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Anticorpo monoclonale - Biotecnologie

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ANTICORPI<br />

Il termine anticorpo si riferisce alla proprietà di riconoscere in maniera specifica i “corpi<br />

estranei” (antigeni).<br />

H<br />

L<br />

Fab<br />

Fab<br />

H<br />

L<br />

Fc<br />

Vari frammenti proteici degli anticorpi possono essere utilizzabili in diverse circostanze e<br />

vengono prodotti individualmente mediante proteolisi enzimatica oppure con le tecniche del<br />

DNA ricombinante. Le piccole dimensioni migliorano le proprietà di diffusione e penetrazione<br />

(es. marcatori tissutali).<br />

Modifiche post-traduzionali e ponti disolfuro sono fondamentali per l’attività delle molecole<br />

anticorpali quindi è importante la modalità di produzione e purificazione degli anticorpi stessi.


… GLOSSARIO<br />

Antisiero policlonale: miscela eterogenea di anticorpi che si trova nel siero derivato da un<br />

animale immunizzato.<br />

<strong>Anticorpo</strong> <strong>monoclonale</strong>: anticorpo prodotto da una linea cellulare clonale in coltura. Ben<br />

definito e con caratteristiche prevedibili.<br />

Anticorpi umanizzati: anticorpi murini in cui molte sequenze di topo sono sostituite con<br />

omologhe sequenze umane al fine di ridurre l’immunogenicità degli anticorpi monoclonali<br />

nell’uomo.


PRODUZIONE DI ANTICORPI POLICLONALI


PRODUZIONE DI ANTICORPI MONOCLONALI.<br />

Tipizzazione tissutale<br />

Reagenti precisi<br />

per ricerca<br />

Analisi sierologiche<br />

Manipolazione<br />

risposte immunitarie<br />

Trattamento malattie<br />

autoimmuni<br />

Applicazioni<br />

degli anticorpi monoclonali<br />

Diagnosi ed epidemiologia<br />

agenti infettivi<br />

Identificazione dei prodotti<br />

dei geni oncogeni<br />

Potenziamento del<br />

rigetto tumorale<br />

Diagnostica tumori e<br />

metastasi in vivo<br />

Purificazione sostanZe<br />

presenti in microquantità<br />

Le potenziali applicazioni degli anticorpi monoclonali rappresentano ad oggi uno dei settori<br />

cardini delle biotecnologie, che possono essere ulteriormente sviluppate mediante le tecniche da<br />

DNA ricombinante grazie alla produzione di anticorpi con nuove funzioni effettrici, i cosidetti<br />

immunoconiugati .


Anticorpi monoclonali umanizzati vs Anticorpi monoclonali murini<br />

Perchè un anticorpo <strong>monoclonale</strong> sviluppi appieno il suo potenziale terapeutico sull'uomo, è<br />

indispensabile che sia di origine umana. Questo ovviamente perchè l'anticorpo è esso stesso<br />

un antigene.<br />

Anticorpi monoclonali murini → complessa risposta anti-topo (produzione HAMA) → ↓<br />

potenziale terapeutico e fenomeni di ipersensibiblità nell’uomo → no immunoterapia!<br />

Strategia → anticorpi chimerici uomo-topo, prodotti per ricombinazione a livello genico dei<br />

domini variabili murini, corrispondenti alla specificità selezionata, con domini costanti umani<br />

→ anticorpi umanizzati → scelta dell’isotipo a seconda dell'utilizzo clinico e nessuna risposta<br />

immunitaria della regione costante umana → produzione laboriosa e richieste grandi quantità.


PRODUZIONE DI ANTICORPI MONOCLONALI DA IBRIDOMI<br />

Topo inoculato con l’antigene<br />

opportuno<br />

Plasmacellule<br />

isolate dalla<br />

milza<br />

Cellule di mieloma<br />

coltivate in vitro<br />

Fusione cellulare in<br />

presenza di PEG<br />

Selezione e<br />

clonaggio degli<br />

ibridomi milzamieloma<br />

Cloni che<br />

producono<br />

un unico tipo di<br />

anticorpo<br />

Anticorpi<br />

monoclonali<br />

dal terreno di<br />

coltura


LINEE CELLULARI DI MIELOMA<br />

• Nessuna produzione immunoglobuline.<br />

• Mancata espressione del gene per l’enzima HGPRT<br />

(ipoxantina guanina fosforibosil transferasi) coinvolto<br />

nel metabolismo dei nucelotidi.


•SELEZIONE DEGLI IBRIDOMI<br />

E’ necessario creare condizioni di coltura in cui solo gli ibridomi<br />

siano capaci di sintetizzare il DNA.<br />

↓<br />

SISTEMA HAT (ipoxantina-aminopterina-timidina)<br />

Condizioni di coltura in cui solo le cellule ibride riescono a<br />

sintetizzare il DNA e percio' ad andare incontro a divisioni<br />

cellulari. Le cellule non ibride sono incapaci di sintetizzare DNA e<br />

vanno perse. La sintesi di DNA è condizionata alla presenza di<br />

NTP (deossipurin- e pirimidin- trifosfati) sintetizzati a partire dai<br />

rispettivi monofosfati.<br />

I NTP si formano da:<br />

SINTESI DE NOVO → dai precursori più semplici<br />

VIE DI SALVATAGGIO → gli enzimi riciclano purine e pirimidine<br />

prodotte dalla degradazione di DNA e RNA.


HAT: H=ipoxantina<br />

L'ipoxantina è usata come una sorgente esterna di purine poichè essa è fosforilata dall'enzima<br />

ipoxantina guanina fosforibosil transferasi (HGPRT) a formare IMP che, alternativamente, può<br />

essere convertito a AMP e GMP.<br />

(HGPRT)<br />

Enzima assente nelle cells mieloma<br />

↓<br />

Unica via = sintesi de novo dei nucleotidi<br />

(IMP)<br />

↓<br />

↓<br />

AMP,GMP


HAT: A= aminopterina<br />

L'aminopterina blocca tutte le reazioni dell'enzima diidrofolato reduttasi che è coinvolto nella<br />

sintesi de novo di IMP (e di qui tutte le purine) e anche nella metilazione di dUMP a formare<br />

dTMP. Di conseguenza, la cellula diventa completamente dipendente dalla via di salvataggio per<br />

produrre i trifosfati purinici e pirimidinici per la sintesi del DNA.<br />

•METILAZIONE dUMP A dTMP<br />

dUMP<br />

Timidilato Sintasi<br />

dTMP<br />

PLP DHPR × ← Aminopterina<br />

•SINTESI DE NOVO IMP E PURINE<br />

Tetraidrofolato<br />

↓ (coenzima)<br />

↓<br />

↓<br />

AMP←IMP→GMP


HAT: T=timidina<br />

La timidina usata come sorgente esterna, è fosforilata dalla timidina chinasi (TK) per<br />

formare TMP.<br />

TK<br />

→<br />

+ ATP<br />

+ ADP<br />

TK: timidina chinasi<br />

Timidina<br />

TMP


… riepilogando<br />

Le cellule ibride formate per fusione di plasmacellule con cellule di mieloma hanno la sintesi de<br />

novo bloccata da aminopterina ma grazie ai cromosomi di topo hanno l'HGPRT e possono<br />

recuperare le purine per formare purin monofosfati dall'ipoxantina, e grazie a TK possono<br />

sintetizzare dalla timidina i pirimidin monofosfati. Quindi solo queste cellule ibride riescono a<br />

crescere e a dividersi in presenza di HAT.<br />

HGPRT<br />

MUOIONO<br />

in HAT<br />

Cell Mieloma Milza-mieloma Cell Milza<br />

Le plasmacellule<br />

MUOIONO<br />

per apoptosi<br />

SOPRAVVIVONO<br />

solo le cell IBRIDE<br />

che hanno ricevuto dal topo<br />

il gene per l’enzima HGPRT


Es. ELISA<br />

Verifica della positività<br />

1. Titolo anticorpale basso: nuova<br />

immunizzazione<br />

2. Titolo anticorpale alto: propagazione ibridomi


Sistemi selettivi per l’isolamento di ibridomi:<br />

clonaggio su feeder layer<br />

Scopo = ottenimento di colture cellulari provenienti dall’espansione<br />

clonale di una singola cellula.<br />

Feeder layer: Cellule di supporto (es. macrofagi murini) con la funzione<br />

di condizionare il terreno di coltura e permettere la crescita di ibridomi in<br />

condizioni di bassa concentrazione.<br />

•Clonaggio in agar<br />

•Clonaggio in diluizione limite


Sistemi selettivi per l’isolamento di ibridomi:<br />

clonaggio su feeder layer in agar<br />

Semina su agar di singole cellule di ibridoma (diluizioni) con la<br />

propagazione dei singoli cloni visualizzati al microscopio. Ottenuta la<br />

crescita clonale per stratificazione con antisiero specifico si formerà un<br />

immunoprecipitato intorno ai singoli cloni che ne consentirà il prelievo.


Sistemi selettivi per l’isolamento di ibridomi:<br />

clonaggio su feeder layer in diluizione limite<br />

Mediante microscopia in piastre a 96 pozzetti il clone madre è diluito<br />

(circa 60 cells per piastra ossia 1-5 cells per pozzetto) e distribuito. Dopo<br />

3 giorni si osserva la presenza di piccoli cloni di cellule di ibridomi in<br />

ciascun singolo pozzetto (elevata possibilità di origine dei cloni da<br />

un’unica cellula).


PRODUZIONE DI ANTICORPI MONOCLONALI DA COLTURE<br />

DI CELLULE ANIMALI


PRODUZIONE DI ANTICORPI MONOCLONALI DA COLTURE<br />

DI CELLULE ANIMALI<br />

1. Immunizzazione dell’animale con l’antigene specifico<br />

2. Formazione e selezione degli ibridomi (mieloma cells/milza cells)<br />

1. Terreno HAT<br />

2. Crescita 10-14 giorni (sopravvivenza dei soli ibridomi)<br />

3. Trasferimento in coltura –HAT<br />

3. Identificazione delle cellule ibride che producono l’anticorpo specifico<br />

1. Immunodosaggio (ELISA assay)<br />

2. Isolamento degli ibridomi (feeder layer)<br />

3. Ottenimento dei cloni (immunodosaggio finale) e mantenimento dei cloni<br />

4. Fermentazione degli ibridomi


TERRENO HAT<br />

H:<br />

IPOXANTINA<br />

Substrato enzima<br />

HGPRT<br />

Attivazione<br />

“via di salvataggio”<br />

A:<br />

AMINOPTERINA<br />

Inibitore enzima<br />

DHPR<br />

Blocco<br />

“sintesi de novo”<br />

T:<br />

TIMIDINA<br />

Substrato enzima<br />

TK<br />

Attivazione<br />

“via di salvataggio”<br />

IMP<br />

TMP<br />

AMP<br />

GMP<br />

Conclusioni:<br />

1. L’Aminopterina blocca la sintesi de novo unica via attiva per la<br />

sintesi del DNA nelle cellule di mieloma (HGPRT difettose)<br />

che quindi non crescono;<br />

2. Ipoxantina e Timidina rappresentano le fonti esterne delle via di<br />

salvataggio per la sintesi del DNA consentendo la crescita<br />

selettiva delle cellule di ibridoma.

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