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Scheda 6 - Comune di Sedriano

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P.G.T. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong><br />

Schede <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduazione dei nuclei ed e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> interesse storico<br />

COMUNE DI SEDRIANO<br />

PROVINCIA DI MILANO<br />

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO<br />

SCHEDE DI INDIVIDUAZIONE DEI NUCLEI<br />

ED EDIFICI DI INTERESSE STORICO<br />

E<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> Via De Amicis angolo Via Magenta<br />

Fg. 4 mapp. 349 – 350 – 351 – 353<br />

SCHEDA N. 6<br />

Responsabile indagine storica:<br />

Avv. Giorgio Bonamassa<br />

Amministrazione comunale<br />

Sindaco<br />

Responsabile del Proce<strong>di</strong>mento<br />

Procedura amministrativa:<br />

ADOZIONE DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE N. ………. DEL…………………..<br />

APPROVAZIONE DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE N. ……. DEL………...…….<br />

Responsabile indagine storica: Avv. Giorgio Bonamassa Pagina 1 <strong>di</strong> 6


P.G.T. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong><br />

Schede <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduazione dei nuclei ed e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> interesse storico<br />

SCHEDA N. 6<br />

EDIFICI DI VIA DE AMICIS ANGOLO VIA MAGENTA<br />

FG. 4 MAPPALI 349 – 350 – 351 – 353<br />

Descrizione<br />

E<strong>di</strong>ficio a corte a due piani fuori terra. Distribuzione a ballatoio. Schema tipologico delle<br />

cascine del circondario. Aperture incongrue dei prospetti interni ed esterni hanno snaturato<br />

la compostezza originaria. La copertura è in coppi <strong>di</strong> cotto.<br />

Destinazione d’uso<br />

assentita<br />

Residenza, commercio al dettaglio contenuto nel 5% della SLP totale<br />

Prescrizioni<br />

Lungo il fronte <strong>di</strong> Via De Amicis e Via Magenta manutenzione or<strong>di</strong>naria della facciata,<br />

degli infissi e degli sporti<br />

Mantenimento delle gronde e delle altezze esistenti<br />

Ripristino della facciata con recupero delle aperture commerciali ancora riconoscibili<br />

senza ulteriore autorizzazione per nuove luci<br />

Interno del fabbricato:<br />

e<strong>di</strong>ficio interno su due livelli<br />

è assentito l’intervento <strong>di</strong> manutenzione straor<strong>di</strong>naria con obbligo <strong>di</strong> recupero<br />

dell’impianto a ballatoio quale <strong>di</strong>stribuzione storica dell’impianto cascinale del fabbricato<br />

Per i corpi e<strong>di</strong>lizi insistenti al mapp. 350 sono assentiti interventi <strong>di</strong> manutenzione<br />

straor<strong>di</strong>naria, cambio <strong>di</strong> destinazione d’uso ai soli fini residenziali<br />

È espressamente vietato l’utilizzo delle coperture (sottotetti) ai fini abitativi, non sono<br />

altresì consentite luci o vedute nelle falde del tetto<br />

Il colore delle facciate esterne e delle superfici interne alle corti e fabbricati deve essere<br />

concordato con l’U.T.C.. È fatto obbligo per tutti gli interventi il mantenimento del colore<br />

stabilito dall’U.T.C. che deve essere unitario per tutte le facciate.<br />

Avvertenza:<br />

i mappali n. 347, 348 lungo il fronte che affaccia sulla corte n. 346 del presente compen<strong>di</strong>o<br />

immobiliare devono mantenere il rispetto del restauro conservativo con il solo <strong>di</strong>ritto ad<br />

aprire le finestre storiche, cioè riconoscibili, tamponando quelle non coerenti con l’or<strong>di</strong>ne<br />

e il <strong>di</strong>segno delle facciate. I colori e gli intonaci colorati delle pareti dovranno risultare<br />

coerenti con le coloriture determinate per l’intero compen<strong>di</strong>o insistente sulla corte mapp.<br />

n. 346.<br />

Categorie degli<br />

interventi costruttivi<br />

Nel rispetto delle prescrizioni assegnate sono ammissibili:<br />

INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA<br />

Consistono nelle opere riguardanti il consolidamento, il rinnovamento e la sostituzione <strong>di</strong><br />

parti anche strutturali degli e<strong>di</strong>fici, la realizzazione ed integrazione dei servizi igienico<br />

sanitari e tecnologici, nonché le mo<strong>di</strong>ficazioni dell’assetto <strong>di</strong>stributivo <strong>di</strong> singole unità<br />

immobiliari.<br />

Sono <strong>di</strong> manutenzione straor<strong>di</strong>naria anche gli interventi che comportino la trasformazione<br />

<strong>di</strong> una singola unità immobiliare in due o più unità immobiliari o l’aggregazione <strong>di</strong> due o<br />

più unità immobiliari in un’unità immobiliare. Gli interventi <strong>di</strong> manutenzione straor<strong>di</strong>naria<br />

non prevedono ne consentono, in via assoluta, l’alterazione dei volumi.<br />

Prescrizioni costruttive<br />

specifiche<br />

Nel rispetto delle Norme descritte nel Piano delle Regole si integrano le seguenti<br />

prescrizioni:<br />

DEUMIDIFICAZIONE<br />

Responsabile indagine storica: Avv. Giorgio Bonamassa Pagina 2 <strong>di</strong> 6


P.G.T. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong><br />

Schede <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduazione dei nuclei ed e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> interesse storico<br />

In linea generale è ammessa la formazione <strong>di</strong> vespai aerati per eliminare l'umi<strong>di</strong>tà <strong>di</strong><br />

risalita nelle murature e seminterrati, purché non sia alterato il rapporto tra e<strong>di</strong>ficio e<br />

terreno circostante.<br />

MURI MAESTRI E PILASTRI. TAMPONAMENTI<br />

Ove sia necessario intervenire su strutture degradate e/o sconnesse, restauro <strong>di</strong> canne<br />

fumarie, chiusura <strong>di</strong> porte e finestre è ammesso lo smontaggio e il rimontaggio degli<br />

elementi esistenti. Eventuali parti mancanti <strong>di</strong> muratura sono altresì da integrare me<strong>di</strong>ante<br />

impiego <strong>di</strong> materiali dello stesso tipo degli esistenti in opera, murati e stuccati in modo<br />

congruo all'esistente.<br />

Qualora si presentino stati <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssesto o fessurazioni, modeste gonfiature e strapiombi tali<br />

da non rendere necessario interventi <strong>di</strong> sostituzione o il consolidamento complessivo<br />

dell'e<strong>di</strong>ficio, sono ammessi legamenti con catene metalliche secondo la normale pratica<br />

e<strong>di</strong>lizia. La <strong>di</strong>sposizione e l'evidenza o meno <strong>di</strong> tali strutture, comprese le placche <strong>di</strong><br />

ancoraggio, sarà determinata dalle caratteristiche degli ambienti interessati e dalla<br />

composizione delle facciate esterne. Eventuali strutture <strong>di</strong> consolidamento, anche in<br />

rapporto alle prescrizioni antisismiche, saranno inserite all'interno o all'esterno, affiancate,<br />

in parte o in tutto, alla muratura, valutando le caratteristiche architettoniche dell'e<strong>di</strong>ficio,<br />

dunque l'opportunità <strong>di</strong> renderle più o meno visibili.<br />

REALIZZAZIONI DI APERTURE ESTERNE<br />

E' prescritto il mantenimento <strong>di</strong> tutte le aperture esterne nella forma e <strong>di</strong>sposizione<br />

esistente, ad esclusione <strong>di</strong> aperture incongrue con la composizione della facciata. E'<br />

ammessa la riapertura <strong>di</strong> finestre tamponate appartenenti all'assetto originario <strong>di</strong> facciata.<br />

Nel caso <strong>di</strong> facciate riconfigurate con interventi successivi, è ammessa la riapertura <strong>di</strong><br />

finestre tamponate appartenenti alla stesura originaria, solo nel caso in cui venga raggiunta<br />

una precisa composizione architettonica congrua con il tipo e<strong>di</strong>lizio. Nuove aperture<br />

possono essere introdotte, sempre in relazione ad una precisa composizione <strong>di</strong> facciata,<br />

solo se necessarie all'adeguamento igienico-tecnologico dell'e<strong>di</strong>ficio. In questo caso, le<br />

nuove aperture, dovranno avere <strong>di</strong>mensioni e forme convenienti rapportate alle esistenti.<br />

Le soglie, i davanzali e eventuali riquadri <strong>di</strong> porte e finestre, saranno realizzati con<br />

materiali come gli esistenti in opera, o -secondo la tra<strong>di</strong>zione- omessi. Nel caso <strong>di</strong><br />

deterioramento delle facciate, generalmente causato dall'assenza <strong>di</strong> davanzali con<br />

gocciolatoio, è ammessa la sostituzione o l'installazione <strong>di</strong> tali elementi in materiale, come<br />

per le soglie e riquadri, idoneamente trattato.<br />

SCALE<br />

La struttura e i materiali delle scale originarie o che presentino caratteristiche tipologiche,<br />

saranno conservati e quin<strong>di</strong> restaurati e consolidati; in caso <strong>di</strong> sostituzioni o integrazioni,<br />

saranno impiegati materiali analoghi a quelli in opera.<br />

Non è ammessa la formazione <strong>di</strong> nuove scale esterne, ma è ammessa la ricostruzione <strong>di</strong><br />

documentate scale preesistenti.<br />

Non sono ammesse nuove scale interne quando ciò comporti il taglio <strong>di</strong> volte, travature<br />

portanti o <strong>di</strong> soffitti lignei quando questi rivestano caratteristiche <strong>di</strong> pregio.<br />

STRUTTURE ORIZZONTALI<br />

Non è ammessa la traslazione <strong>di</strong> quota dei solai, ad eccezione del piano terra, che può<br />

essere rialzato per adeguamenti igienico-sanitari, fino ad un massimo <strong>di</strong> cm 30.<br />

SOLAI IN LEGNO A VISTA<br />

I nuovi solai o le integrazioni, dovranno essere realizzati con la stessa tecnica <strong>di</strong> quelli<br />

esistenti, dove sia necessario il loro rifacimento, ciò avverrà con la conservazione delle<br />

eventuali volte dove esistenti e recuperabili.<br />

Non è ammessa la sostituzione con solai latero-cementizi o con travature metalliche.<br />

Il consolidamento dei solai lignei esistenti potrà avvenire, dopo la rimozione <strong>di</strong> pavimento<br />

e caldana, me<strong>di</strong>ante la formazione <strong>di</strong> una soletta (sopra il tavolato) <strong>di</strong> calcestruzzo<br />

collegata con opportuni connettori all'estradosso delle travi lignee esistenti ed abili. Tale<br />

proce<strong>di</strong>mento potrà essere integrato, preventivamente, con cordoli perimetrali e<br />

ammorsamenti nei muri portanti e con l'inserimento, se del caso in relazione ai carichi ed<br />

alle luci, <strong>di</strong> profilati metallici all'estradosso delle travature lignee principali.<br />

TERRAZZI ED ALTRE STRUTTURE AGGETTANTI<br />

Responsabile indagine storica: Avv. Giorgio Bonamassa Pagina 3 <strong>di</strong> 6


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Schede <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduazione dei nuclei ed e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> interesse storico<br />

Non è ammessa la nuova costruzione <strong>di</strong> terrazzi ed altri elementi aggettanti. Per quelli<br />

esistenti sarà valutata preventivamente la congruità con una precisa composizione <strong>di</strong><br />

facciata.<br />

LA STRUTTURA<br />

Saranno conservate sia la tecnica costruttiva che i materiali originari, comprese cornici <strong>di</strong><br />

gronda e gli elementi originari esistenti quali: abbaini, comignoli, logge, ecc.<br />

Le superfetazioni saranno demolite. Non sono ammesse traslazioni <strong>di</strong> quota delle<br />

coperture, salvo maggiori spessori per la creazione <strong>di</strong> strati isolanti e impermeabilizzanti.<br />

Quando si rendesse necessario un consolidamento strutturale con creazione <strong>di</strong> cordoli <strong>di</strong><br />

coronamento dei muri portanti, questi saranno ricavati nella quota esistente attuale.<br />

Rifacimenti e sostituzioni impiegheranno tecniche e materiali analoghi a quelli originari in<br />

opera.<br />

Le capriate in legno potranno essere rinforzate, se necessario, con catene o tiranti metallici.<br />

In caso <strong>di</strong> gravi deterioramenti è ammessa la loro sostituzione con tecniche e materiali<br />

analoghi agli originari e tra<strong>di</strong>zionali.<br />

La pendenza <strong>di</strong> falda originaria dovrà essere mantenuta.<br />

IL MANTO DI COPERTURA<br />

E' prescritto l'uso <strong>di</strong> coppi o embrici tra<strong>di</strong>zionali in tutto simili a quelli <strong>di</strong> prevalente uso<br />

locale e tra<strong>di</strong>zionale. L'eventuale sostituzione, parziale o totale, dovrà rispettare la stessa<br />

prescrizione sopra descritta.<br />

Sono sempre escluse coperture, totali o parziali, in fibrocemento, lamiere metalliche,<br />

tegole in cemento colorato e tegole <strong>di</strong> forme e materiali <strong>di</strong>versi da quelli <strong>di</strong> uso prevalente<br />

locale e tra<strong>di</strong>zionale.<br />

L'installazione <strong>di</strong> pannelli solari o fotovoltaici è ammessa in modo da non alterare la<br />

percezione dell'assetto originario dell'e<strong>di</strong>ficio.<br />

COMIGNOLI<br />

I comignoli saranno conservati o ripristinati nelle forme originali, anche a copertura <strong>di</strong><br />

nuove canne fumarie prefabbricate.<br />

I nuovi comignoli saranno in cotto, in muratura a vista, in laterizio o refrattario intonacati,<br />

in tutto congrui ai caratteri dell'e<strong>di</strong>ficio.<br />

Non è ammesso l'uso <strong>di</strong> elementi in cemento. Per gli sfiati delle esalazioni è prescritto<br />

l'uso <strong>di</strong> apparecchi aeratori e comignoli in cotto.<br />

APERTURE IN FALDA<br />

Non sono ammesse aperture o interruzioni nelle falde <strong>di</strong> copertura (terrazzi, ecc.), fatta<br />

eccezione per lucernari <strong>di</strong> illuminazione del sottotetto ed ispezione alla copertura.<br />

GRONDE<br />

Le gronde manterranno forma, materiali, configurazione ed aggetto delle preesistenti.<br />

ADEGUAMENTO DEI SERVIZI TECNOLOGICI<br />

E' sempre ammessa l'installazione <strong>di</strong> impianti igienico-sanitari, <strong>di</strong> cucine, impianti <strong>di</strong><br />

riscaldamento, impianto idrico e <strong>di</strong> impianto elettrico.<br />

Il rifacimento <strong>di</strong> servizi igienico-sanitari non è ammesso quando questi siano ricavati con<br />

occupazione <strong>di</strong> logge o con formazione <strong>di</strong> superfetazioni improprie.<br />

Nuovi servizi igienici saranno collocati nelle parti marginali e <strong>di</strong> scarso interesse<br />

dell'e<strong>di</strong>ficio per non alterare le caratteristiche dell'impianto tipologico originario. Le<br />

colonne degli scarichi e per l'aerazione forzata non taglieranno volte o travature dei solai<br />

lignei. Per quanto possibile tali canalizzazioni saranno confinate negli angoli dei vani<br />

senza l'esecuzione <strong>di</strong> tracce murarie.<br />

Cavi elettrici o altre tubazioni per impianti posti nelle facciate dovranno essere incassati<br />

sotto traccia. Qualora ciò non fosse possibile senza danneggiare murature o decoro <strong>di</strong><br />

facciata, ovvero per <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> Enti erogatori o per norme <strong>di</strong> sicurezza, queste<br />

canalizzazioni saranno collocate alle estremità delle facciate o in corrispondenza <strong>di</strong><br />

pluviali, lungo le gronde, le eventuali fasce marcapiano, le cornici ed ogni altro elemento<br />

utile a mascherare al meglio gli impianti. Si dovrà evitare in ogni caso l'attraversamento<br />

libero in facciata.<br />

L'installazione <strong>di</strong> impianti idrici, elettrici e <strong>di</strong> riscaldamento e delle relative <strong>di</strong>stribuzioni,<br />

avverrà evitando tracce sul paramento esterno dei muri perimetrali.<br />

Responsabile indagine storica: Avv. Giorgio Bonamassa Pagina 4 <strong>di</strong> 6


P.G.T. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong><br />

Schede <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduazione dei nuclei ed e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> interesse storico<br />

Sono ammessi impianti <strong>di</strong> ascensore o montacarichi per il superamento delle barriere<br />

architettoniche; la loro collocazione avverrà in modo da non alterare il meccanismo<br />

<strong>di</strong>stributivo e l'assetto originari dell'e<strong>di</strong>ficio.<br />

FINITURE E MATERIALI<br />

Finiture e materiali originari dell'e<strong>di</strong>ficio dovranno essere conservati, quin<strong>di</strong> saranno<br />

salvaguardati e conservati dove sia possibile.<br />

ELEMENTI ARCHITETTONICI<br />

Cornici <strong>di</strong> gronda, zoccolature, portali, cornici e davanzali <strong>di</strong> porte e finestre, terrazze,<br />

balconi e ringhiere, loggiati, colonnati, capitelli, scale, tabernacoli, comignoli, ecc. saranno<br />

restaurati e restituiti al loro aspetto originale.<br />

Nel ripristino e rifacimento <strong>di</strong> facciate saranno eliminati i materiali incongrui. Le inferriate<br />

<strong>di</strong> sicurezza per porte e finestre <strong>di</strong> piano terra saranno metalliche ed improntate alla<br />

massima semplicità nel rispetto dei <strong>di</strong>segni tra<strong>di</strong>zionali.<br />

FACCIATE ED INTONACI<br />

E' ammessa la finitura delle pareti esterne costituita da intonaci condotti “senza guide”<br />

adattandosi all'andamento della muratura, oppure con rabbocco a raso del sasso o mattone<br />

o con semplice arriccio.<br />

E' prescritto l'uso <strong>di</strong> intonaci con malta <strong>di</strong> calce e con caratteristiche <strong>di</strong> permeabilità<br />

all'acqua ed al vapore, che consentano buona manutenzione, buona elasticità ed<br />

assorbimento degli sbalzi termici, consentano dunque buona traspirabilità delle murature.<br />

Nel caso <strong>di</strong> rifacimento, totale o parziale, dell'intonaco <strong>di</strong> facciata non è ammesso l'uso <strong>di</strong><br />

intonaci plastici, né l'uso <strong>di</strong> materiali con grana <strong>di</strong> marmo a basi plastiche o resinose, né<br />

l'applicazione <strong>di</strong> rivestimenti <strong>di</strong> qualsiasi tipo.<br />

Non è ammessa l'evidenziazione in facciata <strong>di</strong> porzioni <strong>di</strong> muratura a vista, archi o bugne<br />

angolari.<br />

COLORITURE<br />

Le tinteggiature delle pareti esterne intonacate saranno realizzate con i colori tra<strong>di</strong>zionali<br />

precisati dall'Amministrazione Comunale con apposito Piano del Colore; in assenza <strong>di</strong><br />

questo ci si rifarà alle <strong>di</strong>verse gamme prevalenti <strong>di</strong> colori tra<strong>di</strong>zionali del luogo per<br />

conseguire un congruo inserimento paesistico dell'e<strong>di</strong>ficio.<br />

Non è ammesso l'uso <strong>di</strong> colori sintetici o lavabili.<br />

Gli e<strong>di</strong>fici con coloritura originaria saranno ripristinati con tali tonalità <strong>di</strong> colore o<br />

comunque rifacendosi a quanto descritto nel primo capoverso. Lo stesso avverrà per gli<br />

e<strong>di</strong>fici che non presentino coloriture o tracce <strong>di</strong> coloriture originarie.<br />

Per inferriate, ringhiere e tutte le parti metalliche sono ammesse coloriture a smalto o<br />

ferromicacee nei colori verde scuro, nero o marrone.<br />

Non è ammessa la tinteggiatura parziale della facciata <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio. La coloritura <strong>di</strong> una<br />

facciata appartenente a <strong>di</strong>versi proprietari dovrà avvenire uniformemente e nello stesso<br />

tempo, procedendo in modo omogeneo e completo.<br />

Non è consentito tinteggiare terrecotte e pietre naturali, così come tutti quegli elementi<br />

dell'apparato decorativo <strong>di</strong> facciata che, originariamente, non fossero colorati né patinati.<br />

INFISSI ESTERNI<br />

Qualora non siano ripristinabili quelli esistenti, i serramenti esterni saranno in legno nelle<br />

sezioni, sagome e partiture tra<strong>di</strong>zionali, trattati al naturale con opportune pitture trasparenti<br />

o verniciati nei colori bianchi o grigio. Altri colori potranno essere valutati dall'UTC.<br />

Non è ammesso l'uso <strong>di</strong> infissi in plastica, alluminio o ferro zincato a vista.<br />

La specchiatura delle vetrate sarà a lastra intera.<br />

DISPOSITIVI DI OSCURAMENTO<br />

Sono ammessi <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> oscuramento ad anta esterna o “scuretti” interni. Saranno<br />

realizzati in legno nelle sezioni, sagome e partiture tra<strong>di</strong>zionali, trattati al naturale con<br />

opportune pitture trasparenti o verniciati nei colori verde scuro o marrone. Altri colori<br />

potranno essere valutati dall'UTC.<br />

Non sono ammessi avvolgibili <strong>di</strong> qualsiasi materiale né teli avvolgibili esterni.<br />

PORTE ESTERNE<br />

Responsabile indagine storica: Avv. Giorgio Bonamassa Pagina 5 <strong>di</strong> 6


P.G.T. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong><br />

Schede <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduazione dei nuclei ed e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> interesse storico<br />

Le porte esterne sono ammesse nelle forme tra<strong>di</strong>zionali, ovvero con specchiature o<br />

pannelli, a superficie unita o a gran<strong>di</strong> doghe. Saranno in legno trattato conformemente a<br />

quanto descritto per i <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> oscuramento e gli infissi esterni.<br />

Non è ammessa la formazione <strong>di</strong> tettoie o pensiline sulla pubblica via.<br />

I portoni <strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> servizio, autorimesse, ecc. saranno realizzati in legno o metallo<br />

verniciati nei colori in<strong>di</strong>cati.<br />

Le aperture e le vetrine <strong>di</strong> pubblici esercizi saranno mantenute a filo interno della bucatura.<br />

I materiali ammessi sono: legno, metallo con profilati in ferro-finestra, verniciati nei colori<br />

ammessi. Sono consentite specchiature senza telaio. Oltre all'uso <strong>di</strong> cristalli<br />

antisfondamento, sono ammesse cancellate e recinzioni metalliche a semplice <strong>di</strong>segno,<br />

verniciate nei colori in<strong>di</strong>cati.<br />

CANALI DI GRONDA E PLUVIALI<br />

I canali saranno configurati secondo la sagoma tra<strong>di</strong>zionale, generalmente semicircolare, i<br />

pluviali a sezione circolare.<br />

Il materiale ammesso è lamiera <strong>di</strong> rame.<br />

I pluviali saranno inseriti nelle murature ed allacciati alla rete <strong>di</strong> smaltimento secondo il<br />

Regolamento E<strong>di</strong>lizio, in ogni caso ad almeno m 2,50 dalla quota del marciapiede.<br />

I punti <strong>di</strong> calata dei pluviali saranno scelti con attenzione alla composizione <strong>di</strong> facciata.<br />

INSEGNE<br />

non sono ammesse insegne luminose.<br />

Nuove insegne non andranno ad alterare la morfologia e la visibilità <strong>di</strong> facciata. Saranno<br />

poste nelle specchiature interne <strong>di</strong> porte o finestre o all'interno <strong>di</strong> parti comuni<br />

dell'e<strong>di</strong>ficio.<br />

Non sono ammesse insegne “a ban<strong>di</strong>era”.<br />

FREGI ED ORNAMENTI<br />

Non è consentita la rimozione <strong>di</strong> eventuali stemmi, elementi in ferro battuto o ghisa, fregi<br />

od ogni altro elemento ornamentale della facciata che abbia un riconosciuto e con<strong>di</strong>viso<br />

valore storico ed ambientale.<br />

PAVIMENTAZIONI ESTERNE<br />

Le pavimentazioni <strong>di</strong> aie, cortili, o altre superfici esterne private sarà ricostituita con<br />

tecniche, materiali e configurazioni identiche o strettamente affini alle originarie.<br />

Nuove pavimentazioni sono ammesse su superfici unitarie e regolari in lastronate o altre<br />

pose e materiali tipici della tra<strong>di</strong>zione locale. Potranno essere rifinite con cordonatura e<br />

raccogli acqua <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni opportune e a <strong>di</strong>segno semplice.<br />

Responsabile indagine storica: Avv. Giorgio Bonamassa Pagina 6 <strong>di</strong> 6

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