31.12.2014 Views

52 - Marinai d'Italia

52 - Marinai d'Italia

52 - Marinai d'Italia

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

I Sommergibili italiani<br />

Le immagini di questa pagina sono di R. Guastadisegni<br />

Una carriera infinita<br />

Rudy Guastadisegni<br />

Consigliere Nazionale Veneto Orientale<br />

Il sommergibile Toti, entrato in servizio nella metà degli anni<br />

“70 ha vissuto una carriera di soli successi: spauracchio<br />

della 6^ flotta americana che non lo trovava mai mentre lui<br />

regolarmente silurava in esercitazione le loro portaerei; cacciatore<br />

di sommergibili russi per tutta la cosiddetta guerra fredda,<br />

fucina di sommergibilisti e comandanti di eccelsa qualità.<br />

Durante la sua ultima uscita in mare ha ricevuto gli onori da una<br />

squadra di tre sommergibili moderni, da una squadriglia di pattugliatori<br />

della Scuola Comando ed un gruppo aereo che hanno sfilato<br />

di controbordo rendendo gli onori come ad un eroe omerico.<br />

Ma il disarmo non ha interrotto i successi della sua carriera. Un<br />

destino benigno gli avrebbe riservato gloria e visibilità ancora<br />

maggiori. Nel 2001, grazie alla ritrovata volontà della Marina di<br />

conservare e musealizzare alcune delle unità più significative<br />

della sua storia, il Toti venne destinato al “Museo della Scienza<br />

e della Tecnologia Leonardo Da Vinci” di Milano e partì a rimorchio<br />

da Augusta per la sua nuova avventura. Dopo una breve sosta<br />

a Taranto giunse, sempre a rimorchio, a Chioggia. Qui, nel<br />

corso di una cerimonia che vide riuniti tutti gli equipaggi che si<br />

erano succeduti a bordo, l’amm. Paolo Pagnottella firmò l’atto di<br />

cessione del mezzo al Museo milanese. Da lì risalì il Po fino a<br />

Cremona dove venne predisposto per il successivo viaggio via<br />

terra fino al centro di Milano.<br />

Le difficoltà dell’impresa imposero uno stop di quattro anni durante<br />

i quali si progettò il trasporto fin nei minimi particolari.<br />

Bisognava prevedere un tragitto libero da sottopassi, cavalcavia<br />

poco robusti, manti stradali con fogne e cunicoli sottostanti. Bisognava<br />

spostare semafori, cartellonistica e cavi elettrici aerei.<br />

Bisognava calcolare gli spazi necessari per la movimentazione<br />

del battello tra gli edifici del centro. Soprattutto bisognava evitare<br />

di arrecare danno o disturbo alla città e ai suoi abitanti.<br />

Finalmente, nell’estate del 2005 tutto fu pronto. Il viaggio del Toti<br />

da Cremona a Milano divenne un evento mediatico di prima grandezza<br />

grazie alla spettacolare carovana che, a passo d’uomo,<br />

viaggiava per le strade della Lombardia suscitando l’entusiasmo<br />

<strong>52</strong> <strong>Marinai</strong> d’Italia Gennaio/Febbraio 2013 <strong>Marinai</strong> d’Italia Gennaio/Febbraio 2013 53


I Sommergibili italiani<br />

Scheda tecnica<br />

Impostazione Aprile 1965<br />

Varo 12 Marzo 1967<br />

Consegna alla M.M.I. 22 gennaio 1968<br />

Dismissione 1 novembre 2000<br />

Cantiere Costruttore Cantieri Riuniti dell’Adriatico di Monfalcone (GO)<br />

Ore di moto<br />

26.624,25 ore<br />

Miglia percorse 134.860 mg.<br />

Motto<br />

Vincere ad ogni costo<br />

Bandiera<br />

di combattimento<br />

Offerta dall’Associazione Nazionale Bersaglieri<br />

e consegnata a Napoli il 14 settembre 1969<br />

Madrina<br />

Sig.ra Rosa Lombardozzi Toti in Sauro<br />

Dislocamento (t) - in superficie 460<br />

- in immersione <strong>52</strong>4<br />

Dimensioni principali (m) 46,2 x 4,7 x 4<br />

Velocità massima (n) - in superficie 14<br />

- in immersione 15<br />

Autonomia<br />

- in superficie 3.000 mg a 5n<br />

- in immersione 180 mg a 4n<br />

Sistema propulsivo Due gruppi diesel-generatori “Fiat/Mb 820”,<br />

per una potenza complessiva di 1.620 Kw;<br />

un motore elettrico di propulsione Siemens<br />

da 1.620 Kw; 224 elementi di batterie accumulatori;<br />

un asse, elica pentapala.<br />

Sistema d’arma 4 tubi lanciasiluri da 533 mm (6 armi di riserva)<br />

Sistemi elettronici<br />

Equipaggio<br />

Un sistema ecoidrofonico integrato nazionale<br />

denominato “IPD 64”; una centrale di filoguida<br />

“CDF”; un radar di navigazione<br />

tipo “MM/BPS-702”; un sistema ESM<br />

26 uomini (4 ufficiali)<br />

NOTA<br />

Studio e progetto del Comitato Progetto Navi della Marina Militare.<br />

Siluri imbarcati tipo “MK 37” (USA), successivamente sostituiti con modelli nazionali (A184).<br />

Il battello venne ammodernato all’inizio degli anni Ottanta.<br />

Distintivo ottico NATO del Toti: 506.<br />

Foto Giovanni Vignati<br />

degli abitanti che facevano ala al suo passaggio come se stesse<br />

transitando la carovana del Giro d’Italia con in testa Coppi e Bartali.<br />

L’imponenza impressionante di un sommergibile intero che viaggiava<br />

su ruote in terraferma tenne mezza Italia col naso all’insù<br />

e l’altra mezza incollata agli schermi televisivi.<br />

Il tutto è stato possibile grazie alla tecnologia dei grandi trasporti<br />

eccezionali in cui l’Italia è leader nel mondo grazie soprattutto<br />

alla ditta Fagioli che, oltre a sponsorizzare l’operazione, ne ha<br />

curato i dettagli tecnici ed operativi in collaborazione con la Marina<br />

Militare, il Comune di Milano, la Provincia, la Regione ed il<br />

Museo. Il risultato è stato quella fantastica operazione, fino ad<br />

ora unica al mondo, che ha dimostrato a tutti cosa sanno fare gli<br />

italiani quando bisogna mettere in campo idee, fantasia, tecnologia<br />

e coraggio.<br />

Il 15 agosto 2005 il Toti attraversava il centro di Milano. La data (ferragosto)<br />

e l’ora notturna erano state scelte nell’ottica di avere meno<br />

traffico e spettatori possibile in circolazione onde recare pochi<br />

fastidi alla vita della città. Ma nonostante ciò quella memorabile<br />

notte Milano era affollata come in una qualunque giornata di lavoro<br />

e forse più perché nessuno voleva perdersi quell’irripetibile occasione<br />

di assistere ad un evento unico e tutto italiano.<br />

Così il Toti, non più costretto a compiere imprese segrete nascosto<br />

nelle profondità dei mari, ha avuto il suo momento di gloria<br />

planetaria, seguito dalle televisioni di mezzo mondo che trasmettevano<br />

in diretta il suo trionfale passaggio.<br />

Ora il guerriero riposa all’interno del museo.<br />

Riposa ma non dorme perché la sua missione non è finita: ora<br />

racconta a chi lo visita la storia dei sommergibilisti italiani, gli<br />

eroismi di tutti i giorni, la noiosa routine fatta di sacrifici e disagi<br />

per garantire la sicurezza dei mari e la libertà della nostra Nazione,<br />

la passione degli uomini che l’hanno condotto, accudito,<br />

riparato, amato e che con esso hanno costituito quella ristrettissima<br />

categoria di marinai e cittadini speciali: i sommergibilisti.<br />

nnn<br />

Foto R. Guastadisegni<br />

<strong>Marinai</strong> d’Italia Gennaio/Febbraio 2013 55

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!