Commissione<br />
diocesana di arte sacra.<br />
• ore 21,00 celebrazione<br />
penitenziale parrocchiale<br />
MARTEDI’ 18<br />
• ore 20,30 S. Pasqua<br />
Mondial in palestra<br />
MERCOLEDI’ 19<br />
• ore 20,30 S. Messa crismale<br />
in Cattedrale<br />
GIOVEDI’ 20<br />
• ore 19,00 e ore 21,00 S.<br />
Messa <strong>del</strong>la Cena <strong>del</strong> Signore<br />
e prime Comunioni<br />
VENERDI’ 21<br />
• ore 21,00 liturgia <strong>del</strong>la Passione<br />
route clan/fuoco<br />
SABATO 22<br />
• ore 22,00 solenne veglia<br />
<strong>del</strong>la S. Pasqua e Battesimi.<br />
DOMENICA 23<br />
PASQUA<br />
DI RESURREZIONE<br />
• S.s. Messe orario festivo<br />
8,00 – 9,45 – 11,15<br />
LUNEDI’ 24<br />
LUNEDI’ DELL’ANGELO<br />
• S.s. Messe orario festivo<br />
8,00 – 9,45 – 11,15<br />
• ore 17,00 Battesimi<br />
MARTEDI’25<br />
• Adorazione solenne <strong>da</strong>lle<br />
ore 15,00 alle 18,30<br />
• ore 21,00 incontro catechisti<br />
MERCOLEDI’ 26<br />
• Adorazione solenne <strong>da</strong>lle<br />
ore 15,00 alle 18,30<br />
GIOVEDI’ 27<br />
• adorazione solenne <strong>da</strong>lle<br />
ore 15,00 alle 18,30<br />
Co.ca<br />
VENERDI’28<br />
• Adorazione solenne <strong>da</strong>lle<br />
ore 15,00 alle 18,30<br />
Serra club<br />
• ore 21,00 24 Ore di Adorazione<br />
- S. Messa di suffragio<br />
don Sergio Galli<br />
SABATO 29<br />
• ore 18,30 S. Messa di chiusura<br />
<strong>del</strong>l’Adorazione Serra<br />
Club<br />
DOMENICA 30<br />
• ore 11,15 S. Messa di Prima<br />
Comunione
12<br />
<strong>16</strong> marzo '08<br />
C ULTURA E S OCIETA'<br />
N<br />
Chiara Buzzega<br />
otevole interesse ha<br />
suscitato il corso sui<br />
bambini con disturbi<br />
<strong>da</strong> deficit di attenzione e<br />
iperattività (d<strong>da</strong>i) organizzato<br />
<strong>da</strong>ll’associazione<br />
Effatà. Ai primi due incontri<br />
erano presenti un centinaio<br />
di insegnanti <strong>del</strong>le scuole<br />
d’infanzia, primarie di<br />
primo grado e secon<strong>da</strong>rie di<br />
primo grado <strong>del</strong>l’Unione<br />
Terre D’Argine, educatori<br />
<strong>del</strong>l’extra-scuola e qualche<br />
genitore. Una partecipazione<br />
che ha dimostrato quanto<br />
il tema sia sentito poiché<br />
questi ragazzi mettono molto<br />
in difficoltà le figure<br />
educative ma anche complesso<br />
<strong>da</strong>to che esistono<br />
molteplici scuole di pensiero.<br />
Grete Pozzetti, psicologa<br />
<strong>del</strong>l’Ausl di Modena, nel<br />
primo incontro ha svolto un<br />
preciso inquadramento <strong>del</strong><br />
disturbo, spiegando in modo<br />
Interesse e numerosi partecipanti al corso sui bambini<br />
disattenti e iperattivi organizzato <strong>da</strong>ll’associaione Effatà<br />
La rete che aiuta<br />
molto dettagliato e preciso<br />
le caratteristiche che si manifestano<br />
nei bambini: deficit<br />
di attenzione,<br />
iperattività e impulsività.<br />
Tale disturbo comporta un<br />
ostacolo significativo <strong>del</strong><br />
bambino sul piano scolastico,<br />
familiare e sociale con<br />
sofferenza spesso non riconosciuta,<br />
sia per il soggetto<br />
che per la sua famiglia. Ne<br />
deriva una difficoltà di relazioni<br />
<strong>da</strong> parte di compagni,<br />
educatori e genitori.<br />
Francesca Offredi, psicologa<br />
<strong>del</strong>l’Ausl di Verona,<br />
ha approfondito il comportamento<br />
<strong>del</strong> bambino d<strong>da</strong>i a<br />
scuola e descritto il ruolo<br />
degli insegnanti per aiutarlo<br />
a regolare il comportamento<br />
e favorire l’apprendimento.<br />
Gli insegnanti sono<br />
fon<strong>da</strong>mentali perché, se ben<br />
formati, possono efficacemente<br />
incrementare l’a<strong>da</strong>ttamento<br />
<strong>del</strong> bambino al contesto<br />
scolastico, sostenerlo<br />
nell’apprendimento con<br />
l’ausilio di strumenti educativi,<br />
di<strong>da</strong>ttici, informatici<br />
per raggiungere buone<br />
prestazioni a livello scolastico<br />
ma anche a livello<br />
relazionale e nelle attività<br />
ludico- ricreative.<br />
Attualmente questo compito<br />
viene svolto <strong>da</strong>lle famiglie<br />
dei ragazzi, con gravi<br />
ricadute all’interno <strong>del</strong>le<br />
stesse, a causa <strong>del</strong>la complessità<br />
<strong>del</strong>l’intervento e dei<br />
vissuti di inadeguatezza e<br />
frustrazione.<br />
Questi interventi intendono<br />
ridurre ed evitare nei ragazzi,<br />
vissuti e rappresentazioni<br />
fallimentari, circa le<br />
prestazioni scolastiche, le<br />
relazioni amicali e familiari<br />
e così trovare un ruolo<br />
positivo in ciascun contesto<br />
di vita.<br />
L’obiettivo <strong>del</strong> corso è promuovere<br />
e sostenere una rete<br />
di consulenza e collaborazione<br />
tra gli operatori<br />
referenti, come Psicologi,<br />
Neuropsichiatri,<br />
Logopedisti, Assistenti Sociali,<br />
gli Educatori <strong>del</strong> Centro<br />
Educativo Territoriale,<br />
le Famiglie e gli Insegnanti,<br />
così come già avvenuto<br />
con successo sul territorio<br />
per i ragazzi deficit specifici<br />
di apprendimento (dsa).<br />
Il terzo e ultimo incontro si<br />
terrà venerdì 14 marzo sempre<br />
presso l’oratorio cittadino<br />
Eden, e avrà come tema<br />
la costruzione <strong>del</strong> lavoro di<br />
rete intorno al bambino d<strong>da</strong>i.<br />
IV Giornata europea dei Cori universitari<br />
L’Istituto “Vecchi – Tonelli” <strong>da</strong>l Papa<br />
Sabato 1 marzo, in occasione <strong>del</strong>l’annuale incontro<br />
con il Papa dei cori <strong>del</strong>le Università e dei<br />
Conservatori nazionali, nell’ambito <strong>del</strong>la VI Giornata<br />
europea dei Cori Universitari promossa <strong>da</strong>l<br />
Ministero <strong>del</strong>la Pubblica Istruzione, Università e<br />
Ricerca, anche l’Istituto musicale “Vecchi – Tonelli”<br />
ha partecipato con una giovane rappresentanza <strong>del</strong><br />
proprio coro, diretto con competenza e bravura<br />
<strong>da</strong>lla professoressa Orestina Gibertoni.<br />
La presenza <strong>del</strong>l’Istituto è stata contraddistinta <strong>da</strong><br />
quell’entusiasmo, impegno e serietà che sempre<br />
animano gli allievi <strong>del</strong> “Vecchi – Tonelli” e dimostrano<br />
quanto essi siano in grado di confrontarsi<br />
anche con gli altri studenti universitari. Tutto ciò<br />
ha permesso loro di vivere a Roma un’esperienza<br />
ricca di intensità spirituale.
M IRANDOLA C ONCORDIA<br />
Mentre si aprono quattro cantieri al Santa Maria Bianca, il<br />
direttore Schirripa commenta l’ipotesi di una struttura unica con<br />
Carpi. Continuano intanto le polemiche sul reparto di ortopedia<br />
L’ospe<strong>da</strong>le in cantiere<br />
<strong>16</strong> marzo '08<br />
13<br />
Laura Michelini<br />
C<br />
ontinua ad essere alta<br />
l’attenzione per lo<br />
stato di salute <strong>del</strong>l’ospe<strong>da</strong>le<br />
di Mirandola. Nei<br />
giorni scorsi un’interrogazione<br />
<strong>del</strong> consigliere Pdl<br />
Andrea Leoni rivolta all’assessore<br />
regionale alla<br />
Sanità Giovanni Bissoni ha<br />
riportato l’attenzione sul reparto<br />
di Ortopedia e<br />
traumatologia e sulla “riduzione<br />
di spazi e servizi” che<br />
questo sta vivendo <strong>da</strong> quasi<br />
un anno. L’interrogazione<br />
fa riferimento alla riduzione<br />
di una sala all’interno<br />
<strong>del</strong> reparto.<br />
Il direttore sanitario <strong>del</strong>l’ospe<strong>da</strong>le<br />
mirandolese,<br />
Giuseppe Schirripa, chiarisce:<br />
“La riduzione di posti<br />
letto e l’accorpamento<br />
di Ortopedia e Chirurgia è<br />
in atto già <strong>da</strong>llo scorso aprile.<br />
Da ottobre abbiamo tentato<br />
due volte di scorporare<br />
i due reparti ma non siamo<br />
riusciti per la carenza di<br />
personale, per cui li manteniamo<br />
così come sono ora<br />
finché non arriveranno nuove<br />
risorse”. Schirripa spiega<br />
anche in cosa consiste la<br />
nuova riduzione: “Per problemi<br />
di organizzazione <strong>del</strong><br />
personale medico, abbiamo<br />
dovuto ridurre una seduta<br />
settimanale in Ortopedia,<br />
ovvero una giornata per gli<br />
interventi. A fronte di ciò,<br />
rimangono quattro giornate<br />
a settimana di sala operatoria”.<br />
Dati in mano, il direttore<br />
<strong>del</strong>l’ospe<strong>da</strong>le mirandolese<br />
commenta l’attività <strong>del</strong> reparto<br />
nel corso <strong>del</strong>l’anno<br />
<strong>da</strong> poco concluso: “Devo<br />
dire che il 2007 non è stato<br />
comunque un anno drammatico<br />
per l’Ortopedia. Da<br />
1.112 ricoveri nel 2006, siamo<br />
passati a 1.096 ricoveri<br />
nel 2007, con un calo di <strong>16</strong><br />
ricoveri in totale”.<br />
Su altri fronti si lavora invece<br />
per migliorare ed ampliare<br />
l’attività <strong>del</strong>l’ospe<strong>da</strong>le;<br />
mentre lo scorso 19<br />
febbraio sono state presentate<br />
le nuove camere ardenti<br />
e abbattute le vecchie,<br />
quattro sono i cantieri aperti<br />
attualmente. “Da gennaio<br />
sono partiti nel piano seminterrato<br />
<strong>del</strong><br />
Poliambulatorio i lavori per<br />
il Day-Hospital Oncologico<br />
e per la nuova Endoscopia,<br />
che saranno consegnati verso<br />
la fine <strong>del</strong>l’estate”, spiega<br />
Schirripa. Anche la risonanza<br />
magnetica, di cui pure<br />
sono in atto i lavori, sarà<br />
consegnata verso la fine<br />
<strong>del</strong>l’estate.<br />
“Siamo inoltre in attesa dei<br />
lavori di ristrutturazione<br />
<strong>del</strong>la parte vecchia <strong>del</strong>l’ospe<strong>da</strong>le,<br />
in particolare <strong>del</strong>la<br />
Giuseppe Schirripa<br />
realizzazione <strong>del</strong>la centrale<br />
termoidraulica e <strong>del</strong> nuovo<br />
ingresso”.<br />
Per costruire la centrale<br />
termoidraulica all’interno<br />
<strong>del</strong> cortile, è stato necessario<br />
<strong>da</strong> dieci giorni a questa<br />
parte chiudere il traffico<br />
interno ai veicoli, tranne che<br />
ai mezzi di servizio e a quelli<br />
che trasportano disabili,<br />
dializzati, malati oncologici.<br />
Nei casi in cui sia necessario<br />
entrare nel cortile con<br />
l’automobile, per portare in<br />
ospe<strong>da</strong>le o fare uscire pazienti<br />
dimessi, occorre richiedere<br />
un pass. Anche le<br />
imprese che forniscono servizi<br />
all’ospe<strong>da</strong>le non hanno<br />
diritto di accesso, tranne che<br />
per carico e scarico.<br />
Per realizzare il nuovo ingresso,<br />
la portineria verrà<br />
temporaneamente trasferita<br />
nella parte nuova <strong>del</strong>l’ospe<strong>da</strong>le.<br />
“Nella nuova<br />
portineria – precisa il direttore<br />
– sarà presente un<br />
montalettiga che <strong>da</strong>l secondo<br />
piano consentirà ai<br />
barellati e ai portatori di<br />
handicap l’accesso al Day-<br />
Hospital e all’Endoscopia.<br />
Mentre la portineria verrà<br />
presumibilmente consegnata<br />
entro fine anno, per la centrale<br />
occorreranno minimo<br />
due anni di lavori. Questi<br />
cantieri porteranno inevitabilmente<br />
dei disagi”.<br />
Si sente parlare sempre più<br />
spesso <strong>del</strong>la possibilità di<br />
costruire un ospe<strong>da</strong>le unico<br />
per Carpi e Mirandola, magari<br />
a metà stra<strong>da</strong> tra le due<br />
città, anche a fronte dei problemi<br />
strutturali che sta vivendo<br />
il nosocomio<br />
carpigiano. “L’idea di un<br />
ospe<strong>da</strong>le unico è ancora molto<br />
ipotetica – commenta<br />
Schirripa – Non è presente<br />
nel vecchio piano attuativo<br />
locale e nei piani azien<strong>da</strong>li<br />
provinciali. Insomma, non è<br />
al momento previsto in alcun<br />
documento. Credo inoltre che<br />
non si facciano investimenti<br />
in lavori di ristrutturazione<br />
come sta accadendo ora a<br />
Mirandola, se si ha in progetto<br />
di fare una nuova struttura<br />
tra pochi anni”.<br />
La presentazione<br />
Sabato 15 marzo alle ore <strong>16</strong><br />
nell’Auditorium <strong>del</strong> Castello<br />
Il volume “Dall’Inghilterra alla Bassa Modenese” sarà<br />
presentato sabato 15 marzo alle ore <strong>16</strong>.00 presso<br />
l’Auditorium <strong>del</strong> Castello di Mirandola alla presenza<br />
<strong>del</strong>le Autorità cittadine e degli autori Stefano Zerbini<br />
e Fabio Balboni, con l’intervento di don Nino Levratti,<br />
uno dei principali fautori <strong>del</strong>la ripresa <strong>del</strong>lo scautismo<br />
a Mirandola nell’immediato dopoguerra.<br />
“Fare<br />
Sceniko”,<br />
una mostra<br />
su Koki<br />
Fregni<br />
Fino al 29 giugno il Castello<br />
di Mirandola ospiterà<br />
la mostra “Fare<br />
Sceniko: 30 anni di teatro<br />
nell’arte di Koki Fregni”,<br />
antologica dedicata al famoso<br />
e talentuoso mirandolese scenografo, scenotecnico,<br />
grafico e pittore. La mostra, corre<strong>da</strong>ta <strong>da</strong> un importante<br />
catalogo curato <strong>da</strong> Giuseppe Gherpelli, intende avere un’importanza<br />
di carattere regionale e nazionale. Orari di apertura:<br />
venerdì <strong>da</strong>lle <strong>16</strong> alle 19; sabato e domenica <strong>da</strong>lle <strong>10</strong> alle 13<br />
e <strong>da</strong>lle <strong>16</strong> alle 19. Per informazioni 0535.29783-29788-<br />
609995.<br />
Aggiornamenti per i medici mirandolesi<br />
Artrosi e ulcera, malattie sociali<br />
Gli ultimi due incontri promossi<br />
<strong>da</strong>l Circolo medico<br />
“Merighi” di Mirandola,<br />
presieduto <strong>da</strong> Nunzio<br />
Borelli, hanno affrontato<br />
patologie molto diffuse tra<br />
la popolazione: l’artrosi e<br />
l’ulcera peptica.<br />
In Italia l’artrosi <strong>del</strong>la mano<br />
rappresenta una patologia<br />
molto importante anche per<br />
i riflessi negativi sulle attività<br />
manuali; oltre 4 milioni<br />
di pazienti vengono ogni<br />
anno visitati <strong>da</strong>l proprio<br />
Medico di Famiglia per<br />
l’artrosi, più donne che uomini<br />
con età media di 70<br />
anni.<br />
Nel corso nel Convegno<br />
organizzato <strong>da</strong>l Circolo<br />
Medico “M. Merighi” sulle<br />
linee gui<strong>da</strong> per la terapia<br />
<strong>del</strong>l’artrosi <strong>del</strong>la mano, che<br />
ha visto relatori il Marco<br />
Ghini, reumatologo e<br />
Giancarlo Caruso,<br />
terapista <strong>del</strong> dolore, è stato<br />
sottolineato, che curare il<br />
dolore ogni anno in Italia,<br />
è molto oneroso e se si pensa<br />
che il 50 per cento <strong>del</strong>le<br />
persone affette <strong>da</strong> dolore<br />
cronico medio grave, è in<br />
età lavorativa emerge un<br />
quadro drammatico. In Italia<br />
oggi non si prescrivono<br />
farmaci oppiacei a sufficienza<br />
per curare il dolore.<br />
Parlando più diffusamente<br />
di terapia <strong>del</strong> dolore è stato<br />
sottolineato il ruolo dei farmaci<br />
oppiacei per i quali i<br />
Da sinistra Marco Ruina, Franco Mangiarini, Luca Roncadi,<br />
Roberto Colombo, Marco Paolini, Nunzio Borelli<br />
medici <strong>da</strong> tempo chiedono<br />
semplificazione nella prescrizione.<br />
In collaborazione con il<br />
Centro Medico,<br />
Poliambulatorio Privato, è<br />
stato organizzato l’incontro<br />
sulla infezione <strong>da</strong><br />
Helicobacter Pylorii (Hp)<br />
un battere che nell’ulcera<br />
peptica è presente nel 95<br />
per cento dei casi. Sono intervenuti<br />
Roberto Colombo<br />
di Brescia e Marco Ruina<br />
di Ferrara. L’Hp è<br />
rintracciabile con la<br />
gastroscopia e la sua importanza<br />
è legata alla patologia<br />
gastrica. Ecco perché<br />
occorre seguire una terapia<br />
eradicante <strong>del</strong> battere con<br />
antibiotici. L’eradicazione<br />
<strong>del</strong>l’Hp è indicata anche nei<br />
pazienti che devono fare per<br />
più di tre mesi uso di farmaci<br />
antinfiammatori non<br />
steroidei.<br />
Alessandro,<br />
benvenuto<br />
alla vita!<br />
Grande festa in<br />
casa Barelli per la<br />
nascita di Alessandro<br />
avvenuta<br />
lunedì <strong>10</strong> marzo<br />
all’ospe<strong>da</strong>le di<br />
Carpi. Una gioia<br />
immensa per il<br />
fratello Edoardo e<br />
la sorella<br />
Eleonora, per la<br />
mamma Silvia<br />
Pignatti e il papà<br />
Euro, <strong>da</strong> sempre<br />
collaboratori <strong>del</strong><br />
nostro settimanale<br />
oltre che infaticabili<br />
operatori pastorali<br />
a livello<br />
diocesano e parrocchiale per Concordia e l’Unità pastorale.<br />
Grazie Signore per il dono di Alessandro! E’ la preghiera<br />
che desideriamo condividere con la famiglia Barelli<br />
e tutti gli amici che si uniscono a questa festa <strong>del</strong>la vita<br />
e <strong>del</strong>l’amore che continuamente si rinnova e ci apre al<br />
futuro.
14 <strong>16</strong> marzo '08 re pianta che produce semi.<br />
Quaresima <strong>2008</strong><br />
Cosa significa per un ragazzo<br />
di diciassette anni il<br />
periodo <strong>del</strong>la Quaresima<br />
Che valore hanno i fioretti e<br />
il sacrificio<br />
Parto <strong>da</strong> una citazione di<br />
un prete brianzolo che diceva.<br />
“La Quaresima è un tempo<br />
extra, propizio. E’ un<br />
tempo in cui un gesto vale<br />
più che se è fatto ad agosto”.<br />
Dico io: “La Quaresima è la<br />
somma <strong>del</strong>l’Avvento e <strong>del</strong>la<br />
Pentecoste”.<br />
Tutta l’attesa <strong>del</strong> Gesto definitivo<br />
di Cristo, unita a<br />
tutta la lieta allegrezza <strong>del</strong>l’agire.<br />
Mi ritrovo a pensare,<br />
e vedo che dentro quei<br />
piccoli gesti che sono i fioretti<br />
divampa quella letizia<br />
che è frutto di una risposta<br />
presente alla mia doman<strong>da</strong><br />
pressante.<br />
Risposta come quella ricevuta<br />
<strong>da</strong>gli apostoli il giorno<br />
di Pentecoste, doman<strong>da</strong><br />
come quella presene nell’attesa<br />
ansimante <strong>del</strong>l’Avvento.<br />
Ciò è vero e<br />
sperimentabile.<br />
Qualche giorno fa nella nostra<br />
scuola ci siamo azzar<strong>da</strong>ti<br />
ad invitare i nostri compagni<br />
ad un corso, tenuto<br />
<strong>da</strong> noi, sulla figura <strong>del</strong>l’uomo<br />
Dante.<br />
Tutto ciò però all’interno di<br />
quella iniziativa gestita <strong>da</strong>gli<br />
studenti durante le ore<br />
scolastiche: il monteore o<br />
autogestione.<br />
Che sfi<strong>da</strong>! Soprattutto per<br />
noi! Sfi<strong>da</strong> alla consueta concezione<br />
<strong>del</strong> dolce far-nulla<br />
fin troppo spesso insinuata<br />
nelle proposte dei vari corsi.<br />
Questa era la doman<strong>da</strong> pressante:<br />
fino a che punto sono<br />
disposto a giocarmi<br />
Così ho affrontato sino in<br />
fondo la presentazione <strong>del</strong>la<br />
rilettura di Dante a tutti<br />
i miei compagni.<br />
La risposta è stata a dir poco<br />
stravagante. Dopo dodici ore<br />
di chiacchiere su Dante e su<br />
di noi, ne è germinato, il<br />
primo giorno, un barlume<br />
di bellezza che già nel secondo<br />
era diventato una<br />
fiamma ardente che travolgeva<br />
tutti quei rapporti scolastici-amicali<br />
che tra i banchi<br />
rimangono a dormire,<br />
ma che di fronte a questa<br />
provocazione si sono ritrovati<br />
vivi dentro le mura <strong>del</strong>la<br />
scuola! Questo è l’extra.<br />
Quel plus che mai sarebbe<br />
stato possibile in altre occasioni.<br />
Questo è il mio valore<br />
presente <strong>del</strong>la Quaresima,<br />
magari poco filosofico<br />
o poetico o evangelico eppure<br />
presente.<br />
Elezioni: diciottenni alla prova <strong>del</strong> voto<br />
Rock Politic<br />
Secondo Pier Paolo Pasolini<br />
gli uomini sono liberi quando<br />
sanno <strong>da</strong>re un nome alle<br />
cose, quando sanno usare<br />
le parole. Noi oggi usiamo<br />
indistintamente le parole<br />
memoria e ricordo. Recentemente<br />
però due fatti mi<br />
hanno provocata a chiedermi<br />
cosa fa la differenza tra<br />
un ricordo che sembra solo<br />
formale, e in fondo un po’<br />
vuoto, ed una memoria viva<br />
che cambia me nel presente.<br />
Il primo è un percorso di<strong>da</strong>ttico<br />
<strong>da</strong>l titolo “La memoria.<br />
Un percorso nell’arte<br />
contemporanea” che prevede<br />
lo studio di un artista<br />
francese, Christian Boltanski.<br />
Tutta la sua opera è generata<br />
<strong>da</strong> una profon<strong>da</strong> riflessione<br />
sul tempo, sulla morte,<br />
sul ricordo. “Ogni opera<br />
che realizzo è una doman<strong>da</strong>,<br />
a cui non ho risposta”:<br />
siamo tutti unici, con una<br />
storia, una memoria, <strong>del</strong>le<br />
conoscenze, eppure tutti<br />
destinati a scomparire, ad<br />
una fine inesorabile. Cosa<br />
rimane, quindi, di noi È<br />
possibile impedire la morte<br />
Si può non morire mai<br />
Se in fondo tutto è destinato<br />
a finire, per cosa vale la<br />
pena vivere Queste sono le<br />
domande nascoste in ognuna<br />
<strong>del</strong>le opere di Boltanski, che<br />
inevitabilmente sono generate<br />
in chi le osserva.<br />
Per calarci personalmente<br />
nell’opera di Boltanski ci siamo<br />
recati a Bologna, dove<br />
egli ha curato il Museo per<br />
ome è noto, l’Italia si<br />
C<br />
trova nel pieno <strong>del</strong>la<br />
campagna elettorale<br />
in vista <strong>del</strong>le elezioni<br />
di aprile.<br />
Noi maggiorenni <strong>del</strong>l’ultimora,<br />
tra Veltroni,<br />
Berlusconi, Casini e altri ancora<br />
ci troviamo di fronte<br />
alla responsabilità di dover<br />
scegliere un pezzetto <strong>del</strong> futuro<br />
<strong>del</strong> nostro Paese.<br />
Le nostre conoscenze riguardo<br />
l’importante argomento<br />
sono ancora poche, mentre<br />
aumentano le domande.<br />
Una cosa però ci è chiara: la<br />
chiamata al voto racchiude<br />
per noi una questione molto<br />
più essenziale <strong>del</strong>la sola<br />
crocetta sulla sche<strong>da</strong> elettorale<br />
(che resta comunque<br />
decisiva): cos’è per noi la<br />
politica Qual è il suo scopo<br />
Quali sono le nostre<br />
aspettative Da dove nasce<br />
una società più giusta<br />
Questa circostanza ci provoca<br />
quindi ad un giudizio e<br />
un giudizio che sia vero per<br />
noi non può che trarre fon<strong>da</strong>mento<br />
<strong>da</strong>lla nostra esperienza<br />
quotidiana, per prima<br />
quella di studenti.<br />
A scuola constatiamo ogni<br />
giorno un disinteresse, ormai<br />
divenuto parte <strong>del</strong>la<br />
normalità, verso ogni circostanza,<br />
perfino quelle gestite<br />
<strong>da</strong>gli studenti stessi. Proprio<br />
nelle occasioni in cui il<br />
tempo è affi<strong>da</strong>to al nostro<br />
libero arbitrio – come durante<br />
assemblee d‘istituto e<br />
autogestioni - emerge la<br />
sfiducia nella possibilità di<br />
incontrare una novità per<br />
sé, “tanto non cambia nulla,<br />
tanto è tutto uguale”.<br />
Da cosa, dunque, possiamo<br />
aspettarci un cambiamento<br />
All’interno <strong>del</strong>la realtà scolastica<br />
numerosi e importanti<br />
sono i progetti e le<br />
iniziative organizzate <strong>da</strong> insegnanti<br />
e studenti, ma <strong>da</strong><br />
soli non sono sufficienti a<br />
<strong>da</strong>re respiro e gusto allo<br />
studio. Solamente una persona<br />
che accetta la sfi<strong>da</strong><br />
posta in ogni istante <strong>da</strong>lla<br />
realtà, che accetta di impe-<br />
la Memoria di Ustica. Il grande<br />
capannone contiene i resti<br />
<strong>del</strong>l’aereo Itavia IH 870 caduto<br />
<strong>da</strong>l cielo di Ustica, la<br />
notte <strong>del</strong> 27 agosto 1980,<br />
mentre viaggiava <strong>da</strong> Bologna<br />
a Palermo con a bordo<br />
81 persone, uomini, donne<br />
e bambini, che forse si recavano<br />
in Sicilia per trascorrere<br />
le vacanze. L’aereo, sottratto<br />
al Mar Tirreno dopo<br />
<strong>10</strong> anni <strong>da</strong>lla tragedia, è qui<br />
ricostruito, a bran<strong>del</strong>li, attorno<br />
ad una armatura di<br />
ferro. Sopra l’aereo sono<br />
sospese 81 lampadine, la<br />
cui luce palpita, facendosi<br />
più intensa e più flebile, senza<br />
spegnersi mai. Tutto intorno,<br />
in 81 specchi neri ritroviamo<br />
riflessa l’ombra <strong>del</strong><br />
nostro volto, e dietro ogni<br />
specchio è nascosto un altoparlante,<br />
che sussurra una<br />
frase, poche parole, che<br />
ognuna <strong>del</strong>le persone che<br />
hanno perso la vita in quella<br />
strage avrebbe potuto dire.<br />
In questo luogo, <strong>da</strong>vanti all’opera<br />
di questo artista geniale,<br />
quelle domande sull’esistenza<br />
e il desiderio di<br />
qualcosa che non finisca diventano<br />
urgenti, pungenti.<br />
Uscendo, però, quello che<br />
mi è rimasto è una grande<br />
tristezza. Perché un museo<br />
non ti restituisce il fratello o<br />
l’amico; perchè rimane la<br />
sensazione che, in fondo,<br />
anche questo bellissimo e<br />
geniale tentativo di sottrarre<br />
qualcosa alla corrosione<br />
<strong>del</strong>la morte, sia vano.<br />
Il secondo fatto è la morte,<br />
in un incidente stra<strong>da</strong>le, di<br />
due ragazzi di Bologna che<br />
come me seguono l’esperienza<br />
di Gioventù Studentesca.<br />
La notizia è giunta<br />
alla fine di una cena con<br />
alcuni amici maturandi, durante<br />
la quale avevamo parlato<br />
tanto di futuro, progetti,<br />
di come la vita può non<br />
essere vana, a prescindere<br />
<strong>da</strong>l successo che avremo o<br />
<strong>da</strong>i risultati che accumuleremo.<br />
Provocati <strong>da</strong> questo fatto<br />
e <strong>da</strong>l momento particolare<br />
in cui è successo, il giovedì<br />
gnarsi lealmente e seriamente<br />
con ciò che ha di fronte fino<br />
a mettere ogni cosa alla prova<br />
<strong>del</strong>le proprie esigenze di<br />
pienezza, libertà e giustizia,<br />
porta una vera novità nell’ambiente<br />
in cui si trova.<br />
Così dovrebbero accadere<br />
anche nel rapporto con la<br />
politica.<br />
Nell’ultima lettera enciclica,<br />
il Santo Padre ci fa comprendere<br />
come tutto ciò sia<br />
vero anche per la realtà <strong>del</strong>lo<br />
Stato: “Il retto stato <strong>del</strong>le<br />
cose umane, il benessere<br />
morale <strong>del</strong> mondo non può<br />
mai essere garantito semplicemente<br />
mediante strutture,<br />
per quanto valide esse<br />
siano. […] Anche le struttu-<br />
Come il ricordo diventa memoria viva<br />
La vita non è… un museo<br />
dopo siamo an<strong>da</strong>ti a Bologna<br />
per il funerale di Elena e<br />
Francesco. La cosa che mi<br />
ha sconvolto quel giorno è<br />
stato vedere le facce dei<br />
genitori e degli amici: volti<br />
di uomini pieni di dolore,<br />
ma non disperati. Non mi<br />
dimenticherò mai più la faccia<br />
<strong>del</strong> papà di quel ragazzo,<br />
e il modo in cui abbracciava<br />
sua figlia. Che uno per<strong>da</strong><br />
un figlio, e in un dolore così<br />
indicibilmente grande possa<br />
avere un volto così certo,<br />
è segno che nella sua vita ha<br />
visto qualcosa che è più grande,<br />
più bello e potente persino<br />
<strong>del</strong>la morte; qualcosa<br />
che non muore.<br />
Tutto questo, che io ho solo<br />
intuito nelle facce di quelle<br />
persone, era nelle parole<br />
sicure di don Nicola, che ha<br />
celebrato il funerale: «La<br />
morte per i nostri sensi è<br />
sinonimo di fine. Gesù ci<br />
insegna, però, a guar<strong>da</strong>rla<br />
con gli occhi di Dio. Il chicco<br />
deve cessare di essere ciò<br />
che è, un seme, per diventa-<br />
re migliori funzionano soltanto<br />
se in una comunità<br />
sono vive <strong>del</strong>le convinzioni<br />
che siano in grado di motivare<br />
gli uomini ad una libera<br />
adesione all’ordinamento<br />
comunitario”.<br />
La posizione più ragionevole<br />
e più desiderabile nella<br />
politica risulta quindi quella<br />
di chi è disposto a mettere<br />
<strong>da</strong> parte i propri schemi e<br />
progetti ideologici per guar<strong>da</strong>re<br />
con realismo alle esigenze<br />
<strong>del</strong> Paese e <strong>del</strong> singolo,<br />
lasciando spazio e sostenendo<br />
quei luoghi che<br />
rendono possibile quel respiro<br />
di libertà che abbiamo<br />
sperimentato nella scuola<br />
e a cui le sole “strutture” non<br />
possono <strong>da</strong>re vita. Questa<br />
lealtà verso l’esperienza permette<br />
un dialogo vero e utile,<br />
che non diventa né chiusura<br />
né compromesso.<br />
Come dice Giussani: “Il dialogo<br />
è proposta all’altro di<br />
quello che io vivo e attenzione<br />
a quello che l’altro<br />
vive, per una stima <strong>del</strong>la sua<br />
umanità e un amore all’altro<br />
che non implica affatto un<br />
dubbio di me, che non implica<br />
affatto il compromesso<br />
in ciò che io sono”. Un<br />
dialogo così trasforma la<br />
diversità di posizioni <strong>da</strong><br />
impedimento a possibilità<br />
di avere una visione più<br />
ampia sulla realtà.<br />
Tutto questo si gioca ora<br />
nella concretezza <strong>del</strong> voto.<br />
L’apparente fine <strong>del</strong> chicco è<br />
segno di un nuovo inizio».<br />
Ecco, quella sicurezza che<br />
ho riconosciuto (che non è<br />
un ottimismo senza senso,<br />
ma è la certezza di una<br />
positività, di un disegno<br />
buono per loro e per la loro<br />
vita), una sicurezza<br />
desiderabile anche per me,<br />
che vorrei far mia. Quello<br />
che ho visto mi obbliga ad<br />
abolire ogni formalità o<br />
abitudinarietà di fronte a<br />
questa Pasqua che si avvicina,<br />
di fronte a questa festa<br />
che porta in sè la promessa<br />
di qualcosa che non muore,<br />
la promessa <strong>del</strong>l’eternità.<br />
Questi due avvenimenti, quindi,<br />
mi pongono una grande<br />
sfi<strong>da</strong>, mi chiedono una verifica<br />
e un cambiamento nel<br />
presente, perchè nessun istante<br />
<strong>del</strong>la mia vita sia buttato<br />
via.<br />
Pagina a cura di: Gianluca<br />
Lomarco, Alessandro<br />
Sabbattini, Carlotta<br />
Sabbatini, Emanuele<br />
Sconosciuto, Anna Vincenzi<br />
Info: theallapesca@live.it<br />
live.it
Giornata Mondiale <strong>del</strong>la Gioventù a Carpi<br />
“Misericordia io voglio e non sacrificio” (Mt. 9,13)<br />
Sabato 15 marzo<br />
Ore 19 – Cattedrale<br />
LITURGIA PENITENZIALE DIOCESANA<br />
presieduta <strong>da</strong> monsignor Elio Tinti<br />
Al termine verrà offerta la cena all’Oratorio Eden<br />
Ore 21.30 – Cinema Teatro Eden<br />
PALMA D’ORO <strong>2008</strong><br />
Spettacolo per giovani con musica,<br />
ballo e molto altro.<br />
Si invitano i gruppi giovanili a partecipare<br />
all’iniziativa con un proprio spettacolo.<br />
Info: Simone Ghelfi (338 8781137)<br />
Le fon<strong>da</strong>menta <strong>del</strong> matrimonio<br />
L’esperienza <strong>del</strong> gruppo sposi di Mirandola in ritiro a Serramazzoni<br />
15<br />
V ITA DELLA C HIESA <strong>16</strong> marzo '08<br />
Saremo presenti, sabato 15 marzo in Cattedrale,<br />
sia io che diversi sacerdoti chiamati, pur<br />
nella nostra debolezza e fragilità, a rendere<br />
presente il Signore in questa famiglia <strong>del</strong>la<br />
Chiesa di Carpi, e, in nome suo e <strong>del</strong>la sua<br />
forza, ad essere strumenti <strong>del</strong>la sua misericordia<br />
e <strong>del</strong> suo perdono. (…)<br />
Ti attendo! Il Signore Ti ama e Ti vuole bene!<br />
Lui si aspetta grandi cose <strong>da</strong> Te e Ti chiede di<br />
non sciupare l’unica vita che hai, che è preziosa<br />
ai suoi occhi ed è preziosa per tante persone<br />
che Ti sono vicine e che incontrerai.<br />
+ Elio Tinti, Vescovo<br />
Adulti di Ac<br />
Incontro Coa<br />
La Commissione Catechesi Organica Adulti (Coa)<br />
<strong>del</strong>la diocesi organizza per domenica <strong>16</strong> marzo alle<br />
ore 15.30, presso la parrocchia di Sant’Agata di Cibeno,<br />
un incontro teologico sul tema “Il Vangelo <strong>del</strong>la vita”.<br />
Interverrà come relatore don Roberto Vecchi, direttore<br />
<strong>del</strong>l’Ufficio Catechistico Diocesano.<br />
Sono cal<strong>da</strong>mente invitati a partecipare tutti i coordinatori<br />
e i gruppi Coa.<br />
Acr<br />
Esercizi spirituali di Pasqua<br />
Occorre ripensare il matrimonio: non quello degli altri,<br />
ma il proprio. Domande quali “perché sposarsi” e ancor<br />
di più “perché sposarsi in chiesa” non sono inutili, tanto<br />
meno dopo i primi anni di<br />
vita passati insieme. E’<br />
quello che si è chiesto il<br />
gruppo sposi Angelini –<br />
Panza <strong>del</strong>la parrocchia di<br />
Mirandola concludendo<br />
un primo ciclo di incontri<br />
con un’uscita a<br />
Serramazzoni presso l’Oasi<br />
Francescana. Le due<br />
giornate sono state impe-<br />
Cortile<br />
Verso la Settimana Santa<br />
Pastorale Familiare<br />
Incontro di formazione<br />
Domenica 30 Marzo, a Villa Chierici di Santa Croce, si terrà<br />
<strong>da</strong>lle ore 9.15 alle 14.00 (con pranzo) l’incontro di formazione<br />
per operatori dei corsi in preparazione al matrimonio.<br />
Tema: “La dimensione comunitaria <strong>del</strong> Matrimonio”. Relatore<br />
sarà don Battista Borsato, direttore <strong>del</strong>l’Ufficio di Pastorale<br />
Familiare <strong>del</strong>la Diocesi di Vicenza<br />
Ricca di appuntamenti si preannuncia la Settimana<br />
Santa a Cortile e a San Martino Secchia, così come si<br />
legge <strong>da</strong>l programma stampato con bella veste grafica<br />
<strong>da</strong>lla parrocchia per l’occasione e arricchito <strong>da</strong> vari<br />
spunti di meditazione.<br />
Innanzitutto ritornerà nei prossimi giorni in parrocchia<br />
padre Giovanni Kim, sacerdote coreano, che si renderà<br />
disponibile ad incontrare, confessare e visitare le<br />
famiglie che lo desiderano.<br />
Proseguirà inoltre la benedizione e visita alle famiglie,<br />
mentre il parroco e i ministri straordinari <strong>del</strong>l’Eucaristia<br />
sono sempre disponibili a visitare i malati, gli<br />
anziani e le persone sole, portando loro la Comunione.<br />
gnate in diversi momenti attraverso i quali è stato ripercorso<br />
il rito <strong>del</strong> matrimonio e si è cercato insieme, condividendo<br />
difficoltà e gioie (e tra queste anche l’arrivo dei figli)<br />
di recuperare e rileggere il<br />
fon<strong>da</strong>mento <strong>del</strong>l’essere<br />
sposi cristiani. Il breve ritiro<br />
di due giorni (8 e 9<br />
marzo <strong>2008</strong>) si è concluso<br />
con il rinnovo <strong>del</strong>le promesse<br />
matrimoniali <strong>del</strong>le<br />
sette coppie <strong>del</strong> gruppo,<br />
allietato <strong>da</strong>i “canti” dei<br />
bimbi presenti<br />
Presso il santuario mariano di Pietralba (BZ) si terranno<br />
<strong>da</strong>l 28 al 30 marzo prossimi gli esercizi spirituali<br />
di Pasqua per tutti i ragazzi <strong>del</strong>le scuole medie <strong>del</strong>la<br />
diocesi. Tema: “Stefano, testimone di Gesù”.<br />
Costo indicativo: 65 euro (viaggio in pullman e iscrizione<br />
compresi).<br />
Iscrizioni fino al 17 marzo.<br />
Info: Elisabetta Camellini (tel. 334 7630261; e-mail:<br />
btt84@hotmail.com) e Chiara Chiessi (tel. 339 2838491;<br />
e-mail: chiara.chiessi@tin.it).<br />
Azione Cattolica - Diocesi di Carpi<br />
Pellegrinaggio a Roma<br />
<strong>da</strong>l 3 al 4 maggio <strong>2008</strong><br />
per celebrare i 140 anni <strong>del</strong>l’associazione<br />
Sabato 3 maggio <strong>2008</strong><br />
Partenza <strong>da</strong> Mirandola alle ore 5:30 - <strong>da</strong> Carpi alle ore<br />
6:00<br />
Arrivo a Roma e pranzo al sacco<br />
Visite gui<strong>da</strong>te e incontro teologico con Mons. E.<br />
Manicardi<br />
Cena e pernotto all’istituto religioso “Mondo Migliore”<br />
di Castelgandolfo<br />
Domenica 4 maggio <strong>2008</strong><br />
Ritrovo in piazza S. Pietro per l’incontro con Benedetto<br />
XVI - Pranzo<br />
Rientro a Carpi (previsto per le 22:30)<br />
Iscrizioni settore Adulti: Roberto Cigarini - Tel. 059<br />
650908 Mail: rcigarini@alice.it<br />
Iscrizioni ACR: Chiessi Chiara - Tel. 339 2838491<br />
Mail: chiara.chiessi@tin.it<br />
Quota partecipazione comprensiva di: viaggio, ospitalità alberghiera,<br />
cena <strong>del</strong> sabato, colazione e pranzo (cestino) <strong>del</strong>la<br />
domenica, permessi, copertura assicurativa, Kit <strong>del</strong> pellegrino.<br />
Adulti (<strong>da</strong> 15 anni in su) <strong>10</strong>0 euro. Ragazzi (<strong>da</strong> 11 a 14 anni) 70<br />
euro. Bambini (<strong>da</strong> 3 a <strong>10</strong> anni) 50 euro. Bimbi (<strong>da</strong> 0 a 2 anni)<br />
Gratis.<br />
S.A.M.U.<br />
AUTOMAZIONI<br />
S.R.L.<br />
QUADRI ELETTRICI DI COMANDO<br />
E AUTOMAZIONI INDUSTRIALI<br />
4<strong>10</strong>12 FOSSOLI DI CARPI (MO) - via O.Pacifico, 9/1<br />
Tel. (059)660847 - Fax. (059)660845
<strong>16</strong><br />
<strong>16</strong> marzo '08<br />
V ITA DELLA C HIESA<br />
“H<br />
Michela Marchetto<br />
o visto gli uomini che<br />
condividono la fatica<br />
e il sudore. Ho visto<br />
gli uomini che si amano e<br />
non pensano solo a sé. Che<br />
si aiutano l’un l’altro e vivono<br />
<strong>da</strong> fratelli. Grazie, Signore!”<br />
(don Francesco<br />
Cavazzuti, Salmi <strong>da</strong>l buio).<br />
Queste parole ben si addicono<br />
all’esperienza di servizio<br />
che portano avanti i<br />
membri <strong>del</strong>l’associazione<br />
Volontari per le Missioni<br />
che sabato 8 marzo si sono<br />
riuniti in assemblea alla presenza<br />
<strong>del</strong> vescovo Elio Tinti,<br />
per rinnovare gli organi<br />
direttivi.<br />
Il desiderio di alcune persone<br />
che circa 23 anni fa<br />
sono partite per un’esperienza<br />
<strong>del</strong> tutto particolare,<br />
cioè vivere un periodo di<br />
volontariato all’estero in<br />
aiuto ad alcuni missionari<br />
<strong>del</strong> Benin (Africa), ha permesso<br />
di <strong>da</strong>r vita a questa<br />
associazione denominata<br />
Volontari per le Missioni<br />
(Vo.M.) per lo stretto legame<br />
di collaborazione con il<br />
Centro Missionario<br />
Diocesano.<br />
Quell’esperienza si è prolungata<br />
nel tempo grazie alle<br />
Santa Messa per i malati<br />
Domenica <strong>16</strong> marzo nella chiesa<br />
di San Francesco a Carpi il Vescovo<br />
celebrerà la Santa Messa per i malati<br />
e le associazioni di volontariato<br />
che si occupano di loro. Questo il<br />
programma:<br />
Ore 15: Confessioni<br />
Ore 15.30: Santa Messa presieduta<br />
<strong>da</strong>l Vescovo<br />
Seguirà momento di festa e scambio<br />
degli auguri di Pasqua.<br />
I Volontari per le Missioni in assemblea. L’intervento <strong>del</strong> vescovo Elio Tinti<br />
Gesù Cristo, sorgente di ogni servizio<br />
tante persone che hanno <strong>da</strong>to<br />
parte <strong>del</strong>le loro competenze<br />
professionali e <strong>del</strong> loro<br />
tempo per vivere un periodo<br />
accanto a missionari <strong>del</strong>la<br />
nostra diocesi sia in Benin<br />
che in altri paesi e continenti.<br />
Il Vo.M. è perciò l’espressione<br />
di quel volontariato<br />
laico che vuole sostenere i<br />
missionari e le loro comunità<br />
sia con aiuti concreti,<br />
sia con la formazione e l’invio<br />
di persone che desiderano<br />
stare con i più poveri e<br />
conoscere le loro terre.<br />
Sabato 8 marzo l’Associazione<br />
“Volontari per le Missioni”<br />
ha vissuto un forte<br />
momento assembleare con<br />
la presenza <strong>del</strong> vescovo Elio,<br />
il quale ha sostenuto e incoraggiato<br />
noi volontari: in<br />
particolare ha sottolineato<br />
l’importanza <strong>del</strong>l’essere<br />
missionari sempre e ovunque,<br />
tenendo presente che è<br />
il Signore Gesù il centro <strong>da</strong><br />
cui partire e a cui ritornare;<br />
ed è il Signore Gesù presente<br />
nell’Eucarestia che ci<br />
dà la forza di testimoniarLo.<br />
E’ seguito poi il confronto<br />
sulle attività svolte e in corso,<br />
(sta per concludersi l’itinerario<br />
di formazione “Estate<br />
in Missione” organizzata<br />
<strong>da</strong> quest’anno <strong>da</strong>i “Volontari<br />
per le Missioni” che<br />
seguiranno per il futuro anche<br />
la formazione e l’invio<br />
Festa <strong>del</strong>la Divina Misericordia<br />
Domenica 30 marzo <strong>2008</strong> a Cibeno<br />
Info<br />
Volontari per le Missioni,<br />
C.so Fanti, 13<br />
4<strong>10</strong>12 Carpi (MO)<br />
Cell. 340.2482552<br />
E-mail:<br />
vol.mission@tiscali.it<br />
dei volontari presso le missioni)<br />
e l’elezione <strong>del</strong> nuovo<br />
consiglio che, per il prossimo<br />
triennio, seguirà più<br />
<strong>da</strong> vicino l’associazione<br />
programmando le varie iniziative<br />
ed ai quali va fin <strong>da</strong><br />
ora l’augurio di un buon<br />
lavoro.<br />
Il gruppo di preghiera “Gesù Misericordioso” <strong>del</strong> Rinnovamento nello<br />
Spirito annuncia la celebrazione <strong>del</strong>la Festa <strong>del</strong>la Divina Misericordia,<br />
istituita <strong>da</strong>l papa Giovanni Paolo II, in calen<strong>da</strong>rio per la domenica “in<br />
Albis”, il prossimo 30 marzo.<br />
Nell’anno in cui i credenti <strong>del</strong>la diocesi di Carpi sono invitati <strong>da</strong>l vescovo<br />
Elio Tinti a “testimoniare e irradiare consolazione e misericordia” la<br />
celebrazione <strong>del</strong>la festa assume un significato speciale.<br />
Tutti sono invitati ad unirsi alla preghiera che si terrà presso la chiesa di<br />
Sant’Agata a Cibeno di Carpi con inizio alle ore 15 e sarà presieduta <strong>da</strong> don<br />
Fulvio Bresciani, assistente spirituale regionale <strong>del</strong> RnS. La Santa Messa<br />
è prevista alle ore <strong>16</strong> e sarà seguita <strong>da</strong>ll’adorazione eucaristica con<br />
meditazione sul tema “Frutto <strong>del</strong>lo Spirito è…Benevolenza e mitezza”<br />
Giornata dei<br />
Martiri Missionari<br />
Gli<br />
appuntamenti<br />
per la diocesi<br />
Venerdì 14 marzo al termine<br />
<strong>del</strong>la Via Crucis cittadina<br />
verranno ricor<strong>da</strong>ti i 21<br />
missionari uccisi nel 2007.<br />
Martedì 25 marzo ore 15,30<br />
presso il Centro<br />
Missionario testimonianza<br />
di suor Annalisa Costardi<br />
( Missionaria <strong>del</strong>la Consolata)<br />
che ha assistito ,nel<br />
2006, all’uccisione di suor<br />
Leonella Sgorbati in Somalia.<br />
Da segnalare che venerdì<br />
14 marzo nella Cattedrale<br />
di Teramo porterà la sua<br />
testimonianza di martire il<br />
nostro missionario<br />
diocesano Don Francesco<br />
Cavazzuti.<br />
San Marino<br />
incontra<br />
don Francesco<br />
Cavazzuti<br />
La Parrocchia di San Biagio in<br />
San Marino, il Circolo “Bruno<br />
Mora” e la Polisportiva<br />
Sanmarinese promuovono per<br />
martedì 18 marzo alle ore 21<br />
al Teatro Ariston di San Marino<br />
un incontro con don Francesco<br />
Cavazzuti che illustrerà<br />
il progetto di soli<strong>da</strong>rietà per la<br />
creazione di attività di formazione<br />
professionale in agricoltura<br />
per i ragazzi di stra<strong>da</strong> di<br />
Itapirapua in Brasile.<br />
Alla serata sarà presente anche<br />
il sin<strong>da</strong>co di Carpi Enrico<br />
Campe<strong>del</strong>li che racconterà <strong>del</strong><br />
suo incontro con don Francesco<br />
e la realtà brasiliana essendo<br />
stato ospite <strong>del</strong> missionario<br />
carpigiano insieme al vescovo<br />
Elio Tinti.<br />
Durante la serata verrà effettuata<br />
una sottoscrizione a premi<br />
il cui ricavato andrà a favore<br />
<strong>del</strong> progetto.<br />
Circolo Anspi “Mario<br />
Gasparini Casari”<br />
Sant’Antonio in Merca<strong>del</strong>lo<br />
Pellegrinaggio<br />
ad Assisi – Perugia<br />
25 – 26 – 27<br />
aprile <strong>2008</strong><br />
Accompagnatore:<br />
don Roberto Vecchi<br />
Quote di partecipazione (viaggio,<br />
vitto, alloggio, ingressi vari e guide):<br />
Iscritti al Circolo 250 euro,<br />
Non iscritti 255 euro, Bambini<br />
fino a <strong>10</strong> anni 200 euro, Caparra<br />
d’iscrizione 50 euro.<br />
Numero minimo di partecipanti:<br />
30 persone<br />
Info: Anna Maria Cavazza (tel.<br />
059 674195) e Giovanna<br />
Mantovani (tel. 059 674178; cell.<br />
320 0829129).<br />
12 APRILE <strong>2008</strong><br />
RIMINI<br />
Pellegrinaggio al Santuario <strong>del</strong>la Madonna <strong>del</strong>la<br />
Misericordia dei Padri <strong>del</strong> Preziosissimo Sangue<br />
a Rimini. Nel pomeriggio visita alla Comunità<br />
Papa Giovanni XXIII di don Oreste Benzi.<br />
23-26 GIUGNO <strong>2008</strong><br />
MEDJUGORIE<br />
Partenza e arrivo in aereo <strong>da</strong> Bergamo<br />
Accompagnatore:<br />
don Marino Mazzoli<br />
UFFICIO DIOCESANO PELLEGRINAGGI<br />
28 LUGLIO<br />
2 AGOSTO <strong>2008</strong><br />
GIUBILEO<br />
A LOURDES<br />
Luogo di consolazione<br />
e misericordia<br />
PELLEGRINAGGIO<br />
DIOCESANO<br />
“Lourdes è quella<br />
fonte dove<br />
la coscienza ritorna pulita”<br />
(Giovanni Paolo II)<br />
Iscrizioni entro il 31 marzo<br />
Corso M. Fanti, 13 - 4<strong>10</strong>12 Carpi (MO) – Tel. 059-652552 - uff.pellegrinaggi@tiscali.it
Da sabato 15<br />
marzo Carpi<br />
riconquista<br />
Palazzo Pio:<br />
concerti, letture,<br />
degustazioni,<br />
<strong>da</strong>nze e tanto altro<br />
nei due giorni di<br />
celebrazioni per la<br />
riapertura <strong>del</strong><br />
Castello. Venerdì<br />
14 marzo<br />
l’inaugurazione<br />
<strong>del</strong>la mostra<br />
dedicata ad<br />
Alberto Pio.<br />
Il<br />
Daniele Fran<strong>da</strong><br />
programma degli appuntamenti<br />
che accompagnano<br />
il ritorno<br />
di Palazzo Pio è<br />
un ricco piatto di primizie.<br />
Le arti si fonderanno per<br />
raccontare e interpretare la<br />
storia e l’architettura di un<br />
pezzo fon<strong>da</strong>mentale <strong>del</strong>la<br />
nostra città, restituito alla<br />
cittadinanza dopo i lavori<br />
di restauro che hanno interessato<br />
soprattutto la parte<br />
centrale <strong>del</strong> monumento. Il<br />
Castello si arricchisce di<br />
nuovi percorsi di visita e si<br />
trasforma in un contenitore<br />
d’eccezione per la due giorni<br />
di celebrazioni di sabato 15<br />
e domenica <strong>16</strong> marzo: il<br />
weekend si preannuncia<br />
mozzafiato.<br />
In realtà il primo appuntamento<br />
è fissato già per venerdì<br />
14 marzo alle ore<br />
19, quando nell’Appartamento<br />
nobile verrà inaugurata<br />
la mostra “L’immagine<br />
<strong>del</strong> Principe – I ritratti di<br />
Alberto III nel Palazzo dei<br />
Pio a Carpi”. Interverranno<br />
Enrico Campe<strong>del</strong>li, sin<strong>da</strong>co<br />
di Carpi e Alberto<br />
Bellelli, assessore alle Politiche<br />
culturali <strong>del</strong> Comune<br />
di Carpi; fino alle 21<br />
visita libera ad ingresso gratuito,<br />
mentre sarà necessaria<br />
la prenotazione per seguire<br />
Vittorio Sermonti nella<br />
APPUNTAMENTI<br />
CONCERTI<br />
Lunedì 17 marzo<br />
Mirandola – Chiesa di San Francesco<br />
Lunedì 17 marzo alle ore 21 nella Chiesa di San Francesco a<br />
Mirandola si terrà il concerto “Stabat Mater” di Gioacchino Rossini,<br />
eseguito <strong>da</strong>ll’orchestra e coro “Città di Mirandola”, e <strong>da</strong>l coro “G.<br />
Verdi” di Ostiglia.<br />
C ULTURA E S PETTACOLI<br />
Festa a Palazzo<br />
narrazione “Il viaggio di<br />
Enea negli Inferi” <strong>da</strong>l VI<br />
libro <strong>del</strong>l’Eneide di Virgilio.<br />
Dal 14 al <strong>16</strong> marzo l’ingresso<br />
alla mostra è gratuito,<br />
così come per la prima<br />
domenica di ogni mese per<br />
i cittadini residenti nell’Unione<br />
Terre d’Argine. Da<br />
martedì 18 marzo e fino al<br />
termine <strong>del</strong>la mostra (15<br />
giugno) è previsto il seguente<br />
biglietto d’ingresso: 3 euro<br />
intero, 2 euro ridotto. Dal<br />
15 marzo al 18 maggio sarà<br />
possibile visitare anche la<br />
mostra “Bozzetti e sculture”,<br />
una raccolta di opere<br />
provenienti <strong>da</strong>lla Collezione<br />
Severi. L’esposizione,<br />
allestita nell’Appartamento<br />
inferiore <strong>del</strong> Palazzo, rimarrà<br />
aperta su prenotazione<br />
<strong>da</strong>l martedì al giovedì<br />
<strong>da</strong>lle <strong>10</strong> alle 13; venerdì,<br />
sabato e festivi <strong>da</strong>lle <strong>10</strong> alle<br />
13 e <strong>da</strong>lle 15 alle 19.<br />
Sabato 15 alle ore <strong>16</strong>, nel<br />
Cortile d’onore, l’inaugurazione<br />
ufficiale <strong>del</strong> Palazzo<br />
con gli interventi di Vasco<br />
Errani, presidente <strong>del</strong>la<br />
Regione Emilia Romagna,<br />
i già citati Enrico<br />
Campe<strong>del</strong>li e Alberto<br />
Bellelli, Giovanni Gnoli,<br />
architetto responsabile dei<br />
lavori di restauro e Manuela<br />
Rossi, direttrice dei Musei<br />
di Palazzo dei Pio. A seguire,<br />
<strong>da</strong>lle 17 presso la Loggia<br />
di primo ordine, la Surya<br />
Dance Company proporrà<br />
il balletto “La <strong>da</strong>nza <strong>del</strong>le<br />
Muse”. La stessa compagnia<br />
di <strong>da</strong>nza ha organizzato<br />
per le ore 20 nel Salotto<br />
Degoli, “La seduzione <strong>del</strong><br />
contatto”; lo spettacolo sarà<br />
riproposto domenica alla<br />
stessa ora. Alle 21.15, in<br />
occasione <strong>del</strong>l’inaugurazione<br />
<strong>del</strong>la Sala <strong>del</strong>le Vedute,<br />
Carlo Guaitoli e Barbara<br />
Corradini saranno protagonisti<br />
di “Estasi Musicali”,<br />
un recital per pianoforte e<br />
voce recitante.<br />
Una visita gui<strong>da</strong>ta al Museo<br />
<strong>del</strong>la Xilografia, con<br />
inizio alle ore <strong>10</strong>, farà <strong>da</strong><br />
apripista agli eventi di domenica<br />
<strong>16</strong>. Alle 11 e alle<br />
12 lectio magistralis di Cesare<br />
Vasoli e concerto aperitivo<br />
a cura <strong>del</strong>l’Istituto<br />
Vecchi-Tonelli. Elena<br />
Svalduz <strong>del</strong>l’università di<br />
Padova sarà la relatrice <strong>del</strong><br />
saggio “La città <strong>del</strong>le pietre”<br />
(ore 15). Nella Loggia<br />
di ponente alle 17 Filippo<br />
Carnazza racconta “La<br />
scagliola carpigiana”, mentre<br />
alle 18 nella Loggia <strong>del</strong><br />
Novecento il tema è “Carpi<br />
e la mo<strong>da</strong>”, affrontato <strong>da</strong>lla<br />
stilista Anna Molinari: l’occasione<br />
è ghiotta per scoprire<br />
i nuovi percorsi<br />
museali. Alle 21 l’evento<br />
su prenotazione “Rita<br />
Hayworth e la redenzione<br />
di Shawshank - di Stephen<br />
King”, narra Simone Maretti<br />
sulle musiche curate <strong>da</strong> Elena<br />
Luppi; grande chiusura<br />
alle ore 23: nella Cappella<br />
dei Pio potremo ascoltare<br />
le “Arie rinascimentali” eseguite<br />
<strong>da</strong> Tiziana Santini,<br />
cembalo e Fanny Bellotto,<br />
soprano.<br />
Più di un motivo dunque<br />
per assistere alla riapertura<br />
<strong>del</strong> Castello, tra assaggi,<br />
balli, musica e tanta voglia<br />
di scoprire.<br />
A.C.E.G.<br />
CINEMA<br />
TEATRO<br />
EDEN<br />
Via Santa Chiara 22 - 4<strong>10</strong>12 CARPI<br />
Telefono 059/650571<br />
<strong>16</strong> marzo '08<br />
17<br />
Fiorenza, espone in Sala Duomo<br />
Cavalli, motore <strong>del</strong>la pittura<br />
G<br />
ià erano e continuano<br />
a essere poche le<br />
donne pittrici, se poi<br />
si pensa al soggetto<br />
favorito, i cavalli, allora sì<br />
che si è certi che Fiorenza<br />
è veramente una rarità.<br />
Bolognese purosangue, nella<br />
città felsinea ha conseguito<br />
l’abilitazione magistrale e<br />
la maturità al liceo artistico<br />
con i maestri Azzaroni,<br />
Contini, allievo di Giorgio<br />
Morandi e Virgilio Guidi<br />
all’Accademia di Belle Arti<br />
di Bologna.<br />
Giovanissima, Fiorenza inizia a dipingere e a studiare l’arte<br />
<strong>del</strong> Seicento, poi intraprende l’attività di decoratrice<br />
miniaturista in stile fiammingo. Nel solco <strong>del</strong>la miglior<br />
tradizione figurativa, fe<strong>del</strong>e a una classicità di grande realismo,<br />
si dedica alla documentazione pittorica e storica <strong>del</strong>la<br />
civiltà contadina con immagini di architetture rurali, interni<br />
di antiche cucine e cavalli al galoppo. Sono proprio loro la<br />
sua grande forza infatti, non a caso, Fiorenza è conosciuta<br />
proprio come “la pittrice dei cavalli”. Sono loro il suo<br />
“marchio”, una firma che affascina per la sua poderosa forza.<br />
Sono quasi sempre cavalli al galoppo, un simbolo di libertà<br />
verso la libertà, animali magnifici e fieri che sanno stare<br />
accanto all’uomo e anche servirlo, ma non si fanno mai<br />
realmente possedere. Criniere al vento, code serpeggianti<br />
vibrano in sapienti accostamenti cromatici e catturano il<br />
visitatore. Spesso per sempre, di certo contribuiscono in<br />
maniera determinante a far sì che il nome di Fiorenza resti<br />
ben impresso nella mente come un ferro di cavallo incandescente<br />
forgiato <strong>da</strong>l maniscalco.<br />
La più recente produzione di Fiorenza è rappresentata sempre<br />
<strong>da</strong> cavalli ma, è questa la novità, in notturno.<br />
“Trenta anni fa – osserva Fiorenza – ho iniziato con una<br />
pittura documentatrice <strong>del</strong>le miserie <strong>del</strong>l’alto Appennino<br />
bolognese e modenese, in pieno clima di emigrazione. Poi,<br />
circa negli anni Novanta, vedendo il Palio di Montese e di<br />
Savigno detto il Palio di Maggio, una galoppata competitiva<br />
fra 12 frazioni che si svolge la penultima domenica di<br />
maggio, è nato il mio interesse per il cavallo, espressione di<br />
energia, forza, senso liberatorio. Cominciai a ritralo in un<br />
correre sfrenato, tra alberi rinsecchiti e rocce e castelli<br />
diroccati”.<br />
Oggi i suoi inconfondibili cavalli galoppano in notturno, con<br />
fon<strong>da</strong>li cupi e squarci di luce che sottintendono, come lascia<br />
intuire la stessa pittrice, “la presenza di un’entità superiore<br />
all’uomo, divina, che illumina la realtà ed evoca un mondo<br />
migliore”.<br />
Come in ogni artista che si rispetti, Fiorenza è “in progress”.<br />
La sua abilità nel disegno resta intatta ma si rafforza con il<br />
colore; l’attenzione al particolare e la forza di un impasto<br />
cromatico scrupoloso e talvolta au<strong>da</strong>ce fanno il resto. Un’abilità<br />
tecnica indubbia che nasconde la fatica necessaria per appro<strong>da</strong>re<br />
a tele così forti in cui emergono la destrezza <strong>del</strong>la figura<br />
e la forza <strong>del</strong>la pennellata. Libera, come questi cavalli partiti<br />
<strong>da</strong> chissà dove per chissà dove. Come i nostri desideri e le<br />
nostre speranze, sempre al galoppo per arrivare a un traguardo<br />
che non c’è. Il motore <strong>del</strong>la vita sono proprio i “sogni”<br />
esattamente come il motore <strong>del</strong>la pittura di Fiorenza sono i<br />
cavalli. Belli, bellissimi, forti come i nostri sogni quando li<br />
vogliamo far diventare realtà.<br />
Annalisa Bonaretti<br />
Fiorenza, “la pittrice dei cavalli”, a Carpi in Sala Duomo<br />
il 15, <strong>16</strong> – 22,23,24 – 29, 30 marzo <strong>2008</strong><br />
INCONTRI<br />
Mercoledì 19 marzo<br />
Carpi – Auditorium Biblioteca Loria<br />
Mercoledì 19 marzo, con inizio alle ore 21, primo incontro per il ciclo<br />
“La persona, il tempo e gli eventi”, ideato e condotto <strong>da</strong> Domenico<br />
Barrilà. L’analista e scrittore incontrerà Vito Mancuso, docente di<br />
teologia moderna e contemporanea presso l’Università San Raffaele<br />
di Milano, e insieme intraprenderanno un dibattito sul tema “Il sogno<br />
struggente di un tempo senza fine. L’anima e l’eternità”. L’evento,<br />
che avrà luogo presso l’auditorium <strong>del</strong>la Biblioteca Multimediale<br />
“A. Loria”, è ad ingresso gratuito, fino ad esaurimento posti. Per<br />
informazioni e prenotazioni: Ufficio Cultura tel: 059/649905; mail:<br />
cultura@carpidiem.it.<br />
MOSTRE<br />
Da lunedì 3 a lunedì 31 marzo<br />
Carpi – O&A Centro Affari, viale L. Ariosto, 14<br />
Ultima chanche per ridere con la comicità illustrata: “L’umorismo ai<br />
tuoi piedi” dedica il mese di marzo alle vignette di Fabio Bacci,<br />
decano degli umoristi pistoiesi. Autodi<strong>da</strong>tta, Bacci collabora con<br />
diverse riviste locali e nazionali. L’esposizione è ad ingresso libero<br />
e sarà visitabile fino al 31 marzo, <strong>da</strong>l lunedì al venerdì <strong>da</strong>lle 8.30 alle<br />
12.30 e <strong>da</strong>lle 14.30 alle 19. Info allo 059/687750, o all’indirizzo e-<br />
mail: info@oeacentroaffari.it.<br />
NON È UN PAESE PER VECCHI<br />
Venerdì: ore 21<br />
Sabato: proiezione<br />
sospesa<br />
(rassegna<br />
“La Palma d’Oro)<br />
Domenica:<br />
Ore 18,00 - 21,00<br />
Lunedì: 21,00<br />
(ingresso ridotto)
18<br />
<strong>16</strong> marzo '08<br />
CURIA VESCOVILE<br />
Curia Vescovile,<br />
Corso Fanti, 13 Carpi<br />
Tel 059 686048<br />
CARITAS DIOCESANA CARPI<br />
Ha il compito di realizzare<br />
l’attuazione <strong>del</strong> precetto<br />
evangelico <strong>del</strong>la carità nella<br />
comunità diocesana e<br />
nelle parrocchie.<br />
Sede Legale: Corso Fanti, 13 – Carpi.<br />
Sede Operativa: c/o Porta Aperta Carpi,<br />
Via Peruzzi, 38 – 4<strong>10</strong>12 Carpi (MO). Tel<br />
059 689370 - Fax 059 6329186.<br />
Sito internet: www.caritascarpi.it<br />
E-mail: segreteria@caritascarpi.it.<br />
Orari di apertura: <strong>da</strong> lunedì a venerdì <strong>da</strong>lle<br />
9 alle 12,30 e <strong>da</strong>lle 15,30 alle 18,30.<br />
GIOVEDÌ 13 MARZO<br />
INCONTRI<br />
• Ore 9.30 – Seminario – Aggiornamento<br />
per il clero<br />
• Ore <strong>16</strong> – Mirandola - Aggiornamento<br />
per gli IRC<br />
VENERDÌ 14 MARZO<br />
PREGHIERA<br />
• Ore 17.15 – Chiesa <strong>del</strong>l’Adorazione –<br />
Preghiera per le vocazioni<br />
• Ore 21 – San Francesco - Via Crucis<br />
cittadina<br />
• Ore 21 – Concordia – Via Crucis vivente<br />
SABATO 15 MARZO<br />
PREGHIERA<br />
• Ore 19 – Cattedrale - Penitenziale per i<br />
giovani<br />
A GENDA<br />
INCONTRI<br />
• Ore 21.30 – Eden – Palma d’oro<br />
DOMENICA <strong>16</strong> MARZO<br />
Giornata Mondiale <strong>del</strong>la Gioventù<br />
Domenica <strong>del</strong>le Palme<br />
MERCOLEDÌ 19 MARZO<br />
PREGHIERA<br />
• Ore 21 – Cattedrale – Santa Messa<br />
Crismale alla quale sono invitati tutti i<br />
fe<strong>del</strong>i – Consegna <strong>del</strong>le offerte <strong>del</strong>la<br />
Quaresima di Carità<br />
VENERDÌ 21 MARZO - VENERDÌ SANTO<br />
Giornata mondiale per i luoghi santi – Il<br />
Papa ha sollecitato una speciale preghiera<br />
e una generosa soli<strong>da</strong>rietà per i cattolici<br />
che abitano in Terra Santa<br />
Parrocchia<br />
<strong>del</strong>la Cattedrale<br />
CELEBRAZIONI<br />
DELLA SETTIMANA SANTA<br />
<strong>2008</strong><br />
PORTA APERTA<br />
I servizi offerti sono: ascolto,<br />
ricerca lavoro, interventi<br />
in generi alimentari, orientamento<br />
e tutela dei diritti,<br />
accompagnamento a persone<br />
e famiglie in difficoltà,<br />
distribuzione indumenti e<br />
mobilio usati, organizzazione<br />
di momenti d’incontro e<br />
integrazione per stranieri.<br />
CARPI - Via Peruzzi, 38<br />
Tel. 059 689370 - Fax 059 6550219.<br />
Sito internet: www.portaapertacarpi.it,<br />
E-mail: segreteria@portaapertacarpi.it.<br />
Orari di apertura al pubblico: lunedì,<br />
martedì, giovedì e venerdì <strong>da</strong>lle 9,30 alle<br />
11,30 e <strong>da</strong>lle <strong>16</strong>,30 alle 18,30.<br />
MIRANDOLA - Via S. Faustino 130<br />
Tel e Fax 0535 24183.<br />
E-mail: portaperta.mirandola@libero.it.<br />
Orari di apertura al pubblico: martedì,<br />
giovedì e venerdì <strong>da</strong>lle <strong>10</strong> alle 11,30.<br />
UFFICIO MISSIONARIO<br />
Tiene i contatti con tutti i<br />
missionari <strong>del</strong>la Diocesi nei<br />
diversi Paesi <strong>del</strong> mondo e<br />
coinvolge la comunità su<br />
progetti in loro sostegno.<br />
Corso Fanti, 13 – Carpi.<br />
Aperto <strong>da</strong>l lunedì al sabato <strong>da</strong>lle 9 alle<br />
12,30 e il martedì <strong>da</strong>lle 15 alle 18.<br />
Tel e fax 059 689525. E-mail:<br />
ufficiomissionario@carpi.chiesacattolica.it<br />
UFFICIO PELLEGRINAGGI<br />
Organizza e coordina i pellegrinaggi<br />
diocesani; consulenza<br />
alle parrocchie nell’organizzazione<br />
di viaggi;<br />
possibilità per privati di<br />
prenotare pellegrinaggi e<br />
viaggi autonomi; consultabili<br />
numerose pubblicazioni.<br />
Aperto <strong>da</strong>l lunedì al<br />
sabato <strong>da</strong>lle 9 alle 12,30.<br />
Corso Fanti, 13 – Carpi.<br />
Tel e fax 059 652552.<br />
E-mail: uff.pellegrinaggi@tiscali.it<br />
CENTRO DI CONSULENZA FAMILIARE<br />
Risponde alle esigenze<br />
relazionali <strong>del</strong>la vita di coppia,<br />
<strong>del</strong>la famiglia e <strong>del</strong>la<br />
persona.<br />
Senza scopo di lucro e gratuito,<br />
nel rispetto assoluto<br />
<strong>del</strong> segreto professionale.<br />
Via Catellani 9 - Carpi<br />
Tel 059 644352.<br />
Sito internet: www.consultoriodiocesano.it<br />
E-mail: info@consultoriodiocesano.it<br />
Si riceve su appuntamento oppure<br />
attraverso il sito nel servizio mail-help.<br />
CENTRO MULTIMEDIA “MONS. A. M. GUALDI”<br />
Tre sezioni – Biblioteca,<br />
Archivi storici ed<br />
Emeroteca e Multimediale<br />
– rivolte in modo particolare<br />
a catechisti, animatori<br />
dei gruppi associativi, studenti,<br />
insegnanti.<br />
Seminario Vescovile<br />
Corso Fanti, 44 a Carpi – Tel 059<br />
653835 – E-mail:<br />
centromultimedia@interfree.it<br />
Martedì e venerdì <strong>da</strong>lle <strong>16</strong> alle 19 -<br />
mercoledì e sabato <strong>da</strong>lle 9 alle 12<br />
Sante Messe<br />
in occasione<br />
<strong>del</strong>la Pasqua<br />
<strong>2008</strong><br />
in Struttura<br />
Protetta<br />
a Carpi<br />
Nella gioia<br />
<strong>del</strong> Risorto<br />
Buona Pasqua<br />
“Il Quadrifoglio”<br />
piazzale Donatore di Sangue 1<br />
Sabato 15 marzo ore <strong>16</strong><br />
celebra don Gianpio Caleffi<br />
W<br />
“Il Carpine”<br />
piazzale Donatore di Sangue 1<br />
Martedì 18 marzo ore <strong>16</strong><br />
celebra don Gianpio Caleffi<br />
W<br />
“Tenente Marchi”<br />
via Catellani 9<br />
Domenica S. Pasqua 23<br />
marzo ore 9,15<br />
celebra monsignor Elio Tinti<br />
Sono invitati gli operatori, i parenti,<br />
volontari e amici<br />
Al termine un momento di festa<br />
Martedì 4 Marzo<br />
alle ore 2,30<br />
ricca di Anni,<br />
di Amore,<br />
e Sapienza<br />
si è addormentata<br />
nel Signore<br />
zia Tina Silvestri<br />
Ti avremo sempre nel<br />
nostro cuore<br />
Rosanna e Mariuccia<br />
<strong>16</strong> marzo - Domenica <strong>del</strong>le palme<br />
• ore 8,00- 9,30 - Ss. Messe<br />
• ore <strong>10</strong>,20 - Benedizione <strong>del</strong>le palme e<br />
Processione <strong>da</strong>lla Chiesa di Santa<br />
Chiara.<br />
• ore <strong>10</strong>,45 - In Duomo: S.Messa presieduta<br />
<strong>da</strong> Mons. Vescovo<br />
• ore 12,00 - S.Messa<br />
• ore <strong>16</strong>,00 - Esposizione e adorazione<br />
<strong>del</strong> SS.mo Sacramento in Duomo.<br />
• ore 18,00 - S.Messa<br />
17,18,19 marzo – Lunedì, Martedì,<br />
Mercoledì Santo<br />
• ore 9,00 - Lodi - S.Messa - Esposizione<br />
<strong>del</strong> SS.mo Sacramento<br />
(Quarantore)<br />
• ore 11,30 - Ora Media - Reposizione<br />
<strong>del</strong> SS.mo Sacramento<br />
• ore <strong>16</strong>,00 - Adorazione comunitaria e<br />
Benedizione Eucaristica<br />
• ore 18,30 - S.Messa (sospesa il Mercoledì<br />
Santo)<br />
Mercoledì Santo 19 marzo<br />
• ore 21,00 - S. Messa Crismale presieduta<br />
<strong>da</strong> Mons. Vescovo.<br />
TRIDUO PASQUALE<br />
20 marzo - Giovedì Santo<br />
• ore 9,00 - Ufficio di Letture e Lodi<br />
• ore 15,00 - S. Messa nella Cena <strong>del</strong><br />
Signore, per i ragazzi <strong>del</strong> catechismo<br />
• ore 19,00 - S. Messa nella Cena <strong>del</strong><br />
Signore. Presiede Mons. Vescovo<br />
• ore 21,15 - Adorazione Eucaristica<br />
21 marzo - Venerdì Santo<br />
(Digiuno e astinenza. La Cattedrale resta<br />
aperta anche <strong>da</strong>lle 12 alle 15 per<br />
l’adorazione personale)<br />
• ore 9,00 - Ufficio di Letture e Lodi<br />
• ore 15,00 - Via Crucis per i ragazzi<br />
• ore 19,00 - Celebrazione <strong>del</strong>la Passione<br />
<strong>del</strong> Signore. Presiede Mons.<br />
Vescovo<br />
• ore 21,15 - Via Crucis animata <strong>da</strong>lla<br />
Corale <strong>del</strong>la Cattedrale<br />
22 marzo - Sabato Santo<br />
(disponibilità di confessori in Duomo<br />
per tutta la giornata)<br />
• ore 9,00 -. Ufficio di Letture e Lodi<br />
• ore 21,30 - Solenne Veglia Pasquale.<br />
Presiede Mons. Vescovo<br />
23 marzo - Solennità <strong>del</strong>la Risurrezione<br />
<strong>del</strong> Signore<br />
• Ss Messe alle ore: 8,00 - 9,30 - <strong>10</strong>,45<br />
(S. Messa Episcopale) - 12,00 - 18,00<br />
24 marzo - Lunedì fra l’ottava di Pasqua<br />
• orario festivo <strong>del</strong>le Ss. Messe<br />
RECUPERANDIA<br />
Nuova vita alle cose - per<br />
uno stile di vita più equo e<br />
sostenibile.<br />
Via Montecassino, <strong>10</strong>/h - Carpi.<br />
Tel 059 643225 – fax 059 6329186.<br />
E-mail: recuperandia@portaapertacarpi.it.<br />
Orario di apertura: martedì e giovedì <strong>da</strong>lle 9 alle<br />
12 e <strong>da</strong>lle <strong>16</strong>,30 alle 19; sabato <strong>da</strong>lle 9 alle 13.<br />
UFFICIO PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI<br />
Coordinamento e promozione<br />
dei mezzi di comunicazione.<br />
È disponibile per tutte<br />
le parrocchie e realtà ecclesiali<br />
un servizio di Ufficio<br />
stampa. Aperto <strong>da</strong>l lunedì al<br />
venerdì <strong>da</strong>lle 9 alle 12,30.<br />
Via Loschi, 8 - Carpi. Tel 059 687068, fax<br />
059 630238. E-mail:<br />
ufficiostampa@carpi.chiesacattolica.it.<br />
Settimanale <strong>del</strong>la Diocesi di Carpi<br />
Direttore responsabile: Luigi Lamma<br />
Re<strong>da</strong>zione: Annalisa Bonaretti (coordinatrice, area<br />
cronaca cultura e società); Virginia Panzani (area vita<br />
ecclesiale); Daniele Fran<strong>da</strong>; Laura Michelini (area<br />
Mirandola – Concordia); Benedetta Bellocchio; Saverio<br />
Catellani; Corrado Corradi.<br />
Collaboratori: Lidia Bovi, Gianpaolo Camurri, Nicola<br />
Catellani, Davide Cattini, Dante Colli, Pier Giuseppe<br />
Levoni, Maria Luisa Luppi, don Carlo Malavasi,<br />
Silvia Pignatti, Antonio Prandi, mons. Douglas Regattieri,<br />
Alberto Rustichelli, Ornella Tibasti, Luca Verrini.<br />
Fotografia: Paolo Santini, Roberto Rossi -Art Director<br />
Claudio Varetto<br />
GRAFICA E IMPAGINAZIONE: Compuservice sas - 059/684472.<br />
Re<strong>da</strong>zione - Ufficio Abbonamenti e Pubblicità -<br />
Amministrazione: via d.E.Loschi 8 - Carpi<br />
(a fianco <strong>del</strong>la Cattedrale)<br />
tel. 059/687068 - fax 059/630238<br />
Una copia 1,00(i.i) - Copie arretrate 2,00(i.i)<br />
ABBONAMENTO ORDINARIO 35,00 (i.i)<br />
ABBONAMENTO SOSTENITORE 50,00 (i.i) BENE-<br />
MERITO <strong>10</strong>0,00 (i.i)<br />
Registrazione <strong>del</strong> Tribunale di Modena n. 841 <strong>del</strong> 22.11.86 - C.C.P.<br />
n. 155174<strong>10</strong> intestato a Notizie, Settimanale <strong>del</strong>la Diocesi di Carpi<br />
- Stampa: Galeati industrie grafiche Spa - www.galeati.it - Autorizzazione<br />
Prot. DCSP/1/1/5681/<strong>10</strong>2/88/BU <strong>del</strong> 13.2.90. Notizie fruisce<br />
dei contributi statali diretti di cui alla Legge 7 agosto 1990 nr. 250.<br />
Re<strong>da</strong>zione: re<strong>da</strong>zione@notiziecarpi.it<br />
Amministrazione:<br />
amministrazione@notiziecarpi.it<br />
Ai sensi <strong>del</strong> D.Lgs n. 196 <strong>del</strong> 30/06/1993 si comunica che i <strong>da</strong>ti dei<br />
destinatari <strong>del</strong> giornale, forniti all'impresa editrice Notizie scrl all'atto<br />
<strong>del</strong>la sottoscrizione <strong>del</strong>l'abbonamento, o diversamente acquisite <strong>da</strong><br />
enti e associazioni collegati, sono contenuti in un archivio informatico<br />
idoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali <strong>da</strong>ti saranno<br />
utilizzatti, salvo divieto espresso per iscritto <strong>da</strong>gli interessati, oltre<br />
che per il rispetto al rapporto di abbomaneto o di invio pacchi, anche<br />
per le proprie attività istituzionali, ivi comprese la comunicazione,<br />
l'informazione e la promozione, nonchè per conformarsi ad obblighi<br />
normativi e di legge.<br />
ASSOCIATO ALL'USPI<br />
UNIONE STAMPA<br />
PERIODICA ITALIANA<br />
E ALLA FISC<br />
FEDERAZIONE ITALIANA<br />
SETTIMANALI CATTOLICI
A GENDA<br />
<strong>16</strong> marzo '08<br />
19<br />
ORARIO SS. MESSE<br />
Zona Pastorale 1<br />
Prima messa festiva<br />
• 17,00: casa protetta Quadrifoglio/Carpine (p.zza Donatori<br />
di Sangue 1) • 18,00: Cattedrale • 18,30: S. Nicolò<br />
• 19,00: S. Francesco • 19,30: Ospe<strong>da</strong>le<br />
Festive<br />
• 7,15: S. Bernardino <strong>da</strong> S. • 7,30: S. Chiara • 8,00:<br />
Cattedrale, S. Nicolò • 9,00: Ospe<strong>da</strong>le, Tenente Marchi<br />
• 9,30: Cattedrale, S. Francesco, S. Nicolò • <strong>10</strong>,00:<br />
casa protetta Quadrifoglio/Carpine (p.zza Donatori di<br />
Sangue 1) • <strong>10</strong>,30 Cimitero • <strong>10</strong>,45: Cattedrale •<br />
11,00: S. Francesco, S. Nicolò • 12,00: Cattedrale •<br />
17,30: S. Nicolò • 18,00: Cattedrale • 19,00: S. Francesco<br />
– Ospe<strong>da</strong>le<br />
Zona Pastorale 2<br />
Prima messa festiva<br />
• 18,30: Corpus Domini • 19,00: Quartirolo, S. Croce<br />
Festive<br />
• 8,00: Quartirolo • 8,30: Corpus Domini, S. Croce •<br />
9,45: Quartirolo • <strong>10</strong>,00: Corpus Domini, Gargallo •<br />
11,15: Quartirolo, S. Croce • 11,30: Corpus Domini,<br />
Panzano<br />
Zona Pastorale 3<br />
Prima messa festiva<br />
• <strong>16</strong>,00: Cortile • 19,00: S. Bernardino R., Limidi<br />
Festive<br />
• 8,00: Limidi • 9,30: S. Bernardino R, S. Martino Secchia<br />
• <strong>10</strong>,00: Limidi • 11,00: S. Bernardino R, Cortile •<br />
11,15: Limidi • 17,00: S. Bernardino R.<br />
Zona Pastorale 4<br />
Prima messa festiva<br />
• 19,00: S. Agata-Cibeno, S. Giuseppe Artigiano, S. Marino<br />
Ponticelli, Fossoli • 20,30: Budrione<br />
Festive<br />
• 8,00: S.Marino • 9,30: S. Giuseppe A., S. Agata-Cibeno<br />
• <strong>10</strong>,00: Fossoli, Migliarina • 11,00: S. Giuseppe A.,<br />
S.Marino • 11,15: S. Agata-Cibeno, Fossoli, Budrione •<br />
17,00: Fossoli (prima domenica <strong>del</strong> mese) • 18,30: S.<br />
Giuseppe A.<br />
Zona Pastorale 5<br />
Prima messa festiva<br />
• 18,00: Novi di Modena • 19,00: Rolo, S. Antonio in M.<br />
• 20,30: Rovereto<br />
Festive<br />
• 8,00: Rovereto • 8,30: Novi di Modena • 9,30: Rolo,<br />
Rovereto • <strong>10</strong>,00: Novi di Modena • 11,00: Rovereto,<br />
S. Antonio in M. • 11,15: Rolo • 17,00: Novi di Modena<br />
• 18,00: Rolo<br />
Zona Pastorale 6<br />
Prima messa festiva<br />
• 17,00: Mirandola S. Francesco, Mirandola Casa di Riposo<br />
• 18,00: Civi<strong>da</strong>le • 18,30: Mirandola Duomo •<br />
18,30: Mortizzuolo • 19,30: S. Giacomo Roncole<br />
Festive<br />
• 7,30: Mirandola Ospe<strong>da</strong>le • 8,00: Mirandola S. Francesco<br />
• 8,30: Civi<strong>da</strong>le • 9,00: Mirandola Duomo • 9,30:<br />
Mortizzuolo, S. Giacomo Roncole • 9,45: S. Giustina •<br />
<strong>10</strong>,30: Mirandola Duomo, Civi<strong>da</strong>le, S. Martino Carano •<br />
11,15: Mirandola S. Francesco • 11,30: Mortizzuolo, S.<br />
Giacomo Roncole • 12,00: Mirandola Duomo • 17,00:<br />
Mirandola S. Francesco • 18,30: Mirandola Duomo<br />
Zona Pastorale 7<br />
Prima messa festiva<br />
• 18,30: Concordia • 19,00: Fossa, S. Possidonio •<br />
20,00: Vallalta<br />
Festive<br />
• 8,00: Concordia, S. Possidonio • 9,00: Vallalta, S.<br />
Caterina • 9,30: Fossa, S. Possidonio • <strong>10</strong>,00: Concordia<br />
• <strong>10</strong>,45: S. Giovanni • 11,00: Vallalta • 11,15:<br />
Fossa • 11,30: S. Possidonio, Concordia<br />
Zona Pastorale 8<br />
Prima messa festiva<br />
• 17,00: San Martino Spino<br />
Festive<br />
• 9,00: S. Martino Spino • 9,30: Gavello • 11,00: S.<br />
Martino Spino, Quarantoli • 11,15: Tramuschio<br />
In grigio gli orari modificati <strong>da</strong>ll'elenco pubblicato in precedenza.<br />
Le parrocchie sono pregate di segnalare eventuali variazioni.<br />
Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato<br />
Domenica <strong>16</strong> marzo<br />
LETTURE: Is 50,4-7; Sal 21; Fil 2,6-11; Mt 26,14-27,66<br />
DOMENICA DELLE PALME<br />
ANNO A – II SETT. SALTERIO<br />
Dal Vangelo secondo Matteo<br />
Venuto il mattino, tutti i sommi sacerdoti e gli anziani <strong>del</strong> popolo tennero consiglio contro Gesù, per<br />
farlo morire. Poi, messolo in catene, lo condussero e consegnarono al governatore Pilato. (…) Gesù<br />
comparve <strong>da</strong>vanti al governatore, e il governatore l’interrogò dicendo: «Sei tu il re dei Giudei». Gesù<br />
rispose: «Tu lo dici». E mentre lo accusavano i sommi sacerdoti e gli anziani, non rispondeva nulla.<br />
(…)<br />
I sommi sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a richiedere Barabba e a far morire Gesù. Allora il governatore domandò: «Chi<br />
dei due volete che vi rilasci». Quelli risposero: «Barabba!». Disse loro Pilato: «Che farò dunque di Gesù chiamato il Cristo»<br />
. Tutti gli risposero: «Sia crocifisso!». Ed egli aggiunse: «Ma che male ha fatto». Essi allora urlarono: «Sia crocifisso!» .<br />
Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto cresceva sempre più, presa <strong>del</strong>l’acqua, si lavò le mani <strong>da</strong>vanti alla folla.<br />
(…) Allora rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò ai sol<strong>da</strong>ti perché fosse crocifisso.<br />
Il commento al Vangelo <strong>del</strong>le domeniche di Quaresima a pagina 2.<br />
Giovedì 20 marzo – Giovedì <strong>del</strong>la Cena <strong>del</strong> Signore<br />
Dal Vangelo secondo Giovanni<br />
Mentre cenavano, (…) Gesù sapendo che il Padre gli aveva <strong>da</strong>to tutto nelle mani e che era venuto <strong>da</strong> Dio e a Dio ritornava,<br />
si alzò <strong>da</strong> tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. Poi versò <strong>del</strong>l’acqua nel catino e cominciò<br />
a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio di cui si era cinto. (…) Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e<br />
riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Sapete ciò che vi ho fatto Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché<br />
lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho <strong>da</strong>to<br />
infatti l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi».<br />
Venerdì 21 marzo – Venerdì <strong>del</strong>la Passione <strong>del</strong> Signore<br />
Dal libro <strong>del</strong> profeta Isaia<br />
Disprezzato e reietto <strong>da</strong>gli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno <strong>da</strong>vanti<br />
al quale ci si copre la faccia, era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.<br />
Eppure egli si è caricato <strong>del</strong>le nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo<br />
castigato, percosso <strong>da</strong> Dio e umiliato.<br />
Egli è stato trafitto per i nostri <strong>del</strong>itti, schiacciato per le nostre iniquità.<br />
Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti.<br />
AGENDA <strong>del</strong> VESCOVO<br />
Segreteria vescovile Corso Fanti 7 Carpi - Tel. 059 686707<br />
GIOVEDI’ 13<br />
• ore 9,30: Carpi, Seminario Vescovile: Partecipa all’Aggiornamento<br />
per il Clero<br />
• ore 21: Carpi, San Giuseppe Artigiano: Presiede l’incontro<br />
per i fi<strong>da</strong>nzati<br />
VENERDI’ 14<br />
• ore <strong>10</strong>,30: Carpi, Ospe<strong>da</strong>le Ramazzini: Inaugurazione<br />
<strong>del</strong>la nuova sala Day Hospital Oncologico<br />
• ore 21: Carpi, Via Crucis Cittadina<br />
SABATO 15<br />
• ore <strong>16</strong>: Carpi, Struttura Protetta “Il Carpine”: S.Messa in<br />
preparazione alla Pasqua<br />
• ore 19: Carpi, Cattedrale: Presiede la celebrazione comunitaria<br />
<strong>del</strong>la penitenza per i giovani <strong>del</strong>la Diocesi<br />
DOMENICA <strong>16</strong> - DOMENICA DELLE PALME<br />
GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTU’<br />
• ore <strong>10</strong>,20: Carpi, Chiesa S.Chiara, Benedizione <strong>del</strong>le<br />
Palme e processione<br />
• ore <strong>10</strong>,45: Carpi, Cattedrale: S.Messa Episcopale nella<br />
Domenica <strong>del</strong>le Palme<br />
• ore 15,30: Carpi, San Francesco: S.Messa per<br />
L’UNITALSI in preparazione alla Pasqua<br />
LUNEDI’ 17<br />
• ore 9,30: Bologna: Partecipa alla Conferenza Episcopale<br />
Regionale<br />
MARTEDI’ 18<br />
• ore <strong>16</strong>: Struttura Protetta “Quadrifoglio” : S.Messa in<br />
preparazione alla Pasqua<br />
MERCOLEDI’ 19<br />
• Giornata personale di studio, di preghiera e di riflessione<br />
• ore 21: Carpi, Cattedrale: Presiede la S.Messa Crismale<br />
GIOVEDI’ 20<br />
• ore 9: Carpi, Cattedrale: Celebrazione <strong>del</strong>l’Ufficio <strong>del</strong>le<br />
Letture e di Lodi<br />
• ore 11,30: Carpi, Curia Vescovile: Scambio degli auguri<br />
con i Collaboratori e con i responsabili degli Uffici<br />
Pastorali Diocesani<br />
• ore 12,30: Carpi, Seminario Vescovile: Pranzo con i<br />
collaboratori e i Sacerdoti<br />
• ore 19: Carpi, Cattedrale: Presiede la S.Messa in Coena<br />
Domini<br />
VENERDI’ 21<br />
• ore 9: Carpi, Cattedrale: Celebrazione <strong>del</strong>l’Ufficio <strong>del</strong>le<br />
Letture e di Lodi<br />
• ore 19: Carpi, Cattedrale: Presiede la Celebrazione <strong>del</strong>la<br />
Passione <strong>del</strong> Signore<br />
SABATO 22<br />
• ore 9: Carpi, Cattedrale: Celebrazione <strong>del</strong>l’Ufficio <strong>del</strong>le<br />
Letture e di Lodi<br />
• ore 18: Carpi, S.Ignazio: E’ presente alla celebrazione<br />
musicale <strong>del</strong>la “Desolata”<br />
• ore 21,30: Carpi, Cattedrale: Presiede la solenne Veglia<br />
Pasquale con la S.Messa nella Risurrezione <strong>del</strong> Signore<br />
DOMENICA 23 - PASQUA DI RISURREZIONE<br />
• ore 9,15: Carpi, Casa di Riposo “Ten. Marchi”: S.Messa<br />
Pasquale per gli Ospiti e i loro famigliari e i volontari<br />
• ore <strong>10</strong>,45: Carpi, Cattedrale: Presiede la S.Messa<br />
Episcopale<br />
Frequenza per la diocesi FM 90,2<br />
Il quotidiano<br />
dei cattolici<br />
La Tv <strong>del</strong>l’incontro<br />
Digitale terrestre - Canale 818 Sky - “E’ TV” Bologna
L’IMMAGINE<br />
DEL PRINCIPE<br />
I RITRATTI DI ALBERTO III<br />
NEL PALAZZO DEI PIO A CARPI<br />
Carpi, Modena<br />
Appartamento nobile<br />
di Palazzo dei Pio<br />
Dal 15 marzo<br />
al 15 giugno <strong>2008</strong>