0508-07 Alpin fa Grado_imp.indd - Sezione Vicenza
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NOTIZIARIO DELLA SEZIONE DI VICENZA<br />
ANNO 20<strong>07</strong> - NUMERO 3 - LUGLIO - Poste Italiane S.p.A. - Spediz in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) - Art. 1 comma 2, DCB <strong>Vicenza</strong><br />
IN CASO DI MANCATO RECAPITO RINVIARE ALL’UFFICIO DI VICENZA FERROVIA, PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE, CHE SI IMPEGNA A CORRISPONDERE L’IMPORTO DOVUTO.
2 - La feritoia del Torrione<br />
Facciamo quattro conti<br />
leggendo il nostro libro verde<br />
In questi giorni, editoriali di giornali nazionali e pubblicazioni<br />
di altra natura, elencano i costi esagerati della politica<br />
italiana e gli sprechi conseguenti.<br />
Basti un solo dato: le “auto blu”, auto usate dai nostri uomini<br />
politici e a carico della pubblica amministrazione, in Italia<br />
sono 574.215.<br />
Negli altri paesi europei sono la decima parte. Negli Stati<br />
Uniti, superano di poco le 70.000.<br />
Oltre alla spesa per i loro acquisto sono evidenti<br />
le conseguenti spese di gestione e di manutenzione.<br />
Senza contare, poi, il numero di<br />
autisti necessari per un tale parco macchine.<br />
Possiamo permetterci una tale liberalità<br />
Non siamo un paese povero ma non possiamo<br />
tollerare un andazzo del genere.<br />
Il tragico è che nel campo della politica,<br />
possiamo generalizzare e il<br />
costo è enorme.<br />
Si pensi solo al trattamento<br />
dei parlamentari italiani.<br />
Indennità e privilegi non da<br />
poco, compresa la pensione.<br />
Poi, viaggi gratis, portaborse e<br />
altri benefici.<br />
A livello regionale la situazione<br />
non è molto diversa.<br />
Non mancava poi, per completare<br />
l’argomento, la proposta<br />
dell’indennità funeraria di<br />
€.7.500 spettante in quel <strong>fa</strong>tidico<br />
momento, ai <strong>fa</strong>miliari dei consiglieri.<br />
Negli altri enti locali l’onere economico<br />
della politica non arriverà a tali paradossi<br />
ma anche lì i costi sono esagerati. Si moltiplicano<br />
posti e commissioni con i relativi compensi o gettoni.<br />
I beneficiari, oramai, sono sempre gli stessi.<br />
Si cessa l’incarico presso un ente e lo si scambia con l’incarico<br />
in un altro ente magari di portata superiore e con un<br />
compenso aumentato. Sembrerebbero vitalizi.<br />
Ci consola, però, il <strong>fa</strong>tto che fuori dalla politica le cose vanno<br />
in un modo diverso.<br />
C’è un’area, poi, che si estende sempre più e che <strong>fa</strong> ben sperare<br />
in una svolta: “ il volontariato” del quale anche noi siamo<br />
una parte.<br />
È augurabile che in un futuro prossimo anche i politici possano<br />
copiare.<br />
Dovremmo mandare loro una copia annuale del nostro “libro<br />
verde”. Sarebbe una cosa buona!<br />
Quel libro, prima di elencare analiticamente le attività dell’anno,<br />
apre con il riassunto di tutte le opere di solidarietà e<br />
di <strong>imp</strong>egno civile svolte dagli alpini, che non da ieri operano<br />
in quel settore. Inizia proprio dal 1908 quando operarono<br />
nell’attività di soccorso a <strong>fa</strong>vore delle popolazioni della<br />
Calabria e Sicilia colpite dal terremoto.<br />
Dal 1963 e sino ai giorni nostri, è tutto un susseguirsi di interventi<br />
a <strong>fa</strong>vore della collettività sia in occasione di<br />
calamità come terremoti e alluvioni che<br />
di ristrutturazioni e restauri di asili,<br />
case di riposo e altri beni<br />
di comunità di assistenza.<br />
Numerosi sono gli altri interventi<br />
quali: raccolta di<br />
fondi e derrate destinati all’aiuto<br />
di popolazioni in situazioni<br />
di necessità; forniture di<br />
automezzi necessari per il trasporto<br />
di persone handicappate<br />
ecc. Tanti sono i settori di aiuto<br />
e di intervento.<br />
La nostra Protezione Civile,<br />
poi, nata ufficialmente nel<br />
1987, è diventata, oramai, il<br />
maggior supporto degli enti<br />
locali per attività di intervento<br />
in situazioni di calamità e<br />
di necessità.<br />
Centinaia sono, comunque, le<br />
pagine del “libro verde” che<br />
illustrano le attività effettuate<br />
e solo in un anno. Sarebbe<br />
opportuno che i politici le<br />
leggessero tutte.<br />
Per citarne una: nell’anno 2004 le<br />
ore lavorative svolte gratuitamente sono state 1.033.550<br />
più di un decimo delle quali svolte dagli alpini in congedo<br />
della nostra provincia. Nello scorso anno sono salite a<br />
1.444.408. Senza contare, poi, le somme raccolte e destinate<br />
ai vari interventi.<br />
Come sempre il tutto donato alla collettività. Ed è solo un<br />
esempio, perché le centinaia di pagine di quel libro non finiscono<br />
di stupire, tali sono gli innumerevoli campi di intervento.<br />
Questi sono gli <strong>Alpin</strong>i!<br />
Si spera che dopo aver letto il nostro libro verde anche i politici<br />
seguano l’esempio di chi opera a <strong>fa</strong>vore della collettività<br />
col solo spirito di servizio.<br />
È augurabile!<br />
Giuseppe Ottavio Zanon
3<br />
Le nostre adunate<br />
SOMMARIO<br />
Pag.<br />
• La “feritoia” del torrione 2<br />
• Nello zaino 4<br />
• Gli <strong>Alpin</strong>i e lo Sport 8<br />
• Nello zaino dei giovani 10<br />
• Recensioni 11<br />
• Incontri 12<br />
• La vita dei Gruppi 15<br />
• Manifestazioni 20<br />
• Solidarietà alpina 22<br />
• Rinnovo direttivi 24<br />
• Notizie 25<br />
• Notizie <strong>fa</strong>miliari 28<br />
• “…un nostro amico hai chiesto alla montagna…” 30<br />
Anno 20<strong>07</strong> - n. 3 - Luglio<br />
Spediz. in abbonamento postale<br />
Aut. Tr. <strong>Vicenza</strong> 26-4-53 n. 67<br />
Gratis ai soci<br />
Abbonamento annuo Euro 13<br />
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Direzione redazione:<br />
Torrione degli <strong>Alpin</strong>i<br />
36100 <strong>Vicenza</strong> - Viale B. D’Alviano, 6<br />
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Tipografia RUMOR s.r.l.<br />
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Nella prima di copertina il sindaco Ste<strong>fa</strong>no Fracasso consegna<br />
la cittadinanza di Arzignano all’ANA nella persona<br />
del Presidente Nazionale Corrado Perona durante l’Adunata<br />
del Triveneto (Foto Maurizio Mattiolo)<br />
Nella quarta di copertina un collage di particolari del monumento<br />
alle brigate alpine di Grancona nel 70°Anniversario<br />
della Fondazione del Gruppo. (Foto Maurizio Mattiolo)<br />
Abbiamo appena concluso la sfilata del Raduno Triveneto di Arzignano<br />
ove i nostri sentimenti si sono rigenerati nel rapporto di “alpinità” che<br />
è presente in ognuno di noi.<br />
Il raduno è un <strong>imp</strong>ortante momento della nostra vita associativa.<br />
Ci ritroviamo fra amici, fra “veci” e “bocie” ed è come essere stati nella<br />
“naia” nello stesso periodo e nello stesso battaglione.<br />
Da un certo punto di vista, in<strong>fa</strong>tti, gli alpini, quando si ritrovano non<br />
sentono alcuna differenza, né di età né di grado. Si sentono tutti uguali.<br />
Nei raduni, il primo pensiero va ai Nostri Caduti. Li ricordiamo rendendo<br />
Loro omaggio con la deposizione all’alzabandiera, delle corone di<br />
alloro ai loro monumenti e col pensiero al Loro sacrificio speso per la<br />
difesa della Patria.<br />
La Santa Messa, che nei raduni viene celebrata in Loro ricordo dai nostri<br />
cappellani militari e dai nostri parroci, è l’espressione della “ nostra<br />
millenaria civiltà cristiana”.<br />
Non è solo questo il motivo dei nostri raduni. Ci ritroviamo anche perché<br />
vogliamo ribadire l’essenza della nostra Associazione.<br />
Dopo di avere svolto, in<strong>fa</strong>tti il proprio <strong>imp</strong>egno nella solidarietà che anima<br />
ogni <strong>Alpin</strong>o, ogni Gruppo, ogni squadra di Protezione Civile verso chi<br />
si trova nel bisogno quando, perciò, abbiamo sentore di essere stati utili<br />
alla società, in quel momento abbiamo un motivo in più per ritrovarci.<br />
In quel momento, quindi, chiamiamo a raccolta i nostri iscritti e, insieme<br />
alla popolazione, ai nostri amici e alle nostre <strong>fa</strong>miglie passiamo<br />
qualche ora in serenità e in allegria.<br />
La popolazione <strong>fa</strong> contorno festante alle nostre manifestazioni esprimendo<br />
con la sua partecipazione, il senso di gratitudine verso di noi per<br />
il lavoro svolto a <strong>fa</strong>vore della Comunità.<br />
Carissimi <strong>Alpin</strong>i ci ritroviamo non solo per dimostrare la nostra salda<br />
amicizia ma anche per dare la giusta soddis<strong>fa</strong>zione a chi ha dato il suo<br />
aiuto per il buon funzionamento dei nostri gruppi e per il bene altrui.<br />
L’amicizia, la fraternità e la solidarietà non devono mai mancare nei<br />
nostri Gruppi. La comprensione è pure necessaria.<br />
Nell’Associazione ci sono tantissimi <strong>Alpin</strong>i che lavorano in silenzio,<br />
qualche volta ingiustamente criticati. Continuano a lavorare in silenzio.<br />
“Tasi e tira” motto di un Nostro Battaglione è la migliore risposta.<br />
Bisogna trarre esempio da queste brave persone e scaricare un po’ il<br />
loro “zaino” per “riempire il nostro che è vuoto.<br />
È una dimostrazione dell’amicizia che non deve mai mancare nei nostri<br />
Gruppi come non deve mai mancare l’unione. L’unione <strong>fa</strong> la forza!<br />
Cerchiamo, quindi, di essere uniti, di lavorare sodo e, anche nei nostri<br />
Gruppi, di vivere in allegria Con questi principi il futuro della Nostra<br />
Associazione è assicurato!<br />
Giuseppe Galvanin
4 - Nello zaino<br />
Cuneo: adunata meravigliosa<br />
Imponente partecipazione della<br />
<strong>Sezione</strong> con oltre quattromila <strong>Alpin</strong>i<br />
Una splendida giornata, una città ordinata che parlava di<br />
alpini in tutti gli angoli, s<strong>imp</strong>atia e disponibilità della gente.<br />
Apriva l’inquadramento berico il presidente Giuseppe<br />
Galvanin. applausi calorosi agli alpini di Schio, che hanno<br />
messo in prima fila i reduci di Russia, e al Gruppo di Malo,<br />
con i cinque scudetti delle Brigate <strong>Alpin</strong>e.<br />
<strong>Vicenza</strong> non poteva non portare a Cuneo un numero minore<br />
di <strong>Alpin</strong>i. Oltre 4000 erano le penne nere della <strong>Sezione</strong><br />
vicentina che hanno animato la sfilata con gli altri 100 mila<br />
partecipanti. Cuneo, per anni, è stato l’inizio della vita alpina<br />
di molti.<br />
Un CAR, quello di Cuneo che, oltre al “battesimo” - l’iniziazione<br />
alla vita alpina, ha dato non solo la formazione necessaria<br />
per un buon soldato di montagna ma anche quel senso<br />
di fraternità che solo gli alpini, anche dopo il servizio militare,<br />
conservano per tutta la vita.<br />
La popolazione della città, che ha sempre manifestato s<strong>imp</strong>atia<br />
per gli alpini, li ha accolti con entusiasmo e disponibilità.<br />
A Cuneo eravamo presenti con 136 gruppi e con cinque<br />
<strong>fa</strong>n<strong>fa</strong>re.<br />
Nutrita, anche, la rappresentanza dei nostri Sindaci alpini,<br />
segno dell’ ”alpinità” della Provincia di <strong>Vicenza</strong> che, con le<br />
sezioni “sorelle” di Asiago, Bassano del Grappa, Marostica<br />
e Valdagno può ben essere definita una delle province più<br />
alpine d’Italia.<br />
Ottavio Zanon<br />
Momenti della sfilata (Foto Maurizio Mattiolo)
Raduno del Triveneto ad Arzignano<br />
Nello zaino - 5<br />
Il Presidente Perona esclama:<br />
“Il più bel Triveneto che ho visto!”<br />
Con una tre giorni indimenticabile culminata nel bellissimo<br />
Raduno Triveneto di domenica 17 giugno, Arzignano ha abbracciato<br />
quasi ventimila alpini in un tripudio di festa, bandiere,<br />
amicizia ed aggregazione. Hanno sfilato in diecimila ma si<br />
calcola che altrettanti si siano concentrati lungo il percorso.<br />
La manifestazione è entrata nell’albo d’oro dei grandi eventi<br />
che la città non potrà mai dimenticare.<br />
E non scorderà certo i sei mesi che hanno <strong>fa</strong>tto da preludio a questo<br />
Raduno Triveneto degli alpini, costellati da quaranta iniziative<br />
attraverso le quali bambini, ragazzi, giovani, adulti ed anziani,<br />
hanno potuto riavvicinarsi a nobili sentimenti ed ideali.<br />
In un giugno capriccioso, anche una bella mattina di sole ha<br />
reso omaggio agli alpini del Friuli, del Trentino-Alto Adige e<br />
del Veneto accorsi per l’annuale adunata del Nordest.<br />
Impossibile elencare tutti i “vip”, quasi duecento, presenti nella<br />
tribuna d’onore. C’erano autorità militari e civili, rappresentanti<br />
di associazioni, il gen. Maurizio Gorza, responsabile<br />
della protezione civile dell’Ana, la <strong>fa</strong>miglia Bedeschi e, naturalmente,<br />
il sindaco di Arzignano Ste<strong>fa</strong>no Fracasso con tutta<br />
la Giunta a <strong>fa</strong>r da portabandiera ad un lungo elenco di primi<br />
cittadini. In prima fila, naturalmente, il presidente nazionale<br />
dell’Ana, Corrado Perona, col suo Consiglio direttivo.<br />
La grande sfilata, durata più di due ore. è partita dal Villaggio<br />
Giardino con in testa la <strong>fa</strong>n<strong>fa</strong>ra della Julia ed un reparto dell’8°<br />
Reggimento. Risalendo viale 4 Martiri, via 4 Novembre, via<br />
Trento, via Trieste e Corso Matteotti fra due ali di folla, ha<br />
raggiunto piazza Libertà dove le tribune e tutti gli spazi disponibili<br />
erano gremiti. Con grande emozione è stato accolto<br />
il labaro nazionale dell’Ana con le sue medaglie d’oro.<br />
A passare per prime, sono state le delegazioni degli emigrati<br />
all’estero con in testa quella del Sudafrica e quelle di Latina,<br />
Significativa foto della sfilata (Foto Maurizio Mattiolo)<br />
Parma, Milano, Pavia. Poi il lunghissimo corteo di “veci”<br />
e “bocia” del Triveneto, prima i friulani, tantissimi, poi gli<br />
alpini di Bolzano e del Trentino, numerosi e con lo striscione<br />
“arrivederci a Trento 2008”.<br />
Si svolgerà là, in<strong>fa</strong>tti, il prossimo Raduno Triveneto.<br />
Quindi l’oceano di penne nere del Veneto con una formidabile<br />
rappresentanza veronese e, naturalmente, delle sezioni<br />
vicentine a sfilare per quasi venti minuti.<br />
Interminabili gli applausi al passaggio della <strong>Sezione</strong> di<br />
<strong>Vicenza</strong> e del gruppo di Arzignano, preceduto dai cappelli di<br />
Luigi Dal Molin, Giulio e Giuseppe Bedeschi, Mario Pagani,<br />
quattro alpini che sono entrati nella leggenda.<br />
Il sindaco Fracasso ha confessato di aver vissuto uno dei momenti<br />
più belli della sua vita. “Non ho parole per ringraziare<br />
gli alpini e gli arzignanesi per questa straordinaria testimonianza<br />
di affetto e di partecipazione” ha spiegato. “È stato un<br />
grande onore ospitare il Raduno e condividere gli ideali di<br />
<strong>imp</strong>egno, passione e solidarietà che sanno esprimere le pen-
6 - Nello zaino<br />
4 cappelli 4 simboli; Giuseppe e Giulio Bedeschi, Mario Pagani e Dal<br />
Molin (Foto Maurizio Mattiolo)<br />
Il Capogruppo Paolo Marchetti<br />
ne nere. Desidero ringraziare non solo gli alpini ma anche<br />
i volontari, la polizia municipale, i dipendenti comunali, le<br />
forze dell’ordine, la Pro Loco e quanti hanno collaborato”.<br />
“Credo che il mio papà Giuseppe e lo zio Giulio sarebbero<br />
stati molto felici dei sentimenti e dei valori che ha proposto<br />
questa meravigliosa manifestazione” ha commentato<br />
Giuliano Bedeschi.<br />
Ed il primo ad esprimere riconoscenza è proprio il presidente<br />
nazionale dell’Ana Corrado Perona. “Lascio questa città con<br />
la gioia nel cuore. Grazie Arzignano!” ha detto.<br />
Tante strette di mano anche per Giuseppe Galvanin,<br />
presidente della sezione Ana di <strong>Vicenza</strong>, che ha voluto<br />
ed organizzato l’evento. “È stato il più bel Raduno<br />
Triveneto cui ho assistito – ha spiegato – Devo molto al mio<br />
vicepresidente, Antonio Munari, ed agli altri collaboratori<br />
senza il cui straordinario lavoro tutto sarebbe stato diverso”.<br />
Ma gli applausi più generosi sono andati al capogruppo<br />
di Arzignano Paolo Marchetti, che il 15 giugno, al teatro<br />
Mattarello, il maestro Bepi De Marzi ha “promosso” al grado<br />
di Maggiore, consegnandogli la mitica penna bianca per<br />
testimoniargli l’affetto e la riconoscenza di tutti.<br />
C’è da ricordare che, con una delicata cerimonia che ha<br />
espresso anche momenti di forte emozione, sabato, nella solenne<br />
cornice della sala consiliare, Arzignano ha conferito la<br />
cittadinanza onoraria all’Associazione Nazionale <strong>Alpin</strong>i. Lo<br />
ha <strong>fa</strong>tto al termine di una seduta straordinaria del Consiglio.<br />
Onorio Cengarle è andato avanti<br />
Non sentiremo più il suo vocione<br />
È andato avanti Onorio Cengarle,<br />
84 anni, alpino del Battaglione Val<br />
Leogra. Fondatore della Cisl vicentina,<br />
parlamentare per diverse legislature,<br />
più volte sottosegretario, era<br />
a Gianina, in Grecia, quando arrivò<br />
l’armistizio dell’8 Settembre. Con gli<br />
altri alpini del Val Leogra festeggiò<br />
la fine della guerra ma non sapeva<br />
che a casa sarebbe tornato solo dopo<br />
due anni, due anni da internato in<br />
Germania e da prigioniero dei Russi.<br />
Friulano, rude ma generoso, fu alpino<br />
anche nel sindacato e nella politica,<br />
mettendosi sempre al servizio<br />
degli altri, in particolare nel salvataggio delle grandi aziende<br />
vicentine in crisi negli Anni ‘60.<br />
Il suo <strong>imp</strong>egno è continuato anche negli anni della vecchiaia,<br />
al Gruppo Ana Tosato di Borgo Casale e nel piccolo ufficio<br />
alla Cisl, a sbrigare pratiche a <strong>fa</strong>vore degli ex internati in<br />
Germania.
Nello zaino - 7<br />
Gruppo di Grancona<br />
Grancona: Adunata Interzonale <strong>Alpin</strong>a<br />
Il Gruppo ha 70 anni, il cuore di sempre<br />
Quando qualcuno compie gli anni, per <strong>fa</strong>rgli un complimento<br />
gli si dice che non li dimostra. Nonostante l’età, possiamo<br />
affermare di “non aver rughe” e di essere “in piena forma”.<br />
Gli alpini di Grancona, per festeggiare il 70° della loro<br />
Fondazione, hanno avuto l’idea di dedicare un monumento<br />
alle cinque Brigate <strong>Alpin</strong>e.<br />
Il monumento sorge nel terreno adiacente alle scuole. Si è<br />
scelto questa collocazione con l’auspicio che i ragazzi possano<br />
avere una testimonianza visiva degli alpini.<br />
Una volta stabilita la collocazione, si è scelto il progetto eseguito<br />
dall’Architetto Patrice Schaer su disposizione dell’Amministrazione<br />
Comunale. Quindi, un nostro socio alpino, lo<br />
scultore Gianfranco Tancredi, ha eseguito le opere scultorie<br />
mentre le opere in muratura e i rivestimenti sono stati eseguiti<br />
dai volontari alpini sotto la guida attenta dell’esperto<br />
muratore il socio alpino Primo Covolo.<br />
Lo spirito e la solidarietà alpina dei volontari del Gruppo,<br />
con l’ausilio del Comune di Grancona, di alcuni Istituti di<br />
Credito, di altri Enti e Ditte private, hanno permesso la realizzazione<br />
dell’opera.<br />
Il monumento viene da noi sentito come un giusto tributo<br />
d’onore e di amore verso gli <strong>Alpin</strong>i, che per la Patria hanno<br />
immolato la vita. La scritta <strong>imp</strong>ressa sul monumento per<br />
ricordare porta questo motto: …PERCHÉ LO “SPIRITO<br />
ALPINO” RIMANGA SEMPRE VIVO NEL TEMPO….<br />
E oggi, perseverando nell’onorare coloro che con valore ci<br />
hanno preceduto, l’alpino continua con tenacia e coerenza il<br />
suo percorso in salita, nella difesa dei valori a lui più cari.<br />
Per ciascuna Brigata è stato collocato un masso proveniente<br />
dalle montagne di pertinenza, mentre i nomi delle brigate sono<br />
scritti sulle parete retrostante in pietra gialla di Grancona.<br />
Dopo la benedizione la Banda di Arsiero ha suonato “il trentatré”,<br />
inno degli <strong>Alpin</strong>i. Quindi, il Sindaco di Grancona<br />
Antonio Mondardo ha ringraziato il Gruppo alpini e l’architetto<br />
progettista. Ha, inoltre voluto donare ad entrambi una<br />
scultura in pietra eseguita dagli alunni di 3^ Media nelle attività<br />
di “Laboratorio della Pietra”.<br />
La sfilata è proseguita lungo le vie del paese fino alla nostra<br />
sede per la S. Messa da campo (alla presenza delle massime<br />
autorità civile e della <strong>Sezione</strong>): a scandire il passo era<br />
presente il gruppo Percussioni della Cadore fino a raggiungere<br />
Piazza Marconi. Giunti al monumento ai Caduti di tutte<br />
le guerre si è deposta una corona d’alloro con l’Onore ai<br />
Caduti, a ricordo dei nostri avi e al tempo stesso riconoscimento<br />
di un sacrificio che ha consentito a noi di vivere oggi<br />
liberi cittadini nella nostra Italia.<br />
Da ricordare che i festeggiamenti erano iniziati il venerdì 27<br />
aprile con la “serata della memoria”, lezione di storia sulla<br />
Il grande monumento inaugurato dal Gruppo <strong>Alpin</strong>i di Grancona<br />
2^ Guerra Mondiale tenuta dall’alpino Giuseppe Rossi del<br />
Gruppo di Alte Ceccato. Sabato 28 al mattino esercitazione<br />
di Protezione Civile con una prova di evacuazione delle<br />
Scuole di Grancona. Hanno preso parte all’esercitazione la<br />
squadra Antincendio Boschivo V.A.V.L., la squadra Cinofila<br />
e la squadra Sanitaria. Molto riuscita è stata l’esercitazione a<br />
scopo didattico durante la quale sono stati coinvolti tutti i ragazzi<br />
delle scuole. Naturalmente le varie squadre erano composte<br />
da volontari <strong>Alpin</strong>i o Amici degli <strong>Alpin</strong>i; le iscrizioni<br />
sono aperte a chiunque voglia operare per il bene comune.<br />
In serata, presso l’Aula Magna della scuola, c’è stata la rassegna<br />
corale con la partecipazione dei cori: Coro A.N.A.<br />
Piovene Rocchette e del Coro Val Liona. Alternandosi, i due<br />
cori hanno eseguito cante alpine e non alpine che hanno riscosso<br />
molto gradimento da parte dei numerosi intervenuti.<br />
Il Gruppo <strong>Alpin</strong>i di Grancona ha voluto coinvolgere nella festa<br />
anche i ragazzi della Scuola Secondaria: il 23 marzo con una<br />
ricca illustrazione e la proiezione di filmati sulla 1^ Guerra<br />
Mondiale presso l’aula magna della scuola, poi l’8 maggio organizzando<br />
per gli alunni di classe 3^ un viaggio ad Asiago sui<br />
luoghi della Grande Guerra con visita al Forte Belvedere.<br />
Si auspica che lo “SPIRITO ALPINO” possa essere trasmesso<br />
anche a chi non ha vissuto l’esperienza della “branda” ma<br />
che dimostra di essere alpino nei comportamenti, nei valori<br />
e nello spirito di corpo, affinché tutto ciò possa diventare un<br />
patrimonio spendibile anche in futuro<br />
a cura di Mirco Bisognin
8 - Gli <strong>Alpin</strong>i e lo Sport<br />
Grand Prix Strade d’Italia<br />
Gara internazionale svolta a Oderzo<br />
Martedì 1 maggio si è svolta ad Oderzo la 12° competitiva<br />
internazionale su strada in circuito valevole come 2ª prova<br />
del Grand Prix Strade d’Italia. La gara presenta un percorso<br />
unico che si snoda attraverso il centro storico per un totale di<br />
km 7,6 per la categorie Masters ed è da sempre un appuntamento<br />
<strong>imp</strong>ortante per atleti di alto livello internazionale. Il<br />
Gruppo Sportivo <strong>Alpin</strong>i ha partecipato a questo evento <strong>imp</strong>ortante<br />
con gli atleti Giorgio Cento<strong>fa</strong>nte, M45 che non ha<br />
tradito le aspettative piazzandosi 3° nella predetta categoria,<br />
ed Anna Campese MF45 che, pur reduce dalle <strong>fa</strong>tiche del<br />
Giro dell’Umbria, ha ottenuto un buon piazzamento giungendo<br />
6ª della categoria femminile.<br />
a cura di Anna Campese<br />
Corritreviso<br />
Le attività dei nostri gruppi sportivi<br />
A Treviso la 3ª prova Grand Prix Strade d’ITALIA<br />
Nella splendida cornice della città di Treviso il GSA è giunto<br />
in forze con 15 atleti, per lasciare il segno anche in questa<br />
18ª edizione della CORRITREVISO, gara valevole come 3°<br />
prova Grand Prix Strade d’ITALIA.<br />
Dieci km di <strong>fa</strong>tica (2 giri di 5 km ciascuno) quasi tutti all’interno<br />
del centro storico che il nostro atleta Ste<strong>fa</strong>no Bertoldo<br />
ha compiuto con un ritmo incredibile aggiudicandosi la gara<br />
come primo assoluto e primo di categoria (MM40).<br />
Anche gli altri alpini presenti in gara hanno conseguito<br />
ottimi piazzamenti:<br />
Valente Raf<strong>fa</strong>ello 1° MM55, Bidese Giovanni 2° MM40<br />
(6° assoluto), Cento<strong>fa</strong>nte Giorgio 2° MM45, Grasselli<br />
Denis 2° TM, Danese M. Antonietta 4° MF50, Campese<br />
Anna 5° MF45, Danzo Luciano 6° MM50, Ritunnano<br />
Rocco 8° MM50, Corso Vittorino 24° MM50, Sinicato<br />
Marco 25° TM, Dal Bosco Silvano 28° MM50, Gavasso<br />
Lucio 33° MM50, Ronzani Maurizio 36° MM40, Federle<br />
Paolo 50° MM40. Complimenti a tutti!<br />
Il Trofeo San Vittore corso<br />
a Tonadico<br />
4° prova Grand Prix Strade d’ITALIA<br />
Il trofeo San Vittore, gara podistica che si svolge nel centro<br />
storico di Tonadico, comune ai piedi delle incantevoli vallate<br />
di Primiero e Vanoi, ha regalato ancora una volta emozioni<br />
forti e ottimi traguardi al Gruppo Sportivo <strong>Alpin</strong>o. La montagna<br />
e i suoi percorsi <strong>imp</strong>egnativi rappresentano da sempre<br />
una sfida alla quale ogni podista con alle spalle qualche anno<br />
d’esperienza non riesce a sottrarsi. Questa gara che richiama<br />
ogni anno numerosi atleti provenienti da varie regioni, ha raggiunto<br />
un notevole prestigio nel settore e ogni anno suscita<br />
una grande attesa non solo tra gli appassionati ma anche nell’intera<br />
comunità. La gara inoltre vale come 4° prova Grand<br />
Prix Strade d’Italia. Nove gli atleti del GSA che hanno preso<br />
parte alla manifestazione che si è svolta sabato 9 giugno dimostrando<br />
ancora una volta il loro entusiasmo e il loro <strong>imp</strong>egno.<br />
Due giri di percorso attraverso le cittadine di Siròr e<br />
Tonadico (mt 6940 in totale) con alternanza di discese e piccole<br />
salite. Risultato eccezionale per<br />
il nostro Ste<strong>fa</strong>no Bertoldo che, dopo<br />
aver duellato spalla a spalla con il<br />
suo diretto inseguitore, lo ha staccato<br />
a 300 mt dal traguardo e ha regalato<br />
al Gruppo Sportivo la vittoria assoluta<br />
lasciando tutti senza fiato. Podio<br />
anche per Giorgio Cento<strong>fa</strong>nte che si<br />
piazza 1° di categoria M45.<br />
Mitici oramai Ste<strong>fa</strong>no e Giorgio ma<br />
bravi anche gli altri del GSA che<br />
hanno tagliato il traguardo in questa<br />
sequenza nelle rispettive categorie:<br />
Brazzale Fiorenzo 16°, Corso<br />
Vittorino 14°, Sella Maurizio 10°,<br />
Zambolin Lino 10°. Per la classifica<br />
in”rosa” segnaliamo Campese<br />
Anna 11°, Danese M.Antonietta 3°<br />
e Pertegato Giuliana 6°.<br />
Campese Anna
Gli <strong>Alpin</strong>i e lo Sport - 9<br />
Il gruppo sportivo <strong>Alpin</strong>i<br />
di <strong>Vicenza</strong><br />
Importanti risultati del GSA di <strong>Vicenza</strong><br />
Tutti sul podio gli atleti del Gruppo Sportivo <strong>Alpin</strong>i di<br />
<strong>Vicenza</strong> (nella foto) che hanno partecipato al 5º giro podistico<br />
dell’Umbria svoltosi dal 21 al 25 aprile tra i luoghi<br />
più caratteristici della Regione, toccando le città di Cannara<br />
– Gubbio – Umbertide e Corciano.<br />
Il programma del giro comprendeva un totale di km 32 suddivisi<br />
in 4 tappe, tra cui una cronometro individuale, che alternavano<br />
salite <strong>imp</strong>egnative, (il percorso dei ceri di Gubbio)<br />
discese e circuiti in aperta campagna. Alla manifestazione<br />
che ha registrato un totale di 180 Atleti partecipanti provenienti<br />
da tutta Italia, gli <strong>Alpin</strong>i del G.S.A di <strong>Vicenza</strong> hanno<br />
conseguito la coppa come 10° società sportiva partecipante<br />
con i suoi atleti che hanno affrontato con entusiasmo sia le<br />
erte salite delle vƒalli Umbre sia il caldo, insolito per la stagione,<br />
riportando i seguenti ottimi piazzamenti:<br />
Pertegato Giuliana 2° classif. Cat MF 40, Campese Anna<br />
3° classif. cat MF 45, Danese M.Antonietta 2° classif.<br />
Cat MF50, Valente Raf<strong>fa</strong>ello 1° classif, cat MM55, Corso<br />
Vittorino 4°cat MM55. Da non sottovalutare la prestazione<br />
del presidente del Gruppo Sportivo, Olfeo Dal Lago giunto<br />
13° ma misuratosi con top runners di assoluto valore. Ricchi<br />
premi in natura hanno ripagato i nostri atleti delle loro <strong>fa</strong>tiche.<br />
Al ritorno dalla trasferta, di nuovo in pista per affrontare<br />
accanto ai colleghi vicentini le prossime prove che il ricco<br />
calendario estivo propone.<br />
Torrebelvicino – Cuneo<br />
<strong>Alpin</strong>i che pedalano !<br />
sotto la tavola a gustare i piatti tipici locali.<br />
Il giorno dopo il drappello raggiunge dapprima a Cremona<br />
poi su verso Pavia e poi Broni dove, dopo un bis del pranzo<br />
del giorno prima, si imbocca la strada per Tortona ed in<br />
serata, dopo 195 chilometri, ecco le prime case di Oviglio,<br />
nei pressi di Alessandria dove il gruppo decide di passare<br />
la seconda notte. Da qui inizia la zona collinare e dal punto<br />
di vista paesaggistico, la tappa più bella. Un buon bagno<br />
ristoratore in piscina ed anche qui, giù a degustare i piatti<br />
tentatori della cucina piemontese, ben accompagnati da un<br />
Dolcetto d’Alba di grande rispetto. Sonno ristoratore e la<br />
mattina cavalcata tra le colline di Nizza Monferrato, di Alba,<br />
Canelli e Bra e finalmente, dopo altri 120 chilometri, ecco<br />
Cuneo! Grande accoglienza da parte degli amici alpini di<br />
Torrebelvicino già in loco, che ospitano nel loro stand confortevole<br />
ed egregiamente allestito nei pressi del centro della<br />
città, la pattuglia degli atleti.<br />
È stata un’esperienza bellissima; una di quelle che non si<br />
scordano. Con la mente si torna a rivivere le accoglienze incontrate<br />
lungo il percorso; i momenti di grande gioia all’arrivo<br />
a Cuneo. La grande amicizia consolidata nel gruppo e con<br />
chi si è incontrato e conosciuto per strada.<br />
E poi l’apoteosi con le stupende giornate di sabato e domenica,<br />
vissute in sfilata ed ancora per le strade, in mezzo alla<br />
gente, in mezzo a tanti alpini, circondati dal calore di tante<br />
vecchie e nuove amicizie. Questa è stata l’Adunata per i cicloalpini<br />
di Torrebelvicino: una gran bella Adunata!<br />
a cura di Massimo Zuccato<br />
Gli alpini partecipanti al raid, iscritti<br />
al Veloce Club Torre – “Vallortigara<br />
Servizi Ambientali”<br />
L’11 maggio si è concluso il raid che<br />
ha avuto per protagonisti nove “cicloalpini”<br />
partiti da Torrebelvicino<br />
e giunti a Cuneo per l’Adunata<br />
Nazionale. Sono state tappe lunghe<br />
ed <strong>imp</strong>egnative sotto un sole decisamente<br />
estivo che ha lasciato sui<br />
partecipanti la classica tintarella del<br />
ciclista. Il primo giorno, passando da<br />
Lonigo, si sono fermati per salutare il<br />
loro ex parroco, Don Vittorio, e quindi<br />
via alla volta di Mantova. A metà<br />
giornata, sulle rive del fiume Mincio,<br />
breve sosta. Verso sera, alla fine di un<br />
torrido pomeriggio, arrivo a Pessina<br />
Cremonese, dopo aver percorso 170<br />
chilometri in sette ore e, prima del<br />
meritato riposo, giù con le gambe<br />
Sandro Cimberle, Adolfo Zaupa, Daniro Lattenero, Giuseppe Zambon, Gianni Casara, Massimo Zuccato,<br />
Francesco Broccardo, Guido Marchioro e l’alpino-autista Renzo Bonadimani - (foto M. Zuccato)
10 - Nello zaino dei giovani<br />
Quando la geografia annulla le distanze<br />
Camminata alpina<br />
al Rifugio Bepi Bertagnoli<br />
Tre vessilli sezionali, venti gagliardetti, duecentocinquanta<br />
persone: sono i numeri della prima camminata alpina organizzata<br />
dalle Commissioni Giovani di <strong>Vicenza</strong>, Valdagno e<br />
Verona al Rifugio Bepi Bertagnoli il 10 Giugno scorso. La<br />
ragioneria offre per sua natura solo un sunto – per quanto significativo<br />
– di un evento; anzi, dell’idea di Paolo Marchetti,<br />
ex Presidente della Commissione Giovani di <strong>Vicenza</strong>, i conti<br />
non rendono giustizia alla giornata trascorsa tra i boschi di<br />
<strong>fa</strong>ggio e abeti rossi della Valle del Chiampo.<br />
L’<strong>imp</strong>ortanza di questa giornata ha molte ragioni, ma è meglio<br />
partire dall’inizio.<br />
Di una camminata si tratta, un percorso articolato laddove gli<br />
alpini si sentono più a loro agio: in montagna, tra le acque del<br />
Chiampo, tra gli scaranti e i rilievi che conservano quelle tracce<br />
di antico e spirito di sacrificio che rappresentano la nostra<br />
memoria e il nostro carattere distintivo. Un percorso, ancora,<br />
che dal suggestivo borgo di Campodalbero va inoltrandosi tra<br />
la varietà di paesaggi e conduce al Rifugio Bepi Bertagnoli,<br />
1225m di altitudine, situato sul versante della catena delle Tre<br />
Croci. In più, il rifugio, pur essendo in provincia di <strong>Vicenza</strong>,<br />
rientra nel Parco Naturale della Lessinia, in provincia di<br />
Verona. Un ambiente pieno di memorie dunque, tant’è che,<br />
allungando lo sguardo, si possono scoprire qua e là gli antichi<br />
cippi che segnavano i confini della Repubblica di Venezia in<br />
un lungo cammino sull’Alta via delle Alpi Vicentine.<br />
Come alpini è questa la geografia che più ci piace, quella che<br />
non trasforma i confini in pretesti di divisione ma ne <strong>fa</strong> ragione<br />
d’incontro d’esperienze e cooperazione. La camminata è<br />
stata proprio questo: un punto d’unione per diverse Sezioni,<br />
non solo simbolico ma anche concreto, giacché fondato sul<br />
patrimonio di valori di cui l’ANA è custode e, in questo caso,<br />
nel ricordo del giovanissimo alpinista Bepi Bertagnoli che nel<br />
1951 morì proprio in quei luoghi travolto da una slavina.<br />
Ecco allora che lo striscione che ci ha accolti dopo due ore<br />
di cammino, “Noi dopo di Voi”, non è solo uno slogan ma un<br />
segno di continuità alpina che ormai non è più solo una speranza.<br />
Così la giornata è proseguita in un sano clima di festa,<br />
non prima però dell’alzabandiera, dell’onore reso ai caduti, e<br />
alla liturgia eucaristica celebrata da padre Mario Geremia –le<br />
cui rughe sul viso raccontano meglio delle parole una vita<br />
consumata tra un continente e l’altro al servizio del prossimo,<br />
“Voi alpini in forza della vostra storia e del presente siete<br />
la parte più generosa e altruista della società” ha detto-.<br />
Questo progetto, che nei <strong>fa</strong>tti è stato uno degli eventi<br />
apripista dell’Adunata del Triveneto, e le <strong>fa</strong>tiche dei<br />
gruppi di Chiampo, Arzignano, Montebello Vicentino<br />
e Montorso, coordinati dal prezioso lavoro di Vinicio<br />
Ceriolo, sono state indiscutibilmente coronate da successo<br />
come ha confermato Giampietro Dalla Costa, alpino<br />
Il Rifugio Bepi Bertagnoli (foto di F. Murzio)<br />
del 7° e Presidente della Comunità Montana, auspicando<br />
che questo possa diventare un appuntamento annuale.<br />
Una bella giornata, infine, constatazione di quello che da qualche<br />
anno si sussurrava timidamente, spesso tra la diffidenza di<br />
molti, ma che ora è realtà: i giovani alpini ci sono, partecipano<br />
e sanno lavorare bene. Corrado Perona, a questo proposito, sabato<br />
16 Giugno ad una cena nella sede del gruppo di Grancona<br />
ha detto: “Non abbiate paura di <strong>imp</strong>egnare questi ragazzi, assecondate<br />
le loro iniziative. E se dovessero sbagliare non <strong>imp</strong>orta,<br />
ne abbiamo <strong>fa</strong>tto di errori noi alla loro età”.<br />
Federico Murzio<br />
Tra alpinità e sport:<br />
Torneo Nazionale di<br />
calcio dell’ANA<br />
Quadrangolare di calcio alpino<br />
tra i raggruppamenti<br />
(F.M.) Sabato 24 e domenica 25 Giugno si è svolta allo Stadio<br />
Comunale di S. Martino Buonalbergo (VR) la seconda edizione<br />
del Torneo Nazionale ANA di calcio, un quadrangolare<br />
tra i quattro raggruppamenti che ha coinvolto atleti alpini da<br />
ogni parte d’Italia. L’evento, organizzato dalla Commissione<br />
Nazionale ANA dello Sport e dalla Commissione Giovani,<br />
ha avuto come supporto logistico la sede dell’85° RAV –la<br />
caserma Duca a Montorio Veronese- dove per tutta la durata<br />
del torneo gli alpini hanno usufruito di vitto e alloggio.<br />
Il 3° Raggruppamento, di cui <strong>fa</strong>nno parte le sezioni vicentine,<br />
ha potuto contare sulla partecipazione di un buon<br />
numero d’alpini appartenenti alla nostra sezione: Nicola
Nello zaino dei giovani - 11<br />
Stoppa, Ste<strong>fa</strong>no Barcarolo, Enrico Golin, Ste<strong>fa</strong>no Bisognin<br />
(giocatori), Francesco Sola (massaggiatore) e il sottoscritto<br />
nel modesto compito di cronista. Inedita la presenza di<br />
Monica Bellotto in qualità d’accompagnatrice, che sembra<br />
abbia sciolto le riserve di accompagnare il fidanzato Ste<strong>fa</strong>no<br />
Barcarolo quando ha saputo che all’85° RAV alloggiano anche<br />
sessanta donne soldato.<br />
I nostri primi avversari sono stati gli alpini del 2°<br />
Raggruppamento –Lombardia ed Emilia Romagna-. La partita<br />
ha registrato la nostra netta prevalenza sul campo, e per<br />
possesso palla e per qualità di gioco, nonostante i giocatori<br />
del 2° Rgpt contrastavano i nostri alpini con la stessa delicatezza<br />
di un <strong>fa</strong>bbro che batte il ferro in un giorno di malumore.<br />
Il secondo tempo ci ha visto attaccare con il 2° Rgpt arroccato<br />
in difesa, producendo una notevole quantità d’azioni da<br />
gol non abilmente concretizzate. E così il 2° Rgpt ha approfittato<br />
di una delle due sole azioni prodotte in tutto il secondo<br />
tempo guadagnando una punizione al limite, realizzando un<br />
gol e ottenendo così un vantaggio immeritato. A nulla è valso<br />
l’<strong>imp</strong>egno dei nostri nel tentativo di pareggiare e la partita si<br />
è conclusa sull’uno a zero per il 2° Rgpt. Risultato ingiusto<br />
La squadra del 3° Rgpt (foto di F. Murzio)<br />
che però ha messo in evidenza un 3° Rgpt affiatato. La finale<br />
per il terzo e quarto posto, che si sarebbe dovuta disputare<br />
domenica tra i nostri e il 4° Rgpt (Centro-Sud Italia e Isole)<br />
non si è svolta a causa dell’<strong>imp</strong>rovviso for<strong>fa</strong>it dei giocatori<br />
di quest’ultimo. Solo per la cronaca il torneo è stato vinto<br />
dal 1°Rgpt.<br />
Recensioni<br />
Storia della grande guerra<br />
sul fronte italiano<br />
Riteniamo di <strong>fa</strong>r cosa gradita ai<br />
lettori segnalando che il volume<br />
“Storia della prima guerra mondiale”<br />
di Gianni Pieropan è nuovamente<br />
reperibile nelle principali<br />
librerie. Il corposo volume, 868<br />
pagine oltre a cartine topografiche<br />
e foto dell’epoca fuori testo, è<br />
stato pubblicato per la prima volta<br />
nel 1988 dall’editore Mursia ed ha<br />
incontrato un grosso successo nel<br />
vasto pubblico degli appassionati<br />
di storia della Grande Guerra, giungendo ora alla sua quarta<br />
edizione.<br />
Il volume si puó giustamente definire l’opera omnia del nostro<br />
concittadino, scomparso nel 2000, e condensa decenni<br />
di studi e ricerche su quello che si puó a ragione considerare<br />
l’avvenimento dirompente del secolo scorso, ovvero del piú<br />
tremendo conflitto di massa mai combattuto che provocó rivoluzioni<br />
di ordine territoriale, politico e sociale dal lungo<br />
strascico.<br />
Questa cronistoria descrittiva e critica traccia l’itinerario<br />
percorso dai nostri soldati dal primo all’ultimo giorno della<br />
Grande Guerra, dallo Stelvio all’Adriatico, delineando combattimenti<br />
e strategie.<br />
La ricostruzione appassionata e <strong>imp</strong>arziale <strong>fa</strong> giustizia sia<br />
degli assurdi trion<strong>fa</strong>lismi sia delle denigrazioni che gettarono<br />
ombre sull’immagine della nazione; un racconto che<br />
rende omaggio ai 650.000 caduti italiani, mettendoli costantemente<br />
in primo piano.<br />
GIANNI PIEROPAN – La Grande Guerra sul fronte italiano<br />
– Mursia Editore - euro 23,30<br />
<strong>Alpin</strong> <strong>fa</strong> grado ora anche in DVD<br />
Ora è possibile consultare<br />
– e conservare<br />
– più agevolmente<br />
<strong>Alpin</strong> <strong>fa</strong> grado. È stata<br />
in<strong>fa</strong>tti completata<br />
la raccolta dei numeri<br />
da giugno 1953 a<br />
tutto il 2006, più tre<br />
numeri prova iniziali<br />
dei mesi settembre, ottobre e novembre dell’anno 1948.<br />
I numeri sono contenuti in un DVD, il cui prezzo è di 15,00<br />
euro IVA compresa<br />
I numeri di quest’anno saranno reperibili sul portale www.<br />
anavicenza.it, in formato pdf, le cui pagine possono essere<br />
visionate e stampate.<br />
Gli interessati alla raccolta, singolo associato o gruppi ANA,<br />
devono <strong>fa</strong>rne richiesta alla <strong>Sezione</strong> al seguente indirizzo:<br />
Associazione Nazionale <strong>Alpin</strong>i – <strong>Sezione</strong> di <strong>Vicenza</strong>, Viale<br />
B. d’Alviano, 6 – 36100 <strong>Vicenza</strong>.
12 - Incontri<br />
Adunata a Bassano del 3° 1987<br />
19 maggio 20<strong>07</strong>……… quel magnifico abbraccio fra i<br />
commilitoni del 3° 87<br />
Cari lettori, voi che siete <strong>Alpin</strong>i, avrete molte volte provato<br />
come me una grande voglia di rivedere i vostri commilitoni,<br />
soprattutto se non avete più notizie di loro da<br />
molto tempo.<br />
Quando questo sentimento si è insidiato in<br />
me, è scattata una molla che mi ha spinto<br />
a cercare uno ad uno tutti gli <strong>Alpin</strong>i del<br />
3° 87 che, nel 6° reggimento Artiglieria da<br />
Montagna – Gruppo Agordo – nella caserma<br />
Monte Grappa di Bassano del Grappa<br />
(VI), assieme a me hanno trascorso quel<br />
magnifico anno di naja dall’aprile 1987<br />
all’aprile 1988. Eravamo e siamo ben 132<br />
ragazzi!<br />
Grazie alla lista dei congedanti conservata<br />
in soffitta per anni, in quattro mesi sono risalito<br />
a ciascuno di loro, apprendendo che<br />
grazie a Dio siamo ancora tutti vivi anche se<br />
Marco, a causa di un incidente, non gode da<br />
anni di una vita autonoma.<br />
Il nostro primo incontro, anche se in forma ristretta, è avvenuto<br />
il 24 febbraio 20<strong>07</strong>, proprio in occasione della visita al<br />
nostro grande amico Marco cui <strong>fa</strong>cciamo da questa rivista un<br />
sincero ed affettuoso saluto.<br />
Il 19 maggio 20<strong>07</strong> ci siamo dati appuntamento a Bassano del<br />
Grappa ed eravamo oltre 90 commilitoni, cui si sono aggiunti<br />
altri amici di diversi scaglioni sempre del 1987 e, con le<br />
mogli ed i figli presenti, costituivamo un gruppo di ben 110<br />
persone.<br />
a cura di Luciano Ghiotto<br />
Raduno del 1° scaglione del 1960-<br />
61 del 7° rgt. <strong>Alpin</strong>i<br />
Posano per la foto-ricordo a “Monte Berico” <strong>Vicenza</strong> il 24<br />
marzo 20<strong>07</strong> con la rappresentanza di alcuni gagliardetti dei<br />
gruppi di <strong>Vicenza</strong> e quello della <strong>Sezione</strong> per il raduno dei<br />
commilitoni, con ufficiali e sottufficiali del 1° scaglione 38<br />
della 78° comp. 7° Rgt alpini Btg. Belluno Caserma Salsa<br />
B.C. anni 60/61 a Belluno. Un arrivederci nel 2008.<br />
Doverosa ricordo sul Ponte di Bassano del Grappa- (Foto L. Ghiotto)
Incontri - 13<br />
Adunata a Strigno degli artiglieri<br />
del gruppo “Pieve di Cadore”<br />
e del Generale Innecco<br />
Il Sindaco, il Capo<br />
Gruppo ANA e il<br />
Tenente Innecco, in<br />
occasione del 50° anniversario<br />
dell’arrivo<br />
del gruppo a Strigno,<br />
Vi aspettano alle ore<br />
09,30 del 23 settembre<br />
20<strong>07</strong> davanti al cancello<br />
della Caserma<br />
De Gol. Inquadrati<br />
sfileremo per le vie del Paese, che salutammo 50 anni orsono,<br />
per recarci a messa e ricordare chi è “andato avanti”.<br />
Depositeremo, inoltre, una corona al monumento dei Caduti,<br />
ascolteremo con pazienza i discorsi di circostanza e poi berremo<br />
un “ombra” e ci daremo appuntamento per il 2012.<br />
Ricordata a Colico la battaglia<br />
di Nikolajewka 26 gennaio 1943<br />
Commovente cerimonia sul Lago di Como<br />
del Presidente della locale <strong>Sezione</strong> <strong>Alpin</strong>i dr. Bernardi, e delle<br />
autorità locali hanno riconosciuto il sacrificio e la dignità<br />
dei combattenti e degli <strong>Alpin</strong>i in particolare. Anche <strong>Vicenza</strong><br />
e Bassano hanno partecipato coi propri rappresentanti alla<br />
toccante cerimonia in ricordo dei morti di Russia. Insieme ai<br />
gagliardetti di pressoché tutte le Sezioni d’Italia erano presenti<br />
per la <strong>Sezione</strong> di <strong>Vicenza</strong> il Cav. Gaetano Dalla Riva, il<br />
Consigliere Mario Leonardi e l’alfiere Pier Giorgio Lanaro,<br />
per Bassano era presente il Consigliere Monegatto insieme<br />
ad altri <strong>Alpin</strong>i e parenti dei caduti e combattenti della<br />
Campagna 1940-1943 in terra di Russia.<br />
a cura di Pier Giorgio Lanaro.<br />
Ritorno a casa del 7° Rgt <strong>Alpin</strong>i<br />
dall’Afghanistan<br />
Caloroso abbraccio agli <strong>Alpin</strong>i del 7° Rgt.<br />
Il giorno 15 marzo 20<strong>07</strong> si è svolta a Belluno la cerimonia<br />
di “Bentornato” agli alpini del 7° Rgt. di ritorno dall’Afghanistan.<br />
Dal palco delle autorità ho assistito allo schieramento delle<br />
truppe, rendendo gli onori, alla Bandiera di guerra del 7°<br />
Rgt. alpini, al Labaro nazionale dell’A.N.A, ai Gon<strong>fa</strong>loni dei<br />
Comuni e della provincia, ai Vessilli e Gagliardetti presenti.<br />
Sono convinto che quando rientreranno dalla meritata licenza<br />
trascorsa coi loro cari, saranno ancora più convinti del<br />
loro lavoro che li porta dove c’è bisogno di umanità e di<br />
bravi ragazzi che sanno adempiere al loro dovere.<br />
Grazie ragazzi e tenete alto il nome degli <strong>Alpin</strong>i ovunque<br />
andrete!<br />
a cura Enzo Paolo Simonelli<br />
Inaugurato il Museo<br />
del Settimo <strong>Alpin</strong>i a Belluno<br />
Anche quest’anno si sono incontrati a febbraio a Colico sul<br />
Lago di Como, <strong>Alpin</strong>i provenienti da ogni parte d’Italia per<br />
ricordare l’anniversario di Nikolajewka. La Campagna di<br />
Russia è un <strong>fa</strong>tto d’arme che divide la memoria collettiva.<br />
Giovani incolpevoli, che seguendo fedelmente gli obblighi<br />
di chiamata alle armi furono sacrificati in massa sulle<br />
steppe e nei lager sovietici, appaiono spesso meno degni di<br />
ricordo e di rispetto, di fronte ai combattenti per altre cause.<br />
La cerimonia ha visto la commovente orazione dell’ex<br />
Presidente nazionale Perazzini. Altri interventi come quello<br />
Sulla loggia spiccano figure di alpini, foto del 1915 - 18 rielaborate<br />
a grandezza d’uomo, che guardano verso il grande<br />
cortile e sembrano dire al visitatore: questa è la nostra casa,<br />
su, entrate, venite a vedere la nostra storia. Non potrebbe<br />
essere migliore il primo incontro con il Museo storico del 7°<br />
<strong>Alpin</strong>i, inaugurato nel giorno della Festa delle Repubblica a<br />
Villa Pat, a Sedico (Belluno). Una volta dentro si ha subito la<br />
sensazione di entrare nella storia del più vicentino dei reggimenti<br />
alpini, perché i circa 400 documenti (fotografie, armi,<br />
documenti, cartoline, libri, giornali e bandiere) sono resi vivi<br />
da una serie di foto storiche edite a grandezza d’uomo che<br />
<strong>fa</strong>nno vivere tutti quegli oggetti, ben distribuiti in ambienti<br />
che invitano alla memoria, li presentano assieme alle persone<br />
che li hanno usati, se ne sono serviti e li hanno subiti.<br />
Un museo vivo anche perché i reperti raccolti nel 1937 dal col.<br />
Carlo Ghe e aggiornati in anni successivi, sono affiancati da
14 - Incontri<br />
materiali e tecniche di oggi: il reticolato della trincea utilizza<br />
il plexiglas, la struggente parete dei cimiteri di guerra è un’elaborazione<br />
di tante immagini di cimiteri di guerra sui fronti del<br />
Settimo, ricordo di 4556 penne mozze. Con le modellazioni a<br />
mano di polpa di cellulosa sono state <strong>fa</strong>tte le “sculture vestite”<br />
che indossano divise di varie epoche o l’alpino che si cala nel<br />
vano scale con una teleferica di 90 anni <strong>fa</strong>.<br />
Al primo piano piccole stanze a tema raccontano la storia<br />
del reggimento. Una è corredata dalle fotografie di Antonio<br />
Berti, alpino e alpinista, incredibili immagini della Grande<br />
Guerra sulle Dolomiti; in un’altra scorrono su monitor le immagini<br />
più significative tratte dagli album del museo. Sempre<br />
al primo piano il diorama, forse il punto più coinvolgente del<br />
percorso, perché il visitatore è circondato da pannelli con le<br />
grandi foto degli alpini del Feltre, Belluno, Pieve e degli altri<br />
battaglioni con le divise delle varie epoche. A cominciare<br />
dalla “scultura” dell’ufficiale con la divisa del reggimento<br />
quando fu costituito, 120 anni <strong>fa</strong> a Conegliano.<br />
«Ho voluto restituire ai cimeli il loro carattere di documento<br />
storico, unico modo per sottrarre il materiale esposto al pericolo<br />
di <strong>fa</strong>re di un museo la replica di un negozio di rigattiere».<br />
Così spiega il suo lavoro Alberto Erseghe, l’architetto<br />
vicentino che ha curato l’allestimento del museo. Sì, perché<br />
il Settimo parla vicentino anche nel suo museo, a cominciare<br />
da Galliano Rosset, di Monticello Co. Otto, che si è occupato<br />
del restauro delle armi; installazioni e sculture sono di<br />
Giorgio Spiller, asiaghese ceh vive a Venezia. E poi Battilana<br />
Progetti di Cornedo per la <strong>fa</strong>legnameria, Eleber di <strong>Vicenza</strong><br />
per i corpi illuminanti, Angelo Baretta di <strong>Vicenza</strong> per la collocazione<br />
degli oggetti.<br />
Dino Biesuz<br />
1920. 3° Rgt Art. da Montagna. Presentat - arm!<br />
con la bocca da fuoco del 65/17. 110 Kg.<br />
<strong>Vicenza</strong>, 1890, <strong>Alpin</strong>o del 6º Reggimento <strong>Alpin</strong>i
La vita dei Gruppi - 15<br />
Gruppo di Zovencedo e San Gottardo<br />
Incontro nelle scuole<br />
Le attività dei nostri Gruppi<br />
Il Vescovo Mons. Nosiglia, tra gli alpini maladensi (foto M.Romagna)<br />
Venerdì 25 maggio una delegazione del “Gruppo <strong>Alpin</strong>i di<br />
Zovencedo e San Gottardo” si è recata nella scuola elementare<br />
per la ormai significativa tradizionale cerimonia di consegna<br />
della Bandiera Italiana agli alunni della 5° elementare.<br />
Desideriamo ringraziare la scuola e il corpo insegnanti, in<br />
particolare la Signora Giuseppina Bressi, per la gentile collaborazione.<br />
Gruppo di Anconetta<br />
Tanti giovani alla manifestazione del 25 aprile<br />
La celebrazione del 25 Aprile ad Anconetta, è diventata un<br />
punto di riferimento per tutta la zona nord di <strong>Vicenza</strong>, svoltasi<br />
anche quest’anno alla presenza delle numerose autorità<br />
civili, militari ed ecclesiastiche e a moltissima gente che<br />
assiepava il tragitto dalla chiesa al monumento dei caduti.<br />
Incoraggiante è stata anche la presenza di numerosissimi<br />
giovani, oggetto particolare degli interventi degli ospiti sulla<br />
commemorazione, che hanno identificato in loro, la staffetta<br />
generazionale ideale, per portare avanti i valori della libertà<br />
e democrazia, che vanno riaffermati e conquistati giorno per<br />
giorno. Un plauso particolare al capo gruppo di Anconetta,<br />
Sergio De Boni che è riuscito a coinvolgere in questa attività<br />
le scuole del quartiere.<br />
Gruppo di Malo<br />
Il Vescovo tra gli <strong>Alpin</strong>i<br />
Sabato 9 Giugno presso la Casa degli <strong>Alpin</strong>i di Malo, l’Arcivescovo<br />
di <strong>Vicenza</strong>, Monsignor Nosiglia ha idealmente abbracciato<br />
i numerosi alpini del Gruppo.<br />
Nella sala convegni, il Capogruppo Danilo Panizzon ha <strong>fa</strong>tto<br />
gli onori di casa ed illustrato brevemente la storia del sodalizio,<br />
gli interventi di soccorso nelle catastrofi che hanno<br />
colpito il nostro paese e le molteplici attività di carattere solidale<br />
e culturale continuando l’operato di De Marchi.<br />
La parola è passata poi ad un altro “grande vecchio”: il reduce<br />
e tuttora vitale Vito Mantia che ha voluto leggere un elogio<br />
agli alpini ed illustrare brevemente l’iniziativa promossa<br />
dall’Ana e la Regione Veneto,per la divulgazione della<br />
cultura alpina, avviata tra gli studenti delle medie superiori.<br />
Un’iniziativa che il Vescovo ha molto apprezzato ed auspicato<br />
possa contribuire a trasmettere alle nuove generazioni<br />
valori veri, dove <strong>fa</strong>miglia e amor di patria devono essere solidi<br />
riferimenti su cui costruire il proprio futuro e formare la<br />
nostra società.<br />
a cura di Luigi Girardi<br />
Gruppo <strong>Alpin</strong>i di Lisiera<br />
Intervento di sistemazione aree verdi del parco-giardino<br />
didattico e sensoriale presso la Centro ANFAS –<br />
Casa di accoglienza di Lisiera<br />
Nella primavera del 2006 il Gruppo <strong>Alpin</strong>i di Lisiera ha<br />
intrapreso i lavori di sistemazione del parco adiacente alla<br />
Casa di accoglienza dell’ANFAS situato al centro del paese.<br />
Oltre che dalla richiesta della Direzione dell’ANFAS, gli<br />
<strong>Alpin</strong>i sono stati mossi all’iniziativa anche dal degrado e abbandono<br />
in cui si trovava da qualche tempo tale zona, praticamente<br />
quasi inutilizzabile dagli sfortunati ospiti dell’Istituto.<br />
Il progetto intrapreso dalla Direzione dell’Ente di trasformare<br />
tale area in un parco-giardino didattico e sensoriale, si era<br />
arenato per mancanza di fondi, senza possibilità di essere<br />
completato a breve termine.<br />
E così sono partiti gli <strong>Alpin</strong>i! Per alcuni fine settimana si è
16 - La vita dei Gruppi<br />
Novità in fiera quest’anno: due baite alpine sapientemente<br />
addobbate e ricche di cose genuine da bere e<br />
mangiare hanno sorpreso piacevolmente i visitatori.<br />
Giovani <strong>Alpin</strong>i del Gruppo hanno animato, malgrado il<br />
brutto tempo, i primi due giorni seminando s<strong>imp</strong>atia, allegria<br />
e suscitando tanti cari ricordi nel cuore dei passanti.<br />
Il lunedì sera poi, alle 20,30, a conclusione della fiera, in un<br />
padiglione, si è esibito tra un nutrito numero di presenti il<br />
Coro ANA di Creazzo. Scroscianti applausi hanno accompagnato<br />
ogni esibizione ed i bis finali. Questa magnifica serata<br />
resterà a lungo <strong>imp</strong>ressa nel cuore di ognuno come una dichiarazione<br />
d’amore alla vita.<br />
Gruppo di Borgo Casale<br />
Celebrazione del 50° della fondazione del Gruppo<br />
Il parco giardino sistemato dal nostro Gruppo<br />
visto un gran lavoro di uomini e mezzi per sistemare il terreno,<br />
asportare sassi, livellare e sarchiare. Si è provveduto a<br />
togliere le piante non recuperabili ed a potare quelle sane. È<br />
stata rimossa la vecchia recinzione verso la ferrovia, sostituendola<br />
con un’elegante e solida palizzata.<br />
L’opera è stata quindi completata quest’anno con la messa a<br />
dimora di oltre un centinaio di piante.<br />
L’iniziativa ha riscontrato il plauso di tutta la comunità di<br />
Lisiera e la riconoscenza di operatori e dirigenti dell’ANFAS.<br />
a cura di Bruno Bertoldo<br />
Gruppo di Nanto<br />
Festa di Zona della Riviera Berica<br />
Il 2 e 3 giugno la piccola frazione di Bosco di Nanto si è trasformata<br />
in una festa tricolore, che in breve tempo ha invaso<br />
tutta la comunità.<br />
L’occasione si è presentata perchè il nostro gruppo ha voluto<br />
ricordare in modo degno la costituzione del gruppo presente<br />
da 50 anni organizzando la festa di zona Riviera Berica.<br />
Augurandoci di ritrovarci tutti per le prossime feste ci siamo<br />
salutati in allegria, consapevoli di aver dato qualcosa della<br />
nostra tradizione alla popolazione, che sempre ci ha ringraziato<br />
e sostenuto calorosamente ed economicamente.<br />
Gruppo di Lonigo<br />
S<strong>imp</strong>atia dei giovani <strong>Alpin</strong>i<br />
Il detto “Onorare i morti per aiutare i vivi” potrebbe essere<br />
un sottotitolo appropriato per il tema “50° Anniversario<br />
di Fondazione” celebrato dagli <strong>Alpin</strong>i del Gruppo “R. e<br />
G.Tosato” Borgo Casale. Questo monito è, in<strong>fa</strong>tti, l’eredità<br />
più <strong>imp</strong>ortante lasciata dal Capogruppo Fondatore, il<br />
Cav. Isidoro Dal Medico, e proprio su essa si è costruito un<br />
programma che rendesse merito alle origini del Gruppo e<br />
ne raccontasse alcune tappe salienti dell’intensa vita associativa.<br />
Il ricordo fu la motivazione principale per la quale<br />
fu costituita l’A.N.A.; il ricordo fu ancora la motivazione<br />
per la quale fu costituto il Gruppo “Rino Tosato” Borgo<br />
Casale; il ricordo è ancor oggi l’unico motivo valido per<br />
celebrare il “50° di Fondazione” da cui riaffermare le proprie<br />
radici, sulla cui certezza e saldezza si fonderà ogni<br />
ipotesi di futuro.<br />
Le celebrazioni hanno avuto inizio venerdì 8 giugno concludendosi<br />
domenica 10 giugno nelle varie cerimonie che, oltre<br />
a moltissime persone, hanno visto presenti, portando così il<br />
loro affetto e stima, le massime autorità civili della città e della<br />
<strong>Sezione</strong>. Particolarmente <strong>imp</strong>ortante, e per la nostra storia<br />
e per la memoria collettiva, lo spettacolo offerto al pubblico<br />
“Come Angeli Bianchi”, opera ispirata dai testi di Rigoni
La vita dei Gruppi - 17<br />
La sede di Borgo Casale all’inizio della manifestazione (foto M. Mattioli)<br />
Stern e Bedeschi, che racconta la tragedia dell’Armir in terra<br />
di Russia. Inoltre, la serata di cori che ha visto protagonisti il<br />
Coro di Creazzo e il Coro di Piovene, è stata apprezzata dai<br />
presenti, alpini e non, come momento non solo ricreativo e<br />
festante ma come occasione per ribadire attraverso le cante<br />
le nostre radici e i nostri valori alpini.<br />
Questa è anche un’occasione gradita per ringraziare gli amici<br />
della <strong>Sezione</strong> Abruzzi gemellata fin dai primi anni novanta<br />
con la <strong>Sezione</strong> di <strong>Vicenza</strong>.<br />
Gruppo di Sarcedo<br />
Omaggio ai Caduti<br />
Si è svolta anche quest’anno a Sarcedo l’attesa festa del tesseramento<br />
20<strong>07</strong>, iniziata sabato 17 febbraio con il rendere<br />
omaggio ai capi gruppo andati avanti: Comm. Dalle Rive e<br />
Brazzale nei cimiteri di Zugliano e Sarcedo. A Sarcedo nel locale<br />
cimitero riposano l’Ing. Dall’Orto e suo figlio Riccardo,<br />
ai quali il gruppo deve sempre illimitata riconoscenza.<br />
Si è reso così omaggio a tutti i caduti e alla medaglia d’oro<br />
Antonio Vellere aviatore, nostro concittadino. Quest’anno si è aggiunto<br />
anche un altro <strong>imp</strong>ortante ricordo: “I Caduti delle Foibe”.<br />
Si è ribadito con forza il concetto di alpinità che ci tiene<br />
uniti, pur nelle difficoltà sempre maggiori di avere ricambi<br />
giovani.<br />
Gruppo di Villaverla<br />
Gemellaggio con il Gruppo <strong>Alpin</strong>i di Tuglie<br />
A Villaverla esiste da ottant’anni un Gruppo attivo e vivace<br />
che in varie circostanze ha avuto occasione di incontrarsi col<br />
più piccolo Gruppo di Tuglie (Lecce) specie dopo che i due<br />
comuni di Tuglie e di Villaverla avevano stretto fra loro un<br />
patto di gemellaggio.<br />
La mattina del 25 marzo, nella sala Consigliare di Tuglie i<br />
Capi Gruppo, Francesco Rando per Villaverla e Luigi Leo<br />
per Tuglie, alla presenza dei rispettivi Sindaci Enrico Storti<br />
e Daniele Ria, hanno stretto un patto di gemellaggio che li<br />
<strong>imp</strong>egna a una più viva collaborazione in tutte quelle attività<br />
e iniziative che sono tipiche di tutte le associazioni degli<br />
<strong>Alpin</strong>i d’Italia.
18 - La vita dei Gruppi<br />
Gruppo di Alte Ceccato<br />
Visita dei Cadetti di Modena<br />
Nel 13° anniversario dalle tragica scomparsa del Ten. Enrico<br />
Tigrucci, sabato 3 Marzo scorso, un gruppo di Cadetti dell’Accademia<br />
Militare di Modena, accompagnati dal Cappellano<br />
dell’Accademia Monsignor Pierino Saccella, sono intervenuti<br />
alla commemorazione di suffragio. Al loro arrivo ad Alte<br />
Ceccato, sono stati accompagnati alla visita del “Museo delle<br />
Forze Armate - armi ed equipaggiamenti inaugurato proprio<br />
nella stessa mattinata ad opera dell’Associazione Cultori delle<br />
Forze Armate - Armi ed Equipaggiamenti presieduta dall’alpino<br />
Giancarlo Marin. Presenti alla serata la signora Lura<br />
Colla Tigrucci, madre dello sfortunato ufficiale, accompagnata<br />
da alcuni <strong>fa</strong>migliari ed amici, il Presidente della <strong>Sezione</strong><br />
A.N.A. di <strong>Vicenza</strong> Giuseppe Galvanin ed il Capitano Massari,<br />
comandante della Compagnia Carabinieri di Valdagno.<br />
Gruppo di Schio<br />
I Cadetti di Modena in visita al Museo delle Forze Armate di Alte Ceccato<br />
Alla ricerca del campo di battaglia dove è morto<br />
il Cap. M. O. Aldo Beltricco<br />
una lapide ricordo all’interno<br />
del Sacello Ossario sul Colle<br />
Bellavista dove sono conservate<br />
le sue spoglie<br />
Alle due cerimonie erano presenti<br />
Autorità Civili e Militari<br />
Vicentine e rappresentanze dei<br />
Comuni di San Damiano Macra,<br />
paese natale, e Dronero, paese<br />
di residenza; il presidente del<br />
“Comitato Aldo Beltricco”, prof.<br />
Secondo Garnero e una rappresentanza<br />
dell’A..N.A. di Cuneo e<br />
dei Gruppi alpini dei due Comuni<br />
con i rispettivi Capi Gruppo.<br />
In rappresentanza della<br />
<strong>Sezione</strong> di <strong>Vicenza</strong> il presidente<br />
Giuseppe Galvanin, per<br />
il Gruppo di Schio il Capo<br />
Gruppo Rossato, il responsabile<br />
del nostro giornale “<strong>Alpin</strong> <strong>fa</strong> grado” Gianni Periz e il coordinatore<br />
di tutta la manifestazione Giovanni Garbin.<br />
Con questi due giorni si è voluto ricordare oltre al sacrificio<br />
del Cap. Aldo Beltricco ma anche tutti gli <strong>Alpin</strong>i soprattutto<br />
del Btg . “Aosta” che hanno perso la vita sui nostri monti<br />
durante la grande guerra.<br />
Gruppo Torri – Lerino<br />
Anniversario della fondazione del Gruppo<br />
Il Gruppo Torri-Lerino festeggia il 30° anniversario della sua<br />
costituzione. Nutrito il programma delle manifestazioni celebrative,<br />
che prevede:<br />
il 22 Settembre 20<strong>07</strong> ore 17.30 presso la sede sociale l’Alzabandiera<br />
e apertura della mostra di reperti e postazioni della<br />
1° guerra mondiale.<br />
Non si sono ancora spenti gli echi della meravigliosa Adunata<br />
Nazionale di Cuneo che gli indomiti alpini Vicentini, assieme<br />
agli amici alpini cuneesi, che nel mese di settembre 2006<br />
avevano dato inizio alle manifestazioni “Aspettando l’Adunata”,<br />
ricordando i novant’anni della morte del loro concittadino:<br />
Cap. Aldo Beltricco M.O., si sono ritrovati nei giorni<br />
23 e 24 giugno per ricordare questa eroica figura di <strong>Alpin</strong>o<br />
sui luoghi dove assieme ai suoi valorosi compagni ha trovato<br />
la morte durante il primo conflitto mondiale.<br />
Nella giornata di domenica la Fondazione 3 novembre ’18<br />
concludendo magnificamente questi due giorni ha posato<br />
Sacello Ossario del Pasubio<br />
dopo lo scoprimento della lapide al M.O. cap. A. Beltricco
La vita dei Gruppi - 19<br />
Panettone Basso dell’Alpe di Cosmagnon-Pasubio foto ricordo della giornata con gli amici di Cuneo<br />
Il 24-25-26-27 Settembre visita della mostra degli studenti<br />
delle classi V e di Torri-Lerino e Marola e delle scuole medie,<br />
con consegna del Tricolore.<br />
Il 3 Ottobre 20<strong>07</strong> ore 20.45 presso la sede sociale serata culturale<br />
sulla 1° guerra Mondiale con tema “Diario del corno<br />
di Cavento”.<br />
Il 19/10/20<strong>07</strong> ore 20.45 presso la sede sociale presentazione<br />
del volume: “ 30 anni di attività del Gruppo <strong>Alpin</strong>i Torri-<br />
Lerino “; relatore Gen. Domenico Innecco con la partecipazione<br />
del coro <strong>Alpin</strong>o di Creazzo<br />
Il 17/11/20<strong>07</strong> presso il palasport di Torri, in collaborazione con<br />
l’assessorato alla cultura del Comune di Torri di Quartesolo,<br />
rappresentazione teatrale: “Centomila gavette di Ghiaccio”<br />
tratto dal romanzo di Giulio Bedeschi. Lo spettacolo sarà <strong>imp</strong>erniato<br />
nel monologo dell’attore narratore Andrea Brugnera,<br />
supportato dal Coro Voce<strong>Alpin</strong>a di Onigo (TV)<br />
Le rappresentazioni per questo <strong>imp</strong>ortante appuntamento saranno:<br />
- ore 10.00 riservato agli studenti delle scuole medie di<br />
Torri e Marola.<br />
- ore 20.45 per tutti i soci, <strong>fa</strong>miliari ed amici.<br />
Tutti sono invitati a partecipare<br />
Gruppo Valli del Pasubio<br />
Inaugurazione del monumento ai caduti a Staro<br />
La recente assemblea sociale del gruppo guidato da Gino<br />
Tessaro, oltre alla numerosa presenza dei soci, ha visto presenti<br />
le massime autorità della <strong>Sezione</strong>.<br />
La presenza dell’arciprete don Maurizio Gobbo e del sindaco,<br />
hanno voluto sottolineare non solo l’amicizia verso gli<br />
alpini ma, soprattutto, la conferma l’<strong>imp</strong>ortante presenza di<br />
questi ultimi nel tessuto sociale e umano del paese.<br />
A margine della serata, oltre a ricordare le normali attività del<br />
gruppo, è stata ricordata la visita del Presidente Nazionale<br />
Corrado Perona all’Ossario del Pasubio accompagnato, nell’occasione,<br />
dal Presidente sezionale Giuseppe Galvanin e<br />
dal Gen. Domenico Innecco, Presidente della Fondazione “3<br />
Novembre”.<br />
In particolare, si è ricordato i lavori di manutenzione, sistemazione<br />
della strada degli Scarubbi e i normali ma preziosi<br />
servizi alla chiesetta sul Pasubio, e l’inaugurazione del<br />
Monumento ai Caduti della frazione di Staro.
20 - Manifestazioni<br />
42° Adunata Sezionale<br />
Villaverla 14 – 15 – 16 Settembre 20<strong>07</strong><br />
Programma<br />
Sabato 8 settembre 20<strong>07</strong><br />
- ore 19.00 SS. Messa a Novoledo<br />
- ore 20.30 Serata di Cori alpini a Novoledo<br />
(Piazza De Toni)<br />
Cori: Thiene, Lumignano, Azzurri Monti di<br />
Tonezza<br />
Martedì 11 settembre 20<strong>07</strong><br />
- ore 11.00 Conferenza stampa di presentazione<br />
della manifestazione in sala Consiliare<br />
del Municipio<br />
Venerdì 14 settembre 20<strong>07</strong><br />
- ore 20.30 Serata culturale in Villa Ghellini<br />
con Gianni Periz (filmati sulla ritirata di<br />
Russia e sul fronte greco-albanese) con la<br />
partecipazione del coro Ana di Piovene<br />
Rocchette. Verrà consegnato un riconoscimento<br />
ai reduci villaverlesi.<br />
Sabato 15 settembre 20<strong>07</strong><br />
- ore 21.00 Concerto della <strong>fa</strong>n<strong>fa</strong>ra della<br />
Brigata <strong>Alpin</strong>a JULIA<br />
Domenica 16 settembre 20<strong>07</strong><br />
- ore 9.30 alzabandiera e onore ai caduti e deposizione<br />
corona al monumento ai caduti di<br />
Novoledo;<br />
- ore 10.000 alzabandiera e onore ai caduti e<br />
deposizione corona al monumento ai caduti<br />
di Villaverla;<br />
- ore 10.30 celebrazione S. Messa al campo<br />
con la partecipazione del coro “La Verlata”<br />
- ore 12.00 pranzo alpino;<br />
- ore 15.00 ammassamento;<br />
- ore 16.00 sfilata per le vie cittadine<br />
- a seguire discorsi ufficiali e chiusura manifestazione<br />
Calendario delle prossime manifestazioni<br />
2 Settembre<br />
Al Monte Pasubio Pellegrinaggio Sezionale<br />
8/9 Settembre<br />
A Costabissara 60° Anniversario della<br />
Fondazione del Gruppo<br />
9 Settembre<br />
A Marola 50° Anniversario della Fondazione<br />
del Gruppo<br />
21/22/23 Settembre<br />
A Meledo 30° Anniversario della Fondazione<br />
del Gruppo<br />
28/29/30 Settembre<br />
Ad Arzignano Esercitazione Triveneta della<br />
Protezione Civile<br />
28 Ottobre<br />
A Montecchio Maggiore Raduno Reduci<br />
Btg. <strong>Vicenza</strong> e Btg. Val Leogra<br />
15/16 Settembre<br />
A Villaverla Adunata Sezionale<br />
2 Dicembre<br />
A <strong>Vicenza</strong> Riunione dei Capigruppo
Manifestazioni - 21
22 - Solidarietà alpina<br />
Oleificio a Ikondo – Tanzania<br />
Grazie alla donazione di 6.000 euro raccolti dagli <strong>Alpin</strong>i<br />
parte un nuovo cantiere!<br />
Stavolta é proprio il caso di dire che bacalá <strong>fa</strong> rima con solidarietá.<br />
Grazie ai proventi della tradizionale “festa del bacalà”, organizzata<br />
dai Gruppi alpini della Zona <strong>Vicenza</strong> Cittá, il <strong>fa</strong>bbricato<br />
destinato all’attivitá di produzione di olio di semi di<br />
girasole nel villaggio africano di Ikondo è giunto al tetto.<br />
Nello scorso mese di aprile sono stati consegnati all’Associazione<br />
di volontariato Frontiere Nuove di Santorso, che<br />
coordina le attivitá i 6.000 euro che hanno consentito di procedere<br />
all’acquisto di materiali e di dare avvio ai lavori.<br />
Le foto documentano alcune <strong>fa</strong>si della lavorazione eseguita<br />
da manodopera locale sotto la guida di Giorgio Bellamoli,<br />
pensionato Enel e alpino vero di Grezzana che, interpretando<br />
perfettamente lo spirito alpino, da anni dedica gran<br />
parte del suo tempo ai progetti portati avanti in Tanzania da<br />
CEFA/Frontiere Nuove, in particolare, cura con professionalitá<br />
la realizzazione di acquedotti ed <strong>imp</strong>ianti di produzione<br />
e distribuzione di energia elettrica che hanno contribuito in<br />
modo determinante al miglioramento della qualità della vita<br />
delle popolazioni dei villaggi posti mediamente oltre i 2000<br />
metri di altitudine nella regione di Iringa.<br />
L’oleificio consentirá ai residenti di Ikondo di lavorare localmente<br />
il girasole da loro coltivato e ottenere quell’olio che<br />
è un elemento fondamentale per l’alimentazione; evitando<br />
l’attuale difficoltoso e costoso trasporto a un frantoio posto<br />
ad un centinaio di kilometri di distanza.<br />
Non resta che sperare in un buon esito della vendita delle<br />
stelle alpine per poter completare il finanziamento dell’opera<br />
con gli <strong>imp</strong>ianti elettrici ed idraulici, mentre è previsto<br />
l’intervento dell’Associazione di volontariato Zattera Blu di<br />
Schio per l’acquisto delle macchine necessarie per la lavorazione<br />
dei semi.<br />
Alberto Pieropan
Solidarietà alpina - 23<br />
Solidarietà Umana<br />
La generosità di un alpino del gruppo di Chiampo<br />
La collaborazione nata tra il Gruppo <strong>Alpin</strong>i di Chiampo e<br />
l’Associazione “Solidarietà Umana” prosegue omai da diversi<br />
anni.<br />
Anche quest’anno alcuni nostri iscritti si sono recati nelle<br />
varie missioni dell’Africa per dare un contributo <strong>imp</strong>ortante<br />
per la realizzazioni di nuove strutture.<br />
Il nostro <strong>Alpin</strong>o Virgilio Xompero, membro del Consiglio<br />
direttivo del Gruppo di Chiampo, ha voluto testimoniare la<br />
presenza degli <strong>Alpin</strong>i inviandoci queste foto.<br />
I lavori vanno avanti (foto di V. Xompero)<br />
Nel prossimo numero<br />
Canta<br />
che ti passa!<br />
Nel prossimo numero vorrei parlare dei Cori <strong>Alpin</strong>i<br />
del vicentino, grandi e piccoli e delle loro cante di<br />
montagna.<br />
Vi chiedo di spedire una breve presentazione del vostro<br />
coro con foto e un breve curriculum.<br />
alpin<strong>fa</strong>grado@anavicenza.it<br />
Grecia 1941 – Zona di guerra. Durante una pausa il Cap. Cianetti del 3°<br />
Rgt. Art. <strong>Alpin</strong>a Gruppo Conegliano rincuora gli <strong>Alpin</strong>i invitandoli a cantare .<br />
(Inedita foto a colori del Ten. Gianfranco Ucelli )
24 - Rinnovo direttivi<br />
ANCONETTA<br />
Capo Gruppo: Sergio De Boni. Consiglieri: De Marchi<br />
Giuseppe, Fabbi Danilo, Furlan Nereo, Mateazzi Lino,<br />
Menegon Bruno, Rolle Alberto, Silbello Mariano, Bertuzzo<br />
Giovanni, Miotti Gianni.<br />
CENTRALE<br />
Capo Gruppo: Rizzato Elvis Consiglieri: Calaglia Albano,<br />
Lucchini Antonio, Zanocco Andrea, Battistello Fabio,<br />
Dall’Igna Giantonio, Carollo Renzo, Tessaro Bruno,<br />
Roncaglia Claudio, Faccin Silvano, Spagnolo Bruno.<br />
CAGNANO<br />
Capo Gruppo: Ferrari Giovanni. Consiglieri:Sinigaglia Rino,<br />
Righetto Giuseppe, Canola Silvano,<br />
Perazzolo Giuseppe, Lombardo Arrrigo, Ferrari Enrico,<br />
Bonato Giuseppe, Andriolo Maurizio, Albarello Ottorino,<br />
Tadiotto Claudio.<br />
Rinnovo direttivi<br />
FARA VICENTINO<br />
Capo Gruppo: Bonollo Enrico. Consiglieri: Boschiero<br />
Giovanni, Carollo Attilio, Cebba Franco,<br />
Dalla vecchia Carlo, Mattarolo Giulio, Pesavento Giuseppe,<br />
Rizzato cav. Antonio,<br />
Sperotto Otello, Boschiero Tarcisio, Pavan Renzo, Dalla<br />
Costa Renato, Sperotto Ferruccio.<br />
MADDALENE<br />
Capo Gruppo: Campagnolo Roberto. Consiglieri: Gaspari<br />
Eugenio, Mosele Luigi, Donadello Vittorio, Dal Martello<br />
Marcello, Andreon Daniele, Bonora Giorgio, Cantele Marco,<br />
Ballardin Luigino, Piazza prof. Antonio, Pertegato Domenico.<br />
MONTICELLO DI FARA<br />
Capo Gruppo: Parladore Alvise. Consiglieri: Dal Maso<br />
Giovanni, Todescato Claudio, Bari Luigi, Castegnaro<br />
Armando, Cisco Federico, Fracasso Renato, Ferrari Guido.<br />
CASTELNOVO<br />
Capo Gruppo: Fanchi Francesco. Consiglieri: Campana<br />
Mario, Castagna Andrea, Conforto Dino,<br />
Garbin Silvio, Faccioli Luigino, Rodighiero Francesco,<br />
Casarotto Severino, Garbin Marino, Perin Paolo. Romare<br />
Rodolfo,Boscato Sergio, Filippi Rino, Zarantonello Andrea.<br />
COSTABISSARA<br />
Capogruppo: Pace Giampietro. Consiglieri: Zamberlan<br />
Nazzareno, Costa Marco, Marzioli Fiorenzo, Bruttomesso<br />
Antonio, Piaserico Fabio, Pettinardi Silvio, Boscaro Enrico,<br />
Dal Degan Gianni, Rizzi Guido, Zambetti Luigi, Fiorenti<br />
Adriano, maltauro Bruno, Zamberlan Marino, Menarin<br />
Silvano, Todesco Giuseppe.<br />
CREAZZO<br />
Capo Gruppo: Boscardin Gianni. Consiglieri: Tecchio Otello,<br />
Celere Cirillo, Fochesato Giancarlo, Langaro Fabiano, Dal<br />
Santo Giuseppe, Merlo Pietro, Biasiolo Luciano, Degan<br />
Bortolo Franco, Negro Michele, Notarangelo Giuseppe,<br />
Riva Alberto, Ambrosiani Lorenzo, Cragnaz Firmino,<br />
Dandrea Bruno, Ferrarin Giancarlo, Martini Egidio, Morbin<br />
Alberto, Bogara Giacomino, Padrin Mauro, Sanson Giorgio,<br />
Santacà Severino, Schiavoi Augusto, Riva Alberto, Bedin<br />
Alessandro, Dall’Oste Antonio.<br />
POSINA<br />
Capo Gruppo: Zambon Giordano. Consiglieri:Vigna<br />
Renato, Giroli Vittorio, Losco Giannico, Cortiana Fiorenzo,<br />
Costa Ste<strong>fa</strong>no, Bettale Remo, Cervo Moreno, Cervo Ugo,<br />
Costaganna Remo, Lighezzolo Fernando, Cechellero Sergio,<br />
Losco Lorenzo.<br />
SAN PIETRO MUSSOLINO<br />
Capo Gruppo: Xompero Giovanni. Consiglieri: Trevisan<br />
Giuseppe, Vallarsa Florindo, Ferrari Ste<strong>fa</strong>no, Rancan Carlo,<br />
Rancan Sergio, Panarotto Mariano, Antoniazzi Davide,<br />
Piazza Moreno, Consolaro Renato, Belluzzo Marco.<br />
SANT’ANTONIO DEL PASUBIO<br />
Capo Gruppo: Pianalto Giovanni. Consiglieri: Mariola<br />
Bon Marco, Cartolaro Osvaldo, Ceolato Emiliano, Cortina<br />
Gianfranco, Cortina Walter, Pagliosa Silvano, Pianalto Mauro,<br />
Pianegonda Roberto, Pretto Orlando, Roso Alessandro, Roso<br />
Fabio, Sbanotto Alberto, Taldo Alberto, Trattenero Carlo,<br />
Zanderini Giorgio.<br />
“MONTE BERICO”<br />
Capo Gruppo: Pieropan Alberto. Consiglieri: Basso<br />
Francesco, Cappellaro Giorio, Spiller Silvano, Costa Giulio,<br />
Guaiana Leonardo, Pretato Enrico, Dal Lago Franco, Zanetti<br />
Piero, Musso Gianfranco, Zocca Silvano, Schievano Diego,<br />
Sinigaglia Mario
Notizie - 25<br />
La <strong>fa</strong>n<strong>fa</strong>ra in divisa storica della<br />
<strong>Sezione</strong> di <strong>Vicenza</strong>, di nuova<br />
costituzione, sfila per le vie di<br />
Arzignano in occasione del<br />
Triveneto<br />
Impettiti nelle splendide uniformi, fieri e perfettamente inquadrati<br />
sono apparsi per la prima volta ad Arzignano, in<br />
occasione del recente raduno Triveneto, i percussionisti<br />
della nuova Fan<strong>fa</strong>ra Sezionale. Ad essi si aggiungerà per le<br />
prossime esibizioni, anche la sezione “fiati” che andrà così<br />
a completare un organico di circa trenta elementi, diretti dal<br />
Maestro Diego Zordan e coordinati dal Capo Fan<strong>fa</strong>ra Luigi<br />
Girardi: ambedue gia appartenuti in armi, alla mitica <strong>fa</strong>n<strong>fa</strong>ra<br />
della disciolta Brigata <strong>Alpin</strong>a Cadore.<br />
Li abbiamo ammirati per ben due volte, marciare e cadenzare<br />
lo sfilamento con il potente rimbombo dei loro tamburi;<br />
prima, in apertura della sfilata scortando il Labaro Nazionale<br />
A.N.A. e poi con gli stemmi delle cinque Brigate <strong>Alpin</strong>e,<br />
portati dal Gruppo <strong>Alpin</strong>i di Malo.<br />
Gli applausi, gli incitamenti e l’entusiasmo che li hanno accompagnati<br />
per tutto il percorso, sono stati i chiari segni del<br />
Ma ti cossa usito<br />
La pillola o la spirale Oh…<br />
Tra donne…<br />
grande successo riscosso<br />
da questa formazione,<br />
fortemente voluta e<br />
realizzata dalla nostra<br />
<strong>Sezione</strong> e con particolare<br />
determinazione<br />
dal suo Presidente<br />
Giuseppe Galvanin.<br />
Le uniformi sono state<br />
realizzate su misura<br />
per ogni musicante e<br />
come gli strumenti,<br />
sono perfette e fedeli<br />
riproduzioni dei modelli<br />
in uso all’epoca<br />
in cui vennero costituite<br />
le prime <strong>fa</strong>n<strong>fa</strong>re alpine; in questo caso, l’anno di riferimento<br />
è il 1883.<br />
Nell’accomiatarsi, Girardi non ha mancato di raccomandarci<br />
di estendere, da queste pagine, l’invito a tutti coloro che desidereranno<br />
unirsi a questo prestigioso gruppo, di contattarlo<br />
presso la nostra Sede.<br />
G. G.<br />
Mi <strong>fa</strong>sso el salto!<br />
Mi, invexe, lo gò iscrito agli Aplini del paese,<br />
come me ga dito me mama. Costa poco e non <strong>fa</strong> male.<br />
Da luni a domenega ogni sera ne ga una: riunion del Consiglio del Gruppo, Commission<br />
del Gruppo, Commission Sezionale e Riunion per la Manifestasion, Riunion per il 70º e l’80º e per il 10º<br />
dell’inaugurasion del Gruppo. Riunion dea protesion civile e dei donatori del samgue. Assemblea annuale e<br />
preparasion par la celebrasion de domenega sui monti. Adunata Nasionale, Adunata de Zona, Adunata del<br />
Triveneto, Adunata de Sezion e Adunata del so Gruppo.<br />
Rapresentanza par il 4 novembre e il 25 aprile. Par el 2 giugno e par la prima domenega de settembre, par<br />
el pelegrinagio e par l’anniversario dea battaglia, par le colombe e par queo che ghe va drio.<br />
El le <strong>fa</strong> proprio tutte! Ogni sera torna a casa straco ma contento ma mi son xa in leto<br />
che dormo pacifica. Cossì go rissolto el problema.<br />
Non lo vedo altro.
26 - Notizie<br />
Cambi della guardia<br />
Nel momento di assumere un così oneroso <strong>imp</strong>egno, auguriamo<br />
a Gianni Periz un lungo e proficuo lavoro, ricco di<br />
soddis<strong>fa</strong>zioni e risultati.<br />
Zaino a terra per Renzo Ceron<br />
Zaino a terra per Franco Impalmi<br />
Con profondo rammarico ho ricevuto le dimissioni dall’incarico<br />
di Responsabile della redazione di “<strong>Alpin</strong> <strong>fa</strong> grado”<br />
da parte del dottor Franco Impalmi. Mi dispiace che altri<br />
<strong>imp</strong>egni distolgano Impalmi dal lavoro portato avanti in maniera<br />
così brillante. Non era certo compito <strong>fa</strong>cile raccogliere<br />
l’eredità di Silvio Adrogna. Nel periodo in cui abbiamo lavorato<br />
assieme, condividendo una reciproca stima e fiducia,<br />
abbiamo mantenuto il nostro giornale sezionale ad un ottimo<br />
livello, il merito di questo è da attribuire sicuramente, per la<br />
gran parte, anche a Franco Impalmi.<br />
Sperando di potere in seguito sfruttare l’esperienza di Franco,<br />
auguro tutto il bene possibile per i suoi <strong>imp</strong>egni futuri.<br />
Gianni Periz<br />
Da questo numero di “<strong>Alpin</strong> <strong>fa</strong><br />
grado”, il nuovo Responsabile<br />
è Gianni Periz. E’ stato affidato<br />
il delicato incarico all’amico<br />
Gianni sicuro di avere messo il<br />
timone del nostro giornale in<br />
mani sicure; egli è in<strong>fa</strong>tti un<br />
grande appassionato dell’Associazione,<br />
sono sicuro che<br />
saprà degnamente continuare<br />
il lavoro di quanti lo hanno validamente<br />
preceduto.<br />
Motivi <strong>fa</strong>miliari e di lavoro<br />
hanno costretto il<br />
Geometra Renzo Ceron a<br />
rassegnare le dimissioni<br />
da Consigliere sezionale<br />
e da Coordinatore della<br />
Protezione Civile della<br />
<strong>Sezione</strong>.<br />
Negli anni in cui Ceron è<br />
stato Coordinatore ha portato<br />
la P.C. della nostra sezione<br />
a livelli di eccellenza,<br />
non solo in ambito locale,<br />
ma anche nazionale;<br />
sotto la sua guida si è pian<br />
piano formato un “esercito”<br />
di quasi 600 Volontari,<br />
addestrati e motivati, pronti ad affrontare qualsiasi emergenza,<br />
in Italia ed all’estero. Nella nostra sezione ha lasciato la<br />
sua brillante e inconfondibile <strong>imp</strong>ronta.<br />
Sperando di vederlo partecipare alle nostre esercitazioni, auguriamo<br />
tanta serenità in <strong>fa</strong>miglia e successo nel lavoro.<br />
Roberto Toffoletto<br />
Il nuovo Coordinatore della<br />
Protezione Civile della nostra<br />
<strong>Sezione</strong>, dopo aver consultato<br />
alcuni responsabili delle<br />
Squadre di P.C., è stato individuato<br />
in Roberto Toffoletto.<br />
Conoscendo il suo attaccamento<br />
alla <strong>Sezione</strong> e la sua passione<br />
per la P.C. sono sicuro che saprà<br />
mettere a frutto l’esperienza maturata<br />
quale Vice Coordinatore e<br />
Responsabile delle esercitazioni<br />
sezionali, mansioni nelle quali ha già avuto modo di dimostrare<br />
le sue notevoli capacità.<br />
Auguriamo a Roberto un buon lavoro, anche a fronte dei notevoli<br />
<strong>imp</strong>egni che attendono, a breve, la nostra <strong>Sezione</strong> in<br />
un settore così delicato come quello della Protezione Civile.<br />
Giuseppe Galvanin
Notizie - 27<br />
<strong>Alpin</strong> <strong>fa</strong> grado<br />
Quando Bepi Galvanin mi ha proposto il coordinamento redazionale dell’<strong>Alpin</strong> <strong>fa</strong> grado, ho accettato l’incarico con<br />
l’entusiasmo di ogni nuova sfida e con la consapevolezza che il nostro periodico è prima di tutto la voce di tutti gli <strong>Alpin</strong>i<br />
della <strong>Sezione</strong>.<br />
Quest’ultimo aspetto è fondamentale, ed è la ragione grazie alla quale, insieme al Comitato di Redazione, stiamo lavorando<br />
per offrirvi un nuovo strumento d’incontro, un nuovo modo d’interagire che non è, e non vuole essere, un resoconto<br />
degli incontri ricreativi della vita dei gruppi o la mera celebrazione della nostra associazione.<br />
Mi si perdoni la breve parentesi autobiografica, ma ricordo quando, molti anni prima di partire per Aosta, ero il primo<br />
in <strong>fa</strong>miglia ad appropriarmi dell’<strong>Alpin</strong> <strong>fa</strong> grado, e sfogliare quelle pagine stampate in verde, ora ingiallite dal tempo,<br />
per scoprire quello che combinavano gli <strong>Alpin</strong>i vicentini. Spesso quelle poche righe descrivevano l’attività solidale piuttosto<br />
dell’inaugurazione di una sede o la cronaca di un’adunata, e racchiudevano i sacrifici e il duro lavoro necessari a<br />
portare a termine un <strong>imp</strong>egno preso con gli altri alpini o con le comunità. Erano poche righe, certo, ma molto efficaci e,<br />
alla fine, è quello che conta.<br />
Faccio appello ai Capigruppo, le colonne dell’Associazione, e ai corrispondenti di zona affinché, ad esempio, diventino<br />
portatori di tutte quelle attività e informazioni pregevoli sui nostri <strong>Alpin</strong>i che abitualmente restano nascoste, per modestia<br />
degli interessati o semplicemente perché loro stessi preferiscono <strong>fa</strong>re e tacere anche ai Capigruppo. Parlatemi di questa<br />
gente, <strong>fa</strong>cciamo conoscere questa gente che usa piccole parole e un grande cuore.<br />
Parliamo di quella generosità, di quella umanità, di quella “voglia di <strong>fa</strong>re” che ha contraddistinto sempre la mentalità<br />
degli <strong>Alpin</strong>i sia in guerra che in pace.<br />
Per concludere, mi <strong>fa</strong> piacere ringraziare chi mi ha preceduto nel mio nuovo incarico , Franco Impalmi ,Silvio Adrogna<br />
e tutto il vecchio Comitato di Redazione, che hanno dedicato per anni grandi energie per il giornale.<br />
Il mio desiderio oggi è portare a tutti i soci quel soffio di ricordi e di valori che sembrano ormai riservati ad una nicchia<br />
sempre più piccola della nostra società. A voi tutti, <strong>Alpin</strong>i della <strong>Sezione</strong> di <strong>Vicenza</strong>, auguro fin da ora che l’<strong>Alpin</strong> <strong>fa</strong> grado<br />
rimanga l’ amico di sempre ,il commilitone fraterno che si rispecchia nei valori dell’alpinità e nella cultura della nostra<br />
bellissima terra.<br />
Gianni Periz<br />
Nuove disposizioni per<br />
inviare articoli, foto, annuci,<br />
necrologi, ricorrenze<br />
Nel proseguo del rinnovamento del nostro giornale<br />
s’informa che ogni articolo, annuncio, ricorrenza<br />
o necrologio dovrà essere inviato all’indirizzo<br />
di posta elettronica alpin<strong>fa</strong>grado@anavicenza.it<br />
tramite gli appositi moduli che potrete trovare<br />
nel menu’ dedicato al giornale nel nostro sito<br />
www.vicenza.ana.it
28 - Notizie <strong>fa</strong>miliari<br />
Nozze di diamante<br />
FIMON <strong>Alpin</strong>o Loro Giovanni<br />
e la consorte Signora Rosina<br />
PIOVENE ROCCHETTE <strong>Alpin</strong>o Costa Gino<br />
e la consorte Signora Barbieri<br />
POLEGGE <strong>Alpin</strong>o Comparin Alfonso<br />
e la consorte Signora Ruini Paola<br />
Congratulazioni ed Auguri<br />
vivissimi per un avvenire<br />
ancora più ricco di serenità<br />
e letizia a tutte le coppie<br />
che hanno festeggiato gli<br />
ambiti traguardi.<br />
TORREBELVICINO <strong>Alpin</strong>o Vittorio Cumerlato<br />
e la gentile consorte Signora Bruna Chiudenti<br />
VILLAGANZERLA <strong>Alpin</strong>o Parise Emilio<br />
e la gentile Signora Marcante Rosa<br />
Nozze d’oro<br />
ALTE CECCATO<br />
DUEVILLE<br />
FIMON<br />
CALDOGNO<br />
<strong>Alpin</strong>o Girardi Mario e la Signora<br />
<strong>Alpin</strong>o Converti Mariano<br />
<strong>Alpin</strong>o Casarotto Alpidio<br />
<strong>Alpin</strong>o Carletti Giovanni<br />
Marchesini Gina<br />
e la Signora Natalina<br />
e la Signora Angela<br />
e Signora Alba Cunico<br />
BOLZANO VICENTINO<br />
<strong>Alpin</strong>o Bardin Orfeo e la Signora<br />
Alberti Bruna<br />
VILLAGGIO DEL SOLE<br />
FIMON<br />
PIOVENE ROCCHETTE<br />
LUNIGNANO<br />
<strong>Alpin</strong>o Magro Sergio<br />
<strong>Alpin</strong>o Bortolon Luigi<br />
<strong>Alpin</strong>o Tosi Ciro Gianni con la<br />
Lovo Severino e Mattiello Aurora<br />
e la Signora Campagnolo Ida<br />
e la Signora Irma<br />
Signora Meneguzzo Maria
Notizie <strong>fa</strong>miliari - 29<br />
Nozze d’argento<br />
CRESPADORO <strong>Alpin</strong>o Menaspà Claudio e la Signora Castagna Rosanna<br />
FIMON <strong>Alpin</strong>o Zanotto Matteo e la Signora Ilenia<br />
FIMON <strong>Alpin</strong>o Valle Renzo e la Signora Paulino De Oliveira Janaina<br />
GRANCONA <strong>Alpin</strong>o Gastaldi Emilio e la Signora Maran Sandra<br />
GRANCONA <strong>Alpin</strong>o Brunello Giordano e la Signora Pilotto Danila<br />
MOLINO DI ALTISSIMO <strong>Alpin</strong>o Cailotto Giuliano e la Signora Chiara<br />
PIANEZZE DI ARCUGNANO <strong>Alpin</strong>o Carollo Flavio e la Signora Luisa<br />
SANDRIGO <strong>Alpin</strong>o Ciambetti Roberto e la Signora Contro Carla<br />
ARZIGNANO<br />
GIULIA di Alessandra e Magnaguagno Lorenzo<br />
BRESSANVIDO<br />
GABRIELA-MILAGROS di Sabrina e Turco<br />
Gianfranco<br />
CALDOGNO<br />
SAMANTHA di Anna e Pozzo Ste<strong>fa</strong>no<br />
CREAZZO<br />
ANDREA di Lorena e Telve Paolo<br />
CRESPADORO<br />
MATTEO di Lidia e Dalla Pozza Renato<br />
FARA VICENTINO<br />
FILIPPO di Susi e Gobbo Alessandro<br />
SPEVEN di Erika e Lobba Giuliano<br />
Nati<br />
FIMON<br />
VITTORIA di Anna Michela e Bortolan Gianlino<br />
ANDREA di Antonella e Miolato Loris<br />
DILETTA di Marianna e Passuello Maurizio<br />
LONGARE<br />
ELENA di Elisabetta e Bastianello Nicola<br />
MALO<br />
DAVIDE di Alessandra e Bernardelle Walter<br />
MOLINI DI ALTISSIMO<br />
KEVIN di Letizia e Gecchele Damiano<br />
NANTO<br />
ALESSANDRO di Anna e Veronese Alcide<br />
NICOLE di Cristina e Maruzzo Fabio<br />
NOGARONE VIC.<br />
MARIKA di Silvia e Zarantonello Paolo<br />
PERAROLO<br />
RENATA di Grazia e Bedin Nazareno<br />
S.ANTONIO DEL PASUBIO<br />
IRENE di Ste<strong>fa</strong>nia e Gaspari Giovanni<br />
SOVIZZO<br />
ALESSANDRA di Nicoletta e Giuriato Mauro<br />
TONEZZA DEL CIMONE<br />
GIORGIA di Anna e Fontana Luca<br />
TORRESELLE<br />
MATILDE di Ombretta e Scortegagna Adriano<br />
VILLAGANZERLA<br />
EMMA E ALICE di Ivonne e Finello Andrea<br />
RICCARDO di Simonetta e Sassaro Franco<br />
<strong>Alpin</strong>i che si <strong>fa</strong>nno onore<br />
Commendatore<br />
dell’Ordine al Merito<br />
della Repubblica Italiana<br />
Cavalieri della Repubblica<br />
Italiana - Bastia di Rovolon<br />
e Cervarese S. Croce<br />
Il nostro Presidente<br />
Giuseppe Galvanin è stato<br />
insignito dal Presidente<br />
della Repubblica dell’onorificenza<br />
di Commendatore<br />
dell’Ordine al Merito della<br />
Repubblica Italiana.<br />
Complimenti da tutti gli<br />
<strong>Alpin</strong>i della <strong>Sezione</strong> e dalla<br />
redazione di “<strong>Alpin</strong> <strong>fa</strong><br />
<strong>Grado</strong>”.<br />
<strong>Alpin</strong>o Carradore Giovanni<br />
<strong>Alpin</strong>o Veronese Luciamo
30 - “…un nostro amico hai chiesto alla montagna…”<br />
Il vessillo sezionale è listato a lutto per la recente scomparsa di numerosi amici alpini.<br />
Alla loro memoria vada il nostro pensiero riconoscente per la dedizione associativa<br />
dimostrata. Ai congiunti dei soci scomparsi giungano, nel momento del dolore, le più<br />
sentite condoglianze ed i sensi della solidarietà fraterna delle “penne nere” vicentine.<br />
BRENDOLA<br />
SAN VITO DI<br />
BRENDOLA<br />
CREAZZO<br />
FARA VICENTINO<br />
LONGARE<br />
Alp. Nicolato Luigi<br />
cl. 1928<br />
Brigata Cadore<br />
Alp. Menon Angelo<br />
cl. 1924<br />
Alp. Celsan Giampiero<br />
cl. 1942 Sostenitore del<br />
gruppo sportivo<br />
Alp. Sperotto Decimo<br />
cl. 1926 6° Rgt. <strong>Alpin</strong>i<br />
Alp. Maruzzo Luigino<br />
cl. 1944 Btg. Bassano<br />
BRENDOLA<br />
CHIAMPO<br />
ENNA<br />
GAMBELLARA<br />
LONIGO<br />
Alp. Verando Beggio<br />
cl. 1937 Brigata Cadore<br />
S.Ten. Pieropan<br />
Gianfranco<br />
cl.1965 Btg. Feltre<br />
Alp. Zanella Silvio<br />
cl.1939 Btg. Pieve di<br />
Cadore<br />
Alp. Framarin Nicola<br />
cl.1966<br />
Alp. Peruzzi Giacinto<br />
cl.1928<br />
BOLZANO VICENTINO<br />
CHIUPPANO<br />
ENNA<br />
ISOLA VICENTINA<br />
LUGO DI VICENZA<br />
Alp. Damo Giuseppe<br />
Art. Frigo Aldo<br />
cl. 1924 Gr. Agordo<br />
Alp. Zordan Vittorino<br />
cl. 1953 Btg. Belluno.<br />
Alp. Caldognetto<br />
Giuseppe<br />
cl. 1926<br />
Alp. Peltran Luigi<br />
cl. 1933 8° Reggimento<br />
BOSCO DI NANTO<br />
CHIUPPANO<br />
ENNA<br />
LONGARE<br />
MALO<br />
Ubaldo Biniero<br />
cl. 1919<br />
Combattente Btg. Gemona<br />
Alp. Zanini Vasco<br />
cl. 1933 Julia<br />
Alp. Bogotto Pietro<br />
cl. 1937 Gr. Agordo<br />
Serg. Maruzzo Giuseppe<br />
combattente Btg. <strong>Vicenza</strong><br />
2° Guerra Mondiale<br />
Art. Zattera Giuseppe<br />
Rolando<br />
6° Rgt. Montagna
31<br />
MALO<br />
NOGAROLE VIC.<br />
VICENZA<br />
“SAN BORTOLO”<br />
SANDRIGO<br />
VICENZA<br />
“O.SALVIATI”<br />
Alp. Sterle Silvano<br />
cl. 1929 Btg. Bassano<br />
Alp. Rosa Antonio<br />
cl.1946<br />
Alp. Zanin Attilio<br />
cl.1937 Brigata Cadore<br />
Alp. Zanazzo Giuseppe<br />
cl.1933 7° Rgt <strong>Alpin</strong>i Btg.<br />
Belluno<br />
Alp. Marangoni Anhelo<br />
cl.1926 Btg. Cividale<br />
MARANO VICENTINO<br />
PERAROLO<br />
SANDRIGO<br />
SAN PIETRO IN GU’<br />
VILLA DEL FERRO<br />
Alp. Saccardo Alfredo<br />
cl.1923 Btg. <strong>Vicenza</strong><br />
Alp. Bedin Sereno<br />
cl. 1937 Btg. Feltre<br />
Alp. Bortoli Gilberto<br />
cl. 1950 7° <strong>Alpin</strong>i Btg.<br />
Belluno<br />
Alp. Rosin Andrea<br />
cl.1950 5° Rgt. <strong>Alpin</strong>o<br />
<strong>Alpin</strong>o Storti Guerrino<br />
cl. 1950 6° Artiglieria<br />
MONTECCHIO<br />
PRECALCINO<br />
PONTE DI<br />
BARBARANO<br />
SANDRIGO<br />
SAN VITO DI<br />
LEGUZZANO<br />
VILLAGA<br />
Alp. Decalli Orazio<br />
cl. 1923 11° Rgt. <strong>Alpin</strong>i<br />
Combattente ultima<br />
guerra mondiale Socio<br />
Fondatore del Gruppo<br />
Alp. Visentin Mario<br />
cl. 1946 Btg. Belluno<br />
Cap. Magg.Segala Luigi<br />
cl.1938 7° Rgt. <strong>Alpin</strong>i per<br />
molti anni<br />
segretario amm. del gruppo<br />
Cap. Magg. Carraro<br />
Bortolo<br />
Gruppo Com. Truppe<br />
Alp. Carraro Gino<br />
cl.1917 Btg. <strong>Vicenza</strong><br />
MONTECCHIO<br />
PRECALCINO<br />
POZZOLO<br />
SANDRIGO<br />
SARCEDO<br />
VILLAGANZERLA<br />
Alp. Gasparotto Andrea<br />
cl. 1928 6° Rgt.<strong>Alpin</strong>i<br />
Alp. Crivellaro Rodolfo<br />
cl. 1943 Btg. Belluno<br />
Alp. Perin Giovanni<br />
Brig. Julia Btg. Feltre<br />
Alp. Casellato Giuseppe<br />
cl. 1940 Brigata Cadore<br />
Art. Lazzari Angelo<br />
cl. 1942 Già consigliere del<br />
gruppo