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Edizione n° 10 del 16-03-2008 (pdf da 4.722 KB) - Webdiocesi

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SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI<br />

Numero <strong>10</strong>/997 - Anno 23º<br />

Domenica <strong>16</strong> marzo <strong>2008</strong><br />

La Via Crucis<br />

Venerdì 14 marzo<br />

a Carpi<br />

e a Concordia<br />

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/20<strong>03</strong> (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46)<br />

art. 1, comma 1, DCB Ufficio Postale di Carpi (MO)<br />

Una copia 1,00<br />

TESTIMONI DI MISERICORDIA p. 3/5 SPECIALE QUARTIROLO p. 11<br />

Giornata<br />

Mondiale<br />

<strong>del</strong>la Gioventù<br />

Sabato 15 marzo<br />

a Carpi<br />

Settimana Santa<br />

Domenica <strong>16</strong> marzo<br />

La processione<br />

<strong>del</strong>le Palme<br />

Mamma Nina, don Zeno Saltini<br />

e Odoardo Focherini sempre attuali<br />

E’ la Pasqua…<br />

Non basta la memoria<br />

ci vuole l’attesa<br />

Mercoledì 19 marzo<br />

alle ore 21<br />

La Messa Crismale<br />

in Cattedrale<br />

EDITORIALE<br />

Pagina 3<br />

8 marzo speciale nel Centro di Psico-Oncologia <strong>del</strong> Ramazzini:<br />

un incontro informale tra pazienti, medici specialisti e di famiglia,<br />

infermiere. L’importanza <strong>del</strong>la relazione terapeutica per la cura<br />

Il pensiero, la presenza e il voto dei cattolici<br />

Un tempo nuovo<br />

In riferimento alle prossime elezioni politiche <strong>del</strong> 12 e 13<br />

aprile pubblichiamo questa nota a firma Sir – Servizio<br />

informazione religiosa, l’agenzia di riferimento dei Settimanali<br />

Cattolici italiani.<br />

C<br />

attolici, Chiesa, politica: è uno dei temi classici,<br />

sempreverdi, <strong>del</strong> dibattito pubblico italiano. Ovvio<br />

che se ne parli, eccome, in questa campagna elettorale.<br />

Tre vicende hanno finora fatto più notizia. In occasione<br />

<strong>del</strong> “divorzio” tra Udc e gli altri partner <strong>del</strong>la coalizione<br />

di centro-destra è emersa la questione <strong>del</strong> ruolo e <strong>del</strong><br />

destino di una forza politica di “ispirazione cristiana”. In<br />

occasione <strong>del</strong>l’accordo tra partito democratico e radicali<br />

non sono mancate le dure critiche ad una “coabitazione”,<br />

nelle stesse liste <strong>del</strong> Pd, tra culture e storie personali che<br />

certamente su diversi aspetti e temi sono agli antipodi, così<br />

<strong>da</strong> generare confusione e contraddizione su questioni di<br />

grande rilievo. Infine ha fatto rumore l’iniziativa <strong>del</strong><br />

“laico” Ferrara di promuovere una lista “single issue”,<br />

“pro life”, e l’uso di espressioni americane non è casuale.<br />

In attesa <strong>del</strong>la precisa definizione <strong>del</strong>le liste e dei programmi,<br />

alcune considerazioni possono essere anticipate.<br />

La prima è a proposito <strong>del</strong>l’ampliamento <strong>del</strong> quadro. Negli<br />

ultimi mesi avevano fatto rumore posizioni che (in senso<br />

tecnico) si possono definire vetero-laiciste. La vicen<strong>da</strong><br />

“La Sapienza” ne era stata in qualche modo l’apogeo. Ora<br />

i toni <strong>del</strong> dibattito pubblico sono assai diversi. Ottima<br />

cosa, purché ovviamente non sia solamente a fini<br />

elettoralistici: tutte le forze politiche infatti hanno interesse<br />

ad intercettare il voto cattolico.<br />

Al di là degli interessi di bottega, in realtà è interesse di<br />

tutti la piena cittadinanza, nel dibattito e nell’arena pubblica,<br />

non solo dei cattolici, singolarmente o nella loro<br />

rilevanza comunitaria, ma dei temi che ai cattolici sono i<br />

più cari. Questo proprio perché le posizioni dei cattolici<br />

interpretano ed esprimono un discorso coerente, comprensivo<br />

e armonioso sulla persona, in tutte le sue dimensioni,<br />

oggi più che mai cruciale e necessario.<br />

I cattolici insomma sono ieri come oggi una risorsa<br />

6 7<br />

<strong>del</strong> Paese e, di conseguenza, una risorsa in Parla- 3<br />

Salotti rosa 9<br />

Ambiente<br />

La voce<br />

<strong>del</strong> cittadino<br />

No <strong>del</strong> Comune a<br />

nuove antenne per<br />

telefonia mobile<br />

PAGINA<br />

A B B I G L I A M E N T O<br />

DONNA - UOMO - BAMBINO<br />

Aziende<br />

Un accordo<br />

per crescere<br />

Blufin e Sinv<br />

per nuovi mercati<br />

PAGINA<br />

Sanità<br />

Parola<br />

alla politica<br />

Sabattini e Campe<strong>del</strong>li<br />

sul Ramazzini <strong>del</strong> futuro<br />

PAGINA<br />

8<br />

PAGINA<br />

Mirandola<br />

Ospe<strong>da</strong>le<br />

in cantiere<br />

Al via i lavori previsti<br />

Aperto domenica <strong>16</strong> marzo<br />

ore <strong>10</strong>-13 / 15.30-19.30<br />

Nuove collezioni primavera estate<br />

13<br />

PAGINA<br />

Stra<strong>da</strong> Statale Modena-Carpi 290<br />

Appalto di Soliera - Modena - Tel. 059/569<strong>03</strong>08


2<br />

<strong>16</strong><br />

marzo '08<br />

Giornata Mondiale <strong>del</strong>la Gioventù<br />

Carpi, sabato 15 marzo <strong>da</strong>lle ore 19<br />

In preparazione alla Giornata Mondiale <strong>del</strong>la Gioventù,<br />

nell’anno <strong>del</strong>l’incontro mondiale di Sidney,<br />

i giovani <strong>del</strong>la Diocesi sono convocati in Cattedrale<br />

alle ore 19 per vivere insieme la liturgia penitenziale<br />

e accostarsi al sacramento <strong>del</strong>la riconciliazione. Al<br />

termine si trasferiranno all’Oratorio Eden per la<br />

cena insieme e per lo spettacolo la “Palma d’Oro”.<br />

Domenica <strong>del</strong>le Palme<br />

e <strong>del</strong>la Passione<br />

Dall’Osanna<br />

al crocifiggilo<br />

Inizia la Settimana Santa,<br />

la settimana <strong>del</strong>le settimane,<br />

nella quale la Chiesa<br />

celebra i misteri <strong>del</strong>la salvezza<br />

portati a compimento<br />

<strong>da</strong> Cristo negli ultimi giorni<br />

<strong>del</strong>la sua vita.<br />

La liturgia inizia con il trionfo<br />

<strong>del</strong>l’ingresso a<br />

Gerusalemme e prosegue<br />

con il racconto <strong>del</strong>la passione<br />

e morte di Gesù sul<br />

Calvario. Le palme e la croce,<br />

l’acclamazione “Osanna”<br />

e il grido “Crocifiggilo!”.<br />

Perché<br />

questo<br />

accostamento Gesù aveva<br />

solo annunciato che la croce<br />

è il prezzo <strong>da</strong> pagare per<br />

risorgere. È una motivazione,<br />

non la spiegazione. Che<br />

poi nella croce debba vedersi<br />

il disegno divino, diventa<br />

un puro atto di fede.<br />

La spiegazione è in un<br />

mistero ancora più profondo,<br />

l’amore di Dio. Un<br />

amore che portò Gesù<br />

laddove il suo cuore non lo<br />

avrebbe voluto portare ma<br />

quando capì che l’amore gli<br />

chiedeva questo an<strong>da</strong>re fino<br />

in fondo, “fino alla fine”,<br />

non si tirò indietro. Ecco<br />

perché nel suo corpo squarciato<br />

si squarcia anche il<br />

velo <strong>del</strong> tempio che celava<br />

il volto di Dio. Guar<strong>da</strong>ndo<br />

al crocifisso Giovanni dice:<br />

Dio è amore. “Dio non è<br />

venuto a spiegare la sofferenza:<br />

è venuto a riempirla<br />

<strong>del</strong>la sua presenza”, scriveva<br />

Paul Clau<strong>del</strong>. Solo se<br />

teniamo presente questo tesoro<br />

nascosto dentro il nostro<br />

soffrire e dentro il dolore<br />

<strong>del</strong> mondo, questo può<br />

acquistare significato.<br />

Gesù non ci invia nel mondo<br />

come testimoni <strong>del</strong>la<br />

croce, ma come testimoni<br />

<strong>del</strong>la sua resurrezione, di<br />

un amore così grande –“fino<br />

alla fine” – <strong>da</strong> vincere ogni<br />

morte.<br />

“Se sei Figlio di Dio...” è la<br />

parola che risuona con maggiore<br />

insistenza durante tutta<br />

la passione, negando l’identità<br />

più profon<strong>da</strong> di Gesù. Il<br />

Vangelo di Matteo mostra<br />

che proprio nella morte di<br />

Gesù si compiono tutte le<br />

profezie e il Figlio si svela<br />

tale per il suo abbandono<br />

fiducioso nelle mani di Colui<br />

che non lo abbandona.<br />

Perciò la croce non è oscuramento,<br />

ma teofania, rivelazione<br />

<strong>del</strong> vero volto di<br />

Dio che è amore.<br />

Da Angelo Sceppacerca<br />

Verso la Pasqua<br />

sulla via <strong>del</strong>la Croce<br />

eguendo Gesù nella<br />

S via <strong>del</strong>la Sua passione<br />

vediamo non soltanto<br />

la passione di Gesù,<br />

ma vediamo tutti i sofferenti<br />

<strong>del</strong> mondo ed è questa la profon<strong>da</strong><br />

intenzione <strong>del</strong>la preghiera<br />

<strong>del</strong>la Via Crucis: di<br />

aprire i nostri cuori e aiutarci<br />

a vedere con il cuore.<br />

I Padri <strong>del</strong>la Chiesa hanno<br />

considerato come il più grande<br />

peccato <strong>del</strong> mondo pagano<br />

la insensibilità, la durezza <strong>del</strong><br />

cuore e amavano la profezia<br />

<strong>del</strong> profeta Ezechiele: “Vi toglierò<br />

il cuore di pietra e vi<br />

<strong>da</strong>rò un cuore di carne” (cf Ez<br />

36,26). Convertirsi a Cristo,<br />

divenire cristiano voleva dire<br />

ricevere un cuore di carne, un<br />

cuore sensibile per la passio-<br />

Dall’Emilia alla Siberia per la ricostituzione <strong>del</strong>la Diocesi di Siberia, grande<br />

trentatré volte l’Italia. Questa è la vita di don Ubaldo Orlan<strong>del</strong>li<br />

Dall’Emilia con amore<br />

C<br />

on Ubaldo ne ha di<br />

storie <strong>da</strong> raccontare.<br />

Dopo sedici anni di<br />

Russia, nel gelo e nel vento<br />

<strong>del</strong>la Siberia più profon<strong>da</strong>,<br />

tra Novosibirsk e<br />

Palavinnoje, la sua sperduta<br />

“prima” parrocchia. Ma<br />

innanzitutto di storia c’è la<br />

sua, di ragazzino appena<br />

undicenne fuggito di casa<br />

per an<strong>da</strong>re a fare il prete e<br />

fermato per una spiata a<br />

poche centinaia di metri<br />

<strong>da</strong>ll’albergo dei suoi, a<br />

Tabiano Terme. Dopo ci<br />

sono stati gli anni al paese,<br />

gli studi “<strong>da</strong> albergatore”,<br />

le fi<strong>da</strong>nzate, lo sport. Poi<br />

l’incontro con Cl, con don<br />

Massimo Camisasca che<br />

stava fon<strong>da</strong>ndo la Fraternità<br />

Sacerdotale di San Carlo<br />

Borromeo, la decisione di<br />

diventare sacerdote. Quindi<br />

ci fu il dispiacere dei<br />

genitori, le lacrime <strong>del</strong>la<br />

madre, il risentimento muto<br />

<strong>del</strong> padre, il pianto <strong>del</strong>la<br />

fi<strong>da</strong>nzata che però l’aiutò.<br />

Infine l’ordinazione e la<br />

messa al paese in festa prima<br />

<strong>del</strong>la Russia, la gioia<br />

<strong>del</strong>la madre nel vederlo felice<br />

e compiuto.<br />

La Russia. Era stato Giovanni<br />

Paolo II, agli inizi<br />

degli anni ’90, a dire che<br />

ne e la sofferenza degli altri.<br />

Il nostro Dio non è un Dio<br />

lontano, intoccabile nella sua<br />

beatitudine: il nostro Dio ha<br />

un cuore. Anzi ha un cuore di<br />

carne, si è fatto carne proprio<br />

per poter soffrire con noi ed<br />

essere con noi nelle nostre<br />

sofferenze. Si è fatto uomo<br />

per <strong>da</strong>rci un cuore di carne e<br />

per risvegliare in noi l’amore<br />

per i sofferenti, per i bisognosi.<br />

Benedetto XVI,<br />

discorso al termine <strong>del</strong>la via<br />

crucis 2007 al Colosseo<br />

Via Crucis cittadina<br />

Carpi, venerdì 14 marzo ore 21<br />

Il percorso <strong>del</strong>la Via Crucis <strong>2008</strong> seguirà le vie <strong>del</strong><br />

centro storico <strong>da</strong>lla chiesa di San Francesco alla Cattedrale.<br />

I testi <strong>del</strong>le meditazioni <strong>del</strong>le singole stazioni<br />

sono stati preparati <strong>da</strong>i Parroci.<br />

Via Crucis vivente<br />

Concordia, venerdì 14 marzo ore 21<br />

Con la Via Crucis vivente Concordia ospita l’ultima<br />

tappa <strong>del</strong>le stazioni quaresimali <strong>del</strong>la 7ª Zona pastorale<br />

bisognava an<strong>da</strong>re in Russia,<br />

in Siberia, a cercare i<br />

cattolici che vi furono deportati<br />

e far riemergere la<br />

Chiesa. Nel 1992 <strong>del</strong>la<br />

Fraternità San Carlo<br />

Borromeo partono in tre.<br />

Vanno a Novosibirsk, nel<br />

cuore <strong>del</strong> cuore <strong>del</strong>l’Asia<br />

Russa Centrale. In seguito<br />

don Ubaldo andrà 350<br />

kilometri più in là ancora, a<br />

Palavinnoje, un niente di<br />

case, qualche chilometro<br />

discosto <strong>da</strong>lla ferrovia. E’<br />

lì che don Ubaldo Orlan<strong>del</strong>li<br />

incontra le storie russe. Storie<br />

di deportazione, di sterminio,<br />

di fede, di bran<strong>del</strong>li<br />

di Chiesa che aspettavano<br />

solo che li si an<strong>da</strong>sse a<br />

dissotterrare per tornare a<br />

vivere alla luce <strong>del</strong> sole. Le<br />

deportazioni. I cattolici e<br />

gli ortodossi in Russia negli<br />

anni ’20 e ‘30 venivano<br />

fucilati se preti, suore, vescovi.<br />

Gli altri venivano<br />

messi a famiglie intere in<br />

barconi sul Volga, poi sul<br />

treno e spediti in Siberia<br />

dove chi – pochi - arrivava<br />

ancora vivo veniva abbandonato<br />

nella foresta. Qui<br />

iniziava la lotta per sopravvivere,<br />

scavando buche nella<br />

neve, coprendole con rami<br />

di cedro, sperando di trovare<br />

<strong>da</strong> mangiare ogni giorno.<br />

Le comunità che esistevano<br />

vennero smantellate, al<br />

posto degli altari Stalin aveva<br />

fatto costruire latrine. La<br />

fede potè esistere solo nell’isolamento,<br />

lontano <strong>da</strong>gli<br />

occhi <strong>del</strong> potere sovietico.<br />

Esistevano soltanto bran<strong>del</strong>li<br />

di chiesa. Sono quelli in cui<br />

don Ubaldo, appena arrivato,<br />

comincia a incappare e<br />

che con semplicità sa riconoscere.<br />

Come quei due<br />

che si dovevano sposare<br />

negli anni ’40 ma il prete<br />

potè solo confessarli perché<br />

fu portato via e fucilato<br />

dopo tre giorni. Arriva don<br />

Ubaldo e loro gli chiedono<br />

di sposarli. Dopo cinquant’anni!!!<br />

O la vecchina,<br />

che temendo che don Ubaldo<br />

fosse <strong>del</strong> Kgb, gli chiede:<br />

“Come sta sua moglie”.<br />

Processione <strong>del</strong>le Palme<br />

Carpi, domenica <strong>16</strong> marzo ore <strong>10</strong>,20<br />

Il vescovo Elio Tinti presiederà il rito <strong>del</strong>la benedizione<br />

e la processione <strong>del</strong>le Palme alle ore <strong>10</strong>,20<br />

presso la chiesa di Santa Chiara. Alle <strong>10</strong>,45 in<br />

Cattedrale la Santa Messa episcopale.<br />

Sentita la sua risposta:<br />

“Ma quale<br />

moglie: io sono<br />

un prete cattolico”,<br />

dice felicissima<br />

alla vicina:<br />

“Questo è dei nostri”. Così<br />

di incontro in incontro, muovendosi<br />

in lungo ed in largo,<br />

su treni, aerei, barconi,<br />

slitte don Ubaldo comincia<br />

a girare tutta la Siberia, per<br />

scovare quelli che lo considerino<br />

“uno dei nostri” come<br />

la vecchina, per far sapere<br />

loro che “i nostri” sono tornati.<br />

Don Ubaldo ed i suoi<br />

due confratelli, insieme ad<br />

altri tre preti cattolici – sei<br />

preti per tutta la Siberia! –<br />

cominciano a scrivere storie<br />

russe, cominciano a far<br />

parte anche loro <strong>del</strong>la storia<br />

<strong>del</strong>la millenaria Santa Russia.<br />

Innanzitutto viene<br />

Incontro<br />

Sabato 15 marzo alle ore 17.30<br />

presso l’Auditorium Beccaria di Modena<br />

(c/o sede HERA in Via Razzaboni, 80)<br />

“Innanzitutto uomini”,<br />

incontro- testimonianza di don Ubaldo Orlan<strong>del</strong>li,<br />

sacerdote <strong>del</strong>la Fraternità di S. Carlo Borromeo<br />

missionario in Siberia.<br />

Messa<br />

Crismale<br />

Carpi, mercoledì<br />

19 marzo ore 21<br />

E’ il momento <strong>del</strong>l’unità<br />

<strong>del</strong>la diocesi<br />

attorno al suo Pastore,<br />

il vescovo Elio Tinti,<br />

con tutti i sacerdoti<br />

e il popolo di<br />

Dio <strong>del</strong>la Chiesa di<br />

Carpi. Le comunità<br />

parrocchiali sono inviate,<br />

in segno di<br />

comunione nella carità,<br />

a consegnare al<br />

Vescovo le offerte<br />

raccolte nel corso<br />

<strong>del</strong>la Quaresima a<br />

sostegno dei progetti<br />

proposti <strong>da</strong>lla<br />

Caritas.<br />

rifon<strong>da</strong>ta la parrocchia di<br />

Palavinnoje, poi ovunque<br />

scovino gruppi di cattolici,<br />

siano a due chilometri o a<br />

cinquecento, rifon<strong>da</strong>no la<br />

comunità, nominandovi un<br />

responsabile. Le visitano<br />

quando possibile, per le<br />

confessioni, per l’Eucarestia,<br />

i sacramenti, la catechesi,<br />

le opere di carità. Poi fon<strong>da</strong>no<br />

la Caritas diocesana,<br />

poi una casa di accoglienza<br />

per bambini e mamme in<br />

difficoltà, attorno a loro<br />

comincia un popolo, poi uno<br />

di loro, don Paolo Pezzi,<br />

diviene Vescovo di Mosca,<br />

poi... poi tante cose, tanti<br />

racconti. Ricomincia la<br />

Chiesa in Siberia, Cristo<br />

diviene di nuovo percepibile<br />

al popolo russo devastato<br />

<strong>da</strong>lla violenza e <strong>da</strong>ll’odio,<br />

ma che non ha mai smesso<br />

di sperare di poter un giorno<br />

di nuovo vivere <strong>da</strong>vanti<br />

a tutti la sua umanità redenta;<br />

proprio come aveva chiesto<br />

Giovanni Paolo II.<br />

a cura di Davide Cattini


Marco Catellani<br />

19 marzo 1938,<br />

Il presso quel medesimo<br />

altare ai piedi <strong>del</strong><br />

quale aveva giurato<br />

fe<strong>del</strong>tà eterna al marito<br />

Arturo 28 anni prima, Mamma<br />

Nina riceveva assieme<br />

ad altre cinque Figlie di San<br />

Francesco quel saio<br />

francescano che simboleggia<br />

più di ogni altro segno<br />

esteriore la scelta di spendere<br />

la restante parte <strong>del</strong>la<br />

vita a favore dei bambini<br />

abbandonati. Dall’altra parte<br />

<strong>del</strong>l’altare Don Samuele,<br />

il secondogenito di<br />

Marianna Saltini, che sceglieva<br />

di celebrare la sua<br />

prima Messa con un atto<br />

filiale inconcepibile se non<br />

nella “logica” evangelica<br />

<strong>del</strong> centuplo quaggiù e<br />

l’eternità. La cerimonia <strong>del</strong>la<br />

vestizione segnava, oltre<br />

a questo inedito intreccio di<br />

percorsi vocazionali di una<br />

madre e di un figlio, anche il<br />

culmine di un cammino –<br />

non privo di ostacoli, negli<br />

anni precedenti – di riconoscimento<br />

<strong>del</strong>l’Opera <strong>del</strong>la<br />

Casa <strong>del</strong>la Divina Provvidenza<br />

<strong>da</strong> parte <strong>del</strong>la Chiesa<br />

di Carpi.<br />

Sono passati 70 anni <strong>da</strong><br />

quel giorno e la comunità<br />

diocesana, nel corso di una<br />

suggestiva cerimonia presieduta<br />

in Cattedrale <strong>da</strong><br />

mons. Tinti, si è stretta intorno<br />

a Mamma Teresa e<br />

alle altre sorelle che la<br />

In Cattedrale il rinnovo dei voti <strong>del</strong>le Sorelle <strong>del</strong>la Casa <strong>del</strong>la Divina<br />

Provvidenza nel 70° anniversario <strong>del</strong>la vestizione di Mamma Nina<br />

Una profezia che si rinnova<br />

le tanti fe<strong>del</strong>i continuano<br />

ad attingere nel loro cammino<br />

di fede. Il solenne<br />

rinnovo dei voti pronunciato<br />

<strong>da</strong>vanti al Vescovo<br />

esprime la volontà <strong>del</strong>le<br />

Figlie di San Francesco di<br />

perseverare nel ruolo di preziose<br />

sentinelle che richiamano<br />

la comunità ecclesiale<br />

e civile a manifestare<br />

– proprio come Gesù ci ricor<strong>da</strong>va<br />

in questa domenica<br />

- risurrezione e vita anche<br />

laddove la vita di fede<br />

rischierebbe di inaridirsi in<br />

coadiuvano nella<br />

conduzione <strong>del</strong>la Casa per<br />

ricor<strong>da</strong>re che tutti siamo in<br />

qualche modo debitori a<br />

questa famiglia così straordinaria<br />

per quella carica<br />

profetica rimasta intatta nel<br />

corso degli anni e alla quapercorsi<br />

pastorali stantii e<br />

privi di beatitudine evangelica.<br />

Oggi non ci sono<br />

più le bimbe abbandonate<br />

che Mamma Nina raccoglieva<br />

sotto i portici di Piazza<br />

Martiri ma rimane drammaticamente<br />

attuale la fame<br />

<strong>16</strong> marzo '08<br />

3<br />

di paternità e maternità<br />

espressa <strong>da</strong> tanti bambini<br />

che chiedono di essere cresciuti<br />

ed educati <strong>da</strong> persone<br />

in grado di trasmettere<br />

loro affetto, accoglienza e<br />

voglia di vivere. Non stupisce,<br />

allora, che le navate<br />

<strong>del</strong>la Cattedrale si siano<br />

riempite di bambini e adulti<br />

di tante età e provenienze,<br />

che con la gioia sul volto<br />

incarnavano in modo solare<br />

l’Eucarestia (= il ringraziamento)<br />

al Signore per<br />

le “follie” che ha operato<br />

con il Suo Spirito tramite<br />

questa donna. Io apro i vostri<br />

sepolcri, vi risuscito <strong>da</strong>lle<br />

vostre tombe, proclamava<br />

la liturgia domenicale;<br />

l’accostamento con quello<br />

straordinario “alito” di Vita<br />

che respira chiunque metta<br />

piede nelle case di Mamma<br />

Nina è sembrato il miglior<br />

omaggio che la Parola<br />

di Dio potesse fare alle<br />

Figlie di San Francesco.<br />

Per l’emozionatissima<br />

Mamma Teresa che ha festeggiato<br />

i 50 anni (!) di<br />

direzione <strong>del</strong>la Casa, la soddisfazione<br />

di vedere che lo<br />

Spirito <strong>del</strong> Signore non ha<br />

mancato di suggerire le<br />

nuove strade sulle quali far<br />

camminare oggi l’Opera<br />

<strong>del</strong>la fon<strong>da</strong>trice, con l’apertura<br />

a Carpi e a Modena<br />

<strong>del</strong>le strutture di Agape:<br />

un’ennesima preghiera che<br />

il Padre ha saputo esaudire<br />

con grazia sovrabbon<strong>da</strong>nte.<br />

“Il<br />

non coinvolgimento<br />

come Chiesa, e dunque<br />

come clero e<br />

come organismi ecclesiali”<br />

a proposito <strong>del</strong>le elezioni –<br />

ha affermato il cardinale<br />

Angelo Bagnasco nella<br />

prolusione al Consiglio permanente<br />

<strong>del</strong>la Conferenza<br />

Episcopale Italiana che si è<br />

aperto lunedì <strong>10</strong> marzo –<br />

“è, a ben guar<strong>da</strong>re, il contrario<br />

<strong>del</strong> disinteresse e <strong>del</strong><br />

disimpegno, ma è un contributo<br />

concreto alla serenità<br />

<strong>del</strong> clima, al discernimento<br />

meno distratto, alla<br />

concordia degli animi”.<br />

Bagnasco ha poi aggiunto<br />

parole sul “rischio di scelte<br />

politiche e legislative che<br />

contraddicono fon<strong>da</strong>mentali<br />

valori e principi antropologici<br />

ed etici radicati nella<br />

natura <strong>del</strong>l’essere umano,<br />

in particolare riguardo alla<br />

tutela <strong>del</strong>la vita umana ... e<br />

alla promozione <strong>del</strong>la famiglia<br />

fon<strong>da</strong>ta sul matrimonio”.<br />

A quest’ultimo riguardo,<br />

invita ad evitare “di introdurre<br />

nell’ordinamento<br />

pubblico altre forme di unione<br />

che contribuirebbero a<br />

destabilizzarla, oscurando il<br />

carattere peculiare e il suo<br />

insostituibile ruolo sociale”,<br />

aggiungendo che non<br />

deve “destare meraviglia o<br />

scan<strong>da</strong>lo se la Chiesa ribadisce<br />

i valori morali che<br />

scaturiscono <strong>da</strong>lla fede cristiana”.<br />

Nella parte conclusiva <strong>del</strong>la<br />

prolusione, il Presidente<br />

<strong>del</strong>la Cei ha parlato di una<br />

“serie di rischi – che diremmo<br />

oggi •non negoziabili,<br />

in quanto minano il bene<br />

costitutivo <strong>del</strong>la persona,<br />

ossia ‘tutto ciò che è contro<br />

la vita stessa, come ogni<br />

specie di omicidio, il<br />

genocidio, l’aborto, l’eutanasia<br />

e lo stesso suicidio<br />

volontario (..) tutto ciò che<br />

offende la dignità umana,<br />

come le condizioni disumane<br />

di vita, le incarcerazioni<br />

Il cardinale Bagnasco al Consiglio permanente<br />

<strong>del</strong>la Conferenza Episcopale Italiana<br />

Chiesa ed elezioni: non coinvolgimento<br />

non vuol dire disinteresse<br />

arbitrarie, le deportazioni,<br />

la schiavitù, la prostituzione,<br />

il mercato <strong>del</strong>le donne e<br />

dei giovani, o ancora le ignominiose<br />

condizioni di lavoro”.<br />

Ha poi rilevato “le attese<br />

più urgenti e i problemi<br />

indilazionabili che la popolazione<br />

avverte con crescente<br />

disagio e per i quali attende<br />

risposte credibili, concrete<br />

e rapide. In estrema sintesi<br />

e semplificando potremmo<br />

parlare <strong>del</strong> ‘problema <strong>del</strong>la<br />

spesa’ - ha detto, facendo<br />

riferimento all’esigenza di<br />

“aumento dei salari minimi,<br />

alla difesa <strong>del</strong> potere<br />

d’acquisto <strong>del</strong>le pensioni,<br />

<strong>da</strong>ll’emergenza abitativa alle<br />

iniziative di sostegno <strong>del</strong>la<br />

maternità, <strong>da</strong>lle misure per<br />

una maggiore sicurezza nei<br />

posti di lavoro, al miglioramento<br />

di alcune fon<strong>da</strong>mentali<br />

infrastrutture a servizio<br />

anche dei pendolari”. Ha<br />

quindi auspicato che “all’indomani<br />

<strong>del</strong> voto ci sia<br />

una spinta convergente, nel<br />

rispetto dei ruoli che il corpo<br />

elettorale vorrà assegnare,<br />

per affrontare realmente<br />

queste situazioni”.<br />

Elezioni politiche<br />

<strong>2008</strong><br />

In occasione <strong>del</strong>la campagna<br />

elettorale per le<br />

elezioni politiche previste<br />

per il 13 e 14 aprile<br />

<strong>2008</strong> il Consiglio di<br />

Amministrazione di<br />

Notizie scarl comunica<br />

che il settimanale non<br />

ospiterà pubblicità elettorale,<br />

né inserti a pagamento<br />

inerenti eventi o<br />

incontri di carattere politico.<br />

C<br />

ontinua <strong>da</strong>lla prima<br />

Un tempo...<br />

mento, laddove si fanno le<br />

leggi. Il fatto nuovo di questi<br />

anni è che gli Stati sono chiamati<br />

a legiferare su temi nuovi,<br />

sensibili, cruciali. Qui i vecchi<br />

schemi di una laicità<br />

ottocentesca non servono più.<br />

E si sono scottate con la realtà<br />

quelle forze politiche che,<br />

in non poche recenti occasioni,<br />

hanno scontato la tentazione<br />

di utilizzare un’identità<br />

laicista come scorciatoia<br />

più a buon mercato.<br />

Come sappiamo la fine di un<br />

partito unitario d’ispirazione<br />

cristiana ha portato a diverse<br />

forme di presenza in<br />

Parlamento. Recenti, chiari<br />

e impegnativi documenti <strong>del</strong><br />

magistero hanno ribadito il<br />

profilo <strong>del</strong> legislatore cristiano:<br />

non si può partecipare<br />

all’elaborazione di leggi intrinsecamente<br />

negative, mentre<br />

c’è invece molto <strong>da</strong> fare<br />

per il bene comune, anche<br />

trasversalmente.<br />

Stiamo avviandoci verso un<br />

tempo nuovo, anche in politica,<br />

<strong>da</strong>i contorni non definiti,<br />

aperti. Potremmo azzar<strong>da</strong>re<br />

un punto fermo: le nuove<br />

e molteplici forme <strong>del</strong>l’unità<br />

dei cattolici come<br />

punto di riferimento per<br />

riaffermare e così sviluppare<br />

a tutti i livelli l’identità italiana<br />

e il bene di tutti.


4<br />

<strong>16</strong><br />

marzo '08<br />

strare in classe durante le<br />

F<br />

Daniele Fran<strong>da</strong><br />

orse avrà pensato che<br />

durante le sue lezioni<br />

l’attenzione degli<br />

alunni non era abbastanza.<br />

“Magari con fotografie<br />

e immagini d’epoca<br />

riesco a catturare il loro interesse”,<br />

si sarà detta. E così<br />

la professoressa Margherita<br />

Catellani ha maturato<br />

l’idea di una raccolta, un<br />

album di immagini e testi<br />

che focalizzasse la figura<br />

<strong>del</strong> Giusto di Carpi, Odoardo<br />

Focherini. L’Album è stato<br />

presentato in occasione <strong>del</strong>le<br />

celebrazioni per la Giornata<br />

<strong>del</strong>la Memoria organizzate<br />

<strong>da</strong>lla scuola “Focherini”<br />

il 25 gennaio <strong>2008</strong>, durante<br />

le quali la Comunità Ebraica<br />

di Modena e Reggio ha<br />

donato all’istituto una pianta<br />

di ulivo in memoria <strong>del</strong> Giusto.<br />

Pensato per gli studenti<br />

<strong>del</strong>la scuola media intitolata<br />

al Servo di Dio, in cui la<br />

Catellani insegna religione,<br />

il progetto ha preso corpo<br />

configurandosi <strong>da</strong> subito<br />

come strumento di<strong>da</strong>ttico<br />

efficace. “Da tempo – spiega<br />

la professoressa – nella<br />

scuola si avvertiva la necessità<br />

di corre<strong>da</strong>re la conoscenza<br />

<strong>del</strong>la figura di<br />

Focherini di un dignitoso<br />

apparato illustrativo di supporto<br />

che come si sa, è parte<br />

fon<strong>da</strong>mentale <strong>del</strong>la di<strong>da</strong>ttica<br />

ed è estremamente importante<br />

per il<br />

coinvolgimento dei ragazzi”.<br />

L’esposizione è stata pensata<br />

proprio per rispondere<br />

a questa esigenza, in vista<br />

di una spiegazione maggiormente<br />

esaustiva, diretta ed<br />

efficace <strong>del</strong> personaggio agli<br />

studenti. Per ri<strong>da</strong>re alla persona<br />

un volto concreto, un<br />

comportamento, una storia<br />

intessuta di incontri, azioni,<br />

emozioni, sentimenti, e<br />

calare il tutto in una realtà<br />

storica precisa per consentire<br />

ai ragazzi il confronto<br />

con la figura di un grande<br />

carpigiano e favorire<br />

l’immedesimazione con le<br />

sue scelte di vita.<br />

L’opera si presenta come<br />

una sorta di banca-<strong>da</strong>ti su<br />

Odoardo Focherini nel contesto<br />

<strong>del</strong> suo tempo e <strong>del</strong><br />

suo operato con don Dante<br />

Sala a favore degli ebrei.<br />

Un impianto corre<strong>da</strong>to <strong>da</strong><br />

immagini, citazioni <strong>da</strong>lle<br />

lettere, estratti di testimonianze,<br />

foto originali d’archivio<br />

<strong>del</strong>la famiglia e storiche<br />

di Carpi. “Si tratta di<br />

60 schede di<strong>da</strong>ttiche (30<br />

pannelli fronte e retro, dimensione<br />

35x50) <strong>da</strong> mo-<br />

60 schede di<strong>da</strong>ttiche raccontano la vita di Odoardo Focherini. Uno<br />

strumento utile agli studenti <strong>del</strong>la scuola media “Focherini”, li aiuterà<br />

a comprendere l’opera <strong>del</strong> Servo di Dio carpigiano; intervista all’ideatrice<br />

<strong>del</strong> progetto, l’insegnante di religione Margherita Catellani<br />

“Album Focherini”, la storia<br />

di un Giusto<br />

lezioni. Risulta como<strong>da</strong> la<br />

disponibilità <strong>del</strong>le immagini<br />

mentre si fa riflettere i<br />

ragazzi. E questa<br />

metodologia, a differenza<br />

di una video-proiezione,<br />

oltre alla comodità d’uso,<br />

permette di non perdere il<br />

contatto visivo con gli alunni.<br />

Sono pannelli comodi<br />

<strong>da</strong> maneggiare, destinati a<br />

rimanere all’interno <strong>del</strong>la<br />

scuola in modo permanente,<br />

como<strong>da</strong>mente a disposizione<br />

di ragazzi ed insegnanti<br />

negli anni a venire”.<br />

L’elaborazione grafica <strong>del</strong>l’Album<br />

ha richiesto circa<br />

un anno, durante il quale la<br />

professoressa Catellani ha<br />

svolto un’in<strong>da</strong>gine<br />

documentativa e di organizzazione<br />

<strong>del</strong> materiale<br />

molto impegnativa, al fine<br />

di coniugare testi e immagini<br />

nel miglior modo possibile.<br />

La scelta di <strong>da</strong>re<br />

maggiore risalto alle immagini<br />

è presto spiegata: “Tante<br />

sarebbero state le cose <strong>da</strong><br />

inserire, non era possibile<br />

scrivere tutto, comunque era<br />

doveroso <strong>da</strong>re il giusto spazio<br />

alle immagini, <strong>da</strong>to che<br />

non si tratta di un libro, ma<br />

di un Album illustrato”. Le<br />

schede seguono un criterio<br />

cronologico, di<br />

concatenazioni di eventi, di<br />

collegamenti tematici, e sono<br />

contrassegnate con un numero<br />

progressivo che segue<br />

un ordine logico di spiegazione.<br />

Titolo leggibile a<br />

Margherita Catellani<br />

distanza, che richiama il<br />

centro <strong>del</strong> messaggio <strong>del</strong>la<br />

sche<strong>da</strong>, testo informativo<br />

storico di integrazione alle<br />

immagini, di<strong>da</strong>scalie e riferimenti<br />

precisi di provenienza<br />

<strong>del</strong>le foto, <strong>del</strong>le illustrazioni<br />

e <strong>del</strong>le citazioni: queste<br />

le caratteristiche strutturali<br />

uniformi ad ogni singolo<br />

pannello. “Una <strong>del</strong>le<br />

linee portanti <strong>del</strong>l’Album è<br />

la “fe<strong>del</strong>tà alle testimonianze”<br />

di coloro che hanno<br />

conosciuto Focherini, tanti<br />

tasselli che come un puzzle<br />

lentamente fanno emergere<br />

la figura <strong>del</strong>la persona, dei<br />

suoi valori e <strong>del</strong> suo operato.<br />

Inoltre sono state pensate<br />

e inserite alcune schede<br />

specificatamente storiche<br />

con foto d’archivio (sul fascismo<br />

a Carpi, leggi raz-<br />

ziali <strong>del</strong> 1938, schede sul<br />

campo di concentramento<br />

di Fossoli) per completare<br />

il quadro e facilitare la comprensione<br />

<strong>del</strong>la dinamica<br />

degli avvenimenti”.<br />

Attualmente tutte le classi<br />

<strong>del</strong>la scuola stanno affrontando<br />

la figura di Focherini<br />

e l’Album è stato accolto<br />

<strong>da</strong>i ragazzi con entusiasmo<br />

e sperimentato in ventiquattro<br />

classi con successo.<br />

Realizzati su richiesta <strong>del</strong>la<br />

scuola Focherini con i<br />

finanziamenti <strong>del</strong>la Fon<strong>da</strong>zione<br />

Cassa di Risparmio, i<br />

panelli resteranno di proprietà<br />

<strong>del</strong>la stessa scuola che<br />

ne garantirà l’uso e la fe<strong>del</strong>e<br />

conservazione; l’Album<br />

è uno strumento di<strong>da</strong>ttico<br />

di grande valore che si spera<br />

possa aiutare il personale<br />

docente e non docente e tutti<br />

gli studenti <strong>del</strong>la scuola<br />

nell’incontro diretto con un<br />

testimone d’eccezione.<br />

“Desidero ringraziare – conclude<br />

Margherita Catellani<br />

– la famiglia Focherini per<br />

l’autorizzazione alla riproduzione<br />

<strong>del</strong>le foto d’archivio<br />

per la realizzazione <strong>del</strong>l’Album,<br />

don Claudio<br />

Pontiroli per i preziosi suggerimenti<br />

e la collaborazione<br />

con la scuola, la Fon<strong>da</strong>zione<br />

Cassa di Risparmio<br />

di Carpi per i finanziamenti<br />

e uno speciale ringraziamento<br />

alla ex preside <strong>del</strong>la scuola<br />

Maria Cristina Verrini per<br />

aver creduto nell’iniziativa<br />

e all’attuale preside Rosario<br />

D’Amico per averla valorizzata”.<br />

Arrigo Levi<br />

Arrigo Levi<br />

e la Memoria,<br />

“rischio<br />

di overdose”<br />

Dalle colonne <strong>del</strong> quotidiano<br />

“La Stampa” Arrigo<br />

Levi è tornato sulla Giornata<br />

<strong>del</strong>la Memoria <strong>2008</strong>,<br />

che l’ha visto protagonista<br />

tanto a Roma, nella<br />

celebrazione ufficiale al<br />

Quirinale, quanto a Carpi,<br />

nell’iniziativa organizzata<br />

<strong>da</strong>lla scuola media<br />

“Odoardo Focherini”. Nel<br />

suo articolo il celebre giornalista<br />

si interroga se sia<br />

possibile porre un limite<br />

nel ricor<strong>da</strong>re l’Olocausto,<br />

se esista un confine che<br />

superato porti ad eccessi<br />

di retorica o di<br />

conformismo.<br />

“In ambedue i casi (a Roma<br />

e a Carpi, ndr) i protagonisti<br />

<strong>del</strong>l’evento sono stati<br />

non tanto gli oratori intervenuti<br />

con analisi e ricordi,<br />

quanto le platee di<br />

centinaia di studenti (al<br />

Quirinale, provenienti <strong>da</strong><br />

diverse regioni d’Italia)<br />

che avevano compiuto ricerche<br />

sulla Shoah e sui<br />

“giusti” <strong>del</strong>la loro terra,e<br />

gli appassionati interventi<br />

di alcuni di loro. No,<br />

non posso proprio dire di<br />

avere constatato, in queste<br />

celebrazioni, un “rischio<br />

di overdose”. […]<br />

Di fatto, <strong>da</strong> quando è stato<br />

istituito in Italia, alcuni<br />

anni or sono, il Giorno<br />

<strong>del</strong>la Memoria è an<strong>da</strong>to<br />

crescendo il numero di<br />

classi, in genere <strong>del</strong>le scuole<br />

medie, che, grazie anche<br />

all’impegno dei funzionari<br />

<strong>del</strong>la Pubblica<br />

Istruzione e <strong>del</strong>le autorità<br />

locali, hanno dedicato tempo<br />

prezioso per la loro<br />

formazione, con la gui<strong>da</strong><br />

dei loro insegnanti, allo<br />

studio di quell’evento centrale<br />

ed emblematico di<br />

tutti gli orrori <strong>del</strong> Novecento<br />

che fu l’eliminazione<br />

sistematica degli Ebrei<br />

europei <strong>da</strong> parte <strong>del</strong><br />

nazismo”.<br />

D.F.<br />

Confezione materassi<br />

a mano e a molle<br />

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Tel. 059 686985


Il film su Odoardo Focherini nelle<br />

sale <strong>del</strong>la Regione e nel catalogo<br />

“Documentario a scuola”<br />

Il vento bussa<br />

alla mia porta<br />

Il film su Odoardo Focherini “Il vento bussa alla mia<br />

porta”, presentato nel maggio <strong>del</strong> 2007 nell’ambito <strong>del</strong>le<br />

manifestazioni per il centenario <strong>del</strong>la nascita <strong>del</strong> Servo di<br />

Dio, è già stato scelto <strong>da</strong> due sale cinematografiche,<br />

nell’ambito <strong>del</strong> progetto “Docintour” <strong>del</strong>la Regione Emilia<br />

Romagna e <strong>del</strong>la cineteca di Bologna.<br />

“Il progetto “Docintour” – spiega Nelson Bova, regista e<br />

responsabile di<br />

Sequence – è finalizzato<br />

alla promozione<br />

dei documentari<br />

e coinvolge<br />

i cinema d’essai<br />

<strong>del</strong>l’Emilia<br />

Romagna aderenti<br />

alla Fice. In tutto<br />

i documentari<br />

scelti sono diciannove<br />

e Il vento<br />

bussa alla mia porta<br />

è uno di questi”.<br />

Le prime sale<br />

Anita Semellini, pronipote di Odoardo<br />

e protagonista <strong>del</strong> film<br />

a programmare la<br />

proiezione sono la<br />

Sala Boiardo di<br />

Scandiano (mercoledì<br />

9 aprile) e il Cinema Teatro <strong>del</strong> Comune di Castello<br />

d’Argile (BO) (giovedì 24 aprile). “Questo – spiega<br />

Nelson Bova - è solo l’inizio di un percorso, la maggior<br />

parte <strong>del</strong>le sale non hanno ancora ricevuto il catalogo<br />

<strong>del</strong>le proposte, quindi la visibilità <strong>del</strong> documentario potrà<br />

solo aumentare”. Il film è anche inserito nel catalogo<br />

“Documentario a scuola”, un progetto finanziato <strong>da</strong>ll’assemblea<br />

legislativa <strong>del</strong>la Regione Emilia Romagna che<br />

intende promuovere il documentario nelle scuole medie e<br />

superiori e sarà distribuito nelle scuole che hanno aderito<br />

all’iniziativa, ma su richiesta può essere utilizzato in tutte<br />

le scuole <strong>del</strong>la regione. “E’ un’opportunità – afferma il<br />

responsabile di Sequence – perché gli insegnanti che lo<br />

adotteranno riceveranno <strong>da</strong>lla Regione il documentario e<br />

avranno la facoltà di chiamare autori ed esperti a parlare<br />

<strong>del</strong> documentario e di Focherini. Vorrei caldeggiare le<br />

scuole <strong>del</strong> territorio di Carpi e Mirandola a scegliere il<br />

documentario <strong>da</strong>l catalogo”.<br />

fino al 2 giugno <strong>2008</strong><br />

Il tesoro Goto di Domagnano<br />

Riproduzione archeologica al Museo di Stato<br />

mercoledì 26 marzo<br />

San Marino - Serbia<br />

qualificazione europea under 21<br />

27/28 marzo<br />

36° rally di San Marino<br />

info 0549/909053<br />

D<br />

<strong>16</strong> marzo '08<br />

Una troupe di Rai3 intervista don Ivo Silingardi, grande amico di<br />

don Zeno Saltini, per la trasmissione di Giovanni Minoli La storia<br />

siamo noi. Andrà in on<strong>da</strong> entro marzo, prima <strong>del</strong>la fiction di Rai1<br />

Preti <strong>del</strong>le meraviglie<br />

Annalisa Bonaretti<br />

on Zeno Saltini nella<br />

testimonianza fatta <strong>da</strong><br />

don Ivo Silingardi a<br />

La storia siamo noi, il programma<br />

di Giovanni Minoli<br />

in on<strong>da</strong> su Rai3, è risultato<br />

una figura particolarmente intensa.<br />

Nei ricordi <strong>del</strong>l’amico<br />

indubbiamente un profeta, ma<br />

soprattutto un uomo vero,<br />

capace di trasmettere ancora<br />

oggi il suo appassionato messaggio,<br />

una fede che si è fatta<br />

carne.<br />

Come abbiamo scritto nel<br />

numero scorso di Notizie, è<br />

venuta a Carpi una troupe<br />

composta <strong>da</strong>lla giornalista<br />

spagnola Maite Carpio, due<br />

tecnici e la segretaria di re<strong>da</strong>zione,<br />

Eleonora Orlandi.<br />

Bravi, professionali, gentili.<br />

Pagare il canone Rai, quando<br />

nei programmi c’è serietà<br />

e competenza, diventa un<br />

piacere.<br />

Don Ivo è la star <strong>del</strong>la giornata,<br />

dopo un attimo scioglie<br />

la diffidenza verso la telecamera<br />

e parla come un fiume<br />

in piena. La vita di don Zeno<br />

è la sua vita, il loro è stato un<br />

incontro per sempre.<br />

“Era l’estate <strong>del</strong> 1940, a<br />

Modena studiavo Teologia.<br />

Ho voluto an<strong>da</strong>re a San Giacomo<br />

Roncole, la cui fama<br />

stava diffondendosi. Dopo<br />

un’ora, rimasi folgorato. Lui<br />

parlava in modo meraviglioso<br />

dei suoi ideali, con una<br />

fede profon<strong>da</strong>. Il <strong>10</strong> giugno<br />

1940 era scoppiata la guerra,<br />

urgevano ideali di fraternità.<br />

Don Zeno non voleva creare<br />

un orfanotrofio ma un popolo.<br />

Una fraternità su base<br />

umana, con fede profon<strong>da</strong>.<br />

Io – prosegue don Ivo – riflettei<br />

-, questa è una via evangelica<br />

importante, mi sono<br />

detto”.<br />

Nel 1943 don Ivo fu ordinato<br />

sacerdote, i suoi rapporti con<br />

don Zeno continuavano. “Don<br />

Zeno – racconta – era antifascista<br />

feroce e diceva ‘l’Italia<br />

perde la guerra’… Fu<br />

messo in prigione a<br />

Mirandola, poi grazie all’intervento<br />

<strong>del</strong> Vescovo, lo liberarono.<br />

L’8 settembre 1943<br />

ci fu il famoso messaggio di<br />

Badoglio, in quel caos don<br />

Zeno non rinunciò alla sua<br />

parte. Prende un camion,<br />

mette insieme una trentina di<br />

persone e partono. Gli americani<br />

erano già arrivati a<br />

Brindisi. Parte per un pensiero<br />

utopico e perché era in<br />

pericolo. Sì – dice più a se<br />

stesso che alla garbata giornalista<br />

don Ivo – l’uno e l’altro.<br />

Riuscì ad arrivare a<br />

Pescara”.<br />

Racconta, don Ivo, <strong>del</strong>la passione<br />

di don Zeno per il cinema<br />

e per non perdere nemmeno<br />

un’occasione, “predicava<br />

a metà film”. Conosceva<br />

registi e attori proprio come<br />

don Ivo, molto amico <strong>del</strong>la<br />

Cavani e più volte negli studi<br />

di Cinecittà.<br />

Nel 1944 don Ivo andò a<br />

Noma<strong>del</strong>fia con don Zeno che<br />

gli chiese di restare, ma il<br />

nostro sacerdote gli rispose<br />

di no. “Era troppo dittatore”,<br />

spiega. Troppo simili per una<br />

quotidianità, straordinariamente<br />

amici per condividere<br />

momenti essenziali <strong>del</strong>le loro<br />

vite intense e ricche di passione<br />

per l’uomo grazie all’Uomo.<br />

Sorride don Ivo quando parla<br />

di don Zeno e <strong>del</strong>la politica,<br />

“lui era un tipo autonomo,<br />

non si metteva con nessuno”.<br />

Parla <strong>del</strong> suo arresto don Ivo,<br />

la cella, le botte prese,<br />

l’impiccagione e la<br />

fucilazione di ragazzi come<br />

lui hanno indubbiamente lasciato<br />

un segno nella sua carne<br />

ma non nella sua anima<br />

che continua a sorridere. In<br />

modo burbero a volte, ma è<br />

per <strong>da</strong>re limiti al suo cuore<br />

che è grande.<br />

Davanti a una regista intenerita<br />

<strong>da</strong>i ricordi e affascinata<br />

<strong>da</strong> questo istrione con l’abito<br />

talare, don Ivo non esita a<br />

raccontare di quando “don<br />

Zeno aveva in tasca mille<br />

lire, e le <strong>da</strong>va al primo bisognoso<br />

che incontrava. Il<br />

poveretto lo metteva alla sua<br />

destra, a tavola. Sì, <strong>da</strong> un<br />

punto di vista umano e cristiano<br />

era un bell’esempio.<br />

Per lui il soldo non contava e<br />

anche per questo non era un<br />

buon amministratore, ma la<br />

sua carica umana era straordinaria<br />

e la sua oratoria<br />

fenomenale”. Sorridiamo tutti<br />

nel sentire di quando, doveva<br />

essere il 1951, don Zeno<br />

andò al Viminale <strong>da</strong> Andreotti<br />

che allora era sottosegretario<br />

di De Gasperi. “Ho bisogno<br />

di soldi, molti soldi, ho<br />

800 ragazzi” e il divo Giulio:<br />

“Denaro ne ho poco, ma un’offerta<br />

gliela diamo. Qualche<br />

migliaio di lire, ma non i<br />

5<br />

milioni che lei vuole”. E don<br />

Zeno, di rimando: “Io non mi<br />

muovo di qui”. “Non può”.<br />

“Certo che posso, io sto qui<br />

finché non mi dà i soldi, e<br />

molti”. Il caso vuole che arrivi<br />

un americano, un tipo<br />

importante che chiede ad<br />

Andreotti di poter an<strong>da</strong>re a<br />

caccia a Castelporziano.<br />

L’americano, a cui per molte<br />

ragioni non si poteva negare<br />

il favore, si offre di pagare,<br />

ma Andreotti gli dice che può<br />

an<strong>da</strong>re gratuitamente. Entra<br />

in ballo don Zeno che se ne<br />

va a casa con 80 milioni di<br />

allora. Gli sono serviti per<br />

mettere a posto tante cose,<br />

ma poi ci furono altri debiti,<br />

d’altronde Noma<strong>del</strong>fia, la città<br />

ideale, era diventata la casa<br />

di 1.200 persone.<br />

Incanta don Ivo e incanta la<br />

vita di don Zeno che evidentemente<br />

aveva un carisma<br />

eccezionale se anche padre<br />

Turoldo lo segue. A Milano,<br />

in Duomo, il cardinale<br />

Schuster gli consegna 20 ragazzi,<br />

alcuni frati abbandonano<br />

il convento per seguirlo,<br />

entra in collisione con le<br />

gerarchie ecclesiali don Zeno<br />

che, al cardinal Ottaviani che<br />

gli doman<strong>da</strong> “cosa dirà la<br />

gente’”, lui risponde “io sputo<br />

a quella gente”. Al Papa<br />

che gli doman<strong>da</strong> “don Zeno,<br />

lei cosa farebbe”, lui risponde<br />

prendendo il mano il telefono<br />

per chiamare il presidente<br />

<strong>del</strong>la repubblica e De<br />

Gasperi”. “Si spaventarono”,<br />

conclude don Ivo e ridurlo<br />

allo stato laicale fu una conseguenza.<br />

Conclude la lunga intervista<br />

con il ricordo forse più caro,<br />

<strong>del</strong>l’insistenza con cui don<br />

Zeno gli chiese di tornare<br />

con lui. “Non me la sono<br />

sentita, non condividevo tutto<br />

di lui, ma era comunque<br />

un uomo eccezionale. Con<br />

quella gente lì si diventa santi<br />

e forse, io, non sono stato<br />

abbastanza umile. Don Zeno<br />

era imprevedibile, ma sempre<br />

molto aperto, un amico.<br />

Dal nulla ha creato una comunità<br />

dove l’amore è legge<br />

e Noma<strong>del</strong>fia resta una bellissima<br />

testimonianza, eroica”.<br />

“Don Ivo, ma allora chi era<br />

don Zeno”<br />

Arriva, rapi<strong>da</strong>, la risposta.<br />

“Quelli come lui sono dei<br />

fuoriserie”. Che hanno lasciato<br />

traccia, e quel piccolo prete<br />

<strong>da</strong>i capelli bianchi che abbiamo<br />

<strong>da</strong>vanti, il viso<br />

arrossato <strong>da</strong>l calore <strong>del</strong>le telecamere<br />

e <strong>da</strong>i ricordi <strong>del</strong><br />

cuore, ne è la prova.


6<br />

<strong>16</strong><br />

“L<br />

marzo '08<br />

Annalisa Bonaretti<br />

a giunta lunedì 3<br />

marzo ha <strong>del</strong>iberato<br />

di non consentire l’installazione<br />

di quattro<br />

antenne di telefonia<br />

mobile mentre ha <strong>da</strong>to parere<br />

favorevole per le altre<br />

tre presentate”, precisa<br />

Mirco Arletti, assessore all’Ambiente.<br />

E’ stato negato il permesso<br />

per l’installazione di via 4<br />

Novembre, sopra la scuola<br />

di <strong>da</strong>nza Surya perché, appunto,<br />

sopra una scuola. Una<br />

mancata autorizzazione anche<br />

a Fossoli in via Sant’Antonio<br />

perché a meno di<br />

150 metri in linea d’aria c’è<br />

la possibilità di un’altra<br />

collocazione e perché, a circa<br />

200 metri, c’è una scuola<br />

d’infanzia. Un mancato permesso<br />

anche per l’installazione<br />

sull’edificio <strong>del</strong>la<br />

Bonifica Parmigiana-<br />

Moglia di via Carlo Marx<br />

perché a 130 metri c’è la<br />

C RONA C ARPI<br />

Dopo le motivate proteste <strong>del</strong> comitato di via Socrate, no <strong>del</strong>la giunta<br />

all’installazione di quattro (su sette) antenne per telefonia mobile<br />

La voce <strong>del</strong> cittadino<br />

scuola d’infanzia Marchiona<br />

e perché nella vicina via<br />

Liguria c’è un’altra antenna<br />

su cui potersi appoggiare.<br />

Non è stata accettata<br />

nemmeno la richiesta di installare<br />

l’antenna su un edificio<br />

privato in via Socrate<br />

perché nella zona C, accanto<br />

alla roton<strong>da</strong>, c’è un altro<br />

palo che può ospitare un<br />

altro gestore.<br />

A inizio febbraio Notizie<br />

aveva <strong>da</strong>to ampio spazio al<br />

Comitato che sì è costituito<br />

proprio per difendere ambiente<br />

e salute in via Socrate.<br />

Il coordinatore, Mario<br />

Torrebruno, si è <strong>da</strong>to un<br />

gran <strong>da</strong>ffare, ha coinvolto<br />

l’avvocato Ruggero Fregni<br />

e l’esito è stato quello<br />

auspicato.<br />

“Per ora è an<strong>da</strong>to tutto bene<br />

– afferma l’avvocato -, dobbiamo<br />

rendere merito all’assessore<br />

Arletti e al sin<strong>da</strong>co<br />

di avere ascoltato la nostra<br />

voce. Anche come cittadini<br />

ci sentiamo soddisfatti di<br />

questo atteggiamento, pur<br />

sapendo che se il gestore<br />

vorrà, potrà fare ricorso al<br />

Tar. Ma a quel punto vedremo,<br />

per adesso pensiamo<br />

che la nostra giusta protesta<br />

è stata accolta”.<br />

Naturalmente anche Mirco<br />

Arletti è perfettamente consapevole<br />

che la decisione<br />

<strong>del</strong>la Giunta può essere definitiva<br />

ma solo se il gestore<br />

accetta quanto <strong>del</strong>iberato;<br />

in caso contrario, afferma<br />

l’assessore all’Ambiente,<br />

“sapremo farci ascoltare <strong>da</strong>l<br />

Tar, il Tribunale Amministrativo<br />

Regionale. Per casi<br />

analoghi abbiamo verificato<br />

che ci sono sentenze le<br />

Ruggero Fregni<br />

più disparate, quelle che<br />

applicano pedissequamente<br />

la legge e quelle più intelligenti<br />

che, pur nell’assoluto<br />

rispetto <strong>del</strong>la norma, affi<strong>da</strong>no<br />

al Comune la decisione<br />

sull’impatto<br />

paesaggistico. Insomma –<br />

osserva Arletti – se un Comune<br />

che gestisce un territorio<br />

nega l’installazione,<br />

Dal Rinascimento con Aldo Manuzio a oggi quando aziende leader<br />

come Nuovagrafica guar<strong>da</strong>no al futuro con consapevolezza<br />

di avere alle spalle un patrimonio di secoli di storia<br />

Carpi, “bottega <strong>da</strong> stampa”<br />

Mirco Arletti<br />

dovrà pur avere <strong>del</strong>le buone<br />

ragioni, o no Inoltre – prosegue<br />

– noi diciamo no a<br />

quattro installazioni ma offriamo<br />

un’alternativa. A<br />

questo punto sarà, eventualmente,<br />

il gestore che si dovrà<br />

far carico di dimostrare<br />

che solo quanto scelto <strong>da</strong><br />

lui gli permette di offrire il<br />

servizio a cui è chiamato.<br />

Inoltre – conclude Mirco<br />

Arletti – desidero ricor<strong>da</strong>re<br />

che noi, per scelta, quando<br />

riceviamo questo tipo di<br />

domande, le pubblichiamo<br />

e mandiamo una lettera ai<br />

cittadini proprietari degli<br />

immobili situati nell’arco di<br />

200 metri. Infatti oltre i 200<br />

metri l’Arpa dice che non si<br />

rileva più inquinamento elettromagnetico”.<br />

Una scelta<br />

politica <strong>del</strong>l’amministrazione,<br />

quella di informare i cittadini,<br />

<strong>da</strong> condividere in toto.<br />

Se poi l’amministrazione sa<br />

anche tutelare i diritti dei<br />

suoi cittadini, ancora meglio.<br />

Resta comunque importante<br />

che, nel proprio Prg,<br />

l’amministrazione segnali le<br />

zone deputate a ospitare<br />

installazioni simili così che<br />

il cittadino non se le ritrova<br />

all’improvviso. Anche se è<br />

vero che tutti vogliamo il<br />

telefonino, basta che l’antenna<br />

sia lontano <strong>da</strong> casa<br />

nostra.<br />

Mix vincente<br />

Gianluca Baracchi, presidente di<br />

Nuovagrafica: “Il successo è frutto di<br />

tecnologia avanzata e una squadra affiatata”<br />

Mariagiulia Sandonà<br />

U<br />

na sezione dedicata<br />

all’arte tipografica a<br />

Carpi all’interno <strong>del</strong><br />

nuovo percorso <strong>del</strong> Museo<br />

civico che si inaugura il<br />

14-15-<strong>16</strong> marzo, si offre al<br />

visitatore, mediante una lettura<br />

dei suoi materiali e<br />

con l’apporto di fonti documentarie,<br />

come occasione<br />

<strong>del</strong>la ricostruzione<br />

diacronica e sincronica <strong>del</strong>l’arte<br />

tipografica a Carpi,<br />

che <strong>da</strong>ll’epoca<br />

rinascimentale è giunta fino<br />

ai giorni nostri con l’azien<strong>da</strong><br />

Nuovagrafica. Presente a<br />

Carpi con una vasta produzione<br />

commerciale, pubblicitaria<br />

ed editoriale in continua<br />

espansione, l’azien<strong>da</strong><br />

alla quale è dedicato un<br />

ampio studio storico-retrospettivo,<br />

in corso di stampa,<br />

costituisce oggi una sorta<br />

di anello di congiunzione<br />

nell’evoluzione di un processo<br />

di trasformazione di<br />

metodi e strumenti, che è<br />

stato tra i più lenti ed<br />

immutati <strong>del</strong>la storia <strong>del</strong>le<br />

arti.<br />

berto III Pio e lo stampatore<br />

Aldo Manuzio, già suo precettore,<br />

al quale il principe<br />

avrebbe affi<strong>da</strong>to l’incarico<br />

di aprire a Carpi la prima<br />

stamperia, testimoniato <strong>da</strong><br />

un decennio di contatti<br />

epistolari tra il principe e<br />

Aldo Manuzio, al quale<br />

Alberto III fece dono <strong>del</strong><br />

cognome <strong>del</strong> casato Pio,<br />

come ricompensa per le<br />

edizioni donate.<br />

Risale al 1506 il funzionamento<br />

<strong>del</strong> primo torchio ti-<br />

Cucina regionale e di ricerca<br />

pografico a Carpi nel convento<br />

di San Nicolò dei<br />

Minori Osservanti a opera<br />

di Benedetto Dolcibelli e<br />

Giovanni Bissoli, già collaboratori<br />

a Venezia di Aldo<br />

Manuzio. Dopo questa felice<br />

stagione, che garantì a<br />

Dolcibelli la fama a Ferrara,<br />

Carpi rimase senza tipografia<br />

fino al <strong>16</strong>13, quando<br />

Girolamo Vaschieri si propose<br />

come l’ideatore di una<br />

Bottega <strong>da</strong> stampa.<br />

Dobbiamo attendere la fine<br />

<strong>del</strong> Settecento perché una<br />

serie di fattori tecnologici,<br />

tra i quali le modifiche alle<br />

macchine <strong>da</strong> stampa, la fusione<br />

dei caratteri, la<br />

legatoria meccanica, conducano<br />

ad una rapi<strong>da</strong> innovazione<br />

dei procedimenti di<br />

stampa. Ha inizio, in questo<br />

periodo, la vita <strong>del</strong>la<br />

Stamperia comunale o Stamperia<br />

<strong>del</strong> Pubblico che, pro-<br />

E’ celebre il legame tra Alprietaria<br />

dei locali e degli<br />

utensili, affi<strong>da</strong> la gestione a<br />

vari stampatori locali. Un’interessante<br />

campionatura <strong>del</strong>la<br />

fervi<strong>da</strong> vita comunitaria<br />

sia pubblica che privata, è<br />

costituita <strong>da</strong>lla serie <strong>del</strong>le<br />

Stampe <strong>del</strong> Comune di Carpi<br />

conservata integra <strong>da</strong>l 1754<br />

al 1869.<br />

Con la vendita <strong>del</strong> materiale<br />

tipografico e la concessione<br />

dei locali in affitto a<br />

Giuseppe Rossi nel 1901,<br />

la Stamperia comunale si<br />

avvia verso la gestione privata.<br />

Grazie alla generosità dei<br />

cittadini e all’elargizioni di<br />

illustri benefattori quali<br />

l’onorevole Alfredo Bertesi,<br />

la locale “Associazione<br />

Nazionale Mutilati e invalidi<br />

di Guerra” (Anmig) acquista<br />

nel 1920 la Tipografia<br />

Rossi, allo scopo di offrire<br />

lavoro e impiego ai<br />

propri associati, circa cinquanta<br />

ai quali vanno aggiunti<br />

un certo numero di<br />

vedove e orfani di guerra.<br />

La tipografia Mutilati con<br />

annesso negozio di<br />

cartolibreria, oggi di proprietà<br />

<strong>del</strong>la famiglia Gilioli,<br />

e con l’intestazione “Stabilimento<br />

Editoriale Tipografico<br />

Mutilati”, resta attiva<br />

fino al 1983 anno in cui<br />

l’istituzione di una cooperativa<br />

tra i dipendenti, la<br />

Nuovagrafica, conclude una<br />

fase <strong>del</strong> lungo cammino<br />

<strong>del</strong>l’attività tipografica a<br />

Carpi e ne apre un’altra, la<br />

più recente, all’insegna <strong>del</strong><br />

rinnovamento tecnologico<br />

e professionale.<br />

Un grande passato dietro alle spalle, <strong>da</strong>vanti un futuro<br />

chiaro come gli obiettivi di Nuovagrafica che, spiega il<br />

presidente Gianluca Baracchi, “ha fatto <strong>del</strong>l’innovazione<br />

il proprio successo. Investimenti in tecnologie all’avanguardia<br />

per la gestione <strong>del</strong> processo di stampa, forte<br />

informatizzazione di tutte le fasi, <strong>da</strong>l preventivo alla<br />

prestampa, <strong>da</strong>lla produzione alla logistica”.<br />

Un fatturato di cinque milioni di euro in costante crescita,<br />

21 addetti tra soci e dipendenti, un’alta percentuale di<br />

clienti fi<strong>del</strong>izzati, con livelli di soddisfazione dichiarati<br />

superiori mediamente al 90 per cento, 12 gruppi stampa,<br />

un flusso di lavoro completamente digitalizzato, investimenti<br />

costanti in formazione <strong>del</strong> personale a tutti i livelli<br />

e una particolare sensibilità all’ambiente hanno fatto di<br />

Nuovagrafica una <strong>del</strong>le aziende più moderne <strong>del</strong> settore.<br />

Baracchi precisa che “Nuovagrafica ha spostato gli<br />

stakeholders competitivi <strong>da</strong>lla produzione alla gestione<br />

<strong>del</strong> servizio diventando fornitore privilegiato di molte<br />

grandi imprese. Puntare ai servizi – osserva – significa<br />

dotarsi di capacità relazionali in grado di collegare mo<strong>da</strong>lità<br />

e tempi di gestione <strong>del</strong> processo, allineati ai tempo di<br />

agenzie pubblicitarie, grafici, imprese ed enti che fanno<br />

<strong>del</strong>la flessibilità e <strong>del</strong>l’innovazione la loro capacità di<br />

reggere sul mercato. Significa collaborare strettamente<br />

con i propri clienti garantendo loro un controllo serrato di<br />

tutti i passaggi che trasformano le idee di comunicazione<br />

<strong>del</strong> cliente in prodotto stampato. Eccellere poi nella stampa<br />

– prosegue Gianluca Baracchi – cioè far sì che il livello<br />

<strong>del</strong>lo stampato sia esattamente quello immaginato <strong>da</strong>l<br />

cliente, è uno dei costanti obiettivi <strong>del</strong>l’impresa. L’investimento<br />

sulle tecniche di immaginato <strong>del</strong> cliente è uno dei<br />

nostri obiettivi prioritari, perciò l’investimento sulle tecniche<br />

di gestione <strong>del</strong> colore, la compartecipazione alla<br />

soluzione dei problemi tipica di una squadra affiatata,<br />

l’innovazione <strong>del</strong> parco macchine a tutti i livelli, chiude il<br />

cerchio rispetto al futuro”.<br />

Una tipografia, soprattutto se è veramente moderna, non<br />

può non credere alla comunicazione, dunque è naturale,<br />

oggi come oggi per Nuovagrafica, investire in questo<br />

settore. Dunque è tempo di promuovere il marchio, il<br />

nome, l’identità di un’impresa che vuole eccellere nel<br />

settore per qualità produttive, gestione dei processi e<br />

livello di innovazione. “Il fattore comunicazione e brand<br />

– precisa il presidente – è uno degli asset competitivi<br />

prioritari <strong>del</strong> marketing, la produzione di stampati è l’atto<br />

finale che può qualificare o vanificare le migliori strategie<br />

di comunicazione <strong>del</strong>le imprese – conclude Gianluca<br />

Baracchi -, per questo riteniamo si debba prestare a essa la<br />

massima attenzione e premiare le aziende più efficienti e<br />

tecnicamente preparate”.


Un accordo di licenza per la linea Anna Molinari<br />

C RONA C ARPI<br />

Un gruppo in costante crescita<br />

<strong>16</strong> marzo '08<br />

7<br />

Meeting dei cibi sani<br />

Naturale e biologico insieme a L’Incontro<br />

Un “Meeting dei cibi sani”<br />

si è svolto il 7 marzo al<br />

ristorante L’Incontro che,<br />

in collaborazione con Slow<br />

Food, ha presentato “Naturale<br />

e Biologico insieme”,<br />

una sequenza di piatti di<br />

assoluta qualità e bontà.<br />

Come spiega Gianfranco<br />

Zinani, ristoratore e<br />

sommelier professionista,<br />

protagonista <strong>del</strong>la serata è<br />

stato il maiale, quello <strong>del</strong>la<br />

nostra terra dove si<br />

riscoprono con gli allevamenti<br />

naturali i meravigliosi<br />

sapori di un tempo. Oltre<br />

il maiale, le farine, gli oli e<br />

i vini sono stati gli ingredienti<br />

principali usati per<br />

concepire e realizzare i piatti<br />

di una cena naturale e biologica<br />

squisita.<br />

Un tripudio dei sensi, non a<br />

caso l’antipasto era una<br />

“Trilogia di sensazioni”:<br />

fagottino di ricotta e salciccia<br />

con crema di Parmigiano;<br />

paté di fegato con cipolla<br />

all’Aceto Balsamico tradizionale;<br />

terrina di tenero con<br />

misticanza. In seguito sono<br />

stati serviti raviolo di prosciutto<br />

al forno con fondente<br />

di se<strong>da</strong>no, maialino cotto<br />

lufin Spa, gruppo italiano<br />

presente sul<br />

B<br />

mercato con successo<br />

<strong>da</strong> 30 anni con i<br />

marchi Blumarine, Blugirl<br />

e Anna Molinari e Sinv Spa,<br />

leader in Italia nella produzione<br />

e nella distribuzione<br />

di abbigliamento fashion e<br />

sportswear in licenza (Love<br />

Moschino, See by Chloé,<br />

McQ Alexander McQueen,<br />

Coming Soon, Krizia Jeans,<br />

Dimensione Danza) hanno<br />

siglato un accordo di licenza<br />

pluriennale per la linea<br />

Anna Molinari che continuerà<br />

a essere disegnata <strong>da</strong><br />

un team creativo interno a<br />

Blufin, mentre la produzione<br />

passerà a Sinv che la<br />

distribuirà in Europa, America,<br />

Medio Oriente, Paesi<br />

ex Urss e Sud America attraverso<br />

gli showroom di<br />

proprietà e la propria rete<br />

distributiva.<br />

Anna Molinari si rivolge a<br />

una donna all’avanguardia,<br />

cosmopolita e attenta alla<br />

mo<strong>da</strong>. Con l’accordo di licenza,<br />

Blufin e Sinv uniscono<br />

le loro forze per portare<br />

questa linea di abbigliamento<br />

di tendenza e ricerca<br />

ad affermarsi in Italia<br />

e sui mercati internazionali,<br />

mantenendo il contenuto<br />

stilistico che l’ha sinora<br />

contraddistinta.<br />

La linea debutterà a luglio<br />

<strong>2008</strong> a Milano durante la<br />

settimana <strong>del</strong>la mo<strong>da</strong> dedicata<br />

alle pre-collezioni Primavera–Estate<br />

2009. La collezione<br />

sarà distribuita attraverso<br />

una rete di negozi<br />

e department store altamente<br />

selezionati a partire <strong>da</strong> gennaio<br />

2009.<br />

“Questo accordo, che implica<br />

un’evoluzione rilevante<br />

per il marchio Anna<br />

Molinari, rappresenta un importante<br />

passo nel processo<br />

di crescita <strong>del</strong> gruppo Blufin.<br />

Sin <strong>da</strong>lla prima stagione la<br />

linea Anna Molinari ha raccolto<br />

un grande apprezzamento<br />

<strong>da</strong> parte <strong>del</strong>la stampa<br />

nazionale e internazionale<br />

e <strong>da</strong>lla clientela più<br />

attenta alle tendenze, <strong>da</strong>l gusto<br />

sofisticato e cosmopolita.<br />

Il tipo di riscontro ottenuto<br />

ha generato la necessità<br />

di dedicare a questo marchio<br />

risorse distributive e<br />

produttive specifiche, capaci<br />

di far fronte alle sempre crescenti<br />

esigenze <strong>del</strong> mercato<br />

- dichiara Gianguido<br />

Tarabini, amministratore<br />

unico <strong>del</strong> gruppo –. Per questo<br />

ritengo che la collaborazione<br />

con un gruppo fortemente<br />

strutturato e organizzato<br />

come Sinv garantirà<br />

alla linea Anna Molinari<br />

nuove opportunità di<br />

business mantenendo quel<br />

suo stile moderno e ricercato,<br />

che è <strong>da</strong> sempre la sua<br />

cifra stilistica.” Rossella<br />

Tarabini, anima <strong>del</strong>la linea,<br />

per il momento non si<br />

occuperà <strong>del</strong>la direzione<br />

creativa <strong>del</strong>la collezione ma<br />

non si esclude un suo probabile<br />

rientro.<br />

a bassa temperatura con salsa<br />

al cabernet e patata cotta<br />

nella cenere, il caldo e il<br />

freddo <strong>del</strong>le mele Renetta e<br />

Grammy Smith.<br />

Naturalmente azzeccato<br />

l’accompagnamento dei vini<br />

che, spiega Zinani, loro sì<br />

tirano in ballo tutti e cinque<br />

i sensi. Con il cibo l’udito<br />

resta fuori, non è così con il<br />

vino. “Quando lo senti ‘scrosciare’<br />

– afferma sicuro -,<br />

puoi capire se il corpo c’è o<br />

non c’è. Il rumore <strong>del</strong> vino<br />

leggero o <strong>del</strong>l’acqua è tutta<br />

un’altra cosa”.<br />

Sulla qualità <strong>del</strong>la cena<br />

Zinani, un perfezionista, si<br />

dice a soddisfatto. “Gli ospiti<br />

credo abbiano gradito, i<br />

complimenti sono stati tanti<br />

ma certamente si può sempre<br />

fare di meglio”. Secondo<br />

lui particolarmente riusciti<br />

– e apprezzati – sono<br />

stati il tris di antipasti e il<br />

dessert, originali e particolarmente<br />

<strong>del</strong>iziosi. In una<br />

parola, impeccabili.<br />

La cucina <strong>del</strong>lo chef Carlo<br />

Gozzi è sempre di livello,<br />

le sue capacità sono indubbie<br />

come le capacità dei suoi<br />

“giudici-assaggiatori”, che<br />

Gianguido Tarabini<br />

poi sono i suoi soci nell’attività,<br />

Gianfranco Zinani<br />

appunto e la moglie<br />

Luciana. “Noi proviamo<br />

sempre tutto, e spesso più e<br />

più volte, per arrivare a quella<br />

che, secondo noi, è l’armonia.<br />

Un buon piatto deve<br />

avere equilibrio nei sapori,<br />

nessuno deve sovrastare<br />

anche se naturalmente in un<br />

tortello di prosciutto deve<br />

sentirsi più questo <strong>del</strong>lo<br />

scalogno. Prendiamo un piatto<br />

comune come i tortellini,<br />

il sapore <strong>del</strong> Parmigiano non<br />

deve primeggiare, sarebbe<br />

troppo facile, e il piatto non<br />

deve neppure risultare troppo<br />

saporito, deve esserci una<br />

fusione tra tutto, la consistenza<br />

<strong>del</strong>la carne deve accompagnarsi<br />

al resto per <strong>da</strong>re<br />

corpo a una <strong>del</strong>icatezza,<br />

apprezzata speriamo <strong>da</strong> tutti”.<br />

Tra gli invitati alla serata, il<br />

sin<strong>da</strong>co Enrico Campe<strong>del</strong>li<br />

accompagnato <strong>da</strong>lla fi<strong>da</strong>nzata<br />

Tania Lugli, sin<strong>da</strong>co<br />

di San Possidonio, che si è<br />

fatta ammirare per la sua<br />

grazia; il vicesin<strong>da</strong>co e assessore<br />

alle Attività produttive<br />

Alberto Allegretti; l’as-<br />

Massimo Braglia, amministratore<br />

<strong>del</strong>egato di Sinv,<br />

dichiara: “Ho sempre guar<strong>da</strong>to<br />

con interesse e attenzione<br />

all’attività di Blufin e<br />

sono, perciò, <strong>da</strong>vvero soddisfatto<br />

<strong>del</strong>la collaborazione<br />

per la linea Anna<br />

Molinari, anche per l’assoluta<br />

identità di vedute che si<br />

è immediatamente creata.<br />

Sia Blufin che Sinv credono<br />

fermamente, infatti, che<br />

il brand abbia importanti<br />

prospettive di sviluppo.<br />

Sono, pertanto, molto<br />

fiducioso sui risultati che<br />

Anna Molinari potrà ottenere<br />

in Italia e all’estero.<br />

La missione di Sinv è proprio<br />

quella di portare al successo<br />

le linee di abbigliamento<br />

e accessori che le più<br />

importanti maison mondiali<br />

le affi<strong>da</strong>no in licenza”.<br />

Il gruppo Blufin azien<strong>da</strong> di<br />

Carpi, controlla i marchi<br />

Blumarine, Blugirl e Anna<br />

Molinari, con un fatturato<br />

2007 pari a circa <strong>10</strong>5,5 milioni<br />

di euro di cui circa 7,3<br />

milioni di royalties. La distribuzione<br />

dei prodotti è<br />

affi<strong>da</strong>ta ad una rete di circa<br />

72 monomarca Blumarine<br />

e <strong>10</strong> monomarca Blugirl nel<br />

mondo e ai multimarca e<br />

department stores più<br />

prestigiosi.<br />

Sinv, basata a Carrè in provincia<br />

di Vicenza, è uno dei<br />

leader europei nella produzione<br />

e distribuzione di abbigliamento<br />

e accessori su<br />

licenza. Nata nel 1975 <strong>da</strong><br />

un’idea di Ambrogio Dalla<br />

Rovere, realizza linee giovani<br />

di importanti maison<br />

di mo<strong>da</strong> e actiwear (marchi:<br />

Love Moschino, See<br />

by Chloé, McQ Alexander<br />

McQueen, Coming Soon,<br />

Krizia Jeans, Dimensione<br />

Danza) e gedetiene il 30%<br />

<strong>del</strong>la maison Moschino. Sinv<br />

fornisce i suoi prodotti a<br />

più di 4.000 clienti in 93<br />

nazioni attraverso una rete<br />

di 60 agenti e distributori<br />

mondiali e nei propri<br />

showroom di Milano, Roma<br />

e Parigi. Nel 2007, Sinv ha<br />

raggiunto i 185,7 milioni di<br />

euro, in crescita <strong>del</strong> 13%<br />

rispetto al 2006.<br />

Gianfranco Zinani<br />

sessore all’Agricoltura <strong>del</strong>la<br />

Provincia, Graziano<br />

Poggioli; Antonio Cherchi,<br />

<strong>del</strong>egato Slow Food di Modena.<br />

Questa serata rappresenta<br />

l’ufficializzazione di un<br />

percorso che gli Zinani e<br />

Gozzi hanno iniziato <strong>da</strong> tempo,<br />

quello appunto <strong>del</strong> biologico<br />

e <strong>del</strong> naturale. La<br />

bontà di qualunque piatto<br />

parte <strong>da</strong>lla materia prima e<br />

loro, ristoratori per lavoro<br />

e per passione, lo hanno<br />

sempre saputo.<br />

Annalisa Bonaretti<br />

VIA GUIDO FASSI, 11 - TEL E FAX 059-650267<br />

www.wineandwine.it<br />

Per un Parlamento<br />

<strong>del</strong>la legalità<br />

I Lions Carpi A. Pio e Carpi<br />

Host riflettono su mafia e<br />

terrorismo jihadista<br />

Il fon<strong>da</strong>mentalismo jihadista e la mafia, possono<br />

essere fronteggiati ancora con i metodi investigativi e<br />

giuridici tradizionali, oppure si rendono necessari<br />

nuovi strumenti di contrasto<br />

Su questo tema di carattere internazionale sono intervenuti<br />

il magistrato Stefano Dambruoso e il professor<br />

Nicola Mannino nel corso di un meeting promosso lo<br />

scorso 4 marzo a Correggio <strong>da</strong>l Lions Club “ Carpi A.<br />

Pio” e <strong>da</strong>l Lions Club Carpi Host, presieduti rispettivamente<br />

<strong>da</strong> Franca Bortolamasi e Filippo Valisnieri.<br />

Le tesi sostenute <strong>da</strong>i due relatori portano a concludere<br />

che contro chi non ha in alcun conto la sacralità ed il<br />

valore <strong>del</strong>la vita è necessario ripensare le norme che la<br />

nostra società occidentale pone a garanzia <strong>del</strong>la libertà<br />

e <strong>del</strong>la privacy<br />

<strong>del</strong>l’individuo,<br />

trovando un accettabile<br />

compromesso,<br />

condiviso<br />

a livello<br />

comunitario, tra<br />

libertà individ<br />

u a l i<br />

irrinunciabili ed<br />

efficacia dei<br />

mezzi necessari<br />

a migliorare<br />

l’azione di contrasto.<br />

Per la mafia in<br />

particolare, oltre<br />

a dotare di<br />

mezzi adeguati<br />

l’azione di repressione,<br />

occorre impegnarsi a diffondere tra gli<br />

studenti, tra i giovani, la cultura <strong>del</strong>l’antimafia, sulla<br />

stra<strong>da</strong> iniziata <strong>da</strong>l generale Dalla Chiesa e <strong>da</strong>i magistrati<br />

Caponnetto, Falcone e Borsellino.<br />

Altro fronte di impegno riguar<strong>da</strong> il recupero <strong>del</strong>l’individuo<br />

nelle carceri attraverso l’effettivo riconoscimento<br />

<strong>del</strong>la sua “dignità di persona” ed un sostegno<br />

volto al suo affrancamento <strong>da</strong>i condizionamenti <strong>del</strong><br />

contesto mafioso, che gli restituisca la capacità di<br />

scelta e la libertà di coscienza.<br />

Sono proprio questi gli obiettivi <strong>del</strong> “Parlamento <strong>del</strong>la<br />

legalità” per il quale il Nicola Mannino come presidente<br />

ed il giudice Dambruoso come coordinatore per<br />

la Lombardia si impegnano e si impegneranno su tutto<br />

il territorio nazionale .<br />

E’ nata<br />

Margherita Cipolli<br />

Fior di famiglia<br />

Filippo Valisnieri,<br />

Stefano Dambruoso,<br />

Franca Bortolamasi<br />

Finalmente è arrivata: il 7 marzo alle 12.45 è nata<br />

al Ramazzini Margherita Cipolli, primogenita<br />

di Angela e Federico. E prima, già adorata nipote,<br />

di zia Federica che condivide la gioia di questa<br />

nascita con Marco.<br />

Ai genitori e a tutti i famigliari le più affettuose<br />

congratulazioni di Annalisa e alla piccola Margherita<br />

un dolce benvenuto alla vita.


8<br />

<strong>16</strong><br />

marzo '08<br />

Kyriakoula<br />

Petropulacos<br />

nuovo direttore<br />

sanitario<br />

<strong>del</strong>l’Azien<strong>da</strong> Usl<br />

di Modena<br />

L’Azien<strong>da</strong> Usl di Modena<br />

ha un nuovo direttore<br />

sanitario, la dottoressa<br />

Kyriakoula Petropulacos<br />

che subentra al dottor Andrea<br />

Guerzoni, <strong>da</strong>l 28 gennaio<br />

scorso nominato direttore<br />

generale <strong>del</strong>la Asl<br />

di Crotone.<br />

In carica <strong>da</strong>l 25 febbraio,<br />

la dottoressa Petropulacos,<br />

44 anni, laureata in Medicina<br />

e Chirurgia, è specialista<br />

in Oftalmologia e in<br />

Igiene e Medicina Preventiva.<br />

Oltre alle<br />

specializzazioni, ha conseguito<br />

il diploma di master<br />

in amministrazione sanitaria<br />

presso l’Istituto Superiore<br />

di Studi Sanitari<br />

di Roma ed ha partecipato<br />

ad un corso di perfezionamento<br />

post-laurea in “Programmazione,<br />

organizzazione<br />

e gestione dei servizi<br />

sanitari” presso la facoltà<br />

di Medicina e Chirurgia<br />

<strong>del</strong>l’Università degli<br />

studi di Roma “La Sapienza”.<br />

“E’ un’eccellente professionista<br />

con notevoli doti<br />

professionali ed umane,<br />

alle quali si aggiunge<br />

un’approfondita conoscenza<br />

<strong>del</strong> territorio modenese”<br />

dichiara il direttore<br />

generale <strong>del</strong>l’Azien<strong>da</strong> Usl<br />

di Modena Giuseppe<br />

Caroli. “Ho fiducia nel<br />

contributo che, grazie alle<br />

sue qualità, saprà <strong>da</strong>re per<br />

la realizzazione dei progetti<br />

<strong>del</strong>l’Azien<strong>da</strong> Usl.<br />

Rinnovo i ringraziamenti<br />

al dottor Guerzoni per il<br />

prezioso lavoro svolto in<br />

questi anni e rivolgo a lui<br />

ed alla dottoressa<br />

Petropulacos gli auguri per<br />

i nuovi incarichi che li attendono”.<br />

Ogni tanto le parole “puro<br />

spirito di servizio” hanno un<br />

valore concreto. Le pronuncia<br />

Rossano Bellelli alla vigilia<br />

<strong>del</strong> suo ingresso in lista per<br />

il Senato nell’Udc, Unione dei<br />

democratici cristiani e democratici<br />

di centro. “Il mio vuole<br />

essere un segnale – spiega -,<br />

naturalmente nessuna ambizione<br />

di an<strong>da</strong>re <strong>da</strong> qualche<br />

parte, anzi mi sono raccoman<strong>da</strong>to<br />

di essere messo all’ultimo<br />

posto in lista. Ho accettato<br />

– osserva Bellelli – per un<br />

paio di ragioni, anzi di buone<br />

ragioni. La prima, hanno spaccato<br />

l’Udc; la secon<strong>da</strong>, c’è chi<br />

ha voluto <strong>da</strong>re uno schiaffo a<br />

Casini, e non lo merita. Dare<br />

una bastonata a un partito, a<br />

un gruppo che rappresenta il<br />

Annalisa Bonaretti<br />

Ramazzini secondo<br />

Emilio Sabattini,<br />

presidente <strong>del</strong>la Provincia.<br />

Certamente<br />

non è un sostenitore <strong>del</strong><br />

nuovo ospe<strong>da</strong>le – lo si capisce<br />

bene pensando alle sue<br />

dichiarazioni -, ma che sia<br />

necessaria una verifica sulle<br />

risorse disponibili è indubbio.<br />

E altrettanto<br />

indiscutibile è la voracità di<br />

Baggiovara.<br />

Detto questo, va rivendicato<br />

al Ramazzini il dirittodovere<br />

di tutelare se stesso<br />

e le persone che lo vivono,<br />

ci riferiamo a tutti i pazienti<br />

naturalmente, ma anche a<br />

ciascun dipendente, <strong>da</strong>l più<br />

importante al più umile perché<br />

sono ancora loro a fare<br />

la differenza.<br />

Se il nuovo ospe<strong>da</strong>le tarderà<br />

per ragioni economiche,<br />

non può però tar<strong>da</strong>re quell’autonomia<br />

amministrativa<br />

che non richiede nessun<br />

esborso finanziario ma solo<br />

politici determinati e capaci<br />

di far sentire il loro peso<br />

in Regione. Ribadiamo<br />

quanto scritto sul numero<br />

scorso, se gli ospe<strong>da</strong>li <strong>del</strong>la<br />

provincia di Reggio Emilia<br />

hanno autonomia (il dipartimento,<br />

invece di essere<br />

orizzontale come <strong>da</strong> noi, è<br />

verticale), non vediamo perché<br />

la stessa cosa non debba<br />

venir riconosciuta a<br />

Modena. Abbiamo la sensazione<br />

netta che questa sia<br />

una questione meramente<br />

politica e, in quanto tale,<br />

saranno proprio i politici ad<br />

assumersi tutte, ma proprio<br />

tutte, le loro responsabilità.<br />

“Migliorare le condizioni<br />

<strong>del</strong>le strutture ospe<strong>da</strong>liere<br />

<strong>del</strong>la provincia (sono complessivamente<br />

nove), con<br />

l’obiettivo di aumentarne la<br />

funzionalità e il comfort<br />

alberghiero, è un’esigenza<br />

reale che si pone per l’ospe<strong>da</strong>le<br />

di Carpi ma anche per<br />

altri ospe<strong>da</strong>li modenesi –<br />

osserva Emilio Sabbatini -.<br />

Negli ultimi anni sono stati<br />

fatti importanti interventi di<br />

C RONA C ARPI<br />

L’opinione <strong>del</strong> presidente <strong>del</strong>la Provincia sull’ospe<strong>da</strong>le di Carpi<br />

Avanti piano, quasi indietro<br />

Il<br />

riqualificazione che hanno<br />

interessato un po’ tutti gli<br />

ospe<strong>da</strong>li <strong>del</strong> territorio. Si<br />

sono fatti investimenti rilevanti<br />

– sia in opere edilizie<br />

sia in dotazioni tecnologiche<br />

- in tutte le strutture<br />

periferiche, costruendo un<br />

sistema integrato a rete che<br />

consente di mettere a disposizione<br />

di tutte le sedi le<br />

competenze e le tecnologie<br />

più avanzate.<br />

Ma resta ancora molto <strong>da</strong><br />

fare: ricordo ad esempio che<br />

l’Azien<strong>da</strong> Ospe<strong>da</strong>liera ha<br />

presentato un piano di<br />

riqualificazione <strong>del</strong> Policlinico<br />

di Modena pari a circa<br />

120 milioni di euro.<br />

Con l’apertura dei due nuovi<br />

ospe<strong>da</strong>li di Baggiovara e<br />

Sassuolo – sottolinea il presidente<br />

<strong>del</strong>la Provincia - si<br />

La primogenitura sul nuovo<br />

ospe<strong>da</strong>le spetta di diritto<br />

al sin<strong>da</strong>co che <strong>da</strong> qualche<br />

tempo ha iniziato a<br />

parlare di una nuova struttura.<br />

“Ho lanciato la cosa<br />

in termini di dibattito –<br />

spiega Enrico Campe<strong>del</strong>li<br />

– e siccome Carpi nel Pal<br />

provinciale è ritenuto uno<br />

dei quattro ospe<strong>da</strong>li <strong>del</strong>la<br />

rete ospe<strong>da</strong>liera insieme a<br />

Baggiovara, a Sassuolo e<br />

al Policlinico e <strong>da</strong>to che i<br />

primi due sono nuovi e al<br />

Policlinico stanno per iniziare<br />

i lavori, non vedo<br />

perché non si debba considerare<br />

il nostro ospe<strong>da</strong>le.<br />

Che – precisa il sin<strong>da</strong>co<br />

– è dei primi <strong>del</strong> Novecento<br />

e anche se dopo sono<br />

stati costruiti altri padiglioni<br />

e reparti, resta sempre<br />

una struttura che mostra<br />

la cor<strong>da</strong>. Parlo di struttura<br />

– specifica Campe<strong>del</strong>li<br />

-, non di servizi. E’ un<br />

<strong>da</strong>to che abbiamo bisogno<br />

di sale operatorie e che<br />

Rossano Bellelli candi<strong>da</strong>to nelle liste <strong>del</strong>l’Udc<br />

L’ultimo alfiere<br />

mondo cattolico è una cosa<br />

che non mi è piaciuta per niente,<br />

così, quando mi è stato chiesto,<br />

ha accettato volentieri. Non<br />

sono più giovanissimo, ma i<br />

valori di una vita non potevo<br />

non difenderli proprio adesso<br />

che, secondo me, sono messi<br />

in pericolo”. Insomma, dove<br />

c’è lo scudocrociato, là trovi<br />

Bellelli.<br />

“Ritengo – prosegue Rossano<br />

Bellelli -, che in una regione<br />

come la nostra un partito come<br />

l’Udc possa giocare un ruolo<br />

importante. Innanzitutto offrire<br />

una opportunità a tutti i<br />

cattolici che non si sentono<br />

è conclusa una fase di profon<strong>da</strong><br />

trasformazione <strong>del</strong>la<br />

rete sanitaria provinciale.<br />

Ora bisogna cominciare a<br />

ragionare sul futuro, programmando<br />

i nuovi interventi<br />

<strong>da</strong> fare in base ai nuovi<br />

fabbisogni. Nei prossimi<br />

mesi la Conferenza territoriale<br />

sociale e sanitaria <strong>del</strong>-<br />

Il pensiero <strong>del</strong> sin<strong>da</strong>co sul Ramazzini<br />

la provincia di Modena dovrà<br />

predisporre un documento<br />

di indirizzo e coordinamento<br />

dei servizi sanitari<br />

sul territorio, avviando così<br />

il percorso che porterà alla<br />

stesura <strong>del</strong> nuovo Pal (il<br />

Piano di attuazione locale:<br />

quello precedente, aggiornato<br />

al 20<strong>03</strong>, risale al 1997).<br />

In quella sede – conclude<br />

Emilio Sabattini - si dovranno<br />

fare <strong>del</strong>le scelte e si potrà<br />

quindi valutare l’ipotesi<br />

di costruire un nuovo ospe<strong>da</strong>le,<br />

riprendendo la significativa<br />

iniziativa <strong>del</strong> sin<strong>da</strong>co<br />

di Carpi. Misurandosi<br />

con il quadro di compatibilità<br />

finanziaria regionale e<br />

nazionale, e avendo come<br />

obiettivo la qualificazione<br />

<strong>del</strong>l’intera rete”.<br />

Un ospe<strong>da</strong>le a misura d’uomo<br />

più rappresentati e che non<br />

possono aver trovato una casa<br />

nel Pd, poi credo possa avere<br />

un ruolo di stabilità proprio<br />

perché si mantiene centrato –<br />

e non è un gioco di parole per<br />

un partito che si colloca al<br />

centro – sui valori di sempre e<br />

di cui abbiamo sempre più<br />

bisogno. E non solo perché ce<br />

lo ricor<strong>da</strong> il Papa, ma perché<br />

lo vediamo anche noi uomini<br />

come sta an<strong>da</strong>ndo questa società.<br />

Da questa scelta – conclude<br />

Rossano Bellelli – so<br />

che non mi farò qualche amico<br />

in più, semmai qualcuno in<br />

meno, ma mi va bene comunque.<br />

E’ il mio segnale di partecipare<br />

a un momento politico<br />

importante in cui sembra<br />

che debbano per forza venir<br />

premiati solo i grossi partiti”.<br />

Dice grossi e non grandi non<br />

a caso Bellelli, tra gli ultimi<br />

alfieri di una Dc che in tanti<br />

tentano di cancellare. Qualcuno,<br />

a dire il vero, prova<br />

anche a resuscitarla, ma quel-<br />

con la Radioterapia in larga<br />

parte finanziata <strong>da</strong>lla<br />

Fon<strong>da</strong>zione Cassa di Risparmio<br />

di Carpi andiamo<br />

a esaurire le parti esterne<br />

edificabili. Occorre cominciare<br />

a discutere – precisa<br />

Enrico Campe<strong>del</strong>li -, questa<br />

provincia deve lavorare<br />

e cercare una<br />

condivisione politica sul<br />

tema”.<br />

Non si sottrae, il sin<strong>da</strong>co,<br />

a parlare anche dei dipartimenti<br />

verticali, quella famosa<br />

autonomia di ogni<br />

struttura ospe<strong>da</strong>liera, e pur<br />

dicendosi disponibile a discuterne<br />

sostiene che la<br />

questione prioritaria è di<br />

parlare <strong>del</strong>la realizzazione<br />

<strong>del</strong> nuovo ospe<strong>da</strong>le. “La<br />

questione gestionale verrà<br />

dopo - la sua opinione<br />

in materia -. Io credo profon<strong>da</strong>mente<br />

che l’ospe<strong>da</strong>le<br />

debba essere a misura d’uomo<br />

nell’erogare prestazioni<br />

sanitarie, ma che anche<br />

la situazione muraria e la<br />

logistica debbano esserlo”.<br />

Oltre a Rossano Bellelli, altri<br />

due carpigiani in lista. Manuela<br />

Ghizzoni, già deputato nel<br />

governo Prodi, è al numero 18<br />

<strong>del</strong> Pd alla Camera mentre<br />

Maurizio Guaitoli, assessore<br />

a Sanità e Politiche sociali <strong>del</strong>la<br />

Provincia, è candi<strong>da</strong>to alla Camera<br />

(numero 6 in lista) per<br />

L’Italia dei Valori di Di Pietro.<br />

lo non è che un livido fantasma<br />

di un partito che, comunque<br />

la si voglia vedere,<br />

ha saputo garantire libertà e<br />

progresso al nostro Paese. E<br />

che ha salvaguar<strong>da</strong>to la nostra<br />

identità cristiana in cui è<br />

impossibile non riconoscersi.<br />

Annalisa Bonaretti<br />

Sistema sanità<br />

Sono 277, in Italia, i direttori<br />

generali; tra questi, 73<br />

sono di area Ds, 70 Margherita.<br />

In Emilia Romagna i<br />

direttori generali sono 17,<br />

11 Ds, 6 Margherita.<br />

Naturalmente non tutti hanno<br />

una tessera di partito in<br />

tasca ma tutti sono d’area,<br />

scelti <strong>da</strong> politici.<br />

I direttori generali sono manager<br />

pubblici chiamati a<br />

gestire una spesa sanitaria<br />

che nel <strong>2008</strong> supererà i <strong>10</strong>1<br />

miliardi di euro. Facoltà <strong>del</strong><br />

direttore generale è scegliere<br />

il direttore amministrativo<br />

e il direttore sanitario. In<br />

ogni struttura ospe<strong>da</strong>liera i<br />

dirigenti, scelti <strong>da</strong>i partiti,<br />

condizionano le assunzioni<br />

dei<br />

medici:<br />

capidipartimento, primari in<br />

primis, ma non ne sono esenti<br />

aiuti e assistenti.<br />

C’è stato un tempo, ormai<br />

lontano, in cui le cose erano<br />

diverse, c’erano i concorsi –<br />

non che fossero tutti limpidi,<br />

sia chiaro -, poi a inizio<br />

degli anni Novanta una legge<br />

li ha aboliti. Il <strong>16</strong> luglio<br />

1997, a larga maggioranza,<br />

il Parlamento ha approvato<br />

una riforma trasversale voluta<br />

<strong>da</strong> Ds (Saraceni) e Forza<br />

Italia (Cirami) in cui<br />

l’abuso d’ufficio (e cosa<br />

sono la lottizzazione e gli<br />

accordi spartitori tra partiti<br />

se non un abuso) non è più<br />

catalogato come reato. Da<br />

qui alla colonizzazione <strong>del</strong>la<br />

sanità <strong>da</strong> parte <strong>del</strong>la politica<br />

il passo è stato breve.<br />

Anche per questo le responsabilità<br />

<strong>del</strong>la politica in sanità<br />

sono enormi, ovunque.<br />

Anche a casa nostra, con un<br />

Baggiovara troppo simile a<br />

una cattedrale nel deserto,<br />

un Pal che non ha saputo<br />

individuare le priorità e che<br />

perciò non è stato in grado di<br />

<strong>da</strong>re risposte efficienti. Speriamo<br />

nel prossimo, e auguriamoci<br />

che non sia tardi.<br />

A.B.<br />

Antonietta Rusignoli<br />

ringrazia il dottor<br />

Maurizio Negri e<br />

l’intero reparto di<br />

Otorinolaringoiatria <strong>del</strong><br />

Ramazzini diretto <strong>da</strong>l<br />

dottor Stefano Galli.<br />

La professionalità, l’attenzione,<br />

le cure prestate sono<br />

di assoluta eccellenza; l’intervento<br />

chirurgico subito,<br />

<strong>del</strong>icato e complesso, è<br />

riuscito nel migliore dei<br />

modi.<br />

“Ho dovuto aspettare quasi<br />

due anni in lista d’attesa<br />

– spiega la signora<br />

Rusignoli - il 5 febbraio<br />

scorso sono stata in sala<br />

operatoria <strong>da</strong>lle <strong>16</strong> alle<br />

21, ci sono stati dei problemi<br />

imprevisti, ma brillantemente<br />

risolti <strong>da</strong>l<br />

dottor Negri che è veramente<br />

uno specialista di<br />

caratura nazionale. Il nostro<br />

è un ospe<strong>da</strong>le di provincia<br />

ma con medici straordinari<br />

che meritano<br />

molto di più di quello che<br />

hanno. L’Otorino, ad<br />

esempio, meriterebbe un<br />

vero e proprio reparto, non<br />

mezzo corridoio! Ringrazio<br />

tutto il personale per<br />

la dedizione e la competenza<br />

dimostrata”.


C RONA C ARPI<br />

<strong>16</strong> marzo '08<br />

9<br />

E’<br />

Annalisa Bonaretti<br />

difficile per l’anima<br />

cantare quando ci si<br />

ammala, ma dopo<br />

aver provato una<br />

gamma infinita di sentimenti<br />

e sensazioni, si può ricominciare<br />

a vivere. La dimostrazione<br />

sono queste 25-<br />

30 signore che hanno aderito<br />

a una nuova iniziativa<br />

ospitata nel Centro di Psico-<br />

Oncologia <strong>del</strong> Ramazzini di<br />

cui è responsabile Maria<br />

Grazia Russomanno. Molte<br />

di loro, lottando per il<br />

futuro, hanno imparato a<br />

vivere il presente.<br />

Non è un caso che l’incontro<br />

sia stato l’8 marzo:<br />

l’ideatrice Laura Scaltriti,<br />

responsabile <strong>del</strong>la Breast<br />

unit, assieme a Russomanno,<br />

a Dania Barbieri, psicologa<br />

<strong>del</strong> Cpo, ha voluto fare<br />

un omaggio a queste donne<br />

che dimostrano un coraggio<br />

<strong>da</strong> leone. Non solo perché<br />

affrontano la malattia<br />

con determinazione, anche<br />

se naturalmente non mancano<br />

i momenti di sconforto,<br />

ma soprattutto perché la<br />

malattia è diventata occasione<br />

di rivedere la propria<br />

vita, i propri comportamenti,<br />

il proprio modo di sentire,<br />

in una parola, di essere.<br />

Così un sabato mattina il<br />

Cpo è diventato la sede dei<br />

“Salotti rosa”. “Tutti seduti<br />

a un tavolino a fare chiacchiere,<br />

smangiucchiando<br />

qualcosa insieme – spiega<br />

Laura Scaltriti -. A cercare<br />

di parlarci in un’altra atmosfera,<br />

un po’ più amabile e<br />

confidenziale di quella <strong>del</strong>la<br />

visita, con un po’ più di<br />

tempo a disposizione e con<br />

un più facile sorriso”. Invitati,<br />

e insieme protagonisti<br />

con le signore che hanno<br />

avuto un tumore al seno,<br />

medici specialisti, medici<br />

di famiglia e infermiere.<br />

“Tutti intenti – prosegue<br />

Scaltriti - ad ascoltare le<br />

donne, le loro domande, le<br />

perplessità e i dubbi sulle<br />

terapie chirurgiche e<br />

farmacologiche, le difficoltà<br />

ad accettare il cambiamento,<br />

i timori per il futuro. Noi<br />

medici abbiamo risposto fornendo<br />

chiarimenti,<br />

precisazioni, informazioni<br />

sull’atto chirurgico e sulle<br />

terapie mediche, ma abbiamo<br />

parlato anche <strong>del</strong>la ricostruzione,<br />

<strong>del</strong>la menopausa,<br />

<strong>del</strong>l’alimentazione, <strong>del</strong>la<br />

riabilitazione e <strong>del</strong>la<br />

sessualità. Naturalmente<br />

alcuni argomenti li abbiamo<br />

approfonditi e altri solo<br />

sfiorati, ma ci sarà occasione<br />

per parlarne di più e<br />

meglio, infatti questo è solo<br />

il primo dei nostri “Salotti<br />

rosa”, un’iniziativa che continuerà<br />

ogni 30-40 giorni.<br />

Noi medici – sottolinea<br />

Scaltriti – non dobbiamo solo<br />

spiegare ma anche imparare<br />

un altro punto di vista<br />

proprio come la paziente che<br />

si trova a vivere una situazione<br />

nuova e dolorosa deve<br />

imparare a riprogettare la<br />

propria esistenza”.<br />

Si può fare, e quei bei volti<br />

Al Centro di Psico-Oncologia <strong>del</strong> Ramazzini un 8 marzo<br />

speciale: si sono inaugurati i “Salotti rosa”,<br />

incontri informali con medici, infermiere e pazienti<br />

Con la mente e con il cuore<br />

Maria Grazia Lazzaretti Laura Scaltriti Luigi Azzolini Giuliana Tassoni<br />

lo dicono a chiunque abbia<br />

voglia di guar<strong>da</strong>re. Troppo<br />

spesso, quando si parla di<br />

tumore, chi è sano si gira<br />

<strong>da</strong>ll’altra parte come se, così<br />

facendo, riuscisse a evitare<br />

le sofferenze <strong>del</strong>la vita, ma<br />

se si ha il coraggio di guar<strong>da</strong>rle<br />

dritto in faccia queste<br />

donne, allora sì che si impara<br />

tanto. E la cosa più<br />

incredibile è che sanno insegnarti,<br />

proprio loro, che<br />

la vita può essere gioia pura.<br />

A ogni tavolo, assieme alle<br />

signore, per il primo “Salotto<br />

rosa” erano presenti<br />

un medico specialista, un<br />

medico di base e un’infermiera,<br />

al termine <strong>del</strong>la mattinata<br />

i tavoli si sono sciolti<br />

e tutti, in un’allegra anarchia,<br />

si sono ritrovati seduti<br />

a parlare insieme, soprattutto<br />

per scambiarsi impressioni.<br />

Un incontro ricco, in cui<br />

non si è avuto paura di parlare<br />

<strong>del</strong>la morte e, come ha<br />

precisato Franca Pirolo,<br />

“non c’è tanto la paura di<br />

morire quanto la paura <strong>del</strong><br />

come si muore”. Laura<br />

Tra gli specialisti, oltre a Laura Scaltriti, Maria Grazia<br />

Lazzaretti, chirurgo <strong>da</strong>lla mano – e non solo – speciale e<br />

Mario Balli, radioterapista; tra i medici di famiglia Giuliana<br />

Tassoni, Luigi Azzolini, Giovanni Lo Scalzo; tra<br />

le infermiere Caterina, Emilia, Terry; presenti anche tre<br />

oncologhe di Cesena che sono venute a vedere il mo<strong>del</strong>lo<br />

Carpi per riportarlo nel loro ospe<strong>da</strong>le dove questo tipo di<br />

percorso integrato, la Breast unit appunto, è agli inizi. Si<br />

sono complimentate per quanto hanno visto e hanno<br />

ammesso di rientrare a casa con le idee più chiare.<br />

I “Salotti” saranno ripetuti anche per altri percorsi<br />

multidisciplinari che sono vivi nell’Unitò operativa di<br />

Oncologia <strong>del</strong> Ramazzini.<br />

Laura Scaltriti e Maria Grazia Russomanno hanno<br />

disegnato il progetto, Fabrizio Artioli lo ha accolto,<br />

la direzione sanitaria lo ha approvato e riconosciuto<br />

per il personale infermieristico, Manuela Lorenzetti<br />

lo ha inserito nelle attività incentivanti dei medici di<br />

famiglia.<br />

Maria Grazia Russomanno ha fatto un lavoro straordinario<br />

creando <strong>da</strong>l niente un Centro di Psico-Oncologia<br />

e le psicologhe che l’hanno affiancata, tra cui spicca<br />

Dania Barbieri, hanno contribuito in maniera importante<br />

a realizzare un luogo difficilmente etichettabile<br />

perché ogni etichetta va stretta a un posto dove la gente<br />

si apre senza timore di essere giudicata o conosciuta,<br />

dove l’ascolto è sovrano come la comprensione. E<br />

dove si fanno un sacco di attività che con la malattia<br />

hanno meno di niente in comune: ginnastica dolce,<br />

laboratori di découpage, cineforum, corsi di teatro, di<br />

spagnolo, di degustazione vino, riflessologia plantare,<br />

e non me ne vogliano se ne ho dimenticata qualcuna.<br />

Scaltriti si è soffermata proprio<br />

su questo visto che,<br />

quasi sempre, il tumore è<br />

una malattia lunga, <strong>da</strong> cui si<br />

guarisce anche, e non va<br />

dimenticato.<br />

“La morte improvvisa è più<br />

facile <strong>da</strong> accettare, ma è difficilissima<br />

<strong>da</strong> accettare quando<br />

a morire non siamo noi<br />

ma una persona cara, ci vogliono<br />

anni per rimettersi<br />

in piedi”, ha osservato Laura<br />

Scaltriti, mentre una signora<br />

ha regalato speranza<br />

dicendo che, “dopo un percorso<br />

lungo di malattia, adesso<br />

posso finalmente dirmi<br />

guarita. Ma una mattina<br />

come questa mi è stata utilissima,<br />

ho capito che certi<br />

doloretti che ho sono il frutto<br />

<strong>del</strong>la malattia e me ne<br />

farò una ragione”.<br />

Maria Grazia Lazzaretti<br />

ha ammesso che quest’incontro<br />

l’ha “arricchita come<br />

medico e come donna. Questi<br />

incontri servono a noi<br />

medici prima di tutto, usciamo<br />

con la consapevolezza<br />

che sono parte integrante di<br />

un percorso di cura anche<br />

per me che sono chirurgo.<br />

Molto spesso uno pensa al<br />

chirurgo come a una persona<br />

che taglia e via, ma non<br />

è così, anzi vi dirò una cosa,<br />

sono sempre gli oncologi e<br />

i radioterapisti a dirci di ta-<br />

gliare di più di quanto vorremmo.<br />

Conoscerci in questi<br />

contesti diversi <strong>da</strong> un<br />

ambulatorio è bello e importante,<br />

ricordo ancora con<br />

piacere una signora che, una<br />

volta, dopo un momento<br />

informale come questo, mi<br />

ha detto ‘sa dottoressa, lei è<br />

molto diversa <strong>da</strong> come credevo’.<br />

La malattia non è<br />

solo un tumore alla mammella,<br />

è una persona che si<br />

ammala”. Parole che non<br />

sono solo tali ma sono una<br />

vera pratica di vita per<br />

Lazzaretti e, fortunatamente,<br />

per tanti altri medici che<br />

sanno guar<strong>da</strong>re a chi hanno<br />

<strong>da</strong>vanti nella sua interezza<br />

e non come a un organo <strong>da</strong><br />

levare o <strong>da</strong> bombar<strong>da</strong>re.<br />

Giuliana Tassoni, commentando<br />

l’iniziativa, si è detta<br />

soddisfatta perché “stamattina,<br />

qui, c’erano persone<br />

che si sono riunite per negoziare<br />

il rapporto medico/<br />

paziente, e noi medici abbiamo<br />

avuto conferme sul<br />

lavoro <strong>da</strong> fare. Insieme,<br />

perché è <strong>da</strong>vvero importantissimo<br />

lavorare insieme.<br />

Ritengo che le diagnosi più<br />

importanti va<strong>da</strong>no comunicate<br />

collegialmente e che<br />

sia fon<strong>da</strong>mentale valutare<br />

anche l’impatto <strong>del</strong>la diagnosi<br />

sul paziente, non solo<br />

valutare l’aspetto clinico. Poi<br />

– osserva Giuliana Tassoni<br />

– c’è un altro aspetto che va<br />

chiarito, ogni volta che io,<br />

credo il medico in generale,<br />

incontro la morte, l’angoscia,<br />

il dolore, vivo la mia<br />

morte. Anch’io con le stesse<br />

paure di chi ho di fronte,<br />

anzi forse addirittura di più<br />

perché conosco gli esiti di<br />

una malattia. E’ anche questo<br />

aspetto che può, che deve<br />

accomunarci”.<br />

“La morte è rimossa <strong>da</strong>lla<br />

nostra società – riflette Luigi<br />

Attolini -, per questo quando<br />

si presenta è ancora peggio.<br />

Noi medici facciamo<br />

<strong>del</strong> nostro meglio per metterci<br />

a fianco <strong>del</strong> paziente e<br />

dei famigliari, anche per<br />

questo ci siamo riuniti in<br />

una cooperativa, per assicurare<br />

una migliore assistenza<br />

globale; naturalmente,<br />

ognuno ha i propri pazienti”.<br />

La parola d’ordine, in<br />

questo 8 marzo, è dunque<br />

insieme. Medici con medici,<br />

malati con malati nei<br />

gruppi di autoaiuto <strong>del</strong> Cpo,<br />

poi finalmente gruppi aperti,<br />

anarchici come li ha definiti<br />

Azzolini, per comunicare<br />

gli uni agli altri con<br />

assoluta sincerità e disponibilità.<br />

La conclusione è toccata a<br />

Maria Grazia Russomanno<br />

che nella mattinata ha voluto<br />

avere un ruolo defilato<br />

proprio perché, lei, le donne<br />

le conosce talmente bene<br />

che non ha bisogno di “salotti”,<br />

il suo studio è già un<br />

“salotto”. “Quello che succede<br />

nei nostri gruppi è una<br />

rivelazione costante per<br />

Dania e per me - sostiene -<br />

, perciò ero più che certa<br />

che <strong>da</strong> queste donne sarebbero<br />

uscite cose importanti.<br />

Incredibilmente, <strong>da</strong>l mio<br />

punto di vista, questi ‘salotti’<br />

devono essere rivolti<br />

non tanto alle pazienti quanto<br />

ai medici che stanno fuori<br />

<strong>da</strong>i gruppi, sicuramente non<br />

per colpa loro. L’aiuto è<br />

<strong>da</strong>to <strong>da</strong>lla relazione. Trasmettere<br />

i vissuti è molto<br />

complicato, si creano equivoci<br />

quando non ci si capisce.<br />

Penso che occorra mettersi<br />

di più nell’anima, non<br />

nei panni, <strong>del</strong>l’altro. Tutti<br />

insieme, poi, ciascuno con<br />

le proprie competenze”.<br />

Si è usciti <strong>da</strong> questo “salotto”<br />

non certo con la paura<br />

<strong>del</strong>la morte superata, ma sicuramente<br />

con la certezza<br />

che il dolore non è uno stato<br />

ma un processo, che la nostra<br />

vita è lastricata di lutti<br />

– anche perdere una parte<br />

di sé lo è – e che la separazione<br />

può portare a un cambiamento<br />

creativo. Diceva<br />

Shakespeare che il dolore<br />

che non parla sussurra al<br />

cuore oppresso e gli dice di<br />

spezzarsi. Allora, facciamolo<br />

parlare questo dolore, può<br />

essere anche lui a far cantare<br />

la nostra anima.


C RONA C ARPI<br />

erde, viola, arancio,<br />

bianco e nero, una<br />

V<br />

sinfonia di colori e di<br />

contrasti naturalmente<br />

azzar<strong>da</strong>ti ma che alla<br />

fine riescono a creare un ambiente<br />

piacevole,<br />

quantomeno divertente. E’<br />

la Maison Kitsch, un <strong>del</strong>izioso<br />

negozio appena aperto<br />

dove si possono trovare<br />

oggetti particolari. Kitsch<br />

naturalmente, ma non per<br />

questo di cattivo gusto come<br />

la parola fa venire in mente.<br />

E’ ben altro il cattivo gusto<br />

in questi tempi volgari. Le<br />

lampade, i vasi, le tazzine, i<br />

portafotografie, i lampa<strong>da</strong>ri,<br />

i piatti e i bicchieri, le<br />

poltrone, i divanetti, le specchiere,<br />

le commode che si<br />

possono trovare alla Maison<br />

Kitsch sono pezzi scelti, a<br />

volte forse arditamente, <strong>da</strong><br />

chi di gusto se ne intende.<br />

Ovvio che è impensabile arre<strong>da</strong>re<br />

una casa tutta su questo<br />

stile, ma è un gran chic<br />

sistemare qualche pezzo nella<br />

propria abitazione per renderla<br />

decisamente più personale.<br />

Come scrive Gillo Dorfles,<br />

già docente di Estetica all’Università<br />

di Milano, nel<br />

suo saggio “Kitsch, antologia<br />

<strong>del</strong> cattivo gusto”, “cattivo<br />

gusto è una traduzione<br />

approssimativa e incompleta<br />

<strong>del</strong> termine tedesco kitsch<br />

ormai entrato nell’uso anche<br />

di altre lingue. Che cos’è<br />

il kitsch L’enciclopedia<br />

tedesca di Knaur lo definisce<br />

come ‘operazione apparentemente<br />

artistica che<br />

<strong>10</strong> <strong>16</strong> marzo '08 Inaugurata la Maison Kitsch, uno spazio godibile di oggetti per la casa<br />

Un gusto fuori serie<br />

surroga una mancante forza<br />

creativa attraverso sollecitazioni<br />

<strong>del</strong>la fantasia per particolari<br />

contenuti’. Il kitsch,<br />

tuttavia, scriveva Hermann<br />

Broch, ‘non è affatto arte<br />

deteriore’; esso forma un proprio<br />

sistema conchiuso in se<br />

stesso che si inserisce come<br />

un corpo estraneo nel sistema<br />

globale <strong>del</strong>l’arte, oppure, se<br />

preferite, che si colloca accanto<br />

a esso”. Secondo<br />

Dorfles il kitsch è un prodotto<br />

particolare, che assume forme<br />

stilistiche ben riconoscibili.<br />

E’ immenso il panorama <strong>del</strong><br />

kitsch, ma per farsene un’idea<br />

basta fare un salto alla Maison<br />

Kitsch. Uno spazio piccolo<br />

ma veramente accattivante, il<br />

luogo giusto per trovare un<br />

regalo per sé o per qualche<br />

amico. Con pochi euro si possono<br />

acquistare <strong>del</strong>iziosi<br />

segnalibri che non sfigurerebbero<br />

in negozi chic, non<br />

kitsch, <strong>del</strong>le città più alla<br />

mo<strong>da</strong>, fermacarte e<br />

portatovaglioli con diamante<br />

gigante, ovviamente<br />

superfalso ma non per questo<br />

poco bello. Poi, con qualche<br />

soldino in più, si può <strong>da</strong>re un<br />

tocco nuovo alla propria tavola<br />

e se invece si vuole proprio<br />

strafare – come il kitsch<br />

richiederebbe – allora via libera<br />

a quel magico divanetto<br />

dueposti banco e nero<br />

Courrèges che ricor<strong>da</strong> i sedili<br />

<strong>del</strong>le macchine di una volta<br />

ma che è talmente particolare<br />

<strong>da</strong> essere un vero piccologrande<br />

capolavoro. Del<br />

kitsch No, è proprio bello<br />

anche se osarlo richiede sicuramente<br />

avere la certezza <strong>del</strong><br />

proprio (buon) gusto.<br />

Chi compera oggetti <strong>del</strong> genere<br />

non è certamente persona<br />

facile <strong>da</strong> influenzare, chi<br />

non ha gusti propri evita sicuramente<br />

certi oggetti per timore<br />

di venire criticato o deriso,<br />

invece no, praticamente<br />

tutte le cose esposte hanno la<br />

loro personalità, spesso invitante.<br />

Anche quei tappetimoquettes<br />

pelose <strong>da</strong>i colori<br />

estremi, molto anni Settanta,<br />

sanno dire la loro, ma<br />

sono soprattutto i pouf, le<br />

poltrone, i lampa<strong>da</strong>ri e i piccoli<br />

oggetti a far venir voglia<br />

di cambiare qualcosa in casa<br />

propria.<br />

Quando esci <strong>da</strong> questo paradiso<br />

in miniatura per adulti, ti<br />

ritrovi di un assoluto buon<br />

umore. Il merito è di quel<br />

vaso rotondo <strong>da</strong>i colori<br />

sgargianti, o forse di quella<br />

specchiera che riflette un te<br />

stesso sorridente, o forse quella<br />

cornice gigante fatta di rose.<br />

O quel vaso <strong>da</strong>lla forma allungata,<br />

di chiaro design.<br />

Insomma, una certezza l’abbiamo:<br />

nessun nanetto <strong>da</strong> giardino<br />

alla Maison Kitsch, ma<br />

tante cose per poter trasformare,<br />

con poco, la propria casa.<br />

E, credete, il risultato può diventare<br />

esteticamente ammirevole.<br />

Il kitsch, sapientemente<br />

dosato, può diventare lo<br />

chic più assoluto.<br />

A.B.<br />

Maison Kitsch, via Fontana 8,<br />

dietro il Duomo, Carpi. Orari:<br />

giovedì, venerdì <strong>10</strong>-12.30; sabato<br />

<strong>10</strong>-12.30 e <strong>16</strong>.30-19.30


SPECIALE<br />

QUARTIROL<br />

ARTIROLO<br />

<strong>16</strong> marzo '08<br />

11<br />

LA<br />

BENEDIZIONE<br />

PASQUALE<br />

Alle famiglie<br />

e ai luoghi<br />

di lavoro<br />

I sacerdoti <strong>del</strong>la<br />

parrocchia si<br />

rendono disponibili<br />

a incontrare le<br />

famiglie o gruppi di<br />

persone che<br />

lavorano insieme<br />

per un momento di<br />

preghiera, di<br />

riflessione e per la<br />

tradizionale<br />

Benedizione<br />

Pasquale.<br />

Chi lo desidera<br />

telefoni in orari<br />

di ufficio<br />

059 - 694231<br />

per la prenotazione<br />

E’ gradita<br />

la presenza<br />

di tutti i familiari.<br />

Grazie<br />

per il vostro<br />

aiuto<br />

Carissimo Don Claudio<br />

Carissimi amici <strong>del</strong>la<br />

Parrocchia di S. Maria<br />

<strong>del</strong>la neve.<br />

Eccomi a ringraziarvi<br />

<strong>del</strong>la vostra soli<strong>da</strong>rietà<br />

costante e premurosa per<br />

i nostri piccoli. Ho ricevuto<br />

la vostra generosa<br />

offerta di 700 euro …<br />

state costruendo la chiesa<br />

e avrete anche voi bisogno<br />

di tanto.<br />

Allora sappiate che state<br />

costruendo anche un<br />

pezzettino di Chiesa e di<br />

Carità in Thailandia.<br />

Così la vostra parrocchia<br />

è già “missionaria<br />

al suo nascere”!<br />

Lascio a mamma <strong>da</strong>re<br />

notizie dettagliate… ora<br />

è il quotidiano e chiedo<br />

solo al Signore lo Spirito<br />

santo che animi la “Casa<br />

degli angeli” con il suo<br />

Spirito di misericordia e<br />

Carità.Questo è il vero<br />

miracolo <strong>del</strong>l’ annuncio<br />

<strong>del</strong>l’Amore di Dio.<br />

Che Dio si possa manifestare<br />

così anche in questo<br />

suo servizio.<br />

Con immenso affetto<br />

Suor Angela<br />

PS. Proprio in questi momenti<br />

si sta caricando il<br />

furgone con la Quaresima<br />

dei ragazzi per i bambini<br />

afgani: abiti – alimentari<br />

– quaderni – colori<br />

.<br />

Tanti doni e belli per bimbi<br />

che soffrono!<br />

Parrocchia Madonna <strong>del</strong>la Neve,<br />

via C.Marx, <strong>10</strong>9 - Carpi tel. 059-694231<br />

E’ la Pasqua…<br />

Non basta la memoria<br />

CALENDARIO<br />

DELLE<br />

CELEBRAZIONI<br />

PASQUALI<br />

• ore 21,00 Via Crucis cittadina<br />

DOMENICA <strong>16</strong> MARZO<br />

• Domenica <strong>del</strong>le Palme benedizione<br />

<strong>del</strong>l’ulivo<br />

• ore <strong>16</strong>,00 prima Confessione<br />

LUNEDI’ 17<br />

VENERDI’ 14<br />

ci vuole l’attesa<br />

isprezzato, rifiutato di santità in santità.<br />

“ D<br />

<strong>da</strong>gli uomini, uomo Questo passaggio è gui<strong>da</strong>to<br />

<strong>del</strong> dolore, carico –sorretto - motivato <strong>da</strong>lla<br />

<strong>del</strong>le nostre sofferenze,<br />

trafitto per i nostri ranza è risorto e ci precede<br />

speranza: “Cristo mia spe-<br />

<strong>del</strong>itti, schiacciato <strong>da</strong> tutto in Galilea”<br />

il male <strong>del</strong> mondo”; parole La Pasqua è passare a ciò<br />

pesanti che il profeta Isaia che non passa.<br />

ci mette <strong>da</strong>vanti: questo è il Già gli antichi avevano colto<br />

Messia, il Cristo, Gesù di la tragicità <strong>del</strong>l’attimo fuggente:<br />

“panta rei” – tutto<br />

Nazaret.<br />

Parole pesanti che non possiamo<br />

evitare. Quanto <strong>del</strong>-<br />

si sente come “l’ultimo di-<br />

corre – tutto passa. L’uomo<br />

l’umanità nella passione di segno creato <strong>da</strong>ll’on<strong>da</strong> sulla<br />

spiaggia che l’on<strong>da</strong> suc-<br />

Cristo, quanto di Cristo nella<br />

passione quotidiana <strong>del</strong>la cessiva cancella”.<br />

storia di ogni uomo; ogni E viene la liturgia <strong>del</strong>la Pasqua,<br />

<strong>del</strong>la settimana San-<br />

giorno l’uomo è travolto <strong>da</strong>l<br />

dolore e cade nelle mani ta: le Palme, il Triduo, l’ulivo,<br />

l’olio, il pane, il vino, la<br />

<strong>del</strong>la morte.<br />

“Eppure per le sue ferite lavan<strong>da</strong> dei piedi, l’adorazione<br />

alla croce, il silenzio passione e risurrezione di polcro, è ritornato in vita.<br />

inni; gioia nel ricordo <strong>del</strong>la so ermeticamente in un se-<br />

noi siamo stati guariti”.<br />

C’è un sangue versato, c’è <strong>del</strong>le campane, il digiuno, Cristo; gioia nella speranza Non una vita come quella<br />

una morte accettata per il cero pasquale, il canto <strong>del</strong>la vita futura. Se tanta di cui viveva prima <strong>del</strong>la<br />

amore che diventa per noi <strong>del</strong>l’Exultet , battesimi. “In letizia dà la speranza, cosa sua morte, una vita che sarebbe<br />

ancora terminata nel-<br />

guarigione e vita. questa veglia noi non aspettiamo<br />

il Signore quasi deb-<br />

“Non abbiate paura. Voi la morte. E’ ritornato in vita,<br />

sarà il possesso<br />

Per giungere a questo un “<br />

passaggio” , una PASQUA. ba ancora risorgere, ma piuttosto<br />

rinnoviamo con so-<br />

crocefisso. E’ risorto, non è immortale: una vita divi-<br />

cercate Gesù Nazareno, il una vita incorruttibile ed<br />

La Pasqua è il “passaggio<br />

sopra” – Dio passa tra le lennità annuale il ricordo qui”.<br />

na.. Fino al giorno di Pasqua,<br />

l’uomo conosceva<br />

case degli ebrei senza colpirle,<br />

mentre in quelle degli questa veglia il passato è <strong>da</strong> role che ascoltiamo ogni solamente una vita destina-<br />

<strong>del</strong>la sua risurrezione. In Fratelli, sorelle: queste pa-<br />

egiziani muoiono i primogenitiria<br />

in modo tale che questo stesse l’intera fede cristia-<br />

speranza di una vaga im-<br />

noi richiamato alla memo-<br />

Pasqua , racchiudono in se ta alla morte e nutriva la<br />

La Pasqua è il “passaggio stesso nostro vegliare significhi<br />

anche qualcosa che con venimento, un fatto realmenno<br />

di Pasqua, l’uomo conona.<br />

Esse descrivono un avmortalità<br />

spirituale. Nel gior-<br />

attraverso” – il popolo passa<br />

attraverso il Mar Rosso, la fede noi facciamo nella te accaduto: “Gesù sce una morte che diventa<br />

<strong>da</strong>lla schiavitù alla libertà. vita. Tutta la Chiesa veglia Nazareno, il crocefisso. E’ vita ed ha così la certezza<br />

La Pasqua è il “passaggio nella fede accanto alle Scritture<br />

come a fiaccole che significato che questo avte<br />

uguale a noi, è già in<br />

risorto”. Esse indicano il che Uno, uomo perfettamen-<br />

verso l’alto” – <strong>da</strong>lle cose<br />

che passano a quelle eterne. brillano nell’oscurità, fino venimento ha per l’uomo, possesso di una vita senza<br />

La Pasqua è il “passaggio al giorno in cui verrà il Signore.<br />

( S. Agoastino) abbiate paura”.<br />

attesa: la nostra Pasqua.<br />

per ciascuno di noi: “Non fine. E questa è la nostra<br />

fuori” – <strong>da</strong>l peccato alla<br />

grazia, <strong>da</strong>lla tomba alla vita Ricordo e attesa si fondono Esso ci narra che proprio La luce che non conosce<br />

nuova.<br />

nella gioia:” Gioia nel trovarvi<br />

riuniti insieme; gioia proprio Colui che come ogni giorno.<br />

Colui che finì sulla Croce, tramonto illumini il nostro<br />

La Pasqua è il “passaggio<br />

in avanti” – di bene in bene, nel cantare i Salmi e gli morto venne sepolto e chiu-<br />

Don Claudio<br />

Sono iniziati i lavori per<br />

la nuova costruzione<br />

Sono arrivati in un freddo mattino di Febbraio<br />

Giovanni Fre<strong>da</strong> Capocantiere e il Sig.<br />

Rosario suo collaboratore, preceduti <strong>da</strong>lle<br />

baracche per il cantiere, armati di laser, assi e<br />

funicelle e hanno subito iniziato a tracciare il<br />

perimetro <strong>del</strong>le fon<strong>da</strong>menta, ma anche e soprattutto<br />

i punti di riferimento di tutta la<br />

costruzione. Il loro lavoro è stato<br />

minuziosamente controllato <strong>da</strong>gli ingenieri;<br />

la fase successiva è consistita <strong>da</strong>gli scavi<br />

<strong>del</strong>le fon<strong>da</strong>menta. Sono fon<strong>da</strong>menta di grande<br />

impatto sul terreno proprio secondo le<br />

norme antisismiche adottate in questi ultimi<br />

mesi. Ciò garantirà una notevole sicurezza<br />

nei confronti degli eventuali terremoti. Si<br />

spera entro la fine <strong>del</strong>l’estate la copertura<br />

degli edifici. Nel frattempo la commissione<br />

sta visionando i bozzetti <strong>del</strong>le opere d’arte <strong>da</strong><br />

presentare alla parrocchia e alla Commissione<br />

diocesana di arte sacra.<br />

• ore 21,00 celebrazione<br />

penitenziale parrocchiale<br />

MARTEDI’ 18<br />

• ore 20,30 S. Pasqua<br />

Mondial in palestra<br />

MERCOLEDI’ 19<br />

• ore 20,30 S. Messa crismale<br />

in Cattedrale<br />

GIOVEDI’ 20<br />

• ore 19,00 e ore 21,00 S.<br />

Messa <strong>del</strong>la Cena <strong>del</strong> Signore<br />

e prime Comunioni<br />

VENERDI’ 21<br />

• ore 21,00 liturgia <strong>del</strong>la Passione<br />

route clan/fuoco<br />

SABATO 22<br />

• ore 22,00 solenne veglia<br />

<strong>del</strong>la S. Pasqua e Battesimi.<br />

DOMENICA 23<br />

PASQUA<br />

DI RESURREZIONE<br />

• S.s. Messe orario festivo<br />

8,00 – 9,45 – 11,15<br />

LUNEDI’ 24<br />

LUNEDI’ DELL’ANGELO<br />

• S.s. Messe orario festivo<br />

8,00 – 9,45 – 11,15<br />

• ore 17,00 Battesimi<br />

MARTEDI’25<br />

• Adorazione solenne <strong>da</strong>lle<br />

ore 15,00 alle 18,30<br />

• ore 21,00 incontro catechisti<br />

MERCOLEDI’ 26<br />

• Adorazione solenne <strong>da</strong>lle<br />

ore 15,00 alle 18,30<br />

GIOVEDI’ 27<br />

• adorazione solenne <strong>da</strong>lle<br />

ore 15,00 alle 18,30<br />

Co.ca<br />

VENERDI’28<br />

• Adorazione solenne <strong>da</strong>lle<br />

ore 15,00 alle 18,30<br />

Serra club<br />

• ore 21,00 24 Ore di Adorazione<br />

- S. Messa di suffragio<br />

don Sergio Galli<br />

SABATO 29<br />

• ore 18,30 S. Messa di chiusura<br />

<strong>del</strong>l’Adorazione Serra<br />

Club<br />

DOMENICA 30<br />

• ore 11,15 S. Messa di Prima<br />

Comunione


12<br />

<strong>16</strong> marzo '08<br />

C ULTURA E S OCIETA'<br />

N<br />

Chiara Buzzega<br />

otevole interesse ha<br />

suscitato il corso sui<br />

bambini con disturbi<br />

<strong>da</strong> deficit di attenzione e<br />

iperattività (d<strong>da</strong>i) organizzato<br />

<strong>da</strong>ll’associazione<br />

Effatà. Ai primi due incontri<br />

erano presenti un centinaio<br />

di insegnanti <strong>del</strong>le scuole<br />

d’infanzia, primarie di<br />

primo grado e secon<strong>da</strong>rie di<br />

primo grado <strong>del</strong>l’Unione<br />

Terre D’Argine, educatori<br />

<strong>del</strong>l’extra-scuola e qualche<br />

genitore. Una partecipazione<br />

che ha dimostrato quanto<br />

il tema sia sentito poiché<br />

questi ragazzi mettono molto<br />

in difficoltà le figure<br />

educative ma anche complesso<br />

<strong>da</strong>to che esistono<br />

molteplici scuole di pensiero.<br />

Grete Pozzetti, psicologa<br />

<strong>del</strong>l’Ausl di Modena, nel<br />

primo incontro ha svolto un<br />

preciso inquadramento <strong>del</strong><br />

disturbo, spiegando in modo<br />

Interesse e numerosi partecipanti al corso sui bambini<br />

disattenti e iperattivi organizzato <strong>da</strong>ll’associaione Effatà<br />

La rete che aiuta<br />

molto dettagliato e preciso<br />

le caratteristiche che si manifestano<br />

nei bambini: deficit<br />

di attenzione,<br />

iperattività e impulsività.<br />

Tale disturbo comporta un<br />

ostacolo significativo <strong>del</strong><br />

bambino sul piano scolastico,<br />

familiare e sociale con<br />

sofferenza spesso non riconosciuta,<br />

sia per il soggetto<br />

che per la sua famiglia. Ne<br />

deriva una difficoltà di relazioni<br />

<strong>da</strong> parte di compagni,<br />

educatori e genitori.<br />

Francesca Offredi, psicologa<br />

<strong>del</strong>l’Ausl di Verona,<br />

ha approfondito il comportamento<br />

<strong>del</strong> bambino d<strong>da</strong>i a<br />

scuola e descritto il ruolo<br />

degli insegnanti per aiutarlo<br />

a regolare il comportamento<br />

e favorire l’apprendimento.<br />

Gli insegnanti sono<br />

fon<strong>da</strong>mentali perché, se ben<br />

formati, possono efficacemente<br />

incrementare l’a<strong>da</strong>ttamento<br />

<strong>del</strong> bambino al contesto<br />

scolastico, sostenerlo<br />

nell’apprendimento con<br />

l’ausilio di strumenti educativi,<br />

di<strong>da</strong>ttici, informatici<br />

per raggiungere buone<br />

prestazioni a livello scolastico<br />

ma anche a livello<br />

relazionale e nelle attività<br />

ludico- ricreative.<br />

Attualmente questo compito<br />

viene svolto <strong>da</strong>lle famiglie<br />

dei ragazzi, con gravi<br />

ricadute all’interno <strong>del</strong>le<br />

stesse, a causa <strong>del</strong>la complessità<br />

<strong>del</strong>l’intervento e dei<br />

vissuti di inadeguatezza e<br />

frustrazione.<br />

Questi interventi intendono<br />

ridurre ed evitare nei ragazzi,<br />

vissuti e rappresentazioni<br />

fallimentari, circa le<br />

prestazioni scolastiche, le<br />

relazioni amicali e familiari<br />

e così trovare un ruolo<br />

positivo in ciascun contesto<br />

di vita.<br />

L’obiettivo <strong>del</strong> corso è promuovere<br />

e sostenere una rete<br />

di consulenza e collaborazione<br />

tra gli operatori<br />

referenti, come Psicologi,<br />

Neuropsichiatri,<br />

Logopedisti, Assistenti Sociali,<br />

gli Educatori <strong>del</strong> Centro<br />

Educativo Territoriale,<br />

le Famiglie e gli Insegnanti,<br />

così come già avvenuto<br />

con successo sul territorio<br />

per i ragazzi deficit specifici<br />

di apprendimento (dsa).<br />

Il terzo e ultimo incontro si<br />

terrà venerdì 14 marzo sempre<br />

presso l’oratorio cittadino<br />

Eden, e avrà come tema<br />

la costruzione <strong>del</strong> lavoro di<br />

rete intorno al bambino d<strong>da</strong>i.<br />

IV Giornata europea dei Cori universitari<br />

L’Istituto “Vecchi – Tonelli” <strong>da</strong>l Papa<br />

Sabato 1 marzo, in occasione <strong>del</strong>l’annuale incontro<br />

con il Papa dei cori <strong>del</strong>le Università e dei<br />

Conservatori nazionali, nell’ambito <strong>del</strong>la VI Giornata<br />

europea dei Cori Universitari promossa <strong>da</strong>l<br />

Ministero <strong>del</strong>la Pubblica Istruzione, Università e<br />

Ricerca, anche l’Istituto musicale “Vecchi – Tonelli”<br />

ha partecipato con una giovane rappresentanza <strong>del</strong><br />

proprio coro, diretto con competenza e bravura<br />

<strong>da</strong>lla professoressa Orestina Gibertoni.<br />

La presenza <strong>del</strong>l’Istituto è stata contraddistinta <strong>da</strong><br />

quell’entusiasmo, impegno e serietà che sempre<br />

animano gli allievi <strong>del</strong> “Vecchi – Tonelli” e dimostrano<br />

quanto essi siano in grado di confrontarsi<br />

anche con gli altri studenti universitari. Tutto ciò<br />

ha permesso loro di vivere a Roma un’esperienza<br />

ricca di intensità spirituale.


M IRANDOLA C ONCORDIA<br />

Mentre si aprono quattro cantieri al Santa Maria Bianca, il<br />

direttore Schirripa commenta l’ipotesi di una struttura unica con<br />

Carpi. Continuano intanto le polemiche sul reparto di ortopedia<br />

L’ospe<strong>da</strong>le in cantiere<br />

<strong>16</strong> marzo '08<br />

13<br />

Laura Michelini<br />

C<br />

ontinua ad essere alta<br />

l’attenzione per lo<br />

stato di salute <strong>del</strong>l’ospe<strong>da</strong>le<br />

di Mirandola. Nei<br />

giorni scorsi un’interrogazione<br />

<strong>del</strong> consigliere Pdl<br />

Andrea Leoni rivolta all’assessore<br />

regionale alla<br />

Sanità Giovanni Bissoni ha<br />

riportato l’attenzione sul reparto<br />

di Ortopedia e<br />

traumatologia e sulla “riduzione<br />

di spazi e servizi” che<br />

questo sta vivendo <strong>da</strong> quasi<br />

un anno. L’interrogazione<br />

fa riferimento alla riduzione<br />

di una sala all’interno<br />

<strong>del</strong> reparto.<br />

Il direttore sanitario <strong>del</strong>l’ospe<strong>da</strong>le<br />

mirandolese,<br />

Giuseppe Schirripa, chiarisce:<br />

“La riduzione di posti<br />

letto e l’accorpamento<br />

di Ortopedia e Chirurgia è<br />

in atto già <strong>da</strong>llo scorso aprile.<br />

Da ottobre abbiamo tentato<br />

due volte di scorporare<br />

i due reparti ma non siamo<br />

riusciti per la carenza di<br />

personale, per cui li manteniamo<br />

così come sono ora<br />

finché non arriveranno nuove<br />

risorse”. Schirripa spiega<br />

anche in cosa consiste la<br />

nuova riduzione: “Per problemi<br />

di organizzazione <strong>del</strong><br />

personale medico, abbiamo<br />

dovuto ridurre una seduta<br />

settimanale in Ortopedia,<br />

ovvero una giornata per gli<br />

interventi. A fronte di ciò,<br />

rimangono quattro giornate<br />

a settimana di sala operatoria”.<br />

Dati in mano, il direttore<br />

<strong>del</strong>l’ospe<strong>da</strong>le mirandolese<br />

commenta l’attività <strong>del</strong> reparto<br />

nel corso <strong>del</strong>l’anno<br />

<strong>da</strong> poco concluso: “Devo<br />

dire che il 2007 non è stato<br />

comunque un anno drammatico<br />

per l’Ortopedia. Da<br />

1.112 ricoveri nel 2006, siamo<br />

passati a 1.096 ricoveri<br />

nel 2007, con un calo di <strong>16</strong><br />

ricoveri in totale”.<br />

Su altri fronti si lavora invece<br />

per migliorare ed ampliare<br />

l’attività <strong>del</strong>l’ospe<strong>da</strong>le;<br />

mentre lo scorso 19<br />

febbraio sono state presentate<br />

le nuove camere ardenti<br />

e abbattute le vecchie,<br />

quattro sono i cantieri aperti<br />

attualmente. “Da gennaio<br />

sono partiti nel piano seminterrato<br />

<strong>del</strong><br />

Poliambulatorio i lavori per<br />

il Day-Hospital Oncologico<br />

e per la nuova Endoscopia,<br />

che saranno consegnati verso<br />

la fine <strong>del</strong>l’estate”, spiega<br />

Schirripa. Anche la risonanza<br />

magnetica, di cui pure<br />

sono in atto i lavori, sarà<br />

consegnata verso la fine<br />

<strong>del</strong>l’estate.<br />

“Siamo inoltre in attesa dei<br />

lavori di ristrutturazione<br />

<strong>del</strong>la parte vecchia <strong>del</strong>l’ospe<strong>da</strong>le,<br />

in particolare <strong>del</strong>la<br />

Giuseppe Schirripa<br />

realizzazione <strong>del</strong>la centrale<br />

termoidraulica e <strong>del</strong> nuovo<br />

ingresso”.<br />

Per costruire la centrale<br />

termoidraulica all’interno<br />

<strong>del</strong> cortile, è stato necessario<br />

<strong>da</strong> dieci giorni a questa<br />

parte chiudere il traffico<br />

interno ai veicoli, tranne che<br />

ai mezzi di servizio e a quelli<br />

che trasportano disabili,<br />

dializzati, malati oncologici.<br />

Nei casi in cui sia necessario<br />

entrare nel cortile con<br />

l’automobile, per portare in<br />

ospe<strong>da</strong>le o fare uscire pazienti<br />

dimessi, occorre richiedere<br />

un pass. Anche le<br />

imprese che forniscono servizi<br />

all’ospe<strong>da</strong>le non hanno<br />

diritto di accesso, tranne che<br />

per carico e scarico.<br />

Per realizzare il nuovo ingresso,<br />

la portineria verrà<br />

temporaneamente trasferita<br />

nella parte nuova <strong>del</strong>l’ospe<strong>da</strong>le.<br />

“Nella nuova<br />

portineria – precisa il direttore<br />

– sarà presente un<br />

montalettiga che <strong>da</strong>l secondo<br />

piano consentirà ai<br />

barellati e ai portatori di<br />

handicap l’accesso al Day-<br />

Hospital e all’Endoscopia.<br />

Mentre la portineria verrà<br />

presumibilmente consegnata<br />

entro fine anno, per la centrale<br />

occorreranno minimo<br />

due anni di lavori. Questi<br />

cantieri porteranno inevitabilmente<br />

dei disagi”.<br />

Si sente parlare sempre più<br />

spesso <strong>del</strong>la possibilità di<br />

costruire un ospe<strong>da</strong>le unico<br />

per Carpi e Mirandola, magari<br />

a metà stra<strong>da</strong> tra le due<br />

città, anche a fronte dei problemi<br />

strutturali che sta vivendo<br />

il nosocomio<br />

carpigiano. “L’idea di un<br />

ospe<strong>da</strong>le unico è ancora molto<br />

ipotetica – commenta<br />

Schirripa – Non è presente<br />

nel vecchio piano attuativo<br />

locale e nei piani azien<strong>da</strong>li<br />

provinciali. Insomma, non è<br />

al momento previsto in alcun<br />

documento. Credo inoltre che<br />

non si facciano investimenti<br />

in lavori di ristrutturazione<br />

come sta accadendo ora a<br />

Mirandola, se si ha in progetto<br />

di fare una nuova struttura<br />

tra pochi anni”.<br />

La presentazione<br />

Sabato 15 marzo alle ore <strong>16</strong><br />

nell’Auditorium <strong>del</strong> Castello<br />

Il volume “Dall’Inghilterra alla Bassa Modenese” sarà<br />

presentato sabato 15 marzo alle ore <strong>16</strong>.00 presso<br />

l’Auditorium <strong>del</strong> Castello di Mirandola alla presenza<br />

<strong>del</strong>le Autorità cittadine e degli autori Stefano Zerbini<br />

e Fabio Balboni, con l’intervento di don Nino Levratti,<br />

uno dei principali fautori <strong>del</strong>la ripresa <strong>del</strong>lo scautismo<br />

a Mirandola nell’immediato dopoguerra.<br />

“Fare<br />

Sceniko”,<br />

una mostra<br />

su Koki<br />

Fregni<br />

Fino al 29 giugno il Castello<br />

di Mirandola ospiterà<br />

la mostra “Fare<br />

Sceniko: 30 anni di teatro<br />

nell’arte di Koki Fregni”,<br />

antologica dedicata al famoso<br />

e talentuoso mirandolese scenografo, scenotecnico,<br />

grafico e pittore. La mostra, corre<strong>da</strong>ta <strong>da</strong> un importante<br />

catalogo curato <strong>da</strong> Giuseppe Gherpelli, intende avere un’importanza<br />

di carattere regionale e nazionale. Orari di apertura:<br />

venerdì <strong>da</strong>lle <strong>16</strong> alle 19; sabato e domenica <strong>da</strong>lle <strong>10</strong> alle 13<br />

e <strong>da</strong>lle <strong>16</strong> alle 19. Per informazioni 0535.29783-29788-<br />

609995.<br />

Aggiornamenti per i medici mirandolesi<br />

Artrosi e ulcera, malattie sociali<br />

Gli ultimi due incontri promossi<br />

<strong>da</strong>l Circolo medico<br />

“Merighi” di Mirandola,<br />

presieduto <strong>da</strong> Nunzio<br />

Borelli, hanno affrontato<br />

patologie molto diffuse tra<br />

la popolazione: l’artrosi e<br />

l’ulcera peptica.<br />

In Italia l’artrosi <strong>del</strong>la mano<br />

rappresenta una patologia<br />

molto importante anche per<br />

i riflessi negativi sulle attività<br />

manuali; oltre 4 milioni<br />

di pazienti vengono ogni<br />

anno visitati <strong>da</strong>l proprio<br />

Medico di Famiglia per<br />

l’artrosi, più donne che uomini<br />

con età media di 70<br />

anni.<br />

Nel corso nel Convegno<br />

organizzato <strong>da</strong>l Circolo<br />

Medico “M. Merighi” sulle<br />

linee gui<strong>da</strong> per la terapia<br />

<strong>del</strong>l’artrosi <strong>del</strong>la mano, che<br />

ha visto relatori il Marco<br />

Ghini, reumatologo e<br />

Giancarlo Caruso,<br />

terapista <strong>del</strong> dolore, è stato<br />

sottolineato, che curare il<br />

dolore ogni anno in Italia,<br />

è molto oneroso e se si pensa<br />

che il 50 per cento <strong>del</strong>le<br />

persone affette <strong>da</strong> dolore<br />

cronico medio grave, è in<br />

età lavorativa emerge un<br />

quadro drammatico. In Italia<br />

oggi non si prescrivono<br />

farmaci oppiacei a sufficienza<br />

per curare il dolore.<br />

Parlando più diffusamente<br />

di terapia <strong>del</strong> dolore è stato<br />

sottolineato il ruolo dei farmaci<br />

oppiacei per i quali i<br />

Da sinistra Marco Ruina, Franco Mangiarini, Luca Roncadi,<br />

Roberto Colombo, Marco Paolini, Nunzio Borelli<br />

medici <strong>da</strong> tempo chiedono<br />

semplificazione nella prescrizione.<br />

In collaborazione con il<br />

Centro Medico,<br />

Poliambulatorio Privato, è<br />

stato organizzato l’incontro<br />

sulla infezione <strong>da</strong><br />

Helicobacter Pylorii (Hp)<br />

un battere che nell’ulcera<br />

peptica è presente nel 95<br />

per cento dei casi. Sono intervenuti<br />

Roberto Colombo<br />

di Brescia e Marco Ruina<br />

di Ferrara. L’Hp è<br />

rintracciabile con la<br />

gastroscopia e la sua importanza<br />

è legata alla patologia<br />

gastrica. Ecco perché<br />

occorre seguire una terapia<br />

eradicante <strong>del</strong> battere con<br />

antibiotici. L’eradicazione<br />

<strong>del</strong>l’Hp è indicata anche nei<br />

pazienti che devono fare per<br />

più di tre mesi uso di farmaci<br />

antinfiammatori non<br />

steroidei.<br />

Alessandro,<br />

benvenuto<br />

alla vita!<br />

Grande festa in<br />

casa Barelli per la<br />

nascita di Alessandro<br />

avvenuta<br />

lunedì <strong>10</strong> marzo<br />

all’ospe<strong>da</strong>le di<br />

Carpi. Una gioia<br />

immensa per il<br />

fratello Edoardo e<br />

la sorella<br />

Eleonora, per la<br />

mamma Silvia<br />

Pignatti e il papà<br />

Euro, <strong>da</strong> sempre<br />

collaboratori <strong>del</strong><br />

nostro settimanale<br />

oltre che infaticabili<br />

operatori pastorali<br />

a livello<br />

diocesano e parrocchiale per Concordia e l’Unità pastorale.<br />

Grazie Signore per il dono di Alessandro! E’ la preghiera<br />

che desideriamo condividere con la famiglia Barelli<br />

e tutti gli amici che si uniscono a questa festa <strong>del</strong>la vita<br />

e <strong>del</strong>l’amore che continuamente si rinnova e ci apre al<br />

futuro.


14 <strong>16</strong> marzo '08 re pianta che produce semi.<br />

Quaresima <strong>2008</strong><br />

Cosa significa per un ragazzo<br />

di diciassette anni il<br />

periodo <strong>del</strong>la Quaresima<br />

Che valore hanno i fioretti e<br />

il sacrificio<br />

Parto <strong>da</strong> una citazione di<br />

un prete brianzolo che diceva.<br />

“La Quaresima è un tempo<br />

extra, propizio. E’ un<br />

tempo in cui un gesto vale<br />

più che se è fatto ad agosto”.<br />

Dico io: “La Quaresima è la<br />

somma <strong>del</strong>l’Avvento e <strong>del</strong>la<br />

Pentecoste”.<br />

Tutta l’attesa <strong>del</strong> Gesto definitivo<br />

di Cristo, unita a<br />

tutta la lieta allegrezza <strong>del</strong>l’agire.<br />

Mi ritrovo a pensare,<br />

e vedo che dentro quei<br />

piccoli gesti che sono i fioretti<br />

divampa quella letizia<br />

che è frutto di una risposta<br />

presente alla mia doman<strong>da</strong><br />

pressante.<br />

Risposta come quella ricevuta<br />

<strong>da</strong>gli apostoli il giorno<br />

di Pentecoste, doman<strong>da</strong><br />

come quella presene nell’attesa<br />

ansimante <strong>del</strong>l’Avvento.<br />

Ciò è vero e<br />

sperimentabile.<br />

Qualche giorno fa nella nostra<br />

scuola ci siamo azzar<strong>da</strong>ti<br />

ad invitare i nostri compagni<br />

ad un corso, tenuto<br />

<strong>da</strong> noi, sulla figura <strong>del</strong>l’uomo<br />

Dante.<br />

Tutto ciò però all’interno di<br />

quella iniziativa gestita <strong>da</strong>gli<br />

studenti durante le ore<br />

scolastiche: il monteore o<br />

autogestione.<br />

Che sfi<strong>da</strong>! Soprattutto per<br />

noi! Sfi<strong>da</strong> alla consueta concezione<br />

<strong>del</strong> dolce far-nulla<br />

fin troppo spesso insinuata<br />

nelle proposte dei vari corsi.<br />

Questa era la doman<strong>da</strong> pressante:<br />

fino a che punto sono<br />

disposto a giocarmi<br />

Così ho affrontato sino in<br />

fondo la presentazione <strong>del</strong>la<br />

rilettura di Dante a tutti<br />

i miei compagni.<br />

La risposta è stata a dir poco<br />

stravagante. Dopo dodici ore<br />

di chiacchiere su Dante e su<br />

di noi, ne è germinato, il<br />

primo giorno, un barlume<br />

di bellezza che già nel secondo<br />

era diventato una<br />

fiamma ardente che travolgeva<br />

tutti quei rapporti scolastici-amicali<br />

che tra i banchi<br />

rimangono a dormire,<br />

ma che di fronte a questa<br />

provocazione si sono ritrovati<br />

vivi dentro le mura <strong>del</strong>la<br />

scuola! Questo è l’extra.<br />

Quel plus che mai sarebbe<br />

stato possibile in altre occasioni.<br />

Questo è il mio valore<br />

presente <strong>del</strong>la Quaresima,<br />

magari poco filosofico<br />

o poetico o evangelico eppure<br />

presente.<br />

Elezioni: diciottenni alla prova <strong>del</strong> voto<br />

Rock Politic<br />

Secondo Pier Paolo Pasolini<br />

gli uomini sono liberi quando<br />

sanno <strong>da</strong>re un nome alle<br />

cose, quando sanno usare<br />

le parole. Noi oggi usiamo<br />

indistintamente le parole<br />

memoria e ricordo. Recentemente<br />

però due fatti mi<br />

hanno provocata a chiedermi<br />

cosa fa la differenza tra<br />

un ricordo che sembra solo<br />

formale, e in fondo un po’<br />

vuoto, ed una memoria viva<br />

che cambia me nel presente.<br />

Il primo è un percorso di<strong>da</strong>ttico<br />

<strong>da</strong>l titolo “La memoria.<br />

Un percorso nell’arte<br />

contemporanea” che prevede<br />

lo studio di un artista<br />

francese, Christian Boltanski.<br />

Tutta la sua opera è generata<br />

<strong>da</strong> una profon<strong>da</strong> riflessione<br />

sul tempo, sulla morte,<br />

sul ricordo. “Ogni opera<br />

che realizzo è una doman<strong>da</strong>,<br />

a cui non ho risposta”:<br />

siamo tutti unici, con una<br />

storia, una memoria, <strong>del</strong>le<br />

conoscenze, eppure tutti<br />

destinati a scomparire, ad<br />

una fine inesorabile. Cosa<br />

rimane, quindi, di noi È<br />

possibile impedire la morte<br />

Si può non morire mai<br />

Se in fondo tutto è destinato<br />

a finire, per cosa vale la<br />

pena vivere Queste sono le<br />

domande nascoste in ognuna<br />

<strong>del</strong>le opere di Boltanski, che<br />

inevitabilmente sono generate<br />

in chi le osserva.<br />

Per calarci personalmente<br />

nell’opera di Boltanski ci siamo<br />

recati a Bologna, dove<br />

egli ha curato il Museo per<br />

ome è noto, l’Italia si<br />

C<br />

trova nel pieno <strong>del</strong>la<br />

campagna elettorale<br />

in vista <strong>del</strong>le elezioni<br />

di aprile.<br />

Noi maggiorenni <strong>del</strong>l’ultimora,<br />

tra Veltroni,<br />

Berlusconi, Casini e altri ancora<br />

ci troviamo di fronte<br />

alla responsabilità di dover<br />

scegliere un pezzetto <strong>del</strong> futuro<br />

<strong>del</strong> nostro Paese.<br />

Le nostre conoscenze riguardo<br />

l’importante argomento<br />

sono ancora poche, mentre<br />

aumentano le domande.<br />

Una cosa però ci è chiara: la<br />

chiamata al voto racchiude<br />

per noi una questione molto<br />

più essenziale <strong>del</strong>la sola<br />

crocetta sulla sche<strong>da</strong> elettorale<br />

(che resta comunque<br />

decisiva): cos’è per noi la<br />

politica Qual è il suo scopo<br />

Quali sono le nostre<br />

aspettative Da dove nasce<br />

una società più giusta<br />

Questa circostanza ci provoca<br />

quindi ad un giudizio e<br />

un giudizio che sia vero per<br />

noi non può che trarre fon<strong>da</strong>mento<br />

<strong>da</strong>lla nostra esperienza<br />

quotidiana, per prima<br />

quella di studenti.<br />

A scuola constatiamo ogni<br />

giorno un disinteresse, ormai<br />

divenuto parte <strong>del</strong>la<br />

normalità, verso ogni circostanza,<br />

perfino quelle gestite<br />

<strong>da</strong>gli studenti stessi. Proprio<br />

nelle occasioni in cui il<br />

tempo è affi<strong>da</strong>to al nostro<br />

libero arbitrio – come durante<br />

assemblee d‘istituto e<br />

autogestioni - emerge la<br />

sfiducia nella possibilità di<br />

incontrare una novità per<br />

sé, “tanto non cambia nulla,<br />

tanto è tutto uguale”.<br />

Da cosa, dunque, possiamo<br />

aspettarci un cambiamento<br />

All’interno <strong>del</strong>la realtà scolastica<br />

numerosi e importanti<br />

sono i progetti e le<br />

iniziative organizzate <strong>da</strong> insegnanti<br />

e studenti, ma <strong>da</strong><br />

soli non sono sufficienti a<br />

<strong>da</strong>re respiro e gusto allo<br />

studio. Solamente una persona<br />

che accetta la sfi<strong>da</strong><br />

posta in ogni istante <strong>da</strong>lla<br />

realtà, che accetta di impe-<br />

la Memoria di Ustica. Il grande<br />

capannone contiene i resti<br />

<strong>del</strong>l’aereo Itavia IH 870 caduto<br />

<strong>da</strong>l cielo di Ustica, la<br />

notte <strong>del</strong> 27 agosto 1980,<br />

mentre viaggiava <strong>da</strong> Bologna<br />

a Palermo con a bordo<br />

81 persone, uomini, donne<br />

e bambini, che forse si recavano<br />

in Sicilia per trascorrere<br />

le vacanze. L’aereo, sottratto<br />

al Mar Tirreno dopo<br />

<strong>10</strong> anni <strong>da</strong>lla tragedia, è qui<br />

ricostruito, a bran<strong>del</strong>li, attorno<br />

ad una armatura di<br />

ferro. Sopra l’aereo sono<br />

sospese 81 lampadine, la<br />

cui luce palpita, facendosi<br />

più intensa e più flebile, senza<br />

spegnersi mai. Tutto intorno,<br />

in 81 specchi neri ritroviamo<br />

riflessa l’ombra <strong>del</strong><br />

nostro volto, e dietro ogni<br />

specchio è nascosto un altoparlante,<br />

che sussurra una<br />

frase, poche parole, che<br />

ognuna <strong>del</strong>le persone che<br />

hanno perso la vita in quella<br />

strage avrebbe potuto dire.<br />

In questo luogo, <strong>da</strong>vanti all’opera<br />

di questo artista geniale,<br />

quelle domande sull’esistenza<br />

e il desiderio di<br />

qualcosa che non finisca diventano<br />

urgenti, pungenti.<br />

Uscendo, però, quello che<br />

mi è rimasto è una grande<br />

tristezza. Perché un museo<br />

non ti restituisce il fratello o<br />

l’amico; perchè rimane la<br />

sensazione che, in fondo,<br />

anche questo bellissimo e<br />

geniale tentativo di sottrarre<br />

qualcosa alla corrosione<br />

<strong>del</strong>la morte, sia vano.<br />

Il secondo fatto è la morte,<br />

in un incidente stra<strong>da</strong>le, di<br />

due ragazzi di Bologna che<br />

come me seguono l’esperienza<br />

di Gioventù Studentesca.<br />

La notizia è giunta<br />

alla fine di una cena con<br />

alcuni amici maturandi, durante<br />

la quale avevamo parlato<br />

tanto di futuro, progetti,<br />

di come la vita può non<br />

essere vana, a prescindere<br />

<strong>da</strong>l successo che avremo o<br />

<strong>da</strong>i risultati che accumuleremo.<br />

Provocati <strong>da</strong> questo fatto<br />

e <strong>da</strong>l momento particolare<br />

in cui è successo, il giovedì<br />

gnarsi lealmente e seriamente<br />

con ciò che ha di fronte fino<br />

a mettere ogni cosa alla prova<br />

<strong>del</strong>le proprie esigenze di<br />

pienezza, libertà e giustizia,<br />

porta una vera novità nell’ambiente<br />

in cui si trova.<br />

Così dovrebbero accadere<br />

anche nel rapporto con la<br />

politica.<br />

Nell’ultima lettera enciclica,<br />

il Santo Padre ci fa comprendere<br />

come tutto ciò sia<br />

vero anche per la realtà <strong>del</strong>lo<br />

Stato: “Il retto stato <strong>del</strong>le<br />

cose umane, il benessere<br />

morale <strong>del</strong> mondo non può<br />

mai essere garantito semplicemente<br />

mediante strutture,<br />

per quanto valide esse<br />

siano. […] Anche le struttu-<br />

Come il ricordo diventa memoria viva<br />

La vita non è… un museo<br />

dopo siamo an<strong>da</strong>ti a Bologna<br />

per il funerale di Elena e<br />

Francesco. La cosa che mi<br />

ha sconvolto quel giorno è<br />

stato vedere le facce dei<br />

genitori e degli amici: volti<br />

di uomini pieni di dolore,<br />

ma non disperati. Non mi<br />

dimenticherò mai più la faccia<br />

<strong>del</strong> papà di quel ragazzo,<br />

e il modo in cui abbracciava<br />

sua figlia. Che uno per<strong>da</strong><br />

un figlio, e in un dolore così<br />

indicibilmente grande possa<br />

avere un volto così certo,<br />

è segno che nella sua vita ha<br />

visto qualcosa che è più grande,<br />

più bello e potente persino<br />

<strong>del</strong>la morte; qualcosa<br />

che non muore.<br />

Tutto questo, che io ho solo<br />

intuito nelle facce di quelle<br />

persone, era nelle parole<br />

sicure di don Nicola, che ha<br />

celebrato il funerale: «La<br />

morte per i nostri sensi è<br />

sinonimo di fine. Gesù ci<br />

insegna, però, a guar<strong>da</strong>rla<br />

con gli occhi di Dio. Il chicco<br />

deve cessare di essere ciò<br />

che è, un seme, per diventa-<br />

re migliori funzionano soltanto<br />

se in una comunità<br />

sono vive <strong>del</strong>le convinzioni<br />

che siano in grado di motivare<br />

gli uomini ad una libera<br />

adesione all’ordinamento<br />

comunitario”.<br />

La posizione più ragionevole<br />

e più desiderabile nella<br />

politica risulta quindi quella<br />

di chi è disposto a mettere<br />

<strong>da</strong> parte i propri schemi e<br />

progetti ideologici per guar<strong>da</strong>re<br />

con realismo alle esigenze<br />

<strong>del</strong> Paese e <strong>del</strong> singolo,<br />

lasciando spazio e sostenendo<br />

quei luoghi che<br />

rendono possibile quel respiro<br />

di libertà che abbiamo<br />

sperimentato nella scuola<br />

e a cui le sole “strutture” non<br />

possono <strong>da</strong>re vita. Questa<br />

lealtà verso l’esperienza permette<br />

un dialogo vero e utile,<br />

che non diventa né chiusura<br />

né compromesso.<br />

Come dice Giussani: “Il dialogo<br />

è proposta all’altro di<br />

quello che io vivo e attenzione<br />

a quello che l’altro<br />

vive, per una stima <strong>del</strong>la sua<br />

umanità e un amore all’altro<br />

che non implica affatto un<br />

dubbio di me, che non implica<br />

affatto il compromesso<br />

in ciò che io sono”. Un<br />

dialogo così trasforma la<br />

diversità di posizioni <strong>da</strong><br />

impedimento a possibilità<br />

di avere una visione più<br />

ampia sulla realtà.<br />

Tutto questo si gioca ora<br />

nella concretezza <strong>del</strong> voto.<br />

L’apparente fine <strong>del</strong> chicco è<br />

segno di un nuovo inizio».<br />

Ecco, quella sicurezza che<br />

ho riconosciuto (che non è<br />

un ottimismo senza senso,<br />

ma è la certezza di una<br />

positività, di un disegno<br />

buono per loro e per la loro<br />

vita), una sicurezza<br />

desiderabile anche per me,<br />

che vorrei far mia. Quello<br />

che ho visto mi obbliga ad<br />

abolire ogni formalità o<br />

abitudinarietà di fronte a<br />

questa Pasqua che si avvicina,<br />

di fronte a questa festa<br />

che porta in sè la promessa<br />

di qualcosa che non muore,<br />

la promessa <strong>del</strong>l’eternità.<br />

Questi due avvenimenti, quindi,<br />

mi pongono una grande<br />

sfi<strong>da</strong>, mi chiedono una verifica<br />

e un cambiamento nel<br />

presente, perchè nessun istante<br />

<strong>del</strong>la mia vita sia buttato<br />

via.<br />

Pagina a cura di: Gianluca<br />

Lomarco, Alessandro<br />

Sabbattini, Carlotta<br />

Sabbatini, Emanuele<br />

Sconosciuto, Anna Vincenzi<br />

Info: theallapesca@live.it<br />

live.it


Giornata Mondiale <strong>del</strong>la Gioventù a Carpi<br />

“Misericordia io voglio e non sacrificio” (Mt. 9,13)<br />

Sabato 15 marzo<br />

Ore 19 – Cattedrale<br />

LITURGIA PENITENZIALE DIOCESANA<br />

presieduta <strong>da</strong> monsignor Elio Tinti<br />

Al termine verrà offerta la cena all’Oratorio Eden<br />

Ore 21.30 – Cinema Teatro Eden<br />

PALMA D’ORO <strong>2008</strong><br />

Spettacolo per giovani con musica,<br />

ballo e molto altro.<br />

Si invitano i gruppi giovanili a partecipare<br />

all’iniziativa con un proprio spettacolo.<br />

Info: Simone Ghelfi (338 8781137)<br />

Le fon<strong>da</strong>menta <strong>del</strong> matrimonio<br />

L’esperienza <strong>del</strong> gruppo sposi di Mirandola in ritiro a Serramazzoni<br />

15<br />

V ITA DELLA C HIESA <strong>16</strong> marzo '08<br />

Saremo presenti, sabato 15 marzo in Cattedrale,<br />

sia io che diversi sacerdoti chiamati, pur<br />

nella nostra debolezza e fragilità, a rendere<br />

presente il Signore in questa famiglia <strong>del</strong>la<br />

Chiesa di Carpi, e, in nome suo e <strong>del</strong>la sua<br />

forza, ad essere strumenti <strong>del</strong>la sua misericordia<br />

e <strong>del</strong> suo perdono. (…)<br />

Ti attendo! Il Signore Ti ama e Ti vuole bene!<br />

Lui si aspetta grandi cose <strong>da</strong> Te e Ti chiede di<br />

non sciupare l’unica vita che hai, che è preziosa<br />

ai suoi occhi ed è preziosa per tante persone<br />

che Ti sono vicine e che incontrerai.<br />

+ Elio Tinti, Vescovo<br />

Adulti di Ac<br />

Incontro Coa<br />

La Commissione Catechesi Organica Adulti (Coa)<br />

<strong>del</strong>la diocesi organizza per domenica <strong>16</strong> marzo alle<br />

ore 15.30, presso la parrocchia di Sant’Agata di Cibeno,<br />

un incontro teologico sul tema “Il Vangelo <strong>del</strong>la vita”.<br />

Interverrà come relatore don Roberto Vecchi, direttore<br />

<strong>del</strong>l’Ufficio Catechistico Diocesano.<br />

Sono cal<strong>da</strong>mente invitati a partecipare tutti i coordinatori<br />

e i gruppi Coa.<br />

Acr<br />

Esercizi spirituali di Pasqua<br />

Occorre ripensare il matrimonio: non quello degli altri,<br />

ma il proprio. Domande quali “perché sposarsi” e ancor<br />

di più “perché sposarsi in chiesa” non sono inutili, tanto<br />

meno dopo i primi anni di<br />

vita passati insieme. E’<br />

quello che si è chiesto il<br />

gruppo sposi Angelini –<br />

Panza <strong>del</strong>la parrocchia di<br />

Mirandola concludendo<br />

un primo ciclo di incontri<br />

con un’uscita a<br />

Serramazzoni presso l’Oasi<br />

Francescana. Le due<br />

giornate sono state impe-<br />

Cortile<br />

Verso la Settimana Santa<br />

Pastorale Familiare<br />

Incontro di formazione<br />

Domenica 30 Marzo, a Villa Chierici di Santa Croce, si terrà<br />

<strong>da</strong>lle ore 9.15 alle 14.00 (con pranzo) l’incontro di formazione<br />

per operatori dei corsi in preparazione al matrimonio.<br />

Tema: “La dimensione comunitaria <strong>del</strong> Matrimonio”. Relatore<br />

sarà don Battista Borsato, direttore <strong>del</strong>l’Ufficio di Pastorale<br />

Familiare <strong>del</strong>la Diocesi di Vicenza<br />

Ricca di appuntamenti si preannuncia la Settimana<br />

Santa a Cortile e a San Martino Secchia, così come si<br />

legge <strong>da</strong>l programma stampato con bella veste grafica<br />

<strong>da</strong>lla parrocchia per l’occasione e arricchito <strong>da</strong> vari<br />

spunti di meditazione.<br />

Innanzitutto ritornerà nei prossimi giorni in parrocchia<br />

padre Giovanni Kim, sacerdote coreano, che si renderà<br />

disponibile ad incontrare, confessare e visitare le<br />

famiglie che lo desiderano.<br />

Proseguirà inoltre la benedizione e visita alle famiglie,<br />

mentre il parroco e i ministri straordinari <strong>del</strong>l’Eucaristia<br />

sono sempre disponibili a visitare i malati, gli<br />

anziani e le persone sole, portando loro la Comunione.<br />

gnate in diversi momenti attraverso i quali è stato ripercorso<br />

il rito <strong>del</strong> matrimonio e si è cercato insieme, condividendo<br />

difficoltà e gioie (e tra queste anche l’arrivo dei figli)<br />

di recuperare e rileggere il<br />

fon<strong>da</strong>mento <strong>del</strong>l’essere<br />

sposi cristiani. Il breve ritiro<br />

di due giorni (8 e 9<br />

marzo <strong>2008</strong>) si è concluso<br />

con il rinnovo <strong>del</strong>le promesse<br />

matrimoniali <strong>del</strong>le<br />

sette coppie <strong>del</strong> gruppo,<br />

allietato <strong>da</strong>i “canti” dei<br />

bimbi presenti<br />

Presso il santuario mariano di Pietralba (BZ) si terranno<br />

<strong>da</strong>l 28 al 30 marzo prossimi gli esercizi spirituali<br />

di Pasqua per tutti i ragazzi <strong>del</strong>le scuole medie <strong>del</strong>la<br />

diocesi. Tema: “Stefano, testimone di Gesù”.<br />

Costo indicativo: 65 euro (viaggio in pullman e iscrizione<br />

compresi).<br />

Iscrizioni fino al 17 marzo.<br />

Info: Elisabetta Camellini (tel. 334 7630261; e-mail:<br />

btt84@hotmail.com) e Chiara Chiessi (tel. 339 2838491;<br />

e-mail: chiara.chiessi@tin.it).<br />

Azione Cattolica - Diocesi di Carpi<br />

Pellegrinaggio a Roma<br />

<strong>da</strong>l 3 al 4 maggio <strong>2008</strong><br />

per celebrare i 140 anni <strong>del</strong>l’associazione<br />

Sabato 3 maggio <strong>2008</strong><br />

Partenza <strong>da</strong> Mirandola alle ore 5:30 - <strong>da</strong> Carpi alle ore<br />

6:00<br />

Arrivo a Roma e pranzo al sacco<br />

Visite gui<strong>da</strong>te e incontro teologico con Mons. E.<br />

Manicardi<br />

Cena e pernotto all’istituto religioso “Mondo Migliore”<br />

di Castelgandolfo<br />

Domenica 4 maggio <strong>2008</strong><br />

Ritrovo in piazza S. Pietro per l’incontro con Benedetto<br />

XVI - Pranzo<br />

Rientro a Carpi (previsto per le 22:30)<br />

Iscrizioni settore Adulti: Roberto Cigarini - Tel. 059<br />

650908 Mail: rcigarini@alice.it<br />

Iscrizioni ACR: Chiessi Chiara - Tel. 339 2838491<br />

Mail: chiara.chiessi@tin.it<br />

Quota partecipazione comprensiva di: viaggio, ospitalità alberghiera,<br />

cena <strong>del</strong> sabato, colazione e pranzo (cestino) <strong>del</strong>la<br />

domenica, permessi, copertura assicurativa, Kit <strong>del</strong> pellegrino.<br />

Adulti (<strong>da</strong> 15 anni in su) <strong>10</strong>0 euro. Ragazzi (<strong>da</strong> 11 a 14 anni) 70<br />

euro. Bambini (<strong>da</strong> 3 a <strong>10</strong> anni) 50 euro. Bimbi (<strong>da</strong> 0 a 2 anni)<br />

Gratis.<br />

S.A.M.U.<br />

AUTOMAZIONI<br />

S.R.L.<br />

QUADRI ELETTRICI DI COMANDO<br />

E AUTOMAZIONI INDUSTRIALI<br />

4<strong>10</strong>12 FOSSOLI DI CARPI (MO) - via O.Pacifico, 9/1<br />

Tel. (059)660847 - Fax. (059)660845


<strong>16</strong><br />

<strong>16</strong> marzo '08<br />

V ITA DELLA C HIESA<br />

“H<br />

Michela Marchetto<br />

o visto gli uomini che<br />

condividono la fatica<br />

e il sudore. Ho visto<br />

gli uomini che si amano e<br />

non pensano solo a sé. Che<br />

si aiutano l’un l’altro e vivono<br />

<strong>da</strong> fratelli. Grazie, Signore!”<br />

(don Francesco<br />

Cavazzuti, Salmi <strong>da</strong>l buio).<br />

Queste parole ben si addicono<br />

all’esperienza di servizio<br />

che portano avanti i<br />

membri <strong>del</strong>l’associazione<br />

Volontari per le Missioni<br />

che sabato 8 marzo si sono<br />

riuniti in assemblea alla presenza<br />

<strong>del</strong> vescovo Elio Tinti,<br />

per rinnovare gli organi<br />

direttivi.<br />

Il desiderio di alcune persone<br />

che circa 23 anni fa<br />

sono partite per un’esperienza<br />

<strong>del</strong> tutto particolare,<br />

cioè vivere un periodo di<br />

volontariato all’estero in<br />

aiuto ad alcuni missionari<br />

<strong>del</strong> Benin (Africa), ha permesso<br />

di <strong>da</strong>r vita a questa<br />

associazione denominata<br />

Volontari per le Missioni<br />

(Vo.M.) per lo stretto legame<br />

di collaborazione con il<br />

Centro Missionario<br />

Diocesano.<br />

Quell’esperienza si è prolungata<br />

nel tempo grazie alle<br />

Santa Messa per i malati<br />

Domenica <strong>16</strong> marzo nella chiesa<br />

di San Francesco a Carpi il Vescovo<br />

celebrerà la Santa Messa per i malati<br />

e le associazioni di volontariato<br />

che si occupano di loro. Questo il<br />

programma:<br />

Ore 15: Confessioni<br />

Ore 15.30: Santa Messa presieduta<br />

<strong>da</strong>l Vescovo<br />

Seguirà momento di festa e scambio<br />

degli auguri di Pasqua.<br />

I Volontari per le Missioni in assemblea. L’intervento <strong>del</strong> vescovo Elio Tinti<br />

Gesù Cristo, sorgente di ogni servizio<br />

tante persone che hanno <strong>da</strong>to<br />

parte <strong>del</strong>le loro competenze<br />

professionali e <strong>del</strong> loro<br />

tempo per vivere un periodo<br />

accanto a missionari <strong>del</strong>la<br />

nostra diocesi sia in Benin<br />

che in altri paesi e continenti.<br />

Il Vo.M. è perciò l’espressione<br />

di quel volontariato<br />

laico che vuole sostenere i<br />

missionari e le loro comunità<br />

sia con aiuti concreti,<br />

sia con la formazione e l’invio<br />

di persone che desiderano<br />

stare con i più poveri e<br />

conoscere le loro terre.<br />

Sabato 8 marzo l’Associazione<br />

“Volontari per le Missioni”<br />

ha vissuto un forte<br />

momento assembleare con<br />

la presenza <strong>del</strong> vescovo Elio,<br />

il quale ha sostenuto e incoraggiato<br />

noi volontari: in<br />

particolare ha sottolineato<br />

l’importanza <strong>del</strong>l’essere<br />

missionari sempre e ovunque,<br />

tenendo presente che è<br />

il Signore Gesù il centro <strong>da</strong><br />

cui partire e a cui ritornare;<br />

ed è il Signore Gesù presente<br />

nell’Eucarestia che ci<br />

dà la forza di testimoniarLo.<br />

E’ seguito poi il confronto<br />

sulle attività svolte e in corso,<br />

(sta per concludersi l’itinerario<br />

di formazione “Estate<br />

in Missione” organizzata<br />

<strong>da</strong> quest’anno <strong>da</strong>i “Volontari<br />

per le Missioni” che<br />

seguiranno per il futuro anche<br />

la formazione e l’invio<br />

Festa <strong>del</strong>la Divina Misericordia<br />

Domenica 30 marzo <strong>2008</strong> a Cibeno<br />

Info<br />

Volontari per le Missioni,<br />

C.so Fanti, 13<br />

4<strong>10</strong>12 Carpi (MO)<br />

Cell. 340.2482552<br />

E-mail:<br />

vol.mission@tiscali.it<br />

dei volontari presso le missioni)<br />

e l’elezione <strong>del</strong> nuovo<br />

consiglio che, per il prossimo<br />

triennio, seguirà più<br />

<strong>da</strong> vicino l’associazione<br />

programmando le varie iniziative<br />

ed ai quali va fin <strong>da</strong><br />

ora l’augurio di un buon<br />

lavoro.<br />

Il gruppo di preghiera “Gesù Misericordioso” <strong>del</strong> Rinnovamento nello<br />

Spirito annuncia la celebrazione <strong>del</strong>la Festa <strong>del</strong>la Divina Misericordia,<br />

istituita <strong>da</strong>l papa Giovanni Paolo II, in calen<strong>da</strong>rio per la domenica “in<br />

Albis”, il prossimo 30 marzo.<br />

Nell’anno in cui i credenti <strong>del</strong>la diocesi di Carpi sono invitati <strong>da</strong>l vescovo<br />

Elio Tinti a “testimoniare e irradiare consolazione e misericordia” la<br />

celebrazione <strong>del</strong>la festa assume un significato speciale.<br />

Tutti sono invitati ad unirsi alla preghiera che si terrà presso la chiesa di<br />

Sant’Agata a Cibeno di Carpi con inizio alle ore 15 e sarà presieduta <strong>da</strong> don<br />

Fulvio Bresciani, assistente spirituale regionale <strong>del</strong> RnS. La Santa Messa<br />

è prevista alle ore <strong>16</strong> e sarà seguita <strong>da</strong>ll’adorazione eucaristica con<br />

meditazione sul tema “Frutto <strong>del</strong>lo Spirito è…Benevolenza e mitezza”<br />

Giornata dei<br />

Martiri Missionari<br />

Gli<br />

appuntamenti<br />

per la diocesi<br />

Venerdì 14 marzo al termine<br />

<strong>del</strong>la Via Crucis cittadina<br />

verranno ricor<strong>da</strong>ti i 21<br />

missionari uccisi nel 2007.<br />

Martedì 25 marzo ore 15,30<br />

presso il Centro<br />

Missionario testimonianza<br />

di suor Annalisa Costardi<br />

( Missionaria <strong>del</strong>la Consolata)<br />

che ha assistito ,nel<br />

2006, all’uccisione di suor<br />

Leonella Sgorbati in Somalia.<br />

Da segnalare che venerdì<br />

14 marzo nella Cattedrale<br />

di Teramo porterà la sua<br />

testimonianza di martire il<br />

nostro missionario<br />

diocesano Don Francesco<br />

Cavazzuti.<br />

San Marino<br />

incontra<br />

don Francesco<br />

Cavazzuti<br />

La Parrocchia di San Biagio in<br />

San Marino, il Circolo “Bruno<br />

Mora” e la Polisportiva<br />

Sanmarinese promuovono per<br />

martedì 18 marzo alle ore 21<br />

al Teatro Ariston di San Marino<br />

un incontro con don Francesco<br />

Cavazzuti che illustrerà<br />

il progetto di soli<strong>da</strong>rietà per la<br />

creazione di attività di formazione<br />

professionale in agricoltura<br />

per i ragazzi di stra<strong>da</strong> di<br />

Itapirapua in Brasile.<br />

Alla serata sarà presente anche<br />

il sin<strong>da</strong>co di Carpi Enrico<br />

Campe<strong>del</strong>li che racconterà <strong>del</strong><br />

suo incontro con don Francesco<br />

e la realtà brasiliana essendo<br />

stato ospite <strong>del</strong> missionario<br />

carpigiano insieme al vescovo<br />

Elio Tinti.<br />

Durante la serata verrà effettuata<br />

una sottoscrizione a premi<br />

il cui ricavato andrà a favore<br />

<strong>del</strong> progetto.<br />

Circolo Anspi “Mario<br />

Gasparini Casari”<br />

Sant’Antonio in Merca<strong>del</strong>lo<br />

Pellegrinaggio<br />

ad Assisi – Perugia<br />

25 – 26 – 27<br />

aprile <strong>2008</strong><br />

Accompagnatore:<br />

don Roberto Vecchi<br />

Quote di partecipazione (viaggio,<br />

vitto, alloggio, ingressi vari e guide):<br />

Iscritti al Circolo 250 euro,<br />

Non iscritti 255 euro, Bambini<br />

fino a <strong>10</strong> anni 200 euro, Caparra<br />

d’iscrizione 50 euro.<br />

Numero minimo di partecipanti:<br />

30 persone<br />

Info: Anna Maria Cavazza (tel.<br />

059 674195) e Giovanna<br />

Mantovani (tel. 059 674178; cell.<br />

320 0829129).<br />

12 APRILE <strong>2008</strong><br />

RIMINI<br />

Pellegrinaggio al Santuario <strong>del</strong>la Madonna <strong>del</strong>la<br />

Misericordia dei Padri <strong>del</strong> Preziosissimo Sangue<br />

a Rimini. Nel pomeriggio visita alla Comunità<br />

Papa Giovanni XXIII di don Oreste Benzi.<br />

23-26 GIUGNO <strong>2008</strong><br />

MEDJUGORIE<br />

Partenza e arrivo in aereo <strong>da</strong> Bergamo<br />

Accompagnatore:<br />

don Marino Mazzoli<br />

UFFICIO DIOCESANO PELLEGRINAGGI<br />

28 LUGLIO<br />

2 AGOSTO <strong>2008</strong><br />

GIUBILEO<br />

A LOURDES<br />

Luogo di consolazione<br />

e misericordia<br />

PELLEGRINAGGIO<br />

DIOCESANO<br />

“Lourdes è quella<br />

fonte dove<br />

la coscienza ritorna pulita”<br />

(Giovanni Paolo II)<br />

Iscrizioni entro il 31 marzo<br />

Corso M. Fanti, 13 - 4<strong>10</strong>12 Carpi (MO) – Tel. 059-652552 - uff.pellegrinaggi@tiscali.it


Da sabato 15<br />

marzo Carpi<br />

riconquista<br />

Palazzo Pio:<br />

concerti, letture,<br />

degustazioni,<br />

<strong>da</strong>nze e tanto altro<br />

nei due giorni di<br />

celebrazioni per la<br />

riapertura <strong>del</strong><br />

Castello. Venerdì<br />

14 marzo<br />

l’inaugurazione<br />

<strong>del</strong>la mostra<br />

dedicata ad<br />

Alberto Pio.<br />

Il<br />

Daniele Fran<strong>da</strong><br />

programma degli appuntamenti<br />

che accompagnano<br />

il ritorno<br />

di Palazzo Pio è<br />

un ricco piatto di primizie.<br />

Le arti si fonderanno per<br />

raccontare e interpretare la<br />

storia e l’architettura di un<br />

pezzo fon<strong>da</strong>mentale <strong>del</strong>la<br />

nostra città, restituito alla<br />

cittadinanza dopo i lavori<br />

di restauro che hanno interessato<br />

soprattutto la parte<br />

centrale <strong>del</strong> monumento. Il<br />

Castello si arricchisce di<br />

nuovi percorsi di visita e si<br />

trasforma in un contenitore<br />

d’eccezione per la due giorni<br />

di celebrazioni di sabato 15<br />

e domenica <strong>16</strong> marzo: il<br />

weekend si preannuncia<br />

mozzafiato.<br />

In realtà il primo appuntamento<br />

è fissato già per venerdì<br />

14 marzo alle ore<br />

19, quando nell’Appartamento<br />

nobile verrà inaugurata<br />

la mostra “L’immagine<br />

<strong>del</strong> Principe – I ritratti di<br />

Alberto III nel Palazzo dei<br />

Pio a Carpi”. Interverranno<br />

Enrico Campe<strong>del</strong>li, sin<strong>da</strong>co<br />

di Carpi e Alberto<br />

Bellelli, assessore alle Politiche<br />

culturali <strong>del</strong> Comune<br />

di Carpi; fino alle 21<br />

visita libera ad ingresso gratuito,<br />

mentre sarà necessaria<br />

la prenotazione per seguire<br />

Vittorio Sermonti nella<br />

APPUNTAMENTI<br />

CONCERTI<br />

Lunedì 17 marzo<br />

Mirandola – Chiesa di San Francesco<br />

Lunedì 17 marzo alle ore 21 nella Chiesa di San Francesco a<br />

Mirandola si terrà il concerto “Stabat Mater” di Gioacchino Rossini,<br />

eseguito <strong>da</strong>ll’orchestra e coro “Città di Mirandola”, e <strong>da</strong>l coro “G.<br />

Verdi” di Ostiglia.<br />

C ULTURA E S PETTACOLI<br />

Festa a Palazzo<br />

narrazione “Il viaggio di<br />

Enea negli Inferi” <strong>da</strong>l VI<br />

libro <strong>del</strong>l’Eneide di Virgilio.<br />

Dal 14 al <strong>16</strong> marzo l’ingresso<br />

alla mostra è gratuito,<br />

così come per la prima<br />

domenica di ogni mese per<br />

i cittadini residenti nell’Unione<br />

Terre d’Argine. Da<br />

martedì 18 marzo e fino al<br />

termine <strong>del</strong>la mostra (15<br />

giugno) è previsto il seguente<br />

biglietto d’ingresso: 3 euro<br />

intero, 2 euro ridotto. Dal<br />

15 marzo al 18 maggio sarà<br />

possibile visitare anche la<br />

mostra “Bozzetti e sculture”,<br />

una raccolta di opere<br />

provenienti <strong>da</strong>lla Collezione<br />

Severi. L’esposizione,<br />

allestita nell’Appartamento<br />

inferiore <strong>del</strong> Palazzo, rimarrà<br />

aperta su prenotazione<br />

<strong>da</strong>l martedì al giovedì<br />

<strong>da</strong>lle <strong>10</strong> alle 13; venerdì,<br />

sabato e festivi <strong>da</strong>lle <strong>10</strong> alle<br />

13 e <strong>da</strong>lle 15 alle 19.<br />

Sabato 15 alle ore <strong>16</strong>, nel<br />

Cortile d’onore, l’inaugurazione<br />

ufficiale <strong>del</strong> Palazzo<br />

con gli interventi di Vasco<br />

Errani, presidente <strong>del</strong>la<br />

Regione Emilia Romagna,<br />

i già citati Enrico<br />

Campe<strong>del</strong>li e Alberto<br />

Bellelli, Giovanni Gnoli,<br />

architetto responsabile dei<br />

lavori di restauro e Manuela<br />

Rossi, direttrice dei Musei<br />

di Palazzo dei Pio. A seguire,<br />

<strong>da</strong>lle 17 presso la Loggia<br />

di primo ordine, la Surya<br />

Dance Company proporrà<br />

il balletto “La <strong>da</strong>nza <strong>del</strong>le<br />

Muse”. La stessa compagnia<br />

di <strong>da</strong>nza ha organizzato<br />

per le ore 20 nel Salotto<br />

Degoli, “La seduzione <strong>del</strong><br />

contatto”; lo spettacolo sarà<br />

riproposto domenica alla<br />

stessa ora. Alle 21.15, in<br />

occasione <strong>del</strong>l’inaugurazione<br />

<strong>del</strong>la Sala <strong>del</strong>le Vedute,<br />

Carlo Guaitoli e Barbara<br />

Corradini saranno protagonisti<br />

di “Estasi Musicali”,<br />

un recital per pianoforte e<br />

voce recitante.<br />

Una visita gui<strong>da</strong>ta al Museo<br />

<strong>del</strong>la Xilografia, con<br />

inizio alle ore <strong>10</strong>, farà <strong>da</strong><br />

apripista agli eventi di domenica<br />

<strong>16</strong>. Alle 11 e alle<br />

12 lectio magistralis di Cesare<br />

Vasoli e concerto aperitivo<br />

a cura <strong>del</strong>l’Istituto<br />

Vecchi-Tonelli. Elena<br />

Svalduz <strong>del</strong>l’università di<br />

Padova sarà la relatrice <strong>del</strong><br />

saggio “La città <strong>del</strong>le pietre”<br />

(ore 15). Nella Loggia<br />

di ponente alle 17 Filippo<br />

Carnazza racconta “La<br />

scagliola carpigiana”, mentre<br />

alle 18 nella Loggia <strong>del</strong><br />

Novecento il tema è “Carpi<br />

e la mo<strong>da</strong>”, affrontato <strong>da</strong>lla<br />

stilista Anna Molinari: l’occasione<br />

è ghiotta per scoprire<br />

i nuovi percorsi<br />

museali. Alle 21 l’evento<br />

su prenotazione “Rita<br />

Hayworth e la redenzione<br />

di Shawshank - di Stephen<br />

King”, narra Simone Maretti<br />

sulle musiche curate <strong>da</strong> Elena<br />

Luppi; grande chiusura<br />

alle ore 23: nella Cappella<br />

dei Pio potremo ascoltare<br />

le “Arie rinascimentali” eseguite<br />

<strong>da</strong> Tiziana Santini,<br />

cembalo e Fanny Bellotto,<br />

soprano.<br />

Più di un motivo dunque<br />

per assistere alla riapertura<br />

<strong>del</strong> Castello, tra assaggi,<br />

balli, musica e tanta voglia<br />

di scoprire.<br />

A.C.E.G.<br />

CINEMA<br />

TEATRO<br />

EDEN<br />

Via Santa Chiara 22 - 4<strong>10</strong>12 CARPI<br />

Telefono 059/650571<br />

<strong>16</strong> marzo '08<br />

17<br />

Fiorenza, espone in Sala Duomo<br />

Cavalli, motore <strong>del</strong>la pittura<br />

G<br />

ià erano e continuano<br />

a essere poche le<br />

donne pittrici, se poi<br />

si pensa al soggetto<br />

favorito, i cavalli, allora sì<br />

che si è certi che Fiorenza<br />

è veramente una rarità.<br />

Bolognese purosangue, nella<br />

città felsinea ha conseguito<br />

l’abilitazione magistrale e<br />

la maturità al liceo artistico<br />

con i maestri Azzaroni,<br />

Contini, allievo di Giorgio<br />

Morandi e Virgilio Guidi<br />

all’Accademia di Belle Arti<br />

di Bologna.<br />

Giovanissima, Fiorenza inizia a dipingere e a studiare l’arte<br />

<strong>del</strong> Seicento, poi intraprende l’attività di decoratrice<br />

miniaturista in stile fiammingo. Nel solco <strong>del</strong>la miglior<br />

tradizione figurativa, fe<strong>del</strong>e a una classicità di grande realismo,<br />

si dedica alla documentazione pittorica e storica <strong>del</strong>la<br />

civiltà contadina con immagini di architetture rurali, interni<br />

di antiche cucine e cavalli al galoppo. Sono proprio loro la<br />

sua grande forza infatti, non a caso, Fiorenza è conosciuta<br />

proprio come “la pittrice dei cavalli”. Sono loro il suo<br />

“marchio”, una firma che affascina per la sua poderosa forza.<br />

Sono quasi sempre cavalli al galoppo, un simbolo di libertà<br />

verso la libertà, animali magnifici e fieri che sanno stare<br />

accanto all’uomo e anche servirlo, ma non si fanno mai<br />

realmente possedere. Criniere al vento, code serpeggianti<br />

vibrano in sapienti accostamenti cromatici e catturano il<br />

visitatore. Spesso per sempre, di certo contribuiscono in<br />

maniera determinante a far sì che il nome di Fiorenza resti<br />

ben impresso nella mente come un ferro di cavallo incandescente<br />

forgiato <strong>da</strong>l maniscalco.<br />

La più recente produzione di Fiorenza è rappresentata sempre<br />

<strong>da</strong> cavalli ma, è questa la novità, in notturno.<br />

“Trenta anni fa – osserva Fiorenza – ho iniziato con una<br />

pittura documentatrice <strong>del</strong>le miserie <strong>del</strong>l’alto Appennino<br />

bolognese e modenese, in pieno clima di emigrazione. Poi,<br />

circa negli anni Novanta, vedendo il Palio di Montese e di<br />

Savigno detto il Palio di Maggio, una galoppata competitiva<br />

fra 12 frazioni che si svolge la penultima domenica di<br />

maggio, è nato il mio interesse per il cavallo, espressione di<br />

energia, forza, senso liberatorio. Cominciai a ritralo in un<br />

correre sfrenato, tra alberi rinsecchiti e rocce e castelli<br />

diroccati”.<br />

Oggi i suoi inconfondibili cavalli galoppano in notturno, con<br />

fon<strong>da</strong>li cupi e squarci di luce che sottintendono, come lascia<br />

intuire la stessa pittrice, “la presenza di un’entità superiore<br />

all’uomo, divina, che illumina la realtà ed evoca un mondo<br />

migliore”.<br />

Come in ogni artista che si rispetti, Fiorenza è “in progress”.<br />

La sua abilità nel disegno resta intatta ma si rafforza con il<br />

colore; l’attenzione al particolare e la forza di un impasto<br />

cromatico scrupoloso e talvolta au<strong>da</strong>ce fanno il resto. Un’abilità<br />

tecnica indubbia che nasconde la fatica necessaria per appro<strong>da</strong>re<br />

a tele così forti in cui emergono la destrezza <strong>del</strong>la figura<br />

e la forza <strong>del</strong>la pennellata. Libera, come questi cavalli partiti<br />

<strong>da</strong> chissà dove per chissà dove. Come i nostri desideri e le<br />

nostre speranze, sempre al galoppo per arrivare a un traguardo<br />

che non c’è. Il motore <strong>del</strong>la vita sono proprio i “sogni”<br />

esattamente come il motore <strong>del</strong>la pittura di Fiorenza sono i<br />

cavalli. Belli, bellissimi, forti come i nostri sogni quando li<br />

vogliamo far diventare realtà.<br />

Annalisa Bonaretti<br />

Fiorenza, “la pittrice dei cavalli”, a Carpi in Sala Duomo<br />

il 15, <strong>16</strong> – 22,23,24 – 29, 30 marzo <strong>2008</strong><br />

INCONTRI<br />

Mercoledì 19 marzo<br />

Carpi – Auditorium Biblioteca Loria<br />

Mercoledì 19 marzo, con inizio alle ore 21, primo incontro per il ciclo<br />

“La persona, il tempo e gli eventi”, ideato e condotto <strong>da</strong> Domenico<br />

Barrilà. L’analista e scrittore incontrerà Vito Mancuso, docente di<br />

teologia moderna e contemporanea presso l’Università San Raffaele<br />

di Milano, e insieme intraprenderanno un dibattito sul tema “Il sogno<br />

struggente di un tempo senza fine. L’anima e l’eternità”. L’evento,<br />

che avrà luogo presso l’auditorium <strong>del</strong>la Biblioteca Multimediale<br />

“A. Loria”, è ad ingresso gratuito, fino ad esaurimento posti. Per<br />

informazioni e prenotazioni: Ufficio Cultura tel: 059/649905; mail:<br />

cultura@carpidiem.it.<br />

MOSTRE<br />

Da lunedì 3 a lunedì 31 marzo<br />

Carpi – O&A Centro Affari, viale L. Ariosto, 14<br />

Ultima chanche per ridere con la comicità illustrata: “L’umorismo ai<br />

tuoi piedi” dedica il mese di marzo alle vignette di Fabio Bacci,<br />

decano degli umoristi pistoiesi. Autodi<strong>da</strong>tta, Bacci collabora con<br />

diverse riviste locali e nazionali. L’esposizione è ad ingresso libero<br />

e sarà visitabile fino al 31 marzo, <strong>da</strong>l lunedì al venerdì <strong>da</strong>lle 8.30 alle<br />

12.30 e <strong>da</strong>lle 14.30 alle 19. Info allo 059/687750, o all’indirizzo e-<br />

mail: info@oeacentroaffari.it.<br />

NON È UN PAESE PER VECCHI<br />

Venerdì: ore 21<br />

Sabato: proiezione<br />

sospesa<br />

(rassegna<br />

“La Palma d’Oro)<br />

Domenica:<br />

Ore 18,00 - 21,00<br />

Lunedì: 21,00<br />

(ingresso ridotto)


18<br />

<strong>16</strong> marzo '08<br />

CURIA VESCOVILE<br />

Curia Vescovile,<br />

Corso Fanti, 13 Carpi<br />

Tel 059 686048<br />

CARITAS DIOCESANA CARPI<br />

Ha il compito di realizzare<br />

l’attuazione <strong>del</strong> precetto<br />

evangelico <strong>del</strong>la carità nella<br />

comunità diocesana e<br />

nelle parrocchie.<br />

Sede Legale: Corso Fanti, 13 – Carpi.<br />

Sede Operativa: c/o Porta Aperta Carpi,<br />

Via Peruzzi, 38 – 4<strong>10</strong>12 Carpi (MO). Tel<br />

059 689370 - Fax 059 6329186.<br />

Sito internet: www.caritascarpi.it<br />

E-mail: segreteria@caritascarpi.it.<br />

Orari di apertura: <strong>da</strong> lunedì a venerdì <strong>da</strong>lle<br />

9 alle 12,30 e <strong>da</strong>lle 15,30 alle 18,30.<br />

GIOVEDÌ 13 MARZO<br />

INCONTRI<br />

• Ore 9.30 – Seminario – Aggiornamento<br />

per il clero<br />

• Ore <strong>16</strong> – Mirandola - Aggiornamento<br />

per gli IRC<br />

VENERDÌ 14 MARZO<br />

PREGHIERA<br />

• Ore 17.15 – Chiesa <strong>del</strong>l’Adorazione –<br />

Preghiera per le vocazioni<br />

• Ore 21 – San Francesco - Via Crucis<br />

cittadina<br />

• Ore 21 – Concordia – Via Crucis vivente<br />

SABATO 15 MARZO<br />

PREGHIERA<br />

• Ore 19 – Cattedrale - Penitenziale per i<br />

giovani<br />

A GENDA<br />

INCONTRI<br />

• Ore 21.30 – Eden – Palma d’oro<br />

DOMENICA <strong>16</strong> MARZO<br />

Giornata Mondiale <strong>del</strong>la Gioventù<br />

Domenica <strong>del</strong>le Palme<br />

MERCOLEDÌ 19 MARZO<br />

PREGHIERA<br />

• Ore 21 – Cattedrale – Santa Messa<br />

Crismale alla quale sono invitati tutti i<br />

fe<strong>del</strong>i – Consegna <strong>del</strong>le offerte <strong>del</strong>la<br />

Quaresima di Carità<br />

VENERDÌ 21 MARZO - VENERDÌ SANTO<br />

Giornata mondiale per i luoghi santi – Il<br />

Papa ha sollecitato una speciale preghiera<br />

e una generosa soli<strong>da</strong>rietà per i cattolici<br />

che abitano in Terra Santa<br />

Parrocchia<br />

<strong>del</strong>la Cattedrale<br />

CELEBRAZIONI<br />

DELLA SETTIMANA SANTA<br />

<strong>2008</strong><br />

PORTA APERTA<br />

I servizi offerti sono: ascolto,<br />

ricerca lavoro, interventi<br />

in generi alimentari, orientamento<br />

e tutela dei diritti,<br />

accompagnamento a persone<br />

e famiglie in difficoltà,<br />

distribuzione indumenti e<br />

mobilio usati, organizzazione<br />

di momenti d’incontro e<br />

integrazione per stranieri.<br />

CARPI - Via Peruzzi, 38<br />

Tel. 059 689370 - Fax 059 6550219.<br />

Sito internet: www.portaapertacarpi.it,<br />

E-mail: segreteria@portaapertacarpi.it.<br />

Orari di apertura al pubblico: lunedì,<br />

martedì, giovedì e venerdì <strong>da</strong>lle 9,30 alle<br />

11,30 e <strong>da</strong>lle <strong>16</strong>,30 alle 18,30.<br />

MIRANDOLA - Via S. Faustino 130<br />

Tel e Fax 0535 24183.<br />

E-mail: portaperta.mirandola@libero.it.<br />

Orari di apertura al pubblico: martedì,<br />

giovedì e venerdì <strong>da</strong>lle <strong>10</strong> alle 11,30.<br />

UFFICIO MISSIONARIO<br />

Tiene i contatti con tutti i<br />

missionari <strong>del</strong>la Diocesi nei<br />

diversi Paesi <strong>del</strong> mondo e<br />

coinvolge la comunità su<br />

progetti in loro sostegno.<br />

Corso Fanti, 13 – Carpi.<br />

Aperto <strong>da</strong>l lunedì al sabato <strong>da</strong>lle 9 alle<br />

12,30 e il martedì <strong>da</strong>lle 15 alle 18.<br />

Tel e fax 059 689525. E-mail:<br />

ufficiomissionario@carpi.chiesacattolica.it<br />

UFFICIO PELLEGRINAGGI<br />

Organizza e coordina i pellegrinaggi<br />

diocesani; consulenza<br />

alle parrocchie nell’organizzazione<br />

di viaggi;<br />

possibilità per privati di<br />

prenotare pellegrinaggi e<br />

viaggi autonomi; consultabili<br />

numerose pubblicazioni.<br />

Aperto <strong>da</strong>l lunedì al<br />

sabato <strong>da</strong>lle 9 alle 12,30.<br />

Corso Fanti, 13 – Carpi.<br />

Tel e fax 059 652552.<br />

E-mail: uff.pellegrinaggi@tiscali.it<br />

CENTRO DI CONSULENZA FAMILIARE<br />

Risponde alle esigenze<br />

relazionali <strong>del</strong>la vita di coppia,<br />

<strong>del</strong>la famiglia e <strong>del</strong>la<br />

persona.<br />

Senza scopo di lucro e gratuito,<br />

nel rispetto assoluto<br />

<strong>del</strong> segreto professionale.<br />

Via Catellani 9 - Carpi<br />

Tel 059 644352.<br />

Sito internet: www.consultoriodiocesano.it<br />

E-mail: info@consultoriodiocesano.it<br />

Si riceve su appuntamento oppure<br />

attraverso il sito nel servizio mail-help.<br />

CENTRO MULTIMEDIA “MONS. A. M. GUALDI”<br />

Tre sezioni – Biblioteca,<br />

Archivi storici ed<br />

Emeroteca e Multimediale<br />

– rivolte in modo particolare<br />

a catechisti, animatori<br />

dei gruppi associativi, studenti,<br />

insegnanti.<br />

Seminario Vescovile<br />

Corso Fanti, 44 a Carpi – Tel 059<br />

653835 – E-mail:<br />

centromultimedia@interfree.it<br />

Martedì e venerdì <strong>da</strong>lle <strong>16</strong> alle 19 -<br />

mercoledì e sabato <strong>da</strong>lle 9 alle 12<br />

Sante Messe<br />

in occasione<br />

<strong>del</strong>la Pasqua<br />

<strong>2008</strong><br />

in Struttura<br />

Protetta<br />

a Carpi<br />

Nella gioia<br />

<strong>del</strong> Risorto<br />

Buona Pasqua<br />

“Il Quadrifoglio”<br />

piazzale Donatore di Sangue 1<br />

Sabato 15 marzo ore <strong>16</strong><br />

celebra don Gianpio Caleffi<br />

W<br />

“Il Carpine”<br />

piazzale Donatore di Sangue 1<br />

Martedì 18 marzo ore <strong>16</strong><br />

celebra don Gianpio Caleffi<br />

W<br />

“Tenente Marchi”<br />

via Catellani 9<br />

Domenica S. Pasqua 23<br />

marzo ore 9,15<br />

celebra monsignor Elio Tinti<br />

Sono invitati gli operatori, i parenti,<br />

volontari e amici<br />

Al termine un momento di festa<br />

Martedì 4 Marzo<br />

alle ore 2,30<br />

ricca di Anni,<br />

di Amore,<br />

e Sapienza<br />

si è addormentata<br />

nel Signore<br />

zia Tina Silvestri<br />

Ti avremo sempre nel<br />

nostro cuore<br />

Rosanna e Mariuccia<br />

<strong>16</strong> marzo - Domenica <strong>del</strong>le palme<br />

• ore 8,00- 9,30 - Ss. Messe<br />

• ore <strong>10</strong>,20 - Benedizione <strong>del</strong>le palme e<br />

Processione <strong>da</strong>lla Chiesa di Santa<br />

Chiara.<br />

• ore <strong>10</strong>,45 - In Duomo: S.Messa presieduta<br />

<strong>da</strong> Mons. Vescovo<br />

• ore 12,00 - S.Messa<br />

• ore <strong>16</strong>,00 - Esposizione e adorazione<br />

<strong>del</strong> SS.mo Sacramento in Duomo.<br />

• ore 18,00 - S.Messa<br />

17,18,19 marzo – Lunedì, Martedì,<br />

Mercoledì Santo<br />

• ore 9,00 - Lodi - S.Messa - Esposizione<br />

<strong>del</strong> SS.mo Sacramento<br />

(Quarantore)<br />

• ore 11,30 - Ora Media - Reposizione<br />

<strong>del</strong> SS.mo Sacramento<br />

• ore <strong>16</strong>,00 - Adorazione comunitaria e<br />

Benedizione Eucaristica<br />

• ore 18,30 - S.Messa (sospesa il Mercoledì<br />

Santo)<br />

Mercoledì Santo 19 marzo<br />

• ore 21,00 - S. Messa Crismale presieduta<br />

<strong>da</strong> Mons. Vescovo.<br />

TRIDUO PASQUALE<br />

20 marzo - Giovedì Santo<br />

• ore 9,00 - Ufficio di Letture e Lodi<br />

• ore 15,00 - S. Messa nella Cena <strong>del</strong><br />

Signore, per i ragazzi <strong>del</strong> catechismo<br />

• ore 19,00 - S. Messa nella Cena <strong>del</strong><br />

Signore. Presiede Mons. Vescovo<br />

• ore 21,15 - Adorazione Eucaristica<br />

21 marzo - Venerdì Santo<br />

(Digiuno e astinenza. La Cattedrale resta<br />

aperta anche <strong>da</strong>lle 12 alle 15 per<br />

l’adorazione personale)<br />

• ore 9,00 - Ufficio di Letture e Lodi<br />

• ore 15,00 - Via Crucis per i ragazzi<br />

• ore 19,00 - Celebrazione <strong>del</strong>la Passione<br />

<strong>del</strong> Signore. Presiede Mons.<br />

Vescovo<br />

• ore 21,15 - Via Crucis animata <strong>da</strong>lla<br />

Corale <strong>del</strong>la Cattedrale<br />

22 marzo - Sabato Santo<br />

(disponibilità di confessori in Duomo<br />

per tutta la giornata)<br />

• ore 9,00 -. Ufficio di Letture e Lodi<br />

• ore 21,30 - Solenne Veglia Pasquale.<br />

Presiede Mons. Vescovo<br />

23 marzo - Solennità <strong>del</strong>la Risurrezione<br />

<strong>del</strong> Signore<br />

• Ss Messe alle ore: 8,00 - 9,30 - <strong>10</strong>,45<br />

(S. Messa Episcopale) - 12,00 - 18,00<br />

24 marzo - Lunedì fra l’ottava di Pasqua<br />

• orario festivo <strong>del</strong>le Ss. Messe<br />

RECUPERANDIA<br />

Nuova vita alle cose - per<br />

uno stile di vita più equo e<br />

sostenibile.<br />

Via Montecassino, <strong>10</strong>/h - Carpi.<br />

Tel 059 643225 – fax 059 6329186.<br />

E-mail: recuperandia@portaapertacarpi.it.<br />

Orario di apertura: martedì e giovedì <strong>da</strong>lle 9 alle<br />

12 e <strong>da</strong>lle <strong>16</strong>,30 alle 19; sabato <strong>da</strong>lle 9 alle 13.<br />

UFFICIO PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI<br />

Coordinamento e promozione<br />

dei mezzi di comunicazione.<br />

È disponibile per tutte<br />

le parrocchie e realtà ecclesiali<br />

un servizio di Ufficio<br />

stampa. Aperto <strong>da</strong>l lunedì al<br />

venerdì <strong>da</strong>lle 9 alle 12,30.<br />

Via Loschi, 8 - Carpi. Tel 059 687068, fax<br />

059 630238. E-mail:<br />

ufficiostampa@carpi.chiesacattolica.it.<br />

Settimanale <strong>del</strong>la Diocesi di Carpi<br />

Direttore responsabile: Luigi Lamma<br />

Re<strong>da</strong>zione: Annalisa Bonaretti (coordinatrice, area<br />

cronaca cultura e società); Virginia Panzani (area vita<br />

ecclesiale); Daniele Fran<strong>da</strong>; Laura Michelini (area<br />

Mirandola – Concordia); Benedetta Bellocchio; Saverio<br />

Catellani; Corrado Corradi.<br />

Collaboratori: Lidia Bovi, Gianpaolo Camurri, Nicola<br />

Catellani, Davide Cattini, Dante Colli, Pier Giuseppe<br />

Levoni, Maria Luisa Luppi, don Carlo Malavasi,<br />

Silvia Pignatti, Antonio Prandi, mons. Douglas Regattieri,<br />

Alberto Rustichelli, Ornella Tibasti, Luca Verrini.<br />

Fotografia: Paolo Santini, Roberto Rossi -Art Director<br />

Claudio Varetto<br />

GRAFICA E IMPAGINAZIONE: Compuservice sas - 059/684472.<br />

Re<strong>da</strong>zione - Ufficio Abbonamenti e Pubblicità -<br />

Amministrazione: via d.E.Loschi 8 - Carpi<br />

(a fianco <strong>del</strong>la Cattedrale)<br />

tel. 059/687068 - fax 059/630238<br />

Una copia 1,00(i.i) - Copie arretrate 2,00(i.i)<br />

ABBONAMENTO ORDINARIO 35,00 (i.i)<br />

ABBONAMENTO SOSTENITORE 50,00 (i.i) BENE-<br />

MERITO <strong>10</strong>0,00 (i.i)<br />

Registrazione <strong>del</strong> Tribunale di Modena n. 841 <strong>del</strong> 22.11.86 - C.C.P.<br />

n. 155174<strong>10</strong> intestato a Notizie, Settimanale <strong>del</strong>la Diocesi di Carpi<br />

- Stampa: Galeati industrie grafiche Spa - www.galeati.it - Autorizzazione<br />

Prot. DCSP/1/1/5681/<strong>10</strong>2/88/BU <strong>del</strong> 13.2.90. Notizie fruisce<br />

dei contributi statali diretti di cui alla Legge 7 agosto 1990 nr. 250.<br />

Re<strong>da</strong>zione: re<strong>da</strong>zione@notiziecarpi.it<br />

Amministrazione:<br />

amministrazione@notiziecarpi.it<br />

Ai sensi <strong>del</strong> D.Lgs n. 196 <strong>del</strong> 30/06/1993 si comunica che i <strong>da</strong>ti dei<br />

destinatari <strong>del</strong> giornale, forniti all'impresa editrice Notizie scrl all'atto<br />

<strong>del</strong>la sottoscrizione <strong>del</strong>l'abbonamento, o diversamente acquisite <strong>da</strong><br />

enti e associazioni collegati, sono contenuti in un archivio informatico<br />

idoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali <strong>da</strong>ti saranno<br />

utilizzatti, salvo divieto espresso per iscritto <strong>da</strong>gli interessati, oltre<br />

che per il rispetto al rapporto di abbomaneto o di invio pacchi, anche<br />

per le proprie attività istituzionali, ivi comprese la comunicazione,<br />

l'informazione e la promozione, nonchè per conformarsi ad obblighi<br />

normativi e di legge.<br />

ASSOCIATO ALL'USPI<br />

UNIONE STAMPA<br />

PERIODICA ITALIANA<br />

E ALLA FISC<br />

FEDERAZIONE ITALIANA<br />

SETTIMANALI CATTOLICI


A GENDA<br />

<strong>16</strong> marzo '08<br />

19<br />

ORARIO SS. MESSE<br />

Zona Pastorale 1<br />

Prima messa festiva<br />

• 17,00: casa protetta Quadrifoglio/Carpine (p.zza Donatori<br />

di Sangue 1) • 18,00: Cattedrale • 18,30: S. Nicolò<br />

• 19,00: S. Francesco • 19,30: Ospe<strong>da</strong>le<br />

Festive<br />

• 7,15: S. Bernardino <strong>da</strong> S. • 7,30: S. Chiara • 8,00:<br />

Cattedrale, S. Nicolò • 9,00: Ospe<strong>da</strong>le, Tenente Marchi<br />

• 9,30: Cattedrale, S. Francesco, S. Nicolò • <strong>10</strong>,00:<br />

casa protetta Quadrifoglio/Carpine (p.zza Donatori di<br />

Sangue 1) • <strong>10</strong>,30 Cimitero • <strong>10</strong>,45: Cattedrale •<br />

11,00: S. Francesco, S. Nicolò • 12,00: Cattedrale •<br />

17,30: S. Nicolò • 18,00: Cattedrale • 19,00: S. Francesco<br />

– Ospe<strong>da</strong>le<br />

Zona Pastorale 2<br />

Prima messa festiva<br />

• 18,30: Corpus Domini • 19,00: Quartirolo, S. Croce<br />

Festive<br />

• 8,00: Quartirolo • 8,30: Corpus Domini, S. Croce •<br />

9,45: Quartirolo • <strong>10</strong>,00: Corpus Domini, Gargallo •<br />

11,15: Quartirolo, S. Croce • 11,30: Corpus Domini,<br />

Panzano<br />

Zona Pastorale 3<br />

Prima messa festiva<br />

• <strong>16</strong>,00: Cortile • 19,00: S. Bernardino R., Limidi<br />

Festive<br />

• 8,00: Limidi • 9,30: S. Bernardino R, S. Martino Secchia<br />

• <strong>10</strong>,00: Limidi • 11,00: S. Bernardino R, Cortile •<br />

11,15: Limidi • 17,00: S. Bernardino R.<br />

Zona Pastorale 4<br />

Prima messa festiva<br />

• 19,00: S. Agata-Cibeno, S. Giuseppe Artigiano, S. Marino<br />

Ponticelli, Fossoli • 20,30: Budrione<br />

Festive<br />

• 8,00: S.Marino • 9,30: S. Giuseppe A., S. Agata-Cibeno<br />

• <strong>10</strong>,00: Fossoli, Migliarina • 11,00: S. Giuseppe A.,<br />

S.Marino • 11,15: S. Agata-Cibeno, Fossoli, Budrione •<br />

17,00: Fossoli (prima domenica <strong>del</strong> mese) • 18,30: S.<br />

Giuseppe A.<br />

Zona Pastorale 5<br />

Prima messa festiva<br />

• 18,00: Novi di Modena • 19,00: Rolo, S. Antonio in M.<br />

• 20,30: Rovereto<br />

Festive<br />

• 8,00: Rovereto • 8,30: Novi di Modena • 9,30: Rolo,<br />

Rovereto • <strong>10</strong>,00: Novi di Modena • 11,00: Rovereto,<br />

S. Antonio in M. • 11,15: Rolo • 17,00: Novi di Modena<br />

• 18,00: Rolo<br />

Zona Pastorale 6<br />

Prima messa festiva<br />

• 17,00: Mirandola S. Francesco, Mirandola Casa di Riposo<br />

• 18,00: Civi<strong>da</strong>le • 18,30: Mirandola Duomo •<br />

18,30: Mortizzuolo • 19,30: S. Giacomo Roncole<br />

Festive<br />

• 7,30: Mirandola Ospe<strong>da</strong>le • 8,00: Mirandola S. Francesco<br />

• 8,30: Civi<strong>da</strong>le • 9,00: Mirandola Duomo • 9,30:<br />

Mortizzuolo, S. Giacomo Roncole • 9,45: S. Giustina •<br />

<strong>10</strong>,30: Mirandola Duomo, Civi<strong>da</strong>le, S. Martino Carano •<br />

11,15: Mirandola S. Francesco • 11,30: Mortizzuolo, S.<br />

Giacomo Roncole • 12,00: Mirandola Duomo • 17,00:<br />

Mirandola S. Francesco • 18,30: Mirandola Duomo<br />

Zona Pastorale 7<br />

Prima messa festiva<br />

• 18,30: Concordia • 19,00: Fossa, S. Possidonio •<br />

20,00: Vallalta<br />

Festive<br />

• 8,00: Concordia, S. Possidonio • 9,00: Vallalta, S.<br />

Caterina • 9,30: Fossa, S. Possidonio • <strong>10</strong>,00: Concordia<br />

• <strong>10</strong>,45: S. Giovanni • 11,00: Vallalta • 11,15:<br />

Fossa • 11,30: S. Possidonio, Concordia<br />

Zona Pastorale 8<br />

Prima messa festiva<br />

• 17,00: San Martino Spino<br />

Festive<br />

• 9,00: S. Martino Spino • 9,30: Gavello • 11,00: S.<br />

Martino Spino, Quarantoli • 11,15: Tramuschio<br />

In grigio gli orari modificati <strong>da</strong>ll'elenco pubblicato in precedenza.<br />

Le parrocchie sono pregate di segnalare eventuali variazioni.<br />

Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato<br />

Domenica <strong>16</strong> marzo<br />

LETTURE: Is 50,4-7; Sal 21; Fil 2,6-11; Mt 26,14-27,66<br />

DOMENICA DELLE PALME<br />

ANNO A – II SETT. SALTERIO<br />

Dal Vangelo secondo Matteo<br />

Venuto il mattino, tutti i sommi sacerdoti e gli anziani <strong>del</strong> popolo tennero consiglio contro Gesù, per<br />

farlo morire. Poi, messolo in catene, lo condussero e consegnarono al governatore Pilato. (…) Gesù<br />

comparve <strong>da</strong>vanti al governatore, e il governatore l’interrogò dicendo: «Sei tu il re dei Giudei». Gesù<br />

rispose: «Tu lo dici». E mentre lo accusavano i sommi sacerdoti e gli anziani, non rispondeva nulla.<br />

(…)<br />

I sommi sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a richiedere Barabba e a far morire Gesù. Allora il governatore domandò: «Chi<br />

dei due volete che vi rilasci». Quelli risposero: «Barabba!». Disse loro Pilato: «Che farò dunque di Gesù chiamato il Cristo»<br />

. Tutti gli risposero: «Sia crocifisso!». Ed egli aggiunse: «Ma che male ha fatto». Essi allora urlarono: «Sia crocifisso!» .<br />

Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto cresceva sempre più, presa <strong>del</strong>l’acqua, si lavò le mani <strong>da</strong>vanti alla folla.<br />

(…) Allora rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò ai sol<strong>da</strong>ti perché fosse crocifisso.<br />

Il commento al Vangelo <strong>del</strong>le domeniche di Quaresima a pagina 2.<br />

Giovedì 20 marzo – Giovedì <strong>del</strong>la Cena <strong>del</strong> Signore<br />

Dal Vangelo secondo Giovanni<br />

Mentre cenavano, (…) Gesù sapendo che il Padre gli aveva <strong>da</strong>to tutto nelle mani e che era venuto <strong>da</strong> Dio e a Dio ritornava,<br />

si alzò <strong>da</strong> tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. Poi versò <strong>del</strong>l’acqua nel catino e cominciò<br />

a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio di cui si era cinto. (…) Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e<br />

riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Sapete ciò che vi ho fatto Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché<br />

lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho <strong>da</strong>to<br />

infatti l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi».<br />

Venerdì 21 marzo – Venerdì <strong>del</strong>la Passione <strong>del</strong> Signore<br />

Dal libro <strong>del</strong> profeta Isaia<br />

Disprezzato e reietto <strong>da</strong>gli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno <strong>da</strong>vanti<br />

al quale ci si copre la faccia, era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.<br />

Eppure egli si è caricato <strong>del</strong>le nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo<br />

castigato, percosso <strong>da</strong> Dio e umiliato.<br />

Egli è stato trafitto per i nostri <strong>del</strong>itti, schiacciato per le nostre iniquità.<br />

Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti.<br />

AGENDA <strong>del</strong> VESCOVO<br />

Segreteria vescovile Corso Fanti 7 Carpi - Tel. 059 686707<br />

GIOVEDI’ 13<br />

• ore 9,30: Carpi, Seminario Vescovile: Partecipa all’Aggiornamento<br />

per il Clero<br />

• ore 21: Carpi, San Giuseppe Artigiano: Presiede l’incontro<br />

per i fi<strong>da</strong>nzati<br />

VENERDI’ 14<br />

• ore <strong>10</strong>,30: Carpi, Ospe<strong>da</strong>le Ramazzini: Inaugurazione<br />

<strong>del</strong>la nuova sala Day Hospital Oncologico<br />

• ore 21: Carpi, Via Crucis Cittadina<br />

SABATO 15<br />

• ore <strong>16</strong>: Carpi, Struttura Protetta “Il Carpine”: S.Messa in<br />

preparazione alla Pasqua<br />

• ore 19: Carpi, Cattedrale: Presiede la celebrazione comunitaria<br />

<strong>del</strong>la penitenza per i giovani <strong>del</strong>la Diocesi<br />

DOMENICA <strong>16</strong> - DOMENICA DELLE PALME<br />

GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTU’<br />

• ore <strong>10</strong>,20: Carpi, Chiesa S.Chiara, Benedizione <strong>del</strong>le<br />

Palme e processione<br />

• ore <strong>10</strong>,45: Carpi, Cattedrale: S.Messa Episcopale nella<br />

Domenica <strong>del</strong>le Palme<br />

• ore 15,30: Carpi, San Francesco: S.Messa per<br />

L’UNITALSI in preparazione alla Pasqua<br />

LUNEDI’ 17<br />

• ore 9,30: Bologna: Partecipa alla Conferenza Episcopale<br />

Regionale<br />

MARTEDI’ 18<br />

• ore <strong>16</strong>: Struttura Protetta “Quadrifoglio” : S.Messa in<br />

preparazione alla Pasqua<br />

MERCOLEDI’ 19<br />

• Giornata personale di studio, di preghiera e di riflessione<br />

• ore 21: Carpi, Cattedrale: Presiede la S.Messa Crismale<br />

GIOVEDI’ 20<br />

• ore 9: Carpi, Cattedrale: Celebrazione <strong>del</strong>l’Ufficio <strong>del</strong>le<br />

Letture e di Lodi<br />

• ore 11,30: Carpi, Curia Vescovile: Scambio degli auguri<br />

con i Collaboratori e con i responsabili degli Uffici<br />

Pastorali Diocesani<br />

• ore 12,30: Carpi, Seminario Vescovile: Pranzo con i<br />

collaboratori e i Sacerdoti<br />

• ore 19: Carpi, Cattedrale: Presiede la S.Messa in Coena<br />

Domini<br />

VENERDI’ 21<br />

• ore 9: Carpi, Cattedrale: Celebrazione <strong>del</strong>l’Ufficio <strong>del</strong>le<br />

Letture e di Lodi<br />

• ore 19: Carpi, Cattedrale: Presiede la Celebrazione <strong>del</strong>la<br />

Passione <strong>del</strong> Signore<br />

SABATO 22<br />

• ore 9: Carpi, Cattedrale: Celebrazione <strong>del</strong>l’Ufficio <strong>del</strong>le<br />

Letture e di Lodi<br />

• ore 18: Carpi, S.Ignazio: E’ presente alla celebrazione<br />

musicale <strong>del</strong>la “Desolata”<br />

• ore 21,30: Carpi, Cattedrale: Presiede la solenne Veglia<br />

Pasquale con la S.Messa nella Risurrezione <strong>del</strong> Signore<br />

DOMENICA 23 - PASQUA DI RISURREZIONE<br />

• ore 9,15: Carpi, Casa di Riposo “Ten. Marchi”: S.Messa<br />

Pasquale per gli Ospiti e i loro famigliari e i volontari<br />

• ore <strong>10</strong>,45: Carpi, Cattedrale: Presiede la S.Messa<br />

Episcopale<br />

Frequenza per la diocesi FM 90,2<br />

Il quotidiano<br />

dei cattolici<br />

La Tv <strong>del</strong>l’incontro<br />

Digitale terrestre - Canale 818 Sky - “E’ TV” Bologna


L’IMMAGINE<br />

DEL PRINCIPE<br />

I RITRATTI DI ALBERTO III<br />

NEL PALAZZO DEI PIO A CARPI<br />

Carpi, Modena<br />

Appartamento nobile<br />

di Palazzo dei Pio<br />

Dal 15 marzo<br />

al 15 giugno <strong>2008</strong>

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