WEBGIS PER I BENI CULTURALI - ITC cnr
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<strong>WEBGIS</strong> <strong>PER</strong> I <strong>BENI</strong> <strong>CULTURALI</strong><br />
di N. Maiellaro, A. Lerario, G. Losito, F. Balice, C. Capasso<br />
Figura 1: <strong>WEBGIS</strong> S.I.T.I. Ofanto (sezione<br />
cartografica)<br />
Le problematiche legate alla valorizzazione dei beni<br />
culturali trovano nelle tecnologie GIS e nelle<br />
applicazioni Web un valido strumento per avviare<br />
processi e interventi di conservazione e<br />
manutenzione, ma soprattutto per coinvolgere il<br />
maggior numero di utenti potenzialmente<br />
interessati alla loro fruizione. Un “utilizzo” coerente<br />
(in quanto basato sulla conoscenza) del bene può<br />
innescare infatti dinamiche di rivitalizzazione, in<br />
termini di identità ma anche in senso economico,<br />
non solo della specifica risorsa (in un processo di<br />
autosostentamento delle attività di conservazione)<br />
ma anche del territorio nel suo complesso. Con il<br />
presente contributo si illustrano i risultati raggiunti<br />
nell’implementazione del WebGIS denominato S.I.T.I. Ofanto (www.iris.ba.<strong>cnr</strong>.it/ofanto),<br />
sviluppato nell’ambito del progetto “Valorizzazione dei beni culturali e ambientali della<br />
Valle dell’Ofanto” finanziato dal MIUR (L.488/1992).<br />
Il Sistema Informativo Territoriale Integrato<br />
Le conoscenze sui beni territoriali e la loro condivisione costituiscono un mezzo<br />
insostituibile per l’organizzazione di un archivio del patrimonio territoriale [1], risolvendo<br />
i problemi tecnici che condizionano fortemente la pratica operativa, quali l’enorme e<br />
ingestibile dimensione sia del censimento generale dei beni (risorse e tempi eccessivi) sia<br />
della conservazione totale (costi insostenibili), contrapposti alla schedatura e alla<br />
conservazione di beni “privilegiati” secondo parametri precostituiti e opinabili.<br />
Il “Codice dei Beni Culturali” – in corso di emanazione –<br />
prevede peraltro che l’elenco di beni pubblici o privati<br />
meritevoli di tutela, fino ad oggi approntato – anche se in<br />
pochi casi – su semplice indicazione delle amministrazioni,<br />
sia costituito automaticamente, assoggettando al regime<br />
di inalienabilità provvisoria tutti i beni di cui sia scomparso<br />
il progettista e che abbiano più di 50 anni, fino<br />
all’accertamento di un “valore culturale” oggettivo<br />
secondo parametri da definirsi. Considerato che i beni da<br />
conoscere sono diffusi sul territorio e nessuno di essi può<br />
essere considerato aprioristicamente privo di valore, la<br />
formazione, la registrazione, la condivisione e<br />
l’aggiornamento della conoscenza sui beni dovranno<br />
dunque essere fasi diverse di un processo continuo che<br />
attinge informazioni non solo da specifiche attività di<br />
rilevamento ma soprattutto dagli atti tecnici di<br />
trasformazione del territorio. Risulta pertanto sempre più<br />
indispensabile implementare sistemi in grado di gestire e<br />
aggiornare dati localizzabili sul territorio, interrelati e in<br />
continua crescita, consultabili per diverse finalità e quindi<br />
collegabili in modo dinamico [2].<br />
Figura 2: Homepage (utente cittadino)<br />
Figura 3: Struttura archivi.<br />
Al fine di conseguire la più ampia partecipazione pubblica è opportuno che il sistema sia<br />
consultabile in rete con procedure semplici e intuitive [3].<br />
Il sistema informativo territoriale integrato “S.I.T.I. Ofanto” rappresenta una possibile<br />
1
soluzione, in quanto consente di estrarre dati da archivi alfanumerici e cartografici,<br />
elaborarli e rappresentarli sia in forma testuale sia su base cartografica georeferenziata.<br />
L’accesso al sito del progetto avviene tramite un comune browser (Explorer, Netscape,<br />
Opera, etc.) senza installare software aggiuntivo, scegliendo fra due interfacce dedicate,<br />
rispettivamente, all’utente ‘cittadino’ - per finalità di conoscenza generale del territorio,<br />
individuazione di itinerari tematici o informazioni sui servizi - e all’utente ‘esperto’ - per<br />
scopi decisionali, di valorizzazione turistico-ambientale e di studio. E’ poi possibile<br />
scegliere fra l’esplorazione virtuale del territorio accedendo direttamente al <strong>WEBGIS</strong><br />
(figura1) e l’interrogazione del database in base a selezioni, testi e/o coordinate (figura<br />
2) cui può comunque seguire l’accesso al <strong>WEBGIS</strong>.<br />
Il patrimonio informativo del sistema è costituito da informazioni inerenti siti (risorse e<br />
servizi) e territorio - tra loro correlate in base a un codice e/o alla posizione geografica<br />
(figura 3) - suddivisi in sei archivi (tabella1); essendo tali informazioni variabili per<br />
quantità e tipologia, l’archivio dei siti è stato strutturato in cinque campi - ‘codice sito’,<br />
‘codice sopralluogo’(eventuale), ‘codice informazione’ (tabella 2), ‘informazione<br />
principale’, ‘informazione secondaria’ (eventuale) – per ottenere la massima flessibilità.<br />
Una specifica sezione del sistema consente, ad utenti registrati, la possibilità di inviare<br />
sia segnalazioni su altri siti, sia documenti relativi ai siti già inseriti in archivio.<br />
Tabella 1 – Gli archivi<br />
Archivi Oggetti Categorie Descrizione<br />
Immagini 1378 9 foto (originale), foto (riproduzione), disegno (riproduzione), foto (internet), dipinto<br />
(riproduzione), mappa storica (riproduzione), mappa (riproduzione), foto aerea<br />
(riproduzione), disegno (originale)<br />
Documenti 444 11 articolo, atlante, calendario, catalogo, delibera, link, monografia, nota interna, relazione,<br />
tesi, video<br />
Mappe 171 3 carta topografica (1:50.000; 1:25.000), carta tecnica (1:5.000), rilievo<br />
aerofotogrammetrico (1:10.000; 1:5.000; 1:2.000)<br />
Foto aeree 39 2 Ortofoto, fotopiano<br />
Siti 685 12 alberghi e agriturismo; beni ambientali; beni archeologici; castelli, torri ed opere<br />
fortificate; edifici di pregio e monumenti; edifici per la produzione; edifici per lo<br />
spettacolo; edifici pubblici; edifici religiosi; edifici rurali; ristorazione; varie (tab.2);<br />
suddivisi in 2 gruppi (Risorse e Servzi) e 41 tipi.<br />
Itinerari 36 5 edilizia sacra, luoghi della produzione, masserie, parchi, siti archeologici<br />
Tabella 2 – Decodifica del campo “Codice” dell’archivio dei Siti<br />
Codice info1 info2 Gruppo Note Campo ICCD<br />
ISTAT comune codice Istat Localizzazione regione, provincia e comune ripetibile NCTR+PVCP+PVCC<br />
TIPO codice tipologia tipologia Oggetto Codice tipologia e tipologia OGTT<br />
NOME denominazione sintesi Oggetto Denominazione principale OGDT<br />
OGAD denominazione Oggetto Altra denominazione ripetibile ICCD<br />
UBVD via telefono Ubicazione Denominazione spazio viabilistico UBVD<br />
UBVK km Ubicazione Indicazione chilometrica UBVK<br />
UBVP località Ubicazione Ubicazione non viabilistica UBVP<br />
F-P foglio particelle Ubicazione Dati catastali ripetibile CTSF-CTSP<br />
E-N est nord Riferimenti Coordinate piane punto di accesso ripetibile CRDX-CRDY<br />
CRDZ quota Riferimenti Altitudine CRDZ<br />
_M1 codice scala Riferimenti Estremi della tavoletta IGM ripetibile IGMN<br />
USO uso attuale uso storico Stato Utilizzazione USAD-USOD<br />
STCC stato Stato Stato di conservazione STCC<br />
A-V accessibilità visitabilità Stato Accessibilità e visitabilità<br />
CDGG tipo proprietà Condizioni e vincoli Indicazione generica CDGG<br />
VINL estremi link Condizioni e vincoli Legge ripetibile VINL<br />
STUT estremi Condizioni e vincoli Strumenti urbanistici ripetibile STUT<br />
NOTA notizia sintetica secolo Notizie storiche Notizia sintetica e secolo ripetibile RENS-RELS<br />
2
RENN descrizione progressivo Notizie storiche Notizia ripetibile RENN<br />
RENF codice documento pagine Notizie storiche Codice del documento ripetibile RENF<br />
FTAN nome file Allegati Fotografia ripetibile FTAN<br />
OSS osservazione data Annotazioni Osservazioni ripetibile OSS<br />
COMP nome scheda Compilazione Riferimenti ripetibile CMPN-CMPD<br />
_REL descrizione codice sito Collegamenti Rimandi ad altri siti ripetibile<br />
_WEB indirizzo internet data accesso Collegamenti Sito web ripetibile<br />
Il webgis<br />
La consultazione inizia, generalmente, con una mappa a piccola scala che può essere<br />
“esplorata” con vari strumenti di navigazione fino a raggiungere l’area desiderata, previa<br />
selezione dei siti di proprio interesse; per la specifica applicazione, relativa al territorio<br />
dei Comuni della bassa valle dell’Ofanto, la base cartografica è costituita dai seguenti file<br />
raster georeferenziati nel sistema di riferimento GAUSS-BOAGA:<br />
- carta stradale in scala 1:250.000 (CartoGuide De Agostini);<br />
- fogli IGMI in scala 1:50.000;<br />
- tavolette IGMI in scala 1:25.000;<br />
- rilevamenti aerofotogrammetrici (rielaborati) in scala 1:10.000;<br />
L’interfaccia è suddivisa in tre aree funzionali.<br />
L’area a sinistra è riservata a funzioni per eseguire la ricerca di un sito mediante testo<br />
libero o per selezione diretta da elenco organizzato per categorie di sito (tabella 4); i siti<br />
prescelti sono inseriti in una lista e successivamente possono essere visualizzati in<br />
mappa.<br />
Tabella 3 – Controlli di navigazione<br />
Ingrandimento zona inquadrata con il<br />
puntatore<br />
Ingrandimento (con riferimento al centro<br />
della mappa)<br />
Ingrandimento alla scala minima<br />
Misura distanze e superfici<br />
Consigli per l’utente<br />
Stampa della mappa<br />
Cancella testo<br />
Inquadra siti in mappa<br />
Visualizza album immagini<br />
Esegui<br />
Trascinamento mappa (tasto sinistro premuto)<br />
Riduzione (con riferimento al centro della<br />
mappa)<br />
Ingrandimento precedente<br />
Informazioni su oggetto selezionato con il<br />
puntatore<br />
Homepage<br />
Svuota elenco siti selezionati<br />
Avvia la ricerca<br />
Visualizza scheda<br />
Visualizza legenda<br />
Spostamento prefissato della mappa in<br />
direzione opposta a quella indicata<br />
Tabella 4 – Categorie di siti – Legenda<br />
Alberghi e agriturismo<br />
Beni Archeologici<br />
Edifici di pregio e monumenti<br />
Edifici per lo spettacolo<br />
Edifici religiosi<br />
Ristorazione<br />
Beni ambientali<br />
Castelli, torri ed opere fortificate<br />
Edifici per la produzione<br />
Edifici pubblici<br />
Edifici rurali<br />
Varie<br />
3
L’area centrale riporta a sinistra cartografia, scalimetro, strumenti di navigazione (tabella<br />
3), elenco delle categorie dei siti (tabella 4), box di selezione diretta del Comune e della<br />
scala di rappresentazione; a destra selezione delle dimensioni (400x300; 600x450;<br />
800x600) della finestra in cui è rappresentata la cartografia, mappa di inquadramento<br />
generale con la posizione corrente del centro della cartografia e box di selezione dei temi<br />
da rappresentare: Siti, Accessi, Luoghi, Strade, Confini comunali, Griglia di riferimento,<br />
Ortofoto e Cartografia 1. In particolare, il tema “Accessi” consente di visualizzare una<br />
bitmap raffigurante il simbolo della categoria associata al sito (tabella4) centrata sulla<br />
posizione del relativo accesso; la bitmap avrà una cornice colorata per rappresentare<br />
eventuali attributi selezionati, quali ad esempio lo stato di conservazione (tabella 5). La<br />
rete viaria può essere utilizzata per evidenziare itinerari e percorsi utili per raggiungere i<br />
siti di interesse da una posizione assegnata. Il grafo della rete viaria è stato ottenuto in<br />
parte per digitalizzazione manuale e in parte utilizzando una procedura automatica di<br />
rasterizzazione di cartografia vettoriale (previa trasformazione dal sistema di riferimento<br />
catastale Cassini-Soldner a quello nazionale Gauss-Boaga) e successiva vettorizzazione<br />
automatizzata dei tracciati (figura 4); l’intervento dell’operatore è limitato a eventuali<br />
integrazioni o aggiornamenti dei dati anche attraverso ortofoto [4].<br />
Tabella 5 – Stato di conservazione<br />
Pessimo<br />
Mediocre<br />
Normale<br />
Buono<br />
Ignoto<br />
L’area a destra, infine, riporta i dati sintetici del sito “interrogato” e i collegamenti agli<br />
eventuali documenti correlati; una finestra a scorrimento consente la visualizzazione<br />
delle immagini in formato ridotto associate al predetto sito; specifici tasti-funzione<br />
consentono la visualizzazione della scheda completa o del catalogo delle immagini<br />
ottenute ridimensionando gli originali ad alta risoluzione ed inserendo il simbolo del sito.<br />
Il <strong>WEBGIS</strong> utilizza come motore cartografico DbMAP Internet Server (Abaco Group) che<br />
consente di programmare interfaccia utente e funzionalità applicative tramite server<br />
ISAPI e relativi applet JAVA di visualizzazione. Il sistema permette l’impiego di immagini<br />
compresse (formato ecw) senza installare plug-in.<br />
Il sistema informativo<br />
L’accesso al sistema informativo, che prevede come opzione iniziale un utente ‘cittadino’<br />
(figura 2), presenta le seguenti funzioni:<br />
- caselle per la ricerca libera (siti, itinerari, immagini e documenti);<br />
- lista per la selezione del comune (mappe e foto aeree);<br />
collegamenti:<br />
- sezione orientamento (simbolo nord);<br />
- homepage in lingua inglese;<br />
- tabella delle iniziali delle denominazioni dei siti (risorse e servizi);<br />
- lista per la selezione delle sezioni del sito;<br />
- altre sezioni (FAQ, glossario, link, mappa sito, novità, progetto, registrazione,<br />
segnalazione).<br />
4
Il risultato delle ricerche è sottoposto all’utente nella forma di elenco; i siti<br />
georeferenziati possono essere visualizzati tramite <strong>WEBGIS</strong>.<br />
E’ anche presente una lista per cambiare utente, in cui è attualmente possibile<br />
selezionare l’opzione ‘esperto’, per essere abilitati ad accedere anche a sezioni per la<br />
ricerca avanzata (mediante combinazioni di valori in specifici campi e selezioni) delle<br />
informazioni in tutte le sezioni (siti, itinerari, mappe, ortofoto, immagini e documenti).<br />
Conclusioni<br />
Il progetto illustrato offre nuove opportunità per<br />
perseguire obiettivi di tutela e conservazione del<br />
patrimonio culturale e ambientale, in quanto rende<br />
disponibile in rete informazioni su siti - completo di<br />
immagini, informazioni e condizioni vincolistiche - e<br />
territorio, basato su dati in possesso di diverse<br />
amministrazioni. Questa impostazione contribuisce a dare<br />
unitarietà ad un quadro di conoscenze altrimenti<br />
frammentario e lacunoso, perché detenuto e utilizzato con<br />
modalità, formati e parametri diversi a causa delle<br />
differenti finalità istituzionali degli enti coinvolti.<br />
a)<br />
Riferimenti bibliografici<br />
[1] AA.vv. (1999) Beni architettonici e ambientali. Dalle indagini alla<br />
pianificazione territoriale provinciale. A cura di Marescotti L. Quaderni del<br />
Piano per l’area metropolitana milanese n. 3, Franco Angeli.<br />
[2] Deidre McCarthy D.; Stein J. (2001) Applying GPS to Historic<br />
Preservation and Architectural Surveys, Proceedings of the 10th<br />
Conference on Research and Resource Management in Parks and on<br />
Public Lands<br />
[3] Evans A.; Kingston R.; Carver S.; Turton, I. (1999) Web based GIS<br />
used to enhance public democratic involvement. Geocomp99 Conference<br />
Proceedings, Mary Washington College, Virginia, USA.<br />
[4] Losito G., Maiellaro N. (2003), <strong>WEBGIS</strong> per i Beni Culturali: problemi<br />
e primi risultati nell'applicazione alla Valle dell'Ofanto, Atti della 7a<br />
Conferenza nazionale ASITA 2003. Verona, 28-31 ottobre 2003.<br />
Note<br />
b)<br />
1. Siti, strade, confini e griglia sono shapefile elaborati dai rilevamenti<br />
aerofotogrammetrici. Le ortofoto sono immagini compresse in formato<br />
ecw.<br />
c)<br />
Figura 4: Vettorizzazione rete stradale:<br />
a) riempimento con colore rosso del<br />
tracciato stradale (immagine raster<br />
creata da foglio catastale in formato<br />
autocad); b) eliminazione delle<br />
particelle mediante sostituzione del<br />
colore nero con quello bianco; c)<br />
rasterizzazione automatica della<br />
bitmap B/N con Vextractor<br />
5