·VII CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE - Istat

*63
Prosp. 23. -
j -
CIRCOSCRIZIONI
MASCHI PER 1000 FEMMINE SECONDO L'ETÀ NELLE VARIE. CIRCOSCRIZIONI.
H4 I
I .. l-
,,-39 -'9
CLASSI D I E T À (*)
"" I ' ... I " .. I ,-I ,", I "" '." I " .. I ,,,'I·,..j ''''j'''' '." I ' ... I "" l'''' I , .. , I,'" , ,,,,1· ... l'',, I ,,··j· .. ·I·.,·
REGNO ••.•. . . 1034 IflB8 t086 1084 tfIB8 1084 944 929 9tJf 964 9IHJ 981 890 913 fII1 910 996 1/JU 9U 965 910 m to.l t
ITA.LIA SETTENTRIONALE • 1024 r022 1018 IO{l(} 1026 1034 960 g,2 935 975 ·974 975 906 980 963 983 z030 106" 900 942 968 1016 t094 rIZll
ITALIA CENTRALE 1033 1036 1035 1039 1046 1048 966 941 926 10°4 1023 10)1 920 10°7 looa 1°37 1°47 1°79 962 1020 1034 1056 1096 1094
ITAUA lIiERIDIONALE. 104% 1°50 1047 1039 1045 I041 890 873 813 889 946 956 824 917 891 896 9EO 938 9°9 947 5 1016 zo03 994 991 977 1018 982 9II 913 9°9
PIEMONTE. r030 1023 1008 10°9 IOII 10°7 988 938 924 949 939 935 897 942 930 944 999 105' 886 935 959 1019 U50 rx8 6
LIGURIA 1021 I022 1020 1013 1020 1°°7 981 986 roro 10'7 944 946 948 1010 10.5 979 959 1006 9IX 926 926 945 1057 109
°
r~OMBARDIA . 1018 1019 1015 1019 10:14 Ioa1 927 92S 936 979 983 978 925 gB5 967 990 1063 1096 887 92 5 961 1039 II36 n8 9
VENEZIA TRIDENTINA. Ioz3 IOIO - - - - I021 rOII
- - - - 855 934 - - - - 916 935 - - -
VENETO 1039 1023 1023 I030 I04° 1°44 910 933 873 960 99° 995 852 974 9II 969 1010 1031 891 939 940 97° 1003 101 I
VENEZIA GIUI.I4 E ZARA . 1025 IOl8 -- - - - III5 107' - - - - 877 973 - - - - 841 9°1 - - -
EMILIA . 1025 1027 1028 :10114 1036 I03{ 981 97" 997 gg8 1001 1014 952 1028 1°40 1°43 1°73 1083 957 1000 1°51 1070 IIoo II'
°
TOSCANA 1°31 1027 1028 10.5 1039 1°39 942 933 940 981 983 1007 -934 1020 1009 1034 1064 ZI05 969 1025 1059 I096 II56 II4
MARCHE 1033 104° 1042 1049 1055 1052 900 855 837 906 914 888 855 936 910 9·· 924 954 935 966 957 989 1013 IDI 9
UMBRIA. 1°37 1055 1°45 1056 1057 1060 987 932 93O 1032 1029 1018 gBo I047 1047 1086 1°47 1°77 IoB3 II4° U6I u66 1310
u8 6
LAZIO 1033 1040 I037 1°5° 1049 1061 1023 1023 98r
ABRUZZI E MOLISE. 1044 1048 1047 1°4° 1034 1035 821 7811 669
CAMPANIA 1040 1°50 1048 1035 1043 1034 915 9°7 853
PUGLI& • 1033 1049 1°40 104" 1°41 1°49 932 917 914
LUCANIA 1°42 1055 1°40 1038 1043 1°44 906 870 8.0
CALABRIE. 1054 1055 1°57 1°47 1067 1055 837 813 715
SICILIA. 1057 1082 1084 1069 1°57 Ioz9 948 936 951
SARD!l:GNA 1055 1058 1°51 1051 1056 I050 974 9I3 974
II24 I2211 u63 918 Ior8 1042 IIZ4 II!JiI II7· 930 992 98r 963 968 99
BI4 882 902 770 876 851 871 875 9°4 943 986 991 956 975 gli 3
9°0 963 973 837 914 900 9°3 936 961 874 9311 9#1 888 927 93 I
lQ02 999 988 g04 987 972 987 949 960 960 958 91ll/ 867 903 89 Il
853 892 934 838 925 841 797 822 894 868 889 842 796 870 Br
°
801 929 949 725 86. 814 823 878 916 889 946 918 858 880 876
1015 1°°5 986 887 996 I007 991 969 968 974 IOI9 980 894 8g6 888
1075 1078 1055 976 105° 1058 1°57 1096 IOg6 989 1009 988 990 1009 1003
(*) Esclusi i censiti di età ignota.
È anche opportuno avere nozione della proporzione
dei sessi nelle grandi classi di età, quale ebbe a verificarsi
nel Regno, nelle Ripartizioni geografiche e nei
Compartimenti, in ciascuno dei censimenti dal 1871 in
poi. A ciò risponde il Prosp. 23, dal quale risulta, anzitutto,
evidente, per tutte le epoche e circoscrizioni
considerate, un eccesso dei maschi sulle femmine per
la classe di età 0-14, come si verificava (Prosp. 21)
. per il 1931 nelle diverse categorie di Comuni.
N ella classe di età 15-39 sono invece le femmine
che quasi sempre prevalgono numericamente sui maschi;
le eccezioni (per l'Italia Centrale, per la Insulare
e per alcuni Compartimenti: Liguria, Emilia, Toscana,
Umbria, Puglie, Sicilia e Sardegna) si riferiscono generalmente
alle epoche più lontane, rispetto alle quali
la mascolinità diminuisce nell'insieme fino al I9II,
per poi risalire. In tale classe di età presentano pure
un eccesso di maschi la Venezia Tridentina, la Venezia
Giulia e Zara ed il Lazio, salvo che nel I9II.
Nella successiva classe di età, da 40 a 59 anni, si
ha, per il complesso del Regno, prevalenza di femmine,
tranne che nel 1871; ma parecchie eccezioni a tale
norma si verificano nelle singole circoscrizioni. Così
l'Italia Centrale ha sempre una mascolinità positiva,
meno che nel 1931; ed altrettanto accade per l'Emilia,
la Toscana, l'Umbria, il Lazio e la Sardegna.
Infine, anche nell'intervallo d'età 60-1.0 continuano
a prevalere numericamente le femmine, ma
le eccezioni sono specialmente numerose nelle due
date più lontane 1871 e 1881, e persistono, in alcune
circoscrizioni, anche per date più recenti: nell'Emilia
e nella Toscana fino al 1931 escluso; nell'Umbria
per tutto l'intervallo. Si può dire che in quest'ultimo
Compartimento si abbia quasi costantemente,
sia per le varie epoche che nei diversi intervalli
di età, un eccesso dei maschi sulle femmine; mentre
la Lucania ha costantemente avuto una notevole
inferiorità dell' elemento maschile di fronte a quello
femminile.
È appena il caso di avvertire che le fluttuazioni
nel rapporto di mascolinità che - fissata una circoscrizione
- si verificano in una stessa classe di età
da epoca ad epoca, oppure in una stessa epoca da
classe a classe di età, costituiscono il combinato effetto
della diminuzione della mortalità al crescere
delle età e al progredire del tempo, e dei movimenti