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Studio territorio della Strada vini D.O.C.-Lison Pramaggione. Azione 1

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studio associato marcon pavanetto niero<br />

PROGRAMMA<br />

SVILUPPO<br />

LOCALE<br />

ITINERARI, PAESAGGI E PRODOTTI DELLA TERRA<br />

Il presidente<br />

Arch. Carlo Miollo<br />

STRADA VINI D.O.C. - LiSON PRAMAGGIONE<br />

documento<br />

RPR STUDIO Arch. Roberto Pescarollo .............................................................<br />

<strong>Studio</strong> Dott. Agr. Paolo Ziliotto ...........................................................................<br />

MIARC - studio di architettura associato architetti M.Manetti e C. Martini .........<br />

<strong>Studio</strong> Associato Architetti Costa & Maitan .......................................................<br />

<strong>Studio</strong> Associato Marcon Pavanetto Niero ........................................................<br />

Tonero Progetti - Arch. Filippo Tonero ..............................................................<br />

<strong>Studio</strong> Arch. Flavio Boccato ..............................................................................<br />

ANNONE VENETO - PRAMAGGIORE<br />

ott 2010


FEASR<br />

REGIONE DEL<br />

VENETO<br />

Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: l’Europa investe nelle zone rurali<br />

Titolo dello studio:<br />

Tutela e riqualificazione del paesaggio e dell’architettura rurale del contesto centrale<br />

dell’area D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore.<br />

Territorio <strong>della</strong> <strong>Strada</strong> dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> – Pramaggiore (Comuni di Annone Veneto<br />

e Pramaggiore)<br />

PSR 2007/13 – Asse 4 – LEADER Misura 323/a <strong>Azione</strong> 1<br />

“Tutela e riqualificazione del patrimonio – Patrimonio rurale”<br />

Reg. CE 1698/05 art. 52 lettera b) punto III)<br />

Oggetto: “Realizzazione di studi e censimenti” nell’ambito del Piano di Sviluppo<br />

Locale (PSL) “Itinerari, paesaggi e prodotti <strong>della</strong> terra”, PSR 2007/13 – Asse 4 –<br />

LEADER Misura 323/A, <strong>Azione</strong> 1 “Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale –<br />

Patrimonio rurale”<br />

- 1 -


RELAZIONE<br />

Introduzione generale<br />

Il presente <strong>Studio</strong> si inserisce all’interno del Programma di Sviluppo Locale (PSL) “Itinerari,<br />

paesaggi e prodotti <strong>della</strong> terra” approvato e finanziato dalla Regione del Veneto con<br />

Deliberazione n. 545 del 10 marzo 2009 e coordinato dal Gruppo di <strong>Azione</strong> Locale (GAL)<br />

VeGAL di Portogruaro.<br />

Il tema centrale del Programma di Sviluppo Locale è volto alla creazione di itinerari integrati<br />

tra la costa e l’entroterra che connettano in modo innovativo le risorse dell’area (ambientali,<br />

agro/enoturistiche, storico-culturali), realizzando iniziative di studio e progettazione,<br />

infrastrutturazione, comunicazione, promozione e commercializzazione ed intervenendo<br />

mediante cinque linee strategiche d’intervento: qualità <strong>della</strong> vita; diversificazione; paesaggioambiente;<br />

filiere corte e prodotti; governance.<br />

Centrale per la definizione delle attività che saranno oggetto dell’attenzione del PSL<br />

“Itinerari, paesaggi e prodotti <strong>della</strong> terra” risulta, in particolare per le attività afferenti al<br />

miglioramento <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita nell’area, l’<strong>Azione</strong> n.1 “Realizzazione di studi e<br />

censimenti”, che prevede la realizzazione di studi atti a monitorare e documentare i caratteri<br />

storici, architettonici e culturali degli elementi che caratterizzano il paesaggio e l’architettura<br />

rurale dell’area.<br />

- 2 -


Tale azione proposta da VeGAL risulta in particolare inserita nell’<strong>Azione</strong> 1 “Realizzazione di<br />

studi e censimenti” <strong>della</strong> misura 323/A “Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale –<br />

Patrimonio rurale” del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) Veneto, valevole per il periodo<br />

2007/2013, volta in generale a migliorare le condizioni di vita e l’economia delle zone rurali, a<br />

contribuire al mantenimento <strong>della</strong> popolazione rurale valorizzando le risorse endogene e ad<br />

aumentare l’attrattività degli ambiti rurali valorizzandone le componenti culturali,<br />

architettoniche e paesaggistiche.<br />

La misura 323/A del Programma di Sviluppo Rurale del Veneto si articola in quattro azioni<br />

(<strong>Azione</strong> 1 - Realizzazione di studi e censimenti; <strong>Azione</strong> 2 – Recupero, riqualificazione e<br />

valorizzazione del patrimonio storico architettonico; <strong>Azione</strong> 3 – Valorizzazione e<br />

qualificazione del paesaggio rurale; <strong>Azione</strong> 4 – Interventi per la valorizzazione culturale delle<br />

aree rurali) e si rivolge in particolare ad imprenditori agricoli (ai sensi dell’art. 2135 del<br />

Codice Civile), altri soggetti privati (persone fisiche e persone giuridiche), Enti pubblici ed<br />

Onlus (ai sensi del D.lgs n. 460/1997) che dimostrino il possesso/proprietà di beni da<br />

destinare ad una prioritaria fruizione pubblica nell’area d’intervento del PSL.<br />

Scopo generale <strong>della</strong> misura 323/A del PSR Veneto è di rispondere all’esigenza delle aree<br />

rurali di dover contribuire con strumenti anche diversificati ad invertire la tendenza al declino<br />

socio economico e allo spopolamento ed abbandono <strong>della</strong> campagna, anche attraverso<br />

iniziative finalizzate alla salvaguardia e alla tutela del patrimonio culturale, paesaggistico e<br />

architettonico. La conservazione e valorizzazione del patrimonio storico-culturale, al fine<br />

prioritario <strong>della</strong> sua pubblica fruizione, può rappresentare infatti una leva fondamentale per<br />

migliorare la qualità <strong>della</strong> vita delle popolazioni locali e accrescere, nel contempo, l’attrattività<br />

dei territori e delle aree rurali, con forti ricadute in termini di sviluppo economico sostenibile.<br />

Tra le diverse dimensioni del contesto rurale, gli aspetti connessi con il paesaggio e<br />

l’architettura rurale tradizionale costituiscono una rilevante e singolare ricchezza culturale e<br />

storica, quale testimonianza diretta <strong>della</strong> relazione tra l’attività dell’uomo e l’ambiente<br />

naturale e fonte effettiva di attrattività del <strong>territorio</strong> e dei sistemi locali.<br />

Per una più completa analisi dell’area d’intervento del PSL di VeGAL, il <strong>territorio</strong> è stato<br />

suddiviso in sei distinti ambiti territoriali:<br />

<strong>territorio</strong> del fiume Tagliamento (Comuni di San Michele al Tagliamento e Fossalta di<br />

Portogruaro);<br />

<strong>territorio</strong> del fiume Lemene (Comuni di Concordia Sagittaria e Portogruaro);<br />

<strong>territorio</strong> del fiume Livenza (Comuni di Santo Stino di Livenza, Torre di Mosto e Ceggia);<br />

<strong>territorio</strong> <strong>della</strong> Litoranea veneta (Comuni di Cavallino Treporti, Jesolo, Eraclea e Caorle);<br />

<strong>territorio</strong> <strong>della</strong> <strong>Strada</strong> <strong>vini</strong> D.O.C.-<strong>Lison</strong> Pramaggiore (Comuni di Annone Veneto e<br />

Pramaggiore);<br />

- 3 -


<strong>territorio</strong> ambito del costituendo Parco Lemene-Reghena (Comuni di Cinto Caomaggiore,<br />

Gruaro e Teglio Veneto).<br />

Per ciascuno ambito territoriale è stato prodotto uno <strong>Studio</strong> contenente un’analisi specifica<br />

degli aspetti storico-architettonici e paesaggistici, sulle tipologie costruttive e sui materiali e<br />

sulle caratteristiche storico-culturali che caratterizzano l’architettura rurale e il paesaggio.<br />

Scopo finale dello <strong>Studio</strong> è quello di fornire un’indagine approfondita riguardante ciascun<br />

ambito territoriale, finalizzato a monitorare, valutare ed elaborare le informazioni ed i dati<br />

capaci di migliorare le conoscenze sugli elementi essenziali che caratterizzano i beni<br />

dell’architettura rurale e del paesaggio, ai fini dei possibili, successivi interventi di recupero,<br />

riqualificazione e valorizzazione previsti, in particolare, dalle Azioni 2, 3 e 4 <strong>della</strong> Misura<br />

323/A.<br />

Gli interventi che potranno essere realizzati nel periodo 2011-2014 sull’area d’intervento<br />

del PSL mediante le Azioni 2, 3 e 4 <strong>della</strong> Misura 323/A dovranno infatti essere in linea e<br />

comunque coerenti con gli Studi realizzati ai sensi dell’<strong>Azione</strong> 1 <strong>della</strong> medesima Misura<br />

323/A.<br />

Entrando nel merito dei contenuti dello <strong>Studio</strong>, esso comprende innanzitutto un’analisi<br />

preliminare <strong>della</strong> componente storica, architettonica, culturale e paesaggistica (cap. n. 1 e 2)<br />

che caratterizza ciascun ambito territoriale.<br />

Successivamente lo <strong>Studio</strong> riporta (cap. n. 3) una ricognizione e la descrizione degli<br />

studi/ricerche già esistenti e disponibili, per ciascun <strong>territorio</strong> interessato, redatti nell’ambito<br />

<strong>della</strong> predisposizione di strumenti di governo del <strong>territorio</strong> di scala vasta (PTRC, PTCP, ecc.)<br />

e di livello comunale (PRG, PAT, ecc.) o di altri analoghi documenti e dei relativi risultati ed<br />

esiti.<br />

Nel cap. n. 4, vengono quindi evidenziati i fattori e le argomentazioni che motivano lo <strong>Studio</strong><br />

e la classificazione dei principali elementi e beni del patrimonio rurale.<br />

Tali beni, con riferimento alle componenti storico-culturali, paesaggistiche, artistiche,<br />

architettoniche del <strong>territorio</strong> interessato dallo <strong>Studio</strong> (quale ad esempio il legame/relazione<br />

con un evento storico o con un preciso elemento paesaggistico caratterizzante l’ambito<br />

oggetto di intervento) nel capitolo n. 5 vengono classificati in “categorie” (edifici, manufatti,<br />

paesaggi, siti archeologici, …….) e, per ciascuna categoria, classificati in “tipologie”, il tutto<br />

distintamente per l’analisi riguardante il paesaggio da quella inerente fabbricati e strutture.<br />

- 4 -


Sempre nel capitolo 5 vengono riportate le considerazioni e le motivazioni per le quali i beni,<br />

nelle singole categorie di individuazione, possono essere o meno considerati testimonianza<br />

dell’economia rurale tradizionale e motivo di attrattività, ovvero motivo di sostegno <strong>della</strong><br />

coesione sociale e delle identità culturali <strong>della</strong> popolazione locale.<br />

Nel paragrafo n. 5.1 sono state riportate le considerazioni esplicative dei parametri introdotti<br />

nelle schede che pur riportando dei valori sintetici sono il risultato di più ampie riflessioni e<br />

conoscenze ; metodologia attuata per rispondere alla necessità di avere dati facilmente<br />

paragonabili tra loro, senza arrivare a fare una “graduatoria” ma dare comunque ai beni<br />

schedati una valutazione.<br />

I beni rilevati sono (paragrafo n. 5.2.1 e 5.3.1) stati individuati cartograficamente sulla Carta<br />

tecnica regionale, per ogni comune di studio, mediante supporto ed utilizzo di strumenti di<br />

georeferenziazione che permettono di associare i dati rilevati, in formato digitale, alle relative<br />

coordinate sulla superficie terrestre.<br />

Per ciascun bene rilevato cartograficamente è riportata (paragrafo n. 5.2.2 e 5.3.2) una<br />

scheda sintetica (richiamata da un apposito codice che individua Comune e numero del<br />

bene) contenente le seguenti informazioni: nome, epoca di costruzione, categoria e tipologia,<br />

sintesi delle caratteristiche architettoniche principali, proprietà,interesse turistico e stato del<br />

degrado. Scopo principale di queste schede sintetiche è di fornire una descrizione ed una<br />

valutazione in merito alla fattibilità degli interventi di conservazione dei beni oggetto di studio,<br />

anche in merito alla possibilità di una loro conseguente effettiva gestione e/o pubblica<br />

fruizione, in particolare relativamente alla successiva fase di realizzazione degli interventi di<br />

cui alle azioni 2, 3 e 4 <strong>della</strong> misura 323/A.<br />

Il cap. n. 6 prende quindi in esame la rispondenza degli interventi di conservazione, gestione<br />

e/o pubblica fruizione degli elementi oggetto di studio, con le principali politiche regionali<br />

direttamente interessate, con particolare riferimento ai settori ambiente, <strong>territorio</strong> e beni<br />

culturali.<br />

Il cap. 7 affronta come gli interventi proposti siano coerenti agli obiettivi e alle strategie<br />

complessive del Programma di Sviluppo Locale di VeGAL e fornisce alcune tipologie di criteri<br />

per la selezione degli interventi di cui alle azioni 2, 3 e 4 <strong>della</strong> misura 323/A e per<br />

l’individuazione di indicatori che consentano di monitorare e valutare l’impatto relativamente<br />

a posti di lavoro creati, impatto sul turismo rurale e valore aggiunto apportato alle aziende<br />

agricole coinvolte negli itinerari.<br />

- 5 -


Il cap. 8 evidenzia infine gli opportuni itinerari di valorizzazione delle risorse censite,<br />

definendo nel paragrafo 8.1 cosa si è inteso per itinerario secondario, nel 8.2 per itinerario<br />

principale dandone anche un’ individuazione e nel 8.3 , distinguendoli per comune, quali<br />

sono stati gli itinerari secondari rilevati e a quali risorse censite si riferiscono.<br />

Il capitolo 9 contiene una mappa del <strong>territorio</strong> oggetto dello studio (formato A0)<br />

Lo <strong>Studio</strong> è stato realizzato da STUDIO ASSOCIATO MARCON PAVANETTO NIERO su<br />

incarico affidato da VeGAL. Lo <strong>Studio</strong>, presentato in bozza ad ottobre 2010 ai Comuni del<br />

relativo ambito territoriale, è stato concordato nella struttura generale e nella presentazione<br />

grafica con gli altri professionisti incaricati per i vari ambiti territoriali del <strong>territorio</strong> del PSL di<br />

VeGAL, attraverso una serie di incontri di coordinamento tenutisi nel periodo agosto-ottobre<br />

2010.<br />

I dati riportati nello <strong>Studio</strong> sono aggiornati al 30 ottobre 2010.<br />

Premessa<br />

L’ambito territoriale oggetto <strong>della</strong> presente analisi è compreso essenzialmente, ma non solo,<br />

tra i confini di due comuni sul limite del veneto orientale, Annone Veneto e Pramaggiore, con<br />

storie complesse e infinite stratificazioni di sedimenti riferiti alla memoria e alla naturale e<br />

consolidata vocazione degli ambiti interessati che non a caso sono stati inseriti in un preciso<br />

contesto legalmente riconosciuto di<br />

<strong>Strada</strong> del Vino DOC <strong>Lison</strong> Pramaggiore<br />

Sede: C/O: Consorzio Vini DOC <strong>Lison</strong> Pramaggiore<br />

Via Cav. Di Vittorio Veneto - 30020 Pramaggiore<br />

Venezia<br />

VENETO<br />

tel. 0421 200731 - fax. 0421 200731<br />

www.strada<strong>vini</strong>lisonpramaggiore.it<br />

info@strada<strong>vini</strong>.it<br />

Riconoscimento: D.G.R. n 2953 del 29/10/2002<br />

L’inquadramento <strong>della</strong> <strong>Strada</strong> del Vino DOC <strong>Lison</strong> Pramaggiore in breve corrisponde<br />

all’area D.O.C. <strong>Lison</strong>-Pramaggiore che comprende i territori di gran parte dei comuni del<br />

- 6 -


Veneto Orientale estendendosi da quelli vicino al mare, Caorle e Bibione, fino ai confini con<br />

le provincie di Treviso e Pordenone essendo compresa tra i fiumi Tagliamento e Livenza.<br />

Essa prende il nome dal borgo di <strong>Lison</strong> e dal paese di Pramaggiore, aree di origine (insieme<br />

a Belfiore) <strong>della</strong> produzione enologica locale già viva all’epoca dei romani e sviluppatesi<br />

particolarmente ai tempi <strong>della</strong> Repubblica Veneziana.<br />

La strada dei <strong>vini</strong> D.O.C. <strong>Lison</strong> Pramaggiore è attiva già dal 1986, con lo scopo di<br />

promuovere e propagandare l’immagine e la diffusione dei prodotti enologici ed<br />

agroalimentari <strong>della</strong> zona, anche se trova le sue origini nella prima mostra campionaria del<br />

vino tenutasi nel 1947 a Pramaggiore, ove per altro alla fine degli anni ‘50 ci si attivava per la<br />

costruzione di una vera e propria scuola viti<strong>vini</strong>cola.<br />

Ad oggi il Consorzio “<strong>Lison</strong> – Pramaggiore” tutela specifiche tipologie di vino secondo il<br />

Disciplinare approvato con D.M. Politiche Agricole e Forestali del 2002.<br />

Questa premessa a sottolineare l’importanza storica dei luoghi e la necessità di individuare<br />

una serie di interventi di recupero infrastrutturale che faccia emergere le caratteristiche<br />

peculiari del sistema insediativo rurale e del contesto centrale dell’area DOC di <strong>Lison</strong><br />

Pramaggiore, attraverso uno studio mirato e propositivo sulle caratteristiche storico-culturali,<br />

sugli aspetti architettonici e paesaggistici che caratterizzano il <strong>territorio</strong> <strong>della</strong> <strong>Strada</strong> dei Vini.<br />

La Denominazione d’Origine Controllata viene attribuita oggi a 14 vitigni prodotti nell’area,<br />

che il Consorzio Vini D.O.C. <strong>Lison</strong>-Pramaggiore promuove e tutela, ovvero il Tocai Italico o<br />

<strong>Lison</strong> Classico D.O.C., Pinot Bianco D.O.C., Pinot Grigio D.O.C., Verduzzo D.O.C.,<br />

Chardonnay D.O.C., Sauvignon D.O.C., Riesling D.O.C. e Riesling Italico D.O.C., Merlot<br />

D.O.C., Cabernet Franc D.O.C., Cabernet Sauvignon D.O.C., Refosco dal peduncolo<br />

rosso D.O.C., Malbech D.O.C., Verduzzo dolce D.O.C. Oggi la maggior concentrazione di<br />

cantine si trova nelle “città del Vino” di Annone, Pramaggiore, S.Stino di Livenza e<br />

Portogruaro, in cui il terreno è particolarmente ricco di calcio e argilla calcarea.<br />

La <strong>Strada</strong> dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong>-Pramaggiore si snoda attraverso 3 itinerari: due di questi<br />

conducono dalle principali spiagge – Caorle e Bibione – fino alla Zona Classica, e il terzo<br />

invece collega le Città del Vino, Annone Veneto, Portogruaro, San Stino di Livenza e<br />

Pramaggiore.<br />

Le tre suddivisioni sono di seguito elencate come da protocollo di identificazione e<br />

comprendono:<br />

"La zona classica": Loncon, Belfiore, Pradipozzo, Summaga, <strong>Lison</strong>, Mazzolada, Levada,<br />

Portogruaro, Concordia Sagittaria;<br />

"La zona del Livenza": Caorle, San Stino di Livenza, Annone Veneto, Motta di Livenza,<br />

Blessaglia, Pramaggiore, Pravisdomini, Chions, Cinto Caomaggiore,<br />

- 7 -


"La zona del Tagliamento": Concordia, Bibione, S. Michele al Tagliamento, Latisana, San<br />

Giorgio, Alvisopoli, Teglio, Cordovado, Fossalta di Portogruaro, Vado, Giussago, Villanova,<br />

Santa Margherita, Lugugnana<br />

La presente relazione interessa i comuni di Annone Veneto e Pramaggiore ricadenti<br />

all'interno delle cosiddette " Zona del Livenza " e “Zona Classica”; in queste due Città del<br />

Vino si distinguono oltre ai percorsi principali sopra descritti, degli itinerari eno-gastronomici<br />

più circoscritti dei precedenti, che per alcuni tratti coincicono con i primi, tra questi citiamo il<br />

percorso DIVINO di Pramaggiore, quello di Annone Veneto e quello di San Stino di Livenza.<br />

Per comodità di lettura si preferisce riportare distintamente per ogni singolo comune le<br />

analisi preliminari delle componenti storiche, architettoniche e culturali illustrando nel punto 1<br />

il Comune di Annone Veneto e nel punto 2 il Comune di Pramaggiore.<br />

1.a Localizzazione del Comune di Annone Vento<br />

Annone Veneto (Anón in veneto, Danón in friulano) è un comune <strong>della</strong> provincia di Venezia<br />

di 3.843 abitanti, situato vicino alla riva sinistra del fiume Livenza e alla confluenza dei confini<br />

delle province di Venezia, Treviso e Pordenone. Il comune si trova nel <strong>territorio</strong> storico del<br />

Friuli Concordiese, amministrativamente diviso tra le province di Pordenone e Venezia, e in<br />

particolare nella sua area più occidentale.<br />

- 8 -


I comuni limitrofi sono Meduna di Livenza, Motta di Livenza, Santo Stino di Livenza,<br />

Portogruaro, Pramaggiore, Pravisdomini.<br />

Le principali direttrici che attraversano il <strong>territorio</strong> comunale sono l’Autostrada A4, la ferrovia<br />

Portogruaro-Mestre, quella Treviso-Portogruaro, la <strong>Strada</strong> Statale 14 e la <strong>Strada</strong> Statale 53<br />

Postumia.<br />

La morfologia di questo comune ha la particolarità di avere un’ ampia superficie a nord-ovest<br />

nel quale si trovano il capoluogo e le frazioni di Spadacenta e di Giai, mentre una superficie<br />

altrettanto ampia, ma di forma allungata, si estende a sud-est con la frazione di Loncon,<br />

proprio questa parte è delimitata nel confine comunale dal corso del fiume Loncon.<br />

Le frazioni/località sono Spadacenta, Giai e Loncon.<br />

1.a.1<br />

Analisi <strong>della</strong> componente storica<br />

Annone, cui dopo l'unità d'Italia è stato aggiunto il termine 'Veneto' per distinguerlo da altri<br />

comuni omonimi, porta nel nome la storia <strong>della</strong> sua origine: 'ad nonum lapidem', presso la<br />

nona pietra miliare sulla via Postumia, strada consolare romana, costruita nel 148 a.C. per<br />

congiungere Genova con Aquileia, con l'attraversamento <strong>della</strong> pianura padano-veneta.<br />

Annone sorge, appunto, a nove miglia romane da Oderzo, uno dei grandi centri antichi<br />

toccati dalla Postumia. Un'altra importante strada romana tagliava a sud il <strong>territorio</strong><br />

comunale, la via Annia, che, correndo parallela alla costa, congiungeva Adria ad Aquileia,<br />

per Padova, Altino e Concordia, coincidendo nell'ultimo tratto con la Postumia. Con la<br />

fondazione nel 42 a.C. di Iulia Concordia, il <strong>territorio</strong> tra Livenza e Tagliamento (agro<br />

concordiese) venne centuriato, cioè suddiviso in lotti e assegnato ai legionari. Di questo<br />

periodo rimangono in superficie modesti reperti archeologici di tre probabili ville rustiche.<br />

Il primo documento scritto in cui si parlerebbe di Annone risale all'Alto Medioevo: si tratta<br />

dell'atto di donazione del 762 di beni da parte di nobili longobardi per la fondazione<br />

dell'Abbazia di Sesto al Reghena. Ma la fonte è una copia tarda, di cui non è certa la<br />

corrispondenza all'originale. È certo, invece, che il luogo, attraverso il legame con la pieve di<br />

Lorenzaga, dipendeva dall'Abbazia benedettina sestense e quindi dal patriarca di Aquileia,<br />

nel contesto di complessi legami feudali e religiosi. Nella prima metà del XIII secolo, superati<br />

gli sconvolgimenti determinati da eventi naturali e da invasioni, riorganizzata la vita civile, il<br />

luogo doveva aver raggiunto una consistente struttura, se per ben tre volte il patriarca<br />

Bertoldo lo scelse come sede di incontri nell'ambito <strong>della</strong> sua attività giurisdizionale.<br />

Nel 1420 il feudo ecclesiastico patriarcale cessa di esistere e il <strong>territorio</strong> passa alla<br />

Repubblica di Venezia, per restarci fino alla cessazione <strong>della</strong> stessa (1797). In questo<br />

periodo la comunità cresce tanto da cercare di separarsi dalla chiesa di Lorenzaga, con la<br />

quale tiene in piedi un lungo contenzioso; si dota di una chiesa (che sarà ricostruita nel XVIII<br />

- 9 -


secolo), affiancata da una torre campanaria, ornata poi di un bell'altare rinascimentale.<br />

Intorno al 1622 la battaglia per l'autonomia religiosa è conclusa con il riconoscimento <strong>della</strong><br />

parrocchia di San Vitale martire.<br />

Nel periodo veneziano il paese dipendeva dalla gastaldia di Meduna. L'economia si reggeva<br />

sull'agricoltura, esercitata sui terreni che ai locali era concesso di strappare al bosco, risorsa<br />

strategica per Venezia e da essa rigidamente vincolato. Gli abitanti si destreggiavano tra le<br />

severissime norme fissate dalla Serenissima Dominante e il conseguente continuo controllo<br />

sul <strong>territorio</strong>. Nei passaggi politici successivi (Napoleone, Impero d'Austria, Regno d'Italia) la<br />

situazione non cambiò di molto fino all'inizio del XX secolo, in cui venne costruito il Municipio<br />

e cominciarono a sparire i 'casoni' (gli ultimi saranno demoliti negli anni Cinquanta), mentre<br />

un consistente numero di Annonesi, anche intere famiglie, emigrava in Europa e nelle<br />

Americhe. Dopo la prima guerra mondiale venne bonificata la zona di Loncon, con<br />

l'abbattimento dei boschi e la messa a coltura di un vasto <strong>territorio</strong>.<br />

Nei difficili anni successivi alla seconda guerra mondiale riprese il fenomeno migratorio, che<br />

avviò molti Annonesi alle mete precedenti e all'Australia. La perdita di abitanti terminò negli<br />

anni Settanta, con lo sviluppo industriale del vicino Pordenonese e localmente con la nascita<br />

di numerose attività artigianali. Si sviluppò in maniera poderosa l'agricoltura specializzata,<br />

basata sulla coltura <strong>della</strong> vite, la produzione e la commercializzazione dei pregiati <strong>vini</strong> DOC<br />

<strong>Lison</strong>-Pramaggiore, e con la prospettiva di inserire il <strong>territorio</strong> in itinerari turistico-ambientali<br />

ed enogastronomici 1 .<br />

La maggior parte dei suoi abitanti si concentrano nel capoluogo, all'estremo nord-ovest, e<br />

nelle frazioni di Spadacenta, Giai e Loncon, nei piccoli agglomerati ed edifici disseminati<br />

nella campagna. Il suo paesaggio agricolo è sempre più curato, gli agricoltori hanno<br />

privilegiato la viticultura rispetto ad altre produzioni, hanno rinnovato gli impianti dotandosi di<br />

moderne tecnologie, anche nel campo <strong>della</strong> comunicazione e nella promozione, per far<br />

conoscere un prodotto eccezionale. Un prodotto cui attualmente sono destinati 800 ettari, il<br />

che pone il Comune al primo posto in Provincia di Venezia nel rapporto superficie<br />

coltivata/superficie vitata. Una fittissima rete di aziende piccole e grandi lo ricopre di filari<br />

ordinati e di edifici rustici.<br />

1.a.2<br />

Analisi delle componenti architettoniche<br />

Il Centro storico di Annone Veneto si struttura in due distinti agglomerati, caratterizzati dalla<br />

presenza di due chiese in un ambito spaziale abbastanza ristretto e identificato dalla<br />

separazione dei due insediamenti tagliati proprio dalla strada Postumia. A nord il borgo<br />

1 Estratto dalla “Un po' di storia” e “Comune di Annone Veneto” Sul sito Web del Comune<br />

- 10 -


cosiddetto storico, con la chiesa parrocchiale di San Vitale e a sud il borgo di nuova<br />

costituzione anche se alcuni edifici possono essere ricondotti alla fine dell’800 e dove trova<br />

collocazione la sede municipale e la chiesa parrocchiale di recente costruzione e di uso<br />

continuativo, mentre la vecchia chiesa parrocchiale viene utilizzata solo in occasione di<br />

particolari funzioni e soprattutto in caso di funerali in quanto addossata al cimitero comunale.<br />

Il vecchio borgo adiacente alla chiesa parrocchiale conserva i tratti originari e mantiene le<br />

caratteristiche degli insediamenti ante 800, con presenza di pregevoli testimonianze di una<br />

edilizia semplice frammista ad esempi di edilizia padronale soprattutto terriera, gran parte di<br />

questo patrimonio edilizio è stato recuperato e offre una testimonianza insediativa rurale. La<br />

parte a sud originariamente addossata lungo la via principale presenta una conformazione<br />

con alcune residenze di pregio risalenti all’inizio 900, la sede municipale e alcune costruzioni<br />

di stile rinascimentale a testimonianza del fatto che non vi era proprio una netta separazione<br />

tra le due realtà topografiche, ma una prevalenza dell’uno (parte nord) sull’altro. Attualmente<br />

lo stato d’uso dei luoghi è pienamente utilizzato, con parecchi esempi di recupero edilizio sia<br />

sulla parte nord che sul borgo municipale; non si rilevano particolari situazioni di degrado tali<br />

da pregiudicare funzionalmente parti d’area sia dal punto di vista <strong>della</strong> utilizzazione sia dal<br />

punto di vista <strong>della</strong> fruizione visiva e quindi <strong>della</strong> percezione di una situazione urbanistica<br />

precaria e/o maldefinita.<br />

La vecchia chiesa parrocchiale di San Vitale ha origini quattrocentesche, ma fu ricostruita nel<br />

XVIII secolo e poi ristrutturata nel 1946. Testimone del passato rimane la torre campanaria<br />

cinquecentesca, sorta molto probabilmente su una precedente torre castrense. La mole<br />

quadrata è interrotta da rare feritoie, quasi alla sommità da bifore sui quattro lati. Nel<br />

restauro del 1763 le fu aggiunta una cuspide ottagonale, sormontata da pinnacolo. All'interno<br />

è conservato un monumentale altar maggiore, a struttura architravata con soffitto a<br />

cassettoni, timpano e nicchie laterali, opera del lapicida Rinaldo da Portogruaro (1544). Nel<br />

paliotto sono rappresentati a bassorilievo Cristo passo entro calice eucaristico e due Angeli<br />

in movimento simmetrico. Sopra la mensa, sui dadi delle colonne sono scolpiti cesti ricolmi di<br />

frutta e uccelli, e sulla fascia di zoccolatura girali vegetali con esseri fitomorfi del tipo a<br />

grottesca. Sulle nicchie laterali compaiono ancora due angeli e sull'architrave un fregio in cui<br />

gli elementi vegetali si raccordano a un essere fitomorfo centrale. L'altare conteneva la pala<br />

di San Vitale, probabilmente copia sostituita all'originale; per alcuni era opera ottocentesca<br />

baroccheggiante, per altri opera di artista seguace del Veronese. Nella sacrestia si<br />

conservano un lavabo in pietra con testine e bassorilievi a motivi vegetali del XV secolo e un<br />

affresco raffigurante Cristo crocifisso datato 1537, con un ampio fondale paesaggistico di<br />

gusto veneto.<br />

La Nuova chiesa di San Vitale che si trova nel borgo a sud è stata costruita negli anni ‘60,<br />

mentre le chiese delle frazioni di Spadacenta e Giai sono state costruite nel 1946 ed erano<br />

- 11 -


parte o un primo stralcio di progetti molto più ampi di chiese a tre navate che poi per motivi<br />

economici sono state realizzate a unica navata ed anche di dimensioni contenute.<br />

Diversamente la chiesa di Loncon è stata eretta e consacrata nel 1960 dopo la demolizione<br />

<strong>della</strong> primitiva chiesa che era stata fatta edificare intorno al 1687 su un terreno alquanto<br />

sopraelevato, tenuto conto che in queste aree oltre alla chiesa si estendeva la palude.<br />

In via Oltrefossa, nel portico di casa Gianotto (già ca' Cassiani) si trova un affresco<br />

raffigurante la Madonna col Bambino in trono tra San Rocco e un altro santo, <strong>della</strong> fine del<br />

secolo XV, comunemente denominato Madonna <strong>della</strong> pera, dal frutto che Maria porge al<br />

Figlio. L'opera è stata recentemente attribuita a Gianfrancesco da Tolmezzo, per i tratti<br />

stilistici presenti soprattutto nel gruppo <strong>della</strong> Vergine e del Bambino, raffrontati dagli studiosi<br />

con opere di analogo soggetto del pittore friulano. Di questo affresco è stato recentemente<br />

avviato il recupero-restauro. 2<br />

1.a.3<br />

Analisi delle componenti culturali<br />

Il Comune presenta una estrema vivacità nella organizzazione di eventi culturali,<br />

enogastronomici e di associazionismo a dimostrazione <strong>della</strong> estrema partecipazione <strong>della</strong><br />

gente ad eventi che legano una comunità e che essi stessi diventano veicolo di legami<br />

operativi interconnessi alla formazione anche di una rilevante componente giovanile, oltre<br />

che di volontariato, ambito nel quale eccelle quasi tutto il <strong>territorio</strong>. Gli eventi sono perlopiù<br />

focalizzati a partire dalla primavera inoltrata, da maggio per finire a Dicembre con le festività<br />

natalizie e di fine anno.. Una sintesi delle principali manifestazioni ed eventi possono essere<br />

riassunti brevemente in:<br />

Gennaio, FESTA DELLA MERLA<br />

Maggio, tra le tante iniziative spicca SALOTTO D'ARGENTO: FESTA DELLA MAMMA;<br />

Giugno, FESTA DELLO SPORT, FESTA DEL RUGBY, SAGRA DEL POASTREL.<br />

Luglio, FESTA GIOVANI ANNONE ON THE ROCK, TEATRO IN PIAZZA, CINEMA ALL'<br />

APERTO, FESTEGGIAMENTI S.OSVALDO.<br />

Agosto, CALICI DI STELLE, TEATRO IN CANTINA, FIERA DEI OSEI.<br />

Settembre, PORTE APERTE.<br />

Ottobre, SAPORI D'AUTUNNO, FESTA DEI NONNI, PALIO DELLE BOTTI.<br />

Dicembre, MERCATINO DELL' AVVENTO, SALOTTO D'ARGENTO: AUGURI DI<br />

NATALE, PRESEPE VIVENTE.<br />

1.b Localizzazione del Comune di Pramaggiore<br />

2 Estratto dalla “Un po' di storia”. Sul sito Web del Comune<br />

- 12 -


Pramaggiore la cui origine del nome deriva dal prato più grande di altri luoghi vicini, è un<br />

comune di 4.670 abitanti <strong>della</strong> provincia di Venezia. I comuni limitrofi sono Annone Veneto,<br />

Cinto Caomaggiore, Portogruaro, Chions, Pravisdomini<br />

La viabilità si sviluppa su due importanti direttrici, la strada Statale 53 Postumia e dalla<br />

<strong>Strada</strong> Provinciale 64 che lo attraversa dividendolo quasi a metà nella direttrice est- ovest,<br />

mentre nella direttrice nord-sud è idealmente diviso a metà dal corso del fiume Loncon che lo<br />

attraversa per tutta l’ estensione comunale .<br />

Il suo <strong>territorio</strong> è formato dal Capoluogo a nord- est, dalla frazione di Blessaglia a ovest e<br />

quella di Belfiore a sud rispetto ai confini comunali.<br />

Del comune di Pramaggiore fanno parte anche le località di Salvarolo a nord-ovest, Prabedoi<br />

ad ovest, Bisciola ad ovest di Blessaglia e Comugne ad est tra Blessaglia e Belfiore, insieme<br />

ai borghi di Boschetto, Cedrugno, De Vecchi, Fratter, Liut, Madonna <strong>della</strong> Salute,<br />

Mazzalogo, Stazione, Strafatta.<br />

1.b.1 Analisi <strong>della</strong> componente storica<br />

Il toponimo del paese ‘ Pratus maior ‘ sta a indicare quello che la località era in origine: un<br />

prato di proporzioni più notevoli degli altri due contermini: quello che godeva dei benefici di<br />

un pozzo (pra-di-pozzo) e quello che apparteneva al vice-domino <strong>della</strong> chiesa aquileiense<br />

(pratum vicedomini: Pravisdomini). Il <strong>territorio</strong> di Pramaggiore fu attraversato dalla via<br />

Postumia (148 a.C.) e custodisce le tracce <strong>della</strong> grandiosa opera di centuriazione eseguita<br />

dai Romani, in particolare nella strada provinciale 64, l’attuale via Roma, che staccandosi<br />

dalla Postumia stessa perpetua un decumano dell’ antica divisione agraria ed è<br />

perfettamente perpendicolare alle vecchie vie che ancor oggi vi si affacciano, che non sono<br />

altro che i cardi del vecchio impianto topografico. Questa strada fu ulteriormente rettificata<br />

nei primi decenni dell’ 800, risulta alberata anche nel catasto austriaco dove è denominata<br />

<strong>Strada</strong> Regia Postale, detta <strong>della</strong> Calalta; lungo questa dorsale si trovano numerose<br />

costruzioni. Tracce di grossi complessi abitativi risalenti al I sec. d.C. sono state ritrovate in<br />

località Prabedoi e in particolare nelle vicinanze del Limidòt, corso d’ acqua che per 4 km<br />

segna il confine con il Friuli. La località, secondo il parere degli storici, sarebbe stata<br />

occupata al tempo delle invasioni barbariche (dal 400 al 600), quando gli abitanti dei villaggi<br />

posti nelle vicinanze delle vie romane cercarono scampo nel <strong>territorio</strong> fuori mano e protetto<br />

indirettamente dalla gran selva in cui si sarebbe insediata nel sec. VIII l'abbazia sestense. Un<br />

prato in mezzo a una fitta boscaglia dev' essere sembrato a quegli antichi profughi una<br />

specie di fortilizio in cui sarebbe stato possibile vivere, almeno provvisoriamente. Con lavori<br />

di disboscamento e di bonifica la permanenza poté diventare stabile. Nel 1255, come ricorda<br />

- 13 -


il Thesaurus Ecclesiae AquiIeiensis, il patriarca Gregorio di Montelongo investiva il suo<br />

vicedomino (vicario) Alberto da Collice, futuro vescovo di Concordia, di un appezzamento di<br />

terreno (due masi) sito in Pramaggiore: e questo atto farebbe comparire per la prima volta la<br />

località di questo nome. Sappiamo poi che Pramaggiore apparteneva al castello patriarcale<br />

di Meduna, insieme con altri 36 villaggi (18 nell'epoca patriarchina, secc. XIII-XV; 23<br />

nell'epoca veneziana, dal 1420; 37 dal 1775 al crollo <strong>della</strong> repubblica) (Rocco). Una nota<br />

citata dal Degani ci ricorda che il 2 aprile 1350 il patriarca beato Bertrando investì di due<br />

masi in <strong>territorio</strong> di Pramaggiore i fratelli Nicolò e Bernardino Vendrami di Sacile.<br />

Ecclesiasticamente S. Marco di Pramaggiore era soggetta alla pieve di S. Biagio di Cinto e<br />

poichè Cinto fu annesso all'abbazia di Summaga, Pramaggiore ne seguì la sorte, sino a<br />

quando la matrice non riottenne la indipendenza. Come cappellania ma del tutto soggetta a<br />

Cinto la villa venne riconosciuta il 14 agosto 1338; curazia nel 1801. La parrocchia venne<br />

eretta solo nel 1824; un dato che non si può non menzionare: il parroco don Vincenzo<br />

Guerra da Vito d'Asio, il quale fece solenne ingresso il 21 novembre 1859, ne tenne il<br />

governo per ben 59 anni. Nel documento di costituzione <strong>della</strong> cappellania, siglato dal<br />

vescovo Guido II de Guisis (1335-1347), si afferma il diritto dei capifamiglia di eleggersi<br />

«unum sacerdotem idoneum et discretum ad diversa officia celebranda»: tale diritto venne<br />

mantenuto anche quando la cappellania venne promossa a curazia e quindi a parrocchia e<br />

ad esso i capifamiglia rinunciarono in data 18 settembre 1938, ciò che valse alla chiesa il<br />

titolo di arcipretale. 3<br />

1.b.2<br />

Analisi delle componenti architettoniche<br />

Tra le evidenze architettoniche di Pramaggiore vanno segnalate la severa villa Altan <strong>della</strong><br />

seconda metà del XV secolo, poi residenza <strong>della</strong> nobile famiglia veneziana dei Capello ( ora<br />

proprietà Armellin) che organizza attorno a sé in modo regolare le costruzioni. Ad est sulla<br />

strada l’ oratorio patrizio che dal catasto austriaco risulterebbe in qualche modo collegato da<br />

un “tunnel” al palazzo che aveva ai lati lungi vasti annessi rustici, ora parzialmente esistenti ,<br />

ad ovest una prima casa senza annessi oltre ad altre costruzioni in linea delle abitazioni dei<br />

contadini.<br />

Non meno importante il complesso edilizio <strong>della</strong> Braida Muschietti chiamata anche villa<br />

Belvedere (proprietà Collo<strong>vini</strong>), eretta in Blessaglia alla fine del XVIII secolo con villa<br />

padronale, chiesuola,abitazioni , annessi rustici e case coloniche, accorpate senza soluzione<br />

di continuità in una corte chiusa su tre lati e attualmente verso la strada chiusa da un muro di<br />

cinta notevole.<br />

3 Da Note storiche <strong>della</strong> Diocesi di Concordia-Pordenone<br />

- 14 -


Si presenta sempre con una specie di corte chiusa anche la borgata di Belfiore che oltre al<br />

mulino, alla casa padronale e ai vari annessi attorno conferisce all’ abitato una sistemazione<br />

chiusa quasi di difesa. La villa padronale, oggi denominata Dalla Pasqua, è stata ampliata<br />

e ripristinata, mentre mantiene dei caratteri pregevoli il fabbricato costruito vicino all’ ingresso<br />

carraio, che non si vede dalla strada principale, di pianta poligonale e con una cornice di<br />

sottogronda in mattoni che è testimonianza di uno stile medioevaleggiante; è stato<br />

recentemente restaurato all’ Amministrazione Comunale.<br />

Va Ricordato l’antichissimo castello di Salvarolo edificato alla fine del X sec. su una motta,<br />

circondato da mura e da un fossato a ridosso del quale vi erano altri edifici, oltre al mulino e<br />

alla chiesa. I suoi originari nobili proprietari occupavano il ventunesimo posto nel parlamento<br />

<strong>della</strong> Patria del Friuli e Salvarolo nel 1327 contribuiva con tre elmi alla difesa dello stato,<br />

quanto Lorenzaga, Fontanabona, Sbroiavacca, Maniago ed altri. Un Federico II di Salvarolo<br />

fu abate di Sesto. Distrutto dai signori di Lorenzaga, il castello passò successivamente<br />

(1469) alla ricchissima famiglia Altan di San Vito, nel 1470 insignita del titolo comitale la<br />

quale eseguì non solo opere di riatto ma anche nuove costruzioni, ma già alla fine del ‘500 il<br />

castello risulta in cattivo stato a causa delle ridotte capacità finanziarie <strong>della</strong> famiglia Altan e<br />

all’ inizio dell’ 800 da un rilievo catastale risulta già distrutto. Anche la famiglia Altan si è<br />

estinta, e ora non si sa più indicare con esattezza dove il maniero sorgesse.<br />

Di questo antico feudo rimane la pregevole Chiesa di San Giacomo con impianto originario<br />

del 1016, ristrutturata/ricostruita nel XVI sec. proprio dai conti Altan L'edificio è a pianta<br />

rettangolare, su unica navata con abside estradossato e torre campanaria incorporata con<br />

piccole feritoie medioevali. Realizzata in mattoni faccia vista di impronta romanica ha<br />

mantenuto la sua semplicità originaria. All’ interno tracce di affreschi nella zona presbiteriale,<br />

rappresentanti i simboli dei quattro evangelisti ed un plastico crocifisso ligneo de XVIII sec.<br />

Oggetto di recente restauro e funzionante solo nei giorni festivi e in qualche festa locale.<br />

Elegante nelle linee rinascimentali è la Chiesa di San Marco , costruita nel capoluogo nel<br />

XIV secolo esempio di architettura romanica matura, come numerose altre <strong>della</strong> zona,<br />

edificate nella stessa epoca. Il sacro edificio, originariamente ad unica navata e di dimensioni<br />

più contenute, ha subito delle modifiche: un prolungamento nel 1890 e l’ aggiunta d'una<br />

seconda navata sul lato nord, del retrocoro e <strong>della</strong> sagrestia nel 1927. La conformazione<br />

muraria in mattoni faccia vista, percorsa da doppie arcatelle cieche, mostra un pregevole<br />

motivo decorativo di archi a tutto sesto sorretti da peducci. Originario anche il campanile con<br />

accesso esterno attraverso la gradinata che conduce alla pusterla. Pregevole il notevole<br />

affresco venuto alla luce nel 1925 rimuovendo l'altare di S. Valentino: rappresenta la Vergine<br />

in maestà con il Bambino Gesù in braccio e ai lati i Santi Sebastiano e Rocco, ed è attribuito<br />

alla scuola del Bellunello o di Cima da/Conegliano.<br />

- 15 -


Estremamente armoniosa è la Chiesa di Santa Maria Assunta di Blessaglia, consacrata nel<br />

1537, anche se non è da escludere l’ esistenza di una chiesa primitiva esistendo qui una<br />

comunità stabile già in precedenza. L’ impianto è in stile romanico e presenta il motivo<br />

decorativo di facciata delle doppie arcatelle cieche già presente in altri edifici religiosi del<br />

comune. Anche la torre campanaria, dove l’ accesso avviene attraverso una pusterla posta<br />

a 5 m di altezza, essendo la scala stata aggiunta in epoca successiva, lascia pensare all’<br />

origine difensiva di Blessaglia. All’ interno sono visibili affreschi cinquecenteschi.<br />

Suggestiva la Chiesa di Santa Susanna (XVII sec.)a Belfiore, ad un'unica navata. L’arte è<br />

rappresentata con superfici murarie esterne scandite da piccole arcate cieche interrotte da<br />

vetrate laterali. Sulla destra si trova un dipinto di autore ignoto raffigurante Sant'Antonio da<br />

Padova (sec.XVIII), ai lati due statue lignee del sec. XVII: San Sebastiano e San Rocco,<br />

mentre l'affresco dietro l'altare maggiore simula l’impostazione prospettica di un altro altare<br />

tipicamente barocco ('600). In fondo alla chiesa, un quadro raffigurante Santa Susanna (sec.<br />

XVIII), sempre di autore ignoto...<br />

Il restauro <strong>della</strong> Villa <strong>della</strong> Pasqua e dell'annesso molino ha dato una grande evidenza visiva<br />

alla tecnologia molitoria degli ultimi tre secoli. Ora il molino è stato trasformato in Museo<br />

Etnografico.<br />

Il Museo Etnografico di Belfiore in Comune di Pramaggiore è stato inaugurato nel 2003 e<br />

sorge nella suggestiva cornice di un antico mulino già attivo nel XV secolo.<br />

L'edificio, annesso alla ottocentesca Villa Dalla Pasqua, si trova al centro di un rigoglioso<br />

parco caratterizzato dalla presenza di antichi ed alti alberi, tra i quali si distinguono querce e<br />

frassini che, unitamente alle limpide e correnti acque del fiume Loncon, conferiscono al luogo<br />

un particolare fascino.<br />

Aver restaurato questo edificio portandone la testimonianza fino ai giorni nostri è ancor più<br />

importante considerando il fatto che nell’ attuale <strong>territorio</strong> di Pramaggiore vi erano ben 6<br />

mulini, a Gerosa, a Prabedoi, a Salvarolo , a Blessaglia, a Mulin di Mezzo e appunto a<br />

Belfiore posti tutti sulle rive del fiume Loncon, che pur non essendo navigabile era quello con<br />

la maggior portata di acqua.<br />

L'allestimento, disposto su due piani, è monografico e consente di approfondire in modo<br />

specifico il lavoro molitorio e le attività connesse alla coltivazione dei cereali.<br />

Una serie di pannelli esplicativi avvicinano il visitatore alla storia dell'opificio idraulico e<br />

attraverso il piano terra lo accompagnano alla scoperta del lavoro del mugnaio, entrando nel<br />

vero e proprio cuore <strong>della</strong> sala macina, dove si possono ancora vedere i meccanismi e gli<br />

ingranaggi in uso fino al secolo scorso.<br />

Belfiore si colloca proprio al centro dell’area DOC <strong>Lison</strong> Pramaggiore, tra Pramaggiore, San<br />

Stino di Livenza, <strong>Lison</strong> e Portogruaro. Belfiore non è solo vino, infatti è anche storia, arte,<br />

natura e tradizione. La storia è testimoniata dal Museo Etnografico “Villa dalla Pasqua”<br />

- 16 -


dedicato al pane e al vino. Il museo è stato ricavato da un antico mulino ad acqua restaurato<br />

e testimonia come anche in passato Belfiore fosse un centro di rilievo vista l’importanza <strong>della</strong><br />

macinatura oggetto di severi regolamenti già dal ‘300. La natura è rappresentata dal bosco<br />

che un tempo faceva parte <strong>della</strong> selva che raggiungeva <strong>Lison</strong> e Concordia e dall’attenzione<br />

delle Aziende viti<strong>vini</strong>cole locali per l’agricoltura biologica con “fenomeni di ritorno” di specie<br />

animali scomparse da tempo, inoltre il complesso edilizio, denominato "Villa dalla Pasqua",<br />

comprende, oltre alla villa padronale e al già citato mulino, un parco composto da numerose<br />

piante secolari e diviso in due dal fiume Loncon. Il parco si caratterizza per la specifica<br />

presenza di importanti esemplari di poche specie, distribuiti prevalentemente lungo il<br />

perimetro o a gruppi. 4<br />

1.b.3 Analisi delle componenti culturali<br />

Il Comune presenta un’ estrema vivacità nella organizzazione di eventi culturali,<br />

enogastronomici e di associazionismo nel solco <strong>della</strong> tradizione e <strong>della</strong> tipicità del luogo che<br />

ha dato origine al toponimo <strong>della</strong> strada del Vino. La tradizione è infatti garantita da una<br />

vivace comunità che organizza in luglio la “Sagra <strong>della</strong> Sopressa” con la tradizionale<br />

“Fiera dei Osei” ed in novembre la “Sagra Madonna <strong>della</strong> Salute”. Nel periodo tra il 25<br />

Luglio e il 27 Agosto a Pramaggiore e nelle varie frazioni di Comugne, Belfiore e<br />

Blessaglia, si svolge la tradizionale manifestazione culturale "Pramaggiore in Piazza" con il<br />

Palio San Marco .<br />

Una sintesi delle principali manifestazioni ed eventi possono essere riassunti brevemente in:<br />

Aprile, Mostra Naz.le Campionaria dei Vini e il tradizionale Palio di S. Marco con le<br />

Contrade Partecipanti: Puccini – Pordenone – Belvedere – Comune – Boschetto –Verdi -<br />

Belfiore-Salvarolo-Roma - Loredan - Pacinotti - Martignon-Mazzalogo<br />

Maggio, Cantine aperte<br />

Agosto, CALICI DI STELLE, TEATRO IN CANTINA, FIERA DEI OSEI.<br />

2 Analisi <strong>della</strong> componente paesaggistica<br />

Si ritiene opportuno individuare, ai sensi <strong>della</strong> Convenzione Europea del Paesaggio, i<br />

paesaggi esistenti nei territori di Annone Veneto e Pramaggiore, inseriti nel percorso<br />

denominato " Zona del Livenza", anche se detto fiume non ha interessamenti diretti con il<br />

<strong>territorio</strong> fisico dei due comuni, ma insiste in un ambito più generale dominato dalla<br />

4 Estratto da “la <strong>Strada</strong><strong>vini</strong>.it”<br />

- 17 -


maestosa flessuosità del fiume e dalla sua relativa vicinanza ai confini sud del comune di<br />

Annone Veneto.<br />

Per facilità descrittiva si raggruppano in:<br />

Sintesi del Paesaggio Fluviale<br />

Sintesi del Paesaggio Viti<strong>vini</strong>colo<br />

Sintesi del Paesaggio di Bonifica<br />

Sintesi del Paesaggio dei Boschi Planiziali<br />

2.a Sintesi del Paesaggio Fluviale – Il fiume Loncon e Fosson<br />

Il Paesaggio fluviale, che caratterizza i comuni di Annone Veneto e Pramaggiore, è<br />

principalmente composto dal corridoio naturalistico del fiume Loncon che a sua volta sbocca<br />

sul Lemene a circa 10 km dal mare Adriatico, e dal canale Fosson che a sua volta sbocca<br />

sulla Livenza.<br />

Il Fiume Loncon, da origini di risorgiva, è stato fondamentale nella economia del paese di<br />

Pramaggiore in quanto connesso al funzionamento di ben sei mulini, dei quali quello di<br />

Belfiore è l’unico sopravvissuto a testimonianza <strong>della</strong> importanza non solo di regimentazione<br />

delle acque ma vero e proprio corridoio economico di lavoro e sviluppo.<br />

E’ interessante soprattutto la storia <strong>della</strong> proprietà degli stessi a dimostrazione dello stato di<br />

governo del <strong>territorio</strong> in epoca anche recente e che possono essere riassunti in:<br />

Mulino di Stagnibecco o Belfiore di proprietà dei Nobili Antonio Grimani fu Pietro;<br />

Mulin di Mezzo: proprietà dei Conti Francesco e Paolo <strong>della</strong> Fratina;<br />

Mulino di Prabedoi: di proprietà del Conte Girolamo Altan;<br />

Mulino di Salvarolo: di proprietà del Conte Andrea Altan;<br />

Mulino di Gerosa: di proprietà dei Padri del Santuario <strong>della</strong> Santissima di Cordovado e<br />

Comune di Villotta, oltre al Mulino di Blessaglia di proprietà Frattina .<br />

Ambedue i canali svolgono importanti funzioni di bonifica, regimando e raccogliendo tutte le<br />

acque di risulta del <strong>territorio</strong> che attraverso opportune opere di bonifica a presidio, come le<br />

idrovore , vengono incanalate nello scolo attraverso la rete di canali esistente sia sul Lemene<br />

sia sulla Livenza, fiume che alla fine raccoglie tutte le acque sopra riportate prima dello<br />

sbocco a mare.<br />

Il sistema dei canali tra i bacini del Lemene e del Livenza hanno di fatto consentito lo<br />

svilupparsi, storicamente, di un sistema di sfruttamento delle acque correnti al fine di<br />

consentire la edificazione lungo i vari tratti dei vari corsi d'acqua di importanti mulini, alcuni<br />

dei quali riportati alla luce e restaurati ed inseriti in un vero e proprio sistema turistico, altri<br />

invece abbandonati ed infine distrutti .<br />

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2.b Sintesi del Paesaggio Viti<strong>vini</strong>colo<br />

Il paesaggio viti<strong>vini</strong>colo che caratterizza il <strong>territorio</strong> di Pramaggiore e Annone Veneto pur se<br />

ampiamente antropizzato ed estremamente parcellizzato nelle proprietà, è costituito da<br />

infiniti filari di vigna allevata a contro spalliera in diverse forme che negli ultimi anni hanno<br />

subito un forte rinnovamento con la sostituzione delle vecchie vigne con nuovi cloni e nuovi<br />

impianti caratterizzati da un infittimento del numero di piante.<br />

Il paesaggio che si ammira è stato distinto ed è caratteristico <strong>della</strong> Sinistra Livenza.<br />

La coltura tipica <strong>della</strong> vigna ha modificato il paesaggio alternando la regolarità vegetale dei<br />

filari molto curati e controllati con l’irregolarità del sistema di siepi e boschetti diffusi ai confini<br />

dei poderi, quale residuo del sistema dei campi chiusi tipici del <strong>territorio</strong> a nord <strong>della</strong> S.S.14.<br />

Questo accostamento vegetale così diverso rende speciale il sistema paesaggio viticolo<br />

regalando forti emozioni visive e olfattive in particolari periodi quali la primavera e l’autunno<br />

con la maturazione dell’uva unita alla varietà cromatica dei vigneti che varia dal verde-giallorosso-bruno.<br />

E’ proprio in funzione di tale vocazione quasi monoculturale che i due comuni<br />

oggetto di studio, oltre che per dono naturale derivante dalla particolare natura del terreno<br />

sono stati inseriti, a ragione, nell’area D.O.C. <strong>Lison</strong>-Pramaggiore.<br />

I Comuni di Annone Veneto e Pramaggiore sono inclusi nella zona D.O.C. <strong>Lison</strong>-<br />

Pramaggiore attraversata dagli itinerari delle strade del Vino, dove l’amore per la viticoltura e<br />

il culto del vino durano da epoche immemorabili.<br />

Per la congiunta volontà del Consorzio Vini D.O.C. “<strong>Lison</strong>-Pramaggiore” e <strong>della</strong> Camera di<br />

Commercio di Venezia, unitamente alla Regione Veneto, all’Amministrazione Provinciale di<br />

Venezia ed all’Associazione commercianti nel <strong>territorio</strong> del Mandamento di Portogruaro, col<br />

sostegno di altri Enti operanti nel <strong>territorio</strong>, nasce, sul finire dell’estate 1986, la STRADA DEI<br />

VINI D.O.C. “LISON - PRAMAGGIORE”.<br />

L’area D.O.C. <strong>Lison</strong>-Pramaggiore, istituita a partire dal 1971, si trova nella parte più orientale<br />

del Veneto, tra i fiumi Livenza e Tagliamento, e comprende i territori di gran parte dei comuni<br />

del Veneto Orientale. Questa zona prende il nome dal borgo di <strong>Lison</strong> e Pramaggiore, aree di<br />

origine e le più vocate rispettivamente per il vino Tocai (oggi denominato <strong>Lison</strong>) e del<br />

Cabernet-Carmenere, <strong>vini</strong> di punta <strong>della</strong> produzione enologica locale.<br />

La pratica enologica era già viva all’epoca dei romani e si sviluppò particolarmente sotto la<br />

dominazione delle Repubblica Veneta fino ad essere produttrice di <strong>vini</strong> già apprezzati dai<br />

Dogi.<br />

Oggi il comprensorio viti<strong>vini</strong>colo è puntellato di cantine, maggiormente concentrate nei<br />

comuni delle Città di Vino, tra cui ricordiamo: Annone Veneto, Pramaggiore, San Stino di<br />

- 19 -


Livenza e Portogruaro. Questo <strong>territorio</strong>, così ricco di riferimenti turistici, storici ed ambientali,<br />

è in grado di offrire al visitatore la possibilità di conoscere e degustare una delle sue grandi<br />

ricchezze: i <strong>vini</strong> e i prodotti tipici <strong>della</strong> D.O.C. <strong>Lison</strong>-Pramaggiore. La coltivazione <strong>della</strong> vite fu<br />

incrementata verso il 735 quando fu eretto il monastero di Santa Maria in Silvis a Sesto al<br />

Reghena, ma ancora di più durante la Repubblica di Venezia. Durante la Repubblica <strong>della</strong><br />

Serenissima si distinguevano i 'vina navigata' (importati dall'estero e di buona qualità dai<br />

'vinelli' destinati alle classi meno abbienti. Solo alcune ville patrizie avevano coltivazioni di<br />

vigneti di buona qualità. Purtroppo nel 1709 una straordinaria gelata distrusse gran parte<br />

<strong>della</strong> viticoltura. All'inizio dell'800, dopo la caduta <strong>della</strong> Serenissima, il sistema viti<strong>vini</strong>colo<br />

attraversava un periodo di grande crisi. Con l'avvento degli Asburgo cominciò a maturare<br />

l'idea di catalogare le varietà di <strong>vini</strong> e fu una vera iniziativa quella dell'Istituto Regio <strong>della</strong><br />

Corte di Vienna di istituire nel 1823 un 'Catalogo delle Varietà di viti del Regno Veneto'.<br />

Le varietà catalogate furono alcune centinaia, con altrettante osservazioni indirizzate ad una<br />

selezione delle uve. Alla fine del 1800 gli sforzi erano protesi a selezionare le migliori qualità<br />

autoctone di uve, provare varietà provenienti da altre zone e migliorare le tecniche di<br />

coltivazione e di <strong>vini</strong>ficazione. Dopo un lungo percorso di prove e studi si arrivò verso il 1950<br />

a definire le varietà consigliate nelle zone adiacenti all’Adriatico che sono quelle coltivate tutt'<br />

oggi: MERLOT, CABERNET FRANC, TOCAI FRIULANO, SAUVIGNON, PINOT GRIGIO,<br />

REFOSCO, VERDUZZO, MALVASIA ISTRIANA, TERRANO, RIBOLLA E FRANCONIA.<br />

La zona ebbe particolare sviluppo in questo periodo. Dal XV° secolo furono i Veneziani ad<br />

estendere il loro dominio su queste terre. Le cittadine si arricchirono di chiese e palazzi.<br />

Sorgono le numerose ville, come quelle cittadine di Portogruaro o quelle di stampo più<br />

rurale. Pramaggiore allora con il borgo di Belfiore fu considerata il Vigneto <strong>della</strong><br />

Serenissima. Passati poi dagli Austriaci all'Italia, i territori si trovarono coinvolti negli eventi<br />

bellici <strong>della</strong> Prima Guerra Mondiale, periodo in cui furono distrutti molti dei boschi presenti,<br />

boschi che oggi si cerca di recuperare. Negli anni Trenta la zona fu interessata da una vasta<br />

azione di bonifica e di modernizzazione <strong>della</strong> produzione agricola e anche <strong>vini</strong>cola. Oggi,<br />

tracce <strong>della</strong> vita dei vecchi tempi si trovano al Museo <strong>della</strong> Civiltà Contadina presso il Mulino<br />

di Belfiore. Metodi moderni e intensivi furono adottati a partire dagli anni '50, in cui però iniziò<br />

anche l'industrializzazione e lo sviluppo dell'ospitalità sulle spiagge.<br />

5<br />

2.c Sintesi del Paesaggio di Bonifica<br />

Il Paesaggio di Bonifica dei territori attorno alla Livenza e nella parte meridionale del<br />

portogruarese è parte integrante dell’opera di riappropriazione dei terreni, iniziata già nel<br />

5 da “strada<strong>vini</strong>.it/storia-cultura.html”<br />

- 20 -


‘500 dalla Repubblica Veneta, ripresa nel ‘800 e concretamente conclusa nei primi decenni<br />

del ‘900.<br />

La storia <strong>della</strong> Bonifica del <strong>territorio</strong> è ampia, ricca e ben documentata nel Museo <strong>della</strong><br />

Bonifica di San Donà di Piave.<br />

Una prima traccia documentata di opere idrauliche di bonifica nel portogruarese è<br />

rappresentata dalle realizzazioni di canalizzazioni nel 1620 nella zona di Lugugnana.<br />

Una svolta per tutto il <strong>territorio</strong> avvenne nel 1885 quando l’area venne classificata in prima<br />

categoria perché iniziassero le opere di bonifica e vennero fondati i vari Consorzi di Bonifica.<br />

Ulteriori opere di bonifica iniziarono soprattutto con la forza scaturita dalla legge n.1367 del<br />

1920 che intervenne sulla regimazione <strong>della</strong> Livenza con le attuali deviazioni (Malgher,<br />

Brian, etc.) e che contribuì ad avviare la bonifica delle campagne circostanti avvenute quindi<br />

in forma organica e concreta tra il 1920 e il 1930.<br />

Le opere di regimazione avevano lo scopo di eliminare le acque stagnanti e paludose per<br />

rendere coltivabili le terre anche con la possibilità di irrigarle in caso di necessità, in linea con<br />

gli obiettivi di aumento delle superfici coltivabili.<br />

Il paesaggio di conseguenza venne radicalmente mutato e caratterizzato da appezzamenti di<br />

terreno coltivabile regolari, di forma rettangolare, circondati da fossi di raccolta delle acque in<br />

eccesso (“scoline”) che come una rete si collegano con canali più ampi di raccordo e quindi<br />

con altri canali in un reticolato idrografico più ampio che, mediante gli impianti di<br />

sollevamento idraulico di varie dimensioni, lo collega direttamente al mare attraverso il corso<br />

dei fiumi, canali di taglio o delle lagune.<br />

I terreni di bonifica sono e sono stati in maggior parte coltivati a seminativi, progressivamente<br />

sono stati eliminati tutti i filari di alberi e arbusti al fine di aumentare la superficie coltivata e<br />

per non ostacolare le macchine agricole sempre più grandi ottenendo un paesaggio piatto, di<br />

ampi orizzonti senza ostacoli naturali e ricco di canalizzazioni perpendicolari tra loro che<br />

“tagliano” i terreni in porzioni regolari. I colori sono quelli delle colture praticate in estate<br />

mentre in inverno il colore dominante è il bruno intervallato dal verde dei cereali vernini e<br />

dalle sinuosità delle arginature dei fiumi principali. E’ un paesaggio dove trionfano le linee<br />

rette e regolari intersecate con una geometria variabile degli appezzamenti coltivati<br />

intervallati dagli edifici rurali tipici, formati da una parte residenziale unita alla stalla-fienile,<br />

caratterizzati da colori vivi e intensi (giallo,rosso, bianco). Le forme vegetali naturali come i<br />

filari di alberature o boschetti sono rari, anche se in tempi recenti si sono rivalutati e<br />

incentivati e conferiscono al paesaggio elementi di collegamento tra le diverse forme regolari<br />

presenti. Un ulteriore elemento tipico è rappresentato dalle idrovore, edifici di varie<br />

dimensioni e fattura che si stagliano lungo arginature e canali che ormai sono un esempio di<br />

architettura industriale-rurale, testimoni di un’ epopea di lotta per strappare la terra all’acqua.<br />

2.d Sintesi Paesaggio dei Boschi planiziali<br />

- 21 -


Tra gli elementi paesaggistici significativi del Veneto Orientale vanno citate le superfici dei<br />

boschi planiziali caratterizzati generalmente da querce, carpini, olmi, aceri, frassini, che un<br />

tempo occupavano gran parte di questo <strong>territorio</strong>, ma di cui oggi restano solo piccolissimi<br />

lembi fortemente modificati dall’azione antropica. Particolarmente suggestivo è il Bosco di<br />

Bandiziol e Pressacon presso il Comune di San Stino di Livenza e a confine con il Comune<br />

di Annone Veneto toccando la frazione Loncon. Si tratta di un’area anticamente ricoperta da<br />

boschi che la Repubblica di Venezia controllava direttamente come proprietà demaniale (i<br />

“Boschi di San Marco”), attraverso appositi magistrati, considerandoli una risorsa strategica<br />

indispensabile per le costruzioni navali <strong>della</strong> Serenissima.<br />

Nel corso <strong>della</strong> prima metà del Novecento, alla deforestazione completa seguì l’utilizzo di<br />

terreni per colture agrarie.<br />

Rimangono residui di boschi planiziale anche sul <strong>territorio</strong> di Annone Veneto come il bosco in<br />

località Belfiore a ridosso <strong>della</strong> ferrovia Portogruaro-Treviso, quello di via Stangada a ridosso<br />

del Canale Melonetto, oggetto un recente rimboscamento. Sono lembi di bosco planiziale<br />

inseriti in un contesto strettamente agrario, ormai solo testimonianza di come questi comuni<br />

erano ricoperti di selve. C’ è una prevalenza di querce in quanto la formazione forestale è<br />

quella del querco-carpinetum. Altro piccolo relitto è Il boschetto limitrofo al Fiume Fosson che<br />

è stato ricostruito secondo il modello del quercocarpineto. Al suo interno c’ è un’ area umida,<br />

un piccolo laghetto alimentato da un pozzo artesiano. INTERVENTO LEADER II DEL 2000-<br />

2001 PREVEDEVA LA RICOSTRUZIONE (1 ETTARO) E L’ AMPLIAMENTO. All’ interno<br />

dell’ ambito di studio vi è un’area SIC/ZPC (codice IT3250022) di residuo di bosco planiziale,<br />

denominato “Bosco Zacchi” nella località Martignon in comune di Pramaggiore e a confine<br />

con Cinto Caomaggiore .<br />

3 Ricognizione e descrizione degli studi/ricerche già esistenti e disponibili<br />

Ricognizione sugli studi -redatti quali strumenti di governo del <strong>territorio</strong>- quale parte<br />

conoscitiva integrante alla relazione , suddivisi in:<br />

- Strumenti territoriali di “scala vasta”:<br />

a) Piano Territoriale Regionale di Coordinamento Regione Veneto (PTRC adottato);<br />

b) Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Venezia (PTCP adottato);<br />

c) Piano Territoriale <strong>della</strong> mobilità ciclistica L.R.39/91 D.G.R. N.3640 del 30/11/2009<br />

Risultati <strong>della</strong> ricognizione Si è preso anche atto che, nel marzo 2010 con specifica Delibera<br />

di Giunta Regionale, veniva formalmente dato avvio al “Progetto Strategico” -di cui all’ art.5<br />

dello stesso PTRC adottato- denominato “Greenways:Boschi e Fiumi <strong>della</strong> Repubblica di<br />

- 22 -


Venezia” dove di fatto viene metodologicamente proposta la realizzazione di un “sistema<br />

<strong>della</strong> mobilità lenta” interessante i territori attraversati dai fiumi Piave, Livenza, Monticano e<br />

Lemene, con l’ obiettivo di sviluppare nuove potenzialità turistiche anche nei territori rurali<br />

oggetto del presente studio.<br />

Dal Piano Territoriale <strong>della</strong> mobilità ciclistica, sono state analizzate le principali indicazioni<br />

progettuali strategiche, al fine di compararle con gli itinerari ciclo-pedonali esistenti e di<br />

progetto individuati con le Amministrazioni Comunali.<br />

- Strumenti di “livello comunale”:<br />

Comune di Pramaggiore. PRG vigente e NTA<br />

Comune di Annone Veneto PRG Vigente e NTA.<br />

Comune di Annone Veneto. Legge 24 art. 4 Fabbricati non più funzionali al fondo;<br />

Comune di Annone Veneto: Legge 24 art. 10 Fabbricati con grado di protezione.<br />

3.1 Elenco delle pubblicazioni<br />

Autorità di Bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione;<br />

Progetto di Piano Stralcio per l’assetto idrogeologico del bacino idrografico del fiume Livenza<br />

G.L. Bertolini; Portogruaro: la città del Lemene; Milano; 1928<br />

E. Degani; La diocesi di Concordia; Brescia, 1977<br />

F. Dell’Agnese, P. Goi; Itinerari del rinascimento nel Friuli Occidentale; Campanotto Editore;<br />

Udine; 2000<br />

E. Fantin (a cura di); Alla scoperta di un <strong>territorio</strong>, fra storia, arte e natura. Itinerari <strong>della</strong><br />

Destra Tagliamento fra Veneto e Friuli; Edizioni La Bassa; 2007<br />

L. Fassetta; La bonifica del Basso Piave; Venezia; 1977<br />

R. Guerra; M. Mattozzi; L. Uvai (a cura di); Il Fiume Livenza. Contributo alla salvaguardia del<br />

suo <strong>territorio</strong><br />

R. Guerra (a cura di); Il Fiume Livenza e i suoi principali affluenti<br />

R. Guerra; Liquentia. Un fiume nella X Regio augustea Venetia et Histria<br />

A. Lorenzon (a cura di); RivaGranda. Raccolta delle pubblicazioni di RivaGranda da Giugno<br />

1995 a Dicembre 2000<br />

G. Marson; Il Fiume Livenza; Editore Canova; Treviso; 1997<br />

G. Marson; San Stino. Ricerche storiche; Edizioni Canova; Treviso; 1993<br />

M. Pandolfi, G. Rallo; Le zone umide del Veneto; Padova; 1988<br />

L. Pavan (a cura di); Terre <strong>della</strong> Venezia Orientale. Guida turistica e culturale; Ediciclo<br />

Editore; Portogruaro (Ve)<br />

- 23 -


A. Pressini, A. Scalon; Le terre <strong>della</strong> gastaldia di “Tor da Mosto”; Editore GMV Libri<br />

Provincia di Venezia, Assessorato alle Attività Produttive, Agricoltura e Alimentazione (a cura<br />

di); <strong>Strada</strong> dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> – Pramaggiore; Videolab; Padova<br />

Provincia di Venezia; La Via Annia. Memoria e presente; Arsenale Editrice; Venezia; 1984<br />

R. Sandron; Portogruaro; Associazione Pro Loco Portogruaro<br />

F. Vallerani (a cura di); Dalle praterie vallive alla bonifica. Cartografia storica ed evoluzione<br />

del paesaggio nel Veneto Orientale dal ‘500 ad oggi; Portogruaro (Ve); 2008<br />

F. Vallerani; La scoperta dell’entroterra. Nuovi turismi tra Veneto Orientale e pordenonese;<br />

Ediciclo Editore; Portogruaro (Ve); 1994<br />

Iginio Frisoni "la bassa" Collana 25; Pramaggiore, Le origini, la storia, le tradizioni, la cultura.<br />

Comune di Pramaggiore. Marzo 1995<br />

Luigi Zanin; Il Fiume Loncon, un itinerario attraverso ambiente, storia e <strong>territorio</strong>. Edizioni<br />

Comune di Pramaggiore<br />

Maria Sacilotto. Annone Veneto. Proloco Annone Veneto. 1994<br />

3.2 Elenco degli studi realizzati dal GAL Venezia Orientale di Portogruaro<br />

GAL Venezia Orientale, “Interreg-Leader. Lo sviluppo rurale nelle aree di confine.<br />

Portogruaro 2003-2004”<br />

GAL Venezia Orientale, “Ricerche di fisiografia antica e moderna nel comprensorio del<br />

Veneto Orientale” .Fozzati, Soprintendenza Archeologica del Veneto, San Stino di Livenza,<br />

2001<br />

GAL Venezia Orientale, “<strong>Studio</strong> di fattibilità per l’attuazione ed il rilancio <strong>della</strong> strada dei Vini<br />

DOC <strong>Lison</strong> – Pramaggiore” Associazione <strong>Strada</strong> dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> – Pramaggiore,2002<br />

GAL Venezia Orientale” Cent’anni di storia a Portogruaro. Dalle bonifiche alla raffineria nel<br />

Regno di Gaetano Marzotto”, Istituto Veneziano per la storia <strong>della</strong> Resistenza e <strong>della</strong><br />

società contemporanea, Venezia 2001<br />

GAL Venezia Orientale, “Fiume vivo”, ASAP ora Venezia Opportunità, Venezia, 2000<br />

GAL Venezia Orientale,” Indagine idrogeologica”, Consorzio di Bonifica Pianura Veneta tra<br />

Livenza e Tagliamento, Portogruaro, 2001<br />

GAL Venezia Orientale,” Scenari per il Veneto Orientale nei prossimi dieci anni. Evoluzione<br />

in corso ed esiti possibili” , COSES – Consorzio per la Ricerca e la Formazione di Venezia,<br />

Venezia,2007<br />

GAL Venezia Orientale “Giralivenza – la Greenway sul fiume Livenza”, Comune di Torre di<br />

Mosto, Pesca- rollo, Ziliotto, Torre di Mosto, 2008<br />

GAL Venezia Orientale “Giralivenza “La progettazione strategica nel <strong>territorio</strong>: il progetto<br />

integrato dei percorsi ciclopedonali nella Venezia Orientale”, Conferenza dei Sindaci del<br />

Veneto Orientale, Portogruaro, 2007<br />

- 24 -


GAL Venezia Orientale “Acque Antiche. Il percorso <strong>della</strong> Litoranea Veneta” Provincia di<br />

Venezia, Venezia 2001<br />

GAL Venezia Orientale “Affacci sul Canale Malgher” Comune di S. Stinno di Livenza,<br />

4 Conseguente illustrazione dei fattori/argomentazioni/considerazioni che<br />

motivano il nuovo studio/ricerca e degli obiettivi specifici del medesimo<br />

Il recupero delle peculiarità storiche dei due comuni, ambito di studio, e l’interconnessione tra<br />

edificato, ambiente, produzione ed eventi, può e deve generare un volano di interesse<br />

economico/culturale indispensabile per lo sviluppo compiuto di un lembo di <strong>territorio</strong><br />

importantissimo e di rilevante interesse economico, viste le risorse che genera e visti anche i<br />

notevoli investimenti che operatori del settore agricolo, cogliendo l’opportunità di tramutare<br />

l’oro <strong>della</strong> terra in vino, hanno saputo con intelligenza valorizzare ed indirizzare verso una<br />

platea internazionale, riconosciuta nel mondo, un patrimonio di conoscenze, sperimentazioni<br />

e innovazioni che hanno fatto del settore uno dei distretti italiani più importanti.<br />

La frammentazione agricola preesistente ha condizionato per anni lo sviluppo, pur vocato,<br />

<strong>della</strong> zona, e gradualmente mediante acquisizioni ed accorpamenti si è giunti ad una<br />

struttura, che pur nel rispetto <strong>della</strong> natura dei suoli e nella originaria conformazione a<br />

centuriazione, ha consentito operazioni di sviluppo e accrescimento delle conoscenze<br />

sperimentali tali da poter ragionevolmente affermare di essere in presenza di un distretto<br />

<strong>vini</strong>colo di estrema importanza. Difatti non si sono visti, e non si vedranno, tutte quelle<br />

operazioni di carattere intensivo con eliminazione delle vecchie suddivisioni, la creazione di<br />

aree a seminativo esteso con l’adozione <strong>della</strong> tecnica del drenaggio forzato che hanno<br />

snaturato la maggior parte delle aree di bonifica anche limitrofe, alterando la percezione del<br />

paesaggio agricolo fatto di assi alberati e scoline erborate, la cui alternanza di verde<br />

intensivo e aree coltivate creava un ambiente che è tutt’ora ancora percepito nelle aree di<br />

confine specie con il Friuli.<br />

Le amministrazioni sono impegnate a pianificare un <strong>territorio</strong>, che, dopo la parentesi degli<br />

anni settanta con tentativi di industrializzazione forzata parzialmente andati a segno su<br />

territori vergini, acquisti il valore aggiunto del rispetto naturale quale ricongiunzione tra<br />

qualità del vivere e aspettativa economica (aspetto imprescindibile per una pianificazione<br />

intelligente, visto che la risorsa principale si presta a tale soluzione).<br />

E' quindi necessario rivedere in termini aggiuntivi i caratteri formativi di questi itinerari<br />

trasformando una muta e povera segnaletica in una occasione di rivitalizzazione e<br />

dinamismo volta a sfruttare sia in termini economici che culturali un notevolissimo<br />

background di patrimoni di conoscenza, di specializzazione, di ricerca, di creatività, di<br />

- 25 -


qualità, ora lasciati più alla intraprendenza dei singoli operatori che ad un sistema<br />

organizzato.<br />

5 Individuazione, classificazione e descrizione dei principali elementi/beni del<br />

patrimonio rurale presenti sul <strong>territorio</strong> con riferimento a una o più componenti<br />

storico, culturali, paesaggistiche, artistiche, architettoniche, in merito alla fattibilità<br />

degli interventi di conservazione dei beni<br />

L’elenco dei beni/siti è stato verificato con le Amministrazioni comunali ambito dello studio<br />

con le seguenti modalità:<br />

- VeGAL ha comunicato alle Amministrazioni comunali l’avvio degli studi con nota prot.<br />

23001/P del 7/7/2010 e richiesto “informazione e segnalazioni sui principali beni (siti, ambiti,<br />

manufatti, edifici, fabbricati, ecc.) che presentino un particolare interesse storico, artistico,<br />

paesaggistico, architettonico, culturale, archeologico, etnoantropologico o che siano<br />

comunque espressione <strong>della</strong> storia, dell’arte e <strong>della</strong> cultura locale”;<br />

- si sono tenuti in data 11 e 12 ottobre 2010 una serie di incontri, per ogni ambito<br />

territoriale di ciascuno studio, convocati da VeGAL con note Prot. 23244/P del 4.10.2010<br />

(ambito Tagliamento), Prot. 23245/P del 4.10.2010 (ambito <strong>Lison</strong>-Pramaggiore), Prot.<br />

23246/P del 4.10.2010 (ambito Livenza), Prot. 23247/P del 4.10.2010 (ambito Litoranea<br />

Veneta), Prot. 23248/P del 4.10.2010 (ambito Parco Lemene-Reghena e delle Cave di Cinto)<br />

e Prot. 23249/P del 4.10.2010 (ambito Lemene).<br />

- in data 19.1.2011 l’elenco dei beni/siti individuati per ciascuno studio è stato<br />

distribuito ai Comuni e successivamente inviato da VeGAL ad ogni Comune con nota prot.<br />

23771/P del 20.1.2011 e fornito il termine del28.1.2011 per ricevere eventuali osservazioni<br />

ed integrazioni dei beni.<br />

Ai fini dell’azione 2 <strong>della</strong> misura 323/A sono stati esclusi i beni appartenenti ai centri storici di<br />

Portogruaro, Caorle e Concordia Sagittaria.<br />

Ai fini dell’azione 2 <strong>della</strong> misura 323/A sono stati inseriti negli studi beni con caratteristiche di<br />

fruibilità visiva dagli itinerari secondari ipotizzati per ciascuno studio e dagli itinerari principali<br />

(ai sensi <strong>della</strong> R.E.V.).<br />

Nel <strong>territorio</strong> di Pramaggiore e Annone Veneto, è possibile distinguere diverse tipologie di<br />

beni e di paesaggi, derivate da una prima classificazione distinta nelle seguenti 9 categorie :<br />

1 Edifici<br />

2 Edifici Religiosi<br />

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3 Edifici Militari<br />

4 Manufatti Religiosi<br />

5 Manufatti vita collettiva<br />

6 Manufatti idraulici<br />

7 Paeasaggi<br />

8 Siti archeologici<br />

9 Immobili per servizi pubblici<br />

a. EDIFICI<br />

In questa categoria di beni vengono catalogati gli edifici tra i quali gli edificio adibiti a servizi,<br />

stazione ferroviaria, il faro e:<br />

Edificio rurale<br />

La maggior parte degli edifici rurali risalgono alla fine dell’ Ottocento, quando tutto il <strong>territorio</strong><br />

venne interessato da massicci interventi di bonifica. La tipologia <strong>della</strong> casa rurale è<br />

caratterizzata da un corpo principale, solitamente con portico e granaio e/o stalla. In<br />

adiacenza o staccato, usualmente è presente un edificio per le attrezzature agricole.<br />

(Schede presenti : 21 )<br />

Complesso agricolo<br />

Si compongono da gruppi di edifici rurali inseriti generalmente in grandi estensioni agricole<br />

di bonifica. Sono formati da edifici che hanno caratteristiche funzionali diverse tra le quali<br />

granai, stalle, depositi macchinari etc, mentre il corpo principale è riservato prevalentemente<br />

alla funzione abitativa.<br />

Borgo rurale<br />

Insieme di edifici rurali, uniti a case/palazzi e chiesa, generalmente inseriti in aree rurali o<br />

periurbane anche in prossimità di aree fluviali e di collegamenti stradali importanti.<br />

Generalmente è proprio la chiesa l’edificio centrale <strong>della</strong> “composizione urbana di un borgo”,<br />

assumendo - maggiormente nel passato – anche il ruolo di luogo di aggregazione sociale.<br />

Villa<br />

La maggior parte delle ville presenti nel <strong>territorio</strong> di studio sono state costruite nei secoli<br />

XVII , XVIII e XIX. Per la loro tipologia architettonica - di derivazione dall’ architettura<br />

veneziana - (si pensi ad esempio alla capostipite “Villa Zeno” di Andrea Palladio in prossimità<br />

di Ceggia), rappresentano “lo stato di terra <strong>della</strong> nobiltà veneziana” che per secoli ha<br />

abitato ed ancora, in parte possiede, proprio questi prestigiosi immobili generalmente legati<br />

a grandi estensioni terriere.<br />

(Schede presenti : 8)<br />

Castello<br />

Trattasi di immobili che, per la maggior parte dei casi, hanno subito molteplici trasformazioni<br />

- 27 -


edilizie alla loro originaria struttura, ma che sono testimonianza storica di questa<br />

importante tipologia edilizia. Un esempio è il Castelllo di Santo Stino di Livenza, fulcro<br />

abitativo originario dello stesso aggregato urbano, che nel corso dei secoli si è modificato<br />

sino all’attuale destinazione a residenza privata.<br />

Casa padronale<br />

Tipologia edilizia generalmente diversa dall’ edificio rurale, anche se per alcune<br />

caratteristiche funzionali è ad esso molte volte simile. Generalmente è con tipologia quadrata<br />

o rettangolare, impostata su finiture di facciata più ricercate rispetto allo stesso edificio rurale<br />

E’ solitamente rappresentazione di uno status sociale più agiato, che si evidenzia nella scelta<br />

degli elementi architettonici del corpo di fabbrica padronale, rispetto agli altri annessi rustici,<br />

sempre funzionali alla conduzione del fondo, che generalmente sono ubicati distaccati dalla<br />

casa.<br />

(Schede presenti : 2 )<br />

Palazzo padronale<br />

Si identificano come tali quelle costruzioni generalmente di fine ‘800 inizio ‘900, spesso<br />

abitazioni signorili, di pianta rettangolare sviluppata su tre o più livelli con elementi decorativi<br />

di facciata seppur semplici ma di distinzione, anche sociale, rispetto alle altre costruzioni<br />

propriamente dette rurali. In alcuni casi riguardano un’ edificazione tra più strutture esistenti,<br />

a costituire la cortina edilizia <strong>della</strong> piazza comunale o del borgo.<br />

(Schede presenti: 4 )<br />

Mulino / Fornace/ Segheria<br />

A partire dal XV secolo, sfruttando l’energia dell’acqua, furono costruiti diversi mulini lungo<br />

il corso ad esempio dei fiumi Lemene e Reghena. Caratteristiche principali: fabbricati<br />

di medie dimensioni, dotati all’esterno di ruote dentate in legno atte all’impiego dell’energia<br />

idraulica e collegate con il sistema di macinazione e/o segheria posto generalmente<br />

al suo interno. Un altro esempio di edifici schedato è rappresentato dalla fornace per<br />

la produzione di mattoni di argilla a <strong>Lison</strong>, da tempo non più in uso, la cui struttura si staglia<br />

dal paesaggio viti<strong>vini</strong>colo.<br />

b. EDIFICI RELIGIOSI<br />

La categoria si riferisce ad organismi edilizi dedicati alle funzioni generali di tipo liturgico<br />

ed aventi caratteristiche collettive importanti, in quanto espressione del potere ecclesiastico<br />

e talvolta anche motivo di vanto delle varie comunità. Alcuni edifici hanno anche assunto<br />

caratteri di storicità importanti e per questo opportunamente salvaguardati come patrimonio<br />

culturale. Tra gli edifici religiosi si annoverano anche le tipologie di Sacello, Tomba di<br />

famiglia, Battistero.<br />

Cattedrale / Chiesa / Chiesetta<br />

- 28 -


Questa tipologia dalla storia millenaria, riscontra innumerevoli esempi anche in questa area.<br />

Generalmente nello studio la tipologia chiesa viene considerata in un edificio,<br />

morfologicamente caratterizzato da un preciso disegno d’impianto planimetrico, e<br />

specificatamente dedicato al culto religioso cristiano.<br />

(Schede presenti : 10 )<br />

Oratorio<br />

Storicamente, luogo consacrato, solitamente di piccole dimensioni, destinato alla preghiera<br />

e al culto privato di famiglie o comunità; nel significato moderno, inteso come edificio <strong>della</strong><br />

comunità cristiana di aggregazione giovanile. Si riferisce generalmente a piccoli edifici<br />

realizzati all’interno del complesso più ampio <strong>della</strong> villa padronale di una certa consistenza<br />

ed importanza, nella quale avveniva un uso quasi esclusivo per i proprietari e nel quale si<br />

esercitavano le funzioni religiose e dove comunque in particolari periodi venivano aperti<br />

anche ai contadini dell’ area vicina. Infatti hanno spesso due ingressi, una dall’ area <strong>della</strong><br />

villa e uno dalla strada sulla quale si affacciano.<br />

(Schede presenti : 3 )<br />

c. EDIFICI MILITARI<br />

Tra gli edifici militari si annoverano anche le tipologie di torri telemetriche , bunker, batterie,<br />

forti.<br />

Torre telemetrica<br />

Punto centrale del sistema difensivo lagunare, le torri telemetriche sono state realizzate negli<br />

anni immediatamente precedenti la prima guerra mondiale quale apparato di avvistamento<br />

comunicante con le batterie di tiro dislocate lungo il litorale di Cavallino-Treporti. Ben presto,<br />

con la prosecuzione del conflitto bellico e la rapida evoluzione delle forze navali, queste<br />

architetture di “archeologia bellica” divennero del tutto inadeguate per la loro altezza ridotta,<br />

tanto che per buona parte furono modificate elevandole di alcuni piani. Volutamente simili a<br />

edifici civili per mimetizzarne la verticalità in un paesaggio orizzontale sono caratterizzati da<br />

una pianta quadrangolare o circolare e presentano come elemento connotante la finestra a<br />

nastro posta all’ultimo piano.<br />

Batteria<br />

Fortificazioni militari costiere che facevano parte di un complesso sistema difensivo<br />

ottocentesco/novecentesco che avevano lo scopo di proteggere Venezia dalle corazzate<br />

austro-ungariche che in poche ore di navigazione potevano minacciare il più importante<br />

porto in Alto Adriatico <strong>della</strong> Regia Marina italiana.<br />

Forte<br />

Simbolo delle fortificazioni militari del litorale di Cavallino, i forti sono stati costruiti nell’ambito<br />

di una lunga catena di interventi volti a presidiare le bocche di porto del Lido del <strong>territorio</strong><br />

- 29 -


lagunare.<br />

d. MANUFATTI RELIGIOSI<br />

In questa categoria di beni vengono catalogati i manufatti religiosi tra i quali l’ edicola,<br />

l’oratorio campestre e:<br />

Capitello votivo / Cappella votiva<br />

Sono elementi che “punteggiano” tutto il <strong>territorio</strong> di studio e sono presenti soprattutto nelle<br />

contrade rurali. Si tratta di piccoli tabernacolio cappelle votive comunemente chiamati, in<br />

dialetto veneto “cisiol”, che rappresentano la devozione religiosa delle famiglie rurali o dei<br />

piccoli borghi. Purtroppo molti di questi capitelli sono andati in rovina e spesso sono stati<br />

restaurati o edificati a nuovo con scarso valore architettonico. Sono manufatti che comunque<br />

rappresentano un luogo di aggregazione e di forte significato per le piccole collettività rurali.<br />

(Schede presenti : 1)<br />

e. MANUFATTI DI VITA COLLETTIVA<br />

Tra i manufatti <strong>della</strong> vita collettiva si annoverano anche le tipologie di: pozzo, stele, piazza e:<br />

Ponte<br />

Strutture utilizzate per superare un ostacolo naturale o artificiale, che si antepone alla<br />

continuità di una via di comunicazione. Particolarmente interessanti nell’ area studio sono<br />

i ponti fluviali, apribili o girevoli, risalenti alla prima metà del Novecento.<br />

Bilancia<br />

Grandi reti a bilancera che vengono manovrate dall’interno di piccole capanne da pesca.<br />

Le bilance rappresentano un elemento tipico dell’ attività <strong>della</strong> pesca lungo i fiumi dell’ area<br />

studio e la loro esistenza è simbolo di un forte legame tra il fiume e le popolazioni locali.<br />

Fontana / Fontanella / Fontanella con abbeveratoio / Lavatoio<br />

Nelle strade di campagna, sono presenti tipici elementi di vita collettiva come le fontane ed i<br />

lavatoi che, pur non presentando caratteristiche di costruzioni di pregio sono importanti<br />

luoghi proprio perchè questi manufatti testimoniano momenti di vita collettiva e punti di<br />

socializzazione per la popolazione di una volta e in misura minore di oggi. Essi hanno svolto<br />

per lunghissimo tempo funzioni non solo legate all’uso stretto <strong>della</strong> risorsa acqua, quando<br />

questa era possibile canalizzarla e organizzarla in punti specifici, ma ha consentito anche<br />

una intensa vita di relazione. La loro salvaguardia è quindi un motivo di importanza culturale<br />

sotto l’aspetto <strong>della</strong> tradizione.<br />

(Schede presenti : 2)<br />

Monumento alla memoria<br />

Si riferisce a organismi di valore religioso o storico-testimoniale, talvolta di modesto valore<br />

artistico, distribuiti sul <strong>territorio</strong> e che storicamente rappresentano un motivo di coesione<br />

- 30 -


sociale.<br />

(Schede presenti : 1)<br />

Alaggio<br />

Gli alaggi sono una sorta di “scivoli” utilizzati per lo più per la messa in acqua o in secco di<br />

una imbarcazione.<br />

Altana<br />

Le altane sono strutture aperte, generalmente di tipo ligneo, che assumono il ruolo di<br />

belvedere in forma di torretta di avvistamento.<br />

Attracco<br />

Pontile galleggiante in legno utilizzato per l’ormeggio delle imbarcazioni al fine di permettere<br />

la salita e discesa dei passeggeri.<br />

Percorso ciclabile<br />

Molteplici le piste ciclabili realizzate nei 16 Comuni oggetto del presente studio, che sono<br />

state schedate in certi casi, in rapporto alla realizzazione di ipotizzati itinerari naturalistici,<br />

eventualmente cofinanziabili con la Misura 313 <strong>Azione</strong> 1.<br />

f. MANUFATTI IDRAULICI<br />

Tra i manufatti idraulici si annoverano anche le tipologie di: centrale idroelettrica, salto<br />

idraulico e:<br />

Idrovora<br />

Rappresenta un particolare tipo di pompa utilizzato per assorbire ed asportare grandi masse<br />

d’acqua per opere di bonifica o in casi di alluvione. Sono edifici caratterizzanti il <strong>territorio</strong> di<br />

bonifica in quanto ospitano i macchinari che negli anni del primo ‘900 sono stati installati per<br />

realizzare e mantenere a tutt’oggi la fitta rete di canali di bonifica. Possono essere<br />

considerati edifici ormai “storici” sia per la loro bellezza, che per la testimonianza di un’epoca<br />

che ha tracciato le nuove linee del <strong>territorio</strong> e messo a coltura migliaia di ettari sanificando<br />

dalla malaria intere popolazioni.<br />

(Schede presenti : 1)<br />

Conca di navigazione<br />

Le conche di navigazione permettono alle imbarcazioni di superare il dislivello esistente fra<br />

un canale a livello più o meno costante e la laguna a livello più variabile, rendendo così<br />

possibile la navigazione entro i dislivelli di marea. Le conche consistono in due paratoie che<br />

delimitano alle estremità una vasca; venendo aperte alternativamente, in base al principio<br />

dei vasi comunicanti, consentono di variare il livello dell’acqua nella vasca stessa,<br />

permettendo alle imbarcazioni il superamento dei dislivelli di marea che altrimenti<br />

genererebbero forti correnti.<br />

Chiusa<br />

- 31 -


La chiusa è costituita da una paratoia che, in caso di maree di particolare intensità o di piene<br />

che potrebbero provocare allagamenti, interclude il passaggio di acqua. In questo <strong>territorio</strong><br />

numerosi sono gli interventi idraulici realizzati dall’uomo per adeguare l’ambiente alle proprie<br />

esigenze, tenendo conto degli equilibri e delle leggi fisiche che lo regolano. Si tratta di opere<br />

basate sul principio delle “porte vinciane”. Così chiamate perché ideate da Leonardo da<br />

Vinci, le porte costituiscono un sistema di chiuse incardinate verticalmente su pilastri che si<br />

aprono sfruttando la sola forza dell’acqua quando essa, da un punto di maggiore livello,<br />

durante la bassa marea scende verso il mare; l’apertura delle porte ne consente il deflusso<br />

riequilibrando i livelli. In caso di alta marea, la forza dell’acqua che sale fa sì che le porte si<br />

richiudano e impediscano così all’acqua marina di risalire il corso dei canali interni.<br />

g. PAESAGGI<br />

In questa categoria di beni vengono catalogati gli elementi puntuali quali la strada<br />

campestre, la risorgiva, il canale, il prato e:<br />

Bosco<br />

Nell’ ambito dello studio sono stati rilevati alcuni relitti di bosco planiziale, a memoria del fatto<br />

che queste aree erano ricoperte di selve, con una prevalenza di querce in quanto la<br />

formazione forestale è quella del quercocarpinetum. Ma di tali boschi planiziali, caratterizzati<br />

da querce, carpini, olmi, aceri, frassini, che un tempo occupavano gran parte di questo<br />

<strong>territorio</strong>, oggi restano solo piccolissimi lembi fortemente modificati dall’azione antropica.<br />

Si evidenziano presenze di specie di rilevante interesse faunistico, ormai quasi scomparse.<br />

(Schede presenti : 5)<br />

Bonifica<br />

Uno dei principali paesaggi che contraddistinguono il <strong>territorio</strong> di studio è il paesaggio di<br />

bonifica, caratterizzato da ampie distese di appezzamenti agricoli, intervallati da filari, viali<br />

alberati, vigneti ed orti e dai lineari canali irrigui.<br />

Fiume<br />

Nell’ ambito dei 6 ambiti territoriali riversano una particolare importanza naturalisticoambientale<br />

i “corridoi naturalistici” del Piave, Livenza, Lemene, Tagliamento tutti intersecanti<br />

il “sistema costiero” <strong>della</strong> Litoranea Veneta, riconosciuto percorso principale, ciclabile e<br />

navigabile, dalla stessa Regione Veneto nella Rete Escursionistica Veneta (REV).<br />

(Schede presenti : 1)<br />

Zona umida<br />

Numerose sono le zone umide nell’ area studio,alcune protette e delimitate anche dalla<br />

vigente legislazione urbanistica altre ancora da normare. Nello studio ad esempio si segnala<br />

la “vasca di lagunaggio”, nel complesso industriale dell’ ex-zuccherificio Eridania di Ceggia,<br />

che rappresenta un luogo naturalistico dalle alte potenzialità trasformative anche ai fini di<br />

uno sviluppo sostenibile del <strong>territorio</strong> per un turismo didattico-naturalistico.<br />

- 32 -


Alberatura/Filare /Albero monumentale<br />

Filari e viali alberati frammentano le ampie distese di terreni agricoli di bonifica, destinati a far<br />

da barriera al vento (frangivento) a beneficio delle colture, ma anche quali elementi di pregio.<br />

(Schede presenti : 4 )<br />

Campo chiuso<br />

Peculiarità del <strong>territorio</strong> agricolo, molto visibile in alcune delle foto aeree dei territori di studio<br />

quali ad esempio nel Comune di Gruaro. Facilmente riconoscibile nel contesto, in quanto si<br />

caratterizza dalla presenza di siepi o filari alberati, per la delimitazione di singoli campi o di<br />

appezzamenti di più campi generalmente coltivati a seminativo.<br />

Lago artificiale<br />

Nel <strong>territorio</strong> sono presenti grandi cave, attualmente dismesse ma un tempo impiegate per il<br />

prelievo di ghiaia, che hanno subito un processo di rinaturalizzazione diventando laghi<br />

artificiali votati anche alla pratica <strong>della</strong> pesca sportiva.<br />

Laguna<br />

Rappresentano un bacino costiero separato dal mare da un cordone litoraneo (sia esso<br />

tombolo o lido) e caratterizzato da acqua salmastra e maree. Il nome deriva dal latino<br />

“lacuna”, che significa spazio vuoto. Le lagune tendono a formarsi in territori pianeggianti<br />

e solitamente interessati da foci a delta dei fiumi e vengono classificate in lagune vive e<br />

lagune morte. Le prime presentano uno o più collegamenti o sbocchi con il mare aperto, le<br />

seconde, al contrario, sono completamente circondate da terraferma.<br />

Parco / Parco e laghi / Parco naturalistico<br />

Molteplici sono i parchi in tutta l’ area di studio. Un esempio di “parco e laghi” è nell’ ambito<br />

specifico denominato Lemene-Reghena e dei laghi di Cinto considerata tra le aree più<br />

integre e significative, dal punto di vista naturalistico, <strong>della</strong> Provincia di Venezia. E’ un’area<br />

ricca di caratteristici elementi ambientali quali prati, boschi planiziali, siepi ripariali, nonché di<br />

una numerosa e varia fauna ittica e aviaria.<br />

Valle<br />

Il nome deriva dal latino “vallum” che significa argine o protezione. Si tratta di un’area<br />

lagunare separata dalla laguna aperta da una recinzione fissa costituita oggi da pali o argini<br />

nella quale si pratica la vallicoltura, una pratica di itticoltura estensiva. All’interno <strong>della</strong> valle<br />

veniva praticato l’allevamento del pesce e la caccia, ed entrambe queste attività costituivano<br />

per la Serenissima una grande riserva di cibo che permettevano agli abitanti una certa<br />

autosufficienza alimentare in caso di necessità. Il fatto di essere separate dalla laguna da<br />

recinzioni fisse le esclude dal flusso e riflusso <strong>della</strong> marea: l’introduzione delle chiusure fisse<br />

nelle valli è stata dettata dall’esigenza di sottrarre l’ambiente vallivo dalla variabilità<br />

dell’ambiente lagunare, soprattutto per quanto riguarda l’inquinamento causato dalle zone<br />

industriali e dai concimi chimici usati nelle campagne. La valle da pesca è un’area<br />

- 33 -


artificializzata, creata a scopi produttivi, ma che mantiene elevati livelli di naturalità,<br />

contribuendo alla protezione dell’ambiente lagunare. Inoltre costituisce un luogo importante<br />

per la nidificazione di molti uccelli.<br />

h. SITI ARCHEOLOGICI<br />

Uno dei principali nell’area studio è il sito dell’antica Julia Concordia (42 a.C.).<br />

Importantissimi, i reperti dell’antica città romana con le terme, il teatro e i resti delle domus,<br />

sono stati recentemente oggetto di lavori di restauro e di un nuovo spazio espositivo al<br />

fine di una migliore fruizione turistica.<br />

Ponte Romano<br />

La Via Annia è una delle più importanti viabilità storiche, di origine romana, che attraversa<br />

il <strong>territorio</strong> oggetto di studio. Costruita nel 131 a.C. dal console Annio Rufo, come<br />

completamento di via Flaminia, al fine di collegare Roma ad Aquileia. l ponte romano di<br />

Ceggia, è testimonianza puntuale di un tratto <strong>della</strong> Via Annia e rappresenta un luogo<br />

archeologico con potenzialità turistiche.<br />

i. IMMOBILI PER SERVIZI PUBBLICI<br />

Si includono i Centri civici, Biblioteche, Maneggi, Musei, Ostelli, Scuole, Teatro, Fiera. In<br />

questi territori si trovano numerosi immobili adibiti a servizi pubblici, oltre ai municipi, si<br />

annoverano anche le biblioteche civiche e il consorzio dell’ agricoltura. In genere si tratta<br />

di edifici con impianto architettonico fortemente riconoscibile, sia per la mole dimensionale<br />

che per le finiture delle facciate. Le funzioni museali, unite a quelle civiche e religiose, se<br />

messe in “rete”, possono costituire un volano e motivo di attrattività turistica sia per turisti che<br />

per studiosi e cultori specifici.<br />

(Schede presenti : 10 )<br />

5.1 Considerazioni esplicative dei parametri in scheda<br />

Tutti i beni sono stati censiti mediante un codice alfanumerico, riportante il Comune in sigla<br />

ed un numero progressivo del bene censito. AN Annone Veneto, CA Caorle,CT Cavallino<br />

Treporti, CE Ceggia,CC Cinto Caomaggiore, CO Concordia Sagittaria, ER Eraclea, FP<br />

Fossalta di Portogruaro, GR Gruaro, JE Jesolo, PO Portogruaro, PR Pramaggiore, SM San<br />

Michele al Tagliamento, SS Santo Stino di Livenza, TE Teglio Veneto, TO Torre di Mosto. Le<br />

schede contengono le seguenti informazioni: nome del bene ,localizzazione immagine del<br />

bene/sito, epoca di costruzione, categoria del bene, tipologia del bene. A seguire si riportano<br />

i significati dei parametri utilizzati:<br />

Parametro:<br />

CARATTERISTICHE ARCHITETTONICHE PRINCIPALI<br />

- 34 -


Individua l’ impianto architettonico del bene, ne descrive le volumetrie ed i principali elementi<br />

architettonici che lo caratterizzano. Nel caso di paesaggi si descrivono le componenti naturali<br />

e le caratteristiche del contesto.<br />

Parametro:<br />

PROPRIETA’<br />

Individua il tipo di proprietà del bene/sito, distinguendola in pubblica, privata, ecclesiastica,<br />

demaniale.<br />

Parametro:<br />

INTERESSE TURISTICO<br />

Relazioni del bene/sito con le modalità turistiche locali ed il modo di rappresentare<br />

testimonianza di tipicità.<br />

Parametro:<br />

STATO DI CONSERVAZIONE<br />

Questo parametro indica, previa analisi sintetica visiva, lo stato di conservazione del<br />

edificio/manufatto/paesaggio che viene esplicitato mediante l’utilizzo di tre aggettivi:<br />

- Cattivo (quando si presenta in stato di rovina o di inagibilità)<br />

- Mediocre ( quando si presenta con condizioni statiche sufficienti e quindi agibile, ma<br />

nelle condizioni di richiedere una manutenzione straordinaria)<br />

- Buono ( quando si presenta in condizioni statiche ordinarie e contestualmente con<br />

un buon aspetto manutentivo e di decoro)<br />

Nei sopralluoghi eseguiti non si sono potute verificare puntualmente le condizioni statiche<br />

degli edifici , ma solo basandosi su un’ analisi visiva compiuta esternamente.<br />

Parametro:<br />

CONNESSIONE CON GLI ITINERARI ESISTENTI<br />

Si è tratto di indicare la localizzazione del bene rispetto agli itinerari principali esistenti (di cui<br />

si rimanda al capitolo 8) calcolando la facilità di visitazione da parte dei fruitori dell’ itinerario<br />

principale e contestualmente ipotizzare la connessione del bene con gli itinerari secondari<br />

proposti dal presente studio.<br />

Parametro:<br />

VISIBILITÀ PUBBLICA<br />

Questo parametro indica, previo sopralluogo , la possibilità di vedere il bene da un’area<br />

pubblica ( strada , piazza etc) e viene esplicitato mediante l’utilizzo di tre aggettivi:<br />

- Bassa (quando il bene non è visibile o difficilmente visibile)<br />

- 35 -


- Media (quando il bene è sufficientemente visibile per apprezzarne il valore)<br />

- Alta (quando il bene è facilmente visibile anche da più visuali)<br />

Oltre alla specificazione degli elementi di frapposizione tra l’ osservatore e il bene censito.<br />

Parametro:<br />

FRUIBILITÀ PUBBLICA<br />

Questo parametro indica, previo sopralluogo , la possibilità di accedere per visitare il bene<br />

anche internamente e viene esplicitata mediante l’utilizzo di tre aggettivi:<br />

- Bassa (quando il bene non è visitabile)<br />

- Media (quando il bene è visitabile, ma soggetto ad orari di visita)<br />

- Alta (quando il bene è aperto al pubblico e sempre fruibile)<br />

Specificando l’ eventuale causa, gli orari e i riferimenti telefonici.<br />

Parametro:<br />

CANTIERABILITÀ<br />

Questo parametro indica, previa indagine conoscitiva, la possibilità nel breve di rendere<br />

cantierabile i progetti di sistemazione del bene; le risposte indicate sono le seguenti:<br />

-sì ( quando esiste una progettualità di diverso grado)<br />

-no ( quando non è presente alcuna progettualità)<br />

-non rilevato ( quando non è stato possibile acquisire informazioni in merito)<br />

Parametro:<br />

RIFERIMENTO ALL’ AZIONE DELLA MISURA PREVISTA DAL PSL<br />

Dall’ analisi <strong>della</strong> categoria e tipologia del bene/ intervento sono state indicate le Misure e le<br />

azioni compatibili . La Misura e le azioni sono le seguenti: 323/A azione 2, 3, 4 .<br />

Parametro:<br />

COSTO IPOTETICO DELL’ INTERVENTO<br />

Dall’ Analisi visiva del bene e dal relativo stato di conservazione, considerati gli interventi<br />

ammissibili dalle Misure del PSL, si è indicato il costo ipotetico suddividendolo in :<br />

- < di 100.000 Euro<br />

- - > di 100.000 Euro<br />

Parametro:<br />

VALUTAZIONE SULL’ INCREMENTO DEL LE POTENZIALITA’ TURISTISCHE DEI<br />

LUOGHI, ATTRAVERSO IL RECUPERO DEL BENE/ SITO<br />

Descrive come le eventuali ipotesi di recupero del bene/sito possano incrementare le<br />

potenzialità turistiche dei luoghi.<br />

- 36 -


5.2.1 Individuazione cartografica su Carta Tecnica Regionale degli elementi<br />

rilevati.<br />

Il Comune di Annone Veneto (1:25.000)<br />

- 37 -


- 38 -<br />

COMUNE DI ANNONE VENETO


- 39 -<br />

COMUNE DI ANNONE VENETO


5.2.2 Schede delle categorie di beni e paesaggi del Comune di Annone Veneto<br />

- 40 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />

SCHEDA AN 01<br />

Nome del bene Chiesa di San Vitale Martire<br />

Localizzazione : via Sant’ Antonio<br />

Epoca di Costruzione XV sec. d.C.<br />

Categoria : Edifici Religiosi<br />

Tipologia : Chiesa<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Semplice oratorio già nel 1424,originariamente a unica navata<br />

con impronta fortemente romanica, riedificata nel 1763. L’<br />

aspetto attuale, con rosone di facciata e gli ampliamenti delle<br />

navatelle laterali, è il risultato del restauro del 1946. Meno<br />

manomesso il campanile cinquecentesco con arcatelle cieche.<br />

Internamente pregevole l’ altare maggiore di Rinaldo da<br />

Portogruaro (1544), la pala di San Vitale di scuola veneziana<br />

dei primi dell’ ‘800 di stile barocco. In sacrestia affresco di<br />

“Cristo in Croce” del 1537 e un lavabo in pietra con testine di<br />

cherubini e bassorilievi floreali del XV sec.<br />

Non più utilizzata salvo che per particolari funzioni tipo i funerali,<br />

dato che il camposanto è attaccato.<br />

Proprietà Ecclesiastica<br />

Interesse Turistico Edificio storico che permette una lettura<br />

filologica delle vicende che ne hanno determinato l’ aspetto<br />

attuale, pregevoli le opere artistiche che contiene Importante<br />

per il particolare contesto urbanistico relazionato con il borgo<br />

storico.<br />

Stato di conservazione In buono stato di conservazione<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posta all’ inizio di via Sant’ Antonio, dista dal percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini<br />

D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza circa 500m., servita anche da percorsi ciclabili principali.<br />

Visibilità pubblica: alta poiché ben visibile dalla viabilità su più lati<br />

Fruibilità pubblica: media in quanto apertura periodica con orari stabili dalla parrocchia e per i funerali.<br />

Cantierabilità: Si No X<br />

Non rilevata<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2 ;<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

inserendolo come meta di un percorso secondario lungo la via Cao de Sora, ove si trovano molti edifici storici,<br />

rivitalizzerebbe anche il borgo storico.<br />

- 41 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />

SCHEDA AN 02<br />

Nome del bene Oratorio Parrocchiale<br />

Localizzazione : via Sant’ Antonio, n. 10<br />

Epoca di Costruzione anni ‘60<br />

Categoria : Edifici Religiosi<br />

Tipologia : Oratorio<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Edificio a pianta rettangolare sviluppato su due piani, con<br />

accesso centrale. Facciata caratterizzata da finestre binate sui<br />

due livelli.<br />

Proprietà Ecclesiastica<br />

Interesse Turistico Edificio potenzialmente destinato ad un uso<br />

di supporto e scambio tra operatori giovanili impegnati nelle<br />

organizzazioni scoutistiche.<br />

Sato di conservazione mediocre avendo necessità di interventi<br />

di adeguamento normativo impiantistico e di accessibilità,<br />

nonché interventi atti al contenimento energetico.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto quasi all’inizio di via Sant’ Antonio e incrocio con S.P. 61, dista<br />

dal percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza circa 200m.<br />

Visibilità pubblica: alta poiché è visibile dalla strada da più lati<br />

Fruibilità pubblica: media in quanto vi si accede negli orari di apertura quotidiani.<br />

Cantierabilità: Si No X<br />

Non rilevata<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 4<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

Fare “sistema” con le altre strutture esistenti per la destinazione funzionale e strategica, utilizzando gli ampi spazi<br />

disponibili, diventerebbe un luogo di ritrovo e di riferimento soprattutto per i giovani.<br />

- 42 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />

SCHEDA AN 03<br />

Nome del bene Casa Padronale<br />

Localizzazione : via Sant’ Antonio, n. 3<br />

Epoca di Costruzione XVIII sec. d.C.<br />

Categoria : Edifici<br />

Tipologia : Casa Padronale<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Inserita nel borgo storico, lungo la via Sant’ Antonio, di pianta<br />

rettangolare su tre piani. Tipico poggiolo retto da mensole sopra<br />

l’ accesso principale, facciata priva di ornamenti con partizioni<br />

regolari. Di impianto isolato, emerge nel contesto anche per l’<br />

ampia porzione di scoperto a parco che la circonda.<br />

Posta in posizione di testata rispetto al borgo storico, sottolinea<br />

armonicamente l’inizio del borgo stesso retrostante la cui<br />

percezione inizia attraverso gli ampi scorci del parco stesso.<br />

Proprietà Privata<br />

Interesse Turistico esempio di casa padronale ottocentesca<br />

inserita nel contesto del borgo storico.<br />

Sato di conservazione In mediocre stato di conservazione,<br />

oggetto di Piano di Recupero.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la via Sant’ Antonio , strada SP 61, è servita anche da<br />

percorsi ciclabili principali.<br />

Visibilità pubblica: alta essendo facilmente riconoscibile dalla strada e da più punti di vista.<br />

Fruibilità pubblica: bassa in quanto essendo di proprietà privata non è visitabile.<br />

X<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

L’ eventuale recupero <strong>della</strong> casa padronale e del suo prospiciente giardino, permetterebbe la valorizzazione di un<br />

“ambito architettonico” con i caratteri tipici delle abitazioni signorili, incrementando le potenzialità di visitazione del<br />

borgo storico.<br />

- 43 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />

SCHEDA AN 04<br />

Nome del bene Oratorio Biasotti<br />

Localizzazione : via Sant’ Antonio, n. 1<br />

Epoca di Costruzione 1927<br />

Categoria : Edifici Religiosi<br />

Tipologia : Oratorio<br />

Caratteristiche architettoniche principali originariamente<br />

nominato oratorio di Santa Maria <strong>della</strong> Salute a servizio <strong>della</strong><br />

Villa Biasotti, di dimensioni contenute aveva un perimetro di<br />

22m, fu demolita e poi ricostruita più a ovest e leggermente più<br />

grande con un perimetro di 28 m, con rosone e cornice in<br />

mattoni faccia vista sottogronda.<br />

Negli anni passati veniva utilizzata per messe e incontri di tipo<br />

sociale.<br />

Proprietà Privata<br />

Interesse Turistico esempio di oratorio patrizio attiguo alla villa<br />

principale.<br />

Stato di conservazione In mediocre stato di conservazione<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la via S. Antonio, strada che porta alla chiesa di San Vitale<br />

Martire facendo una piccola deviazione dalla via Postumia, dista dal percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> -<br />

Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza circa 60m.<br />

Visibilità pubblica: media poiché dalla strada si<br />

dimensioni, i lati sono occlusi dalle recinzioni che vi si addossano.<br />

vede solo la facciata principale e se ne intravedono le<br />

Fruibilità pubblica: media in quanto viene aperta al pubblico a maggio e ottobre per il rosario; nella funzione<br />

celebrata dal parroco ogni 21 novembre per la ricorrenza <strong>della</strong> Madonna <strong>della</strong> Salute e su richiesta alla proprietà<br />

Cantierabilità: Si No X<br />

Non rilevata<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

potrebbe valorizzare l’ intero impianto <strong>della</strong> villa Biasotti essendo anche posto lungo la strada con alta visibilità e<br />

aumentarne la fruizione pubblica, magari lasciandola aperta durante le ore diurne.<br />

- 44 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />

SCHEDA AN 05<br />

Nome del bene Casa Biasotti<br />

Localizzazione : via Postumia, n. 48<br />

Epoca di Costruzione XVIII sec.<br />

Categoria : Edifici<br />

Tipologia : Villa<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Costruita sulla Via Postumia in stile veneziano. Ai lati del<br />

poggiolo originariamente c’erano due leoni in marmo che<br />

adesso si trovano sulla facciata <strong>della</strong> casa ex farmacia<br />

Bruttomesso. Ampiamente restaurata nel 1928 con la<br />

caratteristica torre per osservazioni astronomiche. Mantiene da<br />

allora l’aspetto inalterato.<br />

Proprietà Privata<br />

Interesse Turistico esempio di dimora borghese di fine<br />

settecento.<br />

Stato di conservazione In buono stato di conservazione<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la storica Postumia, strada SP 53, e lungo il percorso<br />

<strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza, servita anche da percorsi ciclabili principali.<br />

Visibilità pubblica: media poiché dalla strada si vede la facciata e se ne intravedono le dimensioni, i lati sono<br />

occlusi dalle recinzioni che vi si addossano.<br />

Fruibilità pubblica: bassa in quanto di proprietà privata<br />

Cantierabilità: Si No X<br />

Non rilevata<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

Valorizzandone il significativo impianto architettonico e sfruttando la posizione lungo la strada principale potrebbe<br />

fare “sistema” con le altre strutture esistenti per tipicità, divenendo il preludio al retrostante borgo storico.<br />

- 45 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />

SCHEDA AN 06<br />

Nome del bene Biblioteca Comunale<br />

Localizzazione : via Postumia, n. 50<br />

Epoca di Costruzione 1925 circa<br />

Categoria : Immobili per servizi pubblici<br />

Tipologia : Biblioteca<br />

Caratteristiche architettoniche principali Edificio sorto per<br />

accogliere la scuola elementare ha pianta rettangolare a due<br />

piani e due corpi ai lati più bassi. La facciata è caratterizzata<br />

dalla parte centrale rientrante e da un corrispondente<br />

coronamento in copertura. Esempio tipico di architettura del<br />

ventennio.<br />

Proprietà pubblica<br />

Interesse Turistico esempio di costruzione successiva alla<br />

prima guerra mondiale, dalle notevoli dimensioni date anche<br />

dalla funzionalità sociale per la quale è stato eretto; vi è<br />

conservato materiale archeologico rinvenuto nel <strong>territorio</strong><br />

comunale.<br />

Stato di conservazione In buono stato di conservazione, ha<br />

subito nel tempo degli adattamenti dati dalle funzioni che ospita.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la storica Postumia, strada SP 53, e lungo il percorso<br />

<strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza.<br />

Visibilità pubblica: alta poiché è visibile dalla strada in entrambi i sensi di marcia<br />

Fruibilità pubblica: media avendo orari di apertura : lun., merc. e ven. dalle 15.00 alle 19.00; tel. 0422769076<br />

Cantierabilità: Si X No Non rilevata<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 4<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

La riconversione degli ampi spazi disponibili permetterebbe il mantenimento e la conservazione dell’ elemento<br />

architettonico in sé, offrendo spazi di relazione e di informazione tematica sul comune stesso e su quelli limitrofi.<br />

- 46 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />

SCHEDA AN 07<br />

Nome del bene Consorzio Agrario di Padova e Venezia<br />

Localizzazione : via Postumia, n. 60<br />

Epoca di Costruzione 1920/1930<br />

Categoria : Immobili per servizi pubblici<br />

Tipologia : Edificio adibito a servizi<br />

Caratteristiche architettoniche principali L’ edificio a pianta<br />

rettangolare sviluppato su tre livelli ha la facciata caratterizzata<br />

da marcapiani e cornici sopra le finestre ripetute con regolarità,<br />

il piano terra anche nelle fonometrie rispecchia la destinazione a<br />

magazzino-deposito, mentre i piani superiori erano adibiti a<br />

deposito delle granaglie. Il fronte strada è in realtà il retro del<br />

fabbricato che ha il suo ingresso dal giardino interno anche area<br />

di carico-scarico. Questa disposizione dipende dal fatto che in<br />

origine questo edificio era una barchessa di un insediamento<br />

signorile più ampio e al piano terra ospitava le cantine.<br />

Proprietà privata<br />

Interesse Turistico esempio di costruzione successiva alla<br />

prima guerra mondiale, dalle notevoli dimensioni date anche<br />

dalla funzionalità sociale per la quale è stato eretto.<br />

Stato di conservazione In mediocre stato di conservazione, ha<br />

subito nel tempo degli adattamenti dati dalle funzioni che ospita<br />

ed i piani superiori non vengono utilizzati.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la storica Postumia, strada SP 53, e lungo il percorso<br />

<strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza.<br />

Visibilità pubblica: alta poiché è visibile dalla strada in entrambi i sensi di marcia<br />

Fruibilità pubblica: media avendo orari di apertura dal lun. al ven. e 14.30-18.30, il sabato mattina 8.30-12.30;<br />

tel. 0422769057<br />

Cantierabilità: Si No X<br />

Non rilevata<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 4<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

La riconversione degli ampi spazi disponibili permetterebbe il mantenimento e la conservazione dell’ elemento<br />

architettonico in sé, mantenendo il ruolo di servizio alle attività agricole.<br />

- 47 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />

SCHEDA AN 08<br />

Nome del bene Casa Artico<br />

Localizzazione : via Libertà , n.4<br />

Epoca di Costruzione anni ‘30<br />

Categoria : Edifici<br />

Tipologia : Palazzo Padronale<br />

Caratteristiche architettoniche principali Edificio a pianta<br />

rettangolare si erige al posto di vecchie abitazioni ponendosi tra<br />

altre costruzioni e sviluppandosi in altezza. Al piano terra<br />

botteghe, due piani di abitazioni e un quarto livello con fori<br />

“tondeggianti”, elementi decorativi sui fori e sulla cornice di<br />

gronda. Negli anni ’60 aggiunto poggiolo su tutta la larghezza a<br />

protezione delle vetrine.<br />

Proprietà privata<br />

Interesse Turistico esempio di costruzioni successive alla<br />

prima guerra mondiale, inserita in una cortina edilizia motivo per<br />

cui si è sviluppato in altezza.<br />

Stato di conservazione In buono stato di conservazione,<br />

necessita di manutenzioni continue e un’opera di ricostruzione<br />

filologica al fine di eliminare le superfetazioni e restituire dignità<br />

alla facciata.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via Libertà, che collega la piazza di fronte al municipio con<br />

la via Postumia, e lungo il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza, servita<br />

anche da percorsi ciclabili principali.<br />

Visibilità pubblica: alta poiché visibile dalla strada in entrambi i sensi di marcia<br />

Fruibilità pubblica: media al piano terra ove i negozi hanno gli orari di apertura esposti, bassa ai piani superiori<br />

in quanto proprietà privata.<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

Potrebbe valorizzare l’ impianto architettonico di facciata facendo “sistema” con le altre strutture esistenti per<br />

tipicità presenti nella stessa piazza del municipio, sottolineando il carattere proprio <strong>della</strong> piazza delimitata dalla<br />

cortina di edifici.<br />

- 48 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />

SCHEDA AN 09<br />

Nome del bene Casa Peruzza<br />

Localizzazione : via IV Novembre , n.5<br />

Epoca di Costruzione anni ‘20<br />

Categoria : Edifici<br />

Tipologia : Palazzo Padronale<br />

Caratteristiche architettoniche principali Edificio a pianta<br />

rettangolare eretto al posto di vecchie abitazioni ponendosi tra<br />

altre costruzioni e sviluppandosi in altezza. Al piano terra<br />

botteghe, due piani di abitazioni. Frontone di facciata in<br />

copertura con elemento arcuato al centro, dove al piano primo<br />

troviamo sopra al portone di ingresso il piccolo poggiolo retto da<br />

mensole stile veneziano. Alla metà degli anni ’50 è stato<br />

aggiunto un ampio poggiolo su tutta la larghezza sorretto da<br />

colonne.<br />

Proprietà privata<br />

Interesse Turistico esempio di costruzione successiva alla<br />

prima guerra mondiale, inserita in una cortina edilizia motivo per<br />

cui si è sviluppato in altezza.<br />

Stato di conservazione In buono stato di conservazione,<br />

necessita di manutenzioni ed eliminazione delle superfetazioni<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto sulla piazza del municipio, e lungo il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini<br />

D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza, servita anche da percorsi ciclabili principali.<br />

Visibilità pubblica: alta poiché visibile dalla strada in entrambi i sensi di marcia<br />

Fruibilità pubblica: media al piano terra ove i negozi hanno gli orari di apertura esposti, bassa ai piani superiori<br />

in quanto proprietà privata.<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

Potrebbe valorizzare l’ impianto architettonico di facciata facendo “sistema” con le altre strutture esistenti per<br />

tipicità presenti nella stessa piazza del municipio, sottolineando il carattere proprio <strong>della</strong> piazza delimitata dalla<br />

cortina di edifici.<br />

- 49 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />

SCHEDA AN 10<br />

Nome del bene Municipio<br />

Localizzazione : Piazza Vittorio Veneto<br />

Epoca di Costruzione 1911<br />

Categoria : Immobili per servizi pubblici<br />

Tipologia : Municipio<br />

Caratteristiche architettoniche principali Edificio isolato a<br />

pianta quadrata si sviluppa su tre piani. Al piano terra è<br />

caratterizzato da un intonaco a fasce , mentre il fronte d’<br />

ingresso ha decorazioni di facciata sulle cornici delle finestre,<br />

sulle due colonne che reggono il poggiolo centrale del piano<br />

primo, ai piani superiori la tripartizione è data da lesene con<br />

capitelli corinzi. In copertura un frontone decorato con colonnine<br />

e pennacchi, oltre alla cornice di gronda con mensole .<br />

Proprietà pubblica<br />

Interesse Turistico esempio di costruzione dei primi ‘900 con<br />

la maestosità che questo luogo di rappresentanza doveva<br />

avere.<br />

Stato di conservazione In buono stato di conservazione,<br />

necessita di manutenzioni continue e di migliorare il<br />

contenimento energetico.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: dominante sulla piazza Vittorio Veneto, all’ intersezione tra via 4<br />

Novembre e viale Venezia e lungo il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del<br />

Livenza, servita anche da percorsi ciclabili principali.<br />

Visibilità pubblica: alta poiché visibile in tutta la sua interezza , è possibile girargli attorno.<br />

Fruibilità pubblica: alta è aperto tutti i giorni lavorativi<br />

Cantierabilità: Si<br />

X<br />

No Non rilevata<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 4<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

Valorizzando l’ impianto architettonico e quello decorativo delle facciate, mantenere la funzionalità dell’ edificio,<br />

quale sede municipale, migliorando anche il contenimento energetico, e facendo “sistema” con le altre strutture<br />

esistenti per tipicità nella stessa piazza.<br />

- 50 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />

SCHEDA AN 11<br />

Nome del bene Edificio<br />

Localizzazione : via IV Novembre, n.20<br />

Epoca di Costruzione fine XVIII sec. d.C.<br />

Categoria : Edifici<br />

Tipologia : Palazzo Padronale<br />

Caratteristiche architettoniche principali Edificio a pianta<br />

rettangolare si erige tra altre costruzioni e sviluppandosi in<br />

altezza. Al piano terra botteghe, un piano di abitazione e un<br />

secondo livello con fori di servizio per uso magazzino. Elementi<br />

decorativi sui fori e sul marcapiano Tipico il poggiolo-balconcino<br />

in stile veneziano retto da mensole.<br />

Proprietà privata<br />

Interesse Turistico residuato di impianto originario inserito in<br />

una cortina edilizia di recente costruzione.<br />

Stato di conservazione In mediocre stato di conservazione,<br />

necessita di manutenzioni continue e un’opera di ricostruzione<br />

filologica al fine di eliminare le superfetazioni e restituire dignità<br />

alla facciata.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via IV Novembre, che collega la piazza di fronte al<br />

municipio con la via Postumia, sul vecchio tracciato <strong>della</strong> stessa, e lungo il percorso “divino” di Annone Veneto,<br />

accessibile con una piccola deviazione dai percorsi ciclabili principali.<br />

Visibilità pubblica: alta poiché visibile dalla strada in entrambi i sensi di marcia<br />

Fruibilità pubblica: media al piano terra ove i negozi hanno gli orari di apertura esposti, bassa ai piani superiori<br />

in quanto proprietà privata.<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

valorizzerebbe un impianto architettonico insieme con gli annessi del retro, che facendo “sistema” con le altre<br />

strutture esistenti per tipicità nella stessa piazza del municipio, darebbe la testimonianza di edificazione storica<br />

lungo gli assi principali.<br />

- 51 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />

SCHEDA AN 12<br />

Nome del bene Deposito Conti Frattina<br />

Localizzazione : via Marconi<br />

Epoca di Costruzione fine XVII sec. - XVIII sec. d.C.<br />

Categoria : Edifici<br />

Tipologia : Edificio rurale<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Impianto edilizio ad L dato dall’ intersezione di due rettangoli, il<br />

più antico posto perpendicolare rispetto alla cortina edilizia<br />

fronte strada, adibito a deposito dei conti Frattina, il secondo<br />

parallelo alla strada destinato a magazzino.<br />

Elementi decorativi sulle facciate di pregevole finitura in<br />

particolare nella cornice di gronda sagomata in mattoni faccia .<br />

Proprietà privata<br />

Interesse Turistico residuato di impianto originario a chiusura<br />

degli spazi esterni delle costruzioni adiacenti.<br />

Stato di conservazione In cattivo stato di conservazione,<br />

necessita di manutenzioni continue e un’opera di ricostruzione<br />

filologica al fine di eliminare le superfetazioni e restituire dignità<br />

alla facciata.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto sul retro di via IV Novembre, che collega la piazza di fronte al<br />

municipio con la via Postumia, sul vecchio tracciato <strong>della</strong> stessa, e lungo il percorso “divino” di Annone Veneto,<br />

accessibile con una piccola deviazione dai percorsi ciclabili principali.<br />

Visibilità pubblica: bassa poiché dalla strada si intravede solo il livello superiore e la facciata laterale del<br />

magazzino, essendo recentemente stato installato un cancello a pannelli ciechi, il deposito seicentesco.<br />

Fruibilità pubblica: bassa in quanto proprietà privata<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

Seppur edilizia “povera” di servizio ai fondi e alle attività connesse, il recupero darebbe testimonianza ed<br />

evidenza delle pregevoli finiture <strong>della</strong> facciata e delle buone regole del costruire in mattoni<br />

facciavista.<br />

- 52 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />

SCHEDA AN 13<br />

Nome del bene Casa Masotto<br />

Localizzazione : via IV Novembre<br />

Epoca di Costruzione dopo il 1920<br />

Categoria : Edifici<br />

Tipologia : Palazzo Padronale<br />

Caratteristiche architettoniche principali Edificio a pianta<br />

rettangolare si sviluppa su tre livelli sottolineati dai marcapiani,<br />

con un coronamento di copertura alto, con elementi più alti in<br />

corrispondenza delle partizioni di facciata, in rilievo per<br />

sottolineare gli ingressi. Gli ingressi, secondo la tradizione<br />

veneziana, sono protetti da piccoli poggioli retti da mensole,<br />

dettaglio che nell’ angolo dell’ edificio, verso la piazza del<br />

municipio, tagliato in diagonale assume una notevole valenza in<br />

quanto si estende anche nei due lati ortogonali.<br />

Proprietà privata<br />

Interesse Turistico esempio di costruzione dei primi anni del<br />

‘900, abitazione signorile anche se plurifamiliare .<br />

Stato di conservazione In buono stato di conservazione,<br />

necessita di manutenzioni continue e di migliorare il<br />

contenimento energetico.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via 4 novembre, vecchio tracciato <strong>della</strong> Postumia, dista dal<br />

percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza circa 200m, non è servita anche da<br />

percorsi ciclabili .<br />

Visibilità pubblica: alta poiché dalla strada sono ben visibili la facciata principale e le due laterali.<br />

Fruibilità pubblica: bassa in quanto proprietà privata<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

Fare “sistema” con le altre strutture esistenti per tipicità potendola inserire all’ interno di un percorso tematico con<br />

titolo “La Rinascita dopo la I guerra mondiale” e nella mole del fabbricato testimoniare anche come una famiglia di<br />

spicco abbia voluto costruire sì fatta dimora lungo la via principale.<br />

- 53 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />

SCHEDA AN 14<br />

Nome del bene Boschetto del Fosson<br />

Localizzazione : via Oltrefossa<br />

Epoca di Costruzione -<br />

Categoria : Paesaggi<br />

Tipologia : Bosco<br />

Caratteristiche principali<br />

Il boschetto è limitrofo al Fiume Fosson ed è stata ricostruito<br />

secondo il modello del quercocarpineto. Al suo interno c’ è un’<br />

area umida, un piccolo laghetto alimentato da un pozzo<br />

artesiano. INTERVENTO LEADER II DEL 2000-2001<br />

PREVEDEVA LA RICOSTRUZIONE(1 ETTARO) E L’<br />

AMPLIAMENTO<br />

Proprietà pubblica<br />

Interesse Turistico spazio agevolmente fruibile per la presenza<br />

di percorsi e di attrezzature, oltre alla possibilità di usufruire di<br />

attrezzature sportive coperte e scoperte.<br />

Stato di conservazione In buono stato di conservazione,<br />

necessita di manutenzioni continue e di monitoraggi, oltre ad<br />

incrementare le essenze presenti.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la secondaria via Oltrefossa è servito anche da percorsi<br />

ciclabili principali e di futura realizzazione, oltre che collegata con una passerella ciclopedonale alle scuole e<br />

direttamente al centro del paese. Dista dal percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del<br />

Livenza circa 450m.<br />

Visibilità pubblica: alta, in quanto le emergenze arbustive facilmente si distinguono tra i paesaggi rurali<br />

caratterizzati da ampi orizzonti piani.<br />

Fruibilità pubblica: alta<br />

Cantierabilità: Si X No Non rilevata<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 3<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

La conservazione e il mantenimento dei luoghi nella parte vegetativa ma anche di arredo, potrebbe essere punto<br />

di partenza o di arrivo di un percorso tematico che metta in relazione questa emergenza ambientale, specie in un’<br />

ottica di fruibilità cicloturistica, con le altre esistenti nel comune.<br />

- 54 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />

SCHEDA AN 15<br />

Nome del bene Ex caseificio “Latteria”<br />

Localizzazione : Viale Venezia<br />

Epoca di Costruzione anni ‘50<br />

Categoria : Immobili per servizi pubblici<br />

Tipologia : Edificio adibito a servizi<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

L’ edifico è costituito da più costruzioni, una più alta , con piano<br />

terra rialzato ove c’ era il punto vendita di prodotti latteo-caseari,<br />

uno più basso adibito ad abitazione e sul retro un annesso ad<br />

uso produttivo e funzionale alle attività casearie che vi si<br />

svolgevano.<br />

Proprietà pubblica<br />

Interesse Turistico recentemente acquisito dall’<br />

Amministrazione con il progetto di farne un punto espositivo dei<br />

prodotti tipici, un punto informazioni .<br />

Stato di conservazione In cattivo stato di conservazione,<br />

necessita di un intervento di radicale recupero in funzione<br />

soprattutto <strong>della</strong> riconversione.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo viale Venezia rimane per un breve tratto sprovvisto di<br />

percorsi ciclopedonali e lungo il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza.<br />

Visibilità pubblica: alta poiché visibile dalla strada in entrambi i sensi di marcia<br />

Fruibilità pubblica: media al piano terra per il negozio che ha orari di apertura esposti mentre per i piani<br />

superiori e il magazzino sul retro attualmente è bassa.<br />

Cantierabilità: Si X No Non rilevata<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 4<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

Diventando un punto di riferimento per il visitatore itinerante oltre che per i produttori del comune con spazi<br />

espositivi e di vendita dei prodotti tipici, potrebbe essere un “Punto Informazioni”.<br />

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TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />

SCHEDA AN 16<br />

Nome del bene Casa Gianotto già Cà Cassiani<br />

Localizzazione : via Oltrefossa, n. 9<br />

Epoca di Costruzione fine XV sec.d.C.<br />

Categoria : Edifici<br />

Tipologia : Edificio Rurale<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Edifico a pianta rettangolare, sviluppato su tre livelli, con<br />

annesso rustico a due piani rettangolare in linea, arretrato tanto<br />

da lasciare la possibilità di uscire dal porticato anche<br />

lateralmente. Al piano terra presenta il tipico portico delle<br />

abitazioni rurali nel quale si trova un affresco raffigurante la<br />

Madonna con Bambino tra San Rocco e Santo, detta “Madonna<br />

<strong>della</strong> Pera” attribuita a Gianfrancesco da Tolmezzo ( 1450-<br />

1511)<br />

Proprietà privata<br />

Interesse Turistico L’ edificio è un esempio delle case rurali<br />

venete con il tipico portico, di maggior valore artistico l’ affresco<br />

custodito all’ interno. In origine Probabile struttura di<br />

accoglimento per pellegrini erranti.<br />

Stato di conservazione mediocre la situazione dell’ edificio<br />

principale che è parzialmente abitato mentre gli annessi non più<br />

funzionali sono in cattivo stato; buono quello dell’ affresco<br />

recentemente restaurato.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via Oltrefossa , nella medesima località, è prevista anche la<br />

realizzazione di percorsi ciclopedonali dista dal percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona<br />

del Livenza circa 700m.<br />

Visibilità pubblica: alta quella dell’ edificio che si vede dalla strada da più punti di vista, mentre bassa per l’<br />

affresco che rimane all’ interno e si intravvede solamente sotto il portico.<br />

Fruibilità pubblica: attualmente bassa , solo su richiesta, poiché all’ interno di una proprietà privata.<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2 ;<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

Pensando ad una sistemazione dell’ area antistante la casa e alla creazione di un percorso obbligato, che senza<br />

interferire con gli spazi privati dell’ abitazione, permetta di vedere l’ affresco all’ interno del portico, poiché dalla<br />

strada si intravvede solamente.<br />

- 56 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />

SCHEDA AN 17<br />

Nome del bene Monumento ai Caduti<br />

Localizzazione : via Oltrefossa<br />

Epoca di Costruzione dopo il 1945<br />

Categoria : Manufatti di Vita Collettiva<br />

Tipologia : Monumento alla memoria<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Il monumento è costituito da una base quadrata con ai vertici<br />

degli elementi in pietra reggi catena, e una semplice colonna<br />

con capitello in stile corinzio sopra alla quale si trova una<br />

struttura metallica atta a sorreggere la forma <strong>della</strong> fiamma Sull’<br />

elemento di appoggio una lapide commemorativa.<br />

Proprietà pubblica<br />

Interesse Turistico il monumento con il forte valore simbolico<br />

vuole trasmettere al visitatore come queste terre abbiano servito<br />

la patria in occasione <strong>della</strong> vicenda bellica.<br />

Stato di conservazione mediocre poiché il manufatto necessita<br />

di manutenzioni e meriterebbe la sistemazione dello spazio<br />

adiacente.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via Oltrefossa , nella medesima località, è prevista anche la<br />

realizzazione di percorsi ciclopedonali dista dal percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona<br />

del Livenza circa 700m.<br />

Visibilità pubblica: alta<br />

Fruibilità pubblica: alta<br />

Cantierabilità : Si X No Non rilevata<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 3 ;<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

Pensando ad una sistemazione, con pavimentazione diversa dall’ asfalto dell’ area circostante, e a un<br />

miglioramento <strong>della</strong> base di appoggio e degli elementi dissuasori di protezione, sottolineare questa presenza<br />

quale testimonianza <strong>della</strong> partecipazione degli annonesi al conflitto mondiale, inserendo nella sistemazione anche<br />

la vicina fontana dando luogo ad uno spazio di sosta, in quanto di fronte alla Casa Gianotto.<br />

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TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />

SCHEDA AN 18<br />

Nome del bene Edificio<br />

Localizzazione : via Postumia<br />

Epoca di Costruzione inizio XX sec.<br />

Categoria : Edifici<br />

Tipologia : Edificio Rurale<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Edificio a pianta rettangolare inclinato rispetto all’ asse viario,<br />

sviluppato su tre livelli tutti abitativi, con annesso adiacente in<br />

linea anch’ esso a pianta rettangolare a due livelli. Tutto in<br />

mattoni faccia vista, compreso il camignolo con il “fogher” e le<br />

cornici sottogronda. I fori dell’ abitazione hanno forma ad arco<br />

ribassato con i mattoni messi di coltello. Particolare l’ annesso<br />

che al piano terra ha aperture ad arco e sopra le piccole finestre<br />

del granaio.<br />

Proprietà privata<br />

Interesse Turistico tipico esempio di casa rurale con dettagli<br />

costruttivi pregevoli, essendo un edificio legato al fondo un<br />

tempo di proprietà dei conti Frattina.<br />

Stato di conservazione L’ edificio è in un cattivo stato poichè<br />

necessita di un restauro radicale e di interventi di<br />

consolidamento oltre all’ eliminazione delle superfetazioni.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la storica via Postumia, S.P. 53, in località Faè, è<br />

raggiungibile anche dal percorso ciclopedonale in progetto. Si trova lungo il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong><br />

- Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza.<br />

Visibilità pubblica: media poiché dalla strada si intravvede a causa dell’ incolta vegetazione, che ne nasconde la<br />

parte bassa; oltre alla presenza di cartelli pubblicitari sulle facciate.<br />

Fruibilità pubblica: bassa in quanto di proprietà privata.<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

considerando anche l’ alta visibilità data dal tratto di strada nel quale si trova e dal fatto di essere di fronte ad una<br />

famosa e rinomata azienda <strong>vini</strong>cola, permetterebbe di valorizzare un elemento architettonico significativo per la<br />

storia del <strong>territorio</strong> Annonese, essendo un tipico edificio funzionale al fondo di proprietà <strong>della</strong> nobile famiglia<br />

Frattina.<br />

- 58 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />

SCHEDA AN 19<br />

Nome del bene Percorso Ambientale “Sorelle Amabile e<br />

Regina Carnelos”<br />

Localizzazione : via Oltrefossa<br />

Epoca di Costruzione Anni 80<br />

Categoria : Paesaggi<br />

Tipologia : Alberatura<br />

Caratteristiche principali<br />

Il percorso è stato realizzato sistemando la sede dei binari<br />

dismessi <strong>della</strong> vecchia ferrovia che collegava la linea<br />

Portogruaro - Treviso con S. Vito al Tagliamento. Sono state<br />

mantenute ed integrate le essenze arboree autoctone e<br />

mantenuto rialzato rispetto al piano campagna.<br />

Ha una notevole valenza ambientale perché mette in relazione<br />

tutta la parte ovest del Comune a partire dal Centro abitato.<br />

Proprietà pubblica<br />

Interesse Turistico il percorso è completamente avvolto da<br />

vegetazione, il fatto di essere rialzato permette di spaziare nella<br />

vista del paesaggio circostante .<br />

Stato di conservazione In buono stato, necessita di<br />

manutenzioni continue e di monitoraggi, oltre ad incrementare le<br />

essenze presenti, a e concluderne la sistemazione per il tratto<br />

mancante.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: ci si arriva continuando via IV Novembre per imboccare via Oltrefossa è<br />

accessibile dal percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza nel punto in cui il<br />

percorso rientra nel <strong>territorio</strong> comunale.<br />

Visibilità pubblica: alta, in quanto il fatto di essere rialzato rispetto al piano campagna e di avere una folta<br />

vegetazione lo pone in grande evidenza rispetto all’ intorno.<br />

Fruibilità pubblica: alta<br />

Cantierabilità: Si X No Non rilevata<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 3<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

il completamento <strong>della</strong> dismissione dei binari, ancora presenti in un piccolo tratto, e prolungando del percorso<br />

ciclopedonale, potrebbe definire un percorso tematico che mette in relazione questa emergenza ambientale con l’<br />

ambito agricolo di pregio che lo circonda oltre a essere un esempio di riutilizzo di queste infrastrutture dismesse.<br />

- 59 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />

SCHEDA AN 20<br />

Nome del bene Casa Tolfo<br />

Localizzazione : via Oltrefossa<br />

Epoca di Costruzione dopo il 1920<br />

Categoria : Edifici<br />

Tipologia : Edificio Rurale<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Edificio a pianta rettangolare con annesso rustico adiacente di<br />

pianta quadrata a formare il tipico impianto ad “L”. L’ edifico<br />

principale è sviluppato su tre livelli, di cui il terzo ha il tipico foro<br />

rettangolare piccolo sotto il foro principale che serviva per l’<br />

aerazione dei granai. L’ annesso con un doppio arco verso la<br />

casa è ancora utilizzato per il ricovero dei mezzi agricoli e la<br />

parte interna a stalla.<br />

Proprietà privata<br />

Interesse Turistico esempio di edilizia rurale non solo nella<br />

tipologia architettonica ma anche per la posizione rispetto al<br />

fondo, a cui è funzionale e alla rotazione rispetto alla strada di<br />

accesso. E’ circondato da un ambiente rurale di pregio.<br />

Stato di conservazione Lo stato è mediocre poiché il<br />

manufatto necessita di manutenzioni straordinarie e<br />

meriterebbe anche la sistemazione delle pertinenze scoperte.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto su una strada secondaria di servizio alle sole abitazioni sparse<br />

<strong>della</strong> campagna, non è servita da piste ciclabili definite, anche se le strade, proprio per il limitato traffico, sono<br />

tranquillamente fattibili in bici.<br />

Visibilità pubblica: bassa poiché dalla strada si vede con molta difficoltà sia per la rotazione dell’ edificio, che<br />

verso la strada mostra il lato minore, sia per la presenza di grandi alberi e di cespugli lungo il confine, si riesce ad<br />

averne una visione complessiva mettendo insieme molteplici punti di vista.<br />

Fruibilità pubblica: bassa in quanto proprietà privata<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2 ;<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

valorizzando l’ elemento architettonico nel suo complesso, considerando la bellezza e le qualità ambientali degli<br />

scenari dai quali è circondata, salvaguardare la testimonianza di un edificio rurale ove gli annessi, anche se<br />

parzialmente rimaneggiati, sono ancora funzionali al fondo.<br />

- 60 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />

SCHEDA AN 21<br />

Nome del bene Edificio<br />

Localizzazione : via Basso Faè<br />

Epoca di Costruzione 1962<br />

Categoria : Edifici<br />

Tipologia : Edificio Rurale<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Edificio a pianta rettangolare con annesso rustico adiacente di<br />

pianta rettangolare a formare il tipico impianto ad “L”. Le finestre<br />

del secondo piano presentano l’ apertura bassa tipica dei<br />

granai. L’ annesso aveva un porticato ora tamponato.<br />

Proprietà privata<br />

Interesse Turistico Esempio di edilizia rurale con la<br />

particolarità <strong>della</strong> posizione centrale rispetto al fondo,<br />

rappresentando una delle varianti che tali insediamenti hanno.<br />

Stato di conservazione L’ edificio è in cattive condizioni,<br />

necessita di un intervento di recupero e di una verifica per il<br />

consolidamento in particolare delle coperture.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto su una strada secondaria, che viene percorsa solo per accedere<br />

alle abitazioni che vi si affacciano, non è servita da piste ciclabili, anche se le strade, proprio per il limitato traffico,<br />

sono tranquillamente fattibili in bici.<br />

Visibilità pubblica: alta poiché dalla strada è possibile percepire l’ impianto dell’ edificio, nonostante la presenza<br />

di qualche cespuglio incolto e <strong>della</strong> vegetazione delle colture stesse.<br />

Fruibilità pubblica: bassa in quanto di proprietà privata<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

valorizzando e ripristinando i caratteri architettonici dell’ edificio ed inserendolo in un percorso secondario che ne<br />

esalti l’ originalità <strong>della</strong> posizione baricentrica rispetto al fondo, al fine ultimo di accrescere il grado di attrattività di<br />

tutto il <strong>territorio</strong> rurale.<br />

- 61 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />

SCHEDA AN 22<br />

Nome del bene Casa Camio<br />

Localizzazione : via Spadacenta n. 13-14<br />

Epoca di Costruzione tra il 1920 e il 1945<br />

Categoria : Immobili per servizi pubblici<br />

Tipologia : Edificio adibito a servizi<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Edificio a pianta rettangolare per la parte abitativa è adiacente a<br />

uno spazio più ampio di pianta quadrata nel quale venivano<br />

macinati i cereali e preparate le farine. All’ interno sono ancora<br />

presenti macchinari e disposizioni degli stessi come quando<br />

venivano utilizzati.<br />

Proprietà privata<br />

Interesse Turistico La tipicità <strong>della</strong> costruzione con abitazione<br />

attigua ai luoghi di lavoro e l’ originalità dei macchinari in esso<br />

contenuto potrebbero divenire uno spazio museale con spazi<br />

adibiti ai servizi sociali in senso ampio<br />

Stato di conservazione L’ edificio è in condizioni cattive,<br />

necessita di un intervento di recupero soprattutto in<br />

considerazione <strong>della</strong> riconversione d’ uso.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto su una strada attualmente secondaria, vi è comunque prevista<br />

una pista ciclabile.<br />

Visibilità pubblica: bassa poiché dalla strada è difficile da vedere in quanto nascosta da una folta vegetazione e<br />

dalla siepe sulla recinzione di confine .<br />

Fruibilità pubblica: attualmente bassa, ma in fase di riconversione potrà divenire media divenendo soggetto agli<br />

orari di apertura<br />

Cantierabilità: Si No X<br />

Non rilevata<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 4 ;<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

Recuperando gli spazi e i macchinari interni e dandogli una valenza museale, potrebbe divenire un esempio delle<br />

attività mulinare in alternativa ai mulini d’ acqua presenti nei territori limitrofi.<br />

- 62 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />

SCHEDA AN 23<br />

Nome del bene Casa Ravenna – Casa di Spadacenta<br />

Epoca di Costruzione XVIII sec. d.C.<br />

Localizzazione : via Giai<br />

Categoria : Edifici<br />

Tipologia : Villa<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Edificio a pianta rettangolare di cui viene snaturato l’ impianto a<br />

causa dell’ adiacenza su più lati di costruzioni accessorie.<br />

Si sviluppa su due piani più un secondo piano adibito a granaio<br />

con fonometrie piccole. Tipico dell’ architettura minore<br />

veneziana è il timpano con dentellature decorative, piccola<br />

cornice ad arco sopra il foro centrale dl piano primo.<br />

Ai lati e sul retro costruzioni adiacenti accessorie.<br />

Proprietà privata<br />

Interesse Turistico esempio di edificio signorile minore adibito<br />

ad abitazione di possidenti terrieri. Presenti in Annone dal 1743.<br />

Stato di conservazione L’ edificio è stato oggetto di un recente<br />

restauro ed è mantenuto in buone condizioni dai proprietari.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la S.P. 61 , di collegamento tra San Stino e Pramaggiore, è<br />

percorsa anche da piste ciclabili principali. Si trova lungo il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore<br />

<strong>della</strong> zona del Livenza.<br />

Visibilità pubblica: media poiché è visibile dalla strada purché ci si fermi o si rallenti l’ andamento in quanto<br />

arretrata rispetto alla strada e per la presenza di cancellate e di vegetazione.<br />

Fruibilità pubblica: bassa in quanto di proprietà privata<br />

Cantierabilità: Si No X<br />

Non rilevata<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

Valorizzerebbe i caratteri architettonici tipici di queste costruzioni e nel completamento del recupero delle strutture<br />

adiacenti sul retro, diventerebbe un significativo esempio di abitazione accorpata alle strutture necessarie alle<br />

attività del fondo per una lettura <strong>della</strong> storia di questo comune e in generale dell’ architettura rurale.<br />

- 63 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />

SCHEDA AN 24<br />

Nome del bene Chiesa Amici di San Pietro<br />

Localizzazione : via Giai<br />

Epoca di Costruzione 1946<br />

Categoria : Edifici Religiosi<br />

Tipologia : Chiesa<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Edificio a navata unica con abside semicircolare estradossata<br />

,con lesene e finti archi a tutto sesto nei fronti laterali con 5<br />

finestre ad arco e due rosoni all’ altezza del presbiterio. Nella<br />

facciata principale un rosone centrale e un decoro sotto gronda<br />

da piccoli archetti che si ripete su tutto il perimetro. Monofora<br />

campanaria sul retro <strong>della</strong> copertura.<br />

Sacrestia aggiunta sul fianco sinistro.<br />

Proprietà Ecclesiastica<br />

Interesse Turistico esempio di luogo di culto con la tipicità<br />

delle chiese minori, a servizio dei nuclei rurali sparsi nella<br />

campagna, che venivano realizzati in mattoni facciavista a unica<br />

navata.<br />

Stato di conservazione l’ edificio esternamente è mantenuto in<br />

buone condizioni, lo spazio circostante è in condizioni mediocri<br />

e di semiabbandono<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto in località Spadacenta, lungo la S.P. 61 , di collegamento tra<br />

San Stino e Pramaggiore, è percorsa anche da piste ciclabili principali, è posta lungo la strada del Vino<br />

Visibilità pubblica: media poiché dalla strada è maggiormente visibile arrivando da San Stino, mentre rimane un<br />

po’ nascosta la facciata principale arrivando dal centro per la presenza di un grande abete.<br />

Fruibilità pubblica: media in quanto si celebra una messa infrasettimanale in orari stabiliti nei mesi di<br />

luglio,agosto e settembre, può essere aperta su richiesta al parroco. 0422769025<br />

Cantierabilità: Si No X<br />

Non rilevata<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

La sistemazione degli spazi esterni, l’ eliminazione di strutture accessorie e di elementi che ne occludono la vista,<br />

permetterebbe di valorizzare le potenzialità di visita creando un piacevole “slargo” lungo un percorso già<br />

consolidato.<br />

- 64 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />

SCHEDA AN 25<br />

Nome del bene Bosco località Belfiore<br />

Localizzazione : Viale Stazione<br />

Epoca di Costruzione --<br />

Categoria : Paesaggi<br />

Tipologia : Bosco<br />

Caratteristiche principali<br />

L’ area è un relitto di bosco planiziale, infatti questi comuni<br />

erano ricoperti di selve. C’ è una prevalenza di querce in quanto<br />

la formazione forestale è quella del querco-carpinetum.<br />

Proprietà privata<br />

Interesse Turistico esempio di relitto di bosco planiziale,<br />

permette di immaginarsi come potevano essere questi luoghi e<br />

creano un forte contrasto con il terreno agricolo.<br />

Stato di conservazione sono aree molto vulnerabili e<br />

necessiterebbero di studi ambientali e monitoraggi per poi<br />

intervenire con azioni di vivificazione non solo <strong>della</strong> flora, ma<br />

anche <strong>della</strong> fauna, in generale è in uno stato mediocre.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto su una strada secondaria che può essere raggiunta da due punti<br />

opposti uscendo dalla strada principale via Belfiore, S.P. 60 , anche da viale Stazione, dista dalla strada del vino<br />

zona classica circa 700m ed è servita da percorsi ciclabili di progetto.<br />

Visibilità pubblica: alta dalla strada<br />

Fruibilità pubblica: bassa in quanto di proprietà privata<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 3<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

Inserendolo come tappa di un percorso tematico nel quale si possano vedere a “sistema” anche altri esempi simili<br />

per tipicità, in quanto rappresenta un relitto di bosco planiziale, a memoria di come fossero questi luoghi prima<br />

<strong>della</strong> loro antropizzazione.<br />

- 65 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE<br />

SCHEDA AN 26<br />

Nome del bene Bosco di via Stangada<br />

Localizzazione : via Stangada<br />

Epoca di Costruzione --<br />

Categoria : Paesaggi<br />

Tipologia : Bosco<br />

Caratteristiche principali<br />

L’area boschiva è costituita da un relitto di bosco planiziale,<br />

interrotta da una fascia coltivata di diversa proprietà e da una<br />

fascia di recente rimboscamento . C’ è una prevalenza di<br />

querce in quanto la formazione forestale è quella del quercocarpinetum.<br />

Proprietà privata<br />

Interesse Turistico esempio di recente rimboscamento vicino<br />

ad un relitto di bosco planiziale .<br />

Stato di conservazione alcuni esempi sono ancora funzionati,<br />

ma necessitano di monitoraggi delle acque continui, in generale<br />

lo stato è mediocre.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto su una strada secondaria che può essere raggiunta da due punti<br />

opposti, da via Carline lungo il confine con il comune di Pramaggiore e da via Polvaro provenendo da<br />

Spadacenta; si trova lungo il percorso “divino” di San Stino di Livenza.<br />

Visibilità pubblica: alta dalla strada in entrambi i sensi di marcia<br />

Fruibilità pubblica: bassa poiché anche se non c’ è nessuna recinzione che ne ostacola l’ ingresso , la<br />

presenza di cespugli e vegetazione incolta non lo rendono accessibile in modo sicuro.<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 3<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

Inserendolo come tappa di un percorso tematico nel quale si possano vedere a “sistema” anche altri esempi simili<br />

per tipicità, in quanto rappresenta un relitto di bosco planiziale e un esempio di rimboscamento, a memoria di<br />

come fossero questi luoghi prima <strong>della</strong> loro antropizzazione.<br />

- 66 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />

SCHEDA AN 27<br />

Nome del bene Casa Minuz<br />

Localizzazione : via Giai, n.50<br />

Epoca di Costruzione inizio XX sec.<br />

Categoria : Edifici<br />

Tipologia : Edificio Rurale<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Edificio a pianta rettangolare, sviluppato su due livelli abitativi,<br />

presenta un portico continuo sul fronte principale. A pianta<br />

rettangolare, su due livelli, è sviluppato in linea l’ adiacente<br />

annesso, che risulta più alto dell’abitazione; conserva le<br />

aperture ad arco del fienile al piano superiore. Sono presenti il<br />

camignolo con il “fogher” tipici <strong>della</strong> tradizione rurale.<br />

Proprietà privata<br />

Interesse Turistico tipico esempio di abitazione con elementi<br />

formali propri dell’ architettura rurale quali il portico, e<br />

testimonianza di residenza <strong>della</strong> famiglia Minuz, un tempo<br />

proprietaria, dedita all’ agricoltura nei numerosi possedimenti<br />

ma anche con ruoli pubblici nel comune stesso.<br />

Stato di conservazione l’ edificio è stato oggetto di restauro ed<br />

è in uno stato mediocre di conservazione.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la via Giai, S.P. 61, a ridosso del sottopasso ferroviario, è<br />

raggiungibile attraverso l’ accesso obbligato al fondo e deviando dalla carreggiata principale. Si trova lungo il<br />

percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza.<br />

Visibilità pubblica: medio - bassa poiché dalla strada si intravvede a causa del cambio di quota del sottopasso<br />

ferroviario; si riesce a vederlo entrando nella strada di servizio al fondo.<br />

Fruibilità pubblica: bassa in quanto di proprietà privata.<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

la valorizzazione dell’ elemento architettonico significativo per la storia del <strong>territorio</strong> Annonese salvaguarderebbe<br />

un tipico edificio funzionale al fondo un tempo di proprietà <strong>della</strong> storica famiglia Minuz.<br />

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TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />

SCHEDA AN 28<br />

Nome del bene Filare di via Polvaro<br />

Localizzazione : via Polvaro<br />

Epoca di Costruzione --<br />

Categoria : Paesaggi<br />

Tipologia : Alberatura<br />

Caratteristiche principali<br />

Doppio filare di pioppi cipressini tipicamente affiancati alla<br />

strada, uno proprio sul ciglio <strong>della</strong> carreggiata , l’ altro dopo una<br />

scolina per la raccolta dell’ acqua.<br />

Proprietà pubblica<br />

Interesse Turistico esempio di come venivano evidenziate le<br />

strade di accesso alle abitazioni isolate rispetto alla vasta e<br />

ampia campagna.<br />

Stato di conservazione necessità di monitoraggi per poi<br />

intervenire con azioni di eventuali eliminazioni e successive<br />

piantumazioni, in generale in stato mediocre.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto su una strada secondaria ed è servita da percorsi ciclabili<br />

principali, è un tratto del percorso “divino” di San Stino di Livenza.<br />

Visibilità pubblica: alta<br />

Fruibilità pubblica: alta<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 3<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

divenendo un percorso privilegiato e da scoprire, non solo come ambiente naturalistico, ma anche per la cantina<br />

agricola a cui si giunge; inoltre essendo testimonianza di come un tempo, quanto non c’erano i cartelli segnaletici,<br />

questo fosse un segnale riconoscibile, anche da lontano , <strong>della</strong> presenza di un accesso ad una dimora signorile.<br />

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TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE<br />

SCHEDA AN 29<br />

Nome del bene Chiesa di San Giuseppe Artigiano<br />

Localizzazione : via Fosson<br />

Epoca di Costruzione 1947<br />

Categoria : Edifici Religiosi<br />

Tipologia : Chiesa<br />

Caratteristiche principali<br />

Edificio a navata unica con transetto e una piccola sacrestia<br />

aggiunta successivamente. Lesene e finti archi a tutto sesto nei<br />

fronti laterali, mentre la facciata principale è rinforzata da lesene<br />

d’ angolo che terminano in un timpano caratterizzato da<br />

elementi decorativi in mattoni faccia vista. Monofora campanaria<br />

eretta sul muro di sinistra del transetto.<br />

Proprietà Ecclesiastica<br />

Interesse Turistico esempio di luogo di culto con la tipicità<br />

delle chiese minori, a servizio dei nuclei rurali sparsi nella<br />

campagna, che venivano realizzati in mattoni facciavista.<br />

Stato di conservazione L’ edificio esternamente è mantenuto<br />

in buone condizioni, lo spazio circostante è in condizioni<br />

mediocri anche se non c’è una delimitazione evidente tra<br />

sagrato e parcheggio adiacente.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto in località di Giai lungo la S.P. 61 , di collegamento tra San<br />

Stino e Pramaggiore, è percorsa anche da piste ciclabili principali, posta sulla <strong>Strada</strong> del Vino zona Livenza.<br />

Visibilità pubblica: alta essendo visibile dalla strada in entrambe le direzioni<br />

Fruibilità pubblica: media essendo aperta durante la funzione domenicale e su richiesta al parroco 0422769025<br />

Cantierabilità: Si No X<br />

Non rilevata<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

Permetterebbe la valorizzazione di un edificio che testimonia la storia culturale e religiosa dei borghi minori e,<br />

avendo uno spazio attiguo notevole, potrebbe diventare un punto di sosta e di stallo per le macchine privilegiato<br />

dal quale intraprendere i percorsi ciclabili.<br />

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TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />

SCHEDA AN 30<br />

Nome del bene Tenuta Polvaro<br />

Localizzazione : via Polvaro<br />

Epoca di Costruzione XIX sec.d.C.<br />

Categoria : Edifici<br />

Tipologia : Villa<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Villa a pianta rettangolare su tre piani, con annesso rustico<br />

anch’ esso rettangolare in linea con forometrie ad arco sui due<br />

livelli. E’ un’ imitazione delle costruzioni veneziane del tardo<br />

‘600, come si può vedere anche dalle fonometrie <strong>della</strong> chiesetta<br />

attigua. Altri rustici per abitazione ed edifici adibiti un tempo a<br />

stalla insieme all’ fabbricato principale creano una specie di<br />

corte chiusa.<br />

Proprietà privata<br />

Interesse Turistico La tipicità <strong>della</strong> costruzione e l’ esempio di<br />

riconversione di tali edifici sempre funzionali alle attività<br />

agricole, ma al passo con i tempi, oltre alla piacevolezza del<br />

contesto ambientale, lo rende un luogo di pregio.<br />

Stato di conservazione l’ edificio è in condizioni cattivomediocri,<br />

necessita di un intervento di recupero conservativo,<br />

soprattutto per quelle parti che non vengono utilizzate.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto su una strada attualmente secondaria, è percorsa da una pista<br />

ciclabile primaria e vi insiste il percorso “divino” di Santo Stino di Livenza.<br />

Visibilità pubblica: bassa poiché dalla strada è difficile da vedere in quanto nascosta da una folta siepe sulla<br />

recinzione di confine, esternamente si vede il retro del complesso edilizio.<br />

Fruibilità pubblica: attualmente bassa in quanto proprietà privata, media solo per gli spazi esterni e qualche<br />

cantina, oltre ai punti vendita negli orari di apertura.<br />

Cantierabilità: Si X No Non rilevata<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

La valorizzazione di tutto il complesso edilizio architettonico e non meno importante dell’ impianto viti<strong>vini</strong>colo,<br />

salvaguarderebbe un tipico esempio di architetture rurali “autosufficienti” fornendo al visitatore l’ immagine di un’<br />

azienda che si è evoluta con i tempi.<br />

- 70 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />

SCHEDA AN 31<br />

Nome del bene Cà Bianca<br />

Localizzazione : via Baratta<br />

Epoca di Costruzione XIX sec. d. C.<br />

Categoria : Edifici<br />

Tipologia : Edificio Rurale<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Casa colonica a pianta rettangolare su tre piani, con porticato<br />

al piano terra, annesso rustico a pianta quadrata a formare il<br />

tipico impianto ad “L”. Il porticato dell’ annesso è stato<br />

tamponato.<br />

Proprietà privata<br />

Interesse Turistico L’ edificio è un esempio delle case rurali<br />

venete con il portico, posto sul lato nella casa vicino al portico<br />

dell’annesso a testimonianza di come tale spazio fosse<br />

utilizzato anche per le attività lavorative .<br />

Stato di conservazione l’ edificio è in condizioni cattive,<br />

necessita di un intervento di recupero integrale e di<br />

consolidamento.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto all’ incrocio tra via Giai di Pracurte e via Baratta, è raggiungibile<br />

anche in bici per la presenza di piste ciclabili principali e di progetto, si trova lungo il percorso “divino” di Santo<br />

Stino di Livenza.<br />

Visibilità pubblica: bassa da via Baratta si intravvede il retro a causa di arbusti e vegetazione incolta, da via Giai<br />

di Pracurte si vede il fronte in quanto eccetto qualche albero davanti alla casa c’ è un ampio spazio a verde; alta<br />

in quanto il punto di vista migliore è comunque dalla strada sterrata privata accessibile con un percorso ciclabile<br />

principale.<br />

Fruibilità pubblica: bassa<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

Valorizzandone i tipici caratteri architettonici e l’ adiacente spazio esterno, diventerebbe una testimonianza delle<br />

costruzioni rurali e potrebbe fare “sistema” con altre strutture presenti per tipicità inserendosi inoltre in un<br />

ambiente viti<strong>vini</strong>colo e agreste di pregio.<br />

- 71 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />

SCHEDA AN 32<br />

Nome del bene Cà Baratta<br />

Localizzazione : via <strong>Strada</strong>tta<br />

Epoca di Costruzione XIX sec. d. C.<br />

Categoria : Edifici<br />

Tipologia : Edificio Rurale<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Casa colonica a pianta rettangolare sviluppata su due piani,<br />

originariamente era in una piccola parte adibita ad abitazione il<br />

resto a stalla e granaio. L’ adiacente annesso a pianta quadrata<br />

con porticato è più recente ed è stato spesso rimaneggiato.<br />

Proprietà privata<br />

Interesse Turistico L’ edificio è un esempio delle case rurali<br />

venete dove l’ abitazione serviva solo per dormire , mentre gli<br />

spazi maggiori venivano destinati alle attività rurali.<br />

Stato di conservazione l’ edificio è in condizioni cattive,<br />

necessita di un intervento di recupero integrale e di<br />

consolidamento.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: vi si accede, in bicicletta, da una strada privata sterrata.<br />

Visibilità pubblica: alta poiché è visibile sia dalla strada che dai percorsi ciclabili principali ed alternativi<br />

Fruibilità pubblica: bassa in quanto proprietà privata ed anche pericolante.<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

rappresentando con le proprie caratteristiche architettoniche , che la differenziano dalle altre costruzioni vicine, un<br />

esempio originale di cara rurale, dove lo spazio abitativo è molto limitato, mentre quello necessario alle attività di<br />

supporto all’ agricoltura o all’ allevamento è predominante, a testimonianza <strong>della</strong> vita rurale in questi luoghi.<br />

- 72 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />

SCHEDA AN 33<br />

Nome del bene Casa Zuin<br />

Localizzazione : via <strong>Strada</strong>tta<br />

Epoca di Costruzione inizio XX sec. d. C.<br />

Categoria : Edifici<br />

Tipologia : Edificio Rurale<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Casa colonica a pianta rettangolare sviluppata su tre piani,<br />

annesso a pianta quadrata con porticato a costituire il tipico<br />

impianto ad “L”. l’ immobile principale ha al piano terra il tipico<br />

portico, mentre nell’ annesso e aperture del granaio sono ad<br />

arco.<br />

Proprietà privata<br />

Interesse Turistico L’ edificio è un esempio delle case rurali<br />

venete ,con elementi tipici facilmente riconoscibili.<br />

Stato di conservazione l’ edificio è in condizioni cattive,<br />

necessita di un intervento di recupero integrale e di<br />

consolidamento.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: vi si accede, in bicicletta, da una strada privata sterrata.<br />

Visibilità pubblica: alta poiché visibile dalla strada e dai percorsi ciclabili alternativi<br />

Fruibilità pubblica: bassa in quanto proprietà privata<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

Valorizzandone i tipici caratteri architettonici e l’ adiacente spazio esterno, diventerebbe una testimonianza delle<br />

costruzioni rurali e potrebbe fare “sistema” con altre strutture presenti per tipicità inserendosi inoltre in un<br />

ambiente viti<strong>vini</strong>colo e agreste di pregio.<br />

- 73 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE VENETO<br />

SCHEDA AN 34<br />

Nome del bene FONTANE<br />

Localizzazione : via Monsignor Zovatto<br />

Epoca di Costruzione -<br />

Categoria : Manufatti di vita collettiva<br />

Tipologia : Fontana<br />

Caratteristiche principali<br />

La fontana è costituita da un semplice tubo metallico che lascia<br />

cadere l’ acqua all’ interno di un anello di cemento intorno al<br />

quale è stato realizzato un getto con cordolo di contenimento. L’<br />

acqua è di risorgiva e scorre abbondante; molti esempi, almeno<br />

dieci, con forme diversificate si trovano disseminati nel comune.<br />

Viene utilizzato attualmente solo ad uso agricolo, poiché le<br />

acque non vengono monitorate<br />

Proprietà pubblica<br />

Interesse Turistico esempio di quale fosse un tempo, anche<br />

dopo la seconda guerra, il sistema di approvvigionamento<br />

idrico, lo spazio intorno lascia pensare a come fossero anche<br />

luoghi di ritrovo.<br />

Stato di conservazione necessitano, in genere, di interventi<br />

conservativi e un piano di manutenzione, in alcuni casi del<br />

rifacimento dello spazio intorno e sicuramente di un<br />

monitoraggio delle acque; in generale in stato mediocre.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la S.P. 60, di collegamento tra la frazione di Loncon e la<br />

frazione di Belfiore a Pramaggiore, è visibile anche dalla pista ciclabile di progetto, così come lungo la strada del<br />

vino <strong>della</strong> zona classica.<br />

Visibilità pubblica: alta<br />

Fruibilità pubblica: alta<br />

Cantierabilità: Si No X<br />

Non rilevata<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 3<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

l’ eventuale monitoraggio delle acque di risorgiva, abbondantemente presenti, oltre alla sistemazione degli ambiti<br />

di pertinenza <strong>della</strong> fontana stessa, potrebbe ridare a questi manufatti la loro funzione di ritrovo e di<br />

approvvigionamento idrico, anche per il visitatore di passaggio, vista anche la quantità di manufatti disseminati<br />

nel <strong>territorio</strong> .<br />

- 74 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE<br />

SCHEDA AN 35<br />

Nome del bene Chiesa di San Osvaldo<br />

Localizzazioni : via Paludi<br />

Epoca di Costruzione 1950<br />

Categoria : Edifici Religiosi<br />

Tipologia : Chiesa<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Edificio a navata unica con abside estradossata. Sorta su<br />

precedente edificio del 1687 totalmente demolito. La facciata è<br />

caratterizzata da un’ apertura ad arco a tutt’ altezza. Torre<br />

campanaria separata<br />

Proprietà Ecclesiastica<br />

Interesse Turistico esempio di luogo di culto con la tipicità<br />

delle chiese realizzate negli anni ‘50, a servizio dei nuclei rurali<br />

sparsi nella campagna.<br />

Stato di conservazione l’ edificio esternamente è mantenuto in<br />

buone condizioni, lo spazio circostante è in condizioni mediocri .<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto nella località di Loncon lungo la S.P. 60 , di collegamento tra<br />

San Stino e Pramaggiore, è percorsa anche da piste ciclabili principali, posta sulla <strong>Strada</strong> del Vino zona<br />

Classica.<br />

Visibilità pubblica: alta poiché visibile dalla strada in entrambe le direzioni<br />

Fruibilità pubblica: media in quanto è aperta durante la funzione domenicale e su richiesta al parroco.<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

in quanto testimonianza <strong>della</strong> storia culturale e religiosa <strong>della</strong> frazione di Loncon, nella memoria storica per cui<br />

questi luoghi, oltre la chiesa originariamente edificata alla fine del ‘600, erano paludi liberate dalle acque tra il<br />

1920 e il 1940.<br />

- 75 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI ANNONE<br />

SCHEDA AN 36<br />

Nome del bene Idrovora San Osvaldo<br />

Localizzazione : via Idrovora<br />

Epoca di Costruzione 1920 circa<br />

Categoria : Manufatti Idraulici<br />

Tipologia : Idrovora<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Edificio a pianta rettangolare con funzioni di pompaggio rete<br />

fluviale per deflussi controllati ed irrigazione,posto poco prima di<br />

dove il canale Melonetto confluisce nel canale Fosson.<br />

Edifico in pietra faccia vista con connotazioni funzionali all’<br />

esercizio del manufatto<br />

Proprietà Consorzio Bonifica<br />

Interesse Turistico esempio di manufatto ingegneristico a<br />

sevizio delle opere di bonifica<br />

Stato di conservazione l’ edificio esternamente è mantenuto in<br />

buone condizioni, lo spazio circostante è in condizioni mediocri .<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: accessibile dalle viabilità secondarie interpoderali.<br />

Visibilità pubblica: alta poiché visibile dalla strada di accesso<br />

Fruibilità pubblica: bassa in quanto non vi si accede.<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

facendo “sistema” con altri esempi esistenti per tipicità in quanto testimonianza delle costruzioni ingegneristiche a<br />

servizio delle opere di bonifica, inserendoli come tappe lungo i percorsi realizzati o realizzabili lungo gli argini.<br />

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5.3.1 Individuazione cartografica su Carta Tecnica Regionale degli elementi<br />

rilevati.<br />

Il Comune di Pramaggiore (1:25.000)<br />

- 77 -


- 78 -<br />

COMUNE DI PRAMAGGIORE


5.3.2 Schede delle categorie di beni e paesaggi del Comune di Pramaggiore<br />

- 79 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />

SCHEDA PR01<br />

Nome del bene Casa Bellotto<br />

Localizzazione : via Salvarolo, n.20<br />

Epoca di Costruzione XIX sec. d.C.<br />

Categoria : Edifici<br />

Tipologia : Edificio Rurale<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

L'edificio è a pianta rettangolare, su tre piani, con annesso di<br />

pianta quadrata, accorpato all’ edificio principale formando un<br />

impianto a L, con copertura a spiovente a proseguimento <strong>della</strong><br />

pendenza del fabbricato principale.<br />

La facciata dell’ edificio residenziale presenta un piccolo<br />

balconcino sorretto da mensole sopra l’ ingresso principale.<br />

Particolarità delle fonometrie sulla facciata dell’ annesso, sia per<br />

la parte porticata al piano terra che per la parte del fienile.<br />

Proprietà Privata<br />

Interesse Turistico Edificio tipico rurale la cui architettura<br />

assume un aspetto significativo per la lettura <strong>della</strong> storia di<br />

questi luoghi, essendo parte a residenza e parte funzionale al<br />

fondo di pertinenza.<br />

Stato di conservazione Ristrutturata negli anni ’90 si presenta<br />

in uno stato mediocre.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la strada SP 64 è facilmente accessibile sia in auto che in<br />

bici in quanto sulla strada è prevista la creazione di una pista ciclabile, dista dal percorso “divino” di Pramaggiore<br />

circa 400m .<br />

Visibilità pubblica: bassa dall’ esterno limitatamente alle difficoltà di sosta di fronte alla facciata principale e alla<br />

presenza di arbusti, mentre è media lateralmente dal sagrato <strong>della</strong> chiesa di Salvarolo.<br />

Fruibilità pubblica: bassa in quanto di proprietà privata<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2 ;<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

Valorizzando gli spazi di sosta lungo la strada sul quale si affaccia consentire una maggiore visibilità<br />

rappresentando un esempio di residenza rurale.<br />

- 80 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />

SCHEDA PR 02<br />

Nome del bene Casa Porcia<br />

Localizzazione : via Salvarolo<br />

Epoca di Costruzione inizio ‘900.<br />

Categoria : Edifici<br />

Tipologia : Edificio Rurale<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

L'edificio è a pianta rettangolare, su tre piani, con annesso<br />

rustico in linea accorpato all’ edificio principale e sviluppato su<br />

due livelli, totalmente in mattoni faccia vista .<br />

Rimaneggiato nel tempo per esigenze funzionali ed anche<br />

ampliato l’ annesso che nella parte originale ha le aperture del<br />

fienile tipicamente ad arco.<br />

Proprietà Privata<br />

Interesse Turistico Edificio tipico rurale inserito in un contesto<br />

agricolo di pregio, in posizione dominante rispetto al fondo<br />

rappresenta un esempio del sistema insediativo rurale.<br />

Stato di conservazione Non utilizzato necessita di radicale<br />

intervento di restauro globale, si presenta in un cattivo stato.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: edificio isolato accessibile dalla SP 64, anche in bici in quanto sulla<br />

strada è prevista la creazione di una pista ciclabile in un contesto naturalistico di pregio, sul retro del nucleo di<br />

Salvarolo.<br />

Visibilità pubblica: alta dalla strada sterrata<br />

campagna attigua, dai percorsi principali ed abituali è bassa.<br />

alla quale però si accede esclusivamente per andare nella<br />

Fruibilità pubblica: bassa in quanto di proprietà privata e attualmente pericolante<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2 ;<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

valorizzando i caratteri architettonici dell’ edificio e inserendolo in un percorso secondario si potrà cogliere il<br />

sistema insediativo rurale tipico considerando anche l’ impatto paesaggistico di pregio nel quale è inserito.<br />

- 81 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />

SCHEDA PR 03<br />

Nome del bene Chiesa di San Giacomo<br />

Localizzazione : via Salvarolo<br />

Epoca di Costruzione impianto originario XI sec.,<br />

ristrutturata/ricostruita nel XVI sec.<br />

Categoria : Edifici Religiosi<br />

Tipologia : Chiesa<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

L'edificio è a pianta rettangolare, su unica navata con abside<br />

estradossato e torre campanaria incorporata .<br />

Realizzata in mattoni faccia vista di impronta romanica.<br />

All’ interno tracce di affreschi nella zona presbiteriale,<br />

rappresentanti i simboli dei quattro Evenagelisti ed un plastico<br />

crocifisso ligneo del XVII sec.<br />

Proprietà Ecclesiastica<br />

Interesse Turistico Edificio medioevale di pregio è<br />

testimonianza <strong>della</strong> storia anche religiosa di questa frazione<br />

dalle antiche origini, e rimane l’ unico elemento ancora<br />

esistente.<br />

Stato di conservazione Recentemente oggetto di restauro<br />

nelle strutture e nelle opere interne si presenta in uno stato di<br />

conservazione buono.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: edificio in località Salvarolo prospiciente alla SP 64 in cui è prevista la<br />

creazione di una pista ciclabile, dista dal percorso “divino” di Pramaggiore circa 600m .<br />

Visibilità pubblica: alta dalla viabilità principale e dal sagrato poiché visibile nella sua totalità<br />

Fruibilità pubblica: media essendo aperta solo la domenica per la messa delle 9.30 e su richiesta al parroco<br />

0421799722<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2 ;<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

Attraverso la sistemazione del sagrato, sia frontalmente che lungo la facciata laterale, fare “rete” con le altre<br />

strutture esistenti nel <strong>territorio</strong> per vicinanza, ad esempio con la chiesa <strong>della</strong> Madonna <strong>della</strong> Salute, a<br />

testimonianza <strong>della</strong> storia religiosa di questi borghi rurali nei quali, prima di altri “servizi”, sorgevano i luoghi di<br />

culto.<br />

- 82 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />

SCHEDA PR 04<br />

Nome del bene Fiume Loncon<br />

Localizzazione : via Salvarolo<br />

Epoca di Costruzione<br />

Categoria : Paesaggi<br />

Tipologia : Fiume<br />

Caratteristiche principali<br />

Fiume di risorgiva, ha la sua origine dal torrente Cosa in<br />

provincia di Pordenone, fino a confluire con il fiume Lemene a<br />

10 Km dall’ Adriatico. Lungo il suo corso si sono insediati molti<br />

poderi, il più antico a Salvarolo, per poi far funzionare 5 mulini in<br />

questo <strong>territorio</strong>. Le sponde sono a tratti ricoperte di siepi<br />

ripariali e da argini regolarmente sfalciati.<br />

Proprietà Demaniale<br />

Interesse Turistico Il tratto con siepi riparali ricorda l’ aspetto<br />

originale del fiume e nel punto specifico è testimonianza anche<br />

storica del Castello di Salvarolo ormai scomparso .<br />

Stato di conservazione Le sponde mantengono l’ aspetto<br />

naturale, necessitando delle opere di pulizia degli argini<br />

consone ai corsi d’acqua di questa zona; in generale mediocre.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: raggiungibile dalla SP 64 in cui è prevista la creazione di una pista<br />

ciclabile, dista dal percorso “divino” di Pramaggiore oltre 600m.<br />

Visibilità pubblica: alta<br />

Fruibilità pubblica: alta in generale nel <strong>territorio</strong> comunale, nello specifico di questo punto attraverso un<br />

percorso secondario.<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 3 ;<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

Creando una segnaletica esplicativa relativa alla storia e ai manufatti che in questo particolare tratto del fiume<br />

Loncon esistevano, si potrebbe dare a tutta la località di Salvarolo una identificazione più forte e soprattutto una<br />

rivalutazione delle mutazioni storiche dei borghi una volta importanti e poi abbandonati; l’ esistenza nei secoli<br />

passati di un castello in queste terre non è neppure immaginabile.<br />

- 83 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />

SCHEDA PR 05<br />

Nome del bene Edificio<br />

Localizzazione : via Prabedoi<br />

Epoca di Costruzione tra il 1920/1945<br />

Categoria : Edifici<br />

Tipologia : Edificio Rurale<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

L'edificio è a pianta rettangolare con il classico “fogher” atto a<br />

contenere il caminetto, da quale si innalza il fumaiolo. Tutto in<br />

mattoni faccia vista e dettagli di posa in corrispondenza dei fori<br />

tipici di queste costruzioni. Le dimensioni sono molto contenute<br />

ed è priva di stalla.<br />

Proprietà Privata<br />

Interesse Turistico Situato poco distante dalla Chiesa di<br />

Salvarolo è testimonianza delle abitazioni rurali povere.<br />

Stato di conservazione Cattivo tanto da richiedere un restauro<br />

radicale e un consolidamento strutturale.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la strada di collegamento tra Salvarolo e il nucleo abitato di<br />

Prabedoi, dista dal percorso “divino” di Pramaggiore un chilometro.<br />

Visibilità pubblica: alta poiché è facilmente visibile provenendo da Salvarolo, un po’ ostruita la vista dalla<br />

presenza di arbusti provenendo in direzione contraria da Prabedoi.<br />

Fruibilità pubblica: bassa in quanto proprietà privata e attualmente pericolante.<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2 ;<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

considerando la visibilità dell’ immobile permetterebbe la valorizzazione dell’ elemento architettonico come<br />

testimonianza <strong>della</strong> vita rurale ed esempio di abitazione povera, di braccianti, inserendolo lungo percorsi<br />

secondari alternativi.<br />

- 84 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />

SCHEDA PR 06<br />

Nome del bene Edificio<br />

Localizzazione : via Prabedoi, n.22<br />

Epoca di Costruzione prima metà del XIX sec. d.C.<br />

Categoria : Edifici<br />

Tipologia : Edificio Rurale<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

L'edificio è a pianta rettangolare con stalla attaccata al fianco in<br />

linea rientrante, sviluppato su due piani. Particolare l’ingresso<br />

arretrato con apertura ad arco. La parte interna, rivolta verso il<br />

fondo è quella maggiormente caratterizzata dalle attività<br />

agricole che si svolgevano nel fondo stesso. Appare fortemente<br />

rimaneggiato.<br />

Proprietà Privata<br />

Interesse Turistico Testimonianza del nucleo abitato originale,<br />

nella tipicità <strong>della</strong> posizione attestata sulla strada e di spalle al<br />

fondo.<br />

Stato di conservazione Restauro recente di una porzione del<br />

fabbricato, compromessa da problemi di umidità e di<br />

isolamento, l’altra parte necessita di restauro radicale,<br />

complessivamente cattivo.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la via Prabedoi, SP 64, delimita la sede stradale, è<br />

facilmente accessibile sia in auto che in bici, dista dal percorso “divino” di Pramaggiore un chilometro e cento<br />

metri.<br />

Visibilità pubblica: alta dalla strada proveniente da Salvarolo.<br />

Fruibilità pubblica: bassa in quanto proprietà privata<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

Fare “rete” con le altre strutture esistenti nel <strong>territorio</strong> per vicinanza, ad esempio con le preesistenze di Salvarolo<br />

e di Prabedoi come testimonianza <strong>della</strong> vita rurale, attraverso percorsi ciclabili alternativi, ripristinando i caratteri<br />

architettonici dell’ edificio e delle sue adiacenze si potrà valorizzare l’ intero impianto che nella sua unicità si<br />

sviluppa lungo una strada storicamente molto utilizzata.<br />

- 85 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />

SCHEDA PR 07<br />

Nome del bene Capitello di San’ Antonio<br />

Localizzazione : via Prabedoi – via Leopardi<br />

Epoca di Costruzione dopo il 1945<br />

Categoria : Manufatti Religiosi<br />

Tipologia : Capitello votivo<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Capitello a pianta triangolare, in mattoni faccia vista e copertura<br />

in coppi, aperture su ogni lato ad arco. E’ stato recentemente<br />

ricostruito in quanto la posizione originale era d’ ostacolo alla<br />

nuova sistemazione delle aiuole spartitraffico che sono state<br />

modificate per la messa in sicurezza dell’ incrocio. La pianta<br />

triangolare è la risposta migliore alla posizione centrale rispetto<br />

agli assi di percorrenza, poiché si mostra sempre di fronte, non<br />

ha retri.<br />

Proprietà pubblica<br />

Interesse Turistico Testimonianza <strong>della</strong> funzione di coesione<br />

collettiva nei momenti di preghiera e <strong>della</strong> storia religiosa del<br />

borgo di Prabedoi.<br />

Stato di conservazione Buone condizioni del manufatto che<br />

però rimane isolato e difficilmente raggiungibile dalla strada.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto all’ intersezione tra la via Prabedoi e una viabilità secondaria di<br />

raccordo con Salvarolo, trova la sua collocazione dentro ad un’ aiuola spartitraffico, dista dal percorso “divino” di<br />

Pramaggiore 800 metri.<br />

Visibilità pubblica: alta da tutte le direzioni vista la collocazione al centro dell’incrocio stradale.<br />

Fruibilità pubblica: alta<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 3 ;<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

L’ eventuale sistemazione <strong>della</strong> parte che circonda il capitello e l’ individuazione di un chiaro punto d’ accesso,<br />

considerando che si trova in un’ aiuola spartitraffico, aumenterebbe la fruizione dello stesso anche per il visitatore<br />

di passaggio attraverso percorsi secondari.<br />

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TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />

SCHEDA PR 08<br />

Nome del bene Chiesa Madonna Della Salute<br />

Localizzazione : via Roma<br />

Epoca di Costruzione XVI sec. d.C.<br />

Categoria : Edifici Religiosi<br />

Tipologia : Chiesa<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Impianto a navata unica, la parte originaria corrisponde a quella<br />

del coro più bassa, mentre la parte con il portone di ingresso è<br />

più recente. Lineare e priva di decorazioni nelle facciate, se non<br />

per il rilevo dell’arco del portone principale e le cornici <strong>della</strong><br />

copertura, mantiene la sua semplicità anche all’ interno.<br />

Proprietà Ecclesiastica<br />

Interesse Turistico Testimonianza <strong>della</strong> funzione di coesione<br />

collettiva del nucleo abitato adiacente, che originariamente ha<br />

fatto edificare tale edificio per devozione alla Madonna dopo<br />

episodi di peste.<br />

Stato di conservazione Pessime condizioni del manufatto in<br />

particolare <strong>della</strong> copertura, che necessita anche di interventi<br />

strutturali .<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via Roma, strada SP 64, e lungo il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini<br />

D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza, servita anche da percorsi ciclabili principali.<br />

Visibilità pubblica: alta poiché visibile da tutte le direzioni<br />

Fruibilità pubblica: bassa – attualmente in agibile –<br />

Cantierabilità: Si No X<br />

Non rilevata<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

Attraverso il recupero e la messa in sicurezza dell’edificio, nonché alla sistemazione dello spazio di intorno, fare<br />

“rete” con le altre strutture esistenti nel <strong>territorio</strong> per vicinanza, ad esempio con la chiesa di San Giacomo di<br />

Salvarolo, a testimonianza dell’importanza storica di queste emergenze architettoniche nella formazione e<br />

coesione sociale delle comunità locale.<br />

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TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />

SCHEDA PR 09<br />

Nome del bene Edificio<br />

Localizzazione : via Roma<br />

Epoca di Costruzione 1926<br />

Categoria : Edifici<br />

Tipologia : Villa<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Edifico a pianta rettangolare, realizzato su tre piani in mattoni<br />

faccia vista, ha la particolarità <strong>della</strong> facciata principale dove la<br />

porzione centrale <strong>della</strong> copertura, corrispondente all’ ingresso,<br />

è più alta con due fori circolari. Questa porzione centrale <strong>della</strong><br />

facciata è leggermente sporgente con fori ad arco e un piccolo<br />

poggiolo sopra alla porta di ingresso.<br />

L’ annesso a due livelli rimane in linea con l’ edifico principale<br />

presenta le tipiche aperture al arco al livello superiore del fienile.<br />

Proprietà Privata<br />

Interesse Turistico Esempio di abitazione signorile.<br />

Stato di conservazione Recentemente restaurata e mantenuta<br />

in ottime condizioni.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via Roma, strada SP 64, e lungo il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini<br />

D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza, servita anche da percorsi ciclabili principali.<br />

Visibilità pubblica: media, poiché vista la mole dell’ edifico è visibile da tutte le direzioni, ma è circondato da<br />

vegetazione che parzialmente ne occlude la vista .<br />

Fruibilità pubblica: bassa in quanto proprietà privata.<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

Offrendo un esempio di architettura alternativa alle altre strutture esistenti per originalità ed essendo una<br />

costruzione signorile di inizio secolo, con adiacente annesso rustico dai tipici caratteri architettonici rurali diventa<br />

testimonianza di come ad inizio secolo ci fosse la tendenza di distinguere notevolmente i caratteri <strong>della</strong> parte<br />

abitativa mantendo invece la tipicità nella parte degli annessi.<br />

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TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />

SCHEDA PR 10<br />

Nome del bene Oratorio di San Francesco<br />

Localizzazione : via Roma, n. 108<br />

Epoca di Costruzione XV sec. d.C.<br />

Categoria : Edifici Religiosi<br />

Tipologia : Oratorio<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Pianta rettangolare, con una parte sul retro più bassa.<br />

Le facciate sono molto semplici, si evidenziano il timpano<br />

principale con sottostante rosone e l’ architrave in rilievo del<br />

portone di ingresso.<br />

Sopra al timpano una piccola monofora campanaria.<br />

Proprietà Privata<br />

Interesse Turistico Tipico esempio oratorio patrizio annesso<br />

alla villa, testimonia storia religiosa delle famiglie patrizie e delle<br />

popolazioni rurali in genere.<br />

Stato di conservazione Recentemente restaurata e mantenuta<br />

in ottime condizioni.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via Roma, strada SP 64, e lungo il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini<br />

D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza, servita anche da percorsi ciclabili principali.<br />

Visibilità pubblica: alta poiché visibile da tutte le direzioni, anche dalla viabilità minore.<br />

Fruibilità pubblica: media in quanto aperta nei mesi di ottobre e maggio per i rosari mariani e su richiesta al<br />

parroco 0421799722<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

valorizzando l’ elemento architettonico si da testimonianza al visitatore di come questi impianti residenziali<br />

avessero all’ interno dell’ insediamento tutto quanto servisse alla vita quotidiana di questi luoghi, oltre alla<br />

pregevolezza architettonica degli edifici.<br />

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TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />

SCHEDA PR 11<br />

Nome del bene Villa Altan<br />

Localizzazione : via Roma, n. 106<br />

Epoca di Costruzione XV sec. d.C.<br />

Categoria : Edifici<br />

Tipologia : Villa<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Pianta rettangolare, caratterizzata dall’ ingresso principale a<br />

doppia altezza, con al piano terra la zona giorno, al primo la<br />

zona notte e al secondo, originariamente destinato a granaio, è<br />

tutto libero con due sole colonne.<br />

Le facciate hanno pochi decori se non i marcapiani in<br />

intonaco,la cornice di gronda dentellata in pietra d’ Istria.<br />

Caratteristici i due grandi camignoli.<br />

Proprietà Privata<br />

Interesse Turistico Tipico esempio di dimora signorile di<br />

campagna delle nobili famiglie veneziane è testimonianza <strong>della</strong><br />

necessità di avere in questi insediamenti rurali tutto quanto<br />

necessario allo svolgimento delle attività quotidiane.<br />

Stato di conservazione Recentemente restaurata e mantenuta<br />

in ottime condizioni.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via Roma, strada SP 64, e lungo il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini<br />

D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza, servita anche da percorsi ciclabili principali.<br />

Visibilità pubblica: alta poiché visibile da tutte le direzioni, anche dalla viabilità minore, eccetto occlusioni<br />

stagionali date dalla vegetazione.<br />

Fruibilità pubblica: bassa in quanto proprietà privata.<br />

Cantierabilità: Si No<br />

X<br />

Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

Aver valorizzato l’ impianto architettonico <strong>della</strong> villa, dell’ oratorio, delle barchesse rimaste e del giardino,<br />

mantiene la memoria <strong>della</strong> dimora signorile legata alla vita rurale e testimonianza degli impianti insediativi<br />

utilizzati.<br />

- 90 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />

SCHEDA PR 12<br />

Nome del bene Edifico (Annesso Rustico)<br />

Localizzazione : via Roma, n. 4<br />

Epoca di Costruzione XVII sec. d.C.<br />

Categoria : Edifici<br />

Tipologia : Edificio Rurale<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Pianta rettangolare con copertura a due falde e interamente<br />

realizzato in mattoni faccia vista .<br />

Particolarità del portone di accesso sulla strada principale a<br />

dimostrazione del fatto che la struttura prevedeva fondi posti<br />

altrove. Pregevole la copertura in capriate lignee e alcuni<br />

dettagli <strong>della</strong> facciata laterale.<br />

Proprietà Privata<br />

Interesse Turistico Particolarità dell’ edificio<br />

Stato di conservazione in completo abbandono necessita di<br />

restauro complessivo oltre che di consolidamento, in stato<br />

cattivo.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via Roma, strada SP 64, e lungo il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini<br />

D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza, servita anche da percorsi ciclabili principali.<br />

Visibilità pubblica: alta poiché visibile dalla strada in entrambe le direzioni<br />

Fruibilità pubblica: bassa in quanto proprietà privata e inagibile.<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

valorizzando l’ elemento architettonico, anche nel recupero dei materiali originari diventerebbe testimonianza di<br />

una tipica costruzione adibita a magazzini delle abitazioni signorili di campagna, mostrando la parte chiusa dell’<br />

edificio verso la villa principale, il lato aperto verso la campagna e al particolare portone che si apre sulla strada<br />

principale.<br />

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TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />

SCHEDA PR 13<br />

Nome del bene Biblioteca Comunale / Sede Associazioni<br />

Localizzazione : Piazza Libertà , n.48<br />

Epoca di Costruzione fine anni ‘50<br />

Categoria : Immobili per servizi pubblici<br />

Tipologia : Biblioteca<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Pianta rettangolare , su due piani , al piano terra occupato da<br />

associazioni al secondo occupato dalla biblioteca.<br />

Originariamente è stata costruita come prima scuola di<br />

viticultura .<br />

Proprietà Pubblica<br />

Interesse Turistico L’ edificio, per l’ originaria destinazione d’<br />

uso a scuola viti<strong>vini</strong>cola è testimonianza di quanto tale settore<br />

fosse rilevante nello sviluppo di questa area.<br />

Stato di conservazione Recentemente risistemata negli<br />

allestimenti interni.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via Roma, strada SP 64 , e lungo il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini<br />

D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza, servita anche da percorsi ciclabili principali, crea insieme ad<br />

altri servizi pubblici adiacenti, quali in municipio e le poste il fulcro del paese.<br />

Visibilità pubblica: alta poiché visibile da tutte le direzioni.<br />

Fruibilità pubblica: media in quanto aperta nei seguenti orari merc. 9.00-12.30; mart., giov. E ven. 15.00-18.30<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 4<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

attraverso l’ acquisto di attrezzature per realizzare materiale informativo mettere in rete e consultare nella stessa<br />

biblioteca, diventerebbe un punto informativo per la scoperta di questi luoghi e per suggerire itinerari realizzabili.<br />

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TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />

SCHEDA PR 14<br />

Nome del bene Mostra Nazionale del Vino<br />

Localizzazione : via Vittorio Veneto, n. 131<br />

Epoca di Costruzione 1980 circa<br />

Categoria : Immobili per servizi pubblici<br />

Tipologia : Fiera<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

La Mostra Nazionale dei Vini realizza programmi di promozione<br />

dei <strong>vini</strong> a livello Nazionale, Regionale e locale. L’ edificio si<br />

presenta esternante con forme squadrate e regolari, mentre all’<br />

interno si articolano sale riunioni, uffici e spazi di relazione.<br />

Proprietà Pubblica<br />

Interesse Turistico Rappresenta il settore viti<strong>vini</strong>colo in tutte le<br />

sue sfaccettature, organizza concorsi enologici nazionali e<br />

enogastronomici internazionali, è enoteca regionale del veneto<br />

oltre a convegni tematici.<br />

Stato di conservazione In ottimo stato di conservazione e<br />

continuamente adattato alle esigenze organizzative delle attività<br />

che vi si svolgono.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto in via Cavalieri di Vittorio Veneto e lungo il percorso “divino” di<br />

Pramaggiore, servita anche da percorsi ciclabili di progetto, costituisce un punto di arrivo o di partenza per i<br />

visitatori.<br />

Visibilità pubblica: alta poiché visibile dalla strada e con numerose segnaletiche stradali.<br />

Fruibilità pubblica: media avendo orari di apertura stabiliti dal 1 giugno al 31 ottobre tutti i giorni eccetto il lunedì<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 4<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

Offrendo un servizio di informazione sui prodotti e di garanzia, oltre ad essere uno strumento di monitoraggio<br />

delle attività che vi fanno riferimento, da servizi anche alle aziende viti<strong>vini</strong>cole e agricole che nell’ insieme<br />

possono trovare la forza di rapportarsi anche con mercati non locali.<br />

E per il visitatore un punto di partenza dal quale scoprire questo <strong>territorio</strong> e i suoi prodotti.<br />

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TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />

SCHEDA PR 15<br />

Nome del bene Sede Municipale<br />

Localizzazione : Piazza Libertà<br />

Epoca di Costruzione 1929<br />

Categoria : Immobili per servizi pubblici<br />

Tipologia : Municipio<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

A pianta rettangolare si sviluppa su tre piani; nelle facciate si<br />

evidenziano i dettagli decorativi dei fori del piano intermedio,<br />

piano nobile, la balaustra sopra la copertura e il terrazzo sopra<br />

all’ avancorpo dell’ ingresso. E’ stato oggetto di un successivo<br />

ampliamento dettato dalle necessità di maggiori spazi.<br />

Proprietà Pubblica<br />

Interesse Turistico Particolarità dell’ edificio con denominatore<br />

comune al vicino esempio posto lungo via Roma , testimonia l’<br />

architettura di inizio secolo e l’ esigenza di avere edifici pubblici<br />

di rappresentanza .<br />

Stato di conservazione In ottimo stato di conservazione<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la strada SP 64 e lungo il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C.<br />

<strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza, servita anche da percorsi ciclabili principali, crea con la Chiesa di<br />

San Marco e la biblioteca il centro del paese.<br />

Visibilità pubblica: alta dalla strada, vista anche la recente sistemazione <strong>della</strong> piazza antistante e alla posizione<br />

arretrata rispetto alla sede stradale.<br />

Fruibilità pubblica: media in quanto aperto in orari stabiliti<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 4<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

mantenendo l’ impianto architettonico e quello decorativo delle facciate , oltre alla funzionalità sociale ed<br />

amministrativa, promuovere attività di formazione e di supporto alla popolazione residente.<br />

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TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />

SCHEDA PR 16<br />

Nome del bene Chiesa di San Marco<br />

Localizzazione : Piazza Libertà<br />

Epoca di Costruzione XIV sec. d.C.<br />

Categoria : Edifici Religiosi<br />

Tipologia : Chiesa<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Parrocchia principale di Pramaggiore circondata da ampio<br />

sagrato. Originariamente a unica navata, di stile romanico, nel<br />

1890 è stata allungata e nel 1927 vi è stata aggiunta la piccola<br />

navata laterale, il retro coro e la sacrestia; sulla facciata laterale<br />

pregevoli doppie arcatelle cieche e motivo decorativo sulla linea<br />

di gronda.<br />

Originario anche il campanile ricco di decorazioni e con tetto<br />

conico. Internamente pregevole l’ affresco di primi decenni del<br />

XVI sec. raffigurante La Vergine col Bambino tra i santi Rocco e<br />

Sebastiano, attribuito ad Antonio da Firenze o alla scuola di<br />

Cima da Conegliano.<br />

Proprietà Ecclesiastica<br />

Interesse Turistico Particolarità dell’ edificio con denominatore<br />

comune ai vicini esempi di Blessaglia e Belfiore, testimonia la<br />

storia religiosa di questo <strong>territorio</strong>.<br />

Stato di conservazione In ottimo stato di conservazione<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la strada SP 64 e lungo il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C.<br />

<strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza, servita anche da percorsi ciclabili principali, crea con il municipio e<br />

alla biblioteca il centro del paese.<br />

Visibilità pubblica: alta poiché visibile dalla strada<br />

Fruibilità pubblica: media in quanto aperto solo negli orari stabiliti ed esposti.<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

valorizzando l’ impianto architettonico e le opere custodite all’ interno offre la testimonianza di un tessuto<br />

medievale fitto e organizzato a riprova <strong>della</strong> relativa infrastrutturazione dei luoghi.<br />

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TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />

SCHEDA PR17<br />

Nome del bene Via Blevedere – <strong>Strada</strong> Provinciale 64<br />

Localizzazione : via Belvedere<br />

Epoca di Costruzione -<br />

Categoria : Paesaggi<br />

Tipologia : Alberatura<br />

Caratteristiche principali<br />

Staccandosi dalla Postumia a Blessaglia perpetua un<br />

decumano dell’ antica divisione agraria fatta dai romani.<br />

All’ inizio del XIX sec. viene ulteriormente rettificato e risulta già<br />

alberato anche nel catasto napoleonico.<br />

Proprietà Pubblica<br />

Interesse Turistico Nella sua linearità testimonia la storicità del<br />

tracciato, mentre nelle alberature mantenute nel tempo come le<br />

stesse servissero a rendere più facile l’ individuazione del<br />

tracciato stesso a chi la percorreva.<br />

Stato di conservazione Le alberature vengono monitorate e le<br />

manutenzioni fatte periodicamente, in generale in mediocre<br />

stato.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: questa è l’ asse dorsale di tutto il comune e le vie secondarie vi si<br />

innestano, anche la <strong>Strada</strong> del Vino e i suoi percorsi tematici la riguardano. Tutta percorsa da pista ciclabile.<br />

Visibilità pubblica: alta<br />

Fruibilità pubblica: alta<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 3<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

Mantenendo il ruolo di asse di collegamento principale si darà attraverso la forte riconoscibilità, punto di<br />

riferimento e orientamento distinguibile nelle “piatte” distese delle campagne circostanti, darà testimonianza <strong>della</strong><br />

storica viabilità di memoria romana.<br />

- 96 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />

SCHEDA PR 18<br />

Nome del bene Edificio<br />

Localizzazione : via Comugne , n.1<br />

Epoca di Costruzione tra il 1920/1945<br />

Categoria : Edifici<br />

Tipologia : Edificio Rurale<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

L'edificio è a pianta rettangolare su tre piani, dove l’ ultimo era<br />

utilizzato come granaio. Pregevole la cornice ad arco dell’<br />

ingresso e gli architravi sopra i fori del piano primo, che<br />

mantengono comunque la semplicità tipica delle costruzioni<br />

rurali. Di ampie dimensioni la parte abitativa che si conclude con<br />

il classico annesso rustico adiacente di pianta quadrata a<br />

formare un impianto ad L.<br />

Proprietà Privata<br />

Interesse Turistico Situato lungo via Comugne, parallelo alla<br />

principale via, è testimonianza delle abitazioni rurali ove<br />

vivevano famiglie molto numerose.<br />

Stato di conservazione Recentemente restaurato, meriterebbe<br />

una ricostruzione filologica delle fonometrie al piano terra che<br />

ne hanno notevolmente stravolto la natura; in generale in stato<br />

mediocre.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: dista dal percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong><br />

zona del Livenza circa 80 metri.<br />

Visibilità pubblica: alta poiché è visibile frontalmente dalla strada in quanto l’accesso è molto ampio e permette<br />

una visuale completa <strong>della</strong> facciata.<br />

Fruibilità pubblica: bassa in quanto proprietà privata<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

valorizzando l’impianto architettonico si darà la testimonianza di edifico rurale a servizio del fondo posto sul retro<br />

<strong>della</strong> via principale e con gli annessi rivolti verso il fondo essendo funzionale alle attività agricole. Anche l’ ampio<br />

spazio libero lasciato tra la casa e la strada di accesso ripropongono i caratteri di questi spazi ove si svolgevano<br />

le attività agricole.<br />

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TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />

SCHEDA PR 19<br />

Nome del bene Edificio<br />

Localizzazione : via Verdi, n.46<br />

Epoca di Costruzione dopo il 1945<br />

Categoria : Edifici<br />

Tipologia : Edificio Rurale<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Annesso rustico, di pianta pressoché quadrata e addossato ad<br />

un edificio principale rettangolare.<br />

Le facciate laterali hanno portoni al piano terra mentre la<br />

facciata principale ha colonne in mattoni faccia vista a tutt’<br />

altezza per facilitare la movimentazione dei prodotti e dei mezzi<br />

agricoli.<br />

Proprietà Privata<br />

Interesse Turistico Situato lungo viale G. Verdi, perpendicolare<br />

<strong>della</strong> principale via, è testimonianza di come questi annessi<br />

fossero fortemente caratterizzati negli elementi architettonici<br />

dalle attività agricole.<br />

Stato di conservazione cattivo, anche se ancora in uso,<br />

necessita di recupero complessivo .<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: dista dal percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong><br />

zona del Livenza circa 350 metri.<br />

Visibilità pubblica: alta poiché visibile dalla strada in entrambe le direzioni di marcia , inoltre non ha recinzioni o<br />

siepi anteposte.<br />

Fruibilità pubblica: bassa in quanto proprietà privata e con mezzi agricoli all’ interno.<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

valorizzando i caratteri architettonici dell’ annesso, completando il recupero <strong>della</strong> parte dell’ edificio adibito ad<br />

abitazione già realizzato, diventerebbe una testimonianza di costruzione rurale accessoria e completerebbe l’<br />

intervento di recupero già fatto nell’ abitazione. Potrebbe così essere un esempio di come questi edifici anche di<br />

ampie dimensioni possano essere riconvertiti sempre con destinazione abitativa ma plurifamiliare.<br />

- 98 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />

SCHEDA PR 20<br />

Nome del bene Chiesa di Santa Maria Assunta<br />

Localizzazione : via Belvedere<br />

Epoca di Costruzione XVI sec. d.C.<br />

Categoria : Edifici Religiosi<br />

Tipologia : Chiesa<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Impianto rettangolare ad unica navata, il presbiterio ha<br />

copertura a botte, l’ abside semicircolare estradossata, di stile<br />

romanico. Le pareti esterne presentano pregevoli doppie<br />

arcatelle cieche che si ripetono anche nel campanile. Originario<br />

anche il campanile almeno per la parte più bassa. Internamente<br />

pregevoli affreschi cinquecenteschi da attribuire ad allievi di<br />

Pomponio Amalteo .<br />

Proprietà Ecclesiastica<br />

Interesse Turistico Particolarità dell’ edificio con denominatore<br />

comune ai vicini esempi di Pramaggiore e Belfiore e<br />

testimonianza <strong>della</strong> storia religiosa di questo comune.<br />

Stato di conservazione In ottimo stato di conservazione e<br />

sagrato in fase di realizzazione.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto nella frazione Blessaglia lungo la storica via Postumia e lungo<br />

il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza, servita anche da percorsi ciclabili<br />

principali.<br />

Visibilità pubblica: alta poiché visibile dalla strada<br />

Fruibilità pubblica: media in quanto aperta solo negli orari stabiliti<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

l’ impianto architettonico e le opere custodite all’ interno sono testimonianza delle strette relazioni storiche e<br />

religiose con il <strong>territorio</strong> e potrebbe fare “sistema “ con le altre strutture esistenti nel <strong>territorio</strong> per tipicità<br />

invogliando il visitatore attraverso un percorso tematico a vedere anche le altre.<br />

- 99 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />

SCHEDA PR 21<br />

Nome del bene Villa Belvedere<br />

Localizzazione : via Belvedere<br />

Epoca di Costruzione XVIII sec. d.C.<br />

Categoria : Edifici<br />

Tipologia : Villa<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Complesso edilizio costituito dalla villa padronale, dalla<br />

chiesuola, dalle abitazioni e dai rustici.<br />

La facciata <strong>della</strong> villa è caratterizzato dal portone di ingresso e<br />

dalla bifora ad arco superiore, il piano secondo dalle tipiche<br />

finestre quadrate.<br />

Gli edifici nella loro disposizione planimetrica e il muro di<br />

recinzione fronte strada costituiscono una corte chiusa.<br />

Proprietà Privata<br />

Interesse Turistico Tipico esempio di dimora signorile di<br />

campagna, completo di tutti gli annessi che costituivano un<br />

complesso autosufficiente a quanto la vita rurale richiedesse .<br />

Stato di conservazione Recentemente restaurata è mantenuta<br />

in buone condizioni, necessarie manutenzioni continuative .<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la storica via Postumia e lungo il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini<br />

D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza, servita anche da percorsi ciclabili principali.<br />

Visibilità pubblica: media poiché è visibile da tutte le direzioni, eccetto occlusioni stagionali date dalla<br />

vegetazione e dalla cinta muraria di recinzione, dalla strada sicuramente si percepisce la presenza di un<br />

complesso importante ma per vederla nell’ interezza dei suoi elementi è auspicabile entrare nella corte.<br />

Fruibilità pubblica: media per accedere nella corte si può entrare di giorno mentre per i fabbricati bassa per<br />

quanto riguarda gli interni che sono proprietà privata.<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

Aver valorizzato l’ impianto architettonico <strong>della</strong> villa, dell’ oratorio, delle barchesse e degli edifici attigui, mantiene<br />

la memoria <strong>della</strong> dimora signorile legata alla vita rurale e testimonianza degli impianti insediativi utilizzati che nella<br />

corte chiusa cercavano di essere autosufficienti.<br />

- 100 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />

SCHEDA PR 22<br />

Nome del bene Oratorio di San Nicolò<br />

Localizzazione : via Belvedere<br />

Epoca di Costruzione XVIII sec. d.C.<br />

Categoria : Edifici Religiosi<br />

Tipologia : Oratorio<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Oratorio patrizio di impianto rettangolare con i due spigoli <strong>della</strong><br />

facciata principale tagliati in diagonale, ne danno un aspetto<br />

particolare. La facciata sulla strada oltre alla porta di ingresso<br />

ha un rosone e un timpano, al quale si aggiunge sopra alla<br />

copertura la classica monofora campanaria.<br />

La costruzione è attaccata agli edifici adiacenti alla villa<br />

padronale.<br />

Proprietà Privata<br />

Interesse Turistico Tipico esempio oratorio patrizio annesso<br />

alla villa, con la particolarità delle linee di facciata smussate in<br />

diagonale anche ai fini di interferenza stradale.<br />

Stato di conservazione Recentemente restaurata e mantenuta<br />

in buone condizioni, presenta problemi di risalita dell’ umidità<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la storica via Postumia e lungo il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini<br />

D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza, servita anche da percorsi ciclabili principali.<br />

Visibilità pubblica: alta dalla strada.<br />

Fruibilità pubblica: bassa in quanto ad uso esclusivo <strong>della</strong> proprietà privata<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

valorizzando l’ elemento architettonico si da testimonianza al visitatore di come questi impianti residenziali<br />

avessero all’ interno dell’ insediamento tutto quanto servisse alla vita quotidiana di questi luoghi, oltre alla<br />

pregevolezza architettonica degli edifici.<br />

- 101 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />

SCHEDA PR 23<br />

Nome del bene Edificio<br />

Localizzazione : via Belvedere<br />

Epoca di Costruzione tra il1901 e il 1945<br />

Categoria : Edifici<br />

Tipologia : Villa<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Edificio a pianta rettangolare, si sviluppa su tre livelli, ai lati<br />

costruzioni più basse addossate al corpo principale con ampie<br />

aperture, comunque accessorie alla residenza .<br />

Poche decorazioni di facciata, se non il marcapiano in rilievo e il<br />

piccolo poggiolo sopra l’ accesso.<br />

L’ edificio con le costruzioni accessorie sottolinea una dimora<br />

gentilizia con destinazione a edificio rurale.<br />

Proprietà Privata<br />

Interesse Turistico Situato lungo la via principale è l’ esempio<br />

di edificio con la facciata principale verso la strada e il retro<br />

verso il fondo, testimonianza delle abitazioni signorili legate ai<br />

fondi agricoli.<br />

Stato di conservazione Necessità di restauro e di risanamento<br />

in quanto strutturalmente appare consolidato, in stato mediocre.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la via principale Blefiore e quindi lungo il percorso <strong>Strada</strong><br />

Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza è anche raggiungibile con i percorsi ciclopedonali<br />

principali.<br />

Visibilità pubblica: media poiché dalla strada è visibile in entrambe le direzioni di marcia, ha però grandi alberi<br />

sempreverdi che parzialmente ne occludono la vista, pertanto per vederlo nella sua complessità è necessario<br />

osservarlo dalla pista ciclabile da diverse angolazioni.<br />

Fruibilità pubblica: bassa in quanto proprietà privata.<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

Attraverso una segnalazione adeguata ed esplicativa, fare “rete” con le altre strutture esistenti nel <strong>territorio</strong> per<br />

vicinanza essendo già prospiciente a percorsi ciclabili e viabilità principali, essendo un pregevole esempio di<br />

costruzione signorile fronte strada.<br />

- 102 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />

SCHEDA PR 24<br />

Nome del bene Filare di pioppi cipressini<br />

Localizzazione : via Belvedere<br />

Epoca di Costruzione tra il1920 e il 1945<br />

Categoria : Paesaggi<br />

Tipologia : Alberatura<br />

Caratteristiche principali<br />

Doppio filare di pioppi cipressini che delimitano il viale di<br />

accesso ad un edificio rurale recentemente restaurato, di fianco<br />

al quale c’ è un annesso in mattoni faccia vista da recuperare.<br />

Proprietà Privata<br />

Interesse Turistico Prende origine dalla via principale<br />

Belvedere ed è un esempio di come venivano evidenziati gli<br />

accessi agli edifici su uno scenario dove la campagna si<br />

perdeva a vista d’ occhio .<br />

Stato di conservazione Il viale sterrato è privo di<br />

manutenzioni la chiusura fronte strada è occasionale e priva<br />

di identità, in generale in cattivo stato.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo la via principale Belvedere e quindi lungo il percorso <strong>Strada</strong><br />

Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza è anche raggiungibile dai percorsi ciclopedonali<br />

principali.<br />

Visibilità pubblica: alta dalla strada è visibile da entrambe le direzioni di marcia , inoltre come tradizionalmente<br />

voluto da questo tipo di impianto crea un cono ottico che focalizza lo sguardo sull’ edificio retrostante.<br />

Fruibilità pubblica: bassa in quanto proprietà privata<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 3<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

Attraverso una sistemazione dello sterrato e valorizzando il punto di inizio sulla strada principale, fare “rete” con le<br />

altre strutture esistenti nel <strong>territorio</strong> per originalità e testimonianza di un tipico impianto arbustivo rurale, che<br />

veniva utilizzato di fronte alle abitazioni per segnalare l’ accesso.<br />

- 103 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />

SCHEDA PR 25<br />

Nome del bene Edificio<br />

Localizzazione : via Bisciola<br />

Epoca di Costruzione Anni tra le due guerre<br />

Categoria : Edifici<br />

Tipologia : Edificio Rurale<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Edificio a pianta rettangolare con annessi rustici che si<br />

sviluppano in linea in entrambi i lati dell’ edificio principale.<br />

Lo stato di abbandono ha dato luogo ad un crollo delle parti<br />

anche strutturali che riducono la costruzione a un rudere.<br />

Si inserisce in un contesto ambientale molto particolare in<br />

quanto completamente avvolto da un bosco di betulle e dove la<br />

vegetazione sembra avere preso il sopravvento.<br />

Proprietà Privata<br />

Interesse Turistico L’ ampiezza di questo impianto testimonia<br />

le esigenze <strong>della</strong> vita rurale originarie ma il fatto di non essere<br />

più funzionale al fondo lo fa diventare un esempio di degrado<br />

ove l’ aspetto naturalistico ha il sopravvento.<br />

Stato di conservazione Cattivo, pertanto necessita di restauro<br />

radicale e di consolidamento oltre che di ricostruzione di tutte le<br />

strutture lignee.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via Bisciola, strada secondaria di collegamento tra la via<br />

principale Belvedere e la località Bisciola, facendo una breve deviazione anche delle piste ciclabili principali, dista<br />

dal percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza circa 140 metri.<br />

Visibilità pubblica: media essendo visibile dalla strada in entrambe le direzioni di marcia , limitatamente alla<br />

presenza dei tronchi di betulla e alla vegetazione incolta.<br />

Fruibilità pubblica: bassa in quanto pericolante<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

Segnalandone la presenza come testimonianza di edificio rurale non più funzionale al fondo che cade in disuso<br />

se non si riconverte.<br />

- 104 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />

SCHEDA PR 26<br />

Nome del bene Edificio<br />

Localizzazione : via Barazzetto<br />

Epoca di Costruzione dopo il 1945<br />

Categoria : Edifici<br />

Tipologia : Edificio Rurale<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Complesso edilizio costituito dallo viluppo in linea di edifici a<br />

pianta rettangolare. Due porzioni si sviluppano su tre livelli,<br />

quello centrale ha le caratteristiche dell’ annesso rustico. Si<br />

evidenziano di fronte all’ edificio, un pozzo e un abbeveratoio<br />

tipici manufatti rurali.<br />

Proprietà Privata<br />

Interesse Turistico Situato lungo via Barazzetto mantiene la<br />

sua caratteristica di legame con il fondo e essendo un esempio<br />

delle case rurali venete ,con elementi tipici facilmente<br />

riconoscibili.<br />

Stato di conservazione Stato manutentivo mediocre.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: dista dal percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong><br />

zona del Livenza circa 700 metri.<br />

Visibilità pubblica: alta poiché visibile dalla strada in entrambe le direzioni di marcia in quanto non ha recinzioni,<br />

presenta solo un viale di accesso delimitato da siepi che parzialmente ne occludono la vista.<br />

Fruibilità pubblica: bassa in quanto proprietà privata<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

Valorizzandone i tipici caratteri architettonici e l’ adiacente spazio esterno, diventerebbe una testimonianza delle<br />

costruzioni rurali e potrebbe fare “sistema” con altre strutture presenti, attraverso percorsi secondari, per tipicità<br />

inserendosi inoltre in un ambiente viti<strong>vini</strong>colo e agreste di pregio.<br />

- 105 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />

SCHEDA PR 27<br />

Nome del bene Edificio<br />

Localizzazione : via Belfiore<br />

Epoca di Costruzione primi decenni del XX sec.<br />

Categoria : Edifici<br />

Tipologia : Edificio Rurale<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

L’ impianto originario è costituito da un edificio a pianta<br />

rettangolare sviluppato su tre livelli, al quale è stato addossato<br />

un successivo ampliamento su due livelli mantenendo un<br />

impostazione in linea. Tipiche le aperture dell’ ultimo piano<br />

destinato a granaio.<br />

Proprietà Privata<br />

Interesse Turistico testimonianza di tipico edificio rurale<br />

funzionale al fondo con annessi aggiunti successivamente per<br />

rispondere alle esigenze dettate dalle attività agricole.<br />

Stato di conservazione Alcuni rimaneggiamenti e<br />

superfetazioni alterano l’impianto originario. Problemi di<br />

isolamento e di umidità di risalita in generale in stato mediocre.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via Belfiore è di fronte alla chiesa di Santa Susanna, dista<br />

dal percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza circa 800 metri.<br />

Visibilità pubblica: media poiché visibile dalla strada in entrambe le direzioni di marcia , la facciata principale è<br />

parzialmente nascosta da una recinzione cieca.<br />

Fruibilità pubblica: bassa in quanto proprietà privata<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

Valorizzandone i tipici caratteri architettonici e l’ adiacente spazio esterno, diventerebbe una testimonianza delle<br />

costruzioni rurali e potrebbe fare “sistema” con altre strutture presenti, attraverso percorsi secondari, per tipicità<br />

inserendosi inoltre in un ambiente viti<strong>vini</strong>colo e agreste di pregio, essendo esempio di diversa impostazione<br />

planimetrica rispetto alla viabilità.<br />

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TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />

SCHEDA PR 28<br />

Nome del bene Chiesa di Santa Susanna<br />

Localizzazione : via Belfiore<br />

Epoca di Costruzione XVI sec.d.C.<br />

Categoria : Edifici Religiosi<br />

Tipologia : Chiesa<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Impianto a pianta rettangolare di dimensioni contenute.<br />

Superficie muraria esterna scandita da arcatelle cieche, il fronte<br />

presenta un portale centrale con rosone simmetrico.<br />

Internamente nell’ abside un interessante affresco di<br />

impostazione barocca del XVIII sec. simula prospetticamente un<br />

altro altare.<br />

Proprietà Ecclesiastica<br />

Interesse Turistico rappresenta, nella tipicità delle murature e<br />

nelle modeste dimensioni, un’ immagine tipica dell’ architettura<br />

sacra delle piccole comunità <strong>della</strong> zona.<br />

Stato di conservazione Recentemente restaurata, anche nel<br />

sagrato e negli spazi attigui è conservata in buono stato.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto in frazione di Belfiore lungo via Belfiore, SP 60 e lungo il<br />

percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza. E’ raggiungibile anche con gli<br />

itinerari ciclabili principali.<br />

Visibilità pubblica: alta poiché visibile dalla strada in entrambe le direzioni di marcia. L’ ampio sagrato e lo<br />

spazio intorno ne permettono di apprezzarla nella sua interezza.<br />

Fruibilità pubblica: alta in quanto aperta e visitabile tutti i giorni<br />

Cantierabilità: Si No<br />

X<br />

Non rilevata<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

mantenendo l’ impianto architettonico e gli spazi esterni, oltre alle opere murarie custodite all’ interno, farebbe<br />

“sistema” con altre testimonianze presenti nel <strong>territorio</strong> per originalità ed eccellenza, come la chiesa di Blessaglia,<br />

la chiesa maggiore di San Marco e la Chiesa di San Luigi in località Belfiore a testimonianza dell’ importanza<br />

degli insediamenti religiosi nei borghi medioevali sparsi.<br />

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TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />

SCHEDA PR 29<br />

Nome del bene Museo Etnografico “Villa Dalla Pasqua”<br />

Localizzazione : via Belfiore<br />

Epoca di Costruzione XV sec.d.C.<br />

Categoria : Immobili per servizi pubblici<br />

Tipologia : Museo<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Impianto ad “L” con una grande sala macine al piano terra e un<br />

corpo a tre livelli . Esternamente alla sala macine rimane una<br />

delle ruote del mulino, anche i fori di facciata lasciano pensare<br />

alla presenza di 3 o forse 5 ruote.<br />

Proprietà Pubblica<br />

Interesse Turistico oltre al valore architettonico <strong>della</strong><br />

costruzione all’ interno è stato allestito il museo del pane e del<br />

vino, con immagini e macchinari legati al lavoro molitorio, oltre a<br />

un’ aula didattica allestita all’ ultimo piano.<br />

Stato di conservazione Recentemente restaurato, è<br />

conservato in modo mediocre, ha notevoli problemi di<br />

isolamento e di umidità di risalita.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via Belfiore, SP 60, si intravede dalla strada tra la fitta<br />

vegetazione, in quanto per accedervi bisogno uscire dalla direttrice principale. Si trova lungo il percorso <strong>Strada</strong><br />

Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza ed è raggiungibile anche con gli itinerari ciclabili<br />

principali.<br />

Visibilità pubblica: media dalla strada in entrambe le direzioni di marcia, un po’ occluso dalla vegetazione<br />

provenendo da Blessaglia in direzione Annone, viceversa da percorso pedonale e dal ponticello sul Loncon è<br />

alta.<br />

Fruibilità pubblica: madia in quanto ha orari di apertura prefissati mart. Giov. E ven. dalle 15.00 alle 18.30;<br />

merc. dalle 9.00 alle 12.30<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

mantenendo tale impianto architettonico ed ingegneristico quale testimonianza di insediamenti sviluppati lungo il<br />

corso del fiume a dimostrazione <strong>della</strong> fattiva economia <strong>della</strong> zona e residuo ancora in piedi di un sistema di<br />

costruzioni adibite ad attività di trasformazione che utilizzavano l’acqua come elemento di forza motrice,<br />

preserverebbe la memoria storica di queste particolari costruzioni, di cui è rimasto l’ unico esempio di quelli<br />

testimoniati lungo il Loncon.<br />

- 108 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />

SCHEDA PR 30<br />

Nome del bene Villa Dalla Pasqua<br />

Localizzazione : via Belfiore<br />

Epoca di Costruzione XVI sec.d.C.<br />

Categoria : Edifici<br />

Tipologia : Villa<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Edificio a pianta rettangolare, si sviluppa su tre livelli,<br />

rimaneggiata all’ inizio del XX sec. insieme agli annessi attigui<br />

ha nel suo complesso una struttura a corte chiusa.<br />

Di particolare pregio la struttura più a ovest chiamata la<br />

“castellina” del XV sec., a pianta poligonale con cornice in<br />

mattoni sottogronda di pregevole fattezza, in fase di restauro.<br />

Proprietà Pubblica<br />

Interesse Turistico Complesso edilizio mantenuto nelle sue<br />

forme originarie e testimonianza pregevole di come il complesso<br />

chiuso in sé potesse essere un ambito autosufficente.<br />

Stato di conservazione Restaurato ma necessitante di<br />

manutenzioni continue il corpo di fabbrica principale, mentre gli<br />

annessi sono attualmente in fase di restauro si presenta in uno<br />

stato mediocre.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via Belfiore, SP 60, in una posizione arretrata per accedervi<br />

bisogna uscire dalla direttrice principale. Si trova lungo il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore<br />

<strong>della</strong> zona del Livenza ed è raggiungibile anche con gli itinerari ciclabili principali.<br />

Visibilità pubblica: media poiché visibile dalla strada principale e’ praticamente occluso dalla vegetazione del<br />

bosco da cui è lambito, mentre entrando nel parco pubblico antistante o dall’ ingresso pedonale che attraversa il<br />

Loncon si può apprezzare da tutti i lati.<br />

Fruibilità pubblica: bassa in quanto gli alloggi che sono stati ricavati dall’ ATER sono abitati.<br />

X<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

Aver valorizzato l’ impianto architettonico <strong>della</strong> villa, delle adiacenze rimaste, tra le quali la “castellina”<br />

recentemente restaurata e del giardino, mantiene la memoria <strong>della</strong> dimora signorile legata alla vita rurale e<br />

testimonianza degli impianti insediativi utilizzati.<br />

- 109 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />

SCHEDA PR 31<br />

Nome del bene Parco di Villa Dalla Pasqua<br />

Localizzazione : via Belfiore<br />

Epoca di Costruzione XVI sec.d.C.<br />

Categoria : Paesaggi<br />

Tipologia : Parco<br />

Caratteristiche principali<br />

Il parco è con figurato come parco di una villa padronale,<br />

costituito da antichi alberi di frassini e querce. Le piante sono<br />

distribuite lungo il perimetro e a gruppi nella parte centrale.<br />

Proprietà Pubblica<br />

Interesse Turistico è l’ unico esempio di parco padronale di<br />

questo comune e con gli edifici che lambisce e il corso d’ acqua<br />

una testimonianza unica.<br />

Stato di conservazione necessita di manutenzioni continue e<br />

di monitoraggi, in generale in mediocre stato di conservazione.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via Belfiore, SP 60, si trova lungo il percorso <strong>Strada</strong> Dei<br />

Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona del Livenza ed è accessibile anche dagli itinerari ciclabili principali.<br />

Visibilità pubblica: alta dalla strada principale<br />

Fruibilità pubblica: alta<br />

Cantierabilità: Si X No Non rilevata<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 3<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

conservando e mantenendo tale parco, in particolare nell’ impianto vegetativo e di “sottobosco”, si potrebbe<br />

continuare a dare una immagine complessiva dell’ intero impianto, dando testimonianza di come si tendesse ad<br />

avere una struttura autosufficiente.<br />

- 110 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />

SCHEDA PR 32<br />

Nome del bene Fontana e Lavatoio<br />

Localizzazione : via <strong>Lison</strong><br />

Epoca di Costruzione XVI sec.<br />

Categoria : Manufatti di vita collettiva<br />

Tipologia : Fontana e lavatoio<br />

Caratteristiche principali<br />

Fontana in pietra dalla graziosa forma arrotondata e da un<br />

dentello decorato su tutto il perimetro interrotto da due semplici<br />

elementi decorativi.<br />

A lato vi è un lavatoio in cemento probabilmente <strong>della</strong> fine degli<br />

anni ’40.<br />

Anche la presenza del salice piangente ne crea un ambito<br />

pregevole.<br />

Proprietà Pubblica<br />

Interesse Turistico è l’ unico esempio di fontana pubblica con<br />

queste particolari fattezze, affiancato dal lavatoio rimane una<br />

chiara testimonianza <strong>della</strong> vita rurale.<br />

Stato di conservazione Essendo in cattivo stato necessita di<br />

restauro radicale con sistemazione e mantenimento dell’ area<br />

circostante .<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto all’ incrocio tra la secondaria via <strong>Lison</strong> e via Boa , si trova<br />

comunque lungo il percorso “divino “ di Portogruaro ed è accessibile anche dagli itinerari ciclabili di progetto.<br />

Visibilità pubblica: alta<br />

Fruibilità pubblica: alta<br />

Cantierabilità: Si X No Non rilevata<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 3<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

valorizzando il manufatto in sé , ripristinando il flusso dell’ acqua e sistemando gli spazi circostanti, potrebbe<br />

diventare un punto di piacevole vista per ampliare lo scenario delle testimonianze <strong>della</strong> vita rurale.<br />

- 111 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />

SCHEDA PR 33<br />

Nome del bene Chiesa di San Luigi<br />

Localizzazione : via Belfiore<br />

Epoca di Costruzione 1943-1946<br />

Categoria : Edifici Religiosi<br />

Tipologia : Chiesa<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Impianto rettangolare ad unica navata con l’ abside<br />

semicircolare estradossata, di stile rinascimentale, di dimensioni<br />

contenute.<br />

Le pareti esterne in mattoni faccia vista sono ripartite da lesene<br />

e con fori ad arco.<br />

La facciata principale presenta un frontone a timpano rialzato<br />

rispetto alla copertura e sopra alla porta una lunetta cieca.<br />

Proprietà Ecclesiastica<br />

Interesse Turistico Chiesa minore, rispetto agli esempi di<br />

Pramaggiore, Blessaglia e Belfiore, ma comunque<br />

testimonianza <strong>della</strong> presenza di un nucleo abitativo che a<br />

questa si rivolgeva.<br />

Stato di conservazione In Buono stato di conservazione sia la<br />

chiesa nel suo complesso che il sagrato antistante.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto in località Comugna Larga lungo la via Blefiore, SP 60, e lungo<br />

il percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona classica, può essere raggiunta in bicicletta<br />

anche se percorsi ciclabili sono di progetto.<br />

Visibilità pubblica: alta poiché visibile dalla strada in entrambi i sensi di marcia.<br />

Fruibilità pubblica: madia avendo orari di apertura solo per le celebrazioni<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro X > di 100 mila euro<br />

Misura 323/a inseribile dell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

mantenendo l’ impianto architettonico e gli spazi esterni, farebbe “sistema” con altre testimonianze presenti nel<br />

<strong>territorio</strong> per originalità ed eccellenza a testimonianza dell’ importanza degli insediamenti religiosi nei borghi<br />

medioevali sparsi.<br />

- 112 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />

SCHEDA PR 34<br />

Nome del bene Edificio<br />

Localizzazione : via Belfiore<br />

Epoca di Costruzione dopo il 1920<br />

Categoria : Edifici<br />

Tipologia : Casa Padronale<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Tipica casa rurale a pianta rettangolare sviluppata su tre livelli<br />

con il tipico “sfondro”. La facciata è priva di decorazioni, lo<br />

sfondro termina con un fumaiolo recentemente rifatto.<br />

Proprietà Privata<br />

Interesse Turistico Esempio di edilizia rurale dove la parte<br />

abitativa è rimasta staccata dagli annessi più funzionali alle<br />

attività rurali,<br />

Stato di conservazione In mediocre stato di conservazione,<br />

evidenti i segni di un recente consolidamento, necessità di<br />

interventi conservativi.<br />

Legame/relazione con il contesto: L’ edificio originariamente era la dimora di chi lavorava il fondo sul quale<br />

mantiene una posizione di dominio.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via Belfiore, SP 60, lungo la <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> -<br />

Pramaggiore <strong>della</strong> zona classica, è priva di pista ciclabile .<br />

Visibilità pubblica: alta poiché visibile dalla strada in entrambi i sensi di marcia<br />

Fruibilità pubblica: bassa in quanto proprietà privata<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Possibilità di cofinanziamento: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

valorizzando l’ elemento architettonico dell’ edificio con i suoi caratteri tipici delle costruzioni rurali diventerebbe<br />

testimonianza dell’ edilizia rurale con impianto originale isolato rispetto agli annessi rustici.<br />

- 113 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />

SCHEDA PR 35<br />

Nome del bene Edificio (annesso rustico)<br />

Localizzazione : via Belfiore<br />

Epoca di Costruzione dopo il 1945<br />

Categoria : Edifici<br />

Tipologia : Edificio Rurale<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Annesso a pianta quadrata con porticato frontale, solaio<br />

intermedio e copertura in legno. Staccato dall’ abitazione.<br />

Proprietà Privata<br />

Interesse Turistico Esempio di annesso rustico staccato dall’<br />

edificio abitativo<br />

Stato di conservazione In cattivo stato di conservazione,<br />

necessità anche di interventi di consolidamento.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via Belfiore, SP 60, lungo la <strong>Strada</strong> Dei Vini D.O.C. <strong>Lison</strong> -<br />

Pramaggiore <strong>della</strong> zona classica, non servito da percorsi ciclabili .<br />

Visibilità pubblica: alta dalla strada provenendo da Annone , mentre arrivando dal Belfiore è necessario entrare<br />

nella viabilità di accesso.<br />

Fruibilità pubblica: bassa in quanto di proprietà privata<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

valorizzando l’ elemento architettonico dell’ annesso rustico con i suoi caratteri tipici delle costruzioni rurali<br />

diventerebbe testimonianza dell’ edilizia rurale con impianto originale isolato rispetto all’ abitazione.<br />

- 114 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />

SCHEDA PR 36<br />

Nome del bene Ca’ Carlini<br />

Localizzazione : via Carline<br />

Epoca di Costruzione dal 1901 al 1945<br />

Categoria : Edifici<br />

Tipologia : Edificio Rurale<br />

Caratteristiche architettoniche principali<br />

Tipica casa colonica, con pianta rettangolare sviluppata su tre<br />

livelli e in linea con annesso rustico a pianta quadrata. L’ edificio<br />

principale ha al piano terra tre arcate che ne ingentiliscono il<br />

fronte, lo stesso dicasi per le fonometrie dell’ annesso fienile e<br />

granaio.<br />

Proprietà Privata<br />

Interesse Turistico Presenta le caratteristiche dell’ edilizia<br />

rurale tipicamente veneta, date anche dalle notevoli dimensioni<br />

del manufatto.<br />

Stato di conservazione In pessimo stato di conservazione<br />

necessita di radicale restauro e consolidamento.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: posto lungo via Carline, dista 1 chilometro dal percorso <strong>Strada</strong> Dei Vini<br />

D.O.C. <strong>Lison</strong> - Pramaggiore <strong>della</strong> zona classica, in previsione la realizzazione di un tratto ciclopedonale.<br />

Visibilità pubblica: alta dalla strada<br />

Fruibilità pubblica: bassa in quanto di proprietà privata e pericolante.<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 2<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

Inserito in questo contesto di aperta campagna potrebbe diventare un esempio di edilizia rurale con elementi<br />

architettonici diversi da quelli di altri esempi disseminati nel <strong>territorio</strong>, anche se legata al concetto comune di<br />

abitazione, stalla e magazzino agricolo tipici di queste costruzioni. Edifici industriali ante literam con l’aggiunta di<br />

essere anche contenitori di comunità talvolta anche numerose.<br />

- 115 -


TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE<br />

ARCHITETTURA E PAESAGGIO RURALE DEL COMUNE DI PRAMAGGIORE<br />

Nome del bene Bosco Zacchi<br />

SCHEDA PR 37<br />

Localizzazione : località Martignon<br />

Epoca di Costruzione --<br />

Categoria : Paesaggi<br />

Tipologia : Bosco<br />

Caratteristiche principali<br />

L’ area di 0.75ha è un relitto di bosco planiziale, che si stendeva<br />

anche nel comune di Cinto Caomaggiore, con biotopo forestale<br />

mesofilo dalto fusto; è classificato come area SIC/ZPS (codice<br />

IT3250022’), oasi di protezione, sottoposto a vincolo di tipo<br />

forestale. La formazione forestale è tipicamente quella del<br />

querco-carpinetum; di rilevante interesse faunistico le specie<br />

presenti.<br />

Proprietà privata<br />

Interesse Turistico esempio di relitto di bosco planiziale<br />

fortemente isolato, mantiene specie tipiche altrove quasi<br />

scomparse.<br />

Stato di conservazione sono aree molto vulnerabili con territori<br />

agrari confinanti che alterano i lembi boschivi. Necessiterebbero<br />

di azioni di vivificazione non solo <strong>della</strong> flora, ma anche <strong>della</strong><br />

fauna; in generale è in uno stato mediocre ma con equilibrio<br />

precario.<br />

Connessioni con gli itinerari esistenti: inserito in un contesto strettamente agrario, è facilmente visibile dalle<br />

strade secondarie - interpoderali; altrimenti è raggiungibile da via Bandida in comune di Cinto Caomaggiore, dista<br />

dal Percorso Divino di Pramaggiore circa 900m .<br />

Visibilità pubblica: alta dalla strada<br />

Fruibilità pubblica: bassa poiché, anche se non c’ è nessuna recinzione che ne ostacola l’ ingresso , manca<br />

una sistemazione o dei sentieri che non lo rendono accessibile in modo sicuro<br />

Cantierabilità: Si No Non rilevata<br />

X<br />

Costo ipotetico dell’intervento: < di 100 mila euro > di 100 mila euro<br />

X<br />

Misura 323/a inseribile nell’ <strong>Azione</strong> 3 ;<br />

In che modo il manufatto, attraverso il suo recupero, incrementa le potenzialità turistiche dei luoghi:<br />

Inserendolo come tappa di un percorso tematico nel quale si possano vedere a “sistema” anche altri esempi simili<br />

per tipicità, in quanto rappresenta un relitto di bosco planiziale, a memoria di come fossero questi luoghi prima<br />

<strong>della</strong> loro antropizzazione.<br />

- 116 -


6 Rispondenza degli interventi di conservazione, gestione e/o pubblica<br />

fruizione degli elementi oggetto di studio, alle principali politiche regionali<br />

Gli interventi di conservazione , gestione e/o pubblica fruizione oggetto del presente studio<br />

sono complessivamente schedati in n.36 localizzati nel Comune di Annone Veneto e 36 in<br />

quello di Pramaggiore, come indicato nelle precedenti schede.<br />

In tutti gli eventuali interventi prospettabili, sussiste il pieno rispetto alle principali politiche<br />

regionali previste dal PTRC <strong>della</strong> Regione Veneto e dallo strumento del PTCP <strong>della</strong><br />

Provincia di Venezia oltre che dal Piano di Sviluppo Locale del GAL Venezia Orientale.<br />

La rispondenza dei potenziali interventi, sottesi nelle schedature, può essere valutata dagli<br />

stessi strumenti di governo del <strong>territorio</strong>.<br />

Trattandosi di interventi di recupero ambientale e di restauro architettonico, tutti i potenziali<br />

interventi schedati, dovranno nella eventuale fase progettuale rispettare le indicazioni degli<br />

strumenti urbanistici comunali, sia di carattere generale che attuativi, nel rispetto anche di<br />

tutte le prescrizioni espresse dagli Enti Territoriali di competenza quali Genio Civile,<br />

Consorzio di Bonifica …<br />

Nel caso delle “ville venete”, specificatamente schedate nel presente studio, e nella fase di<br />

eventuale progettazione degli interventi di restauro/ ristrutturazione, sarà importante<br />

verificare anche le modalità di eventuali cofinanziamenti sul bene e/o sul paesaggio, come<br />

previsto dalla legislazione vigente in materia di ville venete.<br />

In ogni caso, come pure per i siti e gli ambiti paesaggistici, sarà importante preliminarmente<br />

valutare il contributo -anche metodologico- fornito dalla competente Soprintendenza di<br />

Venezia, sia per i singoli manufatti che per la tutela dei paesaggi individuati, come previsto<br />

dalla vigente normativa.<br />

Nel caso degli interventi nel museo di Belfiore-Pramaggiore, o nel centro di promozione<br />

locale di Annone Veneto e nella biblioteca beni questi con elevata fruibilità culturale pubblica,<br />

è importante contestualizzare gli eventuali interventi ammissibili previsti con la Misura 323/A<br />

azione 4, all’interno di “progetti culturali” dove le iniziative di “promozione culturale del<br />

<strong>territorio</strong>” siano relazionate e supportate con gli Enti preposti allo “sviluppo turistico<br />

territoriale, e dell’identità locale”, nello specifico la Provincia di Venezia e la Regione Veneto,<br />

che annualmente programmano iniziative, con il fine di realizzare una “rete di eventi per il<br />

<strong>territorio</strong>”,auspicabili di forte visibilità, quale motivo di attrattività turistica.<br />

- 117 -


7 Giustificazione e conferma <strong>della</strong> rispondenza degli interventi proposti<br />

rispetto agli obiettivi e alle strategie complessive del Programma di<br />

Sviluppo Locale di VeGAL<br />

La strategia prevista dal PSL Itinerari, paesaggi e prodotti <strong>della</strong> terra” prevede la<br />

connessione delle principali risorse dell’area in itinerari integrati costa-entroterra, rafforzare<br />

l’identità culturale dell’area e valorizzare il paesaggio. Il <strong>territorio</strong> dispone infatti di una serie<br />

di risorse non collegate, frutto di parziali interventi di recupero e valorizzazione.<br />

Un’opportuna azione di messa in rete e di realizzazione di iniziative pilota e di connessione,<br />

consentirà di rendere fruibili una rete di itinerari sul <strong>territorio</strong> ambito del PSL. Ne risulta quindi<br />

la piena rispondenza degli interventi proposta all’interno dello <strong>Studio</strong> con la strategia prevista<br />

dal PSL.<br />

Le proposte delineate nello <strong>Studio</strong> sono coerenti anche con il tema centrale del PSL, volto<br />

alla creazione di itinerari di turismo rurale integrati tra la costa e l’entroterra che connettano<br />

le risorse ambientali, agro/enoturistiche, storico-culturali dell’area. Lo <strong>Studio</strong> mette infatti in<br />

luce le principali componenti storico, culturali, paesaggistiche, artistiche, architettoniche del<br />

<strong>territorio</strong> di riferimento, componenti (costituite da beni e paesaggi) che rappresentano in vero<br />

valore aggiunto degli itinerari di fruizione.<br />

Infine, all’interno delle cinque linee strategiche d’intervento previste dal PSL (qualità <strong>della</strong><br />

vita; diversificazione; paesaggio-ambiente; filiere corte e prodotti; governance) lo <strong>Studio</strong>, che<br />

rientra nella linea strategica volta alla “qualità <strong>della</strong> vita”, è pienamente coerente con un<br />

approccio volto a favorire la riqualificazione e la valorizzazione delle caratteristiche storicoarchitettoniche<br />

e costruttive di fabbricati, immobili e manufatti che presentano un preciso<br />

interesse storico, artistico, paesaggistico o culturale, ai fini <strong>della</strong> relativa conservazione e<br />

pubblica fruizione.<br />

In sintesi lo <strong>Studio</strong> risulta di fondamentale importanza non solo per contribuire a tutelare e a<br />

tramandare la memoria storica dell’attività e <strong>della</strong> cultura rurale, ma anche per il contributo<br />

che fornisce al processo di riqualificazione del <strong>territorio</strong> rurale e alla strategia complessiva<br />

per il miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni rurali.<br />

- 118 -


A conclusione dello studio eseguito, per il <strong>territorio</strong> <strong>della</strong> <strong>Strada</strong> dei <strong>vini</strong> DOC <strong>Lison</strong> –<br />

Pramaggiore, è emerso che l’ avvio di una serie di interventi di recupero infrastrutturale, nella<br />

quale si colloca anche la <strong>Strada</strong> dei Vini DOC <strong>Lison</strong> – Pramaggiore quale prima iniziativa di<br />

sviluppo di una serie di itinerari nell’ area, evidenzia la mancanza di un quadro organico<br />

sovracomunale di analisi delle principali componenti storico, architettonico, culturali e<br />

paesaggistiche che caratterizzano il <strong>territorio</strong>.<br />

Inoltre si evidenzia la mancanza di punti informativi atti a guidare il visitatore alla scoperta dei<br />

beni di questo <strong>territorio</strong>, in quanto la Mostra internazionale dei Vini, con la propria sede a<br />

Pramaggiore, ha un ruolo rilevante per far conoscere al visitatore e al turista in genere<br />

essenzialmente i prodotti e le aziende del luogo; tali punti informativi potrebbero anche<br />

trovare la loro sede all’ interno delle risorse già presenti nel territori quali le biblioteche<br />

comunali attraverso sezioni dedicate, che permettano una prima conoscenza storicogeografica<br />

dei comuni e suggeriscano gli itinerari da intraprendere per cogliere direttamente<br />

le testimonianze che questi luoghi conservano.<br />

La volontà di mettere in rete, attraverso percorsi secondari, elementi architettonici e<br />

paesaggistici, permetterà di apprezzare nella loro tipicità e per gli eventuali tratti originali<br />

tutte le testimonianze del patrimoni rurale.<br />

8 Individuazione, classificazione e descrizione degli opportuni itinerari di<br />

valorizzazione delle risorse censite<br />

Tenendo conto che nel <strong>territorio</strong> ci sono beni architettonici e paesaggistici che , nella loro<br />

potenzialità di risorsa per la valorizzazione di questi ambiti, non sono collegati tra loro e con<br />

i percorsi principali già codificati, diventa opportuno suggerire percorsi e itinerari atti a<br />

farcene scoprire l’ esistenza e darci la possibilità di godere di queste ricchezze intrinseche.<br />

Questi beni se recuperati testimonieranno oltre che la tradizione rurale che li ha costituiti<br />

anche la grande vitalità e capacità di rinnovamento che ha caratterizzato queste terre,<br />

risulterà appunto fondamentale la creazione di una rete che ne permetta la fruizione e la<br />

visibilità. In quest’ ottica si pone l’ applicazione <strong>della</strong> Misura 313 azione 1 con il bando<br />

ITINERARI per il cofinanziamento di eventuali percorsi secondari.<br />

- 119 -


8.1 Definizione di itinerario “secondario” atto alla valorizzazione delle risorse<br />

censite<br />

Sono da considerarsi percorsi secondari o “percorsi di collegamento” i tracciati, ed i relativi<br />

interventi, in grado di favorire, direttamente o indirettamente, il miglioramento complessivo<br />

<strong>della</strong> rete di interconnessione e collegamento tra i percorsi principali riconosciuti,quali la<br />

Litoranea Veneta, prevedendo un’ effettiva intersezione con uno di questi ultimi, oppure un<br />

aumento del numero dei territori ad essi collegati o , ancora il completamento, anche<br />

parziale, di tragitti destinati al collegamento tra i suddetti percorsi o che consentono<br />

comunque il consolidamento di collegamenti già finanziati da risorse pubbliche. ( tratto da<br />

obiettivi PSR 2007-2013 Misura 313 azione 1). Una riflessione va fatta sui potenziali percorsi<br />

ciclo-pedonali che si potrebbero realizzare lungo il corso del fiume Loncon, prendendo ad<br />

esempio la progettualità pilota già portata a realizzazione per gli itinerari “GiraLivenza” e<br />

“GiraLemene”, dando così a questi comuni oggetto di studio una variante, di carattere<br />

prettamente naturalistico,a quella <strong>della</strong> <strong>Strada</strong> dei Vini, a completamento di uno scenario che<br />

possa valorizzare il patrimonio rurale in tutte le sue sfaccettature.<br />

8.2 Definizione e individuazione nel <strong>territorio</strong> ambito di studio degli itinerari<br />

principali<br />

Il <strong>territorio</strong> di Annone Veneto e Pramaggiore presenta un sistema articolato di piste ciclabili<br />

esistenti e, dalla programmazione comunale, si evincono anche una serie di opere<br />

infrastrutturanti prioritarie, che definiscono una “rete” delle ciclabili di progetto. Opere dai<br />

costi di realizzazione anche elevati, che si realizzeranno in tempi medio–lunghi, vista l’<br />

attuale congiuntura economica, e la cui ricaduta nel <strong>territorio</strong> non è al momento<br />

quantificabile.<br />

L’itinerario storico-naturalistico è invece un percorso ciclo-pedonale, per lo più esistente che<br />

attraversa strade secondarie –quasi sempre pubbliche- sia in contesti storici che naturalistici<br />

di pregio ambientale. Lo scopo degli itinerari, espressi anche attraverso una rigorosa<br />

segnaletica,è quello di promuovere la visita dei luoghi e contestualmente sviluppare una<br />

“economia <strong>della</strong> mobilità lenta”, quale nuova risorsa per il <strong>territorio</strong>.<br />

Punto fondamentale per la realizzazione <strong>della</strong> “rete <strong>della</strong> mobilità lenta” è l’ intermodalità tra<br />

gli stessi sistemi di comunicazione: pedonale, ciclabile, fluviale, treno -con l’ eventuale<br />

servizio di “Bici al seguito” presso la Stazione Ferroviaria di Annone Veneto, autobus pubblici<br />

etc al fine di rendere visibile al turista l’ esistenza nel <strong>territorio</strong> di un itinerario sostenibile e<br />

vendibile turisticamente a fruitori italiani e stranieri.<br />

Nei due territori comunali oggetto di studio, sono stati sviluppati negli scorsi anni, percorsi sia<br />

nuovi che recuperati da relitti di strade campestri o tratti ferroviari abbandonati oppure dalla<br />

- 120 -


utilizzazione stessa di strade comunali a basso volume di traffico per un progetto che ha<br />

portato alla realizzazione di opere puntuali con il fine di realizzare un itinerario storiconaturalistico<br />

nonchè fluviale.<br />

Nei comuni di Annone Veneto e Pramaggiore, oggetto del presente studio, gli itinerari sono<br />

stati recepiti nella loro interezza , ed evidenziati nell’ allegata planimetria progettuale di<br />

sintesi di cui alla tavola allegata in formato A0.<br />

Itinerario principale del nostro ambito di studio è appunto la già citata <strong>Strada</strong> dei Vini, che<br />

però, a parte i cartelli segnaletici, si presenta come una semplice informazione di dove ci si<br />

trova ma non di dove si arriverà continuando questo tracciato, oltre al fatto che non ha un<br />

elemento di distinzione particolare rispetto agli altri tracciati.<br />

Mancano punti informativi o tabelle segnaletiche con l’itinerario complessivo, è sicuramente il<br />

paesaggio contrassegnato da distese di vitigni che ti fa capire inequivocabilmente di essere<br />

nella percorrenza <strong>della</strong> strada dei <strong>vini</strong>.<br />

8.3 Descrizione e individuazione degli Itinerari secondari<br />

Il presente studio ha definito nella cartografia l’itinerario principale <strong>della</strong> strada dei <strong>vini</strong> come<br />

sopra descritto e contestualmente ha georeferenziato nei territori interessati, i manufatti e gli<br />

elementi paesaggistici.<br />

Si è quindi individuata una potenziale “rete” di percorsi di collegamento integrativi proposti<br />

secondari strategici, di connessione dei manufatti/elementi del paesaggio, proprio all’<br />

itinerario principale <strong>della</strong> strada dei <strong>vini</strong> sopradescritta.<br />

L’ obiettivo è stato quello, una volta verificate nei luoghi le modalità di connessione ciclopedonale,<br />

di dare maggiore valenza turistica ad un potenziale itinerario secondario<br />

prevedendone un eventualmente accesso al bando di cofinanziamento previsto dalla Misura<br />

313 <strong>Azione</strong> 1 ITINERARI, al fine di una maggiore caratterizzazione e qualificazione del<br />

percorso in funzione dell’ itinerario principale.<br />

Le connessioni, attraverso itinerari secondari, individuati nello studio tra i principali<br />

manufatti/beni paesaggistici, sono così descrivibili:<br />

Nel Comune di Annone Veneto sono stati individuati i seguenti itinerari secondari :<br />

- percorso in sicurezza, rispetto a quello esistente sulla strada principale fortemente<br />

trafficata, che dalla Chiesa di San Vitale ( scheda 1) potrebbe percorrere la storica via Cao<br />

De Sora fino all’ oratorio parrocchiale ( scheda 2);<br />

- raccordo tra la via oltrefossa in corrispondenza del Bosco del Fosson ( scheda 14)<br />

passando di fronte alla casa Gianotto ( scheda 16 e 17) fino alla località bassa Faè (scheda<br />

- 121 -


19 – 20 ) per poi ritornare verso via oltrefossa o alternativamente verso la frazione di<br />

Spadacenta (scheda 22);<br />

- raccordo dalla frazione di Giai tra l’elemento paesaggistico del “filare alberato frangivento<br />

di Via Polvaro” (scheda n 30 e 28) per poi, dopo il tratto alberato, completare l’itinerario<br />

verso il limite comunale in via Stangada ( scheda 26) e continuando lungo il confine dopo un<br />

tratto nel comune di Pramaggiore arrivare a un altro ambito paesaggistico di rilievo ( scheda<br />

25);<br />

- dalla zona di pracurte ( scheda 31) dirigersi verso la frazione di Loncon ( scheda 34);<br />

- sempre dalla zona di pracurte, ma nella parte più a sud, proseguimento di una pista<br />

ciclabile già esistente (scheda 32 – 33) abbiamo evidenziato un percorso che potrebbe<br />

estendersi anche nel comune di Santo Stino di Livenza.<br />

Nel Comune di Pramaggiore sono stati individuati i seguenti itinerari secondari:<br />

- itinerario secondario, dal limite estremo nord del comune fino al nucleo di<br />

Salvarolo immersi in un ambito paesaggistico rurale di elevato pregio ( scheda 2 – 4 -3) per<br />

arrivare alla località di Prabedoi ( scheda 5 – 6 – 7 ) per poi poter ritornare a Salvarolo<br />

oppure verso il centro del comune;<br />

- itinerario secondario che dalla località di Prabedoi, lungo il Fiume Loncon<br />

potrebbe giungere alle spalle <strong>della</strong> chiesa di Blessaglia (scheda 20);<br />

- dalla storica Postumia, all’ interno del paesaggio agricolo ( scheda 26) procedere<br />

verso Belfiore ( scheda 29 – 30 -31)<br />

- sempre dal Belfiore procedendo verso <strong>Lison</strong> arrivare al confine sud-ovest del<br />

comune ( scheda 32)<br />

- 122 -


INDICE<br />

Titolo dello studio: Territorio <strong>della</strong> <strong>Strada</strong> dei <strong>vini</strong> DOC <strong>Lison</strong>-Pramaggiore : Comuni di<br />

Annone Veneto e Pramaggiore. Tutela e riqualificazione del paesaggio e dell’architettura<br />

rurale del contesto centrale dell’ area DOC <strong>Lison</strong> Pramaggiore<br />

Introduzione generale agli studi 323/a<br />

Premessa<br />

1.a Localizzazione del Comune di Annone Veneto<br />

1.a.1 Analisi <strong>della</strong> componente storica<br />

1.a.2 Analisi delle componenti architettoniche<br />

1.a.3 Analisi delle componenti culturali<br />

1.b Localizzazione del Comune di Pramaggiore<br />

1.b.1 Analisi <strong>della</strong> componente storica<br />

1.b.2 Analisi delle componenti architettoniche<br />

1.b.2 Analisi delle componenti culturali<br />

2 Analisi <strong>della</strong> componente paesaggistica<br />

2.a Sintesi del Paesaggio Fluviale – Il fiume Loncon<br />

2.b Sintesi del Paesaggio Viti<strong>vini</strong>colo<br />

2.c Sintesi del Paesaggio di Bonifica<br />

3 Ricognizione e descrizione degli studi/ricerche già esistenti e disponibili, per il medesimo<br />

<strong>territorio</strong> interessato<br />

3.1 Elenco delle pubblicazioni<br />

3.2 Elenco degli studi realizzati dal GAL Venezia Orientale di Portogruaro<br />

4 Conseguente illustrazione dei fattori/argomentazioni/considerazioni che motivano il<br />

nuovo studio/ricerca e degli obiettivi specifici del medesimo<br />

5 Individuazione, classificazione e descrizione dei principali elementi/beni del patrimonio<br />

rurale presenti sul <strong>territorio</strong> con riferimento a una o più componenti storico, culturali,<br />

paesaggistiche, artistiche, architettoniche, in merito alla fattibilità degli interventi di<br />

conservazione dei beni<br />

5.1 Considerazioni esplicative dei parametri in scheda<br />

5.2.1 Individuazione cartografica su Carta Tecnica Regionale degli elementi rilevati.<br />

Il Comune di Annone Veneto (1:25.000)<br />

5.2.2 Schede delle categorie di beni e paesaggi del Comune di Annone Veneto<br />

5.3.1 Individuazione cartografica su Carta Tecnica Regionale degli elementi rilevati.<br />

Il Comune di Pramaggiore (1:25.000)<br />

5.3.2 Schede delle categorie di beni e paesaggi del Comune di Pramaggiore<br />

- 123 -


6 Rispondenza degli interventi di conservazione, gestione e/o pubblica fruizione degli<br />

elementi oggetto di studio, alle principali politiche regionali<br />

7 Giustificazione e conferma <strong>della</strong> rispondenza degli interventi proposti rispetto agli<br />

obiettivi e alle strategie complessive del Programma di sviluppo locale del GAL Venezia<br />

Orientale<br />

8 Individuazione, classificazione e descrizione degli opportuni itinerari di valorizzazione<br />

delle risorse censite<br />

8.1 definizione di itinerario “secondario” atto alla valorizzazione delle risorse censite<br />

8.2 definizione ed individuazione nel <strong>territorio</strong> ambito di studio degli itinerari principali<br />

8.3 descrizione e individuazione degli itinerari secondari<br />

9 Mappa del <strong>territorio</strong> <strong>della</strong> <strong>Strada</strong> dei <strong>vini</strong> DOC <strong>Lison</strong>-Pramaggiore (Copia in formato A0)<br />

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