Nello zaino - Sezione Vicenza
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22 - Lettere Rubrica<br />
Grazie alpini da Piacenza per quello che ci avete dato<br />
Elena Bersani, una giovane piacentina, ha passato gli ultimi tre giorni dell’Adunata nazionale assieme agli alpini<br />
nelle strade della città. Lunedì mattina ha scritto questa lettera, indirizzata alle Sezioni Ana del Triveneto, che<br />
pubblichiamo. Una lettera che ci riempie di orgoglio.<br />
Stamattina la città si è alzata più sola: tutto era pià triste e purtroppo è tornato ad essere tutto slnezioso e melanconico.<br />
Abbiamo passato tre giorni tra persone vere e genuine come voi,, abbracciando i vostri valori e il vostro<br />
profondo senso dell’onore. Grazie a voi abbiamo imparato che, standovi assieme, s’impara la vita e si diventa più<br />
uomini (come diceva uno striscione durante la sfilata), ci si arricchisce moralmente e umanamente. Mi sento in dovere<br />
di ringraziarvi di cuore con sincero affetto perché ho capito che, nonostante varo “incidenti di percorso”, l’Italia<br />
è fatta di gente perbene; se questa fosse consegnata nelle vostre mani e gestita dalla vostra testa, saremmo di sicuro<br />
una terra molto meno martoriata. Avete lasciato una città più bella è più pulita in tutti i sensi, ma mi spiace solo che<br />
non siate più in mezzo a noi. Solo qualche alpino, ancora stamattina, stava agli angoli delle nostre strade, prontamente<br />
fermato dai passanti per qualche chiacchierata e qualche foto, ma niente più.<br />
Tornate qua nella nostra città, spero che vi siate sentiti accolti dalla nostra “emilianità” e che vi siate sentiti,<br />
anche se per poco, a casa vostra. Tornate con i vostri cappelli e vedrete che non potrete fare un passo senza essere<br />
fermati dall’entusiasmo ed interesse dei piacentini che avete fatto crescere come popolo italiano e comunità locale.<br />
Siete brava gente, con il cuore in mano e la fierezza negli occhi nel vero senso della parola, e vi meritate tutto<br />
l’affetto che io e gli altri abbiamo provato e continueremo a nutrire nei vostri riguardi. La dignità italiana cresce<br />
grazie a voi che fate i fatti e non le parole. Un abbraccio e grazie ancora per averci insegnato che tutti possiamo<br />
essere come voi, basta volerlo e sentirlo nel profondo.<br />
Un ammirato abbraccio e un bacio affettuoso.<br />
Elena Bersani<br />
PS Scrivere a tutte le sezioni sarebbe un “lavoro da alpino”, per cui scrivo a voi: testimoniate per cortesia ciò che<br />
avete letto in questa lettera, lo devono sapere tutti gli alpini del mondo.<br />
Il mondo cambia, ma non lo spirito alpino<br />
Caro direttore,<br />
ho apprezzato il tuo editoriale sull’ultimo Alpin fa<br />
grado e ne condivido i contenutI . Anche gli alpini che<br />
sono sempre stati fuori dalla politica partitica sia pure<br />
“ndirettamente” questa volta sono stati chiamati a votare<br />
al ballottaggio per i due candidati Cherobin e Spiller.<br />
Penso che la riflessione nasca spontanea in molti di<br />
noi perchè si tratta di una svolta storica. Il mondo cambia,<br />
è continuamente in divenire e i passaggi sono così repentini<br />
che a volte facciamo fatica anche a recepirli. Chi<br />
avrebbe mai immaginato per esempio di vedere due Papi<br />
a Castelgandolfo pregare insieme l’uno vicino all’altro<br />
E’ la storia dell’umanità che muta di pelle, che ci prospetta<br />
un futuro diverso fatto di tante incognite ma anche<br />
di occasioni nuove, inedite che fino ad oggi non abbiamo<br />
mai conosciuto: una sfida a cui è chiamata la nostra<br />
Società legata sempre di più alla parte migliore di noi<br />
stessi con gli alpini che con coraggio ed abnegazione sapranno<br />
ancora una volta dare il loro contributo.<br />
Del resto i valori per i quali molti hanno dato la propria<br />
vita non vengono mai meno. La nuove generazioni “indottrinate”<br />
dai mass media in una spirale perversa di ottenere<br />
tutto e subito senza spirito di sacrificio hanno bisogno<br />
come il pane che mangiamo di esempi concreti che gli<br />
alpini sanno dare senza nulla chiedere in cambio.<br />
Ecco proprio in quest’ottica pur sapendo che tutto<br />
cambia, che il mondo non sarà più lo stesso, che la metamorfosi<br />
della stessa vita presenta delle incognite per un<br />
futuro prossimo, la storia degli alpini si “rinnova” mettendosi<br />
come sempre al servizio del prossimo, pronti a<br />
cogliere le migliori opportunità sempre presenti comunque<br />
a diffondere quei valori (quelli sì) che hanno fatto<br />
grande la nostra Patria e che rimangono inalterati ed<br />
inossidabili per sempre.<br />
Ferruccio Righele<br />
Un’osservazione alla precisazione<br />
Al capogruppo di Pojana Maggiore, a riguardo dell’impellente<br />
suo bisogno di precisazione, apparso su Alpin fa<br />
Grado n° 1 di Marzo 2013, rispondo che era ben lungi da<br />
me l’intenzione di affibbiargli un socio a sua insaputa<br />
(.....chè di questi tempi......). Non è mai stata mia intenzione<br />
tentare di inquinare qualche gruppo. Anzi mi scuso<br />
se è parso che questa fosse la mia intenzione. La località<br />
“ Pojana Maggiore “ era intesa come residenza, e non<br />
come appartenenza. Ma di certo ti è sfuggito, o forse non<br />
eri ancora Capogruppo!, quando nel 2008 era apparsa<br />
un’altra identica inserzione ( cambiava però il nome della<br />
neonata ). Ma d’altronde si sa anche che il futuro<br />
dell’Ana non è soltanto al maschile.<br />
Cari saluti<br />
Pietro Cristofari<br />
(....cum granum salis )