Fantasie e verità intorno a una tazzina di caffè

(drupe o ciliegie) di color rosso, con all’interno i due semi, i chicchi. Quando il seme è
unico e tondeggiante viene chiamato “caracoli”, particolarmente apprezzato.
La fascia terrestre della coltivazione del caffè è quella compresa tra il Tropico del Cancro e
quello del Capricorno, a una altitudine compresa fra i 500 e i 2000 metri sul mare, con temperature
medie, piogge regolari e insolazione non violenta.
La maggior produzione di frutti è dopo i tre anni con l’optimum verso i sei-otto anni di
età e la loro raccolta è riproposta più volte all’anno: da 100 kg. di frutti si possono ricavare
circa 20 kg. di semi.
Diversi sono i sistemi per la raccolta dei frutti, la loro selezione e successive spolpature per
arrivare ai semi da destinare alla torrefazione (12-20 minuti a 180/250° C) che può essere
più o meno avanzata e che libera gli oli essenziali e le sostanze aromatiche, “caffeone”, responsabili
dell’aroma, del profumo, del sapore del caffè. La varietà Arabica fornisce oltre il
70% della produzione mondiale; è di qualità superiore, con aroma delicato e minore tenore
in caffeina. La specie Robusta diffusa particolarmente in Africa è più ricca in caffeina,
meno aromatica, di minor pregio e fornisce circa il 20% della produzione mondiale.
La Liberica ha una produzione limitata in alcune zone d’Africa e d’Asia.
L’area di diffusione del caffè
e momenti della lavorazione
del prezioso “frutto”.
GOLOSITÀ
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