SGR Fucino Challenger Rendiconto di gestione ... - Swiss & Global
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Swiss & Global
Asset Management (Italia) SGR
Fondo comune di Investimento Armonizzato aperto
Fucino Challenger
Rendiconto di gestione Annuale
Anno 2011
(con relativa relazione della società di revisione)
Fondo FUCINO CHALLENGER – Rendiconto Annuale di Gestione
La Società di Gestione
La Swiss & Global Asset Management (Italia) SGR S.p.A. (di seguito ”Società” o ”SGR”), costituita il 13
marzo 2003, autorizzata il 13 febbraio 2004 ed iscritta nel registro delle Società di Gestione del Risparmio
al numero 176, ha sede legale e amministrativa a Milano, in Via Duccio di Boninsegna, 10.
La durata della Società è stabilita fino al 2100, salvo anticipato scioglimento ed eventuale proroga
deliberata dall’Assemblea Straordinaria dei Soci.
Il capitale sociale ammonta a 2.000.000 Euro, diviso in n. 2.000.000 azioni ordinarie del valore nominale di
1 Euro ciascuna ed è stato sottoscritto ed interamente versato dai soci nelle seguenti proporzioni:
Swiss & Global Asset Management Holding LTD: n. 1.980.000 azioni ordinarie per un valore complessivo
di 1.980.000 Euro;
GAM Holding LTD: n. 20.000 azioni ordinarie per un valore complessivo di 20.000 Euro.
Consiglio di Amministrazione
Presidente
Vice Presidente
Amministratore Delegato
Direttore Generale
Consiglieri
Michele Porro
Giovanni La Scala
Filippo La Scala
Riccardo Cervellin
Martin Jufer
Patrick Moser
Collegio Sindacale
Presidente
Sindaci effettivi
Franco Fondi
Alberto Russo
Fabrizio Faitelli
Società di Revisione
KPMG S.p.A.
Via V. Pisani, 25 – 20124 Milano
Banca Depositaria
Société Générale Security Services S.p.A.
Via B. Crespi, 19/A – 20159 Milano
2
Fondo FUCINO CHALLENGER – Rendiconto Annuale di Gestione
Il Fondo FUCINO CHALLENGER
Il Fondo Fucino Challenger è un fondo comune di investimento di diritto italiano di tipo aperto armonizzato,
ed è istituto e gestito dalla Swiss & Global SGR S.p.A..
La durata del fondo è fissata al 31 dicembre 2100 e potrà essere prorogata, con delibera del Consiglio di
Amministrazione di Swiss & Global SGR S.p.A., da assumersi almeno 2 anni prima della scadenza.
La Banca Depositaria del Fondo è Société Générale Security Services S.p.A. – Gruppo Société Générale
S.A. – Via B. Crespi, 19/A – 20159 Milano, iscritta al n. 5622 dell’Albo delle Banche tenuto dalla Banca
d’Italia.
Le funzioni di emissione e rimborso dei certificati di partecipazione al fondo sono espletate presso la sede
legale della Banca Depositaria in Via Alassio 11/C, 10126 Torino.
Le principali caratteristiche del Fondo sono:
1.1 Scopo
1. Il Fondo, denominato in Euro, è un fondo comune di investimento mobiliare di diritto italiano di tipo
aperto armonizzato, che si prefigge lo scopo di incrementare nel tempo – mediante la gestione
professionale del portafoglio del Fondo - il valore dei capitali conferiti con un orizzonte di
investimento di medio periodo e con un livello di rischio medio alto.
2. I rischi connessi all’investimento in quote del Fondo sono riconducibili alle possibili variazioni del
valore della quota che, a loro volta, risentono delle oscillazioni degli strumenti finanziari nei quali
sono investite le disponibilità del Fondo.
1.2 Oggetto
1. Oggetto del Fondo è l’investimento collettivo delle somme versate dai partecipanti in quote o azioni
di altri Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio (di seguito, “O.I.C.R.”), ETF, ETC e titoli
obbligazionari e azionari.
2. In particolare, oggetto del Fondo è l’investimento, in parti di O.I.C.R., titoli obbligazionari, azionari,
ETF ed ETC. Gli O.I.C.R rientrano nell’ambito di applicazione della Direttiva 85/611/CEE e
successive modificazioni (di seguito “O.I.C.R. armonizzati”). Tuttavia, la Società di Gestione si
riserva la facoltà di investire, nei limiti consentiti dalle disposizioni emanate dall’Autorità di Vigilanza,
anche in quote o azioni di O.I.C.R. aperti non rientranti nell’ambito di applicazione della Direttiva
85/611/CEE e successive modificazioni (di seguito, “O.I.C.R. non armonizzati”) (i) il cui patrimonio
può essere investito nelle stesse attività di cui al paragrafo 1, sezione II, capitolo III, titolo V del
Regolamento Banca d’Italia 14 aprile 2005 (ii) che siano in possesso delle condizioni per il rilascio
dell'autorizzazione di cui all'articolo 42, comma 5, del TUF, (iii) la cui disciplina assicuri un livello di
protezione per l’investitore analogo a quello garantito dagli O.I.C.R. armonizzati, avuto specifico
riguardo alla disciplina in materia di deposito dei beni del fondo, di divieti di carattere generale e di
limiti all'indebitamento, (iv) per i quali sia prevista la redazione di un rendiconto annuale e di una
relazione semestrale relativi alla situazione patrimoniale e reddituale dello stesso O.I.C.R..
3. La Società di Gestione può investire in O.I.C.R. sia quotati sia non quotati: sono quotati gli O.I.C.R.
negoziati in mercati regolamentati. Ai sensi del Regolamento per mercati regolamentati si intendono,
oltre a quelli iscritti nell’elenco previsto dall’art. 63, comma 2, d.lgs. 58/98 o nell’apposita sezione
prevista dall’art. 67, comma 1, d.lgs. 58/98, quelli indicati nella lista approvata dal Consiglio Direttivo
di Assogestioni e pubblicata nel sito internet dell’associazione stessa. Sono, comunque, equiparati ai
titoli non quotati gli O.I.C.R. negoziati sui mercati in questione, per i quali i volumi di negoziazione
poco rilevanti e la ridotta frequenza degli scambi non consentono la formazione di prezzi significativi.
4. Tutti gli investimenti del Fondo sono effettuati nel rispetto delle disposizioni contenute nel d.lgs.
58/98, e di quelle emanate dall’Autorità di Vigilanza.
5. In particolare, il patrimonio del Fondo non può essere investito:
1. in parti di altri O.I.C.R. armonizzati o non armonizzati aperti, quotati o non quotati, il cui
patrimonio è investito, in misura superiore al 10 per cento delle attività, in parti di altri O.I.C.R.
armonizzati o non armonizzati;
2. in parti di O.I.C.R. non armonizzati aperti per un valore superiore al 30 per cento delle attività del
Fondo.
6. Nei limiti di cui al punto precedente, il patrimonio del Fondo può essere investito:
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Fondo FUCINO CHALLENGER – Rendiconto Annuale di Gestione
- sino al 20 per cento delle attività del Fondo in parti di uno stesso O.I.C.R. armonizzato;
- sino al 10 per cento delle attività del Fondo in parti di uno stesso O.I.C.R. aperto non
armonizzato.
1.3 Politica di investimento
1. Il Fondo investe in modo principale (minimo 40% e massimo 100% delle attività del Fondo) in
strumenti finanziari che investono nel mercato obbligazionario. L’investimento può avvenire mediante
l’utilizzo dei seguenti Strumenti Finanziari:
• parti di O.I.C.R. che applicano una politica obbligazionaria e monetaria;
• titoli obbligazionari aventi rating minimo pari a BBB-, sia emissioni corporate che titoli di stato;
• strumenti di liquidità;
• ETF.
2. Il Fondo investe in modo contenuto (minimo 0% e massimo 40% delle attività del Fondo) in strumenti
finanziari che investono nel mercato azionario. L’investimento può avvenire mediante l’utilizzo dei
seguenti Strumenti Finanziari:
• parti di O.I.C.R. che applicano una politica azionaria;
• azioni;
• ETF.
3. Il Fondo investe in tutte le aree geografiche. L’investimento nei Paesi Emergenti sarà al più
significativo (massimo 50% delle attività del Fondo).
4. Il Fondo, ha la facoltà di investire, fino ad un massimo del 20% delle proprie attività, in O.I.C.R. la cui
sottostante componente obbligazionaria sia caratterizzata da un merito di credito non investment
grade.
5. In considerazione della politica di investimento tesa a generare extrarendimenti rispetto all’indice di
riferimento, la Società di Gestione, se lo ritenesse opportuno, ha la facoltà di investire in modo al più
contenuto (fino ad un massimo del 30% delle attività del Fondo) in quote di O.I.C.R. immobiliari
italiani e/o esteri, fondi/ETF/ETC su materie prime. Per questa ragione la duration del portafoglio non
rispecchierà necessariamente la duration dell’indice del fondo di cui all’art 3.1 del Regolamento.
6. Gli strumenti finanziari oggetto di investimento possono essere denominati sia in Euro sia in altre
valute. Nella selezione degli investimenti denominati in valuta estera viene tenuto conto del criterio di
ripartizione degli stessi anche in funzione dell’elemento valutario e della conseguente componente
aggiuntiva di rischio di cambio.
7. Le poste denominate in valute diverse dall’Euro sono convertite in quest’ultima valuta utilizzando le
quotazioni indicative dell’Euro rilevate dalla Banca d’Italia sulla base dei tassi di cambio correnti
comunicati in sede di concertazione tra le Banche Centrali alla data di riferimento della valutazione.
8. La valuta di denominazione del Fondo è l’Euro. In particolare l’Euro è utilizzato quale unità monetaria
di riferimento per la determinazione del valore complessivo netto e del valore unitario delle quote del
Fondo, la redazione del prospetto recante l’ultima indicazione di tale valore e la sua pubblicazione
sui quotidiani, l’accredito e l’addebito dei mezzi di pagamento connessi con le operazioni di
sottoscrizione e rimborso delle quote, la redazione di ogni altra documentazione contabile afferente il
Fondo posta a disposizione del pubblico, la conferma agli investitori dell’importo investito nel Fondo.
9. Nella gestione del fondo, la Società di Gestione ha facoltà di utilizzare strumenti finanziari derivati,
nei limiti ed alle condizioni stabilite dall’Autorità di Vigilanza, con finalità di:
- copertura dei rischi presenti nel portafoglio del fondo;
- buona gestione del Fondo: arbitraggio (per sfruttare i disallineamenti dei prezzi tra gli strumenti
derivati e il loro sottostante), efficienza del processo di investimento (minori costi di
intermediazione, rapidità di esecuzione), gestione del credito di imposta.
L’esposizione complessiva in strumenti finanziari derivati, in relazione a tutte le finalità sopra
indicate, non può essere superiore al valore netto complessivo del Fondo.
In ogni caso, l’investimento in strumenti finanziari derivati non può alterare il profilo di rischio definito
dalla politica di investimento del Fondo.
10. La Società di Gestione ha la facoltà di detenere, nell’interesse dei partecipanti al Fondo, una parte
del patrimonio del Fondo (massimo 20% dell’attività del Fondo) in disponibilità liquide e, più in
generale, la facoltà di assumere, in relazione all’andamento dei mercati finanziari o ad altre
specifiche situazioni congiunturali, scelte per la tutela dell’interesse dei partecipanti.
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Fondo FUCINO CHALLENGER – Rendiconto Annuale di Gestione
11. La costruzione del portafoglio si basa sull’analisi macroeconomica internazionale per la
ponderazione delle diverse asset class, con attenzione anche alle dinamiche di breve periodo,
mantenendo comunque una volatilità coerente con il grado di rischio del Fondo. Le analisi condotte
vertono su due pilastri fondamentali: la valutazione delle principali grandezze macroeconomiche
all’interno delle diverse aree geografiche e la valutazione della convenienza relativa delle diverse
tipologie di attivi, obbligazionari e azionari ad esempio, azioni o emissioni societarie, convertibili, high
yield o emergenti rispetto ai governativi.
In dettaglio, nella selezione degli O.I.C.R. che investono in obbligazioni ci si basa su analisi che
tengano in considerazione fattori di natura sia quantitativa che qualitativa. Nella selezione degli
O.I.C.R. che investono in azioni ci si basa su analisi che tengono in considerazione lo stile di
gestione, l’area geografica e fattori di natura quantitativa (performance storiche, volatilità ecc.). La
selezione dei singoli titoli, obbligazionari e azionari, avviene mediante l’utilizzo dell’analisi
fondamentale e tecnica.
12. Il Fondo si caratterizza per una gestione attiva e per questa ragione l’andamento del portafoglio
potrebbe parzialmente discostarsi dall’andamento dell’indice di riferimento.
1.4 Altre caratteristiche
1. I certificati di partecipazione non sono destinati alla negoziazione in un mercato regolamentato.
2. Il Fondo non è strutturato in diverse classi di quote.
3. Nell’esclusivo interesse dei partecipanti al Fondo e al fine di una più efficiente composizione del
portafoglio del Fondo, la Società di Gestione ha facoltà di investire, nel rispetto delle disposizioni
dell’Autorità di Vigilanza, in parti di O.I.C.R. gestiti dalla Società di Gestione o da altre società legate
alla prima tramite gestione o controllo comune o una considerevole partecipazione diretta o indiretta
(O.I.C.R. collegati).
Destinazione degli utili
I proventi conseguiti dal Fondo, inclusi i plusvalori realizzati, non sono distribuiti ai Partecipanti, ma
vengono patrimonializzati nel valore complessivo del Fondo stesso in quanto caratterizzato come Fondo
ad accumulazione.
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Fondo FUCINO CHALLENGER – Rendiconto Annuale di Gestione
Oneri a carico del Fondo
1. Le spese a carico del Fondo sono rappresentate da:
- la provvigione di gestione a favore della Società di Gestione, pari allo 0,275 per cento su base
trimestrale (corrispondente a 1,10 per cento su base annua) calcolata giornalmente sul valore
complessivo netto del Fondo del giorno immediatamente antecedente quello di calcolo e
prelevata trimestralmente dalle disponibilità del Fondo il primo giorno di Borsa italiana aperta
del trimestre successivo a quello di riferimento;
- la provvigione di incentivo a favore della Società di Gestione, dovuta nel caso in cui la
variazione del valore della quota del fondo sia superiore ad un indice composto da
Descrizione Codice indice (BLOO) Peso %
MSCI Daily Gross Total Return World Euro MSDEWIG Index 20
Barcap Euro Aggregate Total Return Index LBEATREU Index 60
Eonia Index OISEONIA Index 20
Tale provvigione è pari al 15 per cento della differenza, se positiva, fra l’incremento
percentuale del valore della quota calcolato rispetto all’inizio dell’anno solare di riferimento e
l’incremento percentuale, rilevato nel medesimo periodo, dell’indice sopra descritto.
L’entità percentuale così stabilita viene applicata al minor ammontare tra il valore complessivo
netto del Fondo nel giorno di calcolo ed il valore complessivo netto medio del Fondo nel
periodo cui si riferisce il calcolo.
La provvigione, arrotondata al centesimo di Euro, viene calcolata quotidianamente e prelevata
dalle disponibilità del Fondo il primo giorno di Borsa italiana aperta del successivo anno solare.
Nel primo anno di attività del Fondo la provvigione verrà calcolata basandosi sulla prima quota
calcolata dal Fondo.
La somma delle commissioni di gestione e di incentivo non potrà mai superare il 3 per cento
del valore complessivo netto del Fondo;
- il compenso annuo dovuto alla Banca Depositaria per l’incarico svolto. Il compenso è pari allo
0,07 per cento (sette punti base) del valore complessivo netto del Fondo, più un importo pari a
1.000 euro relativo all’attività di custodia ed amministrazione titoli;
- i costi connessi con l’acquisizione e la dismissione delle attività del Fondo (per esempio gli
oneri di intermediazione inerenti alla compravendita degli strumenti finanziari);
- le spese di pubblicazione del valore unitario delle quote e dei prospetti periodici del Fondo, i
costi della stampa dei documenti destinati al pubblico e quelli derivanti dagli obblighi di
comunicazione alla generalità dei partecipanti, purché tali oneri non attengano a propaganda e
a pubblicità o comunque al collocamento di quote del Fondo;
- le spese degli avvisi relative alle modifiche regolamentari richieste da mutamenti della legge o
delle disposizioni dell’Autorità di Vigilanza;
- le spese per la revisione della contabilità e dei rendiconti del Fondo, ivi compreso quello finale
di liquidazione;
- gli oneri finanziari per i debiti assunti dal Fondo e le spese connesse (es: spese di istruttoria);
- le spese legali e giudiziarie sostenute nell’esclusivo interesse del Fondo;
- gli oneri fiscali di pertinenza del Fondo;
- il contributo di vigilanza che la SGR è tenuta a versare annualmente alla Consob per il Fondo.
2. Il pagamento delle suddette spese è disposto dalla SGR mediante prelievo dalle disponibilità del
Fondo, con valuta del giorno di effettiva erogazione degli importi.
Regime di tassazione
Il Fondo percepisce i redditi di capitale al lordo delle ritenute e delle imposte sostitutive applicabili, tranne
talune eccezioni. In particolare, il Fondo è soggetto alla ritenuta alla fonte sugli interessi e altri proventi
delle obbligazioni e titoli similari emessi da società residenti non quotate, alla ritenuta sugli interessi e altri
proventi dei conti correnti e depositi bancari esteri, compresi i certificati di deposito, nonché alla ritenuta sui
proventi delle cambiali finanziarie e a quella sui proventi dei titoli atipici.
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Fondo FUCINO CHALLENGER – Rendiconto Annuale di Gestione
Relazione del Consiglio di Amministrazione della Swiss &
Global SGR S.p.A. sul rendiconto annuale di gestione del
Fondo comune di investimento mobiliare Fucino Challenger al
30/12/2011
Scenario macroeconomico
Scenario macroeconomico: Il 2011 è stato segnato da eventi eccezionali. La primavera araba, la
catastrofe naturale e nucleare in Giappone, la crisi del debito sovrano in Europa, l’applicazione di un
cambio minimo del franco svizzero rispetto all’euro: tutti avvenimenti che insieme ad altri fattori hanno
determinato nel corso dell’anno la crescente insicurezza degli investitori e la conseguente fuga verso
investimenti ritenuti meno rischiosi, ossia i titoli di Stato dei paesi cosiddetti “core”. Tuttavia, la crescita
globale non è crollata, soprattutto perché ancora una volta i paesi emergenti hanno sostenuto l’economia
mondiale.
Mercato azionario: Anche nell’ultimo trimestre dell’anno le tematiche prevalenti sui mercati sono state
l’incertezze in merito alla crisi del debito nell’area euro e la tenuta della crescita reale dell’economia cinese.
Nonostante il clima di eccezionale e persistente insicurezza, i mercati azionari sono riusciti per la maggior
parte a chiudere il periodo in territorio positivo. I dati sugli utili societari pubblicati nel corso del trimestre,
fotografano una schiarita nella situazione economica degli USA e indicano un allentamento delle spinte
inflazionistiche in alcuni dei mercati emergenti economicamente dominanti. I bilanci delle imprese di settori
quali energia, materiali, industria, sanità e servizi ai consumatori per il terzo trimestre 2011 hanno
evidenziato perlopiù una crescita positiva degli utili, mentre le imprese degli altri settori hanno registrato
guadagni inferiori. Dall’analisi della struttura del capitale proprio delle banche europee effettuata
dall’autorità di vigilanza competente (Autorità bancaria europea, EBA) è emerso che istituti di credito
rinomati dovranno procedere ad una sostanziale ricapitalizzazione. La valutazione dei mercati è
relativamente bassa sulla base di parametri tradizionali quali il rapporto prezzo/utile o prezzo/valore
contabile. Tuttavia, a fronte del rapporto tra capitalizzazione di borsa mondiale e prodotto interno lordo
mondiale, essa si colloca nella media. Rispetto al ventennio precedente, le imprese inserite nell’indice
mondiale, titoli finanziari esclusi, presentano un indebitamento molto contenuto, margini netti molto elevati
e un’eccellente redditività del capitale proprio. In alcuni casi, inoltre, i dividend yield superano i rendimenti
dei titoli di Stato trentennali. Anche qualora nel nuovo anno gli utili societari dovessero diminuire, ed
escludendo il settore finanziario, questo dato di fatto non dovrebbe cambiare.
Mercato obbligazionario: I mercati obbligazionari continuano a subire la forte influenza delle decisioni
politiche. Il rallentamento ciclico della crescita proseguirà anche l’anno prossimo, ma gli Stati Uniti
dovrebbero registrare uno sviluppo più vigoroso rispetto all’Europa. Restano decisivi per la crescita i paesi
emergenti, che difficilmente possono sganciarsi dal trend ciclico, ma mantengono intatta la loro forza
strutturale e la loro flessibilità in materia di politica fiscale e monetaria. Nei paesi sviluppati lo spazio di
manovra in ambito fiscale è limitato. Di conseguenza la politica monetaria resta molto espansiva. La
pressione inflazionistica è moderata, ma il rischio si sposta poco alla volta verso un aumento inaspettato
dell’inflazione. Nelle economie sviluppate ritenute “core”, le obbligazioni governative sono sopravvalutate, i
rendimenti reali sono negativi nei segmenti breve e medio della curva dei rendimenti. Questa situazione è
destinata a durare per qualche tempo. Tuttavia i titoli di Stato, come asset class, sono poco appetibili in
ragione di rendimenti attesi molto modesti. Dal lato corporate invece, soprattutto in Europa, le imprese
sono pronte per affrontare il previsto rallentamento della crescita: presentano infatti quote limitate di
capitale di prestito, attuano con successo misure di riduzione dei costi e hanno uno scarso fabbisogno di
nuovi finanziamenti. Gli emittenti industriali solidi restano pertanto al centro dell’attenzione. Per i titoli
finanziari, grazie ai finanziamenti triennali alle banche decisi dalla BCE, il rischio di liquidità per i prossimi
mesi è nettamente diminuito. Le incertezze in ambito normativo, i requisiti patrimoniali più stringenti, la
minor redditività e il dibattito sui modelli di business continuano ad essere fattori problematici: per questo
settore resta dunque d’obbligo una certa cautela. Prendiamo in considerazione soltanto le obbligazioni di
emittenti accuratamente selezionati. Tuttavia, fintanto che gli operatori del mercato non riacquisteranno la
fiducia nelle autorità politiche e non torneranno a credere in prospettive economiche favorevoli,
l’andamento dei premi al rischio per le obbligazioni diverse dai titoli di Stato resterà volatile, malgrado le
7
Fondo FUCINO CHALLENGER – Rendiconto Annuale di Gestione
valutazioni interessanti e i fondamentali solidi. Il rallentamento economico dei paesi sviluppati inciderà, con
ogni probabilità, anche sulle prospettive di crescita dei mercati emergenti. Tuttavia, poiché in molti dei
paesi emergenti l’ultima ripresa economica è stata ben più dinamica e di livello più elevato che nelle
economie sviluppate, anche il loro merito di credito è più solido. A ciò si aggiunga che le banche centrali
locali hanno già aumentato i tassi, cosicché molti mercati emergenti dispongono di un ampio spazio di
manovra per misure fiscali e monetarie anticicliche. Dopo l’ultima correzione, gli attuali premi al rischio
delle obbligazioni dei paesi emergenti in valuta forte, scontano già una contrazione congiunturale e
promettono quindi rendimenti complessivi decisamente attraenti. Nei mercati obbligazionari in valuta locale
il livello dei tassi d’interesse, nominali e reali (ossia, al netto dell’inflazione), è interessante. Per gli
investitori orientati al medio-lungo termine, un rendimento reale medio del 3,5% circa è decisamente
appetibile. Privilegiamo pertanto le obbligazioni dei mercati emergenti in valuta forte e locale a motivo della
loro miglior situazione strutturale, dei premi al rischio di credito interessanti e dei rendimenti reali elevati. Il
presupposto resta naturalmente che gli investitori siano disposti ad affrontare nel breve periodo il rischio di
una volatilità più elevata.
Materie prime: Per gli investitori la fine di dicembre è anche il momento delle previsioni annuali. Già nel
2011 è stato difficile concentrarsi sulla situazione della domanda e dell’offerta nel settore delle materie
prime. Il 2012 promette un’insicurezza ancor maggiore: riuscirà l’area euro a trovare una soluzione
duratura Il boom immobiliare in Cina potrebbe rivelarsi un intralcio Questi e altri fattori influiranno
sensibilmente sui prezzi delle materie prime, benché le quotazioni scontino già in parte il pessimismo, e
recentemente questo ha portato a un’ondata di vendite. Il consumo della maggior parte delle materie prime
continua ad aumentare grazie alla domanda dei paesi emergenti e in valori assoluti raggiunge nuovi
massimi. Ciò vale soprattutto per i prodotti energetici, che manteniamo sovrappesati poiché le tensioni nel
Vicino Oriente sostengono i prezzi del petrolio. Nel comparto agricolo l’offerta è decisiva. L’aumento dei
prezzi ha indotto gli agricoltori di tutto il mondo a espandere le superfici coltivabili, e questo potrebbe
mettere i prezzi sotto pressione, specialmente nel secondo semestre. Per i metalli le prospettive sono più
fosche. La dipendenza del settore industriale dagli investimenti cinesi in attività materiali potrebbe
rappresentare nel 2012 una grossa sfida, benché i dati sulle importazioni cinesi siano ancora molto positivi.
I prezzi dei metalli preziosi sembrano al momento interessanti. Un loro aumento dipende tuttavia da un
nuovo indebolimento del dollaro USA. Il 2012 dovrebbe essere un anno impegnativo per le sfide che
presenterà, non disgiunte però da opportunità interessanti.
Valute: L’inequivocabile rifiuto della BCE di agire come “prestatore di ultima istanza” ha sottoposto l’euro a
un’ulteriore pressione nel breve periodo. A lungo termine però la monetizzazione dei debiti sovrani
potrebbe gravare molto di più sulla moneta unica europea. Sul fronte dei fondamentali, nel prossimo futuro
l’euro riceverà ben poco sostegno. Tuttavia, le posizioni speculative corte sono a livelli record e sono
poche le sorprese positive che potrebbero innescare una decisa inversione di tendenza. Raccomandiamo
pertanto una ponderazione neutrale nei confronti del dollaro USA e dello yen giapponese. Le valute
scandinave, nonostante la loro netta superiorità rispetto all’area euro, sia in relazione alla crescita
economica sia riguardo ai conti pubblici, non vengono considerate dai mercati un rifugio sicuro e a breve
termine si sono perfino deprezzate. Nel lungo periodo, tuttavia, i vantaggi fondamentali della corona
svedese e norvegese si tradurranno in una più elevata valutazione rispetto all’euro. Il franco svizzero si è
lievemente apprezzato, dopo che la Banca Nazionale Svizzera nella sua ultima seduta ha rinunciato ad
innalzare il cambio minimo dell’euro. Il presidente della BNS Hildebrand ha tuttavia sottolineato che in ogni
caso l’attuale limite verrà difeso e che la BNS parte dal presupposto di un ulteriore graduale
deprezzamento del franco. Continuiamo pertanto a raccomandare una leggera sottoponderazione del
franco svizzero.
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Fondo FUCINO CHALLENGER – Rendiconto Annuale di Gestione
La gestione del Fondo
La performance nel 2011, è stata di -3,92% vs +1,99% del benchmark. Nonostante il profilo di scadenze
estremamente conservativo, il rendimento del Fondo è stato penalizzato nella seconda parte dell’anno
dalla forte discesa dei mercati azionari e dall’aumento indiscriminato degli spread sia dei governativi
periferici europei che del mercato del credito. Il mese di dicembre ha visto un attenuarsi delle tensioni e un
recupero generalizzato di tutte le asset class rischiose.
• Comparto azionario Nella prima parte dell’anno, pur mantenendo un moderato sovrappeso sulla
componente azionaria, abbiamo modulato tatticamente la nostra esposizione sia geografica che
settoriale. Nella prima parte dell’anno abbiamo ribilanciato l’esposizione geografica della componente
azionaria aumentando marginalmente il peso di Europa, Stati Uniti e Giappone e riducendo il peso dei
Paesi Emergenti, penalizzati dai timori che le crescenti spinte inflazionistiche potessero costringere i
vari Governi (in primis quelli di Cina e India) a politiche fortemente restrittive con conseguente
rallentamento della crescita economica. Alla fine di marzo abbiamo ridotto l’esposizione azionaria
vendendo l’intera posizione sul settore finanziario europeo (circa lo 0,5% - Etf DJ Stoxx 600 Banks) e
vendendo l’etf sul mercato tedesco (circa 1% - Etf Dax). Nel mese di aprile abbiamo acquistato due
fondi tematici globali che investono rispettivamente sui settori legati all’energia (sia tradizionale che
alternativa – JB Energy Transition) e sui settori legati alla salute (sia farmaceutico che servizi sanitari
in senso lato – JB Health Opportunities). Abbiamo inoltre aumentato il peso dell’azionario Usa
incrementando l’esposizione al fondo Fidelity America. Nel mese di giugno abbiamo riacquistato una
parte dell’esposizione al mercato tedesco attraverso l’etf sul Dax e il titolo Siemens AG. A luglio
abbiamo incrementato marginalmente l’esposizione azionaria acquistando il titolo Allianz, aumentando
il peso del fondo FT Asian Growth e quello dell’etf Eurostoxx 50. Ad agosto però, visto il forte
deterioramento dei mercati, abbiamo tagliato il peso vendendo azioni Europa (Etf Msci Europe e
Eurostox 50) e Bric (Hsbc Bric). A novembre abbiamo ulteriormente ridotto il peso, dopo un breve
recupero dei mercati, vendendo l’etf sul Dax e riducendo l’etf su Msci Europe.
• Comparto obbligazionario Il portafoglio si confronta con un indice EMU, rappresentativo di
governativi (circa 70% dell’indice) e corporate dell’area Euro. Per quanto riguarda la componente
governativa a gennaio abbiamo completato le vendita totale del fondo Sgam Index Euro Government
e acquistato il governativo tedesco Bund 2020. A febbraio abbiamo acquistato una piccola
percentuale di Portogallo con scadenza giugno 2011 e di Spagna 2020 che è stata però rivenduta nel
mese di marzo in leggero utile visto l’acuirsi delle tensioni sui paesi periferici. Ad inizio maggio
abbiamo incrementato l’esposizione sul governativo tedesco acquistando il Bund 04/07/21, abbiamo
preso profitto della posizione a inizio giugno. Sempre nel mese di giugno abbiamo investito la liquidità
in scadenze brevi su Italia (ctz 30/04/12) e Spagna (Bonos 30/07/12) che offrivano rendimenti
interessanti. Sulla componente corporate abbiamo ridotto la duration vendendo il fondo MS Euro
Corporate per acquistare il fondo MS Euro Corporate Zero Duration. Abbiamo inoltre acquistato
emissioni investment grade a tasso fisso con scadenze inferiori a 2 anni (Toyota, General Electric,
Morgan Stanley) e a tasso variabile (Intesa). Sulla componente Debito Emergente, abbiamo
incrementato l’esposizione verso prodotti a ritorno assoluto e zero duration per ridurre il possibile
impatto negativo delle politiche monetarie restrittive votate al contenimento delle spinte inflazionistiche
in questi paesi (Pictet Emerging Currencies e Eurizon Emerging Bond Totale Return). Abbiamo
mantenuto inalterata la nostra esposizione verso le Corone Norvegesi. Verso la fine dell’anno
abbiamo introdotto dei nuovi prodotti con lo scopo di diversificare e decorrelare il portafoglio: abbiamo
acquistato un fondo sulle convertibili, che hanno subito un forte sell-off da agosto in poi, con approccio
gestionale molto conservativo e una bassa volatilità Ubam 10-40. Abbiamo inoltre acquistato il fondo
di Nordea che investe su Mortgage Bond Danesi che hanno superato la crisi del 2007-2008 senza
avere alcun default. Abbiamo infine sottoscritto il nuovo fondo di Hsbc che investe in obbligazioni
emesse in Renmimbi. Abbiamo nel contempo ridotto la posizione del fondo Parvest Euro Bond che a
causa del forte sovrappeso su governativi periferici ha sottoperformato il benchmark.
• Comparto strumenti alternativi Ad inizio anno abbiamo incrementato la nostra posizione sul fondo
CA Arbitrage Volatilità e acquistato il fondo Parvest Agriculture che è stato però rivenduto a fine
settembre a causa delle non brillanti performance del comparto e in generale per un peggioramento
delle aspettative sulle commodity agricole. Nel mese di marzo abbiamo venduto l’intera posizione del
Etf Leveraged Crude Oil e abbiamo acquistato l’etf sul Gas naturale. Abbiamo inoltre sottoscritto un
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Fondo FUCINO CHALLENGER – Rendiconto Annuale di Gestione
nuovo fondo Long/Short Equity, Exane Templier per aumentare le asset class decorrelate
dall’andamento dei mercati. Nella stessa ottica a giugno abbiamo acquistato un nuovo fondo di Allianz
che investe sulla volatilità. Nel mese di luglio abbiamo venduto il fondo sulle commodity di Deutsche
Bank che ha sottoperformato i peers nell’ultimo anno e mezzo e acquistato il fondo JB Commodity.
Abbiamo inoltre acquistato il nuovo fondo long/short equity di JB sul mercato Europeo. Abbiamo
ridotto la posizione su Hsbc Global Macro a causa delle performance non brillanti. Nel mese di
novembre abbiamo ulteriormente ampliato la nostra gamma di prodotti L/S acquistando il fondo Dexia
Index Arbitrage. A dicembre abbiamo venduto l’intera posizione dell’etf sul Gas Naturale in quanto
l’eccesso di produzione negli Stati Uniti e le previsioni per un inverno più mite hanno determinato una
forte discesa dei prezzi e le aspettative per i mesi a venire sono per un ulteriore peggioramento.
Linee strategiche per il futuro
Il nostro scenario principale per il 2012 prevede una crescita dell’economia mondiale ancora bassa ma
positiva. Resta al centro dell’attenzione l’Europa, dove nel nuovo anno si profila una deriva verso una lieve
recessione. L’effetto viene rafforzato dalle misure di risparmio varate da diversi Stati che potrebbero
rallentare più del previsto la dinamica di crescita. La recessione in Europa potrebbe essere compensata
dagli USA e dai mercati emergenti, ma a condizione che la situazione non continui ad aggravarsi a causa
di un’ulteriore stretta creditizia delle banche, cosa che avrebbe conseguenze indubbiamente negative per
la crescita globale. La Cina dovrebbe essere in grado di assumere il ruolo di locomotiva della crescita
mondiale. Le misure adottate per rallentare la crescita si sono dimostrate efficaci: l’inflazione ha raggiunto
il suo picco, e ciò apre uno spazio di manovra per ulteriori misure congiunturali di politica fiscale e
monetaria. Per quanto riguarda gli USA, riteniamo che la forte reflazione dell’economia continuerà. Le
suddette misure aiutano gli Stati Uniti a realizzare una crescita economica quanto meno positiva, sebbene
bassa. Dopo il rally del 2011,i rendimenti nominali dei titoli di Stato si trovano a livelli storicamente bassi.
Privilegiamo pertanto le obbligazioni societarie che, grazie ai premi al rischio offrono rendimenti più elevati.
In termini reali, chi investe in titoli di Stato di paesi Core o in liquidità ottiene rendimenti negativi. In
Svizzera i titoli di Stato decennali rendono circa lo 0,8%, mentre i Bund tedeschi sono a quota del 2%. I
rendimenti nominali potrebbero ancora scendere, ma il potenziale di ribasso è limitato. Dovesse intervenire
una schiarita nella situazione europea con conseguente diminuzione dell’avversione al rischio degli
investitori, i rendimenti delle obbligazioni potrebbero normalizzarsi, dando luogo a perdite considerevoli. Gli
interessi potrebbero però restare fermi a questi bassi livelli per lungo tempo. Le azioni continuano a
presentare valutazioni eque o persino estremamente interessanti. I dividend yield elevati e i bassi tassi
d’interesse rendono le azioni appetibili rispetto ai titoli di Stato. Non soltanto la politica monetaria
accomodante, ma anche i bilanci solidi e la capacità d’adattamento delle imprese dovrebbero indurre gli
investitori con orientamento di lungo periodo, in grado di affrontare l’attuale volatilità, ad effettuare acquisti
sul mercato. Inoltre, qualche progresso verso la soluzione del problema del debito europeo migliorerebbe il
clima di mercato. Le nostre previsioni di una crescita globale debole, rispecchiano il giudizio unanime dei
mercati. Una escalation della crisi porterebbe a un’ulteriore correzione. Poiché non sono ancora in vista in
Europa nuovi provvedimenti politici, manteniamo neutrale la ponderazione delle azioni. Gli interventi di
rifinanziamento che attendono gli Stati e le banche europee ad inizio anno, metteranno nuovamente alla
prova la fiducia degli investitori. La volatilità dei mercati dovrebbe di conseguenza rimanere elevata.
.
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Fondo FUCINO CHALLENGER – Rendiconto Annuale di Gestione
Rapporti con altre società del Gruppo
La SGR conduce la propria attività di gestione nel rispetto del processo di investimento che prevede la
definizione da parte del Consiglio di Amministrazione delle linee guida strategiche degli investimenti
deliberate sulla base di tutte le indicazioni rese disponibili dal Comitato d’Investimento della Società e
sempre in coerenza con le politiche di investimento definite nell’ambito dell’Asset Allocation Team di
Gruppo.
Al Gruppo inoltre la Società ha delegato l’attività di Risk Management.
Struttura di collocamento
Il Fondo Fucino Challenger viene collocato, sulla base di apposita convenzione sottoscritta tra le parti, da
parte di Banca del Fucino alla propria clientela privata e commercializzato dalla SGR.
Operatività in strumenti finanziari derivati
Nella gestione del fondo, la Società di Gestione ha facoltà di utilizzare strumenti finanziari derivati, nei limiti
ed alle condizioni stabilite dall’Autorità di Vigilanza, con finalità di:
- copertura dei rischi presenti nel portafoglio del fondo;
- buona gestione del Fondo: arbitraggio (per sfruttare i disallineamenti dei prezzi tra gli strumenti derivati e
il loro sottostante), efficienza del processo di investimento (minori costi di intermediazione, rapidità di
esecuzione), gestione del credito di imposta.
L’esposizione complessiva in strumenti finanziari derivati, in relazione a tutte le finalità sopra indicate, non
può essere superiore al valore netto complessivo del Fondo.
In ogni caso, l’investimento in strumenti finanziari derivati non può alterare il profilo di rischio definito dalla
politica di investimento del Fondo.
Eventi significativi per il fondo verificatisi nell’esercizio
Mediante D.L. n. 225/2010, (c.d. “decreto Milleproroghe”), convertito nella legge n. 10/2011, è stata
riformata la tassazione dei fondi comuni di investimento di diritto italiano, diversi dai fondi immobiliari.
Secondo il nuovo regime fiscale non sarà più assoggettato a tassazione il reddito “maturato” in capo al
fondo, bensì quello “realizzato” in capo all’investitore, equiparando in tal modo il regime fiscale dei fondi
italiani (e dei fondi lussemburghesi “storici”) a quello dei fondi esteri armonizzati. La ritenuta si applica sui
Proventi distribuiti in costanza di partecipazione all'organismo di investimento, e su quelli determinati nella
differenza tra il Valore di Riscatto, di Liquidazione o di Cessione delle Quote o Azioni e il Costo Medio
Ponderato di Sottoscrizione o Acquisto delle Quote o Azioni medesime.
La modifica, operante con decorrenza 1° luglio 2011, ha pertanto avuto significativo impatto sulla
valorizzazione delle quote del Fondo. In data 30 giugno 2011 si è difatti reso necessario determinare il
risultato di gestione maturato. Il valore rilevato dai prospetti periodici a tale data rappresenta la base per la
successiva imposizione, in luogo del valore rilevato dai prospetti contabili alla data di sottoscrizione o di
acquisto; il valore della quota al 30 giugno 2011 è dunque da intendersi come base di partenza fiscalmente
rilevante per la determinazione della posizione fiscale dei sottoscrittori. In virtù di questo, le eventuali
perdite di capitale (minusvalenze) derivanti dalla partecipazione ai suddetti organismi, potranno essere
utilizzate in compensazione con le plusvalenze (redditi diversi) su altri titoli nei quattro anni successivi.
Alla stessa data, il Fondo aveva accumulato un risparmio d’imposta pari a Euro 104.941. Tale credito
verso l’erario, essendo frutto di risultati negativi generati negli esercizi precedenti, potrà essere utilizzato in
compensazione accreditando il Fondo al quale lo stesso risultato è imputabile.
Se, alla cessazione del Fondo o della SICAV, tale risultato negativo non sarà stato utilizzato, dovrà essere
riconosciuta una minusvalenza di pari importo ai partecipanti.
Per approfondimenti in materia si rimanda alla normativa fiscale vigente.
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Fondo FUCINO CHALLENGER – Rendiconto Annuale di Gestione
Eventi successivi alla chiusura dell’esercizio
A mezzo D.L. n. 138/2011, convertito nella legge n.148/2011, è stata introdotta, con decorrenza 1 gennaio
2012, la nuova disciplina fiscale applicabile ai proventi derivanti dalla partecipazione agli OICR aperti di
diritto italiano. La nuova disciplina fiscale definisce che sui redditi di capitale derivanti dalla partecipazione
al fondo è applicata una ritenuta del 20%. La ritenuta si applica sui proventi distribuiti in costanza di
partecipazione al fondo e su quelli compresi nella differenza tra il valore di rimborso, di liquidazione o di
cessione delle quote e il costo medio ponderato di sottoscrizione o acquisto delle quote medesime
determinati sulla base dei valori rilevati dai prospetti periodici alle predette date, al netto del 37,5% dei
proventi riferibili alle obbligazioni e agli altri titoli pubblici italiani ed equiparati e alle obbligazioni emesse
dagli Stati esteri che consentono un adeguato scambio di informazioni.
I proventi riferibili ai predetti titoli pubblici italiani ed esteri sono determinati in proporzione alla percentuale
media dell’attivo investita direttamente, o indirettamente per il tramite di altri organismi di investimento
(italiani ed esteri comunitari armonizzati e non armonizzati soggetti a vigilanza istituiti in Stati UE e SEE
inclusi nella white list), nei titoli medesimi. La percentuale media, applicabile in ciascun semestre solare, è
rilevata sulla base degli ultimi due prospetti, semestrali o annuali, redatti entro il semestre solare anteriore
alla data di distribuzione dei proventi, di riscatto, cessione o liquidazione delle quote ovvero, nel caso in cui
entro il predetto semestre ne sia stato redatto uno solo, sulla base di tale unico prospetto.
A tali fini, la SGR fornirà le indicazioni utili circa la percentuale media applicabile in ciascun semestre
solare.
Tra le operazioni di rimborso sono comprese anche quelle realizzate mediante conversione delle quote da
un comparto ad altro comparto del medesimo fondo. La ritenuta è applicata anche nell’ipotesi di
trasferimento delle quote a rapporti di custodia, amministrazione o gestione intestati a soggetti diversi dagli
intestatari dei rapporti di provenienza, salvo che il trasferimento sia avvenuto per successione o
donazione. La ritenuta è applicata a titolo d’acconto sui proventi percepiti nell’esercizio di attività di impresa
commerciale e a titolo d’imposta nei confronti di tutti gli altri soggetti, compresi quelli esenti o esclusi
dall’imposta sul reddito delle società. La ritenuta non si applica nel caso in cui i proventi siano percepiti da
soggetti esteri che risiedono, ai fini fiscali, in Paesi che consentono un adeguato scambio di informazioni
nonché da altri organismi di investimento italiani e da forme pensionistiche complementari istituite in Italia.
Nel caso in cui le quote siano detenute da persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa
commerciale, da società semplici e soggetti equiparati nonché da enti non commerciali, sui redditi diversi
conseguiti dal cliente (ossia le perdite derivanti dalla partecipazione al fondo e le differenze positive e
negative rispetto agli incrementi di valore delle quote rilevati in capo al fondo) si applica il regime del
risparmio amministrato di cui all’art. 6 del d.lgs. n. 461 del 1997, che comporta l’adempimento degli
obblighi tributari da parte dell’intermediario. E’ fatta salva la facoltà del cliente di rinunciare al predetto
regime con effetto dalla prima operazione successiva.
Le perdite riferibili ai titoli pubblici italiani ed esteri possono essere portate in deduzione dalle plusvalenze e
dagli altri redditi diversi per un importo ridotto del 37,5 cento del loro ammontare. Nel caso in cui le quote
siano oggetto di donazione o di altro atto di liberalità, l’intero valore delle quote concorre alla formazione
dell’imponibile ai fini del calcolo dell’imposta sulle donazioni. Nell’ipotesi in cui le quote siano oggetto di
successione ereditaria non concorre alla formazione della base imponibile ai fini dell’imposta di
successione la parte di valore delle quote corrispondente al valore dei titoli, comprensivo dei frutti maturati
e non riscossi, emessi o garantiti dallo Stato e ad essi assimilati, detenuti dai fondi alla data di apertura
della successione. A tali fini, la SGR fornirà le indicazioni utili circa la composizione del patrimonio del
fondo.
Milano, 27 febbraio 2012
per il Consiglio di Amministrazione
l’Amministratore Delegato
Filippo La Scala
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Fondo FUCINO CHALLENGER – Rendiconto Annuale di Gestione
Forma e contenuto del Rendiconto di Gestione
Il presente Rendiconto, redatto conformemente agli schemi stabiliti dal Regolamento sulla Gestione del
Risparmio della Banca d’Italia del 14.04.2005 si compone di:
- Situazione Patrimoniale
- Sezione Reddituale
- Nota Integrativa
o Parte A – Andamento del valore della Quota.
o Parte B – Le attività, le passività e il valore complessivo netto:
• Sezione I – Criteri di valutazione
• Sezione II – Le attività
• Sezione III – Le passività
• Sezione IV – Il valore complessivo netto
• Sezione V – Altri dati patrimoniali
o
o
Parte C – Il Risultato economico dell’esercizio
• Sezione I - Strumenti finanziari quotati e non quotati e relative operazioni di copertura
• Sezione II - Depositi bancari
• Sezione III - Altre operazioni di gestione e oneri finanziari
• Sezione IV - Oneri di gestione
• Sezione V - Altri ricavi e oneri
• Sezione VI - Imposte
PARTE D – Altre Informazioni
Il Rendiconto è altresì accompagnato dalla Relazione degli Amministratori.
La contabilità del fondo è tenuta in EURO ed i prospetti contabili sono stati redatti in unità di euro senza
cifre decimali in forma comparativa.
Si rammenta che l’esercizio 2011, chiuso con la valorizzazione del giorno 30.12.2011, è il sesto esercizio
di rendicontazione, avendo il Fondo iniziato ad operare il 2.10.2006.
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Fondo FUCINO CHALLENGER – Rendiconto Annuale di Gestione
Situazione patrimoniale
Situazione al 30/12/2011
In percentuale del
ATTIVITA' Valore complessivo
totale attività
Situazione a fine esercizio precedente
In percentuale del
Valore complessivo
totale attività
A. STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI 4.735.018 96,32% 5.104.562 95,75%
A1. Titoli di debito 1.027.891 20,91% 1.051.353 19,72%
A1.1 titoli di Stato 446.718 9,09% 304.897 5,72%
A1.2 altri 581.173 11,82% 746.456 14,00%
A2. Titoli di capitale 36.227 0,74% 10.962 0,21%
A3. Parti di OICR 3.670.900 74,67% 4.042.247 75,82%
B. STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI
B1. Titoli di debito
B2. Titoli di capitale
B3. Parti di OICR
C. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI
C1. Margini presso organismi di compensazione e garanzia
C2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati
C3. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati
D. DEPOSITI BANCARI
D1. A vista
D2. Altri
E. PRONTI CONTRO TERMINE ATTIVI E OPERAZIONI
ASSIMILATE
F. POSIZIONE NETTA DI LIQUIDITA' 60.289 1,23% 62.671 1,18%
F1. Liquidità disponibile 60.038 1,22% 61.640 1,16%
F2. Liquidità da ricevere per operazioni da regolare 68.451 1,39% 128.229 2,41%
F3. Liquidità impegnata per operazioni da regolare -68.200 -1,39% -127.198 -2,39%
G. ALTRE ATTIVITA' 120.701 2,45% 163.964 3,08%
G1. Ratei attivi 15.760 0,32% 22.120 0,41%
G2. Risparmio di imposta 104.941 2,13% 141.149 2,65%
G3. Altre 695 0,01%
TOTALE ATTIVITA' 4.916.008 100,00% 5.331.197 100,00%
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Fondo FUCINO CHALLENGER – Rendiconto Annuale di Gestione
Situazione al Situazione a fine
30/12/2011 esercizio precedente
PASSIVITA' E NETTO Valore complessivo Valore complessivo
H. FINANZIAMENTI RICEVUTI
I. PRONTI CONTRO TERMINE PASSIVI E OPERAZIONI
ASSIMILATE
L. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI
L1. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati
L2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati
M. DEBITI VERSO I PARTECIPANTI
M1. Rimborsi richiesti e non regolati
M2. Proventi da distribuire
M3. Altri
N. ALTRE PASSIVITA' 49.083 73.138
N1. Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati 46.960 30.448
N2. Debiti di imposta 42.053
N3. Altre 2.123 637
N4. Vendite allo scoperto
TOTALE PASSIVITA' 49.083 73.138
VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO 4.866.925 5.258.059
Numero delle quote in circolazione 1.062.807,472 1.103.339,574
Valore unitario delle quote 4,579 4,766
Movimenti delle quote nell'esercizio
Quote emesse 153.335,761
Quote rimborsate 193.867,863
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Fondo FUCINO CHALLENGER – Rendiconto Annuale di Gestione
Sezione reddituale
Rendiconto al 30/12/2011
Rendiconto esercizio precedente
A. STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI -144.891 426.319
A1. PROVENTI DA INVESTIMENTI 39.641 22.217
A1.1 Interessi e altri proventi su titoli di debito 32.483 16.701
A1.2 Dividendi e altri proventi su titoli di capitale 468 871
A1.3 Proventi su parti di OICR 6.690 4.645
A2. UTILE/PERDITE DA REALIZZI -57.531 176.885
A2.1 Titoli di debito -4.026 -5.913
A2.2 Titoli di capitale 3.660 -239
A2.3 Parti di OICR -57.165 183.037
A3. PLUSVALENZE/MINUSVALENZE -127.001 227.217
A3.1 Titoli di debito -38.186 -8.937
A3.2 Titoli di capitale -3.909 1.514
A3.3 Parti di OICR -84.906 234.640
A4. RISULTATO DELLE OPERAZIONI DI COPERTURA
DI STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI
Risultato gestione strumenti finanziari quotati -144.891 426.319
B. STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI
B1. PROVENTI DA INVESTIMENTI
B1.1 Interessi e altri proventi su titoli di debito
B1.2 Dividendi e altri proventi su titoli di capitale
B1.3 Proventi su parti OICR
B2. UTILE/PERDITA DA REALIZZI
B2.1 Titoli di debito
B2.2 Titoli di capitale
B2.3 Parti di OICR
B3. PLUSVALENZE/MINUSVALENZE
B3.1 Titoli di debito
B3.2 Titoli di capitale
B3.3 Parti di OICR
B4. RISULTATO DELLE OPERAZIONI DI COPERTURA
DI STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI
Risultato gestione strumenti finanziari non quotati
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Fondo FUCINO CHALLENGER – Rendiconto Annuale di Gestione
Rendiconto al 30/12/2011
Rendiconto esercizio precedente
C. RISULTATO DELLE OPERAZIONI IN STRUMENTI
FINANZIARI DERIVATI NON DI COPERTURA
C1. RISULTATI REALIZZATI
C1.1 Su strumenti quotati
C1.2 Su strumenti non quotati
C2. RISULTATI NON REALIZZATI
C2.1 Su strumenti quotati
C2.2 Su strumenti non quotati
D. DEPOSITI BANCARI
D1. INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI
E. RISULTATO DELLA GESTIONE CAMBI 1.903 -22.842
E1. OPERAZIONI DI COPERTURA 4.717 -31.755
E1.1 Risultati realizzati 6.840 -31.814
E1.2 Risultati non realizzati -2.123 59
E2. OPERAZIONI NON DI COPERTURA
E2.1 Risultati realizzati
E2.2 Risultati non realizzati
E3. LIQUIDITA' -2.814 8.913
E3.1 Risultati realizzati -2.888 8.911
E3.2 Risultati non realizzati 74 2
F. ALTRE OPERAZIONI DI GESTIONE
F1. PROVENTI DELLE OPERAZIONI DI PRONTI
CONTRO TERMINE E ASSIMILATE
F2. PROVENTI DELLE OPERAZIONI DI PRESTITO TITO
Risultato lordo della gestione di portafoglio -142.988 403.477
G. ONERI FINANZIARI -13 -23
G1. INTERESSI PASSIVI SU FINANZIAMENTI RICEVUTI -13 -23
G2. ALTRI ONERI FINANZIARI
Risultato netto della gestione di portafoglio -143.001 403.454
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Fondo FUCINO CHALLENGER – Rendiconto Annuale di Gestione
Rendiconto al 30/12/2011
Rendiconto esercizio precedente
H. ONERI DI GESTIONE -82.899 -70.856
H1. PROVVIGIONI DI GESTIONE SGR -58.209 -51.430
H2. COMMISSIONI DI BANCA DEPOSITARIA -4.905 -4.476
H3. SPESE PUBBLICAZIONE PROSPETTI E -6.001 -3.300
INFORMATIVA AL PUBBLICO
H4. ALTRI ONERI DI GESTIONE -13.784 -11.650
I. ALTRI RICAVI ED ONERI 583 3.826
I1. INTERESSI ATTIVI SU DISPONIBILITA' LIQUIDE 577 288
I2. ALTRI RICAVI 17 3.538
I3. ALTRI ONERI -11
Risultato della gestione prima delle imposte -225.317 336.424
L. IMPOSTE 5.845 -42.053
L1. IMPOSTA SOSTITUTIVA A CARICO DELL'ESERCIZI -42.053
L2. RISPARMIO DI IMPOSTA 5.845
L3. ALTRE IMPOSTE
Utile/perdita dell'esercizio -219.472 294.371
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Fondo FUCINO CHALLENGER – Rendiconto Annuale di Gestione
Nota Integrativa
Parte A – Andamento del valore della Quota
Il Valore della Quota del Fondo ha avuto la seguente evoluzione:
Descrizione
Rendiconto al Rendiconto al Rendiconto al
30.12.2011 30.12.2010 30.12.2009
Valore della Quota all’inizio dell’esercizio 4,766 4,463 4,351
Valore della Quota alla fine dell’esercizio 4,579 4,766 4,463
I valori Minimo e Massimo raggiunti dalla Quota del Fondo negli ultimi tre esercizi, sono esposti nella
seguente tabella:
Descrizione
Rendiconto al Rendiconto al Rendiconto al
30.12.2011 30.12.2010 30.12.2009
Valore minimo della Quota 4,424 4,462 4,284
Valore massimo della Quota 4,81 4,774 4,476
Principali eventi che hanno influito sul valore della Quota
Mediante D.L. n. 225/2010, (c.d. “decreto Milleproroghe”), convertito nella legge n. 10/2011, è stata
riformata la tassazione dei fondi comuni di investimento di diritto italiano, diversi dai fondi immobiliari.
Secondo il nuovo regime fiscale non sarà più assoggettato a tassazione il reddito “maturato” in capo al
fondo, bensì quello “realizzato” in capo all’investitore, equiparando in tal modo il regime fiscale dei fondi
italiani (e dei fondi lussemburghesi “storici”) a quello dei fondi esteri armonizzati. La ritenuta si applica sui
Proventi distribuiti in costanza di partecipazione all'organismo di investimento, e su quelli determinati nella
differenza tra il Valore di Riscatto, di Liquidazione o di Cessione delle Quote o Azioni e il Costo Medio
Ponderato di Sottoscrizione o Acquisto delle Quote o Azioni medesime.
La modifica, operante con decorrenza 1° luglio 2011, ha pertanto avuto significativo impatto sulla
valorizzazione delle quote del Fondo. In data 30 giugno 2011 si è difatti reso necessario determinare il
risultato di gestione maturato. Il valore rilevato dai prospetti periodici a tale data rappresenta la base per la
successiva imposizione, in luogo del valore rilevato dai prospetti contabili alla data di sottoscrizione o di
acquisto; il valore della quota al 30 giugno 2011 è dunque da intendersi come base di partenza fiscalmente
rilevante per la determinazione della posizione fiscale dei sottoscrittori. In virtù di questo, le eventuali
perdite di capitale (minusvalenze) derivanti dalla partecipazione ai suddetti organismi, potranno essere
utilizzate in compensazione con le plusvalenze (redditi diversi) su altri titoli nei quattro anni successivi.
Alla stessa data, il Fondo aveva accumulato un risparmio d’imposta pari a Euro 104.941. Tale credito
verso l’erario, essendo frutto di risultati negativi generati negli esercizi precedenti, potrà essere utilizzato in
compensazione accreditando il Fondo al quale lo stesso risultato è imputabile.
Se, alla cessazione del Fondo o della SICAV, tale risultato negativo non sarà stato utilizzato, dovrà essere
riconosciuta una minusvalenza di pari importo ai partecipanti.
Per approfondimenti in materia si rimanda alla normativa fiscale vigente.
Relativamente all’andamento del valore della quota del Fondo nel 2011, come meglio esposto all’interno
della Relazione sulla Gestione – a cui si rimanda – si è registrata una performance di -3,92%. Nonostante
il profilo di scadenze estremamente conservativo, il rendimento del Fondo è stato penalizzato nella
seconda parte dell’anno, dalla forte discesa dei mercati azionari e dall’aumento indiscriminato degli spread
sia dei governativi periferici europei che del mercato del credito. Il mese di dicembre ha visto un attenuarsi
delle tensioni e un recupero generalizzato di tutte le asset class rischiose. Nella prima parte dell’anno, pur
mantenendo un moderato sovrappeso sulla componente azionaria, abbiamo modulato tatticamente la
nostra esposizione sia geografica che settoriale. Abbiamo ribilanciato l’esposizione geografica riducendo il
peso dei Paesi Emergenti, penalizzati dai timori che le crescenti spinte inflazionistiche potessero
costringere i vari Governi (in primis quelli di Cina e India) a politiche fortemente restrittive con conseguente
rallentamento della crescita economica. Nel corso dell’anno abbiamo inoltre aumentato la componente
alternativa per aumentare le asset class decorrelate dall’andamento dei mercati. Sulla componente
obbligazionaria abbiamo mantenuto un moderato sottopeso di duration rispetto al benchmark, in
particolare sulla componente corporate. Verso la fine dell’anno abbiamo introdotto dei nuovi prodotti,
proprio con lo scopo di diversificare e decorrelare il portafoglio.
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Fondo FUCINO CHALLENGER – Rendiconto Annuale di Gestione
L’andamento del valore della quota e del benchmark durante l’anno 2011 è rappresentato dal seguente
grafico:
103
102
Fucino Challenger
Benchmark
101
100
99
98
97
96
95
94
93
92
dic-10
gen-11
feb-11
mar-11
apr-11
mag-11
giu-11
lug-11
ago-11
set-11
ott-11
nov-11
dic-11
Il benchmark in vigore per il Fondo, sul quale è stata calcolata la performance, è così composto:
• MSCI Daily Gross Total Return World Euro, 20%
• BarCap Euro Aggregate Total Return Index, 60%
• Eonia Index, 20%
Nel 2011 il Fondo ha registrato una performance negativa del 3,92% che ha portato il valore della quota da
4,766 euro del 30/12/2010 a 4,579 euro del 30/12/2011. Nello stesso periodo il relativo benchmark ha
registrato una performance positiva del 1,99%.
Natura qualitativa / quantitativa dei rischi assunti durante l’esercizio
I riferimenti di natura sia quantitativa che qualitativa sono rappresentati nel seguente prospetto:
2011
2010
2009
Dati Quantitativi Benchmark Fondo Benchmark Fondo Benchmark Fondo
Rendimenti Netti 1,99% -3,92% 5,36% n.a. 9,69% n.a.
Volatilità annualizzata 2,94% 3,97% 2,58% n.a. 3,33% n.a.
Sharpe Ratio
(Risk Free: Euribor 3M)
0,20 -1,34 1,76 n.a.
2,54 n.a.
Si specifica che, a seguito della modifica della politica di investimento e del contestuale cambio di
benchmark deliberati nel febbraio 2010 con decorrenza 20 maggio 2010, il confronto con i dati del Fondo
degli anni passati, non più significativo in termini finanziari, viene omesso dalla tabella sopra esposta.
Difatti, nel prospetto, vengono presentati i valori storici del benchmark nella sua composizione attuale.
Nella tabella successiva, invece, viene data evidenza delle statistiche descrittive relative alle performance
effettivamente registrate dal fondo e dal benchmark negli esercizi passati. Si ricorda, pertanto, che sino al
19 maggio 2010 il benchmark utilizzato come parametro di riferimento era così composto:
• Citigroup WGBI All Maturities TR EUR, 60%
• Merril Lynch EMU Corporate Bond TR, 30%
• JP Morgan Cash Index Euro Currency 3 month, 10%
2011 2010 2009
Dati Quantitativi Benchmark Fondo Benchmark Fondo Benchmark Fondo
Rendimenti Netti 1,99% -3,92% 10,36% 6,79% 4,17% 2,57%
Volatilità annualizzata 2,94% 3,97% 2,96% 1,95% 4,84% 2,48%
Sharpe Ratio
(Risk Free: Euribor 3M)
0,20 -1,34 3,23 3,07 0,61 0,54
20
Fondo FUCINO CHALLENGER – Rendiconto Annuale di Gestione
Si precisa che i rendimenti netti sono presentati al netto delle ritenute fiscali nonché delle commissioni di
negoziazione, di gestione e di performance gravanti sul Fondo. Si specifica altresì che, a seguito
dell’entrata in vigore della nuova normativa in materia di tassazione dei fondi comuni di investimento di
diritto italiano, diversi dai fondi immobiliari, con decorrenza 1 luglio 2011, il Fondo non sarà più
assoggettato ad una tassazione sul reddito “maturato” in capo al medesimo, bensì su quello “realizzato” in
capo all’investitore.
La volatilità misura la variabilità dei rendimenti ottenuti nel periodo. E’ calcolata come scarto quadratico
medio annualizzato dei rendimenti giornalieri rispetto alla loro media.
L’indice di Sharpe rappresenta una misura di rendimento corretto per il rischio basato sul rapporto fra il
"maggior rendimento" (excess return) del Fondo rispetto al rendimento di un'attività priva di rischio e la
misura del rischio (deviazione standard) del portafoglio stesso. Tale indicatore fornisce quindi
un’indicazione ex-post relativa al valore creato, per ogni unità di rischio assunta dal gestore del Fondo. Il
risk free considerato è la media giornaliera dell’Euribor a 3 mesi nel corso dell’anno di riferimento. Il risk
free risulta quindi essere pari a 1,393% nel 2011, 0,814% nel 2010 e 1,218% nel 2009.
Rettifiche dei valori delle quote pubblicate nel corso dell’anno 2011
Nel corso dell’anno 2011, non si è mai resa necessaria la ripubblicazione del valore della quota del fondo.
21
Fondo FUCINO CHALLENGER – Rendiconto Annuale di Gestione
Parte B – Le Attività, Le Passività, Il Valore Complessivo Netto
Sezione I - Criteri di Valutazione e Principi Contabili
Swiss & Global SGR S.p.A. nella compilazione del Rendiconto di Gestione ha utilizzato i principi contabili
di generale accettazione per i fondi comuni di investimento ed i criteri di valutazione previsti dalla Banca
d'Italia e dal Regolamento del Fondo. Tali principi e criteri di valutazione, coerenti con quelli utilizzati nel
corso dell'esercizio per la compilazione dei prospetti giornalieri e della Relazione Semestrale, sono i
seguenti:
• gli acquisti e le vendite di strumenti finanziari sono contabilizzati nel portafoglio del Fondo sulla base
della data di effettuazione dell’operazione, indipendentemente dalla data di regolamento;
• gli interessi, gli altri proventi e gli oneri a carico del Fondo sono stati calcolati secondo il principio della
competenza temporale, anche mediante rilevazione dei ratei attivi e passivi;
• le sottoscrizioni ed i rimborsi delle quote sono stati rilevati a norma del Regolamento del Fondo e
secondo il principio della competenza temporale;
• gli utili e le perdite realizzati su cambi, vendite di divisa a termine e negoziazioni di titoli in divisa estera
sono originate dalla differenza tra il cambio storico di conversione dei debiti, dei crediti, dei contratti in
divisa, dei conti valutari e dei titoli in divisa, e il cambio rilevato alla chiusura delle rispettive posizioni;
• gli utili e le perdite da realizzi risultano dalla differenza tra i costi medi ponderati di carico ed i valori
realizzati dalle vendite;
• le plusvalenze e le minusvalenze su titoli sono originate dalla differenza tra il costo medio ponderato
ed i valori determinati secondo i criteri indicati in precedenza, ossia prezzi di mercato o valutazioni
applicati alla data del rendiconto;
• le differenze di cambio derivanti dalla conversione delle voci espresse in valuta estera sono
contabilizzate in voci separate nel Rendiconto di Gestione tenendo distinte quelle realizzate da quelle
di valutazione; sempre nella sezione riguardante il risultato della gestione cambi sono state registrate
le componenti reddituali delle operazioni di copertura dal rischio di cambio;
• i contratti a termine di compravendita divisa sono valutati convertendo al tasso di cambio a termine
corrente per scadenze corrispondenti a quelle delle operazioni oggetto di valutazione;
• i differenziali su operazioni di “futures”, registrati secondo il principio della competenza sulla base della
variazione giornaliera dei prezzi di chiusura del mercato di contrattazione, sono rappresentati dalla
somma dei margini, diversi da quelli iniziali, versati agli organismi di compensazione ovvero introitati
dagli stessi;
• le quote o le azioni di O.I.C.R. sono valutate sulla base dell’ultimo valore reso noto al pubblico; in caso
di O.I.C.R. quotati su un mercato regolamentato, tale valore viene rettificato o rivalutato al fine di
tenere conto del valore di mercato delle stesse quote o azioni;
• i titoli azionari sono valutati sulla base dell’ultimo valore indicato nel mercato di quotazione del titolo;
• i titoli obbligazionari sono valutati sulla base dell’ultimo valore indicato sul mercato di quotazione, se
ritenuto significativo. Nel caso in cui il prezzo del mercato ufficiale di quotazione non sia ritenuto
significativo, vengono utilizzate come fonti alternative, nell’ordine e se significative: 1) circuiti
alternativi, 2) contributori / market makers.
22
Fondo FUCINO CHALLENGER – Rendiconto Annuale di Gestione
Sezione II – Le Attività
In ottemperanza alla politica di investimento prevista dal regolamento del Fondo, lo stesso può investire in
tutte le aree geografiche. L’investimento nei Paesi Emergenti sarà al più significativo (massimo 50% delle
attività del fondo). Come però evidenziato dalla tabella sotto esposta, relativa alla classificazione per area
geografica del portafoglio titoli, l’esposizione ad aree considerate mercati emergenti è di poco superiore al
10%.
Area Geografica Esposizione %
Europa 49,70%
Stati Uniti 12,14%
Giappone 1,75%
Mercati Emergenti 10,55%
Globale 17,17%
Altro 8,69%
Totale 100,00%
Le risorse del fondo a fine esercizio risultano essere impiegate nei seguenti settori economici.
Settore di attività
Controvalore in
Euro
Percentuale sul
totale delle attività
Energy 49.961 1,02%
Consumer Discretionary 110.268 2,24%
Consumer Staples
Financials 337.870 6,87%
Healthcare
Industrials 73.694 1,50%
Information Technology
Materials
Telecommunications
Utilities
Transportation
OICR 3.670.900 74,67%
Titoli di Stato 446.718 9,09%
Altro 45.607 0,93%
Totale 4.735.018 96,32%
23
Fondo FUCINO CHALLENGER – Rendiconto Annuale di Gestione
Elenco analitico degli strumenti finanziari detenuti dal Fondo. Si precisa che nella tabella sotto esposta
viene data evidenza esclusivamente degli strumenti finanziari che costituiscono almeno lo 0,5% delle
attività totali del Fondo.
N. Denominazione titolo
Controvalore
in Euro
Percentuale sul
totale delle attività
1 Parvest Bond Euro–Privilege 209.350 4,26%
2 Nordea I Sicav Corporate Bond–BI 198.411 4,04%
3 Temp Global Ret I AC H1EU 181.711 3,70%
4 JB Multibond Credit Opport Bond 163.731 3,33%
5 Schroder ISF Eur Government Bond 162.243 3,30%
6 Lyxor Etf MSCI World 127.001 2,58%
7 Ubam–euro 10–40 Conv Bd–iceur 124.306 2,53%
8 Exane F1–Templiers Fund–A 123.555 2,51%
9 PowerShares EQQQ Fund IM 118.979 2,42%
10 Amundi–Volatility Euro Equity–M 113.603 2,31%
11 Eurizon SF Emerging Bond Total Ret 112.708 2,29%
12 Abs Insight UK Eqty Mkt Neutral–B2P 112.450 2,29%
13 PIMCO Total Return Eur I AC 108.457 2,21%
14 iShares S&P 500 Index Fund LN 105.149 2,14%
15 JB Multibond Local Emerging Bond C 104.349 2,12%
16 JB Multibond Absolute Return Bond C 102.240 2,08%
17 Schroder ISF Euro Corp Bond–C Ac 101.260 2,06%
18 BTP 2,35% 15ST2019 IL 96.827 1,97%
19 Pictet Funds Lux – EUR Corp Bond 92.596 1,88%
20 OAT 3,25% 25OT2021 90.761 1,85%
21 F Templeton Asian Growth U$D–I Acc 85.096 1,73%
22 Merrill Lynch Float 22LG2014 79.192 1,61%
23 Threadneedle Pan Eur Accelerando–2 76.113 1,55%
24 JB Multibond Inflation LinkedBond C 74.082 1,51%
25 F Templeton US Equity I$ Acc 73.847 1,50%
26 Intesa SanPaolo Float 03MZ2017 73.203 1,49%
27 JB Multicoop–Commodity Fund C 70.720 1,44%
28 Fidelity America Fund Y Acc 70.071 1,43%
29 GS Global Emerging Mkts Eqty Port I 69.267 1,41%
30 JB Multibond Global High Yld Bond–C 67.065 1,36%
31 Nordea I Sicav European Alpha–BI 62.645 1,27%
32 Henderson Horizon Pan Eur Eqty–I2 61.408 1,25%
33 MS Sicav Euro Corporate Bond ZD 60.542 1,23%
34 Toyota Motor Cred 5,25% 03FB2012 60.197 1,22%
35 GE Cap Euro Funding 4,75% 28ST2012 56.170 1,14%
36 CTZ 30AP2012 54.580 1,11%
37 ETFS Short CHF Long USD–$ 54.304 1,10%
38 Db x–Trackers MSCI Europe TR Idx IM 53.561 1,09%
39 Goldman Sachs Fl 15NV2014 53.436 1,09%
40 Amundi Funds – Abs Volat Arbritage 53.045 1,08%
41 Hsbc Gif–rmb Fixed Inc–i$a 50.904 1,04%
42 Dexia Index Arbitrage 50.506 1,03%
43 Spanish 5% 30LG2012 50.500 1,03%
44 BMW Fin 4,125% 24GE2012 50.072 1,02%
45 ENEL 3,625% 14MZ2012 49.961 1,02%
46 Morgan Stanley 3,375% 20LG2012 49.702 1,01%
47 HSBC GIF Bric Markets Equity IC 48.575 0,99%
48 BTP 4,75% 01FB2013 48.239 0,98%
49 BTP 4,25% 15OT2012 46.185 0,94%
50 EIB 4,375% 31AG2012 45.607 0,93%
51 Rabobank 4% 29MG2013 39.231 0,80%
52 BRGF World Gold Fund–A 39.155 0,80%
53 Bundesrep 3,25% 04GE2020 34.997 0,71%
54 Julius B Multibon Emerging Class C 30.641 0,62%
55 Allianz–volatility Str–i–eur 26.724 0,54%
56 HSBC GIF Halbis Global Macro–L1C 26.678 0,54%
57 Nordea Danish Mortgage Bond HAI 25.007 0,51%
58 BTP 4% 01FB2037 24.629 0,50%
59 Goldman Sachs Float 04OT2012 24.402 0,50%
Tot. Strumenti Finanziari con peso > 0,5% 4.619.946 93,99%
Tot. Strumenti Finanziari 4.735.018 96,32%
Totale Attività 4.916.008
24
Fondo FUCINO CHALLENGER – Rendiconto Annuale di Gestione
II.1 - Strumenti finanziari quotati
Ripartizione degli strumenti finanziari quotati per Paese di residenza dell'emittente.
Paese di residenza dell'emittente
Italia Paesi dell'UE Altri paesi dell'OCSE Altri paesi
Titoli di debito:
- di Stato 270.460 176.258
- di altri enti pubblici 45.607
- di banche 73.203 39.231 206.732
- di altri 49.961 106.242 60.197
Titoli di capitale:
- con diritto di voto 9.834 26.393
- con voto limitato
- altri
Parti di OICR:
- aperti armonizzati 3.616.596 54.304
- aperti non armonizzati
- chiusi
Totali:
- in valore assoluto 403.458 4.010.327 266.929 54.304
- in percentuale del totale delle attività 8,21% 81,58% 5,43% 1,10%
Ripartizione degli strumenti finanziari quotati per mercato di quotazione.
Mercato di quotazione
Italia Paesi dell'UE Altri paesi dell'OCSE Altri paesi
Titoli quotati 721.053 3.974.733 39.232
Titoli in attesa di quotazione
Totali:
- in valore assoluto 721.053 3.974.733 39.232
- in percentuale del totale delle attività 14,67% 80,85% 0,80%
Movimenti dell’esercizio.
Controvalore acquisti
Controvalore vendite/rimborsi
Titoli di debito
- titoli di Stato
- altri
Titoli di capitale
Parti di OICR
547.244 397.571
351.230 482.154
62.173 36.659
1.329.349 1.558.624
Totale
2.289.996 2.475.008
25
Fondo FUCINO CHALLENGER – Rendiconto Annuale di Gestione
II.2 – Strumenti finanziari non quotati
A fine esercizio il Fondo non deteneva posizioni in tali strumenti.
II.3 – Titoli di debito
Ripartizione dei titoli di debito per duration modificata e valuta di denominazione.
Duration in anni
Valuta minore o pari a 1 compresa tra 1 e 3,6 maggiore di 3,6
Euro 693.206 87.470 247.215
Dollaro USA
Yen
Sterlina inglese
Franco svizzero
Altre valute
II.4 – Strumenti finanziari derivati
A fine esercizio il Fondo non deteneva posizioni in tali strumenti.
II.5 – Depositi bancari
A fine esercizio il Fondo non deteneva posizioni in tali strumenti.
II.6 – Pronti contro termine attivi e operazioni assimilate
A fine esercizio il Fondo non deteneva posizioni in tali strumenti.
II.7 – Operazioni di prestito titoli
A fine esercizio il Fondo non deteneva posizioni in tali strumenti.
26
Fondo FUCINO CHALLENGER – Rendiconto Annuale di Gestione
II.8 – Posizione netta di liquidità
Importo
F1. Liquidità disponibile 60.038
- EUR 53.893
- CHF 4
- GBP 1.842
- NOK 4.299
- Altre
F2. Liquidità da ricevere per operazioni da regolare 68.451
- Proventi da Incassare 251
- c/Val- da Ricevere Vendite 68.200
- Val- da Ricevere PT Venduti Termine
- Val- da Ricevere
F3. Liquidità impegnata per operazioni da regolare -68.200
- Oneri da Pagare
- Divise da Consegnare Vendite -68.200
- Val- da consegnare PT Acq- Termine
- Val- da consegnare
TOTALE 60.289
II.9 – Altre attività
Importo
G1. Ratei attivi 15.760
. Interessi su Titoli 15.183
. Interessi su Disp liquide 577
. Altri
G2. Risparmio d'imposta 104.941
. Imposta 461 sul Risultato Anno Precedente 99.096
. Imposta 12,5% Risultato di Gestione 5.845
G3. Altre
. Crediti per quote da ricevere
. Plusvalenze su operazioni pending
. Ratei Plus Vendite Divise Copertura
. Equalizzatori
. Crediti per vendite da regolare
. Proventi da prestito titoli
. Plusvalenze da DCS
. Altre
TOTALE 120.701
27
Fondo FUCINO CHALLENGER – Rendiconto Annuale di Gestione
Sezione III – Le Passività
III.1 – Finanziamenti ricevuti
Nel corso dell’esercizio il Fondo ha utilizzato gli affidamenti concessi dalla Banca Depositaria con
scadenza a vista per scoperti tecnici di conto corrente al fine di far fronte a transitorie esigenze di liquidità.
III.2 – Pronti contro termine passivi ed operazioni assimilate
A fine esercizio il Fondo non deteneva posizioni in tali strumenti.
III.3 – Operazioni di prestito titoli
A fine esercizio il Fondo non deteneva posizioni in tali strumenti.
III.4 – Strumenti finanziari derivati
A fine esercizio il Fondo non deteneva posizioni in tali strumenti.
III.5 – Debiti Verso Partecipanti
A fine esercizio il Fondo non evidenzia debiti verso partecipanti
III.6 - Altre passività
Importo
N1. Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati 46.960
- Rateo Interessi Passivi c/c 13
- Rateo Provvigioni di Gestione 13.549
- Rateo Provvigioni di Incentivo
- Rateo Oneri Banca Depositaria 1.169
- Rateo Costo Società di Revisione 17.348
- Rateo Spese Stampa Prospetti 9.985
- Rateo Contributo Consob 4.896
- Altri oneri di gestione
N2. Debiti di imposta
- Imposta 12,5% Risultato di Gestione
- Ritenuta 27% Interessi Attivi di c/c
N3. Altre 2.123
- Commissioni su Operazioni Titoli
- Arrotondamenti per Rendiconto
- Ratei Minus Vendite Divise Copertura 2.123
- Rimborsi da regolare
- Incentive Fees
- Maturato PcT passivi
- Altri debiti verso l'Erario
- Altri oneri
Totale 49.083
28
Fondo FUCINO CHALLENGER – Rendiconto Annuale di Gestione
Sezione IV – Il Valore Complessivo Netto
Variazione del patrimonio netto
Anno 2011 Anno 2010 Anno 2009
(ultimo esercizio)
(penultimo esercizio)
(terzultimo esercizio)
Patrimonio netto a inizio periodo 5.258.059 4.156.477 4.994.053
Incrementi:
a) sottoscrizioni:
- sottoscrizioni singole 727.583 1.658.906
- piani di accumulo
- switch in entrata
b) risultato positivo della gestione 294.371 109.280
Decrementi:
a) rimborsi:
- riscatti -899.245 -851.695 -946.856
- piani di rimborso
- switch in uscita
b) proventi distribuiti
c) risultato negativo della gestione -219.472
Patrimonio netto a fine periodo 4.866.925 5.258.059 4.156.477
Quote detenute da Investitori Qualificati
Denominazione Investitore
N° Quote Percentuale
Numero Quote in Circolazione
di cui:
detenute da Investitori Qualificati
1.062.807
Frazione Fondo Detenuta da Soggetti Non Residenti
N° Quote Percentuale
Numero Quote in Circolazione
di cui:
detenute da Soggetti Non Residenti
1.062.807
29
Fondo FUCINO CHALLENGER – Rendiconto Annuale di Gestione
Sezione V – Altri Dati Patrimoniali
Composizione delle poste patrimoniali del Fondo divise per valute di denominazione.
Attività e Passività verso Società del Gruppo
Capitale di Riferimento Valore Patrimoniale
Strumenti Finanziari 673.620 673.620
%
13,84%
Strumenti Finanziari Derivati
Depositi Bancari
Altre Attività
Finanziamenti Ricevuti
Altre Passività
Garanzie e Impegni
La voce Attività e Passività verso società del Gruppo è composta dalle quote dei fondi JB Multibond
Absolute Return Bond, JB Multibond Credit Opportunity Bond, JB Multibond Global High Yield Bond, JB
Multibond Inflation Linked Bond, JB Multibond Local Emerging Bond, JB Multicooperation Commodity
Fund, JB Multistock Absolute Return Europe Equity, JB Multistock Japan Stock, JB Multibond Emerging,
JB Multistock Health Opportunity, JB Multistock Energy Transition
ATTIVITA'
PASSIVITA'
Strumenti Depositi Altre TOTALE Finanziamenti Altre TOTALE
finanziari bancari attività ricevuti passività
Euro 3.903.108 173.283 4.076.391 46.951 46.951
Dollaro USA 726.884 726.884 971 971
Sterlina Inglese 1.842 1.842
Franco Svizzero 4 4
Dollaro HK
Corona Svedese
Yen 20.188 20.188 1.160 1.160
Corona Danese
Corona Norvegese 84.838 5.861 90.699
Zloty Polacco
Altre divise
Totale 4.735.018 180.990 4.916.008 49.083 49.083
30
Fondo FUCINO CHALLENGER – Rendiconto Annuale di Gestione
Parte C – Il Risultato Economico dell’Esercizio
Sezione I – Strumenti Finanziari Quotati e Non Quotati e relative Operazioni di
Copertura
I.1 - Risultato delle operazioni su strumenti finanziari
Utile/perdita di cui: per Plus/ di cui: per
Risultato complessivo delle operazioni su: da realizzi variazione dei minusvalenze variazioni dei
tassi di cambio
tassi di cambio
A. Strumenti finanziari quotati
1. Titoli di debito -4.026 -514 -38.186 1.062
2. Titoli di capitale 3.660 -297 -3.909
3. Parti di OICR -57.165 -8.516 -84.906 30.583
- aperti armonizzati -57.165 -8.516 -84.906 30.583
- non armonizzati
B. Strumenti finanziari non quotati
1. Titoli di debito
2. Titoli di capitale
3. Parti di OICR
I.2 – Strumenti finanziari derivati
Durante l’esercizio non sono state effettuate operazioni in strumenti finanziari derivati.
Sezione II – Depositi bancari
La voce interessi attivi e proventi assimilati su depositi bancari non sussiste, poiché durante l’anno il Fondo
non ha investito il patrimonio in depositi bancari.
31
Fondo FUCINO CHALLENGER – Rendiconto Annuale di Gestione
Sezione III – Altre Operazioni di Gestione e Oneri Finanziari
Risultato della gestione cambi
Risultati
Risultati non
OPERAZIONI DI COPERTURA realizzati realizzati
Operazioni a termine 6.840 -2.123
Strumenti finanziari derivati su tassi di cambio:
- future su valute e altri contratti simili
- opzioni su tassi di cambio e altri contratti simili
- swap e altri contratti simili
OPERAZIONI NON DI COPERTURA
Operazioni a termine
Strumenti finanziari derivati su tassi di cambio non aventi
finalità di copertura:
- future su valute e altri contratti simili
- opzioni su tassi di cambio e altri contratti simili
- swap e altri contratti simili
LIQUIDITA' -2.888 74
Importo
G1- INTERESSI PASSIVI SU FINANZIAMENTI RICEVUTI -13
- Interessi Passivi su Finanziamenti -13
G2- ALTRI ONERI FINANZIARI
- Altri Oneri
Totale -13
32
Fondo FUCINO CHALLENGER – Rendiconto Annuale di Gestione
Sezione IV – Oneri di Gestione
IV.1 Costi sostenuti nel periodo:
ONERI DI GESTIONE
Importi complessivamente corrisposti
% sul valore
Importo
complessivo
(migliaia di
netto(media di
euro)
periodo)
% sul valore
dei beni
negoziati
% sul valore
del
finanziamento
Importi corrisposti a soggetti
del gruppo di appartenenza della SGR
% sul valore
Importo
% sul valore
complessivo
% sul valore del
(migliaia di
dei beni
netto(media di
finanziamento
euro)
negoziati
periodo)
1) Provvigioni di gestione 58 1,10%
Provvigioni di base 58 1,10%
Provvigioni d'incentivo 0,00%
2) TER degli OICR in cui il fondo investe * 34 0,64%
3) Compenso della banca depositaria 5 0,09%
4) Spese di revisione del fondo 9 0,17%
5) Spese legali e giudiziarie 0%
6) Spese di pubblicazione del valore della quota ed eventuale 6 0,11%
pubblicazione del prospetto informativo
7) Altri oneri gravanti sul fondo 5 0,09%
- Contributo Consob 2 0,04%
- Oneri Bancari diversi 3 0,05%
TOTAL EXPENSE RATIO (TER) 117 2,21%
8) Oneri di negoziazione di strumenti finanziari 0 0,07%
di cui: -su titoli azionari 0 0,06%
-su titoli di debito 0 0,01%
-su OICR 0 0,01%
-su derivati 0 0,00%
-su altri (specificare) 0 0,00%
9) Oneri finanziari per i debiti assunti dal fondo 0
10) Oneri fiscali di pertinenza del fondo -6 -0,11%
TOTALE SPESE 111 2,10%
Valore complessivo netto medio di periodo 5.289
IV.2 Provvigione d'incentivo
Variazioni % del Benchmark
I trim. II trim. III trim. IV trim.
(*) Si segnala che, al fine di determinare il valore del TER degli OICR in cui il Fondo investe, in coerenza
con quanto stabilito dal Provvedimento della Banca d’Italia del 14.04.2005 “Regolamento sulla gestione
collettiva del Risparmio”, Allegato IV.6.1 (pag. A.IV.77), la Società ha provveduto al calcolo in questione
sulla base dei dati di TER forniti dalle società prodotto dei fondi sottostanti.
33
Fondo FUCINO CHALLENGER – Rendiconto Annuale di Gestione
Sezione V – Altri Ricavi ed Oneri
Importo
I1. Interessi attivi su disponibilità liquide 577
- Interessi attivi su c/c 577
- Interessi attivi su Dep.Future
I2. Altri ricavi 17
- Arrotondamenti Attivi 17
- Rebates provvigioni di sottoscrizione
- Rebates provvigioni di gestione
- Rettifica incentive fees
- Rettifica equalizzatori
- Altri
- Arrotondamenti per Rendiconto
I3. Altri oneri -11
- Arrotondamenti Passivi -11
- Interessi passivi su dispon. Liquide
- Rettifica equalizzatori
- Altro
Totale 583
Sezione VI – Imposte
Importo
L1. Imposta sostitutiva a carico dell'esercizio
- Imposta 12,5% Risultato di Gestione
L2. Risparmio d'imposta 5.845
- Imposta 12,5% Risultato di Gestione 5.845
L3. Altre imposte
- Ritenuta 27% Interessi Attivi c/c
- Ritenuta alla Fonte
Totale 5.845
Il risparmio d’imposta sopra riportato per Euro 5.845 rappresenta il 12,5% del risultato di gestione maturato
al 30 giugno 2011. In data 1 luglio 2011 si è provveduto ad aumentare di tale importo il credito d’imposta
vantato verso l’erario e relativo agli esercizi precedenti.
Ad oggi, il saldo del risparmio di imposta ammonta a euro 104.941.
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Fondo FUCINO CHALLENGER – Rendiconto Annuale di Gestione
Parte D – Altre Informazioni
Operazioni di copertura del rischio di cambio.
Importo
Valore Sottostante
% Coperture
Contratti in essere alla fine
dell'esercizio:
Operazioni di Copertura
Operaz. a Termine su Valute
- JPY 1.800.000 2.022.783 88,99%
- USD 65.000 940.829 6,91%
Contratti stipulati e chiusi nel
corso dell'esercizio:
Operazioni di Copertura
Operaz. a Termine su Valute
- JPY 1.462.343 1.769.301 82,65%
- USD 31.121 938.950 3,31%
Oneri di intermediazione.
Banche SIM Banche e Imprese Altre Società del
Italiane di Investimento Controparti Gruppo
Estere
Oneri di Intermediazione 318 97
Turnover dell’esercizio
Turnover dell'esercizio 59%
Il turnover (tasso di movimentazione del portafoglio) d’esercizio è stato calcolato come rapporto
percentuale tra la somma degli acquisti e delle vendite di strumenti finanziari, al netto delle sottoscrizioni e
dei rimborsi delle quote del fondo, e il patrimonio netto medio del Fondo stesso nel corso periodo
considerato.
Leva finanziaria
Livello massimo della leva finanziaria 1,009
Livello medio della leva finanziaria 0,963
Milano, 27 febbraio 2012
per il Consiglio di Amministrazione
l’Amministratore Delegato
Filippo La Scala
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Swiss & Global Asset Management (Italia) SGR
Società di Gestione del Risparmio per Azioni, iscritta all’Albo delle SGR al n. 176
Via Duccio di Boninsegna, 10, 20145 Milano, T +39 02 3660 4900, F +39 02 3660 4901
Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia
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Capitale Sociale Euro 2.000.000 i.v.
Codice Fiscale e Partita IVA 03911490963 - R.E.A. 1710737
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