Elezioni Provinciali 2009 - Unione Commercianti di Piacenza
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anno XLVIII - n. 4 - LUGLIO <strong>2009</strong><br />
Abbonamento annuo 5.50 euro - Spe<strong>di</strong>zione in abbonamento postale 45% - art. 2, comma 20/b Legge 662/1996<br />
<strong>Elezioni</strong> <strong>Provinciali</strong> <strong>2009</strong>
SOTTO RUBRICA LA... LENTE<br />
Crisi economica: uniti si può vincere<br />
FRANCESCO MEAZZA<br />
Presidente dell’<strong>Unione</strong><br />
<strong>Commercianti</strong> <strong>di</strong> <strong>Piacenza</strong><br />
Tiepi<strong>di</strong> segnali <strong>di</strong> miglioramento appaiono in un orizzonte ancora troppo ingombro <strong>di</strong> nuvole<br />
minacciose.<br />
La congiuntura economica è ancora <strong>di</strong>fficile non solo nella nostra realtà locale, ma grazie<br />
alla globalizzazione in tutti i maggiori paesi del nostro emisfero.<br />
Contrastare l’avanzamento della crisi congiunturale è un compito, un dovere per tutti i<br />
soggetti, dalle Istituzioni agli impren<strong>di</strong>tori, dalle famiglie alle parti sociali.<br />
La reazione deve essere significativa, forte e deve passare attraverso la crescita della<br />
impren<strong>di</strong>torialità sia essa in termini quantitativi, ma soprattutto qualitativi.<br />
Urge, quin<strong>di</strong>, una politica nuova che favorisca l’impren<strong>di</strong>torialità proprio nei settori da noi<br />
rappresentati quali il commercio, il turismo ed i servizi. Per fare che ciò avvenga è in<strong>di</strong>spensabile<br />
agire sulla formazione impren<strong>di</strong>toriale tracciando percorsi <strong>di</strong> aggiornamento<br />
professionale ed occorre mettere in campo finanziamenti riservati alle innovazione <strong>di</strong><br />
formula, <strong>di</strong> processo e <strong>di</strong> organizzazione.<br />
Proprio i finanziamenti dovrebbero <strong>di</strong>ventare il volano che utilizzando i fon<strong>di</strong> europei, le<br />
risorse regionali e statali mettano in accelerazione processi <strong>di</strong> trasformazione nel settore<br />
del commercio, governando così al meglio un cambiamento nella nostra realtà economica<br />
territoriale.<br />
A quanto detto dovrà però essere affiancata una riduzione dei costi fissi per il commercio<br />
e per le imprese dei servizi, puntando concretamente ad una vera liberalizzazione dei<br />
servizi bancari, assicurativi e delle utility.<br />
Ottimizzare quanto sopra accennato avrebbe, inoltre, un doppio effetto, il primo sicuramente<br />
sul sistema impren<strong>di</strong>toriale del terziario e, in seconda battuta per le famiglie<br />
consumatrici, soprattutto per le spese così dette obbligate (gas, luce, carburanti, ecc.).<br />
È in<strong>di</strong>spensabile peraltro e, questo Governo mi pare lo stia facendo, punterà con forza<br />
ad una visione strategica nuova dell’economia nazionale, dando così un forte segnale<br />
incoraggiante alle imprese ed alle famiglie.<br />
Certo dare ed incutere maggior fiducia nella società è un imperativo sufficiente, in<strong>di</strong>spensabile<br />
ma non esaustivo, occorre affiancare a ciò lo sviluppo degli investimenti in<br />
infrastrutture (considerato cosa sta succedendo per ricostruire il ponte sul Po crollato ad<br />
Aprile), detassazione dei red<strong>di</strong>ti da lavoro, significative riduzione della pressione fiscale<br />
e revisione degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> settore, detassazione degli utili reinvestiti, riduzione dell’IVA nel<br />
comparto ricettivo, nella ristorazione e nelle agenzie <strong>di</strong> viaggio, sono queste le leve in<strong>di</strong>spensabili<br />
per sollevare una economia troppo asfittica.<br />
Forse si è facilmente compreso come il futuro delle nostre imprese <strong>di</strong>penda da un<br />
lavoro sinergico <strong>di</strong> tutte le forze sociali coinvolte, ma soprattutto della nostra capacità<br />
<strong>di</strong> stare uniti e dare maggior forza e voce in capitolo alle Associazioni <strong>di</strong> categoria quale<br />
Confcommercio Imprese per l’Italia, perché solo con strutture rappresentative forti e<br />
coese potremmo incidere e far valere i nostri legittimi interessi per un futuro meno incerto<br />
e più sereno.<br />
luglio <strong>2009</strong> 3
SOMMARIO<br />
NUMERO 4 LUGLIO <strong>2009</strong><br />
Mensile dell’<strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong>, del Turismo<br />
e dei Servizi della Provincia <strong>di</strong> <strong>Piacenza</strong><br />
EDITORE<br />
<strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong> <strong>di</strong> <strong>Piacenza</strong><br />
DIRETTORE RESPONSABILE<br />
Giovanni Struzzola<br />
COORDINAMENTO EDITORIALE<br />
redazione@unionecommerciantipc.it<br />
HANNO COLLABORATO<br />
Giuseppe Accor<strong>di</strong>no,<br />
Alberto Malvicini, Alessia Pelò,<br />
Ernesto Torretta, Roberto Rossi<br />
FOTOGRAFIA<br />
Archivio fotografico <strong>Unione</strong><br />
<strong>Commercianti</strong> <strong>di</strong> <strong>Piacenza</strong><br />
PROGETTO GRAFICO<br />
Piermario Remeri<br />
STAMPA<br />
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CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ<br />
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29010 Calendasco (PC) - Tel. 0523 768301<br />
Referente: Roberta Ticchi<br />
Tel. 340 8274713 - roberta@grafichecesina.it<br />
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La rivista è leggibile anche sul sito<br />
www.unionecommerciantipc.it<br />
3 SOTTO LA... LENTE<br />
Crisi economica: uniti si può vincere<br />
5 L’EDITORIALE DEL DIRETTORE<br />
Crollo del ponte sul Po. Un’occasione da sfruttare per <strong>Piacenza</strong><br />
7 SERVIZIO<br />
Intervista a Massimo Trespi<strong>di</strong><br />
11 L’AVVOCATO RISPONDE<br />
La chiusura dell’esercizio pubblico per motivi <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne pubblico<br />
è <strong>di</strong> competenza del questore<br />
12 LE SCADENZE DEL MESE<br />
13 CAF IMPRESE UNCOM PIACENZA<br />
- Dichiarazione Irap<br />
- Appren<strong>di</strong>stato Professionalizzante<br />
- Titolare <strong>di</strong> farmacia<br />
- La detenzione non giustifica <strong>di</strong> per sé il licenziamento<br />
- Nuovi adempimenti del garante<br />
18 LE NOSTRE CATEGORIE<br />
- Benzinai, serrata contro il Governo<br />
- Su prosciutto falsità che fanno male<br />
20 TUTTO ASSOCIATI<br />
- Il Ministro del Turismo al consiglio generale <strong>di</strong> Confcommercio<br />
- Asparagi, in 3mila alla rassegna<br />
- Commercio<br />
- Turismo<br />
25 ENASCO<br />
Le pensioni al minimo <strong>2009</strong>: occhio ai red<strong>di</strong>ti<br />
27 50&PIÙ FENACOM<br />
28 CASE HISTORY<br />
Mangia, Beva e Täs!<br />
30 BREVI NOTIZIE<br />
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Roberta Ticchi<br />
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snc
EDITORIALE<br />
RUBRICA<br />
Crollo del ponte sul Po.<br />
Un’occasione da sfruttare per <strong>Piacenza</strong><br />
GIOVANNI STRUZZOLA<br />
Direttore<br />
<strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong> <strong>di</strong> <strong>Piacenza</strong><br />
“Millenovecentotto – duemilaotto cent’anni <strong>di</strong> vita del ponte sul Po a <strong>Piacenza</strong>, ma nessuno se<br />
ne è ricordato! Forse lo abbiamo offeso ed ecco quasi come per beffa lui, il nostro unico aggancio<br />
alla vicinissima Milano si fa notare, e lo fa in modo eclatante, ma con molta accortezza.<br />
Fa cadere qualche campata della sua struttura e lo fa in area golenale che, pur con il fiume in<br />
piena, non è stato pericoloso come farla cadere nel mezzo del letto del fiume.<br />
Poteva essere una catastrofe e per fortuna non lo è stata! grazie ponte per la Tua generosità e<br />
scusaci se non ti abbiamo celebrato nel tuo centenario.”<br />
Potrebbe sembrare una favola a lieto fine, ma è solo la cronaca <strong>di</strong> quello che è accaduto il<br />
30 Aprile u.s. e, da quel giorno si è tutti impegnati nel cercare <strong>di</strong> trovare soluzioni idonee ma<br />
soprattutto veloci al problema.<br />
Tutti i soggetti coinvolti o per competenza istituzionale o per <strong>di</strong>fesa <strong>di</strong> interessi economici sono<br />
convinti della necessità <strong>di</strong> costruire un nuovo ponte sul Po, una struttura che ci permetta <strong>di</strong><br />
togliere dall’isolamento la sponda lombarda da quella emiliana.<br />
Non credo sia opportuno, ne’ tanto meno produttivo, innescare polemiche sulle eventuali responsabilità<br />
o colpe, ci penserà la Magistratura che sa far bene il suo mestiere, a noi il compito<br />
arduo <strong>di</strong> testimoniare ad ogni ora ed in ogni consesso idoneo la estrema urgenza <strong>di</strong> ricostruire<br />
il ponte sul Po.<br />
Già ricostruire, ha ragione il Presidente della Camera <strong>di</strong> Commercio <strong>di</strong> <strong>Piacenza</strong> Giuseppe Parenti<br />
quando afferma che il piacentino in questa occasione deve <strong>di</strong>mostrare tutto il suo orgoglio,<br />
il suo amore per il nostro territorio, il suo desiderio <strong>di</strong> vedere realizzata un’opera straor<strong>di</strong>naria<br />
che non sia solo utile ed in<strong>di</strong>spensabile ma anche bella, affascinante, attraente.<br />
Quello che afferma il Presidente Parenti è con<strong>di</strong>visibile, <strong>Piacenza</strong> ha bisogno del Ponte sul Po,<br />
ma questo non deve limitare la nostra fantasia su <strong>di</strong> un suo anche <strong>di</strong>fferente utilizzo. Questo tipo<br />
<strong>di</strong> costruzioni oggi non si limitano solo a svolgere il compito <strong>di</strong> unire due sponde, ma sempre<br />
più <strong>di</strong>ventano un motivo che giustifichi nel territorio un elemento architettonico <strong>di</strong> grande pregio<br />
artistico, quasi un monumento paragonabile agli obelischi romani, alle pirami<strong>di</strong> egiziane, agli<br />
archi <strong>di</strong> trionfo, ecc. Basti citare quale esempio il ponte da Verrazzano a New York, il Golden<br />
Gate Bridge a San Francisco, il ponte Tacoma Narrows Washington, i ponti Kurushima, Kaikjo, il<br />
ponte 25 <strong>di</strong> Abril a Lisbona, ecc.<br />
Il nuovo ponte sul Po, insomma, dovrà essere la celebrazione del matrimonio tra l’arte e la<br />
tecnologia, dovrà essere progettato in termini polifunzionali per permettere non solo ai veicoli <strong>di</strong><br />
transitare, ma anche poter essere un punto <strong>di</strong> ritrovo (con la possibile presenza <strong>di</strong> un pubblico<br />
esercizio, possibilmente ristorante con vetrate) per godersi il Po, nei vari momenti dell’anno.<br />
Importante anche la sua collocazione che potrebbe veramente essere pensata ad ovest come da<br />
tempo sostiene Marcello Spigaroli con il vantaggio <strong>di</strong> potersi scrollare dalle nostre teste il viadotto<br />
dell’A21 che, in vista del corridoio 5 rischia <strong>di</strong> vedere moltiplicato il transito dei già eccessivi<br />
veicoli, anche perché non baipassato da una via alternativa pedecollinare che possa unire Castel<br />
San Giovanni a Fiorenzuola come continua a sollecitare Parenti, presidente della C.C.I.A.A..<br />
Eliminare quel fasti<strong>di</strong>oso ed antipatico viadotto vorrebbe <strong>di</strong>re anche restituire una possibile<br />
vivibilità del lungo Po piacentino, non dover sopportare il blocco del traffico da ottobre a marzo<br />
sapendo che inutile perché vanificato dalle polveri sottili che quoti<strong>di</strong>anamente ed abbondantemente<br />
ci piovono sulla città vanificando ogni nostra buona intenzione.<br />
Altresì fondamentale sarà ripristinare velocemente il ponte storico che dovrà continuare la sua<br />
funzione <strong>di</strong> collegamento con la Lombar<strong>di</strong>a, magari riservandolo ai pedoni, ciclisti e al traffico<br />
leggero, con lo scopo <strong>di</strong> raggiungere e poter usufruire delle strutture economiche e <strong>di</strong> servizio<br />
che lì sono inse<strong>di</strong>ate.<br />
In questo contesto <strong>di</strong> recupero del lungo Po è bene ricordare come <strong>Piacenza</strong> potrebbe riappropriarsi<br />
del suo fiume dando concretezza al progetto ban<strong>di</strong>era <strong>di</strong> Vision 2020 “La Baia <strong>di</strong><br />
San Sisto” che vedrebbe un utilizzo intelligente <strong>di</strong> aree e fabbricati attualmente occupati dal<br />
Laboratorio Pontieri e dalla Caserma del Genio Pontieri. La posizione strategica <strong>di</strong> <strong>Piacenza</strong> non<br />
è stata sufficientemente supportata da politiche <strong>di</strong> valorizzazione del centro storico, che mostra<br />
evidenti segnali <strong>di</strong> declino e desertificazione. Obiettivo che ormai da alcuni anni le associazioni<br />
<strong>di</strong> categoria stanno perseguendo è quello <strong>di</strong> un suo rilancio, un rilancio delle sue attrattività,<br />
vivibilità e utilità.<br />
A tal fine nei giorni scorsi si sono riunite le più rappresentative categorie economiche per esaminare<br />
quanto sino ad oggi si è scritto, detto e pensato sulla “Baia <strong>di</strong> San Sisto” con l’intento <strong>di</strong><br />
con<strong>di</strong>videre un percorso progettuale che si formalizzerà nei prossimi giorni con la sottoscrizione<br />
<strong>di</strong> un protocollo d’intesa da presentare ad un futuro incontro con esponenti dell’Amministrazione<br />
Comunale.<br />
Tutto ciò al fine <strong>di</strong> produrre sinergie che rendano più facili i contatti con le Istituzioni sia locali,<br />
regionali, nazionali ed europee, volte anche ad in<strong>di</strong>viduare canali <strong>di</strong> finanziamento per poter<br />
realizzare tale importante e strategico progetto per <strong>Piacenza</strong>, per il suo centro storico per la sua<br />
economia territoriale.<br />
luglio <strong>2009</strong> 5
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IL SERVIZIO<br />
Intervista a<br />
Massimo Trespi<strong>di</strong><br />
“…il mio ufficio è il territorio…<br />
sarò, il più possibile, con la gente, tra la gente…”<br />
<strong>di</strong> ROBERTO ROSSI<br />
È<br />
<strong>di</strong> prima mattina che raggiungo la<br />
Provincia, l’appuntamento con il neopresidente<br />
Massimo Trespi<strong>di</strong> è per<br />
le 9,30. Fuori, tra le vie del centro, splende<br />
il sole, dentro, nel palazzo <strong>di</strong> via Garibal<strong>di</strong>,<br />
risplendono i sorrisi degli impiegati, cor<strong>di</strong>ali<br />
e premurosi, gentili ed accoglienti.<br />
La breve anticamera è <strong>di</strong> pochi minuti, il<br />
tempo giusto per degustare l’orzo che mi<br />
viene offerto e servito. Un viavai <strong>di</strong> segretarie,<br />
con cartelle e documenti in mano,<br />
danno subito la misura dell’operosità che<br />
caratterizza questi uffici.<br />
Si apre la porta della stanza presidenziale<br />
ed il più giovane dei presidenti della Provincia<br />
mi viene incontro e mi invita ad<br />
entrare. Si <strong>di</strong>mostra imme<strong>di</strong>atamente un<br />
ottimo comunicatore, capace <strong>di</strong> creare<br />
un’ideale situazione <strong>di</strong> serenità, <strong>di</strong> agio. E<br />
sono quin<strong>di</strong> sufficienti poche battute per<br />
entrare subito in un clima <strong>di</strong> piacevole<br />
confidenza.<br />
La prima richiesta che avanzo è quella <strong>di</strong><br />
realizzare l’intervista facendo uso della<br />
telecamera, alla quale fa seguito il suo imme<strong>di</strong>ato<br />
consenso e inizio, quin<strong>di</strong>, con la<br />
ripresa e le domande.<br />
Presidente Trespi<strong>di</strong>, dopo i complimenti,<br />
felicitazioni e festeggiamenti siete passati<br />
subito al concreto… eravamo in attesa dei<br />
nuovi nomi, della nuova squadra da mettere<br />
in campo, e questi sono arrivati, senza<br />
grosse complicazioni, senza nemmeno<br />
troppe sorprese…<br />
Per la verità i festeggiamenti sono terminati<br />
subito il giorno stesso della mia vittoria,<br />
quello successivo ero già al lavoro.<br />
E devo ammettere che ho iniziato carico<br />
dell’entusiasmo che ho sentito da subito<br />
attorno a me; un entusiasmo travolgente,<br />
specchio del trionfo che ha fatto seguito<br />
alla campagna elettorale. Ancora oggi,<br />
dopo più <strong>di</strong> un mese da quell’8 giugno, le<br />
persone mi fermano per strada, mi vogliono<br />
conoscere, si vogliono complimentare,<br />
mi augurano buon lavoro e mi stringono<br />
la mano. Tra<strong>di</strong>rei la mia onestà se non<br />
ammettessi il piacere che provo in queste<br />
<strong>di</strong>mostrazioni <strong>di</strong> affetto, <strong>di</strong> fiducia. Solo<br />
qualche sera fa, ad esempio, ho risposto<br />
all’invito del sindaco Alberici, <strong>di</strong> Nibbiano;<br />
c’era molta gente in quell’occasione<br />
ed è stata ulteriore conferma dell’entusiasmo<br />
che ci circonda.<br />
Un entusiasmo che và ben oltre il semplice<br />
sentimento dato da una vittoria politica,<br />
si spinge ben più in là, come se la<br />
gente si aspettasse qualcosa <strong>di</strong> più rispetto<br />
a quello che la politica in senso stretto<br />
può fare. Questa vittoria, non v’è dubbio,<br />
ci carica <strong>di</strong> una responsabilità forte, <strong>di</strong> un<br />
compito importante, compito al quale noi<br />
vogliamo rispondere, attese che non vogliamo<br />
deludere.<br />
È chiaro, questo aspetto, per tutti gli attori<br />
chiamati in causa, per tutti i nomi che<br />
ha voluto al suo fianco Concretezza e lavoro<br />
sono concetti che ha trasferito chiaramente<br />
agli uomini della sua squadra<br />
La risposta è stata data subito. Non solo<br />
concretezza e lavoro, ma prima ancora<br />
senso del servizio e coesione. Quella stessa<br />
che ha caratterizzato la nostra campagna<br />
elettorale, quell’unità, quella responsabilità<br />
è stata confermata nelle fasi<br />
successive, come appunto nella composizione<br />
della giunta. E io lavorerò perché<br />
questo spirito <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione e <strong>di</strong> coesione<br />
venga preservata e <strong>di</strong>venti il 12° uomo<br />
in campo.<br />
Che se lo augurasse ne siamo certi, ma si<br />
aspettava un risultato <strong>di</strong> tali <strong>di</strong>mensioni,<br />
mai in <strong>di</strong>scussione già ai primi scrutini E<br />
si sarà fatto un’idea circa le ragioni <strong>di</strong> tale<br />
riscontro…<br />
Massimo Trespi<strong>di</strong> incontra il Vescovo <strong>di</strong><br />
<strong>Piacenza</strong> Gianni Ambrosio<br />
È indubbio che quello dell’8 giugno è un<br />
risultato straor<strong>di</strong>nario, una vittoria <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni<br />
uniche, un tale consenso che<br />
profuma <strong>di</strong> primati, primo su tutti quello<br />
<strong>di</strong> portare in Provincia, per la prima volta,<br />
un can<strong>di</strong>dato <strong>di</strong> centrodestra. Poi la vittoria<br />
al primo turno, mai nessuno, in precedenza,<br />
aveva superato la soglia per vincere<br />
senza andare al ballottaggio; in terzo<br />
luogo sono il presidente più giovane <strong>di</strong><br />
sempre, anche questo dato, <strong>di</strong>rei, è assai<br />
significativo. C’è voglia <strong>di</strong> nuovo, <strong>di</strong> risposte<br />
concrete, <strong>di</strong> segnali positivi, e ripeto,<br />
più che mai, <strong>di</strong> coesione, <strong>di</strong> unità, su questo<br />
si è basata la nostra campagna elettorale,<br />
un messaggio chiaro, determinato,<br />
che arrivato dritto dritto ai citta<strong>di</strong>ni: “noi<br />
ci siamo e ci siamo per vincere”. Abbiamo<br />
trionfato, non dobbiamo <strong>di</strong>menticarlo, su<br />
un can<strong>di</strong>dato che era il presidente della<br />
Provincia uscente, che non è mai troppo<br />
facile battere, sostenuto da almeno 7 o 8<br />
liste. Eravamo, al momento della mia can<strong>di</strong>datura<br />
dell’11 marzo, in<strong>di</strong>etro <strong>di</strong> 6 punti;<br />
abbiamo vinto con 13 punti <strong>di</strong> <strong>di</strong>stacco,<br />
per cui abbiamo guadagnato la bellezza <strong>di</strong><br />
19 punti in meno <strong>di</strong> 3 mesi. È il caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>re<br />
che i numeri si commentano da soli…<br />
Una squadra compatta, una capacità <strong>di</strong><br />
mettere insieme, il profilo <strong>di</strong> un can<strong>di</strong>dato<br />
che ha saputo trasferire serietà, serenità,<br />
ma anche determinazione, innovazione,<br />
slancio, ad un ritmo incalzante, coinvolgente…<br />
questo, ritengo, il messaggio percepito<br />
dai nostri elettori.<br />
luglio <strong>2009</strong> 7
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IL RUBRICA SERVIZIO<br />
Ad una vittoria così eclatante, fa eco una<br />
grande responsabilità; sul vostro operato<br />
ora si sono concentrate importanti attese<br />
e il momento storico non è, <strong>di</strong> certo, tra i<br />
più facili. Quali sono le priorità che vi siete<br />
posti<br />
Per prima cosa quelle <strong>di</strong> gettare i pilastri,<br />
<strong>di</strong> creare le fondamenta sulle quali impostare<br />
quel lavoro che sarà poi quello definitivo.<br />
In termini pratici, ad esempio, ho<br />
voluto incontrare i presidenti delle Province<br />
limitrofe, <strong>di</strong> Cremona e <strong>di</strong> Lo<strong>di</strong>, mentre<br />
in agenda, a breve, ho quelli <strong>di</strong> Pavia e<br />
Parma. Con queste realtà c’è una comune<br />
vocazione territoriale, una pari sensibilità<br />
sotto l’aspetto economico e culturale. Con<br />
loro dobbiamo fare squadra, siamo 5 città,<br />
due emiliane e tre lombarde, <strong>di</strong>vise dal Po,<br />
o forse è meglio <strong>di</strong>re, unite dal Po, il nostro<br />
grande fiume, importante risorsa che<br />
è necessario valorizzare e promuovere per<br />
quello che è la sua naturale potenzialità, il<br />
turismo, con progetti che coinvolgono le<br />
due regioni. Tuttavia tutto il nostro territorio<br />
ha margini <strong>di</strong> crescita, sotto questo<br />
aspetto importanti, con i suoi borghi storici,<br />
le sue valli e, <strong>di</strong> conseguenza, i suoi<br />
prodotti tipici e tutto quello che ne consegue.<br />
Verso il mondo del lavoro e della<br />
produzione, dell’impren<strong>di</strong>toria in genere,<br />
guarderemo e ci attiveremo. <strong>Piacenza</strong><br />
è una città <strong>di</strong> cerniera fra la Lombar<strong>di</strong>a e<br />
l’Emilia, una posizione strategica per un<br />
ruolo importante. Un ruolo che vogliamo<br />
giocarci fino in fondo. È un impegno che<br />
ho assunto in campagna elettorale, un<br />
accordo che ho stretto anche con il presidente<br />
della Regione Lombar<strong>di</strong>a, Roberto<br />
Formigoni, su alcuni punti qualificanti<br />
per una strategia comune. E i risultati, con<br />
questi presupposti, verranno.<br />
Accennava prima circa le potenzialità<br />
della nostra provincia, fatta però <strong>di</strong> realtà<br />
che si <strong>di</strong>fferenziano per vari aspetti, l’una<br />
dall’altra. Come pensa <strong>di</strong> procedere in tal<br />
senso<br />
All’interno del programma con il quale ci<br />
siamo proposti ai citta<strong>di</strong>ni era previsto anche<br />
questo punto. L’iniziativa che a giorni<br />
prenderà corpo è quella che prevede un<br />
incontro con tutti i 48 sindaci dei comuni<br />
della nostra provincia. Sono convocati<br />
qui, in sala consiliare, per confrontarci<br />
ed ascoltarci, allo scopo <strong>di</strong> costruire un<br />
rapporto stretto e <strong>di</strong>retto per intervenire<br />
coscientemente sulle varie realtà locali<br />
che, come <strong>di</strong>ce lei, si <strong>di</strong>fferenziano l’una<br />
dall’altra. Significa prima conoscerle, poi<br />
stu<strong>di</strong>arle, infine intervenire con coerenza<br />
e adeguatezza. Ed è necessario creare subito<br />
i giusti rapporti con chi ha maggiore<br />
conoscenza delle locali problematiche <strong>di</strong><br />
ogni comune, cioè con i loro primi citta<strong>di</strong>ni,<br />
quei sindaci che fra pochi giorni<br />
incontrerò, perché la provincia è <strong>di</strong> tutti i<br />
citta<strong>di</strong>ni ed i sindaci sono l’espressione <strong>di</strong><br />
una comunità locale e territoriale.<br />
Massimo Trespi<strong>di</strong> incontra il Presidente<br />
della Provincia <strong>di</strong> Lo<strong>di</strong> Pietro Foroni<br />
Una comunità locale e territoriale che fa<br />
sempre più i conti con una crisi che spaventa<br />
tutti, famiglie ed imprese…<br />
Dobbiamo remare tutti nella stessa <strong>di</strong>rezione,<br />
per far crescere il nostro territorio,<br />
per fare fronte anche a questa crisi economica.<br />
La provincia è un ente <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />
territoriale, che deve mettere<br />
insieme tutte le realtà positive del nostro<br />
territorio, quelle delle associazioni e delle<br />
categorie, quelle del mondo produttivo e<br />
del volontariato, un patrimonio <strong>di</strong> eccellenza<br />
che la nostra provincia possiede.<br />
Arricchito da una cultura <strong>di</strong> operosità, <strong>di</strong><br />
laboriosità, <strong>di</strong> capacità <strong>di</strong> sostenere e promuovere<br />
quei talenti che il nostro territorio<br />
esprime.<br />
Per affrontare i momenti negativi bisogna<br />
partire da ciò che <strong>di</strong> positivo c’è, quella realtà<br />
fatta <strong>di</strong> donne e uomini che con il loro<br />
lavoro, con la loro conoscenza, con la loro<br />
passione, producono, assumono rischi,<br />
fanno impresa, svolgono opere sociali,<br />
sono attivi e propositivi nelle aziende e<br />
nelle loro case.<br />
Tutto questo patrimonio straor<strong>di</strong>nario è<br />
un bene che esiste ed è qui, tra noi e attorno<br />
a noi.<br />
E da qui bisogna partire, con grande slancio,<br />
con spirito <strong>di</strong> solidarietà, <strong>di</strong> coesione<br />
e <strong>di</strong> concor<strong>di</strong>a sociale, per far fronte ad un<br />
momento che indubbiamente è <strong>di</strong>fficile,<br />
ma che <strong>Piacenza</strong> e la nostra provincia ha<br />
i numeri e le risorse per poterlo affrontare<br />
e superare.<br />
Un’ultima domanda, rivolta a metà tra<br />
il Massimo Trespi<strong>di</strong> professore e presidente:<br />
per fare politica quanto ci deve mettere<br />
<strong>di</strong> quella filosofia che insegna ogni giorno<br />
tra i banchi <strong>di</strong> scuola<br />
(sotto i baffi… scappa un sorriso)<br />
beh, si, una buona dose <strong>di</strong> filosofia mista<br />
a psicologia, certamente aiuta… io non<br />
ho mai abbandonato la mia professione<br />
per fare politica, ho sempre continuato ad<br />
insegnare, pensi che il giorno dello spoglio<br />
delle elezioni io ero a scuola a fare gli<br />
scrutini! Questo perché credo che la politica<br />
ha bisogno <strong>di</strong> persone che portino<br />
nella politica l’esperienza, la passione, la<br />
competenza della loro professione. Credo<br />
che ci sia bisogno in politica <strong>di</strong> aria nuova,<br />
donne e uomini che portino con sé<br />
quello che si respira in società, quello che<br />
si vive quoti<strong>di</strong>anamente stando in mezzo<br />
alla gente, a contatto con i problemi <strong>di</strong><br />
tutti i giorni. Il mio mestiere mi porta a<br />
contatto tutti i giorni con tante persone,<br />
con tanti giovani. E questo mi è <strong>di</strong> grande<br />
aiuto. Spesso invece la politica è lontana<br />
dalla gente, dai problemi veri delle persone.<br />
Appena investito dell’incarico ho voluto<br />
fare una cosa che mai era stata fatta<br />
prima: sono andato a conoscere i 380 <strong>di</strong>pendenti<br />
della Provincia, entrando negli<br />
uffici, perché credo nel valore dei rapporti<br />
umani, credo che la qualità delle relazioni<br />
umane sia la premessa fondamentale per<br />
svolgere bene il proprio lavoro. Per questo<br />
il mio ufficio, come ho detto in campagna<br />
elettorale, è il territorio. Per questo sarò, il<br />
più possibile, con la gente, tra la gente.<br />
Grazie presidente per l’ospitalità. Da<br />
parte <strong>di</strong> tutta la redazione del giornale e<br />
dell’intero staff dell’<strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong><br />
l’augurio <strong>di</strong> un buonissimo lavoro.<br />
Grazie a voi. Colgo l’occasione per trasmettere<br />
tutti i sentimenti miei <strong>di</strong> sostegno<br />
al mondo del commercio e agli impren<strong>di</strong>tori.<br />
Per far sentire loro vicina la<br />
Provincia, per <strong>di</strong>re che il suo presidente<br />
è vicino ai loro affanni, alla loro fatica, ai<br />
loro sacrifici, al loro lavoro quoti<strong>di</strong>ano,<br />
perché anche attraverso la loro operosità<br />
cresce la nostra comunità. Per questo<br />
sono, ognuno <strong>di</strong> loro, un prezioso patrimonio<br />
da custo<strong>di</strong>re e sostenere.<br />
Massimo Trespi<strong>di</strong> visita gli uffici della Provincia al palazzo dell’Agricoltura<br />
luglio <strong>2009</strong> 9
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ORARI: 9,00/12,30<br />
14,30/18,30
L’AVVOCATO RISPONDE<br />
La chiusura dell’esercizio pubblico per motivi<br />
<strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne pubblico è <strong>di</strong> competenza del questore<br />
GIUSEPPE ACCORDINO<br />
avvocato<br />
Legale <strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Piacenza</strong><br />
Con una recente decisione<br />
(n. 129 del 4.5.<strong>2009</strong>) la<br />
Corte Costituzionale ha<br />
rigettato il ricorso proposto dalla<br />
Provincia <strong>di</strong> Bolzano che aveva<br />
sollevato un conflitto <strong>di</strong> attribuzione<br />
nei confronti dello Stato,<br />
con riferimento al decreto in data<br />
24.4.08 del Questore <strong>di</strong> Bolzano<br />
con il quale era stata <strong>di</strong>sposta la<br />
sospensione per <strong>di</strong>eci giorni, con<br />
effetto imme<strong>di</strong>ato a decorrere<br />
dalla notificazione del medesimo,<br />
della licenza <strong>di</strong> esercizio rilasciata<br />
dal Sindaco del Comune <strong>di</strong> Bolzano,<br />
per la gestione <strong>di</strong> un bar caffè<br />
sito in Bolzano.<br />
La Provincia ha sostenuto che l’atto<br />
impugnato avrebbe violato alcune<br />
norme in tema <strong>di</strong> autonomia, in<br />
quanto sarebbe lesivo delle competenze<br />
provinciali in materia <strong>di</strong><br />
“esercizi pubblici” assegnate dalle<br />
norme in questione, comprensive<br />
anche delle attribuzioni inerenti<br />
a detta materia e concernenti la<br />
pubblica sicurezza.<br />
Il provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> sospensione<br />
della licenza <strong>di</strong> esercizio era stato,<br />
in concreto, emesso dal Questore<br />
a seguito del verificarsi, in<br />
prossimità o all’interno del locale<br />
pubblico, <strong>di</strong> episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> turbativa<br />
dell’or<strong>di</strong>ne pubblico connessi<br />
all’attività ivi svolta, «comprovata<br />
dalla presenza <strong>di</strong> numerosi avventori,<br />
all’interno ed all’esterno<br />
dell’esercizio, visibilmente alterati<br />
dall’abuso <strong>di</strong> bevande alcoliche»,<br />
che hanno reso necessario l’intervento<br />
della Polizia <strong>di</strong> Stato ed<br />
imposto l’adozione del provve<strong>di</strong>mento,<br />
per scongiurare il verificarsi<br />
<strong>di</strong> situazioni analoghe, atte<br />
a turbare l’or<strong>di</strong>ne pubblico e la<br />
sicurezza.<br />
La Corte Costituzionale ha osservato<br />
che le Province autonome<br />
non sono titolari <strong>di</strong> competenza<br />
propria nella materia dell’or<strong>di</strong>ne<br />
pubblico e della sicurezza, nella<br />
materia cioè relativa «alla prevenzione<br />
dei reati e al mantenimento<br />
dell’or<strong>di</strong>ne pubblico», inteso<br />
quest’ultimo quale «complesso<br />
dei beni giuri<strong>di</strong>ci fondamentali<br />
e degli interessi pubblici primari<br />
sui quali si regge l’or<strong>di</strong>nata e civile<br />
convivenza nella comunità nazionale»,<br />
stante la riserva esclusiva<br />
allo Stato dei provve<strong>di</strong>menti non<br />
riconducibili alla polizia amministrativa.<br />
Dice, inoltre, la Consulta che l’atto<br />
impugnato rientra fra i provve<strong>di</strong>menti,<br />
adottati ex art. 100 del R.D.<br />
16 giugno 1931, n. 773 (Approvazione<br />
del testo unico delle leggi <strong>di</strong><br />
pubblica sicurezza), <strong>di</strong> sospensione<br />
della licenza <strong>di</strong> pubblico esercizio,<br />
la cui finalità - secondo il<br />
costante orientamento della giurisprudenza<br />
amministrativa - «non<br />
è quella <strong>di</strong> sanzionare la condotta<br />
del gestore <strong>di</strong> un pubblico esercizio<br />
per avere consentito la presenza,<br />
nel proprio locale, <strong>di</strong> persone<br />
potenzialmente pericolose per<br />
l’or<strong>di</strong>ne pubblico e la sicurezza<br />
dei citta<strong>di</strong>ni, bensì quella <strong>di</strong> impe<strong>di</strong>re,<br />
attraverso la chiusura del locale,<br />
il protrarsi <strong>di</strong> una situazione<br />
<strong>di</strong> pericolosità sociale; ragion per<br />
cui si ha riguardo esclusivamente<br />
alla esigenza obiettiva <strong>di</strong> tutelare<br />
l’or<strong>di</strong>ne e la sicurezza dei citta<strong>di</strong>ni,<br />
in<strong>di</strong>pendentemente da ogni<br />
responsabilità dell’esercente».<br />
Il provve<strong>di</strong>mento impugnato dalla<br />
Provincia <strong>di</strong> Bolzano è, in altri<br />
termini, del tutto estraneo alle<br />
finalità che contrad<strong>di</strong>stinguono la<br />
<strong>di</strong>sciplina degli esercizi pubblici,<br />
essendo volto all’esclusivo scopo<br />
della tutela della sicurezza dei citta<strong>di</strong>ni.<br />
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IMPRESE UNCOM PIACENZA<br />
SCADENZE RUBRICA DEL MESE<br />
LUGLIO <strong>2009</strong><br />
caf<br />
Mercoledì 15 luglio<br />
MOD. 730/<strong>2009</strong><br />
Termine per la trasmissione telematica all’Agenzia delle<br />
Entrate da parte dei CAF/professionisti abilitati, delle<br />
<strong>di</strong>chiarazioni elaborate, compresi i modd. 730-1 per la<br />
destinazione dell’8‰ e del 5‰.<br />
IVA - CORRISPETTIVI GRANDE DISTRIBUZIONE<br />
Invio telematico mensile dei corrispettivi relativi al mese<br />
<strong>di</strong> giugno da parte delle imprese della grande <strong>di</strong>stribuzione<br />
commerciale e <strong>di</strong> servizi.<br />
persone fisiche, società <strong>di</strong> persone e soggetti assimilati,<br />
società <strong>di</strong> capitali ed enti non commerciali con esercizio<br />
coincidente con l’anno solare.<br />
DIRITTO ANNUALE CCIAA<br />
SOGGETTI CHE NON BENEFICIANO DELLA PROROGA<br />
Versamento, con la maggiorazione dello 0,40%, del<br />
<strong>di</strong>ritto CCIAA <strong>2009</strong> (co<strong>di</strong>ce tributo 3850). Si rammenta<br />
che il <strong>di</strong>ritto annuale <strong>di</strong> competenza delle CCIAA <strong>di</strong> Monza<br />
e Brianza e della CCIAA <strong>di</strong> Fermo va versato utilizzando<br />
rispettivamente i co<strong>di</strong>ci tributo 3863 e 3866.<br />
RIVALUTAZIONE - IMMOBILI D’IMPRESA<br />
SOGGETTI CHE NON BENEFICIANO DELLA PROROGA<br />
Versamento, con la maggiorazione dello 0,40%:<br />
• dell’imposta sostitutiva (intero importo o prima rata)<br />
pari al 3% per gli immobili ammortizzabili e all’1,5%<br />
per quelli non ammortizzabili dovuta a seguito della<br />
rivalutazione, con effetto anche ai fini fiscali, degli<br />
immobili d’impresa posseduti al 31.12.2008, ex art.<br />
15, commi da 16 a 23, DL n. 185/2008;<br />
• dell’imposta sostitutiva pari al 10% per l’affrancamento<br />
del relativo saldo attivo <strong>di</strong> rivalutazione.<br />
Le scadenze in<strong>di</strong>cate in questa pagina sono puramente in<strong>di</strong>cative e vanno sottoposte a verifica. L’<strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong> declina ogni responsabilità per eventuali errori o omissioni.<br />
Giovedì 16 luglio<br />
IVA - LIQUIDAZIONE MENSILE<br />
Liquidazione IVA riferita al mese <strong>di</strong> giugno e versamento<br />
dell’imposta dovuta.<br />
IVA - DICHIARAZIONI D’INTENTO<br />
Presentazione in via telematica della comunicazione dei<br />
dati relativi alle <strong>di</strong>chiarazioni d’intento ricevute nel mese<br />
<strong>di</strong> giugno.<br />
IRPEF - RITENUTE ALLA FONTE SU REDDITI DI LAVO-<br />
RO DIPENDENTE E ASSIMILATI<br />
Versamento delle ritenute operate a giugno relative a<br />
red<strong>di</strong>ti <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong>pendente e assimilati (collaboratori<br />
coor<strong>di</strong>nati e continuativi e lavoratori a progetto – co<strong>di</strong>ce<br />
tributo 1004).<br />
IRPEF - RITENUTE ALLA FONTE SU REDDITI DI LAVO-<br />
RO AUTONOMO<br />
Versamento delle ritenute operate a giugno per red<strong>di</strong>ti <strong>di</strong><br />
lavoro autonomo (co<strong>di</strong>ce tributo 1040).<br />
IRPEF - RITENUTE ALLA FONTE SU DIVIDENDI<br />
Versamento delle ritenute operate (12,50%) relativamente<br />
ai <strong>di</strong>viden<strong>di</strong> corrisposti nel secondo trimestre per<br />
partecipazioni non qualificate e deliberati dall’1.7.98<br />
(co<strong>di</strong>ce tributo 1035).<br />
IRPEF - ALTRE RITENUTE ALLA FONTE<br />
Versamento delle ritenute operate a giugno relative a:<br />
• rapporti <strong>di</strong> commissione, agenzia, me<strong>di</strong>azione e rappresentanza<br />
<strong>di</strong> commercio (co<strong>di</strong>ce tributo 1038);<br />
• utilizzazioni <strong>di</strong> marchi e opere dell’ingegno (co<strong>di</strong>ce<br />
tributo 1040);<br />
• contratti <strong>di</strong> associazione in partecipazione con apporto<br />
<strong>di</strong> lavoro (co<strong>di</strong>ce tributo 1040) e con apporto <strong>di</strong><br />
capitale o misto (co<strong>di</strong>ce tributo 1030) se l’ammontare<br />
dell’apporto è non superiore al 25% del patrimonio<br />
netto dell’associante risultante dall’ultimo bilancio<br />
approvato prima della data <strong>di</strong> stipula del contratto.<br />
RITENUTE ALLA FONTE OPERATE DA CONDOMINI<br />
Versamento delle ritenute (4%) operate a giugno da parte<br />
dei condomini per le prestazioni derivanti da contratti<br />
d’appalto/d’opera effettuate nell’esercizio <strong>di</strong> impresa o<br />
attività commerciali non abituali (co<strong>di</strong>ce tributo 1019 a<br />
titolo <strong>di</strong> IRPEF, 1020 a titolo <strong>di</strong> IRES).<br />
INPS - DIPENDENTI<br />
Versamento dei contributi previdenziali relativi al personale<br />
<strong>di</strong>pendente, per le retribuzioni maturate nel periodo<br />
<strong>di</strong> paga <strong>di</strong> giugno.<br />
INPS - GESTIONE SEPARATA<br />
Versamento del contributo del 17% o 25,72% da parte<br />
dei committenti, sui compensi corrisposti a giugno a collaboratori<br />
coor<strong>di</strong>nati e continuativi, lavoratori a progetto,<br />
collaboratori occasionali, nonché incaricati alla ven<strong>di</strong>ta<br />
a domicilio e lavoratori autonomi occasionali (compenso<br />
superiore a € 5.000).<br />
Versamento da parte dell’associante del contributo dovuto<br />
sui compensi corrisposti a giugno agli associati in<br />
partecipazione con apporto esclusivo <strong>di</strong> lavoro, nella misura<br />
del 17% ovvero 25,72% (soggetti non pensionati e<br />
non iscritti ad altra forma <strong>di</strong> previdenza).<br />
INPS - AGRICOLTURA<br />
Versamento della prima rata <strong>2009</strong> dei contributi previdenziali<br />
sul red<strong>di</strong>to convenzionale da parte dei coltivatori<br />
<strong>di</strong>retti e impren<strong>di</strong>tori agricoli professionali (IAP).<br />
MOD. UNICO <strong>2009</strong> - PERSONE FISICHE<br />
SOGGETTI CHE NON BENEFICIANO DELLA PROROGA<br />
Termine per i versamenti, con la maggiorazione dello<br />
0,40%, relativi a:<br />
• IRPEF (saldo 2008 e primo acconto <strong>2009</strong>);<br />
• ad<strong>di</strong>zionale regionale all’IRPEF (saldo 2008);<br />
• ad<strong>di</strong>zionale comunale all’IRPEF (saldo 2008 e acconto<br />
<strong>2009</strong>);<br />
• imposta sostitutiva regime nuove iniziative (10%) e<br />
contribuenti minimi<br />
• (20%, saldo 2008 e acconto <strong>2009</strong>);<br />
• saldo IVA 2008 con maggiorazione dell’1,2% (0,4%<br />
per mese o frazione <strong>di</strong> mese dal 16.3);<br />
• acconto 20% dell’imposta dovuta per i red<strong>di</strong>ti a tassazione<br />
separata;<br />
• imposta sostitutiva 12-14-16% dovuta per il riallineamento<br />
del valore civile e fiscale dei beni esistenti al<br />
31.12.2008 da quadro EC;<br />
• contributi IVS (saldo 2008 e primo acconto <strong>2009</strong>);<br />
• contributi Gestione separata INPS (saldo 2008 e primo<br />
acconto <strong>2009</strong>).<br />
MOD. UNICO <strong>2009</strong> - SOCIETÀ DI PERSONE<br />
SOGGETTI CHE NON BENEFICIANO DELLA PROROGA<br />
Termine per i versamenti, con la maggiorazione dello<br />
0,40%, relativi a:<br />
• saldo IVA 2008 con maggiorazione dell’1,2% (0,4%<br />
per mese o frazione <strong>di</strong> mese dal 16.3);<br />
• imposta sostitutiva 12-14-16% dovuta per il riallineamento<br />
del valore civile e fiscale dei beni esistenti al<br />
31.12.2008 da quadro EC;<br />
• imposta sostitutiva 12-14-16% dovuta per il riallineamento<br />
del valore civile e fiscale a seguito <strong>di</strong> operazioni<br />
straor<strong>di</strong>narie;<br />
• imposta sostitutiva 16% (unica soluzione) dovuta per<br />
il riallineamento del valore civile e fiscale dei beni<br />
immateriali a seguito <strong>di</strong> operazioni straor<strong>di</strong>narie.<br />
MOD. UNICO <strong>2009</strong> - SOCIETÀ DI CAPITALI ED ENTI<br />
NON COMMERCIALI<br />
SOGGETTI CHE NON BENEFICIANO DELLA PROROGA<br />
Termine entro il quale effettuare, con la maggiorazione<br />
dello 0,40%, da parte dei soggetti con esercizio coincidente<br />
con l’anno solare (approvazione del bilancio nei<br />
termini or<strong>di</strong>nari), i versamenti relativi a:<br />
• saldo IVA 2008 con maggiorazione dell’1,2% (0,4%<br />
per mese o frazione <strong>di</strong> mese dal 16.3);<br />
• IRES (saldo 2008 e primo acconto <strong>2009</strong>);<br />
• imposta sostitutiva 12-14-16% dovuta per il riallineamento<br />
del valore civile e fiscale dei beni esistenti al<br />
31.12.2008 da quadro EC;<br />
• imposta sostitutiva 12-14-16% dovuta per il riallineamento<br />
del valore civile e fiscale a seguito <strong>di</strong> operazioni<br />
straor<strong>di</strong>narie;<br />
• imposta sostitutiva 16% (unica soluzione) dovuta per<br />
il riallineamento del valore civile e fiscale dei beni<br />
immateriali a seguito <strong>di</strong> operazioni straor<strong>di</strong>narie.<br />
MOD. UNICO <strong>2009</strong> - SOCIETÀ DI CAPITALI ED ENTI<br />
NON COMMERCIALI<br />
Versamento senza maggiorazione dello 0,40%, per i<br />
soggetti con esercizio coincidente con l’anno solare e<br />
approvazione del bilancio, nel mese <strong>di</strong> giugno (entro il<br />
29.6.<strong>2009</strong> per particolari esigenze ex art. 2364 C.c.):<br />
• saldo IVA 2008 con maggiorazione dell’1,6% (0,4%<br />
per mese o frazione <strong>di</strong> mese dal 16.3);<br />
• IRES (saldo 2008 e primo acconto <strong>2009</strong>);<br />
• IRAP (saldo 2008 e primo acconto <strong>2009</strong>).<br />
MOD. IRAP <strong>2009</strong><br />
SOGGETTI CHE NON BENEFICIANO DELLA PROROGA<br />
Versamento dell’IRAP (saldo 2008 e primo acconto<br />
<strong>2009</strong>), con la maggiorazione dello 0,40%, da parte <strong>di</strong><br />
Lunedì 20 luglio<br />
IVA COMUNITARIA - ELENCHI INTRASTAT MENSILI<br />
Presentazione, degli elenchi riepilogativi delle cessioni<br />
e degli acquisti intracomunitari registrati o soggetti a<br />
registrazione, relativi a giugno.<br />
La presentazione può essere effettuata anche con l’apposito<br />
software Intr@Web. Utilizzando la modalità telematica<br />
<strong>di</strong> presentazione, l’invio può essere effettuato<br />
entro il 25 luglio.<br />
VERIFICHE PERIODICHE - REGISTRATORI DI CASSA<br />
Invio telematico all’Agenzia delle Entrate dei dati relativi<br />
alle verifiche perio<strong>di</strong>che dei registratori <strong>di</strong> cassa<br />
effettuati nel secondo trimestre, da parte dei laboratori<br />
e fabbricanti abilitati.<br />
Venerdì 31 luglio<br />
IVA COMUNITARIA - ELENCHI INTRASTAT TRIMESTRALI<br />
Presentazione degli elenchi riepilogativi delle cessioni<br />
intracomunitarie registrate o soggette a registrazione,<br />
relativamente al secondo trimestre.<br />
La presentazione può essere effettuata anche con l’apposito<br />
software Intr@Web. Utilizzando la modalità telematica<br />
<strong>di</strong> presentazione, l’invio può essere effettuato<br />
entro il 5 agosto.<br />
IVA - CREDITO TRIMESTRALE<br />
Presentazione all’Agenzia delle Entrate, esclusivamente<br />
in via telematica, della richiesta <strong>di</strong> rimborso/compensazione<br />
del cre<strong>di</strong>to IVA relativo al secondo trimestre, utilizzando<br />
il mod. IVA TR.<br />
INPS - DIPENDENTI<br />
• Invio telematico del mod. DM 10/2 per le denunce<br />
contributive del mese <strong>di</strong> giugno;<br />
• Invio telematico del mod. Emens per le retribuzioni<br />
corrisposte nel mese <strong>di</strong> giugno. L’adempimento interessa<br />
anche i compensi corrisposti a collaboratori<br />
coor<strong>di</strong>nati e continuativi/lavoratori a progetto, incaricati<br />
alla ven<strong>di</strong>ta a domicilio, lavoratori autonomi<br />
occasionali, nonché associati in partecipazione con<br />
apporto esclusivo <strong>di</strong> lavoro.<br />
INPS - AGRICOLTURA<br />
Invio telematico del mod. DMAG relativo alla denuncia<br />
delle retribuzioni degli operai agricoli erogate nel secondo<br />
trimestre.<br />
MOD. 770/<strong>2009</strong> SEMPLIFICATO Termine per l’invio telematico,<br />
<strong>di</strong>retto o tramite interme<strong>di</strong>ari abilitati, del<br />
mod. 770 Semplificato relativo al 2008.<br />
MOD. 770/<strong>2009</strong> ORDINARIO Termine per l’invio telematico,<br />
<strong>di</strong>retto o tramite interme<strong>di</strong>ari abilitati, del<br />
mod. 770 Or<strong>di</strong>nario relativo al 2008.<br />
12 luglio <strong>2009</strong>
IMPRESE UNCOM PIACENZA<br />
CAF IMPRESE RUBRICAUNCOM<br />
CONTABILITÀ<br />
caf<br />
Dichiarazione Irap<br />
Gli agenti <strong>di</strong> commercio e i promotori finanziari (senza Autonoma<br />
organizzazione) possono ritenersi esclusi dall’Irap<br />
Sentenze Corte Cassazione 26.5.<strong>2009</strong>, nn. 12108, 12109, 12110 e 12111<br />
Secondo la sentenza appena citata, coloro che possono <strong>di</strong>mostrare <strong>di</strong> esercitare la propria<br />
attività senza un’autonoma organizzazione non sono tenuti al versamento dell’IRAP. Oltre a<br />
con<strong>di</strong>zionare la sorte dei contenziosi in essere e aprire la strada a nuove istanze <strong>di</strong> rimborso<br />
per gli anni pregressi, la recente giurisprudenza si riflette anche sulla (non) compilazione<br />
del mod. IRAP <strong>2009</strong>. Come noto, l’art. 2, D.Lgs. n. 446/97, stabilisce quale presupposto impositivo<br />
dell’IRAP “l’esercizio abituale <strong>di</strong> un’attività autonomamente organizzata <strong>di</strong>retta<br />
alla produzione o allo scambio <strong>di</strong> beni ovvero alla prestazione <strong>di</strong> servizi”.<br />
LE PRECEDENTI PRONUNCE DELLA CORTE<br />
DI CASSAZIONE<br />
Come accennato, in passato la Corte <strong>di</strong><br />
Cassazione in merito all’assoggettamento<br />
ad IRAP degli agenti <strong>di</strong> commercio e dei<br />
promotori finanziari non ha assunto posizioni<br />
univoche, come si evince, in particolare,<br />
nelle seguenti 3 sentenze emanate<br />
nel 2007.<br />
AGENTE DI COMMERCIO<br />
30.3.2007, n. 7899<br />
Solo per il lavoro autonomo-professionale,<br />
dove la prestazione del contribuente<br />
costituisce <strong>di</strong> regola l’elemento essenziale,<br />
si impone un’indagine sulla ricorrenza<br />
del presupposto impositivo, potendo lo<br />
stesso essere esercitato anche in assenza<br />
<strong>di</strong> un’autonoma organizzazione. Tale<br />
requisito “è invece intrinseco ed immanente<br />
ad ogni attività a connotato impren<strong>di</strong>toriale<br />
quale quelle rientranti nelle<br />
categorie dell’art. 2195, c.c. ...”. Di fatto, “la<br />
parziale apertura della Corte Costituzionale<br />
... riguarda ... esclusivamente il lavoro<br />
autonomo ...”. I red<strong>di</strong>ti derivanti dallo<br />
svolgimento dell’attività <strong>di</strong> agente o rappresentante<br />
<strong>di</strong> commercio, rientrando<br />
nella citata previsione dell’art. 2195, C.c.,<br />
sono qualificabili come red<strong>di</strong>ti d’impresa<br />
e pertanto devono essere assoggettati<br />
ad IRAP. Ciò anche nel caso <strong>di</strong> soggetto<br />
operante in regime <strong>di</strong> contabilità semplificata.<br />
PROMOTORE FINANZIARIO<br />
16.2.2007, n. 3673<br />
“L’esistenza <strong>di</strong> un’autonoma organizzazione<br />
... non dev’essere intesa in senso soggettivo,<br />
... ma in senso oggettivo, come esistenza<br />
<strong>di</strong> un apparato esterno alla persona del<br />
professionista e <strong>di</strong>stinto da lui, risultante<br />
dall’aggregazione <strong>di</strong> beni strumentali e/o <strong>di</strong><br />
lavoro altrui”. In particolare, l’IRAP è dovuta<br />
dal promotore finanziario solo quando la<br />
combinazione <strong>di</strong> mezzi e persone prevale<br />
sull’apporto del titolare.<br />
2.4.2007, n. 8177<br />
Il promotore finanziario “è una figura<br />
che oscilla tra il polo del lavoro subor<strong>di</strong>nato<br />
<strong>di</strong>pendente e quello dell’attività<br />
impren<strong>di</strong>toriale”. In particolare tale attività,<br />
quando è svolta da un impren<strong>di</strong>tore,<br />
rientra “tra le attività ausiliarie previste<br />
dall’art. 2195, n. 5, cod. civ. e costituisce,<br />
dunque, impresa commerciale”. L’assoggettamento<br />
ad IRAP del promotore finanziario<br />
richiede una valutazione complessiva<br />
dell’attività esercitata, la quale<br />
può assumere connotazioni variabili tra<br />
la figura del lavoro subor<strong>di</strong>nato, esente<br />
da imposta, quella del lavoro autonomo,<br />
assoggettabile ad IRAP solo in presenza<br />
<strong>di</strong> un’autonoma organizzazione, e quella<br />
dell’attività d’impresa, pacificamente<br />
sottoposta ad imposizione. Di fatto, per<br />
determinare l’assoggettamento al tributo<br />
in esame, emerge “la necessità <strong>di</strong> procedere<br />
ad una valutazione caso per caso”.<br />
Da tali pronunce emerge la <strong>di</strong>versità delle<br />
posizioni interpretative che si pongono<br />
tra la necessità <strong>di</strong> valutare caso per caso<br />
la situazione concreta dell’agente <strong>di</strong> commercio<br />
/ promotore finanziario e l’assoggettamento<br />
tout court <strong>di</strong> tali soggetti per<br />
il solo fatto <strong>di</strong> esercitare una delle attività<br />
ausiliarie in<strong>di</strong>cate nell’art. 2195, C.c.<br />
LA POSIZIONE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE<br />
L’Agenzia delle Entrate nella citata Circolare<br />
n. 45/E ha affermato l’assoggettamento<br />
ad IRAP del red<strong>di</strong>to prodotto dagli<br />
agenti <strong>di</strong> commercio e dai promotori finanziari<br />
basandosi, tra l’altro, su quanto<br />
sostenuto dalla Corte <strong>di</strong> Cassazione nella<br />
citata Sentenza n. 7899/2007 secondo la<br />
quale il red<strong>di</strong>to <strong>di</strong> un agente <strong>di</strong> commercio,<br />
che svolge attività commerciale ex<br />
art. 2195 C.c. è qualificabile come red<strong>di</strong>to<br />
d’impresa, con conseguente “automatica”<br />
sussistenza del requisito dell’autonoma<br />
organizzazione.<br />
LE RECENTI PRONUNCE DELLE SEZIONI<br />
UNITE DELLA CORTE DI CASSAZIONE<br />
A fronte <strong>di</strong> 4 <strong>di</strong>stinti ricorsi proposti<br />
dall’Agenzia delle Entrate avverso specifiche<br />
sentenze <strong>di</strong> secondo grado sulla medesima<br />
questione dell’assoggettamento<br />
o meno ad IRAP dell’attività dell’agente<br />
<strong>di</strong> commercio / promotore finanziario, le<br />
Sezioni Unite della Corte <strong>di</strong> Cassazione,<br />
con le citate sentenze, hanno innanzitutto<br />
affermato che per verificare l’assoggettamento<br />
ad IRAP dei soggetti in esame è<br />
essenziale in<strong>di</strong>viduare se le attività ausiliarie<br />
ex art. 2195, C.c. siano qualificabili<br />
nell’ambito dell’attività d’impresa o <strong>di</strong><br />
lavoro autonomo.<br />
A tal fine, secondo la Corte <strong>di</strong> Cassazione,<br />
non è utilizzabile né la <strong>di</strong>stinzione civilistica<br />
delle nozioni <strong>di</strong> impren<strong>di</strong>tore e lavoratore<br />
autonomo né quella prevista ai<br />
fini delle imposte <strong>di</strong>rette.<br />
In particolare, nell’ambito del TUIR, la <strong>di</strong>stinzione<br />
tra attività d’impresa e <strong>di</strong> lavoro<br />
autonomo si basa esclusivamente su elementi<br />
qualitativi: sono infatti incluse nel<br />
red<strong>di</strong>to d’impresa tutte le attività che hanno<br />
natura oggettivamente commerciale.<br />
Non assume invece alcuna rilevanza<br />
l’aspetto quantitativo, ossia la <strong>di</strong>mensione<br />
organizzativa dell’attività e il peso del<br />
lavoro personale rispetto all’impiego <strong>di</strong><br />
mezzi e <strong>di</strong> lavoro altrui. In base all’art. 55,<br />
TUIR, sono considerate produttive <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to<br />
d’impresa le attività ausiliarie <strong>di</strong> cui<br />
al citato art. 2195, C.c. “anche se non organizzate<br />
in forma d’impresa”.<br />
La Corte sul punto afferma che “a quel che<br />
è stabilito per le imposte sul red<strong>di</strong>to non<br />
può essere riconosciuta una efficacia<br />
con<strong>di</strong>zionante ai fini dell’interpretazione<br />
<strong>di</strong> imposte, come è l’IRAP, che rispondono<br />
ad altri criteri e ad una <strong>di</strong>versa ratio impositiva”.<br />
Va considerato infatti che:<br />
“... esiste tra «il territorio dell’impresa» e il<br />
«territorio del lavoro autonomo» un’area<br />
grigia, una linea mobile <strong>di</strong> confine, rappresentata<br />
dallo svolgimento delle attività<br />
ausiliarie <strong>di</strong> cui all’art. 2195, c.c., le<br />
quali, pur essendo ai fini delle imposte sul<br />
red<strong>di</strong>to considerate produttive <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to<br />
d’impresa, possono essere (e spesso sono)<br />
svolte dal soggetto senza «organizzazione<br />
<strong>di</strong> capitali o lavoro altrui».”<br />
Pertanto, pur ribadendo che ai fini IIDD<br />
l’attività esercitata dall’agente <strong>di</strong> commercio<br />
/ promotore finanziario è produttiva<br />
<strong>di</strong> red<strong>di</strong>to d’impresa, la Corte <strong>di</strong><br />
Cassazione ritiene che tale qualificazione<br />
non è necessariamente “trasferibile” in<br />
ambito IRAP.<br />
Partendo dal presupposto che l’IRAP, come<br />
affermato anche dalla Corte Costituzionale<br />
nella citata sentenza n. 156, è un’imposta a<br />
carattere reale, secondo la Cassazione, se le<br />
attività in esame venissero considerate tout<br />
court attività d’impresa:<br />
“... l’imposta non troverebbe corrispondenza<br />
nella sua ratio, e finirebbe per<br />
colpire una «base fittizia», un «fatto non<br />
reale», in contrad<strong>di</strong>zione con una interpretazione<br />
costituzionalmente orientata<br />
del presupposto impositivo.<br />
Non è, infatti, la oggettiva natura dell’attività<br />
svolta, ad essere alla base dell’imposta,<br />
ma il modo - autonoma organizzazione<br />
- in cui la stessa è svolta, ad essere<br />
la razionale giustificazione <strong>di</strong> una imposizione<br />
sul valore aggiunto prodotto, un<br />
quid che eccede il lavoro personale del<br />
soggetto agente ed implica appunto «l’organizzazione<br />
<strong>di</strong> capitali o lavoro altrui»: se<br />
ciò non fosse, e il lavoro personale bastasse,<br />
l’imposta considerata, non solo non<br />
sarebbe vincolata all’esistenza <strong>di</strong> una «autonoma<br />
organizzazione», ma si trasforme-<br />
luglio <strong>2009</strong> 13
IMPRESE UNCOM PIACENZA<br />
CAF IMPRESE RUBRICAUNCOM<br />
caf<br />
rebbe inevitabilmente in una sostanziale<br />
«imposta sul red<strong>di</strong>to».”<br />
Tenuto inoltre conto che:<br />
la normativa specifica relativa all’attività<br />
<strong>di</strong> agente <strong>di</strong> commercio / promotore<br />
finanziario non impone al soggetto <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> una particolare struttura per<br />
l’esercizio dell’attività;<br />
con particolare riguardo all’agente <strong>di</strong><br />
commercio, la Direttiva comunitaria n.<br />
86/653/CEE definisce la relativa attività<br />
quale “attività professionale” consistente<br />
in una prestazione d’opera per l’esercizio<br />
della quale non è necessaria una<br />
struttura d’impresa, e ciò a prescindere<br />
dall’assunzione del rischio per la conclusione<br />
del contratto e dal pagamento<br />
a provvigione. La presenza <strong>di</strong> tali elementi<br />
non determina necessariamente<br />
la trasformazione dell’attività professionale<br />
in attività d’impresa, come non<br />
lo determina l’obbligatorietà dell’iscrizione<br />
in un determinato ruolo;<br />
la Cassazione, dopo aver specificato che:<br />
“... anche con riferimento all’agente <strong>di</strong><br />
commercio e al promotore finanziario<br />
(quest’ultimo per l’ipotesi che lo stesso non<br />
sia un lavoratore <strong>di</strong>pendente...) deve essere<br />
riba<strong>di</strong>to il principio che la soggezione<br />
ad IRAP della loro attività è possibile solo<br />
nell’ipotesi nelle quali sussista il requisito<br />
dell’autonoma organizzazione...”<br />
sancisce il seguente principio <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto in<br />
materia <strong>di</strong> IRAP:<br />
“... il requisito dell’autonoma organizzazione,<br />
il cui accertamento spetta al giu<strong>di</strong>ce<br />
<strong>di</strong> merito ed è insindacabile in sede<br />
<strong>di</strong> legittimità se congruamente motivato,<br />
ricorre quanto il contribuente:<br />
a) sia, sotto qualsiasi forma, il responsabile<br />
dell’organizzazione, e non sia quin<strong>di</strong><br />
inserito in strutture organizzative riferibili<br />
ad altrui responsabilità ed interesse;<br />
b) impieghi beni strumentali eccedenti,<br />
secondo l’id quod plerumque acci<strong>di</strong>t, il<br />
minimo in<strong>di</strong>spensabile per l’esercizio<br />
dell’attività in assenza <strong>di</strong> organizzazione,<br />
oppure si avvalga in modo non occasionale,<br />
<strong>di</strong> lavoro altrui”.<br />
AGENTE DI COMMERCIO / PROMOTORE<br />
FINANZIARIO<br />
Assoggettamento a Irap solo se<br />
presenza <strong>di</strong> autonoma organizzazione<br />
GLI EFFETTI DELLA NUOVA<br />
INTERPRETAZIONE GIURISPRUDENZIALE<br />
Le recenti sentenze della Corte <strong>di</strong> Cassazione:<br />
con<strong>di</strong>zionano la sorte dei contenziosi in<br />
essere, in quanto, in assenza <strong>di</strong> un’autonoma<br />
organizzazione, all’agente <strong>di</strong><br />
commercio / promotore finanziario va<br />
riconosciuta la legittimità al non assoggettamento<br />
ad IRAP, con conseguente<br />
<strong>di</strong>ritto ad ottenere il rimborso <strong>di</strong> quanto<br />
corrisposto;<br />
aprono la strada a nuove istanze <strong>di</strong> rimborso<br />
per gli anni pregressi;<br />
impongono una valutazione in sede <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sposizione<br />
del mod. IRAP <strong>2009</strong>; infatti,<br />
se il contribuente è privo <strong>di</strong> un’autonoma<br />
organizzazione, secondo la Cassazione non<br />
è assoggettato ad imposta e pertanto non è<br />
tenuto né al versamento né alla compilazione<br />
della relativa <strong>di</strong>chiarazione;<br />
dovrebbero “imporre” all’Agenzia delle<br />
Entrate <strong>di</strong> rivedere la propria posizione<br />
sulla questione.<br />
ONERE DELLA PROVA - RIMBORSO IRAP<br />
Va evidenziato comunque che, come affermato<br />
nelle sentenze in esame, “costituisce<br />
onere del contribuente che chieda il<br />
rimborso dell’imposta asseritamente non<br />
dovuta dare la prova dell’assenza delle ...<br />
con<strong>di</strong>zioni” (assenza <strong>di</strong> autonoma organizzazione).<br />
A tale proposito, secondo la citata Circolare<br />
n. 45/E se il contribuente agisce per<br />
il rimborso deve descrivere l’organizzazione<br />
della sua attività e provare l’assenza<br />
dell’autonoma organizzazione esibendo<br />
copia delle scritture contabili (registro<br />
beni ammortizzabili) e della <strong>di</strong>chiarazione<br />
dei red<strong>di</strong>ti.<br />
Fornendo i citati documenti, l’agente / promotore<br />
è in grado <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare che esercita<br />
l’attività senza impiego <strong>di</strong> collaboratori /<br />
segretarie, utilizzando il “minimo in<strong>di</strong>spensabile”<br />
quale un’autovettura, un personal<br />
computer ed un telefono cellulare.<br />
Torrefazione Musetti S.r.l. - Via G. Marcora, 2/4 29010 Pontenure (PC)<br />
Tel +39 0523 692811 - Fax 0523 692828 - www.musetti.it<br />
14 luglio <strong>2009</strong>
IMPRESE UNCOM PIACENZA<br />
IMPRESE UNCOM PIACENZA<br />
CAF IMPRESE RUBRICAUNCOM<br />
caf<br />
Appren<strong>di</strong>stato<br />
professionalizzante<br />
Ministero Lavoro - Risposta<br />
ad interpello 05/06/<strong>2009</strong> n. 49<br />
Il Ministero del Lavoro, con risposta all’interpello<br />
n. 49 del 5 giugno <strong>2009</strong>, ha chiarito che,<br />
in assenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse in<strong>di</strong>cazioni contenute<br />
nella <strong>di</strong>sciplina del contratto <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>stato<br />
professionalizzante dettata dalle Regioni<br />
ovvero dalle parti sociali, ai sensi dell’art. 49<br />
del D.Lgs. 276/2003, il rapporto <strong>di</strong> associazione<br />
in partecipazione non è compatibile<br />
con il ruolo <strong>di</strong> tutor, dovendosi far riferimento<br />
a quanto <strong>di</strong>sposto dal D.M. 28 febbraio 2000.<br />
Il suddetto decreto, infatti, stabilisce sia<br />
i requisiti che il tutor deve avere per poter<br />
rivestire tale ruolo (possedere un livello <strong>di</strong> inquadramento<br />
contrattuale pari o superiore a<br />
quello che l’appren<strong>di</strong>sta conseguirà alla fine<br />
del periodo <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>stato; svolgere attività<br />
lavorative coerenti con quelle dell’appren<strong>di</strong>sta;<br />
possedere almeno tre anni <strong>di</strong> esperienza<br />
lavorativa), sia la tipologia <strong>di</strong> rapporto che lo<br />
stesso intrattiene con l’impresa. In particolare,<br />
le funzioni <strong>di</strong> tutor possono essere svolte:<br />
- da un lavoratore qualificato designato<br />
dall’impresa;<br />
- nel caso <strong>di</strong> imprese con meno <strong>di</strong> 15 <strong>di</strong>pendenti<br />
e nelle imprese artigiane, dal titolare<br />
dell’impresa stessa, da un socio o da un<br />
familiare coa<strong>di</strong>uvante.<br />
Titolare <strong>di</strong> farmacia<br />
Ministero Lavoro - Risposta<br />
ad interpello 05/06/<strong>2009</strong> n. 50<br />
Il Ministero del Lavoro, con risposta all’interpello<br />
n. 50 del 5 giugno <strong>2009</strong>, ha chiarito<br />
che il titolare <strong>di</strong> farmacia, essendo<br />
considerato “professionista” e non “commerciante”,<br />
sebbene possa esercitare la<br />
propria attività in forma <strong>di</strong> impresa, risulta<br />
obbligato esclusivamente all’iscrizione nei<br />
confronti della propria Cassa <strong>di</strong> categoria<br />
- ENPAF e tale circostanza preclude l’iscrizione<br />
del medesimo alla Gestione commercianti<br />
presso l’INPS. Per tale motivo<br />
non può fruire della contribuzione dovuta<br />
per il finanziamento dell’assegno per il nucleo<br />
familiare (ex CUAF) in misura ridotta<br />
ex art. 20, comma 1, punto 1) del D.L. n.<br />
30/1974, conv. da L. n. 114/1974.<br />
Diversamente, i coa<strong>di</strong>utori familiari che<br />
collaborano con il farmacista nello svolgimento<br />
dell’attività commerciale, essendo<br />
preposti alla ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> prodotti non farmaceutici,<br />
sono tenuti ad iscriversi alla<br />
Gestione commercianti dell’INPS; in tal<br />
modo, gli stessi possono fruire della tutela<br />
previdenziale prevista per tale categoria<br />
<strong>di</strong> lavoratori, anche in assenza <strong>di</strong> obbligo<br />
<strong>di</strong> iscrizione del titolare <strong>di</strong> farmacia alla<br />
Gestione INPS.<br />
La detenzione non giustifica<br />
<strong>di</strong> per sé il licenziamento<br />
Cassazione<br />
Sentenza 01/06/<strong>2009</strong> n. 12271<br />
La Corte <strong>di</strong> Cassazione, con la sentenza n.<br />
12271 dell’1 giugno <strong>2009</strong>, ha stabilito che<br />
la carcerazione preventiva o esecutiva per<br />
fatti estranei allo svolgimento del rapporto<br />
<strong>di</strong> lavoro non costituisce inadempimento<br />
degli obblighi contrattuali, ma è un fatto<br />
oggettivo che determina la sopravvenuta<br />
temporanea impossibilità della prestazione<br />
lavorativa.<br />
L’interesse del datore <strong>di</strong> lavoro a ricevere<br />
le ulteriori prestazioni del lavoratore detenuto,<br />
infatti, deve essere valutato in base<br />
a criteri oggettivi, costituiti dalle esigenze<br />
oggettive dell’impresa, valutate tenendo<br />
conto delle <strong>di</strong>mensioni della stessa, del<br />
tipo <strong>di</strong> organizzazione tecnico-produttiva,<br />
della natura ed importanza delle mansioni<br />
del lavoratore detenuto, della possibilità <strong>di</strong><br />
affidare ad altri le sue mansioni senza assumere<br />
nuovo personale e, in generale, <strong>di</strong><br />
ogni altra circostanza rilevante ai fini della<br />
determinazione della misura della tollerabilità<br />
dell’assenza.<br />
caf<br />
luglio <strong>2009</strong> 15
E.Bi.Ter. Ente Bilaterale Terziario <strong>Piacenza</strong><br />
L’E.Bi.Ter. (Ente Bilaterale del Terziario, <strong>di</strong>stribuzione e servizi), organismo previsto dal<br />
C.C.N.L., al fine <strong>di</strong> aiutare lo sviluppo delle <strong>di</strong>tte locali e tutelare i <strong>di</strong>pendenti del comparto,<br />
eroga le seguenti prestazioni:<br />
FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO<br />
VISTI DI CONFORMITÀ ALL’ASSUNZIONE DI APPRENDISTI<br />
COMMISSIONI DI CONCILIAZIONE E ARBITRATO<br />
PRESTAZIONI DI SOSTEGNO AL REDDITO NELLA SEGUENTE FORMA:<br />
per i lavoratori:<br />
RIMBORSO SPESE PER PROTESI OCULISTICHE, ACUSTICHE E ORTOPEDICHE<br />
BORSE DI STUDIO E BUONI LIBRO PER I FIGLI DEI LAVORATORI<br />
CONTRIBUTO SPESE PER ASSISTENZA FIGLI DISABILI<br />
CONTRIBUTO ASTENSIONE FACOLTATIVA POST MATERNITÀ<br />
per le <strong>di</strong>tte:<br />
CONTRIBUTO PER LAVORATORI LICENZIATI PER GIUSTIFICATO MOTIVO OGGETTIVO<br />
E PRIVI DEL DIRITTO ALL’INDENNITÀ DI MOBILITÀ<br />
CONTRIBUTO PER SOSPENSIONI DOVUTE A RISTRUTTURAZIONI<br />
E/O RIORGANIZZAZIONE AZIENDALE<br />
CONTRIBUTO PER SOSPENSIONE ATTIVITÀ LAVORATIVA NON IMPUTABILE<br />
ALL’AZIENDA<br />
Centro Servizi Territoriali<br />
EBURT - <strong>Piacenza</strong><br />
L’Organismo Paritetico Provinciale svolge i compiti<br />
previsti dall’art. 20 del D. Lgs. n 626/94:<br />
forma i lavoratori in materia <strong>di</strong> prevenzione<br />
infortuni sul lavoro<br />
forma i rappresentanti dei lavoratori<br />
in tema <strong>di</strong> sicurezza<br />
orienta le aziende sulla corretta<br />
applicazione delle <strong>di</strong>sposizioni legislative<br />
da parte delle aziende in collaborazione<br />
con gli enti preposti<br />
L’Ente Bilaterale Turismo dell’Emilia Romagna<br />
vede la partecipazione delle associazioni sindacali<br />
dei lavoratori FILCAMS CGIL - FISASCAT CISL - UIL-<br />
TUCS UIL e delle associazioni regionali del settore<br />
aderenti a FEDERALBERGHI , FEDERAZIONE PUBBLICI<br />
ESERCIZI FIPE , FEDERAZIONE AGENZIE DI VIAGGIO<br />
FIAVET E FAITA FEDERAZIONE CAMPEGGI.<br />
Il C.S.T. Eburt <strong>Piacenza</strong> organizza perio<strong>di</strong>camente<br />
iniziative formative gratuite per il personale del settore,<br />
prossimo corso in programma “BARMAN”.<br />
Inoltre rilascia i visti <strong>di</strong> conformità per l’assunzione<br />
<strong>di</strong> appren<strong>di</strong>sti nel settore.
IMPRESE UNCOM PIACENZA<br />
CAF IMPRESE UNCOM<br />
Nuovi adempimenti del garante<br />
Per ogni eventuale informazione<br />
contattare i numeri<br />
# 0523/461863 (Manuela)<br />
# 0523/461807 (Patrizia)<br />
oppure inviare una e mail ai seguenti in<strong>di</strong>rizzi:<br />
e.marcotti@cafi mprese.com<br />
p.bosini@cafi mprese.com<br />
caf<br />
Con nuovi comunicati il Garante per la privacy ha dettato nuove in<strong>di</strong>cazioni relativi a<br />
determinati settori e figure qui <strong>di</strong> seguito descritti:<br />
1. Rottamazione Pc. Non si sa mai chi può sbirciare nella tua<br />
spazzatura elettronica. Per questo il Garante ha messo a punto<br />
una serie <strong>di</strong> in<strong>di</strong>cazioni per evitare che, al momento <strong>di</strong> <strong>di</strong>smettere<br />
apparecchiature elettriche ed elettroniche (anzitutto pc, ma anche<br />
cd rom o dvd), rimangano in memoria nomi, in<strong>di</strong>rizzi mail,<br />
rubriche telefoniche, foto, filmati, numero <strong>di</strong> conto bancario, dati<br />
personali in generale, anche <strong>di</strong> tipo sensibile come quelli sanitari,<br />
riferiti non solo all’utilizzatore, ma anche a terzi.Da oggi in poi, privati citta<strong>di</strong>ni, professionisti,<br />
ma anche aziende che intendono <strong>di</strong>smettere il proprio “usato” o consegnarlo ai punti<br />
<strong>di</strong> raccolta per lo smaltimento dovranno preoccuparsi <strong>di</strong> cancellare in maniera definitiva<br />
- anche con l’aiuto degli stessi riven<strong>di</strong>tori o se proprio necessario <strong>di</strong> tecnici specializzati - i<br />
dati personali memorizzati. Questo innanzitutto allo scopo <strong>di</strong> non esporsi e non esporre<br />
altri a rischi anche gravi, come ad esempio la manipolazione <strong>di</strong> dati e il furto <strong>di</strong> identità.<br />
2. Videosorveglianza Sono in corso in tutta Italia ispezioni su<br />
40 sistemi <strong>di</strong> videosorveglianza installati da, società private,<br />
istituti <strong>di</strong> vigilanza che trattano dati personali anche per conto<br />
terzi. Il Garante privacy, che si avvale della collaborazione del<br />
Comando unità speciali della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> finanza, intende verificare<br />
il rispetto delle regole già fissate dall’Autorità con il provve<strong>di</strong>mento<br />
generale del 2004 e <strong>di</strong>segnare un quadro aggiornato<br />
sull’attuale impiego dei sistemi <strong>di</strong> videosorveglianza in <strong>di</strong>versi ambiti, sia pubblici sia<br />
privati. É in crescita costante, infatti, il ricorso alle telecamere <strong>di</strong> controllo in aree aperte<br />
al pubblico e in aree private così come l’utilizzo <strong>di</strong> tecnologie sofisticate e sistemi miniaturizzati.Gli<br />
accertamenti del Garante mirano anche a far emergere eventuali aspetti<br />
non ancora specificamente <strong>di</strong>sciplinati dalla normativa.<br />
POSTA CERTIFICATA<br />
Il Decreto Legge n. 185 del 29/11/2008 convertito in legge n 2<br />
del 28/01/<strong>2009</strong> ha introdotto importanti novità in tema <strong>di</strong> Posta<br />
Elettronica Certificata.<br />
In particolare si prevede che: I professionisti iscritti in albi ed<br />
elenchi istituiti con legge dello Stato comunicano ai rispettivi<br />
or<strong>di</strong>ni o collegi il proprio in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> posta elettronica certificata<br />
entro un anno dalla data <strong>di</strong> entrata in vigore della presente<br />
legge con decorrenza effettiva dal 28/01/2010. Gli or<strong>di</strong>ni e i<br />
collegi pubblicano in un elenco consultabile in via telematica<br />
i dati identificativi degli iscritti con il relativo in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> posta<br />
elettronica certificata<br />
Le imprese <strong>di</strong> nuova costituzione in forma societaria sono tenute<br />
a in<strong>di</strong>care il proprio in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> posta elettronica certificata<br />
nella domanda <strong>di</strong> iscrizione al registro delle imprese.<br />
Entro il 28/01/2012 tutte le altre imprese, già costituite in forma<br />
societaria devono comunicare al registro delle imprese l’in<strong>di</strong>rizzo<br />
<strong>di</strong> posta elettronica certificata. L’iscrizione dell’in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong><br />
posta elettronica certificata nel registro delle imprese e le sue<br />
successive eventuali variazioni sono esenti dall’imposta <strong>di</strong> bollo<br />
e dai <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> segreteria.<br />
Al fine <strong>di</strong> ottemperare agli obblighi legislativi il nostro CAF Imprese<br />
Uncom <strong>Piacenza</strong> si è attivato ed è <strong>di</strong>sponibile a fornire alle<br />
aziende il servizio <strong>di</strong> dotazione <strong>di</strong> Posta Elettronica Certificata.<br />
Per informazioni potete rivolgerVi all’ufficio Amministrazione<br />
del Caf ai numeri:<br />
# 0523/461863 (Manuela Marcotti)<br />
# 0523/461807 (Patrizia Bosini)<br />
TEMP ON WEB<br />
La legge istitutiva del libro unico del lavoro (133 del 6 agosto<br />
2008) ha decretato l’abrogazione del libro delle presenze che,<br />
comunque, devono essere rilevate e inserite nel L.U.L. (Libro<br />
Unico del Lavoro).<br />
Il libro Unico del lavoro è lo strumento atto a documentare la<br />
gestione del rapporto <strong>di</strong> lavoro, la situazione occupazionale del<br />
datore <strong>di</strong> lavoro ed il regolare trattamento delle risorse umane<br />
sotto il profilo contrattuale, previdenziale, assicurativo, fiscale<br />
e lavoristico. Caf Uncom <strong>Piacenza</strong> al fine <strong>di</strong> velocizzare la registrazione<br />
e la trasmissione dei dati presenza lavoratori, ha attivato<br />
il servizio “Temp on Web” con il quale è possibile inviarli<br />
in forma elettronica.<br />
Per l’anno <strong>2009</strong> offriamo gratuitamente il servizio <strong>di</strong> inserimento/trasmissione<br />
“Temp on Web”.<br />
Per l’adesione al servizio<br />
le aziende interessate potranno rivolgersi:<br />
Ufficio paghe<br />
# 0523/461840 (Marco)<br />
Ufficio Amministrazione<br />
# 0523/46863 (Manuela)<br />
# 0523/461806 (Patrizia)<br />
luglio <strong>2009</strong> 17
LE NOSTRE CATEGORIE<br />
Benzinai, serrata<br />
contro il Governo<br />
II Governo non dà seguito agli impegni<br />
presi e nega le riforme promesse alla<br />
categoria, con queste motivazioni le<br />
tre organizzazioni sindacali dei benzinai<br />
– Figisc, Faib e Fegica – hanno proclamato<br />
per le giornate del 24 e 25 giugno una<br />
serrata generale degli impianti, sia sulla<br />
Proclamati due giorni <strong>di</strong> chiusura per<br />
chiedere il rispetto degli impegni sulla<br />
riforma del settore. Milazzo (Ascom):<br />
«Necessario confermare il bonus fiscale»<br />
BENZINAI: LO SCIOPERO GENERALE SLITTA ALL’8 E AL 9 LUGLIO<br />
Faib, Fegica e Figisc hanno deciso <strong>di</strong> “aderire all’invito della Commissione <strong>di</strong> Garanzia<br />
sullo sciopero nei pubblici servizi”. “Le giornate <strong>di</strong> chiusura già proclamate per<br />
il 24 e 25 giugno, vengono <strong>di</strong>fferite a mercoledì 8 e giovedì 9 luglio <strong>2009</strong>”.<br />
In una nota comune, Faib, Fegica e Figisc annunciano la decisione <strong>di</strong> “aderire spontaneamente<br />
all’invito avanzato dalla Commissione <strong>di</strong> Garanzia sullo sciopero nei pubblici<br />
servizi - che aveva rilevato una sostanziale sovrapposizione con i prossimi ballottaggi<br />
elettorali - e pertanto comunicano la loro decisione <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferire le giornate <strong>di</strong> chiusura<br />
degli impianti stradali ed autostradali, già proclamate per il 24 e 25 giugno, ai giorni <strong>di</strong><br />
mercoledì 8 e giovedì 9 luglio <strong>2009</strong>”.<br />
Nella stessa comunicazione, le sigle sindacali dei Gestori, ricordano <strong>di</strong> avere “deciso<br />
<strong>di</strong> proclamare la chiusura degli impianti su tutto il territorio nazionale sia nei confronti<br />
del Governo che delle compagnie petrolifere. Da un lato, infatti, il Governo, rispetto<br />
agli impegni assunti con il protocollo Scajola del 20 giugno 2007 ed alla collaborazione<br />
offerta dalla categoria nella vicenda della procedura <strong>di</strong> infrazione europea, non ha<br />
ancora corrisposto neppure la conferma degli interventi fiscali riconosciuti ormai da<br />
anni ai Gestori in funzione del loro ruolo <strong>di</strong> ‘esattori’ e, per giunta, mentre un ramo<br />
del Parlamento - con il parere favorevole del Governo - impone alla Categoria nuovi,<br />
onerosi e palesemente inapplicabili adempimenti, <strong>di</strong>scriminandola rispetto a tutte le<br />
altre categorie del commercio”.<br />
“Dall’altro” prosegue il comunicato dei gestori “l’esercizio dell’attività economica dei<br />
gestori è duramente compromesso, oltre che dal permanere <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong>storsivi della<br />
concorrenza che penalizzano le imprese, dai comportamenti spregiu<strong>di</strong>cati dell’industria<br />
petrolifera - sempre più impegnata a saldare i propri interessi con gli appetiti della<br />
grande <strong>di</strong>stribuzione ai danni dei Gestori e dei Consumatori - che tenta apertamente<br />
<strong>di</strong> eludere il quadro contrattuale previsto dalle norme vigenti, precarizzando il Gestore<br />
ed erodendone significativamente, gli esigui margini, già stretti dalla forte contrazione<br />
delle ven<strong>di</strong>te attuali e dal sensibile incremento dei costi fissi, negandone perfino il<br />
<strong>di</strong>ritto ad un equo adeguamento.” Mercoledì le Federazioni sono state ascoltate dalla<br />
Decima Commissione Industria del Senato, nell’ambito della Indagine conoscitiva sui<br />
prezzi dei prodotti petroliferi. Ai senatori, Faib, Fegica e Figisc hanno illustrato il dominio<br />
pressoché incontrastato delle aziende petrolifere sulle <strong>di</strong>namiche <strong>di</strong> mercato e sui<br />
prezzi dei carburanti, stanti gli attuali rapporti contrattuali e le <strong>di</strong>sposizioni normative<br />
che non consentono ai Gestori alcun intervento <strong>di</strong>retto sulle politiche commerciali e<br />
li escludono da qualunque possibilità concorrenziale nei confronti delle medesime<br />
compagnie che scendono <strong>di</strong>rettamente al dettaglio e praticano prezzi <strong>di</strong> cessione nel<br />
canale <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta extrarete 4/5 volte più favorevoli ad operatori quali la GDO e le cosiddette<br />
pompe bianche. Con ciò praticando, nei fatti, una gravissima <strong>di</strong>scriminazione<br />
nei confronti dei medesimi Gestori, a tutto danno anche dei milioni <strong>di</strong> consumatori che,<br />
ogni giorno, riforniscono i loro veicoli presso la rete <strong>di</strong>stributiva italiana”.<br />
rete or<strong>di</strong>naria sia su quella autostradale.<br />
«A <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> un anno esatto – si legge<br />
nella nota congiunta – dalla sottoscrizione<br />
<strong>di</strong> uno specifico Protocollo d’Intesa tra<br />
la categoria ed il ministro Scajola, determinante<br />
per concludere positivamente la<br />
Procedura d’infrazione avviata dalla Commissione<br />
Europea nei confronti dell’Italia,<br />
tutti gli impegni assunti formalmente<br />
dal Governo volti a riformare il settore e a<br />
garantire anche per i gestori con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />
equità, <strong>di</strong> maggiore concorrenza e <strong>di</strong> modernizzazione<br />
della rete <strong>di</strong>stributiva sono<br />
rimasti lettera morta». I gestori ricordano<br />
in primo luogo il mancato avvio del “tavolo<br />
delle regole del petrolio”, ripetutamente<br />
annunciato, e <strong>di</strong> interventi legislativi<br />
finalizzati a rendere possibile la nascita<br />
<strong>di</strong> attività <strong>di</strong>verse e collaterali all’interno<br />
degli impianti <strong>di</strong> rifornimento carburanti,<br />
«attività finora negate ai gestori – spiegano<br />
le associazioni <strong>di</strong> categoria – dalla<br />
mancanza <strong>di</strong> investimenti delle compagnie,<br />
dall’inerzia dell’amministrazione<br />
pubblica e dall’ostracismo <strong>di</strong> potenti lobby<br />
corporative». Oltre a non intraprendere<br />
le riforme promesse, il Governo non<br />
ha neppure confermato il bonus fiscale,<br />
uno sgravio già applicato da tempo alla<br />
categoria. Si tratta <strong>di</strong> un abbattimento<br />
forfetario <strong>di</strong> una quota del red<strong>di</strong>to d’impresa<br />
che consente <strong>di</strong> vedere riconosciuti<br />
costi che <strong>di</strong>fficilmente possono essere<br />
ricompresi nelle detrazioni e deducibilità<br />
consentite dalla normativa. «Un provve<strong>di</strong>mento<br />
– spiega il presidente del gruppo<br />
benzinai dell’Ascom <strong>di</strong> Bergamo, Giuseppe<br />
Milazzo –, che permette a molte attività<br />
<strong>di</strong> sopravvivere, soprattutto quelle<br />
più piccole e decentrate, che svolgono un<br />
importante servizio pubblico e fungono<br />
da esattori delle imposte per lo Stato. Il<br />
nodo <strong>di</strong> tante proteste portate avanti in<br />
questi anni è proprio la sopravvivenza<br />
delle nostre attività – prosegue –. Vale la<br />
pena ricordare che il margine del gestore<br />
è meno <strong>di</strong> 4 centesimi al litro, un margine<br />
esiguo, che non aumenta con l’aumentare<br />
del prezzo dei carburanti, ma viene invece<br />
assottigliato dalla forte contrazione<br />
delle ven<strong>di</strong>te attuali e dall’incremento dei<br />
costi fissi. Se scioperiamo – conclude Milazzo<br />
– è per <strong>di</strong>fendere il legittimo <strong>di</strong>ritto<br />
ad esercitare la nostra attività». «Un <strong>di</strong>ritto<br />
– evidenziano le organizzazioni sindacali<br />
– duramente compromesso, oltre che<br />
dal permanere <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong>storsivi della<br />
concorrenza che penalizzano le imprese<br />
dei gestori, dai comportamenti spregiu<strong>di</strong>cati<br />
dell’industria petrolifera. Sempre<br />
più impegnata a saldare i propri interessi<br />
con gli appetiti della grande <strong>di</strong>stribuzione<br />
ai danni dei gestori e dei consumatori,<br />
l’industria – continua il comunicato<br />
– tenta apertamente <strong>di</strong> eludere il quadro<br />
contrattuale previsto dalle norme vigenti,<br />
precarizzando il gestore ed erodendone i<br />
margini».<br />
18 luglio <strong>2009</strong>
LE NOSTRE RUBRICA CATEGORIE<br />
AGENTI E RAPPRESENTANTI<br />
DI COMMERCIO<br />
L’indennità suppletiva <strong>di</strong> clientela<br />
Novità introdotta dal nuovo<br />
Accordo economico<br />
Fra le novità normative introdotte dall’Accordo<br />
economico collettivo del settore<br />
commercio (ve<strong>di</strong> anche l’e<strong>di</strong>zione n. 4), vi<br />
è quella che riguarda il <strong>di</strong>ritto dell’agente<br />
a percepire l’indennità suppletiva <strong>di</strong> clientela,<br />
in caso <strong>di</strong> sua <strong>di</strong>sdetta del mandato <strong>di</strong><br />
agenzia e contemporaneo possesso della<br />
pensione <strong>di</strong> vecchiaia Inps. L’indennità<br />
suppletiva <strong>di</strong> clientela viene corrisposta<br />
all’agente (art. 12, capo II dell’Aec):<br />
– se il contratto (il mandato <strong>di</strong> agenzia)<br />
si scioglie ad iniziativa della casa mandante<br />
per fatto non imputabile all’agente<br />
o rappresentante,<br />
– in caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>missioni dell’agente dovute a<br />
sua invali<strong>di</strong>tà permanente e totale o per<br />
conseguimento della pensione <strong>di</strong> vecchiaia<br />
Enasarco o anche per conseguimento<br />
della pensione <strong>di</strong> vecchiaia Inps,<br />
nonché in caso <strong>di</strong> decesso, oppure per<br />
circostanze attribuibili al preponente (se<br />
il rapporto è in atto da almeno un anno).<br />
Rispetto al precedente Accordo (26 febbraio<br />
2002), in caso <strong>di</strong> sua <strong>di</strong>sdetta del<br />
mandato, l’agente può oggi richiedere l’indennità<br />
<strong>di</strong> clientela al conseguimento della<br />
pensione <strong>di</strong> vecchiaia Enasarco, oppure<br />
anche al conseguimento della pensione <strong>di</strong><br />
vecchiaia Inps. La pensione <strong>di</strong> vecchiaia<br />
Inps è oggi prevista in presenza contemporanea<br />
<strong>di</strong> due requisiti:<br />
– un’anzianità contributiva <strong>di</strong> almeno 20<br />
anni (possono essere cumulati i perio<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong>pendente e quelli <strong>di</strong> agente <strong>di</strong><br />
commercio),<br />
– un’età anagrafica <strong>di</strong> 65 anni per gli uomini<br />
e 60 per le donne.<br />
L’indennità suppletiva <strong>di</strong> clientela non può<br />
essere richiesta dall’agente in caso <strong>di</strong> sua<br />
<strong>di</strong>sdetta del mandato, in presenza della<br />
pensione <strong>di</strong> anzianità Inps, ma solo in<br />
presenza della pensione <strong>di</strong> vecchiaia Inps<br />
(oppure <strong>di</strong> pensione <strong>di</strong> vecchiaia Enasarco,<br />
o nei casi prima in<strong>di</strong>cati). Ribadendo che la<br />
<strong>di</strong>sdetta del mandato <strong>di</strong> agenzia da parte<br />
dell’agente in presenza della pensione <strong>di</strong><br />
anzianità Inps non dà <strong>di</strong>ritto a percepire<br />
l’indennità suppletiva <strong>di</strong> clientela, si precisa<br />
che attualmente la pensione <strong>di</strong> anzianità<br />
Inps può essere richiesta in presenza <strong>di</strong><br />
40 anni <strong>di</strong> contributi, in<strong>di</strong>pendentemente<br />
dall’età anagrafica, oppure in presenza,<br />
contemporanea, <strong>di</strong> almeno 35 anni <strong>di</strong> contributi<br />
e <strong>di</strong> un’età anagrafica <strong>di</strong> almeno 57<br />
anni.<br />
F.N.A.A.R.C.<br />
Made in Italy, Fida replica a Col<strong>di</strong>retti:<br />
“Su prosciutto falsità<br />
che fanno male”<br />
Continua la “guerra” <strong>di</strong> Col<strong>di</strong>retti<br />
contro il mondo del commercio e<br />
la giornata nazionale degli allevamenti<br />
italiani, ideata per salvare le stalle<br />
italiane e i primati qualitativi e <strong>di</strong> sicurezza<br />
del Made in Italy, attraverso quella che è<br />
stata definita una “capillare operazione verità”,<br />
è stata un’altra occasione per lanciare<br />
attacchi alla <strong>di</strong>stribuzione commerciale.<br />
Due le richieste principali<br />
degli allevatori della<br />
Col<strong>di</strong>retti: alla grande<br />
<strong>di</strong>stribuzione si chiede<br />
<strong>di</strong> tenere separati sugli<br />
scaffali gli spazi de<strong>di</strong>cati<br />
al vero prodotto alimentare<br />
italiano da quelli<br />
del finto Made in Italy,<br />
ottenuto con prodotti<br />
importati; alla politica<br />
<strong>di</strong> rendere obbligatoria<br />
l’in<strong>di</strong>cazione della provenienza dei prodotti<br />
agricoli ed alimentari (dalla carne<br />
<strong>di</strong> maiale al latte a lunga conservazione)<br />
per consentire scelte consapevoli ai consumatori.<br />
“L’influenza si batte con la trasparenza<br />
- etichettatura <strong>di</strong> origine subito”, “Due<br />
prosciutti su tre sono stranieri ma il supermercato<br />
non lo <strong>di</strong>ce”, “Con la filiera<br />
firmata l’origine è assicurata”, sono alcuni<br />
degli slogan che sono apparsi su manifesti<br />
e cartelloni issati dagli allevatori della<br />
Col<strong>di</strong>retti. Imme<strong>di</strong>ata è arrivata la nostra<br />
replica, tesa a far notare il paradosso, laddove<br />
in un periodo <strong>di</strong> crisi come quello<br />
attuale, dove le Associazioni degli impren<strong>di</strong>tori,<br />
il Governo, gli Enti Locali cercano<br />
<strong>di</strong> riportare la fiducia dei consumatori a<br />
livelli adeguati, Col<strong>di</strong>retti continua invece<br />
la propria personale battaglia contro<br />
il commercio italiano. Le affermazioni<br />
relative alla provenienza estera <strong>di</strong> due<br />
prosciutti su tre venduti nei supermercati<br />
italiani, denotano non solo ignoranza circa<br />
le reali <strong>di</strong>namiche del settore e scarsa<br />
considerazione delle imprese al dettaglio<br />
operanti sul mercato, ma anche poca stima<br />
nella capacità del consumatore <strong>di</strong> valutare<br />
ciò che il mercato offre.<br />
Non abbiamo timore nel <strong>di</strong>chiarare che nei<br />
negozi <strong>di</strong> vicinato e nei supermercati della<br />
<strong>di</strong>stribuzione organizzata che rappresentiamo,<br />
oltre il 90% dei prosciutti venduti<br />
è italiano al 100%. Questo dato ci è stato<br />
confermato anche da Alcide Vellani, <strong>di</strong>rettore<br />
marketing <strong>di</strong> Realco-Sigma, che fornendoci<br />
i numeri del caso, da proprio osservatorio<br />
privilegiato, non solo conferma<br />
le nostre affermazioni relative alla ven<strong>di</strong>ta<br />
dei prosciutti cru<strong>di</strong>, ma<br />
evidenzia come anche<br />
gli altri insaccati venduti<br />
sui punti ven<strong>di</strong>ta abbiano<br />
origine quasi esclusivamente<br />
italiana (la parte<br />
da leone lo fa proprio<br />
l’Emilia).<br />
Come sempre Col<strong>di</strong>retti<br />
alimenta una guerra<br />
tra poveri per cercare<br />
<strong>di</strong> guadagnare quote <strong>di</strong><br />
mercato con la ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong>retta, attraverso<br />
scorciatoie poco lusinghiere soprattutto<br />
per chi le usa.<br />
Anziché fare marketing attraverso la competenza<br />
e l’efficienza che contrad<strong>di</strong>stingue<br />
il nostro mondo, utilizza la demonizzazione<br />
<strong>di</strong> tanti operatori seri che, a<br />
<strong>di</strong>fferenza degli agricoltori, hanno sempre<br />
dovuto sudare ogni centesimo, non potendo<br />
contare su nessun aiuto <strong>di</strong> Stato.<br />
(Donatella Prampolini)<br />
luglio <strong>2009</strong> 19
TUTTO RUBRICA ASSOCIATI<br />
IL TURISMO<br />
HA IL SUO MINISTRO<br />
Bernabò Bocca, presidente <strong>di</strong> Confturismo:<br />
«La costituzione del Dicastero è<br />
una nostra vittoria»<br />
«La costituzione del Ministero del Turismo<br />
rappresenta per me e per tutti i<br />
nostri associati un risultato davvero storico,<br />
che corona con successo una battaglia<br />
che ho condotto con decisione da<br />
oltre <strong>di</strong>eci anni». Questo il commento <strong>di</strong><br />
Bernabò Bocca, vice presidente vicario<br />
<strong>di</strong> Confcommercio e presidente <strong>di</strong> Confturismo<br />
e Federalberghi, alla notizia del<br />
varo del Dicastero da parte del Consiglio<br />
dei Ministri, alla cui guida è stata in<strong>di</strong>cata<br />
Michela Vittoria Brambilla, che nel suo<br />
curriculum può vantare anche, nel recente<br />
passato, la presidenza dei Giovani Impren<strong>di</strong>tori<br />
<strong>di</strong> Confcommercio. «Da sempre<br />
ho ritenuto – ha osservato Bocca – che un<br />
Paese turistico come l’Italia, che occupa<br />
quasi il 15% della forza lavoro e raccoglie<br />
annualmente 140 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> giro d’affari,<br />
dovesse dotarsi <strong>di</strong> una struttura centralizzata,<br />
in grado <strong>di</strong> orientare con lungimiranza<br />
una politica del settore. Ora che<br />
il <strong>di</strong>castero è stato costituito e affidato a<br />
Michela Vittoria Brambilla, confido che<br />
con il supporto del Presidente del Consiglio<br />
si riesca con urgenza a varare iniziative<br />
che rilancino il settore, sostenute<br />
da adeguate risorse». «Per il quarto mese<br />
consecutivo, infatti, – ha sottolineato<br />
Bocca – il nostro monitoraggio continuo<br />
settoriale evidenzia un segno meno, che<br />
ad aprile fa registrare un calo del 3% nei<br />
pernottamenti alberghieri ed un -6,5% <strong>di</strong><br />
occupati (<strong>di</strong> cui -8% a tempo indeterminato<br />
e -4% a tempo determinato), dopo il<br />
-7% <strong>di</strong> presenze (ed il -4,5% <strong>di</strong> occupati)<br />
del mese <strong>di</strong> gennaio, il -10% <strong>di</strong> presenze<br />
(ed il -6% <strong>di</strong> occupati) del mese <strong>di</strong> febbraio<br />
ed il -14,6% <strong>di</strong> presenze (ed il -8,6% <strong>di</strong><br />
occupati) del mese <strong>di</strong> marzo». «Segno che<br />
la crisi morde e morde ancora fortemente<br />
– ha detto Bocca – e le misure finora<br />
approntate, pur forse appropriate per salvaguardare<br />
la finanza e l’industria, non<br />
hanno ancora fatto calare i propri effetti<br />
sull’economia reale <strong>di</strong> massa». «Atten<strong>di</strong>amo<br />
dunque fiduciosi – ha concluso il Presidente<br />
<strong>di</strong> Confturismo – che il ministro<br />
Brambilla, sedendo nel Cdm, porti la voce<br />
del settore all’attenzione dell’esecutivo,<br />
al fine <strong>di</strong> poter vedere l’approvazione <strong>di</strong><br />
provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>venuti impellenti per le<br />
270 mila imprese che costituiscono l’ossatura<br />
turistica nazionale».<br />
Il Ministro del Turismo<br />
al consiglio generale<br />
<strong>di</strong> Confcommercio<br />
Il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, è intervenuta al Consiglio<br />
Generale <strong>di</strong> Confcommercio riunitosi in rappresentanza delle 104 Associazioni<br />
provinciali, delle 20 Unioni Regionali e delle 147 Federazioni nazionali <strong>di</strong> categoria.<br />
Il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, è intervenuta al Consiglio Generale<br />
<strong>di</strong> Confcommercio riunitosi in rappresentanza delle 104 Associazioni provinciali, delle<br />
20 Unioni Regionali e delle 147 Federazioni nazionali <strong>di</strong> categoria del sistema Confcommercio<br />
e alla presenza del presidente Carlo Sangalli.<br />
Nel suo intervento, il presidente <strong>di</strong> Confcommercio ha riba<strong>di</strong>to la necessità <strong>di</strong> una politica<br />
nazionale per il turismo forte e coor<strong>di</strong>nata per cogliere e valorizzare le opportunità <strong>di</strong> un<br />
settore che, insieme alle tante declinazioni del “made in Italy” che su <strong>di</strong> esso si riflettono,<br />
costituisce una risorsa preziosa per il Paese. Un settore in cui è forte l’esigenza <strong>di</strong> fare sistema<br />
a partire da una stretta collaborazione tra soggetti pubblici e privati, tra istituzioni, amministrazioni<br />
e rappresentanze del mondo dell’impresa e del lavoro. Perché solo attraverso<br />
una maggiore cooperazione tra tutti gli attori del sistema è possibile perseguire l’obiettivo<br />
<strong>di</strong> raddoppiare il contributo <strong>di</strong> questo settore alla formazione del Pil nazionale, così come<br />
quello <strong>di</strong> un miglioramento delle infrastrutture e della qualità dei servizi offerti e della riqualificazione<br />
delle aree urbane anche a garanzia <strong>di</strong> una maggiore sicurezza. Il Presidente<br />
Sangalli ha infine ricordato, quale tema urgente nell’agenda <strong>di</strong> lavoro per il turismo italiano,<br />
la questione della riduzione delle aliquote Iva sul modello <strong>di</strong> quanto, ad esempio, fatto in<br />
Francia per la ristorazione.<br />
Da parte sua, il ministro Brambilla ha ricordato le esperienze maturate alla guida dei giovani<br />
impren<strong>di</strong>tori <strong>di</strong> Confcommercio e ha sottolineato l’importanza che oggi riveste l’istituzione<br />
<strong>di</strong> un ministero, per anni richiesto da Confturismo e, in particolare, dal suo Presidente, Bernabò<br />
Bocca, per poter realizzare una politica del turismo efficace, in collaborazione con le<br />
Regioni e con il mondo delle imprese.<br />
«Perché – ha aggiunto il ministro – non è più possibile pensare ad un settore così ricco <strong>di</strong><br />
risorse e <strong>di</strong> potenzialità senza gli strumenti necessari per poter affrontare un mercato che<br />
ormai sposta 900 milioni <strong>di</strong> turisti l’anno. E, perché questa politica possa davvero raggiungere<br />
i suoi obiettivi, occorre investire, da un lato, in servizi, infrastrutture e reti <strong>di</strong> trasporto e,<br />
dall’altro, in interventi volti a migliorare la qualità delle nostre strutture ricettive.»<br />
Infine, il Ministro Brambilla ha raccolto il plauso dell’intero Consiglio sull’accordo appena<br />
concluso dal governo che prevede una <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> 1,6 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro a favore delle<br />
imprese del turismo.<br />
Sangalli:<br />
“Crisi <strong>di</strong><br />
sistema, è ora<br />
<strong>di</strong> aprire una<br />
nuova fase”<br />
Un’attenta analisi della crisi in corso nel mondo<br />
e in Italia ha trovato ampio spazio nella relazione<br />
del presidente della Confcommercio, Carlo Sangalli,<br />
nella sua relazione all’assemblea annuale<br />
della confederazione. Una recessione che per<br />
Sangalli è una “crisi <strong>di</strong> sistema” perché tanti<br />
sono stati i fallimenti, della finanze e del mercato,<br />
della globalizzazione. Una crisi “violenta” e<br />
con “effetti profon<strong>di</strong>” ma che “per fortuna, pur<br />
tra limiti e contrad<strong>di</strong>zioni, è stata governata”.<br />
Sangalli, che ha sostanzialmente approvato le<br />
misure assunte dal governo per fare fronte alla<br />
crisi, auspica tuttavia “ulteriore vigore per preparare<br />
il Paese a quando sarà passato il peggio”.<br />
Una crisi che, secondo Sangalli, segna la conclusione<br />
<strong>di</strong> una fase storica e, soprattutto, richiede<br />
un’altra fase in cui si apra “la necessità <strong>di</strong> ricostruire<br />
crescita e sviluppo sotto il segno <strong>di</strong> una<br />
maggiore attenzione alle ragioni del lavoro e<br />
dell’economia reale; <strong>di</strong> costruire istituzioni e regole<br />
coerenti con la nuova geografia della crescita<br />
e dello sviluppo nell’economia globalizzata<br />
20 luglio <strong>2009</strong>
TUTTO RUBRICA ASSOCIATI<br />
e con le sfide che da essa <strong>di</strong>scendono”. Allo<br />
stesso tempo, il presidente <strong>di</strong> Confcommercio<br />
ritiene più che mai “attuale la necessità <strong>di</strong> un<br />
rapporto tra banche ed imprese, soprattutto tra<br />
banche e piccole e me<strong>di</strong>e imprese, che assuma<br />
le caratteristiche <strong>di</strong> una vera e propria partnership<br />
e che valorizzi, in particolare, il ruolo dei<br />
consorzi fi<strong>di</strong>. Insomma, meno Basilea 2 e più attenzione<br />
a quella relazione <strong>di</strong> prossimità tra banca<br />
ed impresa, che ha così profondamente e<br />
positivamente agito nella storia dei processi <strong>di</strong><br />
sviluppo territoriale del nostro Paese”. Per Sangalli,<br />
“il pessimismo certo non aiuta. Non aiuta,<br />
anzitutto, ad accogliere la sollecitazione, formulata<br />
dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,<br />
nel suo messaggio <strong>di</strong> fine anno, a fare<br />
della crisi un’occasione per costruire un’Italia<br />
più prospera e più giusta. Ma il realismo è doveroso.<br />
Ed il realismo <strong>di</strong>ce che, con ogni probabilità,<br />
i tempi della fuoriuscita dalla crisi non si <strong>di</strong>scosteranno,<br />
nel nostro Paese, da quanto<br />
stimato, a livello mon<strong>di</strong>ale, dal Fondo Monetario<br />
Internazionale”. “Conforta, intanto, il fatto che<br />
alcuni in<strong>di</strong>catori inizino ad evidenziare almeno<br />
una decelerazione della crisi. E con<strong>di</strong>vi<strong>di</strong>amo<br />
anche - prosegue Sangalli - l’analisi che segnala<br />
come il nostro Paese abbia, rispetto allo shock<br />
abbattutosi sui mercati finanziari ed alla conseguente<br />
crisi <strong>di</strong> domanda, qualche buon punto <strong>di</strong><br />
tenuta: la maggiore soli<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> un sistema bancario<br />
tra<strong>di</strong>zionalmente più prudente; il risparmio<br />
delle famiglie; la flessibilità adattativa e la <strong>di</strong>namicità<br />
delle piccole e me<strong>di</strong>e imprese; il sistema<br />
<strong>di</strong> sicurezza sociale opportunamente potenziato,<br />
a contrasto della crisi, attraverso una maggiore<br />
inclusività degli ammortizzatori sociali”. “Ma pesano,<br />
a <strong>di</strong>scapito del Paese e delle sue prospettive<br />
<strong>di</strong> ripresa, ritar<strong>di</strong> strutturali <strong>di</strong> lungo periodo<br />
sul terreno dei fattori <strong>di</strong> produttività e <strong>di</strong> competitività<br />
ed i problemi strutturali della finanza pubblica.<br />
La sostanza dell’Italia al tempo della crisi<br />
si può provare a raccontarla attraverso una metafora<br />
‘atleticà, costruita attingendo alla <strong>di</strong>sciplina<br />
della corsa ad ostacoli. Nella corsa ad ostacoli<br />
della crescita, infatti, l’Italia è come un<br />
partecipante che, da tempo, era stato <strong>di</strong>staccato<br />
da concorrenti più veloci”. “Tutti i partecipanti<br />
alla corsa – ha osservato Sangalli - sono inciampati<br />
nell’ostacolo della crisi. L’impatto è stato più<br />
violento e la caduta è risultata più rovinosa per<br />
chi procedeva con maggior slancio, e si dovrà<br />
ora rialzare e riprendere la corsa senza potere<br />
far conto sul doping”. Sangalli ha rilevato che<br />
“per l’Italia, che non aveva un ritmo impetuoso,<br />
l’impatto contro l’ostacolo della crisi è stato forse<br />
meno forte rispetto a qualche suo concorrente.<br />
Ma certamente, quando la corsa riprenderà,<br />
l’Italia rischia, ancora una volta, <strong>di</strong> rimanere in<strong>di</strong>etro,<br />
anche perché, questa volta, l’effetto scia<br />
del plotone <strong>di</strong> testa sarà assai più modesto”. Tornando<br />
alle misure prese dal Governo, Sangalli ha<br />
approvato “l’azione <strong>di</strong> risposta alla crisi concentrata<br />
sui fondamentali: la stabilizzazione della<br />
finanza pubblica; il bonus fiscale, ed il potenziamento<br />
degli ammortizzatori sociali secondo<br />
un’impostazione volta a mantenere solido il rapporto<br />
tra lavoratori ed imprese; il rafforzamento<br />
patrimoniale del sistema bancario; il potenziamento<br />
del Fondo centrale <strong>di</strong> garanzia e le nuove<br />
missioni <strong>di</strong> Cassa Depositi e Prestiti e <strong>di</strong> Sace<br />
per contrastare il pericolo della stretta cre<strong>di</strong>tizia;<br />
l’Iva per cassa e la maggiore tempestività dei<br />
rimborsi fiscali. Ancora, l’impulso all’accelerazione<br />
della spesa infrastrutturale ed all’e<strong>di</strong>lizia”.<br />
Il presidente <strong>di</strong> Confcommercio ha quin<strong>di</strong> fatto<br />
nuovamente cenno alle banche: “non chie<strong>di</strong>amo<br />
certamente <strong>di</strong> rinunciare alla loro fondamentale<br />
missione <strong>di</strong> selezione del merito <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to. Chie<strong>di</strong>amo,<br />
però, che essa venga davvero esercitata<br />
con quella lungimiranza richiamata dal Governatore<br />
Draghi nelle Considerazioni finali <strong>di</strong><br />
quest’anno”. “Partnership tra banche ed imprese<br />
– ha spiegato - per contrastare fenomeni <strong>di</strong><br />
cre<strong>di</strong>to a due velocità: più veloce nei confronti <strong>di</strong><br />
gran<strong>di</strong> gruppi ed assai meno celere per le piccole<br />
e me<strong>di</strong>e imprese. Per scongiurare rischi <strong>di</strong><br />
asfissia finanziaria. Per evitare, ora, che l’abolita<br />
commissione <strong>di</strong> massimo scoperto risorga, sotto<br />
altre spoglie, dalle sue ceneri”. Ciò non toglie,<br />
secondo Sangalli, la necessità “<strong>di</strong> compatibili<br />
misure <strong>di</strong> riduzione del prelievo fiscale sui red<strong>di</strong>ti<br />
da lavoro: per sostenere la domanda interna<br />
ed i consumi delle famiglie, e per contrastare<br />
così la spirale pericolosa tra crisi dei consumi e<br />
crescita della <strong>di</strong>soccupazione”. “Ma, con una<br />
prospettiva più ampia, la nostra sollecitazione è<br />
soprattutto quella <strong>di</strong> perseverare nel cantiere<br />
delle gran<strong>di</strong> riforme strutturali”. “Perseverare<br />
nell’azione <strong>di</strong> valorizzazione del merito e della<br />
responsabilità, a partire dalla scuola e dall’università,<br />
perseverare nelle liberalizzazioni ancora<br />
necessarie, con particolare riguardo ai servizi<br />
pubblici locali ed ai mercati dell’energia. Perseverare<br />
nel processo <strong>di</strong> innalzamento dell’efficienza<br />
della giustizia e nella costruzione <strong>di</strong><br />
un’Italia civile ed accogliente, perché capace <strong>di</strong><br />
tutelare con rigore sicurezza e legalità, e <strong>di</strong> farlo<br />
anche con il determinato contrasto della clandestinità,<br />
così come <strong>di</strong> ogni forma <strong>di</strong> contraffazione<br />
e <strong>di</strong> abusivismo”. I commercianti spingono anche<br />
per un impegno ulteriore nella sicurezza e<br />
legalità e nel miglioramento della qualità e produttività<br />
dell’operato della funzione pubblica.<br />
“Viste anche le prospettive <strong>di</strong> crescita del debito,<br />
la spesa pubblica andrà, infatti, sempre <strong>di</strong> più<br />
controllata, riformata ed anche ridotta, mettendo<br />
in campo dei veri e propri in<strong>di</strong>catori, concreti e<br />
misurabili, dei risultati del suo utilizzo”. “Un miglior<br />
uso delle risorse pubbliche ed una migliore<br />
qualità dei servizi pubblici possono concorrere in<br />
modo determinante ad un rinnovato ‘patto fiscalè<br />
con i citta<strong>di</strong>ni, nello scenario del federalismo<br />
fiscale che verrà. Questo patto richiede certo<br />
determinazione nel contrasto e nel recupero <strong>di</strong><br />
evasione ed elusione. Ma anche, appunto, chiarezza<br />
<strong>di</strong> finalità nel ricorso alla spesa pubblica,<br />
impegno alla gestione rigorosa delle risorse ed<br />
al miglioramento delle prestazioni, ed una cre<strong>di</strong>bile<br />
prospettiva <strong>di</strong> riduzione della pressione fiscale<br />
complessiva. Fisco giusto e meno tasse: è<br />
un obiettivo che non deve essere accantonato:<br />
sarà soprattutto la capacità degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> settore,<br />
revisionati in considerazione dell’impatto della<br />
crisi, <strong>di</strong> meglio garantire il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> ciascun contribuente<br />
alla tassazione sulla base del red<strong>di</strong>to<br />
effettivo e non potenziale e stimato, a dare il segno<br />
della volontà <strong>di</strong> continuare a lavorare per un<br />
simile patto fiscale”. Sangalli ha chiesto “che<br />
vengano rivisti aspetti particolarmente penalizzanti,<br />
proprio in questa fase <strong>di</strong> crisi, della <strong>di</strong>sciplina<br />
Ires, come i limiti posti alla deducibilità<br />
degli interessi passivi. E sollecitiamo il varo <strong>di</strong><br />
misure <strong>di</strong> detassazione degli utili reinvestiti.<br />
Senza <strong>di</strong>menticare, poi, il nodo del progressivo<br />
superamento dell’Irap”. Sul fronte del lavoro,<br />
Confcommercio sollecita il varo <strong>di</strong> misure come<br />
il “premio <strong>di</strong> occupazione” “per le imprese che<br />
assumano lavoratori in cassa integrazione o che<br />
rinuncino a procedere a licenziamenti o a far ricorso<br />
alla cassa integrazione, e gli “incentivi<br />
all’autoimpiego”, ossia la capitalizzazione dei<br />
sussi<strong>di</strong> per lavoratori che usufruiscono <strong>di</strong> ammortizzatori<br />
sociali e decidano <strong>di</strong> avviare un’attività<br />
autonoma”. Occorre inoltre “un sistema <strong>di</strong><br />
ammortizzatori pienamente inclusivo <strong>di</strong> tutto il<br />
mondo del lavoro e fortemente orientato al reinserimento<br />
occupazionale, anche attraverso<br />
efficienti processi <strong>di</strong> formazione continua”. “Ritroviamo<br />
tutto questo nel recente Libro bianco<br />
sul futuro del modello sociale, pre<strong>di</strong>sposto dal<br />
Ministro Sacconi. Lo ritroviamo e lo con<strong>di</strong>vi<strong>di</strong>amo”.<br />
Un capitolo a parte concerne gli investimenti:<br />
“Investire sul futuro per l’ambiente e<br />
l’energia come opzioni strategiche fondamentali<br />
per favorire la crescita e lo sviluppo competitivo<br />
e sostenibile. È tempo, insomma - secondo Sangalli<br />
- <strong>di</strong> un ambientalismo del fare, che archivi<br />
definitivamente la stagione dell’ambientalismo<br />
dei ‘no’ sempre e comunque. Risparmio energetico,<br />
bioe<strong>di</strong>lizia, mobilità sostenibile sono alcuni<br />
esempi, tra i molti possibili, <strong>di</strong> questo nuovo ambientalismo,<br />
per il cui sviluppo nel nostro Paese<br />
si sta impegnando il ministro Prestigiacomo. E<br />
all’ambientalismo del fare, ci sembra ascrivibile<br />
anche l’impegno alla rapida definizione <strong>di</strong> regole<br />
semplificate per la gestione delle apparecchiature<br />
elettroniche usate”. Per il commercio, “in<br />
cui la crisi congiunturale si somma ad anni <strong>di</strong><br />
stagnazione dei consumi, <strong>di</strong> forte pressione concorrenziale,<br />
<strong>di</strong> carenza <strong>di</strong> politiche attive ed ora<br />
anche al dumping delle ven<strong>di</strong>te <strong>di</strong>rette dei produttori<br />
agricoli, la risposta non è nell’arretramento<br />
delle ragioni della concorrenza, ma<br />
nell’avanzamento <strong>di</strong> una politica per il commercio<br />
italiano, che declini il riconoscimento del valore<br />
del pluralismo <strong>di</strong>stributivo attraverso impegni<br />
concreti per il rafforzamento della<br />
produttività del settore”. “Se ne gioverebbero –<br />
ha detto Sangalli - le imprese e chi vi lavora.<br />
Soprattutto, se ne gioverebbero i consumatori<br />
per via dell’ulteriore impulso al costante<br />
miglioramento del rapporto qualità/prezzo”.<br />
“Investire sul futuro: soprattutto nel Mezzogiorno<br />
e per il Mezzogiorno, come ha scritto il<br />
ministro dell’Economia, Giulio Tremonti l’unica<br />
conclusione possibile è che la nostra strategia<br />
fondamentale <strong>di</strong> permanenza in Europa <strong>di</strong>pende<br />
dal rilancio del Sud. Si tratta, allora, <strong>di</strong> puntare<br />
sulla tanta qualità che nel Mezzogiorno c’è, irrobustendo,<br />
anzitutto, il tessuto del suo capitale<br />
sociale”. L’Italia è “patria” per eccellenza delle<br />
micro, piccole e me<strong>di</strong>e imprese. “Per questo,<br />
abbiamo pensato <strong>di</strong> ‘rilanciarè. E <strong>di</strong> fare, allora,<br />
del <strong>2009</strong> il primo anno italiano delle Pmi,<br />
volendo con cio’ segnalare - è la conclusione<br />
<strong>di</strong> Sangalli - che queste imprese costituiscono<br />
una grande risorsa per contrastare la crisi e per<br />
tornare a crescere. Abbiamo rilanciato, promuovendo<br />
un road-show che sta attraversando tutto<br />
il Paese. Ogni tappa è l’occasione per presentare<br />
il nostro Manifesto delle Pmi italiane e per<br />
approfon<strong>di</strong>rne un tema specifico”.<br />
luglio <strong>2009</strong> 21
TUTTO RUBRICA ASSOCIATI<br />
Asparagi,<br />
in 3mila alla rassegna<br />
Consorzio<br />
Asparago<br />
Piacentino<br />
Veduta del Relais Cascina<br />
Scottina <strong>di</strong> Cadeo,<br />
sede della serata finale<br />
Sede del Consorzio<br />
per la tutela e valorizzazione<br />
dell’Asparago Piacentino<br />
Via Moschini, 16 - 29010 Pontenure (PC)<br />
Giunta a conclusione la Rassegna<br />
Gastronomica dell’Asparago Piacentino<br />
che ha coinvolto 32 ristoranti<br />
in tutta la provincia, raccogliendo in<br />
un mese oltre 3.000 partecipanti. La serata<br />
finale, organizzata nel silenzio e nella bellezza<br />
della campagna del Relais Cascina<br />
Scottina <strong>di</strong> Cadeo, chiude una serie <strong>di</strong><br />
incontri itineranti promossi dal Consorzio<br />
Asparago Piacentino, nato il 6 maggio<br />
scorso, da un progetto <strong>di</strong> Emanuela Cabrini,<br />
produttrice e presidente del consorzio<br />
stesso. Hanno aderito al gruppo non<br />
solo i soci produttori (presenti i titolari <strong>di</strong><br />
Azienda Agricola Finetti Iolanda, Maria e<br />
Cabrini Emanuela <strong>di</strong> Muradello <strong>di</strong> Pontenure,<br />
Azienda Agricola Il Colombarone <strong>di</strong><br />
Paraboschi Luigi <strong>di</strong> Monticelli d’Ongina,<br />
Zaffignani Clau<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Besenzone, Benzi<br />
Paola <strong>di</strong> Rottofreno, Azienda Agricola<br />
Agrifood <strong>di</strong> Lombar<strong>di</strong> <strong>di</strong> Mucinasso <strong>di</strong><br />
<strong>Piacenza</strong>, Bianchi Minchiel Alessandro <strong>di</strong><br />
Case Riglio <strong>di</strong> Pontenure, Zaffignani Diego<br />
<strong>di</strong> Roncarolo <strong>di</strong> Caorso, Barabaschi Stefano<br />
<strong>di</strong> Rottofreno) ma anche la Provincia<br />
<strong>di</strong> <strong>Piacenza</strong>, il Comune <strong>di</strong> Pontenure, la<br />
Camera <strong>di</strong> Commercio e l’<strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong>.<br />
L’obiettivo è la tutela e la valorizzazione<br />
<strong>di</strong> uno dei prodotti <strong>di</strong> maggior<br />
qualità che compongono il paniere della<br />
tra<strong>di</strong>zione gastronomica <strong>di</strong> <strong>Piacenza</strong>. Per<br />
l’occasione, un pubblico <strong>di</strong> estimatori ha<br />
potuto apprezzare le creazioni gastronomiche<br />
dello chef Clau<strong>di</strong>o Cesena che ha<br />
presentato in tavola: l’asparago della Val<br />
Nure dal freddo al caldo con i suoi abbinamenti;<br />
i cappellacci <strong>di</strong> uova strapazzate<br />
con asparagi, tartufo nero, fondente <strong>di</strong><br />
Parmigiano e le sue scaglie; filetto <strong>di</strong> maiale<br />
avvolto nella pancetta con asparagi trifolati<br />
e salsa all’aroma <strong>di</strong> vaniglia e come<br />
dessert gelato allo zafferano con asparagi<br />
can<strong>di</strong>ti. Al tavolo delle autorità, accanto al<br />
presidente Emanuela Cabrini, Massimo<br />
Trespi<strong>di</strong>, presidente della Provincia, Giuseppe<br />
Parenti, Presidente della Camera <strong>di</strong><br />
Commercio <strong>di</strong> <strong>Piacenza</strong>, Giovanni Struzzola,<br />
<strong>di</strong>rettore dell’<strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong>,<br />
l’ingegnere Luigi Demicheli e il consigliere<br />
comunale Alessandro Amici, in rappresentanza<br />
del Comune <strong>di</strong> Pontenure, Michele<br />
Lo<strong>di</strong>giani, presidente dell’<strong>Unione</strong><br />
Agricoltori <strong>di</strong> <strong>Piacenza</strong>, Alberto Bottazzi,<br />
<strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> Libera Artigiani, Pietro Copelli,<br />
in rappresentanza <strong>di</strong> Banca <strong>di</strong> <strong>Piacenza</strong><br />
e Francesca Politi, <strong>di</strong>rettore della rivista<br />
Contemporaneamente. Perché aderire ed<br />
appoggiare il consorzio “Come <strong>Unione</strong><br />
<strong>Commercianti</strong>, partecipo perché apprezzo<br />
ed amo il mio territorio. Trovo infatti scorretto<br />
l’atteggiamento <strong>di</strong> chi pur vivendo in<br />
una bellissima zona non desideri metterla<br />
in mostra.” Risponde Giovanni Struzzola.<br />
“Promuovere la filiera corta e l’acquisto <strong>di</strong><br />
prodotti a chilometro zero è fondamentale<br />
per preservare le qualità <strong>di</strong> un ortaggio<br />
aristocratico, qual è l’asparago.” Presente<br />
alla serata anche una delegazione del<br />
consorzio <strong>di</strong> Schrobenhausen, in Baviera<br />
(specializzato nella produzione dell’asparago<br />
bianco a cui hanno de<strong>di</strong>cato anche<br />
un curioso Museo Europeo) rappresentata<br />
da Marianne e Lisa Brandmayr, nei<br />
loro tra<strong>di</strong>zionali costumi, per sancire, in<br />
via ancora non ufficiale, un gemellaggio<br />
tra il comune <strong>di</strong> Pontenure e la municipalità<br />
tedesca. “Il nostro consorzio - precisa<br />
il presidente Emanuela Cabrini - ha come<br />
caratteristica fondamentale l’impegno<br />
nel preservare la freschezza del prodotto.<br />
E’ importante - continua - insegnare a<br />
consumare il prodotto <strong>di</strong> stagione appena<br />
colto cha ha gusto e sapore più deciso<br />
e spiccato rispetto a quello congelato.<br />
L’asparago reciso, infatti, aumenta drasticamente<br />
e velocemente la sua respirazione<br />
e <strong>di</strong> conseguenza aumenta il suo processo<br />
<strong>di</strong> invecchiamento <strong>di</strong>ventando così<br />
duro e fibroso. E’ quin<strong>di</strong> fondamentale il<br />
contatto tra produttore e consumatore<br />
per ridurre i tempi <strong>di</strong> passaggio.” L’appuntamento<br />
è dunque per il prossimo anno,<br />
con una nuova kermesse, a partire già dal<br />
mese <strong>di</strong> aprile, dove tante saranno le novità<br />
proposte dal consorzio.<br />
(Valentina Paderni)<br />
22 luglio <strong>2009</strong>
TUTTO RUBRICA ASSOCIATI<br />
COMMERCIO<br />
420 MILIONI DI EURO ALLE AZIENDE SANITARIE (ASL)<br />
PER RAFFORZARE LE MISURE PREVISTE DAL “PATTO ANTICRISI”<br />
Lunedì 18 maggio la Giunta della Regione Emilia Romagna ha deliberato<br />
<strong>di</strong> conferire 420 milioni <strong>di</strong> euro alle Aziende Sanitarie<br />
(ASL) per abbattere i tempi <strong>di</strong> pagamento alle imprese; le risorse<br />
verranno <strong>di</strong>stribuite in due trance: la prima da 270 milioni ed una<br />
successiva da 150 milioni. L’obiettivo ottenuto grazie al lavoro <strong>di</strong><br />
Confcommercio è quello <strong>di</strong> pagare i fornitori <strong>di</strong> beni e servizi del<br />
settore sanitario entro 200 giorni da tale provve<strong>di</strong>mento; tramite<br />
questa operazione vengono così rafforzate le misure previste dal<br />
“patto anticrisi” concordato da Confcommercio Emilia Romagna ed<br />
altre associazioni impren<strong>di</strong>toriali e sindacali con la Regione Emilia<br />
Romagna.<br />
Davide Urban – Direttore Confcommercio Emilia Romagna – commenta<br />
così: «Per quanto ci riguarda assistiamo ad un rinsaldamento<br />
delle misure previste dal “patto anticrisi” concordato da noi e<br />
dalle altre realtà sindacali con la Regione Emilia Romagna e siamo<br />
convinti che questo trasferimento <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> alle aziende sanitarie<br />
rappresenti un passo importante verso un miglioramento dell’efficienza<br />
dei rapporti tra le stesse aziende, i nostri soci fornitori ospe-<br />
dalieri e l’intero sistema produttivo».<br />
TURISMO<br />
AL 14° BUY EMILIA ROMAGNA GIOCO DI SQUADRA:<br />
PUBBLICO E PRIVATO INSIEME PER CONQUISTARE I MERCATI<br />
L’offerta turistica emiliano romagnola – “in vetrina” al 14° Buy<br />
Emilia Romagna, la borsa del turismo regionale (26-30 aprile) promossa<br />
da Confcommercio Emilia Romagna, in collaborazione con<br />
Apt Servizi ed Enit – sfodera il suo miglior gioco <strong>di</strong> squadra. E gli<br />
80 tour operator stranieri presenti alla Borsa, provenienti da oltre<br />
20 paesi, hanno <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> apprezzare. Alla Borsa regionale del<br />
turismo tornano i tour operator tedeschi, interessati alle proposte <strong>di</strong><br />
vacanze “alternative” alla spiaggia: arte, enogastronomia e natura;<br />
da evidenziare le new entry dei 2 operatori brasiliani che hanno<br />
apprezzato l’enogastronomia tipica e la Motor Valley. Per la prima<br />
volta al Buy la presenza dei Cral aziendali, ovvero i gruppi del turismo<br />
sociale, considerati, per i loro numeri, un potenziale acquirente<br />
<strong>di</strong> vacanze molto interessante.<br />
«Anno dopo anno il Buy si conferma come la manifestazione più<br />
importante nel suo genere» – commenta Ugo Margini, Presidente<br />
Confcommercio Emilia Romagna. «Da 14 e<strong>di</strong>zioni a questa parte –<br />
gli fa eco Danilo Galassi, Presidente del Club <strong>di</strong> Prodotto Città Arte<br />
e Turismo - Emilia Romagna Incoming – il Buy ha fatto incontrare<br />
in tutto più <strong>di</strong> 4.000 operatori, dando l’opportunità all’offerta tu-<br />
ristica locale <strong>di</strong> conoscere il trade internazionale e <strong>di</strong> captarne le<br />
esigenze».<br />
Combatti la crisi, aiuta la spesa<br />
Raccolta delle adesioni dei negozi per una card promossa dalla confIndustRIA<br />
PIAcenzA<br />
CONFINDUSTRIA PIACENZA ha proposto alla nostra Associazione la collaborazione<br />
per estendere il progetto già in essere denominato “combatti la crisi, aiuta<br />
la spesa”. L’iniziativa mira a sostenere i consumi e gli acquisti delle famiglie dei<br />
<strong>di</strong>pendenti delle aziende industriali del territorio. La forte crisi economica che sta investendo<br />
tutto il mondo non sta risparmiando le attività produttive della provincia; per<br />
questo motivo si ritiene opportuno mettere in campo azioni per aiutare i red<strong>di</strong>ti dei lavoratori<br />
attraverso una partnership con le Associazioni del Commercio. A tal fine è stata<br />
realizzata una “card sconti” convenzionata con gli esercizi commerciali che vorranno<br />
aderire al circuito. Attualmente sono già in circolazione circa 5000 card ed altre adesioni<br />
stanno arrivando con l’auspicio <strong>di</strong> poter raggiungere il bacino potenziale <strong>di</strong> circa 24.000<br />
addetti, tanti sono i <strong>di</strong>pendenti delle aziende iscritte a Confindustria <strong>Piacenza</strong>.<br />
La proposta che, riteniamo <strong>di</strong> interesse per le aziende del commercio, prevede:<br />
raccolta delle adesioni dei negozi interessati ad entrare nel circuito della card (ve<strong>di</strong><br />
scheda allegata per la preadesione)<br />
comunicazione alla CONFINDUSTRIA PIACENZA dell’elenco delle attività che hanno<br />
dato la loro <strong>di</strong>sponibilità<br />
definizione con gli esercizi commerciali degli sconti da applicare<br />
In ogni azienda industriale verrà fornito l’elenco degli esercizi che accetteranno la card<br />
e lo stesso elenco verrà inserito sui siti internet della CONFINDUSTRIA PIACENZA e<br />
della nostra Associazione. Ogni negozio sarà dotato <strong>di</strong> una vetrofania. La realizzazione,<br />
la stampa e la <strong>di</strong>stribuzione delle cards sarà a carico della CONFINDUSTRIA PIACEN-<br />
ZA. Invitiamo le attività commerciali interessate a compilare il modulo <strong>di</strong> pre-adesione<br />
e rispe<strong>di</strong>rcelo al fax 0523 - 452680. Con questo modulo verrà raccolta la <strong>di</strong>sponibilità a<br />
partecipare all’iniziativa e la persona da contattare nel momento in cui si procederà alla<br />
definizione della convenzione.<br />
luglio <strong>2009</strong> 23<br />
scHedA PReAdesIone<br />
PRoGetto cARtA scontI<br />
“comBAttI lA cRIsI, AIutA lA sPesA”<br />
Desidero manifestare l’interesse a<br />
partecipare all’iniziativa promossa.<br />
In attesa <strong>di</strong> una successiva<br />
comunicazione in<strong>di</strong>co i seguenti dati<br />
Nome ___________________________________<br />
Cognome _______________________________<br />
Azienda ________________________________<br />
Settore o breve descrizione attività<br />
__________________________________________<br />
Sconto proposto % _____________________<br />
In<strong>di</strong>rizzo (Comune, Via/piazza, n°)<br />
__________________________________________<br />
__________________________________________<br />
__________________________________________<br />
Tel. _____________________________________<br />
fax _____________________________________<br />
e-mail __________________________________<br />
Data __________________________________<br />
Firma __________________________________
RUBRICA<br />
Il Franchising Gulliver<br />
Gulliver apre il primo punto <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta a Voghera in via Mazzini nel 1964.<br />
Nel 1967 viene creata la sede della società in Casalnoceto con un magazzino <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione<br />
merci <strong>di</strong> 2500 mq. coperti. L’azienda entra subito a far parte del consorzio Vègè Italia ma a<br />
<strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> altri partecipanti al consorzio non sviluppa il commercio all’ingrosso ma punta<br />
decisamente al dettaglio utilizzando il marchio <strong>di</strong> insegna Gulliver.<br />
Questa scelta gli consente <strong>di</strong> aprire anno dopo anno punti ven<strong>di</strong>ta sempre più gran<strong>di</strong> e moderni<br />
creando nei consumatori presenti sul proprio bacino d’utenza una fidelizzazione sempre<br />
maggiore.<br />
Oggi i punti <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta Gulliver sono presenti in 6 province dell’Italia nord-ovest.<br />
Alfi, dopo anni <strong>di</strong> espansione della propria area d’influenza attraverso l’apertura <strong>di</strong> negozi <strong>di</strong>retti,<br />
ha deciso <strong>di</strong> de<strong>di</strong>care energie e risorse per incrementare al <strong>di</strong>ffusione del proprio marchio Gulliver<br />
attraverso una politica <strong>di</strong> franchising.<br />
Alfi vuole garantire in<strong>di</strong>pendenza e autonomia ai propri franchisee, fornendo loro:<br />
• Formazione<br />
• Logistica all’avanguar<strong>di</strong>a<br />
• Margini adeguati<br />
• Promozioni interessanti<br />
• Assortimento a misura del singolo punto ven<strong>di</strong>ta<br />
• Know-how <strong>di</strong> comprovato valore<br />
• Assistenza costante<br />
Gulliver collabora con l’impren<strong>di</strong>tore nelle operazioni organizzative e commerciali, negli adempimenti<br />
legislativi al fine <strong>di</strong> garantire la corretta red<strong>di</strong>tività dell’impresa e il rispetto <strong>di</strong> tutte le norme <strong>di</strong> legge.<br />
Ciò avviene tramite: lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità, la progettazione tecnica, la fornitura <strong>di</strong> attrezzature ed<br />
impianti, la definizione del layout, la selezione del personale, la definizione degli stock merceologici<br />
e il supporto da parte dei propri incaricati e la consulenza da parte <strong>di</strong> società specializzate nel<br />
settore.<br />
L’apertura viene seguita costantemente per garantire la corretta gestione delle varie fasi ed<br />
assicurare i risultati economici previsti in fase <strong>di</strong> apertura. Or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> impianti, caricamento del<br />
punto ven<strong>di</strong>ta, formazione continua del personale, affiancamento nel periodo <strong>di</strong> start-up.<br />
In seguito, viene instaurato un continuo rapporto tra l’affiliato e la sede per fornire risposte<br />
tempestive a tutte le esigenze. Il punto ven<strong>di</strong>ta viene costantemente monitorato per il<br />
controllo <strong>di</strong> eventuali scostamenti rispetto agli standard abituali. Inoltre viene fornito un<br />
continuo supporto all’impren<strong>di</strong>tore relativamente all’inserimento <strong>di</strong> nuovi prodotti, ad<br />
attività <strong>di</strong> marketing, <strong>di</strong> comunicazione, amministrative, gestionali onde garantire<br />
l’equilibrio red<strong>di</strong>tuale delle imprese.<br />
Se vuoi saperne <strong>di</strong> più chiama il numero verde 800753346<br />
o scrivi un email a affiliazione@supergulliver.it<br />
www.supergulliver.it<br />
24 luglio <strong>2009</strong>
ENASCO<br />
Le pensioni al minimo <strong>2009</strong>:<br />
occhio ai red<strong>di</strong>ti<br />
ERNESTO TORRETTA,<br />
responsabile<br />
del Patronato Enasco<br />
A CHI SPETTA L’INTEGRAZIONE<br />
LIMITI DI REDDITO 2008<br />
Pensionato solo<br />
Integrazione totale: Fino a 5.766,28<br />
Integrazione parziale(1): Da 5.766,29<br />
a 11.532,56<br />
Nessuna integrazione: Oltre 11.532,56<br />
Pensionato coniugato<br />
Integrazione totale: Fino a 17.298,84<br />
Integrazione parziale(1): Da 17.298,85<br />
a 23.065,12<br />
Nessuna integrazione: Oltre 23.065,12<br />
LIMITI DI REDDITO <strong>2009</strong> (2)<br />
Pensionato solo<br />
Integrazione totale: Fino a 5.956,60<br />
Integrazione parziale(1): Da 5.956,61<br />
a 11.913,20<br />
Nessuna integrazione: Oltre 11.913,20<br />
Pensionato coniugato<br />
Integrazione totale: Fino a 17.869,80<br />
Integrazione parziale(1): Da 17.869,81<br />
a 23.826,40<br />
Nessuna integrazione: Oltre 23.826,40<br />
(1) Spetta una somma pari alla <strong>di</strong>fferenza tra il<br />
red<strong>di</strong>to del pensionato (o della coppia) e il<br />
limite <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to previsto dalla legge.<br />
(2) La procedura del red<strong>di</strong>to presunto vale<br />
per le prime liquidazioni (a seguito della<br />
domanda) e per alcune prestazioni il cui<br />
<strong>di</strong>ritto è con<strong>di</strong>zionato in tutto o in parte alla<br />
presenza del red<strong>di</strong>to <strong>di</strong> lavoro (esempio:<br />
l’assegno <strong>di</strong> invali<strong>di</strong>tà).<br />
Valori espressi in euro.<br />
Diventano più semplici<br />
e basati solo su<br />
dati certi i rapporti<br />
tra Inps e pensionati che percepiscono<br />
prestazioni legate<br />
al red<strong>di</strong>to. È questa una delle<br />
novità introdotta dalla legge n.<br />
14 <strong>di</strong> quest’anno, che ha stabilito<br />
che ai fini delle prestazioni<br />
collegate al red<strong>di</strong>to si tiene<br />
conto unicamente del red<strong>di</strong>to<br />
conseguito dal beneficiario e<br />
dal coniuge nell’anno solare<br />
precedente e non più , come è<br />
avvenuto fino al 2008, su quello<br />
presunto dell’anno in corso.<br />
La <strong>di</strong>fferenza non è <strong>di</strong> poco<br />
conto ed è finalizzata a rendere<br />
più governabile il flusso delle<br />
<strong>di</strong>chiarazioni red<strong>di</strong>tuali che<br />
vengono rese ogni anno da circa<br />
sette milioni <strong>di</strong> pensionati.<br />
Con la nuova normativa il fenomeno,<br />
causato principalmente<br />
da erogazioni basate sul<br />
criterio del red<strong>di</strong>to presunto,<br />
dovrebbe essere notevolmente<br />
ri<strong>di</strong>mensionato. Il <strong>di</strong>ritto, dunque,<br />
alle quote <strong>di</strong> pensione<br />
viene verificato tenendo conto<br />
unicamente del red<strong>di</strong>to conseguito<br />
l’anno precedente.<br />
Questo parametro, inoltre, resta<br />
invariato fino al 30 giugno<br />
dell’anno successivo. Nel <strong>2009</strong>,<br />
per esempio, sul modello RED<br />
– che i pensionati debbono<br />
inoltrare tramite il Caf entro<br />
il 30 giugno prossimo – va riportato<br />
il red<strong>di</strong>to del 2008 sulla<br />
cui base viene confermato,<br />
ridotto o aumentato l’importo<br />
spettante fino al 30 giugno del<br />
2010.<br />
Il calcolo della pensione minima<br />
Per capire adesso con quale<br />
criterio viene attribuita l’integrazione<br />
dobbiamo ricordare<br />
anzitutto che l’Inps calcola la<br />
pensione sulla base dei versamenti<br />
effettuati. Ma se l’importo<br />
risulta inferiore al minimo<br />
<strong>di</strong> legge (458,19 euro al<br />
mese nel <strong>2009</strong>) aggiunge la <strong>di</strong>fferenza,<br />
cioè una integrazione<br />
a totale carico dello Stato.<br />
Attenzione però, l’integrazione,<br />
che un tempo veniva concessa<br />
a chiunque avesse maturato<br />
il <strong>di</strong>ritto a pensione, oggi<br />
è strettamente legata ai red<strong>di</strong>ti<br />
personali per chi vive da solo e<br />
a quelli della coppia per chi è<br />
coniugato.<br />
La legge fissa determinati limiti<br />
<strong>di</strong> red<strong>di</strong>to che, come si è<br />
detto, vengono aggiornati <strong>di</strong><br />
anno in anno in base al tasso<br />
<strong>di</strong> inflazione (costo della vita<br />
pari al 3,3% per il <strong>2009</strong>).<br />
E anche chi non li supera non è<br />
detto che riceva come integrazione<br />
la <strong>di</strong>fferenza tra la pensione<br />
maturata e il trattamento<br />
minimo. A seconda del red<strong>di</strong>to<br />
<strong>di</strong>chiarato può essere assegnata<br />
la misura intera o ridotta.<br />
Per chiarire meglio ve<strong>di</strong>amo<br />
intanto come si presenta la situazione<br />
per i pensionati che<br />
vivono da soli.<br />
Nel <strong>2009</strong> possono contare sul<br />
trattamento minimo <strong>di</strong> 458,19<br />
euro mensili se il loro red<strong>di</strong>to<br />
annuo non supera 5.766,28<br />
euro.<br />
Se il red<strong>di</strong>to extra pensione<br />
si colloca tra 5.766,29 euro e<br />
11.532,56 euro l’integrazione<br />
spetta in misura ridotta, pari<br />
alla <strong>di</strong>fferenza tra quest’ultimo<br />
importo e il red<strong>di</strong>to conseguito.<br />
Per rendere meglio il concetto è<br />
bene fare l’esempio <strong>di</strong> un pensionato<br />
che ha maturato con i<br />
soli contributi una pensione <strong>di</strong><br />
200 euro al mese e possiede altri<br />
red<strong>di</strong>ti (case, altre pensioni ecc.)<br />
per 9.000 euro l’anno. In questo<br />
caso l’integrazione è <strong>di</strong> 194,82<br />
euro (11.532,56 – 9.000 : 13) per<br />
cui la pensione sarà <strong>di</strong> 395 euro<br />
al mese, inferiore quin<strong>di</strong> al trattamento<br />
minimo.<br />
I red<strong>di</strong>ti personali e della coppia<br />
Il <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong>venta più complicato<br />
per le persone coniugate<br />
che devono superare in pratica<br />
un doppio sbarramento: quello<br />
del red<strong>di</strong>to personale che<br />
deve restare nei limiti sopra<br />
in<strong>di</strong>cati e quello della coppia.<br />
Quest’anno la situazione si<br />
presenta in questi termini:<br />
1) red<strong>di</strong>to personale che non<br />
supera 5.766,28 euro e red<strong>di</strong>to<br />
della coppia non oltre<br />
17.298,84 euro; in questo<br />
caso al pensionato spetta<br />
l’integrazione intera e viene<br />
quin<strong>di</strong> garantito il trattamento<br />
minimo <strong>di</strong> 458,19<br />
euro al mese.<br />
2) red<strong>di</strong>to personale compreso<br />
tra 5.766,28 e 11.532,56 e red<strong>di</strong>to<br />
della coppia compreso<br />
tra 17.298,84 e 23.065,12. In<br />
questo caso l’integrazione<br />
spetta in misura ridotta.<br />
La legge stabilisce che l’importo<br />
spettante è quello minore<br />
risultante dal doppio confronto<br />
tra il limite massimo <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to<br />
personale (11.532,56) e quello<br />
effettivamente posseduto e tra<br />
il limite <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to della coppia<br />
(23.065,12) e quello conseguito.<br />
Quali red<strong>di</strong>ti<br />
È il caso <strong>di</strong> ricordare che l’Inps<br />
considera tutti i red<strong>di</strong>ti <strong>di</strong><br />
qualsiasi natura, compresi<br />
quelli esenti o tassati alla fonte<br />
come gli interessi bancari e<br />
postali, i ren<strong>di</strong>menti da bot e<br />
altri titoli.<br />
Nel computo rientrano anche<br />
le ren<strong>di</strong>te Inail e gli assegni assistenziali.<br />
In altre parole bisogna denunciare<br />
tutto con la sola eccezione<br />
dei red<strong>di</strong>ti provenienti da:<br />
la casa <strong>di</strong> abitazione;<br />
le pensioni <strong>di</strong> guerra;<br />
l’assegno <strong>di</strong> accompagno;<br />
i trattamenti <strong>di</strong> famiglia;<br />
i sussi<strong>di</strong> erogati da Enti Pubblici<br />
senza carattere <strong>di</strong> continuità.<br />
Nel riquadro che si riporta qui<br />
a sinistra sono sintetizzati i requisiti<br />
per ottenere l’integrazione.<br />
luglio <strong>2009</strong> 25
50&Più FENACOM<br />
Incontri <strong>di</strong> primavera a Villasimius<br />
Il Sindacato 50 & Più Fenacom<br />
dell’<strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong> <strong>di</strong> <strong>Piacenza</strong><br />
ha trascorso, dal 13 Giugno al<br />
20 Giugno, il classico soggiorno Incontri<br />
<strong>di</strong> Primavera nella splen<strong>di</strong>da terra <strong>di</strong> Sardegna<br />
più precisamente a Villasimius nel<br />
CALASERENA VILLAGE.<br />
Il numeroso gruppo piacentino della<br />
Fenacom 50 & Più accompagnato dal<br />
Presidente Giannantonio Moroni formato<br />
da 69 soci è giunto nella giornata del 13<br />
Giugno presso il CALASERENA VILLAGE<br />
nel pittoresco panorama sardo.<br />
Il CALASERENA VILLAGE è un Club<br />
Vacanze a 4 stelle con 350 camere situato<br />
in Sardegna più precisamente a<br />
Maracalagonis, <strong>di</strong>rettamente su una<br />
delle più belle spiagge sabbiose del<br />
mare Tirreno, fra Cagliari e Villasimius.<br />
Il Club Vacanze Calaserena Village ha offerto<br />
animazione e spettacoli per tutti,<br />
spiaggia privata e attrezzata, piscine, vari<br />
ristoranti e bar, camere con tutti i comfort,<br />
tutti gli sport, area fitness, isola del<br />
benessere, mini club, teeny club e junior<br />
club, sala TV, dancing all’aperto, boutique,<br />
negozi, parrucchiere, noleggio passeggini,<br />
autovetture e biciclette, internet point,<br />
parcheggio gratuito del villaggio, ambulatorio<br />
me<strong>di</strong>co.<br />
Durante il soggiorno sono state visitate le<br />
città <strong>di</strong> Villasimius e Cagliari ed è stata anche<br />
fatta una gita in veliero e un corso <strong>di</strong><br />
sub. Visto la sod<strong>di</strong>sfazione del gruppo Fenacom,<br />
l’appuntamento è rinnovato per il<br />
prossimo anno!!<br />
Si ricorda ai soci Fenacom che sono aperte<br />
le iscrizioni per la PUGLIA, Loc. Apulia<br />
presso il Villaggio Torre Serena dal 20 al<br />
27 Settembre chi fosse interessato può<br />
contattare il Sig. Giannantonio Moroni<br />
0523/956604 oppure 339/5490328.<br />
®<br />
50&Più<br />
Fenacom<br />
luglio <strong>2009</strong> 27
CASE HISTORY<br />
In Valtidone tra i<br />
sapori del Piemonte<br />
e della Valle d’Aosta.<br />
A Ziano Piacentino<br />
ha aperto da qualche<br />
mese il ristorante<br />
Mangia, Beva e Täs!<br />
Ristorante Mangia, Beva e Täs!<br />
Viale dei Mille, 19<br />
29010 Ziano Piacentino (PC)<br />
# 0523 862020<br />
mangiabevaetas@gmail.com<br />
www.mangiabevaetas.it<br />
Chiuso lunedì e martedì<br />
28 luglio <strong>2009</strong><br />
Uno scorcio <strong>di</strong> Piemonte (e <strong>di</strong> Valle d’Aosta) che si apre tra le colline vitate<br />
della Valtidone. A Ziano, Città del Vino, grazie a Cesarina Dordoni e Enrico<br />
Borasio, gestori da qualche mese a questa parte del ristorante “Mangia, Beva<br />
e Täs!”. Tutt’intorno vigneti a per<strong>di</strong>ta d’occhio e un paesaggio unico, non ancora<br />
valorizzato e apprezzato fino in fondo. Cesarina Dordoni e Enrico Borasio stanno<br />
provando a mettere la loro mattonella, con grande originalità e intraprendenza.<br />
L’apertura del ristorante risale al febbraio del <strong>2009</strong>, ma chi pensa al classico ristorante<br />
tipico piacentino ha sbagliato tutto.<br />
“Fino a pochi mesi ero un arredatore d’interni – spiega Enrico Borasio – con il sogno<br />
nel cassetto <strong>di</strong> aprire un ristorante. Dopo tre anni <strong>di</strong> permanenza nel Piacentino mi ero<br />
francamente stancato <strong>di</strong> uscire a cena e trovare quasi ovunque i soliti piatti. Quando,<br />
insieme a Cesarina, abbiamo deciso <strong>di</strong> iniziare questa avventura, ho subito pensato alla<br />
mia terra, al Piemonte e a quella dei miei genitori, la Valle d’Aosta, le due regioni che<br />
frequento ogni settimana per approvvigionarmi delle materie prime che utilizziamo in<br />
cucina”.<br />
La scelta cade dunque su un ex ristorante nel centro <strong>di</strong> Ziano, che da un anno aveva<br />
chiuso i battenti. I locali vengono rivoluzionati, con la creazione <strong>di</strong> un ingresso e <strong>di</strong><br />
due salette con vista sui filari del circondario. Il nome è tutto un programma: “Le prime<br />
due parole credo non abbiano bisogno <strong>di</strong> troppe spiegazioni – continua Enrico Borasio<br />
– mentre va spiegata l’ultima parte: ho sempre detestato i ristoranti nei quali, per<br />
<strong>di</strong>alogare con i miei commensali, si deve urlare. Il nostro ristorante potrebbe tranquillamente<br />
ospitare una novantina <strong>di</strong> coperti ma, per nostra scelta, per garantire privacy<br />
e tranquillità ai nostri clienti, li abbiamo ridotti a quaranta, sud<strong>di</strong>videndoli in due sale<br />
che possono essere gestite tranquillamente per le colazioni <strong>di</strong> lavoro, per la cene riservate<br />
e anche per quelle informali”.<br />
Gli ambienti riportano subito alla mente le baite <strong>di</strong> montagna: “Ho voluto creare un<br />
ambiente caldo, accogliente, per fare in modo che i clienti si possano quasi sentire a<br />
casa loro”.<br />
Scrivono nel sito <strong>di</strong> presentazione del ristorante Cesarina Dordoni e Enrico Borasio che<br />
“offrire al nostro ospite, un sorriso, un attimo <strong>di</strong> cor<strong>di</strong>alità , un momento spensierato <strong>di</strong><br />
relax può giovare e ristorare non solo il corpo, ma anche lo spirito”.<br />
Nel menu qualche legame con i sapori tipici del territorio piacentino non manca, ma a<br />
dominare la scena sono le tra<strong>di</strong>zioni del Piemonte, con qualche puntata nella confinante<br />
Valle d’Aosta: “I salumi piacentini – puntualizza Enrico Borasio - li abbiamo, i pisarei<br />
e faso, i tortelli con la coda, gli arrosti, a seconda delle stagioni li abbiamo, ma la nostra<br />
idea è quella <strong>di</strong> proporre un’alternativa a tutto questo, con piatti realizzati sempre attra-
CASE HISTORY<br />
verso cottura espressa. Partiamo con gli antipasti, nella carta ne abbiamo ben <strong>di</strong>ciotto:<br />
il salame cotto <strong>di</strong> capra, la mocetta <strong>di</strong> cervo servita con olio <strong>di</strong> noci, la paletta biellese<br />
(chiamata così perché il taglio <strong>di</strong> carne utilizzato è proprio situato al <strong>di</strong> sotto della spalla<br />
del maiale, che ha una forma simile a quella <strong>di</strong> una pala, ndr), il salame ad’ula, che viene<br />
fatto stagionare ricoperto dal grasso e si mantiene molto morbido, la coppa al ginepro,<br />
il lardo d’Arnad, il bou<strong>di</strong>n, un salame con bietole e patate, il teteun valdostano, ottenuto<br />
dalla salmistrazione delle mammelle bovine. Passando ai primi abbiamo la polenta<br />
concia biellese, che una volta cotta viene con<strong>di</strong>ta con formaggi piemontesi e burro, poi<br />
qualche ibrido in onore della terra che mi ospito: penso a una pasta fatta in casa con<strong>di</strong>ta<br />
con chicchi d’uva, pomodoro, scaglie <strong>di</strong> grana e qualche ingre<strong>di</strong>ente segreto. Un altro<br />
primo molto apprezzato sono i tortelli ripieni <strong>di</strong> polenta concia, anche in questo caso<br />
si tratta <strong>di</strong> un piatto che fonde la tra<strong>di</strong>zioni piacentina e quella piemontese. Per quanto<br />
riguarda i secon<strong>di</strong>, il criterio <strong>di</strong> preparazione è sempre quello della stagionalità: in<br />
estate ten<strong>di</strong>amo a preparare secon<strong>di</strong> freschi, come ad esempio un carpaccio per il quale<br />
utilizziamo carne piemontese. Mentre d’inverno an<strong>di</strong>amo sugli arrosti e sul bollito<br />
piemontese, rigorosamente preparato senza carne <strong>di</strong> gallina. Su richiesta prepariamo<br />
anche la bagna cauda, la raclette, la fondue bourguignonne”.<br />
Assolutamente da non perdere anche il carrello dei formaggi, altra specialità del ristorante<br />
“Mangia, Beva e Täs!”: la scelta è praticamente sterminata: an<strong>di</strong>amo dalla toma<br />
ubriaca al bluelvo, un formaggio alla vista simile al gorgonzola, ma <strong>di</strong> pasta dura, dai<br />
tomini al peperoncino e alle erbe alla toma biellese immersa nella birra, per arrivare alla<br />
classica fontina valdostana.<br />
Un <strong>di</strong>scorso a parte merita la carta dei vini: “Se nel menu ho scelto soprattutto piatti<br />
non piacentini – spiega Enrico Borasio – per quanto riguarda i vini ho preferito puntare<br />
su prodotti del territorio piacentino. Una piacevole scoperta, per quanto mi riguarda.<br />
Ho tre fornitori locali, Molinelli, i fratelli Piacentini e Lusenti, più l’azienda Torricelle <strong>di</strong><br />
Agazzano, che mi garantiscono prodotti <strong>di</strong> grande qualità, in grado <strong>di</strong> integrarsi benissimo<br />
con i piatti presenti nel menu”.<br />
A pochi mesi dal debutto, i riscontri sono senza dubbio positivi: il locale inizia ad essere<br />
apprezzato non solo dai turisti, ma anche dai piacentini, curiosi <strong>di</strong> lasciarsi guidare in<br />
questo seducente viaggio nelle tra<strong>di</strong>zioni piemontesi e valdostane: “So benissimo che<br />
appare quasi una sfida l’idea <strong>di</strong> proporre salumi piemontesi in un terra famosa per i<br />
propri salumi. Ma è una sfida che mi sono sentito <strong>di</strong> lanciare e che sento <strong>di</strong> poter vincere.<br />
La mia idea è quella <strong>di</strong> prendere per mano i clienti e accompagnarli lungo il percorso<br />
proposto dal nostro menu, spiegando ogni volta i piatti che stanno degustando”.<br />
E allora buon viaggio con il ristorante “Manga, Beva e Täs!” <strong>di</strong> Ziano Piacentino.<br />
luglio <strong>2009</strong> 29
RUBRICA BREVI<br />
Fiva:<br />
Al via la terza e<strong>di</strong>zione<br />
del mercato europeo<br />
Certo che lo conosciamo già, noi Piacentini: Giacomo Errico, oltre ad essere il Presidente<br />
della Commissione nazionale per le Politiche delle aree urbane <strong>di</strong> Confcommercio, è<br />
anche presidente della Fiva, la Federazione italiana ven<strong>di</strong>tori ambulanti.<br />
Vi ricordate del Mercato Europeo che si ripropone, puntualmente a <strong>Piacenza</strong>, da qualche<br />
anno a questa parte È grazie ad Errico che è approdato nella nostra città. Confermiamo<br />
comunque che anche quest’anno sarà a <strong>Piacenza</strong>, dal 12 al 14 settembre. Gli<br />
operatori proverranno da tutta l’Europa ma anche dall’America Latina.<br />
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UN SALUTO A... GIORGIO<br />
La nostra Associazione ha perso una persona<br />
molto cara, un amico in primis, un nostro<br />
consulente dopo.<br />
Giorgio Tinelli, stimato professionista, ingegnere,<br />
esperto in tante materie legate al<br />
mondo delle piccole e me<strong>di</strong>e imprese non<br />
è più con noi, ci ha lasciato quasi in punto<br />
<strong>di</strong> pie<strong>di</strong> senza <strong>di</strong>sturbo, con <strong>di</strong>screzione così<br />
come si comportava <strong>di</strong> solito quando si aggirava<br />
per i nostri uffici.<br />
Ho conosciuto Giorgio nel lontano 1989 alla<br />
Libera Associazione Artigiani dove svolgevo<br />
l’incarico <strong>di</strong> <strong>di</strong>rettore e lui era un nostro consulente<br />
incaricato ad organizzare le denunce<br />
dei rifiuti da parte delle aziende artigiane.<br />
Fu subito amicizia, rinsaldata da stima crescente<br />
per le doti umane e professionali <strong>di</strong><br />
Giorgio, ma soprattutto, per lo spirito associativo<br />
che Giorgio possedeva forte e ben<br />
marcato nel suo DNA.<br />
Ed è proprio l’amicizia che ha fatto sì che<br />
lasciata la Libera Artigiani ed approdato<br />
all’<strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong> volli fortemente<br />
che Giorgio mi seguisse con la sua funzione<br />
<strong>di</strong> consulente seria e preparato.<br />
È nata una nuova collaborazione incentrata<br />
sui finanziamenti prima e poi sulle “utility”<br />
un campo <strong>di</strong>fficile da organizzare ma che<br />
la nostra Associazione ha saputo offrire ai<br />
propri iscritti in modo interessante e conveniente,<br />
grazie all’impegno che Giorgio vi<br />
trasfondeva <strong>di</strong> giorno in giorno.<br />
Poi i primi sintomi <strong>di</strong> una malattia che avrebbe<br />
messo KO tutti, ma non Giorgio che con il<br />
suo ottimismo e la sua fiducia nei me<strong>di</strong>ci lo<br />
ha visto lottare, vincere, cadere, rialzarsi, in<br />
un’altalena che avrebbe scoraggiato qualsiasi<br />
persona ma non Giorgio!<br />
Ho visto Giorgio prima <strong>di</strong> partire per il trapianto<br />
<strong>di</strong> midollo al San Raffaele a Milano e<br />
ho ammirato la sua sicurezza su quanto andava<br />
a sopportare e la sua grande speranza<br />
e fiducia nel successo dell’intervento.<br />
Caro Giorgio, le cose non sono andate così,<br />
un crudele destino ti ha voluto <strong>di</strong>rottare<br />
verso altri scenari, lasciando in tutti noi un<br />
immenso senso <strong>di</strong> vuoto che <strong>di</strong>fficilmente il<br />
tempo riuscirà a colmare.<br />
Ad Annamaria ed a Elisabetta corre il nostro<br />
pensiero ed il desiderio <strong>di</strong> poterLe aiutare in<br />
questo triste momento, ma sono certissimo<br />
che non le hai lasciate, non le hai abbandonate<br />
sei sempre lì presente accanto a loro<br />
e vegli affinchè nulla le possa accadere e<br />
mancare.<br />
Grazie Giorgio per la Tua amicizia, ma soprattutto<br />
per il Tuo esempio e per il coraggio che<br />
hai sempre <strong>di</strong>mostrato e che mi ha aiutato<br />
quando certe situazioni si complicavano.<br />
Ciao Giorgio, so che puoi vederci e sentirci,<br />
non ci lasciare e con la Tua persona aiutaci<br />
così come hai sempre fatto da vero amico.<br />
(Giovanni Struzzola)<br />
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L'offerta Queste agevolazioni si riferisce non alle si applicano versioni in caso van. <strong>di</strong> rottamazione <strong>di</strong> autoveicoli trasformati autocarro. Alcuni degli equipaggiamenti visibili nella foto possono essere a richiesta. L’offerta si riferisce alle versioni van e solo sui veicoli presenti in rete.