BATTAGLIA DI STAFFARDA 1690 - Associazione Nazionale ...
BATTAGLIA DI STAFFARDA 1690 - Associazione Nazionale ...
BATTAGLIA DI STAFFARDA 1690 - Associazione Nazionale ...
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
La battaglia di Staffarda fu uno degli eventi più sanguinosi del conflitto tra la Francia di Luigi XIV e il Ducato di Savoia di<br />
Vittorio Amedeo II. Il Re Sole, incerto sulle intenzioni di Vittorio Amedeo, pretese l’invio, sul fronte europeo, di 3.000 fanti e<br />
800 cavalieri, oltre alla consegna delle fortezze di Verrua e Torino, in modo da veder garantite le comunicazioni tra le piazzeforti<br />
francesi di Pinerolo e Casale, ottenendo di fatto il controllo del Piemonte. Vittorio Amedeo respinse le richieste francesi<br />
e si alleò con i paesi che formavano la Lega di Augusta, segnando di fatto, l’inizio della guerra.<br />
Il generale Catinat, comandante delle forze francesi in Piemonte, saccheggiò e distrusse alcune località poste tra Torino e<br />
Saluzzo, tra le quali Cavour, dove il presidio della rocca fu passato per le armi dopo la resa. Le forze francesi puntarono poi<br />
verso Saluzzo, e l’esercito sabaudo, rinforzato dai contingenti alleati, decise di fermarle con una battaglia in campo aperto.<br />
L’esercito alleato, che contava su 15.000 fanti e 4.500 cavalieri con 12 pezzi di artiglieria, si accampò presso l’abbazia di<br />
Staffarda la sera del 17 agosto. Il consiglio di guerra si riunì all’interno dell’abbazia e decise di rimandare l’ordine di battaglia<br />
alla mattina seguente. All’alba le forze del generale Catinat, che ammontavano a 12.000 fanti, 5.000 cavalieri e 16 cannoni<br />
da campagna, mossero inaspettatamente verso il campo alleato. Vittorio Amedeo dispose rapidamente alcune unità a<br />
difesa di tre cascine poste innanzi al campo, così da dare il tempo all’esercito per schierarsi. Il primo attacco francese non<br />
riuscì a spezzare la difesa delle cascine. Lo schieramento alleato intanto era completato, la sua ala sinistra si appoggiava al<br />
fiume Po, l’ala destra ad una zona acquitrinosa. A questo punto entrò in azione l’artiglieria francese, che distrusse quella alleata<br />
e scompaginò le prime linee. Gli alleati tentarono allora di rovesciare la sorte dello scontro con una carica di cavalleria<br />
guidata dal Principe Eugenio di Savoia e dal Conte di Verrua. L’azione non ebbe successo e alla ritirata della cavalleria<br />
seguì l’ultimo attacco francese, che fece crollare le difese alleate.<br />
La battaglia era perduta ma il Catinat rinunciò ad inseguire gli avversari, preferendo riprendere la marcia verso Saluzzo. La<br />
battaglia di Staffarda costò agli alleati circa 4000 morti e 1200 prigionieri, mentre i francesi ebbero solo 1000 uomini messi<br />
fuori combattimento. Il complesso abbaziale subì poi il saccheggio da parte delle forze vincitrici.<br />
IL CAMPO <strong>DI</strong> <strong>BATTAGLIA</strong><br />
L’Abbazia di Santa Maria di Staffarda si trova al centro della zona in cui si svolge la battaglia del 18 agosto <strong>1690</strong>. Il terreno<br />
che la circonda non è molto diverso da quello che vide gli scontri: una pianura paludosa, solcata da piccoli rii e dal corso<br />
del torrente Ghiandone che si getta nel Po poco a nord est dell’Abbazia. Non esistono più le cascine che furono teatro degli<br />
scontri, solo il complesso religioso rimane a testimonianza dell’evento bellico, con il suo refettorio, dove il duca Vittorio<br />
Amedeo pose il quartier generale. Nel cortile del complesso l’<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> Granatieri di Sardegna, Sezione di<br />
Cuneo, erede del glorioso reggimento di Guardia, ha posto un piccolo monumento a ricordo dei caduti della battaglia.<br />
I resti dei caduti rinvenuti negli anni nelle campagne circostanti furono deposti nel monumento ossario che sorge sulla<br />
Rocca di Cavour, assieme a quelle delle vittime civili della ferocia del Catinat.<br />
NUOVA STAMPA • REVELLO<br />
www.nuova-stampa.net
SABATO 2 GIUGNO 2012<br />
P R O G R A M M A<br />
• Ore 14,00: apertura accampamenti corpo di guardia;<br />
ingresso Porta Pinerolo e inizio attività del borgo di Staffarda;<br />
• Ore 15,00: visite accampamenti, animazione borgo, addestramenti per bambini;<br />
• Ore 17,00: prove generali della battaglia;<br />
• Ore 19,30: inizio cena nelle locande storiche;<br />
• Ore 22,00: scaramucce notturne tra corpi di guardia;<br />
• Ore 22,30: danze tradizionali con “La Chardouso” e animazione borgo con scenette;<br />
• Ore 24,30: chiusura accampamenti.<br />
DOMENICA 3 GIUGNO 2012<br />
• Ore 10,00: apertura accampamenti, corpo di guardia all’ingresso Porta Pinerolo;<br />
• Ore 10,30: Messa solenne in Abbazia;<br />
• Ore 11,30: saluto delle autorità;<br />
• Ore 12,00: deposizione corona in ricordo dei caduti;<br />
• Ore 12,30: inizio pranzo nelle locande storiche;<br />
• Ore 14,30: animazione borgo e visite accampamenti;<br />
• Ore 16,30: rievocazione battaglia di Staffarda;<br />
• Ore 18,30: chiusura manifestazione.