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Artisti della Maremma

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Alice Pistolesi<br />

<strong>Artisti</strong><br />

<strong>della</strong><br />

<strong>Maremma</strong>


<strong>Artisti</strong><br />

<strong>della</strong><br />

<strong>Maremma</strong><br />

A cura di<br />

ALICE PISTOLESI


COLLANA<br />

<strong>Artisti</strong> in Toscana<br />

6<br />

Diretta da<br />

FABRIZIO BORGHINI<br />

Con il contributo di<br />

Villa<br />

Gisella<br />

FIRENZE<br />

Il volume è realizzato da<br />

Iª edizione novembre 2013<br />

ISBN 978-88-6039-300-5<br />

Tutti i diritti riservati<br />

© Copyright Associazione Toscana Cultura<br />

e Masso delle Fate Edizioni<br />

Masso delle Fate Edizioni<br />

Via Cavalcanti, 9 - 50058 Signa (FI)<br />

www.massodellefate.it<br />

Finito di stampare nel mese di novembre 2013<br />

presso la Nova Arti Grafiche<br />

Via Cavalcanti, 9/D - 50058 Signa (FI)<br />

www.novaartigrafiche.it<br />

In copertina:<br />

Giovanni Fattori, Silvestro Lega dipinge in riva al mare, 1866 - 1867<br />

tecnica ad olio su tavola, cm. 12,5 x 28<br />

Nel retro di copertina:<br />

Bruno Dominici, olio su tela, cm. 80x100


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

La <strong>Maremma</strong> è una terra ricca di stimoli,<br />

di storia, di cultura, di fascino e di<br />

arte. Il percorso affrontato per realizzare<br />

queste pagine è stato stimolante<br />

e mi ha permesso di entrare in contatto con numerose<br />

realtà artistiche, associazioni, gruppi o<br />

singoli, che compongono una parte determinante<br />

<strong>della</strong> florida vita artistica <strong>della</strong> città di Grosseto<br />

e <strong>della</strong> sua provincia.<br />

L’arte in <strong>Maremma</strong> è infatti viva, animata da persone<br />

diverse, da grandi artisti riconosciuti a livello<br />

internazionale e da altri che dipingono, incidono<br />

o usano la propria creatività unicamente<br />

per la passione di comunicare.<br />

C’è infatti tutto un mondo di artisti, più o meno<br />

conosciuti, che prende vita in queste pagine.<br />

Persone anche molto diverse tra loro per età o<br />

esperienze ma tutte accomunate dal desiderio di<br />

esprimersi e di trasmettere qualche elemento<br />

<strong>della</strong> propria interiorità all’esterno. C’è chi ha<br />

trovato il proprio modo per trasmettere qualcosa<br />

di sé attraverso la pittura, chi attraverso la scultura,<br />

la fotografia o l’artigianato artistico e chi<br />

invece sta ancora cercando e sperimentando<br />

quale può essere la migliore forma comunicativa<br />

personale.<br />

Il volume “<strong>Artisti</strong> <strong>della</strong> <strong>Maremma</strong>” non ha certo<br />

l’aspirazione di essere un’enciclopedia esausti-<br />

va che comprenda tutte le personalità che operano<br />

sul territorio, ma rappresenta un buono<br />

spaccato, una bella fotografia dello stato delle<br />

varie tipologie di arte presenti nel territorio.<br />

L’immagine che si riflette nello specchio dell’arte<br />

in <strong>Maremma</strong> è quella di una realtà vitale e in<br />

espansione, popolata da associazioni o scuole<br />

di pittura che riescono a trasmettere agli artisti<br />

più o meno giovani la passione per l’arte e per il<br />

comunicare le emozioni e i sentimenti più disparati.<br />

Il lettore resterà colpito dalla quantità di spunti<br />

e riflessioni che potrà trovare in questo volume.<br />

Ogni artista ha avuto infatti la possibilità di presentare<br />

il proprio lavoro in maniera più o meno<br />

sintetica e di mostrare i propri ultimi lavori, le<br />

proprie ricerche o sperimentazioni o di riportare<br />

alla memoria dei lettori e di sé stesso altre opere<br />

più datate ma che hanno ancora molto da comunicare.<br />

Questo lavoro è la prova lampante delle ricerca<br />

personale di ogni artista di intervenire e raffigurare<br />

il mondo attraverso i propri occhi, perché,<br />

per dirla con le parole di Albert Camus: “se il<br />

mondo fosse chiaro, l’arte non esisterebbe”.<br />

Alice Pistolesi<br />

3


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Piero Ardenghi<br />

Studio: Via Australia, 40 - 58100 Grosseto<br />

Tel. 0564 456416 - Cell. 339 8163661 - info@pieroardenghi.it<br />

Immaginario, 2012, acrilico su tela, cm. 80x60<br />

La sua attività artistica (dopo la breve frequentazione<br />

<strong>della</strong> Scuola di Arti e Mestieri di<br />

Siena) si concretizza nel 1964 a Montecatini<br />

Terme, durante gli anni di residenza nella città termale,<br />

tramite l’amicizia del pittore Pietro Annigoni.<br />

Il maestro aveva da poco iniziato i lavori ai grandi<br />

affreschi (raffiguranti soggetti biblici) nel santuario<br />

<strong>della</strong> Madonna del Buon Consiglio a Ponte Buggianese<br />

e volle coinvolgerlo nella realizzazione <strong>della</strong><br />

grande opera. Questa “frequentazione” sarà fondamentale<br />

nella sua formazione artistica e personale.<br />

In quel periodo inizia ad esporre i suoi lavori in<br />

mostre collettive organizzate dal gruppo <strong>Artisti</strong>co<br />

Pistoiese “Arti al Buio”. Nel 1971 per motivi di lavoro<br />

“approda” nella città di Grosseto, dove sposta<br />

gli interessi personali e la sua attività artistica.<br />

Negli anni a seguire partecipa con successo a concorsi<br />

d’arte, a importanti mostre collettive in Italia<br />

e all’estero, collabora per alcuni anni con due gallerie<br />

italiane, organizza e cura con successo mostre<br />

personali in luoghi pubblici e privati nel territorio<br />

nazionale. Nell’anno 2003 con una mostra a Stresa<br />

(Hotel Astoria) aderisce al movimento “Il Ricambio<br />

Generazionale dopo il Novecento”. Nel 2000 insieme<br />

a quattro amici artisti fonda a Grosseto l’Associazione<br />

Culturale Eventi, che si muove nel territorio<br />

per la promozione e la diffusione dell’arte contemporanea.<br />

5


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Margherita Arrighi<br />

Via Preselle, 78 - 58100 Grosseto<br />

www.margheritaarrighi.com - margherita.arrighi@gmail.com<br />

Possibile, 2013, mixed media, cm. 50x50<br />

Margherita è una pittrice delicata e sognatrice,<br />

appassionata <strong>della</strong> corrente artistica<br />

Mixed Media e influenzata da questa, che<br />

ha trovato nelle sue opere un equilibrio tra la pittura<br />

e l’applicazione di elementi che si trovano nella nostra<br />

vita quotidiana.<br />

Raffigura ciò che le appartiene, i suoi due carlini<br />

Rugo e Tita che nelle opere vengono rappresentati<br />

quasi in modo giocoso; ma soprattutto i suoi quadri<br />

sono caratterizzati da figure femminili che appaiono<br />

quasi elementari a chi le osserva. Ma ad una più<br />

approfondita osservazione ci si può accorgere <strong>della</strong><br />

loro difficile esecuzione.<br />

Esse fuoriescono dalla tela trascinando ciò che le<br />

circonda, le parole, le immagini, la carta, i fregi e<br />

tutto quello che Margherita inserisce nello sfondo.<br />

Tutto porta a loro, ai loro occhi dolcissimi, che trasmettono<br />

serenità a chi li osserva e che danno alle<br />

opere quell’armonia che richiama ad un tempo passato<br />

ma contemporaneo.<br />

Nelle opere di Margherita le sue bambine, così mi<br />

appaiono, sono figure leggere, restano sulla tela<br />

come sospese, quasi avessero le ali, ma poi leggi le<br />

parole che fanno parte dell’opera e ti accorgi che<br />

l’autrice attraverso loro racconta sé stessa, sono<br />

messaggi e allora acquistano forza e divertano ferme<br />

come rocce. È leggendo quelle parole, che quegli<br />

occhi dolci possono persino giudicare.<br />

Cristina Mambrini<br />

6


Margherita Arrighi<br />

Commitment, 2013, tecnica mista, cm. 30x40<br />

7


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

AGAF Associazione Grossetana Arti Figurative<br />

Via Mazzini, 61 - 58100 Grosseto<br />

www.agaf-grosseto.it - presidenteagaf@gmail.com - infoagaf@gmail.com<br />

8


AGAF<br />

Le origini dell’associazione risalgono al dopo<br />

guerra, quando gli artisti presenti nel territorio<br />

fondarono un circolo culturale denominato<br />

“La Chimera”, non so se con ideale riferimento<br />

al mostro mitico di cui il più bell’esemplare <strong>della</strong><br />

classicità fu restituito dalla terra aretina, o come<br />

simbolo cosciente alle fantasticherie dei sogni irrealizzabili<br />

degli accoliti fondatori. Questa associazione<br />

svolse attività espositiva di artisti locali ma<br />

anche di altre provincie specialmente fiorentini e<br />

romani valorizzandone e favorendone la vendita<br />

delle opere. In seguito fu costituito anche il sindacato<br />

degli artisti aderenti alla C.G.I.L. che vantò il<br />

diritto nell’attività di pubblica edilizia di una percentuale<br />

da destinare alle opere d’arte da esporre in<br />

perpetuo deposito nei relativi edifici. Con questo<br />

fine fu organizzato nel 1957 un convegno di artisti.<br />

Questa associazione si era legata, ma assai debolmente,<br />

con la sede nazionale di Roma. L’associazione<br />

si legò, quasi un’affiliazione, con la galleria<br />

comunale “P. Pascucci”, che celebrava il nome del<br />

più rappresentativo ed illustre pittore <strong>della</strong> <strong>Maremma</strong>,<br />

delle sue realtà sociali databili tra gli ultimi decenni<br />

del XIX secolo ed il trentennio iniziale del XX<br />

secolo. Nello stesso convegno fu evidenziato il bisogno<br />

di costituire una galleria d’arte moderna<br />

grossetana da dedicate esclusivamente agli artisti<br />

<strong>della</strong> <strong>Maremma</strong>. Si susseguirono, come segretari<br />

del sindacato, Lucio Parigi, Bruno Dominici, Decimo<br />

Serenari, Carlo Gentili, Dino Petri. Dal 1983,<br />

dietro impegno di Carlo Gentili, Nilo Bacherini, Romano<br />

Minucci, Bruno Corso, “La Chimera” divenne<br />

l’attuale Associazione Grossetana delle Arti<br />

Figurative”. L’associazione allora costituita non<br />

aveva una propria sede e per lungo tempo, per le<br />

riunioni, veniva utilizzato lo studio d’arte di Bruno<br />

Corso. Accogliendo il desiderio degli artisti grossetani,<br />

il professor Mazzolai nel 1975, con la sistemazione<br />

del museo Archeologico d’Arte <strong>della</strong> <strong>Maremma</strong><br />

e del Museo Diocesano d’Arte Sacra, nel<br />

palazzo del tribunale inaugurò tre sale dedicate agli<br />

artisti <strong>della</strong> nostra terra, speranzosa iniziativa per la<br />

creazione di un museo vero e proprio. Il punto di<br />

forza di questo settore del museo era fondato sugli<br />

artisti maremmani del XIX e XX secolo, tra i quali si<br />

ricordano Aldi, Pascucci, Faccendi, Orlandini,<br />

Consorti, con opere non soltanto buone dal punto<br />

di vista artistico ma esperimenti significativi storici<br />

e sociali sui vari aspetti umani <strong>della</strong> <strong>Maremma</strong> tardo-romantica.<br />

Nell’ulteriore sistemazione del complesso<br />

museale di piazza Baccarini, le opere d’arte<br />

del XIX e XX secolo furono spostate in altri locali di<br />

competenza comunale. Questa associazione si<br />

augura che gli artisti moderni <strong>della</strong> <strong>Maremma</strong> siano,<br />

come meritano e come da decenni desiderano,<br />

rappresentati in una pinacoteca d’arte moderna.<br />

Tante e importanti sono state le attività svolte<br />

dall’Agaf, si ricorda la mostra al Cassero Mediceo<br />

dal titolo “<strong>Artisti</strong> <strong>Maremma</strong>ni del XX secolo”, nel<br />

gennaio del 1993, la mostra a Montreuil - Parigi -<br />

nell’ottobre 1994 “Europe des Arts”. Sempre al<br />

Cassero Mediceo furono organizzati negli anni<br />

1995-1996 la rassegna provinciale di pittura, scultura<br />

e grafica “Carlo Gentili” e un premio di pittura,<br />

narrativa e poesia “Lo spirito che dà la vita”, in collaborazione<br />

con la Diocesi di Grosseto nell’anno<br />

1998. Nel 2001 fu organizzata una mostra itinerante<br />

“Arte in movimento” che toccò i Comuni più<br />

rappresentativi <strong>della</strong> provincia di Grosseto. L’Associazione<br />

Grossetana di Arti Figurative, in collaborazione<br />

con il settore delle Politiche Giovanili del<br />

Comune di Grosseto, ha promosso sei edizioni del<br />

premio di arti visuali dal titolo “Creativi Under 30”.<br />

Dopo tante richieste ed attese, l’amministrazione<br />

comunale assegnò all’associazione una sede nei<br />

locali dell’ex convento delle Clarisse. A seguito<br />

<strong>della</strong> ristrutturazione di questo edificio, il Comune<br />

di Grosseto ha concesso l’uso di una nuova sede<br />

situata in via Mazzini, 61, ove l’associazione continua<br />

e continuerà le proprie attività artistiche, culturali<br />

e sociali.<br />

Prof. Aldo Mazzolai<br />

9


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Milva Banti<br />

Via G. Bovio, 65 - 58022 Follonica (GR)<br />

Tel. 0566 52738<br />

Senza titolo, 2013, olio su tela, cm. 50x70<br />

Nasce nel 1940 a Follonica, dove tuttora risiede.<br />

Ha iniziato a dipingere pochi anni fa e<br />

per diletto espone permanentemente nella<br />

propria galleria, la “Petite Galerie” in via Bovio 56 a<br />

Follonica. Espone poi nelle mostre collettive e partecipa<br />

ad estemporanee locali.<br />

10


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Paola Bardi<br />

Via Diamante, 16 - 58100 Grosseto<br />

Cell. 338 1372970 - plbrd7@gmail.com<br />

Sussurro, 2010, acquerello, cm. 25x40<br />

Paola Bardi è pittrice di acquerelli. Le sue opere<br />

riflettono una continua meditazione sulla<br />

natura che l’artista rappresenta con colori<br />

freschi, vivaci e puri dai quali emergono sia l’amore<br />

per il mondo che è espresso con una emozione filtrata<br />

sentimentalmente in un’accorta struttura<br />

compositiva sia i suoi più intimi sentimenti di serenità<br />

e pace in cui spesso ama rifugiarsi. Ha esposto<br />

in numerose mostre collettive e personali a Grosseto,<br />

Orbetello, Massa Marittima, Follonica, Firenze,<br />

Massarosa (Lu), Viterbo.<br />

Sue opere sono presso privati a Grosseto, Pisa,<br />

Roma, Firenze, Venezia e Londra.<br />

Si sono interessati a lei presentando le sue opere<br />

vari critici d’arte, Antonia Pèsare, Giuseppina Scotti,<br />

G.Franco Fiorini, Fiorenzo Mascagna e Federico<br />

Napoli.<br />

11


Paola Bardi<br />

Mareggiata, 2013, acquerello, cm. 25x20<br />

Ballerine, 2012, acquerello, cm. 35x25<br />

12


Carlo Bartoli<br />

ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Via <strong>della</strong> Manganella, 9 - 58024 Massa Marittima (GR)<br />

Tel. 0566 902890 - Cell. 338 3893123 - carlo.bartoli@alice.it - www.carlobartoli.it<br />

Autunno, 2010, olio su tela, cm. 40x50<br />

Carlo Bartoli nasce a Castelnuovo Val di Cecina<br />

nel 1938 e risiede da molti anni a Massa<br />

Marittima. Autodidatta, ha sempre dipinto e<br />

si è applicato allo studio e alla critica d’arte. Le sue<br />

opere, di pittura e scultura, sono esposte in numerose<br />

collezioni private e pubbliche in tutta Europa.<br />

A lui si deve la fondazione del circolo giovanile di<br />

pittura di Massa Marittima. Ha organizzato numerose<br />

personali e nel 2011 ha illustrato il libro “Preghiere…la<br />

scala verso il cielo” di Maria Cheti Toni.<br />

Molto legato ai temi del lavoro, in particolare a quello<br />

delle miniere e del settore geotermico, per il quale<br />

ha lavorato, ha realizzato un progetto nel 2013<br />

insieme all’Unità Geotermica. Quattro sue opere,<br />

dedicate alla figura dei “sondisti”, saranno infatti<br />

riportate su migliaia di segnalibri.<br />

“C’è qualche cosa di particolare che caratterizza la<br />

sua pittura e questa è il senso <strong>della</strong> proporzione,<br />

strettamente legato ad una tonalità di colore, che<br />

lascia intravedere la vera stoffa dell’artista che non<br />

mancherà nel futuro di esprimere la sua propria<br />

personalità”.<br />

Silvano Giovacchini<br />

13


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Lina Bartoli<br />

Via Saturnia, 6 - 58100 Grosseto<br />

Tel. 0564 414444<br />

Marina dell’Argentario, 2003, olio su tela, cm. 60x40<br />

“… Sorsate di luce ed ombre rubate ad una terra<br />

suggestiva ed unica come la <strong>Maremma</strong>.<br />

Simile ad una rabdomante si muove alla ricerca<br />

di quella sorgente creativa dalla quale attinge<br />

gradevoli cromatismi, tratti grafici sapienti e palpitanti.<br />

Una pittura fatta di carnalità, di amore verso la<br />

natura che la circonda. Paesaggi evocativi, dove le<br />

campiture dei colori si sposano con quei tratti passionali<br />

e vigorosi del segno. Lina Bartoli diviene inconsapevolmente<br />

un tramite artistico di quel canto<br />

divino che alberi e colline, vecchi casolari, fiori e frutti,<br />

interpretano simbolicamente. È come se lo spazio<br />

circostante trovasse in lei l’espressione naturale del<br />

suo essere. Mai manierismo, mai esercitazione accademica,<br />

mai esecuzione costruita: la spontaneità<br />

pittorica prende vita e viene ad offrirsi ai nostri occhi<br />

muovendo le corde del sentimento, conquistando<br />

non solo il nostro senso del piacere, ma anche le più<br />

sottili sensazioni…”<br />

Paolo Pisani<br />

“…E la <strong>Maremma</strong> “vibra” attraverso le sue pennellate<br />

e così i personaggi, i volti, i fiori, gli scorci nei<br />

disegni e nelle acqueforti, che mostrano evidenti le<br />

capacità di quest’artista, che espone un’arte non<br />

programmatica o celebrativa, ma sentitamente spirituale:<br />

infatti, la sua interiorità sa assorbire qualsiasi<br />

elemento esterno, risolvendo il rapporto in “canto”<br />

individuale…<br />

…La Bartoli sa procedere oltre gli effetti intimistici,<br />

delineati dai toni e dai colori ben plasmati e suadenti,<br />

distinguono il sogno o d’artista dalla realtà che<br />

ella vive intensamente, perché se ne sente parte<br />

vitale e integrante, ne subisce i turbamenti e ne è<br />

stimolata, soprattutto quando disegna, per cui il<br />

tratto risulta risoluto, mai banale, ma suggestivo e<br />

incisivo….”<br />

Giuseppina Scotti<br />

14


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Maria Letizia Bartoli<br />

Ellebiarte - Via Marsala, 1 A - 58024 Massa Marittima (GR)<br />

Cell. 3393019845 - letiziamarco@libero.it<br />

Notturno, 2011, olio su tela, cm. 40x60<br />

Maria Letizia Bartoli ha avviato la sua attività<br />

di artigianato artistico a Massa Marittima<br />

nel 2000. Realizza progetti su carta e prototipi<br />

in cera di articoli per oreficeria e argento su<br />

scala industriale e artigianale.<br />

Maria Letizia è un’artista poliedrica, possiede infatti<br />

un diploma d’Arte con specializzazione in arte dei<br />

metalli e oreficeria, oltre a attestati in designer orafo<br />

e esperienza come modellista per bojoux e accessori<br />

di abbigliamento.<br />

Materiali di uso comune diventano per Maria Letizia,<br />

arte. Legno, stoffe, metalli, conchiglie o sassi<br />

possono, infatti, secondo l’artista, essere capaci di<br />

assecondare la fantasia e la creatività.<br />

Oggetti di legno, di stoffa colorata, tele dipinte, terrecotte,<br />

sculture etniche e artistiche, bigiotteria<br />

preziosa, ogni cosa è l’immagine del bisogno artistico<br />

di esprimersi che Maria Letizia ha dentro di sé.<br />

15


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Luca Bensi<br />

Via Adamello, 83 - 58100 Grosseto<br />

Tel. 0564 455588 - Cell. 349663653 - lucabensi@yahoo.it<br />

Le amiche, 2013, acrilico su tela, cm. 90x60<br />

Luca Bensi nasce il 5 ottobre 1974 a Grosseto<br />

dove vive e lavora.<br />

Inizia a dipingere per gioco, ma ben presto<br />

questo diventa la sua vera e propria passione.<br />

I primi soggetti sono scene circensi derivate dalla<br />

sua ammirazione per il circo in particolar modo per i<br />

clown a cui dedica la maggior parte delle sue tele...<br />

Il continuo studio lo porta a spaziare in molti stili diversi<br />

e a prendere pause lavorative ed espositive a<br />

volte anche lunghe.<br />

Negli ultimi anni ha partecipato a mostre e concorsi<br />

con risultati soddisfacenti sia in ltalia che all’estero:<br />

maggio 2011 - 36ª Primavera <strong>Maremma</strong>na<br />

giugno 2011 - ”Percorsi d’arte” centro commerciale<br />

Aurelia Antica<br />

- concorso nazionale Premio Celeste<br />

luglio 2011 - pubblicazione su rivista d’arte - Arte<br />

Shop Magazine n. 10<br />

- concorso nazionale su rivista Con-Fine Art Magazine<br />

agosto 2011 - collettiva “L’ame de la mediterranée<br />

en peinture “ presso L’atelier Z centre culturel Christiane<br />

Peugeot Parigi<br />

agosto 2012 - dipinge il “Cencio“ per il Palio dei<br />

Ciuchi a Bagnolo (GR)<br />

Hanno parlato di lui:<br />

Fabrizio Borghini (giornalista,scrittore,critico d’arte)<br />

“...la sovrabbondanza di contenuti, segnici e cromatici,<br />

che sembrano impadronirsi dello spazio in<br />

maniera totalmente disarticolata, viene invece sapientemente<br />

dominata dal pittore...”<br />

Elena Cipriani Mazzantini (poetessa e scrittrice a livello<br />

nazionale)<br />

“...immagini spesso appena emergenti da fondali<br />

magmatici...”<br />

16


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Claudia Bindi (Claudia da Triana)<br />

Via <strong>della</strong> Chiesa, 1 - 58053 Triana (Gr)<br />

Tel. 0564 989137 - Cell. 347 9356815<br />

Castello di Triana, 1994, olio su tela, cm. 50x70<br />

Claudia Bindi, meglio conosciuta con lo pseudonimo<br />

di Claudia da Triana, nasce nel paesino<br />

di Triana nel 1962. Autodidatta si evidenzia<br />

fin dai primi anni nelle attività artistiche e<br />

sportive. A Firenze frequenta maestri e studi d’arte<br />

posando anche come mo<strong>della</strong>. Claudia Bindi, colpisce<br />

per una particolarità: quella di aver fatto di una<br />

minuscola frazione di Roccalbegna, posta su uno<br />

sperone di roccia vulcanica, sovrastata dall’antico<br />

castello, all’ombra delle cui mura è nata, la cornice e<br />

il fulcro <strong>della</strong> sua movimentata esistenza. Una donna,<br />

molte vite. Tante quante sono le sue passioni, i<br />

suoi interessi, le sue attitudini. Predominante la sua<br />

attività di pittrice e numerose le mostre, sia personali<br />

che collettive, organizzate sia nell’ambito <strong>della</strong><br />

provincia che in altre parti d’Italia, alle quali ha preso<br />

parte. Ricordiamo la sua partecipazione alla “Primavera<br />

<strong>Maremma</strong>na”, la rassegna artistica allestita<br />

annualmente a Grosseto, dove vengono esposte le<br />

opere delle più significative personalità <strong>della</strong> pittura<br />

locale; le collettive a Bracciano, Arcidosso, Roma,<br />

Sanremo, Salsomaggiore Terme e Grosseto; le personali<br />

a Castel del Piano, Roccalbegna, Firenze e<br />

Ferrara. Molte le opere esposte permanentemente.<br />

Più volte premiata ha ottenuto, e non poteva essere<br />

che così, numerose e ottime recensioni su riviste<br />

specializzate. Il suo nome è inoltre inserito nel “Dizionario<br />

Enciclopedico Italiano” e nel “Dizionario<br />

Biografico degli Autori Italiani Contemporanei”. I<br />

suoi lavori comprendono paesaggi, nudi, nature<br />

morte e poi cavalli, la grande passione di Claudia, a<br />

partire da Odino II, il suo amato maremmano. Fondamentale,<br />

per la sua formazione umana e professionale,<br />

l’incontro con il pittore e scultore follonichese<br />

Ado Pericci, suo maestro d’arte e amico, che di<br />

lei scrive: “… il suo eclettismo spazia in molti campi,<br />

dalla pittura alla poesia, dalla scultura all’equitazione,<br />

dalla musica classica alla letteratura…tiene<br />

contatti epistolari con grandi personalità <strong>della</strong> cultura,<br />

dell’arte e degli affari. Claudia, nella quiete…<strong>della</strong><br />

Triana trova creatività per la sua tavolozza, ricca di<br />

colore, ombre dei suoi soggetti e figure. Quest’ultime<br />

lei le dipinge nude, perché in arte l’emozione<br />

viene comunicata dalla forma…”. Altri lusinghieri<br />

commenti le vengono tributati, come quello di Francesco<br />

Staiti che apprezza le “virtù espressive di cui<br />

è particolarmente dotata” e afferma: “Nella magia<br />

delle proprie creazioni rivela amore e passione verso<br />

tutte le espressioni artistiche. Nelle sue nature<br />

morte, nei suoi scorci e nei suoi paesaggi traspare<br />

dolcezza e grafica del colore… la poesia… esprime<br />

amore e gioia di vivere”.<br />

17


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Claudio Bindi<br />

Laboratorio e studio: Via Stato di Israele, 48 - 58100 Grosseto<br />

Cell. 338 1489182 - clabindi@libero.it<br />

Cocco Cantini in concerto, 2013, dipinto ad olio, cm. 50x45<br />

Nasce a Trento nel 1949 e si trasferisce a<br />

Grosseto nel 1976.<br />

Dopo quasi 40 anni di attività lavorativa in<br />

banca, riprende a coltivare la giovanile passione per<br />

la pittura, in particolare per l‘arte figurativa.<br />

In mancanza di una specifica educazione artistica,<br />

da autodidatta ha cercato, nella riproduzione di opere<br />

celebri (con particolare attenzione alla pittura<br />

dell’inizio del secolo scorso) ed in seguito nella ritrattistica<br />

di amici e parenti, di focalizzare la sua attenzione<br />

nella rappresentazione <strong>della</strong> figura umana.<br />

L’appartenenza alla comunità “maremmana” ha<br />

portato Claudio Bindi alla ricerca di tematiche<br />

espressive peculiari delle persone e dei luoghi di<br />

questa parte di Toscana, cercando di esprimere<br />

una pittura che unisca le proprie sensibilità e libertà<br />

personali ad un gusto estetico dei soggetti rappresentati.<br />

Da quest’anno è iscritto alla Associazione Grossetana<br />

Arti Figurative di Grosseto ed ha partecipato<br />

ad alcune mostre collettive:<br />

Commenti d’arte (luglio/agosto 2013), 2ª edizione<br />

di <strong>Maremma</strong>ArtExpò (ottobre 2013) e la Città Visibile<br />

edizione 2013.<br />

Nell’ambito di quest’ultima iniziativa, curata dalla<br />

Fondazione Grosseto Cultura, è stata selezionata<br />

l’opera “Cocco Cantini in concerto”, esposta nella<br />

mostra al Cassero di Grosseto dal 14/9 al 20/10/2013.<br />

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ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Rita Brucalassi<br />

Via Bicocchi, 1 - 58022 Follonica (GR)<br />

Cell. 333 1612980 - rita.brucalassi@libero.it<br />

Cuore di <strong>Maremma</strong>, parco dell’Uccellina, 2011, olio su tela, cm. 60x80<br />

Nasce a Castelnuovo Val di Cecina nel 1955.<br />

Vive e lavora da molti anni a Follonica. Dopo<br />

il conseguimento del diploma inizia a dipingere<br />

con costanza dal 1974 dedicandosi allo studio<br />

delle arti figurative con attenzione particolare alla<br />

figura femminile e al paesaggio toscano.<br />

Ha partecipato a rassegne e tenuto personali sia in<br />

Italia che all’estero. Molte sue opere sono presenti<br />

in collezioni private e pubbliche. Nel 1997, con altri<br />

pittori <strong>della</strong> sua città, costituisce l’associazione artistica<br />

Golfo del Sole.<br />

Tra le più recenti presenze ricordiamo le numerose<br />

personali dal 2002 ad oggi alla galleria del Candelaio<br />

di Firenze, al Casello Idraulico a Follonica, a Massa<br />

Marittima nel palazzo Pretorio e nella sala <strong>della</strong> Misericordia,<br />

a Castiglione <strong>della</strong> Pescaia, alla galleria<br />

Art-Time di Udine, alla fiera Immagina di Reggio<br />

Emilia, alle fiere di Agrigento e Padova, in diverse<br />

rassegne a Firenze nel caffè storico letterario Giubbe<br />

Rosse, alla galleria Via Larga <strong>della</strong> provincia di<br />

Firenze, alla biblioteca comunale, al museo archeologico<br />

e a Villa Viviani, a Milano presso la galleria<br />

Modigliani, a Noale (Venezia) nel palazzo comunale<br />

<strong>della</strong> Loggia, a Roma nella galleria Il Trittico con la<br />

quale ha esposto anche alle Scuderie Estensi di Tivoli<br />

e nella sala espositiva di Porto Cervo. Nella<br />

sede comunale <strong>della</strong> Limonaia di Pescille con la galleria<br />

del Candelaio. Nel marzo 2013 a Roma presso<br />

la galleria Vaticana La pigna, nel maggio 2013 a Volterra<br />

in cornice presso il palazzo dei Priori. Nel giugno<br />

2013 a Follonica al Casello Idraulico con Sfumature<br />

del rosa.<br />

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ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Damiano Capaccioni (Damiano Basta)<br />

Via Cerbaia, 22 - 53015 Iesa (Si)<br />

Cell. 368 3531808 - damianoaiesa@gmail.com<br />

La pittrice ballerina, 2013, olio su tela, cm. 40x50<br />

Damiano, pittore eclettico e fantasioso, nelle<br />

sue opere privilegia la raffigurazione del<br />

mondo femminile, donne dipinte nella loro<br />

quotidianità, ma con sensualità spiccata, caratterizzate<br />

da grandi occhi, espressivi e indagatori.<br />

Una pittura forte, resa tale dalle pennellate grandi e<br />

pastose, dove il colore usato a volte anche puro,<br />

diventa materia sulla tela.<br />

Cromatismi accesi ed accostamenti spregiudicati<br />

dei colori, rendono l’opera originale e l’insieme<br />

sembra leghi con un filo sottile, quasi impercettibile,<br />

la realtà all’immaginazione.<br />

Maschere e figure quasi tribali, che richiamano<br />

un’arte antica e primitiva, ma resa contemporanea<br />

dall’accostamento di colori vivaci e materici.<br />

Tutta l’arte di Damiano non è lasciata al caso, è per<br />

sé stesso, per il proprio gusto, studiata, ammirata;<br />

non segue mode artistiche, ma lascia che il suo<br />

amore per il bello che lo circonda si trasformi in colore<br />

e segni sulla tela bianca, la veste con un abito<br />

che gli appartiene, perché Damiano è così, legato<br />

da un filo sottile, quasi impercettibile, tra realtà e<br />

immaginazione.<br />

Cristina Mambrini<br />

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ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Olga Cascino<br />

Via Scansanese, 31 - 58100 Grosseto<br />

Tel. 333 1622889 - ottonedj@yahoo.it<br />

Finalmente libero, 2013, olio su tela, cm. 50x70<br />

La timidezza, 2013, olio su tela, cm. 30x50<br />

Pittrice con un carattere trascinante e solare,<br />

riesce a trasportare queste sue doti caratteriali<br />

nell’arte, infatti le sue opere sono caratterizzate<br />

dal colore, le immagini entrano in chi le<br />

osserva per la luce e la solarità che emanano.<br />

I soggetti scelti da lei, oltre ad essere eseguiti con<br />

padronanza <strong>della</strong> tecnica, sono ben equilibrati, c’è<br />

un filo conduttore che li lega, la delicatezza dell’esecuzione,<br />

la forza del colore e la scelta romantica dei<br />

soggetti.<br />

Nelle sue opere, Olga racconta chi è; anche attraverso<br />

la semplice realizzazione dei papaveri trasmette<br />

la sua semplicità ed estrosità. Sono opere<br />

sognanti le sue, leggere, che arrivano all’osservatore<br />

senza sovrastrutture, pennellate fluide e corpose<br />

che regalano all’opera importanza e freschezza.<br />

Lavorando con lei e guardando le sue opere, ritrovo<br />

in esse tutta la sua semplicità, la solarità che la rende<br />

speciale, sono opere che vanno solo guardate<br />

lasciando che il vento di quei papaveri accarezzi anche<br />

noi.<br />

Cristina Mambrini<br />

21


Olga Cascino<br />

La terra si risveglia con il colore del cuore, 2012, olio su tela, cm. 70x50<br />

22


Francesca Cattaneo<br />

Via Vittorio Veneto, 36 - 58043 Castiglione <strong>della</strong> Pescaia (GR)<br />

Cell. 333 3640006<br />

ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Natura morta, 2012, olio su tela, cm. 30x40<br />

Nasce a Como ma vive e lavora a Castiglione<br />

<strong>della</strong> Pescaia. Consegue il diploma all’Istituto<br />

d’Arte per l’arredamento di Cantù. Per<br />

alcuni anni svolge l’attività di vetrinista e allestimento<br />

di negozi. Ha ripreso a dipingere da alcuni anni,<br />

dedicandosi all’arte figurativa con tendenza iperrealista.<br />

I soggetti che predilige sono le marine, i paesaggi<br />

e le nature morte. Ha esposto in collettive e<br />

rassegne, ricevendo numerose gratificazioni e riconoscimenti.<br />

23


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Mauro Ceselli<br />

Via Carlo Collodi, 20 - 58100 Grosseto<br />

Cell. 320 5785429 - fcesel@tin.it<br />

Sensazione, 2009, tecnica mista su tela, cm. 250x70<br />

Nato a Grosseto nel 1962, autodidatta, crea<br />

le sue opere effettuando una costante ricerca<br />

estetica di forme e pigmenti.<br />

Pittore informale dotato di gusto visivo, predilige<br />

l’astrattismo materico ed è alieno a qualsiasi forma<br />

di mercificazione dell’arte. Dipinge con spontaneità<br />

ed esalta i propri sentimenti attraverso forme e colori.<br />

Questa attività spontanea, non imitativa, esalta<br />

l’azione del pittore, che dopo avere creato su tela o<br />

legno forme surreali , applica sulle stesse la materia<br />

pigmentata elaborando il bello cromatico con nuove<br />

sfumature.<br />

È in possesso di una personale tecnica pittorica e di<br />

un piacevole gusto creativo.<br />

Le opere catturano l’emozione del suo inconscio<br />

trasformandole in immagini dirette a catturare e<br />

colpire lo stato d’animo dell’osservatore. Ceselli dipinge<br />

con l’anima, senza curarsi <strong>della</strong> forma e delle<br />

tendenze di mercato.<br />

Appena ci si trova di fronte alle sue tele, si viene<br />

catapultati in una dimensione che non appartiene al<br />

nostro tempo: non vi è traccia del presente e si percepisce<br />

qualcosa di misterioso, affascinante ed inquietante.<br />

Forte lirismo evocativo.<br />

Antonia Pèsare<br />

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ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Dianthe Chirino<br />

Cell. 333 2288862<br />

dianthechirino@yahoo.com<br />

Port scene, 2010, olio su tela, cm. 80x55<br />

Dianthe Chirino, nata nel 1978 a Curacao nelle<br />

Antille Olandesi, si è laureata in economia<br />

all’Università Erasmus di Rotterdam per poi<br />

intraprendere la carriera artistica.<br />

Nel 2003 aveva scelto Firenze per coltivare la passione<br />

per l’arte. La sua ricerca l’ha portata a provare<br />

diverse scuole e studi privati come l’Angel Academy<br />

of Art, Accademia delle Belle Arti di Firenze,<br />

Rossotiziano Centro Arti Visive e la Florence Academy<br />

of Art dove si è poi laureata nel 2008. Ha avuto<br />

un’educazione artistica classica, impostata sugli<br />

insegnamenti dei grandi maestri.<br />

Ha tenuto mostre in Italia: Dianthe01 nel 2006 a<br />

Siena; Dianthe02 nel 2007 a Firenze; The Florence<br />

Academy of Art Alumni Exhibit nel 2010 e 2012 a<br />

Firenze; Picasso in Tour (Associazione Culturale Artes)<br />

nel 2013 a Grosseto. All’estero: durante il Heineken<br />

Jazz Festival nel 2006 e 2007 a Bonaire, Antille<br />

Olandesi; al Mon Art Gallery nel 2011 a<br />

Curacao, Antille Olandesi. Nel 2011 ha presentato<br />

una conferenza commissionata dal Prins Bernhard<br />

Cultuur Fonds intitolata Patronage of the Arts (Patrocinio<br />

per l’Arte).<br />

Colpita profondamente dalla bellezza <strong>della</strong> natura<br />

che ha trovato sulla costa toscana, ha organizzato<br />

nel 2008 il corso di pittura paesaggistica Paint<br />

Away Tuscany, che si ripete ogni anno durante la<br />

stagione estiva.<br />

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ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Claudia Cinquemani<br />

Via delle Capanne, 15 - Bachignano - 58100 Grosseto<br />

Cell. 338 9401866 - claudia30865@hotmail.it - pellegrinideisimboli@gmail.com<br />

Tempus, 2004, olio e foglie metalliche su tela di juta, cm. 80x80<br />

Nasce a Grosseto il 30 agosto del 1965.<br />

Riceve all’età di 13 anni il suo primo riconoscimento<br />

artistico ottenendo il 1° premio<br />

“Giovani <strong>Artisti</strong>”, organizzato da una rete televisiva<br />

locale. Dopo aver concluso gli studi superiori, si<br />

dedica per alcuni anni al lavoro di grafica pubblicitaria.<br />

Dal 1992 opera in Liguria, in Friuli, in Emilia e nel<br />

Lazio conseguendo interessanti riconoscimenti artistici.<br />

Nel 1998 si trasferisce a Prato dove inizia a coniugare<br />

la passione per la pittura ad olio con il lavoro di<br />

restauro e la realizzazione di complementi d’arredo.<br />

Attualmente vive in <strong>Maremma</strong>.<br />

Si dedica alla decorazione trompe l’oeil realizzando<br />

murales per ambienti pubblici e privati. Ritrattista e<br />

pittrice dell’inconscio e del mondo esoterico, aderisce<br />

alla Trascendental and Visionary Art. I soggetti<br />

delle opere spaziano dalle narrazioni mitologiche<br />

sulla Creazione, all’Antico Egitto, alla Mistica orientale<br />

e medioevale fino ai mondi fantastici delle visioni<br />

oniriche e trascendentali. Le figure evanescenti,<br />

i colori vivi ed intensi illuminati di bagliori<br />

metallici, evocano i quattro elementi e la loro impalpabile<br />

quintessenza. L’uso delle immagini sovrapposte<br />

guida verso il concetto di eterno istante.<br />

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ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Vanna Corti<br />

Via Salceta, 35 - 58022 Follonica (GR)<br />

Cell. 328 0599572 - sabina.ciardi@gmail.com<br />

The Iconic Fiat 500, 2011, olio e acrilico su tela incollata su tavola, collage, cm. 75x86<br />

Nasce a Ribolla il 10 ottobre del 1947 e vive e<br />

lavora a Follonica dal 1970. La passione per<br />

la pittura l’accompagna sin da bambina, iniziando<br />

a dipingere paesaggi di fantasia, nature morte,<br />

ritratti di familiari con pittura ad olio e acrilico su<br />

tela, vincendo ogni anno premi scolastici.<br />

Dopo un periodo di pausa dall’arte, ritrova la passione<br />

negli anni Ottanta e, da autodidatta, dipinge arte<br />

sacra per la chiesa di San Leopoldo a Follonica.<br />

Nel 2001 si iscrive alla scuola privata Fridart di Grosseto<br />

e impara nuove tecniche pittoriche, sperimentando<br />

un originale connubio tra Impressionismo e<br />

Pop Art. Il risultato si concretizzerà nel 2011 con<br />

una personale a Stoccolma dal titolo “Made in Italy-<br />

Retro Pop - The Iconic FIAT 500”.<br />

Negli anni ha preso parte a vari concorsi ed esposizioni.<br />

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ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Paolo Coseschi<br />

p.coseschi@gmail.com<br />

Danza Totemica, 2009, olio su tela spatolato con pennello, cm. 120x120<br />

Nasce nel 1951 a Livorno. Diplomato all’Istituto<br />

d’Arte di Firenze nel 1969, frequenta<br />

l’Accademia di Belle Arti a Firenze per due<br />

anni. Dal dal 1972 al 1976 viaggia in Nord Europa,<br />

Nord Africa, in Afghanistan, Centro e Sud America.<br />

Dal 1976 al 1982 entra nella comunità monastica<br />

benedettina di Camaldoli dove si dedica solo al disegno<br />

a china. Dal 1983 al 1985 studia la pittura tibetana<br />

e massaggio presso il centro tibetano di<br />

Samje ling in Scozia.<br />

Dal 1986 al 1991 fa parte <strong>della</strong> European School of<br />

Osteopathy in Kent, Inghilterra. Ottiene il diploma<br />

in osteopatia nel luglio 1991. Dal 1991 al 1994 realizza<br />

una serie di disegni a china sui nativi nord americani<br />

che verranno esposti al Comune di Ferrrara<br />

in una mostra dedicata al cinema western.<br />

Rientrato in Italia alla fine del 1993 si dedica alla<br />

professione osteopatica a tempo pieno. Nel 2006<br />

riprende a dipingere usando esclusivamente colori<br />

a olio. Nel 2009 realizza una personale presso la<br />

Galleria Eventi introdotto da Piero Ardenghi. Dal<br />

2008 ad oggi ha esposto in quattro mostre personali<br />

nel proprio Comune di residenza Castel del Piano<br />

(Gr) poi a Grosseto, a Firenze, ad Amsterdam e in<br />

una collettiva a Livorno nel settembre 2013.<br />

“Paolo Coseschi presenta un’offerta artistica coraggiosa<br />

e intensa che copre il percorso e lo sguardo<br />

di una vita. Uno dei valori principali di un artista è<br />

la fedeltà, fedeltà innanzitutto alla propria visione.<br />

Saper vegliare e mostrare ciò che si è visto, perfino<br />

nella notte dei Getsemani, dove come dice il grande<br />

pensatore “la Sostanza si fece soggetto”, questa<br />

è la vocazione principale dell’artista. E questo ci<br />

sembra di vedere in questo percorso di Coseschi,<br />

che qui e davanti a noi, e a voi, si squaderna”.<br />

Stefano Adami<br />

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Paolo Coseschi<br />

Mondi quasi paralleli, 2009, olio su tela spatolato con pennello, cm. 120x120<br />

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ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Meri Cursi<br />

Via XX Settembre, 23 - 58023 Bagno di Gavorrano (GR)<br />

Cell. 333 8673694<br />

Nata il 12 maggio 1952, vive a Bagno di Gavorrano<br />

(GR).<br />

Ha frequentato il Liceo <strong>Artisti</strong>co di Grosseto<br />

e fa parte dell’Associazione artistica Golfo del Sole,<br />

con la quale ha partecipato a numerose mostre collettive.<br />

Nel maggio 2007 a Capraia Fiorentina, al XXII Premio<br />

Italia per le Arti visive, viene premiata per il suo<br />

dipinto Gioco di bimbo nella sezione grafica.<br />

I suoi dipinti racchiudono tutto l’amore che ha per le<br />

sue opere, soprattutto per quelle raffiguranti immagini<br />

sacre.<br />

È per questo che alcuni suoi dipinti si trovano in varie<br />

chiese del territorio comunale di Gavorrano, in<br />

particolare: presso la chiesa di San Giuliano di Gavorrano<br />

dove ha ritratto il patrono stesso del paese,<br />

San Giuliano, ed ancora la copia <strong>della</strong> Madonna del<br />

Buon Consiglio, quadro del Cinquecento di autore<br />

ignoto; presso la chiesa da San Giuseppe di Bagno<br />

di Gavorrano dove ha dipinto Madre Teresa di Calcutta<br />

e San Massimiliano Kolbe.<br />

San Massimiliano Kolbe, 2011, olio su tela, cm. 50x100<br />

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Gabriel Diana<br />

ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

DIAN’Arte Museum - 5992, Lido de la Marana – F 20290 BORGO - Tel. +33 495361508<br />

Cell. +33 669240110 - gabriel.diana@wanadoo.fr - www.gabriel-diana.com<br />

Gabriel Diana<br />

Nato ad Orbetello il primo ottobre del 1942,<br />

Gabriel Diana conosce un’infanzia difficile<br />

sballottato tra Francia ed Italia. Fin dalla sua<br />

più tenera età coltiva una passione per l’arte. Ingegnere<br />

di formazione, ma artista nell’anima, per<br />

passione e dietro le quinte, costruisce il suo background<br />

di conoscenze artistiche affermando che:<br />

“Se ogni tecnica è un linguaggio, l’uomo è poliglotta”.<br />

Già innovatore e creativo in seno all’industria<br />

lombarda delle materie plastiche, nel 1998 cessa<br />

di reprimere quell’uomo libero in lui contenuto e si<br />

riconverte definitivamente all’arte.<br />

Apre il suo primo atelier a Milano ma poco dopo un<br />

dramma familiare fa progressivamente abbandonare<br />

ai Diana la Lombardia. La Francia gli consente<br />

un’immediata crescita ed in pochi anni la sua fama<br />

oltrepassa le frontiere. Numerosi sono i riconoscimenti<br />

da lui ottenuti; tra i più prestigiosi, il Cavalierato<br />

conferitogli nel 2006 dal Presidente Carlo Azeglio<br />

Ciampi. In Corsica, nel 2009, un imponente<br />

museo gli è stato dedicato consacrandolo a livello<br />

internazionale grazie al gemellaggio nel 2013 del<br />

Dian’Arte Museum con lo statale Ambra Museum<br />

russo di Kaliningrad. Le opere di Diana si trovano in<br />

collezioni private, luoghi publici, musei e fondazioni.<br />

L’artista vive e lavora in Corsica, dividendo il suo<br />

tempo tra Francia, Italia e Russia.<br />

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Gabriel Diana<br />

Una vista paradisiaca dell’Eden dello scultore toscano-corso<br />

DIAN’ARTE MUSEUM è lo scherrmo panoramico<br />

di una vetrina infinita aperta sulle opere dell’etrusco<br />

di nascita Gabriel Diana.<br />

Ospite dell’arca del demiurgo, il visitatore si lascia<br />

ubriacare dall’indicibile bellezza di questo magico<br />

giardino popolato di oggetti inanimati, eppure provvisti<br />

di un’anima. Forme immortali che l’uomo lascerà<br />

alla posterità...<br />

La posterità! Quest’ultima ineluttabilmente si avvicina,<br />

scivolando lentamente lungo il filo del tempo.<br />

L’uomo ne è cosciente ed è per questo che ha magistralmente<br />

strutturato la sua arte, per lasciare una<br />

traccia.<br />

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Gabriel Diana<br />

Gabbiano, 2000, bronzo (17 modelli da 12 cm a 4 m 25)<br />

Con lo sguardo proiettato verso quella linea di orizzonte,<br />

sottolineata dal “Mare Nostrum” che lo separa<br />

dalla sua Etruria natale, l’artista ama affermare<br />

che: “In Corsica, tutte le strade portano al mare...”.<br />

Alcune sue sculture monumentali di bronzo fuso a<br />

cera persa invitano al viaggio, al sogno ed all’evasione.<br />

Gabbiani ed albatros, di infinite aperture alari,<br />

planano nel nostro imaginario come tanti simboli<br />

di bronzo, stirati fino a raggiungere quel profondo<br />

desiderio di infinita libertà cara all’artista.<br />

33


Gabriel Diana<br />

L’uomo che corre, 2011, bronzo (16cm, 24cm, 42cm, 1m08 & 2m15)<br />

Attraverso la materia Diana libera forza ed armonia.<br />

Da sempre affascinato dal popolo etrusco, dalla sua<br />

cultura e dai misteri che abitano ancora quella terra<br />

che l’ha visto nascere, l’artista forgia delle sculture<br />

longilinee, magre, stirate, ieratiche, che testimoniano<br />

una grande eleganza e una rara purezza.<br />

Il desiderio dell’artista sembra guidare i suoi gesti e<br />

le mani del demiurgo per creare dalla vulcanica materia<br />

dei corpi di uomini e di donne che dall’angoscia<br />

raggiungono la pienezza. Opere fuse a cera<br />

persa che nascono, abilmente forgiate, dalle mani<br />

esperte del maestro scultore.<br />

34


Gabriel Diana<br />

Pittura Full-Metal, 2013, bronzo su rame (1mx1m)<br />

FULL METAL PAINTING : Andare oltre la sua ricerca<br />

dell’essenziale... Solo la tela bianca avrebbe potuto<br />

soddisfare il creatore, ma Diana non è uomo da<br />

arrendersi a facili soluzioni. L’artista, alchimista,<br />

vuole andare oltre la vergine tela fino a raggiungere<br />

la Luce, pur non trascurando quel rapporto sensuale<br />

con la materia che affeziona. Il demiurgo sceglie<br />

il metallo e lo sposa, laminato con fuso. La materia<br />

sorprendentemente ossigena la tela e nasce così<br />

quel sempiterno riflesso di Luce che l’uomo patina<br />

come patina le sue sculture...<br />

35


Gabriel Diana<br />

Figura inginocchiata, 2011, bronzo (31 & 82 cm)<br />

Tutte le opere di Gabriel Diana emozionano, sorprendono,<br />

richiamano irresistibilmente alla carezza<br />

dello sguardo e delle mani, pur mantenendo la distanza<br />

necessaria alla visione ed alla dissoluzione<br />

<strong>della</strong> forma che ne segue. Fioriti dal fuoco <strong>della</strong> passione<br />

di quello che li anima, i bronzi di Diana proiettano<br />

un’immagine di vita che nasce dalla staticità<br />

dell’opera per diventare movimento. Splendide<br />

sono queste sculture di ogni dimensione, fuse a<br />

cera persa, che popolano un mondo onirico forgiato<br />

da questo scultore etrusco dei tempi moderni.<br />

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ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Mara Franci<br />

Cell. 333 7462830<br />

mara.franci@email.it - www.marafranci.it<br />

Emozionare. Una parola magica che non è prerogativa di tutti, ma solo di alcuni privilegiati con doti<br />

particolari che attraverso un’opera d’arte (sia un quadro, una scultura o una poesia) arrivano a<br />

toccarti nel profondo dell’essere, lasciandoti qualcosa d’importante dentro. Bene l’artista Mara Franci,<br />

questa dote ce l’ha, perché con i suoi lavori le emozioni le trasmette davvero...<br />

Paesaggio interiore, 2010, tecnica mista, cm. 60x90<br />

37


Mara Franci<br />

Inquietudine del Sé, 1987, pastelli e crete su carta, cm. 50x70<br />

“Nel vedere la sua opera da spettatori puramente<br />

estetici di un lavoro artistico si va oltre, inevitabilmente,<br />

coinvolgendosi sul piano del sentire intimamente.<br />

Si coglie così l’equilibrio e il senso essenzialmente<br />

centrifugo di questi disegni tracciati con le dita<br />

come antenna dell’anima, si scorge come all’origine<br />

del tutto vi siano i movimenti circolari dell’origine<br />

<strong>della</strong> creazione e delle rotazioni degli astri.<br />

Si sente quel modo così libero e sensuale di lasciarsi<br />

andare su piani di grandi dimensioni cosparsi<br />

di pulviscolo cosmico proveniente e rinnovante<br />

quell’evento iniziale di “supernova nascente”.<br />

Le intersezioni spaziali che si aprono come voragini<br />

abissali sprofondano fin dentro le più segrete camere<br />

dell’inconscio e la sensualità del suo linguaggio<br />

a “tutto istinto” di ricercatrice visionaria di ogni<br />

moto dell’animo ci restituiscono forme archetipe,<br />

interne, riguardanti perfino forme e tessuti propri<br />

del corpo umano, forme familiari dunque…cosicché<br />

quando l’abisso si squarcia la carne si lacera e<br />

un tremito ci attraversa.<br />

Ma le lacrime, il sudore e il sangue che trasudano<br />

da forme e colori e parole diventano nelle linee sinuose,<br />

così eccezionalmente sinuose e ritmiche,<br />

per l’artista le note di una danza magica ed erotica<br />

che con rigore straordinario continua a danzare<br />

come un inno alla vita.<br />

Ed è grazie al suo rigore e alla sua generosità che<br />

la carnalità si esprime con compostezza e l’Eros è<br />

pieno di grazia. Come le sue opere espresse con<br />

compostezza e grazia perché permeate da una dolcezza<br />

celestiale che le illumina da dentro cosicché<br />

ogni segno, ogni sfumatura, ogni parola canta all’unisono<br />

la sacralità <strong>della</strong> vita.<br />

Questa melodia fa risuonare nella nostra anima il<br />

senso del sacro e ci restituisce l’unica sicurezza<br />

che ci rende tali…si può accogliere l’abisso quando<br />

si sa da che parte stare.<br />

Con la sua opera spazza via nettamente e decisamente<br />

la miseria di una vita priva di significato, l’umiltà<br />

di chi sottopone tutto sé stesso alle leggi del<br />

sacro lo sbalza di botto, i suoi blu lo rivelano poderosamente,<br />

su un piano di dignità talmente regale,<br />

maestosa direi, che ognuno si sente potentemente<br />

investito dello stesso compito e potentemente<br />

dotato <strong>della</strong> stessa responsabilità.<br />

Tanto generosamente ci restituisce l’autonomia<br />

<strong>della</strong> conoscenza quanto onestamente la responsabilità<br />

di volerla ma soprattutto dobbiamo ringraziarla<br />

per averci comunicato il fascino <strong>della</strong> sua meraviglia<br />

di fronte al mistero che le si rivela.<br />

Affascinati anche noi ne restiamo.<br />

Adrian Americo Pio<br />

38


Mara Franci<br />

Magica fioritura, 2005, pastelli su carta, cm. 35x50<br />

39


Mara Franci<br />

Fascio di luce, 1987, tecnica mista, cm. 40x60<br />

Mara Franci:<br />

quei dialoghi blu, viaggio alla ricerca dell’essere<br />

“Un’ombra/ chéta e sorniona/ si lascia intuire/<br />

…l’essenza/ e m’accende d’inquieta ricerca:/ inesorabile<br />

destino/ verso l’infinito”. Già il titolo, E<br />

un’ombra mi fece l’occhiolino, basterebbe a introdurre<br />

il colore <strong>della</strong> personalità e del percorso<br />

di Mara Franci (1954, San Giovanni delle Contee,<br />

Gr). L’attitudine alla cura degli altri, inizialmente, le<br />

fa intraprendere gli studi in Medicina con l’ottica di<br />

una futura specializzazione in psichiatria. Si rende<br />

conto ben presto che non è quello il sapere che<br />

cercava e adotta una soluzione di ripiego: consegue<br />

il diploma in ostetricia e dopo averla praticata per<br />

un certo periodo, quel desiderio di una visione più<br />

allargata e unitaria <strong>della</strong> cura a fronte degli insegnamenti<br />

meccanicistici ricevuti, le fa abbandonare la<br />

professione. Sentendo il bisogno di un contatto più<br />

stretto e profondo con la natura - Natura madre - si<br />

trasferisce nella sua campagna d’origine, nel cuore<br />

del territorio maremmano, dove si avvicina all’Agricoltura<br />

Biodinamica dopo aver seguito un percorso<br />

di studi antroposofici presso la scuola-azienda pilota<br />

de La Zelata di Bereguardo (PV). Racconta la<br />

stessa che “nell’attività agricola e quindi nella vita<br />

di tutti i giorni, erano inclusi i concetti di anima,<br />

spirito. La pratica e quindi la sperimentazione, dovevano<br />

rivelarmi se questi concetti fossero realtà,<br />

realtà non visibili, non tangibili, la cui presenza, se<br />

vera, reale, avrebbe dovuto comunque far sortire<br />

degli effetti concreti”. Secondo le parole del maestro<br />

del pensiero antroposofico, Rudolf Steiner “la<br />

natura manifesta delle intenzioni che non porta a<br />

40


Mara Franci<br />

Il Destino, 1987, tecnica mista, cm. 90x120<br />

compimento”. In questo senso, l’ottica dell’intervento<br />

umano non è più quella di dominio, ma di<br />

una predisposizione all’ascolto sia verso l’Altro, sia<br />

verso sé stessi. Nell’83 a Milano avviene per Mara<br />

l’incontro fondamentale con Baba Bedi XVI, un indiano<br />

dell’India che pratica pranoterapia psicosomatica.<br />

La invita ad approfondire le sue possibilità<br />

creative facendo perno su quelli che erano blocchi<br />

puramente fisici. Mara intraprende un percorso a<br />

ritroso: “la scoperta del nuovo, la sorpresa, la meraviglia,<br />

la gioia di riappropriarsi ad ogni passo sudato,<br />

sofferto, di un pezzetto di sé stessi… Non esistono<br />

barriere alla propria possibilità se non noi stessi”.<br />

Nascono i primi lavori di getto, le prime dieci scritture<br />

dipinte, un percorso di liberazione, che vanno<br />

al nocciolo del problema estraendolo dalla propria<br />

interiorità: sono raffigurazioni al limite del simbolico<br />

dove emerge una figura simile a una spirale<br />

immersa nel bianco <strong>della</strong> superficie. Di pari passo<br />

è importante per Mara la descrizione, non solo <strong>della</strong><br />

rappresentazione, ma anche <strong>della</strong> modalità con<br />

cui avviene la pratica <strong>della</strong> pittura. La qualità <strong>della</strong><br />

poesia che nasce è l’immediato in sé, nella semplicità<br />

dell’esserci, dell’esigenza <strong>della</strong> parola tracciata.<br />

Un esempio: “La vita è/ una sorgente/ di possibilità<br />

infinite/ che si riversa in noi/ e ci sommerge…/<br />

La vita è/ un atto d’amore”. Attraverso la possibilità<br />

espressiva, legata all’invito del maestro Baba<br />

Bedi XVI, Mara si avvicina a quel tutto, da sempre<br />

ricercato, che la lega a una conoscenza maggiore<br />

di sé stessa. Ancora le parole di Mara: “…Taccia il<br />

saputo!/ Entri l’Egregio Sconosciuto/ “la realtà del<br />

presente”/ che sola/ sazia l’anima/ che sola/ non<br />

le mente”. Avvertire il reale in un territorio altro da<br />

noi e dal reale stesso è vivere nel ‘sensibile’, in una<br />

dimensione di apertura, di accoglienza. Il sensibile<br />

è il nostro essere nella vita, è il nostro avvicinarci<br />

perpetuo a ciò che ci attornia e allo stesso tempo ci<br />

riempie. Il lavoro di Mara, sia esso parola, sia esso<br />

fatto di colore e forma, è lo svelarsi di quel gesto<br />

di ascolto. Nascono cicli di pitture dove prevale l’uso<br />

del colore blu oltremare. Il pensiero fluisce sulla<br />

superficie che si fa sempre più profonda: “…non<br />

esiste altro che la tensione di lavorare con il blu, di<br />

41


Mara Franci<br />

Libertà di Essere, 1987, tecnica mista, cm. 90x120<br />

mettere il blu in quel supporto, senza scopo, senza<br />

fine alcuno. Non c’è l’intenzione di fare qualcosa di<br />

bello né di fare un quadro da vendere, c’è solo questo<br />

desiderio impellente, l’urgenza di lavorare con<br />

il blu, di mettere il blu dal barattolo al supporto”.<br />

Le sue quattro esposizioni - nell’87 nel Comune<br />

Santa Fiora, sul Monte Amiata e subito dopo a San<br />

Quirico di Sorano (Gr), nell’88 nel teatro di Montemerano<br />

(Gr), nel ‘90 a Milano al centro culturale San<br />

Fedele - richiamano sempre maggiore interesse di<br />

pubblico. Chi scrive in questo momento, potrebbe<br />

dire che nel primo ciclo dei blu, in quegli otto quadri,<br />

esposti nell’87, si ha l’impressione di essere accolti<br />

in una dimensione profonda, interiore, materna.<br />

Mentre nella seconda serie prodotta nel 2010 intitolata<br />

‘Paesaggi interiori. Tutto blù, si avverte una<br />

diversa prospettiva verso l’alto che mantiene per<br />

altro l’aggancio con l’interiorità blu. D’altra parte<br />

preferisco ricordare come Mara sia stata colpita dal<br />

dialogo che i suoi dipinti hanno creato con le persone<br />

che assistevano all’esposizione. Mi permetto in<br />

conclusione di trascrivere ancora le parole di Mara,<br />

stavolta dirette a me: “quei libri che ti ho dato - in<br />

cui custodiva il suo percorso fatto di disegni, pitture,<br />

poesie, prose, ricordi, incontri, generosamente<br />

apertomi - contengono un lavoro di ricerca dell’Essere.<br />

Ci sono migliaia di libri su questo argomento,<br />

io ne ho scritto uno o meglio, due ma si intersecano<br />

con gli strumenti che mi si confacevano: parole,<br />

pastelli, poesie vere e proprie, pennelli, argilla,<br />

pennellessa, bricolage, pranoterapia. È un libro ben<br />

riuscito Ai posteri l’ardua sentenza. Ma è il mio<br />

libro, io sono quel libro tutto intero, io non sono solo<br />

alcune pagine di quel libro”. Chiedetele dunque, se<br />

avrete occasione di ammirare le sue opere di farvi<br />

sfogliare quei ‘due libri’ perché c’è sempre un<br />

oltre a ciò che singolarmente si può vedere nelle<br />

opere di Mara Franci. L’immobilità di una poesia, di<br />

un quadro è solo apparente: si avverte un tremito<br />

impercettibile che se toccato fa nascere quel dialogo<br />

tanto ricercato da Mara ma anche dall’uomo nel<br />

suo essere al mondo.<br />

Andrea Mello<br />

Tratto da <strong>Maremma</strong> Magazine, giugno 2013<br />

42


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Mirella Garbati<br />

Via Lazio, 7 - 58100 Grosseto<br />

Cell. 334 3678167 - mirellagarbati@alice.it<br />

Gavorrano, 2012, olio su tela, cm. 40x30<br />

Mirella Garbati, nasce a Gavorrano e divide la<br />

sua vita tra Gavorrano e Grosseto. Ha iniziato<br />

a dipingere, frequentando i corsi di pittura<br />

che si tengono presso l’UNI3, dando seguito a<br />

una passione che viene dalla Scuola Magistrale. Qui<br />

ha incontrato validi insegnanti che l’hanno stimolata<br />

a continuare e migliorare. Lei sostiene di non essere<br />

un’artista ma le piace mettere su tela la bella natura<br />

che ci circonda: fiori, tramonti, la campagna <strong>della</strong><br />

sua <strong>Maremma</strong>, paesaggi ed in particolare gli scorci<br />

del suo amato paese, Gavorrano, dove ogni particolare<br />

le ricorda la vita vissuta e la sua famiglia, primo<br />

tra tutti, suo padre, che fu sindaco di questo paese.<br />

Dipingere deve provocare emozione in chi guarda,<br />

questo è l’intento di Mirella. Nelle sue opere c’è<br />

ammirazione e amore per quello che ha fatto e fa<br />

parte <strong>della</strong> sua vita. Una persona sensibile, legata<br />

all’arte figurativa, che dipinge attraverso sovrapposizione<br />

di velature leggere, lasciando, a volte, intravedere<br />

la trama <strong>della</strong> tela. La sua insicurezza la rende<br />

un’artista sensibile ed armoniosa, e queste sue<br />

caratteristiche si fondono perfettamente nel suo<br />

mondo artistico, donando, a chi osserva la sua interpretazione<br />

dell’universo, emozioni.<br />

Cristina Mambrini<br />

43


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Giulia Gazzetta<br />

Il Botteghino dell’Artista di Giulia Gazzetta, Vicolo Antico, 1 - 58054 Scansano (GR)<br />

Cell. 348 4929682 - 338/9760769 - ggazzetta@yahoo.it - Blog: http://ilbotteghino<strong>della</strong>rtista.blogspot.com<br />

Pagina Facebook: Il Botteghino dell’Artista<br />

Nata a Grosseto nel 1983, vive e lavora a<br />

Scansano.<br />

Nel 2001 vince il 1° Premio “Miglior Bozzetto”<br />

per la decorazione del “Cero Votivo di San Lorenzo”,<br />

il santo patrono di Grosseto.<br />

Partecipa a vari concorsi e acquisisce vari attestati<br />

sulla realizzazione e decorazione <strong>della</strong> ceramica.<br />

Realizza in parte la scenografia dell’opera di Augusto<br />

Novelli “Chi muore giace…chi vive si dà pace”.<br />

Nel 2002 si diploma al Liceo <strong>Artisti</strong>co Pietro Aldi di<br />

Grosseto. Continua gli studi frequentando l’Accademia<br />

di Belle Arti a Firenze. Nel 2005 inizia a esporre<br />

le proprie opere al Museo Archeologico di Grosseto<br />

per conto dell’associazione ADMO. Da qui in poi una<br />

serie di mostre personali e collettive. Nel 2007 acquisisce<br />

il diploma, con 110 e lode, di I° Livello in<br />

Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze.<br />

Nel 2008 ha il primo incarico come docente di Discipline<br />

Pittoriche presso il Liceo <strong>Artisti</strong>co di Grosseto<br />

cui faranno seguito altri incarichi Nel 2010 acquisisce<br />

il diploma, con 110 e lode, di II° Livello in Arti<br />

Visive e Nuovi Linguaggi Espressivi - Pittura e Linguaggi<br />

Multimediali presso l’Accademia di Belle Arti<br />

di Firenze. Sempre nello stesso anno tiene la mostra<br />

personale Giochi di Stile presso la Galleria Eventi a<br />

Grosseto che vede un afflusso di gente non indifferente<br />

con l’intervista dell’artista da parte di TV9 e il<br />

testo critico di Marco Galliani che recita: “Dove la<br />

terra finisce ci sono musiche e colori, mari e alture,<br />

con sopra castelli…ombre e luci che accompagnano<br />

il percorso pittorico di Giulia Gazzetta. Nonostante i<br />

suoi 26 anni si è distinta con il suo tratto deciso e<br />

accattivante dimostrando così la sua tenacia di artista.<br />

Avrete modo di conoscerla meglio visitando la<br />

sua mostra “Giochi di Stile” con una varietà di opere<br />

molto interessanti con in più alcuni libri d’artista.<br />

Nello stesso anno fa parte <strong>della</strong> giuria del 11° Premio<br />

Nazionale di Arti Visuali “Creativi Under 30”<br />

come esperta in Arti Visive e Nuovi linguaggi espressivi.<br />

- Nel settembre dello stesso anno inaugura il<br />

proprio Studio d’arte “Il Botteghino dell’Artista” a<br />

Scansano dove espone e vende le proprie opere,<br />

dipinti e oggetti in ceramica. Nel 2013 oltre agli incarichi<br />

come docente nelle varie Istituzioni scolastiche<br />

ricopre la figura di Tutor per il corso “F.I.R.M.A d’Autore”<br />

presso il Liceo <strong>Artisti</strong>co di Grosseto.<br />

Bodies in Armony, 2011, olio su tela, cm. 70x30<br />

44


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Antonella Giordano<br />

Via Aurelia Nord, 2 - 58100 Grosseto<br />

Cell. 329 2904282 - antogiord65@gmail.com<br />

Materia, 2013, tecnica mista su tavola, cm. 100x60<br />

Nasce ad Avellino nel 1965. Frequenta l’Istituto<br />

d’Arte a Napoli e si laurea all’Accademia<br />

delle Belle Arti in Scenografia. Risiede<br />

a Grosseto dal 1990. Ha svolto e svolge la sua attività<br />

nel campo <strong>della</strong> scenografia, dell’ideazione di<br />

eventi culturali. Inoltre è curatrice di mostre e apprezzata<br />

pittrice.<br />

“Un esempio di coinvolgimento tra anima e colore,<br />

ed è nella pregnanza materica che l’artista trova la<br />

sua strada, il racconto <strong>della</strong> vita. Vibrazioni che scattano<br />

una dopo l’altra e si equilibrano in desinenze<br />

diverse. Ed ecco l’oggetto che, attraverso il sapore,<br />

l’odore, il colore, nella pittura di Antonella Giordano<br />

è tumulto sostenuto dalla medesima ardenza che<br />

in lei è insita. Troviamo tra le opere esposte un<br />

enorme grumo di desideri, denunciati e in parte appagati.<br />

Omaggio agli insegnamenti del passato, ai<br />

celesti robbiani, all’Italia che commuove. Bagliori<br />

sulle tele, vittorie incoronate, assicurate all’avvenire,<br />

nella festa <strong>della</strong> vita e <strong>della</strong> morte. Adolescenziale<br />

verità, senza trucchi né legami”.<br />

Annarosa del Corona<br />

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ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Torsten Krutsch<br />

Studio d’Arte Torsten Krutsch - 58046 Marina di Grosseto (GR)<br />

Cell. +39 339 6766528 - artista@torstenkrutsch.it - www.torstenkrutsch.it<br />

Nato nel 1943 a Kuttenberg (Schlesien). Durante<br />

la formazione scolastica era già attivo<br />

come autodidatta. Fece la sua prima mostra<br />

nel giugno 1972, in occasione <strong>della</strong> 750ª festa annuale<br />

<strong>della</strong> città assiana Grünberg (D). Nel biennio<br />

1971 - 1973 compì una formazione professionale in<br />

tecnica <strong>della</strong> stampa e design <strong>della</strong> grafica.<br />

Accanto all’acquisizione <strong>della</strong> maturità, terminò un<br />

corso di studi in arte al Collegio di Laubach, sotto la<br />

direzione <strong>della</strong> docente d’arte Vaydia. Come termine<br />

del suo corso di studi in arte espose, insieme<br />

alla docente, i suoi quadri a Laubach nel 1977.<br />

Nello stesso anno avviò il suo corso di studi in tecnica<br />

<strong>della</strong> stampa, grafica e design nonché “arte<br />

del libro” alla TH-Darmstadt, che terminò con successo<br />

nel 1984.<br />

Negli anni seguenti insegnò Tecnica <strong>della</strong> stampa e<br />

Nuovi mezzi <strong>della</strong> comunicazione all’Accademia Industriale<br />

del Mestiere di Heidenheim (D), dove era<br />

attivo anche nel perfezionamento degli insegnanti.<br />

Questo fu il periodo delle esposizioni personali entro<br />

i confini <strong>della</strong> Germania. Nel 1999 si trasferì nella<br />

sua attuale patria d’elezione, l’Italia, presso Castiglione<br />

<strong>della</strong> Pescaia.<br />

Colpito favorevolmente dai deliziosi dintorni, si dedicò<br />

completamente alla sua passione, le produzione<br />

artistica. Presto trovò l’unanime approvazione<br />

del pubblico e dei media, come giornali e televisioni,<br />

inoltre si potè rallegrare per l’ottimo parere <strong>della</strong><br />

critica locale. Seguirono molte mostre regionali.<br />

Nel 2002 prese parte alla Mostra Collettiva dei Pittori<br />

Castiglionesi a Castiglione <strong>della</strong> Pescaia.<br />

Nel 2006 espose sotto il patrocinio del Comune di<br />

Castiglione <strong>della</strong> Pescaia nell’appena costruito Palazzo<br />

Nuovo Municipio. Seguirono nell’aprile 2007<br />

col tema Castiglione <strong>della</strong> Pescaia - il porto com’era<br />

e nel giugno 2007 con il titolo Contrasto altre mostre<br />

in collaborazione con il Comune di Castiglione<br />

Viola, dispersione su legno, cm. 70x100<br />

<strong>della</strong> Pescaia. In quel momento le sue opere andarono<br />

tra l’altro a Roma, Milano, Firenze, Berlino,<br />

Monaco e Mosca in collezioni private. Seguirono<br />

inviti per mostre interregionali. A Torino la galleria<br />

La Telaccia ha presentato dal 23 maggio all’otto<br />

giugno 2009 sotto il titolo Questa è la vita i suoi<br />

quadri ad un pubblico molto interessato e a importanti<br />

esponenti del mondo <strong>della</strong> critica.<br />

Il termine dell’anno 2009 è caratterizzato dalla presentazione<br />

delle sue opere attuali dal 27 al 30 novembre<br />

alla Fiera d’Arte Immagina Arte in fiera a<br />

Reggio Emilia, presentato dalla galleria La Telaccia.<br />

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Giuseppe Lafavia<br />

Studio: Via Cipro 109 - 58100 Grosseto<br />

Tel. 0564 455803 - Cell. 347 8157792 - lafaviagiuseppe@libero.it<br />

ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Fin da giovanissimo si avvicina alle arti figurative<br />

per passione, per poi iniziare (verso la<br />

fine degli anni Settanta) a dipingere con maggiore<br />

impegno professionale. Nel 1991 entra a far<br />

parte dell’Associazione AGAF ove resta fino al<br />

2000 partecipando a varie iniziative artistiche. Infine<br />

diventa socio fondatore dell’Associazione Culturale<br />

Eventi e nel 2004 aderisce al movimento Esasperatismo-Logos<br />

& Bidone, fondato dal professor<br />

Adolfo Giuliani. Espone in permanenza nei locali del<br />

Centro Multiservizi Salus e nella Galleria Eventi in<br />

Via Varese 18 a Grosseto.<br />

“È dall’esigenza di confrontarsi con la materia che<br />

nascono le opere di Giuseppe Lafavia. Ed è un confronto<br />

pacifico, una ricerca serena, che non va mai<br />

ad intaccare quell’accordo armonico di colori e spazi<br />

che l’artista compone in ogni suo lavoro e che è<br />

la radice profonda <strong>della</strong> sua identità pittorica. Il nuovo<br />

elemento è osservato con attenzione, è messo<br />

alla prova il suo confluire nell’insieme; Lafavia ne<br />

declina il ritmo, il corpo, la vibrazione. In alcune tele<br />

l’approccio è più impetuoso, istintivo. La ricerca elimina<br />

lo spazio per concedere tutto al gesto, all’alchimia<br />

materia - colore - necessità interiore, in attesa<br />

di una collisione feconda che dia corpo al nuovo<br />

spirito. E ciò avviene. L’artista comprende la nuova<br />

struttura espressiva, si fida, ne distingue la natura,<br />

è la sua e può parlare di lui. La colloca di nuovo<br />

nello spazio. Il fondo ritorna; a contenere, a circoscrivere,<br />

a rendere unità e compiutezza, a rifinire,<br />

come un pentagramma su cui scrivere la nuova sinfonia.<br />

La materia è diventata un “super colore”, ha<br />

trovato la sua verità pittorica che dà alla tela una<br />

nuova fisicità; le superfici non sono più lisce ma ruvide,<br />

permeabili, e questa densità tattile crea un<br />

terreno sul quale è più difficile per lo sguardo scivolare<br />

via. La materia trattiene e prolunga il sentire.<br />

Universi cromatici che sembrano mutare caleidoscopicamente<br />

ad ogni nostro sguardo. La composizione<br />

è complessa, piena, sonora; sposta un solo<br />

Senza titolo, 2012, tecnica mista su tela, cm. 42,5x42,5<br />

elemento e la brillantezza si offusca, e l’artista<br />

smette di “essere lì”. Una pittura di stati d’animo,<br />

di eleganza che resta sempre naturale, mai ridondante,<br />

che non si cristallizza ma procede nel suo<br />

farsi espressione. C’è un aspetto nella pittura di<br />

Giuseppe Lafavia che mi ha coinvolto sin dall’inizio,<br />

una contingenza che subito ho notato e che è trasversale<br />

a tutta la sua produzione: in ogni tela c’è<br />

un punto/ luogo fisico, preciso, circoscritto, che<br />

cattura i miei occhi e che mi avvince. Lo trovo immediatamente,<br />

ed esso diviene il centro di tutta<br />

l’opera, la chiave dell’insieme, intorno al quale improvvisamente<br />

tutta la composizione inizia ad orbitare<br />

e in esso si conclude ed inizia. Roland Barthes<br />

teorizzava il punctum come “quella fatalità in cui<br />

l’opera mi punge”; io ritrovo questa circostanza<br />

puntuale e certa in ogni tela. È una macchia di colore,<br />

uno strappo, una sfumatura, che genera quell’”efficace<br />

contatto con l’anima” di cui parlava Kandinsky,<br />

“che permette di entrare nell’opera, di<br />

diventare attivi in essa e vivere il suo pulsare con<br />

tutti i sensi”.<br />

Silvia Conforti<br />

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ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Antonella Laganà<br />

Piazza Manin, 15 - 57126 Livorno<br />

Cell. 335 6940864 - antonellalagan@ymail.com<br />

Anime incandescenti, 2006, acrilico, cm. 100x80<br />

Artista internazionale che abita ed espone per<br />

lo più a Roma e Parigi, è calabrese di nascita<br />

e toscana di adozione.<br />

Dopo gli studi classici a Piombino con il professore<br />

Elvio Natali , a Pisa si è laureata in Lettere e poi nel<br />

fervido ambiente artistico di Firenze ha seguito i liberi<br />

Corsi di Nudo all’Accademia di Belle Arti, la<br />

Bottega teatrale di Gassman e i corsi di Drammaturgia<br />

di Eduardo. A Livorno si è specializzata in<br />

scultura all’Accademia Trossi Uberti con il professore<br />

Guiggi, a Roma in acquaforte e a Milano in glass<br />

fusing e affresco. Antonella Laganà a Roma si è<br />

occupata anche di scrittura cinematografica con<br />

Leo Benvenuti, Ugo Pirro e Tonino Valeri.<br />

Dal 1993 i suoi quadri sono stati esposti in prestigiose<br />

mostre personali e collettive in giro per il<br />

mondo. Nel 2004 ha partecipato a Parigi al Salon<br />

d’Automne e poi, invitata dalla Presidente Dominique<br />

Chapelle, dal 2005 al 2012 al Salon des Artistes<br />

lndepéndants al Grand Palais. Ha ricevuto prestigiosi<br />

premi, fra cui ricordiamo l’ultimo, nel gennaio<br />

2012, il Premio Palermo 1ª Biennale lnternazionale<br />

dell’Arte “Per la Sua Rilevanza <strong>Artisti</strong>ca”.<br />

Hanno scritto di lei numerosi importanti critici,<br />

come Vittorio Sgarbi, G. Falossi, Paolo Levi, Manrico<br />

Testi, R. Bertoli, Bruno Rosada, Dominique Chapelle,<br />

Salvatore Russo, Daniela Pronestì, Patrizio<br />

Borella, Luca Filipponi, Mauro Barbieri, Mario Micozzi,<br />

Giuliana Matthieu ed altri.<br />

“Antonella abbraccia nella sua espressione pittorica<br />

tutte le tendenze e le conquiste dell’arte contemporanea<br />

risolvendole in termini estremamente<br />

personali e suggestivi, in quanto tali echi contribuiscono<br />

a conferire ad ogni quadro un senso di maturità<br />

espressiva ed un ulteriore fascino, incanto”<br />

Manrico Testi<br />

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ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Antonio Lazari<br />

Via Aurelia Rugginosa, 7 - 58100 Grosseto<br />

Cell. 335 6097058<br />

Primavera, 2008, scultura in rame, cm. 350x80x80<br />

Scultore e pittore, nasce a Galatina (Le) nel<br />

1939 e si trasferisce a Grosseto nel 1960<br />

come insegnante di Disegno e Storia dell’Arte<br />

nel Liceo Scientifico.<br />

La sua carriera artistica si evolve sempre in crescendo<br />

ottenendo significative affermazioni in vari<br />

stati europei ed extraeuropei, tra i quali: Canada,<br />

Stati Uniti, Indonesia, Venezuela, Australia, Argentina.<br />

Sue opere sono presenti in vari musei, edifici<br />

pubblici e religiosi.<br />

Ultimi suoi lavori sono il monumento commemorativo<br />

alle vittime civili di guerra a Grosseto; l’arredo<br />

dell’abside <strong>della</strong> chiesa alla Beata Maria Taigi in Siena<br />

composto di due tele ad olio di metri 5,00x1,50<br />

e due tele ad olio di metri 1,80x1,50; il Monumento<br />

al Badilante, statua in rame di metri 4,50x2,40x2,80<br />

collocata in Grosseto; la scultura in rame rappresentante<br />

la Primavera di metri 3,50x80x80 collocata<br />

alla Fondazione Il Sole a Grosseto.<br />

49


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Maria Cristina Limido<br />

Via Bollini, 5 - 20025 Legnano<br />

www.mariacristinalimido.it - mcristinalimido@yahoo.it<br />

Temporale in <strong>Maremma</strong>, 2007, acrilico su tela, cm. 50x30<br />

Nasce a Legnano nel 1955. Si diploma in lingue<br />

e lavora come interprete traduttrice in<br />

diverse aziende fino a che, circa vent’anni<br />

fa, ottiene il part-time e la prima cosa che fa è quella<br />

di iscriversi presso lo studio di un pittore di Legnano,<br />

che frequenta per tre anni.<br />

Successivamente si specializza nella tecnica del<br />

pastello e nell’anatomia artistica presso altri due<br />

pittori dell’altomilanese.<br />

Frequenta la Scuola Superiore di Arti Applicate del<br />

Castello di Milano ed ottiene il diploma in Tecniche<br />

Pittoriche dopo tre anni e un anno di specializzazione<br />

in Nudo dal vero.<br />

L’inizio del suo percorso si rifà alla rappresentazione<br />

di figure e situazioni che rimandano all’espressionismo<br />

tedesco.<br />

Colori densi ma cupi, pennellate veloci e soggetti<br />

con espressioni vissute e sofferenti.<br />

Segue poi un periodo più classico figurativo essenzialmente<br />

realista, dove viene approfondita la tecnica<br />

dell’olio.<br />

Infine, negli ultimi anni, la ricerca di personalizzazione<br />

di soggetti reali che, filtrata dall’inconscio,<br />

restituisce un’immagine nuova ed inedita, costruita<br />

sulle campiture cromatiche più che sulla forma.<br />

L’incontro con le terre di <strong>Maremma</strong> è fonte continua<br />

e prolifica di ispirazione. I paesaggi, tradotti<br />

nei colori del sole, del mare delle albe e dei tramonti<br />

lasciano volutamente spazio all’immaginario<br />

ed al sogno. Le tecniche utilizzate sono olio, acrilico,<br />

acquarello, pastello, china, carboncino e tecnica<br />

mista.<br />

Insegna Pittura e Acquarello a Legnano e presso<br />

associazioni artistiche del territorio. Espone dal<br />

2000 con frequenza annuale in Lombardia, Toscana,<br />

Lazio.<br />

50


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Aureliano Livaldi<br />

aureliano.livaldi@virgilio.it<br />

La Conoscenza, 2012, olio su tela, cm. 70x100<br />

Nasce a Massa Marittima nel 1972. Nel 1991<br />

si diploma al Liceo <strong>Artisti</strong>co di Grosseto.<br />

La sua particolare arte prende spunto da letture<br />

che riguardano temi come l’alchimia, come<br />

scienza esoterica e come percorso di ricerca interiore<br />

utilizzato anche dalla psicologia analitica di<br />

Jung, o come l’astrologia e l’astronomia.<br />

L’interesse principale che si ritrova nelle sue opere<br />

è comunque l’introspezione all’interno del proprio<br />

essere, riportando delle realtà non oggettive ma<br />

nemmeno astratte.<br />

La tecnica più utilizzata è l’olio su tela o il disegno a<br />

matita acquerellata su carta.<br />

Ha partecipato a mostre collettive e personali a Gavoranno,<br />

Scarlino e Follonica.<br />

51


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Rocca Maffia<br />

info@roccamaffia.com<br />

Il legame con la <strong>Maremma</strong> di questa<br />

poliedrica artista veneta deriva<br />

da esposizioni e viaggi. La più importante<br />

mostra realizzata è quella di<br />

Arcidosso Alterazioni visive-equilibri<br />

opposti nell’estate del 2011.<br />

“La ricerca e la sperimentazione sono<br />

le costanti di un percorso continuo nel<br />

quale indago le dinamiche del processo<br />

artistico, del ruolo dell’artista, del<br />

fruitore, del modo di intendere un’opera<br />

d’arte.<br />

Una riflessione e indagine sul sistema<br />

dell’arte che mette alla prova concettualmente<br />

e fisicamente.<br />

I lavori diventano prove, test, simulazioni<br />

e infine esperienze concrete in<br />

cui riflettere sul proprio ruolo e sul<br />

modo di concepire l’opera.<br />

Creo installazioni che sembrano prodotti da commercializzare,<br />

facilmente utilizzabili e riproducibili<br />

per sottolineare l’importanza dell’esperienza artistica,<br />

che diventa il vero corpo dell’opera. Si può così<br />

diventare “artisti” disponendo degli strumenti che<br />

l’artista utilizza nel processo creativo - Artist’s Box<br />

- secondo il livello di approfondimento desiderato.<br />

Si può testare il valore <strong>della</strong> “certificazione” di<br />

un’opera d’arte, disponendo <strong>della</strong> firma dell’artista<br />

e quindi potenzialmente trasformando tutto in arte,<br />

Free signature.<br />

Con Write the title you want l’opera diventa un intero<br />

processo artistico. Processo che ha inizio con la<br />

creazione di una immagine di partenza astratta fatta<br />

solo di linea e colore, che ognuno può modificare<br />

con semplici gesti trasformando ogni volta l’immagine<br />

a seconda <strong>della</strong> sua interpretazione e del movimento<br />

continuo. Il fruitore interviene dunque attivamente<br />

nel processo artistico, determinando<br />

l’immagine finale del lavoro e il suo titolo.<br />

Le sculture del ciclo To Infinity sono la realizzazione<br />

tridimensionale di disegni iniziali, bozzetti, schizzi,<br />

appunti che segnano l’inizio di un’idea, di un’intuizione<br />

di un lavoro artistico. Sono linee che tracciano<br />

i contorni di una forma ancora da sviluppare, sono<br />

schegge di colori da cui può nascere ogni colore,<br />

Write the title you want#10, 2011, grafite, pigmenti, gomma per cancellare,<br />

carta, cm. 40x50<br />

sono disegni che contengono infiniti segni.<br />

Il momento <strong>della</strong> creazione diventa concreto, reale,<br />

osservabile in ogni suo angolo e sottratto dall’artista<br />

al percorso temporale di trasformazione, razionalizzazione,<br />

identificazione e interpretazione che la porterà<br />

a diventare un oggetto d’arte e un prodotto<br />

destinato al mercato.<br />

Con Just do it!, decine di scatole di dimensioni e<br />

colori diversi invadono lo spazio invitando il fruitore<br />

a fare, realizzare, compromettersi. Ogni scatola<br />

contiene un’indicazione esplicita di azioni da compiere<br />

in un arco di tempo preciso, con modalità predefinite,<br />

secondo livelli di difficoltà crescenti. Le<br />

combinazioni delle azioni da compiere sono infinite,<br />

gli effetti imprevedibili, incontrollabili e di durata indipendente<br />

dall’installazione.<br />

Ogni scatola contiene un potenziale di conoscenza<br />

e di ricerca di sé stessi che potrà avere applicazioni<br />

infinite a seconda del comportamento del fruitore,<br />

e un segno dell’intervento dell’artista nelle fasi di<br />

ideazione e predisposizione del processo artistico,<br />

attraverso una traccia <strong>della</strong> colorazione delle scatole<br />

stesse”.<br />

52


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Cristina Mambrini<br />

Via Inghilterra, 156 - 58100 Grosseto<br />

lmambrini@alice.it - www.webalice.it/lmambrini<br />

Jesus, 2011, olio, acrilico e materia su tela juta, cm. 110x110<br />

“ Ciò che mi ha subito colpito di Cristina è stato<br />

il movimento naturale dei suoi soggetti che<br />

viene reso con chiara abilità e competenza.<br />

Una pittura dai toni scuri e da un segno accurato e<br />

preciso. Le sue opere sono dotate di profondi desideri,<br />

sentimenti, infiniti ricordi. Preziosi dettagli.<br />

Una tecnica impegnativa che sfodera un potente<br />

realismo, volto a sfociare in un romantico divenire<br />

<strong>della</strong> situazione raffigurata”<br />

Antonia Pèsare<br />

Cristina è una pittrice affermata, infatti ha esposto<br />

in varie città d’Italia e all’estero in mostre personali,<br />

collettive e rassegne, ottenendo premi e riconoscimenti<br />

di rilievo. È presente nel Catalogo d’arte l’Elite<br />

nel 1993, 1994, 1996; nel Dizionario Enciclopedico<br />

d’Arte Contemporanea <strong>Artisti</strong> 1993, 1994, 1995<br />

e 1996; nel Catalogo ufficiale dell’Arte Contemporanea<br />

italiana Top Arts edizione 94, nel libro Pittori<br />

Toscani, nel libro Arte Italiana dal 900 ad Oggi (anno<br />

2000). È stata recensita su giornali, riviste e cataloghi<br />

da vari critici, tra i quali ricordiamo: Annarosa<br />

Del Corona, Giuseppina Scotti, Donat Conenna,<br />

Flavio Puviani, Maurizio Vanni, Giampaolo Serra,<br />

Giuliano Sagradini, Giorgio Calandra, Bruna Bonfante,<br />

Antonia Pèsare ed altri.<br />

53


Cristina Mambrini<br />

Flamenco, 2011, olio, acrilico e materia su tela juta, cm. 80x80<br />

Danza del ventre, 2011, olio, acrilico e materia su tela juta, cm. 80x80<br />

54


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Marco Marchetti<br />

Via Fermi, 2 - 58024 Massa Marittima (GR)<br />

Cell. 338 4139448 - info@marcodamassa.com<br />

San Biagio di Caldana: quale autore, 2010, tecnica mista,<br />

cm. 60x80<br />

Alzato cappella Martelli<br />

San Gaetano (FI), da Coccapani,<br />

tecnica mista, cm. 33x33<br />

Architetto, dopo una esperienza venticinquennale<br />

a Firenze nel restauro dei monumenti,<br />

vive ed opera a Massa Marittima, dove dipinge,<br />

scolpisce e manipola metalli ed altri materiali,<br />

suona vari strumenti, collabora con facoltà e istituti<br />

per le prospezioni territoriali di carattere preistorico,<br />

archeologico e paesaggistico in genere. Progetta<br />

allestimenti artistici, turistici e didattici, è presidente<br />

dell’Associazione Culturale Piccoli Eventi per la promozione<br />

di spazi espositivi e di artisti emergenti.<br />

Tra i suoi più recenti riconoscimenti il Premio speciale<br />

alla Festa dell’Arte di Casole d’Elsa (2010),<br />

mentre tra le più prestigiose partecipazioni quella<br />

alla Rassegna di Arte Contemporanea For Esta Terre<br />

<strong>della</strong> Fondazione D’Ars Oscar Signorini a Milano<br />

e in altre città d’Italia.<br />

55


Marco Marchetti<br />

Porta delle Suppliche (da B. Buontalenti), 2008,<br />

tecnica mista, cm. 38x55<br />

Porta e finestra inginocchiata, (da B. Buontalenti), 2008,<br />

tecnica mista, cm. 41,5x75<br />

“L’architettura come reperto, testimone del tempo,<br />

è il tema dominante e caratterizzante la ricerca<br />

espressiva di Marco Marchetti. La citazione colta di<br />

studi e progetti seicenteschi, facciate o dettagli di<br />

decorazioni firmate Buontalenti o Borromini, sono<br />

l’elemento guida da cui l’autore muove le sue “rivisitazioni”<br />

che impaginano l’immagine nello spazio<br />

pittorico come frammento e ne esaltano il valore di<br />

memoria inglobandola su superfici non cartacee -<br />

come vorrebbe l’originale - ma lignee. Legni vissuti,<br />

sapientemente dipinti e invecchiati che vanno oltre<br />

il concetto di supporto e cornice perchè compongono<br />

un unico corpo e un’unicità di senso tra contenuto<br />

e contenitore stabilendo peraltro una peculiare<br />

sinergia fra intervento grafico, pittorico e plastico.<br />

Le opere si offrono come scatole magiche aperte<br />

sulla scena di un teatro dove è protagonista la storia,<br />

attraverso il racconto di una bellezza che il tempo<br />

ha trasformato sfumandone l’opulenza decorativa<br />

in un nuovo carattere fatto di silenzi, di linee e<br />

d’ombre, carico di un fascino misterioso”.<br />

Roberta Fiorini<br />

“ECO d’arte moderna”<br />

56


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Franca Martelli<br />

Via Palermo, 61 - 58022 Follonica (Gr)<br />

Cell. 333 1780601<br />

Le Dune, 2012, olio su tela, cm. 50x40<br />

Franca Martelli nasce a Firenze il 18 novembre<br />

del 1945 ma risiede da anni a Follonica.<br />

Da tre anni ha iniziato a coltivare la passione<br />

per la pittura, frequentando una scuola.<br />

57


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Edi Martellini<br />

Via Malavolti, 17 - 58045 Paganico (GR)<br />

Cell. 333 1751784<br />

Riposo, acrilico, 2010, cm. 40x60<br />

Nasce a Grosseto e risiede a Paganico. Questa<br />

versatile pittrice opera nel figurativo,<br />

prediligendo la tecnica ad olio, acrilico e tavolta<br />

quella mista. I suoi lavori si ispirano spesso a<br />

tematiche legate all’infanzia e alla maternità in ambientazioni<br />

domestiche e paesaggistiche. Ha iniziato<br />

a dipingere e ad esporre fin da giovanissima,<br />

dopo aver vinto alcuni concorsi in età scolastica.<br />

Dopo una lunga pausa, durante la quale ha continuato<br />

ad eseguire lavori anche su commissione,<br />

ha ricominciato a partecipare a mostre d’arte fino<br />

ad approdare nel 2006 all’associazione Agaf, diventandone<br />

successivamente socia. Ha partecipato<br />

a collettive e personali, a molte esposizioni d’arte,<br />

ottenendo sempre un buon riscontro da parte<br />

del pubblico.<br />

58


Edi Martellini<br />

A casa, 2011, acrilico, cm. 40x50<br />

La Fonte, 2010, tecnica mista, cm. 50x60<br />

Il prato delle ginestre, 2006, olio su tela, cm. 40x50<br />

59


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Loreno Martellini<br />

Via Giuseppe Giusti, 38 - 58100 Grosseto<br />

Tel. 0564 490904 - Cell. 333 4663258 - www.lelite.it/martellini.htm<br />

San Giorgio e il drago, 2010, olio su tela, cm. 100x80<br />

Nasce a Sticciano nel 1953. Pittore naif autodidatta,<br />

ha tenuto varie mostre personali e<br />

ha partecipato a rassegne, ottenendo molti<br />

riconoscimenti.<br />

“Quando sei davanti ad una sua opera non puoi<br />

fare a meno di sentirti piacevolmente travolto da<br />

quel danzare giocoso e straordinario animato di colori,<br />

che la mano dell’artista è riuscito a fondere<br />

con musica e poesia. Il paesaggio valica i confini<br />

fisici <strong>della</strong> materia, le narrazioni si animano, i personaggi<br />

prendono vita… Sorridenti ti rapiscono e ti<br />

prendono per mano per trasportarti in un mondo<br />

magico e fantastico...Artista attento e osservatore<br />

scherzoso, anima le sue opere con luoghi e personaggi<br />

che gli sono cari, rappresentando il profondo<br />

legame con la sua terra di <strong>Maremma</strong>, <strong>della</strong> quale è<br />

ispirato narratore e sorprendente cantastorie.”<br />

Sonia Longhi<br />

60


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Andrea Massaro<br />

Studio: Via U. Bassi, 70 - 58100 Grosseto<br />

Cell. 349 3990168 - andrea.massaro.oldy@alice.it<br />

Taccuino, 2012, tecnica mista su tela, cm. 80x100<br />

Nasce a Roma nel 1951, frequenta la scuola<br />

d’arte. Si trasferisce in Toscana nel 1974.<br />

Nel 1980 arriva a Grosseto, dove si stabilisce.<br />

Espone in Italia e all’estero ottenendo indistintamente<br />

riconoscimenti e apprezzamenti. La sua<br />

continua ricerca nel campo dell’informale gli consente<br />

di distinguersi nel mondo artistico contemporaneo.<br />

“...la mia opera vuole essere evocativa, una specie<br />

di guida che ci conduce attraverso l’esperienza universale<br />

delle emozioni primarie...”<br />

“Andrea Massaro prosegue la sua linea di sperimentazione<br />

che la pittura gli offre per descrivere<br />

sensazioni, eventi, immagini e, allo stesso tempo,<br />

descrivere sé stessa. Il linguaggio di Massaro infatti<br />

ha sempre rifiutato la figura e il racconto nel senso<br />

tradizionale del termine, in favore dell’astrazione;<br />

un tipo di astrazione che però lascia intravedere<br />

tracce di vissuto personale dell’artista. Le sue opere<br />

continuano la ricerca di un’organizzazione formale<br />

armonica e di un estremo equilibrio compositivo,<br />

sapientemente bilanciato attraverso un sottile gioco<br />

di punti e contrappunti di forme pure, geometriche,<br />

a volte ottenute attraverso inserimenti di carte<br />

o stoffe, tutte però inglobate dalla pittura”.<br />

Chiara Stefani<br />

61


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Marcella Mastri<br />

Via Preselle, 75 - 58100 Grosseto<br />

Cell. 338 9086551 - marcella.mastri@gmail.com<br />

Nudo, 2011, olio su tela, cm. 60x120<br />

Marcella inizia la sua carriera artistica affrontando<br />

l’arte figurativa e per diversi anni si<br />

cimenta in essa, affinando il disegno e l’uso<br />

del colore, per poi trovare in una sua dimensione<br />

artistica, qualcosa che appaghi la sua voglia di ricerca,<br />

sperimentando l’uso <strong>della</strong> materia.<br />

Pittrice di indole perfezionista, e questa dote la si<br />

ritrova nelle opere figurative, attraverso l’applicazione<br />

di nuovi materiali è riuscita a trasferire in una<br />

nuova visione dell’arte, la sua voglia di rinnovarsi,<br />

sia nelle opere monocrome che in quelle dove il colore<br />

irrompe forte e deciso, ma con la stesso gusto<br />

che la caratterizza.<br />

Le sue opere arrivano all’osservatore con una spiccata<br />

eleganza, si percepisce che sono frutto di<br />

esperienza, nonostante mantengano quella leggera<br />

velatura di incertezza, che è poi quella dote che permette<br />

ad un artista di sperimentare, sempre.<br />

Marcella ama cimentarsi non solo nella ricerca dei<br />

materiali ma anche nella scelta dei soggetti, che<br />

sono sempre legati al suo carattere composto e ricercato.<br />

Cristina Mambrini<br />

62


Marcella Mastri<br />

Ombre, 2012, olio su materia e foglia oro e argento, cm. 50x50<br />

63


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Paola Mian<br />

Vicolo del Macello, 7 - 53015 Iesa - Monticiano (SI)<br />

p.mian@alice.it<br />

Stoccata vincente, 2013, olio su tela, cm. 40x60<br />

Ottima disegnatrice, nel corso degli anni ha<br />

partecipato ad alcuni corsi di disegno e grazie<br />

a questi ha potuto acuire l’uso del chiaro<br />

scuro. Pittrice che riesce a trasportare l’ottima tecnica<br />

grafica anche nell’arte pittorica. Le sue opere<br />

sono sospese tra la realtà ed il sogno, immagini<br />

realizzate con cura quasi iperrealiste, con tratti sicuri<br />

e decisi, hanno però un’atmosfera sognante, il<br />

tutto legato ad un ottimo gusto per il colore, che<br />

affronta con delicatezza e forza evidenziando il contrasto<br />

tra luce ed ombra.<br />

Opere realistiche, quelle di Paola, attraverso le quali<br />

ama molto raccontare; ognuna è la storia <strong>della</strong> figura<br />

dipinta, è come leggere una pagina del diario<br />

di quella persona, la scena realizzata sembra quasi<br />

che prenda vita da un momento all’altro, ti aspetti<br />

che le figure accennino a dei movimenti, che lo spadaccino<br />

dia la sua stoccata o la moto si perda in un<br />

mondo di sogno.<br />

Recentemente ha partecipato alle manifestazioni:<br />

“Fuori dall’ombra”, parte delle iniziative del cartellone<br />

<strong>della</strong> provincia di Siena per l’8 marzo “Dipingiamo<br />

il nostro futuro”, Murlo nel 2012, Primavera<br />

<strong>Maremma</strong>na a Grosseto nel 2012, presso l’Abbazia<br />

di S. Galgano 2013 e Monticiano 2013.<br />

64


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Romano Minucci<br />

Via Ticino, 31 - 58100 Grosseto<br />

Tel. 0564 22509<br />

Periferia con bici, 1978, olio, cm. 100x70<br />

Vive ed opera a Grosseto. Negli anni Settanta<br />

opera con contenuti ecologici e viene invitato<br />

insieme ad altri artisti al primo convegno<br />

Arte e Società a Firenze nel 1975. Queste conoscenze<br />

lo portano ad esporre in collettive, tra cui<br />

una a Parigi nella quale riceve molte commissioni.<br />

Sue opere sono collocate alla Salammbo di Parigi e<br />

alla Tecnon di Londra.<br />

In Italia è stato invitato a numerose rassegne itineranti<br />

ed eventi artistici. Nel corso <strong>della</strong> sua carriera<br />

ha avuto modo di allestire molte personali e ricevere<br />

importanti premi e riconoscimenti.<br />

“…Pertanto la figurazione di Minucci esula, per peculiare<br />

impronta autonoma, da ogni catalogazione,<br />

stagliandosi sul piano <strong>della</strong> innovazione estetica<br />

contemporanea, come una delle più valide ed interessanti<br />

esperienze. Sensibilità e poesia si fondono<br />

in una felice simbiosi espressiva di una realtà antica,<br />

ma sempre presente, riproposta in modo nuovo,<br />

in modo da farne emergere quel potenziale di<br />

poetica espressività insita nella natura istintiva<br />

dell’uomo”.<br />

65


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Silvia Montecchi<br />

Studio: via Quintino Sella, 12 - 58100 Grosseto<br />

Tel. 0564 492612 - silviamontecchi@hotmail.it<br />

Il nonno, 1994, olio, cm. 40x60<br />

Autodidatta, dipinge nel tempo libero. Ha<br />

però partecipato a numerosi concorsi, rassegne<br />

d’arte, mostre personali e collettive,<br />

anche internazionali, ottenendo premi e riconoscimenti.<br />

Le tecniche più utilizzate sono l’olio, il pastello, l’acquarello,<br />

l’acrilico e la china su stoffa.<br />

I soggetti che più ama rappresentare sono i ritratti,<br />

i paesaggi maremmani, le marine, le nature morte<br />

e le figure sacre.<br />

“Luminosità, dolcezza e forza, dignità e bonomia si<br />

notano nei suoi quadri, caratteri innegabili <strong>della</strong> <strong>Maremma</strong><br />

Toscana”.<br />

L. Viviani<br />

“Sensibilità e tenerezza si sprigionano dalle Madonne<br />

e dalle maternità di Silvia trasmettendo pace<br />

e serenità”.<br />

O. Olivieri<br />

66


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Laura Querci<br />

Via Filippo Turati, 29 - 58023 Gavorrano (GR)<br />

Cell. 339 7432087<br />

Le pere, 2010, olio, cm. 100x50<br />

Nata a Massa Marittima vive e lavora a Gavorrano.<br />

Ha frequentato il Liceo <strong>Artisti</strong>co ed ha<br />

partecipato a corsi di pittura.<br />

Fa parte dell’associazione Golfo del Sole di Follonica.<br />

67


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Moreno Quinti<br />

Via Siria, 82 - 58100 Grosseto - Cell. 335 6100916<br />

info@morenoquinti.it - www.morenoquinti.it<br />

Geo-Metrica Marina, 2012, acrilico, pastelli a olio, cm. 100x150<br />

Nasce a Gavorrano (GR) il 29 giugno 1953,<br />

abita a Grosseto dove lavora da sempre<br />

come libero professionista ed interior designer;<br />

è titolare, inoltre, dell’impresa edile CIURLI<br />

snc. Nella stessa sede si trova anche la sua officinastudio<br />

d’arte. Si può dire che la creatività artistica è<br />

nella sua natura, i suoi occhi sono sempre stati attenti,<br />

fin da piccolo, a quello che lo circondava, la<br />

natura, i colori, ma anche gli artigiani che, con la<br />

particolarità dei lavori manuali di un tempo, lo trattenevano<br />

incuriosito a guardare per capire. Anche il<br />

babbo è stato importante sotto il profilo <strong>della</strong> manualità<br />

perché proprio lui gli costruiva giocattoli in<br />

legno. Insomma tutto lo trascinava in un mondo<br />

fantastico, esclusivo, tutto suo, fatto di curiosità e<br />

creatività che fissava nella sua mente e su fogli di<br />

carta. Le sue mani non sono mai state ferme, collegate<br />

al suo mondo ed alla sua fantasia. Disegna e<br />

dipinge con l’insegnamento del suo maestro delle<br />

elementari Elia Pacinotti, grande acquarellista, che<br />

vede in lui doti valide, quelle doti artistiche che in<br />

futuro, alla scuola media, il professor Monaci continua<br />

a coltivare in lui. Gli insegna ad usare i colori e<br />

lo fa partecipare a collettive scolastiche a Livorno,<br />

Firenze e nella stessa scuola con ottimi risultati. Il<br />

tempo non lo distoglie da ciò che ha imparato, anzi,<br />

il suo lavoro di geometra lo porta ad appassionarsi<br />

ancora di più all’arte, all’architettura che studia da<br />

autodidatta e che pratica con continua ricerca interiore,<br />

voglia di capire e di sentirsi libero nell’espressione.<br />

È da circa dieci anni che messa da parte la<br />

pittura, ma non il disegno, si dedica alla scultura.<br />

Sicuramente quelle reminescenze di quando vedeva<br />

il babbo usare le mani con sapienza, lo portano<br />

ad utilizzare le sue per lavorare materiali primordiali<br />

come il ferro ed il legno, ma anche più moderni<br />

come l’acciaio, a battere il martello sull’incudine<br />

con quella forza necessaria a tirar fuori la fantasia,<br />

quella che riesce a farlo estraniare, in quei momenti<br />

creativi, da tutto e da tutti, come se sprofondasse<br />

nell’estasi di una benefica meditazione. È invitato a<br />

presentare le sue opere a Roma, Assisi, Bergamo<br />

e Livorno in occasione di eventi nazionali ed internazionali,<br />

partecipa a mostre in Grosseto sia collettive<br />

che personali. Una sua opera fa parte stabilmente,<br />

delle tante esposte, al Museo di Arte<br />

Moderna e Contemporanea Il Sole di Grosseto. Si<br />

parla di lui come l’unico artista che ha incoronato,<br />

con la sua scultura, Pinocchio ‘re’ delle fiabe; il burattino<br />

che da molti, è stato rappresentato in dipinti<br />

e sculture con Quinti trova meritatamente trono e<br />

corona. <strong>Artisti</strong> grossetani e non hanno scritto di lui<br />

cose importanti, che lo distinguono nella sua particolare<br />

profonda fantasia, (Giuggioli, Ardenghi,<br />

Massaro, Bacherini, Caponi, Gunther, Covi e Parigi),<br />

indicandolo come artista poliedrico ed innovativo<br />

e raffinato che riesce ad emozionare. Qualcuno<br />

ha anche detto delle sue opere: “Quasi incredibile<br />

che materiali freddi e rigidi animino in modo così<br />

caldo e suggestivo”.<br />

68


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Francesco Romano<br />

Cell 339 5217676 - www.artearcobaleno.com<br />

info@artearcobaleno.com - prashanta987@gmail.com<br />

Kombu, 2011, vecchia piantana alogena con radici di fiume, altezza 2mt circa.<br />

Nausica, 2012, tronchi di mare, radici e sabbia, altezza 1mt circa<br />

Gaara, 2013, edera naturale, paralume in resina, base in ciottoli e faro alogeno regolabile, tutto<br />

materiale di recupero<br />

Nasce a Grosseto il 14 agosto 1978 e sin da<br />

piccolo rivela un talento naturale per i lavori<br />

manuali. Passa le giornate in cantina a inventare<br />

e costruire armato di martello, chiodi e tanta<br />

passione. Possiede una mente pratica e creativa,<br />

e un amore innato per l’ambiente e la natura. Passa<br />

molto del suo tempo passeggiando tra boschi e fiumi…<br />

tra spiagge e dune; curioso e buon osservatore<br />

dello spazio che lo circonda, rimane affascinato<br />

dai tronchi spiaggiati così antropomorfi nelle loro<br />

diverse forme cesellate dal mare e dal vento, che<br />

ogni volta non può fare a meno di portarne a casa<br />

qualcuno. Ed è proprio così che inizia la sua nuova<br />

passione/attività, ormai stanco di un lavoro noioso<br />

che non lo esprime, quella di render merito alle bellezze<br />

<strong>della</strong> natura.<br />

Odia gli sprechi e per il rispetto dell’ambiente si dedica<br />

anche al riciclo creativo di vecchi oggetti abbandonati<br />

dandogli un nuovo significato.<br />

Eco-design e Recyclart sono le due parole chiave di<br />

un’avventura creativa, che vuole ridonare all’oggetto<br />

artigianale un valore non esclusivamente estetico,<br />

piuttosto il suono-colore di una forma interna<br />

che parli il linguaggio <strong>della</strong> Terra-Gaia e dei suoi Elementi.<br />

Ha partecipato a mostre collettive e personali e si è<br />

classificato terzo alla IIª mostra internazionale d’arte<br />

contemporanea Vanity Unfair a Villa Bondi, Marina<br />

di Pisa.<br />

69


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Luciana Rustichini<br />

Via Monteverdi, 54 - 58100 Grosseto<br />

Tel. 0564 411085<br />

Primavera, 2012, olio su tela, cm. 60x80<br />

Nata a Roccastrada, pittrice e ceramista, inizia<br />

a insegnare Materie Tecniche nella scuola<br />

statale senza però abbandonare l’interesse<br />

e la passione per la pittura.<br />

Autodidatta, comincia a dipingere a olio fin da giovanissima,<br />

mentre risale all’inizio degli anni Novanta<br />

il suo interesse per la pittura su biscotto che la<br />

porta a realizzare quadri su ceramica. L’artista ha<br />

esposto le proprie opere in numerose mostre e manifestazioni<br />

toscane, ottenendo premi e riconoscimenti.<br />

Il suo linguaggio artistico è rivolto soprattutto alla<br />

sua terra, la <strong>Maremma</strong>.<br />

“Le sue ceramiche, i suoi quadri, nelle varie tematiche<br />

affrontate, rivelano una personalità multiforme,<br />

sia in un solido impianto figurativo, che nel giuoco<br />

plastico <strong>della</strong> materia che si plasma sotto le sue dita<br />

e in un cromatico dinamico che crea velature, “sonorità”<br />

e ricco “svolazzare” di farfalle e di foglie, le<br />

grandi foglie di platano, accartocciate, ormai prive<br />

di vita, ma illuminate e fuse attraverso colorazioni<br />

suadenti e vibrazioni di luce”.<br />

Giuseppina Scotti<br />

70


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Gennarino Salvo<br />

Via Giusi, 96 - 58100 Grosseto<br />

Cell. 338 4763375 - gennarinosalvo@yahoo.it<br />

Assieme, 2011/ 2012, sculture a intaglio, cm. 25x60x20<br />

Pittore e scultore autodidatta.<br />

Nato a Agrigento nel 1950, trascorre la gioventù<br />

in Marina ed ha modo di conoscere<br />

molti paesi e costumi.<br />

Dal 1983 al 2004 lavora presso l’Aeroporto di Grosseto.<br />

Non trascura la sua grande passione verso le<br />

arti figurative, si inserisce nel primo Regesto delle<br />

espressioni artistiche e delle attività culturali e creative<br />

del Grossetano.<br />

In occasione <strong>della</strong> Rassegna d’arte Provinciale Carlo<br />

Gentili è stato selezionato da apposita commissione<br />

a rappresentare il meglio delle espressioni artistiche<br />

e culturali <strong>della</strong> provincia di Grosseto.<br />

Ha al suo attivo numerose mostre personali e collettive<br />

d’arte.<br />

Attualmente è presidente dell’Associazione Grossetana<br />

Arti Figurative.<br />

Nel 2004 gli è stata conferita l’onorificenza di Cavaliere<br />

<strong>della</strong> Repubblica.<br />

“Gennarino ci ha abituati all’eclettismo, dalla pittura<br />

ad olio all’acrilico dalle tecniche miste alla scultura.<br />

In ogni creazione, mai scontata e commerciale, si<br />

tocca con mano la sua esperienza del sapere e del<br />

saper fare tradotta in una sensibilità ponderata e discreta<br />

che non ha paura del confronto e che guarda<br />

al colore come ai materiali più vari che egli utilizza<br />

sempre con occhi nuovi e curiosi. È in una parola, la<br />

mano intelligente, che traduce nell’opera d’arte cuore<br />

e razionalità: binomio non sempre facile da proporre<br />

e da vivere”.<br />

Patrizia Proietti<br />

71


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Mauro Scalampa<br />

Cell. 392 6711295<br />

jackinthewind@hotmail.com<br />

Nasce il 18 gennaio 1965, a Pitigliano dove<br />

tutt’ora vive e lavora. Sin dal 1980 inizia una<br />

ricerca da autodidatta sul colore puro e le<br />

tecniche, per poi frequentare fino al 1985 lo studio<br />

del maestro Adrian Americo Pio, che lo istruisce sul<br />

colore e la sua chimica, muovendo così i primi passi<br />

nell’espressione pittorica e ricercando uno stile e<br />

un linguaggio personale e innovativo. Nel 1993 entra<br />

a far parte, come illustratore, con lo pseudonimo<br />

Mascal, al mensile Il Paradiso degli orchi di Alfredo<br />

Ronci (Roma). Dal 1994 al 2002 partecipa a molte<br />

mostre collettive e personali dove riporta ampi consensi<br />

di critica e pubblico, più volte premiato per il<br />

suo modo riconoscibile di esprimersi unico nel suo<br />

genere. Nel 2003 abbandona la carriera lavorativa,<br />

per ritornare stabilmente nella sua <strong>Maremma</strong>, dedicandosi<br />

totalmente alla sua arte, per lui fonte di più<br />

ampia realizzazione interiore. Nel 2008 i critici definiscono<br />

il suo stile pittorico innovativo, riconoscendolo<br />

caposcuola del Neo Naturalismo Compositivo.<br />

Le sue opere pittoriche sono in collezioni private<br />

italiane ed estere e sono state esposte in molte gallerie<br />

e spazi d’arte: Archivio vinile d’autore evento<br />

collaterale alla 53ª esposizione internazionale d’arte<br />

Biennale di Venezia, Galleria d’arte moderna<br />

Mentana di Firenze, Itinerari del Jazz Biblioteca Comunale<br />

di Villa Simion Spinea (Venezia), Spazio Arte<br />

XX.9.12 Fabrikarte di Padova, Palazzo Roccabruna<br />

di Trento, Accademia <strong>della</strong> musica di Cagliari, Galleria<br />

La Pergola di Firenze, Galleria del Kursaal Abano<br />

Terme (Padova), Galerie G di Olomouc in Rep. Ceca<br />

e molte altre. Nel settembre 2008 fonda a Pitigliano<br />

(Gr) con A. Pachetti, M. Casapieri, L. Brogi l’associazione<br />

culturale Arcadia et in arcadia ego, adoperandosi<br />

nell’organizzazione di importanti eventi d’arte<br />

nazionali ed internazionali.<br />

Il Viaggio, 2010, acrilico su tela, cm. 60x80<br />

“Il fascino del frasario pittorico di Mauro Scalampa<br />

risiede in una comunicazione dalle connotazioni<br />

persino contraddittorie perché gli attiene la semplicità,<br />

che si estrinseca nell’essenzialità <strong>della</strong> forma,<br />

quanto la preziosità, che invece canta nella complessità<br />

del ritmo compositivo. Questo equilibrio di<br />

contrasti fa pensare ad una matrice filosofica orientale,<br />

all’atmosfera Zen che regola l’estetica <strong>della</strong><br />

ceramica Raku e il simbolismo ermetico <strong>della</strong> poesia<br />

Haiku - entrambe appartenenti alla cultura giapponese<br />

- e certamente a Scalampa non sfugge la<br />

bellezza intrinseca di questo stile in quanto poeta<br />

egli stesso oltre che pittore. L’unicità del suo stile<br />

è però nel farsi interprete e non pedissequo discepolo<br />

di tali scuole di pensiero, così immettendo<br />

nella libertà compositiva e cromatica elementi <strong>della</strong><br />

nostra cultura occidentale: i colori dell’acqua e<br />

del fuoco che appaiono vibrare più spesso nei suoi<br />

spartiti”.<br />

Roberta Fiorini<br />

72


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Francesco Scamporrino<br />

Cell. 329 5427233 - www.cieloverticale.com<br />

fra.scamporrino@libero.it<br />

Sii obiettivo, 2012, elaborato grafico, stampa digitale, 50x70<br />

Cielo Verticale è un progetto nato e portato<br />

avanti da Francesco Scamporrino, artista,<br />

fotografo e grafico pubblicitario grossetano,<br />

classe 1984, che attualmente risiede e opera attivamente<br />

a Grosseto.<br />

Francesco si dedica ad attività di volontariato trascorrendo<br />

parte delle sue giornate con persone disabili:<br />

da questo rapporto di interazione e scambio<br />

trae arricchimento umano ed artistico.<br />

Dopo aver viaggiato, studiato e lavorato in Europa,<br />

in America Centrale e in Medio Oriente, oggi più<br />

che mai Francesco scopre un senso di appartenenza<br />

molto forte con la sua terra e ricerca l’antico legame<br />

con le tradizioni popolari che costituiscono l’identità<br />

maremmana, terra umida ed unica che offre<br />

continua ispirazione.<br />

Francesco si muove cercando di focalizzare gli<br />

aspetti umani, sociali e culturali <strong>della</strong> vita locale tramite<br />

personali ricerche antropologiche, mettendo il<br />

design al servizio <strong>della</strong> collettività e del suo progresso,<br />

utilizzando linguaggi semplici e universalmente<br />

compresi.<br />

Il progetto Cielo Verticale si propone il coinvolgimento<br />

del maggior numero di persone nel processo<br />

comunicativo, attraverso campagne sociali, comunicazione<br />

visiva, arte, cultura e intrattenimento<br />

al servizio delle idee.<br />

Una filosofia nata nella dimensione locale e orientata<br />

verso il globale, un nuovo tipo di comunicazione<br />

originale, nomade e personalizzata.<br />

73


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Maria Letizia Senis<br />

Via Bruno Buozzi, 41 - 58100 Grosseto<br />

Tel. 0564 413721 - marialetizia.senis@interno.it<br />

Manto di fuoco, 2012, tecnica mista, cm. 50x150<br />

Vive e lavora a Grosseto Ha iniziato la sua attività<br />

artistica negli anni Ottanta; autodidatta,<br />

ha seguito più d’una corrente pittorica,<br />

affinando le diverse tecniche e maturando la propria<br />

sensibilità espressiva.<br />

Si è affiancata a gruppi di artisti d’ispirazione moderna<br />

fino a esprimere il suo personale cromatismo<br />

nel “profondo silenzio dell’essere e <strong>della</strong> natura”.<br />

L’impiego di varie tecniche grafiche e pittoriche ne<br />

rispecchiano l’indole istintiva e l’animo sensibile,<br />

evidenziando un peculiare interesse per il profilo<br />

umano e sociale del vissuto quotidiano.<br />

Il suo costante lavoro di ricerca l’ha portata alla consapevolezza<br />

<strong>della</strong> materia, valorizzando le sue capacità<br />

di manipolazione con l’inclusione di effetti cromatici<br />

di luci e spessori di sostanza.<br />

Ha inoltre partecipato a numerose mostre collettive<br />

nazionali ed estere e varie gallerie private italiane,<br />

argentine e brasiliane conservano le sue opere.<br />

Sua una Via Crucis (1985), esposta in una chiesa<br />

dell’entroterra grossetano.<br />

74


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Rosalia Spoto<br />

Via Mosca, 2 - 58022 Follonica (GR)<br />

Cell. 347 7486399 - rosy121923@yahoo.it<br />

Le margherite, 2013, dipinto su tela, cm. 45x35<br />

Nasce a Massa Marittima nel 1952. Ha iniziato<br />

a coltivare la passione per la pittura da<br />

quattro anni e ha già partecipato a varie mostre<br />

locali.<br />

Frequenta oggi una scuola di pittura.<br />

75


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Paola Tacconi<br />

Località Palazzo Prile - 58043 Castiglione <strong>della</strong> Pescaia (GR)<br />

Cell. 333 1941309<br />

Anziana Indiana, 2012, olio su tela, cm. 50x70<br />

Nasce a Castiglione <strong>della</strong> Pescaia nel 1951.<br />

La pittura è sempre stata tra le sue passioni<br />

e ha avuto modo di iniziare un proprio<br />

percorso artistico da pochi anni. Ha seguito un corso<br />

di pittura all’università <strong>della</strong> Terza età e successivamente<br />

in una scuole di pittura. Ha partecipato<br />

a varie mostre collettive del territorio. Le sue opere<br />

prediligono ritratti sacri in stile pittura seicentesca,<br />

dipinti del proprio paese, ma anche soggetti<br />

fantastici.<br />

76


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Chiara Toniolo<br />

Via Pirandello 18 - 58100 Grosseto<br />

dharma_t@hotmail.it<br />

Ricordi, 2012, acrilico e olio su tela, cm. 50X70<br />

nata nel 1989 a Grosseto, si è diplomata<br />

presso il Liceo <strong>Artisti</strong>co P. Aldi. Nel 2007 ha<br />

realizzato un pannello decorativo per la<br />

scuola elementare di Braccagni. Nel 2013 si è diplomata<br />

in Pittura all’ Accademia di Belle Arti di Firenze<br />

con una tesi in storia dell’arte contemporanea sulla<br />

pittrice Leonor Fini e ha vinto il secondo premio del<br />

contest di arti visive Amore&dintorni 2.0 con l’opera<br />

Connessione. Una sua incisione è stata utilizzata<br />

come premio per il Trofeo Picasso presso il Golf<br />

Club Il Pelagone di Gavorrano.<br />

Mostre collettive<br />

“La primavera del cervello”, presso la fondazione Il<br />

Sole, Grosseto<br />

“Il narciso infranto”, organizzata dall’associazione<br />

C.L.A.N. presso il Centro Giovani, Grosseto<br />

“L’arte e il tempo”, organizzata dal Liceo <strong>Artisti</strong>co<br />

presso la pinacoteca comunale A. Modigliani, Follonica<br />

“Amore&dintorni 2.0”, presso la sala espositiva<br />

CEDAV, Grosseto<br />

“Parangolè”, presso il bar Nirvana, Grosseto<br />

“Commenti d’arte”, presso l’associazione AGAF,<br />

Grosseto<br />

“Picasso in tour” presso il centro commerciale Aurelia<br />

Antica, Grosseto<br />

“La città visibile” presso il Cassero senese, Grosseto<br />

“Ritratti e autoritratti nella maremma toscana”, organizzata<br />

dal liceo artistico in occasione <strong>della</strong> Notte<br />

<strong>della</strong> cultura presso la Camera di Commercio,<br />

Grosseto<br />

“Free expressions”, organizzata dall’ associazione<br />

AGAF in occasione <strong>della</strong> Notte <strong>della</strong> cultura, presso<br />

piazza Della Palma, Grosseto<br />

“MaremmArtExpò”, organizzata dall’associazione<br />

AGAF presso il chiostro del convento S. Francesco,<br />

Grosseto<br />

“Forme e colori”, presso l’associazione AGAF,<br />

Grosseto.<br />

77


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Enza Uda<br />

Via Mazzini, 77 - 58100 Grosseto<br />

Cell. 329 0678302 - enza.uda@hotmail.it<br />

Camminando sulla spiaggia, 2011, olio su tela, cm. 70x50<br />

Nata a Genova, vive e lavora a Grosseto. Da<br />

sempre appassionata di arte dopo un breve<br />

periodo giovanile pittorico, gli studi l’hanno<br />

portata in altro settore, salvo utilizzare il disegno nel<br />

lavoro di progettazione giardini a Milano. Amante<br />

<strong>della</strong> natura, trasferitasi in <strong>Maremma</strong> si è dedicata<br />

dapprima alla ceramica per poi passare completamente<br />

alla pittura ad olio,iniziando ad esporre in<br />

mostre collettive.<br />

“La sua esperienza nella progettazione di giardini,<br />

ha affinato in lei il gusto e l’armonia <strong>della</strong> composizione.<br />

Cromatismi forti e graffianti, che dimostrano<br />

anche una grande capacità di elaborazione del colore.<br />

Pennellate larghe, gettate sulla tela con grande<br />

immediatezza, accostandole l’una all’altra o sovrapponendole.<br />

Una pittrice appassionata, Enza, si immerge<br />

nelle tele totalmente diventando un tutt’uno<br />

con esse, trasformando anche soggetti semplici e<br />

all’apparenza banali, in preziosi frammenti di vita”.<br />

Cristina Mambrini<br />

78


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Monica Venturi<br />

Via <strong>della</strong> Repubblica, 4 - 58022 Follonica (GR)<br />

Cell. 333 2652141 - monicavenn@libero.it<br />

Senza titolo, 2010, olio su tela, cm. 50x70<br />

Nasce e vive a Follonica, dove lavora e dedica<br />

il tempo alla sua famiglia. Nonostante abbia<br />

iniziato a dipingere da pochi anni ha già partecipato<br />

a varie esposizioni locali.<br />

79


ARTISTI DELLA MAREMMA<br />

Patrizia Zuccherini<br />

Via Manciano, 10 - 58100 Grosseto<br />

Cell. 339 2357824 - patrizia.zuccherini@alice.it<br />

Tecniche sperimentali, 2011, olio su tela, cm. 60x45<br />

Curiosa e riservata Patrizia è una pittrice che<br />

trasmette nelle sue opere queste due peculiarità<br />

del suo carattere; infatti si denota una<br />

profonda voglia di ricerca, sia nella scelta variegata<br />

dei soggetti, che nell’esecuzione.<br />

Talvolta sono opere suggestive, enfatizzate da un<br />

alone di malinconia, figure indefinite inserite in paesaggi<br />

offuscati dalla nebbia, timide, rivolte verso<br />

l’orizzonte; ad altre colorate e rumorose con figure<br />

che vorticosamente danzano e fiori che fuoriescono<br />

da una gabbia di colori.<br />

Tecnicamente ricercate, con inserimento <strong>della</strong> materia,<br />

leggera, appena percepibile realizzate con<br />

pennellate impalpabili che rendono tutto l’insieme<br />

suggestivo.<br />

Opere che non passano inosservate, leggere, riservate,<br />

malinconiche, nello stesso tempo allegre, forti<br />

nei contrasti, ma sempre legate dalla gentilezza<br />

dei tratti.<br />

Patrizia fa si che nella sua arte non manchi la necessità<br />

di mettersi in gioco, affrontando sempre con<br />

disinvoltura e passione qualunque soggetto decida<br />

di trasferire sulla tela.<br />

Cristina Mambrini<br />

80


Nostalgia<br />

...Là in <strong>Maremma</strong> ove fiorìo<br />

la mia triste primavera,<br />

là rivola il pensier mio<br />

con i tuoni e la bufera:<br />

là nel cielo librarmi<br />

la mia patria a riguardar,<br />

poi co’l tuon vò sprofondarmi<br />

tra quei colli ed in quel mar.<br />

Giosuè Carducci<br />

ISBN 978-88-6039-300-5<br />

E 15,00 (IVA inclusa)

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