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Il Patto per la salute e il ruolo dell'Agenas

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Editoriale | <strong>Il</strong> <strong>Patto</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>salute</strong> e <strong>il</strong> <strong>ruolo</strong> dell’Agenas<br />

4<br />

di monitoraggio dei fattori di spesa e <strong>la</strong> puntualizzazione<br />

delle modalità di adozione, conduzione<br />

e verifica dei piani di rientro e degli eventuali<br />

commissariamenti.<br />

Per quanto riguarda <strong>il</strong> sistema di monitoraggio,<br />

<strong>la</strong> principale novità è re<strong>la</strong>tiva al<strong>la</strong> previsione di un<br />

nuovo organismo definito “Struttura Tecnica di<br />

Monitoraggio Paritetica”, istituito presso <strong>la</strong> Conferenza<br />

Stato-Regioni e che sarà formato da componenti<br />

scelti, in maniera paritetica, tra Ministero<br />

dell’Economia e delle Finanze,Ministero del<strong>la</strong> Salute<br />

e Dipartimento <strong>per</strong> gli Affari regionali da un<br />

<strong>la</strong>to e dall’altro dai rappresentanti delle Regioni<br />

con competenze di tipo economico e sanitario.<br />

La nuova Struttura Tecnica di Monitoraggio<br />

Paritetica, che si avvale del supporto delle due<br />

Agenzie nazionali, l’Agenas e l’Aifa, si affianca ai<br />

preesistenti tavoli tecnici: <strong>il</strong> Tavolo di verifica degli<br />

adempimenti presso <strong>il</strong> Ministero dell’Economia<br />

e Finanze e <strong>il</strong> Comitato <strong>per</strong> <strong>la</strong> verifica dei Lea,<br />

presso <strong>il</strong> Ministero del<strong>la</strong> Salute, che fino ad oggi<br />

hanno condotto l’istruttoria dei piani di rientro.<br />

La scelta di istituire <strong>la</strong> StrutturaTecnica di Monitoraggio<br />

Paritetica è motivata, nello stesso <strong>Patto</strong>,<br />

dal<strong>la</strong> sentita necessità delle Regioni di potersi confrontare,<br />

anche ai fini di un’autovalutazione,in un<br />

organismo proprio,sia pure a composizione paritetica<br />

e funzionante con <strong>il</strong> supporto di Agenas e<br />

Aifa (art.2,comma 1,dell’Intesa sancita in sede di<br />

Conferenza Stato-Regioni del 3 dicembre 2009).<br />

<strong>Il</strong> <strong>Patto</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>salute</strong> prevede che i tre tavoli<br />

tecnici si dotino di rego<strong>la</strong>menti che ne disciplinino<br />

<strong>il</strong> funzionamento dei <strong>la</strong>vori, sul<strong>la</strong> base di<br />

criteri di trasparenza e di simmetria informativa,<br />

mentre <strong>la</strong> loro attività e <strong>il</strong> loro funzionamento<br />

sono disciplinati da rego<strong>la</strong>menti da approvarsi<br />

anch’essi in sede di Conferenza Stato-Regioni.<br />

L’altro aspetto di r<strong>il</strong>ievo riguarda una serie di<br />

provvedimenti <strong>per</strong> le Regioni che risultano in<br />

disequ<strong>il</strong>ibrio economico: applicazione automatica<br />

di misure obbligatorie riguardanti l’innalzamento<br />

dell’aliquota Irap e dell’addizionale regionale<br />

Irpef nei limiti massimi di legge; blocco del<br />

turn-over del <strong>per</strong>sonale del Ssr; divieto di effettuare<br />

spese non obbligatorie (<strong>per</strong> queste due ultime<br />

sanzioni si veda <strong>il</strong> nuovo testo dell’art. 1,<br />

comma 174,del<strong>la</strong> legge 30 dicembre 2004,n.311,<br />

come da ultimo modificato dall’art.2,comma 76,<br />

del<strong>la</strong> legge 23 dicembre 2009, n. 191, finanziaria<br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> 2010). La Regione interessata è tenuta ad<br />

inviare una certificazione annuale attestante <strong>il</strong> rispetto<br />

dei predetti vincoli, con modalità che andranno<br />

definite nei rego<strong>la</strong>menti dei tavoli di verifica.Viene<br />

stab<strong>il</strong>ita l’obbligatorietà di e<strong>la</strong>borare<br />

un piano di rientro in caso di disavanzo sanitario<br />

strutturale su<strong>per</strong>iore al 5% (e non più al 7%, come<br />

prevedeva <strong>la</strong> precedente Intesa del 23 marzo<br />

2005). Nell’ambito di e<strong>la</strong>borazione dei piani di<br />

rientro si conferma <strong>il</strong> <strong>ruolo</strong> di supporto, oggi obbligatorio,<br />

dell’Agenas,cui viene accomunata,<strong>per</strong><br />

<strong>la</strong> prima volta, un altro organo tecnico-scientifico<br />

del Servizio sanitario nazionale, l’Aifa. Le fasi<br />

successive di valutazione dell’adeguatezza del piano<br />

vengono presidiate dal<strong>la</strong> nuova struttura tecnica<br />

di monitoraggio, oltre che dal<strong>la</strong> Conferenza<br />

Stato-Regioni, che deve tener conto del parere<br />

del<strong>la</strong> prima (si veda l’art.2,comma 78 del<strong>la</strong> menzionata<br />

legge n. 191 del 2009).<br />

La mancata presentazione del piano, o l’accertata<br />

inadeguatezza dello stesso, comportano<br />

l’avvio di una procedura sostitutiva. <strong>Il</strong> Consiglio<br />

dei Ministri, ai sensi dell’art. 120 Cost., nomina<br />

<strong>il</strong> Presidente del<strong>la</strong> Regione quale Commissario<br />

ad acta <strong>per</strong> <strong>la</strong> predisposizione e l’attuazione del<br />

piano. <strong>Il</strong> presupposto giuridico di tale nomina<br />

richiede non solo un disavanzo economico, ma<br />

anche <strong>la</strong> mancata garanzia dei livelli essenziali di<br />

assistenza (LEA). Lo stesso legis<strong>la</strong>tore, con l’art.

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