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e di uccello - Viveur

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QUESTO È UN MESTIERE, ALLA FINE: PIÙ LO FAI, PIÙ IMPARI A FARLO MEGLIO.<br />

MA SE NON HAI UN COTÈ INTELLETTUALE,<br />

CERTI RICONOSCIMENTI TARDANO AD ARRIVARE<br />

MICHELE PLACIDO<br />

CON IL DIRETTORE ARTISTICO<br />

DEL FOGGIA FILM FESTIVAL PINO BRUNO<br />

Sì, è vero, per un po’ <strong>di</strong> tempo il pubblico<br />

mi ha identificato con quel ruolo. Ma al<br />

commissario Cattani devo anche la popolarità<br />

ottenuta in tutto il mondo. E, poi,<br />

<strong>di</strong>pende anche dalla personalità<br />

dell’attore: subito dopo quell’esperienza,<br />

ho ripreso la mia attività teatrale con un<br />

pubblico che in genere snobba la televisione,<br />

lavorando con gran<strong>di</strong> registi come<br />

Strehler e Ronconi. Certo, non è stato<br />

facile ricominciare, ma è anche grazie a<br />

quel personaggio se ancora oggi ricevo<br />

grande cre<strong>di</strong>to in Francia, Germania, Inghilterra,<br />

Russia quando vado a presentare<br />

i miei film… All’estero, poi,<br />

l’atteggiamento è molto <strong>di</strong>verso: il pubblico<br />

inglese, per esempio, sa che un attore<br />

cinematografico può essere anche<br />

un attore teatrale. Per un breve periodo<br />

quel personaggio mi è rimasto addosso,<br />

ma se non lo avessi interpretato la mia<br />

carriera sarebbe stata più “normale”.<br />

6<br />

Da regista, che cosa la seduce in un<br />

attore o in un’attrice Per esempio,<br />

che cosa le ha fatto capire che Kim<br />

Rossi Stuart era perfetto per <strong>di</strong>ventare<br />

il bel René in “Vallanzasca”<br />

La prima proposta che mi fecero i produttori,<br />

per il ruolo <strong>di</strong> Vallanzasca, era Riccardo<br />

Scamarcio: forse, per statura fisica e somiglianza<br />

era più vicino al bel René. Kim è<br />

uno spilungone, trenta centimetri più alto<br />

<strong>di</strong> Vallanzasca (e ho sofferto molto per<br />

inquadrarlo), ma la sua statura <strong>di</strong> attore<br />

e la sua struttura mentale mi hanno fatto<br />

capire che poteva darmi qualcosa <strong>di</strong> più:<br />

Kim è un po’ mau<strong>di</strong>t, si porta appresso<br />

questo estremismo psicologico, ama i personaggi<br />

maledetti. Questo ruolo lo ha fatto<br />

impazzire: so che avrebbe dovuto girare<br />

un film con Favino e ha rifiutato perché,<br />

dopo che ti sei saziato con un personaggio<br />

come Vallanzasca, è <strong>di</strong>fficile trovare un<br />

ruolo altrettanto appassionante. Un regista<br />

è come un me<strong>di</strong>co, o uno psicanalista: in<br />

Kim ho in<strong>di</strong>viduato un’intensità psicologica<br />

che mi ha convinto.<br />

Inoltre, gli attori che vengono scelti<br />

da lei assistono a un’impennata delle<br />

loro carriere...<br />

È vero, quasi tutti gli attori che hanno<br />

lavorato con me hanno guadagnato i premi<br />

più importanti, dai David <strong>di</strong> Donatello ai<br />

Nastri d’Argento, e questo mi fa piacere.<br />

Credo che questo <strong>di</strong>penda dal fatto che<br />

io sono, comunque, un attore. L’attore è<br />

un essere molto fragile, a <strong>di</strong>spetto della<br />

sua immagine seducente. Da attore, conoscendoli,<br />

riesco dunque a entrare in comunicazione<br />

con loro e a sostenerli in questo<br />

percorso lavorativo meglio <strong>di</strong> un regista.<br />

Poi, curiosamente, ai prossimi David <strong>di</strong><br />

Donatello mi hanno negato la nomination<br />

come miglior regista per “Vallanzasca”:<br />

hanno nominato attori, <strong>di</strong>rettore della fotografia,<br />

ma non me. Ma io avrò detto<br />

qualcosa a queste persone, o no È accaduto<br />

lo stesso con “Romanzo Criminale”<br />

che ha vinto circa <strong>di</strong>eci David, ma non il<br />

premio per la miglior regia. Credo che alla<br />

base <strong>di</strong> tutto questo ci sia il non voler<br />

riconoscere che un attore possa essere più<br />

capace <strong>di</strong> un regista normale nell’ottenere<br />

<strong>di</strong> più dagli attori. È un aspetto un po’<br />

provinciale <strong>di</strong> un’istituzione come il David

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