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N 5 - dicembre 2012 - CIR Food

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Anno XXVII<br />

N 5 - <strong>dicembre</strong> <strong>2012</strong><br />

Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in Abbonamento postale 70% - CN/RE.<br />

CARTE IN TAVOLA<br />

PERIODICO DI APPROFONDIMENTO<br />

Alimentazione e Ristorazione sostenibile<br />

Linee guida Budget 2013<br />

Fare la differenza<br />

Inaugurazioni ed eventi


Editoriale<br />

Come generare fiducia nel futuro<br />

di Ermes Bonacini<br />

CARTE IN TAVOLA<br />

Periodico trimestrale diffuso<br />

gratuitamente ai soci di <strong>CIR</strong> food.<br />

Chiuso in redazione il 30.11.<strong>2012</strong><br />

Aut. Trib. RE n. 545 del 25/2/1983<br />

Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in<br />

Abbonamento postale 70% - CN/RE.<br />

Tassa riscossa – Taxe percue.<br />

Proprietà:<br />

<strong>CIR</strong> food Cooperativa<br />

Italiana di Ristorazione s.c.<br />

Via Nobel 19, 42124 Reggio Emilia<br />

Tel. 0522 53011, Fax 0522 530100<br />

www.cir-food.it<br />

carteintavola@cir-food.it<br />

A volte in autobus o al centro commerciale, da chi non fa il nostro mestiere, ci sentiamo<br />

dire che anche in tempo di crisi la gente deve pur sempre mangiare. Beati noi.<br />

Ma per le aziende di ristorazione organizzata non ci sono mai stati sonni tranquilli, neppure<br />

quando, in generale, andava bene: gare d’appalto al massimo ribasso dei prezzi<br />

o al massimo rialzo dei canoni in concessione, sul mercato penalizzazione di fatto delle<br />

aziende che applicano tutte le leggi ed i contratti di lavoro.<br />

Nonostante ciò la nostra cooperativa si è sviluppata moltissimo ed è ai primi posti nello<br />

scenario nazionale, non solo come volumi di attività, ma anche come percezione di<br />

azienda al top della qualità.<br />

Ora l’inflazione è arrivata al 3% e la crisi delle imprese taglia la domanda ed i prezzi dei<br />

pasti.<br />

Contribuisce a questo un quadro normativo penalizzante: con la “spending review” i<br />

prezzi dei pasti vengono ricontrattati al ribasso e con il famoso articolo 62 bisogna pagare<br />

a 30 giorni i prodotti alimentari, mentre gli arretrati di pagamento della Pubblica<br />

Amministrazione sono dieci volte più lunghi.<br />

Direttore Responsabile:<br />

Ermes Bonacini<br />

Comitato di Redazione:<br />

Giordano Curti, Daniela Fabbi,<br />

Maria Elena Manzini<br />

Redazione:<br />

Paola Di Franco, Anna Maria Faccin,<br />

Silvia Marmiroli, Giorgio Olivieri,<br />

Grazia Pacifico, Renato Pileri,<br />

Antonella Salvatore, Lorenza Toselli<br />

Hanno collaborato a questo numero:<br />

Valentina Bacchi, Sandra Banci,<br />

Luigi Buson, Elisa Castagnetti,<br />

Elvio Cimenis, Nicoletta De Gennaio,<br />

Donatella Ferraresi, Ezio Forapani,<br />

Ivan Lusetti, Rita Mantovani,<br />

Chiara Nasi, Gabriele Rinaldi,<br />

Giorgio Spaggiari, Carla Ticciati,<br />

Lorella Vignali<br />

In copertina:<br />

Bicchiere di Tullio Puglia, su gentile<br />

concessione della Pellegrino spa<br />

Impaginazione e Stampa:<br />

Cooperativa Sociale L’Olmo<br />

Montecchio Emilia (RE)<br />

Pubblicazione stampata su carta ecologica<br />

REVIVE OFFSET<br />

carta naturale totalmente riciclata<br />

senza utilizzo di cloro nè di sbiancanti attivi<br />

Ciliegina finale su questa torta tossica è la recente diffusa libertà di aprire bar e piccoli<br />

locali che cucinano e somministrano cibo in condizioni che a noi non sarebbero mai<br />

consentite e, per serietà, non lo vorremmo neppure.<br />

Si potrebbero enumerare anche altri problemi, come il fatto che le cooperative negli ultimi<br />

anni sono state caricate di tasse per presunte condizioni di privilegio che oggi nessuno<br />

ha più la faccia tosta di affermare.<br />

Ma se dei problemi è interessante l’analisi, ancora di più lo è la soluzione: noi la cerchiamo<br />

nel fattore umano, in cui crediamo pienamente e che ci incoraggia ad una pianificazione<br />

strategica delle nostre attività nei prossimi anni.<br />

Nel mondo delle imprese ci distinguiamo per la grande forza di una società di donne<br />

e di uomini che vogliono essere protagonisti del loro lavoro ed hanno l’ambizione di<br />

risultare i primi per professionalità, per spirito di squadra e per competitività del<br />

prodotto/servizio che offrono ai clienti, in uno spirito di partnership, compiendo tutti gli<br />

sforzi necessari.<br />

Con questi valori si nutre gran parte della nostra fiducia nel futuro.


Sommario<br />

ATTUALITA'<br />

Mensa Sana<br />

Ristorazione <strong>2012</strong><br />

Concluso l’Anno Internazionale delle Cooperative<br />

4<br />

6<br />

7<br />

mondo cir food<br />

Crisi e modello cooperativo: quali effetti e quali prospettive<br />

Linee guida Budget 2013<br />

<strong>CIR</strong> food: Qualità, Innovazione e premio SAP<br />

La storia di Nicoletta<br />

Fare la differenza<br />

Ristrutturato il centro pasti di Vimodrone<br />

Magione ha un nuovo centro pasti<br />

<strong>CIR</strong> food cresce ancora in Terra di Siena<br />

<strong>CIR</strong> food si consolida e cresce in Piemonte<br />

Ampliato il centro cottura comunale di Pieve di Cento<br />

Il gusto italiano DOP e IGP è in tavola da RITA<br />

<strong>CIR</strong> food al Salone del gusto<br />

Il Banqueting Gargantuà per i grandi eventi<br />

A Bolzano un’ottima cucina per tutti i gusti<br />

Adotta un punto nascita in Congo<br />

Ripartite a Modena tutte le attività<br />

Alluvione in Toscana<br />

8<br />

10<br />

11<br />

12<br />

13<br />

14<br />

15<br />

15<br />

16<br />

16<br />

17<br />

18<br />

19<br />

20<br />

20<br />

21<br />

21<br />

sezioni soci<br />

È morto Pietro Bertolini<br />

Eudania – Le farfalle di Lele<br />

Reggio Emilia – Grande successo della serata di beneficienza<br />

Reggio Emilia – I soci in gita a Roma<br />

Modena – I corsi di cucina di Rita Carino<br />

Prossime iniziative in programma a Modena e Milano<br />

22<br />

22<br />

23<br />

23<br />

23<br />

24<br />

rubriche<br />

Dicono di noi<br />

Alimentazione e benessere<br />

Ricetta<br />

Auguri di Natale<br />

25<br />

26<br />

27<br />

27<br />

CARTE IN TAVOLA <strong>2012</strong><br />

Numero 5 3


ATTUALITA’<br />

ALIMENTAZIONE<br />

Mensa sana<br />

Ristorazione sostenibile nelle scuole per stimolare il dialogo tra gli<br />

attori della ristorazione collettiva per un pasto salubre<br />

4<br />

I prodotti biologici sembrano non conoscere<br />

flessioni: nei primi sei mesi del<br />

<strong>2012</strong> hanno avuto un incremento del<br />

6%. Il dato, rilevato da Nomisma in<br />

una ricerca effettuata per Pentapolis<br />

– Associazione per la Responsabilità<br />

Sociale – dimostra che nonostante la<br />

crisi, gli italiani fanno ancora molta attenzione<br />

a ciò che mangiano. Si rileva<br />

però che sono aumentati anche i consumi<br />

di private label, i ricorsi ai discount<br />

e ai primi prezzi.<br />

La recessione economica tocca quindi<br />

anche il settore alimentare. E se da un<br />

lato, appunto, crescono i consumi di<br />

prodotti bio, dall’altro si registra un potenziale<br />

rischio per la salute poiché<br />

gli acquisti sono stati riconfigurati riducendo<br />

ad esempio il consumo di frutta<br />

e verdura.<br />

Secondo i dati della ricerca il consumo<br />

giornaliero di frutta e verdura<br />

è ancora dentro i quantitativi raccomandati<br />

dall’OMS, ma se si osserva<br />

il dato si nota che non più del 4%<br />

della popolazione consuma le 5<br />

porzioni indicate dall’Organizzazione<br />

Mondiale della Sanità (Indagine<br />

multiscopo ISTAT - “Aspetti della vita<br />

quotidiana” – 2010). Inoltre c’è un<br />

altro fattore allarmante: tra gli adolescenti<br />

15-17 anni circa il 33%<br />

non consuma neanche una porzione<br />

di frutta o verdura al giorno<br />

(tale quota è comunque alta anche<br />

nella popolazione italiana in generale,<br />

19%). Il trend di consumo di frutta<br />

e verdura è dunque in forte ribasso:<br />

si è passati da un consumo annuo<br />

nel 2000 di 450 kg a famiglia a 347<br />

kg nel 2011 (-23%).<br />

Accanto a questo dato, ce n’è un altro<br />

che desta preoccupazione: circa 1,8<br />

CARTE IN TAVOLA <strong>2012</strong><br />

Numero 5<br />

milioni di ragazzi tra i 6 e 17 anni<br />

hanno problemi di eccesso di peso<br />

(sovrappeso e obesità). Si tratta di più<br />

di un quarto della popolazione in quella<br />

fascia di età (26,2%).<br />

Diventa quindi sempre più importante<br />

fare attività di informazione e formazione<br />

sui bambini e sui genitori circa le<br />

buone abitudini alimentari. Il bambino<br />

sviluppa le sue preferenze alimentari<br />

già in età prescolare. I genitori sono<br />

dunque il primo vettore che determina<br />

il bambino a sviluppare gusti e comportamenti<br />

alimentari più o meno corretti.<br />

L’Osservatorio Nomisma sui Consumi<br />

Alimentari ha condotto in questo senso<br />

un’indagine per valutarne le abitudini.<br />

Nelle famiglie dove i genitori mangiano<br />

frutta e verdura ogni giorno<br />

in almeno 2 occasioni, anche i figli<br />

hanno una maggiore propensione<br />

al consumo (il 75% consuma frutta e<br />

verdura ogni giorno a fronte del 54%<br />

“...la scuola con la sua formazione aiuta i bambini<br />

e i ragazzi a rafforzare le buone abitudini.”<br />

dei bambini inseriti in nuclei familiari<br />

con genitori il cui consumo è sporadico<br />

o casuale).<br />

Oltre che dai genitori, la formazione<br />

di comportamenti alimentari viene influenzata<br />

anche dalla pubblicità dei<br />

prodotti. L’indagine mostra, infatti, che<br />

solo il 2% delle famiglie è influenzata<br />

dalla pubblicità nella motivazione di acquisto<br />

abituale, ma ha comunque un<br />

ruolo rilevante: il 9% dei responsabili<br />

acquisti intervistati ha dichiarato che<br />

spesso capita di mettere nel carrello<br />

un prodotto alimentare proprio perché<br />

stimolato dalla pubblicità. Preoccupa<br />

come nelle famiglie con figli minori di<br />

12 anni tale percentuale salga al 15%<br />

(contro il 7,5% delle altre famiglie). Anche<br />

la presenza di gadget è un fat-<br />

tore diretto di impulso all’acquisto:<br />

il 16% delle famiglie con figli minori di<br />

12 anni riferisce di avere frequenti occasioni<br />

di acquisto di prodotti alimentari<br />

dettate dalla presenza di omaggi (contro<br />

l’8% delle altre).<br />

Con oltre 2,2 milioni di pasti ogni anno<br />

serviti per la ristorazione scolastica, anche<br />

la scuola con la sua formazione<br />

aiuta i bambini e i ragazzi a rafforzare<br />

le buone abitudini.<br />

La scuola è, infatti, un’occasione importante<br />

per realizzare attività di educazione<br />

alimentare volte a correggere<br />

i comportamenti scorretti e per mettere<br />

in pratica comportamenti sostenibili.<br />

La presenza di cibi sentinella<br />

di un’alimentazione non corretta nella<br />

dieta quotidiana dei bambini è elevatissima:<br />

il 36% dei bambini 6-11 anni<br />

ha bevuto bibite gasate il giorno prima<br />

dell’intervista e il 30% ha mangiato patatine<br />

(indagine realizzata da Nomisma<br />

- Swg nell’ambito del progetto Frutta<br />

nelle Scuole realizzato dal Ministero<br />

delle Politiche Agricole).<br />

In questo 12 novembre senso si inserisce <strong>2012</strong>il progetto<br />

di Pentapolis, Spazio MENS(A) Europa SANA - Ristorazione<br />

Sostenibile nelle scuole.<br />

Via IV Novembre, 149 - Roma<br />

A fine novembre si è svolto il primo<br />

seminario che ha fatto incontrare tutti<br />

gli attori della ristorazione scolastica<br />

– pubblica amministrazione centrale e<br />

“Spazio Europa, gestito dall’Ufficio d’informazione per l’Italia del Parlamento<br />

Europeo e dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea”<br />

Pro<br />

9.15<br />

9.30<br />

Paol<br />

svilup<br />

Nico<br />

10.00<br />

Mass<br />

Ales<br />

10.15<br />

Fran<br />

- Fon<br />

Marc<br />

- Scu<br />

10.40<br />

flue<br />

Silvia<br />

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Dirett<br />

11.00<br />

SALU<br />

Ales<br />

Rola<br />

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Dietis<br />

Gius<br />

quali<br />

Agric<br />

Silvio<br />

za de<br />

Anto<br />

- Mov<br />

Valer<br />

Cultu


locale, aziende della ristorazione,<br />

produttori, società civile - con l’obiettivo<br />

di stimolare una discussione<br />

e la realizzazione di un Manifesto di<br />

buone pratiche per tracciare un indirizzo<br />

centrato sulla salubrità e sostenibilità<br />

del settore.<br />

“Il progetto MENS(A) SANA – spiega<br />

Massimiliano Pontillo, Presidente<br />

di Pentapolis – vuole contribuire a<br />

diffondere una corretta informazione<br />

e formazione alimentare, in armonia<br />

con la natura e l’ambiente, educare<br />

i bambini e i loro genitori sull’importanza<br />

delle buone abitudini alimentari,<br />

sia per la tutela della salute personale<br />

che per quella dell’ambiente<br />

che ci circonda. Per questo motivo<br />

abbiamo creato un Osservatorio<br />

che effettuerà ricerche in ambito alimentare<br />

e sulle abitudini di acquisto<br />

delle famiglie italiane. Inoltre vogliamo<br />

mettere a confronto i decisori<br />

pubblici con le aziende operanti nel<br />

settore e la società civile per realizzare<br />

un Libro Bianco che incentivi e<br />

promuova le migliori esperienze”.<br />

Il Progetto MENS(A) SANA ha l’adesione<br />

del Presidente della Repubblica<br />

e i patrocini del Ministero della<br />

Salute e della Provincia di Roma.<br />

Partner scientifico è FOSAN, Fondazione<br />

per lo Studio degli Alimenti<br />

e la Nutrizione, Nomisma è invece<br />

il partner tecnico. Aderiscono AIAB,<br />

ANDID, Cittadinanzattiva, Coldiretti,<br />

Kyoto Club, Legambiente, MOIGE,<br />

Unione Nazionali Consumatori e<br />

WWF, CAR – Centro Agroalimentare<br />

Roma, <strong>CIR</strong> food e INNOVA e con il<br />

supporto dell’Università di Roma La<br />

Sapienza, dell’Università di Roma<br />

Tor Vergata, della Scuola Superiore<br />

di Management Sant’Anna di Pisa<br />

e del CIISCAM - Centro Interuniversitario<br />

Internazionale di Studi sulle<br />

Culture Alimentari Mediterranee.<br />

Bevande alcoliche ai minori<br />

Divieto di vendita ai minori di 18 anni<br />

Divieto di somministrazione ai minori di anni 16<br />

La recente L. 189/<strong>2012</strong> entrata in vigore l’11<br />

novembre introduce importanti norme in tema<br />

di bevande alcoliche, come il divieto di vendita<br />

di bevande alcoliche ai minori di 18 anni e<br />

l’obbligo di richiesta da parte del venditore di<br />

un documento di identità, tranne che nel caso<br />

in cui la maggiore età sia manifesta. In caso di<br />

violazione della suddetta norma, è prevista una<br />

sanzione pecuniaria da € 250 a € 1.000 e, se il<br />

fatto è commesso più di una volta, la sanzione<br />

aumenta (da € 500 a € 2.000) con la sospensione<br />

dell’attività per tre mesi.<br />

Il divieto vale anche per i distributori automatici<br />

qualora non consentano la rilevazione dei<br />

dati anagrafici dell’utilizzatore attraverso sistemi<br />

di lettura ottica dei documenti; nei casi di<br />

recidiva la sanzione sale da € 1.000 a € 25.000<br />

con la sospensione dell’attività per tre mesi.<br />

Per quanto riguarda la somministrazione, invece,<br />

rimane fermo l’art. 689 del codice penale,<br />

che prevede il divieto di somministrazione di<br />

bevande alcoliche ai minori di anni 16 o ad infermi<br />

di mente.<br />

Pertanto, i titolari di pubblici esercizi saranno<br />

tenuti al rispetto del limite della maggiore età<br />

solo nel caso di vendita di bevande alcoliche<br />

per asporto, con annesso obbligo di richiesta<br />

del documento, mentre per il servizio di somministrazione<br />

al bancone o al tavolo il limite<br />

rimarrà quello dei 16 anni.<br />

Si raccomanda la massima attenzione da parte<br />

del personale <strong>CIR</strong> food, soprattutto nei bar<br />

aperti al pubblico.<br />

CARTE IN TAVOLA <strong>2012</strong><br />

Numero 5 5


ATTUALITA’<br />

RISTORAZIONE<br />

Ristorazione <strong>2012</strong><br />

La partecipazione di <strong>CIR</strong> food all’appuntamento biennale dei professionisti<br />

della ristorazione moderna<br />

6<br />

Ristorazione <strong>2012</strong> è il più importante meeting<br />

italiano dedicato ai manager della<br />

Ristorazione moderna.<br />

In due giorni di incontri, convegni e dibattiti<br />

vengono affrontati i principali temi del<br />

settore con tutte le voci del mondo della<br />

ristorazione organizzata.<br />

Al convegno di apertura il prof. Michele<br />

Tiraboschi dell’Università di Modena e<br />

Reggio Emilia ha individuato nuovi approcci<br />

e soluzioni relative alle problematiche<br />

dei contratti di lavoro nel mondo<br />

della ristorazione, poi Luciano Sbraga<br />

Direttore FIPE ha evidenziato “La crisi del<br />

piatto”, descrivendo come sono cambiati<br />

i consumi alimentari in Italia e in Europa.<br />

Sbraga ha stimato, nel <strong>2012</strong>, un’ulteriore<br />

caduta del 3,3% dei consumi fuori casa<br />

a famiglia e ha sottolineato la grande<br />

frammentazione delle imprese di ristorazione<br />

in Italia (409 imprese di ristorazione<br />

per 100.000 abitanti) rispetto al Regno<br />

Unito (n° 185 imprese X 100.000 ab.).<br />

Infine Lino Stoppani Presidente Fipe e<br />

Ilario Perotto Presidente Angem hanno<br />

analizzato l’attuale situazione congiunturale<br />

che riduce i margini di guadagno<br />

delle imprese di ristorazione. Queste ultime,<br />

ha continuato Perotto, devono far riconoscere<br />

sempre più la propria identità<br />

e valore aumentando il peso specifico in<br />

termini di influenza, considerata la funzione<br />

sociale che agiscono.<br />

Il Presidente <strong>CIR</strong> food Ivan Lusetti ha<br />

partecipato al convegno sui consumi alimentari<br />

visti in relazione ai problemi della<br />

sostenibilità, dal titolo “Lo spreco che<br />

avanza: da cibo a rifiuto”, analizzando le<br />

cause che determinano gli sprechi alimentari<br />

e quali atteggiamenti mettere in<br />

atto per ridurli nella ristorazione. <strong>CIR</strong> food<br />

CARTE IN TAVOLA <strong>2012</strong><br />

Numero 5<br />

in questo campo è efficiente nel ridurre<br />

gli sprechi che incidono direttamente sui<br />

margini finali creando costi per l’azienda<br />

stessa. “Le aziende virtuose, come la<br />

nostra”, afferma Lusetti, “hanno adottato<br />

sofisticati software informatici e si sono<br />

nel tempo organizzate per: ordinare<br />

esclusivamente e con precisione quantitativa<br />

ciò che è previsto in capitolato<br />

e dal menù del giorno, tenere rigorosamente<br />

monitorate le giacenze magazzino<br />

con procedure operative che evidenziano<br />

le scadenze dei prodotti e le rimanenze.<br />

In alcune realtà scolastiche, continua<br />

Lusetti, come per esempio le scuole di<br />

Roma siamo alla consegna giornaliera<br />

delle materie prime, oltretutto con filiera<br />

bio dedicata. <strong>CIR</strong> food si avvale di due<br />

piattaforme distributive: una per il secco<br />

e surgelato e una per l’ortofrutta.<br />

In questo modo si pratica concretamente<br />

l’attenzione al prodotto locale, si<br />

inquina di meno (meno fornitori e meno<br />

consegne) e si ha la tracciabilità precisa<br />

dei prodotti.<br />

Infine Lusetti ha indicato le diverse responsabilità<br />

che generano sprechi,<br />

coinvolgendo tutti gli operatori dell’intera<br />

filiera alimentare, comprese quelle insite<br />

nei capitolati generate dagli influenzatori<br />

tecnici, amministrativi e politici.<br />

“La soluzione per ridurre gli sprechi è -<br />

conclude Lusetti - elaborare capitolati di<br />

gara con la condivisione e il coinvolgimento<br />

di tutti: enti committenti, consumatori<br />

finali, asl o sian, produttori e aziende di<br />

ristorazione che saranno chiamate a gestire<br />

i servizi, nell’ottica di trovare le migliori<br />

soluzioni per ogni contesto di riferimento.”<br />

Al convegno sulla ristorazione scolastica<br />

dal titolo “Come progettare un<br />

menu coniugando piacere, salute e<br />

costi” ha partecipato il cuoco <strong>CIR</strong> food<br />

Massimo Iori che dopo aver presentato<br />

qualche dato <strong>CIR</strong> food nel settore<br />

scuole (4.040 dipendenti in forza nel<br />

settore della ristorazione scolastica, circa<br />

35.000.000 pasti /anno e un fatturato<br />

specifico di segmento di 160.600.000 €,<br />

65% la percentuale di prodotti biologici,<br />

ecc.) si è soffermato sulla professionalità<br />

delle risorse umane.<br />

“In <strong>CIR</strong> food operano cuochi specializzati<br />

- ha affermato Iori - che lavorano<br />

con grande esperienza, professionalità<br />

e passione. In particolare quelli della<br />

ristorazione scolastica dimostrano di<br />

avere un forte senso di responsabilità<br />

e attenzione in quanto cucinano per un<br />

utenza molto delicata: i bambini. Impegno<br />

e competenze derivano, oltre che da<br />

caratteristiche individuali, da un percorso<br />

formativo che l’azienda annualmente<br />

programma per questa specifica categoria<br />

professionale, attraverso corsi presso<br />

la struttura formativa interna denominata<br />

Accademia <strong>CIR</strong> food”.<br />

Massimo Iori<br />

Massimo Iori ha poi spiegato qualche accorgimento<br />

e novità per rendere i menù<br />

più appetibili ai bambini. Ad esempio<br />

per far mangiare più verdura e legumi ci<br />

si può inventare nuovi modi di cucinarli:<br />

sformati, hamburger di verdure, ecc…<br />

giocando anche con i colori delle materie<br />

prime. Ha concluso dicendo come<br />

nell’ambito del servizio di ristorazione<br />

scolastica <strong>CIR</strong> food proponga progetti di<br />

educazione alimentare che hanno come<br />

obiettivo la divulgazione di una corretta<br />

cultura dell’alimentazione, importante<br />

per i bambini nella loro delicata<br />

fase di crescita.


COOPERAZIONE<br />

Concluso l’Anno Internazionale<br />

delle Cooperative<br />

Il 20 novembre <strong>2012</strong> nella sede delle<br />

Nazioni Unite di New York, il Segretario<br />

Generale Ban Ki-moon ha dichiarato<br />

ufficialmente concluso l’Anno Internazionale<br />

delle Cooperative alla presenza<br />

delle delegazioni di molti paesi membri<br />

e dei rappresentanti del movimento cooperativo<br />

internazionale.<br />

Le Nazioni Unite hanno sancito il <strong>2012</strong><br />

Anno Internazionale delle Cooperative<br />

al fine di evidenziare il lavoro che ogni<br />

giorno 1 miliardo di soci in ogni angolo<br />

della terra svolgono in forma cooperativa<br />

per migliorare la propria vita e quella<br />

della propria comunità. Più di un miliardo<br />

di persone nel mondo, infatti, sono<br />

membri di cooperative, una forma di<br />

impresa che a livello globale produce<br />

più di 100 milioni di posti di lavoro, il<br />

20% in più delle multinazionali - secon-<br />

paesi, per promuovere l’economia cooperativa<br />

come modello in grado di rispondere<br />

alle esigenze di sviluppo che<br />

emergono ad ogni latitudine e in ogni<br />

settore della vita sociale ed economica.<br />

Attraverso una straordinaria varietà<br />

di forme organizzative, le cooperative<br />

hanno dimostrato di operare efficacemente<br />

in contesti tra loro molto diversi,<br />

dall’ambito agricolo a quello manifatturiero,<br />

dai servizi alla persona alle produzioni<br />

ad alto contenuto tecnologico.<br />

“Le cooperative ricordano alla comunità<br />

internazionale che è possibile conciliare<br />

la redditività economica con la responsabilità<br />

sociale” - Ban Ki-moon,<br />

Segretario Generale dell’ONU.<br />

Per la Presidente mondiale della Alleanza<br />

Cooperativa Internazionale (ICA),<br />

Dame Pauline Green, i dodici mesi<br />

che stanno per concludersi hanno costituito<br />

un’occasione di straordinaria<br />

importanza per la crescita di consapevolezza<br />

riguardo al fenomeno cooperativo.<br />

In particolare, la capacità<br />

dell’economia cooperativa di superare<br />

la crisi mondiale con risultati migliori rispetto<br />

alle altre forme di impresa, pone<br />

cooperativa. Manchester è stata anche<br />

l’occasione per presentare il World Cooperative<br />

Monitor, un nuovo strumento<br />

tecnico scientifico che riporterà i dati<br />

economici delle più grandi organizzazioni<br />

cooperative e mutue a livello<br />

globale con l’intento di dimostrare che<br />

le cooperative sono un modello di<br />

business di successo e contribuiscono<br />

in termini concreti all’occupazione,<br />

alla stabilità economica e<br />

allo sviluppo sostenibile.<br />

“Questi nuovi dati non solo dimostrano<br />

che le cooperative hanno dimensioni<br />

importanti, ma anche che questa ampia<br />

portata è sostenibile di fronte alle<br />

difficili condizioni economiche globali”,<br />

ha detto Charles Gould, Direttore<br />

Generale di ICA. “In più, con un valore<br />

della produzione annuale complessivo<br />

pari a 1.975,6 miliardi di dollari statunitensi<br />

per le sole 300 cooperative top,<br />

questo è un settore che non gioca un<br />

ruolo secondario, ma è a tutti gli effetti<br />

una forza economica globale di primo<br />

piano”.<br />

Nel corso della convention di Manchester<br />

10.000 persone hanno partecipato<br />

“Le cooperative ricordano alla comunità internazionale che è possibile<br />

conciliare la redditività economica con la responsabilità sociale.” (Ban Ki-moon)<br />

do le statistiche ICA (International Cooperatives<br />

Alliance). Cifre importanti,<br />

che spesso non vengono tenute nella<br />

dovuta considerazione nel discorso<br />

economico globale, forse a causa della<br />

dimensione in gran parte locale delle<br />

realtà cooperative, frazionate in una miriade<br />

di esperienze, divise da barriere<br />

culturali e distanze geografiche.<br />

Durante la Cerimonia di chiusura è<br />

stata fatta una riflessione sulle iniziative<br />

assunte, a livello globale e di singoli<br />

le premesse per una crescita ulteriore<br />

nel corso del prossimo decennio.<br />

La cerimonia di chiusura dell’Anno Internazionale<br />

delle Cooperative è stato<br />

l’atto finale di una serie di iniziative<br />

che ha visto nel Cooperatives United<br />

Expo il suo momento clou. La Fiera,<br />

organizzata dall’ICA, si è svolta dal 31<br />

ottobre al 2 novembre presso il “Cooperative<br />

Group” di Manchester, dove<br />

in uno dei suoi sobborghi, Rochdale,<br />

nacque ufficialmente nel 1844 la prima<br />

agli oltre 200 eventi in programma, tra<br />

seminari, laboratori per scuole, visite<br />

alla cooperative di Rochdale, conferenze<br />

e dibattiti. Più di 4.000 i delegati<br />

internazionali. Per l’Italia sono intervenuti,<br />

tra gli altri, Simone Fabbri, dell’Agenzia<br />

Cooperare sull’esperienza delle<br />

cooperative di Libera Terra che gestiscono<br />

beni confiscati alla mafia, e Dora<br />

Iacobelli, Presidente della Commissione<br />

Pari Opportunità di Legacoop nazionale,<br />

che ha parlato del lavoro delle<br />

donne cooperatrici.<br />

CARTE IN TAVOLA <strong>2012</strong><br />

Numero 5 7


MONDO cir food<br />

FIDUCIA NEL FUTURO<br />

Crisi e modello cooperativo:<br />

quali effetti e quali prospettive<br />

Intervista al Presidente Ivan Lusetti<br />

Nonostante l’anno difficile e la crisi<br />

che investe l’intera economia del<br />

paese, ci si chiede come <strong>CIR</strong> food è<br />

in grado di tutelare i propri soci.<br />

Mi sento di anticipare che chiuderemo<br />

positivamente anche il bilancio <strong>2012</strong>, in<br />

linea con le previsioni del budget, nonostante<br />

le numerose calamità che ci<br />

sono capitate: le poderose nevicate di<br />

inizio anno che ci hanno fatto perdere<br />

oltre 500.000 pasti, il terremoto che<br />

ha colpito pesantemente le province di<br />

Ferrara, Modena, Reggio Emilia e Mantova<br />

e le ultime alluvioni in Toscana che<br />

hanno coinvolto alcune nostre strutture<br />

finite sotto il fango.<br />

A ciò si aggiungono alcuni provvedimenti<br />

del governo, iniqui e punitivi per<br />

il nostro settore: la spending review<br />

che ci ha imposto la riduzione del 5%<br />

dei prezzi negli ospedali rinegoziando<br />

le nostre offerte fatte in sede di gara,<br />

con il rischio di impoverire un servizio<br />

altamente delicato come quello sanitario;<br />

la legge 20/<strong>2012</strong> che all’art. 62 ci<br />

ha imposto da ottobre di pagare i prodotti<br />

alimentari freschi a 30 giorni e a<br />

60 giorni il resto, pena pesanti sanzioni<br />

nel caso di ritardo nel pagamento che<br />

vanno da € 500 a € 500.000 quando<br />

paradossalmente subiamo pesantissimi<br />

ritardi nei pagamenti da parte delle<br />

pubbliche amministrazioni che hanno<br />

portato lo scaduto in <strong>CIR</strong> food ad oltre<br />

60 milioni di euro.<br />

Denunciamo questi fatti ma nel frattempo,<br />

come sempre, ci rimbocchiamo<br />

le maniche per far fronte ai problemi<br />

con energia e determinazione con<br />

l’obiettivo di essere più forti nel mercato,<br />

competitivi nelle nostre performance<br />

e garantire un lavoro sicuro ai nostri<br />

dipendenti.<br />

Così è stato anche per gli interventi sul<br />

terremoto dove abbiamo messo in sicurezza<br />

i nostri locali senza aspettare<br />

i contributi pubblici, pur continuando a<br />

sperare che arrivino.<br />

Per approfondire il tema, cala l’occupazione<br />

nelle aziende, il debito<br />

pubblico sta raggiungendo i 2.000<br />

miliardi di euro con tutte le ricadute<br />

negative sui servizi pubblici e conseguentemente<br />

sulle attività di <strong>CIR</strong><br />

food, cosa pensate di fare<br />

Personalmente credo che l’inizio del<br />

2013 vedrà un acuirsi della crisi con<br />

ulteriori effetti sull’occupazione, determinando<br />

un inasprimento della competizione<br />

sul mercato fatta sempre più sul<br />

contenimento dei costi.<br />

Purtroppo proseguirà un periodo di<br />

bassa crescita che ci vedrà impegnati,<br />

come d’altra parte già fatto quest’anno,<br />

sulla riduzione degli sprechi e sul<br />

miglioramento delle marginalità gestionali.<br />

Ciò premesso la strategia di<br />

<strong>CIR</strong> food prevede inoltre uno sviluppo<br />

prudente ma costante, basato sul radicamento<br />

territoriale, crescita in nuove<br />

aree geografiche e acquisizione di appalti<br />

con grandi volumi.<br />

Molti pensano che chi opera nella ristorazione<br />

sia fortunato, tanto crisi o<br />

non crisi tutti continueranno a mangiare…<br />

Nulla di più sbagliato, da una parte la<br />

perdita progressiva di potere d’acquisto<br />

delle famiglie deprime i consumi inducendo<br />

cambi nello stile di vita orientati<br />

a ridurre la spesa individuale, dall’altra<br />

operiamo all’interno del mondo produttivo,<br />

il progressivo calo degli occupati<br />

ha come effetto immediato il calo dei<br />

“...con l’obiettivo di essere più forti nel mercato,<br />

competitivi nelle nostre performance e<br />

garantire un lavoro sicuro ai nostri dipendenti.”<br />

Ivan Lusetti, Presidente <strong>CIR</strong> food<br />

pasti. La cosa che però più ci preoccupa<br />

è la concorrenza sleale, fondata sul<br />

lavoro precario, sulla parziale evasione<br />

contributiva e fiscale, sulla significativa<br />

presenza di fenomeni di corruzione negli<br />

appalti. Da qui un appello alle istituzioni<br />

e in particolare ai sindacati: non si<br />

può continuare a chiedere alle aziende<br />

virtuose come <strong>CIR</strong> food di aumentare<br />

i costi e dall’altra assistere impotenti<br />

al dilagare di lavoratori e imprese che<br />

operano più o meno nel sommerso,<br />

tutto ciò nel tempo se non fermato farà<br />

sparire le imprese serie e corrette; per<br />

rendercene conto basta oggi guardare<br />

lo stato del mondo delle costruzioni per<br />

capire la gravità del fenomeno.<br />

In Italia si registra un alto costo del<br />

lavoro e bassi salari, <strong>CIR</strong> food come<br />

si muove<br />

Tutto ciò è vero, le imposte sul costo<br />

del lavoro sono tante e gravose (basti<br />

pensare all’Irap) e fino ad oggi chi<br />

sviluppava occupazione e produceva<br />

posti di lavoro veniva solo più tassato<br />

a scapito di chi, nel frattempo, faceva<br />

speculazione finanziaria: occorre necessariamente<br />

cambiare politiche ed<br />

indirizzi economici a tutela del lavoro e<br />

8<br />

CARTE IN TAVOLA <strong>2012</strong><br />

Numero 5


dei salari, la cui ripresa potrà contribuire<br />

alla crescita dei consumi e conseguentemente<br />

della produzione.<br />

Da 2 anni alcune misure governative<br />

sperimentali premiano l’occupazione (in<br />

particolar modo femminile) riducendone<br />

la fiscalità diretta: è solo un inizio, ma ci<br />

auguriamo che queste forme diventino<br />

strutturali e che il recente Accordo sulla<br />

produttività firmato dalle parti sociali nello<br />

scorso novembre diventi concreto, premiando<br />

le realtà virtuose come la nostra<br />

cooperativa.<br />

Inoltre, per quanto ci riguarda, eroghiamo<br />

il ristorno ai soci come forma<br />

premiante e di integrazione salariale:<br />

in Italia, negli ultimi anni, siamo stati tra i<br />

pochi a darlo e continueremo ad operare<br />

per avere risultati economici che ci consentano<br />

di distribuirlo anche in futuro.<br />

<strong>CIR</strong> food è una cooperativa di lavoro:<br />

ci saranno riflessi sull’occupazione<br />

e se si come si pensa di contenere<br />

il problema<br />

Il calo dei pasti già registrato dopo<br />

l’estate in alcune nostre strutture e la<br />

necessità di mantenere la produttività,<br />

determineranno inevitabilmente in<br />

alcuni casi, per fortuna ancora pochi,<br />

la riduzione delle ore lavorate. Al riguardo<br />

abbiamo già fatto ricorso alla cassa<br />

integrazione, dopo aver ridotto l’utilizzo<br />

delle ore straordinarie e del lavoro somministrato<br />

(ex interinale). In altre situazioni<br />

particolari, per difendere la nostra occupazione,<br />

abbiamo internalizzato alcune<br />

attività come pulizie e trasporti.<br />

In <strong>CIR</strong> food continuerà comunque a<br />

crescere il numero degli occupati frutto<br />

delle nostre politiche di sviluppo e acquisizione<br />

di quote di mercato. Prosegue<br />

inoltre, nonostante le ristrettezze<br />

economiche e con tutte le prudenze del<br />

caso, la nostra politica di investimenti,<br />

da una parte mirata ad allungare la vita<br />

delle nostre attività e quindi del lavoro<br />

annesso e dall’altra all’innovazione per<br />

renderci più competitivi.<br />

Ma in questo difficile momento <strong>CIR</strong><br />

food possiede le risorse finanziarie e<br />

la liquidità per far fronte a tutte queste<br />

situazioni<br />

Come noto i nostri mezzi sono dati<br />

dalle riserve accumulate negli anni, dal<br />

capitale sociale e sul piano finanziario<br />

dal prestito da soci e dai finanziamenti<br />

bancari.<br />

Innanzitutto occorre una premessa:<br />

per la sopravvivenza delle imprese che<br />

operano negli appalti è necessario che<br />

lo Stato paghi puntualmente i propri<br />

debiti cosi come previsto dalle direttive<br />

europee e questo tanto più in un periodo<br />

come quello attuale in cui le risorse<br />

finanziarie a disposizione delle imprese<br />

sono sempre più scarse. Poiché abbiamo<br />

forti dubbi che questa situazione<br />

possa cambiare in tempi ravvicinati,<br />

abbiamo cercato di organizzarci facendo<br />

leva sulle nostre capacità associate<br />

alla nostra usuale sobrietà e prudenza.<br />

Quindi abbiamo potenziato l’attività di<br />

sollecito e recupero dei crediti per regolarizzare<br />

il più possibile gli incassi.<br />

Inoltre sfruttando la buona valutazione<br />

di cui godiamo presso il sistema bancario,<br />

abbiamo attivato operazioni finanziarie<br />

per potenziare la nostra liquidità,<br />

anche sfruttando parte dei crediti verso<br />

il pubblico. Il nostro ricorso al sistema<br />

bancario è sempre stato molto limitato<br />

potendo contare sull’alternativa del<br />

prestito sociale. Adesso però abbiamo<br />

ritenuto che non fosse opportuno contare<br />

troppo sugli apporti dei nostri soci<br />

dal momento che la crisi incide pesantemente<br />

anche sulle loro disponibilità.<br />

Recenti crisi cooperative hanno<br />

messo in discussione lo strumento<br />

del prestito da soci, <strong>CIR</strong> food al riguardo<br />

come si comporta<br />

Personalmente ritengo il prestito da<br />

soci una leva fondamentale per la vita<br />

delle cooperative e ne ribadisco l’importanza<br />

come fonte di risorsa finanziaria.<br />

Alcuni recenti casi di crisi di cooperative<br />

ci hanno però insegnato che<br />

il ricorso al prestito sociale va fatto nel<br />

rispetto di alcuni principi fondamentali.<br />

Primo fra tutti la considerazione generale<br />

che il prestito dei soci è una testimonianza<br />

di fiducia che va ricambiata<br />

gestendo la risorse acquisite nel massimo<br />

della trasparenza e correttezza<br />

degli impieghi.<br />

In <strong>CIR</strong> food viene usato per sostenere<br />

investimenti solidi e remunerativi nei<br />

tanti territori dove siamo presenti, garantendo<br />

così la continuità del lavoro.<br />

Inoltre la raccolta viene fatta nel rispetto<br />

di un equilibrato rapporto con i mezzi<br />

propri della cooperativa, come per altro<br />

previsto dalla legge.<br />

Infine un’ultima domanda: qual è la<br />

ricetta che ha garantito una crescita<br />

continua e soprattutto una sana tenuta<br />

anche in questo momento difficile<br />

Impegno, passione, integrità morale,<br />

coinvolgimento, voglia di lavorare e rispetto<br />

delle persone: queste le nostre<br />

linee guida che rappresentano anche i<br />

valori del mondo cooperativo.<br />

Il nostro comportamento è stato quello<br />

di guardare sempre al futuro con la<br />

giusta fiducia, di tenere i piedi per terra<br />

e di pensare che innovazione e qualità<br />

del lavoro e del prodotto, se usati con<br />

buon senso, pagano e sono vincenti.<br />

Infine in previsione della crisi abbiamo<br />

per tempo adottato contromisure adeguate,<br />

quali politiche di efficientamento<br />

continuo, contenimento progressivo<br />

dei costi ed in particolare, come già<br />

detto, lotta agli sprechi, temi su cui le<br />

nostre azioni continueranno anche in<br />

futuro. Inoltre abbiamo sostenuto politiche<br />

salariali eque e trasparenti a tutti<br />

i livelli ed esempi interni ed esterni di<br />

comportamenti sani e corretti.<br />

Accanto a tutto ciò, ci tengo a dirlo, ha<br />

influito positivamente la nostra caratteristica<br />

di essere, dalla nascita, cooperativa<br />

unitaria. Forti della nostra positiva<br />

esperienza ci sentiamo di insistere<br />

affinchè il processo di integrazione fra<br />

le centrali cooperative che ha dato vita<br />

all’ACI (Alleanza Cooperative Italiane)<br />

proceda senza indugio: ne guadagnerà<br />

la competitività dell’intero sistema cooperativo<br />

e non meno importante si potranno<br />

ridurre alcuni costi.<br />

“...ritengo il prestito da soci una leva<br />

fondamentale per la vita delle<br />

cooperative e ne ribadisco<br />

l’importanza come fonte di<br />

risorsa finanziaria.”<br />

CARTE IN TAVOLA <strong>2012</strong><br />

Numero 5 9


MONDO cir food<br />

BUDGET<br />

Linee guida budget 2013<br />

di Chiara Nasi, Vice Presidente Vicario <strong>CIR</strong> food<br />

10<br />

Gli ultimi mesi dell’anno rappresentano, per<br />

tutte le imprese, sia il momento di riflessione<br />

e di valutazione sull’andamento dell’attività<br />

dell’anno in corso, che il momento in cui si<br />

rende necessario guardare al futuro nell’ottica<br />

di ridefinire e ricollocare attività e risorse.<br />

Stiamo approntando il budget 2013 e<br />

devo ammettere che è più complicato del<br />

solito, non solo perché persiste un contesto<br />

economico molto difficile, ma anche perché<br />

sussistono ancora troppe incertezze<br />

soprattutto dal lato normativo che sono determinanti<br />

nelle scelte e nelle decisioni che<br />

saremo chiamati a prendere.<br />

Mi riferisco, solo per citarne alcune, agli effetti<br />

della spending review che per ora si è<br />

limitata ad agire sulla sanità e non in modo<br />

completo (a gennaio ci sarà un’ulteriore decurtazione<br />

del 5% dei prezzi su beni e servizi),<br />

ma presto sarà la volta di altri importanti<br />

settori nei quali noi operiamo; all’impatto<br />

dell’art. 62 (L.20/<strong>2012</strong>) che influisce negativamente<br />

sul nostro flusso di cassa, poiché<br />

ci obbliga a pagare i nostri fornitori a 30 e<br />

a 60 giorni, quando riceviamo mediamente<br />

i pagamenti con un ritardo di circa 180<br />

giorni e punte fino a 2 anni, determinando<br />

così una perdita di liquidità immediata difficilmente<br />

colmabile; all’incertezza su come<br />

sarà applicata la legge di recepimento della<br />

normativa europea che finalmente impone<br />

al pubblico e al privato il rispetto di tempi di<br />

pagamento ben più ristretti (30 e 60 gg); a<br />

quali benefici ci porterà l’annunciata riduzione<br />

del cuneo fiscale sul costo del lavoro.<br />

“La vita è come andare in bicicletta:<br />

se vuoi stare in equilibrio devi muoverti.” (Einstein)<br />

CARTE IN TAVOLA <strong>2012</strong><br />

Numero 5<br />

Insomma incertezze che ci obbligano a previsioni<br />

davvero difficili, soprattutto nei numeri<br />

e a simulazioni che potranno variare di giorno<br />

in giorno fino alla definitiva approvazione<br />

e applicazione di queste nuove disposizioni.<br />

Anche i parametri di riferimento preannunciano<br />

una stagione dura soprattutto perché<br />

il nostro obiettivo principale è quello di raggiungere<br />

la neutralità fra costi e ricavi, purtroppo<br />

però l’inflazione media è del 3,2%, la<br />

nostra previsione di aumento della materia<br />

prima è del 2,5%, la stima di aumento del<br />

costo del lavoro del 3% e l’incremento dei<br />

prezzi di vendita del 2%. Con queste premesse<br />

il nostro lavoro sarà ancora più sfidante,<br />

davvero degno di un’azienda competitiva<br />

come <strong>CIR</strong> food.<br />

Il piano commerciale, nel nostro core business<br />

della ristorazione collettiva, prevede<br />

uno sviluppo prudente ma costante che<br />

ci garantirà di restare fra le prime imprese<br />

del settore. Le azioni da mettere in campo<br />

avranno a riferimento le linee guida del nostro<br />

piano strategico, che ne delinea gli elementi<br />

di fondo: il radicamento territoriale, lo<br />

sviluppo in aree geografiche dove non siamo<br />

presenti e l’acquisizione di appalti con<br />

grandi volumi.<br />

La ristorazione commerciale dovrà essere<br />

rivitalizzata con proposte innovative,<br />

format essenziali e low cost.<br />

La spending review ha già colpito anche il<br />

segmento buoni pasto con la riduzione del<br />

valore dei buoni della PA, ma si continuerà<br />

a puntare sul buono pasto elettronico e sulla<br />

tecnologia NFC che stanno suscitando<br />

molto interesse perché ben rispondono alle<br />

nuove esigenze di semplificazione, di tracciabilità<br />

e di integrazione con altri servizi, soprattutto<br />

per i grandi clienti.<br />

Anche sul piano gestionale le sfide non<br />

mancano: se i volumi crescono poco e si<br />

perde marginalità vanno aggredite subito<br />

le due componenti principali di costo che<br />

sono la materia prima e il lavoro, con un metodo<br />

sistematico di progettazione e controllo.<br />

Vanno pianificati tutti i processi affinché<br />

fra il costo presunto e il costo effettivo ci sia<br />

la minima differenza.<br />

Poi vanno tenuti monitorati e contenuti tutti<br />

gli altri costi: gli energetici, i trasporti, le manutenzioni,<br />

i costi generali attraverso una<br />

mini spending review interna.<br />

Si dovrà continuare a lavorare sulla produttività<br />

estesa a tutti i livelli organizzativi e non<br />

solo gestionali: andranno diffuse le buone<br />

pratiche per imparare dai modelli virtuosi,<br />

si dovrà tendere alla semplificazione dei<br />

processi anche attraverso una maggiore<br />

flessibilità organizzativa per generare<br />

Chiara Nasi, Vice Presidente <strong>CIR</strong> food<br />

valore riducendo gli sprechi. Si dovrà diventare<br />

più efficienti e più creativi nel pensare<br />

a proposte migliorative rispetto alle attività<br />

quotidiane.<br />

Il rispetto dei tempi dovrà essere sempre più<br />

una costante non solo per i ruoli produttivi<br />

ma anche per quelli indiretti, tutti dovranno<br />

avere obiettivi temporali precisi: ciò che<br />

non si fa oggi non sempre si può fare domani,<br />

o per lo meno non è detto che abbia<br />

lo stesso esito in termini di efficacia. “Se non<br />

rispetto il tempo, perdo tempo”.<br />

Resta determinante anche per il 2013 l’area<br />

finanziaria. Gli investimenti permangono<br />

un elemento cardine che accompagna<br />

il nostro sviluppo e che caratterizza la<br />

nostra modalità di operare fidelizzando i<br />

nostri clienti; certo le disponibilità di liquidità<br />

sono più compromesse rispetto al passato<br />

e dovremo agire con maggiore prudenza e<br />

parsimonia puntando ad investimenti mirati<br />

ed essenziali.<br />

La volontà è quella di affrontare il 2013 con<br />

un sano realismo, nel senso che dobbiamo<br />

essere consapevoli delle difficoltà, le dobbiamo<br />

conoscere e superare dandoci obiettivi<br />

sostenibili, per raggiungerli davvero senza<br />

allentare mai la tensione sulla prosperità<br />

della nostra cooperativa.<br />

Ci aspetta una bella sfida, come ogni anno<br />

del resto, ma con la consapevolezza di essere<br />

tra le imprese più competitive del mercato<br />

l’affronteremo con la stessa determinazione<br />

e caparbietà con cui abbiamo sempre<br />

lavorato mettendo in campo le nostre elevate<br />

competenze, le nostre distintività specialistiche<br />

e il contributo di tutti.


INNOVAZIONE<br />

<strong>CIR</strong> food: Qualità e Innovazione<br />

Campagna Nazionale Galgano <strong>2012</strong><br />

La “Campagna Nazionale Qualità e<br />

Innovazione” è un’importante Campagna<br />

di Comunicazione promossa<br />

dal Gruppo Galgano che ricorre dal<br />

1989 per promuovere il ruolo strategico<br />

di Qualità e Innovazione a beneficio<br />

del Sistema Paese.<br />

La Campagna Nazionale Qualità in Italia<br />

ha ottenuto l’adesione del Presidente della<br />

Repubblica, che dal 2009 le ha conferito<br />

come riconoscimento la Speciale Medaglia<br />

Presidenziale e il patrocinio dei principali<br />

Ministeri.<br />

Ogni anno riunisce in un Movimento di Comunicazione<br />

centinaia di aziende italiane<br />

private e pubbliche di ogni settore merceologico<br />

e dimensione.<br />

Anche <strong>CIR</strong> food, azienda leader nella<br />

ristorazione collettiva, aderisce a questo<br />

progetto, in quanto qualità e innovazione<br />

sono da sempre tra gli assi<br />

portanti della sua mission.<br />

“Nel piano strategico <strong>2012</strong>-2015 abbiamo<br />

previsto di superare i 600 Milioni di<br />

Euro di fatturato. Per raggiungere questo<br />

importante obiettivo - ha dichiarato<br />

la Vice Presidente <strong>CIR</strong> food Chiara<br />

Nasi - occorre il determinante supporto<br />

di tutte le leve aziendali: risorse umane<br />

competenti e motivate, una comunicazione<br />

integrata d’impresa per consolidare<br />

la nostra reputazione, progetti efficaci<br />

e processi sempre più efficienti, veloci e<br />

semplificati grazie alla dotazione di nuovi<br />

sistemi informatici. Consideriamo, infatti,<br />

l’innovazione una tra le leve più importanti<br />

per continuare ad essere competitivi sul<br />

mercato”.<br />

Premio SAP per l’innovazione tecnologica<br />

<strong>CIR</strong> food si conferma tra le società italiane leader nell’implementazione di sistemi SAP vincendo il<br />

bronzo qualità <strong>2012</strong> ed un premio all’innovazione tecnologica.<br />

SAP Italia ha aderito all’iniziativa<br />

EMEA dei SAP Quality Awards, il<br />

premio che SAP assegna alle migliori<br />

implementazioni realizzate<br />

seguendo principi di qualità, pianificazione<br />

ed esecuzione di successo.<br />

<strong>CIR</strong> food ha vinto per il secondo<br />

anno consecutivo il premio SAP<br />

Quality Award Italia aggiudicandosi<br />

il terzo posto per l’implementazione<br />

del proprio sistema di<br />

Business Planning & Consolidation<br />

SAP BPC v10.0. A <strong>CIR</strong> food<br />

è stato inoltre assegnato anche il<br />

premio “New Business Application<br />

Award” all’innovazione,<br />

per aver riprogettato ed implementato<br />

in tempi stretti l’intero sistema<br />

di Business Intelligence<br />

basandolo sulla piattaforma SAP<br />

HANA (high-performance analytic<br />

appliance).<br />

Grazie alla consolidata collaborazione<br />

con B4C Consulting, società<br />

di consulenza per progetti di<br />

business intelligence, <strong>CIR</strong> food è<br />

stata in grado di rinnovare i propri<br />

sistemi per le analisi di business<br />

migliorando ulteriormente il progetto<br />

che ha valso il primo premio<br />

SAP Quality Award nel 2011.<br />

La cerimonia italiana è avvenuta<br />

il 13 novembre presso La Quinta<br />

de Jarama, Madrid, ad una cena<br />

esclusiva dedicata ai clienti italiani<br />

che hanno partecipato all’edizione<br />

<strong>2012</strong> di SAPPHIRENOW.<br />

In funzione dell’imminente messa<br />

in funzione del sistema gestionale<br />

integrato SAP, previsto per l’inizio<br />

del 2013, la Direzione Sistemi<br />

Informativi ha anticipato i tempi<br />

adeguando la piattaforma per il<br />

controllo di gestione ed ha introdotto<br />

nuovi strumenti di analisi<br />

che permetteranno a <strong>CIR</strong> food di<br />

estendere il controllo sulle proprie<br />

attività.<br />

“Forti dell’esperienza degli anni<br />

passati abbiamo concluso il rinnovo<br />

dell’intero sistema di Business<br />

Intelligence in soli sei mesi parallelamente<br />

all’implementazione del<br />

nuovo sistema gestionale - spiega<br />

Giorgio Spaggiari Responsabile<br />

Sistemi e Infrastruttura Informatica<br />

di <strong>CIR</strong> food - Questa nuova<br />

piattaforma, che ci permette già<br />

oggi di pianificare il budget delle<br />

innumerevoli strutture produttive,<br />

ci garantirà, a partire dall’anno<br />

prossimo, di sostenere l’incremento<br />

dei dati permettendone l’analisi<br />

complessiva e di dettaglio in<br />

tempi estremamente veloci”.<br />

Nei giorni successivi dell’evento<br />

EMEA SAPPHIRE, svoltosi alla feria<br />

de Madrid dal 13 al 15 Novembre,<br />

Giorgio Spaggiari e Davide<br />

Rota (Presidente di B4C Consul-<br />

ting) hanno sostenuto una conferenza<br />

e svariate interviste in cui<br />

e’ stato possibile presentare agli<br />

esperti del settore, il progetto che<br />

porterà la nostra complessa realtà<br />

aziendale a semplificare ed efficientare<br />

le proprie performance.<br />

Giorgio Spaggiari riceve il premio da Luisa Arienti,<br />

Amministratore Delegato SAP Italia<br />

CARTE IN TAVOLA <strong>2012</strong><br />

Numero 5 11


MONDO cir food<br />

STORIE D’IMPRESA<br />

12<br />

La storia di Nicoletta<br />

Con il secondo numero di Carte in Tavola continuiamo a raccontare storie della nostra cooperativa,<br />

ricordando che <strong>CIR</strong> food è la somma virtuosa di tante persone, tanti gruppi di lavoro e<br />

professionalità che tutti i giorni lavorano con assiduità, senso di responsabilità ed appartenenza,<br />

portando il proprio prezioso contributo per il raggiungimento degli obiettivi aziendali.<br />

Pensiamo, quindi, che sia giusto condividere le esperienze di colleghi che, come noi, lavorano per<br />

il successo della nostra impresa, raccontando esempi di quotidianità.<br />

La persona di cui parliamo oggi è Nicoletta De Gennaro membro del Consiglio d’Amministrazione e Assistente di Produzione<br />

dell’area Centro Sud.<br />

Nicoletta De Gennaro<br />

CARTE IN TAVOLA <strong>2012</strong><br />

Numero 5<br />

Nicoletta, raccontaci chi sei e cosa fai…<br />

Sono Nicoletta e ormai da ben 17 anni ho<br />

la fortuna di lavorare in un’impresa cooperativa<br />

come <strong>CIR</strong> food. Sono entrata come<br />

Assistente di Produzione nel lontano 1995<br />

per occuparmi della commessa scolastica<br />

vinta a Civitavecchia e Ladispoli. Un<br />

ruolo molto complesso e articolato, con<br />

mille sfaccettature, che mi vede impegnata<br />

a 360 gradi per cercare di garantire<br />

sempre il miglior servizio ai nostri clienti.<br />

Come hai imparato a svolgere questo<br />

mestiere<br />

Ho iniziato il mio percorso lavorativo in <strong>CIR</strong><br />

food avendo a disposizione principalmente<br />

un bagaglio colmo di passione, motivazione<br />

e voglia di fare. Le competenze<br />

specialistiche le ho acquisite direttamente<br />

sul campo, grazie alle diverse esperienze<br />

che ogni giorno dovevo essere in grado<br />

di affrontare: di sicuro nel nostro lavoro<br />

non si smette mai di imparare e anche<br />

oggi, ogni giorno, ho l’opportunità di scoprire<br />

qualcosa di nuovo. Inoltre <strong>CIR</strong> food<br />

mi ha dato la possibilità di affinare la mia<br />

preparazione attraverso alcuni corsi di formazione<br />

che mi hanno permesso di migliorare<br />

in primis da un punto di vista tecnico-professionale<br />

poi anche di sviluppare<br />

quelle abilità interpersonali, fondamentali<br />

per poter conseguire i risultati richiesti.<br />

Ti ricordi quali sono state le tappe fondamentali<br />

del tuo percorso lavorativo<br />

Poco dopo la mia assunzione, appena il<br />

tempo di riuscire ad inserirmi a pieno nel<br />

contesto aziendale, abbiamo purtroppo<br />

dovuto affrontare un periodo molto difficile<br />

dettato dalla perdita di alcuni importanti<br />

appalti. Ripercorrendo la mia lunga storia,<br />

sicuramente ricordo questo passaggio<br />

come uno dei momenti più cruciali e delicati<br />

che però mi ha permesso di conoscere<br />

e apprezzare ancora meglio l’impresa<br />

nella quale lavoro: infatti, data l’evidente<br />

difficoltà incontrata, la mia permanenza<br />

in azienda non era di certo scontata, ma<br />

ho ben presto imparato che <strong>CIR</strong> food ha<br />

voluto preservare ogni posto di lavoro,<br />

decidendo di puntare sulle persone e<br />

di ripartire proprio da loro. Ho deciso di<br />

rimboccarmi le maniche e, anche se non<br />

faceva parte del mio specifico ruolo, ho<br />

cercato di aiutare nello sviluppo dell’attività<br />

commerciale al fine di migliorare la<br />

situazione nella quale eravamo capitati:<br />

fortunatamente con la forza e l’aiuto di<br />

tutti siamo riusciti a conquistare altre commesse<br />

che ci hanno permesso di ripristinare<br />

una situazione più positiva.<br />

Che importanza ha avuto la collaborazione<br />

tra di voi<br />

L’essere riusciti a creare con il tempo, con<br />

il sacrificio e il profondo impegno una<br />

squadra affiatata in grado di affrontare<br />

le difficoltà più ardue, sicuramente ha rappresentato<br />

uno degli aspetti più vincenti<br />

ed importanti. Se ognuno di noi avesse<br />

lavorato pensando esclusivamente al proprio<br />

“orticello” di certo non saremmo riusciti<br />

a raggiungere questi risultati.<br />

Quali sono le caratteristiche fondamentali<br />

del ruolo di Assistente di Produzione<br />

Tutti i giorni è importante verificare la produttività,<br />

ma soprattutto riuscire a mantenere<br />

un certo equilibrio all’interno delle<br />

diverse strutture. Uno degli aspetti che<br />

mi piace di più del mio lavoro è senz’altro<br />

la possibilità e allo stesso tempo la<br />

necessità di costruire relazioni e rapporti<br />

con le persone. Non è facile riuscire a<br />

creare gruppi di lavoro coesi ed equilibrati<br />

nell’ottica del comune raggiungimento<br />

dell’obiettivo: è fondamentale prestare<br />

attenzione ad ogni singola persona<br />

cercando di ascoltarla, coinvolgerla e responsabilizzarla,<br />

facendo percepire l’importanza<br />

di essere parte di un processo<br />

più ampio che comporta lo sviluppo e la<br />

crescita della nostra impresa. Per questo<br />

motivo, almeno una volta al mese, organizziamo<br />

una riunione dove ho la possibilità<br />

di confrontarmi con i colleghi delle<br />

strutture per ascoltare i loro eventuali<br />

problemi e per cercare con loro continue<br />

soluzioni che soddisfino i nostri clienti:<br />

sono convinta che se ami il tuo lavoro,<br />

lo fai meglio e con più leggerezza.<br />

Tu ora sei Consigliere di Amministrazione<br />

e vieni da un’esperienza di Presidente<br />

Sezione Soci di Roma: cosa vuol dire<br />

essere soci di <strong>CIR</strong> food<br />

Il socio è parte integrante dell’impresa,<br />

può partecipare attivamente alla vita della<br />

cooperativa dando il suo fondamentale<br />

contributo. Con onore e passione ho cercato<br />

di svolgere il ruolo di Presidente della<br />

sezione soci, pur non essendo stato facile<br />

all’inizio riuscire a trasmettere il significato<br />

vero e proprio di essere soci, soprattutto a<br />

coloro che provenivano da esperienze precedenti<br />

negative. Non ci siamo per questo<br />

scoraggiati e al contrario con entusiasmo<br />

siamo andati avanti ed i numeri dei soci in<br />

continuo aumento ci hanno fatto capire<br />

che siamo riusciti a condividere i valori<br />

nei quali abbiamo sempre creduto.<br />

Per concludere, qual è il valore aggiunto<br />

che ognuno di noi potrebbe dare<br />

A parte le competenze tecniche, di certo<br />

importanti, è necessario che ogni<br />

lavoratore metta in campo quotidianamente<br />

le passione e il senso di<br />

responsabilità nell’attività che svolge:<br />

non bisogna mai dimenticare il rispetto<br />

per le persone e il fatto che, grazie<br />

all’aiuto del singolo, insieme è possibile<br />

raggiungere risultati straordinari.


FORMAZIONE<br />

Fare la differenza<br />

Le competenze per competere<br />

di Giordano Curti, Direttore Risorse Umane<br />

Oggi assistiamo ad un mercato in cui<br />

crollano i volumi ed aumenta la domanda<br />

qualitativa (che tra l’altro mette al centro<br />

la sfida alla semplicità e l’etica d’impresa),<br />

in cui vi è una perdita della distinzione tra<br />

i prodotti, in cui aumenta l’incertezza e si<br />

riduce la discrezionalità.<br />

In questo contesto economico mutevole<br />

che sta cambiando i suoi paradigmi e in<br />

cui l’unica certezza è che non sarà mai più<br />

come prima, la differenza competitiva devono<br />

farla le imprese con la loro distintività<br />

nel governo del business e delle persone.<br />

Diventa, quindi, fondamentale domandarsi<br />

<strong>CIR</strong> food quale posizionamento<br />

“distintivo” vuole avere e quali professionalità<br />

servono: noi siamo una società<br />

di persone in forma cooperativa e la motivazione<br />

e il coinvolgimento diretto delle<br />

persone (anche in quanto soci) è un’opportunità<br />

per fare la differenza.<br />

A questo proposito, <strong>CIR</strong> food ha sviluppato<br />

un modello delle competenze<br />

aziendali con l’intento di definire quali<br />

sono gli elementi caratterizzanti del suo<br />

fare impresa e gli indirizzi, i punti di riferimento<br />

per le sue persone: oltre alle necessarie<br />

competenze tecniche (ovvero<br />

conoscere il proprio mestiere), vi sono<br />

altre competenze legate alla sfera personale<br />

(ovvero i proprio comportamenti con<br />

gli altri) e al modo di lavorare pensando al<br />

business.<br />

Le competenze di business sono<br />

quattro e rappresentano i punti cardinali<br />

da seguire nel proprio agire quotidiano:<br />

1) orientamento al cliente, ovvero<br />

saper gestire la propria attività tenendo<br />

conto delle aspettative e delle esigenze<br />

del cliente considerandolo un patrimonio<br />

dell’impresa, 2) generare valore, ovvero<br />

produrre valore aggiunto nella propria attività<br />

usando al meglio le risorse disponibili<br />

e generando il massimo dei benefici per<br />

gli interlocutori, 3) integrazione organizzativa,<br />

ovvero lavorare avendo in mente<br />

il risultato finale, integrando le proprie<br />

competenze con quelle dei colleghi per<br />

raggiungere l’obiettivo comune, 4) semplificazione,<br />

ovvero rendere semplici i<br />

processi ed eliminare ciò che non genera<br />

valore, riducendo gli sprechi di risorse.<br />

Il maggior valore per <strong>CIR</strong> food sono le<br />

tante persone che ne fanno parte, una<br />

somma di intelligenze diverse, ognuna<br />

con i propri talenti e capacità: compito<br />

dell’impresa è mobilitare ed orientare queste<br />

energie verso un obiettivo comune per<br />

cui lavorare ed aiutarsi. Così come il piano<br />

strategico <strong>2012</strong>-2015 definisce gli indirizzi<br />

e il percorso da seguire, le competenze<br />

definiscono come dobbiamo essere attrezzati,<br />

ci aiutano a scalare e raggiungere<br />

le vette che ci aspettano.<br />

In linea con questo modello, nel mese di<br />

novembre è stata realizzata un’importante<br />

iniziativa formativa sullo sviluppo delle<br />

competenze di business che ha coinvolto<br />

oltre 200 figure apicali dell’impresa: lo<br />

scopo era realizzare un momento di apprendimento,<br />

ma soprattutto di condivisione<br />

di un linguaggio e di una cultura<br />

d’impresa.<br />

Oltre ad approfondimenti teorici, le persone<br />

si sono confrontate attraverso suggestivi<br />

lavori didattici alquanto interattivi<br />

(provate a chiedere loro delle improbabili<br />

trasmissioni radiofoniche sui killer della<br />

competitività o della divertente, ma sudata<br />

fatica, nella costruzione di un’automobile<br />

di carta), dimostrando che le competenze<br />

che migliorano la competitività si possano<br />

imparare, agire e diffondere... e siano poi<br />

le persone a fare la differenza! Inoltre, fare<br />

cose diverse e meglio degli altri vuol dire<br />

essere “distintivi” e, per questo, essere<br />

competitivi.<br />

In conclusione, avere dei punti di riferimento<br />

e lavorare su una visione prospettica<br />

che sappia anticipare il mercato, significa<br />

avere un futuro come cooperativa, come<br />

lavoratori e soci. Allora sarà, poi, nostro<br />

compito allenarci per le sfide che ci aspettano,<br />

farci trovare preparati guardando<br />

avanti con sguardo lungo e positivo, valorizzando<br />

la nostra distintività ed il nostro<br />

modo di fare impresa con le persone, credendoci<br />

e facendocelo riconoscere, dal<br />

mercato e dai nostri interlocutori.<br />

CARTE IN TAVOLA <strong>2012</strong><br />

Numero 5 13


MONDO cir food<br />

SVILUPPO<br />

Ristrutturato il centro pasti<br />

di Vimodrone<br />

Area Lombardia. <strong>CIR</strong> food, in coerenza<br />

con la strategia di valorizzazione del<br />

territorio in cui opera e di orientamento<br />

al cliente, ha effettuato, nei mesi di<br />

luglio e agosto <strong>2012</strong>, un importante<br />

intervento di ristrutturazione del centro<br />

pasti di Vimodrone in provincia di Milano.<br />

Nel centro che serve la refezione scolastica<br />

del Comune di Vimodrone per<br />

circa 1.000 pasti al giorno, di cui 70<br />

diete alimentari (dovute a intolleranze o<br />

a precetti religiosi) lavora un gruppo di<br />

30 persone tra cuochi, dietisti ed altri<br />

specialisti del settore.<br />

Grazie agli interventi di ristrutturazione il<br />

centro pasti ha acquisito una capacità<br />

produttiva di oltre 1.800 pasti al giorno<br />

in grado così di offrire un servizio<br />

di ristorazione anche per altre utenze,<br />

quali aziende, privati del territorio e pasti<br />

domiciliari per la zona.<br />

“<strong>CIR</strong> food conferma la volontà di investire<br />

in qualità ed innovazione – afferma<br />

Ivan Lusetti Presidente <strong>CIR</strong> food<br />

- continuando il proprio radicamento<br />

territoriale per valorizzare il servizio di<br />

ristorazione sempre più vicino alle esigenze<br />

del cliente”.<br />

“Come Amministrazione Comunale siamo<br />

molto soddisfatti del lavoro fatto,<br />

con questo intervento raggiungiamo<br />

i migliori standard di qualità richiesti<br />

dall’Asl – hanno commentato il sindaco<br />

Antonio Brescianini e l’Assessore<br />

all’Istruzione, Fabio Casati – Abbiamo<br />

inaugurato una struttura che garantisce<br />

da un lato, un ambiente di lavoro<br />

più consono per chi ci opera, dall’altro<br />

una migliore attenzione e qualità del<br />

prodotto che finisce sulla tavola dei nostri<br />

studenti”.<br />

La cerimonia inaugurale e la visita al<br />

Centro Pasti si è tenuta sabato 24 novembre<br />

alla presenza del Sindaco di<br />

Vimodrone Antonio Brescianini, del<br />

Presidente <strong>CIR</strong> food Ivan Lusetti, Ivar<br />

Bonafè e Lorena Galimberti dell’area<br />

Lombardia.<br />

14<br />

Il gruppo di lavoro del Centro Pasti di Vimodrone<br />

CARTE IN TAVOLA <strong>2012</strong><br />

Numero 5


Magione ha un nuovo centro pasti<br />

Taglio del nastro inaugurale<br />

Divisione Eudania. Alla presenza del<br />

Sindaco di Magione Massimo Alunni<br />

Proietti e del Presidente <strong>CIR</strong> food<br />

Ivan Lusetti, si è tenuta Sabato 17<br />

novembre l’inaugurazione e la visita del<br />

Centro di Produzione Pasti di Magione<br />

in Via Santa Giuliana, località Bacanella,<br />

a pochi chilometri da Perugia.<br />

L’attività del nuovo Centro di Produzione<br />

Pasti di proprietà <strong>CIR</strong> food, progettato<br />

con elementi innovativi di sostenibilità<br />

ambientale, è iniziata lo scorso<br />

settembre.<br />

Il centro serve la ristorazione scolastica<br />

del Comune di Magione per circa<br />

1.000 pasti al giorno. Grazie ad una<br />

capacità produttiva di oltre 2.000<br />

pasti al giorno il Centro è in grado di<br />

offrire un servizio di ristorazione anche<br />

per altre utenze, aziende, privati del<br />

territorio e pasti domiciliari per tutto il<br />

bacino perugino.<br />

“Il nostro dovere – ha commentato il<br />

sindaco Massimo Alunni Proietti – è<br />

quello di garantire alle famiglie la qualità<br />

del servizio mensa. La scelta fatta negli<br />

anni Novanta, dove anche io amministravo<br />

in veste di assessore, si è rivelata<br />

nel tempo la scelta più lungimirante<br />

non solo per le garanzie igienico-alimentari<br />

e la qualità del servizio, ma per<br />

il suo stesso mantenimento visto che<br />

molti comuni limitrofi, a causa dell’impossibilità<br />

di contenerne i costi, sono<br />

stati costretti a sospenderlo. Purtroppo<br />

le attuali difficoltà in cui si dibattono<br />

tutte le amministrazioni comunali ci costringono<br />

a fare delle scelte. Quello che<br />

possiamo affermare è che le nostre<br />

priorità sono i servizi alla persona per<br />

cui scuola, servizi socio-assistenziali e<br />

cultura”.<br />

Il presidente Lusetti, nel suo intervento,<br />

ha parlato delle difficoltà avute<br />

dall’azienda nell’ultimo anno conseguenti<br />

a terremoti, alluvioni e altri eventi<br />

ma ha ribadito la volontà “di proseguire<br />

nell’incrementare gli investimenti di una<br />

cooperativa che dà lavoro in tutta Italia<br />

a undicimila persone e che, in questo<br />

territorio, che ha già visto l’apertura di<br />

un altro centro nel marscianese rappresentando<br />

così, in un momento di<br />

generale difficoltà, anche un’opportunità<br />

di lavoro visto che la manodopera<br />

viene scelta tra persone del posto”.<br />

<strong>CIR</strong> food cresce ancora<br />

in Terra di Siena<br />

Divisione Eudania. <strong>CIR</strong> food Divisione<br />

Eudania è in pieno sviluppo commerciale.<br />

Questa volta segnaliamo<br />

l’acquisizione di un appalto importante<br />

in provincia di Siena. Infatti dall’inizio<br />

del <strong>2012</strong> abbiamo vinto l’appalto<br />

del Comune di Castelnuovo<br />

Berardenga grosso centro agricolo<br />

nella Val d’Arbia. Andremo a gestire la<br />

fornitura dei pasti scolastici da “Villa<br />

Chigi”, una Casa di Riposo di nuova<br />

costruzione al cui interno è situata la<br />

cucina dove si effettua la produzione<br />

di circa 450 pasti giornalieri e dove<br />

sono impiegate 15 persone. Lo svi-<br />

luppo continua con l’acquisto della<br />

piccola azienda ”Gusto Toscano”<br />

che opera nella cucina all’interno della<br />

clinica privata “Casa di Cura Rugani”.<br />

Una struttura ospedaliera moderna<br />

dove vi sono reparti specialistici con<br />

delle eccellenze nazionali (Oculistica<br />

e Neurochirurgia). Qui si producono<br />

circa 120 pasti giornalieri. La struttura<br />

effettua anche banqueting per<br />

importanti clienti privati. Le persone<br />

occupate sono circa 10.<br />

Oltre a queste nuove acquisizioni sul<br />

territorio, da anni <strong>CIR</strong> food svolge le<br />

proprie attività nel comune di Montalcino<br />

dove gestisce la locale refezione<br />

scolastica, così come la refezione del<br />

comune di Poggibonsi avvalendosi<br />

del vicino Centro Pasti di Certaldo<br />

per i servizi di veicolato e alcuni Asili<br />

Nido di S. Gimignano, dove vengono<br />

fornite derrate crude, sempre dal<br />

centro pasti di Certaldo. E’ in portafoglio<br />

anche il Centro Studi della<br />

Regione Toscana a “Pineta Tocchi”<br />

sempre nel Senese, dove è presente<br />

un ristoro e bar per fornire un buon<br />

servizio ai partecipanti dei corsi interni<br />

dell’Istituzione Regionale.<br />

CARTE IN TAVOLA <strong>2012</strong><br />

Numero 5 15


MONDO cir food<br />

SVILUPPO<br />

<strong>CIR</strong> food si consolida e cresce<br />

in Piemonte<br />

Area Nord Ovest. <strong>CIR</strong> food sta puntando<br />

forte sul Piemonte, e su Torino<br />

in particolare: nonostante un mercato<br />

molto chiuso e la perdita di un paio di<br />

gestioni, lo sviluppo è andato avanti<br />

con l’acquisizione di Banca Intesa<br />

a Moncalieri, dello snack-bar del<br />

Politecnico a Mirafiori e della gestione<br />

della cucina della RSA Casa Serena.<br />

Senza dubbio, a fianco di un’oculata<br />

ricerca dei clienti potenziali, ci dev’essere<br />

di pari passo un investimento in<br />

risorse umane: da qui la decisione di<br />

puntare anche sulla creazione di una<br />

potenziale “spina dorsale” sul territorio,<br />

a sostegno dello sviluppo.<br />

Non a caso, quindi, torinesi sono la<br />

nuova Responsabile dell’Ufficio Qualità<br />

Prodotto e Sicurezza di Area ed il Responsabile<br />

Commerciale del territorio.<br />

Eccoli:<br />

Elisa Vico, dottoressa in Scienze Biologiche,<br />

vanta una solida esperienza<br />

nel settore, grazie a dodici anni di crescita<br />

umana e professionale in Gemeaz,<br />

dapprima come responsabile Assicurazione<br />

Qualità sull’Area Piemonte e<br />

poi, più nello specifico, Responsabile<br />

Qualità all’interno dell’appalto dell’azienda<br />

ospedaliera Molinette in Torino,<br />

dove, per un certo periodo, ha ricoperto<br />

anche un incarico gestionale.<br />

Alessandro Berto, 43 anni, nuovo<br />

Responsabile Commerciale sul territorio<br />

torinese, professionista nell’area<br />

marketing e vendite, con una consolidata<br />

esperienza nella commercializzazione<br />

di soluzioni ICT alle aziende, ma<br />

anche come formatore e consulente<br />

nello stesso ambito.<br />

Lo sviluppo di <strong>CIR</strong> food in Piemonte<br />

è iniziato soprattutto nella ristorazione<br />

aziendale ed universitaria e si sta allargando<br />

anche su altri fronti. Le premesse<br />

sono molto incoraggianti.<br />

Alessandro Berto e Elisa Vico<br />

Ampliato il centro cottura<br />

di Pieve di Cento<br />

16<br />

Area Emilia Est. Anche il Comune di<br />

Pieve di Cento (Bo) ha avuto danni ingenti<br />

a causa del sisma dello scorso 29<br />

maggio <strong>2012</strong>.<br />

Il 27 ottobre è stata però una bella giornata<br />

di festa ed insieme ad alcuni edifici<br />

scolastici temporanei, è stato inaugurato<br />

l’ampliamento del Centro pasti<br />

comunale, realizzato da <strong>CIR</strong> food in<br />

soli due mesi con un investimento di<br />

325.000 €.<br />

<strong>CIR</strong> food gestisce in Ati con Camst il<br />

servizio di ristorazione per le scuole comunali<br />

e la produzione per le case di<br />

riposo e i centri diurni di Pieve di Cento,<br />

San Giorgio in Piano e Funo, per un totale<br />

di 600 pasti al giorno.<br />

L’attività di ristorazione è ripresa il 24<br />

settembre.<br />

CARTE IN TAVOLA <strong>2012</strong><br />

Numero 5<br />

Personale del centro pasti di Pieve di Cento


il rito della pausa pranzo<br />

il rito della pausa pranzo<br />

il rito della pausa pranzo<br />

il rito della pausa pranzo<br />

il rito della pausa pranzo<br />

il rito della pausa pranzo<br />

il rito della pausa pranzo<br />

il rito della pausa pranzo<br />

il rito della pausa pranzo<br />

il rito della pausa pranzo<br />

il rito della pausa pranzo<br />

il rito della pausa pranzo<br />

il rito della pausa pranzo<br />

il rito della pausa pranzo<br />

il rito della pausa pranzo<br />

il rito della pausa pranzo<br />

il rito della pausa pranzo<br />

il rito della pausa pranzo<br />

il rito della pausa pranzo<br />

il rito della pausa pranzo<br />

il rito della pausa pranzo<br />

il rito della pausa pranzo<br />

RISTORAZIONE COMMERCIALE<br />

Il gusto italiano DOP e IGP<br />

è in tavola da RITA<br />

Da giovedì 4 ottobre i locali commerciali<br />

di <strong>CIR</strong> food propongono l’iniziativa gastronomica<br />

“Alla scoperta dei prodotti<br />

DOP e IGP”, 12 appuntamenti tematici<br />

con ricette a base di prodotti a marchio<br />

tutelato.<br />

Per un anno, ogni giovedì del mese, gli<br />

chef dei 55 ristoranti self service<br />

RITA, acronimo di Ristorazione Italiana,<br />

utilizzeranno alcune eccellenze alimentari<br />

del nostro Paese in quello che si prospetta<br />

come un viaggio gastronomico alla scoperta<br />

del gusto italiano.<br />

I prodotti a marchio tutelato selezionati<br />

sono un vero e proprio invito a tavola.<br />

A ottobre si è iniziato con la Mela Alto<br />

Adige igp, il mese successivo è stata la<br />

volta della Nocciola del Piemonte igp. Il<br />

<strong>2012</strong> si concluderà a <strong>dicembre</strong> con la<br />

Lenticchia di Castelluccio di Norcia igp.<br />

L’anno nuovo riprenderà con il Gorgon-<br />

zola dop, il Prosciutto di Parma dop e<br />

l’immancabile Parmigiano Reggiano<br />

dop, per virare poi a Nord con lo Speck<br />

Alto Adige igp e tornare verso il Centro-<br />

Sud assaggiando lo Zafferano dell’Aquila<br />

dop, la Cipolla Rossa di Tropea igp<br />

e il Pecorino Romano dop. Chiudono la<br />

rassegna due classici: la Mortadella Bologna<br />

igp e il Taleggio dop.<br />

Le ricette in programma spaziano dai<br />

risotti alle zuppe, dagli arrosti agli sformati,<br />

tutti accomunati da qualità e freschezza,<br />

i tratti distintivi della formula<br />

gastronomica dei locali RITA, studiata<br />

da <strong>CIR</strong> food per “incontrare” chi cerca<br />

una pausa pranzo all’insegna della<br />

bontà al giusto prezzo.<br />

Pranzare in un locale RITA significa anche<br />

riscoprire la stagionalità dei prodotti e,<br />

come in questo caso, le tipicità protette<br />

dei singoli territori, dando forma e sostanza<br />

a quella cultura dell’alimentazione che<br />

resta una priorità per la Cooperativa Italiana<br />

di Ristorazione.<br />

“Un viaggio gastronomico<br />

alla scoperta del gusto italiano.”<br />

Giuliano Gallini Direttore Commerciale<br />

e Marketing di <strong>CIR</strong> food, ha così commentato<br />

l’iniziativa: “Con gli appuntamenti<br />

dedicati al gusto italiano, RITA dimostra<br />

ancora una volta che i nostri valori della<br />

ristorazione – qualità, semplicità e tradizione<br />

– non passano mai di moda, anzi fanno<br />

la differenza quando si tratta di affrontare<br />

un mercato in divenire come quello della<br />

pausa pranzo”.<br />

<strong>CIR</strong> food, ti dedica il meglio del gusto.<br />

<strong>CIR</strong> food, ti dedica il meglio del gusto.<br />

Ogni giovedì del mese i nostri chef ti propongono un appuntamento tematico<br />

Ogni giovedì del mese con ricette i nostri a chef base ti di propongono prodotti DOP un e appuntamento IGP. tematico<br />

con ricette a base di prodotti DOP e IGP.<br />

ottobre<strong>2012</strong><br />

novembre<strong>2012</strong><br />

<strong>dicembre</strong><strong>2012</strong><br />

gennaio2013<br />

febbraio2013<br />

marzo2013<br />

ottobre<strong>2012</strong><br />

novembre<strong>2012</strong><br />

<strong>dicembre</strong><strong>2012</strong><br />

gennaio2013<br />

febbraio2013<br />

marzo2013<br />

aprile2013<br />

maggio2013<br />

giugno2013<br />

settembre2013<br />

ottobre2013<br />

novembre2013<br />

aprile2013<br />

maggio2013<br />

giugno2013<br />

settembre2013<br />

ottobre2013<br />

novembre2013<br />

CARTE IN TAVOLA <strong>2012</strong><br />

Numero 5 17


MONDO cir food<br />

EVENTI<br />

<strong>CIR</strong> food al Salone del Gusto<br />

Laboratorio gastronomico con l’Istituto Internazionale di Torino<br />

La collaudata collaborazione fra l’International<br />

School of Turin e <strong>CIR</strong><br />

food esce dal campus di Chieri (TO)<br />

ed è protagonista al recente Salone<br />

del Gusto di Torino, uno degli eventi<br />

internazionali più attesi, che in questa<br />

edizione ha registrato un’altissima partecipazione<br />

di pubblico.<br />

IST e <strong>CIR</strong> food sono stati invitati dalla<br />

rivista Giovani Genitori ad animare il laboratorio<br />

gastro - linguistico in inglese,<br />

analogamente a quanto proposto ad altre<br />

istituzioni prestigiose come il Goethe<br />

Institut per il tedesco e l’Alliance Francaise<br />

per il francese.<br />

Il risultato è stato un apprezzatissimo tea<br />

time durante il quale sono stati accolti<br />

molti visitatori di età e nazionalità diverse,<br />

intere famiglie e buongustai globe<br />

trotter. E’ stato scelto il tè perché è un<br />

alimento comune a molte nazioni e molte<br />

epoche, non appartiene a nessuna cultura<br />

ma ne unisce tante diverse, come<br />

di sopravvissuti all’attacco dell’11 settembre<br />

ROC ha avuto fin da subito un notevole<br />

impatto mediatico.<br />

“Grazie a questo riscontro dei media –<br />

continua Fekkak Mamoduh – abbiamo<br />

ricevuto notevoli contributi economici e ci<br />

siamo trovati a gestire molti soldi senza sapere<br />

bene come utilizzarli. Per questo siamo<br />

venuti in Italia a studiare il movimento<br />

cooperativo. Grazie a <strong>CIR</strong> food e al mondo<br />

cooperativo reggiano, che si sono proditenta<br />

di fare l’IST con la propria comunità<br />

internazionale.<br />

I cuochi <strong>CIR</strong> food hanno preparato non<br />

solo molte “variazioni sul tema tè”, dal<br />

Darjeeling tradizionale alla radice con aroma<br />

di arancia, ma anche un’intera rassegna<br />

di muffin (vaniglia, limone, cioccolato,<br />

frutti di bosco) e scones accompagnati da<br />

burro salato e marmellate di arance, lamponi,<br />

mirtilli e fragole che sono andati letteralmente<br />

a ruba.<br />

Con tutti si è chiacchierato – nel miglior stile<br />

di un salotto all’ora del tè - di scuola, di cibo<br />

e di gusto e quindi del Good School <strong>Food</strong><br />

project. Il GSF è un progetto nutrizionale<br />

dell’International School of Turin, che fissa<br />

le linee guida della mensa, a partire dall’importanza<br />

di una dieta sana ed equilibrata.<br />

Questo programma è diventando nel tempo<br />

ben più di un progetto di ristorazione<br />

scolastica ma quasi un brand di educazione<br />

alimentare.<br />

gnate in questo percorso educativo, di<br />

cui la presenza al Salone è stata una vetrina,<br />

dimostrando a centinaia di persone<br />

di trenta diverse nazionalità quanto sia<br />

importante nella “school” il “good food”.<br />

Il gusto, da cui il salone prende il nome, non<br />

è, infatti, solo un senso ma una qualità che<br />

si sviluppa con l’educazione all’alimentazione<br />

sana, equilibrata, responsabile.<br />

Al convegno Terra Madre di Slow <strong>Food</strong> l’esperienza di ROC New York<br />

18<br />

A parlare di ROC - Restaurant Opportunity<br />

Center Union, partner di Slow <strong>Food</strong> USA<br />

sono intervenuti Saru Jayaraman (Direttore<br />

Esecutivo di ROC), Fekkak Mamoduh<br />

(Co-Direttore Esecutivo ROC) e Ivan<br />

Lusetti (Presidente <strong>CIR</strong> food).<br />

ROC NY nasce dai sopravissuti delle torri<br />

gemelle, che lavoravano al ristorante Windows<br />

on the world, per farsi portavoce<br />

della sostenibilità dei diritti e delle condizioni<br />

di lavoro. Essendo stata un’iniziativa<br />

Ivan Lusetti con gli amici di ROC NY<br />

CARTE IN TAVOLA <strong>2012</strong><br />

Numero 5<br />

IST e <strong>CIR</strong> food da tre anni sono impegati<br />

per sostenere il nostro progetto sia<br />

dal punto di vista del know how che economicamente,<br />

nel 2006 abbiamo aperto il<br />

primo ristorante Colors con sede a New<br />

York, e creato ciò che oggi è ROC United”.<br />

Ivan Lusetti, Presidente <strong>CIR</strong> food, nel suo<br />

intervento ha citato l’esperienza di Colors,<br />

dove <strong>CIR</strong> food è socia al 40%, elogiando<br />

l’attività di ROC per migliorare la situazione<br />

dei diritti dei lavoratori della ristorazione in<br />

USA. La legge americana infatti non tutela<br />

i lavoratori di questo settore che sebbene<br />

sia tra i più produttivi degli Stati Uniti ha i<br />

salari tra i più bassi del paese.<br />

Infine a fronte del loro problema di alta divaricazione<br />

salariale (10 volte tra minimo<br />

e massimo) fra grandi chef e personale di<br />

cucina e di sala, Lusetti ha portato l’esperienza<br />

<strong>CIR</strong> food, dove il rapporto fra minimo<br />

e massimo è di 4,5 volte per l’intera<br />

cooperativa (presidenza compresa).<br />

“Questo – conclude Ivan Lusetti – è il risultato<br />

dell’etica cooperativa e della scelta di <strong>CIR</strong><br />

food di valorizzare le donne come cuoche.”<br />

Dopo l’esperienza fatta insieme a <strong>CIR</strong> food<br />

a New York, ROC ha aperto un secondo ristorante<br />

a Detroit, ed aprirà il terzo a New<br />

Orleans.


Il Banqueting Gargantuà<br />

per i grandi eventi<br />

Ottobre: un mese ricco di importati eventi targati <strong>CIR</strong> food<br />

All’interno della cornice del Teatro<br />

Valli di Reggio Emilia, il 9 ottobre si è<br />

svolta la cena di Gala promossa dal<br />

Sindaco di Reggio Emilia Graziano<br />

Delrio per ricevere nella città emiliana<br />

il vicepresidente della Repubblica<br />

del Sudafrica e dell’African National<br />

Congress (ANC) onorevole Kgalema<br />

Motlanthe e tutta la delegazione.<br />

Per l’occasione si è scelto un menu<br />

della tradizione e nell’allestimento è<br />

stato dato un tocco di esoticità inserendo<br />

come centro tavola piatti di<br />

tagliata di frutti esotici.<br />

Il 15 ottobre nel prestigioso contesto<br />

di Villa Castelpulci a Scandicci (FI) in<br />

occasione dell’inaugurazione della<br />

Scuola Superiore di Magistratura è<br />

stato organizzato un raffinato aperitivo<br />

finger food a buffet che ha intrattenuto<br />

350 importanti ospiti tra i quali<br />

si annoverano il Presidente della<br />

Repubblica Giorgio Napolitano,<br />

Michele Vietti (vice presidente del<br />

C.S.M.), Paola Severino (Ministro<br />

della Giustizia), Valerio Onida (Presidente<br />

della Scuola Superiore della<br />

Magistratura), Enrico Rossi (Governatore<br />

della Regione Toscana), Matteo<br />

Renzi (Sindaco di Firenze), Simone<br />

Gheri (Sindaco di Scandicci),<br />

Laura Cantini (Vice presidente della<br />

Provincia di Firenze), nonché molte<br />

altre autorità.<br />

Un plauso allo staff <strong>CIR</strong> food che ha<br />

ricevuto i complimenti del Segretario<br />

Generale del Ministero di Grazia e<br />

Giustizia Dott.ssa Piraccini.<br />

Infine nell’ambito della V edizione<br />

dell’Assemblea Internazionale di<br />

Cittàslow, la rete internazione del<br />

buon vivere, svolta dal 19 al 22 ottobre<br />

a Novellara, Castelnovo né<br />

Monti, Scandiano e Mirandola nella<br />

quale i comuni reggiani hanno voluto<br />

siglare un patto d’amicizia con questo<br />

territorio fortemente colpito dal<br />

sisma del maggio scorso, <strong>CIR</strong> food<br />

ha sostenuto con entusiasmo l’iniziativa<br />

curando il menu della cena di<br />

gala tenutasi presso Cantina Albinea<br />

Canali (RE) il 19 ottobre.<br />

Gli ospiti della manifestazione provenienti<br />

da tutto il mondo hanno potuto<br />

degustare un menu reggiano al<br />

100%, come le specialità Erbazzone,<br />

Parmigiano Reggiano, Aceto Balsamico,<br />

Gnocco Fritto e il Pan de Re,<br />

un pane a filiera corta preparato secondo<br />

una tradizionale ricetta con<br />

ingredienti locali.<br />

“Siamo lieti di ricambiare la fiducia di<br />

partner così prestigiosi – commenta<br />

il Presidente <strong>CIR</strong> food Ivan Lusetti<br />

– offrendo loro la professionalità di<br />

chef esperti e personale specializzato<br />

per rendere queste occasioni<br />

piacevoli, eleganti e all’altezza delle<br />

aspettative”<br />

Cena di gala delegazione Sud Africa<br />

CARTE IN TAVOLA <strong>2012</strong><br />

Numero 5 19


MONDO cir food<br />

EVENTI<br />

A Bolzano un’ottima cucina<br />

per tutti i gusti<br />

Inaugurata il 12 novembre a Bolzano la cucina della scuola elementare<br />

“Rodari” dotata di impianti all’avanguardia nella quale <strong>CIR</strong><br />

food prepara 200 pasti al giorno anche per chi soffre di celiachia<br />

Nella nuova mensa lo spettacolo non è<br />

solo per gli occhi ma anche per il palato<br />

e per la salute.<br />

Le pietanze infatti sono preparate dal<br />

qualificato personale di <strong>CIR</strong> food (la cuoca<br />

Ashraf Shahbandari e 6 collaboratrici)<br />

con la consulenza della caposala e<br />

responsabile diete Bruna Ferrari, e una<br />

responsabile per i bambini affetti da celiachia,<br />

che hanno una cucina tutta per loro.<br />

Donatella Ferraresi, responsabile<br />

dell’appalto <strong>CIR</strong> food, fornisce qualche<br />

numero: “La mensa ha una capienza di<br />

133 coperti, così di martedì e giovedì riusciamo<br />

a cucinare 200 pasti in due turni.<br />

Gestiamo 16 mense in tutte le scuole elementari<br />

e medie di Bolzano, con 3.500<br />

pasti al giorno e 140 dipendenti, e in 4<br />

scuole il menu è totalmente biologico con<br />

parziale eccezione per la carne.<br />

Serviamo 5 menu diversi, con carne<br />

o senza carne ma anche per le varie<br />

intolleranze, allergie o questioni legate<br />

alla nazionalità”.<br />

La responsabile dell’appalto <strong>CIR</strong> food Donatella<br />

Ferraresi (a sin.) con la caposala Bruna Ferrari<br />

SOLIDARIETÀ<br />

Adotta un punto nascita in Congo<br />

Continua il sostegno al progetto di Annulliamo la Distanza Onlus<br />

20<br />

<strong>CIR</strong> food, coerentemente alla propria<br />

missione sociale di cooperativa<br />

basata sulla promozione dei valori di<br />

solidarietà e centralità della persona,<br />

nel Natale 2011 ha deciso di contribuire<br />

fattivamente all’Adozione di un<br />

punto nascita a Kinshasa in Congo,<br />

progetto di Annulliamo la Distanza<br />

(ANLADI) Onlus in collaborazione<br />

con Missioni Consolata.<br />

L’intervento è stato svolto a Mont<br />

Ngafula, uno dei villaggi di ulteriore<br />

espansione della megalopoli Kinshasa<br />

che conta oltre 10 milioni di abitanti<br />

e dove, alla povertà endemica,<br />

si associano tutte le criticità del sovraffollamento,<br />

compresa la mancanza<br />

delle minime condizioni igienicosanitarie<br />

che possano consentire<br />

alle mamme un percorso nascita dignitoso<br />

e con un minimo di garanzie<br />

per loro e i nascituri. La mancanza<br />

in questo territorio di punti nascita<br />

dove sia garantita l’assistenza nella<br />

CARTE IN TAVOLA <strong>2012</strong><br />

Numero 5<br />

gravidanza, al momento del parto e<br />

in quello, altrettanto importante, delle<br />

fasi iniziali della vita del bambino ha<br />

reso indispensabile la realizzazione di<br />

una struttura assistenziale di questo<br />

tipo.<br />

Il poliambulatorio con punto nascita<br />

è stato ultimato nel mese di ottobre<br />

dopo diverse difficoltà: anche<br />

gli arredi e le attrezzature, spedite a<br />

luglio e bloccate per diversi mesi in<br />

un container nel porto di Kinshasa,<br />

sono, infatti, finalmente arrivate a destinazione.<br />

Ora non manca altro che la fase di<br />

avviamento. “Siamo davvero orgogliosi<br />

che questa struttura sarà<br />

presto operativa. Ed è proprio per<br />

garantirne l’avvio – afferma Ivan<br />

Lusetti, Presidente <strong>CIR</strong> food – che<br />

anche questo Natale abbiamo deciso<br />

di proseguire il supporto a questo<br />

progetto sostenendo la formazione<br />

del personale locale e la fase di allestimento<br />

e start up della struttura,<br />

curate da due caposala italiane che<br />

partiranno presto per il Congo.”<br />

L’inaugurazione della struttura, che<br />

prevede un dispensario sanitario<br />

dove poter svolgere alcuni servizi<br />

di base per cure primarie, un punto<br />

nascita dotato di sala parto e sala<br />

travaglio, tre ambulatori, un laboratorio<br />

con punto prelievi, due stanze<br />

di ricovero per osservazione breve<br />

ed una farmacia, è prevista nei primi<br />

mesi del 2013.<br />

Nuovo poliambulatorio in Congo


AVVERSITÀ<br />

Ripartite a Modena tutte le attività<br />

Con l’autunno è iniziata una progressiva ripresa dei diversi servizi<br />

sui territori colpiti dal sisma<br />

di Lorella Vignali, Responsabile Area Emilia Est<br />

Il primo ottobre ha riaperto il RITA Self<br />

Estense a Finale Emilia per offrire un servizio<br />

di ristorazione nella pausa pranzo ai<br />

lavoratori e alle aziende clienti del territorio.<br />

L’ospedale di Mirandola ha riavviato<br />

la degenza il 21 ottobre pur essendo al<br />

30% della propria attività, mentre l’ospedale<br />

di Carpi si colloca al 60%.<br />

Il 1° <strong>dicembre</strong> il ristorante self service<br />

RITA Mirandola ha finalmente riaperto,<br />

dopo l’estate trascorsa nel prefabbricato.<br />

Per tutto il mese di ottobre i centri pasti di<br />

Modena, Medolla e la cucina della casa di<br />

Riposo di Cavezzo, hanno prodotto i pasti<br />

per gli ospiti delle tendopoli nei Comuni di<br />

S. Felice sul Panaro, Finale Emilia, Mirandola,<br />

Medolla, Cavezzo, Camposanto,<br />

Carpi e Novi, affiancando l’uscita dei volontari<br />

della Protezione Civile dalla gestione e<br />

seguendo la chiusura progressiva dei campi<br />

stessi, con la ricollocazione dei cittadini<br />

“Al nostro personale rivolgiamo il più sincero ringraziamento.”<br />

presso le abitazioni in affitto, negli alberghi<br />

o altre strutture temporanee. Complessivamente,<br />

<strong>CIR</strong> food ha prodotto circa 2100<br />

pasti a servizio (colazione, pranzo e cena).<br />

Si è trattato di un servizio complesso che<br />

ha richiesto una concentrazione ed una disponibilità<br />

umana del personale impiegato<br />

FONDO ASSO<strong>CIR</strong> PRO TERREMOTATI:<br />

RACCOLTI 73.000 € AL 30.11.<strong>2012</strong><br />

Entro <strong>dicembre</strong> l’erogazione dei contributi sottoscritti da soci e<br />

lavoratori <strong>CIR</strong> food.<br />

unica, operando a volte in un contesto sociale<br />

non sereno.<br />

Tra ottobre e novembre, sono poi partiti<br />

i servizi di ristorazione scolastica nelle<br />

scuole prefabbricate che sono state<br />

costruite nei mesi estivi.<br />

Al nostro personale che ha lavorato con<br />

passione sia nelle diverse strutture in gestione<br />

nei luoghi investiti dal sisma, facendosi<br />

‘carico’ con grande senso di responsabilità<br />

di produzioni aggiuntive e straordinarie, sia<br />

nei centri di produzione di Modena, rivolgiamo<br />

il più sincero ringraziamento.<br />

Lo sciame sismico continua ancora: il racconto<br />

dei soci e dei lavoratori che vivono nei<br />

Comuni della ‘bassa modenese’ ce lo ricorda<br />

ma, nei loro occhi, leggiamo anche la speranza.<br />

Quella di uomini e donne che hanno<br />

vissuto un dramma violento, ma che hanno<br />

deciso di imparare a conviverci perché non<br />

intendono arrendersi. E noi, con loro.<br />

Alluvione in Toscana<br />

Allagata una cucina scolastica <strong>CIR</strong> food ad Albinia (GR)<br />

di Carla Ticciati, Assistente di produzione Divisione Eudania<br />

Lunedì 12 novembre alle ore 10, il fiume Albegna<br />

rompe gli argini ed allaga la cittadina<br />

di Albinia. Qui <strong>CIR</strong> food Divisione Eudania<br />

ha una cucina dove lavorano 16 addette.<br />

Alle ore 9.30 erano impegnate nella preparazione<br />

dei pasti per i bambini della scuola,<br />

quando all’improvviso hanno dovuto evacuare<br />

i locali. In pochi minuti l’acqua ha invaso<br />

la cucina sfondando porte e finestre,<br />

rovesciando scaffali e congelatori, danneggiando<br />

gravemente la struttura produttiva<br />

ed allagandola in alcuni locali fino a 1 metro<br />

e mezzo.<br />

Il giorno dopo Martedì 13 novembre nel<br />

primo pomeriggio, Nadia, assistente di<br />

produzione e Anna, responsabile di struttura,<br />

scortate dai vigili del fuoco sono riuscite,<br />

con un mezzo anfibio, ad arrivare alla cuci-<br />

na, constatandone la devastazione. Entrate<br />

all’interno, Anna continua a mormorare<br />

“la mia casa … la mia casa …” riferendosi<br />

alla cucina … tenta di recuperare le bolle<br />

infangate, piange alla vista del pelapatate<br />

appena arrivato e coperto di fango, si illumina<br />

quando vede il parmigiano reggiano<br />

in salvo e lo prende in braccio come se fosse<br />

un bambino.<br />

Intorno solo case e attività produttive<br />

allagate: otto nostre colleghe hanno subito<br />

danni gravi alle abitazioni. Altri colleghi<br />

hanno dormito sul posto di lavoro, nelle<br />

strutture agibili, per fornire pasti a sfollati e<br />

soccorritori.<br />

Tutti insieme, cogliendo la disponibilità offerta<br />

dai colleghi delle altre cucine della<br />

zona e della Divisione, ci si è subito organizzati<br />

e prodigati per riprendere l’attività<br />

con squadre di emergenza.<br />

Tante le iniziative di solidarietà anche da altri<br />

comuni Toscani. Simone Gheri, Sindaco<br />

del Comune di Scandicci, con il sostegno<br />

di <strong>CIR</strong> food, ha deciso di aiutare il territorio<br />

grossetano, inserendo nelle mense scolastiche<br />

del Comune pasta fresca proveniente<br />

dalle aziende alluvionate.<br />

CARTE IN TAVOLA <strong>2012</strong><br />

Numero 5 21


sezioni soci<br />

LUTTO<br />

È morto Pietro Bertolini<br />

Vice Presidente <strong>CIR</strong> food negli anni ’90<br />

Il 27 novembre è venuto a mancare<br />

Pietro Bertolini, vice presidente <strong>CIR</strong><br />

food dal 1995 al 2001. Era stato colpito<br />

da un ictus dieci anni fa ed aveva affrontato<br />

questa situazione con grande<br />

volontà e determinazione.<br />

A 77 anni, pochi giorni dopo il ricovero<br />

all’ospedale Santa Maria di Reggio<br />

Emilia si è spento, lasciando la moglie<br />

Giuseppina Zannoni e due figli, Matteo<br />

e Maria Cristina, Responsabile<br />

Bluticket, Divisione buoni pasto <strong>CIR</strong> food.<br />

fondatore del CISE e Vice Presidente<br />

<strong>CIR</strong> food nella seconda metà degli anni<br />

’90. Il contributo di idee e di partecipazione,<br />

sempre appassionata, in tutte le<br />

decisioni che hanno determinato lo sviluppo<br />

della nostra cooperativa, rimane<br />

vivo nel ricordo di tutti noi.<br />

Di Pietro Bertolini rimane impressa la<br />

sua capacità decisionale, insieme ad<br />

un senso di grande rispetto e disponibilità,<br />

che sapeva comunicare, mettendo<br />

tutti a proprio agio.<br />

Pietro Bertolini, molto conosciuto per<br />

la grande attività svolta nella solidarietà<br />

e nella cooperazione, era stato dirigente<br />

della Pontificia Opera di Assistenza,<br />

Siamo vicini ai famigliari e soprattutto<br />

alla figlia, Maria Cristina, stimatissima<br />

collega, con cui ogni giorno<br />

lavoriamo.<br />

EUDANIA<br />

“Le farfalle di Lele”<br />

In un libro la testimonianza di una socia delle Marche<br />

Sandra Banci, socia dipendente <strong>CIR</strong><br />

food, lavora dal 1998 presso l’Ospedale<br />

di Urbino e scrive:<br />

“Ho perso nel 2004 Eleonora, la mia<br />

unica figlia per leucemia, aveva tredici<br />

anni.<br />

Lei ha combattuto con coraggio. Disegnava<br />

farfalle colorate ed aveva tappezzato<br />

la camera d’ospedale.<br />

Mi ha insegnato che si deve combattere<br />

per la vita, che bisogna farsi vicino<br />

a chi soffre. Il parroco di Montecalvo in<br />

Foglia avendo sentito parlare della sua<br />

grande dignità, della sua speranza senza<br />

fine, del suo altruismo mi spinse a<br />

scrivere la sua storia.<br />

E’ così che è nato “Le farfalle di Lele”.<br />

Con questo libro sto realizzando la promessa<br />

che ho fatto a mia figlia, quando<br />

mi disse: “Voglio essere l’angioletto dei<br />

bimbi che stanno male”.<br />

Dentro il mio cuore, ho preso l’impegno<br />

di esaudire il suo desiderio.<br />

Ho iniziato ad organizzare pesche,<br />

mercatini cene con uno scopo benefico.<br />

Poi, è nata l’idea di aprire un’Associazione<br />

per aiutare i bambini affetti da<br />

gravi patologie.<br />

E’ nata così lo scorso Ottobre l’Associazione<br />

“Le farfalle di Eleonora”.<br />

Il ricavato del libro e le varie iniziative<br />

(mercatini, pesche, cene di beneficienza)<br />

saranno devoluti a favore degli scopi<br />

dell’Associazione”.<br />

Al momento di andare in<br />

stampa abbiamo appreso<br />

della nomina a Segretario<br />

Generale della<br />

CGIL di Modena di Tania<br />

Scacchetti, dipendente<br />

<strong>CIR</strong> food in distacco sindacale.<br />

<strong>CIR</strong> food si complimenta<br />

con Tania e le augura un<br />

buon lavoro per questo<br />

nuovo importante incarico.<br />

22<br />

CARTE IN TAVOLA <strong>2012</strong><br />

Numero 5


REGGIO EMILIA<br />

I soci a<br />

Roma<br />

Nelle giornate del 14, 15 e 16 settembre<br />

la Sezione soci di Reggio Emilia ha<br />

organizzato la consueta gita a Roma<br />

con visita a Tivoli e Villa d’Este, che ha<br />

visto la partecipazione di 50 soci.<br />

Grande successo della<br />

serata di beneficienza<br />

Incasso ad Associr pro terremotati<br />

Il 27 ottobre la sezione soci di<br />

Reggio Emilia ha organizzato al<br />

teatro Regiò la serata di beneficenza<br />

allo scopo di raccogliere<br />

fondi da destinare ai colleghi che<br />

hanno subito ingenti danni provocati<br />

dal terremoto.<br />

La serata ha visto la partecipazione<br />

di numerosissimi soci e<br />

non soci che hanno apprezzato<br />

lo spettacolo dialettale messo in<br />

scena dalla coppia Razzoli – Fontanesi.<br />

A fine serata si è proceduto all’estrazione<br />

dei 30 numeri vincenti della<br />

lotteria (primo premio 1 pc portatile)<br />

ed è stato allestito un ricco<br />

buffet all’ingresso del teatro. Il ricavato<br />

è stato il più alto mai registrato<br />

in simili occasioni: 1000 euro!<br />

I corsi di cucina di Rita Carino<br />

Sazi dei cooking show televisivi, per vedere nel piatto qualcosa di<br />

autentico siamo andati da RITA Ai Portali<br />

di Ezio Forapani, membro comitato soci di Modena<br />

MODENA<br />

Nelle sedute del Comitato di Sezione,<br />

quando si arriva al punto dell’o.d.g. che<br />

ha per titolo “Iniziative sociali”, i commenti<br />

si concentrano sui corsi di cucina e si osserva<br />

che non sono solo i nostri cuochi a<br />

parteciparvi ma anche Soci che svolgono<br />

le mansioni più diverse.<br />

Così, le richieste di partecipazione non si<br />

esauriscono mai e si arriva ad attuarne tre<br />

o quattro per ogni anno. Ci si chiede allora,<br />

inevitabilmente, quale possa essere<br />

l’origine di tanto interesse ed altrettanto<br />

inevitabilmente, si giunge ad una risposta<br />

che riguarda la qualità dei corsi stessi<br />

e considerando le modalità con le quali<br />

questi vengono preparati, non si può che<br />

affermare un giudizio altamente positivo.<br />

E’ evidente che per prepararli occorre un<br />

serio impegno di ricerca e non soltanto<br />

riguardo alla scelta delle ricette da illustrare,<br />

che sono sempre differenti in ogni<br />

incontro ma anche sugli aspetti organizzativi<br />

e logistici.<br />

In sostanza ci vuole una grande passione<br />

per realizzare tutto questo!<br />

E questa passione, che tutti noi speriamo<br />

inesauribile, la troviamo nella Maestra di<br />

cucina Rita Carino, Responsabile del<br />

ristorante RITA al Centro commerciale<br />

“I Portali” di Modena!<br />

Questa sua passione, unita ad una considerevole<br />

cultura letteraria, la porta alla<br />

scelta di ricette inattese e sorprendenti<br />

come, ad esempio, lo stufato di patate<br />

descritto da Thomas Mann nel libro che<br />

gli ha fatto guadagnare il premio Nobel o<br />

quelle napoletane di Leopardi...<br />

Di fatto, i suoi corsi di cucina diventano<br />

momenti particolarmente istruttivi, dato<br />

che ogni singola ricetta viene applicata<br />

praticamente al momento della sua<br />

spiegazione ma anche ludici, poiché al<br />

termine di ogni serata gli allievi possono<br />

fare assaggi di tutti i piatti prodotti e poi si<br />

porta a casa l’opuscolo-ricettario relativo,<br />

anch’esso magistralmente predisposto<br />

dalla nostra Rita.<br />

Questi, i temi del corso che si e’ appena<br />

concluso:<br />

• Cucina senza fuoco: finger food e verrine<br />

7 Novembre<br />

• Alla riscoperta della cucina contadina<br />

14 Novembre<br />

• Come si cucina il pesce<br />

21 Novembre<br />

Come non aspettarsi, per il 2013 grandi<br />

sorprese<br />

CARTE IN TAVOLA <strong>2012</strong><br />

Numero 5 23


sezioni soci<br />

PROSSIME INIZIATIVE<br />

In programma<br />

MODENA<br />

03 febbraio 2013<br />

Museo “ Casa natale Enzo Ferrari” Modena<br />

Visita guidata<br />

Massimo 30 partecipanti.<br />

Contributo Soci € 5,00<br />

Prenotazioni entro il 24/01/2013<br />

10 marzo 2013<br />

VERONA. La città la mostra<br />

“Da Botticelli a Matisse”a Palazzo della Gran Guardia.<br />

La quota comprende: viaggio in pullman GT; ingresso a palazzo della<br />

Gran Guardia per la mostra visita guidata; pranzo in ristorante bevande ¼<br />

di vino + ½ di acqua incluse; copertura assicurativa Unipol infortuni.<br />

Minimo 20 partecipanti.<br />

Quota individuale di partecipazione:<br />

Soci € 65,00<br />

Famigliari non soci € 83,00<br />

Prenotazioni entro il 15/02/2013.<br />

21 aprile 2013<br />

Parco Giardino Sigurtà<br />

A Valeggio sul Mincio la più<br />

grande fioritura di tulipani del<br />

Sud Europa.<br />

La quota comprende: viaggio<br />

in pullman GT; pranzo in<br />

ristorante con bevande incluse;<br />

ingresso al Parco Sigurtà;<br />

trenino panoramico per la<br />

visita del parco della durata<br />

di 35 minuti; assicurazione<br />

Unipol infortuni.<br />

Minimo 20 partecipanti.<br />

Quota individuale di partecipazione:<br />

Soci € 55,00<br />

Famigliari non soci € 70,00<br />

Ragazzi fino a 12 anni compiuti<br />

€ 40,00<br />

Prenotazioni entro il<br />

02/04/2013.<br />

Per informazioni e prenotazioni Angela Auriemma tel. 059/317602<br />

MILANO<br />

24<br />

Visita al Cenacolo Vinciano:<br />

respirare arte e non solo<br />

In gennaio tutti a vedere l’ultima cena di Leonardo<br />

Stare insieme tra colleghi in ambito<br />

diverso da quello lavorativo significa<br />

scoprire tratti personali e caratteriali<br />

di ognuno di noi, del tutto nuovi e sorprendenti.<br />

Questo piacevole aspetto,<br />

ci stimola la ricerca di occasioni e momenti<br />

da condividere insieme.<br />

CARTE IN TAVOLA <strong>2012</strong><br />

Numero 5<br />

Vogliamo quindi invitare i soci di Milano<br />

e non alla visita di una delle più grandi<br />

opere di Leonardo da Vinci. L’iniziativa<br />

culturale è prevista per la fine di gennaio<br />

2013. Ci guiderà una esperta d’arte<br />

d’eccezione “la nostra” Cristina Viano,<br />

Ufficio Personale Area Lombardia.<br />

Dopo aver ammirato il Cenacolo Vinciano,<br />

la serata continua con uno speciale<br />

aperitivo presso un caratteristico<br />

locale della city milanese.<br />

Per informazioni e prenotazioni:<br />

chiamare Paola Di Franco al numero<br />

02/29098923.


RUBRICHE<br />

DICONO DI NOI<br />

Due locali RITA<br />

nel nuovo ospedale di Ferrara<br />

Intervista a Gabriele Rinaldi, Direttore Generale<br />

dell’Arcispedale S. Anna di Ferrara<br />

Dai primi di novembre dello scorso anno <strong>CIR</strong> food gestisce la ristorazione commerciale presso il nuovo<br />

Arcispedale S. Anna di Ferrara con un bar all’interno del Centro Servizi ed un bar/pizzeria/tavola<br />

calda nella Galleria Commerciale dell’ospedale.<br />

Pensando a <strong>CIR</strong> food ed alle<br />

modalità in cui svolge la sua<br />

attività di ristorazione come la<br />

descriverebbe<br />

Nel momento in cui è entrata nella<br />

ristorazione ospedaliera <strong>CIR</strong> food<br />

era consapevole del servizio che<br />

andava a svolgere ed alle responsabilità<br />

che si assumeva, dovendo<br />

mettere in gioco l’esperienza<br />

accumulata nel tempo gestendo<br />

gli ospedali di Modena e Reggio<br />

Emilia e a mio parere posso dire<br />

che le aspettative sono state rispettate.<br />

L’offerta gastronomica dei locali<br />

e i prezzi dei prodotti corrispondono<br />

alle vostre esigenze<br />

Direi di si, soprattutto nel caso<br />

del nostro ospedale in quanto essendo<br />

un servizio esclusivo (non<br />

ci sono altri bar all’interno) <strong>CIR</strong><br />

food ha adottato politiche sensibili<br />

alla clientela, come ad esempio<br />

il prezzo del caffè leggermente<br />

più contenuto della concorrenza<br />

esterna e l’attenzione a non introdurre<br />

alcoolici.<br />

“...mia nonna mi faceva i<br />

tortellini fritti con la crema<br />

ed io ero felice.”<br />

Riconosco gli sforzi che in questo<br />

anno la vostra azienda ha fatto per<br />

arrivare al servizio che offre oggi.<br />

Attenzione il direttore vi guarda.<br />

A proposito di ristorazione le<br />

piace cucinare<br />

A me piace assaggiare!!!! Conosco<br />

abbastanza bene i ristoranti<br />

di Ferrara.<br />

Va lei a fare la spesa e dove<br />

preferisce farla<br />

Vado a fare la spesa ma non mi chieda<br />

i prezzi in quanto compro sempre<br />

le stesse cose ed utilizzo il supermercato<br />

per una questione di orari.<br />

Qual è il suo piatto preferito<br />

Sono nato a Reggio Emilia per cui<br />

mi piace tutta la cucina emiliana<br />

ma soprattutto i cappelletti reggiani<br />

cotti in un buon brodo, i tortelli<br />

verdi e di zucca, i vari bolliti,<br />

l’erbazzone e ricordo con piacere<br />

Gabriele Rinaldi<br />

che da piccolo mia nonna mi faceva<br />

i tortellini fritti con la crema<br />

ed io ero felice. Non disdegno la<br />

salama da sugo ferrarese anche<br />

se il sapore è un po’ forte. In definitiva<br />

sono un buon gustaio.<br />

E’ stato decisamente un colloquio<br />

molto piacevole, durato oltre<br />

un’ora ed il tempo è volato.<br />

Si è parlato anche delle interminabili<br />

polemiche mediatiche che<br />

hanno preceduto ed accompagnato<br />

il trasloco dell’ospedale<br />

dalla vecchia alla nuova sede,<br />

compreso l’evento terremoto,<br />

ma nonostante ciò il Direttore<br />

Generale è sembrato molto sereno.<br />

Nei suoi occhi si leggeva la<br />

soddisfazione per essere arrivato<br />

ad oggi, a soli 5 mesi<br />

dall’apertura, con il nuovo<br />

ospedale S. Anna che funziona<br />

a pieno regime.<br />

CARTE IN TAVOLA <strong>2012</strong><br />

Numero 5 25


RUBRICHE<br />

ALIMENTAZIONE E BENESSERE<br />

In Inverno fai il pieno<br />

di Vitamina C<br />

Questa preziosa sostanza durante la stagione fredda<br />

aiuta a mantenersi sani<br />

di Ufficio Prodotto Area Emilia Ovest<br />

26<br />

La vitamina C è la vitamina di<br />

maggiore notorietà, tutti sanno<br />

che ne è ricco il succo degli agrumi,<br />

dove si trova in percentuali attorno<br />

ai 30-40 milligrammi.<br />

In realtà ne è assai più ricca la<br />

buccia ove si giunge a 170 milligrammi,<br />

e più ricchi ancora sono<br />

certi frutti selvatici come le bacche<br />

di varie specie di rose (es.<br />

rosa canina, rosa alpina).<br />

E’ un antiossidante fondamentale<br />

per la crescita e la cicatrizzazione<br />

dei tessuti, il funzionamento<br />

delle ghiandole surrenali e<br />

per la buona salute delle gengive,<br />

protegge contro l’inquinamento,<br />

previene i tumori e l’arteriosclerosi,<br />

rinforza il sistema immunitario,<br />

abbassa il livello di colesterolo e<br />

la pressione alta. Poiché il corpo<br />

non produce da solo la vitamina<br />

C, va assunta tramite i cibi.<br />

La carenza di vitamina C dà origini<br />

a emorragie per fragilità capillare,<br />

dando facilità a contrarre<br />

malattie infettive.<br />

CARTE IN TAVOLA <strong>2012</strong><br />

Numero 5<br />

Si trova negli agrumi, pomodori,<br />

peperoni, ortaggi freschi,<br />

spinaci, broccoli, prezzemolo,<br />

patate e fragole.<br />

Viene utilizzata come agente protettivo<br />

antiossidante specialmente<br />

in bevande a base di succo di<br />

frutta.<br />

Ci sono alcune variabili che influenzano<br />

notevolmente la presenza<br />

della vitamina C negli alimenti,<br />

dalla raccolta a quando arrivano<br />

nel nostro intestino. Il contatto<br />

della vitamina C con l’aria tende<br />

a diminuirne la sua concentrazione<br />

negli alimenti; quando per<br />

esempio si spreme un’ arancia e<br />

la vitamina C viene a contatto con<br />

l’ossigeno dell’aria questa si ossida<br />

ed una parte va persa.<br />

Il calore tende a “distruggere” la<br />

vitamina C; per questo è molto<br />

più conveniente nutrirsi di alimenti<br />

crudi quando è possibile.<br />

Anche la freschezza dell’alimento<br />

è fondamentale per la presenza<br />

di vitamina C; quanto più tempo<br />

passa dalla raccolta del cibo al<br />

suo ingresso nell’organismo tanto<br />

più la presenza di vitamina C<br />

diminuisce.<br />

Negli spinaci freschi conservati<br />

per 7 giorni, a 4°C, rimane solo<br />

il 20% della dote totale in vitamina<br />

C, da questo si può dedurre<br />

come le arance conservate da<br />

mesi hanno ben poca vitamina C.<br />

Il fabbisogno giornaliero raccomandato<br />

di vitamina C per l’adulto<br />

sano è di 60 mg.<br />

Alimento<br />

Vitamina C<br />

(mg/100g)<br />

Uva. succo 340<br />

Peperoncini, piccanti 229<br />

Ribes 200<br />

Peperoni, rossi e gialli 166<br />

Prezzemolo 162<br />

Peperoni, crudi 151<br />

Peperoni, verdi 127<br />

Latte, vacca, pastorizzato<br />

scremato 127<br />

Latte, vacca, evaporato,<br />

non zuccherato 127<br />

Broccoletti di rapa, crudi 110<br />

Rughetta o rucola 110<br />

Broccoletti di rapa, bolliti 86<br />

Kiwi 85<br />

Cavoli di Bruxelles, crudi 81<br />

Foglie di rapa 81<br />

Cavolo broccolo verde<br />

ramoso, crudo 77<br />

Cavolfiore, crudo 59<br />

Lattuga da taglio 59<br />

Broccolo a testa, crudo 54<br />

Spinaci, crudi 54<br />

Clementine 54<br />

Fragole 54<br />

Broccolo a testa, bollito 53<br />

Cavoli di Bruxelles, bolliti 52<br />

Cavolo cappuccio rosso 52<br />

Tarassaco o dente di leone 52<br />

Arance 50<br />

Limoni 50<br />

Cavolo cappuccio verde,<br />

crudo 47<br />

Radicchio verde 46<br />

Milza, bovino 46<br />

Arance, succo 44


RICETTA<br />

Mandorlini del ponte<br />

in dialetto ferrarese Mandurlin dal pont<br />

Ingredienti<br />

Per 6 persone<br />

Ci sono 2 versioni storiche che riguardano questo biscotto.<br />

La prima è che questo biscotto sia stato inventato nel 1857 per onorare la visita<br />

a Ferrara di Papa Pio IX.<br />

La seconda invece è che sia stato inventato all’inizio del ‘900 dal garzone di<br />

un gelataio che per utilizzare gli albumi rimasti dalla produzione del gelato abbia<br />

inventato questo biscotto. La gelateria si trovava a Pontelagoscuro (frazione di<br />

Ferrara) da qui il nome Mandurlin dal pont. Nella seconda guerra mondiale la<br />

gelateria fu rasa al suolo e questa ricetta si è persa.<br />

Oggi sono poche le pasticcerie che producono ancora questo biscotto.<br />

Preparazione<br />

Spellare le mandorle e farle tostare in forno per circa 10 minuti<br />

Montare gli albumi a neve fermissima, aggiungere gradatamente lo<br />

zucchero sempre mescolando.<br />

• 250 gr di mandorle<br />

• 250 gr di zucchero<br />

• 100 gr di farina<br />

• 3 albumi<br />

• burro e farina per la placca<br />

Porzione: 515 Kcal<br />

Mettere la ciotola sul fuoco a bagnomaria per far sciogliere lo zucchero.<br />

Mescolare il composto fino a che lo zucchero si sia sciolto definitivamente<br />

(circa 15 minuti).<br />

Togliere dal fuoco ed aggiungere le mandorle tagliate grossolanamente.<br />

Aggiungere per ultima la farina setacciata.<br />

Accendere il forno a 180°, imburrare ed infarinare la placca del forno,<br />

mettere il composto a cucchiaiate sulla placca (circa 24 biscotti) e<br />

cuocere per circa 20 minuti.<br />

Buon<br />

I biscotti saranno pronti quando la superficie sarà ben dorata.<br />

Natale<br />

Buon<br />

e felice<br />

Anno<br />

Natale<br />

Nuovo<br />

e felice<br />

Anno<br />

Nuovo<br />

Pensare a chi è meno fortunato<br />

Pensare<br />

Fare qualcosa<br />

a chi è meno<br />

di buono<br />

fortunato<br />

Sentire che è ora di agire<br />

Fare qualcosa di buono<br />

Sentire che è ora di agire<br />

Anche questo Natale <strong>CIR</strong> food sostiene il progetto<br />

“Adotta Anche un questo punto Natale nascita <strong>CIR</strong> food a Kinshasa sostiene il in progetto Congo”<br />

“Adotta di Annulliamo un punto nascita la Distanza a Kinshasa Onlus. in Congo”<br />

di Annulliamo la Distanza Onlus.<br />

Dopo Dopo la recente la recente realizzazione realizzazione dell’ospedale, dell’ospedale,<br />

quest’anno quest’anno l’obiettivo l’obiettivo è è di di avviare il il nuovo punto punto nascita nascita<br />

sostenendo la la formazione del personale locale, locale,<br />

la fase la fase di di allestimento e start up della struttura.<br />

Perché aiutare il prossimo è per noi il regalo più bello.<br />

Perché aiutare il prossimo per noi il regalo più bello.<br />

CARTE IN TAVOLA <strong>2012</strong><br />

Numero 5 27


www.cir-food.it

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