28.01.2015 Views

analisi xrf quantitativa con strumenti portatili per le applicazioni ...

analisi xrf quantitativa con strumenti portatili per le applicazioni ...

analisi xrf quantitativa con strumenti portatili per le applicazioni ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

COTTONE ELISABETTA<br />

MATR.555843<br />

ANALISI XRF QUANTITATIVA CON STRUMENTI PORTATILI<br />

PER LE APPLICAZIONI ARCHEOMETRICHE<br />

RIASSUNTO<br />

L’<strong>analisi</strong> XRF, cioè l’<strong>analisi</strong> basata sull’esame della fluorescenza X caratteristica emessa da un<br />

campione <strong>per</strong> effetto dell’irraggiamento <strong>con</strong> raggi X, è la più diffusa tra <strong>le</strong> <strong>analisi</strong> e<strong>le</strong>mentari (cioè<br />

<strong>con</strong> riferimento agli e<strong>le</strong>menti chimici) non distruttive impiegate <strong>per</strong> i Beni Culturali.<br />

Ciò dipende dalla semplicità dell’apparato s<strong>per</strong>imenta<strong>le</strong> che può facilmente essere ottenuto<br />

in versione portati<strong>le</strong> e dalla <strong>con</strong>nessione diretta tra spettri caratteristici di fluorescenza e<br />

composizione qualitativa.<br />

Per quanto riguarda l’<strong>analisi</strong> <strong>quantitativa</strong>, pur essendo stati sviluppati negli ultimi anni<br />

algoritmi di calcolo affidabili, essi trovano applicazione sotto ipotesi sulla natura dei campioni che<br />

non sempre hanno ris<strong>con</strong>tro negli oggetti di interesse <strong>per</strong> l’archeometria (dipinti, monete, bronzi<br />

ecc.). Fondamentalmente è necessario che il campione sia omogeneo a livello microscopico, che<br />

presenti almeno una piccola su<strong>per</strong>ficie piana <strong>per</strong> l’esame, e, <strong>per</strong> i vetri e gli smalti, che sia possibi<strong>le</strong><br />

determinare <strong>le</strong> correzioni di autoassorbimento dovute alla parte <strong>le</strong>ggera della matrice. Da ciò si è<br />

generata, ed è riportata nella <strong>le</strong>tteratura specializzata, la <strong>con</strong>vinzione che sia possibi<strong>le</strong> ottenere <strong>con</strong><br />

l’<strong>analisi</strong> XRF una valutazione della composizione solo in via semi<strong>quantitativa</strong>. Questo è<br />

sicuramente vero <strong>per</strong> i dipinti che, a causa della loro struttura in stesure successive, non hanno la<br />

caratteristica di una composizione omogenea. Per gli oggetti di metallo e <strong>per</strong> i vetri i due prob<strong>le</strong>mi<br />

caratteristici dell’<strong>analisi</strong> <strong>quantitativa</strong> utilizzando un metodo non distruttivo sono, invece,<br />

rispettivamente la su<strong>per</strong>ficie irregolare (<strong>per</strong> esempio <strong>per</strong> <strong>le</strong> monete) e la valutazione degli effetti di<br />

autoassorbimento della matrice <strong>le</strong>ggera (vetri e smalti).<br />

In effetti entrambi i prob<strong>le</strong>mi sono risolvibili nell’ambito del metodo dei parametri<br />

fondamentali <strong>con</strong> <strong>con</strong>dizioni molto semplici da ottenere nell’apparato s<strong>per</strong>imenta<strong>le</strong> (simmetria degli<br />

angoli d’irraggiamento e di misura) e, <strong>per</strong> il se<strong>con</strong>do punto, ricorrendo alla misura, in aggiunta a<br />

quella della fluorescenza caratteristica, della diffusione di Compton dei campioni.


In questa tesi di laurea si è messo a punto un metodo diretto s<strong>per</strong>imenta<strong>le</strong> <strong>per</strong> la<br />

determinazione dello spettro di eccitazione del tubo X, che è ulteriore <strong>con</strong>dizione necessaria <strong>per</strong><br />

ottenere l’<strong>analisi</strong> <strong>quantitativa</strong>.<br />

Questo metodo <strong>con</strong>siste nel misurare sistematicamente la fluorescenza prodotta da campioni<br />

puri e dal ricavarne <strong>per</strong> inversione la descrizione dello spettro X in forma discreta, sfruttando il<br />

metodo dei parametri fondamentali che è alla base del calcolo del<strong>le</strong> <strong>con</strong>centrazioni degli e<strong>le</strong>menti<br />

nel campione.<br />

Inoltre il metodo della misura della diffusione di Compton <strong>per</strong> la valutazione<br />

dell’autoassorbimento nei vetri, già sviluppato <strong>per</strong> l’eccitazione monocromatica, è stato esteso al<br />

caso dell’eccitazione policromatica caratteristica dei tubi X nei sistemi <strong>portatili</strong> e sono stati ricavati<br />

i corrispondenti algoritmi <strong>per</strong> l’<strong>analisi</strong> <strong>quantitativa</strong>.<br />

Vengono mostrati e discussi alcuni esempi dell’applicazione del metodo <strong>per</strong> oggetti <strong>con</strong><br />

caratteristiche simili a quel<strong>le</strong> che si in<strong>con</strong>trano nel<strong>le</strong> <strong>applicazioni</strong> archeometriche ed infine sono<br />

presentate del<strong>le</strong> misure effettuate <strong>con</strong> un apparato portati<strong>le</strong>.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!