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COLTIVIAMO IL SEME DELL'INNOVAZIONE - Umbria Innovazione

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ANNO 17<br />

# 03<br />

NOVEMBRE 2012<br />

BOLLETTINO<br />

DELL’INNOVAZIONE<br />

TECNOLOGICA<br />

Coltiviamo il seme<br />

dell’innovazione


#03<br />

NOVEMBRE<br />

B.I.T.<br />

Bollettino dell’<strong>Innovazione</strong> Tecnologica<br />

Periodico bimestrale di informazione aziendale<br />

Anno 17 numero 3 novembre 2012<br />

Edito da:<br />

<strong>Umbria</strong> <strong>Innovazione</strong> s.c.a r.l.<br />

Sede legale: Via Annio Floriano, 5 - 05100 Terni<br />

Tel.: 0744.470180 - Fax: 0744.470192<br />

Registrazione n. 7/96 del 16/03/1996<br />

del Tribunale di Perugia<br />

Direttore editoriale<br />

GIUSEPPE CARDONI<br />

6<br />

6<br />

primo piano<br />

coltiviamo<br />

il seme<br />

dell’innovazione<br />

4<br />

studio<br />

Indagine sull’innovazione nelLA<br />

piccola impresa manifatturiera<br />

www.umbriainnovazione.it<br />

The art to launch<br />

innovative ideas<br />

successfully<br />

on the market<br />

SOMMARIO<br />

seminario<br />

Direttore responsabile<br />

TIBERIO GRAZIANI<br />

Responsabile di redazione<br />

SUSANNA PAONI - susanna.paoni@umbriainnovazione.it<br />

10<br />

network<br />

Ufficio Stampa<br />

ELISA PARADISI - elisa.paradisi@umbriainnovazione.it<br />

Hanno collaborato a questo numero:<br />

VALERIA MANNA - valeria.manna@umbriainnovazione.it<br />

ELISABETTA BONCIO - elisabetta.boncio@umbriainnovazione.it<br />

CATHLEEN FODERARO - cathleen.foderaro@umbriainnovazione.it<br />

ANDREA MASSOLI - andrea.massoli@umbriainnovazione.it<br />

SIMONETTA SPITONI - simonetta.spitoni@umbriainnovazione.it<br />

fondo nazionale<br />

per l’innovazione<br />

P.I.G.R.O.<br />

tutore attivo per<br />

neuroriabilitazione<br />

motoria degli arti<br />

inferiori<br />

Progetto grafico<br />

MARCO PALONE - marco@palone.it<br />

Stampa<br />

ARTI GRAFICHE CELORI - Terni<br />

12 14<br />

bandi<br />

ecnp-growth<br />

brevetti<br />

MERCato 18<br />

innovazione 20<br />

16<br />

network<br />

BIT FAX 22<br />

AGenda 23<br />

2 #03.2012<br />

3


<strong>COLTIVIAMO</strong><br />

<strong>IL</strong> <strong>SEME</strong><br />

DELL’INNOVAZIONE<br />

primo piano<br />

di Elisa Paradisi<br />

Per tutta la storia dell’uomo l’innovazione è stata il motore<br />

della prosperità. Attraverso il genio degli innovatori, per<br />

esempio, la loro azione verso il nuovo, l’Italia ha risvegliato<br />

l’Europa dal torpore del medioevo per dare libero sfogo<br />

alla turbolenza ed al talento del Rinascimento. Ed è nata<br />

proprio in quel preciso momento del cammino dell’uomo la<br />

consapevolezza che “il sovvertimento dell’ordine delle cose<br />

stabilite al fine di crearne delle nuove”, ovvero ciò che oggi<br />

consideriamo come innovazione, fosse il seme indispensabile<br />

per la crescita del mondo intero. Un seme che deve essere<br />

coltivato.<br />

Le idee nuove non rappresentano molto spesso una soluzione<br />

applicata ad un determinato problema. Gli inventori del laser<br />

non immaginavano lontanamente la miriade di applicazioni che<br />

la loro scoperta avrebbe avuto praticamente in ogni aspetto<br />

della nostra vita. In un’azienda all’avanguardia del settore<br />

della biotecnologia è stato deciso di lasciare agli scienziati un<br />

15% del loro tempo per fare ciò che vogliono. E’ stato calcolato<br />

che circa l’80% dei nuovi progetti sui quali l’azienda avrebbe<br />

lavorato nei cinque anni successivi fosse nato da quel 15% di<br />

tempo non strutturato! Quindi coltivare l’innovazione significa<br />

da un lato evitare una eccessiva strutturazione, ma allo stesso<br />

tempo realizzare un ambiente nel quale le idee innovative<br />

possano essere applicate in modo utile: ovvero la creazione di<br />

prodotti/processi che possano essere riprodotti e replicati.<br />

La prima legge dell’innovazione secondo E. Reiss recita che<br />

qualcosa di innovativo è qualcosa di utile: se un’innovazione<br />

non risolve un problema finirà per crearne un altro. E’ dunque<br />

in questa fase, nel passaggio da scienza a tecnologia, da<br />

concetto a prodotto, che si gioca il successo dell’innovazione.<br />

Ed è qui che l’attenzione e la cura nel coltivare quel seme<br />

diventa fondamentale.<br />

<strong>Umbria</strong> <strong>Innovazione</strong>, nell’ultimo anno ha realizzato azioni<br />

specifiche sia per promuovere la propensione e il seme<br />

dell’innovazione sia per supportare concretamente la<br />

realizzazione di processi innovativi nelle PMI dell’<strong>Umbria</strong>.<br />

DAL CONCETTO AL PRODOTTO<br />

A maggio di quest’anno sono stati avviati 28 progetti di innovazioni<br />

che coinvolgono 99 imprese umbre di diversi settori che<br />

termineranno entro la fine dell’anno. Attraverso il finanziamento<br />

della Regione <strong>Umbria</strong>, <strong>Umbria</strong> <strong>Innovazione</strong> ha messo a disposizione<br />

delle imprese dell’<strong>Umbria</strong> 503.012€ per progetti co-finanziati dalle<br />

imprese per un totale di 776.730€ di valore progettuale.<br />

CREARE L’AMBIENTE GIUSTO PER LE IDEE INNOVATIVE<br />

Sono stati organizzati diversi eventi dedicati a temi specifici rilevanti<br />

per le PMI Umbre: “Il coraggio del nuovo: percorsi di valorizzazione<br />

della proprietà industriale” nel corso del quale sono state presentate<br />

metodologie per la valorizzazione delle idee innovative e alcuni casi<br />

di successo brevettuale. “La proprietà industriale: valorizzazione ed<br />

opportunità” dove sono stati presentati percorsi di valorizzazione<br />

della proprietà industriale e i servizi che <strong>Umbria</strong> <strong>Innovazione</strong> rende<br />

disponibili per le imprese umbre. “Trasferimento tecnologico ed<br />

<strong>Innovazione</strong>: esperienze a confronto” un seminario, per trasmettere<br />

alle PMI, le modalità di valorizzazione economica dei risultati della<br />

ricerca scientifica e tecnologica.<br />

Inoltre, a cadenza mensile, <strong>Umbria</strong> <strong>Innovazione</strong> invia alle imprese<br />

dell’<strong>Umbria</strong> una newsletter contenente informazioni su tecnologie<br />

emergenti e sugli strumenti per lo sviluppo e la valutazione di<br />

soluzioni innovative, sulla tutela dell’innovazione e opportunità di<br />

finanziamenti a livello europeo.<br />

<strong>Umbria</strong> <strong>Innovazione</strong> per essere sempre più vicina alle necessità<br />

di innovazione delle imprese ha elaborato e predisposto due<br />

questionari di raccolta informazioni sull’innovazione. Un<br />

questionario relativo ai fabbisogni tecnologici delle PMI e raccoglie<br />

informazioni preliminari e basilari sullo stato di innovazione<br />

delle aziende. L’altro, più specifico, per approfondire, su richiesta<br />

delle singole aziende, particolari aspetti legati ai loro fabbisogni<br />

tecnologici e di innovazione.<br />

COMUNICARE L’INNOVAZIONE<br />

E’ stata predisposta all’interno del sito web una poster section per<br />

far conoscere e promuovere l’attività dei ricercatori universitari,<br />

degli spin-off e dei centri di ricerca della nostra regione e renderla<br />

disponibile a tutte le aziende interessate a eventuali rapporti di<br />

collaborazione.<br />

L’INNOVAZIONE SOCIAL<br />

Essere innovativi oggi come oggi<br />

non può prescindere dalle nuove<br />

tecnologie che caratterizzano il web<br />

2.0. All’interno di questo scenario<br />

comunicativo si è concretizzata,<br />

anche per <strong>Umbria</strong> <strong>Innovazione</strong>, la<br />

necessità di istaurare un dialogo<br />

intorno all’innovazione facendo<br />

confluire in diverse piattaforme<br />

web 2.0 gli attori dell’innovazione<br />

stessa. Nasce cosi il Blog, la<br />

pagina facebook e twitter dal titolo<br />

lasoluzioneinnovativache(non)ho,<br />

come uno stimolo, una provocazione,<br />

un incentivo a contribuire all’interno<br />

di un luogo virtuale al dibattito<br />

intorno all’innovazione con l’obiettivo<br />

di avviare un percorso per la<br />

definizione di nuovi modelli per<br />

l’innovazione caratterizzati da nuove<br />

visioni organizzative e nuovi obiettivi<br />

di sviluppo di sistema.<br />

4 #03.2012<br />

5


Indagine sull’innovazione<br />

nella piccola impresa<br />

manifatturiera<br />

<strong>IL</strong> CENTRO ITALIA MOSTRA UN INTERESSE MAGGIORE PER LE INNOVAZIONI DI PRODOTTO<br />

E DI TIPO ORGANIZZATIVO. FORTE L’IMPEGNO VERSO L’INNOVAZIONE DI PROCESSI<br />

FINALIZZATI ALLA RIDUZIONE DEI CONSUMI E DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELLE IMPRESE.<br />

Le innovazioni di processo per ripartizione geografica<br />

Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole ITALIA<br />

Automazione processi/<br />

introduzione nuovi macchinari<br />

51,9% 64,5% 55,6% 86,4% 64,3%<br />

Riduzione dei consumi/<br />

impatto ambientale<br />

25,9% 6,5% 27,8% 4,5% 15,3%<br />

Miglioramento gestione ordini 14,8% 6,5% 5,6% 9,1% 9,2%<br />

Miglioramento<br />

commercializzazione prodotto<br />

11,1% 12,9% 5,6% 4,5% 9,2%<br />

Miglioramento della logistica/<br />

trasporti<br />

0,0% 9,7% 5,6% 4,5% 5,1%<br />

studio<br />

In alcuni casi le piccole<br />

imprese hanno sviluppato<br />

nello stesso tempo più<br />

tipologie di innovazioni. In<br />

effetti, dall’analisi dei dati<br />

si verifica come circa il<br />

15% delle piccole imprese<br />

innovatrici abbia effettuato<br />

contemporaneamente<br />

innovazioni di prodotto e<br />

di processo.<br />

Percentuale di piccole imprese<br />

che hanno introdotto innovazioni<br />

negli ultimi due anni<br />

30,7% 31,3% 25,3% 26,0% 28,3%<br />

Fondazione Impresa ha pubblicato uno studio, realizzato nel luglio<br />

2012, che ha coinvolto 600 imprese italiane manifatturiere<br />

con meno di 20 addetti campionate per macroarea di localizzazione<br />

(nordest, nordovest, centro, sud e Isole).<br />

Secondo lo studio, negli ultimi due anni per resistere alla crisi le<br />

PMI hanno dimostrato, contrapponendosi ad un’opinione abbastanza<br />

diffusa in base alla quale i piccoli sarebbero poco propensi<br />

ad innovare, un certo dinamismo: una su tre fa innovazione.<br />

Le PMI non rinunciano all’innovazione privilegiando soprattutto<br />

quella di processo, le più diffuse a livello nazionale. Seguono<br />

le innovazioni di prodotto introdotte invece da quattro PMI su<br />

dieci e in questo ambito a farla da padrone è l’ampliamento della<br />

gamma dei prodotti, mentre le innovazioni di tipo organizzativo<br />

sono meno frequenti e si fermano al 24,1%.<br />

A livello territoriale spicca<br />

l’elevatissima propensione<br />

per i processi di<br />

riduzione dei consumi e<br />

dell’impatto ambientale<br />

nelle imprese del Centro<br />

(27,8%) rispetto ad una<br />

media per l’Italia di poco<br />

superiore al 15%.<br />

Le innovazioni di prodotto per ripartizione geografica<br />

Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole ITALIA<br />

Nuovi prodotti presenti nel<br />

mercato<br />

27,3% 55,0% 38,9% 36,4% 39,4%<br />

Migliorie a prodotti esistenti 40,9% 30,0% 27,8% 27,3% 32,4%<br />

Prodotti innovativi per il<br />

mercato<br />

27,3% 20,0% 5,6% 27,3% 19,7%<br />

Prodotti per ridurre l’impatto<br />

ambientale<br />

13,6% 10,0% 27,8% 18,2% 16,9%<br />

Riposizionamento prodotti 9,1% 5,0% 16,7% 9,1% 9,9%<br />

Ma qual è la spinta all’innovazione “Le ragioni – risponde Daniele Nicolai che ha curato lo studio– sono molteplici<br />

innanzitutto, le PMI cercano di miglioramento dell’efficienza produttiva (26,6%), l’aumento dell’offerta di prodotti/<br />

servizi (18,9%) e la riduzione dei costi (16,2%). In questo caso si evince dunque come l’innovazione sia motivata da<br />

ragioni interne ed orientate al miglioramento della produttività complessiva aziendale e a politiche di cost saving.<br />

Solo nel 12% dei casi le motivazioni dipendono dalla volontà di adeguarsi o di anticipare la concorrenza”<br />

La tipologia di innovazioni introdotte<br />

57,6%<br />

41,8%<br />

24,1%<br />

DI PRODOTTO<br />

DI PROCESSO<br />

DI TIPO ORGANIZZATIVO<br />

42,4%<br />

58,2%<br />

75,9%<br />

Percentuale di piccole imprese che hanno<br />

introdotto innovazioni negli ultimi due anni<br />

Tipo di innovazione Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole ITALIA<br />

di processo 58,7% 66,0% 47,4% 56,4% 57,6%<br />

di prodotto 47,8% 42,6% 47,4% 28,2% 41,8%<br />

di tipo organizzativo 19,6% 14,9% 34,2% 30,8% 24,1%<br />

Nel caso del Centro si registra, rispetto all’Italia, un interesse<br />

maggiore per le innovazioni di prodotto (il 47,4% delle<br />

piccole imprese innovatrici ha sperimentato tale tipo di innovazione<br />

contro il 41,8% del caso Italia) e di tipo organizzativo<br />

(il 34,2% vs 24,1%); nel caso di quest’ultime si tratta,<br />

solitamente di innovazioni meno dispendiose ma comunque<br />

funzionali al miglioramento della performance dell’impresa<br />

(ottimizzazione delle fasi produttive e minimizzazione dei costi<br />

aziendali).<br />

Le ragioni dell’innovazione per ripartizione geografica<br />

Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole ITALIA<br />

Miglioramento efficienza<br />

produttiva<br />

34,5% 33,3% 13,5% 23,6% 26,6%<br />

Aumento offerta prodotti/<br />

servizi<br />

24,1% 12,3% 19,2% 20,0% 18,9%<br />

Riduzione dei costi 10,3% 19,3% 17,3% 18,2% 16,2%<br />

Adeguamento/anticipazione<br />

concorrenza<br />

15,5% 10,5% 9,6% 12,7% 12,2%<br />

Adeguamento normativo 12,1% 14,0% 5,8% 10,9% 10,8%<br />

Ridefinizione processi<br />

aziendali<br />

0,0% 3,5% 26,9% 9,1% 9,5%<br />

Nuovi mercati esteri 3,4% 5,3% 7,7% 5,5% 5,4%<br />

Altro 0,0% 1,8% 0,0% 0,0% 0,5%<br />

Nel Centro Italia, tra le<br />

ragioni dell’innovazione,<br />

è indicata la ridefinizione<br />

dei processi aziendali<br />

che presentano una<br />

frequenza più che doppia<br />

rispetto al caso Italia<br />

(26,9% vs 9,5% del caso<br />

Italia);<br />

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, le sollecitazioni ad innovare nelle piccole imprese non arriva<br />

dall’esterno ma nascono e sono sviluppate all’interno (47,6%). In sostanza, le piccole imprese innovano con<br />

spirito proattivo e tale spinta prevale nettamente rispetto alle sollecitazioni provenienti dai clienti (31,0%) che<br />

esigono nuovi prodotti o il miglioramento di quelli già forniti. Si innova dunque per convinzione piuttosto che per<br />

pressione o per tentativi.<br />

Sì<br />

NO<br />

Elaborazioni Fondazione Impresa su interviste Panel Data<br />

7


Indagine sull’innovazione nella piccola impresa manifatturiera<br />

studio<br />

Da dove provengono le innovazioni<br />

La sensazione che le piccole imprese siano sostanzialmente autonome nello sviluppo delle innovazioni viene<br />

confermata dal fatto che la larga maggioranza delle piccole imprese (quasi 3 su 4, pari al 72,9%) ha sviluppato<br />

le innovazioni attraverso l’ingegno dei titolari/soci e del proprio personale. Come prevedibile, per lo sviluppo<br />

delle innovazioni vengono utilizzati solo in casi sporadici (8,8%) uffici di R&S appositamente dedicati (solitamente<br />

presenti nelle medie-grandi unità aziendali).<br />

Risulta altrettanto scarso il ricorso ad istituti di ricerca privati o consulenti (11,2%) e pubblici come università<br />

e altri enti (7,1%). In quest’ultimo caso si nasconde forse anche una criticità più generale che si sostanzia<br />

in una scarsa rete di relazioni tra le imprese e le università italiane e dunque la necessità di incrementare i<br />

contatti per aumentare le attività di trasferimento tecnologico. Nel centro Italia questo valore risulta leggermente<br />

più alto rispetto alla media nazionale.<br />

Chi si occupa<br />

di sviluppare<br />

l’innovazione (analisi<br />

per macroarea)<br />

I costi<br />

dell’investimento<br />

per la principale<br />

innovazione: analisi<br />

per macroarea<br />

Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole ITALIA<br />

Titolare, soci o personale<br />

dell’azienda<br />

71,7% 74,5% 65,8% 79,5% 72,9%<br />

Istituti di ricerca privati o<br />

consulenti<br />

13,0% 12,8% 10,5% 7,7% 11,2%<br />

Un ufficio R&S all’interno 8,7% 8,5% 13,2% 5,1% 8,8%<br />

Istituti di ricerca (pubblici) 6,5% 2,1% 10,5% 10,3% 7,1%<br />

Si innova anche con costi contenuti e con buoni risultati<br />

I costi stimati dalle piccole imprese per la realizzazione della principale innovazione si concentrano, per quasi<br />

la metà dei casi (45,8%) nella fascia più bassa (al di sotto dei 10 mila euro). Tuttavia nel 24,5% dei casi le piccole<br />

imprese manifatturiere si sono contraddistinte per aver investito cifre significative (al di sopra dei 50 mila<br />

euro). Nel caso delle piccole imprese del Centro Italia si registra un’elevata concentrazione di innovazioni a<br />

minor costo: in quasi 3 casi su 4 (73,5%) il costo per l’investimento principale è stato minore di 10 mila euro.<br />

Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole ITALIA<br />

Sotto i 10.000 € 47,6% 34,1% 73,5% 31,6% 45,8%<br />

Da 10 a 50 mila € 23,8% 34,1% 20,6% 39,5% 29,7%<br />

Da 50 a 100 mila € 23,8% 31,7% 5,9% 23,7% 21,9%<br />

Da 100 a 200 mila € 2,4% 0,0% 0,0% 2,6% 1,3%<br />

Sopra i 200 mila € 2,4% 0,0% 0,0% 2,6% 1,3%<br />

La crisi influisce solo parzialmente nei percorsi di innovazione<br />

L’avvento della crisi e il perdurare di una situazione economica sfavorevole, caratterizzata da una crescita lenta<br />

e poca progressiva, hanno influito solo in parte sull’introduzione di innovazioni da parte delle piccole imprese<br />

manifatturiere. La ragione principale della mancata introduzione di innovazioni viene infatti individuata in<br />

quasi 3 casi su 4 nel disinteresse verso l’introduzione dell’innovazione stessa. In effetti, le piccole imprese che<br />

non hanno innovato individuano nel 72,7% dei casi la momentanea “non necessità” di introdurre innovazioni.<br />

Molto probabilmente si tratta di imprese che hanno già innovato in precedenza e la cui redditività è sufficiente<br />

a garantire performance economiche tali da non giustificare nuovi investimenti. Negli ultimi 2 anni la crisi<br />

economica ha rappresentato un freno all’innovazione solo per una quota limitata di piccole imprese (il 16,2%<br />

delle piccole imprese).<br />

NON INTERESSATI A FARLO<br />

A CAUSA DELLA CRISI<br />

DIFFICOLTà A REPERIRE<br />

RISORSE FINANZIARIE<br />

DIFFICOLTà A REPERIRE<br />

PERSONALE QUALIFICATO<br />

ALTRO<br />

DIFFICOLTà ACESSO<br />

INFORMAZIONE/RICERCA<br />

Le ragioni che<br />

hanno frenato<br />

le innovazioni<br />

per macroarea<br />

77,7%<br />

16,2%<br />

12,6%<br />

1,2%<br />

0,7%<br />

0,2%<br />

Perché le piccole imprese<br />

non hanno innovato<br />

Le tendenze riscontrate a livello nazionale<br />

si differenziano, tuttavia, a<br />

livello territoriale. Nel Centro Italia,<br />

ad esempio, la crisi è ritenuta almeno<br />

in parte un freno per la mancata<br />

introduzione di innovazioni (il 36,1%<br />

delle imprese rispetto al 16,2% del<br />

caso Italia).<br />

Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole ITALIA<br />

Non interessati a farlo 85,4% 83,2% 43,5% 79,8% 72,7%<br />

A causa della crisi 6,8% 9,9% 36,1% 11,0% 16,2%<br />

Difficoltà a reperire risorse<br />

finanziarie<br />

5,8% 10,9% 22,2% 11,0% 12,6%<br />

Difficoltà a reperire personale<br />

qualificato<br />

3,9% 0,0% 0,9% 0,0% 1,2%<br />

Altro 1,9% 1,0% 0,0% 0,0% 0,7%<br />

Difficoltà di accesso<br />

all’informazione e alla ricerca<br />

0,0% 0,0% 0,0% 0,9% 0,2%<br />

Previsioni per l’innovazione delle piccole imprese: prospettive invariate<br />

Le piccole imprese innovatrici sono pienamente soddisfatte dei risultati ottenuti attraverso l’introduzione delle<br />

innovazioni. In effetti, il 90,4% delle piccole imprese manifatturiere ritengono di essere soddisfatte; in particolare:<br />

• nel 53,2% dei casi perché hanno incrementato il mercato estero;<br />

• nel 31,4% dei casi perché hanno ampliato il mercato nazionale;<br />

• e nel 5,8% dei casi perché le innovazioni consentono di lavorare in sub-fornitura.<br />

Questi dati sono incoraggianti e segnalano come gli sforzi innovativi ripaghino anche le piccole realtà manifatturiere<br />

che riescono così a migliorare la propria performance in termini di efficienza e di competitività.<br />

Nei prossimi anni le piccole imprese manifatturiere prevedono una spinta costante per le innovazioni. Nonostante<br />

la crisi imperversi ancora sull’economia italiana, le imprese al di sotto dei 20 addetti intendono introdurre<br />

innovazioni con incidenze più o meno simili a quanto registrato nei due anni precedenti. A livello nazionale il<br />

28,5% delle imprese intendono innovare mentre il restante 71,5% ritiene di non farlo.<br />

Quando<br />

innoveranno le<br />

piccole imprese<br />

Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole ITALIA<br />

Si, entro il 2012 34,8% 33,3% 31,4% 35,3% 33,9%<br />

Si, il prossimo anno 52,2% 48,9% 40,0% 49,0% 48,0%<br />

Sì ma dopo il 2013 13,0% 17,8% 28,6% 15,7% 18,1%<br />

Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%<br />

8 #03.2012<br />

9


The art to launch<br />

innovative ideas<br />

successfully<br />

on the market<br />

EU Leonardo project<br />

Creative Trainer<br />

International Conference<br />

in Graz<br />

INNOVATION – this seems to be the magic ingredient for<br />

successful products and services. But how can companies be<br />

innovative and by that successful<br />

„We discovered that many companies, especially SMEs, face<br />

problems during the whole innovation process. Thus, to launch<br />

a project that provides training for all issues of the innovation<br />

management process, but with a focus on the creative or idea<br />

finding phase, was an important task on our agenda” explained<br />

Sabine Prossnegg from the SFG.<br />

The project Creative Trainer, funded by the EU program Leonardo<br />

– Life Long Learning, provides just for that: a training course with<br />

five modules on innovation management, creativity in general,<br />

one module on idea machine, ideas evaluation and innovation<br />

marketing. With this sound training course that was offered<br />

all over Europe, companies gain a better understanding of the<br />

process and learn to handle the process successfully.<br />

The final conference in the project Creative Trainer: „Getting<br />

ideas for successful companies“ which took place on the 12th<br />

of September 2012 in Graz, highlighted once again the many<br />

aspects of innovation. About 100 participants had a chance to hear<br />

about the necessity to be innovative from Wolfgang Schabereiter<br />

(Austria), the support for innovation management that can be<br />

found on the web from Martin Hagemann (Germany) and about<br />

innovation marketing secrets from Pascale Koo (Austria) and<br />

Kostas Galanakis (UK). The participants also saw best practice<br />

examples in the fields of innovation and design which were<br />

presented by Sarah Dorkenwald (Germany) and Petrus Gartler<br />

(Austria), as well as innovation and sustainability by Tadhg<br />

Coakley (Ireland). The company SunnyBAG (Austria) presented<br />

their successful products which are a result of a long and<br />

intensive open innovation process.<br />

ITA<br />

NETWORK<br />

L’arte di lanciare idee innovative<br />

di successo sul mercato<br />

Progetto Creative Trainer- Programma UE<br />

Leonardo - Conferenza internazionale a Graz<br />

INNOVAZIONE - questo sembra essere<br />

l’ingrediente magico per prodotti e servizi<br />

di successo. Ma come possono le aziende<br />

essere innovative e dunque di successo<br />

“Abbiamo scoperto che molte aziende, in<br />

particolare le PMI, devono affrontare problemi<br />

durante l’intero processo di innovazione.<br />

Così, lanciare un progetto che offra corsi di<br />

formazione per tutte le problematiche del<br />

processo di gestione dell’innovazione, ma con<br />

attenzione particolare alla creatività o alla<br />

fase di individuazione di un’idea, è stato un<br />

obiettivo importante della nostra agenda“,<br />

ha spiegato Sabine Prossnegg della SFG.<br />

Il progetto Creative Trainer, finanziato<br />

dal Programma UE Leonardo - Life Long<br />

Learning, prevede proprio questo: un corso<br />

di formazione in cinque moduli in materia<br />

di gestione dell’innovazione, creatività in<br />

generale, un modulo sulla “idea machine”,<br />

valutazione dell’idea, innovation marketing.<br />

Con questo solido corso di formazione<br />

che è stato presentato in tutta Europa,<br />

le aziende acquisiscono una migliore<br />

comprensione del processo e imparano<br />

a gestire il processo con successo.<br />

La conferenza conclusiva del progetto Creative<br />

Trainer: “Come ottenere idee per le aziende di<br />

successo” che ha avuto luogo il 12 settembre<br />

2012 a Graz, ha evidenziato ancora una volta<br />

i molti aspetti dell’innovazione. I circa 100<br />

partecipanti hanno avuto la possibilità di<br />

ascoltare da Wolfgang Schabereiter (Austria),<br />

sulla necessità di essere innovativi, sul<br />

supporto per la gestione dell’innovazione che<br />

si può trovare sul web da Martin Hagemann<br />

(Germania) e sui segreti di innovazione di<br />

marketing da Pascale Koo (Austria) e Kostas<br />

Galanakis (Regno Unito). I partecipanti hanno<br />

anche assistito ad esempi di buone pratiche<br />

in materia di innovazione e design che<br />

sono stati presentati da Sarah Dorkenwald<br />

(Germania) e Petrus Gartler (Austria), così<br />

come innovazione e sostenibilità da Tadhg<br />

Coakley (Irlanda). L’azienda Sunnybag<br />

(Austria) ha presentato i suoi prodotti di<br />

successo che sono il risultato di un processo<br />

lungo e intenso di innovazione aperta.<br />

10 #03.2012<br />

11


Fondo Nazionale<br />

per l’<strong>Innovazione</strong><br />

Uno strumento per la valorizzazione e il finanziamento di<br />

progetti innovativi basati sullo sfruttamento industriale di<br />

brevetti, disegni e modelli delle PMI<br />

capitale<br />

di<br />

debito<br />

linee di attività<br />

capitale<br />

di<br />

rischio<br />

bandi<br />

Modalità di intervento del MiSE<br />

Il FNI interviene riducendo il rischio<br />

dell’intermediario finanziario che più facilmente<br />

potrà decidere di liberare le proprie risorse<br />

finanziarie private a favore delle PMI riconoscendo<br />

alle stesse condizioni di accesso all’investimento<br />

ed al credito particolarmente vantaggiose.<br />

Gli interventi del FNI sono attuati attraverso la<br />

compartecipazione delle risorse pubbliche in<br />

operazioni finanziarie progettate, cofinanziate e<br />

gestite dagli intermediari finanziari, società di<br />

gestione del risparmio e banche.<br />

Il Fondo Nazionale per l’<strong>Innovazione</strong> (FNI)<br />

è stato istituito con la Legge 17 febbraio<br />

1982 n. 46 art. 14<br />

Il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) ha attivato il Fondo Nazionale per<br />

l’<strong>Innovazione</strong> (FNI), uno strumento per le piccole e medie imprese, a supporto<br />

della valorizzazione e del finanziamento di progetti innovativi basati sullo sfruttamento<br />

industriale di brevetti, disegni e modelli.<br />

Attraverso il fondo, il MiSE mette a disposizione una garanzia che agevola la concessione<br />

di finanziamenti da parte delle banche selezionate (Mediocredito Italiano<br />

e Unicredit) per circa 60 milioni di euro, favorendo<br />

l’accesso al credito delle imprese e riducendo<br />

i costi del finanziamento.<br />

La misura rende disponibili risorse finanziarie<br />

per l’innovazione attraverso un meccanismo di<br />

condivisione del rischio di credito e di investimento<br />

a favore delle banche e di altri intermediari<br />

finanziari che sovvenzionano progetti innovativi<br />

collegati ai brevetti.<br />

I finanziamenti potranno essere concessi fino ad<br />

un importo massimo di 3 milioni di euro, con durata<br />

fino a 10 anni e all’impresa non sarà richiesta<br />

alcuna garanzia personale o reale.<br />

Il Fondo ha due linee di attività: una dedicata al<br />

capitale di rischio ossia investimenti in società<br />

di capitale (solo per i brevetti), e una dedicata ai<br />

finanziamenti di debito (sia per brevetti che per<br />

il design).<br />

Beneficiari ultimi del FNI sono le PMI che intendono<br />

portare sul mercato prodotti innovativi<br />

creati sulla base di brevetti o disegni e modelli.<br />

Ai finanziamenti bancari è possibile accedere anche tramite Contratti di rete finalizzati<br />

alla valorizzazione economica di brevetti o disegni e modelli. In questo<br />

caso anche un’impresa non direttamente titolare di un brevetto o di un disegno<br />

ma che partecipa ad un contratto di rete dedicato alla valorizzazione economica di<br />

un brevetto o di un disegno può beneficiare dei finanziamenti previsti dal fondo.<br />

INFORMAZIONI<br />

Per informazioni le imprese possono fare riferimento<br />

alle sezioni dedicate al Fondo Nazionale <strong>Innovazione</strong> dei<br />

siti internet di Mediocredito Italiano (Sezione Ricerca e<br />

<strong>Innovazione</strong>) e Unicredit dove sono anche indicati i punti<br />

informativi appositamente istituiti dalle due banche<br />

sull’intero territorio nazionale e dove sarà possibile avere<br />

ulteriori informazioni anche per la presentazione delle<br />

domande di finanziamento.<br />

Favorire l’accesso al credito (in assenza<br />

di garanzie)<br />

Linea d’intervento BREVETTI<br />

Linea d’intervento DISEGNI E MODELLI<br />

Costituzione di un pegno del Ministero<br />

dello Sviluppo Economico a favore<br />

della banca che viene utilizzato per la<br />

copertura di eventuali prime perdite<br />

obiettivo<br />

linee<br />

D’intervento<br />

modalità<br />

d’intervento<br />

Favorire la partecipazione nel capitale di<br />

rischio<br />

Linea d’intervento BREVETTI<br />

Costituzione di un fondo mobiliare chiuso<br />

che andrà ad investire nel capitale di PMI<br />

innovative partecipa in misura maggiore<br />

alla copertura di eventuali perdite ed<br />

in misura inferiore rispetto al partner<br />

privato ai guadagni.<br />

Imprese ammissibili<br />

• appartenenti a qualsiasi settore di attività economica (escluso il carboniero, salvo altri)<br />

• non in stato di difficoltà (art 1 Reg. n. 800/2008)<br />

• non abbiano ricevuto aiuti individuati come illegali o incompatibili dalla Commissione Europea, ovvero di<br />

averli ricevuti ma successivamente rimborsati o depositati in un conto bloccato<br />

• non siano state destinatarie, nei sei anni precedenti, di provvedimenti di revoca totale di agevolazioni<br />

concesse dal MISE, ad eccezione di quelli derivanti da rinunce da parte della stessa impresa<br />

• non abbiano mancato di restituire agevolazioni godute per le quali ne è stata disposta la restituzione dal MISE<br />

progetti ammissibili<br />

• valorizzazione di 1 o + brevetti o disegni e modelli (no per capitale di rischio) finalizzato ad introdurre sul<br />

mercato nuovi prodotti/servizi o ad aumentarne il contenuto innovativo<br />

• spese acquisto brevetto, purché rientrino in un più ampio e articolato progetto aziendale<br />

• purché del brevetto o disegno e modello l’impresa sia titolare, licenziataria, o esista un contratto di rete (solo<br />

capitale di debito)<br />

REQUISITI BREVETTI & DESIGN<br />

• brevetto o domanda per la quale sia stato rilasciato un rapporto di ricerca con esito non negativo dall’EPO,<br />

deve avere validità in Italia, ovvero:<br />

• brevetto e relativo rapporto di ricerca effettuato nell’ambito della Convenzione del Brevetto Europeo (EPC)<br />

• la domanda di brevetto nazionale per la quale sia stato rilasciato il rapporto di ricerca sulla base dell’accordo<br />

di lavoro tra l’ EPO (European Patent Office) e la DGLC-UIBM<br />

• la domanda di brevetto internazionale depositata nell’ambito dell’Accordo di Cooperazione sui Brevetti (PCT)<br />

per la quale l’EPO abbia rilasciato il rapporto di ricerca internazionale in qualità di autorità internazionale di<br />

ricerca<br />

• i disegni e modelli devono essere stati registrati e avere validità in Italia (no per capitale di rischio)<br />

12 #03.2012<br />

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BREvetti<br />

P.I.G.R.O.<br />

tutore attivo per<br />

neuroriabilitazione<br />

motoria degli arti inferiori<br />

Un’opportunità di Trasferimento Tecnologico dal Politecnico di Torino<br />

MERCATO DI RIFERIMENTO E RICADUTE SUL MERCATO (RI-<br />

CADUTA OCCUPAZIONALE, VANTAGGI ECONOMICI…. )<br />

La tecnologia presentata consente di trattare problematiche<br />

cliniche quali emiplegie, tetraparesi, emiparesi, comprendenti<br />

ictus, ischemie, emorragie cerebrali, lesioni parziali del<br />

midollo spinale, con estensione, in alcuni casi, a distrofia muscolare<br />

ed a patologie degenerative motorie. Il sistema è utile<br />

anche in esercizi e studi di motor learning applicabile anche<br />

su individui sani.<br />

VANTAGGI RISCONTRATI<br />

• struttura cedevole che consente la mobilità del bacino<br />

anche fuori dal piano sagittale, al fine di ottenere un<br />

cammino più fisiologico;<br />

• possibilità di inserimento dell’articolazione della caviglia;<br />

• possibilità di eseguire sia esercizi in sospensione sia di<br />

cammino a terra, con sgravio del peso del tutore e con<br />

parziale o totale sgravio del peso del paziente tramite<br />

BWS;<br />

• possibilità di eseguire cicli differenti di riabilitazione in<br />

sospensione e a terra senza treadmill<br />

• possibilità di salvare i vari parametri della seduta e quindi<br />

di effettuare analisi più approfondite<br />

VALORIZZAZIONE La tecnologia oggetto del brevetto è stata<br />

sviluppata nell’ambito della ricerca finanziata del Politecnico<br />

di Torino. Lo sviluppo della tecnologia si trova attualmente<br />

allo stadio prototipale ormai a livello industrializzabile, arrivato<br />

alla sua terza versione, ed è interesse del Politecnico<br />

valutare eventuali proposte di trasferimento tecnologico<br />

provenienti dal mondo industriale che prevedano una collaborazione<br />

nell’ulteriore sviluppo e industrializzazione del<br />

dispositivo.<br />

TITOLO BREVETTO Tutore attivo per neuroriabilitazione<br />

motoria degli arti inferiori, sistema comprendente tale tutore<br />

e procedimento per il funzionamento di tale sistema<br />

N. PRIORITA’: TO2012A000226<br />

STATO BREVETTO: domanda di brevetto italiana; termini<br />

per estensione internazionale ancora validi<br />

INVENTORI: Guido Belforte, Gabriella Eula, Silvia Appendino,<br />

Carlo Giuliano Geminiani, Marina Zettin<br />

TITOLARE: Politecnico di Torino<br />

<strong>IL</strong> GRUPPO DI RICERCA Il sistema in esame, che comprende<br />

il tutore attivo P.I.G.R.O. (Pneumatic Interactive Gait Rehabilitation<br />

Orthosis), è stato completamente progettato<br />

presso il Dipartimento di Meccanica dal gruppo “Automazione<br />

e Robotica” del Politecnico di Torino.<br />

Il gruppo ha come missione lo studio ed il progetto di componenti<br />

e sistemi automatici e robotici. Particolare attenzione<br />

è data allo sviluppo di sistemi a fluido, dei dispositivi<br />

di attuazione robotizzati innovativi, dei microazionamenti e<br />

della microfluidica. I problemi sono affrontati sia teoricamente<br />

con metodi analitici e numerici, sia soprattutto attraverso<br />

un uso esteso della sperimentazione e di prove di<br />

laboratorio. Largo spazio è riservato alle applicazioni e alle<br />

collaborazioni industriali.<br />

Il perseguimento degli obiettivi proposti richiede una forte<br />

conoscenza dei fenomeni fisici di base (attrito, usura, azionamenti<br />

non convenzionali, principi di fluidica, ecc.) e una<br />

grande attenzione alle problematiche applicative.<br />

Le attività del gruppo di ricerca hanno anche portato alla<br />

progettazione di componenti per prodotti industriali che<br />

hanno avuto ed hanno ancora ampio mercato.<br />

OGGETTO Il sistema P.I.G.R.O. è destinato alla neuro-riabilitazione<br />

robotizzata degli arti inferiori in pazienti privi di<br />

mobilità.<br />

Esso è costituito da:<br />

• un tutore attivo a comando elettropneumatico, dotato<br />

di 6 gradi di libertà per il movimento delle anche, delle<br />

ginocchia ed, in modo opzionale delle caviglie, senza<br />

treadmill;<br />

• un box a terra di controllo;<br />

• un PC per acquisizione, elaborazione dati, gestione<br />

della seduta da parte dell’operatore.<br />

Sistemi di questo genere sono generalmente vincolati a<br />

stazioni fisse, rigide e pesanti, che bloccano alcuni moti fisiologici<br />

del cammino umano e che permettono trattamenti<br />

solo su treadmill. Tali sistemi non possono trattare differenti<br />

patologie, né seguire protocolli clinici di varia natura.<br />

In quasi nessun caso è prevista l’ attivazione della caviglia,<br />

né tanto meno la possibilità di attivarla o meno nella stessa<br />

macchina. Difficilmente tali sistemi consentono l’effettiva<br />

interazione uomo-macchina, con conseguenti nascite di<br />

azioni dinamiche imprevedibili. Molto spesso la vestizione<br />

del paziente nell’esoscheletro è macchinosa, cosa che compromette<br />

il corretto utilizzo del sistema. Gli esempi individuati,<br />

inoltre, presentano, rispetto a quello innovativo qui<br />

proposto, una forte mancanza di versatilità nell’affrontare<br />

patologie diverse e protocolli clinici di varia natura con un<br />

unico sistema.<br />

Il coraggio del nuovo:<br />

percorsi di valorizzazione<br />

della proprietà industriale<br />

<strong>Umbria</strong> <strong>Innovazione</strong> ha organizzato a luglio l'incontro <strong>IL</strong> CORAGGIO DEL NUOVO: PERCORSI DI VALORIZZAZIONE DELLA PRO-<br />

PRIETA’ INDUSTRIALE” presso Il CAOS – Centro Arti Opificio Siri – TERNI.<br />

Nel corso dell’incontro è stato presentato il Report Il coraggio del Nuovo. Dalla teoria alla pratica: casi di successo brevettuali.<br />

Sono intervenuti tra gli altri Amulio Gubbini del Centro Sviluppo Brevetti di Torino, Shiva Loccisano del Politecnico di Torino,<br />

Simona Tenaglia di Invitalia, Enrico Maccalini del Ministero dello Sviluppo Economico e Mauro Zenobi che ha presentato brevetti<br />

dell’Angelantoni Spa.<br />

per scaricare il report www.umbriainnovazione.it<br />

14 #03.2012<br />

15


network<br />

garantire e<br />

promuovere la<br />

partecipazione estesa<br />

di partner industriali a<br />

progetti di ricerca<br />

ECNP - GROWTH<br />

UMBRIA INNOVAZIONE PARTECIPA A UN NUOVO PROGETTO EUROPEO<br />

Lo scopo del Centro di eccellenza per i Polimeri nanostrutturati, di cui <strong>Umbria</strong> <strong>Innovazione</strong> è dei dieci soci fondatori<br />

europei, è quello di promuovere, coordinare la ricerca tra i partner scientifici, individuare modalità per il coinvolgimento<br />

delle imprese nelle attività di ricerca e trasferimento tecnologico, ed attivare i processi di innovazione<br />

nelle PMI mediante l’introduzione di tecnologie high-tech.<br />

trasferimento<br />

tecnologico<br />

Portale europeo<br />

per le piccole<br />

e medie imprese<br />

ec.europa.eu/small-business/index_it.htm<br />

Come informarsi sull’attività di sostegno dell’UE a favore<br />

delle piccole imprese in Europa e nel mercato globale<br />

Quali risorse sono disponibili per la propria azienda Questo<br />

portale raccoglie tutte le informazioni fornite dall’UE su e<br />

per le PMI, dai consigli pratici ai temi delle politiche, con<br />

punti di contatto locali e collegamenti a reti.<br />

BEST PRACTICE<br />

ECNP - GROWTH, in particolare, focalizza la sua attività in:<br />

• messa a punto di un servizio europeo per il trasferimento tecnologico principalmente nelle<br />

aree: polimeri nanostrutturati polifunzionali e nanomateriali;<br />

• attivazione di un dialogo operativo su base progettuale con il sistema delle imprese;<br />

• offerta di infrastrutture tecnologiche e scientifiche del network ECNP per i nanomateriali;<br />

• realizzazione di una road map congiunta per le attività di ricerca;<br />

• realizzazione di un programma di alta formazione congiunto sui materiali innovativi.<br />

Particolare obiettivo del progetto NCPN – GROWTH è quello di offrire opportunità di ricerca e di<br />

trasferimento tecnologico nei settori di applicazione relativi a:<br />

• Manifacturing (Polimeri nanocompositi);<br />

• Energia (Fotovoltaico);<br />

• Scienza della salute (Biomateriali).<br />

Nell’ambito di questo progetto, UMBRIA INNOVAZIONE ha recentemente organizzato il l’ECNP-<br />

GROWTH SUMMER MEETING 2012 presso la sede di Terni con la presenza attiva di IMPRESE,<br />

CONSULENTI RICERCATORI UNIVERSITARI.<br />

Nel corso dell’evento sono state affrontate le tematiche relative al rapporto tra imprese e sistema della ricerca.<br />

I relatori, pur da angolazioni diverse, hanno concordato sul punto che il rapporto tra le opportunità offerte dal<br />

progetto ECNP – Growth l’Università, le imprese, le associazioni di imprese debba procedere nel quadro di un<br />

dialogo operativo basato su progetti concreti.<br />

A dimostrazione di ciò, sono stati presentati alcuni progetti in corso nell’ambito dei ECNP – GROWTH cui partecipano<br />

imprese nazionali e umbre.<br />

Un punto nodale dell’incontro ha riguardato le relazioni tra cluster di imprese e sistema della ricerca.<br />

In particolare sono state analizzate le possibili interazioni tra il Centro ECNP e il nuovo Polo umbro di <strong>Innovazione</strong><br />

sui materiali P.U.M.A.S. al fine di massimizzare la relazione impresa-ricerca a beneficio della competitività<br />

regionale.<br />

Trovato fornitore<br />

specialista<br />

di nicchia<br />

La birreria Hijos de Rivera<br />

produce la più popolare<br />

birra del nord della Spagna,<br />

la Estrella Galicia, usando<br />

luppolo importato dalla<br />

Germania e da altre parti<br />

della Spagna. Al fine di<br />

risparmiare i costi e di<br />

migliorare la qualità, la<br />

birreria ha voluto provare<br />

a coltivare il proprio<br />

luppolo aromatico da una<br />

varietà ceca, ma trovare un<br />

fornitore è stato difficile<br />

senza alcun contatto sul<br />

posto. Con l'aiuto del suo<br />

EEN locale, la birreria<br />

ha trovato un istituto di<br />

ricerca in grado di fornire<br />

due varietà di piante,<br />

nonché il supporto tecnico<br />

per la loro coltivazione.<br />

Una volta che il luppolo<br />

è pronto per il raccolto,<br />

la birreria si propone di<br />

sviluppare ed introdurre<br />

una birra tradizionale che<br />

rappresenti una specialità.<br />

Micro-impresa<br />

entra nel<br />

mercato russo<br />

Da oltre vent’anni, la PMI<br />

italiana Editel sviluppa siti<br />

web e applicazioni per i<br />

propri clienti nel nord del<br />

Trentino. Con la speranza<br />

di raggiungere il mercato<br />

in continua crescita del<br />

turismo russo, l’azienda<br />

si è rivolta all’Enterprise<br />

Europe Network chiedendo<br />

un supporto nella<br />

ricerca di partner per la<br />

cooperazione. Il nodo locale<br />

EEN ha quindi pubblicato<br />

una descrizione delle<br />

competenze richieste,<br />

ricevendo una risposta<br />

da un’azienda armena<br />

di ICT esperta nella<br />

realizzazione di siti web<br />

russi. Successivamente,<br />

le due aziende hanno<br />

deciso di collaborare<br />

in alcuni progetti e di<br />

sviluppare applicazioni<br />

mobile in lingua russa.<br />

La rete aiuta le<br />

imprese ad accedere<br />

ai finanziamenti<br />

europei<br />

Lo zoo di Zagabria si trova<br />

vicino al centro della città,<br />

ma la posizione comoda ha<br />

anche il suo lato negativo:<br />

tutto il rumore proveniente<br />

dalla strada nelle vicinanze<br />

e dal traffico dei tram.<br />

Per risolvere questo<br />

problema, il Prof. Lakusic<br />

dell'Università di Zagabria<br />

ha pensato di ricercare<br />

un nuovo tipo di barriera<br />

anti- rumore, non avendo<br />

però alcuna idea di dove<br />

trovare partner o su come<br />

garantire il finanziamento<br />

UE di 1.300.000 euro.<br />

Partecipando ad una<br />

giornata informativa sul<br />

finanziamento di progetti<br />

di Eco-innovazione<br />

organizzato dall’EEN locale,<br />

il Prof. Lakusic ha costituito<br />

un consorzio con i nuovi<br />

contatti acquisiti nel corso<br />

della giornta informativa<br />

ed ha presentato una<br />

proposta di progetto<br />

ricevendo 650.000 euro<br />

di finanziamento UE.<br />

promuove<br />

partenariati<br />

nel settore della<br />

ceramica tecnica<br />

Quando la maggior<br />

parte della gente pensa<br />

alla ceramica, vengono<br />

in mente vasi e altri<br />

elementi decorativi, ma<br />

la sostanza resistente al<br />

calore ha anche diversi<br />

usi industriali, dal motore<br />

dei jet, alle pale delle<br />

turbine, all’isolamento.<br />

Per promuovere<br />

partenariati nel settore<br />

di nicchia conosciuto<br />

come ceramica tecnica,<br />

l’Enterprise Europe<br />

Network ha organizzato,<br />

nel maggio 2010, una<br />

missione aziendale nel nord<br />

Italia. Tre aziende locali<br />

innovative hanno ospitato<br />

16 imprese europee che<br />

lavorano con una vasta<br />

gamma di ceramiche<br />

tecniche applicate a diversi<br />

settori, ottenendo come<br />

risultato una collaborazione<br />

con una società<br />

olandese nella ricerca<br />

sui pistoni in ceramica<br />

e su altri componenti.<br />

16 #03.2012<br />

17


mercato<br />

RICICLAGGIO<br />

Unità di riciclaggio della gomma mediante<br />

pirolisi con cogenerazione simultanea<br />

Azienda polacca ha sviluppato un’unità per il riciclo della<br />

gomma mediante pirolisi con cogenerazione simultanea<br />

che soddisfa le aspettative del mercato relative<br />

allo smaltimento, trattamento e recupero degli scarti di<br />

gomma rispettando i regolamenti e le direttive UE esistenti.<br />

L’azienda cerca partner interessati ad un ulteriore<br />

sviluppo e all’adattamento dell’unità ai bisogni specifici.<br />

> Rif.: 698<br />

Riutilizzo della cenere come<br />

materiale antislittamento<br />

Azienda ungherese ha sviluppato una tecnologia per<br />

trasformare la cenere in materiale antiscivolo e come<br />

concime biologico. Il materiale ottenuto è ecologico e<br />

permette di ovviare al problema della corrosione delle<br />

strade provocata dal sale utilizzato in inverno per facilitare<br />

lo scioglimento del ghiaccio. La tecnologia è stata<br />

ideata in particolare per gli impianti a biomassa, per<br />

le aziende di manutenzione delle reti stradali e per le<br />

imprese agricole. L’azienda cerca partner per costruire<br />

impianti pilota e per un ulteriore sviluppo.<br />

> Rif.: 699<br />

AMBIENTE<br />

Processo innovativo per eliminare<br />

nitrati e nitriti dall’acqua<br />

Impresa spagnola ha sviluppato una tecnologia che consente<br />

di eliminare nitrati e nitriti dall’acqua, ottenendo<br />

acqua potabile senza produzione di scarti. L’impresa<br />

cerca partner per accordi commerciali, di joint venture,<br />

di licenza, di produzione e di cooperazione tecnica.<br />

> Rif.: 700<br />

Materiali ecologici per il recupero ambientale<br />

Università scozzese ha messo a punto un processo innovativo<br />

per preparare catalizzatori per la decontaminazione<br />

dei componenti nitro-aromatici (NACs). L’università<br />

cerca partner per accordi di cooperazione tecnica<br />

finalizzata ad un ulteriore sviluppo congiunto, testaggio<br />

o adattamento del processo in applicazioni nel settore<br />

del trattamento delle acque. Si offrono anche accordi di<br />

licenza e di joint venture.<br />

> Rif.: 701<br />

MATERIALI<br />

AGROINDUSTRIA<br />

Estratto fungale per ridurre le ammine<br />

biogeniche nel vino ed altri alimenti fermentati<br />

Centro di ricerca spagnolo ha creato, da un fungo delle<br />

viti, un estratto enzimatico naturale che, applicato<br />

dopo la fermentazione, riduce la concentrazione delle<br />

ammine biogeniche nel vino. L’estratto si ottiene mediante<br />

la filtrazione del mezzo di coltura. Il contenuto<br />

di istamina viene ridotto fino al 90% nel vino bianco e<br />

la tiramina e putrescina vengono degradate completamente<br />

nel vino rosso. Si cercano produttori vinicoli<br />

o di additivi alimentari interessati ad applicare o produrre<br />

l’estratto mediante una licenza del brevetto.<br />

> Rif.: 704<br />

Tecnologia innovativa per la riduzione della<br />

contaminazione microbica negli alimenti freschi<br />

Azienda svizzera ha sviluppato e testato una tecnologia<br />

ecologica ed economica per ridurre la quantità<br />

della carica microbica vitale presente negli alimenti<br />

freschi. La tecnologia è applicabile ad una grande<br />

varietà di alimenti, interessante specialmente per<br />

l’industria del fast food e per qualsiasi produttore di<br />

attrezzature alimentari. L’azienda è interessata ad accordi<br />

commerciali o di licenza con aziende del settore<br />

alimentare.<br />

> Rif.: 705<br />

ED<strong>IL</strong>IZIA<br />

Metodo per produrre materiali nano-rinforzati<br />

Inventore turco ha sviluppato un metodo per produrre<br />

materiali nano-rinforzati. L’invenzione si riferisce all’utilizzo<br />

di un materiale nano-rinforzato con acciaio e caratteristiche<br />

ceramiche, in rapporto di massa, che funge da<br />

legante e nel metodo per produrre il suddetto materiale.<br />

L’inventore è interessato ad accordi di licenza, di joint<br />

venture e finanziamento.<br />

> Rif.: 702<br />

Additivo innovativo per migliorare le<br />

proprietà delle matrici polimeriche<br />

Ricercatore spagnolo ha sviluppato un nuovo additivo<br />

basato su un materiale naturale che può essere modificato<br />

chimicamente in modo da migliorare le proprietà<br />

del materiale finale quando questo viene introdotto nelle<br />

matrici polimeriche. Il suddetto materiale si può usare<br />

sotto forma di fibra come agente rinforzante e/o come<br />

riempimento in grado di ridurre il costo del materiale<br />

finale se ne viene introdotta una grande quantità all’interno<br />

della matrice. Il ricercatore cerca accordi di cooperazione<br />

tecnica e di licenza.<br />

> Rif.: 703<br />

ICT<br />

Software di stampa che riduce l’uso del toner<br />

Azienda coreana del settore ICT ha sviluppato un software<br />

di stampa ecologico che riduce il consumo del<br />

toner. Il software in questione aumenta la durata del<br />

toner/inchiostro riducendo la quantità utilizzata per la<br />

stampa di documenti di qualsiasi formato e consente<br />

di realizzare una redditività del 70-80% superiore rispetto<br />

all’uso dei toner/inchiostri tradizionali. L’azienda<br />

cerca partner interessati ad accordi di licenza o di<br />

cooperazione.<br />

> Rif.: 706<br />

Produttore di strutture di acciaio cerca sistema<br />

IT per controllare il flusso di materiale<br />

Azienda polacca che produce edifici in acciaio per l’industria<br />

mineraria, centrali elettriche e marine cerca<br />

un sistema IT per gestire il flusso dei materiali nel<br />

magazzino e nell’area di produzione. La tecnologia<br />

dovrebbe essere pienamente sviluppata.<br />

> Rif.: 707<br />

Sistema innovativo a emissioni zero per costruire<br />

mura di edifici a uso domestico e commerciale<br />

Azienda inglese ha sviluppato un metodo innovativo<br />

per costruire mura. Il metodo in oggetto rispetta tutte<br />

le regolamentazioni edilizie, è redditizio, consente di<br />

conseguire risultati di elevato pregio estetico. L’azienda<br />

cerca partner per lo sviluppo e la costruzione di<br />

edifici a grandezza naturale in modo da conformarsi<br />

alla necessità futura di abitazioni sostenibili a emissioni<br />

zero. Saranno considerati accordi di ulteriore<br />

sviluppo congiunto, licenza e joint venture.<br />

> Rif.: 708<br />

Legno ignifugo per case ecologiche<br />

Azienda turca del settore edile ha ideato una soluzione<br />

che conferisce caratteristiche ignifughe al legno (resistenza<br />

fino a 850° C per 30 minuti). Grazie a questa<br />

soluzione, altamente efficiente per case ecologiche, il<br />

legno non può essere intaccato da batteri né da acqua<br />

salata, aumentando così anche la resistenza alla decomposizione.<br />

L’azienda cerca partner per accordi di<br />

licenza e/o commerciali con assistenza tecnica.<br />

> Rif.: 709<br />

18 #03.2012<br />

19


innovazione<br />

ICT<br />

Dalla Samsung Electronics un<br />

nuovo chip DDR4-DRAM<br />

Ambasciata d’Italia a Seoul 08/2012<br />

La coreana Samsung Electronics (SE) ha<br />

presentato un nuovo rivoluzionario chip di<br />

memoria DRAM (Dynamic Random Access<br />

Memory) denominato DDR4 (Double Data<br />

Rate 4). Il nuovo modulo è basato sulla tecnologia<br />

da 30 nanometri e la sua ha capacità<br />

di trasferimento dati di 4 Gigabit/secondo lo<br />

rende il chip attualmente più avanzato a livello<br />

mondiale<br />

Il DDR4 segue l’analogo DDR3 della SE, rispetto<br />

al quale risulta però avere un’efficienza<br />

energetica superiore del 40%, sulla nuova<br />

linea industriale cosiddetta dei “Green IT<br />

Systems”. Il nuovo modulo DDR4 entrerà sul<br />

mercato nel 2013.<br />

> Rif.: 710<br />

ACUSTICA<br />

Dispositivo audio intelligente<br />

Il Sole 24 ore 09/2012<br />

STMicroelectronics e Soundchip hanno presentato<br />

un dispositivo audio intelligente che<br />

si indossa come un normale auricolare ed<br />

offre nuove funzionalità per controllare e<br />

personalizzare l’esperienza sonora dell’utente.<br />

Il dispositivo – che utilizza le tecnologie brevettate<br />

di Soundchip per l’elaborazione del<br />

suono -può essere indossato in qualunque<br />

momento della giornata e supporta le più diverse<br />

modalità di utilizzo: permette di ascoltare<br />

musica, telefonare o conversare, senza<br />

dover riconfigurare l’auricolare all’interno<br />

dell’orecchio.<br />

Il dispositivo audio intelligente garantisce<br />

anche la fedeltà della riproduzione sonora<br />

ed un’ottima schermatura dal rumore di<br />

fondo.<br />

> Rif.: 711<br />

ELETTRONICA<br />

Silice green<br />

CNR 09/2012<br />

Un team di ricercatori dell’Istituto Nanoscienze<br />

del Consiglio Nazionale delle Ricerche<br />

(Nano-Cnr) di Lecce in collaborazione<br />

con colleghi dell’Università di Mainz (Germania),<br />

hanno prodotto in laboratorio microfibre<br />

di biossido di silicio ispirandosi a quanto<br />

fanno le spugne marine per sintetizzare<br />

questo materiale. Un metodo che potrebbe<br />

svilupparsi in una vera e propria tecnologia<br />

alternativa agli attuali metodi di produzione<br />

industriale, più economica ed ecologica.<br />

La silice o biossido di silicio, è un minerale<br />

tra i più abbondanti in natura; è il componente<br />

principale di vetro e ceramica, della<br />

maggior parte delle fibre ottiche e si usa nei<br />

processi di catalisi, nei dispositivi elettronici<br />

e in molte tecnologie mediche.<br />

In natura esistono diversi organismi in grado<br />

di sintetizzarla; molti tipi di spugne di mare,<br />

ad esempio, impiegano una proteina, la silicateina,<br />

per innescare la sintesi di silice e<br />

guidarne la crescita in strutture ordinate che<br />

diventano l’impalcatura del loro scheletro.<br />

Il gruppo di ricerca ha riprodotto in laboratorio<br />

questo complesso meccanismo biologico.<br />

Utilizzando una variante sintetica della silicateina<br />

e tecniche litografiche hanno guidato<br />

la crescita di silice in geometrie controllate.<br />

Le microfibre artificiali ottenute sono<br />

analoghe alla struttura microscopica dello<br />

scheletro di una spugna naturale. Strutture<br />

di questo tipo potrebbero essere integrate<br />

come guide ottiche per la luce in micro-dispositivi<br />

portatili, i cosiddetti lab-on-a-chip,<br />

dove è necessario trasportare segnali luminosi<br />

per distanze molto ridotte con estrema<br />

precisione. I ricercatori stanno lavorando anche<br />

su potenziali applicazioni della biosilice<br />

sintetica per realizzare strati elettricamente<br />

isolanti per l’elettronica.<br />

Il metodo, già in fase di brevettazione, appare<br />

vantaggioso ed eco-sostenibile; a differenza<br />

dei metodi convenzionali non impiega temperature<br />

elevate e soluzioni caustiche, che li<br />

rendono molto inquinanti ed energeticamente<br />

costosi, i processi biologici di produzione<br />

di silice si svolgono a temperatura ambiente,<br />

a pressione atmosferica e con soluzioni acquose<br />

neutre.<br />

> Rif.: 712<br />

PROTEZIONE CIV<strong>IL</strong>E<br />

Fire-Sat, un satellite<br />

contro gli incendi<br />

CNR 08/2012<br />

L’Istituto di metodologie per l’analisi ambientale<br />

del Cnr di Potenza (Imaa), per contrastare<br />

il diffondersi degli incendi ha messo<br />

a punto una tecnica innovativa basata su dati<br />

satellitari: Fire-Sat.<br />

Fire-Sat è un sistema di monitoraggio integrato<br />

che, in uso dalla protezione civile<br />

in Basilicata, ha contribuito a dimezzare le<br />

aree boschive bruciate dagli incendi estivi.<br />

Il modello è in grado di individuare le zone<br />

più a rischio valutando parametri come la<br />

temperatura, l’umidità o la secchezza della<br />

vegetazione.<br />

Oggetto di brevetto, Fire-Sat è in fase di test<br />

anche in Argentina e Cina.<br />

Si tratta di un prototipo previsionale, un<br />

software basato sull’acquisizione dei dati<br />

satellitari resi disponibili gratuitamente dalla<br />

Nasa, che funziona come supporto alle<br />

risorse antincendio. Questo sistema di sorveglianza<br />

aerea abbatte i costi, limita drasticamente<br />

la necessità di lunghe e costose<br />

analisi in situ e, soprattutto, permette un<br />

pronto intervento, quando l’incendio è ancora<br />

circoscritto.<br />

Con riferimento alla regione Basilicata, il<br />

modello fornisce quotidianamente mappe<br />

di previsione del pericolo d’incendio, da cui<br />

derivano specifiche ‘classi’ di allerta dei vari<br />

comuni: dalla 4, che equivale al pre-allerta,<br />

alla 6, pericolo estremo. Le mappe degli<br />

ultimi mesi confermano che in alcune aree<br />

lucane il livello di pericolo è rimasto costantemente<br />

alto dalla metà di giugno in poi, in<br />

particolare la fascia bradanica, la media e<br />

bassa val Basento, il melfese e la costa e<br />

montagna di Maratea. Secondo i dati forniti<br />

dalla Regione, il monitoraggio tempestivo<br />

e dettagliato ha consentito di dimezzare le<br />

aree bruciate rispetto al 2007.<br />

Il sistema si presta anche alla valutazione<br />

dei danni “post-evento”. Il satellite consente<br />

di ottenere mappe delle aree bruciate, di discriminare<br />

il livello di danno registrato dalla<br />

vegetazione e di stimare l’impatto sul rischio<br />

idrogeologico, che potrebbe notevolmente<br />

accentuarsi a causa delle piogge successive<br />

agli incendi, che aumentano il rischio frane.<br />

Inoltre, utilizzando le serie storiche di dati<br />

satellitari è possibile ottenere informazioni<br />

sulla capacità di ripristino della vegetazione<br />

e quindi sui cambiamenti e i danni a medio e<br />

lungo periodo indotti all’ecosistema.<br />

> Rif.: 713<br />

RICICLAGGIO<br />

Dagli scarti del legno un<br />

materiale ultra resistente<br />

Rinnovabili 09/2012<br />

Il Forest Products Laboratory dell’US Forest<br />

Service ha avviato un progetto pilota per la<br />

produzione di un materiale innovativo ed assolutamente<br />

naturale, composto da nanocristalli<br />

di cellulosa, il CNC, più resistente, più<br />

leggero e più economico della fibra di carbonio<br />

e del kevlar.<br />

Per la realizzazione del materiale si utilizzeranno<br />

gli scarti del legno, quali segatura<br />

o trucioli. Il processo inizia con l’estrazione<br />

della lignina dalla “pasta di legno”; questo<br />

consente di ottenere una sospensione di fibre<br />

di cellulosa in acqua, dalle dimensioni di<br />

poco più di una decina di micron di larghezza<br />

per circa un millimetri di lunghezza ciascuna.<br />

Una volta asciutta, la polpa di legno ha<br />

una consistenza molto fragile, paragonabile<br />

a quella di un foglio di carta bagnato, tuttavia<br />

grazie ad un particolare processo che sminuzza<br />

ulteriormente le fibre, si ottiene un<br />

reticolo tridimensionale di “nanofibrils” che,<br />

una volta compressi e compattati eliminando<br />

con dell’acido le intercapedini d’aria interne,<br />

raggiunge un livello di rigidezza e resistenza<br />

alla trazione unico, paragonabile soltanto ai<br />

nanotubi di carbonio, notevolmente più costosi.<br />

Il CNC, facile da reperire e da realizzare, ha<br />

un costo del 10% inferiore rispetto alle fibre<br />

di carbonio o di kevlar, che lo rende appetibile<br />

per molteplici settori ingegneristici, dalle<br />

applicazioni militari, al settore dell’architettura<br />

fino ad arrivare alle stesse industrie<br />

mediche. L’attuale costo di produzione è di<br />

circa 10 dollari al chilo ma potrebbe diminuire<br />

notevolmente a fronte di un incremento<br />

della domanda.<br />

> Rif.: 714<br />

AUTOMOTIVE<br />

Batteria che si ricarica in un minuto<br />

EC-Planet 09/2012<br />

Un team di ricercatori dell’UNIST, Istituto<br />

Nazionale di Scienza e Tecnologia di Ulsan<br />

(Corea) ha messo a punto una nuova batteria<br />

agli ioni di litio in grado di ricaricarsi in circa<br />

un minuto, da 30 a 120 volte più velocemente<br />

quindi, di una classica batteria agli ioni di<br />

litio.<br />

Gli scienziati hanno immerso il materiale<br />

catodico in una soluzione contenente grafite<br />

ed hanno osservato che; una volta che la<br />

grafite ha impregnato il catodo, si trasforma<br />

in una fitta rete di tracce conduttive che corrono<br />

lungo tutto il catodo permettendo così<br />

di accelerare notevolmente il processo di<br />

ricarica, senza compromettere la densità di<br />

energia e il ciclo di vita della batteria.<br />

La nuova batteria può essere costruita in<br />

modo similare ad una normale batteria agli<br />

ioni di litio pertanto questa tecnologia risulta<br />

facilmente adattabile alle linee di produzione<br />

già esistenti.<br />

Gli scienziati sostengono che il nuovo metodo<br />

non accresce i costi di produzione ma<br />

anzzera i lunghi tempi di attesa per la ricarica<br />

delle vetture elettriche.<br />

> Rif.: 715<br />

SUPERCONDUTTORI<br />

Sviluppo di un nuovo cavo<br />

superconduttore<br />

RISeT – Rete Informativa Scienza<br />

e Tecnologia 09/2012<br />

Nell’ambito del progetto LHC, il CERN di<br />

Ginevra e l’italiana Columbus, stanno lavorando<br />

allo sviluppo di un nuovo cavo superconduttore<br />

basato su diboruro di magnesio<br />

(MgB2), in grado di funzionare fino a temperature<br />

di 25K (-248 °C).<br />

La disponibilità di questo tipo di cavi permetterà<br />

di portare i moduli di alimentazione<br />

al di fuori del tunnel dell’acceleratore, proteggendoli<br />

da sciami di particelle di elevata<br />

energia e rendendoli accessibili con facilità<br />

per eventuali interventi. Il diboruro di magnesio<br />

ha il vantaggio di essere notevolmente<br />

più economico dei superconduttori ad alta<br />

temperatura e di poter essere raffreddato<br />

usando elio gassoso, oltre ad avere un margine<br />

di funzionamento di vari gradi.<br />

> Rif.: 716<br />

FOTOVOLTAICO<br />

Quantum Dots: l’innovazione<br />

nel fotovoltaico<br />

Excellence Company 09/2012<br />

Un team di ricercatori dell’americana RTI<br />

International ha sviluppato una tecnologia<br />

innovativa che accresce la competitività del<br />

fotovoltaico.<br />

Utilizzando una soluzione di particelle semiconduttori<br />

note come quantum dots colloidali<br />

i ricercatori hanno messo a punto delle<br />

celle solari altamente efficienti. Si tratta di<br />

pannelli a film sottile composti di strati molto<br />

flessibili e leggeri, realizzabili usando il sistema<br />

roll to roll, attraverso il quale è possibile<br />

stampare a ciclo continuo fogli di celle in<br />

maniera molto economica ed efficiente, con<br />

investimenti minimi e notevoli incrementi<br />

produttivi.<br />

Le nuove celle, a differenza di quelle tradizionali,<br />

possono essere realizzate a temperatura<br />

ambiente, permettendo notevoli riduzioni<br />

dell’energia richiesta, e di conseguenza<br />

consistenti riduzioni dei costi di produzione.<br />

Inoltre la tecnologia utilizzata fa sì che le<br />

celle ottenute siano molto sensibili ai raggi<br />

infrarossi, consentendo l’utilizzo di una porzione<br />

maggiore dello spettro di luce solare.<br />

I ricercatori hanno appurato che l’impiego di<br />

questa tecnologia consentirebbe di produrre<br />

pannelli solari del 75% più economici rispetto<br />

a quelli che impiegano le celle tradizionali.<br />

L’unico punto critico è quello relativo all’efficienza<br />

che attualmente si attesta intorno al<br />

5%, comunque comparabile a quella di altre<br />

nuove promettenti tecnologie fotovoltaiche. I<br />

ricercatori sostengono che l’efficienza delle<br />

celle è limitata innanzitutto dalla quantità di<br />

luce solare che assorbono, ma che esistono<br />

varie tecniche attraverso le quali sarà possibile<br />

migliorare l’assorbimento e di conseguenza<br />

le performance.<br />

> Rif.: 717<br />

MATERIALI<br />

Metamateriale attivo invisibile<br />

Le Scienze 08/2012<br />

Un team di ricerca congiunto del Max Planck<br />

Institut per l’ottica di Erlangen e dell’Università<br />

della Florida centrale a Orlando, ha realizzato<br />

una struttura che può diventare totalmente<br />

invisibile quando luce la attraversa da<br />

un lato, mentre può rimanere visibile quando<br />

viene illuminata dall’altro.<br />

Si tratta di un metamateriale “attivo”, che<br />

permette di modulare la risposta alla luce<br />

che lo raggiunge, vale a dire in cui la classica<br />

alterazione spaziale dell’indice di rifrazione<br />

è sostituita da un’alterazione temporale.<br />

Il metamateriale messo a punto potrebbe<br />

trovare interessanti applicazioni nel campo<br />

della tecnologia dei laser.<br />

> Rif.: 718<br />

20 #03.2012<br />

21


Siete interessati<br />

ad approfondire<br />

uno degli argomenti<br />

trattati in questa<br />

pubblicazione<br />

agenda<br />

data:<br />

27-29 NOVEMBRE 2012<br />

San Paolo (brasile)<br />

29 NOVEMBRE-2 DICEMBRE 2012<br />

ISTANBUL (TURCHIA)<br />

da:<br />

società:<br />

indirizzo:<br />

tel.:<br />

e-mail:<br />

a:<br />

Susanna Paoni<br />

<strong>Umbria</strong> <strong>Innovazione</strong> S. Cons. R.L.<br />

Tel.: 0744.470180 - Fax: 0744.470192<br />

e-mail: bit@umbriainnovazione.it<br />

Per ricevere informazioni supplementari, indicate il numero di riferimento<br />

698<br />

699<br />

700<br />

701<br />

707<br />

708<br />

709<br />

710<br />

716<br />

717<br />

718<br />

ITECH<br />

Fiera internazionale dell’Information<br />

Technology<br />

> info: www.itechfair.com.br<br />

27-29 novembre 2012<br />

Bordeaux (Francia)<br />

Vinitech Sifel<br />

Salone internazionale delle attrezzature<br />

e dei servizi per le filiere viti-vinicola &<br />

frutta e ortaggi<br />

> info: www.vinitech.fr<br />

27-29 novembre 2012<br />

Düsseldorf (germania)<br />

Valve World Expo 2012<br />

Fiera internazionale delle innovazioni<br />

e tecnologie relative alle valvole<br />

> info: www.valveworldexpo.com<br />

PLAST EURASIA ISTANBUL<br />

Salone Internazionale delle materie<br />

plastiche<br />

> info: www.plasteurasia.com<br />

12-14 dicembre 2012<br />

Pechino (Cina)<br />

Intersolar China<br />

Mostra e conferenza internazionale<br />

sulla tecnologia solare<br />

> info: www.intersolarchina.com<br />

7-10 GENNAIO 2013<br />

DUBAI (EMIRATI ARABI UNITI)<br />

ARABIA ESSEN WELDING<br />

& CUTTING<br />

Fiera internazionale per giunzione, taglio e<br />

trattamento superficie<br />

> info: arabia-welding-cutting.de<br />

702<br />

703<br />

704<br />

705<br />

706<br />

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714<br />

714<br />

27-30 NOVEMBRE 2012<br />

FRANCOFORTE (GERMANIA)<br />

EUROMOLD<br />

Salone internazionale della forgiatura e<br />

delle lavorazioni metalliche<br />

> info: www.euromold.com<br />

12-20 GENNAIO 2013<br />

TORONTO (CANADA)<br />

TORONTO INTERNATIONAL<br />

BOAT SHOW<br />

Salone nautico internazionale di Toronto<br />

> info: www.torontoboatshow.com<br />

desidero ricevere informazioni sulle attività del programma i-Start<br />

messaggio:<br />

29 novembre-1 dicembre 2012<br />

Salisburgo (AUSTRIA)<br />

RENEXPO Austria<br />

Salone internazionale dell’energia<br />

rinnovabile<br />

> info: www.renexpo-austria.at<br />

19-23 GENNAIO 2013<br />

RIMINI (ITALIA)<br />

SIGEP - AB TECH EXPO<br />

Salone internazionale delle tecnologie per<br />

la panificazione, pasticceria e dolciario<br />

> info: www.sigep.it<br />

Ai sensi dell’art.13 L.196/03 informiamo che i dati raccolti servono esclusivamente all’espletamento dei servizi<br />

richiesti dagli utenti al <strong>Umbria</strong> <strong>Innovazione</strong>, nessun dato oltre il minimo necessario è richiesto. Tutti i dati<br />

sono trattati con modalità elettroniche e vengono utilizzati attraverso operazioni meccaniche necessarie ad<br />

espletare i servizi richiesti, compresa la modifica e la cancellazione dei dati da parte del proprietario.<br />

23<br />

22 #03.2012<br />

23


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lasoluzioneinnovativachenonho.com<br />

La soluzione innovativa<br />

che (non) ho<br />

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