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COMUNE DI MIGLIARINO<br />
COSTRUZIONE DI IMPIANTO BIOGAS<br />
DELLA POTENZA DI 999 KW<br />
IN MIGLIARINO (FE)<br />
PROPRIETA' :<br />
CALDOGNO S.A.R.L.<br />
VIA BUSSOLENGO, 8/c - 37066 SOMMACAMPAGNA (VR)<br />
DATA :<br />
19/12/2011<br />
AGGIORNAMENTI :<br />
ELABORATO :<br />
RELAZIONE TECNICO-STRUTTURALE<br />
REDATTA AI SENSI<br />
DELL'ART. 10, COMMA 3, LETTERA b<br />
DELLA L.R. n.19/2008<br />
ALLEGATO :<br />
G<br />
TECNOLOGIA IMPIANTISTICA :<br />
Wir geben Gas. EnviTec Biogas.<br />
EnviTec Biogas AG<br />
Boschstr. 2 - 48369 Saerbeck<br />
T +49 25 74 / 88 88-0<br />
F +49 25 74 / 88 88-800<br />
E info@envitec-biogas.com<br />
W www.envitec-biogas.com<br />
EnviTec Biogas Italia srl<br />
via Bussolengo, 8c<br />
37066 Sommacampagna (VR)<br />
PROGETTO :<br />
ING. FRANCO MANTERO<br />
VIALE CAVOUR, 147 - 44100 FERRARA<br />
TEL. 0532 210590 - FAX 0532 247779<br />
E-MAIL: mantero@manteroingegneria.it<br />
DOTT. MAURO BRUNI<br />
VIA SAN NICOLO' DI VILLOLA, 1 BOLOGNA<br />
TEL. 051 6333050 - FAX 051 511186<br />
E-MAIL: mbruni@areteonline.net<br />
COLLABORATORI :<br />
ING. M. BENAZZI<br />
P.I. G. SOAVI<br />
STRUTTURE<br />
IMPIANTI ELETTRICI<br />
DOTT. L. GRUPPIONI<br />
ING. F. MOLES<br />
ASPETTI AGRONOMICI<br />
ASPETTI AMBIENTALI<br />
DOTT. M. PLAZZI<br />
VV F<br />
ING.<br />
P. CARANI<br />
SICUREZZA<br />
ING.<br />
G. BERTASI<br />
ASSISTENTE D.L.
PREMESSA ................................................................................................................................................................... 2<br />
ESTREMI DEL COMMITTENTE .............................................................................................................................. 2<br />
PROGETTISTA ARCHITETTONICO ......................................................................................................................... 2<br />
PROGETTISTA STRUTTURALE .............................................................................................................................. 2<br />
DOCUMENTI TECNICI APPLICATIVI: ..................................................................................................................... 2<br />
RISULTANZE DELLE INDAGINI GEOLOGICHE CONDOTTE: ...................................................................................... 2<br />
VITA NOMINALE E CLASSE D’USO DELLA COSTRUZIONE: ..................................................................................... 4<br />
TIPOLOGIE STRUTTURALI ADOTTATE ................................................................................................................... 5<br />
MATERIALI ADOTTATI........................................................................................................................................ 10<br />
FATTORI DI STRUTTURA ADOTTATI NELL’ANALISI SISMICA E VARIE ................................................................... 10<br />
NORMATIVA DI RIFERIMENTO REGIONALE ....................................................................................................... 11<br />
RELAZIONE TECNICO-STRUTTURALE REDATTA AI SENSI ART.10 COMMA 3 LETTERA b L.R. n.19/2008 Pagina 1 di 12
Premessa<br />
La presente <strong>relazione</strong> tecnica è redatta ai sensi dell’art. 10, comma 3, lettera b) della L.R. n. 19 del<br />
2008, a corredo della domanda per il rilascio del permesso di costruire connesso con la costruzione<br />
di un impianto biogas della potenza di 999 KW da realizzarsi nel comune di Migliarino (Ferrara),<br />
via San Vitale (rif. catastali foglio 37, mappale 103) per conto della ditta Caldogno Biogas s.a.r.l.<br />
con sede in Sommacampagna (VR), via Bussolengo n. 8/C, al fine di assicurare che nella redazione<br />
del progetto architettonico si sia tenuto conto delle esigenze legate alla riduzione del rischio<br />
sismico, fermo restando che l’avvio e la realizzazione dei lavori restano in ogni caso subordinati<br />
alla denuncia di deposito del progetto esecutivo riguardante le strutture.<br />
Di seguito si riportano le informazioni minime che illustrano le modalità con cui si sono definite le<br />
soluzioni strutturali connesse con il progetto architettonico e degli impianti per le costruzioni<br />
previste; in particolare:<br />
Estremi del Committente: Caldogno Biogas, s.a.r.l., via Bussolengo n. 8/C – 37066<br />
Sommacampagna (VR);<br />
Progettista architettonico: dott. Ing. Franco Mantero, con studio in Ferrara viale Cavour;<br />
Progettista <strong>strutturale</strong>: dott. Ing. Marco Benazzi, con studio in Ferrara via del Mulinetto n.<br />
35;<br />
Documenti tecnici applicativi:<br />
o UNI EN 1998-4. Dicembre 2006, “Progettazione delle strutture per la resistenza<br />
sismica - Parte 4: Silos, serbatoi e condotte” Eurocodice 8;<br />
o CNR-DT 207-2008, “Istruzioni per la valutazione delle azioni e degli effetti del<br />
vento sulle costruzioni”;<br />
Risultanze delle indagini geologiche condotte: nell’area sono state eseguite<br />
preliminarmente due prove penetrometriche statiche spinte fino a -30,00 metri da quota<br />
piano campagna, i cui risultati sono riassunti nella <strong>relazione</strong> “Modellazione geologica e<br />
geotecnica” a firma Dott. Geol. Thomas Veronese, datata 07 ottobre 2011.<br />
Le risultanze delle indagini condotte riportati nella <strong>relazione</strong> sopra richiamata, portano a<br />
classificare il suolo appartenente alla classe C con valore della velocità media delle onde di<br />
taglio V s30 compresa tra 191÷202 m/sec; il livello della falda rilevata si trova a -3,20 metri<br />
da quota piano campagna, alla data di esecuzione delle prove (22.09.2011).<br />
Dal punto di vista del fenomeno legato alla liquefazione del terreno, sempre dalla <strong>relazione</strong><br />
redatta dal geologo, i terreni indagati risultano non liquefacibili, così come dalle verifiche<br />
RELAZIONE TECNICO-STRUTTURALE REDATTA AI SENSI ART.10 COMMA 3 LETTERA b L.R. n.19/2008 Pagina 2 di 12
condotte si esclude la possibilità di cedimenti post sismici:<br />
Planimetria generale con ubicazione prove CPT eseguite<br />
Posizionamento prove CPT eseguite rispetto planimetria impianto<br />
I parametri geotecnici medi per strati pseudomogenei rilevati con le due prove<br />
RELAZIONE TECNICO-STRUTTURALE REDATTA AI SENSI ART.10 COMMA 3 LETTERA b L.R. n.19/2008 Pagina 3 di 12
penetrometriche statiche condotte e riportati nella <strong>relazione</strong> geologico-geotecnica<br />
preliminare sono i seguenti (è risultata una buona omogeneità stratigrafica):<br />
Dalle risultanze preliminari riportate nella <strong>relazione</strong> geologico-geotecnica si evidenzia come<br />
per l’entità dei carichi d’esercizio caratteristici considerati in assenza di pali di fondazione,<br />
ossia ipotizzando fondazioni di tipo superficiale (platee) per i serbatoi, si stimano cedimenti<br />
assoluti al centro delle fondazioni circolari prossimi ai dieci centimetri, e cedimenti<br />
differenziali intorno ai cinque centimetri, rispetto ai bordi. Se tali valori possono risultare<br />
compatibili con i collegamenti impiantistici, eventualmente realizzati mediante connessioni<br />
flessibili, è ipotizzabile di adottare fondazioni di tipo superficiale, impostate a circa -1,50<br />
metri da quota piano campagna. In fase di progettazione esecutiva si potranno meglio<br />
valutare questi aspetti, connessi con la tipologia di fondazione più opportuna, anche in<br />
<strong>relazione</strong> ai tempi e costi connessi con gli interventi previsti, eventualmente suffragati da<br />
indagini integrative sui terreni.<br />
Vita nominale e classe d’uso della costruzione: considerata la natura e l’utilizzo delle strutture<br />
oggetto della presente <strong>relazione</strong> tecnica, si assume la vita nominale V N pari a 50 anni, secondo<br />
la tabella 2.4.I riportata al punto 2.4.1 del D.M. 14/01/2008.<br />
La classe d’uso assunta è la classe I, considerata la presenza solo occasionale delle persone e<br />
la natura delle costruzioni previste per la realizzazione dell’impianto; pertanto sulla base<br />
delle ipotesi precedenti, il periodo di riferimento V R utilizzato per le azioni sismiche sulle<br />
RELAZIONE TECNICO-STRUTTURALE REDATTA AI SENSI ART.10 COMMA 3 LETTERA b L.R. n.19/2008 Pagina 4 di 12
costruzioni è pari a 35 anni.<br />
Tipologie strutturali adottate: l’impianto previsto dal punto di vista <strong>strutturale</strong> è<br />
caratterizzato sostanzialmente dai seguenti elementi principali:<br />
o Trincee di raccolta e conservazione dell’insilato (estensione utile 5160 m 2 – altezza<br />
muri di contenimento in c.a. fuori terra circa 4,10 metri), di dimensioni in pianta pari<br />
a 30,00 metri per 86,00 metri, realizzate mediante tre pareti di contenimento in c.a.<br />
in opera o prefabbricate in c.a.v., di altezza massima fuori terra pari a quattro metri,<br />
impostate su fondazioni nastriformi in c.a. in opera e dotate internamente di<br />
pavimentazione flessibile impostata su terreno trattato in sito a calce:<br />
o Locale tecnico, sede del cogeneratore e relativa sala di controllo direttamente<br />
collegato alle trincee di raccolta per la miscelazione del materiale, di dimensioni in<br />
pianta pari a 15,40 metri per 22,70 metri e altezza massima fuori terra pari a circa<br />
7,40 metri, realizzato o con struttura portante in cemento armato oppure in muratura<br />
armata:<br />
o Cabina ENEL sede del trasformatore e dei quadri elettrici, prefabbricata, esterna<br />
all’area di proprietà, nella zona individuata nella tavola 2 – Planimetria generale<br />
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o Serbatoi cilindrici del fermentatore e del postfermentatore (diametro interno 26,10<br />
metri – altezza pareti 6,00 metri), realizzato con pareti prefabbricate in c.a.p. e<br />
fondazione in c.a. in opera superficiale circolare di diametro pari a 27,45 metri e<br />
spessore pari a 45 centimentri, impostata a -1,00 metri rispetto alla quota della<br />
pavimentazione circostante:<br />
o Serbatoi cilindrici di raccolta del digestato (diametro interno 29,48 metri – altezza<br />
pareti 6,00 metri), realizzato con pareti prefabbricate in c.a.p. e fondazione in c.a. in<br />
opera superficiale circolare di diametro pari a 30,80 metri e spessore pari a 45<br />
centimentri, impostata a -1,00 metri rispetto alla quota della pavimentazione<br />
circostante:<br />
o Piazzola coperta di stoccaggio del residuo solido, con fondazione superficiale e pareti<br />
longitudinali in c.a. in opera di altezza fuori terra pari a 2,50 metri e copertura con<br />
struttura portante metallica, di dimensioni in pianta pari a circa 30,00 metri per 14,10<br />
metri ed altezza utile pari a sei metri:<br />
RELAZIONE TECNICO-STRUTTURALE REDATTA AI SENSI ART.10 COMMA 3 LETTERA b L.R. n.19/2008 Pagina 6 di 12
o Serbatoio intermedio del residuo in polietilene, a sezione circolare, diametro esterno<br />
pari a 2,00 metri e altezza fuori terra massima pari a 5,12 metri (dimensioni<br />
indicative in base alla disponibilità del fornitore), impostato su fondazione circolare<br />
in c.a. in opera:<br />
o Serbatoio intermedio dell’effluente in polietilene, a sezione circolare, diametro<br />
esterno pari a 3,20 metri e altezza fuori terra massima pari a 2,20 metri (dimensioni<br />
indicative in base alla disponibilità del fornitore), impostato su fondazione circolare<br />
in c.a. in opera:<br />
RELAZIONE TECNICO-STRUTTURALE REDATTA AI SENSI ART.10 COMMA 3 LETTERA b L.R. n.19/2008 Pagina 7 di 12
Distribuzione planimetrica generale impianto<br />
Particolare schema recizione metallica e fosso di scolo e invaso<br />
Per le pareti prefabbricate dei serbatoi in c.a., la sezione schematica tipo del singolo<br />
pannello risulta la seguente:<br />
Sezione orizzontale tipica pannello prefabbricato pareti digestore<br />
RELAZIONE TECNICO-STRUTTURALE REDATTA AI SENSI ART.10 COMMA 3 LETTERA b L.R. n.19/2008 Pagina 8 di 12
Sezione verticale tipica pannello prefabbricato pareti digestore<br />
Lo studio delle azioni sulla struttura del digestore è condotto secondo le indicazioni<br />
contenute nella norma UNI EN 1998-4, dicembre 2006, tenuto conto della sismicità del sito,<br />
sia per quanto riguarda le pareti verticali prefabbricate che per il complesso platea+pareti,<br />
sempre nel rispetto delle indicazioni previste dalla normativa alla base del progetto<br />
rappresentata dal D.M. 14/01/2008, adottando un fattore di struttura unitario con analisi in<br />
campo elastico.<br />
Per i serbatoi cilindrici, si prevede in generale il ricorso a soluzioni di fondazione di tipo<br />
superficiale, da valutarsi in modo più approfondito in sede di progettazione esecutiva delle<br />
strutture in <strong>relazione</strong> alla entità dei cedimenti ammissibili con le dotazioni impiantistiche,<br />
nei punti di raccordo.<br />
In merito al locale tecnico sede del cogeneratore si prevede il ricorso ad una soluzione con<br />
struttura portante realizzata con elementi in c.a. oppure in muratura armata e solaio di<br />
copertura o a struttura portante di legno oppure in laterocemento, con le porzioni interrate<br />
realizzate interamente in pareti di c.a., con fondazione in c.a. del tipo a platea e reticolo di<br />
travi in c.a., impostate alle quote previste in progetto e riportate negli elaborati architettonici<br />
allegati alla presente <strong>relazione</strong>.<br />
Per le trincee di raccolta e conservazione dell’insilato, si prevede il ricorso a pareti di<br />
contenimento verticale realizzate o con elementi prefabbricati realizzate in c.a.v., di altezza<br />
pari a 4,00 metri oppure interamente in c.a. in opera, vincolate alla base su travi di<br />
fondazione nastriformi impostate indicativamente a -0,50 metri da quota piano campagna, e<br />
pavimentazione interna di tipo flessibile considerato l’entità dei cedimenti attesi e la loro<br />
RELAZIONE TECNICO-STRUTTURALE REDATTA AI SENSI ART.10 COMMA 3 LETTERA b L.R. n.19/2008 Pagina 9 di 12
distribuzione in pianta.<br />
Materiali adottati: in <strong>relazione</strong> alla natura delle opere previste, per le strutture in<br />
calcestruzzo in opera a diretto contatto con il terreno si prevede l’impiego di calcestruzzo<br />
<strong>strutturale</strong> a prestazione garantita in classe di resistenza minima C25/30 (R ck ≥30 N/mm 2 ), in<br />
classe di esposizione minima XC2 e ricoprimento nominale minimo pari a 4 cm, al fine di<br />
preservare il più possibile le armatura da fenomeni corrosivi e limitare gli interventi di<br />
manutenzione futuri su tali elementi. Per le strutture di fondazione dei serbatoi cilindrici<br />
direttamente a contatto con il materiale liquido dell’insilato opportunamente miscelato si<br />
prevede il ricorso a calcestruzzo <strong>strutturale</strong> a resistenza garantita in classe di resistenza<br />
minima C35/45 (R ck ≥45 N/mm 2 ) in classe di esposizione XA3, con impiego di cementi<br />
resistenti ai solfati, secondo quanto richiamato dalla norma UNI UNI 11104, o in alternativa<br />
calcestruzzo <strong>strutturale</strong> a resistenza garantita in classe di resistenza minima C30/37 (R ck ≥37<br />
N/mm 2 ) in classe di esposizione XA1-XC2 opportunamente protetto sul lato interno.<br />
Le pareti in c.a.v. precompresse dei serbatoi cilindrici del digestore saranno invece realizzate<br />
con calcestruzzo in classe di resistenza C35/45 wu (R ck ≥45 N/mm 2 ), accostate le une contro<br />
le altre con giunti a tenuta idraulica.<br />
L’acciaio da cemento armato sarà del tipo B450C saldabile, conforme alle prescrizioni del<br />
D.M. 14 gennaio 2008.<br />
Per le eventuali strutture metalliche si prevede l’utilizzo di acciai a uso <strong>strutturale</strong> (acciaio<br />
S235 o superiore) protetti con zincatura e/o successiva verniciatura di protezione, al fine di<br />
ridurre al minimo gli interventi di manutenzione futuri, in conformità a quanto previsto dal<br />
D.M. 14 gennaio 2008.<br />
Fattori di struttura adottati nell’analisi sismica e varie: per le strutture in opera dei serbatoi<br />
circolari dei fermentatori e di stoccaggio, il calcolo sarà impostata mediante analisi elastica<br />
lineare adottando un fattore di struttura unitario, così come previsto dalla norma di<br />
riferimento seguita (UNI EN 1998-4. Dicembre 2006), ma sulla base della sismicità e dei<br />
parametri spettrali definiti dal D.M. 14 gennaio 2008 per il sito su cui sorgerà la costruzione.<br />
Per l’edificio tecnico, se realizzato con struttura portante in muratura armata l’analisi sarà<br />
condotta in campo non lineare, attraverso il ricorso ad una analisi di tipo push-over,<br />
mediante un programma di calcolo specifico per tale tipologia di strutture (TRE MURI<br />
distribuito da STADATA – Torino), essendo l’analisi statica equivalente o modale del tutto<br />
inadeguata in questi casi, fermo restando il rispetto della normativa prevista per soli carichi<br />
verticali e per le verifiche per le azioni fuori dal piano per le pareti di muratura portanti.<br />
RELAZIONE TECNICO-STRUTTURALE REDATTA AI SENSI ART.10 COMMA 3 LETTERA b L.R. n.19/2008 Pagina 10 di 12
In generale valgono le disposizioni contenute nella normativa di riferimento adottata (D.M.<br />
14 gennaio 2008); se realizzato con struttura portante in c.a., l’analisi sarà quella modale<br />
mediante spettro di risposta, con adozione di fattore di struttura in accordo a quanto previsto<br />
dalla normativa cogente adottata in progetto.<br />
Per le opere a struttura portante metallica, l’analisi sarà quella modale mediante spettro di<br />
risposta, con adozione di fattore di struttura unitario, in accordo a quanto previsto dalla<br />
normativa cogente adottata in progetto.<br />
Normativa di riferimento regionale: la progettazione viene condotta in accordo a quanto<br />
previsto dalla L.R. Emilia Romagna n. 19 del 2008, ai sensi dell’articolo 10 e in<br />
particolare:<br />
1. per tutte le opere che NON hanno rilevanza <strong>strutturale</strong>, ai sensi dell’art. 9 comma 3 e<br />
4 della L.R. n. 19/2008, si allegheranno prima dell’inizio dei lavori gli elaborati<br />
necessari a dimostrare la ricorrenza delle caratteristiche e dei requisiti indicati negli<br />
elenchi A e B dell’<strong>allegato</strong> 1 della D.G.R. n. 687/2011 e che per tali interventi (privi<br />
di rilevanza per la pubblica incolumità ai fini sismici) saranno sempre rispettate sia le<br />
prescrizioni sismiche contenute negli strumenti di pianificazione territoriale ed<br />
urbanistica che la normativa tecnica allegata al D.M. 14 gennaio 2008 (recinzione<br />
perimetrale senza funzione di contenimento del terreno, con rete – punto A.4.1.<br />
D.G.R. n. 687/2011; invaso di stoccaggio del digestato - punto A.2.2. D.G.R. n.<br />
687/2011; torcia – punto A.7 D.G.R. n. 687/2011);<br />
2. per tutte le opere che hanno rilevanza <strong>strutturale</strong>, saranno sempre rispettate (artt. 12,<br />
comma 1, e 13, comma 1, della l.R. n. 19/2008) le prescrizioni sismiche contenute<br />
negli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica, nonché la normativa<br />
tecnica allegata al D.M. 14 gennaio 2008 oltre che la congruità tra il progetto<br />
esecutivo riguardante le strutture e quello architettonico, così come indicato nella<br />
dichiarazione di asseverazione allegata alla presente <strong>relazione</strong> tecnica, a firma<br />
congiunta del progettista architettonico e del progettista <strong>strutturale</strong>.<br />
3. Prima dell’inizio dei lavori si provvederà a consegnare nella DENUNCIA DI INIZIO<br />
LAVORI tutta la documentazione prevista in base al DPR 380 per le opere in<br />
cemento armato e metalliche, così come previsto dalla normativa attualmente vigente<br />
oltre alla asseverazione di conformità e congruità ai sensi dell’art. 12, comma 1, e<br />
art. 13, comma 1,della L.R. n. 19/2008.<br />
Si allega alla presente <strong>relazione</strong> il “Modello di asseverazione di conformità e congruità (Sismica -<br />
RELAZIONE TECNICO-STRUTTURALE REDATTA AI SENSI ART.10 COMMA 3 LETTERA b L.R. n.19/2008 Pagina 11 di 12
Modulo E)” del Comune di Migliarino, firmata da progettista architettonico e progettista <strong>strutturale</strong>.<br />
Ferrara, lì 21/12/2011<br />
Il progettista delle strutture in opera<br />
Ing. MARCO BENAZZI<br />
________________________<br />
RELAZIONE TECNICO-STRUTTURALE REDATTA AI SENSI ART.10 COMMA 3 LETTERA b L.R. n.19/2008 Pagina 12 di 12
COMUNE DI MIGLIARINO<br />
Piazza della Repubblica 1 – 44027 Migliarino (FE)<br />
SISMICA - Modulo E<br />
AL COMUNE DI MIGLIARINO<br />
Sportello Unico per l’Edilizia (S.U.E.)<br />
ASSEVERAZIONE di CONFORMITÀ e CONGRUITA’ (*)<br />
da allegare alla istanza di autorizzazione sismica o alla denuncia di deposito del<br />
progetto esecutivo riguardante le strutture<br />
(art. 12, comma 1, e art. 13, comma 1,della L.R. n. 19/2008)<br />
OGGETTO: Allegato alla presentazione del progetto esecutivo riguardante le strutture per (1)<br />
NUOVA COSTRUZIONE IMPIANTO DI PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA DA BIOGAS<br />
CON POTENZA PARI A 999 kW<br />
UBICAZIONE DELL’INTERVENTO:<br />
Località<br />
MIGLIARINO<br />
Via SAN VITALE n.<br />
Catasto Terreni del Comune di Migliarino<br />
Catasto Fabbricati del Comune di Migliarino<br />
al Foglio 37 Mapp. 103 Sub.<br />
I sottoscritti:<br />
COGNOME MANTERO NOME FRANCO<br />
nato/a RECCO (GE) il 02/12/1952 Codice fiscale MNTFNC52T02H212U<br />
residente in FERRARA C.A.P. 44123<br />
Via PRINELLA n. 48<br />
Tel. 0532 210590 Cell. Fax 0532 247779<br />
E-mail<br />
mantero@manteroingegneria.it<br />
iscritto all’Albo/Ordine<br />
INGEGNERI<br />
della Provincia di FERRARA al n. 738<br />
nella sua qualità di Progettista architettonico dell’intero intervento<br />
COGNOME BENAZZI NOME MARCO<br />
nato/a OCCHIOBELLO (RO) il 18/03/1968 Codice fiscale BNZMRC68C18F994U<br />
residente in FERRARA C.A.P. 44123<br />
Via MIGLIARI n. 11<br />
Tel. 0532 765117 Cell. Fax 0532 769513<br />
E-mail<br />
benazzi@mezzadringegneria.it<br />
iscritto all’Albo/Ordine<br />
INGEGNERI<br />
della Provincia di FERRARA al n. 1607<br />
nella sua qualità di Progettista <strong>strutturale</strong> dell’intero intervento<br />
Mod-014_Modulo_E_asseverazione conformità e congruità_Agg-GIU-2010.doc Pagina 1 di 2
ASSEVERANO<br />
ai sensi dell'art. 481 Titolo VII del Codice di Procedura Penale, ciascuno per la parte di competenza:<br />
la conformità alle prescrizioni sismiche contenute negli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica;<br />
la conformità alla normativa tecnica allegata al D.M. 14 gennaio 2008;<br />
ovvero (2)<br />
ai sensi dell’art.20 (Regime transitorio per l'operatività della revisione delle norme tecniche per le costruzioni)<br />
del D.L. 31 dicembre 2007, n. 248, convertito con modificazioni dalla L. 28 febbraio 2008 n. 31, alla normativa<br />
previgente sulla medesima materia, sotto indicata:<br />
D.M. 14 settembre 2005<br />
DD.MM. 20 novembre 1987, 3 dicembre 1987, 11 marzo 1988, 4 maggio 1990, 9 gennaio 1996 e<br />
16 gennaio 1996.<br />
la congruità tra il progetto esecutivo riguardante le strutture e quello architettonico <strong>allegato</strong>:<br />
.<br />
alla Denuncia di Inizia Attività (D.I.A.) presentata in data n° prot.<br />
alla richiesta di Permesso di Costruire presentato in data n° prot.<br />
al Permesso di Costruire rilasciato in data n° prot.<br />
IL PROGETTISTA ARCHITETTONICO<br />
IL PROGETTISTA STRUTTURALE<br />
_______________________________<br />
(timbro e firma)<br />
_______________________________<br />
(timbro e firma)<br />
(*) Il presente modulo è da presentare nei casi in cui l’istanza di autorizzazione sismica o la denuncia di deposito del<br />
progetto esecutivo riguardante le strutture, non sia contestuale alla richiesta di titolo edilizio, ai sensi dell’art.10,<br />
comma 3, lettera a), della L.R. n. 19/2008.<br />
(1) Specificare la tipologia di intervento: nuova costruzione, adeguamento, miglioramento, riparazione o intervento locale.<br />
(2) nelle circostanze di cui all’art.64, comma 7, della L.R. n. 6/2009, relativamente agli interventi edilizi per i quali<br />
entro la data del 30 giugno 2009 sia stata presentata al Comune, D.I.A. o domanda di rilascio del P.d.C.,<br />
nell’osservanza di quanto disposto dalla L.R. n. 19/2008,<br />
Pagina 2 di 2