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Presepe nel Pozzo - Agriturismo e bed and breakfast in Italia

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xxiii <strong>Presepe</strong> <strong>nel</strong> <strong>Pozzo</strong><br />

il mistero di Giuseppe<br />

<strong>Pozzo</strong> della Cava • Orvieto<br />

23 dicembre 2011<br />

8 gennaio 2012


<strong>Presepe</strong> <strong>nel</strong> <strong>Pozzo</strong><br />

XXIII edizione: il mistero di Giuseppe<br />

<strong>Presepe</strong> <strong>nel</strong> <strong>Pozzo</strong><br />

il presepio‐evento di Orvieto<br />

Sebbene sia nato per gioco poco più di venti anni fa, quello del <strong>Pozzo</strong> della Cava è<br />

diventato già dalle prime edizioni uno dei presepi più orig<strong>in</strong>ali e suggestivi d’<strong>Italia</strong>, tanto da essere<br />

annoverato tra le pr<strong>in</strong>cipali tradizioni del Natale umbro e uno degli eventi più partecipati delle<br />

Festività orvietane, assieme al più noto festival Umbria Jazz W<strong>in</strong>ter.<br />

Molti sono i punti di forza di questo <strong>in</strong>usuale presepio sotterraneo, primo fra tutti<br />

l’ambientazione, <strong>nel</strong>la gr<strong>and</strong>e grotta di orig<strong>in</strong>e etrusca che si trova al term<strong>in</strong>e del complesso<br />

archeologico del <strong>Pozzo</strong> della Cava: una suggestiva cavità alta ben 14 metri, <strong>in</strong> cui il visitatore si<br />

muove lungo un percorso elicoidale entr<strong>and</strong>o dal basso e uscendo dall’altro, partecipe della scena<br />

e osservatore della Natività da più punti di vista.<br />

Altro elemento irr<strong>in</strong>unciabile del presepio sono i realistici personaggi meccanici a<br />

gr<strong>and</strong>ezza naturale: veri automi di dimensioni umane con volti e <strong>in</strong>carnati <strong>in</strong> silicone, realizzati da<br />

professionisti degli effetti speciali.<br />

E poi la sorpresa di un allestimento ogni anno diverso, con un nuovo tema conduttore, che<br />

che unisce ricerca storica di usi, costumi e suppellettili alle leggende e alle tradizioni sul Natale,<br />

mescol<strong>and</strong>o testi sacri e miti senza tempo <strong>in</strong> un cont<strong>in</strong>uo gioco di rim<strong>and</strong>i e citazioni, per creare<br />

una ricostruzione immag<strong>in</strong>aria e immag<strong>in</strong>ifica del primo Natale, <strong>in</strong> cui il visitatore, catapultato<br />

fisicamente dentro la scena, diventa protagonista e testimone dell’evento.<br />

Ad accrescere il fasc<strong>in</strong>o del presepio contribuiscono senza dubbio anche le musiche, scelte<br />

ogni anno <strong>in</strong> base al tema dell’allestimento, le luci, che riproducono il tipico tremolio delle<br />

lampade ad olio e delle torce, e i semplici ma suggestivi “effetti speciali” che aumentano il<br />

realismo delle scene, come i fuochi, la brace ardente, il fumo, il latte che bolle, i rumori, o il<br />

luccichio le stelle.<br />

<strong>Presepe</strong> <strong>nel</strong> <strong>Pozzo</strong><br />

<strong>Pozzo</strong> della Cava – Quartiere medievale di Orvieto<br />

ogni anno dall’antivigilia di Natale alla domenica dopo l’Epifania<br />

23 dic. 2011 ‐ 8 genn. 2012 <strong>Pozzo</strong> della Cava I‐05018 Orvieto Via della Cava 28 Tel: 0763.342.373 Fax: 0763.341.029<br />

www.pozzodellacava.it/presepe presepe@pozzodellacava.it


<strong>Presepe</strong> <strong>nel</strong> <strong>Pozzo</strong><br />

XXIII edizione: il mistero di Giuseppe<br />

<strong>Presepe</strong> 2011‐2012<br />

il mistero di Giuseppe<br />

Il <strong>Presepe</strong> <strong>nel</strong> <strong>Pozzo</strong> propone ogni anno un tema diverso, mescol<strong>and</strong>o testi sacri e<br />

tradizioni, verità storiche e miti senza tempo.<br />

La Natività 2011‐2012 vuole proporre il punto di vista di Giuseppe, il padre terreno di Gesù:<br />

uomo e santo, diretto discendente del re Davide e sposo castissimo della Verg<strong>in</strong>e, impacciato<br />

artigiano secondo i Vangeli Apocrifi e vegliardo dal bastone fiorito <strong>nel</strong>l'immag<strong>in</strong>ario tradizionale.<br />

Liberamente ispirato al romanzo «Per amore, solo per amore» di Pasquale Festa<br />

Campanile, il Giuseppe del 23° <strong>Presepe</strong> <strong>nel</strong> <strong>Pozzo</strong> è un giusto tra i giusti, che vive da vic<strong>in</strong>o il<br />

mistero dell'<strong>in</strong>carnazione di Cristo, rivelatogli da un sogno <strong>in</strong> cui un angelo gli chiede di non<br />

ripudiare Maria, sebbene aspetti un figlio non suo.<br />

E Giuseppe accetta, tra umane paure e div<strong>in</strong>i conforti, di vivere f<strong>in</strong>o <strong>in</strong> fondo quel mistero<br />

che avrebbe cambiato la storia del mondo. Non sa bene se a sorreggerlo sia la fede, sente solo che<br />

tutto quello che fa è frutto di uno sconf<strong>in</strong>ato amore.<br />

Sarà solo il visitatore del presepio, accompagnato dal fedele servitore di Giuseppe, a<br />

ripercorrere la storia del falegname e a conoscere il misterioso contenuto di quel sogno rivelatore,<br />

che costituirà la Natività onirica del presepio.<br />

<strong>in</strong>formazioni utili<br />

XXIII edizione del presepio‐evento del <strong>Pozzo</strong> della Cava<br />

dal 23 dicembre 2011 all’8 gennaio 2012<br />

orario cont<strong>in</strong>uato dalle 9.00 alle 20.00<br />

<strong>Pozzo</strong> della Cava ‐ Via della Cava 28 ‐ 05018 Orvieto (TR)<br />

tel. 0763.342.373 ‐ fax 0763.341.029<br />

presepe@pozzodellacava.it ‐ www.pozzodellacava.it/presepe<br />

:: il presepio è visitabile senza nessuna maggiorazione sui biglietti di <strong>in</strong>gresso al complesso archeologico ipogeo<br />

del <strong>Pozzo</strong> della Cava [€ 3,00 <strong>in</strong>tero ‐ € 2,00 ridotto]<br />

:: <strong>in</strong>gresso gratuito sotto i 5 anni di età<br />

:: il biglietto del <strong>Presepe</strong> <strong>nel</strong> <strong>Pozzo</strong> dà diritto ad una riduzione per il <strong>Pozzo</strong> di San Patrizio e per le visite guidate<br />

“Orvieto Underground”<br />

:: i gruppi che prenoteranno una visita al presepio potranno arrivare con il proprio pullman presso il piazzale del<br />

parcheggio di Foro Boario (ex Campo della Fiera) per poter usufruire gratuitamente di ascensori e scale mobili<br />

23 dic. 2011 ‐ 8 genn. 2012 <strong>Pozzo</strong> della Cava I‐05018 Orvieto Via della Cava 28 Tel: 0763.342.373 Fax: 0763.341.029<br />

www.pozzodellacava.it/presepe presepe@pozzodellacava.it


<strong>Presepe</strong> <strong>nel</strong> <strong>Pozzo</strong><br />

XXIII edizione: il mistero di Giuseppe<br />

IL PRESEPE NEL<br />

POZZO E L’ARTE<br />

L’icona di<br />

Giuseppe<br />

Oltre agli effetti speciali e<br />

alla scultura iper‐realistica<br />

degli abili creatori dei i volti,<br />

delle mani e degli animali del<br />

<strong>Presepe</strong> <strong>nel</strong> <strong>Pozzo</strong>, l’evento<br />

natalizio orvietano ha da<br />

alcuni anni sposato alcune<br />

differenti forme d’arte, che<br />

accompagnano o <strong>in</strong>troducono<br />

la narrazione vera e<br />

propria.<br />

Il Natale 2008 ha visto <strong>in</strong>fatti<br />

l’arte del reborn, ovvero la<br />

tecnica con cui di rigenerano<br />

i bambolotti commerciali <strong>in</strong><br />

v<strong>in</strong>ile trasform<strong>and</strong>oli <strong>in</strong> bamb<strong>in</strong>i<br />

estremamente realistici.<br />

Nell’edizione 2009‐2010 è<br />

stata la volta della pittura<br />

astratta, con una serie di<br />

tele del giovane autore<br />

umbro Luca Morganti.<br />

Il Natale 2010 <strong>in</strong>vece ha<br />

visto una istallazione di arte<br />

concettuale come una delle<br />

sette Natività proposte.<br />

E <strong>nel</strong> 2011 sarà la volta delle<br />

icone di Fabrizio Diomedi.<br />

L’immag<strong>in</strong>e del manifesto e della grafica del 23° <strong>Presepe</strong><br />

<strong>nel</strong> <strong>Pozzo</strong> della Cava è una stupenda rappresentazione<br />

pittorica del “sogno di Giuseppe” eseguita da Fabrizio<br />

Diomedi, liberamente ripresa dall’omonimo affresco<br />

della chiesa di Santa Maria Foris Portas a Castelseprio.<br />

Fabrizio Diomedi è nato a Corridonia, il 17 giugno del<br />

1976. Dopo la laurea con lode <strong>in</strong> Conservazione dei Beni<br />

Culturali presso l'Università di Viterbo ed una lunga<br />

esperienza da autodidatta, è approdato all’Accademia<br />

Internazionale d’Arte Moderna e al Corso Fondamentale<br />

di Iconografia Sacra svolto dal Centro Russia Cristiana <strong>in</strong><br />

Seriate, Bergamo.<br />

Da alcuni anni ha aperto ad Orvieto, <strong>in</strong> Via Maitani, di<br />

fronte al Duomo, il laboratorio di iconografia bizant<strong>in</strong>a e<br />

medievale «Philokalia», che significa “amore della<br />

bellezza”. Estetismo esasperato «Tutt’altro ‐precisa<br />

Diomedi dal suo sito www.diomediarte.it‐ Philokalia è il<br />

titolo della più famosa antologia di testi ascetici e di<br />

preghiera del mondo ortodosso, particolarmente usata<br />

dai monaci del Monte Athos. Non è dunque un trattato<br />

di estetica né di arte sacra. La Bellezza amata e ricercata<br />

dai monaci, e da ogni cristiano, non è f<strong>in</strong>e a sé stessa ma<br />

ha un sostanziale rapporto con la Verità e il Bene. La<br />

Bellezza è lo splendore del Vero, il modo <strong>in</strong> cui la Verità<br />

sigilla sé stessa e si autoproclama. E la Verità ha un<br />

volto: quello di Gesù Cristo, “il più bello fra i figli<br />

dell’uomo”. Al term<strong>in</strong>e della Creazione Dio vide che ogni<br />

cosa era molto buona, ma potremmo anche dire che<br />

ogni cosa era molto bella, poiché il greco Kalos designa<br />

sia il bello che il buono».<br />

E di sicuro l’immag<strong>in</strong>e del sogno di Giuseppe è<br />

estremamente bella e ci auguriamo anche che vi si<br />

percepisca il segno del “buono” che il <strong>Presepe</strong> <strong>nel</strong> <strong>Pozzo</strong><br />

vuole testimoniare.<br />

23 dic. 2011 ‐ 8 genn. 2012 <strong>Pozzo</strong> della Cava I‐05018 Orvieto Via della Cava 28 Tel: 0763.342.373 Fax: 0763.341.029<br />

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<strong>Presepe</strong> <strong>nel</strong> <strong>Pozzo</strong><br />

XXIII edizione: il mistero di Giuseppe<br />

<strong>Pozzo</strong> della Cava<br />

le grotte<br />

un suggestivo percorso sotterraneo <strong>nel</strong> cuore<br />

antico del quartiere medievale di Orvieto,<br />

attraverso nove grotte ricche di ritrovamenti<br />

archeologici riportati alla luce dopo secoli di<br />

silenzio grazie soltanto all’impegno privato<br />

della famiglia che ne è proprietaria<br />

Pr<strong>in</strong>cipali emergenze archeologiche <strong>nel</strong>l’ord<strong>in</strong>e<br />

del percorso di visita:<br />

Le Fornace: gli ambienti di lavoro ed il forno di un<br />

laboratorio medievale di ceramica, con diversi<br />

utensili orig<strong>in</strong>ali e numerosi scarti di<br />

fabbricazione <strong>in</strong> terracotta e <strong>in</strong> maiolica; è stata<br />

la prima fornace orvietana di cui sia stato<br />

possibile documentare una produzione <strong>nel</strong><br />

Quattrocento, ritenuto il secolo buio della<br />

ceramica orvietana<br />

I Butti: piccoli pozzi medievali usati per gettare<br />

rifiuti dalle abitazioni, divenendo <strong>nel</strong> tempo vere<br />

e proprie m<strong>in</strong>iere di reperti antichi<br />

La Tomba: il giaciglio di una tomba etrusca,<br />

riadattato <strong>nel</strong> medioevo per costruire un follone,<br />

ossia uno strumento per lavorare i tessuti<br />

La Tomba: il giaciglio di una tomba etrusca,<br />

riadattato <strong>nel</strong> medioevo per costruire un follone,<br />

ossia uno strumento per lavorare i tessuti<br />

Il <strong>Pozzo</strong> della Cava: un enorme foro <strong>nel</strong> tufo<br />

di 36 metri di profondità, scavato dagli Etruschi<br />

per att<strong>in</strong>gere acqua sorgiva ed ampliato per<br />

ord<strong>in</strong>e di Papa Clemente VII tra il 1527 e il 1530<br />

con lo scopo di rifornire la città <strong>in</strong> caso di assedio;<br />

venne chiuso al pubblico <strong>nel</strong> 1646, qu<strong>and</strong>o,<br />

secondo la tradizione, vi furono gettati c<strong>in</strong>que<br />

ufficiali francesi; è stato riscoperto <strong>nel</strong> dicembre<br />

del 1984 e soltanto <strong>nel</strong> 2004 è stato riprist<strong>in</strong>ato<br />

l’orig<strong>in</strong>ale accesso del Via della Cava<br />

La Cisterna: uno scavo etrusco per la raccolta<br />

dell'acqua piovana dai tetti delle abitazioni, con il<br />

tipico <strong>in</strong>tonaco a 'cocciopesto', realizzato impast<strong>and</strong>o<br />

malta e terrecotte f<strong>in</strong>emente triturate<br />

La Cant<strong>in</strong>a: un locale sotterraneo scavato durante<br />

il medioevo per produrre e conservare il famoso<br />

v<strong>in</strong>o di Orvieto<br />

La Muffola: i resti di una piccola fornace per il<br />

'terzo fuoco' dei preziosi lustri r<strong>in</strong>ascimentali;<br />

questo forno e quello del vic<strong>in</strong>issimo Museo delle<br />

Maioliche Medievali e R<strong>in</strong>ascimentali Orvietane<br />

(aperto al pubblico <strong>nel</strong>l’aprile 2011) costituiscono<br />

gli unici esempi di muffola f<strong>in</strong>ora ritrovati <strong>in</strong><br />

Umbria<br />

Il Pilastro di Tufo: uno dei gr<strong>and</strong>i piloni delle<br />

fondamenta della torre medievale di uno dei figli<br />

di Simone Filippeschi<br />

La Necropoli Rupestre: i resti delle pareti di<br />

fondo di alcune sepolture etrusche arcaiche<br />

riportate alla luce <strong>nel</strong> corso del 2002 e aperte al<br />

pubblico <strong>nel</strong>l’ottobre 2003<br />

La Cava: una enorme grotta etrusca trasformata<br />

<strong>nel</strong>l’800 <strong>in</strong> una cava di tufo<br />

Il <strong>Pozzo</strong> Numero 2: un altro <strong>Pozzo</strong> della Cava, più<br />

piccolo e senz’acqua, il cui uso è avvolto <strong>nel</strong><br />

mistero<br />

Il Cunicolo: una classica canalizzazione etrusca<br />

scavata <strong>nel</strong> tufo della rupe per convogliare le<br />

acque verso i punti di raccolta; è stato utilizzato<br />

durante la seconda guerra mondiale come rifugio<br />

antiaereo<br />

23 dic. 2011 ‐ 8 genn. 2012 <strong>Pozzo</strong> della Cava I‐05018 Orvieto Via della Cava 28 Tel: 0763.342.373 Fax: 0763.341.029<br />

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<strong>Presepe</strong> <strong>nel</strong> <strong>Pozzo</strong><br />

XXIII edizione: il mistero di Giuseppe<br />

Lo strano caso del <strong>Pozzo</strong> della Cava<br />

storia di una famiglia e di tante sorprese<br />

Quello del <strong>Pozzo</strong> della Cava rappresenta un caso unico <strong>nel</strong> panorama dei beni culturali italiani:<br />

un monumento nazionale riportato alla luce e gestito direttamente dalla famiglia che ne è proprietaria.<br />

Proprio così, le nove grotte ipogee del <strong>Pozzo</strong> della Cava, <strong>nel</strong> cuore del quartiere medievale di Orvieto, sono<br />

state recuperate e rese visitabili, <strong>nel</strong> corso degli ultimi ventic<strong>in</strong>que anni, senza che nessun contributo<br />

pubblico sia mai stato erogato, né per i lunghi e laboriosi lavori di recupero degli ambienti e dei numerosi<br />

ritrovamenti che ospitano, né per la loro promozione e manutenzione.<br />

La s<strong>in</strong>golarità dell’<strong>in</strong>tera struttura è quella di accogliere al suo <strong>in</strong>terno un gr<strong>and</strong>e numero di<br />

ritrovamenti archeologici etruschi, medievali e r<strong>in</strong>ascimentali gli uni accanto agli altri, quasi stipati <strong>nel</strong>le<br />

grotte che costruiscono il percorso di visita al pozzo, con secoli di storia accavallati <strong>in</strong> un susseguirsi di usi e<br />

riusi degli stessi ambienti.<br />

E spesso le nuove scoperte, avvenute <strong>nel</strong> corso degli ultimi venti anni hanno aggiunto altre pag<strong>in</strong>e<br />

alla storia della città e rimesso <strong>in</strong> discussione tesi consolidate.<br />

Nel dicembre del 1984, <strong>in</strong>fatti, è stato riscoperto il <strong>Pozzo</strong> della Cava, forse il ritrovamento più<br />

imponente dell’<strong>in</strong>tero complesso, con i suoi 36 metri di profondità e gli oltre quattro di diametro, scavato<br />

seguendo la traccia di un pozzetto etrusco ancora visibile. Fu questo il primo pozzo realizzato ad Orvieto su<br />

commissione di Papa Clemente VII (rifugiatosi <strong>in</strong> città dal sacco di Roma <strong>nel</strong> 1527) e non quello di San<br />

Patrizio, come si era creduto f<strong>in</strong>o al 1999, qu<strong>and</strong>o un noto ricercatore orvietano, confront<strong>and</strong>o date, editti<br />

e scritti di Antonio da Sangallo il Giovane, ha risolto l’equivoco.<br />

Non meno s<strong>in</strong>golare la vicenda legata alle due fornaci di ceramica r<strong>in</strong>venute al pianterreno delle<br />

grotte del <strong>Pozzo</strong> della Cava, che hanno potuto dimostrare una produzione di maiolica anche <strong>nel</strong> XV e <strong>nel</strong><br />

XVI secolo, ritenuti f<strong>in</strong>o ad allora i periodi bui della ceramica orvietana, ed hanno iscritto Orvieto tra i<br />

pochissimi centri di produzione dei preziosi “lustri” c<strong>in</strong>quecenteschi, famosi per l’iridescenza dei loro colori.<br />

E così, cont<strong>in</strong>u<strong>and</strong>o a scendere nei sotterranei, tra pozzi‐butti medievali e qualche cunicolo, tra una<br />

cisterna etrusca trasformata <strong>in</strong> cant<strong>in</strong>a e i resti di una casa‐torre duecentesca, si arriva alle ultime grotte<br />

del percorso, aperte al pubblico <strong>nel</strong>l’ottobre 2003, dopo più di un anno di lavori. A colpire, oltre<br />

all’imponenza di queste “nuove” stanze, la più gr<strong>and</strong>e delle quali raggiunge i 14 metri di altezza, è lo<br />

straord<strong>in</strong>ario valore dei resti r<strong>in</strong>venuti: nonostante una <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ita serie di riutilizzazioni e trasformazioni,<br />

<strong>in</strong>fatti, sono ben identificabili alcune nicchie per urne c<strong>in</strong>erarie, praticamente identiche a quelle presenti<br />

<strong>nel</strong>le tombe più antiche di Norchia, <strong>nel</strong> Lazio. L’eccezionalità di una tale scoperta sta <strong>nel</strong> fatto che f<strong>in</strong>o a<br />

qualche anno fa non erano mai state r<strong>in</strong>venute, <strong>in</strong> tutto il territorio, sepolture risalenti al primo periodo<br />

di permanenza degli Etruschi ad Orvieto.<br />

L’ultima sorpresa, <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e di tempo, risale al 2004, <strong>in</strong> occasione dei lavori per il riprist<strong>in</strong>o del<br />

gr<strong>and</strong>e arco su Via della Cava che <strong>nel</strong> R<strong>in</strong>ascimento costituiva l’unico accesso al pozzo. A ricordare ai<br />

cittad<strong>in</strong>i sia la presenza del pozzo che la sua chiusura, avvenuta cono ogni probabilità <strong>in</strong> seguito alla Guerra<br />

di Castro, era stata apposta dalle autorità comunali una lapide <strong>nel</strong> 1646. Proprio rimovendo quella pietra si<br />

è potuto scoprire che l’iscrizione era stata scolpita sul retro di una spessa lastra di marmo con bellissimi<br />

bassorilievi altomedievali, prelevata dai sotterranei della vic<strong>in</strong>a collegiata dei Santi Andrea e Bartolomeo.<br />

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<strong>Presepe</strong> <strong>nel</strong> <strong>Pozzo</strong><br />

XXIII edizione: il mistero di Giuseppe<br />

BREVE DIARIO DEI TEMI AFFRONTATI<br />

1989‐'90 LA PACE<br />

Quasi per gioco lo speleologo Francesco Bald<strong>in</strong>i<br />

realizza il primo presepio <strong>in</strong> fondo al pozzo,<br />

<strong>in</strong>teramente allestito dallo Speleo Club Orvieto con<br />

alcune silhouette bianche disegnate dallo stesso<br />

Bald<strong>in</strong>i.<br />

1990‐'91 IL FIRMAMENTO<br />

È stato il secondo presepio di Francesco Bald<strong>in</strong>i, con<br />

una miriade di stelle che salivano dal fondo del <strong>Pozzo</strong><br />

della Cava.<br />

1991‐'92 LA TERRA E IL CIELO<br />

Il primo presepio con figure tridimensionali [ancora<br />

non animate], ha rappresentato <strong>in</strong> un certo senso il<br />

passaggio del testimone da Bald<strong>in</strong>i alla famiglia<br />

Sciarra. La verticalità del pozzo riproposta <strong>nel</strong>l'eterno<br />

dualismo terra‐cielo, con la figura di Gesù a fare da<br />

tramite.<br />

1992‐'93 LA COMETA<br />

Il messaggio di speranza arriva ...dal profondo, con<br />

una enorme stella cometa che sale dal fondo del <strong>Pozzo</strong><br />

f<strong>in</strong>o alla mangiatoia.<br />

1993‐'94 LA FAMIGLIA<br />

Nell'anno <strong>in</strong>ternazionale della famiglia, una s<strong>in</strong>golare<br />

<strong>in</strong>terpretazione di questo concetto, dal sacro al<br />

profano. È stato il primo presepio allestito con<br />

personaggi semoventi.<br />

1994‐'95 I DONI DEI MAGI<br />

Iniziano gli allestimenti che co<strong>in</strong>volgono oltre al pozzo<br />

anche le grotte circostanti. Quest'anno sono i Magi i<br />

veri protagonisti, con la ricca simbologia dei loro doni.<br />

1995‐'96 I RUMORI DEI MESTIERI<br />

Strano accavallarsi di suoni, dai rumori ricorrenti delle<br />

azioni quotidiane dei pastori alla dolce melodia della<br />

n<strong>in</strong>na nanna della Madonna. Per la prima volta i<br />

personaggi del presepio sono degli animatroni<br />

realizzati con le tecniche degli effetti speciali utilizzati<br />

sui set c<strong>in</strong>ematografici.<br />

1996‐'97 L'OSPITALITÀ DEI POVERI<br />

La ricerca storica diventa il fulcro del presepio:<br />

abitud<strong>in</strong>i, cibi, abiti, l<strong>in</strong>gua e musiche vengono<br />

ricostruiti con un rigore quasi maniacale. Il tema scelto<br />

per questo allestimento è quasi provocatorio:<br />

immag<strong>in</strong>iamo che, <strong>in</strong> una Betlemme stracolma di<br />

gente, ricchi mercanti, magi e viaggiatori siano<br />

costretti ad essere ospitati <strong>nel</strong>le grotte dei poveri<br />

pastori...<br />

1997‐'98 IL CARAVANSERRAGLIO<br />

Per la legge di Yaweh una partoriente è impura e<br />

qu<strong>in</strong>di non può alloggiare <strong>nel</strong>le stanze di un<br />

caravanserraglio, tra le altre persone. Così il re del<br />

mondo viene alla luce <strong>in</strong> una mangiatoia, tra gli<br />

animali, i cammellieri, gli storpi, gli accattoni, i non<br />

circoncisi e tutti gli altri impuri per la legge di Israele.<br />

1998‐'99 L'ANGELO<br />

[trilogia del Giubileo]<br />

Lo "storico" presepio del decennale, con un angelo<br />

sospeso a mezz'aria all'<strong>in</strong>terno del pozzo e la Natività<br />

per la prima volta all'esterno del <strong>Pozzo</strong> della Cava, tra<br />

la gente. Il tema affrontato concerne l'esame della vita<br />

materiale <strong>nel</strong>la Palest<strong>in</strong>a dell'anno zero: immag<strong>in</strong>iamo<br />

di giungere <strong>nel</strong>le grotte dei pastori nei pochi attimi che<br />

trascorsero tra la nascita di Gesù e l'arrivo<br />

dell'Angelo... Solo il visitatore è partecipe di tre realtà<br />

ancora separate: i pastori ignari <strong>in</strong>tenti alle loro<br />

faccende quotidiane, la materializzazione di un angelo<br />

del Signore e una nascita <strong>in</strong> una normale famiglia<br />

palest<strong>in</strong>ese, <strong>in</strong> quello che era ancora un giorno come<br />

tanti altri...<br />

1999‐2000 SABBATH ‐ il sabato ebraico<br />

[trilogia del Giubileo]<br />

E se Gesù fosse nato di Sabato Un pretesto per<br />

viaggiare <strong>nel</strong>la più forte e antica tradizione della vita<br />

religiosa degli Ebrei di tutti i tempi, tra preghiere e<br />

canti di r<strong>in</strong>graziamento, tra divieti di compiere<br />

qualsiasi tipo di lavoro ed eccezioni alla regola del<br />

riposo, tra cui la possibilità per una levatrice ebrea di<br />

assistere una partoriente e di massaggiarne il figlio con<br />

il sale...<br />

2000‐2001 I RE PELLEGRINI<br />

[trilogia del Giubileo]<br />

Il 29 luglio di 2007 anni fa le stelle preannunciavano la<br />

nascita di un gr<strong>and</strong>e re a Betlemme; alcuni magi si<br />

mossero da oriente per raggiungere quel paese<br />

straniero, e trovarono il re <strong>in</strong> una mangiatoia... Da<br />

questa ipotetica ricostruzione astrologica della data di<br />

nascita del Redentore ha preso spunto l'allestimento<br />

del Natale 2000, ponendo l'accento sulla vita<br />

<strong>in</strong>tellettuale della Palest<strong>in</strong>a di venti secoli fa, e vivendo<br />

l'evento dal punto di vista dei magi, <strong>in</strong> viaggio <strong>in</strong> una<br />

terra stranissima, <strong>in</strong> cui si parlava aramaico e si<br />

pregava <strong>in</strong> ebraico, si scriveva <strong>in</strong> greco e si leggeva <strong>in</strong><br />

lat<strong>in</strong>o.<br />

23 dic. 2011 ‐ 8 genn. 2012 <strong>Pozzo</strong> della Cava I‐05018 Orvieto Via della Cava 28 Tel: 0763.342.373 Fax: 0763.341.029<br />

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<strong>Presepe</strong> <strong>nel</strong> <strong>Pozzo</strong><br />

XXIII edizione: il mistero di Giuseppe<br />

2001‐2002 IL MERCATO<br />

Bethlehem, anno zero: una città assediata dagli<br />

astrologi accorsi per la stella, dalle persone venute a<br />

farsi registrare <strong>nel</strong> gr<strong>and</strong>e censimento universale<br />

dell'impero romano, con le vie e i vicoli trasformati <strong>in</strong><br />

un improvvisato mercato di ogni cosa, e popolate dalle<br />

<strong>in</strong>quietanti e bizzarre presenze di magi, maghi, storpi,<br />

accattoni, ladri, …e, poco lontano, una grotta e dei<br />

vagiti<br />

2002‐2003 SALOMÈ<br />

la levatrice <strong>in</strong>credula<br />

In un m<strong>in</strong>uscolo e sperduto centro della Palest<strong>in</strong>a,<br />

<strong>nel</strong>lo scenario della Terra Promessa, tra la quiete di<br />

una natura sorprendentemente rigogliosa, una<br />

levatrice locale, di nome Salomè, accorsa per assistere<br />

Maria partoriente, non crede alla sua verg<strong>in</strong>ità e<br />

<strong>in</strong>siste per verificare di persona, ma, non appena<br />

<strong>in</strong>serite le dita, la sua mano si stacca e cade a terra tra<br />

atroci dolori. Soltanto pentendosi e sfior<strong>and</strong>o gli abiti<br />

del Santo Bamb<strong>in</strong>o l'<strong>in</strong>credula avrà di nuovo la sua<br />

mano risanata.<br />

2003‐2004 L’ANGELO<br />

seconda edizione<br />

Riedizione dello “storico” tema del decennale, con un<br />

allestimento completamente nuovo, <strong>in</strong>serito <strong>nel</strong>la<br />

gr<strong>and</strong>e grotta a più livelli aperta al pubblico solo due<br />

mesi prima. Il presepio dell’Angelo, completamente<br />

r<strong>in</strong>novato, ha costituito una svolta nei presepi del<br />

<strong>Pozzo</strong> della Cava, segn<strong>and</strong>o un netto conf<strong>in</strong>e tra vecchi<br />

presepi (distribuiti <strong>nel</strong>le piccole grotte della prima<br />

parte del percorso di visita del pozzo) e nuovi presepi,<br />

allestiti <strong>in</strong> un’unica grotta a più livelli per permettere<br />

un maggiore co<strong>in</strong>volgimento dello spettatore<br />

completamente avvolto dal presepio.<br />

2004‐2005 BÉÈR – il pozzo<br />

Alla ricostruzione meticolosa della vita quotidiana<br />

della Palest<strong>in</strong>a di 2000 anni fa si è affiancata, una<br />

re<strong>in</strong>terpretazione della Natività completamente<br />

mistica e onirica. Il tema scelto, «il <strong>Pozzo</strong>» [Béèr <strong>in</strong><br />

ebraico], <strong>in</strong>teso come s<strong>in</strong>tesi cosmica di cielo, terra e<br />

<strong>in</strong>feri, simbolo della abbondanza, della donna feconda<br />

e della sposa, ha voluto ricordare e festeggiare, <strong>in</strong><br />

maniera piuttosto orig<strong>in</strong>ale, il ventennale della<br />

scoperta del <strong>Pozzo</strong> della Cava, tornato alla luce, dopo<br />

secoli di silenzio, proprio <strong>nel</strong> dicembre del 1984.<br />

2005‐2006 IL CARAVANSERRAGLIO<br />

nuova edizione<br />

L’edizione 2005‐2006 del <strong>Presepe</strong> <strong>nel</strong> <strong>Pozzo</strong> ha<br />

riproposto <strong>nel</strong>la gr<strong>and</strong>e grotta del <strong>Pozzo</strong> della Cava,<br />

con una nuova ambientazione e con personaggi<br />

completamente differenti, il tema del Natale 1997,<br />

con una <strong>in</strong>terpretazione della Natività tutt'altro che<br />

tradizionale, ma paradossalmente più vic<strong>in</strong>a ai testi<br />

sacri e alla realtà storica.<br />

2006‐2007 LILITH – la prima Eva<br />

Lilith, narra la leggenda del Talmud e del Midrash<br />

ebraici, fu la prima moglie di Adamo. Creata dalla<br />

polvere come lui, gli si ribellò perché non voleva<br />

giacergli sottomessa. Questo gesto le costò<br />

l’esclusione dall'Eden. Il mito che regna dai me<strong>and</strong>ri<br />

più oscuri del tempo e che neppure le più importanti<br />

religioni sono riuscite a debellare <strong>nel</strong>l'immag<strong>in</strong>ario<br />

umano è stato affrontato <strong>in</strong> questa <strong>in</strong>solita edizione<br />

del nostro presepio, e la forza creatrice terrena e<br />

demoniaca è stata sconfitta dalla semplicità di una<br />

sedicenne che ha saputo rispondere al suo Dio<br />

«Eccomi, sono la tua ancella».<br />

2007‐2008 BET LEHM<br />

Casa del Pane<br />

«Bet Lehm» è una espressione ebraica che significa<br />

“casa del pane” e da cui prese il nome il villaggio di<br />

Betlemme. Il presepio ha così proposto una versione<br />

mistica del primo Natale, <strong>in</strong>teso come preludio alla<br />

Pasqua e all’Eucarestia, ispir<strong>and</strong>osi liberamente alle<br />

visioni dei mistici medievali e alla storia dei miracoli<br />

eucaristici, a cui Orvieto è <strong>in</strong>dissolubilmente legata per<br />

la presenza del Sacro Corporale del miracolo di<br />

Bolsena e per essere stata la città <strong>in</strong> cui fu istituita la<br />

festività del Corpus Dom<strong>in</strong>i.<br />

2008‐2009 L’ANGELO<br />

edizione speciale per il ventennale<br />

L’edizione 2008‐2009 ha riproposto, <strong>in</strong> una versione<br />

completamente r<strong>in</strong>novata e ampliata, il tema del<br />

decimo e del qu<strong>in</strong>dicesimo <strong>Presepe</strong> <strong>nel</strong> <strong>Pozzo</strong>,<br />

«l’Angelo», senza dubbio il più amato dai visitatori del<br />

nostro presepio. L’edizione speciale del ventennale ha<br />

superato le altre sia per l’allestimento, arricchito da<br />

diorami a gr<strong>and</strong>ezza naturale, sia per la presenza di<br />

ben due angeli, uno uomo e uno donna e, per la prima<br />

volta, di ben due Natività. A differenza delle due<br />

precedenti edizioni del tema, <strong>in</strong>fatti, dove i pastori,<br />

l’angelo e la Sacra Famiglia restavano sempre<br />

distaccati, con il visitatore che giungeva dopo la<br />

nascita di Gesù ma prima dell’arrivo del messaggero<br />

celeste, <strong>in</strong> questa annata “storica” si è potuto<br />

ammirare la s<strong>in</strong>tesi dei tre momenti, con i pastori <strong>in</strong><br />

adorazione davanti al Dio bamb<strong>in</strong>o e una c<strong>and</strong>ida e<br />

materna figura di angelo <strong>nel</strong> centro della scena della<br />

Natività<br />

2009‐2010 GLI ESSENI – i figli della luce<br />

La ventunesima edizione del <strong>Presepe</strong> <strong>nel</strong> <strong>Pozzo</strong> è stata<br />

<strong>in</strong>centrata sugli Esseni, che costituivano una delle<br />

23 dic. 2011 ‐ 8 genn. 2012 <strong>Pozzo</strong> della Cava I‐05018 Orvieto Via della Cava 28 Tel: 0763.342.373 Fax: 0763.341.029<br />

www.pozzodellacava.it/presepe presepe@pozzodellacava.it


<strong>Presepe</strong> <strong>nel</strong> <strong>Pozzo</strong><br />

XXIII edizione: il mistero di Giuseppe<br />

comunità ebraiche più attive <strong>nel</strong>la Palest<strong>in</strong>a di 2000<br />

anni fa. Dediti al servizio di Dio e al celibato,<br />

praticavano la comunanza dei beni altern<strong>and</strong>o<br />

momenti di preghiera, lavoro dei campi, allevamento e<br />

artigianato. Moltissimi studiosi concordano che la<br />

formazione di Gesù prima dei trent’anni sia avvenuta<br />

<strong>in</strong> una comunità essena, per le forti analogie tra i<br />

dettami di quella setta e le predicazione del Nazareno.<br />

Gli Esseni erano <strong>in</strong>fatti contrari alla violenza,<br />

rifiutavano di essere arruolati e di fabbricare armi,<br />

professavano l’uguaglianza di tutti gli uom<strong>in</strong>i e<br />

aspettavano la venuta del Re dei Giudei.<br />

Abbiamo immag<strong>in</strong>ato che quegli <strong>in</strong>iziati, così vic<strong>in</strong>i ai<br />

futuri <strong>in</strong>segnamenti del Cristo, fossero stati a<br />

conoscenza, al pari dei magi del racconto evangelico,<br />

della nascita di Gesù, tanto da accogliere Maria [la<br />

giovane Miriàm] <strong>nel</strong>le loro grotte.<br />

2010‐2011 IL LUPO E L’AGNELLO<br />

Per il 22° <strong>Presepe</strong> <strong>nel</strong> <strong>Pozzo</strong> l’ispirazione è partita da<br />

Isaia, che profetizzò <strong>in</strong> maniera mistica la venuta del<br />

Cristo, <strong>in</strong> un mondo <strong>in</strong> cui regna la pace, <strong>in</strong> cui i lupi e<br />

gli ag<strong>nel</strong>li pascolano <strong>in</strong>sieme e i bamb<strong>in</strong>i si trastullano<br />

con i serpenti. Le parole del profeta, magistralmente<br />

musicate da Michele Paulicelli <strong>nel</strong> suo brano «Qu<strong>and</strong>o<br />

è Natale», sono state il fulcro di una Natività mistica,<br />

ricca di simboli e suggestioni, sublimata dalla figura di<br />

Maria del Magnificat, <strong>in</strong> un viaggio‐sogno dall'Eden<br />

alla salvezza <strong>in</strong> Cristo. Il tronco di Iesse, che affonda le<br />

sue radici f<strong>in</strong> <strong>nel</strong>la sorgente dell'Eden, germoglia con<br />

un lungo virgulto che fora la roccia e fiorisce <strong>nel</strong><br />

grembo della Verg<strong>in</strong>e Maria, circondata da una<br />

moltitud<strong>in</strong>e di vessilli bianchi, anticipazione e<br />

memoriale del sudario del Cristo. Ma questa non è<br />

stata che l'ultima di ben sette Natività allestite nei<br />

sotterranei del <strong>Pozzo</strong> della Cava. Prima di raggiungere<br />

«il Lupo e l'Ag<strong>nel</strong>lo», <strong>in</strong>fatti, si poteva ammirare il<br />

presepio canonico e quello apocrifo, poi quello<br />

tradizionale e quello contemporaneo e ancora il<br />

presepio popolare e quello storico, <strong>in</strong> un gioco di<br />

contrapposizioni di stili.<br />

2011‐2012 IL MISTERO DI GIUSEPPE<br />

vedere scheda apposita<br />

Qualche anticipazione:<br />

24° <strong>Presepe</strong> <strong>nel</strong> <strong>Pozzo</strong><br />

dal 23 dicembre 2012 al 13 gennaio 2013<br />

L’ALLEANZA<br />

«Testamento» vuol dire alleanza e il Vecchio<br />

Testamento riferisce di quattro gr<strong>and</strong>i alleanze tra<br />

Yahweh e il suo popolo: prima con Adamo, qu<strong>and</strong>o<br />

dettò l’unica legge per rimanere <strong>nel</strong>l’Eden. Poi dopo il<br />

diluvio universale, qu<strong>and</strong>o il Signore promise a Noè di<br />

non sterm<strong>in</strong>are più il suo popolo se si fosse attenuto ai<br />

suoi precetti, e un arcobaleno sancì il patto tra cielo e<br />

terra. L’alleanza fu r<strong>in</strong>novata con Abramo e ancora con<br />

Mosè, dopo la fuga dall’Egitto, e fu un’arca d’oro a<br />

custodire le leggi dell’accordo che Dio stipulò coi suoi<br />

eletti prima di condurli alla terra promessa.<br />

Nel Nuovo Testamento la parola di Dio si fa carne e la<br />

Nuova Alleanza è la salvezza attraverso la venuta del<br />

Cristo, e Maria è l’arca di questa alleanza, il nuovo<br />

arcobaleno che unisce la terra e il cielo, l’umanità e la<br />

div<strong>in</strong>ità. Questo è il vero mistero del Natale e su<br />

questo mistero e sulla sua rivelazione si baserà il 24°<br />

<strong>Presepe</strong> <strong>nel</strong> <strong>Pozzo</strong>.<br />

25° <strong>Presepe</strong> <strong>nel</strong> <strong>Pozzo</strong><br />

dal 23 dicembre 2013 al 12 gennaio 2014<br />

L’ANGELO (o gli Angeli)<br />

Una tradizione è tale se si rispetta, così, ogni c<strong>in</strong>que<br />

anni l’Angelo di luce ritorna dentro al <strong>Pozzo</strong> della Cava.<br />

Ma anche la tradizione che vuole che il <strong>Presepe</strong> <strong>nel</strong><br />

<strong>Pozzo</strong> cambi ogni anno deve essere rispettata e il tema<br />

dell’Angelo, affrontato per la quarta volta, non<br />

mancherà di sorprendere. Nella “storica” edizione del<br />

decennale l’Angelo segnò la prima Natività fuori dal<br />

pozzo, tra la gente, <strong>in</strong>izi<strong>and</strong>o la trilogia del Giubileo.<br />

Nella seconda edizione un “referendum” fatto coi<br />

gettoni consacrò la gr<strong>and</strong>e grotta come sede def<strong>in</strong>itiva<br />

del <strong>Presepe</strong> <strong>nel</strong> <strong>Pozzo</strong>. L’edizione numero 20, che ha<br />

visto la terza apparizione dell’Angelo, è stata la prima<br />

con i diorami lungo tutto il percorso di visita del <strong>Pozzo</strong><br />

della Cava, prolung<strong>and</strong>o il presepio ben oltre la scena<br />

della Natività. L’edizione delle “nozze d’argento” non<br />

potrà certo essere da meno.<br />

23 dic. 2011 ‐ 8 genn. 2012 <strong>Pozzo</strong> della Cava I‐05018 Orvieto Via della Cava 28 Tel: 0763.342.373 Fax: 0763.341.029<br />

www.pozzodellacava.it/presepe presepe@pozzodellacava.it


<strong>Presepe</strong> <strong>nel</strong> <strong>Pozzo</strong><br />

XXIII edizione: il mistero di Giuseppe<br />

Il “chi è chi”<br />

del Presepio 2011‐2012<br />

a un’idea del lontano 1989 di<br />

Francesco Bald<strong>in</strong>i<br />

ideazione e progetto<br />

ricerca storica e scelta del tema<br />

realizzazione personaggi e movimenti<br />

scene e costumi<br />

luci ed effetti scenici<br />

ricerche e scelte musicali<br />

ufficio stampa<br />

grafica materiale promozionale<br />

Marco Sciarra<br />

volti e trucco<br />

Fanta X<br />

Special Makeup Studio<br />

Creature Studios<br />

Marco Sciarra<br />

animali<br />

Fanta X<br />

Sara Catanzaro<br />

Marco Sciarra<br />

allestimento<br />

Marco Sciarra<br />

Francesca Montanari<br />

23 dic. 2011 ‐ 8 genn. 2012 <strong>Pozzo</strong> della Cava I‐05018 Orvieto Via della Cava 28 Tel: 0763.342.373 Fax: 0763.341.029<br />

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