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Poste Italiane SpA – Spedizione in abbonamento postale - 70% - DCB Roma - Anno XX n. 105 - Gennaio/Febbraio 2011
....Sommario<br />
Editoriale: novità del 2010 e sfide 2011 4<br />
Agenda del camperiamo 5<br />
News del 35° Eurocc 7<br />
Vita associativa 8<br />
Il Gargano e la Foresta Umbra 10<br />
I luoghi dell’Unità d’Italia 12<br />
Tutti in maschera arriva Carnevale 14<br />
Salone del turismo all’aria aperta 16<br />
Letteratura di viaggio: ‘Corto Sconto’ 18<br />
Sacro& Profano: La festa del polentone 19<br />
Balcani: in viaggio fuori dalle righe 20<br />
Passeggiate romane 22<br />
Il direttore risponde: Pescia Romana ok! 23<br />
Camperbering: ‘Menta selvatica’ 24<br />
All’ombra dell’ultimo sole 25<br />
Il Sellaronda 26<br />
Chagalle all’Ara Pacis 27<br />
Campering sbarca nella capitale 28<br />
News 29<br />
Dove trovare la farfalla 30<br />
Campagna soci 2010<br />
per viaggiare in libertà...<br />
...E VIVERE DI EMOZIONI<br />
Associazione Campeggiatori Itineranti<br />
c/o - Via Ottavio Assarotti 9B 00135 Roma<br />
Tel. 06.95060658 - Fax 06.9506089<br />
Sede Legale: Via di Castel di Leva 371 00134 Roma<br />
Oltre l’Europa.. gli altri sognano di andare dove noi andiamo<br />
Come iscriversi all’<strong>Assocampi</strong><br />
(quota associativa EURO 60,00)<br />
1) A mezzo versamento su cc postale n.48127013 intestato a:<br />
<strong>Assocampi</strong> c/o Truini Giuseppe via F. Grimaldi 102 00146 Roma<br />
Causale: iscrizione <strong>Assocampi</strong><br />
2) Presso i responsabili del Consiglio Direttivo (vedi pag. 6)<br />
La tessera verrà inviata al vostro domicilio<br />
assieme alla Camping Card International<br />
Questo numero è online nel nostro sito internet:<br />
www.assocampi.it<br />
Elenco inserzionisti<br />
2Esse Eletronic<br />
Campering<br />
Camperland<br />
CAR<br />
Corigliano Iveco<br />
Duemme Grafica<br />
Global Camper<br />
L’Oasi del Camper<br />
Mediterraneo Traghetti<br />
Motorcaravan.it<br />
MTM 2000<br />
Non solo Camper<br />
Oasi Park<br />
Piergentili Gomme<br />
Sanpietroburgo<br />
Si Traghetto<br />
Tiberi camper<br />
Trigoria Motori
La Farfalla dell’<strong>Assocampi</strong><br />
è un periodico bimestrale<br />
dell’Associazione Campeggiatori<br />
Itineranti, registrato al Tribunale<br />
Civile di Roma al n.455 del 23/7/1992<br />
Anno XX, n.105<br />
Gennaio/Febbraio 2011<br />
Finito di stampare gennaio 2011<br />
Editore<br />
Associazione <strong>Assocampi</strong><br />
Via Ottavio Assarotti, 9b 00135 Roma<br />
tel. 0695060658<br />
Sede Legale: Via Castel di Leva, 371 00134 Roma<br />
Direttore Responsabile<br />
Alessandro Bongarzone<br />
Coordinamento redazionale<br />
Mario De Carolis<br />
Redazione<br />
Marina Cioccoloni, Benito Ristori,<br />
Fausto Saglio, Mauro Santececca<br />
e-mail:lafarfalla@assocampi.it<br />
Fotografo<br />
Fausto Saglio<br />
Sito Internet<br />
www.assocampi.it<br />
a cura di Renato Greco e Ugo Sarzola<br />
Progetto grafico, impaginazione e<br />
Stampa Duemme grafica sas<br />
Via della Maglianella, 71 – 00166 Roma Tel.<br />
06.45437273 – 0645437338<br />
Diffusione<br />
Gratuitamente ai soci<br />
Coordinatore distribuzione<br />
Francesco Balassone<br />
La pubblicità è gestita<br />
da <strong>Assocampi</strong><br />
Per le inserzioni rivolgersi<br />
Al sig. Aldo Gangarossa cell.3476905109<br />
Hanno collaborato a questo numero:<br />
Maria Grazia Casagrande,<br />
Maurizio Di Torrice, Paolo Ruzzi,<br />
Ugo Sarzola, Elisabetta Tommasi,<br />
Walter Pallone, Marina Cioccoloni,<br />
Giuseppe Truini.<br />
ASSOCAMPI stimola e favorisce la<br />
collaborazione al periodico dei propri Soci.<br />
Ogni contributo dovrà contenersi<br />
al di sotto delle 4000 battute, dovrà<br />
essere corredato di immagini e didascalie<br />
e sarà pubblicato e trattato ad insindacabile<br />
giudizio degli organi redazionali.<br />
Il materiale consegnato,<br />
anche se non pubblicato non si restituisce.<br />
Gli articoli firmati esprimono l’opinione<br />
degli autori, anche se diversa dalla linea<br />
editoriale della pubblicazione.<br />
ASSOCAMPI<br />
Associazione Campeggiatori Itineranti<br />
È un’Associazione culturale, senza fini<br />
di lucro, la cui fondazione risale al 1988.<br />
Foto di copertina:<br />
di Ruggiero Ferdinando<br />
Editoriale<br />
Le novità 2010 e le sfide 2011.<br />
Auguri <strong>Assocampi</strong>!<br />
Cari amici, lasciamo un po’ di spazio alla retorica; è passato<br />
un altro anno e siamo al periodo in cui la fanno da<br />
padrone i consuntivi di quanto è stato fatto ed i preventivi<br />
di <strong>tutto</strong> quello che si cercherà di fare.<br />
Il 2010 è stato un anno pieno di attività e novità.<br />
Il rinnovo del Consiglio Direttivo ha visto l’uscita di figure ormai “storiche” e l’entrata<br />
di amici che non avevamo mai preso parte a questo importante organo che<br />
regola la vita dell’associazione. Questo è un fatto rilevante. È molto bello che il<br />
più alto numero possibile di soci possa fare l’esperienza di vedere “da dentro” il<br />
funzionamento di <strong>Assocampi</strong>: la fa sentire ancora più “di tutti”!<br />
Abbiamo trovato una nuova sede molto ricca di spazi, quella di via Castel di Leva<br />
vicino al Santuario del Divino Amore; non è ancora pronta, ma quando lo sarà,<br />
potremo finalmente ritrovarci più spesso e fare in modo che il sogno di avere una<br />
“casa <strong>Assocampi</strong>” dove andare per passare qualche ora e non solo per scopi istituzionali,<br />
si realizzi. Siamo passati, come ogni anno, attraverso uscite e grandi<br />
viaggi che sono poi lo scopo ultimo dell’esistenza di <strong>Assocampi</strong> che hanno<br />
cementato ancor di più l’unione e l’amicizia tra di noi ed abbiamo gettato le basi<br />
per quello che sarà l’evento caratterizzante il prossimo anno ovvero l’EUROCC di<br />
cui, come ormai sapete tutti, siamo stati investiti dell’organizzazione. A proposito<br />
di questo continuiamo nell’informativa sullo stato di “avanzamento lavori”.<br />
Sicuramente <strong>Assocampi</strong> vorrà e dovrà fare una degna figura e per questo stiamo<br />
lavorando alacremente per offrire ai partecipanti un evento da ricordare. Siamo<br />
aiutati in questo dalle non poche bellezze che ci circondano e dai club amici del<br />
Lazio. Siamo in fase avanzata per quanto concerne sia l’organizzazione logistica<br />
(come abbiamo già ampiamente detto l’area prevista per l’accoglimento è quella<br />
antistante l’ippodromo di Tor di Valle) che quella degli eventi per riempire le<br />
giornate amici che verranno a Roma. Abbiamo avuto incontri con gli amici delle<br />
associazioni consorelle di Latina, Rieti, Viterbo i quali hanno già messo a punto i<br />
programmi di prosecuzione, per coloro che vorranno fermarsi un ulteriore periodo<br />
dopo la fine della manifestazione. Naturalmente ed ancora una volta, estendiamo<br />
l’invito a tutti coloro che volessero mettersi a disposizione a contattare me<br />
o qualsiasi altro membro del direttivo: i recapiti di tutti, al solito, li trovate girando<br />
la pagina che state leggendo in questo momento. Vi ricordo che è benvenuta<br />
qualsiasi proposta di aiuto; non servono necessariamente “specializzazioni” particolari:<br />
ci sarà da fare per tutti coloro che vorranno intervenire sia in questa fase<br />
di progettazione e realizzazione che, poi, durante il periodo di svolgimento della<br />
manifestazione stessa. In <strong>tutto</strong> questo fervore di lavoro non possiamo, comunque<br />
lasciarci, senza i rituali auguri che accompagnano quest’ultimo periodo del 2010<br />
e l’inizio del 2011. Spero che per voi e le vostre famiglie si prospetti un periodo<br />
di serenità e di superamento di nuovi confini sia in senso morale che... con il camper<br />
accompagnati in questo da nuovi e vecchi amici. A questo punto, mentre voi<br />
vi tuffate nella lettura della rivista, io mi rituffo nel lavoro organizzativo. I tempi<br />
per arrivare alle prossime scadenze, al contrario di quando<br />
si viaggia in compagnia verso la meta successiva, sembrano<br />
sempre troppo, troppo stretti… ma non disperiamo<br />
di riuscire a fare <strong>tutto</strong> ed a farlo bene!<br />
Giuseppe Truini<br />
Presidente <strong>Assocampi</strong><br />
presidentetruini@gmail.com<br />
4
PROGRAMMI DEI MESI<br />
GENNAIO 2011 - APRILE 2011<br />
Aggiornamenti e novità sul sito www.assocampi.it<br />
I programmi delle uscite settimanali sono affidati alla disponibilità dei soci e possono, pertanto, subire variazioni e/o annullamenti per motivi contingenti. Per informazioni<br />
sull’uscita, si contatti direttamente l’organizzatore della stessa.<br />
Per partecipare ad un’uscita di fine-settimana è necessario prenotare entro il martedì precedente. Per le altre, entro la data stabilita dal programma. Le richieste fuori termine<br />
potranno non essere accettate. Per ogni singola destinazione, le quote a carico dei partecipanti vengono definite di volta in volta e comunicate insieme al programma.<br />
Il pagamento viene corrisposto al momento dell’accettazione della prenotazione e rimane inalterato anche se il partecipante, per sua scelta, si aggrega al gruppo in ritardo<br />
o si allontana in anticipo. Qualsiasi socio dell’<strong>Assocampi</strong> può proporre un’uscita nazionale od un viaggio all’estero con l’approvazione del Consiglio Direttivo dell’Associazione.<br />
Gli organizzatori dell’ASSOCAMPI sono esonerati da qualsiasi responsabilità per eventuali danni, infortuni, furti e quant’altro possa accadere<br />
a mezzi, animali, cose o persone.<br />
CONSIGLIO DIRETTIVO<br />
Presidente<br />
Truini Giuseppe 065572089 3478959549 presidentetruini@gmail.com<br />
Consiglieri<br />
Balassone Francesco 0643533117 3470627307 francesco.balassone@libero.it<br />
Bianchin Antonio 0661705349 3927283783 toninobianchi@alice.it<br />
Ciccone Andrea 0661597386 3938045758 ancico@alice.it<br />
Gangarossa Aldo 065022922 3476905109 alessandrag2002@yahoo.it<br />
Monaco Aldo 065060176 3343084373 monaco.aldo@alice.it<br />
Moscatiello Massimo 0645437273 3384541339 info@duemmegrafica.it<br />
Saglio Fausto 0630891319 3398907042 fausto.saglio@libero.it<br />
Santececca Mauro 0630880264 3477961264 mauro.santececca@inwind.it<br />
Tancredi Antonio 068802849 3473306370 pattistefania@virgilio.it<br />
TOUR della SICILIA<br />
Dall’8 al 22 Marzo<br />
Per informazioni:<br />
A. Bianchin Tel. 3927283783<br />
Grandi viaggi<br />
LIBIA<br />
Primavera<br />
Golfo della Sirte<br />
e Deserto<br />
Per informazioni:<br />
W. Pallone Tel. 3476129024<br />
I nostri collaboratori:<br />
Massimo Chiusaroli<br />
Mario Fornaiolo<br />
Walter Pallone<br />
Benito Ristori<br />
Feridnando Ruggiero<br />
Panaioti Vaporidis<br />
Vettraino Romeo<br />
RUSSIA e<br />
SANPIETROBURGO<br />
Agosto<br />
Per informazioni:<br />
A. Tancredi Tel. 3473306370<br />
5
Proposte viaggi nazionali<br />
Gennaio dal 15 al 16<br />
TUSCANIA<br />
Sagra popolare del broccolo fritto e<br />
Festa della benedizione degli animali<br />
Per informazioni:<br />
B. Ristori - Tel:3381213462<br />
Febbraio<br />
CATANIA<br />
Festa di S. Agata<br />
da fine gennaio<br />
al 6 febbraio.<br />
Per informazioni:<br />
A. Tancredi - Tel:3473306370<br />
Febbraio<br />
dal 18 al 20<br />
Cento<br />
Carnevale<br />
Per informazioni:<br />
A. Bianchin<br />
Tel.3927283783<br />
Febbraio dal 25 al 27<br />
S.Casciano dei Bagni, Cetona e Castiglion del Lago<br />
Acque termali, boschi e Lago Trasimeno<br />
Per informazioni:<br />
Benito Ristori - Tel: 3381213462<br />
MARZO<br />
ASCIANO<br />
dal 4 al 6 “treno natura”<br />
Ferrovia Val d’Orcia percorso nel paesaggio delle crete senesi<br />
Per Informazioni:<br />
Benito Ristori - Tel: 3381213462<br />
6
NEWS DEL 35° EUROCC<br />
Roma 8-13 giugno 2011<br />
di Mauro Santececca<br />
Inizia con questo numero una rubrica che, fino alla conclusione dell’evento, aggiornerà tutti gli associati<br />
ed i lettori in merito alle fasi di avanzamento organizzativo della manifestazione. Come già<br />
sapete <strong>Assocampi</strong> è stata delegata a organizzare il 35° EUROCC 2011 in svolgimento, nella prima<br />
e più significativa fase a Roma dall’8 al 13 giugno e poi con un tour del Lazio di nove giorni a Latina,<br />
Rieti e Viterbo. L’evento promosso dalla F.I.C.M. (Federation Internationale des Clubs de Motorhomes) è<br />
la più importante convention di camper, che provenendo da tutta Europa, si ritrovano ogni anno in un<br />
diverso paese. Arriveranno mille camper con una presenza prevista di almeno 2.000 partecipanti.<br />
Il Direttivo di <strong>Assocampi</strong> è molto impegnato, da vari mesi, nell’organizzazione di questa che può essere<br />
definita come la più grande manifestazione Europea di camperismo che Roma ed il Lazio abbiano mai<br />
ospitato e possiamo elencare numerosi punti già acquisiti. L’importanza dell’evento è stata comunicata, e<br />
recepita molto bene, sia alle Autorità che alle Istituzioni di settore. Siamo orgogliosi, infatti, di informarvi<br />
che la manifestazione verrà effettuata con il patrocinio del Ministro del Turismo, della Regione Lazio, del Comune e della Provincia di Roma<br />
e di PleinAir. La scelta del sito non poteva che essere l’ippodromo di Tor di Valle che rappresenta a Roma l’unica sede adatta, con i suoi parcheggi<br />
e con le sue strutture interne ed esterne, per realizzare un evento di questa levatura. L’accordo, molto complesso nelle sue varie implicazioni,<br />
è stato a lungo verbalmente discusso e concordato e non manca altro che la relativa formalizzazione.<br />
Per comunicare con tutte le Federazioni ed i Club europei abbiamo realizzato un sito internet esclusivamente dedicato all’evento che, oltre<br />
a trasmettere tutte le informazioni in sei lingue, consente di dialogare con i camperisti europei e di ricevere le iscrizioni in via telematica. In<br />
merito al programma turistico possiamo anticipare che tutti i partecipanti potranno viaggiare per 24 ore con i bus scoperti della Trambus<br />
Open che consentono di visitare gli angoli più belli di Roma. Ma non è <strong>tutto</strong> e, su questo punto, certamente ci saranno altre sorprese. Più<br />
avanti è l’organizzazione del “ Villaggio <strong>Assocampi</strong> “ che realizzeremo a Tor di Valle. Abbiamo raggiunto un accordo con la società di catering<br />
Elite Service Group, scelta dalla direzione dell’Ippodromo, che prevede di allestire il grande salone, sottostante le tribune, come una “<br />
osteria romana” e di fornire la cena conviviale per 2.000 persone, prevista dal programma, con un ricco menù di piatti tipici romani. Inoltre<br />
tutte le sere sarà proposto un servizio optional di ristorante e di pizzeria, con musica dal vivo, che gli ospiti camperisti potranno utilizzare a<br />
piacere. Ci stiamo occupando anche della realizzazione delle “ cerimonie “ previste dal rituale della FICM e degli spettacoli serali.<br />
L’inaugurazione della manifestazione avverrà con la presenza di un coro e di due voci soliste, tenore e soprano, che canteranno prima l’inno<br />
europeo e poi quelli nazionali di tutti i paesi presenti. Proseguiranno poi con pezzi di repertorio.Domenica 12 giugno il Gruppo Storico<br />
Romano, con la partecipazione di 40 figuranti in costume, faranno uno spettacolo rievocativo dell’antica Roma. C’è ancora molto da fare<br />
e abbiamo l’ambizione di arricchire il programma offrendo agli ospiti un evento che dovrà essere indimenticabile.Avremo bisogno dell’aiuto<br />
e del sostegno di molti di Voi. Nel prossimo mese di gennaio invieremo una lettera a tutti Voi associati con l’ invito a fornire la Vostra<br />
disponibilità e siamo certi che sarete, come sempre, molto vicini alla Vostra associazione.<br />
7
Vita<br />
Associativa<br />
FESTA DEL TESSERAMENTO 2011<br />
Il momento sociale che si ripete ogni anno<br />
Testo: La Redazione - Foto: Fausto Saglio<br />
Come consuetudine di fine anno, il Direttivo ha organizzato un incontro sociale per rinnovare le adesioni all’ASSOCAMPI da<br />
parte dei vecchi soci e l’iscrizione dei nuovi adepti. Programmata con circa un mese di anticipo, anche questa edizione, a<br />
dispetto delle condizioni atmosferiche non proprio buone, ha registrato un’alta partecipazione e un forte successo con il rinnovo<br />
delle iscrizioni per il 2011 e numerose nuove adesioni. L’incontro è avvenuto presso l’agriturismo “Il Fenicottero Rosa”, sulla<br />
strada che dall’Aurelia conduce a Sasso, in una zona di interesse naturale che comprende il caratteristico profilo del Castello di<br />
Santa Severa con il suo interessante Museo del Mare dove sono ospitati numerosi reperti recuperati in loco grazie a difficili immersioni<br />
di esperti archeologi sub. La visita del Museo, che si è svolta il sabato pomeriggio con l’adesione di numerosi equipaggi con<br />
bambini, ha permesso di conoscere un mondo antico affascinante e di ammirare macchine, scafi e ricostruzioni dell’antico mondo<br />
marinaro romano. Dal vasto parcheggio adiacente al Castello gli equipaggi si sono quindi spostati nell’accogliente struttura agrituristica,<br />
accolti dal gestore Fausto Giordano. La proprietà, ad appena 4 km. di distanza dalla statale<br />
Aurelia, è in via di sistemazione e a lavori ultimati potrà ospitare oltre cento camper, offrendo<br />
ogni comfort, dalle piazzole attrezzate alla vendita di prodotti naturali, dalla pizzeria al ristorante<br />
con specialità della cucina tipica laziale. L’ampia superficie, posta in un contesto naturale molto<br />
bello che degrada verso il mare offrendo una vista stupenda, possiede anche un lago artificiale e,<br />
dulcis in fondo, si trova a pochi chilometri da Roma. La domenica mattina, in un locale riservato<br />
all’associazione, si sono svolte le iscrizioni 2011, offrendo opportunità d’incontro ai soci presenti<br />
e il piacere di stare assieme ancora una volta. Molti sono giunti in vettura per partecipare anche<br />
alla gara di pesca programmata nel laghetto dell’agriturismo che, causa maltempo, siamo stati<br />
costretti ad annullare: unico neo dell’organizzazione che non è scesa a patti con Giove Pluvio…<br />
Terminate le iscrizioni, i soci si sono ritrovati nell’ampio e accogliente ristorante della struttura per<br />
un gustoso pranzo “coi fiocchi”, a detta dei presenti, conclusosi con la classica torta ASSOCAMPI<br />
e un brindisi alle feste imminenti e ai viaggi sociali del 2011. Sono stati infine sorteggiati i gadget<br />
offerti dai numerosi sponsor della rivista (solo per citarne alcuni, 2 ESSE ELECTRONIC, C.A.R.,<br />
MOTORCARAVAN.IT), che confermano la forte affermazione che l’ASSOCAMPI riscuote nel settore.<br />
L’intervento di Mauro Santececca relativo al grande evento EUROCC 2011, organizzato<br />
dall’ASSOCAMPI nella prossima primavera, e gli auguri del Presidente Giuseppe Truini a tutti i soci<br />
vecchi e nuovi hanno concluso la Festa del Tesseramento 2011.<br />
RINGRAZIAMENTI – Il Presidente Giuseppe Truini ringrazia i membri del Direttivo presenti, il socio onorario Antonio Paolessi<br />
e in particolare i soci ordinari che hanno collaborato al buon esito dell’evento.<br />
Gentile redazione, desidero segnalare ai soci la professionalità, la gentilezza e la disponibilità che ho riscontrato,<br />
da più tempo, nella CORIGLIANO s.r.l. IVECO di via G.Bariè 30, in particolare nella persona del sig. Renato titolare<br />
della stessa. Grazie, Maurizio Di Torrice<br />
La Redazione e il Direttivo di <strong>Assocampi</strong> porgono un caloroso abbraccio ad Elisabetta Tommasi e Fausto Saglio in occasione<br />
del 30° anniversario di matrimonio, e rinnovano il loro apprezzamento per la preziosa collaborazione che continuamente riservano<br />
all’Associazione.<br />
L’ASSOCAMPI e la Redazione della Farfalla formulano i migliori auguri a Franca e Ugo Sarzola per la nascita della loro nipotina Gaia.<br />
8
UN GARGANO INCONSUETO<br />
E LA FORESTA UMBRA<br />
IN ATTESA DELLA PRIMAVERA, CON POCO TRAFFICO, È IL TEMPO GIUSTO<br />
PER RISCOPRIRE LE BELLEZZE NATURALISTICHE DELLO “SPERONE D’ITALIA”<br />
UNO DEI NOSTRI PARCHI NAZIONALI CHE OFFRE AL VISITATORE<br />
TRANQUILLI PAESINI, AMENI LUOGHI IN ALTURA E LUNGO LE COSTE MARINE<br />
CHE COMPRENDONO ANCHE INCONSUETI LAGHI COSTIERI.<br />
Testo e foto di Fausto Saglio<br />
Il nostro tour inizia da Roma, siamo in 4 equipaggi e puntiamo<br />
subito verso Napoli, usufruendo della superstrada<br />
per Benevento (uscita a Caianello) si giunge sulla NA/BA,<br />
percorsi circa 90 km facciamo tappa a Candela dove<br />
Ercole, il gestore del tipico ristorante “ L’Orecchietta” ci fà<br />
sistemare i nostri camper in un suo parcheggio. Pranzo a base<br />
di prodotti tipici locali, ovvie le orecchiette con le cime di rapa,<br />
ottimo l’arrosto misto ed amichevole la spesa.<br />
Seguendo ora la strada che conduce a Foggia facciamo una<br />
breve sosta turistica-culturale a TROIA, una cittadina a 436 m<br />
slm nella zona collinare del Subappennino Dauno, che sorge<br />
sul sito dell’antico abitato di AECAE con forma allungata in<br />
declivio su di un dosso; da ammirare il Duomo dedicato<br />
all’Assunta, il capolavoro dell’architettura romanica della<br />
Capitanata uno dei piu’ espressivi monumenti pugliesi con il<br />
suo portale in bronzo (sec XII°) e l’immenso rosone a 11 raggi.<br />
Non poteva certo mancare anche una visita, anche se fatta<br />
velocemente, alla piacevole citta’ di Foggia; lasciati i nostri<br />
mezzi in un ampio parcheggio alle spalle della pentagonale<br />
piazza Cavour iniziamo a piedi un classico giretto turistico che<br />
in un paio di ore ci permette di ammirare oltre che la appariscente<br />
Cattedrale anche gradevoli edifici barocchi, uno splendido<br />
palazzo che racchiude il Museo Civico ed un’insospettabile<br />
centro città ricco di vetrine e negozi di classe.<br />
La nostra meta per il pernottamento è l’Area di Sosta sulla S.S.<br />
159 delle Saline (km 7+100) a circa 10 km da Manfredonia,<br />
la raggiungiamo e ne siamo soddisfatti visto che offre tutti i servizi<br />
idonei al turismo itinerante ed è a 200 metri dal mare.<br />
Iniziamo la giornata con il trasferimento nella vicina cittadina<br />
che nel sogno di Manfredi re di Sicilia fu’ da lui fondata come<br />
il centro di un nuovo impero, con strade ampie che ne celebrassero<br />
i trionfi; percorriamo a passo d’uomo una strada Trionfale<br />
larga ben 12 m. e giungendo sulla piazza Principale, abbellita<br />
da vari negozietti e variopinti bar rimaniamo perplessi di fronte<br />
ad un curioso monumento al pescatore di polipi.<br />
Lasciamo alle nostre spalle il mare al bivio del paesino di<br />
Siponto, la cosiddetta “ spiaggia di Foggia “ e risaliamo verso<br />
il primo ripiano garganico, arido e petroso, con magri pascoli<br />
e timidi campi di grano, ed ecco dopo pochi km Rignano<br />
Garganico. Sostiamo con qualche difficoltà ma ci riusciamo...<br />
nei pressi del belvedere del piccolo borgo detto “ Il balcone<br />
della Puglia “ da dove si spazia con lo sguardo fino al Volture,<br />
alla Maiella, al Gran Sasso e fino alla Terra di Bari. Nella parte<br />
vecchia dell’abitato spicca la Torre cilindrica, unico resto di un<br />
castello del XI° sec.<br />
Percorrendo appena 7 km, eccoci entrare nella stretta valle di<br />
Stignano dove si erge il popoloso centro agricolo di S. Marco in<br />
Lamis (550 m. slm) che si sviluppo’ verso il sec. XI° nei pressi<br />
del convento di S. Matteo.<br />
Oggi abbiamo deciso di raggiungere S. Giovanni Rotondo, il<br />
percorso affronta quindi un bel tratto della celebre “ Via Sacra<br />
“con una successione insolita di doline, pietraie, valloni e vallette<br />
cieche integrate dalla fitta geometria dei muretti a secco.<br />
Nel noto centro religioso collegato alla figura di S. Padre Pio da<br />
Pietralcina parcheggiamo i nostri mezzi nella A.S. “ Il Casale “<br />
a soli 300 m. dal Convento, vi pernottiamo pagando 12 euro<br />
a camper. Ci sembra ovvia una visita alla cittadina (ci troviamo<br />
ora a 566m. slm) da ricordare l’attraente Via Crucis dello scultore<br />
Messina, l’imponenza dell’ Ospedale e la visita alla chiesetta<br />
di S. Pio recentemente incorporata nel moderno Santuario<br />
di Santa Maria delle Grazie; non abbiamo certo tralasciato una<br />
passeggiata tra i numerosi negozietti di articoli sacri, di souvenir<br />
e di varie golosità gastronomiche come “ Ostia ripiena di<br />
miele e mandorle” e la “ Farrada “, una speciale crostata di<br />
ricotta locale … tanto per ricordarne un paio. Transitando ora<br />
sulla statale 528, in una profonda fossa tettonica ricca di caratteristici<br />
aspetti carsici, ci accoglie la panoramica Valle<br />
Carbonara che ci invita a proseguire verso la nota Foresta<br />
Umbra con i suoi maestosi esemplari di alberi e giochi di luci<br />
ed ombre che sembrano ripetersi all’infinito. Per alcuni il nome<br />
“ UMBRA “ deriverebbe da antiche popolazioni di umbri che<br />
abitavano anticamente la foresta, per altri il nome deriverebbe<br />
semplicemente dal folto manto vegetativo che crea molte zone<br />
di ombra. Siamo attratti dalla bellezza del luogo e decidiamo<br />
di sostare nel classico P. S. nei pressi del centro informazioni del<br />
Parco immerso in una... foresta di maestosi faggi ; abbiamo<br />
visitato un piccolo ma ben organizzato museo presso il Centro<br />
visitatori, attraente una sezione dedicata alla flora, interessante<br />
quella archeologia dove sono esposti una serie di manufatti<br />
risalenti al Paleolitico per terminare con una sezione dedicata<br />
alla fauna garganica con piu’ di 200 animali impagliati simili<br />
10
a quelli che vivono nel parco<br />
stesso. Raggiungendo poco<br />
dopo un ameno laghetto carsico<br />
adornato da verdeggiante<br />
flora, non è sfuggito alla<br />
nostra attenzione un recinto<br />
con esemplari di caprioli e<br />
daini in cattivita’. Finalmente<br />
abbiamo avuto la possibilità<br />
di formare una tavolata<br />
sociale sotto i nostri tendalini<br />
con tanto di carne alla brace<br />
e varie leccornie preparate<br />
dalle nostre signore camperiste.<br />
Ricordo che nelle vicinanze,<br />
in località Dispensa, mentre<br />
iniziavamo il percorso<br />
stradale verso il mare abbiamo<br />
sostato brevemente per<br />
ammirare “Il colosso della<br />
foresta “, un faggio di circa<br />
40 m. di altezza e con circonferenza<br />
massima alla base di<br />
ben 5 m. Si continua a<br />
discendere osservando le<br />
variazioni altimetriche della<br />
vegetazione : dalle faggete<br />
dell’area sommitale si passa<br />
al bosco mediterraneo<br />
soprat<strong>tutto</strong> con pini d’Aleppo<br />
che nella zona costiera si incuneano nel verde scuro dei querceti creando chiazze piu’ chiare nella copertura arborea.<br />
Percorsi circa 30 km sulla sulla S.S. 89 ecco riapparire uno splendido mare, entriamo nel porticciolo di Peschici dove si puo’ sostare<br />
con tranquillità; abbiamo passeggiato nel tortuoso centro storico della attraente località turistica ammirando anche il suo piccolo<br />
castello medievale ed i resti delle vecchie mura che gli donano un caratteristico aspetto orientale.<br />
Deviando per un panoramico tratto verso l’interno oggi la strada torna di nuovo a costeggiare il mare fino a raggiungere un piccolo<br />
promontorio dove sorge la vivace località turistica di Rodi Garganico; ci soffermiamo per fare acquisti di prodotti locali facendo<br />
scorta del vino denominato “ Cacc’e Mmitte “ ovvero bevi e versa ancora, di diavoletti (peperoncini), e di Cardoncelli, cardi<br />
spontanei dei quali la venditrice ambulante ci consiglia la seguente ricetta : nettare le ramificazioni dalle foglie spinose, bollirle<br />
per alcuni minuti e metterle al forno insieme al formaggio, uova, olive e spezie di stagione come se fosse una classica parmigiana<br />
di melanzane... il risultato è incredibilmente gustoso. Facciamo una insolita deviazione verso il paesino di ISCHITELLA, centro di<br />
origine medievale a 310 m. slm con strette vie e ripide gradinate, e dopo aver percorso una quarantina di km ci attrae Sannicandro<br />
Garganico alle falde del monte Sfrizzo, uno dei maggiori centri del promontorio sviluppatosi intorno ad un castello quattrocentesco<br />
e considerato la capitale del carsismo garganico data la varietà dei fenomeni naturali presenti nel suo territorio, ci consigliano<br />
di andare a visitare le “ Grotte di Pian della Macina “ ma siamo fuori tempo.. e forse ci torneremo. Dall’alto abbiamo la<br />
possibilità di intravedere i due distinti specchi lagunari di VARANO e di LESINA, golfi marini che chiusi nel tempo da sedimenti fluviali<br />
sono <strong>tutto</strong>ra spettacolari specchi di acqua palustre poco profondi, frequentati da una ricca comunità di uccelli e dove è proficuo<br />
l’allevamento delle anguille. Raggiungiamo Torre Mileto, un miniborgo sulle loro sponde, e troviamo un ampio parcheggio<br />
dove sostare per la notte e nello stesso tempo fare il punto del nostro viaggio.Abbiamo previsto di rientrare a casa facendo una<br />
strada differente dall’andata : supereremo Termoli quindi entrati nell’entroterra dopo Campobasso punteremo su Isernia, Cassino<br />
e Roma. Dopo 5 piacevoli giorni trascorsi in allegria, con spese contenute e percorrendo relativamente pochi km si È concluso un<br />
interessante minitour... probabilmente a qualcuno è venuto il desiderio di ripercorrere lo stesso itinerario non è vero<br />
11
I LUOGHI DELL’UNITÀ D’ITALIA<br />
“..MA QUANDO FUR DELLA CERTOSA AI MURI ..“<br />
“…s’udiron a sonar trombe e tamburi;<br />
e tra il fumo e gli spari e le scintille<br />
piombar loro addosso più di mille.<br />
Eran trecento, eran giovani e forti,<br />
e sono morti!”<br />
La spigolatrice di Sapri di L. Mercantini 1858.<br />
Testo di Benito Ristori benito.ristori@tele2.it<br />
Ho voluto esordire con una strofa della nota poesia risorgimentale<br />
( di memoria scolastica ) per ricordare che il<br />
luogo che abbiamo visitato, cioè la Certosa di S. Lorenzo<br />
di Padula , è noto anche per essere stato il territorio di scontro<br />
fra un manipolo di rivoluzionari, guidati da Carlo Pisacane, e<br />
l’esercito borbonico, tragicamente finito con il sacrificio dei<br />
volontari, al grido di “l’Italia agli italiani”. Appunto, nella città di<br />
Padula abbiamo visitato il “Sacrario dei trecento” eretto a suo<br />
tempo a perenne memoria dei caduti. Ma ricominciamo il resoconto<br />
dall’inizio. In un fine settimana di metà ottobre, sotto la<br />
minaccia della pioggia che poi non si è manifestata se non una<br />
notte, sette equipaggi ASSOCAMPI hanno intrapreso il viaggio<br />
nella zona del Cilento per visitare due perle locali quali la<br />
Certosa di S. Lorenzo di Padula e il sito archeologico di Paestum.<br />
L’accoglienza a Padula è stata buona in una grande area di parcheggio<br />
posta vicino all’ingresso della Certosa. Attraverso l’ufficio<br />
turistico della Certosa ho potuto contattare la giovane guida<br />
turistica locale sig.na Rosalba, con la quale abbiamo subito<br />
familiarizzato e iniziato il percorso di visita.<br />
Anche questa volta abbiamo potuto constatare come le sapienti<br />
illustrazioni di una guida turistica, ancor più se locale, siano<br />
indispensabili per godere a pieno dei siti di rilevante spessore<br />
storico-culturale. Sita ai piedi dell’abitato di Padula, la Certosa<br />
di S. Lorenzo (martire cristiano nell’anno 258) è uno dei più<br />
grandiosi monumenti dell’Italia meridionale che i restauri intrapresi<br />
nel 1982 hanno riportato all’antico splendore. Ora è di<br />
proprietà dello Stato-Ministero per i Beni e le Attività Culturali-,<br />
salvo l’atrio di ingresso di pertinenza comunale. Fu il Signore<br />
locale Tommaso II Sanseverino a intraprenderne nel 1306 la<br />
costruzione che poi si è protratta sino al ‘700. Fu centro di cultura<br />
per molto tempo; la sua decadenza iniziò con l’occupazione<br />
francese di fine ‘700 inizi ‘800 che ne determinò la soppressione<br />
e la spogliò di gran parte del patrimonio artistico; fu soppressa<br />
nel 1866 e infine venne adibita a campo di prigionia<br />
nella seconda guerra mondiale e poi abbandonata fino agli<br />
anni ’80. La Certosa è una costruzione particolare fatta dai<br />
monaci certosini per la loro vita monastica. I Certosini formano<br />
un ordine monastico fondato nel 1084 da S. Bruno (1030<br />
Colonia-1101 Serra S. Bruno) a Charteuse, presso Grenoble. La<br />
regola è quella di S. Benedetto, ma con consuetudini proprie<br />
come astinenza e silenzio. Precede l’ingresso alla Certosa l’atrio<br />
d’ingresso, ampio spazio destinato ad ambienti di servizio, dove<br />
vivevano e operavano i “conversi”, monaci addetti ai lavori; ora,<br />
a rievocazione della storica visita di Carlo V a Padula nel 1530<br />
vi si può ammirare, collocata su un lato, uno strano marchingegno<br />
che non è altro che una enorme padella in ferro (circa 5m.),<br />
ribaltabile, per fare una frittata di mille uova. La visita alla<br />
Certosa inizia alla scala di accesso all’edificio; subito oltre si<br />
apre il chiostro dal quale si accede alla chiesa dove risaltano gli<br />
altari di marmo e i cori di legno del ‘500 finemente intarsiati e<br />
intagliati; si passa poi nella retrostante sagrestia dove spicca un<br />
grande ciborio in bronzo del XVI sec.; di notevole pregio artistico<br />
anche gli arredi in legno e i <strong>leggi</strong>i intagliati. Si accede quindi<br />
al locale delle cucine che conservano parte dell’arredo del<br />
12
‘700 con<br />
ampi focolari,<br />
piani di lavoro<br />
in pietra e<br />
vari oggetti<br />
d’epoca. Da<br />
qui si esce<br />
sul Chiostro<br />
Grande di<br />
scenografica<br />
suggestione,<br />
di mq. 12.000,<br />
che si erge da<br />
un prato verde, con un loggiato e un piano superiore dove si<br />
trovavano le 24 celle dei monaci. Conclude il complesso uno<br />
scenografico Scalone ricavato in una torre ottagona da cui si<br />
gode di ampia veduta. Terminata la visita ed espressi i nostri<br />
calorosi ringraziamenti alla guida, ci soffermiamo nella visita al<br />
Museo archeologico con reperti da tombe locali.<br />
In serata ci trasferiamo a Paestum per la seconda visita in programma.<br />
Ottima la sistemazione nel parcheggio a pagamento<br />
davanti all’ingresso degli scavi, che visiteremo l’indomani mattina.<br />
Anche qui ho potuto reperire la guida turistica grazie alla consultazione<br />
telefonica messami a disposizione dal locale Ufficio<br />
turistico, molto collaborativo. Siamo guidati dalla dott.sa<br />
Donatella Tardio, che all’inizio ci illustra la storia del sito dall’epoca<br />
greca (600 a.C.), poi lucana, di nuovo greca e infine<br />
romana. Iniziamo la visita degli scavi archeologici a partire dal<br />
NoTIZIE uTIlI<br />
Certosa di Padula,<br />
Inf. Tur. 0975/778549<br />
Paestum, Inf. Tur. 0828/ 811016<br />
Santuario di Athena, c.d. di Cerere, dorico, con sei colonne in<br />
facciata e tredici sul lato lungo; proseguiamo verso l’Anfiteatro<br />
del quale se ne riconosce solo una curva perché il resto dell’impianto<br />
è sotto la statale di epoca borbonica; alle sue spalle i resti<br />
del Foro Romano con il Capitolium e altri ambienti.<br />
Nell’atmosfera di una piacevole passeggiata, ci soffermiamo<br />
poi davanti al tempio di Nettuno, capolavoro di età classica<br />
(circa 460 a. C.), di stile dorico; sul basamento si innalzano le<br />
sei colonne della facciata e le quattordici dei lati lunghi che sorreggono<br />
un poderoso architrave con decorazione a metope e triglifi,<br />
all’interno un pronao di accesso alla cella. Ultimo edificio<br />
è il Santuario di Hera ( la divinità degli Achei fondatori di Sibari)<br />
databile attorno al 540 a. C., a nove colonne sulla fronte, con<br />
il rigonfiamento tipico di questo stile. Una ultima notazione la<br />
guida la dedica alle mura che circondano tutta l’area: furono<br />
erette dai coloni greci, si allungano con una doppia cortina per<br />
più di 4,5 km e sono ben conservate. Passiamo quindi a visitare<br />
il locale Museo Archeologico Nazionale, del 1954. Raccoglie<br />
i materiali rinvenuti negli scavi di Paestum; fra i tanti mi piace<br />
ricordare le metope del VI sec.a. C. che raffigurano le fatiche di<br />
Ercole, episodi della guerra di Troia e i triglifi; un cratere di straordinaria<br />
raffinatezza e, infine, i documenti della pittura rinvenuti<br />
su lastre sepolcrali fra cui spicca la Tomba del Tuffatore (470<br />
a.C.): quattro lastre raffigurano momenti del convito funebre,<br />
mentre la quinta che copriva la sepoltura, riproduce una figura<br />
umana che si tuffa, metafora del passaggio simbolico dalla<br />
terra, rappresentata<br />
dalle colonne di<br />
Ercole sullo sfondo,<br />
all’aldilà rappresentato<br />
dall’Oceano. La<br />
nostra visita finisce<br />
qui: in tutti noi la soddisfazione<br />
della sua<br />
buona riuscita.<br />
13
Tutti in<br />
maschera<br />
arriva<br />
carnevale!<br />
Testo e foto di Marina Ciccoloni<br />
Acarnevale ogni scherzo vale. In questa frase è racchiusa<br />
l’essenza della festa popolare più pazza dell’anno:<br />
un periodo di divertimento estremo in cui<br />
<strong>tutto</strong> è lecito, un momento liberatorio atteso nei<br />
secoli passati per potersi permettere ogni tipo di eccesso grazie<br />
al travestimento che nascondeva l’identità delle persone.<br />
Derivazione di antiche feste religiose pagane, in cui si faceva<br />
uso delle maschere per allontanare gli spiriti maligni, nell’antica<br />
Roma si trasformò nei “Baccanali”, o “Saturnali”, un periodo<br />
di sfrenatezza che segnava il passaggio dal vecchio al<br />
nuovo nel quale confluirono i riti legati alle feste di inizio di un<br />
nuovo ciclo stagionale. E così, durante il solstizio d’inverno per<br />
alcuni giorni si chiudevano i tribunali e si invertivano i ruoli: gli<br />
schiavi diventavano padroni e i signori servivano i servi, si perdeva<br />
la propria identità e diventava lecito fare ciò che durante<br />
l’anno era proibito. Con il sopraggiungere del cristianesimo<br />
queste feste scomparvero e rimasero semplicemente come<br />
forme di divertimento popolare ma nel Rinascimento le classi<br />
agiate riscoprirono il Carnevale e verso il Settecento esso era<br />
ormai consolidato come un’occasione raffinata di far festa con<br />
sfarzo, coinvolgendo il teatro, la danza e la musica. Per le plebi<br />
esso rimase un momento di trasgressione durante il quale ci si<br />
scatenava in una voglia di eccesso per dimenticare le angosce<br />
e le fatiche di una vita grama e spesso di pura sopravvivenza.<br />
Oggi che molte cose sono cambiate il carnevale resta un periodo<br />
di spensieratezza per grandi e piccini che viene festeggiato<br />
con balli, sfilate di carri allegorici, corsi mascherati e travestimenti<br />
di ogni genere. Con date variabili a seconda dei luoghi,<br />
inizia tra Capodanno e l’Epifania e i giorni “clou” sono le<br />
domeniche e gli ultimi giorni “grassi”, quelli che vanno dal giovedì<br />
al martedì, giorno in cui<br />
termina il Carnevale e inizia la<br />
Quaresima con il mercoledì<br />
delle Ceneri. Infatti lo stesso<br />
nome “Carnevale”, sicuramente<br />
derivazione del latino<br />
medioevale “carne levare”,<br />
significa un addio alla carne nel<br />
senso di esaurimento delle<br />
scorte in osservanza del divieto<br />
della religione cattolica di mangiare<br />
carne durante i quaranta<br />
giorni che precedono la<br />
Pasqua, definiti appunto tempo<br />
di “Quaresima”.<br />
A Carnevale le tradizioni agricole<br />
e alimentari italiane riemergono attraverso piatti e dolci<br />
tipici che testimoniano profondi valori culturali, alimentari e<br />
religiosi: frappe e castagnole nel Lazio, chiacchiere in<br />
Basilicata, struffoli in Campania, crostoli in Friuli, grostoi in<br />
Trentino sono solo alcune delle numerose specialità gastronomiche<br />
regionali che vengono riscoperte in questo periodo.<br />
Allo stesso modo anche la manifestazione viene vissuta in<br />
modo diverso a seconda del luogo. Quindi non uno, ma mille<br />
carnevali che si rifanno a usanze tipiche e tradizioni secolari.<br />
Tra questi citiamo il Carnevale di Mamoiada, in Sardegna, con<br />
le maschere dei mamuthones e gli Issohadores, e quello di<br />
Sappada con il Rollate, figura dal volto coperto da una<br />
maschera di legno e vestito con buffi pantaloni fatti con la tela<br />
usata per coprire le pecore che cerca di scacciare a colpi di<br />
scopa il gelo invernale per dare il benvenuto al tepore primaverile,<br />
il Carnevale di Arco, che si rifà ai tempi dell’impero<br />
asburgico, quello di Cento, uno dei più famosi d’Italia insieme<br />
a quello di Viareggio, che con i suoi carri allegorici propone<br />
ogni anno riflessioni su episodi di attualità. E ancora il carnevale<br />
di Ivrea con la rituale battaglia delle arance, quello di<br />
Putignano con i carri allegorici preparati dei maestri cartapestai,<br />
i carnevali di Acireale e di Sciacca, i più belli di Sicilia, e<br />
quello di Saint Oyen in Val d’Aosta con i personaggi travestiti<br />
con candide maschere e copricapo, il carnevale di Muggia con<br />
il tradizionale Ballo della Verdura, risalente al 1600, durante il<br />
quale donne e uomini danzano indossando ghirlande di verdure,<br />
e quello di Sauris, uno dei più antichi dell’arco alpino, con<br />
il Rolar e il Kheirar, figure magiche con il volto celato da antiche<br />
maschere di legno. Senza dimenticare naturalmente il<br />
Carnevale di Venezia, il più raffinato di tutti.<br />
14
Follie europee di carnevale<br />
Colonia e Nizza!<br />
Chi non si accontenta dei carnevali nostrani,<br />
può recarsi a Colonia e ne sarà appagato.<br />
L’edizione 2011 del Carnevale di Colonia<br />
avrà inizio giovedì 3 marzo, con la<br />
Weiberfastnacht, giornata interamente dedicata alle<br />
donne che, praticamente, hanno il dominio assoluto<br />
della città. Durante questa giornata sfilano mascherate<br />
per la città dando dei baci sulla guancia agli uomini (o tagliando loro la cravatta…). Parate e<br />
festeggiamenti continuano anche il giorno seguente, durante il Karnevalsfreitag. Il Carnevale qui ha origini<br />
molto antiche e la sua storia si confonde con quella della città. È chiamato la “quinta stagione”. Il 10 febbraio 1823, si svolse<br />
il primo “Rosenmontag”, culminato con “l’incoronazione del re Carnevale”. Da allora, il fascino del carnevale di Colonia con<br />
le sue parate, le sue feste coperte e le sue “ Bälle”, non è mutato, anzi è cresciuto. L’apertura ufficiale sarà in Alter Markt con i<br />
Dreigestirn, ossia i tre protagonisti che dal 1883 presiedono il Carnevale di Colonia: la Vergine, il Contadino-fante ed il Principe.<br />
Il principe è una figura dominante ed il massimo rappresentante dei festeggiamenti carnevaleschi, la sua maschera è caratterizzata<br />
dallo scettro, da una catena d’oro e una corona completata da una coda di pavone. Il contadino, dall’aspetto signorile, simbolo<br />
dell’audacia della città imperiale, ha il costume da fante completato dalla spada e dal correggiato, emblemi di lealtà e sincerità.<br />
In qualità di custode della città, detiene le sue chiavi. La Vergine, secondo la tradizione, è impersonata da un uomo (anche<br />
se durante la dittatura nazista fu interpretata da una donna) e rappresenta l’indulgente madre di Colonia. Essa rappresenta il<br />
carattere invincibile e l’inespugnabilità della Città. Il suo costume romano (in onore dell’imperatrice Agrippina) è completato da<br />
uno specchio, simbolo della vanità femminile. I festeggiamenti del sabato, la sfilata delle giubbe rosse a Neumarkt. La Domenica<br />
ha come protagonisti bambini e ragazzi, studenti delle scuole della città: sono i loro coloratissimi costumi ad animare Colonia in<br />
questa giornata di festa. Durante il famoso lunedì delle rose (Rosenmontag), il Carnevale raggiunge il suo apice con la sfilata ufficiale<br />
dei carri allegorici (che sono soliti gettare, al loro passaggio, dolcetti e regalini). Sfilate, parate e festeggiamenti vari continuano<br />
– in città e nei suoi sobborghi - anche il Martedì grasso (Veilchendienstag). Il carnevale verrà poi salutato con il consueto<br />
rogo del “Nubbel” un pupazzo di paglia. A Nizza si svolge il più importante carnevale francese. Quest’anno la città avrà come<br />
ospite d’onore l’Italia e ne celebrerà i 150 anni dell’Unità. Dal 18 febbraio all’8 marzo 2011 la rassegna sarà dedicata alla scoperta<br />
del Mediterraneo, alla sua natura e le sue diversità. Ricco anche nella differenza tra le culture, il Mediterraneo sarà rivisitato<br />
dal “Re Carnevale” mostrando le sue molteplici sfaccettature. Nell’occasione la città di Sousse in Tunisia si gemellerà con Nizza<br />
e con il suo Carnevale. Anche nel 2011 il carnevale sarà sempre attento all’ambiente ed allo sviluppo sostenibile: dalle decorazioni<br />
in place Masséna, dalla loro fabbricazione alla distruzione, viene seguito un processo responsabile. Le installazioni elettriche,<br />
come quelle delle luci, sono anche rispettose dell’ambiente e lo spazio ricreativo del jardin ludique resta luogo privilegiato per la<br />
pedagogia ecologica rivolta ai più piccini ed il comune denominatore: la salvaguardia del pianeta.<br />
15
Finalmente anche a Roma<br />
un salone per il turismo<br />
all’aria aperta<br />
Si terrà dal 24 al 27 febbraio 2011, all’interno del prestigioso contenitore BIG<br />
BLU – SALONE DELLA NAUTICA E DEL MARE, la prima edizione di OUTDO-<br />
ORS EXPERIENCE, il salone del camping, caravan, turismo all’aria aperta e<br />
tempo libero. Una rassegna che non solo intende offrire un’utile vetrina di quanto<br />
connesso al turismo en plain air, ma che vuole proporsi anche come strumento di sensibilizzazione nei confronti di un<br />
turismo sostenibile in piena sintonia e contatto con la natura. Outdoors Experience è un format innovativo che, oltre<br />
all’abituale esposizione dei prodotti connessi al settore, sarà arricchito da una concreta componente esperienziale che consentirà<br />
di entusiasmarsi e appassionarsi attraverso la prova e l’emozione generata dalle competenze dei più importanti player<br />
dell’outdoor, amplificando l’interesse dei visitatori e moltiplicando le opportunità di business per gli espositori.<br />
La garanzia di un contenitore come BIG BLU, rassegna globale della nautica e del mare, giunto alla sua quinta edizione,<br />
con oltre 140.000 visitatori e più di 400 giornalisti accreditati nel 2010, offre a quanti esporranno a Outdoors Experience<br />
l’opportunità di inserirsi in un contesto assolutamente qualificato che attirerà le attenzioni dell’opinione pubblica.<br />
Quattro giorni alla scoperta del turismo di terza generazione che coinvolgerà case produttrici, rivenditori, concessionari di<br />
caravan, camper e articoli per campeggio, prodotti ed accessori specifici per l’outdoor, tour operator specializzati, borghi,<br />
città, sistemi turistici integrati ed enti locali per viver pienamente il tempo libero en plein air, costituendo una irrinunciabile<br />
vetrina anche per le amministrazioni locali che intendono condurre attente politiche di sviluppo del territorio.<br />
Il salone presenterà quindi un mix tra mezzi, luoghi e modalità per avvicinarsi alla natura e per consolidare il rapporto con<br />
essa. All’interno del salone troveranno posto anche gli sport e le relative attrezzature che esaltano il rapporto uomo-natura,<br />
dal trekking, alla mountain bike, dal rafting, all’arrampicata, fino al parapendio e deltaplano.<br />
Outdoors Experience rappresenterà quindi la possibilità per tutti noi appassionati di natura e turismo itinerante di programmare<br />
un week end a Roma coniugando le bellezze della Città Eterna con le novità del mercato in fatto di caravan,<br />
camper e accessori e il meglio dell’attrezzature per l’outdoor, la pesca e la nautica in ben 12 padiglioni di esposizione.<br />
<strong>Assocampi</strong> sarà presente alla manifestazione e, grazie ad un accordo con gli organizzatori di Outdoors Experience, offre a<br />
tutti i lettori de LA FARFALLA la possibilità di ottenere lo speciale coupon 2x1 che consentirà la visita a costo ridotto (due persone<br />
al costo di una) sia a Outdoors Experience, che a BIG BLU e agli altri focus: Gommoshow, la manifestazione dedicata<br />
al diporto carrellabile; Boat show che presenta imbarcazioni a motore fino a 20 metri, open e fly, le imbarcazioni a vela,<br />
gli accessori, le strumentazioni di bordo, i servizi e complementi per la nautica, la navigazione e il turismo nautico; World<br />
Fishing, il salone della pesca sportiva e Pelagos l’isola culturale di Big Blu che ospita iniziative, approfondimenti, stazioni<br />
interattive e premi su tematiche legate alla tutela e alla cultura del patrimonio marino nella sua più ampia accezione.<br />
Infine, per tutti i camperisti d’Italia che vorranno visitare la manifestazione, gli organizzatori hanno predisposto un’area di<br />
sosta con oltre 300 posti. La posizione strategica di Fiera di Roma, posta sull’autostrada Roma-Fiumicino e ben collegata<br />
al centro città mediante il treno FR 1 (fermate Trastevere, Ostiense,<br />
Tuscolana, Tiburtina, Nomentana), consentirà di coniugare facilmente<br />
la visita al salone con quella alle bellezze storiche, architettoniche e<br />
paesaggistiche dell’Urbe e del litorale romano. A pochi minuti dalla<br />
Fiera, inoltre, il centro commerciale Parco Leonardo con i suoi 100 mila<br />
metri quadrati su due livelli, 210 negozi, aperti fino alle ore 22.00, bar,<br />
ristoranti, 24 sale cinematografiche, luoghi di ritrovo e di svago, offrirà<br />
occasioni di intrattenimento, shopping e divertimento per tutti i gusti!<br />
Outdoors Experience ci aspetta quindi con tutti gli ingredienti per trascorre<br />
un fine settimana all’insegna del tempo libero e del turismo e per<br />
riassaporare, appena fuori dall’inverno, la voglia di partire e di ricominciare<br />
a viaggiare, visitare, conoscere e divertirsi.<br />
16
aspetta i Soci e gli amici<br />
lettori della Farfalla<br />
dal 24 al 27<br />
Febbraio 2011,<br />
al proprio stand al<br />
salone del turismo<br />
all’aria aperta<br />
organizzato da<br />
Outdoors Exerience<br />
presso la nuova<br />
Ritagliate qui a fianco<br />
il coupon sconto.<br />
Potrete visitare<br />
in contemporanea<br />
anche<br />
17
LETTERATURA DI VIAGGIO<br />
“Corto Sconto”<br />
Itinerari fantastici e nascosti di<br />
Corto Maltese a Venezia<br />
di MDC<br />
Per noi viaggiatori Corto<br />
Maltese incarna il desiderio<br />
intimo dell’avventura.<br />
Come non cogliere l’invito a visitare<br />
la Venezia di Hugo Pratt e<br />
Corto Maltese, una occasione<br />
imperdibile e da associare nei<br />
giorni del carnevale. Alla ricerca<br />
di un po’ di tranquillità nel frastuono<br />
delle feste e delle<br />
maschere. Sette itinerari pieni di<br />
disegni, di fantasia e di consigli<br />
pratici. Alla scoperta di Calli<br />
ampie e silenziose dove ancora<br />
sventolano i panni stesi ad asciugare<br />
e da dove in lontananza si<br />
scorgono i cantieri navali e le<br />
mura dell’Arsenale. Questo era il cuore della potenza di Venezia,<br />
con la sua incredibile capacità di creare navi. Una vera e propria<br />
istituzione, le cui mura ancora lasciano intendere gli antichi fasti.<br />
L’ingresso sorvegliato dai leoni e da diverse divinità greche e<br />
romane é molto suggestivo. Dall’Arsenale ci si addentra per varie<br />
calli sino a giungere nel Campo Bandiera e Moro, o della Bragora,<br />
nel quale c’è una bella chiesa in cui venne battezzato Antonio<br />
Vivaldi. Gli itinerari ci portano anche alla scoperta del ‘sestrierÈ di<br />
Castello, questo quartiere ora è una zona molto tranquilla e come<br />
sospesa nel tempo ma fu importantissimo alle origini di Venezia.<br />
Poco lontano da questa zona residenziale, si trova il ponte di legno<br />
Quintavalle, che collega Castello con l’isola di San Pietro di<br />
Castello, dove sorge la chiesa che<br />
porta lo stesso nome. Prima che<br />
lo divenisse San Marco, questa<br />
chiesa imponente era la cattedrale<br />
di Venezia. Dal ponte si riesce<br />
a godere un colpo d’occhio della<br />
cupola della chiesa, alta più di<br />
cinquanta metri, e del campanile<br />
storto. Dopo aver attraversato il<br />
ponte e svoltato qualche calle<br />
altrettanto poco frequentata, si giunge al giardino davanti alla chiesa,<br />
e ci si rende conto della grandezza del campanile. Prima della<br />
chiesa, c’é un chiostro abbandonato, che un tempo era la sede del<br />
patriarcato. Curiosa anche la cosiddetta “cattedra di san Pietro”, che<br />
si diceva fosse il seggio del santo ad Antiochia, ma che in realtà é<br />
un sedile composto con una stele funeraria araba per schienale.<br />
All’interno, sono custoditi i resti del primo patriarca di Venezia, san<br />
Lorenzo Giustiniani. Questi sono solo alcuni assaggi della città di<br />
Hugo/Corto fatta di<br />
capolavori da scoprire,<br />
cortili, leggende,<br />
ma anche<br />
osterie e posti giusti<br />
per bere, mangiare<br />
e gustare un’atmosfera<br />
o uno stato<br />
d’animo in una<br />
Venezia meno turistica.<br />
18
CASTEL DI TORA E LA FESTA<br />
DEL POLENTONE<br />
Testo e foto di Marina Ciccoloni<br />
Archiviato il Carnevale il martedì grasso, ecco iniziare la Quaresima,<br />
quaranta giorni di penitenza e digiuno per prepararsi degnamente<br />
alla Pasqua. A Castel di Tora, un antico borgo fortificato della provincia<br />
di Rieti sulle rive del Lago del Turano, fino ai primi anni ‘70 il mercoledì<br />
delle ceneri era il giorno in cui la polenta fatta con la farina di mais,<br />
Sacro & Profano risorsa principale delle popolazioni della vallata prima della realizzazione<br />
del bacino idroelettrico, veniva condita con un particolare ragù magro i cui<br />
ingredienti principali erano rappresentati da pesce tradizionalmente ritenuto<br />
“povero”: aringa, tonno, baccalà e alici. Questa tradizione secolare, sviluppatasi nel paese in epoca remota a seguito delle astinenze<br />
dei periodi di penitenza pre-pasquali, oggi si è trasformata nella “Festa del Polentone”, che si celebra non più il mercoledì<br />
delle ceneri ma la prima domenica di Quaresima.<br />
La festa è una buona occasione per scoprire questo gradevole paesino ad appena una sessantina di chilometri da Roma, posto in<br />
un contesto paesaggistico ancora da scoprire e così grazioso<br />
da essere inserito tra i “Borghi più belli d’Italia”. Di origine<br />
pre-romana e medievale, l’abitato domina il lago del Turano<br />
ed è caratterizzato da una struttura costituita da archi, stradine<br />
e vicoli che culminano nella torre esagonale dell’XI° secolo,<br />
adiacente al Palazzo Scuderini. Una passeggiata consentirà<br />
di scoprire piazzette ben curate, mura e torrette trasformate<br />
in case, scalinate, passaggi, grotte e cantine scavate nella<br />
roccia.<br />
Una parte del territorio si trova all’interno della Riserva<br />
Naturale dei Monti Cervia e Navegna, mentre le acque del<br />
Lago consentono bagni, pesca e attività acquatiche. Di fronte<br />
all’abitato si erge il cono montuoso di Monte Antuni, in cima<br />
al quale sorge il borgo medioevale fortificato i cui ultimi signori<br />
sono stati i principi del Drago. Dopo un periodo di abbandono<br />
e decadenza, è stato restaurato sia il palazzo che parte<br />
delle mura che hanno riacquistato l’antico splendore.<br />
La prima domenica di quaresima il polentone, tagliato a fette con lo spago imbevuto del buon olio della Sabina, condito con il<br />
“sugo di magro” preparato con baccalà, aringhe, alici e un po’ di tonno da pietanza dell’antica popolazione locale diventa gustoso<br />
piatto per turisti, che oltre a degustare il piatto tipico per eccellenza della tradizione Castelvecchiese, hanno l’occasione di gustare<br />
anche la “Salsiccia con pitartima” insieme al pane cotto a legna, il <strong>tutto</strong> annaffiato con del buon vino.<br />
L’appuntamento annuale riveste sempre più<br />
prestigio in quanto Castel di Tora è uno dei<br />
sedici paesi che fanno parte della<br />
Associazione Culturale dei “Polentari<br />
d’Italia”, uniti dalla voglia di riscoprirsi e<br />
confrontarsi attraverso la polenta, piatto<br />
povero ma ricco al tempo stesso di sapori e<br />
storia, che unisce idealmente l’Italia da<br />
Nord a Sud, con tradizioni e culture diverse.<br />
Quest’anno la festa si terrà il 13 marzo<br />
2011. Per la sosta nessun problema:<br />
Castel di Tora possiede un’area di sosta camper attrezzata vicino al lago<br />
e al punto di informazione turistica.<br />
PER INFORMAZIONI:<br />
Tel. 0765.716363 - Cell. 345.2315609<br />
www.prolococastelditora.it<br />
info@prolococastelditora.it<br />
19
I Paesi Balcanici:<br />
Un viaggio fuori dalle righe<br />
Testo di Maria Grazia Casagrande<br />
Foto di Ferdinando Ruggiero<br />
Provate nostalgia e volete rivedere l’Italia anni 50 anni<br />
in un viaggio certamente di costo economico<br />
Pensate allora ai Paesi Balcanici, con imbarco a Bari<br />
e arrivo in Grecia a Igoumenitsa. Nel trasferimento verso<br />
Bari, si potrà sostare presso il Santuario dell’Addolorata a<br />
Castelpetroso (Molise) e poi assaggiare le deliziose mozzarelle<br />
di Boiano, che incontrerete lungo il tragitto.<br />
L’imbarco in open deck riserverà forse una notte insonne,<br />
ma farà parte del gioco!<br />
Attraversato il Nord della Grecia, si entra in Macedonia,<br />
puntando verso le splendide acque del lago di Ohrid, ideali<br />
per un piacevole bagno, e la cittadina omonima, il cui<br />
centro storico merita la visita almeno di una giornata: vi<br />
potrete sbizzarrire tra le varie chiese ortodosse che si<br />
alternano sulle sponde e alle pendici delle colline. Dopo<br />
la visita sarà gratificante un po’ di shopping lungo i pittoreschi<br />
vicoli, oppure approfittare del servizio di taxi nautici per<br />
visitare il monastero di Sveti Jovan Kanco (XII sec.) a picco<br />
sul lago, tra gli edifici religiosi più suggestivi di Ohrid.<br />
Sempre in Macedonia, visitate Skopje: il centro antico è<br />
pieno di strette e caratteristiche viuzze. Nella zona turca, è<br />
consigliata una passeggiata per poi gustare la deliziosa<br />
saskara (grigliata di carne), accompagnata da una coreografica<br />
sapska salata. Lasciate la città dopo aver lanciato<br />
uno sguardo malinconico al famoso Ponte Vecchio sul fiume<br />
Vadar, che collega la città nuova con quella antica.<br />
Salutata la Macedonia, entrando in Bulgaria non dimenticate<br />
di acquistare ed esporre la vignette: il costo per una settimana<br />
è di 5 euro e si potrà circolare sulla rete viaria, inclusa<br />
quella autostradale.<br />
In Bulgaria trovare campeggi è un colpo di fortuna, una<br />
caccia al tesoro, e quelli che s’incontrano sono fatiscenti e<br />
male attrezzati: non vi meravigliate, quindi, se al posto di un<br />
demolitore di auto o di una caserma sarà nato un campeggio.<br />
Questa è una realtà locale, quindi un consiglio che<br />
posso dare, è tirare un bel sospiro all’interno di un parco<br />
naturale circondato da boschi come Rila, non mancando di<br />
visitare il suo mistico monastero ortodosso. All’interno per i<br />
più curiosi è possibile visitare un museo etnologico e uno<br />
con reliquie del fondatore e altri oggetti tra cui ornamenti<br />
sacri. Per chi ama passeggiare, è possibile ritornare al campeggio<br />
“Zodiac”, uno dei più belli della Bulgaria per posizione,<br />
percorrendo una stradina attraverso i boschi.<br />
Viaggiando in Bulgaria, non si può evitare una sosta presso<br />
l’incantevole Mar Nero, bello all’alba e al tramonto. Ad<br />
Aheloy è possibile sostare nel piccolo campeggio omonimo,<br />
molto economico e a pochi passi dalla spiaggia, con un bel<br />
ristorantino in riva al mare dove con pochi Lev potrete<br />
gustare piatti di carne o di pesce. Sempre sul Mar Nero non<br />
vi lasciate sfuggire una delle sue perle, Nessebar, cittadina<br />
molto turistica piena di negozi e di souvenir, che si visiterà<br />
in un paio d’ore (difficile il parcheggio!).<br />
Il resto della Bulgaria non ha troppe pretese. Fermatevi per<br />
una mezza giornata a Veliko Tarnovo, che presenta sulla collina<br />
degli zar un’interessante fortezza con un bel panorama.<br />
Visitare Sofia, la capitale del Paese, è quasi una tappa obbli-<br />
20
gata, ma non vi aspettate chissà cosa… È comunque una città<br />
allegra, piena di negozi e ristoranti, oltre alle bellezze archeologiche.<br />
Passando in Serbia, non sperate che la scrittura cambi.<br />
L’incomprensibile cirillico è sempre presente fino alla Bosnia-<br />
Erzegovina, ma con il tempo s’impara anche a conviverci.<br />
Fortunatamente qui ricompaiono i campeggi.<br />
Visitate Belgrado con le numerose attrattive, come la Cittadella<br />
che si affaccia sul bel Danubio (non proprio blu…), la casa<br />
della principessa Jubica, trasformata in museo, posta vicino a<br />
un ristorante, dove si potranno gustare piatti tipici, come cevapcici,<br />
burek, srpska salada.<br />
Lasciata la Serbia con una gran maggioranza di chiese ortodosse,<br />
si entra in Bosnia-Erzegovina a prevalenza musulmana.<br />
Visitate Sarajevo, ripresasi dalle ferite della guerra<br />
di dieci anni fa. Potrete rivivere, osservando il<br />
Ponte Latino, il tragico evento che provocò lo scoppio<br />
della prima guerra mondiale, l’attentato contro<br />
il principe austro-ungarico Francesco<br />
Ferdinando e sua moglie Sofia (1914). La città è<br />
ricca di moschee e chiese ortodosse in continuo<br />
contrasto tra loro. Non mancate di passeggiare<br />
nell’antico quartiere turco, dove si potranno<br />
cogliere aspetti caratteristici.<br />
Dopo Sarajevo non si può fare a meno di andare<br />
a Mostar, famosa per il bellissimo ponte panoramico<br />
del 1400, purtroppo distrutto nel conflitto<br />
degli anni novanta e ricostruito. La città al tramonto<br />
è sicuramente emozionante con le sue infinite<br />
bancarelle di souvenir e una notevole quantità<br />
di turisti che la percorrono. Se avete tempo e<br />
voglia all’inizio del ponte c’è una pietra con scritto<br />
“Don’t forget”. Entrate nel negozio attiguo e<br />
osservate come la guerra e le malvagità umane<br />
hanno trasformato questa deliziosa città. A poco<br />
più di 40 km da Mostar, potete raggiungere<br />
Medugorje e vi accorgerete come il consumismo<br />
ha trasformato questo luogo di culto.<br />
L’ultima frontiera prima dell’imbarco per l’Italia è quella croata.<br />
Gli ambienti sono molto curati e turistici e merita fare una sosta<br />
a Omis, cittadina sul mare con una rocca medievale dalla quale<br />
potrete fare delle belle foto, finendo in bellezza con l’affitto di una<br />
barca, che navigando sul fiume Cetina vi porterà ad una spiaggia<br />
dove l’acqua è trasparente ma gelida per un bel bagno rinfrescante.<br />
Prima di lasciare questo luogo si può assaggiare la sottile<br />
pizza ripiena di verdure e cotta sulla pietra, ottima specialità<br />
del ristorante locale.<br />
Il viaggio attraverso le culture balcaniche termina a Zara, città<br />
festosa e allegra. La parte antica è piena di locali tipici, dove si<br />
suona e si canta. Ricca di reperti storici e romani, qui è possibile<br />
vedere il foro romano, visitare chiese, conventi, ma non dimenticate<br />
che a pochi metri dall’imbarco è possibile ascoltare un organo<br />
marino che con l’onda di risacca emette suoni melodiosi che<br />
porterete via con voi, ricordo di un viaggio... fuori dalle righe.<br />
INFORMAZIONI – Il cambio della valuta si può effettuare presso le banche<br />
dei vari Paesi, anche se non mancano i bancomat.<br />
Le carte di credito sono accettate quasi ovunque.<br />
L’euro è gradito, ma si consiglia il cambio per i piccoli acquisti giornalieri.<br />
Il gasolio mediamente costa circa un euro/litro (ago 2010)<br />
I caselli autostradali (in Bulgaria è obbligatoria la vignette)<br />
accettano anche carte di credito, ma se si paga in euro<br />
il resto è dato in moneta locale.<br />
Qualche difficoltà con la lingua,<br />
anche se è facile incontrare persone che parlano italiano<br />
e un po’ d’inglese.<br />
Il viaggio (agosto 2010), riservato ai soci ASSOCAMPI,<br />
è stato organizzato e condotto da Giuseppe Truini (347.8959549).<br />
21
Passeggiate Romane<br />
La Madonna dei Pellegrini - Chiesa di S. Agostino<br />
Testo e foto di Paolo Ruzzi<br />
Tra i tesori d’arte che Roma ospita tra le sue mura<br />
emergono con prepotenza i dipinti del Caravaggio.<br />
Tra questi, un particolare fascino è da riconoscere a<br />
quelli conservati nelle chiese che chiunque può gustare,<br />
nel silenzioso raccoglimento di un luogo di culto, A parte<br />
i due celebrati poli di S. Maria del Popolo e di S. Luigi dei<br />
Francesi, i vicoli di Roma che si articolano intorno a<br />
Piazza Navona offrono uno straordinario capolavoro del<br />
genio lombardo: la Madonna dei Pellegrini, custodita<br />
nella Chiesa di S. Agostino (sita tra Corso<br />
Rinascimento e Via della Scrofa). L’opera, di notevoli<br />
dimensioni, venne realizzata nei primi anni del 1600 e<br />
propone, secondo lo stile innovativo del Caravaggio, un<br />
complesso articolarsi di temi sacri e profani. Il solito<br />
fascio di luce radente illumina la<br />
scena trasversalmente, dall’alto<br />
verso il basso, mettendo in rilievo<br />
sia le figure dei protagonisti sia il<br />
luogo dell’ambientazione. Il tema<br />
trattato è quello della visita di un<br />
paio di vecchi pellegrini alla Sacra<br />
Casa di Loreto, una visita impreziosita<br />
oltre ogni ragionevole<br />
aspettativa da una miracolosa<br />
apparizione della Madonna con il<br />
Bambino sull’uscio della Casa<br />
stessa. Ancora una volta tradizione<br />
e innovazione si mescolano in una<br />
resa sorprendente dove complessi<br />
postulati teologici si incontrano<br />
con le immagini del quotidiano :<br />
due poveri viandanti , con i visi<br />
rugosi e i piedi sporchi (provocatoriamente<br />
esposti in primo piano!)<br />
sono ritratti in ginocchio dinnanzi<br />
all’ingresso della Casa di Loreto,<br />
idealmente rappresentata da uno<br />
scalino squadrato, uno stipite disadorno e un muro<br />
sbrecciato.Il lungo pellegrinaggio (i piedi oltre a sporchi<br />
sono anche gonfi….) culmina, in questa fortunata occasione,<br />
nella prodigiosa comparsa di Maria che, vestita<br />
secondo lo stile seicentesco, mostra il Figlio agli increduli<br />
pellegrini; il portentoso arrivo di Maria sarebbe confermato<br />
anche dalla particolare postura del piede sinistro<br />
della Vergine, colto nell’attimo dell’ appoggio a terra.Il<br />
quadro sollevò una infinità di polemiche tra i suoi contemporanei<br />
: la Sacra Casa rappresentata da pochi elementi<br />
disadorni o addirittura decrepiti, i fedeli ritratti<br />
come luridi mendicanti ma, soprat<strong>tutto</strong>, la figura di Maria<br />
non proposta secondo l’iconografia tradizionale che la<br />
voleva seduta sul trono e attorniata da angeli e cherubini<br />
ma piuttosto<br />
dipinta<br />
con le<br />
sembianze<br />
di Lena ,<br />
una umile<br />
popolana<br />
che aveva<br />
stretto una<br />
passionale<br />
relazione<br />
con il pittore. Maria si presenta nella sua prorompente<br />
bellezza, esaltata sia dai lineamenti regolari del viso che<br />
dalle forme statuarie del corpo; un corpo giovanile ed<br />
energico, già chiamato a sostenere<br />
il peso di una maternità non<br />
facile in relazione alla “ dimensione”<br />
del Figlio, qui genialmente<br />
raffigurata dalle notevoli fattezze<br />
di un bambino uscito dalla prima<br />
infanzia.Il gruppo – oltre a lasciarsi<br />
ammirare per la squisita realizzazione<br />
tecnica – offre all’osservatore<br />
la possibilità di una lettura<br />
dell’opera “in movimento”; l’intero<br />
dipinto infatti sembra pervaso da<br />
forze dinamiche divergenti; nella<br />
parte alta, il corpo di Maria (la<br />
dimensione umana) sembra<br />
spingersi verso la parete forse a<br />
bilanciare l’ energia promanata<br />
dalla schiena del Bambino che si<br />
protende nella direzione contraria<br />
(la dimensione divina); nella<br />
parte bassa spicca l’atteggiamento<br />
dei due fedeli, soprat<strong>tutto</strong> la<br />
figura maschile, completamente<br />
protesi con i busti, le mani e gli sguardi verso l’apparizione.<br />
Per noi, gente del XXI secolo che vive del potere<br />
suggestivo delle immagini (televisione, pubblicità etc),<br />
rimane questo straordinario capolavoro, caparbiamente<br />
difeso dai padri Agostiniani che certamente ben compresero<br />
la forza comunicativa di una scena che si lasciava<br />
comprendere da tutti : la immane regalità della divinità –<br />
sintetizzata nel quadro dalle due aureole appena accennate<br />
e al gesto benedicente di Gesù solo abbozzato - si<br />
può manifestare in maniera semplice agli uomini e gli<br />
uomini stessi – soprat<strong>tutto</strong> i semplici - possono effettivamente<br />
accostarsi alla divinità, come accaduto al povero<br />
pellegrino che, con le mani giunte, arriva quasi a sfiorare<br />
i piedi del Bambino.<br />
22
Il Direttore risponde<br />
Il Direttore risponde<br />
“Pescia Romana aree sosta <strong>tutto</strong> Ok...<br />
di Alessandro Bongarzone<br />
ROMA - Rispondiamo all’amico Filippetti di Terni che, sul precedente<br />
numero della rivista (a pagina 15), ci aveva segnalato la “disavventura”<br />
occorsagli - lo scorso agosto - mentre soggiornava nell’area di sosta<br />
“La Pineta” a Pescia Romana, una frazione del comune di Montalto di<br />
Castro, al confine con la Toscana. L’amico Filippetti ci ha raccontato,<br />
infatti, che lo scorso 21 agosto, all’improvviso e senza alcun motivo evidente,<br />
i vigili urbani di Montalto sono intervenuti per ordinare “l’immediata<br />
chiusura di: tavoli, sedie, sdraio e fornelli, pena la chiusura immediata<br />
dell’area di sosta in questione” azione che ha creato, dice ancora<br />
l’amico camperista, al punto da convincere i più - anche dietro consiglio<br />
dei “gestori” - ad abbandonare la propria postazione per trovare<br />
ricetto a Marina di Montalto dove, peraltro, evidenziava Filippetti, “non<br />
si è registrato alcun intervento di natura repressiva”.<br />
Come sempre, in questi casi, incuriositi dalla segnalazione abbiamo<br />
preso contatti con il sindaco di Montalto, Salvatore Carai per capirci<br />
qualcosa di più, rispetto all’intervento del 21 agosto da parte dei vigili<br />
ma, soprat<strong>tutto</strong>, per sapere - come ci chiedeva l’amico camperista -<br />
“cosa succederà nella prossima stagione” e se l’area di sosta “La<br />
Pineta” funzionerà ancora.<br />
Il sindaco, dopo un brevissimo colloquio telefonico, si è preso qualche<br />
giorno di tempo per assumere informazioni che, ad onor del vero, ci<br />
sono giunte - a stretto giro di email - dopo appena ventiquattr’ore.<br />
Niente di eclatante, solo un’email scarna, di poche parole e, altrettanto,<br />
d’informazioni che, comunque, chiarisce il senso dell’intervento del 21<br />
agosto precisando che, lo stesso, è stato operato nel tentativo di riportare<br />
a norma talune “piccole e parziali modifiche” operate dal titolare dell’area<br />
“che - prosegue il testo inviatoci - prese singolarmente non palesavano<br />
stravolgimento dell’autorizzazione originaria, ma nel complesso<br />
facevano configurare un’attività diversa da quella autorizzata”.<br />
Lo stesso messaggio, indirizzatoci “su incarico del sindaco”, ci comunica,<br />
inoltre, che “il titolare si è già attivato per ricondurre l’attività nei giusti<br />
parametri” e, augurandosi che “per la prossima primavera l’offerta della<br />
struttura risponda alle vostre esigenze” ci invita, “nel contempo, ad usufruire<br />
di tutte le possibilità che il nostro territorio è in grado di offrire”.<br />
Niente di strano, dunque, solo una normale - o almeno così dovrebbe<br />
essere più spesso - azione di repressione di comportamenti al limite<br />
della liceità che dovrebbero consentire un più corretto svolgimento, non<br />
solo delle attività commerciali ma, anche, di quelle di svago, turismo,<br />
ricezione, in una parola, di vita.<br />
Nulla da ridire, pertanto, da parte nostra che, peraltro, grazie alle<br />
segnalazioni dei lettori, continuiamo nella nostra azione di rilevazione<br />
e, nei limiti del possibile, di sollecitazione degli enti locali di quanto non<br />
proprio funzionante avviene nel mondo del turismo itinerante. Soltanto<br />
un dubbio, però, ci permettiamo ancora di nutrire ed è relativo alle<br />
modalità con cui ci sono state fornite le informazioni che avevamo<br />
richiesto. Una modalità che, già dalla frase scritta in calce al messaggio,<br />
ci segnala che siamo in presenza di “INFORMAZIONI STRETTA-<br />
MENTE CONFIDENZIALI” e che, poi, nel corso di una telefonata, ci<br />
viene richiesto di non divulgare per garantire, non si sa bene, quale<br />
diritto alla privacy. Lungi da noi, quindi, il voler entrare nel merito di<br />
procedure amministrative o giurisdizionali ma, crediamo, che i cittadini<br />
abbiano il diritto di sapere il perché, in un giorno d’agosto, sono stati<br />
costretti a fare i bagagli e a trasferirsi in un altro posto. Così come, non<br />
ce ne vogliano al Comune di Montalto, visto che il nostro mestiere è<br />
proprio quello di informare, se del caso, anche dei motivi per cui sono<br />
in corso azioni amministrative (o giurisdizionali), se ci siamo permessi di<br />
divulgare notizie di natura “confidenziale”, appunto, tenuto conto che -<br />
altrimenti - ci saremmo tranquillamente risparmiati una telefonata. Con<br />
il nostro lavoro, noi crediamo di svolgere un servizio pubblico che non<br />
è fatto solo di segnalazioni di bellezze naturali o di aree di sosta funzionanti<br />
ma, anche, di riflessioni e di denunce di quanto potrebbe funzionare<br />
meglio. Del resto una maggiore trasparenza - lo diciamo anche<br />
nell’interesse delle istituzioni - è sicuramente più utile di una situazione<br />
di confusione e di omertà in cui - citiamo ancora la lettera del nostro<br />
lettore - un’opinione pubblica disinformata si chiede se “qualcuno ha<br />
messo gli occhi su una delle poche aree naturali libere di fronte al mare<br />
del Lazio” o, ancora peggio, adombri l’eventualità che si voglia<br />
“avviare l’ennesima speculazione”.<br />
23
CAMPERBERING<br />
MENTA SELVATICA<br />
Mentha Longifolia (famiglia delle labiatee)<br />
a cura di Elisabetta Tommasi<br />
Facendo opportune considerazioni<br />
mi rendo conto che sono trascorsi<br />
ben 4 anni dall’inizio della publicazione<br />
della mia rubrica che riguarda<br />
la ricerca, la raccolta e l’uso delle<br />
piante erbacee spontanee ma sappiate<br />
che ne ho e ne avro’ ancora<br />
tante da raccontare anche perchè<br />
molte di loro non hanno timore del<br />
freddo.<br />
In questo periodo andremo a scovare<br />
nei prati e lungo i fossi, in prossimita’<br />
di terreni umidi dalla pianura<br />
alla collina, una pianta perenne, rustica<br />
e vigorosa che cresce a cespi<br />
assai folti con steli che spesso raggiungono<br />
anche i 70 cm di altezza;<br />
riconosceremo le sue foglie lanceolate<br />
ricoperte da una leggera peluria ed<br />
i suoi fiori che vanno dal grigio al<br />
rosa-lilla.<br />
Saremo molto aiutate nella loro scoperta<br />
anche dal caratteristico ed inequivocabile<br />
profumo di mentolo che<br />
tanto ci ricorda sia i classici dentifrici<br />
che le bevande verdeggianti gustate<br />
in piena estate. Stranamente la<br />
nostra erba in questione non è presente<br />
nelle isole, siamo a conoscenza<br />
che se ne coltivano molti tipi<br />
come per esempio la Menta<br />
Romana, la Menta Piperita, oppure la<br />
Menta Glaciale dalla quale si estrae<br />
un ottimo olio idoneo per i prodotti<br />
dolciari, ma noi troveremo una<br />
Menta Selvatica che ci viene offerta<br />
da madre natura a costo zero.<br />
Secondo la leggenda la menta in<br />
genere prende il nome dalla ninfa<br />
Myntha amata da Plutone, nei nostri<br />
tempi è addirittura denominata erba<br />
gattaia ma le sue proprietà sia terapeutiche<br />
che culinarie sono veramente<br />
di <strong>tutto</strong> rispetto. Ricordo una<br />
sua caratteristica antisetica molto<br />
semplice e sfruttata da sempre contro<br />
le infiammazioni del cavo orale,<br />
basta preparare un classico infuso<br />
con 3 cucchiai di foglie fresche in<br />
mezzo litro di acqua, far bollire per<br />
4/5 minuti e filtrare, dopo ripetuti<br />
sciacqui vedremo che il fastidioso<br />
disturbo sparirà.<br />
Se dopo una lunga passeggiata fatta<br />
durante un attraente week-end sentiamo<br />
le piante dei piedi affaticate e<br />
doloranti, torniamo sui nostri camper<br />
e prepariamo un composto di 20 gr<br />
di foglie fresche della nostra menta<br />
selvatica messo a bollire in un litro di<br />
acqua per 5 minuti, versiamone il<br />
<strong>tutto</strong> in una bacinella e zitti zitti facciamo<br />
un pediluvio da sogno. Non<br />
tralasciamo certamente la parte che<br />
riguarda il suo uso in cucina ricordando<br />
che le parti aeree ed i fiori<br />
(avrete notato che in questo caso le<br />
radici non fanno parte della droga<br />
della pianta) sono molto idoneee per<br />
insaporire insalate crude miste oppure<br />
per ingentilire il sapore di patate o<br />
zucchine bollite. Un ultimo suggerimento<br />
riguarda un ottimo “ Sciroppo<br />
di Menta “ che va preparato nel<br />
seguente modo : prendere due manciate<br />
di foglie fresche e metterle in un<br />
vaso di vetro (io personalmente uso<br />
i bormioli con la chiusura perfetta)<br />
unitamente a due litri di acqua, il<br />
succo di 4 limoni e la scorza di uno<br />
solo di essi, dopo aver posto il <strong>tutto</strong><br />
al sole per circa una settimana filtrare<br />
e pesare il liquido. A questo punto<br />
si unisce un pari-peso di zucchero e<br />
si porta in ebollizione il composto<br />
mescolando di continuo per un paio<br />
di minuti. Una volta raffreddato e<br />
riposato si imbottiglia. Siamo ora in<br />
grado di offrire una bevanda gradevole<br />
e rinfrescante miscelando lo sciroppo<br />
con l’aggiunta di acqua.Non<br />
mi resta che augurare a tutte le mie<br />
lettrici ancora un movimentato anno<br />
di viaggi ed un profiquo<br />
raccolto...ciao ed a presto da<br />
Elisabetta.<br />
Mediterraneo Traghetti<br />
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24
D U E M M E<br />
G R A F I C A]<br />
PESCA: AMBIENTI<br />
E ATTREZZATURA<br />
Gal<strong>leggi</strong>anti, piombi e esca<br />
di Maurizio Di Torrice<br />
I<br />
GALLEGGIANTI si applicano al nylon quando vi è necessità principalmente<br />
di due cose : fare pescare l’esca costantemente a una<br />
determinata profondità e avvertire visivamente, dall’affondata del<br />
gal<strong>leggi</strong>ante, l’abboccata del pesce. La sensibilità del gal<strong>leggi</strong>ante è un<br />
requisito molto importante perché fa in modo che il pesce durante l’abboccata<br />
provochi il suo affondamento senza accorgersi di nulla e d’altro<br />
canto permette al pescatore di “sferrare” con colpo deciso. Anni fa<br />
i primi gal<strong>leggi</strong>anti erano di sughero, poi di penna d’istrice, infine ci fu<br />
il boom della balsa, materiale molto leggero ma delicatissimo e via via<br />
ulteriori nuovi prodotti. Per quanto concerne la loro forma i gal<strong>leggi</strong>anti<br />
possono essere a pera, scorrevoli, piombati e di varie misure. Per rendere<br />
il gal<strong>leggi</strong>ante più sensibile all’abboccata di un pesce e quindi per<br />
affondare con più rapidità, vanno messi uno o più piombi prima dell’amo. Siamo facilitati in questa operazione molto importante dato che nei<br />
gal<strong>leggi</strong>anti moderni c’è scritto sopra il peso del piombo da applicare.<br />
I PIOMBI presentano a loro volta una spaccatura per tutta la lunghezza e vanno schiacciati sul nylon dopo aver introdotto quest’ultimo nella spaccatura<br />
medesima. Esistono anche altri tipi di piombi dalle varie forme, che vanno grosso modo da quella allungata, affusolata ( piombi “oliva”) a<br />
quella completamente rotonda ( sfere) o anche a forma prismatica. Il foro che molti piombi presentano nel centro è destinato alla introduzione<br />
del nylon che poi arriverà fino all’amo , sistema usato nella pesca a fondo , quindi senza gal<strong>leggi</strong>ante. Esistono piombi forati al centro del peso<br />
di gr.3 o 5 (lancio leggero ) , ma anche di gr.200 per lunghi lanci specialmente se siamo al mare con forza superiore a tre, in modo che il piombo<br />
pesante tocchi il fondo e non sia trascinato dalla corrente ma si fermi dove vogliamo. Ricordo che l’esperienza che andremo ad acquisire sul<br />
campo ci guiderà nella scelta dell’attrezzatura più opportuna ad ogni determinato tipo di pesca. Premesso che ogni pezzo di pesce è già un’ottima<br />
esca per altri pesci, vediamo ora LE ESCHE più facilmente reperibili. Al mercato potete trovare con facilità sarde, alici, gamberi, piccole seppie,<br />
moscardini e seppie, naturalmente da tagliare in piccoli pezzi da innescare all’amo. Anche surgelati vanno benissimo. Personalmente compro<br />
cannolicchi surgelati dato che la vendita dei freschi è vietata, poi li metto nel surgelatore di casa e li prendo quando mi servono. Cosi ho<br />
sempre l’esca pronta. Nei negozi attrezzati potete comprare a prezzi altissimi arenicola (ottima), muriddu, americano, verme di Rimini, coreano e<br />
altri (sono tutti vermi di mare).Un’altra esca ottima, per esempio per i cefali (muggini) è l’impasto con pane e pecorino. Qui occorrerebbe un intero<br />
volume per descrivere le varie soluzioni con i tanti segreti di ogni pescatore per fare questo tipo di impasto : chi mette insieme ai vari tipi di<br />
pane (francese, pane in cassetta, pane casareccio) altri possibili ingredienti oltre al pecorino, aglio, si può aggiungere a scelta pasta d’acciuga,<br />
cannella, timo o chiodi di garofano. Il <strong>tutto</strong> mischiato con acqua fino ad ottenere un impasto consistente, lavorando con le mani. Poi piccoli pezzi<br />
si innescano all’amo. Questi impasti sono ottimi anche in acque dolci per carpe, tinche, cavedani e altri. Vi invito a trovare l’impasto migliore , poi<br />
fatemelo sapere dato che anch’io, ancora, dopo anni, sto sperimentando. Nel prossimo capitolo parleremo di esche artificiali e altro.<br />
IL GRONGO<br />
Corpo serpentiniforme, muso allungato con ampia bocca, pinna dorsale che inizia all’altezza delle<br />
pinne pettorali e che si unisce alla caudale appuntita ed alla anale che si estende sul bordo inferiore<br />
del pesce fino a circa la metà della sua lunghezza. La colorazione è grigio-bruna fino al nero<br />
sul dorso e biancastra sul ventre. Raggiunge i due metri di lunghezza ed un peso anche di 20 kg.<br />
RIPRODUZIONE: La deposizione delle uova avviene durante i mesi estivi.<br />
AREA DI PESCA:Mediterraneo; tutti i mari italiani; fondali sabbiosi e fangosi fino a 400 metri di<br />
profondità. Stagionalità di Pesca: si pesca <strong>tutto</strong> l’anno.<br />
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• Elaborazioni grafiche<br />
• Cataloghi d’arte e riviste<br />
• Editoria, pubblicazioni<br />
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25
IL SELLARONDA<br />
di Walter Pallone<br />
Il SELLARONDA è certamente il carosello sciistico più<br />
conosciuto tra i vari comprensori dolomitici. Si svolge,<br />
sci ai piedi, facendo il giro completo intorno al massiccio<br />
del Sella. Esso prevede impianti moderni di ogni tipo e<br />
piste per tutti i livelli, con un numero elevato di varianti che<br />
permettono di aumentare o abbreviare il percorso a proprio<br />
piacimento attraversando valli, paesi, e godere di panorami<br />
mozzafiato, difficilmente riscontrabili in altri comprensori,<br />
particolarmente colorati con il tempo so<strong>leggi</strong>ato. Il SELLA-<br />
RONDA normalmente viene riconosciuto anche come il<br />
GIRO dei QUATTRO PASSI, poiché tocca in sequenza, i<br />
quattro passi dolomitici forse più famosi: il Pordoi, il Sella,<br />
il Gardena e il Campolongo. L’itinerario pertanto si estende<br />
anche nel territorio delle vallate relative a questi, che sono:<br />
la Val di Fassa, la Val Gardena, la Val Badia e il Livinallongo.<br />
La partenza del giro può avere inizio in una qualsiasi di queste<br />
vallate, per poi ritrovarsi, facendo il tour, nel punto di<br />
partenza. Questo bellissimo percorso non presenta particolari<br />
difficoltà tecniche di sciata, poiché le piste che si percorrono<br />
sono quasi tutte di livello medio: si può incorrere in<br />
qualche difficoltà maggiore, ma facilmente superabile, in<br />
alcuni tratti resi un po’ più ardui dalla altissima presenza di<br />
turisti, che altera un po’ le condizioni ottimali della neve;<br />
per esempio a Porta Vescovo. Per affrontare il SELLARON-<br />
DA, non bisogna essere particolarmente bravi sciatori, ma si<br />
deve avere quel minimo di preparazione fisica per poterlo<br />
effettuare, godendo a pieno il suo svolgimento ed ammirare<br />
i molteplici e bellissimi paesaggi che ci offre.<br />
Il giro può essere effettuato in senso orario, contrassegnato<br />
dal colore Arancio, oppure antiorario colore Verde. La<br />
durata dell’escursione può variare dalle tre alle quattro ore<br />
(in base alle proprie capacità), alle quali vanno aggiunte<br />
una pausa per il pranzo e qualche sosta panoramica. Nelle<br />
immediate vicinanze del SELLARONDA possiamo trovare<br />
campeggi, dove sostare con i nostri camper. I più vicini<br />
sono: il camping “Marmolada” che io frequento ormai da<br />
più di quindici anni ritenendolo il più comodo, si trova in<br />
paese a Canazei, di fronte agli impianti di risalita, il camping<br />
“Miravalle” a Campitello di Fassa, il camping<br />
“Colfosco- Corvara”, situato ai piedi del Passo Gardena e il<br />
Punto Sosta Camper, che troviamo ad Arabba nel parcheggio<br />
della funivia Porta Vescovo.<br />
walpal@hotmail.it<br />
Tel. 333 6847075 – 347 6129024
Il “mondo sottosopra”:<br />
Chagall all’Ara Pacis<br />
Una mostra dedicata Marc Chagall uno dei grandi<br />
maestri della pittura del 900’ è stata allestita al<br />
Museo dell’Ara Pacis a Roma. Centotrentotto<br />
opere, tra dipinti e disegni anche inediti, che saranno esposte<br />
fino al 27 marzo. A 25 anni dalla morte Roma rende<br />
omaggio al pittore ebreo con una esposizione dal titolo<br />
significativo:”Chagall, il mondo sottosopra”. Un titolo particolarmente<br />
azzeccato per un artista visionario del fantastico.<br />
Le opere in mostra arrivano sia da collezioni private<br />
che dal Centro Pompidou di Parigi e dal Museo Marc Chagall<br />
di Nizza. In esposizione dipinti, incisioni, disegni, schizzi,<br />
illustrazioni di libri. Il percorso è diviso in cinque sezioni: gli<br />
autoritratti (“Il pittore con la testa rovesciata”); il paesaggio,<br />
che contiene quadri come “Uomo giallo sopra a Vitebsk” del 1925 e “La battaglia di fiori in<br />
cielo” del 1967; il mondo dello spettacolo, con i dipinti sul circo; la Bibbia, con la celebre serie di<br />
incisioni, e Chagall surrealista, sui rapporti del pittore con il movimento artistico francese. Il titolo<br />
della mostra scaturisce proprio dal fatto che questo artista ha dato una visione della realtà<br />
distorta, contraddittoria, quindi capovolta e slegata dalle regole della fisica e della natura. La<br />
mostra è stata realizzata dal Museo che la città di Nizza ha dedicato al grande pittore. “Le immagini<br />
capovolte e gli uomini ritratti a testa in giù, - ha spiegato il direttore dei Musei nazionali del<br />
XX secolo delle Alpi Marittime Maurice Fréchuret-, sono una costante dell’opera di Chagall e l’origine<br />
di queste visioni nascono da alcuni passaggi fondamentali della sua vita: prima di <strong>tutto</strong><br />
lui era ebreo, e nel primo episodio della Torah viene descritto un grande capovolgimento, un<br />
caos. Poi bisogna ricordare che nel ‘17 tornò dalla Francia in Russia e partecipò alla Rivoluzione<br />
Russa, che fu un momento di grandi rovesciamenti, e quando tornò a Parigi fu avvicinato dai<br />
surrealisti, che proponevano un capovolgimento dei dati formali e politici. Da questi dati nasce<br />
la sua visione del mondo e il taglio cha abbiamo voluto dare a questa mostra”.<br />
Info:Da martedì a domenica ore 9 - 19 ingresso consentito fino alle ore 18 - La biglietteria<br />
chiude un’ora prima - Biglietto d’ingresso ∈10.00 intero - ∈8.00 ridotto. Il biglietto è acquistabile<br />
anche con carta di credito e bancomat Gratuito per i cittadini romani sotto i 18 anni<br />
e sopra i 65 anni. Ingresso ridotto con il biglietto del parcheggio di Villa Borghese La biglietteria<br />
chiude un’ora prima. Tel.060608 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00)<br />
Van Gogh al Vittoriano<br />
Fino al 6 febbraio 2011 al Complesso del Vittoriano Vincent van Gogh: “Campagna<br />
senza tempo – Città moderna”. Due aspetti caratterizzano caratterizzano i dipinti<br />
dell’artista olandese: l’amore per la campagna, come ambiente fisso e immutabile,<br />
e il suo legame con la città, centro della vita moderna e del suo rapido movimento.<br />
Sono esposti oltre settanta capolavori tra dipinti, acquarelli e opere su<br />
carta del maestro olandese e circa quaranta opere dei grandi artisti che gli furono<br />
di ispirazione – tra i quali Millet, Pissarro, Cézanne, Gauguin e Seurat.<br />
Biglietto: ∈12,00 intero; ∈8,50 ridotto-Orario: dal lunedì al giovedì 9.30 –<br />
19.30; venerdì e sabato 9.30 – 23.30; domenica 9.30 – 20.30. La biglietteria<br />
chiude un’ora prima - Per informazioni: tel. 06/6780664<br />
27
CAMPERING SBARCA<br />
NELLA CAPITALE<br />
Nuovo salone a via Salaria<br />
Con l’apertura della<br />
nuova sede di<br />
Campering a Roma<br />
in Via Salaria 1358, si<br />
rende concreta l’idea di<br />
Romano Chianura, vulcanico<br />
e appassionato viaggiatore<br />
in camper che da<br />
sei anni gestisce la concessionaria<br />
Campering di<br />
Viterbo, di creare un network<br />
di punti vendita in cui<br />
accanto alla passione per il<br />
camper, si affianca la professionalità,<br />
la serietà e la cura del cliente attraverso i consigli spassionati da camperista a camperista per indirizzare all’acquisto<br />
più confacente alle esigenze, e fornendo allo stesso tempo un servizio post- vendita efficiente e qualificato e una manutenzione<br />
meticolosa dei mezzi attraverso gli interventi effettuati presso le officine specializzate Campering. Così anche a Roma, e prossimamente<br />
a Grosseto dove è già stata attivata<br />
l’assistenza tecnica, camperisti esperti e<br />
collaudati, ma anche neofiti che sognano e<br />
anelano l’acquisto di un camper, potranno<br />
trovare il mezzo dei propri sogni ma soprat<strong>tutto</strong><br />
riceveranno assistenza e ascolto da chi il<br />
camper la ha scelto come stile di vita e vuole<br />
trasmettere la passione e l’entusiasmo di<br />
esperienze uniche e irripetibili che solo il camper<br />
può regalare a grandi e piccini. Presso la<br />
sede di Roma si potranno acquistare le autocaravan<br />
dei marchi Arca, Caravans<br />
International , Chausson, e le caravan dei<br />
marchi Fendt ed Hobby. Inoltre nel parco dei<br />
veicoli ricreazionali usati è praticamente<br />
impossibile non trovare l’occasione giusta per<br />
comprare o cambiare il proprio camper in<br />
tutta sicurezza vista la garanzia offerta dalla<br />
Campering che sottopone i veicoli usati ad un<br />
accurato controllo meccanico ed antinfiltrazioni della cellula abitativa, grazie alla diligenza e competenza dei tecnici addetti alle<br />
officine presenti in tutti i punti vendita Campering. Le officine sono inoltre specializzate in riparazioni della cellula e nei montaggi<br />
degli accessori che possono essere scelti nei market presenti presso le sedi. Per coloro che ancora non possiedono il camper e che<br />
prima dell’acquisto intendono effettuare un prova, presso le sedi Campering è possibile no<strong>leggi</strong>are i veicoli per periodi più o meno<br />
lunghi a tariffe convenienti. In questo caso occorre non sottovalutare un particolare molto interessante: in caso di acquisto, il costo<br />
del no<strong>leggi</strong>o verrà scontato dal prezzo del veicolo nuovo o usato! Infine Campering è anche Campering Club, che lungi dall’essere<br />
un’agenzia di viaggi vuole porsi semplicemente come un luogo dove ritrovarsi tra amici, aperto a tutti i camperisti, per condividere<br />
nuove esperienze insieme alla scoperta di luoghi lontani ma anche vicini e altrettanto sconosciuti. Infatti l’entusiasmo per<br />
i viaggi in camper non è mai venuto meno e ha contaminato tutti i collaboratori di Romano e si è arricchito negli anni di nuove e<br />
interessanti esperienze in giro per il mondo;<br />
Campering ha posizionato la sua bandierina in<br />
diversi paesi toccando il Nord-Africa (Libia,<br />
Marocco, Tunisia, Algeria) la Turchia, Siria,<br />
Giordania, come anche l’ Islanda e diversi Paesi del<br />
continente europeo. Lasciando il camper a casa, ma<br />
mantenendo sempre lo spirito del viaggiatore itinerante,<br />
sono stati inoltre organizzati viaggi-avventura<br />
in Namibia, Senegal e Caraibi. Il Campering Club<br />
ha inoltre appena inaugurato la sezione “<br />
Campering Club Weekend”, di cui la sede di Roma<br />
costituisce un punto di riferimento e incontro, con<br />
l’organizzazione di appuntamenti mensili alla scoperta<br />
di luoghi sorprendenti anche dietro l’angolo di<br />
casa. Per saperne di più e per conoscere le iniziative,<br />
le offerte e le promozioni è sufficiente visitare il<br />
sito oppure recarsi direttamente presso le sedi di<br />
Campering a Viterbo (strada tuscanese 77/C - Km<br />
4,600) Grosseto (Via Aurelia ruggionosa 91/B)<br />
oppure Roma (Via Salaria 1358 loc. Settebagni).<br />
28
NEWS<br />
Da GBC<br />
nuovo kit solare<br />
‘Ready to Use’<br />
Il kit solare ‘Ready to Use’<br />
di GBC è la soluzione ideale<br />
per avere la corrente elettrica<br />
necessaria nelle più svariate situazioni:<br />
in camper o in campeggio, in<br />
un orto, in un garage o in un capanno<br />
degli attrezzi privi di illuminazione,<br />
tutta l’energia che serve senza dover<br />
portare la corrente elettrica in luoghi<br />
dove non è conveniente o è complicato<br />
farlo. In pochi minuti chiunque<br />
può installare il kit solare GBC composto<br />
da un innovativo pannello solare<br />
monocristallino ad altissima efficienza da 22W dotato di<br />
regolatore di carica, due cavi con portalampada, staffe, supporti,<br />
viti e bulloni di montaggio per essere sempre pronto<br />
a entrare in azione con un’installazione semplice e rapida.<br />
Prezzo pannello solare: ∈169,00 i.i<br />
Per maggiori informazioni www.gbconline.it<br />
Crisi del camper<br />
Più forza alla proposta Ceccuzzi<br />
La proposta di legge presentata in parlamento dal deputato<br />
del PD Franco Ceccuzzi contiene alcune suggerimenti<br />
che potrebbero contribuire a rilanciare il settore della camperistica<br />
interessato dalla più generale crisi dell’auto. Il<br />
comparto produttivo italiano è concentrato soprat<strong>tutto</strong><br />
nel territorio della Valdelsa con l’80 per cento della produzione<br />
nazionale. Si tratta di decine di aziende che danno<br />
lavoro a oltre tremila persone. Nelle settimane scorse, in<br />
occasione della manifestazione “Terre di Siena Plein Air”,<br />
si è tornato a parlare di sostegni per il rilancio del settore.<br />
Una proposta di legge per favorire la produzione dei V.R. è<br />
stata avanzata dall’on. Ceccuzzi. Immediata la reazione<br />
delle forze politiche locali: “appoggiamo la proposta di<br />
legge - dice il segretario del Pd poggibonsese Gabriele<br />
Rizzo - come già fatto dall’amministrazione provinciale nei<br />
giorni scorsi. Occorre uno sforzo comune di tutte le istituzioni<br />
e di tutti i soggetti per sostenere una legge concreta<br />
che rinforza la concorrenzialità delle nostre imprese attorno<br />
alla quale tutti i soggetti interessati allo sviluppo locale<br />
sono chiamati a fare quadrato”.<br />
L’iniziativa del deputato senese è sostenuta da oltre 4mila<br />
firme raccolte negli ultimi mesi e consegnate nei giorni<br />
scorsi alla commissione Trasporti della Camera dei<br />
Deputati.
CASSIA<br />
PONTINA<br />
NOMENTANA - SALARIA<br />
ARDEATINA<br />
TRIGORIA<br />
ROMA<br />
“Dove puoi trovare “La Farfalla”<br />
F.lli Abrami via Formellese sud Km 5 Formello<br />
Bar Amelia via Vincenzo Tieri, 58 Roma<br />
Autolavaggio Turbo Max via Cassia 1841 Roma<br />
Edicola GIORNALI via Cassia 1839 Roma<br />
Edicola Edicolè via Cassia - Olgiata Roma<br />
Pasticcerie Tornatora via del Serafico 108 Roma<br />
Chiosco Pro loco d’Italia P. R. Rossellini Ladispoli<br />
Torre Flavia - 3 punti sosta mare<br />
Ladispoli<br />
A.S. Lady Beach Via Roma 113 Ladispoli<br />
Camping La Tuscia<br />
Tuscania<br />
Bottega Campeggiatore via Pontina 379 Roma<br />
Caravan Market Italia via Pontina 407 Roma<br />
Area Camper ex Holiday Center via Pontina angolo Via V. Perna Roma<br />
Fiat Romana Auto via di Vallerana 151 Roma<br />
Centro Caravan Furlanetto via Pontina 587 Roma<br />
Rimessaggio A.M.A. via Pontina km. 13,900 (c/o Esso) Roma<br />
Tonielli Assicurazione via Caduti Guerra di Liberazione 466 Roma<br />
OK Caravan via S. Alessandro 55 Roma<br />
Emmeffe 5 Stars via di S. Alessandro 248 Roma<br />
Sicam via di S. Alessandro 361 Roma<br />
Valleriani Domenico via F. Belcari 303 Roma<br />
Vallericca rimessaggio via di Valle Ricca Km 0,1 Roma<br />
Motonautica Fiume via Salaria 1531 Roma<br />
Campering via Salaria 1358 Roma<br />
Fiat Trigoria Motori via Giuseppe Talamini 88 Roma<br />
Rimessaggio Prato Smeraldo via Tor Pagnotta 424 Roma<br />
Rimessaggio Romaporto 2000 via Ardeatina 850 Roma<br />
Rimesagio Le Terrazze via di Fioranello 170 Roma<br />
Rimessaggio Green Park Caravan via Ardeatina 802 Roma<br />
Mediterraneo Traghetti via Palermo 28 Roma<br />
Camperland v. Flaminia km 63 Magliano Sabino Rieti<br />
AURELIA Km 100<br />
Area sosta mare<br />
Località Pescia Romana<br />
VITERBO<br />
Campering Strada Tuscanese km. 4,6 Viterbo<br />
GROSSETO<br />
Campering via Aurelia Rugginosa 91B Grosseto<br />
FROSINONE<br />
Tiber camper via Vado la Leda 31 Frosinone<br />
AURELIA<br />
CASILINA - TIBURTINA - APPIA<br />
POMEZIA<br />
OSTIENSE - COLOMBO<br />
OSTIA LIDO<br />
M.T.M. Casa del camper via Casale Selce Roma<br />
Aurelia Camper via Bosco Marengo 53 Roma<br />
I Delfini via di Brava 136 Roma<br />
Centro Revisioni Roma Nord Via della Maglianella s.n.c. Roma<br />
Piergentili Gomme via di Malagrotta snc Roma<br />
AGIP Malagrotta angolo Via della Pisana Roma<br />
Corigliano s.r.l. Iveco Service via G. E. Bariè - Malagrotta Roma<br />
FIAT Luccarini via G. B. Molinelli 80 Roma<br />
Autocentro Moretti via Mezzoldo, 31 Roma<br />
Edicola Giornali Largo della Bitta Roma<br />
Campidoglio nautica camper via Monti tiburtini 400 Roma<br />
Global Camper via Tiburtina, 1468 Roma<br />
Rimessaggio Isola Verde via di Lunghezzina 75 Roma<br />
2 Esse Electronic via Bolognetta 5 F Roma<br />
Pegaso via di Tor Spaccata 194 E Roma<br />
GPL Rimessaggio via Casilina 700 (Centocelle) Roma<br />
LPG Rimessaggio via di Centocelle 110 Roma<br />
Contry club caravan (Ciampino) via Doganale 130 (Via dei Laghi) Roma<br />
Motorcaravan.it via Pontina km. 31,250 Pomezia<br />
CAR di Picchi via Pontina km.32,500 Pomezia<br />
Non solo Camper di Decina via Castelli Romani 2 L Pomezia<br />
S.G.R. Autocaravan via Tre Cannelle 18 Pomezia<br />
Rimessaggio L’Oasi del Camper via dell’Ippodromo di Tor di Valle 1 Roma<br />
Rimessaggio Ostiense via Ostiense (vicino marmista) Roma<br />
Rimessaggio Colombo Camper via Mario Sansone 45 Roma<br />
Rimessaggio Nauticamper via Micali (ang. Via Pescatori) Roma<br />
Freedom Holiday via Cristoforo Colombo 2339 Roma<br />
Rimessaggio Tor S. Michele via di Acque Rosse 198 A Ostia<br />
CSO2 Ag Assicurazione via Armando Armuzzi 6 Ostia<br />
Gallelli via capo Rosselli 14 Ostia<br />
BRINDISI<br />
SI Traghetto Contrada Piccoli n° 8 - Zona Ind. Brindisi<br />
IMPERIA<br />
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