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Al ques<strong>it</strong>o<br />

“Se ci fosse la disponibil<strong>it</strong>à di<br />

un’area vasta<br />

ab<strong>it</strong>a<br />

nella zona in cui<br />

cosa sarebbe meglio costruire”<br />

Le risposte prevalenti sono<br />

un centro sportivo (42%)<br />

e un parco pubblico (36%);<br />

mentre solo al terzo posto<br />

troviamo un centro di<br />

ricerca<br />

ad alta tecnologia (34%),<br />

peraltro segu<strong>it</strong>o da<br />

un albergo<br />

o un residence<br />

e da un parcheggio.<br />

Anche il parco<br />

divertimenti supera<br />

una moderna area<br />

industriale (16%).<br />

casionalmente fa la cameriera o la commessa, lo studente che<br />

trascorre la stagione come bagnino e poi continua gli studi, il lavoratore<br />

dipendente a tempo indeterminato o il pensionato che<br />

in estate si dedicano ad attiv<strong>it</strong>à legate al turismo. Se deb<strong>it</strong>amente<br />

distribu<strong>it</strong>i e integrati nel corso dell’anno, i settori caratterizzati<br />

da stagional<strong>it</strong>à e precarietà, vengono percep<strong>it</strong>i<br />

come fonte di stabil<strong>it</strong>à. Le scuole scelte per poter accedere a<br />

questo settore saranno di impronta umanista, nelle quali non si<br />

apprende un mestiere specifico ma si ac<strong>qui</strong>siscono strumenti,<br />

ad esempio la conoscenza delle lingue straniere, da utilizzare in<br />

differenti amb<strong>it</strong>i lavorativi. L’industria, al contrario, risulta essere<br />

ancora lontana dall’interesse comune o, forse, meno visibile.<br />

Di conseguenza, le scuole tecniche in cui si dovrebbero formare<br />

i futuri impiegati e imprend<strong>it</strong>ori del settore, vengono penalizzate<br />

da una concezione errata delle possibil<strong>it</strong>à di inserimento lavorativo<br />

e cresc<strong>it</strong>a professionale. Si r<strong>it</strong>iene infatti che il mondo<br />

dell’industria sia rimasto alla sua versione ottocentesca<br />

con la catena di montaggio e i r<strong>it</strong>mi alienanti, rest<strong>it</strong>uendo<br />

inev<strong>it</strong>abilmente un’immagine negativa, antiquata e poco interessante.<br />

È anche difficile, talvolta, comprendere cosa producano<br />

alcune grandi imprese sul terr<strong>it</strong>orio: si tratta di realtà, magari<br />

di grande prestigio, ma rivolte a un pubblico settoriale, formato<br />

spesso da altrettante aziende, prive di un marchio riconoscibile<br />

nella grande distribuzione. In una società dei consumi come la<br />

nostra, questa caratteristica rende difficile la percezione della<br />

realtà industriale del terr<strong>it</strong>orio. Le opportun<strong>it</strong>à per un rilancio<br />

del settore industriale possono essere forn<strong>it</strong>e proprio dalla<br />

scienza e dalla tecnologia e, di conseguenza, dalla rivalutazione<br />

delle scuole tecnico-professionali. Lo sviluppo scientifico,<br />

infatti, viene visto in modo molto pos<strong>it</strong>ivo e potrebbe diventare<br />

un ponte tra l’industria, la scuola e la percezione del terr<strong>it</strong>orio.<br />

Eppure le facoltà scientifiche e gli stessi ist<strong>it</strong>uti tecnici vengono<br />

consigliati con maggior frequenza di quanto non siano effettivamente<br />

scelti, la tecnologia viene vista con favore soprattutto<br />

quando si traduce in beni di consumo innovativi e in servizi alla<br />

persona, molto meno come componente qualificante del tessuto<br />

produttivo locale.<br />

Tra gli intervistati sono i giovani a risultare i più interessati allo<br />

sviluppo delle capac<strong>it</strong>à produttive e culturali della provincia, i<br />

primi a considerare proprio la scienza e la tecnologia come fattori<br />

capaci di aumentare la ricchezza del terr<strong>it</strong>orio e di migliorare<br />

la qual<strong>it</strong>à della v<strong>it</strong>a. L’industria, pertanto, dovrebbe puntare<br />

sulla comunicazione delle sue reali dimensioni e funzioni<br />

per attrarre nuovi e giovani talenti e, attraverso la scienza<br />

e la tecnologia, mostrare la capac<strong>it</strong>à di generare ricchezza.<br />

Ai giovani sarà così offerta l’opportun<strong>it</strong>à di restare nella loro<br />

terra per rendere provincia di Savona un’areacompet<strong>it</strong>iva oltre<br />

che gradevole, in cui trovare senso e conferire valore alle proprie<br />

esperienze di v<strong>it</strong>a.<br />

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