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<strong>inToscana</strong><br />
duemilatredici
<strong>inToscana</strong><br />
duemilatredici<br />
A cura di<br />
Paola Baroni<br />
Giuse Benignetti<br />
Cristina Bruni<br />
Roberta Fiorini<br />
Daniela Pronestì
COLLANA<br />
Artisti in Toscana<br />
7<br />
Diretta da<br />
FABRIZIO BORGHINI<br />
Con il contributo di<br />
Villa<br />
Gisella<br />
FIRENZE<br />
Il volume è realizzato da<br />
Iª edizione dicembre 2013<br />
ISBN 978-88-6039-306-7<br />
Tutti i diritti riservati<br />
© Copyright Associazione Toscana Cultura<br />
e Masso delle Fate Edizioni<br />
Masso delle Fate Edizioni<br />
Via Cavalcanti, 9 - 50058 Signa (FI)<br />
www.massodellefate.it<br />
Finito di stampare nel mese di dicembre 2013<br />
presso la Nova Arti Grafiche<br />
Via Cavalcanti, 9/D - 50058 Signa (FI)<br />
www.novaartigrafiche.it<br />
In copertina:<br />
Benvenuto Cellini, Perseo (particolare)
artisti in toscana 2013<br />
La conclusione del primo anno di attività<br />
dell’associazione Toscana<br />
Cultura si chiude con la pubblicazione<br />
di questo volume, il settimo<br />
della collana Artisti in Toscana da me diretta.<br />
Dopo Artisti di Fiesole, Donne dell’arte in Toscana,<br />
Artisti di Bagno a Ripoli e del suo territorio,<br />
Artisti di Sesto Fiorentino, Artisti di<br />
Pistoia e del suo territorio e del recente Artisti<br />
della Maremma, viene data alle stampe<br />
un’altra importante tessera del mosaico che<br />
abbiamo ideato per storicizzare il maggior<br />
numero di artisti attivi nella nostra regione in<br />
questi primi anni del nuovo millennio.<br />
Fra i nostri collaboratori ci sono critici d’arte<br />
e giornalisti specializzati che hanno condiviso<br />
il nostro progetto così come lo ha da subito<br />
abbracciato la casa editrice Masso delle<br />
Fate nostro partner nell’intera operazione di<br />
divulgazione dell’arte toscana che proseguirà<br />
nel 2014 con la pubblicazione dei volumi<br />
Artisti della Valdelsa, Artisti dell’Empolese,<br />
Artisti di Prato e del suo territorio, Artisti del-<br />
le Signe e Artisti del bronzo in Toscana.<br />
Paola Baroni, Giuse Benignetti, Cristina Bruni,<br />
Roberta Fiorini e Daniela Pronestì, che<br />
insieme hanno curato questo libro, rappresentano<br />
il fiore all’occhiello della nostra redazione<br />
avendo già dato, come autrici, ottima<br />
prova delle proprie capacità nelle precedenti<br />
pubblicazioni.<br />
Ringrazio gli artisti che hanno creduto e che<br />
spero continueranno a credere nelle proposte<br />
di Toscana Cultura, che non si esauriscono<br />
nella pubblicazione di libri ma spaziano<br />
alle rassegne d’arte e agli eventi culturali di<br />
varie tematiche.<br />
In questo contesto si inserisce a pieno titolo<br />
il mensile La Toscana che proprio in questi<br />
giorni è uscito con un’edizione natalizia di 56<br />
pagine diffuso attraverso 5.000 copie cartacee<br />
e 6.000 invii telematici.<br />
Fabrizio Borghini<br />
Presidente Toscana Cultura<br />
3
artisti in toscana 2013<br />
Alessandro Andreuccetti<br />
Via San Giovanni, 58 - 53037 San Gimignano (SI)<br />
Cell. 392 7890328 - aandreuccetti@gmail.com<br />
Non lasciarmi sola, 2013, acquarello su carta, cm. 38x38<br />
Smoking girl, 2013, acquarello su carta, cm. 35x50<br />
Sono nato a San Gimignano, nel 1955. Ho studiato<br />
arte e architettura a Firenze frequentando<br />
prima il Liceo Artistico e poi L’Accademia<br />
e la facoltà di Architettura.<br />
Attraverso i miei lavori cerco di analizzare e rappresentare<br />
la vita che mi circonda o che mi passa vicino,<br />
sfiorandomi appena. I miei soggetti preferiti<br />
sono le figure umane immerse nel loro mondo, colte,<br />
cioè, in pose e atteggiamenti che ne individuano<br />
lo stato d’animo e suggeriscono la loro personalità.<br />
Ciò che mi interessa maggiormente è scoprire le<br />
relazioni tra forme e colori che si evidenziano<br />
dall’osservazione attenta della realtà e tutto questo<br />
si estrinseca in una rappresentazione strettamente<br />
personale dell’oggetto. Mediante il filtro dei miei<br />
lavori gli osservatori possono pertanto cogliere il<br />
punto di vista mio personale, ma sono anche liberi<br />
di interpretare il soggetto a loro piacimento, partecipando<br />
così alla ri-creazione ideale dell’opera. In<br />
definitiva con i miei colori, i miei disegni, le forme<br />
che dipingo suggeriscono una possibile interpretazione<br />
della realtà, la mia; ma il caso rimane aperto<br />
alle infinite possibilità dell’esperienza personale di<br />
ciascuno.<br />
4
artisti in toscana 2013<br />
Alessandro ANDREUCCETTI<br />
Per strada, 2013, acquarello su carta, cm. 56x76<br />
Le idee<br />
Ogni dipinto ha una sua storia e una sua personale<br />
gestazione. Tutto può contribuire alla scintilla iniziale,<br />
una foto, una frase, una musica. Prima di iniziare<br />
passo molto tempo pensando al design generale<br />
della nuova tavola, agli schemi di colori da utilizzare,<br />
a cosa mettere in evidenza e cosa lasciare in secondo<br />
piano. Generalmente prendo molti appunti, faccio<br />
schizzi, provo dei colori, ombreggiature, scompongo<br />
il soggetto in porzioni che poi ricompongo<br />
diversamente, schematizzo varie soluzioni compositive.<br />
Tutto questo processo può durare giorni oppure<br />
settimane però quando è il momento di dipingere<br />
il lavoro viene giù filato senza ripensamenti.<br />
I materiali<br />
Opere su carta. Utilizzo gli acquarelli sulla carta fatta<br />
a mano con stracci di cotone, è una carta bellissima,<br />
importata dall’India, pesante e rugosa, con una<br />
sua forte personalità che richiede molta attenzione<br />
ed esperienza per padroneggiarla.<br />
Opere su tela. Gli acrilici mi permettono di lavorare<br />
in maniera analoga agli acquarelli su superfici diverse<br />
dalla carta e mi garantiscono grande libertà<br />
espressiva.<br />
5
artisti in toscana 2013<br />
Luciano Angioli<br />
Residenza e studio: via di Cantagallo, 161/4 - 59100 Prato<br />
l.angioli@virgilio.it - Cell. 340 3315915<br />
Dittico Pistoia, 2012, tecnica mista su tavola, cm. 185x230 fronte e retro (dettaglio centrale del retro destro)<br />
Nato ad Arezzo nel 1953, è docente di Arte e<br />
Immagine e presidente dell’Istituto Ricerche<br />
Storiche e Archeologiche di Pistoia.<br />
Espone dal 1971.<br />
“Il sacro, il soprannaturale, l’irreale. Archetipi del solare<br />
mediterraneo e delle brume del nord che s’infrangono<br />
e si mescolano. Ecco allora che la pittura si<br />
fa segno e il segno pittografico diventa scrittura.<br />
Dei Celto-Liguri reca l’antica ruvidità, dei Greci il canone,<br />
degli Etruschi il sorriso. La sua pittura, un giardino<br />
incantato pieno di delizie, incrostata di pietre e<br />
laico rispetto, di sacri recinti. Una sacralità espressa<br />
nella natura, nella storia, percepibile nei riferimenti<br />
6
artisti in toscana 2013<br />
Luciano Angioli<br />
Dittico Pistoia, tecnica mista su tavola, 2012, cm. 185x230 fronte e retro (dettaglio centrale del frontale sinistro)<br />
che affiorano qua e là, nella cornice dei monti, quando<br />
esiste, con le sue torri, anch’essa antico recinto<br />
a connotare la sacralità del luogo. Colline boscose,<br />
fertili corpi, monti che sposano le nuvole, longevi<br />
alberi organizzati in architetture abitate da statue di<br />
donne, si fanno paesaggi inseguiti come sogni per<br />
custodirli in una felicità segreta, perché l’opera diventi<br />
immagine magica come quella di un sogno,<br />
una potente rievocazione della memoria, del non<br />
visto, ma possibile e reale. Tutto questo è la pittura<br />
di Luciano”.<br />
Alessandro Andreini<br />
7
artisti in toscana 2013<br />
di Cinzia Arcodia<br />
Via Porta San Marco, 16-18 - 51100 Pistoia<br />
Tel-fax 0573 358211 - Cell. 324 5544111<br />
info@locandadefiori.it - www.locandadefiori.it<br />
La locanda, situata all’interno di un palazzo settecentesco completamente<br />
ristrutturato, è una base perfetta per visitare tutta la Toscana essendo<br />
a poca distanza dai principali siti d’interesse come la montagna Pistoiese,<br />
Montecatini Terme, Lucca, Pisa, Viareggio e Siena.<br />
L’edificio si trova a due passi dal centro storico di Pistoia, in prossimità dei principali<br />
monumenti storici, a dieci minuti a piedi dalla stazione ferroviaria, a 100 mt da<br />
piazza del Duomo (ma non ZTL), con ottimo servizio di bus urbano.<br />
La locanda dispone di sette camere di cui tre doppie e una singola, al primo piano<br />
e tre doppie al secondo piano.<br />
Ad ogni piano c’è la sala colazioni dotata di distributori di bevande ad uso gratuito<br />
24 ore su 24.<br />
Tutte le camere sono dotate di aria condizionata, tv, telefono, frigo-bar, accesso<br />
wife e bagno privato con phon.
artisti in toscana 2013
artisti in toscana 2013<br />
Ornella Balbo<br />
Via F. Turati 34 - 50136 Firenze<br />
Tel. 055 690341 - Cell.338 7987624 - ornella.balbo@virgilio.it<br />
Oltre il dolore la luce, 2013, tecnica mista su tavola, cm. 113x75<br />
Ornella Balbo, artista riservata, ha declinato<br />
numerosi inviti a varie manifestazioni. In<br />
passato, rispetto alle poche partecipazioni,<br />
i risultati non sono mancati. Nel 2002 è stata premiata<br />
per la grafica in occasione del Premio Internazionale<br />
Antonio Berti. Nel 2013, passando dalla<br />
grafica alla pittura, intensifica la propria attività, così<br />
troviamo tre sue opere pubblicate sul volume Artisti<br />
di Bagno a Ripoli e del suo territorio. Prosegue<br />
partecipando al 47° Premio Nazionale di Pittura Città<br />
di Lastra, alla mostra d’arte contemporanea MI-<br />
CRO VS MACRO (Weart Gallery di Uboldo - Va), alla<br />
collettiva Artisti contemporanei alla Galleria Katane<br />
(Catania), alla terza edizione della collettiva Artisti in<br />
cantina a Cerreto Guidi (Fi) con quattordici opere e<br />
all’Art Showroom Summer 2013 presso la Merlino<br />
Bottega d’Arte a Firenze.<br />
“Nasce a Firenze. Figlia d’arte, è arrivata con grande<br />
passione all’impegno artistico che oggi ci propone<br />
in maniera assolutamente naturale nell’esprimere<br />
i sentimenti della sua natura fortemente umana.<br />
La pittura di Ornella nasce semplice e spontanea,<br />
non si trovano tormenti interiori, ma soltanto<br />
quell’impegno realista di narrare le cose di tutti i<br />
giorni, nella quali ci riconosciamo. L’artista ama<br />
molto i chiaro-scuri. Il peso delle ombre e dei “bianchi”,<br />
mostra in sintesi, il modo efficace di vivere gli<br />
elementi. Ci raffiugra, inoltre, la “musica” suonata<br />
in bianco e nero. La presenza dell’uomo è quasi<br />
sempre ricordata con una lirica raffinata, una regolare<br />
“compostezza” espressa con una poetica coniugata<br />
al femminile. La giusta distribuzione dei<br />
piani e l’equilibrio delle sue composizioni, sono le<br />
caratteristiche migliori di questa artista che ci auguriamo<br />
di rivedere ancora a lungo e sempre con rinnovato<br />
impegno”.<br />
Roberto Lasciarrea<br />
10
Massimo Barcariol<br />
artisti in toscana 2013<br />
www.massimobarcariol.org<br />
massimo@barcariol.it<br />
Lunatiche, 2009, fotografia con elaborazione Photoshop, cm. 50x70<br />
Nato a Firenze nel 1959, di famiglia istriana,<br />
risiede a Pontassieve. Ha pubblicato due<br />
raccolte fotografiche, “La prova dell’ottico”,<br />
2007, e “L’osservatorio”, 2008, oltre ai calendari<br />
2009 e 2010 per la società sportiva Rari Nantes<br />
Florentia. Tra i riconoscimenti si ricordano il<br />
Fiorino d’Oro al XXVII Premio Firenze (2009) e la<br />
mostra personale al XXV Premio Italia per le Arti<br />
Visive (2010). Ha esposto in personale a Pontassieve<br />
(Firenze) presso la Biblioteca Comunale e Carpe<br />
Diem (2009), da “Toscani da sempre” (2010 e<br />
2012) e inoltre al Babalé di Piombino (Livorno) e al<br />
Museo Machiavelli a S.Andrea in Percussina (Firenze)<br />
nel 2010. È stato invitato alle rassegne Viaggio<br />
nel contemporaneo a Saragiolo (Siena) e a Rovereto<br />
(Trento) per la giornata del contemporaneo,<br />
ad Arte Contemporanea a Pitigliano (2011), nel<br />
2012 alla mostra Le latitudini dell’uomo presso Simultanea-Spazi<br />
d’Arte a Firenze. Pubblica anche<br />
sul sito “canoniani.it”<br />
11
artisti in toscana 2013<br />
Massimo Barcariol<br />
Si riflette il futuro in Posdammer Platz, 2010, fotografia con esposizione<br />
manuale di tempi e diaframmi, cm. 50x70<br />
Irene nel paese delle meraviglie, 2009, fotografia con esposizione<br />
manuale di tempi e diaframmi, cm. 50x70<br />
Incontrando Massimo Barcariol si comprende subito<br />
come la fotografia sia una forma d’arte e non un<br />
mero strumento documentaristico o di reportage.<br />
Ogni sua mostra è un nuovo e diverso “viaggio”<br />
che si compone di immagini tratte dal suo ricco repertorio<br />
sullo spazio, sia esso naturalistico o urbano,<br />
sull’uomo, soggetto antropologico o simbolico.<br />
L’artista ogni volta ci guida attraverso “incontri” a<br />
riflettere su temi importanti e magari discordanti; la<br />
guerra, il gioco, la morte, la vita, la realtà e l’illusione,<br />
la spiritualità e la cultura. Nella percezione emotiva<br />
che Barcariol ci offre del reale è spesso chiave<br />
della sua ricerca trovare quella dimensione che appartiene<br />
all’infanzia, alla sua disincantata positività<br />
sempre disposta ad accogliere contraddizioni e diversità<br />
come valore per comporre una visione più<br />
ampia e libera del mondo. Grazie a questo suo atteggiamento<br />
convivono infatti nei suoi lavori poesia<br />
ed ironia e la fotografia diviene mezzo espressivo<br />
non necessariamente vincolato all’oggettività<br />
ma si fa rappresentazione di un’idea, narrazione. È<br />
nel suo stile non limitarsi a cogliere l’attimo bensì<br />
sperimentare anche una riqualificazione dell’immagine,<br />
talvolta intervenendo sulla scena come<br />
nell’allestimento di un set, altrove sapientemente<br />
accendendo di colore un elemento espressivo su<br />
una stampa in bianco-nero o ancora elaborando il<br />
soggetto con suggestioni di rilievo materico o trasparenze.<br />
Ecco perché col suo sguardo l’artista<br />
supera il ritratto oggettivo della realtà e ce ne restituisce<br />
la magica trasformazione al “filtro” della sua<br />
appassionata correzione”.<br />
Roberta Fiorini<br />
12
Elio Bargagni<br />
artisti in toscana 2013<br />
Studio: via Ponte di Mezzo, 7 - 50127 Firenze - Tel. 055 352900 - Cell. 347 4953146 - www.eliobargagni.com<br />
info@eliobargagni.com - elio.bargagni@me.com - elio.bargagni@icloud.com - paolo.bargagni@me.com<br />
Scoppio del carro, 2007, acquerello, cm. 50x70<br />
Scorcio da via dei Pecori, 1983, acquerello, cm. 50x70<br />
Elio Bargagni è nato a Dicomano (FI). Ha compiuto<br />
gli studi artistici nella capitale toscana<br />
sotto la guida del maestro Campeggi. Si è<br />
dedicato giovanissimo all´acquerello incontrandosi<br />
nelle strade di Firenze con i pittori Scortecci, Ospitali<br />
e Ortino. Nel 1962 si trasferisce nel Veneto, ove<br />
ha agio di riprendere scorci suggestivi di Venezia,<br />
delle colline di Conegliano e Vittorio Veneto. Nel<br />
1967 si trasferisce a Lucca, dove vive e opera attualmente.<br />
Nel maggio 1977, dopo aver aderito<br />
all´Associazione Italiana Acquerellisti, partecipa alla<br />
prima grande mostra del sodalizio, tenuta al Palazzo<br />
del Turismo (ex Arengario) a Milano, unitamente ai<br />
grandi artisti: Raimondi, Zecca, Falzoni. Il suo stile<br />
si avvale di una sostanza particolarmente evocativa,<br />
immersa in una calda e prorompente atmosfera<br />
tipicamente toscana: la macchia si esalta, si slabbra,<br />
seduce, penetra nei cascinali, dà slancio alle<br />
biche, rinvigorisce gli angoli suggestivi tra i vecchi<br />
borghi e le case annose incantate nella brillantezza<br />
del tono. Ha tenuto mostre personali e collettive da<br />
Bagni di Lucca a Lucca città, da Martignana (Empoli)<br />
a Villa Olmo (Como), da Milano (Galleria Selene) a<br />
Monza (Galleria d´arte Moderna), da Villa Maria di<br />
Grante (Como) a Borgo a Mozzano (Lucca), da Fucecchio<br />
a Milano (Centro d´arte “L´acquerello”),<br />
etc. Hanno scritto di lui Antonino De Bono, Mario<br />
Marzocchi, Giuliano Pacifici, Giampaolo Bianchi,<br />
Rosanna Morozzi.<br />
13
artisti in toscana 2013<br />
Elio Bargagni<br />
Firenze dal Piazzale, 1983, acquerello, cm. 100x70<br />
“In un’epoca di sperimentazioni e commistioni tecniche<br />
capaci di disorientare ogni vera o presunta<br />
certezza, la lunga, inossidabile fedeltà di Elio Bargagni<br />
alla sua scelta iniziale, ovvero ad una sua innata<br />
propensione all´acquerello, appare singolare proprio<br />
nel persistere di una tradizione che ebbe un culmine<br />
e forse un inizio in quei meravigliosi appunti di viaggio<br />
che sono i disegni acquerellati di Dürer. (…)<br />
Base di partenza per i lavori di Bargagni è il disegno,<br />
portato avanti con accuratezza e con la precisione<br />
richiesta ad un cronista dedito alla fedeltà della rappresentazione,<br />
offerta al pubblico in una forma aliena<br />
dall’inquietudine che inevitabilmente porta con<br />
sé ogni approfondito risvolto critico. L’adesione al<br />
vero, la necessità di dipingere esclusivamente en<br />
plein air inducono lo stesso pittore a credersi sprovvisto<br />
di fantasia, ignorando come lo stesso suo desiderio<br />
di fissare sulla carta quell´insieme di architettura,<br />
natura e luce, altro non sia che dare forma<br />
all´immaginario”.<br />
Rosanna Morozzi<br />
Il Perseo, 1983, acquerello, cm. 50x70<br />
14
Beatrice Bartolozzi<br />
artisti in toscana 2013<br />
Via Donizetti, 83 - 50018 Scandicci - beatricebartolozzi@gmail.com<br />
www.beatrice-bartolozzi.it - beatricebartolozzi.myblog.it<br />
Scritture femminili (particolare), Memorie Madri 2011-2013,<br />
2011, immagine strasferita a solvente su chiffon, interventi a<br />
cucito, ricamo e feltro<br />
Primo violino, olio su tela, cm. 100x70<br />
Nel 2009 Beatrice Bartolozzi consegue il Diploma<br />
Accademico di 2° Livello in Pittura e<br />
Linguaggi Multimediali, corsi del professor<br />
Andrea Granchi, presso l’Accademia di Belle Arti di<br />
Firenze. La sua ricerca artistica spazia dal collage di<br />
carte e stoffe all’animazione in stop motion, dal libro<br />
d’artista alle installazioni. Memorie Madri 2011-<br />
2013 è un lavoro dedicato alla memoria della donna<br />
e dell’universo femminile, alla sua famiglia, alle figure<br />
di sarte e ricamatrici che ha conosciuto da<br />
bambina e che tornano nella sua memoria attraverso<br />
i racconti tramandati di madre in figlia. Con I love<br />
my Town (2012), Beatrice narra la città tra realtà e<br />
finzione, verità e illusione, mentre Il circo musicale<br />
(2004) racconta storie d’amore di personaggi che<br />
vivono in equilibrio tra sogno e realtà.Tra le mostre<br />
realizzate in questi anni si ricordano: 2013, Sense-<br />
OFcommunity # 5, mostra finale del workshop<br />
SenseOFcommunity # 5 diretto e curato da Silvia<br />
Petronici, Galleria Adiacenze, Bologna; Liberbook,<br />
1° Salone del libro d’artista e del libro d’autore, Palazzo<br />
della Pilotta, Parma - Galleria d’Arte Babele;<br />
Grazia Familiare, “OPUS & LIGHT” Anno XVI - Progetto<br />
a cura dello Studio A’87, in collaborazione con<br />
Palazzo Collicola Arti Visive e con il patrocinio<br />
dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Spoleto,<br />
a cura di Livia Nocchi, Chiesetta Madonna del<br />
Pozzo, Porta Monterone, Spoleto; LIBRopera, il libro<br />
d’artista nell’era digitale, collettiva, a Cura di<br />
Nilo Australi con la collaborazione di Andrea Granchi<br />
e Maurizio Olivotto, Accademia delle Arti del<br />
Disegno, Firenze.<br />
15
artisti in toscana 2013<br />
Beatrice Bartolozzi<br />
I Love my Town, 2012, immagine fotografica trasferita a solvente su carta intelata, collage di carte, cm. 60x80<br />
“Una colorata Gelsomina del XXI secolo: sognatrice,<br />
pura d’animo, sopra le righe, Beatrice Bartolozzi<br />
sembra incarnare, non per statura, il tenero personaggio<br />
di felliniana memoria. Corre, carambola,<br />
danza nei suoi universi variegati come un giocoliere,<br />
in un viaggio onirico, apparentemente spensierato,<br />
con l’intento di restituirci la vivacità di quei<br />
mondi interiori attraverso i mezzi più disparati. Diplomata<br />
in pittura presso l’Accademia di Belle Arti<br />
di Firenze, dove si è in seguito specializzata in arti<br />
visive e discipline dello spettacolo, Beatrice spazia<br />
e si muove con pari disinvoltura dal collage al digital<br />
video, dall’illustrazione alla scultura in cartapesta:<br />
tutto è legato da uno stile coerente e riconoscibile,<br />
che diviene segno concreto di un’incessante ricerca<br />
di espressione, attraverso la tela, il colore, le incisioni,<br />
la carta, le animazioni, la fotografia, le installazioni<br />
di tono romantico, l’uso di oggetti di valore<br />
affettivo e familiare”.<br />
Massimiliano Lombardi<br />
16
RICCARDO BATTIGELLI<br />
artisti in toscana 2013<br />
Via Santo Stefano, 389 - 50050 Montaione (FI) - Cell. 333 8743610<br />
riccardo.battigelli@tiscali.it - www.riccardobattigelli.it - www.lelite.it/battigelli.htm<br />
Paesaggio di Toscana con 5 cipressi al tramonto, 2004, olio su<br />
tela, cm. 60x40<br />
Natura Inerte, Cronos Il Tempo scorre sulle cose, 2005, olio su<br />
tela, cm. 70x70, Premio Lorenzo de Medici ‘’Il Magnifico’’ 2013<br />
Di stirpe friulana nasce a Firenze nel 1933.<br />
Studia all’Accademia Belle Arti di Bologna,<br />
allievo di Morandi, Mandelli, Manaresi, Natalini,<br />
Regazzi, Michelucci, Gamberini ed altri. Fino<br />
al 1967 risiede a Bologna ed esegue pitture, design<br />
e scenografie. Espone in Italia, Europa, NordAfrica<br />
e USA. Ha riconoscimenti di critica. Nel 1956 riceve<br />
il Premio San Fedele a Milano e ‘’Il Nomber’’ alla<br />
Nomber One Gallery a New York e alla Galleria Numero<br />
di Firenze. Nel 1966 ha il Premio Montagnola<br />
a Bologna, con critica di Lidia Puglioli. Sue opere<br />
sono in varie collezioni. In seguito a dolorose vicissitudini<br />
familiari, chiuso lo studio di Bologna intraprende<br />
altri lavori in Africa e in America, dove è<br />
stato anche allevatore e cow-boy, vivendo esperienze<br />
che poi ha tradotto nella sua arte. Dal 2003<br />
torna a dedicarsi all’arte in uno studio ricavato in<br />
un’antica canonica sperduta nelle campagne toscane.<br />
Dipinge paesaggi, fiori, animali, figure e talora si<br />
ispira alla realtà contingente, come per l’opera pubblicata<br />
in asta alla Babbuina a Roma, dedicata al<br />
tragico evento dell’esplosione alla Stazione di Viareggio<br />
nel 2009. Molti i riconoscimenti più recenti:<br />
Premio New Land Ambiente Italia per i 150 anni<br />
dell’Unità d’Italia conferitogli a Teano; Premio Il Polittico<br />
e il Premio alla Carriera. In Svezia, alla Bellange<br />
Art Galerj, consegue nel 2011 il Premio Città di<br />
Stoccolma. Alla Maecenas Sverige Accademy il<br />
Premio ‘’Sentimento e Sensazioni dall’Italia”. Nel<br />
2012 è selezionato alla Prima Biennale d’Arte di Palermo.<br />
Nel 2013 riceve il “Riconoscimento Maestri<br />
del Secolo’’ e il Premio “Lorenzo dé Medici Il Magnifico”.<br />
È presente in cataloghi, riviste e annuari.<br />
Hanno scritto di lui: F. Arcangeli; L. Mandelli Puglioli;<br />
C. Gnudi; B. Dejà Debejis; S. Russo; A. F. Biondolillo;<br />
D. Conenna; M. R. Belgiovine; R. Baldelli; G.<br />
Mansueto; L. Abbattista; C. Madini; Roberto Bellucci;<br />
C. Canonico; P. Levi; A. M. Pero; L. Visconti; I.<br />
Monopoli; G. Argelier; Araxi Ipekjian; R. Perdicaro;<br />
L. Lanzarotti; N. Guelfi.<br />
“La ricerca pittorica di Riccardo Battigelli segue la<br />
percezione segnica dell’Impressionismo, donandoci<br />
le sue evocazioni più profonde e significative.<br />
Una grande espressione pittorica, sottolineata dalla<br />
maestria della sua gestualità, rende partecipe l’osservatore<br />
delle sue campiture evocative. Il dialogo<br />
espressivo di Battigelli sperimenta ogni giorno la<br />
sintesi della ricerca, con la perfetta assonanza fra<br />
sogno e realtà. Le sue opere siispirano alla natura,<br />
filtrando rappresentazioni poetiche ma con la magistrale<br />
padronanza delle sue tecniche”.<br />
M.R. Belgiovine, 2010<br />
17
artisti in toscana 2013<br />
RICCARDO BATTIGELLI<br />
NaturaMorta, Cronos e le cose davanti alla finestra, 2009, olio<br />
su tela, cm. 70x50<br />
“Colorista d’altri tempi, Riccardo Battigelli ha attraversato<br />
indenne il Novecento (senza contaminazioni<br />
da “ismi”) forte della lezione virtuale degli impressionisti<br />
e quella effettiva di Giorgio Morandi.<br />
Esponente della generazione che non si è arresa<br />
alle astrazioni chiassose, ha puntato ancora sulla<br />
figurazione più acclamata. Queste sono le ragioni<br />
per le quali Battigelli è stato incluso fra le personalità<br />
dell’arte che si sono distinte per la loro attività, a<br />
vario titolo, in favore dell’ambiente, in tutte le sue<br />
accezioni, inteso come fattore Naturalistico, Storico<br />
e di Costume e come indicatore dello sviluppo<br />
sostenibile e della qualità della vita”.<br />
Donato Conenna, 2011<br />
“(…) Un figurativo moderno, (meglio definire ‘’fuori<br />
dal tempo’’), che grazie al continuo contatto fisico<br />
con la natura porta l’artista al “reale” in un contesto<br />
amoroso per la tradizione del figurativo. (…)<br />
Quest’artista stabilisce una relazione profonda fra i<br />
toni, i colori e le forme; le sfumature rispondono<br />
Viareggio, catastrofe del 29 giugno 2009, 2009, olio su tela,<br />
cm. 70x45<br />
all’espressività del sentimento completandosi fino<br />
a formare il contenuto all’interno di un’unità cromatica<br />
esaltata dalla solidarietà (complicità) della luce.<br />
(…) Pittore dalla pennellata incisiva, perché ‘’dietro<br />
di essa’’ riesce a fissare sentimenti e poesia del<br />
tempo passato, che supera il presente e si proietta<br />
nel futuro. (…) Freschezza di espressione e precisione<br />
dell’osservazione sono notevoli. Una pittura<br />
varia, raramente ripetitiva, sempre armonica ed<br />
equilibrata; un pennello docile e delicato che attiva<br />
l’osservatore coinvolgendolo nella pulsante poetica<br />
passionalità”.<br />
Nella Guelfi, 2010<br />
18
Cristina Bazolli<br />
artisti in toscana 2013<br />
cri.baz@fastwebnet.it - www.equilibriarte.net/cristinabazolli<br />
www.premioceleste.it/CristinaBazolli - www.facebook.com/cristina.bazolli<br />
God is female. God is music, 2013, tempera su tela, cm. 80x60<br />
Sono nata a Poggio Rusco, in provincia di<br />
Mantova, nel 1957. Ho cominciato a dipingere<br />
giovanissima, sotto la guida del pittore<br />
ostigliese Dante Spelta. In seguito ho avuto la fortuna<br />
di frequentare lo studio di un maestro del surrealismo<br />
italiano, Lanfranco Frigeri, che considero<br />
il mio mentore. Ho intrapreso gli studi classici e mi<br />
sono laureata in Filosofia a Bologna. Dopo la laurea,<br />
mi sono trasferita a Brescia, dove, pur avendo<br />
poco tempo per dipingere, ho continuato a studiare,<br />
esercitandomi nella figura sotto la guida del maestro<br />
Schinetti. Nel 2000, mi sono trasferita a Firenze,<br />
nel quartiere di Santo Spirito, dove,<br />
appassionatami al lavoro degli artigiani che vi tengono<br />
bottega, ho continuato la mia ricerca, imparando<br />
l’arte della doratura, della miniatura e le tecniche<br />
pittoriche del Quattrocento toscano. Dipingo<br />
con la tempera all’uovo, su tavola, tela, cartapecora<br />
o carta, “illuminando” alcuni dipinti con foglia<br />
d’oro zecchino e mi occupo anche della decorazione<br />
e doratura delle cornici. Ritenendomi più artigiana<br />
che artista, ho esposto le mie opere per tre anni<br />
(dal 2003 al 2005) nelle manifestazioni dell’associazione<br />
La Fierucola, in piazza S. Spirito e in piazza<br />
SS. Annunziata. Mi sono dedicata anche all’illustrazione<br />
per l’infanzia, dipingendo, nel 2007, le tavole<br />
di un libro di fiabe per la casa editrice Fatatrac. Divido<br />
il mio tempo tra la filosofia - che insegno al<br />
Liceo Dante - e la pittura. Mi piace la commistione<br />
tra la pittura, la filosofia, la poesia e la musica: amo<br />
illustrare testi di canzoni o poesie e tradurre la filosofia<br />
in immagini. Ho esposto in personali e collettive<br />
a Firenze, Roma, Ferrara, Reggio Emilia, Brescia,<br />
Livorno, Montecatini.<br />
19
artisti in toscana 2013<br />
Maria Bazzani Mani<br />
Cell. 340 7189314<br />
email: mariabazzanimani@gmail.com<br />
Gli amanti, 2004, tecnica mista (olio e acrilico) su tela, cm. 60x60<br />
Nata a Sassuolo in provincia di Modena nel<br />
1946 e trasferitasi con la famiglia a Firenze<br />
nel 1957, ha proseguito gli studi fino al diploma<br />
di Disegnatrice di Alta Moda. La scuola le ha<br />
permesso di acquisire nozioni e tecniche varie di<br />
pittura oltre quelle di grafica e acquerello, seguita<br />
dal maestro Roberto Ciabani e dalla pittrice/mosaicista<br />
Anna Romano. Ha iniziato il suo percorso d’arte<br />
alcuni anni dopo seguendo altre aspirazioni e altre<br />
tecniche: pitture ad olio, tempere acriliche e<br />
continuando a sperimentare materiali diversi fino a<br />
raggiungere particolari temi e soggetti. Vive e lavora<br />
presso il proprio studio a Grassina, Bagno a Ripoli,<br />
Firenze. La passione per il disegno e per il colore<br />
l’ha portata a confrontarsi con vari pittori nelle mostre<br />
e collettive negli anni Novanta fino ad oggi<br />
presso la Galleria Gadarte Firenze, l’Art Art di Impruneta<br />
e l’Antica Compagnia del Paiolo e alla storica<br />
mostra annuale del Gruppo Donatello di Firenze.<br />
Hanno scritto di lei Francesca Bandinelli, Sonia<br />
Salsi, Patrizia Lucignani, Franco Ruinetti.<br />
“Maria Bazzani Mani conosce la bellezza del dipingere,<br />
del disegnare, del creare: una bianca superficie<br />
indistinta prende vita attraverso i suoi pastelli, le<br />
sue penne a china. Il suo soggetto di riferimento è la<br />
Vita, della Natura, degli alberi, degli affetti, della famiglia<br />
in una unica armonica rispondenza di proporzioni,<br />
di prospettive, di colori […]. Gli studi a china,<br />
frutto della frequentazione dei disegni e delle opere<br />
dei classici, danno anch’essi vita ad una stilizzazione,<br />
ad una ricerca dell’essenziale, ad una decantazione<br />
dell’immagine per coglierne il più profondo<br />
significato. Non vi è un’idea di partenza, non ci sono<br />
temi precostituiti: il nero filo della china individua la<br />
precisione dei profili, la prospettiva, “tira fuori le ombre<br />
e dà luce alle figure”: dunque, dà loro vita, realismo,<br />
fantasia, compostezza, equilibrio, ironia, classicità,<br />
insomma Arte come sperimentazione che<br />
poggia, sì, su valori consolidati, ma li rivive sempre<br />
reinventandoli. Questo equilibrio, difficile e delicato,<br />
pienamente realizzano le opere di Maria Mani e<br />
lo sollecitano in tutti noi”.<br />
Sonia Salsi<br />
20
Corrado Bechelli<br />
artisti in toscana 2013<br />
Studio: via Iacopo Arrosti,12 - 56122 Pisa - Tel. 050 502720 - Cell. 338 3715087<br />
giorgio.bechelli@teletu.it - www.ioarte.org/artisti/Corrado-Bechelli<br />
Padule di Massaciuccoli (LU), 2010, olio su tela, cm. 50x70<br />
Nato a Filettole (Pisa) nel 1932, vive e opera a<br />
Pisa. Il suo lungo curriculum presenta una<br />
continuità di lavoro e di progresso che attesta<br />
dell’impegno con cui affronta da oltre sessant’anni<br />
la pittura. Ha partecipato a numerose rassegne<br />
di prestigio in tutta Italia e all’estero (Stati<br />
Uniti e Canada). Il suo cammino è stato accompagnato<br />
da premi e riconoscimenti ottenuti sia nei<br />
concorsi estemporanei, sia nelle mostre di opere<br />
eseguite nello studio. Lo si ricorda premiato ripetutamente<br />
in Toscana e nelle altre regioni, e spesso<br />
presente a diverse personali. Molte a Pisa dal 1962<br />
in poi, e in seguito, tra le altre: La Spezia, Lucca,<br />
Camp Darby, Udine, Lignano Sabbiadoro, Taormina,<br />
Pontedera, Ferrara, Montreal, Forlì e Firenze.<br />
“Corrado Bechelli comincia a dipingere nel 1948 e<br />
segue la tradizione della sua terra riallacciandosi alla<br />
pittura figurativa toscana. I suoi dipinti nascono<br />
dall’osservazione attenta della natura che viene riprodotta<br />
sulla tela attraverso una pittura impulsiva e<br />
veloce, dai delicati accostamenti coloristici avvolti<br />
in una luce piena e chiara. Egli dipinge prevalentemente<br />
all’aperto, privilegia soggetti naturali quali<br />
paesaggi, colline toscane, ambientazioni lacustri e<br />
fluviali, interpretandoli in un modo fatto di sincerità<br />
d’animo, schiettezza e a tratti poesia”.<br />
Chiara Di Cesare<br />
21
artisti in toscana 2013<br />
Giorgio Bechelli<br />
Via della Contesora, 1251 - 55100 Santa Maria a Colle (LU)<br />
Cell. 338 3715087 - giorgio.bechelli@teletu.it - www.sitohd.com/giorgiobechelli<br />
Deserto della Mauritania, 2000, foto a colori da diapositiva, cm. 30x40<br />
Nato a Filettole (Pisa), vive e opera a Santa Maria<br />
a Colle (Lucca).<br />
“Spesso é difficile coniugare realtà e poesia; eppure<br />
Giorgio Bechelli, tramite questo reportage fotografico<br />
fatto nell’Africa nera, ci è riuscito. Egli, infatti,<br />
ha colto un’identità precisa e specifica di quel<br />
luogo geografico, restituendocelo poi con lirismo<br />
tipico dello sguardo dell’anima. I volti e le posture<br />
dei Tuareg, delle donne e dei bambini del deserto<br />
ci raccontano qui una storia, la storia colma di una<br />
sensazione intensa che nasce proprio da quelle distese<br />
di sabbia e cielo. Il taglio geometrico dell’immagine<br />
fotografica sembra aver ricomposto un<br />
quadro astratto, dove ampie campiture di puro colore<br />
delimitano le poche forme, i pochi oggetti, la<br />
natura essenziale che possiamo trovare nei deserti<br />
africani. Il taglio infinito dell’orizzonte segna la linea<br />
di demarcazione netta tra il blu (cielo) e il giallo ocra<br />
(sabbia). L’abilità di Giorgio Bechelli sta anche nello<br />
studio attento della luce e delle ombre, in un contesto<br />
naturale dove la luce intensa del sole e l’aridità<br />
del paesaggio, non lasciano posto al chiaroscuro<br />
dato invece da una natura rigogliosa. Tutto risulta<br />
essere, quindi, preciso e delimitato, quasi statico,<br />
ma vivo. I colori - il giallo, il blu, il nero, il bianco e un<br />
po’ di verde - sono brillanti. Cose, persone, paesaggi,<br />
tutto è colto e restituito con il dettaglio e la minuzia<br />
di un ‘cronista’, ma anche con la sensibilità e<br />
l’attenzione di un poeta”.<br />
Paola Piazza<br />
22
Giampaolo Beltrame<br />
artisti in toscana 2013<br />
Via di Sollicciano, 20 - 50018 Scandicci (FI)<br />
Tel. 055 750848 - g.beltrame@hotmail.it<br />
Il Pellegrino dell’assoluto, 1989, tecnica mista, cm. 70x100<br />
Beltrame si è diplomato Maestro d’Arte all’Istituto<br />
Statale d’Arte di Firenze nel 1963 e<br />
subito dopo si è iscritto all’Accademia di<br />
Belle Arti da cui è uscito dopo aver ottenuto il titolo<br />
accademico nel 1967. L’anno dopo ha lavorato per<br />
due anni, fino al 1969, come scenografo al Teatro<br />
Comunale di Firenze. Dalla fine degli anni Settanta<br />
ha cominciato a insegnare disegno e storia dell’arte<br />
nelle scuole pubbliche di secondo grado, fino<br />
alla cattedra, dal 1982 al 1988, per il Disegno Professionale<br />
presso le sezioni di Figuriniste e Stiliste<br />
di Moda all’Istituto L. Tornabuoni di Firenze. È<br />
membro dell’Associazione culturale ART-ART di<br />
Impruneta, dell’Associazione culturale Galluzzo<br />
Immagine ed è socio aggregato del Gruppo Donatello<br />
di Firenze.<br />
Una vita dedicata alla pittura, attraverso lo studio e<br />
la sperimentazione e un’impronta tutta personale<br />
con cui raccontare la realtà e forse anche la cronaca.<br />
Immagini cariche di contenuto come quelle de<br />
La fame nel mondo, Maternità, Circo. Questo è<br />
Giampaolo Beltrame, artista che racconta e interpreta<br />
i fatti del nostro tempo, talvolta con impegno<br />
fortemente espressionistico, talvolta eliminando<br />
tempo e spazio perché a raccontare siano solo gli<br />
stati d’animo e le idee. Davanti a “Il Pellegrino<br />
dell’Assoluto” si è soffermato a lungo Papa Wojtylia<br />
durante la mostra d’arte che in occasione della visita<br />
del pontefice, era il 1989, Lucca aveva organizzato<br />
in suo onore e dove Beltrame era stato invitato a<br />
esporre una sua opera. La tecnica utilizzata in questo<br />
quadro è ancora di tipo misto, come gran parte<br />
dell’opera dell’artista prima della fase nuova: l’ultima<br />
stesura è tempera ma sotto vi sono dispiegate<br />
tutte le tecniche, la matita, il pennarello, la china,<br />
salvo quella ad olio, con un sorprendente effetto<br />
monocromatico. Bisognerà aspettare anni più recenti,<br />
il 2010, perchè nelle creazioni artistiche di<br />
Beltrame prenda il sopravvento la tecnica ad olio.<br />
23
artisti in toscana 2013<br />
Giampaolo Beltrame<br />
Moda n.1, 2011, olio su tela, cm. 35x50<br />
“(…) Le sue figure guizzan come pesci, delfini nel<br />
grande mare brulicante e vitale, nella rappresentazione<br />
schizofrenica, grandiosa, teatrale della pittura<br />
di Beltrame, maestro di trasparenze e dissolvenze,<br />
che dipinge con crescente sobrietà, inseguendo<br />
virtuosi equilibri in promiscue e affollate composizioni<br />
alla ricerca di sentimento, di vita fremente, fin<br />
nei margini delle cose, nella luce che le modella”.<br />
Stefano Benedetti<br />
Iraq n.2, 2013, olio su tela, cm. 40x50<br />
24
Paola Beretta<br />
artisti in toscana 2013<br />
Cell. 331 2094.845<br />
paul_etta@hotmail.com<br />
Casa in Toscana, 2004, olio su tela, cm. 50x60<br />
Nascita di Venere, 2012, olio su tela, cm. 50x70<br />
Paola Beretta, nata a La Spezia, vive in provincia<br />
di Pistoia. Nella sua vita si combinano insegnamento,<br />
pittura, produzione di racconti,<br />
poesie. Oltre a varie personali ha esposto alla Biennale<br />
di Firenze, a quella di Venezia in occasione del<br />
centenario, a Padova, New York, Basel, Cancun.<br />
Nelle sue opere possono essere visti tre differenti<br />
aspetti: innanzi tutto il suo forte temperamento, il<br />
suo dinamismo si manifestano nell’uso di una vivace<br />
gamma cromatica. Pur individualmente espressi,<br />
si riconoscono qui influenze Fauves, del Postcubismo,<br />
del Futurismo. Altrove la sensualità del<br />
suo carattere diventa il motivo prevalente, i colori si<br />
fanno morbidi e tenui, le figure, chiaramente definite,<br />
si stagliano in atteggiamenti pensosi contro<br />
sfondi ambigui. Vi si respira un senso di tenerezza<br />
astratta, di meditazione filosofica. Spesso l’autrice<br />
evidenzia, non senza ironia, contraddizioni e paradossi<br />
della nostra società, tensioni della vita moderna,<br />
confrontandoci con problemi esistenziali per<br />
poterli trascendere. Ha pubblicato “Da Quanto<br />
Tempo Non Mi Ascolti” ed. A.Car, finalista al XXVIII<br />
Premio Firenze e I° Premio per la Narrativa a Tropea;<br />
alcune sue poesie sono inserite nel CORO,<br />
antologia poetica edita da Luna Nera.<br />
25
artisti in toscana 2013<br />
paola beretta<br />
Natura morta con carote, 2000, olio su tela, cm. 50x40<br />
Nudo di donna, 2002, olio su tela, cm. 100x50<br />
26
Barbara Biagini<br />
artisti in toscana 2013<br />
Cell. 338 9706752<br />
barbarabiagini.b@libero.it<br />
Il conte, 2010, tecnica mosaico in vetro, cm. 30x40<br />
Vive e opera a Pistoia. Ha compiuto gli studi<br />
presso l’Istituto d’Arte P. Petrocchi dove ha<br />
maturato le sue esperienze artistiche con un<br />
amore per l’arte e una predisposizione per il disegno<br />
in tutte le sue tecniche. Dipinge da sempre con<br />
dedizione e con spirito innovativo. È stata affascinata<br />
particolarmente dai mosaici, dove i pezzi di vetro<br />
sono la sua fonte d’ispirazione, e con tale tecnica è<br />
riuscita a realizzare delle vere e proprie opere d’arte.<br />
Uno stile unico, di notevole impatto visivo.<br />
Nell’unione di queste piccole schegge si materializzano<br />
ritratti, figure, fiori e oggetti; l’osservatore è<br />
attratto, quasi ipnotizzato, dalla luminosità, dalla<br />
brillantezza, dai colori caldi, naturali e trasparenti<br />
che aumentano la forza espressiva dell’opera in un<br />
piacere di ammirazione. Un genere che le permette<br />
di esprimere appieno il suo talento artistico. Ha<br />
esposto ed espone in molte mostre sia personali<br />
che collettive, riscuotendo molti consensi.<br />
27
artisti in toscana 2013<br />
Barbara Biagini<br />
La Vergine, 2010, tecnica mosaico in vetro, cm. 30x40<br />
Dedicato a Viviana, 2010, tecnica mosaico in vetro, cm. 30x40<br />
28
Yuri Biagini<br />
artisti in toscana 2013<br />
Via Provinciale, 160 - 51031 Agliana (PT)<br />
Cell. 333 3285348 - yuribiagini@alice.it - www.yuribiagini.it<br />
Il viaggio di Ulisse, 2013, tecnica mista, cm. 120x80<br />
Nasce nel 1976, vive e opera ad Agliana. Ha<br />
sempre avuto la passione per l’arte, ma è<br />
dal 2001 che la sua storia nel mondo della<br />
pittura ha inizio. Paolo Palandri lo ha stimolato a dipingere,<br />
insegnandogli ciò di cui aveva bisogno, e<br />
alcuni corsi (scultura, disegno, acquerello e pittura)<br />
gli hanno fatto acquisire le basi della tecnica.<br />
“Qui l’opera non vive più soltanto in funzione dei<br />
suoi elementi costitutivi e della distribuzione del colore,<br />
bensì anche in relazione all’indovinato, e direi<br />
quasi scultoreo e dinamico, equilibrio della composizione,<br />
che si avvale di apporti descrittivi concreti<br />
(spirali, elementi materici, squarci, dissolvenze ) per<br />
esprimere idee che possono rappresentare caos e<br />
dissoluzioni. Quindi non pittura di maniera che nel<br />
disordine cerca soltanto effetti effimeri, ma oserei<br />
dire costruzione, sovrapposizioni, accostamenti,<br />
che tendono piuttosto a creare, dalle masse, un certo<br />
ordine espressivo. E nemmeno il colore diviene<br />
pretesto per suscitare sensazioni o vibrazioni puramente<br />
emotive ma assume una precisa funzione di<br />
carattere descrittivo, tendente ad evocare atmosfere<br />
particolari, direi crepuscolari. Segno e colore che<br />
si integrano in un apparente disordine, in esplosioni<br />
ed implosioni, che permettono sempre di ricostruire<br />
moduli espressivi aventi un nesso logico, con contrasti<br />
pacati che si incontrano e si intersecano in delicate<br />
sfumature. Una pittura che, oltre alla ricerca di<br />
contenuti più evoluti, esprime anche la rara sensibilità<br />
dell’artista che ne è autore”.<br />
Vincenzo Cignarale<br />
29
artisti in toscana 2013<br />
Yuri Biagini<br />
Arlecchino, 2011, tecnica mista, cm. 60x80<br />
“Una pittura che coinvolge l’anima e i sensi, che ti trascina nell’oblio e resti sublimato dalla sua linearità<br />
scomposta ma soggettivamente equilibrata”.<br />
Cristina Bruni<br />
30
Adua Biagioli<br />
artisti in toscana 2013<br />
Cell. 339 7173955<br />
audabi2008@yahoo.it - www.aduabiagioli.it<br />
Corallo, 2007, olio su tela, cm. 50 x70<br />
Vive e opera a Pistoia. Dopo aver conseguito<br />
gli studi artistico-letterari, ha proseguito la<br />
formazione sia sotto l’influenza pittorica classico-tradizionale<br />
del pittore autodidatta Peppino<br />
Biagioli, sia da quella moderna, con la pittrice Maria<br />
Teresa Pratesi Corsini. Ha partecipato a numerosi<br />
concorsi nazionali e internazionali, sia sulla pittura<br />
che sulla scrittura, in particolare sulla poesia. La sua<br />
prima raccolta poetica “Come pensieri” è stata<br />
pubblicata nel 2011.<br />
“L’arte della pittrice possiede una profonda capacità<br />
di raggiungere la sostanza delle cose e nei suoi<br />
dipinti è possibile evincere una forte propensione<br />
anti-accademica, frutto di una radicata abolizione<br />
del disegno preparatorio e della linea di contorno.<br />
L’effetto reso è di qualcosa di non-finito, tocchi di<br />
colori corposi e vivaci, stesi attraverso pennellate<br />
fresche, rapide, intense, fino a raggiungere l’obiettivo<br />
finale del dinamismo e di vitalità in un elegante<br />
stile decorativo e ornamentale che tocca i contenuti<br />
del figurativo nei suoi soggetti. Un’artista che ha<br />
molto da esprimere poiché il suo animo è pieno di<br />
delicatezza e di sensibilità”.<br />
Ambra Grieco<br />
31
artisti in toscana 2013<br />
Demetrio Bianco<br />
Via S. Fedi 7/E - 51034 Casalguidi (PT) - Cell. 348 3800870<br />
info@demetriobianco.it - www.demetriobianco.it - Pagina Facebook: Demetrio Bianco<br />
Demetrio Bianco nasce a Sanza, un piccolo<br />
paese in provincia di Salerno, in una<br />
numerosa famiglia di contadini. Già in<br />
giovane età la creatività è una caratteristica che<br />
lo contraddistingue, inizia infatti a realizzare piccole<br />
opere per passione. Per amore si trasferisce<br />
a Pistoia dove, con i suoi fratelli, apre un’impresa<br />
edile, l’Edelettra, che pian piano si<br />
specializza in lavori di ristrutturazione e nella<br />
quale trasferisce la sua abilità nella cura dei particolari.<br />
Con il tempo la sua diventa una vera e propria<br />
arte, sempre più ricercata e raffinata che lo spinge<br />
a mettersi alla prova con nuove tipologie di<br />
opere quali: quadri in marmo in bassorilievo,<br />
sculture a tutto tondo e busti utilizzando materiali<br />
diversi come la creta e il gesso.<br />
Quella della scultura è una passione che tarda<br />
ad arrivare. Infatti inizia quasi per caso ma nel<br />
giro di poco tempo diventa un secondo lavoro,<br />
che lo tiene chiuso nel suo laboratorio fino a tarda<br />
notte. Ha inizio così un periodo di piena attività<br />
creativa, che lo porta a realizzare in poco<br />
tempo numerose sculture, soprattutto mortai in<br />
pietra, che ricevono apprezzamenti anche dal<br />
mondo universitario.<br />
Madre che va in campagna, 2011,<br />
terracotta lavorata a mano, cm. 72x40<br />
32
artisti in toscana 2013<br />
Demetrio Bianco<br />
Busto Padre Pio, 2002, marmo statuario lavorato con mazzuolo<br />
e scalpello, cm. 46x27<br />
Fontana, 2010, pietra arenaria lavorata con mazzuolo e scalpello<br />
cm. 33x40<br />
Mortaio, 1998, pietra di Padula lavorata con mazzuolo e scalpello, cm. 15x28<br />
33
artisti in toscana 2013<br />
Elena Bini<br />
Cell. 392 0271637<br />
www.tuscoartis.it<br />
Il lago, 2008, olio su tela, cm. 40x50<br />
Nata a Pescia nel 1973, vive e opera a Uzzano<br />
Castello (PT). Autodidatta, ha iniziato a dipingere<br />
a sedici anni non avendo un genere<br />
specifico di pittura, perché tutto dipende dall’ispirazione<br />
e dallo stato d’animo del momento. Ha partecipato<br />
a varie mostre personali, collettive e rievocazioni<br />
medioevali, come arti e mestieri. Socio<br />
co-fondatore dell’Associazione Tusco Artis, con<br />
sede a Borgo a Buggiano (PT), insieme a Daniela<br />
Cappellini, Francesco Ravallo e Claudio Bontà.<br />
“Ama l’arte in tutte le sue espressioni. Una ricerca<br />
di valori per sentirsi realizzata nel suo importante<br />
impegno artistico che il momento creativo, ricco di<br />
spontaneità le impone. La diversità dei materiali<br />
usati, con disinvoltura, danno una spontanea conferma<br />
del dono naturale artistico. Interessante per<br />
ulteriori sviluppi. La ricerca del soggetto è importante<br />
per realizzare il suo Io interiore”.<br />
Lucia Mongardi<br />
34
IGINA BIRIACO<br />
artisti in toscana 2013<br />
Via Jacopo Nardi, 5 - 50132 Firenze<br />
Tel. O55 243691 - igina.galeazzi@gmail.com<br />
Musica dance e luci, 2004, litografia, cm. 24x34<br />
Igina Biriaco vive e lavora a Firenze, dove si è trasferita<br />
da Torino nel 1962. Ha iniziato le sue<br />
esperienze artistiche nel campo della pittura e<br />
della grafica intorno ai primi anni Sessanta ed ha<br />
esposto, per la prima volta, le sue opere in una collettiva<br />
del 1971, vincendo, l’anno successivo, il primo<br />
premio nazionale “La donna e l’arte”, a Firenze.<br />
Ha frequentato la Scuola Libera del Nudo dell’Accademia<br />
di Belle Arti di Firenze, lo studio della pittrice<br />
Isa Petrozzani e successivamente lo studio dell’affreschista<br />
Giuseppe Salvetti e quello dello scultore<br />
e xilografo Marcello Guasti. Ha seguito i corsi liberi<br />
della Scuola Internazionale di Grafica Il Bisonte di<br />
Firenze ed è sempre stata attenta al mondo della<br />
natura, della cui struttura è studiosa, e alla sintesi<br />
formale. Dai primi anni Ottanta imprime alle sue<br />
opere un indirizzo non figurativo e accanto al dato<br />
naturalistico introduce “(...) elementi simbolici che<br />
- come nota Gabriella Gentilini (2002) - fanno pensare<br />
a studi sul cosmo, a percezioni di mondi lontani,<br />
legati al nostro esistere, dove si inseriscono linee di<br />
forza, a richiamare sempre l’idea dell’interiorità e<br />
della potenza della natura”. Igina vive artisticamente<br />
un periodo intermedio in cui prende in esame le<br />
forme geometriche che diventano globi, crateri da<br />
cui emana un’energia misteriosa, mentre in aria volano<br />
fogli bianchi a cui affidare i propri messaggi. Dai<br />
primi anni Novanta, la sua ricerca si attesta su un<br />
35
artisti in toscana 2013<br />
IGINA BIRIACO<br />
Luce, 2010 linoleografia, cm. 30x30,1<br />
motivo conduttore: la luce quale fonte di energia e<br />
conoscenza. “L’operazione di Igina Biriaco - scrive<br />
Federico Napoli - è la ricerca, anche non indenne da<br />
esperienze ottiche, di un collegamento fra luce e<br />
forma (…). È dunque un procedimento, sia in campo<br />
pittorico che grafico, in cui le forme non sono mai<br />
dissociate dall’esperienza visuale (…) secondo una<br />
tradizione compositiva (concettuale) di cui a Firenze<br />
si è fatto interprete l’Asrattismo Classico e prima di<br />
questo Magnelli e prima ancora a ritroso Pontormo<br />
e Brunelleschi fino alla medesima struttura architettonica<br />
del Battistero (…)”. Appassionata di musica,<br />
da alcuni anni si dedica anche a composizioni dove<br />
la luce si unisce alle interpretazioni musicali, entrambe<br />
forme in rapidissimo movimento.<br />
Sue opere si trovano in collezioni private e pubbliche,<br />
fra cui: Museo d’Arte delle Generazioni Italiane<br />
del 900 G.Bargellini (Pieve di Cento) e Collezione<br />
Zavattini; Pinacoteca Regione Toscana,<br />
Gabinetto Disegni e Stampe della Biblioteca Nazionale<br />
di Firenze; Museo Nazionale di Varsavia; Misericordia<br />
di Pistoia; Chiesa della Vergine di Pistoia<br />
(pannello per la via Crucis); Accademia Musicale di<br />
Firenze; Gabinetto Stampe Antiche e Moderne di<br />
Bagnacavallo; Archivio di Stato di Firenze; Comune<br />
di Stoccolma; Comune di Reggello.<br />
36
Sergio Bonamici<br />
artisti in toscana 2013<br />
Via XXV Aprile, 71 - 50019 Sesto Fiorentino (FI)<br />
Cell. 320 5303407<br />
Donna, 2013, foto analogica, cm. 40x60<br />
È<br />
nato nel 1924 a Sesto Fiorentino, e più precisamente<br />
nel rione di Querceto, nel quartiere<br />
de La Loggia, nella stessa stanza dove vide la<br />
luce nel 1982 il padre Alipio che fu operaio della Richard<br />
Ginori. La madre Delia Chiostri, anche lei<br />
sestese, si occupò sempre della casa, del marito e<br />
dell’unico figlio. Qui Sergio visse i suoi primi diciannove<br />
anni con gli amici dell’antico borgo, fino a<br />
quando fu chiamato in guerra. La fotografia e il cinema<br />
sono le sue due grandi passioni, insieme alla<br />
poesia e alla letteratura, anche se il mezzo prescelto<br />
per esprimere i sentimenti più profondi e le percezioni<br />
più intime è da sempre l’arte fotografica, alla<br />
quale si dedica dal 1952. Uomo semplice e intuitivo,<br />
originale e moderno, quasi precursore dei tempi, è<br />
sostenuto da una passionalità geniale e da una sana<br />
curiosità culturale che l’hanno visto condurre la sua<br />
ricerca fotografica nel campo dell’Informale. Dalla<br />
fotografia al cinema il passo è breve e Sergio lo ha<br />
compiuto più di una volta creando documentari che<br />
hanno avuto per tema quasi sempre i paesaggi della<br />
sua amata Sesto. Ricordiamo “Il Giardino del Tempo”<br />
e “Finestra sul passato” realizzati in collaborazione<br />
con l’amico d’infanzia Siro Baccini. Questi<br />
documentari delineano un percorso di ricordi che si<br />
snoda nei luoghi più emblematici e distintivi del<br />
Borgo di Querceto. È uno dei fondatori dell’associazione<br />
culturale sestese La Strada Nuova; ha gestito<br />
la saletta La Montagnola nella Casa del Popolo di<br />
Quinto Alto ed è stato tra i personaggi che hanno<br />
animato la vita culturale del Gran Caffè di piazza Ginori.<br />
Le sue foto si trovano presso privati ed enti<br />
pubblici: si ricordano le iniziative al caffè letterario<br />
Giubbe Rosse (Firenze), le mostre all’estero (Francoforte)<br />
e i tanti eventi espositivi realizzati a Sesto<br />
Fiorentino (La Soffitta spazio delle arti, il Gruppo<br />
Gualdo cultura e sport, il Polo Scientifico, Museo<br />
delle Porcellane di Doccia).<br />
37
artisti in toscana 2013<br />
Sergio Bonamici<br />
Senza titolo, 2013, foto analogica, cm. 50x70<br />
Al Pompidou, 1994, foto analogica, cm. 50x70<br />
“Al veloce e fuggevole mondo circostante, Bonamici<br />
strappa sempre un frammento di realtà, come<br />
un pezzetto di anima, sintetizzandolo: realtà e verità,<br />
così, per un attimo possono anche toccarsi prima<br />
di tornare lontane a causa dell’occhio (fotografico)<br />
che sottrae. In altre parole: con l’operazione<br />
fotografica di Sergio Bonamici siamo di fronte ad un<br />
procedimento di ripulitura della realtà circostante,<br />
di sintesi e quindi di essenzializzazione - l’autore sa<br />
sempre cosa vuole e cosa gli interessa -. Così il soggetto<br />
prescelto perde successivamente - ma forse<br />
mai del tutto - la sua portata narrativa, tendendo a<br />
porsi nell’essenza costruttiva, come se fosse autoreferente,<br />
pur non essendolo mai in pieno in quanto<br />
sempre saldo resta nella composizione il riferimento<br />
al reale”.<br />
Federico Napoli<br />
“Proviamo a immergerci nelle foto di Sergio Bonamici<br />
e sperimentiamo fino a che punto ci coinvolgono<br />
o sono capaci di stupirci: è come se ciò che lui si<br />
trova improvvisamente davanti lo chiamasse per<br />
parlargli di sé. Infatti Sergio non fotografa solo ciò<br />
che vede, ma le sensazioni, i palpiti, le eco lontane,<br />
densi di memorie o sogni, favolosi o lamentosi. (…)<br />
Sono immagini da catturare, ascoltare, meditare.<br />
Poniamo il nostro ego al centro di esse per viverne<br />
l’atmosfera e farle nostre come uno scrigno di sogni<br />
nascosti da scoprire, armoniosi e preziosi da<br />
portare dentro di sé”.<br />
Patrizia Fattori<br />
38
Claudio Bontà<br />
artisti in toscana 2013<br />
Tel. 0572 444183 - Cell. 333 4160305<br />
claudiobonta@gmail.com - www.tuscoartis.it<br />
Vigneto in autunno, 2011, acrilico su tela, cm. 50x100<br />
Nato a Chiesina Uzzanese il 21 novembre del<br />
1957, dal 1990 vive e opera a Santa Lucia di<br />
Uzzano (PT). Socio co-fondatore dell’Associazione<br />
Tusco Artis, con sede a Borgo a Buggiano<br />
(PT), insieme a Daniela Cappellini, Elena Bini e Francesco<br />
Ravallo.<br />
Ha esposto in numerose personali e collettive, entrando<br />
a far parte di collezioni pubbliche e private.<br />
Hanno scritto di lui:<br />
“La sua ‘arte’ è un impegno di doppia derivazione<br />
umana e artistica. Nelle sue colorazioni, valori plastici<br />
e prospettici al servizio della sua spontanea<br />
creatività. Dipinge la natura perché sente di farne<br />
parte. Marine, paesaggi, nature morte, sono soggetti<br />
scelti liberamente dal suo io interiore seguendo<br />
l’instinto del momento, frutto di un importante<br />
dono naturale”.<br />
Lucia Mongardi<br />
“A Claudio Bontà perfetto coniugatore di sintesi<br />
inconfondibili”.<br />
Andrea Dipré<br />
39
artisti in toscana 2013<br />
Claudio Bontà<br />
Temporale estivo, 2013, acrilico su tela, 70x70<br />
Mi definisco un “cacciatore di ombre”.<br />
Vago spesso nei campi in fiore,<br />
lungo gli argini dei fiumi,<br />
lungo il mare,<br />
nei boschi,<br />
nei paduli,<br />
in una solitaria appassionata ricerca espressiva<br />
di un momento<br />
che sarà unico e irripetibile visione,<br />
a creare quell’emozione che mi abbraccia armonicamente.<br />
Mi piace farmi guidare da questi profumi<br />
naturali, autentici, genuini.<br />
È lì che intingo il mio pennello<br />
C. Bontà<br />
40
Mirko Borgioli<br />
artisti in toscana 2013<br />
Via di Brana, 234/2 - 51039 Quarrata (PT) - Cell. 335 6532510<br />
arch.mirkoborgioli@live.it - posta certificata: mirko.borgioli@archiworldpec.it<br />
San Valentino, 2013, tempera acrilica su tela, cm. 100x190<br />
Ronde de Nuit, 2013, tempera acrilica su tela, cm. 100x150<br />
Nasce a Prato, nel 1974, vive e opera a Quarrata.<br />
“Nella superficie, che si presenta come un<br />
‘campo’ atto alla registrazione dei segni, l’artista ritrae<br />
figure e oggetti di grandi dimensioni, che campeggiano<br />
con ‘esplosione’ subitanea davanti agli<br />
occhi dell’osservatore. La forza del soggetto è rafforzata<br />
dal segno che si stampa sulla tela come<br />
scrittura e intelaiatura portante del quadro stesso”.<br />
Cristina Bruni<br />
41
artisti in toscana 2013<br />
Gino Bottaccio<br />
Via IV Novembre, 469 - 51039 Ferruccia - Quarrata (PT)<br />
Cell. 333 7572802 - ngiole1@virgilio.it - contatto Facebook: Gino Bottaccio<br />
Indifferenza, 2006, olio su tela spatolato, cm. 60x80<br />
L’indifferenza dei due è lo specchio di una tendenza diffusa nella società odierna che, avvelenata da un’arroganza intrinseca,<br />
non si pone il problema della sofferenza di chi è più vicino. La critica dell’artista mira a una presa di coscienza su<br />
quanto ancora siamo lontani dall’esprimere preoccupazione per le vicende che sconvolgono l’umanità<br />
Pittore, scultore e poeta, autodidatta, nato a<br />
Napoli nel 1947, vive e opera a Ferruccia di<br />
Quarrata (PT).<br />
“Esprime nelle sue opere la capacità ed il talento di<br />
penetrare e immergersi, con grande forza di spirito,<br />
nelle vicissitudini del mondo che lo circonda”.<br />
“Una pittura di immediato impatto visivo quella di<br />
Gino Bottaccio, resa emotivamente coinvolgente<br />
dal racconto a cuore aperto dell’artista”.<br />
Cristina Bruni<br />
Maurizio Colligiani<br />
42
il Bottega<br />
artisti in toscana 2013<br />
Studio e abitazione: via Lungomonte, 143 - 56020 S. Maria a Monte (PI)<br />
ilbottega@yahoo.it - misterbottega@gmail.com - www.ilbottega.it<br />
Alfredo Biagini in arte il Bottega nasce a Pontedera<br />
(PI) nel 1965. Inizia a dedicarsi all’arte<br />
figurativa dapprima come autodidatta per<br />
proseguire poi frequentando corsi di disegno e tecnica<br />
della pittura oltre che di scultura e incisione.<br />
Frequenta ambienti artistici sia in Italia che all’estero<br />
e attualmente è impegnato in un progetto espositivo<br />
e di performance “Warp Art“ itinerante per l’Europa<br />
dove con una personale parteciperà a marzo<br />
2014 al festival Italian Art di Djion in Francia.<br />
“Osservando i lavori del Bottega vengono in mente<br />
le riflessioni sulla leggerezza, intesa come impianto<br />
estetico che permetta di staccarsi facilmente<br />
dalla prosaicità del quotidiano ma con una struttura<br />
portante che possa sostenere e prendere il volo<br />
con rigorosa determinazione. Opere che nascono<br />
nell’immediatezza del fare e a cui sottende un progetto<br />
rigoroso, così l’artista si può permettere giochi<br />
fantasiosi inerenti al dato più superficiale dell’opera<br />
senza perdersi in esecuzioni puramente<br />
edonistiche. Soffermandoci sulle opere del Bottega<br />
appare evidente che la leggerezza e la morbidezza<br />
delle sue creazioni sono ottenute grazie ad una<br />
ricerca costante ed attenta incentrata sulle caratteristiche<br />
dei colori impiegati, e sostenuta esteticamente<br />
da una struttura portante basata su una modularità<br />
meno scontata di quanto non possa<br />
apparire a prima vista. Un modulo specifico per<br />
ogni combinazione, irripetibile e non facilmente<br />
estendibile, un concetto modulare che nega la sua<br />
stessa specificità cadendo in un paradosso che rimane<br />
fondamentale per l’attuarsi della creazione<br />
artistica. Lo studio della figura femminile intesa a<br />
rappresentare la donna moderna nelle varie sfumature<br />
e anche come grido di difesa per la sua essenza<br />
porta una serie di lavori come quello in allegato<br />
distintivi del mondo attuale”.<br />
Marco Capecchi<br />
43
artisti in toscana 2013<br />
il bottega<br />
La Dea danzante<br />
Noi siamo qui, leggeri<br />
armoniosi, a discutere<br />
se mai ci nacque<br />
in seno la passione<br />
della danza.<br />
Se mai un cuore palpitò<br />
d’amore, per questa terra<br />
e questa vita.<br />
La Dea, la Dea danzante,<br />
fu proprio lei che accese<br />
in noi la fede,<br />
una fede leggera e armoniosa,<br />
che osò argomentare della vita,<br />
in petto a questa terra<br />
che palpita d’Amore.<br />
(Marco Capecchi )<br />
La Dea danzante, 2013, tecnica mista su tavola, cm. 50x70<br />
44
Eugenio Brega<br />
artisti in toscana 2013<br />
Via del Ponte di Mezzo, 15 - 50127 Firenze<br />
eugbrega@tin.it - https://sites.google.com/site/mynewsitebrega/ - Contatto Fb: Eugenio Brega<br />
Dialogo, 2001, olio su tela, cm. 70x100<br />
Eugenio Brega è nato a Canino (Viterbo) nel<br />
1953, ma già dal 1970 vie e lavora a Firenze.<br />
“In una dimensione atemporale, nello spazio<br />
onirico del sogno prende vita e acquista forma l’opera<br />
di Eugenio Brega. Al centro dell’arte di Brega<br />
l’umanità con il suo sentire, resa dall’artista con<br />
grande espressività e partecipazione emotiva. Pervade<br />
tutta la sua opera un vago sentimento di malinconia,<br />
che rende l’espressione artistica di Brega<br />
ancora più veritiera e umana, coinvolgendo intimamente<br />
colui che è capace di osservarla con gli occhi<br />
dell’anima”.<br />
Ilaria Madiai<br />
45
artisti in toscana 2013<br />
Eugenio Brega<br />
“Il cromatismo di Eugenio è ricco di colori intensi,<br />
corposi, ma mai piatti. Dalle superfici che<br />
appaiono imbevute dalle tinte emergono, giocate<br />
attraverso il dosaggio delle sfumature e<br />
dei passaggi di tonalità, forme sempre nuove,<br />
in un gioco di apparire e scomparire che le rende<br />
simili ad ectoplasmi evanescenti, dai contorni<br />
incerti, eppure mai accessori. Ogni figura è<br />
un ricordo, una situazione, rivissuta come in un<br />
sogno o talvolta un incubo, e riprende corpo, in<br />
un’ottica catartica, sulla superficie dipinta, ove<br />
è stata lanciata e come imprigionata dopo essere<br />
stata a lungo nel limbo di una memoria in<br />
cerca di darle una collocazione. Eugenio dimostra<br />
con la sua arte e anche con tutta la sua<br />
persona una caparbia volontà di vivere al di là<br />
delle malversazioni. Di fibra forte, non lo si può<br />
mettere a tacere. I suoi colori e i suoi pennelli<br />
sono le sue armi, la sua rivalsa, ormai direi vittoriosa<br />
sulle difficoltà, in quanto attraverso di<br />
essi induce a riflettere, a crescere, forse a sentirci<br />
meno meccanici di quanto non siamo di<br />
solito. Ne abbiamo bisogno, e quando a ciò si<br />
accompagna un notevole impatto visivo e per<br />
giunta estremamente originale, maggiore è la<br />
soddisfazione di avere incontrato una “voce<br />
che grida nel deserto”.<br />
Erotica, 2007, olio su tela, cm. 100x80<br />
Marco Maria Melardi<br />
Tunnel, 2000, olio su tela, cm. 70x100<br />
46
Carla Brizzi<br />
artisti in toscana 2013<br />
Scandicci - Firenze<br />
L’angelo, 2006, bassorilievo in terracotta, h cm. 40<br />
Carla Brizzi, scultrice e poetessa, figlia d’arte, nasce<br />
a Firenze ma vive a Scandicci dal 1973. La<br />
passione per la scultura le nasce dentro in maniera<br />
spontanea e fin da giovanissima si dedica a scolpire<br />
volti, lavorando la creta con naturale attitudine. I<br />
suoi altorilievi e bassorilievi, quando non sono ispirati<br />
da opere già compiute che la scultrice ripropone con<br />
una personale somiglianza stilistica, narrano gli affetti,<br />
attraverso ritratti, profili soprattutto, di amici e parenti.<br />
Carla Brizzi fa parte dell’Associazione Galluzzo Immagine<br />
ed è la fondatrice del Gruppo Artistico Femminile<br />
Ev’Art di Scandicci. Ha partecipato a numerose mostre<br />
e a concorsi di poesia e scultura vincendo nel 1996 tre<br />
premi internazionali: per la poesia il Premio Fanzine indetto<br />
dal Centro Culturale D.E.A e quello per la Pace<br />
tra i Popoli del Centro Internazionale che le è stato consegnato<br />
al Piccolo del Teatro Comunale dall’allora Sindaco<br />
di Firenze, Mario Primicerio. Per la scultura ha<br />
vinto il Premio della Galleria S.A.P.<br />
Impronte sulla sabbia<br />
Passa il tempo<br />
come sabbia<br />
sotto i nostri piedi<br />
segnando i giorni tristi<br />
e quelli lieti.<br />
Impronte profonde<br />
del cammino umano<br />
che lasciano tracce<br />
sul destino nostro<br />
anche se il mare tosto le cancella.<br />
Foto scattata da Carla Brizzi nel 2007 e stampata su<br />
carta fotografica<br />
Talvolta lievi<br />
sopra la sabbia al vento<br />
spariscono le orme<br />
nel deserto, i sogni nostri<br />
con le speranze assieme.<br />
Carla Brizzi<br />
47
artisti in toscana 2013<br />
Vinicio Bruni<br />
Via A. Manzoni, 15/A - 51031 Agliana (PT)<br />
vinicio.bruni@alice.it<br />
Dante, Virgilio e Io (lavoro di ricerca Viaggio intorno all’uomo), 2011, tecnica mista su anta di armadio, cm. 65x125<br />
Nasce nel 1949, vive e opera a Pistoia. Inizia<br />
gli studi artistici nel 1960 presso la Scuola<br />
d’Arte di Pistoia, una realtà culturale e artistica<br />
di riferimento nel contesto territoriale della<br />
provincia di Pistoia, diretta da Giovanni Battista<br />
Bassi, dove ha come insegnanti Mariotti, Bugiani,<br />
Jorio Vivarelli e Alberigo Lenzi. Ottiene la qualifica<br />
di Maestro d’Arte, lavora presso botteghe di artigiani,<br />
maestri nella lavorazione del legno, specializzandosi<br />
nell’arte dell’ebanisteria presso la ditta Nobili,<br />
falegnameria di Pistoia, e realizza elaborati plastici<br />
di complessi architettonici per rinomati architetti<br />
come Stelio Rossi e Giovan Battista Bassi. Dopo<br />
queste esperienze lavorative, decide di riprendere<br />
gli studi presso l’Istituto Statale d’Arte di Pistoia<br />
conseguendo il diploma di maturità in Arti Applicate,<br />
sez. Disegnatori di Architettura e Arredamento,<br />
che gli permetterà di intraprendere la carriera d’insegnante,<br />
sua vera vocazione. Dal 1976 inizia a insegnare<br />
nella suddetta scuola, divenuta, dall’anno<br />
2009/10, Liceo Artistico P. Petrocchi, ove tuttora ricopre<br />
la cattedra di Architettura e Ambiente. Fra le<br />
sue esposizioni si segnalano: esecuzione e interventi<br />
a Cutigliano (1972); un bassorilievo in legno a<br />
Bolzano (1972); Poggio a Caiano (1975); partecipa e<br />
vince il concorso di pittura a Oste-Montemurlo<br />
(1975); mostra personale Agliana (1976); pittura<br />
murale nei giardini pubblici di Agliana (1981); partecipazione<br />
alla Rassegna Artisti Pistoiesi (1995), che<br />
operano come educatori all’arte; interventi di arte<br />
applicata per l’arredamento dal 1995 al 2013 e partecipazione<br />
alla Rassegna Artisti di Pistoia e del suo<br />
territorio, presso il Tribunale di Pistoia (2013).<br />
48
Antonio Bruno<br />
artisti in toscana 2013<br />
Cell. 338 1205393<br />
antoniobrunoscultore@virgilio.it - www.brunoantonio.it<br />
Universo segnico, acciaio inox e vetro dalas, 2003, mt. 3x5x60 cm.<br />
Nato a San Nicola dell’Alto (Crotone), vive e<br />
opera a Montemurlo (Prato) ormai da molti<br />
anni. Il suo percorso artistico si potrebbe<br />
definire un percorso naturale: prima costruttore di<br />
macchine in acciaio per l’industria, poi, dagli anni<br />
Settanta, la sua esperienza lavorativa, ma soprattutto<br />
il materiale utilizzato - l’acciaio inox - diventa<br />
l’elemento principale della sua passione, che nel<br />
tempo si è espressa in opere di scultura o composizioni,<br />
che possono essere considerate vere installazioni.<br />
“Nelle sue mani il freddo e solido acciaio si riscalda<br />
e le modulazioni che ne ricava sono ariose ed esprimono<br />
leggerezza, tanto che il metallo sembra prendere<br />
vita. Perché questi grovigli metallici, apparentemente<br />
forme idealizzate, conservano nelle<br />
proprie linee e nel rapporto energia-materia un tracciato<br />
dialettico, un linguaggio espressivo, personale,<br />
nel quale l’artista impiegando vetri colorati, addolcisce,<br />
affina e rende sottilissimo questo metallo,<br />
di per sé freddo e solido”.<br />
Cristina Bruni<br />
49
artisti in toscana 2013<br />
geo bruschi<br />
www.geobruschi.it<br />
Riti Vudó, Togo, etnia Wewe, 1995<br />
C’è “ in lui una naturale predisposizione all’ascolto<br />
e all’empatia, una calda e profonda<br />
umanità che gli permette di azzerare le distanze<br />
fra sé e l’altro per stabilire un contatto così<br />
profondo che, a volte, non ha bisogno di parole per<br />
esprimersi. Anche in questo risiede la singolarità<br />
della sua esperienza di viaggiatore che si spinge<br />
alla scoperta delle infinite latitudini culturali e interiori<br />
dell’uomo. Un viaggiatore che percorre più volte<br />
le stesse rotte per approfondire la conoscenza di<br />
un luogo, di un rito o una tradizione, dimostrando<br />
così di possedere l’attitudine dello studioso che,<br />
come gli esploratori dei secoli passati, è pronto a<br />
superare ogni difficoltà pur di realizzare lo scatto<br />
fotografico che resterà ad eterna testimonianza di<br />
un momento irripetibile”.<br />
Daniela Pronestì<br />
50
artisti in toscana 2013<br />
geo bruschi<br />
Sri Lanka, Ninfee nella palude, 2013<br />
“Quando Geo racconta le avventure di viaggio la<br />
sua voce rende agli spazi filtrati della memoria una<br />
nuova vita svelandoli al nostro immaginario. I suoi<br />
ricordi stampati nelle magiche fotografie, ricamano<br />
una costanza di spazi, di apparizioni, di desiderio di<br />
appropriarsi dei ritmi immutabili del tempo. Geo aggiunge<br />
alla forma e alle cose il mito della poesia”.<br />
Nano Campeggi<br />
51
artisti in toscana 2013<br />
geo bruschi<br />
Sri Lanka. La processione notturna per il Perahera a Kandy, 2013<br />
“Geo ha visitato nella sua lunga vita più di centotrenta<br />
paesi, ha attraversato più volte India, Africa,<br />
Cina, Medio Oriente , Americhe , Australia, Oceania,<br />
Russia, Europa, praticamente il mondo. Con<br />
generosità documenta ciò che vede con foto, filmati<br />
e diari di viaggio. Divide l’esperienza con chi lo<br />
accompagna ed al rientro rende partecipe chi lo<br />
aspetta sfogliando assieme le migliaia di foto corredate<br />
dai suoi racconti che arricchiscono ed animano<br />
le immagini con aneddoti e storie di avventure quasi<br />
fiabesche. In realtà i luoghi che Geo “ritrae”<br />
sono “veri”; veri i deserti, le valli, i laghi, i fiumi, gli<br />
alberi, le montagne, i tramonti, gli animali e veri soprattutto<br />
i volti umani. La fotografia di Geo è rispettosa<br />
del Creato, può esaltarne la bellezza grazie ad<br />
angolature, luci, contrasti, ma non ne tradisce l’insita<br />
perfezione, il segreto è qui, chiarissimo, spalancato:<br />
“è proprio sulla terra, nella materia terrestre<br />
che il Supremo diventa perfetto”.<br />
Eleonora D’Aquino<br />
52
artisti in toscana 2013<br />
geo bruschi<br />
Sri Lanka. La processione notturna per il Perahera a Kandy, 2013<br />
“Provo quindi a descrivere chi è Geo, con l’emozione<br />
delle parole con le quali puoi seguire l’avventura<br />
dei suoi gioiosi scatti sul grande scenario del mondo.<br />
È con il suo paziente e silenzioso ascolto dell’anima<br />
che si sono creati squarci profondi nella mia<br />
ragnatela razionale, davanti all’incomprensibile sacro...<br />
È uno di quei rari amici con cui la parola “insieme”<br />
è una esperienza vera”.<br />
Elena Innocenti<br />
53
artisti in toscana 2013<br />
Anna Bubba<br />
Campi Bisenzio (FI)<br />
Tel. 055 8966206<br />
Piazza San Carlo a Torino, 1982, olio su tela, cm. 35x50<br />
Natura morta, 1980, olio su tela, cm. 30x40<br />
Raffinata pittrice di origini calabresi, nasce a<br />
Caraffa (CZ) per poi trasferirsi a Torino con la<br />
famiglia, scoprendo fin dalla giovinezza l’inclinazione<br />
per l’arte sulle orme del nonno materno.<br />
Dal 1983 si trasferisce a Firenze, per risiedere a<br />
Campi Bisenzio, maturando, da autodidatta, la dedizione<br />
e la passione per la pittura ad olio. Privilegiando<br />
tale tecnica, ha realizzato una cospicua produzione<br />
di opere su temi naturalistici di matrice figurativa.<br />
Il suo iter artistico comprende oltre quarant’anni di<br />
intensa attività, registrando fin dagli anni Settanta<br />
l’allestimento di mostre personali in sedi prestigiose<br />
e la partecipazione a collettive e rassegne d’arte<br />
sul territorio calabrese e toscano. Ha ottenuto l’apprezzamento<br />
della critica e del pubblico con recensioni<br />
su giornali e periodici, e ha ottenuto riconoscimenti<br />
importanti tra cui il Premio Leone d’Oro a<br />
Venezia nell’ambito della rassegna d’arte Incontro<br />
con la laguna (1993). Le sue opere sono presenti in<br />
collezioni pubbliche e private sia in Italia che all’estero.<br />
È socia dell’associazione culturale Gadarte di<br />
Firenze. È inserita nel volume “Il Quadrato di Milano”<br />
in cui sono annoverati pittori e scultori di fama<br />
internazionale. Molte le mostre personali realizzate<br />
negli anni. Tra queste si ricordano: a Caraffa di Catanzaro,<br />
mostra con donazione di due opere dedicate<br />
alla Chiesa di Santa Domenica (1982), Video proiezione<br />
della personale (1999), mostra monografica<br />
con donazione delle opere esposte al Comune di<br />
Caraffa; a Campi Bisenzio, Villa Montalvo (1992),<br />
Villa Il Palagio (1995), Studio Sette Gruppo d’Arte<br />
Auditorium Gianni Rodari (1998); a Marina di Catanzaro,<br />
Arena Magna Grecia (2001), La Pineta (2011);<br />
a Soverato, sala panoramica Miramare (2003); a<br />
Santa Caterina di Crotone, Castello - Museo (2003);<br />
a Tropea, Biblioteca civica - Sala congressi (2004);<br />
Borgia (CZ), Palazzo Mazza (2004); Catanzaro, Galleria<br />
d’arte Mattia Preti (2005); a Firenze, Salone<br />
delle feste, Palazzo Bastogi (2012). Dal 1970 ad<br />
oggi ha preso parte a numerose collettive che l’hanno<br />
vista esporre in diverse città italiane e straniere<br />
tra cui Firenze, Torino, Roma, Viareggio e Nizza.<br />
54
artisti in toscana 2013<br />
Anna Bubba<br />
Piazza della Signoria, 1989, olio su tela, cm. 30x40<br />
Madonna col bambino, 1984, olio su tela, cm. 20x30<br />
“Un’artista elegante, che riesce ad esprimere<br />
emozioni e passioni con rara efficacia rivelando il<br />
proprio talento su più temi, natura, paesaggio e<br />
molto altro. Lo stile accurato di Anna si percepisce<br />
nella grande tensione dei lavori, pitture ricche di<br />
colore e sentimento, capaci di emozionare l’anima<br />
di chi le osserva”.<br />
Eugenio Giani<br />
Autoritratto, 1989, olio su tela, cm. 20x30<br />
55
artisti in toscana 2013<br />
Amelio Bucciantini<br />
Via di Saturnana, 87/A - Località Cerchiaio - 51100 Pistoia<br />
Tel. 0573 471123<br />
Autoritratto, olio su masonite, 1984, cm. 80x100<br />
Nasce a Pistoia, nel 1943, e inizia gli studi artistici<br />
nel 1954 presso la Scuola d’Arte di<br />
Pistoia. Vi rimane per tre anni per poi frequentare<br />
l’ultimo anno presso l’Istituto d’Arte di<br />
Porta Romana a Firenze, dove consegue il diploma.<br />
Nel 1959 frequenta il Magistero d’Arte di Firenze e<br />
nel 1965 ottiene l’abilitazione all’insegnamento.<br />
Nel frattempo lavora come restauratore di dipinti e<br />
come progettista in uno studio di architettura. La<br />
sua attività artistica inizia nel 1962. Tra le sue ultime<br />
esposizioni: Pistoia (2006), Perugia (2008), Pistoia<br />
(2010) e Pescia (2012) con le sculture in acciaio<br />
inox raffiguranti i personaggi di Pinocchio,<br />
inerenti al progetto “Pinocchio: il burattino inossidabile”;<br />
Pistoia (2013) con sessantotto tavole illustranti<br />
l’Odissea.<br />
56
artisti in toscana 2013<br />
Amelio Bucciantini<br />
Achille, 1989, pastello a olio, cm. 50x70<br />
Cristo, 2000, terracotta, cm. h 45<br />
57
artisti in toscana 2013<br />
Roberta Buttini<br />
www.robertabuttini.com<br />
Roberta Buttini è nata in Lunigiana, luogo di<br />
molteplici reperti preistorici in pietra creati in<br />
un lungo periodo di tempo, dal III millennio<br />
prima di Cristo al VI secolo a.C.<br />
Probabilmente questa origine ha influenzato in<br />
qualche modo il suo interesse per l’antropologia e<br />
per le attività umane arcaiche. Un interesse che tro-<br />
Segni, 2013, olio su tela, legni, papiro polinesiano, cm. 200x107<br />
Noi, figli della luna, 2002, olio, vetro e fotografia su juta,<br />
cm. 200x107<br />
va modo di esprimersi compiutamente nelle arti figurative.<br />
Già gli studi artistici viene invitata a partecipare<br />
a numerose collettive promosse da<br />
istituzioni regionali, nazionali ed estere. Negli anni<br />
Sessanta, il suo lavoro si esprime attraverso il linguaggio<br />
tradizionale della pittura, ancora ancorata<br />
agli insegnamenti accademici. Con una pittura rigorosa<br />
e precisa affronta le tematiche relative alla<br />
condizione umana, evidenziandone i vincoli determinati<br />
dalla cultura tecnologica. A cominciare dai<br />
primi anni Settanta orienta la sua ricerca sull’evoluzione<br />
umana e sulle conquiste ad essa collegate. La<br />
58
artisti in toscana 2013<br />
Roberta Buttini<br />
Diario di un mammifero, 2011, olio su tela, sabbie, scheda elettronica,<br />
reperteri archeologici, gesso, cm. 160x106<br />
sua arte, che si fa più concettuale, si avvale di oggetti,<br />
manufatti, fotografie e molteplici materiali per<br />
avventurarsi nella sperimentazione polimaterica e<br />
nell’assemblaggio “artigianale” di reperti. Propone<br />
progetti, installazioni, performances, apponendo la<br />
sua firma non tanto - e non solo - all’opera, ma lo<br />
spazio a lei concesso. Filma il lavoro nelle industrie<br />
e recupera oggetti di archeologia industriale e viene<br />
considerata la capostipite dell’Archeology Industrial<br />
Art. Nel corso degli anni Settanta, la scoperta<br />
di uno straordinario frammento litico risveglia in lei<br />
l’interesse per l’antropologia: pur non rinnegando il<br />
suo trascorso in campo concettuale, la sua arte<br />
sembra farsi più vicina e più partecipante alle vicende<br />
umane legate alla materia e alle occorrenze primarie<br />
della specie: nascono alfabeti arcaici, armi<br />
primordiali, manufatti etnologici. Con il nuovo millennio<br />
il suo interesse si estende a prospettive storiche<br />
e culturali di grande ampiezza, dove si confrontano<br />
forme di comunicazione contemporanea<br />
con stilemi della protostoria. Prodotti della tecnologia<br />
industriale vengono combinati con reperti naturali<br />
e artigianato primordiale. La narrazione è sempre<br />
sostenuta da contributi pittorici ad olio, ad<br />
acquerello, ad inchiostro, integrati da campiture<br />
materiche (metallo, tessuti, fibre) per creare un<br />
suggestivo gioco di piani visivi che diventano anche<br />
strumenti per celare, isolare o evidenziare gli elementi<br />
più pregnanti della narrazione.<br />
“Per molti artisti, fra gli anni Settanta e gli anni Ottanta,<br />
si è instaurato un rapporto stretto di ricerca<br />
59
artisti in toscana 2013<br />
Roberta Buttini<br />
Segni comunicativi, 2010, olio su tela e juta, cm. 160x106<br />
con il mondo del mito e con i linguaggi delle culture<br />
del passato. (…) Gli approcci sono stati di volta in<br />
volta assai diversi, ma certo hanno avuto in comune<br />
l’interesse per sistemi di segni che, perduta in<br />
parte la trascrivibilità del significato comunicativo,<br />
possono essere “riusati” nel loro valore d’immagine<br />
e, quindi, riproposti in un contesto rappresentativo<br />
in qualche misura autonomo e proiettabile sul<br />
presente. (…) Spesso - come avviene, ci sembra,<br />
nel caso del lavoro di Roberta Buttini - al fatto puramente<br />
evocativo di queste culture, si combinano<br />
più precisi interessi antropologici, sulla natura dei<br />
miti e dei riti, sullo stesso specifico storico spirituale<br />
di questo lontano immaginario. (…) Il forte fascino<br />
iconico di queste forme segniche e non (si vedano,<br />
ad esempio, i richiami alle statue-stele in<br />
alcune opere della Buttini), che affiorano dal mistero<br />
appena intravisto di questo passato, finisce,<br />
come è naturale, per prevalere e, divenire asse<br />
centrale della ricerca artistica, senza peraltro sopprimere<br />
la matrice culturale d’origine. (…) I nuovi<br />
alfabeti e le nuove sintassi che si ricompongono<br />
sono infatti del tutto autonomi concettualmente, e<br />
trovano la propria ragione nei percorsi che sanno<br />
riproporre sul campo specifico della tela o in quello<br />
dell’assemblaggio: ambiti operativi entrambi praticati<br />
da Roberta Buttini. Va ulteriormente sottolineato<br />
che alla dimensione “antropologica” della ricerca,<br />
si ricollega strettamente anche il “piacere”<br />
artigianale dell’assemblaggio, che caratterizza alcune<br />
opere dell’artista. Il ricostruire, ossia, una<br />
nuova oggettualità, attraverso una processualità<br />
60
artisti in toscana 2013<br />
Roberta Buttini<br />
Armi, 2010, olio, carte e fotografia su tela, cm. 160x106<br />
primaria, che reimpiega tanto materiali poveri - dal<br />
legno alle conchiglie, al tessuto, ecc., fino ad oggetti<br />
della cultura materiale -, che le tecniche consuete<br />
della pittura, insieme al recupero di frammenti<br />
della contemporaneità”.<br />
Franco Sborgi<br />
“In Liguria, e precisamente a Genova, anche la toscana<br />
Roberta Buttini dal 1970, cioè quasi in contemporanea<br />
con Costa, s’è applicata allo studio<br />
dell’evoluzione umana, rivolgendo il suo interesse<br />
all’antropologia sociale e culturale dei miti e dei rituali<br />
dalla preistoria all’archeologia industriale, non<br />
senza affondi nella comunicazione. (…) L’arte antropologica<br />
di Roberta Buttini presenta analogie e divergenze<br />
con quanto ha fatto Costa. Infatti anch’ella<br />
recupera materiali poveri, dal legno al tessuto,<br />
alle conchiglie ed altro, ma li mette in rapporto con<br />
la pittura, nonché con la scrittura tra ideografica e<br />
cuneiforme che non di rado assume forme pittografiche.<br />
Inoltre i suoi bacini di riferimento sono altre<br />
culture, da quelle dell’America Centrale a quelle<br />
dell’Oriente, anche estremo, passando per quelle<br />
aborigena dell’Australia. (…) La Buttini mescola<br />
all’antropologia culturale dei miti e dei rituali gli oggetti<br />
d’uso quotidiano e dell’archeologia industriale<br />
cui reperti considera totem del nostro tempo, con<br />
palese contaminatio di pensiero tribale e post-moderno<br />
con risultati di adattamento dell’ottica dell’arte<br />
antropologica al versante particolarissimo dell’industrial<br />
art, per così dire”.<br />
Giorgio Di Genova<br />
61
artisti in toscana 2013<br />
Franco Caini<br />
Via T. Campanella, 20 - Sesto Fiorentino (FI)<br />
Cell. 338 5690258<br />
Outlet, 2005, collage, cm. 100x134x5<br />
Vive a Sesto Fiorentino, artista autodidatta,<br />
sempre attento a nuove forme di espressione,<br />
sul finire degli anni Novanta trova nei manifesti<br />
pubblicitari la fonte principale della propria<br />
ispirazione. Nel dicembre del 2006 espone alla Galleria<br />
La Soffitta, con nota critica di Stefano Berni,<br />
docente di Filosofia, il quale lo definisce “un postmoderno<br />
nella sua opera di decostruzione e ricontestualizzazione<br />
dei messaggi discorsivi”. Nel giugno<br />
del 2007, il critico d’arte Pierfrancesco Listri ha<br />
elogiato gli “strappi geniali” di Franco Caini e il<br />
modo di utilizzare dal mondo dell’immagine frammenti<br />
di essa, per ricostruirla secondo una sintassi<br />
e una logica che diventa un linguaggio personale<br />
pieno di significati sociali, politici ed anche sottilmente<br />
ludici.<br />
62
Alba Capecchi<br />
artisti in toscana 2013<br />
Via della Gorina, 104 - 51100 Pistoia<br />
Cell. 328 1098128<br />
Il ruggito, 2013, olio su tela, cm. 30x40<br />
Vive e opera a Pistoia. Artista autodidatta, ha<br />
iniziato a dipingere nel 2011, privilegiando la<br />
tecnica ad olio e acrilico. Nell’ottobre del<br />
2013 espone due opere alla mostra dedicata agli<br />
“Artisti di Pistoia e del suo territorio”, ubicata<br />
nell’atrio del Tribunale di Pistoia.<br />
“Una pittura semplice che mette in evidenza la passione<br />
di Alba Capecchi per la natura, il selvaggio e la<br />
danza, nella cui ‘fresca’ esperienza artistica traspare<br />
la ‘giovane’ sensibilità del suo pennello”.<br />
Cristina Bruni<br />
63
artisti in toscana 2013<br />
Alba Capecchi<br />
Il flamenco, 2013, olio su faesite, cm. 50x70<br />
64
Mauro Capitani<br />
artisti in toscana 2013<br />
Studio: via Vittorio Veneto, 7 - 52028 Terranuova Bracciolini (AR)<br />
Cell. 349 7703607 - maurocapitani@alice.it - www.maurocapitani.it<br />
Un Pappagallo e un Pettirosso, 2006, olio su tela, cm. 70X90<br />
Nato a San Giovanni<br />
Valdarno (AR).<br />
La sua formazione<br />
inizia all’Istituto d’Arte,<br />
successivamente si<br />
iscrive a Scenografia<br />
presso l’Accademia di<br />
Belle Arti di Firenze. Terminati<br />
gli studi con una<br />
tesi in Storia dell’Arte, inizia alcuni anni dopo ad insegnare<br />
Pittura all’Istituto d’Arte e successivamente<br />
Storia dell’Arte. La sua prima personale risale al<br />
1967. Nel 1974 è invitato in Australia (Brisbane e<br />
Sidney) per una rassegna ufficiale di Arte Giovane<br />
Italiana. Nel 1978 conosce Mino Maccari che lo presenta<br />
nel catalogo di una personale in via Margutta<br />
a Roma. Nel 1986 lo scrittore e critico Ferdinando<br />
Donzelli lo segnala quale artista di particolare interesse<br />
nel catalogo Mondadori dell’Arte Moderna<br />
Italiana - N°22 “per la grande fantasia dell’opera e la<br />
sapiente cromia lirica dei suoi dipinti”. Lo storico e<br />
critico Tommaso Paloscia nel terzo volume di “Accadde<br />
in Toscana - Arte tra il 1970 e il 2000” - (Edizioni<br />
Polistampa) lo annovera tra i protagonisti della<br />
pittura di questi anni, delineandone “una netta personalità<br />
creativa che lo colloca tra gli artisti più interessanti<br />
della sua generazione”. Le reti televisive di<br />
Rai Uno, Rai Due e Rai Tre si sono interessate alla<br />
sua opera. Recente la pubblicazione della imponente<br />
monografia “Mauro Capitani -Sulle rotte del mio<br />
tempo” curata da Giovanni Faccenda, nella collana<br />
Artisti italiani del Secondo Novecento Edizione<br />
Granducale, con l’adesione del Ministero dei Beni e<br />
Attività Culturali. Faccenda definisce la sua opera<br />
65
artisti in toscana 2013<br />
Mauro Capitani<br />
Il Gufo, 2012, olio su tela, cm. 50x70<br />
Il Toro, 2013, olio su tela, cm. 50x70<br />
“una tavolozza tra le più prepotentemente ispirate<br />
degli ultimi trenta anni” ed ancora “ i suoi esiti pittorici<br />
si distinguono nella scena contemporanea per<br />
un lirismo abitato da lasciti esistenziali, a monte dei<br />
quali permane una vocazione autentica per la pittura<br />
“alta”. Figura quindi di riferimento in uno scenario<br />
contemporaneo ormai orfano di “coloristi” capaci<br />
e orientati come lui”. È incluso nella collana Storia<br />
dell’Arte Italiana del Novecento a cura di Giorgio<br />
Di Genova - Ed. Bora (2011) - BO. La mostra a Cortona<br />
(2011) in Palazzo Casali, sede del Museo Etrusco,<br />
ha segnato una lettura nuova e vigorosa dell’opera<br />
del maestro. Nel 2012, il comitato tecnico<br />
scientifico del Catalogo dell’Arte Moderna Italiana<br />
N° 48 (Ed. Mondadori) lo segnala per l’interesse critico.<br />
Recentissima la notizia dallo stesso comitato<br />
che “Capitani è il maestro scelto per la realizzazione<br />
della copertina del Catalogo N° 49 in uscita a dicembre<br />
2013”. Un grande riconoscimento, data<br />
l’importanza della pubblicazione che dal 1962 è lo<br />
strumento insostituibile e il più autorevole per galleristi,<br />
collezionisti e appassionati d’arte. Nella sua<br />
storia, iniziata prima con le Edizioni Bolaffi, si sono<br />
avvicendati nella realizzazione della copertina artisti<br />
dal Primo Novecento ad oggi quali Carrà, Guttuso,<br />
Sassu, Burri, Rotella, Nespolo, Consagra, Benetton<br />
ed altri grandi che ne hanno composto una reale<br />
visione storiografica.<br />
“(…) È, questa, la lunga alba della pittura che insisterà<br />
per tutto l’ultimo decennio del ventesimo secolo,<br />
un tempo di profonde meditazioni per Capitani,<br />
una stagione segnata dalla modulazione più lirica di<br />
certi accordi cromatici che esaltano una visione della<br />
natura colma di suggestioni insistenti. È il momento<br />
più alto di una esplosione coloristica che merita di<br />
essere apprezzata insieme a quella che è la tavolozza<br />
tra le più prepotentemente ispirate degli ultimi<br />
trent’anni. Si afferma infine, sotterraneo, un senso<br />
di libertà e di pace raggiunta, che ritorna nello stormo<br />
di gabbiani bianchi (…)”.<br />
Giovanni Faccenda, 2003<br />
66
Daniela Cappellini<br />
artisti in toscana 2013<br />
Cell. 339 5413122 - anticocasaledelgallo@tiscali.it<br />
tuscoartis@gmail.com - www.tuscoartis.it<br />
Angelo dormiente, 2010, acrilico su tela, cm. 50x70<br />
Nasce a Montecatini Terme (PT), artista autodidatta.<br />
Esortata alla pittura dal Maestro Lio<br />
Giorgetti e dal maestro Marino Scardigli,<br />
che dicevano di vedere in lei coniugate capacità ed<br />
istinto; dipinge da sempre paesaggi toscani con<br />
una forte ispirazione al realismo, spaziando anche<br />
in altri generi. Tante sono le mostre personali e collettive<br />
che l’artista ha all’attivo, ricevendo plausi da<br />
parte della critica, che l’ha definita “impavida viaggiatrice<br />
nel profondo” (Andrea Dipré).<br />
Alcune sue opere fanno parte di collezioni private in<br />
Italia, negli Stati Uniti, Brasile e Australia. Dal 2013<br />
è presidente dell’Associazione Culturale Tusco Artis,<br />
con sede in Buggiano (PT), che si occupa di promuovere<br />
la diffusione dell’arte in forma itinerante.<br />
“È talmente aiutata dal suo naturale istinto artistico<br />
da permettersi con maestria di svolgere qualsiasi<br />
tematica. Figure religiose con accurati valori plastici.<br />
Paesaggi con particolari punti luce sono realizzati<br />
senza trascurare ombre e contrasti, con giusti<br />
equilibri delle masse”.<br />
Lucia Mongardi<br />
67
artisti in toscana 2013<br />
Daniela Cappellini<br />
Campagna toscana, 2010, acrilico su tela, cm. 50x70<br />
Madre Teresa, “Amore Infinito”, 2013, acrilico su carta pregiata Magnani, cm. 50x70, (selezionata al Concorso<br />
Mariachiara ed Elisabetta Casini)<br />
68
ROBERTO CELLI<br />
artisti in toscana 2013<br />
Molino del Piano (FI) - Tel. 331 6760325<br />
rc.photo@libero.it - www.robertocelli.it<br />
Paesaggio, 2013, fotografia, stampa su forex, cm. 50x70<br />
“Fotograferei un’idea piuttosto che un oggetto e<br />
un sogno piuttosto che un’idea”.<br />
Man Ray<br />
Roberto Celli nasce nel 1965 a Molino del<br />
Piano (Firenze), dove risiede. Coltiva fin da<br />
ragazzo la passione per la fotografia e, dopo<br />
una pausa di diversi anni, torna a sperimentare applicando<br />
le nuove tecnologie fotografiche. In questi<br />
anni Duemila ha esposto con successo e significativi<br />
riconoscimenti in rassegne e premi<br />
nazionali ed internazionali tra i quali ricordiamo, nel<br />
2011, il prestigioso Primo Premio Fiorino d’Oro al<br />
XXIX Premio Firenze, Sezione Arti Visive, con l’opera<br />
“Abbandono” esposta nel Salone dei Cinquecento<br />
a Palazzo Vecchio (Firenze). Nel 2012 è premiato<br />
al Concorso Nazionale d’Arte<br />
Contemporanea Il Dittico con le opere “Il volto” e<br />
“L’urlo”, Spazio EventArt di Pergine Valsugana<br />
(Trento) e riceve dal Comune di Pontassieve, Assessorato<br />
alle Politiche Culturali, l’Attestato “Per<br />
l’impegno profuso nel promuovere e valorizzare<br />
l’arte nel Comune di Pontassieve. Le personali più<br />
recenti sono: 2007 “Progetti e Visioni”, sala espositiva<br />
di Caricentro, Firenze; nel 2010 “Incontro”,<br />
Galleria FIAF, Circolo Fotografico Fotoclub di Firenze;<br />
nel 2011 “Ricordi e Visioni”, Biblioteca Comunale<br />
di Pontassieve, patrocinata dal Comune in<br />
collaborazione con la rivista Eco d’Arte Moderna;<br />
nel 2013 “Confini”, “Toscani da Sempre”, Pontassieve<br />
(Firenze) e Caffè Storico Letterario Giubbe<br />
Rosse di Firenze e “Quando le arti si toccano”,<br />
Galleria Europa, Lido di Camaiore (Lucca), progetto<br />
elaborato con l’artista Massimo Cantini nel quale<br />
fotografia e pittura si incontrano e si integrano<br />
in opere uniche. Tra le rassegne in spazi pubblici e<br />
culturali: collettiva patrocinata dall’Ente Cassa di<br />
Risparmio di Firenze, Sala delle Colonne, Firenze;<br />
ArtExpò011, Sale Ex Granai della Fortezza Orsini a<br />
Pitigliano (Grosseto), con il patrocinio del Comune;<br />
III Edizione di Passeggiando nell’Arte, Sale del<br />
Mastio della Fortezza Orsini a Sorano (Grosseto),<br />
69
artisti in toscana 2013<br />
ROBERTO CELLI<br />
Nebbie, 2011, fotografia, stampa su lightblock, cm. 66x100<br />
Riflessi, 2013, fotografia, stampa su lightblock, cm. 70x105<br />
con il patrocinio del Comune; “Identità sospese”,<br />
Simultanea - Spazi d’Arte, Firenze; “Viaggio nel<br />
contemporaneo”, “Miramonti” di Saragiolo, Piancastagnaio<br />
(Siena), con i patrocini dei Comuni di<br />
Piancastagnaio e Castel del Piano, e della Comunità<br />
Montana Amiata-Val d’Orcia e Grossetano e<br />
Sistema Museale Amiata; “C’era una Volta”, Simultanea<br />
- Spazi d’Arte, Firenze, e successivamente<br />
al Teatro della Rosa, Pontremoli (Massa<br />
Carrara), con il patrocinio del Comune, e Spazio<br />
Event Art, Pergine Valsugana (Trento); “Volterra in<br />
Cornice”, Pinacoteca Civica di Volterra, Volterra<br />
(Pisa); “Prato: Natale in Arte”, Spazio Espositivo<br />
Polivalente di Prato, col patrocinio del Comune.<br />
“L’autore fa della fotografia pura ricerca espressiva<br />
nell’ambito delle odierne forme e linguaggi delle arti<br />
visive, spaziando dal paesaggio all’astrazione nelle<br />
geometrie del segno, e trovando poi la sua cifra nel<br />
recuperare alla figurazione un accento metafisico<br />
che trasfigura la realtà attribuendole un clima di suggestione<br />
onirica tanto nel ritrarre figure, volti e nudi<br />
femminili, quanto nel creare scenografie della natura.<br />
I ricercati effetti di luce e l’uso parsimonioso del<br />
colore attribuiscono una particolare evanescenza,<br />
una sorta di sospensione ai soggetti, sottolineando<br />
un senso di silenziosa introspezione attraverso il<br />
quale Roberto Celli pone costantemente in dialogo<br />
memoria e sogno.”<br />
Roberta Fiorini<br />
70
Centro d’Arte Modigliani<br />
artisti in toscana 2013<br />
Via del Ponte a Greve, 119 - 50018 Scandicci (FI)<br />
Cell. 333 2570730 - centrodartemodigliani@gmail.com<br />
Roberto Cellini (a sinistra), Presidente e Direttore Artistico del Centro d’Arte Modigliani, Fiera di Scandicci,<br />
ottobre 2013, fotografato col poeta Lenio Vallati<br />
Trentaquattro anni di attività, 50 manifestazioni<br />
culturali all’anno, 80 soci tra artisti, poeti,<br />
operatori culturali e altri simpatizzanti. Sono i<br />
numeri del Centro d’Arte Modigliani di Scandicci,<br />
nato nel 1979 presso il Circolo Arci San Giusto a<br />
Scandicci. Qui un gruppo di artisti e operatori culturali<br />
fra cui Roberto Cellini, presidente e socio fondatore<br />
ma dal 1998 anche direttore artistico del Centro,<br />
iniziò a organizzare le prime mostre d’arte. Da<br />
lì poi i contatti si sono ampliati nel tempo fino a<br />
coinvolgere nell’attività del primo nucleo di artisti,<br />
personalità del mondo dell’arte dello spessore di<br />
Salvatore Cipolla, Piero Tredici, Elvio Natali. Negli<br />
anni Ottanta i direttori che si sono succeduti alla<br />
guida artistica del gruppo di lavoro da cui sarebbe<br />
nato il futuro Centro d’Arte Modigliani, sono stati<br />
Elvio Natali, Salvatore Cipolla, Corrado Marsan e<br />
Ugo Barlozzetti. Dal 1997 il Centro d’Arte ha cominciato<br />
ad ampliare la propria attività coinvolgendo<br />
anche numerosi poeti. Da una parte il forte legame<br />
con il territorio di Scandicci, dall’altra la capacità di<br />
internazionalizzare il Centro: sono queste le due caratteristiche<br />
del Modigliani. Fra i soci onorari ci<br />
sono artisti residenti all’estero come Vanna Bonta,<br />
scrittrice e poetessa californiana e l’artista moscovita,<br />
Ivan Miliaev. Quanto ai rapporti con la Gran<br />
Bretagna, consolidato oramai da anni è il sodalizio<br />
artistico tra il Centro Modigliani e gli artisti britannici<br />
Ian e Helen Potts, che hanno legato i loro dipinti ai<br />
poemi di Lawrence. Per il 2014 il Centro ha in programma<br />
l’inaugurazione di una rassegna di arte e<br />
poesia contemporanea dal titolo “Arte e territorio”:<br />
su questo tema gli artisti e i poeti saranno invitati a<br />
legare le proprie opere ai beni monumentali del territorio<br />
non solo scandiccese, abbazie, pievi e altri<br />
manufatti sparsi sulle colline e nella Piana a sud di<br />
Firenze, oltre a Lastra e Signa. Da sempre il Centro<br />
d’Arte Modigliani è ospite in locali quali Villa Vogel e<br />
Villa Strozzi nel quartiere 4 di Firenze, Villa Bandini<br />
nel quartiere 3 e la sede Cna di Scandicci.<br />
71
artisti in toscana 2013<br />
centro d’arte modigliani<br />
Evento del Centro d’Arte Modigliani, Fiera di Scandicci, ottobre 2013<br />
Centro d’Arte Modigliani<br />
Presidente e Direttore Artistico<br />
Roberto Cellini<br />
Vice Presidente<br />
Gianmarco Pandolfini<br />
Consiglio Direttivo<br />
Roberto Cellini<br />
Gianmarco Pandolfini<br />
Fiorenza Alderighi<br />
Duccia Camiciotti<br />
Carlo Ciappi<br />
Giancarlo Ferruggia<br />
Andrea Gelici<br />
Flora Gelli<br />
Chiara Novelli<br />
Anna Serrini<br />
Caterina Trombetti<br />
Franco Cappellini<br />
72
Doralice Avanzi<br />
artisti in toscana 2013<br />
centro d’arte modigliani<br />
Via C. Colombo, 10/6 - 50018 Scandicci (FI)<br />
Tel. 055 7301503 - Cell. 377 4474719<br />
Ginnasta, cm. 40x30<br />
Scultrice della serenità si potrebbe definire Doralice<br />
Avanzi. Per la visione spensierata e allo<br />
stesso tempo vitale che sanno trasmettere<br />
le sue opere d’arte, creazioni nate dalla forza e allo<br />
stesso tempo dalla delicatezza di un’artista che sa<br />
plasmare la creta con la stessa naturalezza di un abbraccio.<br />
Di origine veneta, Avanzi vive e lavora a<br />
Scandicci oramai da molti anni. Un diploma all’Istituto<br />
d’Arte di Firenze, una formazione costante attraverso<br />
la frequentazione di corsi di scultura e pittura.<br />
L’artista negli anni è stata spesso invitata a partecipare<br />
a mostre personali e collettive in Italia e all’estero.<br />
Socia onoraria del Centro d’Arte “Modigliani”<br />
di Scandicci, ha partecipato a mostre personali e<br />
collettive organizzate sul territorio, l’ultima in occasione<br />
della Fiera di Scandicci 2012 con la collettiva<br />
di grafica, pittura e scultura “Autunno a Scandicci”.<br />
Costante anche la presenza di Avanzi ad almeno tre<br />
edizioni della Mostra Internazionale dell’Artigianato<br />
a Firenze, su invito dell’ente Mostre Firenze. Anche<br />
all’estero il nome di Doralice Avanzi è associato a<br />
diverse opere custodite in collezioni private e pubbliche.<br />
Da ricordare l’invito nel 2000 e la partecipazione<br />
alla mostra d’arte contemporanea italo-francorussa<br />
di Pantin a Parigi. Doralice Avanzi è socia<br />
anche dell’associazione artistica Oltre le immagini.<br />
Doralice Avanzi<br />
73
artisti in toscana 2013<br />
Doralice Avanzi<br />
centro d’arte modigliani<br />
Maternità, cm. 31x22x20<br />
Bimba delle mele, cm. 28x18x14<br />
Plasmare la creta. È questo il modo di esprimersi<br />
artisticamente di Doralice Avanzi. Con pazienza e<br />
maestria plasma la materia trasformandola in forme<br />
sinuose, vitali, colme di passione per la vita e di<br />
trasporto emotivo. Siamo davanti a una salda unione<br />
tra talento artistico e lirismo che si materializza al<br />
fruitore con indubbia eleganza estetica.<br />
Dino Marasà<br />
74
Franco Cappellini<br />
artisti in toscana 2013<br />
centro d’arte modigliani<br />
Via don Milani, 1 - 50018 Scandicci (FI)<br />
Tel. 377 5060896<br />
Il Risanato, 2013, scultura in pietra grigia forte, cm. 35x25x15<br />
Artista dell’istinto, Franco Cappellini è scultore<br />
conosciuto a Scandicci ma artisticamente<br />
attivo anche nella vicina Firenze. Per lo spazio<br />
eventi della Bocciofila in via di Scandicci Alto, ha<br />
realizzato “Le fiamme dell’universo”, una scultura<br />
in pietra grigia forte che racconta molto della sua<br />
istintualità e della sua arte gestuale. Artista di getto<br />
e abile scalpellino ma con un impatto narrativo significativo<br />
anche nell’arte colta, Cappellini predilige<br />
spesso il non finito. La scorsa primavera ha partecipato<br />
insieme ad altri 17 artisti alla collettiva primaverile<br />
di grafica, pittura e scultura “Nel pianeta<br />
dell’arte” nel Chiostro e nella Limonaia di Villa Vogel.<br />
Qualche mese prima, a febbraio, le sue sculture<br />
avevano omaggiato la collettiva invernale d’arte<br />
contemporanea “Arcobaleni e Neve” nel Saloncino<br />
della Cna a Scandicci. Cappellini fa parte del Consiglio<br />
Direttivo del Centro d’Arte Modigliani.<br />
75
artisti in toscana 2013<br />
Franco Cappellini<br />
centro d’arte modigliani<br />
Le fiamme dell’universo, scultura in pietra grigia forte, cm. 100x60x20<br />
(…) Lo scultore con l’opera Fiamme dell’universo ci<br />
mostra una sua visione per certi aspetti naif ed antropomorfa<br />
dell’universo e certo, per tutto questo,<br />
è affascinato dalla mitologia. Però lo scultore geniale<br />
è interessato anche alla modernità. Quindi con la<br />
sua lettura attenta delle novità dell’astrofisica, in<br />
quest’opera versatile considera il Sole, la Luna ma<br />
anche i Buchi Neri e la Materia oscura.<br />
Roberto Cellini<br />
La pazzia, 2013, scultura in pietra grigia forte, cm. 30x15x20<br />
76
Mario Colasante<br />
artisti in toscana 2013<br />
centro d’arte modigliani<br />
Via F. Botticini, 15 - 50143 Firenze<br />
Cell. 335 7892151 - mariocolasante@gmail.com<br />
La preda, 2012, olio su tavola, cm. 42x32<br />
Mario Colasante, socio del Centro d’Arte<br />
Modigliani, vive e opera a Firenze. Si caratterizza<br />
per il suo linguaggio figurativo<br />
con sistemi di realismo, di simbolismo e di surrealismo.<br />
I suoi dipinti sono presenti in collezioni private<br />
in Italia, a Firenze, Pienza, Abbadia San Salvatore,<br />
Roma, Milano, Arezzo, Perugia e, all’estero, a Varsavia.<br />
È presente periodicamente a mostre e rassegne<br />
al Palagio di Parte Guelfa, Villa Vogel e Villa<br />
Bandini a Firenze.<br />
In pittura mi esprimo con diverse tecniche: ad olio,<br />
acrilico, tecniche miste, gessetti ad olio. Fino a pochi<br />
anni fa dipingevo solo paesaggi, cogliendo così<br />
le sfumature, le luci ed i bellissimi colori della natura.<br />
Negli ultimi anni, oltre che col nudo, mi sono<br />
cimentato con una pittura più surrealista (almeno<br />
così è stata definita dai critici): infatti s’intravedono<br />
dei volti attraverso paesaggi, nature morte, etc. I<br />
miei quadri vivono di personalità propria, sono loro<br />
che guardano attraverso la tela che li osserva; quei<br />
volti osservano senza esprimersi, quasi aspettassero<br />
di ricevere un’anima.<br />
Mario Colasante<br />
77
artisti in toscana 2013<br />
Giuseppe Compagnoni<br />
centro d’arte modigliani<br />
Via Turri, 33 - 50018 Scandicci (FI)<br />
Cell. 348 7039388 - giuseppe.compagnoni@gmail.com<br />
Paesaggio toscano al tramonto, 2008, olio su tela<br />
Giuseppe Compagnoni, pittore narrativo ma anche<br />
intimista, narratore di storie cariche di un’emotività<br />
mai gridata, sempre accennata, con un<br />
colorismo espressivo che stilizza personaggi e psicologie.<br />
Come nella sua “La Pietà” dove il frate, di cui il<br />
pittore fa vedere solo le mani, non il volto, spezza il<br />
pane per darlo a una mano tesa, anonima, come anonimo<br />
ma carico di umanità è quel saio senza volto, sublimazione<br />
della carità francescana. Compagnoni anche<br />
pittore narrativo. Amante della vedutistica collinare, qui<br />
rappresentata da “Paesaggio toscano al tramonto”,<br />
veduta collinare del Chianti, Compagnoni offre sempre<br />
ai suoi paesaggi chiarità e campitura prospettica. Dipinge<br />
da 45 anni, di cui gli ultimi venti trascorsi a Scandicci,<br />
dove vive e opera nel suo studio di via Turri 33.<br />
La pietà, 2006, olio su tela<br />
È socio del Centro d’Arte Modigliani che nel<br />
gennaio 2012, all’Arena Teatro Cinecittà di San<br />
Quirico Legnaia a Firenze, ha curato la personale<br />
dell’artista, “Intime Emozioni”. Di Giuseppe<br />
Compagnoni e della sua opera hanno scritto<br />
Duccia Camiciotti e Roberta Degl’Innocenti.<br />
78
Patrizia Mancini<br />
artisti in toscana 2013<br />
centro d’arte modigliani<br />
Via Manzoni, 54 - 50018 Scandicci (FI)<br />
Tel. 055 253928<br />
Foglie d’estate, 2009, tecnica mista, cm. 90x70<br />
Il prato della mia felicità, 2009, tecnica mista, cm. 150x75<br />
Patrizia Mancini artista e socia del Centro d’Arte<br />
Modigliani, ha uno stile figurativo materico talvolta<br />
vicino all’astratto. I suoi soggetti sono<br />
spesso paesaggi e fiori ma la pittrice che vive a Scandicci,<br />
ama rappresentare anche immagini simboliche<br />
dell’amicizia e della solidarietà multiculturale.<br />
79
artisti in toscana 2013<br />
Patrizia Mancini<br />
centro d’arte modigliani<br />
Ragazza della prateria, 2001, tecnica mista, cm. 60x90<br />
Sull’opera di Patrizia Mancini hanno scritto Duccia Camiciotti, Roberto Cellini e<br />
Roberta Degl’Innocenti.<br />
80
Lido Romagnoli<br />
artisti in toscana 2013<br />
centro d’arte modigliani<br />
Via Ferroni, 14 - 50018 Scandicci (FI)<br />
Tel. 055 2577982<br />
Senza titolo, 2010, tecnica mista su tavola, cm. 52x65<br />
Lido Romagnoli è artista della sperimentazione<br />
che persegue e predilige in ogni sua creazione<br />
artistica. Pittore e anche scultore, spazia<br />
dall’astratto al figurativo con l’inserimento nei suoi<br />
dipinti di collages fotografici e tecniche miste, sperimentando<br />
una notevole libertà espressiva. Nella<br />
scultura passa dall’arte povera al concettuale.<br />
Spesso utilizza materiali da riciclo e li trasforma “rigenerandoli”<br />
quasi in senso ludico. Nel 2011 ha<br />
partecipato alla collettiva “I colori della Toscana”<br />
organizzata nel vecchio Palazzo Comunale di Scandicci<br />
e alla mostra d’Arte contemporanea italo-francese,<br />
organizzata dal Centro d’Arte Modigliani, di<br />
cui è socio, nello Spazio Eventi del Bocciodromo di<br />
Scandicci. Nel maggio di quest’anno è stato ospite<br />
della collettiva primaverile di grafica, pittura e scultura<br />
“Nel pianeta dell’arte” a Villa Vogel.<br />
81
artisti in toscana 2013<br />
francesco scaffei<br />
centro d’arte modigliani<br />
Via del Ponte Greve, 32 - 50018 Scandicci (FI)<br />
Tel. 055 2578616 - scaffeifrancesco@virgilio.it - Presente su Facebook<br />
Maximondo malato 1 (Strato ozono), 2012, acrilico su vassoio di<br />
legno, diametro cm. 45<br />
Mondo Malato 32 (Ictus), 2011, acrilico su disco vinile, diametro<br />
cm. 30<br />
Francesco Scaffei è pittore, poeta e scrittore.<br />
Le sue passioni, l’arte e la letteratura, legate<br />
alla sua naturale sensibilità verso il sociale, lo<br />
hanno spinto a riversare sulla carta le proprie emozioni.<br />
Nella stesura dei suoi versi, privilegia la parte<br />
emozionale e di getto, a quella della metrica. Ha<br />
frequentato corsi di iconografia che lo hanno avviato<br />
alla pittura di icone a tempera a uovo, con le quali<br />
ha ottenuto alcuni premi speciali. Dopo anni dedicati<br />
all’iconografia, ha deciso di dedicarsi anche alla<br />
pittura di arte contemporanea. Attualmente lavora<br />
al ciclo pittorico dal titolo “Mondo Malato“. Dipinge<br />
con tempera a olio o acrilico su vecchi dischi in vinile<br />
o su altri supporti di recupero. Mentre le scaglie<br />
di foglia oro, aggiunte ai colori, rappresentano sia la<br />
purezza che la cupidigia dell’uomo. La sua pittura è<br />
fatta di gesti in cui il pennello viene usato come<br />
fosse una spatola. Ogni gesto da cui nasce la corposità<br />
del colore e la forma del dipinto, è emozione<br />
dell’anima e visualizzazione della mente, nella speranza<br />
di un ravvedimento collettivo prima che il<br />
mondo muoia del tutto. Scaffei è socio del Centro<br />
d’Arte Modigliani.<br />
“Questo valente artista da tempo si cimenta nell’illustrare,<br />
l’attuale negativo sistema e utilizza come<br />
supporto, dei dischi vinilici (…) Francesco Scaffei<br />
evade un po’ dalla solita retorica e dai parametri<br />
che siamo abituati a vedere, per proporci all’attenzione<br />
un mondo (lo vediamo dal disco tondo) completamente<br />
malato, ormai alla deriva (…) In una<br />
farcita ed allettante campitura esprime la sua idea,<br />
riflesso che approviamo anche noi e non solo per la<br />
disposizione cromatica e per le precise tonalità, ma<br />
per il linguaggio sistematico che da questa opera<br />
incondizionatamente traspare. La bellezza consistente<br />
dei colori caldi soggettivi, vengono farciti o<br />
contornati da una equivalenza fredda, contraria<br />
quasi di contrasto. Molto suggestivi i piccoli rilievi,<br />
che raffinano l’opera, completandola in questo “<br />
Mondo Malato”. Grazie Francesco, il tuo linguaggio<br />
pittorico è tra i più promettenti”.<br />
Pasquale Solano<br />
82
artisti in toscana 2013<br />
centro d’arte modigliani<br />
francesco scaffei<br />
Maximondo malato 2 (Virus in movimento), 2012, acrilico su<br />
faesite, diametro cm. 70<br />
Uomo solo un numero, 2013, acrilico e foglia oro su manichino,<br />
cm. 50x90<br />
Mondo Malato 19 (Linfa Rossa), 2010, acrilico su disco vinile,<br />
diametro cm. 30<br />
“Veramente originale la tua tecnica e il ‘’supporto’’<br />
impiegato. Ottimo stile ma soprattutto i contenuti<br />
rivolti a un tema così attuale della nostra società priva<br />
ormai di valori, massificante e malata come tu<br />
dici. Grazie Francesco e auguri per sempre maggiori<br />
affermazioni. Con stima e amicizia”.<br />
Salento Arte e Cultura<br />
83
artisti in toscana 2013<br />
Anna Torrini<br />
centro d’arte modigliani<br />
Via Carducci, 49 - 50018 Scandicci (FI)<br />
Tel. 055 252298 - Cell. 328 2155033<br />
La tranvia arriva a Scandicci, 2009, tecnica olio e spatola, cm. 60x90<br />
Anna Torrini vive e opera a Scandicci. La pittura<br />
è da sempre la sua passione e la sua aspirazione.<br />
Predilige la pittura a olio, tecnica<br />
che le consente di rappresentare al meglio la natura<br />
che tanto ama.È stata invitata ad alcune personali e<br />
collettive e ha partecipato anche a concorsi ottenendo<br />
lusinghieri consensi. Ha esposto alla Galleria<br />
Des Arts, nel Salone S.A.P., alla Galleria La Pergola,<br />
alla Galleria Puccini, alla collettiva della Galleria<br />
Duemme e alla Galleria Gadarte. Ha partecipato alla<br />
mostra Binari di Comunicazione di Scandicci e alla<br />
collettiva Circolo Reims di Firenze. Attualmente<br />
espone con il Centro d’Arte Modigliani e l’Associazione<br />
Oltre l’Immagine.<br />
84
artisti in toscana 2013<br />
centro d’arte modigliani<br />
anna torrini<br />
Anna Torrini, una pittrice che è molto attiva nel Centro<br />
d’Arte Modigliani. La sua pittura, spazia dal paesaggio<br />
al ritratto fino ai dipinti che riprendono gli<br />
animali, soprattutto le specie marine. Si nota anche<br />
una ricerca multiculturale, dove c’è alla base un<br />
sano ottimismo, che sottintende una positiva visione<br />
del mondo. La sua delicata poesia, che esprime<br />
nella pittura, ci riconcilia con la vita.<br />
Roberto Cellini<br />
L’attesa, 2005, tecnica olio e spatola, cm. 60x70<br />
Per l’amabile simpatia di Anna Torrrini, dolce interprete<br />
sulle “Ali dell’Amicizia”. L’azzurro magico veste<br />
persone e animali, fa da sfondo a una figura<br />
femminile emblematica: dove un cono di luce illumina<br />
la scena e il brusio della gente (vicina/lontana)<br />
diviene anch’esso colore. La donna (piegata/pensosa)<br />
“schiude l’azzurro di favola accucciata”. Affettuosamente.<br />
Roberta Degl’Innocenti<br />
I quadri di Anna sono sorprendenti per l’espressività<br />
e la freschezza che comunicano. Sono un inno ai<br />
sentimenti da esplorare a 360 gradi. Un urlo alla società<br />
che spesso è indolente, un grido di speranza e<br />
forza e giovinezza eterne che lei ha in sé e che mai<br />
perderà.<br />
Claudia Carmen Marsala<br />
Danza con i delfini, 2005, tecnica olio, cm. 50x70<br />
85
artisti in toscana 2013<br />
Alida Villoresi<br />
centro d’arte modigliani<br />
Via G. Ferretti, 12 - Ferrone<br />
50023 Impruneta (Fi)<br />
La Greve al Ferrone, 2012, olio su tela<br />
La campagna toscana, solare, accarezzata da<br />
timbri coloristici suggestivi. Uno stile figurativo<br />
che ricorda i post macchiaioli. E un cromatismo<br />
intenso e discreto allo stesso tempo: questa<br />
è la pittrice Alida Villoresi, che del suo Ferrone,<br />
all’Impruneta, dove vive e opera, ha fatto il luogo<br />
dell’anima e il centro d’ispirazione di tutta la sua<br />
opera. Il fiume Greve che scorre a pochi passi<br />
dall’abitazione dell’artista, è raccontato in un giorno<br />
d’inverno, quando anche la neve, che qui non compare,<br />
aveva lasciato un morbido manto di bianco.<br />
Autodidatta ma con alcuni anni di formazione alle<br />
spalle con la Scuola d’Arte e Mestieri Leonardo di<br />
Prato, Villoresi ha fatto parte, prima di approdare al<br />
Centro d’Arte Modigliani di Scandicci, anche<br />
dell’associazione artistica Vecchia Fornace di Calenzano.<br />
Alla Giuseppe Mazzon di Antella (Bagno a<br />
Ripoli) è stata ospite di due collettive. Nel 2011 si è<br />
tenuta la sua prima personale “I colori del Chianti”<br />
all’Arena Teatro Cinecittà di Firenze.<br />
“Verdi, gialli, rosa e ocra, quasi trafitti dal sole e<br />
specchiati da limpide acque irrigue, non sono tuttavia<br />
gli unici soggetti di questa variegata produzione<br />
figurativa, i cui protagonisti svariano dagli espressivi<br />
cavalli alle nature morte, ai nudi caratteristici e<br />
ricchi di personalità, a molti altri soggetti alcuni dei<br />
quali eseguiti con le tecniche del pastello e dell’acquerello.<br />
Nei pastelli, ad esempio, il segno è più nitido,<br />
le campiture più marcate, ma lo spirito delle<br />
composizioni rimane lo stesso, una definizione accurata<br />
del soggetto-oggetto in atmosfera larga e<br />
solare, d’immensa pace (…) Sicuramente l’artista<br />
merita una carriera all’altezza della sua poetica e<br />
puntuale interpretazione etnico-ambientale”.<br />
Duccia Camiciotti<br />
in occasione della prima personale di<br />
Alida Villoresi “I colori del Chianti”<br />
86
artisti in toscana 2013<br />
Quarant’anni di esperienza messi al servizio dei tantissimi artisti<br />
contemporanei che qui hanno trovato il modo migliore per<br />
valorizzare le proprie opere. Professionalità e qualità elevate, accoglienza<br />
e gentilezza il bigliettino da visita di Maestrini Cornici, dal 1994 in via<br />
del Romito dopo due decenni in via Palmieri. Laboratorio dove si lavora<br />
il materiale grezzo fino alla consegna del prodotto finito. Il titolare,<br />
Sandro Ghibellini, ha concepito lo spazio alle porte del centro storico di<br />
Firenze anche come punto vendita-espositivo, scelto come degna vetrina<br />
dei propri capolavori da alcuni nomi illustri del panorama artistico come<br />
Alinari, Ciabani, Talani, De Poli, Annigoni, Berti, Sacchi e tanti altri.<br />
Via del Romito, 1/R - 50134 Firenze - Tel. 055 461094 - Fax 055 4631573<br />
manuela@cornicimaestrini.it
artisti in toscana 2013<br />
Claudio Chimenti<br />
Studio: via degli Artisti,16 - 50132 Firenze<br />
Tel./fax: 055 570085 - Cell. 335 6698822 - arch.claudiochimenti@gmail.com<br />
Nato a Firenze, si è laureato in Architettura nel<br />
1977 e da allora svolge la professione di architetto.<br />
Ha scritto saggi sulla conservazione<br />
delle decorazioni pittoriche, ha progettato e promosso<br />
numerosi percorsi didattici sugli intonaci e<br />
loro finiture, con l’amico Marco Cavallini, che lo ha<br />
spinto verso la pittura, ha scritto il libro “Pietre e<br />
marmi artificiali”. L’innata passione per il colore e<br />
per la pittura, riesce a renderlo libero da quelle regole<br />
e regolamenti che affronta ogni giorno, nei suoi<br />
quadri si firma Kime, come lo chiamavano i compagni<br />
di scuola, poiché si sente sempre uno scolaro<br />
desideroso di apprendere dal mondo e dalla natura<br />
quelle sensazioni e quei messaggi che riescono a<br />
trasmettere armonia e serenità.<br />
“Alberi, fiori, giochi di riflessi sull’acqua, fughe di<br />
campi e di colline, più spesso alberi, tanti alberi, in<br />
assolo o in concerto; potrebbero essere arazzi tanto<br />
il colore si frantuma e stratifica in miriadi di pennellate<br />
per elaborare forme luce e spazio, con una tessitura<br />
sapiente, da divisionista, ma libera da dogmi,<br />
aperta all’emozione e persino, infine, incline allo<br />
sconfinamento astratto. Così, di fronte alla pittura di<br />
Sinfonia cromatica, 2011, acrilico e olio, cm. 100x60<br />
Il fruscio di volteggi, 2013, olio su tavola, cm. 41x41<br />
Claudio Chimenti, la prima percezione è quella di<br />
un’immagine mobile, viva, pulsante piuttosto che<br />
meticolosa seppure compositivamente ordinata<br />
secondo i valori cromatici. (...) Trapela una sorta di<br />
urgenza da quelle pennellate fitte ma fluide che cadono<br />
verticali come pioggia o si inseguono in orizzontale<br />
rapide come onde o librano nell’aria come<br />
coriandoli. L’aria, sì, perché in queste superfici pittoriche<br />
non è soltanto la luce protagonista ma il<br />
vento, vento che solleva il tappeto di foglie nel bosco<br />
fino a confonderlo con le chiome degli alberi in<br />
un unico turbinio di gialli e di rossi, il vento che increspa<br />
il cielo e il suo riverbero sull’acqua, di azzur-<br />
88
artisti in toscana 2013<br />
Claudio Chimenti<br />
ro e arancio e violetto, quasi fossero un<br />
solo, medesimo elemento; non a caso alcuni<br />
suoi titoli sono ”Rispecchi” o “Il fruscio<br />
di volteggi”. Amore per la natura, amore per<br />
la pittura, si coniugano nelle opere di Chimenti<br />
svelando qualcosa che va oltre la indiscutibile<br />
sensibilità, educata e coltivata,<br />
qualcosa che si direbbe appartenere di più<br />
alla passione, ad una esigenza espressiva<br />
nutrita anche di istintualità e mossa dal desiderio<br />
di restituire piuttosto l’aspetto magico<br />
che non quello naturalistico. (...) Nel dinamico<br />
gioco cromatico-luministico Chimenti<br />
suscita anche nello sguardo dell’osservatore<br />
l’incanto di assistere al puro ritmo di una<br />
dimensione in divenire, capace di travalicare<br />
le forme fino ad immergersi in una qualità<br />
astrattiva”.<br />
Roberta Fiorini<br />
Fonoarmonia, 2013, acrilico e olio su tela, cm. 50x50<br />
Parco nostrum, 2012, olio su tela, cm. 70x100<br />
89
artisti in toscana 2013<br />
ELISABETTA COLLINI<br />
elisa.collini@virgilio.it<br />
Impermanenza, 2008, bronzo, cm. 22x31x29<br />
“<br />
I<br />
soggetti di questa artista non sono realistici, ma<br />
comportano una forte asseverazione simbolica,<br />
quasi silenziose parabole. Torna la figura muliebre,<br />
tanto insistita da apparire polemicamente<br />
esclusiva. Attorno un amicale bestiario - teste di<br />
uccello, cavalli - carichi di inspiegati presagi. Essi<br />
partecipano ad una scena, ben riconoscibile dell’artista,<br />
ma sempre nuova che trasferisce il domestico<br />
ed il consueto in una dimensione fuori del tempo.<br />
Perfettamente concluse secondo un’economia<br />
spaziale e costruttiva di notevole sapienza, le sue<br />
opere restano come aperte a un discorso appena<br />
pronunciato, che chiede a chi osserva di proseguire,<br />
per attingere dalla finzione il vero che la sottende.<br />
Dire dunque che l’atmosfera, il sogno, l’evocato,<br />
l’immaginario sono il mondo in cui si muove<br />
l’arte di Elisabetta è dire il vero ma non è dire tutto.<br />
Vince qui la forte presenza di un’espressività figurativa<br />
e di una manualità del modellare, che sono i<br />
segni di un’artista che si distingue nel panorama<br />
contemporaneo, di cui non condivide i vezzi e le voghe.<br />
Né si può ignorare quanto abbia giovato, per la<br />
sua formazione, il discepolato artistico accanto alla<br />
grande Amalia Ciardi Duprè. Anche nel modellare<br />
dunque, come già nel dipingere quest’artista affonda<br />
e ripesca le umane presenze ponendole nel suo<br />
giardino simbolico, facendo affiorare le forme accampate<br />
sulla scena da suggestive lontananze. La<br />
perfetta grazia del modellare dà a questi stemmi<br />
scultorei una verità elegante e una grazia segreta”.<br />
Pierfrancesco Listri<br />
90
Deanna A.C.<br />
artisti in toscana 2013<br />
Via N. Machiavelli, 62 - 51100 Pistoia<br />
Tel. 0573 976985<br />
Osteoporosi, 2011, tecnica mista, cm. 45x70<br />
Pittrice autodidatta, vive e opera a Pistoia.<br />
“Una pittura questa che ferma l’osservatore<br />
e cambia il suo modo di vedere l’opera, perché<br />
non siamo di fronte ad un paesaggio, ad un vaso<br />
di fiori o ad una forma astratta surrealista, ma alla<br />
raffigurazione di quello che tutti noi non vorremmo<br />
mai vedere o provare: il male e la sofferenza […]<br />
Deanna affronta questo tema con richiamo psicologico<br />
ed esprime nelle sue tele forza, magnetismo e<br />
amore, con la consapevolezza di non arrendersi mai,<br />
perché il male non è rassegnazione, ma lotta! E nelle<br />
sue opere si trova questo suo carattere propositivo,<br />
raffigurato in ogni dipinto con forme immaginarie,<br />
rese realistiche, utilizzando la corposità del<br />
colore, ma anche altri materiali, che imprimono<br />
quella matericità necessaria affinché l’osservatore<br />
possa ‘vedere’ e ‘toccare’ le diverse patologie. Entrare<br />
in contatto con le opere di Deanna è come entrare<br />
in contatto con il mondo che mai vorremmo<br />
sfidare. Ma quando si esce dal suo studio il nostro<br />
animo trova la consapevolezza che solo con la positività<br />
e la forza d’animo si può affrontare il male, perché<br />
‘si deve tentare di rifiorire!”.<br />
Cristina Bruni<br />
91
artisti in toscana 2013<br />
Deanna A.C.<br />
Embrione, 1990, tecnica mista su tela, cm. 50x60<br />
Artrosi della spalla,1998, tecnica mista, cm. 50x70<br />
Diabete, 1998, tecnica mista, cm. 50x70<br />
92
artisti in toscana 2013<br />
Deanna A.C.<br />
Protesi al seno, 2011, tecnica mista, cm. 60x170<br />
93
artisti in toscana 2013<br />
Guido Del Fungo<br />
guidodelfungo@gmail.com<br />
È<br />
nato a Firenze dove vive e opera come architetto,<br />
pittore, designer e grafico. Ha iniziato<br />
ad esporre nel 1952. Nel 1960 partecipa al<br />
Premio Masaccio, mentre nel 1974 dipinge un<br />
grande crocifisso su tavola per la chiesa della Fondazione<br />
Arte della Seta Lisio a Firenze. Nel 1970<br />
espone per la prima volta in personale alla Galleria<br />
Tornabuoni di Firenze. Su invito della direzione<br />
del Teatro Oriuolo di Firenze, espone una serie di<br />
dipinti ispirati alla città presentati in catalogo da<br />
Ada Braschi la quale scrive: “Ma il rapporto che si<br />
instaura fra questi suggerimenti e l’autore non è da<br />
ricercarsi in una dominazione ossessiva né tanto<br />
meno un intento celebrante, quanto nella presa di<br />
coscienza di una realtà, inserita e partecipe della<br />
vita della città moderna, che può emozionare l’individuo”.<br />
Tra il 1981 e il 1988 progetta e dirige i lavori<br />
di restauro di alcuni edifici storici fiorentini. Nel<br />
1991 partecipa alla Fiera Internazionale di Philadelphia<br />
(USA) e l’anno successivo alla quarta Biennale<br />
d’arte Comune di Cembra (Palazzo Barbi, Trento).<br />
Tra il 1996 e il 1998 frequenta il laboratorio di<br />
incisione della scuola internazionale di grafica Il Bisonte.<br />
Nel 1998 è presente con due personali in<br />
America, ed espone, con il progetto “Stanze delle<br />
risonanze 4 poeti 4 pittori un musicista”, a Riva Sinistra<br />
(Firenze), al Palazzo Comunale della Loggia di<br />
Noale (Venezia) e alla Villa Comunale Galvani (Pordenone).<br />
L’anno successivo prende parte alla rassegna<br />
di pittura “Accade in Toscana”, presso il Palazzo<br />
Ducale di Massa. Nel 2000 realizza per la<br />
compagnia P. Kolbe la 6° stazione della via Crucis<br />
presentata nella chiesa di S. Stefano a Venezia.<br />
Nello stesso anno entra a far parte del gruppo Arte<br />
Sentimentale proposto da Alberto Severi in Palazzo<br />
Vecchio, gruppo che lascia nel 2003 per riprendere,<br />
dopo più di due anni di esperienze, una strada autonoma<br />
nella quale si nota, dopo l’episodio sentimentale,<br />
un cromatismo nuovo ed un nuovo progetto<br />
personale per l‘inserimento dell’azione sentimentale<br />
nell’opera pittorica. È accademico associato del<br />
Verbano (Novara), nonchè Cavaliere dell’Ordine Accademico<br />
Internazionale Greci-Marino per meriti<br />
artistici. È inserito nell’Archivio del Kunsthistorisches<br />
Institut di Firenze.<br />
“Ovviamente, è in quei paesaggi ormai liberi da<br />
ogni costrizione del vero che Del Fungo va individuando<br />
i motivi autentici delle sostanziali conquiste<br />
di cui le sue espressioni si valgono per accedere un<br />
modo moderno di rappresentare le cose”.<br />
Tommaso Paloscia<br />
“Del Fungo pur nella sua razionalità creativa disinibita<br />
e scevra di sotterfugi, rivolge e risolve il suo<br />
rapporto con la pittura in maniera totale con una<br />
schietta evidenza di linguaggio, i cui lessici sintagmatici<br />
si esplicano come misura di sicura pienezza<br />
nella dialettica artistica contemporanea”.<br />
Paolo Castellucci<br />
in occasione della mostra personale di<br />
Del Fungo nel Castello di Rapallo<br />
94
artisti in toscana 2013<br />
Guido Del Fungo<br />
Senza titolo, 2013, olio su tavola<br />
95
artisti in toscana 2013<br />
Giorgio Distefano<br />
giodistefano@hotmail.com<br />
www.giorgiodistefano.wix.com/giorgiodistefano<br />
Riflessioni contrarie sull’Arno, 2013, tempera acrilica, stucco<br />
e foglia argento su tela, cm. 120x70<br />
Nato nel 1972 a Ragusa, Giorgio Distefano si<br />
trasferisce a Firenze nel 1991. Qui studia e<br />
si diploma in Scenografia all’Accademia di<br />
Belle Arti. Inizia il suo percorso espositivo con il<br />
“Premio Italia per le Arti visive”; a quest’esperienza<br />
fanno seguito numerose partecipazioni a esposizioni<br />
e riconoscimenti in tutta Italia e, in particolare,<br />
nel 2012, ottiene la menzione speciale della critica<br />
del Premio Cromica, II edizione, Bibbiena (Arezzo),<br />
nonché il primo premio della critica per la pittura del<br />
LVI Premio per l’Arte contemporanea Basilio Cascella,<br />
Ortona (Chieti).<br />
“Così si racconta Distefano: «la mia pittura indaga la<br />
rappresentazione di stati di luce», è votata a quei<br />
momenti di passaggio e di dialogo, tra uomo e natura,<br />
nei quali ci troviamo a cogliere in una luce indecisa,<br />
al crepuscolo, la rievocazione di un ricordo…in un<br />
timido raggio, nel cielo terso di un mattino invernale,<br />
una piacevole malinconia. Il paesaggio e la veduta<br />
urbana sono dunque i soggetti privilegiati, dei quali<br />
l’artista realizza il ritratto, spesso privandolo della figura<br />
umana, arrivando alla completa fusione tra paesaggio,<br />
geometrie, architettura e luce”.<br />
Caterina Toschi<br />
96
Osvaldo Di Summa<br />
artisti in toscana 2013<br />
Studio: via Sauro, 44 - 58100 Grosseto - Cell. 349 4664053<br />
disummaosvaldo@alice.it - Contatto Fb: La bottega dell’artista<br />
Madre terra, 1998, olio su tela, cm. 85x100<br />
Pittore consapevole del valore delle luminosità<br />
e dei colori, dona opere in cui l’anima creativa<br />
sembra essere messa a nudo in modo suggestivo<br />
e con uno struggente senso di malinconia.<br />
La varietà delle immagini esprimono riflessione ed<br />
un velato senso di meditazione nell’ampio paesaggio,<br />
quasi senza orizzonte, per cui i contenuti ci appaiono<br />
aperti a fantasticherie affascinanti, appassionanti<br />
ed estremamente coinvolgenti. I suoi toni<br />
freddi costruiscono una trama lieve, ma originale<br />
ed incalzante che ingloba visioni profondamente<br />
assimilate. Non si uniforma né ha cliché, ma sa pronunciarsi<br />
con tratti quasi incorporei e indefiniti, forgiando<br />
un modo tutto suo in un variare di sfumature<br />
e nelle mescolanze dei colori che sembrano quelli<br />
della nostalgia e della tenerezza.<br />
97
artisti in toscana 2013<br />
Tania Donati<br />
Cell. 331 1300767<br />
estaartemusic1@virgilio.it<br />
Barche sulla spiaggia, 2009, olio su tela, cm. 50x70<br />
Nasce a Cascina (PI) il 21.06.1973. Ha studiato<br />
a Pisa, dove si è laureata nel 1999 in Economia<br />
aziendale. Dipinge soprattutto olio<br />
su tela, tecnica da lei preferita. Tania traspone sulle<br />
sue tele l’immagine più entusiasta e solare di<br />
cio’che ci circonda tutti i giorni, la natura. Dopo un<br />
percorso di studi artistici ‘liberi’ iniziato nel 2003-<br />
2004 alla IAA di Roma (Rome University of Fine<br />
Arts), ha presentato le sue tele in tre occasioni<br />
espositive svoltesi a Livorno: Premio Rotonda<br />
(2008), Fortezza Vecchia (Natale, 2008), Effetto Venezia<br />
(2009). Ha partecipato, inoltre, al PisArt in<br />
occasione del Pisa Expo 2010 alla Stazione Leopolda,<br />
ed è stata pubblicata sull’agenda degli Artisti<br />
della Toscana (2010). È stata premiata con il Trofeo<br />
delle Fiandre in Belgio a Bruges (2010); ha esposto<br />
a Pisa in Palazzo Gambacorti (2011) e a Barcellona<br />
nel Salone Internazionale de Inverno (2011) con la<br />
galleria d’arte Centro Storico. Nel 2012 è stata tra i<br />
partecipanti alla mostra del Premio della Lupa<br />
2012, tenutosi nel Palazzo Pontificio Maffei Marascotti<br />
di Roma con l’associazione culturale Rosa<br />
dei Venti.<br />
“Il suo linguaggio è caratterizzato da gesti semplici<br />
ma densi di amore per quel che ritrae”.<br />
Liliana Nobile<br />
98
Mara Faggioli<br />
artisti in toscana 2013<br />
Abitazione e studio: largo dei Mille, 6 - Scandicci (FI) - Tel. 339 3594145<br />
marafaggioli@hotmail.it - Esposizione permanente: Studio Sbraci - Piazza Marconi, 7/r - Scandicci<br />
Inconsumate rinascono le aurore<br />
nel tenero torpore di rugiada<br />
ad annunciare nuove luci ed ombre<br />
ma scandirà il tempo “la parola”,<br />
dei nostri giorni indelebile memoria,<br />
scintilla che ci salva dall’oblìo.<br />
E la parola è donna<br />
- come voi -<br />
che intangibili andate,<br />
- unite e fiere -<br />
nella luce radente del mattino<br />
aprendo varchi a verità celate,<br />
diradando le ombre silenziose<br />
lasciate dalla pioggia sul selciato.<br />
Ed è già tempo di abbracci e ricorrenze<br />
ma se ostinata busserà la nostalgia<br />
tenetela - con garbo - un po’ lontana,<br />
vi attende ancora nitida la rotta<br />
a svelare orizzonti del domani.<br />
Non si consuma il tempo dell’amore<br />
solo l’unione potrà salvare il mondo.<br />
Sentimento, 2010, terracotta patinata, cm. 37x30x40 h<br />
(Mara Faggioli) da “Dulcamara” Ed. Ibiskos<br />
Mara Faggioli è nata a Firenze e vive a Scandicci<br />
(Firenze). Si dedica con passione alla<br />
scultura, alla pittura e alla poesia. Fin da<br />
giovanissima ha iniziato a scrivere poesie ed in seguito<br />
si è appassionata alla scultura e alla pittura, tre<br />
espressioni artistiche che sente vivere abbracciate<br />
dentro di sé. Ha frequentato gli studi di Amalia Ciardi<br />
Duprè e di Lucetta Risaliti. Nella pittura predilige<br />
la figura femminile, mentre nella scultura affronta<br />
spesso il tema del mito, della solidarietà e fratellanza<br />
fra i popoli. È impegnata in attività no-profit in<br />
ambito culturale e sociale. Ha fatto parte di varie<br />
associazioni di volontariato in particolare per l’affidamento<br />
familiare di minori. Il Comitato del Premio<br />
Titano della Repubblica di San Marino con il patrocinio<br />
dell’Interreligious and International Federation<br />
for World Peace le ha conferito il titolo di “Promotore<br />
di una cultura di pace”.<br />
99
artisti in toscana 2013<br />
Mara Faggioli<br />
Hadas Yaron, 2013, olio su tela, cm. 55x50<br />
“(…) Ma forse nessuno sa unire le due arti, della<br />
scrittura, comunque poetica, e della scultura, in una<br />
forma così particolare e commossa e familiare,<br />
come la fiorentina Mara Faggioli, che sa trasferire<br />
l’uno stile nell’altro e sa passare dall’una passione<br />
intima all’altra con grande delicatezza e maestrìa”.<br />
Neuro Bonifazi<br />
tratto dal “Dizionario degli Autori italiani<br />
del Secondo Novecento”<br />
“(…) L’innegabile fascino di questa autrice consiste<br />
nella scioltezza di un’umanissima voce che crea un<br />
buon sistema di corrispondenze con riguardo alla<br />
magìa ed al colore, cosa che è in simbiosi con il<br />
fatto dell’essere scultrice di Mara Faggioli, protesa<br />
in prodigiose forze nell’ansia di esprimersi in spinte<br />
di grande vitalità”.<br />
Lia Bronzi<br />
“Poetessa, scrittrice e scultrice. Una delle donne<br />
che coniugano questo binomio con estrema disinvoltura<br />
e maestria. I suoi lavori in scultura risentono<br />
del sociale in cui attivamente si prodiga: realizzazioni<br />
pregevoli per plasticità e movimento che stimolano<br />
lo spettatore ad un’attenta e ammirata osservazione.<br />
Prestigiosi i premi nel suo curriculum<br />
artistico, anche in poesia (Fiorino d’oro di Firenze),<br />
connotano l’artista Mara Faggioli come una delle<br />
più importanti punte avanguardistiche del panorama<br />
artistico fiorentino”.<br />
Michael Musone<br />
100
Franco Fantacci<br />
artisti in toscana 2013<br />
Cell. 334 3068192<br />
Erosione, 2013, tecnica mista, cm. 80x100<br />
Erosione (particolare)<br />
Nato a Prato, dove vive e opera, autodidatta.<br />
“Le opere di Franco Fantacci trasmettono<br />
l’emozione del divenire, della dinamicità<br />
della materia che si sviluppa sulla tensione di linee<br />
e forme geometriche vibranti, rese espressive da<br />
una cromaticità pastosa, neomaterica. Il modo<br />
espressivo inizialmente ‘disordinato’ dell’artista determina<br />
un mutamento linguistico sostanziale, che<br />
presenta un’esplosione vitale di nuove geometrie.<br />
Il colore rimane sempre l’elemento predominante,<br />
che distingue ogni opera, mentre le forme cambiano,<br />
si allungano, si spezzano, si curvano, colano,<br />
tutto questo è il cosmo. Sono i valori della materia a<br />
dominare le opere di Franco Fantacci, con contrapposizione<br />
fra realtà e fantasia, fra materialità e colore,<br />
fra movimento e staticità. La superficie si presenta<br />
come un bassorilievo e le forme e i segni,<br />
apparentemente casuali, nascondono l’impronta di<br />
una pittura che si esprime per immagini da decifrare,<br />
come se l’unione dei segni rivelasse l’intimo<br />
messaggio dell’artista”.<br />
Cristina Bruni<br />
101
artisti in toscana 2013<br />
Lucia Fiaschi<br />
Via Borgo Santo Stefano, 15 - 56048 Volterra (PI) - Tel. 0588 88372<br />
Cell. 347 8922909 - www.luciadipintoamano.com - decor.fl@luciadipintoamano.com<br />
Lucia Fiaschi si definisce un’artigiana del colore.<br />
Consegue nel 1977 il Diploma di Arte Applicata<br />
all’Istituto Statale d’Arte di Volterra.<br />
Iscritta all’Albo degli Artigiani della CCIAA di Pisa,<br />
dal 1982 inizia a progettare e a realizzare pitture su<br />
pietra e dal 1988 anche su vetro. Espone in fiere del<br />
settore artigianato artistico sia in Italia che all’estero:<br />
Milano, Francoforte, Dubai, Pechino, Miami. Girasoli<br />
e omaggi all’amato Van Gogh, mantengono la<br />
carica espressiva ed esistenziale rustica, ma il mistero<br />
narrante del colore, attraversa ora inedite<br />
“stanze”, tracciate dal mestiere, ma rivelate dalla<br />
forza di un gesto di libera arte. Negli anni 2010 e<br />
2011 è presente alle edizioni del Macef per promuovere<br />
la pittura del vetro all’interno del Consorzio<br />
Casa Italia. Nel 2010 espone a Volterra nella personale<br />
“Io dipingo”; nel 2011 a Marina di Castagneto<br />
Carducci (LI); nel 2012 partecipa alla collettiva a Lecce<br />
presso la galleria 3dgalleryram dal titolo “Natale<br />
Vip” e a Bergamo presso New Artemisia Gallery<br />
nella collettiva “Luminosità”; nel 2013 a Roma<br />
presso la Galleria Domus Talenti nell’ambito della<br />
mostra Collettiva “Art Festival”, a Bologna presso<br />
la Galleria Wikiarte nella mostra collettiva “Oltre”, a<br />
Volterra con la personale “Sogno”.<br />
“Con la complicità di supporti pittorici inusuali,<br />
“tele” di alabastro o levigate e sfuggenti superfici<br />
di vetro, intarsi ostici, ma dinamici, specchi riflettenti<br />
“imprigionati” dalla mano dell’artista-artigiana,<br />
una designer fra tradizione e innovazione, erede<br />
delle grandi scuole rivoluzionare - dall’Arts and<br />
L’isola femmina, 2010, olio su tela, cm. 60x82<br />
Craft, all’Art Nouveau, alle geometrizzazioni di stile<br />
Decó, alla tradizione alabastrina della sua città, l’antichissima<br />
Volterra - Lucia Fiaschi sconfina in un<br />
“ambiente” espressivo di confine, irrisolto fra la<br />
pittura vibrante e una sorta di anelata nuova riforma<br />
delle arti applicate”.<br />
Elena Capone<br />
102
Emo Formichi<br />
artisti in toscana 2013<br />
Via del Risorgimento, 1/A<br />
53026 Pienza (SI)<br />
Èsempre un’occasione incontrare Emo Formichi,<br />
lo scultore autodidatta, ottantasei anni<br />
ben portati, artista delle metamorfosi,<br />
come lo ha definito Graziella Magherini, nella sua<br />
“Bottega” pientina. In “Bottega”, piena all’inverosimile<br />
di materiali e attrezzi di ogni genere, Emo,<br />
vive pienamente la sua vita di artista e di maestro,<br />
creando ogni giorno sorprendenti sculture, frutto di<br />
una fantasia che suscita ammirazione, secondo una<br />
legge fisica misteriosa, che lega l’artista al luogo<br />
dove vive e crea le sue opere. Ci troviamo infatti di<br />
fronte al contesto ambientale privilegiato che Pienza,<br />
con i suoi monumenti, la sua arte, la sua bellezza<br />
cristallina e delicata, sa offrire ai suoi figli. Dopo una<br />
vita faticosa trascorsa in una draga del fiume Orcia,<br />
Formichi, si è dedicato per lungo tempo all’artigianato<br />
con particolare riguardo alla falegnameria di<br />
qualità realizzando pregiati mobili intarsiati, premiati<br />
più volte in varie manifestazioni del settore; tra i<br />
tanti il Grifo d’oro a Montepulciano. Poi negli ultimi<br />
anni, Emo ha compiuto un vero salto di qualità, dedicandosi<br />
all’arte, con la creazione di sculture che<br />
hanno subito attirato l’attenzione di importanti critici<br />
e studiosi: Tommaso Paloscia, Antonio Paolucci,<br />
Bruno Santi, Piero Torriti, Roberto Vigevani, Graziella<br />
Magherini, Giovanna Carli, Leone Piccioni, ma<br />
soprattutto il poeta Mario Luzi, che legato da sincera<br />
amicizia con Formichi, scrisse: Con la fantasia e<br />
l’estro della sua invenzione, Emo, ricuce il mondo<br />
naturale che gli è profondamente familiare, con il<br />
103
artisti in toscana 2013<br />
emo formichi<br />
mondo artificiale della tecnica e del consumo. Formichi,<br />
utilizzando i più svariati oggetti di recupero,<br />
che scopre in discariche, in demolizioni di auto, luoghi<br />
deputati ad accogliere tutto ciò che la Società<br />
contemporanea troppo facilmente scarta: pezzi di<br />
motore e di carrozzeria, attrezzi agricoli, cucchiai,<br />
forchette, e quanto altro possa essere utile alla sua<br />
fertile fantasia, crea opere straordinarie per genialità,<br />
ed invenzione. Grazie ad una manualità ed una<br />
sapienza antica, Formichi, infonde in loro una vita<br />
nuova nella continuità di un processo storico ed<br />
umano, e trasforma i rottami in altri oggetti, segni e<br />
sogni plastici dal sorprendente valore estetico: uccelli,<br />
ballerine, angeli, pinocchi, cavalli ed anche una<br />
Ferrari, modellata sul teschio di un cinghiale, che<br />
oggi si trova al Museo della Ferrari a Maranello.<br />
Opere d’arte che raccontano le segrete emanazioni<br />
della vita dell’artista, del suo lavoro, della sua terra,<br />
del fiume Orcia, che scorre ai piedi di Pienza. Opere<br />
personalissime di un artista raro, fuori delle mode<br />
del tempo, che ha forse un solo riferimento involontario<br />
nello scultore americano Vollis Simpson,<br />
anch’egli autodidatta, morto lo scorso giugno nel<br />
Nord Carolina all’età di novantaquattro anni. Un’artista<br />
che come Formichi nella draga dell’Orcia, ha<br />
passato anni a smontare e riparare camion, apprendendo<br />
così tecnica e manualità preziose. La sua<br />
vita, il suo lavoro, il suo creare, nel rispetto della<br />
natura, ha detto Fabrizio Borghini, curatore e presentatore<br />
del Premio Filo d’Argento, sono stati gli<br />
104
artisti in toscana 2013<br />
emo formichi<br />
elementi che hanno valso a Emo Formichi, giustamente<br />
definito il virtuoso dei rifiuti della nostra<br />
opulenta società, il conferimento del Premio Auser<br />
2013, tenutosi lo scorso 31 maggio a Firenze nel<br />
Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, Premio,<br />
giunto alla diciassettesima edizione. Il Premio<br />
ben sottolinea il rapporto profondo dell’artista maturato<br />
nel corso degli anni con le cose. In Formichi<br />
questo rapporto accende l’estro e il capriccio della<br />
creazione traslata e rifusa in una sequenza di forme;<br />
le sue modalità espressive risultano originali, di<br />
una originalità tratta dal cuore antico di una cosa<br />
primordiale. In così poco tempo Emo Formichi ha<br />
bruciato le tappe raggiungendo una notorietà nazionale,<br />
e le sue opere sono riconosciute ed apprezzate<br />
in molte importanti mostre. Molto attaccato alla<br />
terra Toscana, alle sue radici culturali, alle sue tradizioni,<br />
che sono sempre presenti nel suo lavoro, nelle<br />
sue opere, Emo tuttavia, è un uomo, un artista,<br />
che segue attentamente la vita di tutti i giorni, i suoi<br />
problemi sociali e politici. E con le sue sculture denuncia<br />
con fine ironia e intelligenza, gli aspetti negativi<br />
della nostra società e le sue contraddizioni.<br />
Esemplare sotto questo aspetto la scultura Il Parlamento,<br />
una denuncia esplicita della sconcertante<br />
situazione politica del nostro paese, che ha ispirato<br />
una bella poesia del poeta Elio Pecora.<br />
Nino Alfiero Petreni<br />
105
artisti in toscana 2013<br />
Anna Maria Furchì<br />
Cell. 380 7924719<br />
annamariafurchi@libero.it - tropea2010@libero.it<br />
Nasce a Tropea. Vive e opera a Pistoia. Artista<br />
autodidatta. La sua passione per la pittura<br />
inizia da bambina, praticando la tecnica ad<br />
acquerello e il disegno. Negli ultimi due anni si dedica<br />
all’arte dell’iconografia e attualmente segue un<br />
corso su questa tecnica.<br />
Arcangelo Michele, 2013, colori naturali su legno, cm. 20x40<br />
106
Danilo Fusi<br />
artisti in toscana 2013<br />
Via B. da Montelupo 14 - Scandicci (FI)<br />
Tel. 055 750701 - danilofusi@hotmail.it<br />
Volto, 2011, olio su tela, cm. 100x100<br />
Danilo Fusi è stato nella cerchia dei “giovani<br />
pittori” attiva presso la storicamente nota<br />
Galleria Inquadrature di Marcello Innocenti.<br />
Una pittura elegante e sontuosa, è stata definita la<br />
sua arte. Nel 1979 aderisce al manifesto “Foto di<br />
gruppo”. Agli inizi degli anni Ottanta, Renzo Biasion<br />
lo segnala su Bolaffi 1980. Nel 1986 è invitato<br />
da Tommaso Paloscia per “Ab Antiquo” presso la<br />
Sala d’Arme di Palazzo Vecchio (Firenze). Negli<br />
anni Novanta è a Tokyo, Barcellona, Nizza e ancora<br />
in Germania e in Francia. Nel 1997 Giorgio Di Genova<br />
presenta Fusi insieme a Brancolini, Gerico e<br />
Nigiani come i “4 pittori dello sguardo cristallino”.<br />
Nel 2000 partecipa a collettive a Vignola, a Villa<br />
Pacchiani a Santa Croce sull’Arno, alla Ken’s Art<br />
Gallery di Firenze. Dopo una serie di personali nei<br />
primi anni del 2000 in Italia e all’estero, nel 2006 la<br />
Dante Society of Toronto acquista l’opera di Danilo<br />
Fusi “Paolo e Francesca”. L’anno successivo è<br />
ospite con alcune sue opere alla mostra “La camicia<br />
dei Mille”, un’esposizione dedicata a Garibaldi<br />
nel bicentenario della nascita. Nel 2008 a Impruneta<br />
partecipa a “Omaggio alla Bellezza” con un ritratto<br />
di Martina Stella. Nel 2010 espone al Lucca<br />
Center of Contemporary per “Dante e l’Antipurgatorio”<br />
e al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti a<br />
Firenze per “Gioiello Contemporaneo Due”. Nel<br />
2011 è a Pontassieve in “Vagare nel Mito”. L’anno<br />
dopo a Milano per “Asta Silenziosa Silent Auction”.<br />
L’ultima mostra risale al 2012 presso la Galleria<br />
degli Uffizi a Firenze in occasione di “Arte per<br />
la ricerca”.<br />
107
artisti in toscana 2013<br />
Piazza della Repubblica, 13-14R<br />
Tel. 055 212280<br />
Il Caffè “Giubbe Rosse” è tra i più<br />
famosi ritrovi letterari italiani e<br />
stranieri. All’inizio del ‘900 come<br />
Birreria dei fratelli Reininghaus ed in<br />
seguito l’attuale nome derivato dal colore<br />
delle giubbe dei camerieri, ha<br />
ospitato le stagioni del Futurimo e delle<br />
successive tendenze. Le famose riviste<br />
“La Voce”, “Lacerba”, “Solaria” ed<br />
altre anche recenti, devono qualcosa a<br />
questo Caffè dove poeti, artisti ed intellettuali<br />
si sono confrontati e scontrati.<br />
Personaggi come Marinetti, Papini,<br />
Prezzolini, Campana, Gadda, Boccioni,<br />
Montale e moltissimi altri, in differenti<br />
epoche e situazioni culturali,<br />
hanno fatto delle “Giubbe Rosse” un<br />
crocevia della storia letteraria del ‘900.<br />
Ma anche attualmente continuano gli<br />
Incontri Letterari alle “Giubbe Rosse”<br />
frequentati da artisti e intellettuali di<br />
ogni tendenza, che fanno di questo<br />
Caffè Letterario un portofranco della<br />
cultura e dell’arte.
Annalisa Fusilli<br />
artisti in toscana 2013<br />
Cell. 338 9558943<br />
annalisa.fusilli@email.it<br />
Primavera, 2013, olio su tela, con applicazioni naturali, cm. 70x100<br />
Nasce a Pistoia, dove vive e opera. Nel 1985,<br />
consegue il Diploma di Arte Applicata (sez.<br />
Tessuto) presso l’Istituto d’Arte di Pistoia,<br />
avendo come insegnanti Remo Gordigiani e Siliano<br />
Simoncini. Prosegue la sua esperienza professionale<br />
eseguendo progetti e dipinti su tessuti d’arredamento<br />
e abbigliamento. Ha partecipato a mostre<br />
d’artigianato nella sua città (nel 2013 è presente<br />
con due Batik alla mostra collettiva “Artisti di Pistoia<br />
e del suo territorio” nell’atrio del Tribunale di Pistoia)<br />
e ha seguito corsi grafici per la riproduzione di<br />
serigrafie e tipografie. Ha lavorato nello studio del<br />
maestro Max Loi, imparando la tecnica ad olio e<br />
acrilico su tela.<br />
“La tecnica pittorica di Annalisa Fusilli non si ferma<br />
al solo utilizzo dell’olio su tela ma con preparazione<br />
e studio si dedica all’antica tecnica giavanese del<br />
batik su tela e cotone raffigurando, con colori caldi<br />
ed avvolgenti, le misteriose ed affascinanti terre<br />
messicane. Inusuale ed innovativo è l’uso che l’artista<br />
ha sperimentato della varichina, che dona al<br />
batik più luminosità e accentua la dinamicità del<br />
soggetto ”.<br />
Cristina Bruni<br />
109
artisti in toscana 2013<br />
Annalisa Fusilli<br />
Un pomeriggio ad Amojileca, 2013, batik a 4 colori, con utilizzo di varichina, cm. 50x70<br />
Un viaggio nell’anima, 2005, batik su cotone a due colori, cm. 30x45<br />
110
Giorgio Gabbrielli<br />
artisti in toscana 2013<br />
Via G. Lerario, 82 - 57025 Piombino (LI)<br />
giorgio.gabbrielli@alice.it<br />
Figure femminili, 2006, olio e acrilico, cm. 100x120<br />
Vive e lavora a Piombino. Da giovanissimo segue<br />
le lezioni del Prof. P. Sani, dal quale apprende<br />
le tecniche del disegno. Negli anni<br />
che vanno dal 1945 al 1950, frequenta lo studio del<br />
pittore V. Fontani dal quale attinge professionalità e<br />
consapevolezza. Dal 1963 insegna nella scuola media,<br />
senza però mai abbandonare la tavolozza. Caposcuola<br />
del “Morganismo”, come ama definirsi, è<br />
un artista che, pur nascendo “pittoricamente”<br />
nell’alveo dei pittori labronici, i pittori della macchia”,<br />
si distingue da loro soprattutto dal punto di<br />
vista coloristico: è proprio tale cifra coloristica che<br />
gli permette di trasformare il figurativo in modo tale<br />
da dar connotazione a stati d’animo. Tra le mostre<br />
alle quali ha partecipato si ricordano: Etruriarte,<br />
Venturina; Premio Primavera, Foggia; Premio Taormina<br />
Gallery, Taormina; Premio Salesi, San Remo;<br />
Premio Artemisia Gallery, Bergamo; Premio Dalì,<br />
Spagna; Premio Fiorino d’Oro, Firenze; Premio Rotonda,<br />
Livorno; mostra alla Galleria “Art Solution”,<br />
Atlant City; Museo Zamplinsscje, Slovenia; Palazzo<br />
dei Congressi Gorlitz, Sassonia; Premio “Il Gioco<br />
nell’Arte”, Casinò di San Remo; Premio Nyala Hotel,<br />
San Remo; Biennale “Artemisia” 2010 e 2012,<br />
Ancona; Galleria Modigliani, Milano; Galleria “La<br />
Rosa dei Venti”, Piombino; Galleria “Lo Zodiaco”<br />
Cenaia, Pisa; Galleria “Bottega d’Arte”, San Remo;<br />
Galleria “Arte Toscana” Pinerolo.<br />
“Artista eclettico, varia dai personaggi alle nature<br />
morte, ai paesaggi campestri con un efficace uso<br />
dello sfumato e ben condotta ricerca prospettica.<br />
La struttura compositiva delle opere di Gabbrielli si<br />
fa apprezzare anche per le sintesi cromatiche e la<br />
controllata armonia”.<br />
Mario De Rosa<br />
“Un figurativo che ben si unisce ad una sottile vena<br />
malinconica, testimonianza di una natura di uomini<br />
che Giorgio Gabbrielli cerca di farci comprendere<br />
nella loro fatta di intensa intimità, un’arte fatta di<br />
disegno, luci e colori”.<br />
Violi<br />
111
artisti in toscana 2013<br />
Antonina Giammarinaro Monti<br />
Via Ciuto Brandini, 27 - 50126 Firenze<br />
Tel. 055 680895<br />
Veduta panoramica della casa a San<br />
Casciano dove fu esiliato Machiavelli e<br />
dove scrisse Il Principe nel 1513, 2005,<br />
olio su tela, cm. 35x50<br />
Antonina Giammarinaro Monti vive e lavora a<br />
Firenze dove, dopo la laurea in Lettere Classiche<br />
con lode, ha continuato gli studi sotto<br />
la guida di illustri professori (Giorgio Pasquali, Giacomo<br />
Devoto, Bruno Migliorini, Carlo Battisti) conseguendo<br />
col massimo dei voti il diploma di Perfezionamento<br />
in Filologia Classica e in seguito il<br />
diploma di Perfezionamento in Filologia Moderna.<br />
Ha dedicato la sua attività di ricerca alla saggistica e<br />
alla glottologia. Nell’ambito di tali studi ha collaborato<br />
nella realizzazione dell’Atlante toponomastico<br />
della Venezia Tridentina con la pubblicazione del<br />
commento al foglio XIII “I nomi locali del Roveretano”.<br />
Ha collaborato alla stesura del Vocabolario Storico<br />
della lingua italiana dell’Accademia della Crusca<br />
ed ha svolto attività didattica presso la Facoltà<br />
di Lettere dell’Università di Firenze. Ha lavorato con<br />
il grado di bibliotecario direttore presso la Biblioteca<br />
Nazionale di Firenze ed è stata più volte incaricata<br />
dal Ministero dei Beni Culturali di rappresentare le<br />
biblioteche italiane in consessi internazionali come<br />
Mosca e Philadelphia. Ha frequentato i corsi di giornalismo<br />
all’Università di Urbino sostenendo numerosi<br />
esami con il massimo dei voti. Fa parte di alcune<br />
associazioni culturali fiorentine tra cui la<br />
Compagnia del Paiolo, l’Unione Fiorentina e il Circolo<br />
degli artisti-Casa di Dante. Poetessa e pittrice ha<br />
pubblicato in antologie e riviste numerosi articoli e<br />
poesie nonché un volume di poesie “Frammenti di<br />
luce” illustrato con riproduzioni di suoi dipinti. Ha<br />
partecipato a manifestazioni e mostre in Italia e<br />
all’estero riscuotendo premi e lusinghieri consensi<br />
di pubblico e di critica. Si ricordano il Primo Premio<br />
per la poesia (Firenze, 1999) e il Premio di Sala (Firenze,<br />
2012) dell’Accademia Il Fauno; i diplomi di<br />
finalista al Premio Firenze per la poesia tutti gli anni<br />
dal 1995 al 2001; il Primo Premio di pittura alla XVII<br />
Rassegna d’arte Città di Viareggio 2003; i premi e i<br />
riconoscimenti del Premio Italia per le arti visive,<br />
Firenze-Certaldo-Capraia per diversi anni consecutivi<br />
dal 1997 al 2008; la medaglia del Premio Italia,<br />
XXIII edizione, 2008, organizzato dalla rivista Eco<br />
d’Arte Moderna, per i numerosi successi riportati<br />
dall’artista nel corso di oltre dieci anni; i vari premi<br />
del Associazione Marzocco. Nel 2004 il Comune di<br />
Mazzara, città natale della studiosa, le ha conferito<br />
il I° Premio di eccellenza alla carriera. Il critico<br />
Pierfrancesco Listri ha scritto di lei: “Due profondi<br />
e intimi motivi nutrono l’ispirazione di questa artista:<br />
le memorie dell’antica classicità mediterranea<br />
e l’interiore lirismo di sfumate passioni di vissuto<br />
sentimento. In ogni sua espressione pittorica, l’artista<br />
si distingue per una limpidezza che tende ad un<br />
felice chiarismo, per l’eleganza delle campiture,<br />
sempre figlie di una sintesi sobria, leggera, ricca di<br />
sentimento”.<br />
112
Franco Giusti<br />
artisti in toscana 2013<br />
francogti@gmail.com<br />
Estate in Toscana, 2011, tecnica mista olio su tela, cm. 50x70<br />
Nasce a Prato nel 1968, vive ed opera ad<br />
Agliana, consegue il diploma magistrale a<br />
Pistoia, città a cui si sente profondamente<br />
legato. Appassionato degli sport automobilistici,<br />
dal 2000 al 2006 è presidente della storica scuderia<br />
Pistoia Corse. Nel 2005 inizia a dipingere come autodidatta<br />
sempre alla ricerca di una propria forma<br />
espressiva. In seguito, ascoltando i consigli dello<br />
scultore fiorentino Bruno Benelli, indirizza la tecnica<br />
che privilegia, quella a spatola, verso i colori ad<br />
olio su tela, legno e masonite. All’osservatore attento<br />
non sfugge la percezione nei suoi paesaggi<br />
di un senso di fuga e di libertà, sensazione data<br />
anche dai colori dei fiori che spesso inserisce nel<br />
tema pittorico. La prima esposizione risale al 2007<br />
in occasione del Premio di pittura estemporanea<br />
“Raymond Victor Mee” di Benabbio – Bagni di<br />
Lucca, mentre l’anno successivo espone alcune<br />
tele alla Mostra di Pittura di Vico Pancellorum – Bagni<br />
di Lucca. Nel 2011 partecipa alla mostra collettiva<br />
dedicata ai “150 anni dell’Unità d’Italia” presso<br />
il Tribunale di Pistoia e nell’ottobre del 2013 a quella<br />
dedicata agli “Artisti di Pistoia e del suo territorio”,<br />
anch’essa allestita nel cortile interno del Palazzo<br />
Pretorio di Pistoia.<br />
113
artisti in toscana 2013<br />
Giovanni Giusti<br />
Via G. Barbera, 29 - 50134 Firenze<br />
Nato nel 1943 a Molino dei Giusti a Vicarello,<br />
frazione del Comune di Collesalvetti (LI), ha<br />
cominciato a dipingere fin da bambino, proseguendo<br />
negli anni del liceo con assoluta dedizione<br />
al disegno. Dopo il definitivo trasferimento a Firenze<br />
(1963), le strade della città sono state per un<br />
certo periodo il tema pittorico preferito. Durante gli<br />
studi universitari di Architettura, ha ricominciato a<br />
dipingere sperimentando il colore (olio, tempera,<br />
acquerello). Più tardi, dalla ricerca su temi geometrici,<br />
sono nati gli “scacciapensieri” e le “architetture<br />
invivibili”. Dagli anni Novanta ad oggi è stato un<br />
seguito di “opere in piccolo”, elaborate velocemente<br />
con tecniche miste - pastelli colorati all’olio<br />
e diluenti, matite acquarellabili, pennarelli - che propongono<br />
visioni colorate di soggetto diverso: archiplani,<br />
finestre, vedute, prove colore su carta, memorie<br />
fantastiche di panorami eseguiti su tavolette<br />
di legno, piccole tele di prospettive informali. Tanti<br />
lavori fanno ormai parte di collezioni private.<br />
“I labirinti di Giovanni, visti dalla parte degli affetti,<br />
contengono sguardi su città reinventate: edificano<br />
architetture di carta, che si stendono salde su cromie<br />
squillanti, dinamiche sempre. (…) Vi alloggia il<br />
gusto della ricerca, lo svago, la sperimentazione di<br />
tecniche che s’incrociano su questi orizzonti spaziati<br />
in cui non dimentica d’inserire lo schermo/finestra,<br />
di dietro, di lato, di scorcio. È la sua scelta di<br />
aprirsi al piacere di memorie marine, su cui trascorrono<br />
spazi modulari insieme a morbidi segmenti:<br />
ecco il labirinto che avanza, segna una via di fuga,<br />
un percorso interiore”.<br />
Giovanna Giusti<br />
Strade di memoria, 2013, tecnica mista su cartoncino,<br />
cm. 90x90<br />
“Nella visione pittorica di Giovanni Giusti si evidenzia<br />
la rottura con la pittura tradizionale e la rinuncia<br />
a seguire regole fisse. I suoi lavori spaziano nel moderno<br />
senza alcuna teorizzazione, privilegiando la<br />
sperimentazione e lasciando libera la fantasia. (…)<br />
Non lo spaventa la complessità dell’agire, dipingendo<br />
con forza, attraverso la creatività e la metafora.<br />
Dipinge di getto, mentre ti parla. Schizza sul foglio<br />
le idee della fantasia, con mano rapida e rapita ricrea<br />
i volumi delle forme e tratteggia lo spazio del<br />
foglio bianco regalando infinite gradazioni”.<br />
Angelo Minisci<br />
114
artisti in toscana 2013<br />
Èimportante vivere come chiunque altro, essere<br />
libero di prendere le proprie decisioni<br />
per quanto riguarda la propria vita. Essere<br />
disabili non significa essere persone prive di emozioni<br />
e abilità. Una persona disabile è una persona<br />
con sentimenti, personalità e propri diritti.<br />
Associazione<br />
“Un Passo Avanti”<br />
Associazione bambini<br />
portatori di handicap<br />
www.unpassoavanti.it<br />
info@unpassoavanti.it<br />
115
artisti in toscana 2013<br />
Alessandro Goggioli<br />
Studio: via S. Andrea a Sveglia, 9 - 50010 Caldine - Fiesole (FI)<br />
Cell. 334 1758837 - goggioli@tiscali.it - www.goggiolipittore.it<br />
Twitter, 2013, acrilici su tela, cm. 50x70<br />
Alessandro Goggioli è nato a Firenze nel 1942,<br />
ha studiato all’Istituto Statale d’Arte di Firenze<br />
diplomandosi in Grafica Pubblicitaria nel<br />
1961. Nello stesso istituto ha insegnato per molti<br />
anni Disegno dal Vero ed Educazione Visiva. Dal<br />
1959 si è dedicato anche alla pittura, partecipando<br />
con i suoi dipinti a molti premi di pittura, a mostre<br />
collettive e rassegne di arte grafica. Ha esposto in<br />
numerose gallerie pubbliche e private. Ad oggi ha<br />
tenuto 27 mostre personali di pittura. Dal 1990, i<br />
suoi lavori, eseguiti con una tecnica pittorica puntiforme,<br />
si sono caratterizzati per la costante rappresentazione<br />
di “storie sulla tela” composte con la<br />
ricorrente presenza di vecchi giocattoli di latta. I<br />
suoi dipinti si trovano in raccolte pubbliche e collezioni<br />
private in Italia e all’estero. Fa parte del consiglio<br />
dell’Associazione Artisti Fiesolani ed è socio<br />
del Gruppo Donatello di Firenze. Di lui hanno scritto:<br />
Nando Previtali, Attilio Monasta, Franco Manescalchi,<br />
Domenico Pugliese, Sergio Staino, Maurizio<br />
Vanni, Fiorella Nicosia, Giuseppe Poggi, Aldo<br />
Frangioni, Stefano De Rosa, Ugo Barlozzetti.<br />
116
Alba Gonzales<br />
artisti in toscana 2013<br />
Via di Affogalasino, 41 - 00148 Roma<br />
albagonzales@albagonzales.it - www.albagonzales.it - www.pianetazzurro.eu<br />
Nata a Roma, vive e lavora tra Pietrasanta e<br />
Roma. I suoi cicli più importanti sono: “Uomini<br />
e Totem” (1977-1988), “Amori e Miti”<br />
(dal 1988), “Sfingi e Chimere” (dal 1998). È scultrice<br />
internazionale ed è presente in importanti musei<br />
e pinacoteche d’arte moderna. Tra i numerosi monumenti<br />
ne citiamo alcuni: ”Sfinge e colomba” nel<br />
centro di Pietrasanta, “Il Pescatore di cieli” a Fiumicino”,<br />
“La Costruzione di tutti” a Tel Aviv e il Labirinto<br />
della Libertà a Porto Rotondo (Villa La Certosa).<br />
Nel 2006 è stata invitata nella Basilica Palladiana a<br />
Vicenza alla mostra “Da Martini a Mitoraj. La scultura<br />
moderna in Italia 1950/2000”. Ha esposto sia in<br />
Italia che all’estero, in personali all’aperto a Roma<br />
(via Veneto, piazza di San Lorenzo in Lucina, via del<br />
Babuino), Fregene, Pietrasanta, Cortina d’Ampezzo,<br />
San Quirico d’Orcia, Iesolo Lido, Vittorio Veneto,<br />
Roma, Centaura di Ares, 2010, bronzo, 420x28, nella foto l’artista<br />
durante la personale Lungo il Tevere. Foto di Emanuele Ruiz<br />
Irenea, il tuo sogno è mio, 2010, marmo statuario e zirconi,<br />
cm. 32x31x18. Foto di Emanuele Ruiz<br />
Marina di Pietrasanta (Parco della Versiliana e sul<br />
pontile di Tonfano), Serravezza (Centro Storico e Palazzo<br />
Mediceo), Pietrasanta (piazza del Duomo e<br />
Pianeta Azzurro Versilia), Carrara (Palazzo dell’Autorità<br />
Portuale in occasione del Premio La Lizza e<br />
presso il Duomo). Vittorio Sgarbi la invita nel 2011<br />
alla Biennale di Venezia (Roma, Palazzo Venezia).<br />
Nel 2012, l’assessorato alla Cultura del Comune di<br />
Roma e l’Associazione Amici di via Giulia, hanno desiderato<br />
esporre le sue opere monumentali nell’Oratorio<br />
del Gonfalone in occasione del Premio Via<br />
Giulia consegnato a Gianni Letta. Tra le mostre recenti<br />
ricordiamo: “Indagine su Emozioni al femminile”<br />
(Museo Ugo Guidi, Forte dei Marmi); “Scultura<br />
Donna” (Chiostro di Sant’Agostino, Pietrasanta);<br />
“Lungo il Tevere…Roma, le Mitiche sculture di Alba<br />
Gonzales sul Fiume”; “Sguardi d’autore” (Museo<br />
Arte e Scienza di Milano); “Labirinto Gonzales”,<br />
117
artisti in toscana 2013<br />
Alba Gonzales<br />
mostra antologica a Palazzo<br />
Leti Sansi di Spoleto a cura di<br />
Giammarco Puntelli. Alba Gonzales<br />
realizza le sue opere in<br />
marmo nei laboratori di Pietrasanta<br />
e Carrara. Per le fusioni<br />
in bronzo si avvale delle più<br />
importanti fonderie artistiche,<br />
soprattutto di Pietrasanta, ma<br />
anche di Verona e Vicenza.<br />
“Da quanto tempo ho avuto la<br />
felice ventura d’imbattermi nel<br />
coinvolgente, mutevole racconto<br />
con cui l’arte d’Alba<br />
Gonzales non smette mai di<br />
Sfinge, 1998, bronzo, cm. 128x159x97. Opera monumentale in piazza Statuto a Pietrasanta.<br />
Foto di Luca Bracali<br />
sorprendermi? Saranno ormai più di trent’anni che<br />
beneficio del privilegio d’assistere alla tormentata<br />
genesi di queste sue opere. (…) Una visione estetica<br />
la sua che, di certo, non poteva restare incasellata<br />
in un’unica cifra stilistica, tantomeno nello stereotipo<br />
d’una sola maniera una volta acquisita. Così<br />
come ho avuto modo di percepirla in questa sua<br />
incessante evoluzione, essa m’è apparsa perennemente<br />
combattuta da due necessità. Quella di<br />
conciliare le oggettive esigenze della forma (un suo<br />
perentorio rigore!) con l’urgenza di voler cogliere e<br />
dare voce alle modificazioni d’un inconscio e comune<br />
sentire collettivo. (…) Per Alba Gonzales,<br />
deve perciò la sua scultura tornare a farsi invenzione<br />
e racconto. E dunque recuperare un’incredibile<br />
varietà di registri figurali per poter riuscire a<br />
tradurre in chiave allegorica, plasticamente, i dissidi<br />
di un’epoca sconvolta. Ma va detto subito che le<br />
terribili creature mitologiche a cui Alba Gonzales fa<br />
ricorso, ci appaiono subito come depotenziate dalla<br />
loro stessa crudeltà: la mostruosità che le deforma,<br />
aggredisce, invece che gli altri, se stesse”.<br />
Giuseppe Cordoni<br />
SensualitàPotere, 2013, bronzo, cm. 150x79x73.<br />
Foto di Emanuele Ruiz<br />
118
Roberta Incerpi<br />
artisti in toscana 2013<br />
Viale Belvedere, 1 - 51100 Pistoia<br />
Tel. 0573 20590 - Cell. 338 1509134 - robertaincerpi@virgilio.it<br />
Leggero, in punta di piedi, sta arrivando l’autunno.<br />
Anche quest’anno...<br />
La bruma, al mattino, bussa alle persiane<br />
che gemono alle prime luci scolorite.<br />
Nella stanza appena sveglia<br />
ancora il profumo d’estate sparge entusiasmo.<br />
Oltre l’aia i colori estivi si stemperano<br />
nell’ovatta umida che avvolge gli ulivi fieri.<br />
L’aria è ferma, in attesa dei contadini operosi e<br />
dei suoni festosi della campagna.<br />
Lo sguardo è sospeso,<br />
abbagliato dalla luce che invade la valle;<br />
confuso l’animo segue le timide foglie<br />
che si intrecciano alla brezza per baciare l’erba.<br />
Scivola una malinconica nostalgia<br />
sulla rugiada cristallina...<br />
qualcosa si è perso...qualcosa è passato...<br />
la Cavallina...un podere scritto nel cuore.<br />
Dall’aia della Cavallina verso San Miniato, 2006,<br />
olio su cartone telato, cm. 35x50<br />
Un attimo di fine estate disegnato nel profondo...<br />
presto il tramontano spoglierà le chiome,<br />
i colori rotoleranno oltre il mare,<br />
ma la forza degli ulivi, come il mio ricordo, resterà possente oltre il gelo<br />
R. Incerpi<br />
Nasce a Viareggio nel 1963 e successivamente<br />
si trasferisce con la famiglia a Pistoia.<br />
dove intraprende gli studi e consegue la<br />
maturità scientifica. Si laurea poi in Scienze Biologiche<br />
all’Università di Firenze nel 1989 e si abilita<br />
alla professione di biologo. Dal 1990 insegna<br />
Scienze della terra e Biologia nella scuola secondaria.<br />
Al liceo ha avuto i preziosi insegnamenti del<br />
docente di arte Valerio Gelli, noto scultore di Pistoia.<br />
Ha continuato a dipingere per passione da autodidatta<br />
e amore per i colori trasmessa dal padre<br />
dottore in chimica, la madre e la zia disegnatrici e<br />
ricamatrici di biancheria. Seguendo gli insegnamenti<br />
della docente di lettere Anna Tovini, si è dedicata<br />
anche a scrivere poesie. Ha partecipato ad<br />
alcuni concorsi soprattutto di pittura. È presente<br />
nel volume d’arte Elitè (2007), nel volume Donne<br />
dell’Arte in Toscana (2013) e nel volume Artisti di<br />
Pistoia e del suo territorio.<br />
“Una natura quella di Roberta Incerpi osservata da<br />
spaccati prospettici inconsueti, che mette in luce i<br />
suoi aspetti meno noti e li esalta con la sua pennellata<br />
pastosa e a volte materica, dalla quale traspare<br />
la sua capacità comunicativa, apprezzabile anche<br />
nelle poesie che corredano le sue opere ”.<br />
Cristina Bruni<br />
119
artisti in toscana 2013<br />
Roberta Incerpi<br />
Nel cielo, tra spruzzi di celeste,<br />
si uniscono,<br />
si intrecciano, si sfiorano...<br />
nuvole in cammino sopra rami giovani e lucenti dei peschi in fiore,<br />
sbuffi ondeggianti sul tenero verde dei pioppi,<br />
polvere di luce stesa sui prati innamorati di primavera.<br />
Tutt’intorno frullano rondini gioiose, abbracciano il vento all’intimo degli alberi<br />
che li accolgono, senza niente chiedere,<br />
con pacata dolcezza.<br />
Vibra il sole su pozze di pioggia passata,<br />
parla d’amore lungo una strada rassicurante,<br />
solo fremiti di ali e foglie.<br />
Lassù, in alto, tutto è armonia,<br />
spontaneamente le vite si toccano e si rispettano,<br />
uguali nella loro diversità stupenda.<br />
Non vorrei più abbassare lo sguardo...<br />
Solo qualche metro più in basso<br />
dilaga il grigio degli asfalti roventi<br />
fino alla profondità degli animi.<br />
Qui linguaggi, forme, colori diversi<br />
stridono, stonano, si respingono.<br />
La poesia dell’azzurro si perde in una desolazione in bianco e nero.<br />
In basso c’è l’assenza, il vuoto...<br />
non trillano risate tra le genti, né scaldano parole d’amore...<br />
Urla sguaiate, insulti, note di cuori stonati ed ormai persi.<br />
Il calore del sole non è più tripudio di vita, ma afa pesante,<br />
il vento non intreccia più poesia nell’anima, ma diffonde veleni e rancore.<br />
Quaggiù l’altro ha perso le dimensioni dell’essere vivente.<br />
Eppure c’è una strada ritrovata,<br />
bagnata dalla luce, pervasa dal profumo di erba,<br />
riflessa nel cielo.<br />
Lì l’armonia si veste a festa,<br />
il passo diventa agile e fiero,<br />
il cammino dell’umanità si apre alla pace condivisa.<br />
La strada ritrovata, 2013, acrilici e tempere opache su tela, cm. 50x70<br />
R. Incerpi<br />
120
Luciano Italiani<br />
artisti in toscana 2013<br />
Residenza e studio: via Terrafino, 28 - 50053 Empoli (FI)<br />
lucianoitaliani@hotmail.it - www.lucianoitaliani.it<br />
Nozze sull’albero, 2007, olio su tavola di legno, cm. 60x90<br />
7 frati rapiti, 2010, olio su tavola di legno, cm. 50x120<br />
Nato a San Severino (MC) nel 1952, vive e<br />
opera a Empoli. Dal 1979, anno della sua<br />
prima personale, ha tenuto svariate esposizioni<br />
personali e collettive riportando successi, premi<br />
e riconoscimenti; le sue opere si trovano in collezioni<br />
private e pubbliche in Italia e all’estero oltre<br />
che in luoghi di culto cristiani. Alte personalità<br />
dell’arte e della cultura hanno parlato di lui, per presentazioni<br />
e su giornali quotidiani; un premio letterario<br />
gli è stato assegnato per il suo libro inedito di<br />
poesie Passeggiata Notturna (Premio letterario ‘Arfoli<br />
Reggello’). È presente al Khunstistoriches Institut<br />
in Florenz.<br />
“Un mondo davvero solo suo, rappresentato con<br />
sontuosa ricchezza di fantasia, di colori, con una<br />
perizia tecnica di straordinaria sagacia. Il primo segreto<br />
(che strania e coinvolge l’osservatore) è quel<br />
suo modo di rappresentare cose, oggetti e persone,<br />
in sospensione, in equilibrio, fra fumate di vapori,<br />
nuvole, orizzonti a perdita d’occhio. Un mondo<br />
onirico e di favola (ma non pittoricamente a buon<br />
mercato), di magia e di atmosferica suggestione. E<br />
in questo sopramondo, in cui sembra che l’artista<br />
abbia abbandonata la terra, ma non si senta vicino<br />
al cielo, navigano nell’aria con la grazia di equilibristi,<br />
con la ludica perfezione acrobatica dei circensi,<br />
121
artisti in toscana 2013<br />
Luciano Italiani<br />
Ho rubato la Gioconda, 2007, olio su tavola di legno, cm. 110x130<br />
ora trenini fatati su percorsi impossibili, ora schiere<br />
di veloci e minimi figurini in monopattino, ora sposi<br />
che celebrano le nozze su un albero celeste, ora<br />
angeli laici e trombettieri, ora deliziosi concertini<br />
notturni. La magia di Luciano Italiani, o meglio la<br />
sua non ultima magia, è di fondere con sorprendente<br />
naturalezza l’onirico e il fantastico (perfino<br />
goticheggiante), con il senso moderno del gioco. E<br />
tutta questa magia da orologiaio, su sfondi solenni,<br />
da alto melodramma, colorati con le lucenti nebbie<br />
di un Turner o il paesaggismo di cielo di un Constable.<br />
Oltre però la stregante bravura tecnica, l’originalità<br />
della fantasia, la spiazzante novità dell’impaginato<br />
c’è in questo artista, e volteggia nel suo<br />
mondo fatato, la disperante nostalgia di un mondo<br />
migliore, di una società felice e solidale, feriale e<br />
viva, che per ora ha trovato il suo eden solo su<br />
questo aereo mezzanino fra cielo e terra”.<br />
Pier Francesco Listri<br />
122
GIANCARLO LANDI<br />
artisti in toscana 2013<br />
Via Pistoiese, 130/I - 50010 S. Donnino (FI)<br />
Tel. 055 8997719 - Cell. 339 1919226 - www.giancarlolandi.com - info@giancarlolandi.com<br />
Tong Tong, 2005, olio su tavola, cm. 40x35<br />
Li col cappello bianco, 2008, matita e acquerello su carta,<br />
cm. 25x35<br />
“ Il cosa non conta: possono essere disegni, ceramiche,<br />
teste di burattini, vignette per il Vernacoliere<br />
o ideogrammi cinesi. Ma anche giochi per<br />
bimbi, strumenti musicali, una testina abbozzata su<br />
una scatola di Minerva, il particolare di un occhio.<br />
L’importante è creare, ma soprattutto, la libertà di<br />
appagare sé stessi se ne esiste il desiderio. Perché<br />
fare arte o il fatto poetico di trasformare un sasso in<br />
un freno per poi farlo ritornare un semplice sasso, è<br />
la capacità di dare a dipinti e disegni l’élan vitale che<br />
permette loro di camminare per i sentieri del mondo.<br />
Lui si dichiara artigiano perchè ama cercare,<br />
sempre partendo dalla necessità di un contatto diretto,<br />
il contatto con la materia; ha bisogno di assorbirne<br />
l’intima essenza ed è così per ogni materiale<br />
che utilizza: deve entrare a far parte del suo cosmo<br />
personale prima di finire sulla tela o come tela. Artigiano,<br />
ma in realtà, quando s’interpretano i sogni<br />
della propria anima, stai già percorrendo, nel bene o<br />
nel male, la strada dell’arte e la differenza fra le due<br />
terminologie diventa la lama sottile di un rasoio.<br />
Che può anche tagliare. Voglia di andare a cercare<br />
se stesso in mondi diversi (la sua seconda patria è<br />
la Cina in cui si reca fin dal 1978), voglia di lavorare<br />
per gli altri (uomo che per circa vent’anni ha lasciato<br />
la pittura per dedicarsi al sociale), ma anche voglia<br />
di raccontarsi e di riappropriarsi di un passato che<br />
tende a disintegrarsi in un lento oblio. Lo ha fatto<br />
riprendendo in mano, da qualche anno, quelle matite<br />
e quei colori che aveva amato da giovanissimo e<br />
123
artisti in toscana 2013<br />
GIANCARLO LANDI<br />
Un tenero abbraccio, 2012, olio su tela, cm. 60x45<br />
tornando addirittura a frequentare l’Accademia<br />
d’Arte. Volendo, potrebbe tornare alla ribalta, ma lui<br />
non lo ritiene necessario. Per lui, quello che conta è<br />
fare, con amore, qualcosa che lo appaghi e lo diverta.<br />
Se poi resterà nella memoria della gente, ma<br />
anche solo in quella dei figli e dei nipoti, il risultato<br />
sarà già raggiunto”.<br />
Dino Braschi, 1971, matita e tempera su carta, cm. 35x50<br />
Alberto Gavazzeni<br />
124
LEONARDO LOCCHI<br />
artisti in toscana 2013<br />
Tel. 0571 671736 - Cell. 347 2611818<br />
lokkileonardo@hotmail.it - www.locchileonardo.altervista.org<br />
Pag. 112, 2012, terre acquerellate su tela grezza, cm. 200x150<br />
Leonardo Locchi è nato a Firenze, risiede a<br />
Montespertoli (FI) e insegna Discipline Pittoriche<br />
presso il Liceo Artistico Virgilio di Empoli.<br />
Nel 1976 ha conseguito il diploma di maturità artistica<br />
presso il Liceo Artistico di Firenze, mentre nel<br />
1981 si è diplomato in pittura all’Accademia di Belle<br />
Arti. Ha partecipato a numerosi concorsi, mostre<br />
personali e collettive in Toscana e in Italia.<br />
“In Meditation Pages le opere non hanno un titolo,<br />
sono numerate come se fossero le pagine di un<br />
diario aperto sugli ultimi scritti, o come l’ultimo racconto<br />
di un libro in divenire. (…) L’artista ha trovato<br />
nell’acquerello il suo naturale mezzo espressivo e<br />
la ricerca avviata ormai da anni lo ha condotto a risultati<br />
di eccellenza; il segno corrisponde al gesto<br />
e il gesto pittorico appena compiuto porta il colore<br />
a trovare nuova sostanza nella materia del suo supporto<br />
(carta o tela grezza). Nell’acquerello, come<br />
anche nell’affresco, la pittura non è superficie ma<br />
materia, e questo ha un significato profondo per<br />
Leonardo Locchi. (…) Nell’opera dal titolo “Pag.<br />
112” la sua visione dell’umanità ci viene offerta<br />
dalla figura rappresentata nell’atto faticoso della<br />
risalita. In assenza di indicazioni in merito al traguardo,<br />
colpisce la condizione dell’uomo, che rannicchiato<br />
e appeso a una roccia, stempera la tensione<br />
delle membra nell’emozione data dalla sua<br />
giovanile bellezza”.<br />
Samanta Monco<br />
125
artisti in toscana 2013<br />
Silvana Lonardi Pizzanelli<br />
Via Torcicoda, 115/1 - 50142 Firenze<br />
Tel. 055 73 30 529 - www.silvanalonardi.com<br />
“ Rieccola e quanto cresciuta artisticamente,<br />
sebbene sulla sua naturale e ben nota da<br />
sempre perizia e ironia. Silvana Lonardi (artista<br />
di notorietà internazionale, già presente a Tokyo,<br />
al Grand Palais di Parigi, a Orleans e in Svizzera)<br />
che espone parche e straordinarie opere nella quiete<br />
elegante della libreria Antica Baccani, la libreria di<br />
Porta Rossa che i fiorentini ben conoscono. Silvana<br />
ha la manualità e il fascino di un antico faber della<br />
pittura, cui però unisce la sottile ironia della modernità,<br />
figlia della grande tradizione del Novecento.<br />
Da qui nascono i suoi spiazzanti e deliziosi bestiari<br />
(uccelli, pappagalli, struzzi, ermellini, oche, molti<br />
cani, ma soprattutto gli amatissimi, baudleriani gatti).<br />
I quali non stanno, sebbene realisticamente rappresentati<br />
(ma con un sigillo più morbido) in icone<br />
naturalistiche, ma sono trasferiti in una dimensione<br />
di storia favolosa e, per dirla in breve, sono situati<br />
nello spazio e nella memoria di celebri quadri classici,<br />
da Cimabue a Piero della Francesca fino a Mondrian.<br />
Talora vi abitano come creature impreviste su<br />
quelle classiche scene e spazi antichi. Tal altra prendono<br />
addirittura il posto di illustri uomini ritratti (si<br />
veda nel celeberrimo dittico pierfrancescano di Federico<br />
da Montefeltro, qui divenuto un boxer) e perfino<br />
di Madonne e Annunciazioni. Di rado uno spunto<br />
ludico di sottile intelligenza, si carica e si<br />
trasforma in una compiuta percezione figurale e<br />
pittorica, insomma si fa arte nuova. Tanto che il gioco<br />
che è alla base, l’osservatore lo coglie solo nello<br />
spiazzamento iniziale dell’immagine, ma subito egli<br />
si avventura nel racconto “nuovo”, nello spaziato<br />
silenzio di quest’arte che finalmente abbandona il<br />
Tutti Santi, 2006, olio e oro su tavola, cm. 34x25<br />
troppo amato antropocentrismo, sovente e cortigiano<br />
e ammirato, per porgerci un diverso – impossibile<br />
e perciò significativo - connubio fra natura e<br />
cultura. Scommetto che nessuno dei numerosi visitatori<br />
di questa singolare e bella mostra, non vorrebbe<br />
portarsi via uno di questi ritratti la cui grammatica<br />
laica non ignora un’allegra pietas”.<br />
Pier Francesco Listri<br />
126
Anna Maria Lorimer<br />
artisti in toscana 2013<br />
Via della Fabbrica, 14 - 50018 S. Martino alla Palma - Scandicci (FI)<br />
Tel. 055 768696 - Cell. 339 4543409 - lorimer.anna@gmail.com - www.arteinterra.it<br />
Oplà, ceramica<br />
Anna Lorimer ha iniziato a lavorare con la ceramica<br />
alla fine degli anni Settanta dopo aver<br />
conseguito il diploma all’istituto d’arte e successivamente<br />
quello di restauratrice in ceramica.<br />
Tra il 1980 e il 2000, affiancando alla crescita dei figli<br />
la ricerca stilistica, si è dedicata all’insegnamento<br />
della ceramica nei corsi di educazione permanente<br />
del Comune di Bagno a Ripoli, nei laboratori extrascolastici<br />
ed eventi per i giovani di Scandicci. Dal<br />
2003 a metà del 2009 ha aperto un laboratorio a<br />
Scandicci, dove ha lavorato e tenuto corsi. Nel 2005<br />
ha cooperato con il progetto Pace in Palestina, a<br />
Taybeh in Cisgiordania, realizzando prototipi per il<br />
laboratorio di ceramica gestito da donne e ragazzi<br />
che vi erano impegnati. Dal 2007 affianca il suo lavoro<br />
con varie mostre sia personali che collettive.<br />
Dal 2008 fa parte dell’associazione ceramisti e partecipa<br />
annualmente alla fiera internazionale della<br />
ceramica a Firenze. Da agosto del 2009 ha trasferito<br />
la sua attività in casa sulle colline di Scandicci allestendo<br />
un piccolo laboratorio. Lavora principalmente<br />
a pezzi unici realizzati con il colombino e le<br />
lastre che, qualche volta, abbina con oggetti realizzati<br />
con una tecnica da lei ideata negli ultimi anni<br />
che consiste nel costruire pezzi utilizzando supporti<br />
di sua produzione. Quest’ultimi sono composti da<br />
tanti “fili” di varie misure e di argille di vari colori,<br />
fino a formare una specie di “tessuto” con trame<br />
sempre diverse e uno spessore che rende stabile il<br />
manufatto con l’inserimento di elementi che riproducono<br />
oggetti naturali quali foglie, fiori, animali,<br />
alberi. Questa tecnica dà come risultato ceramiche<br />
che sembrano dei “pizzi”, specialmente se fornite<br />
di luci all’interno. Negli ultimi tempi prosegue la sua<br />
ricerca “riempiendo” gli spazi vuoti con ingobbi colorati<br />
che ne valorizzano la trama.<br />
127
artisti in toscana 2013<br />
Antonio Maestrini<br />
Piazza del Popolo, 22 - 57022 Castagneto Carducci (LI)<br />
antoniomaestrini1@gmail.com<br />
Persistenze non degradabili, 2009, tecnica mista, cm. 90x78<br />
Antonio Maestrini è nato a Castagneto Carducci<br />
(LI), dove vive e lavora. Si dedica al disegno,<br />
alla scultura, alla pittura e allo sbalzo<br />
in rame. Dopo molti anni di lavoro appartato, ha iniziato<br />
ad esporre di recente. Ha preso parte con successo<br />
a varie edizioni del Premio Firenze (2007,<br />
2008 e 2009) e del Premio Italia per le Arti Visive<br />
(2008 e 2009). Nel 2007 ha allestito la prima personale<br />
al centro - socioculturale Il Fuligno a Firenze.<br />
Nel 2008 ha esposto alla mostra d’arte sacra nella<br />
Basilica della SS. Annunziata di Firenze, alle rassegne<br />
“Dialogo con la materia” organizzata dal Gadarte<br />
e alla Fiera Immagina di Reggio Emilia. Del 2009<br />
sono le mostre dei premiati al Premio Firenze alle<br />
Giubbe Rosse (dalla XXVI edizione) e a Palazzo Panciatichi,<br />
sede del Consiglio Regionale della Toscana<br />
(dalla XXVII edizione). Nel 2010 partecipa alla rassegna<br />
Viaggio nella figurazione (Palazzo della Loggia,<br />
Noale) ed espone in personale a Firenze nella Galleria<br />
Il Candelaio. Tra il 2011 e il 2013 partecipa a numerose<br />
collettive, tra cui: “Il sacro nell’arte”, Basilica<br />
della S.S. Annunziata a Firenze; “Artisti in<br />
cantina”, Cerreto Guidi; Simultanea Spazi d’Arte,<br />
Firenze; Palazzo Pubblico, Volterra.<br />
“Maestrini è un artista il cui linguaggio è incline alla<br />
molteplicità suscitando, come accade nella pratica<br />
del collage, una concatenazione di senso tra elementi<br />
compositivi diversi. A fare segnatamente<br />
differenza in questa sua personalissima sigla è l’uso<br />
non solo della carta, (…) ma anche di oggetti e di<br />
materiali vari, legno, metallo, gesso, terracotta,<br />
mosaico, trovati o elaborati da egli stesso. (…)<br />
Compone e costruisce le sue pitto-sculture come<br />
muri sui quali il tempo ha depositato forme variegate<br />
di comunicazione, consumandone le impronte<br />
ma insieme trattenendone memoria, e così si stratificano<br />
linguaggi popolari e colti. Ecco allora che<br />
(…) la sua cifra espressiva coniuga non solo l’objettrouvè<br />
all’intervento manuale dell’artista (…) ma<br />
suscita un insinuante e suadente dialogo tra cultura<br />
classica e street art”.<br />
Roberta Fiorini<br />
128
Jacqueline Magi<br />
artisti in toscana 2013<br />
Cell. 392 2201220<br />
jacqueline.magi@alice.it<br />
Sillico, la chiesa, 2013, acrilico su tela, cm. 60x60<br />
Colei che dà forma ai sogni<br />
Vittorio Sgarbi<br />
Nasce a Montecatini Terme, dove vive e opera.<br />
Si laurea in Giurisprudenza presso l’Università<br />
di Firenze, con il professor Ferrando<br />
Mantovani. Divenuto Magistrato ordinario con funzioni<br />
di Sostituto Procuratore della Repubblica presso<br />
il Tribunale di Pistoia, per dieci anni, ha svolto<br />
anche il Sostituto presso la Procura Circondariale di<br />
Lucca. Da settembre 2011 è Giudice penale al Tribunale<br />
di Prato. Ha scritto vari articoli pubblicati in<br />
internet sulla rivista Criminologia.it, sul sito dell’Associazione<br />
Prometeo, oltre che sul quotidiano La<br />
Repubblica. Collabora stabilmente al mensile Il<br />
Giullare con due rubriche fisse, una di commento e<br />
una di recensioni libri e con Blo-notizie.it. Numerose<br />
sono le pubblicazioni, da segnalare il volume a<br />
sei mani “Giudicare la vita” tre storie di donne, con<br />
Marina Cinese e Daniela Toschi (marzo 2008), che<br />
ha ricevuto il Premio Città di Montecatini Terme,<br />
narrativa inedita, nel 2009. Come pittrice e come<br />
fotografa ha esposto ed espone in molte mostre sia<br />
personali che collettive, sia di pittura che di fotografia,<br />
ed inoltre fa parte del movimento GLAM ART.<br />
129
artisti in toscana 2013<br />
Carlo Magnolfi<br />
Cell. 335 7610163<br />
carlo.magnolfi@alice.it<br />
La mia grande tazza, 2010, olio su tela con spatola e pennello, cm. 50x50<br />
“Una visione della realtà interpretata dalla estemporaneità fantastica e visionaria<br />
di Carlo, con una precisione geometrica che lascia senza parole”<br />
Cristina Bruni<br />
Nasce nel 1953, vive e opera a Prato. Imprenditore<br />
tessile, alterna le tele di stoffa pratese<br />
alle tele delle sue opere.<br />
“Ogni Surrealismo è in qualche modo una geografia<br />
dei sogni e come tale sembra presentarsi anche<br />
l’opera di Magnolfi…Il faro: appiglio, sicurezza, saldo<br />
indicatore di rotta si inserisce nel contesto onirico<br />
caricato di questo significato simbolico, come<br />
baricentro di un reticolo di traiettorie possibili…Ma<br />
la portata significante del simbolo non si esaurisce<br />
qui…così troviamo un faro che spunta in un bosco…una<br />
barchetta di carta che cerca di restare a<br />
galla in una tazza di caffè…strumenti impiegati in<br />
maniera consapevole e misurata, volti a definire<br />
una semantica e un vocabolario proprio”.<br />
Luca Corti<br />
130
artisti in toscana 2013<br />
Carlo Magnolfi<br />
Mattanza onirica, 2013, olio su tela con spatola e pennello, cm. 50x50<br />
Il mio sogno ricorrente di marinaio errante, 2010, olio su tela con spatola e pennello, cm. 60x80<br />
131
artisti in toscana 2013<br />
Joanna Makarewicz<br />
Scandicci (FI) - Cell. 347 6075682<br />
joannamak@alice.it<br />
Solitudine dell’albero, 2012, olio su tela, cm. 100x80<br />
Originaria di Danzica in Polonia, quando nel<br />
1991 è arrivata in Italia, a Firenze, Joanna<br />
Makarewicz, è rimasta affascinata dal Rinascimento<br />
italiano ed ha cominciato a dipingere imparando<br />
le basi dal pittore fiorentino Mario Sarti. I<br />
primi quadri raccontano fasi della sua vita passata,<br />
interpretata attraverso un uso ricercato dei colori e<br />
un forte richiamo al simbolismo. In Polonia Joanna<br />
ha conseguito il diploma di maturità e un diploma<br />
musicale in pianoforte e danza. Nel suo paese di<br />
origine ha lavorato come insegnante al Centro culturale<br />
universitario di Danzica “Zak”, al Centro culturale<br />
dei cantieri navali Fregata di Gdynia e come<br />
insegnante di musica, presso alcune scuole materne.<br />
Quando arriva in Italia all’inizio degli anni Novanta<br />
lavora come decoratrice e operatrice scolastica.<br />
Dal 2008 al 2013 è direttrice del coro de I sognatori<br />
pimpanti alla scuola primaria di Cerbaia. Con la nascita<br />
delle figlie, anche i quadri della pittrice acquisiscono<br />
una nuova dolcezza e un senso nuovo di<br />
speranza. Incoraggiata dall’amica poetessa Carla<br />
Brizzi e dal padre di lei, Iorio Brizzi, ha cominciato a<br />
partecipare alle mostre organizzate dal Gruppo artistico<br />
femminile Ev’Arte.<br />
132
Simone Malizia<br />
artisti in toscana 2013<br />
Cell. 328 0225038<br />
info@simonemalizia.com - www.simonemalizia.com<br />
Vecchio pastore dell’alpe, 2013, olio su tavola, cm. 95x100<br />
Nasce a Pontedera nel 1988 e risiede a Collemontanino.<br />
Fin dall’inizio si è dedicato a varie<br />
forme di arte, tra cui la pittura e la scultura.<br />
Dopo essersi diplomato al liceo scientifico,<br />
decide di migliorare il disegno ripartendo dalle basi,<br />
e cosi si specializza come illustratore all’Accademia<br />
Internazionale di Comics a Firenze. Finita la scuola,<br />
lavora per alcuni anni nel settore della grafica e collabora<br />
come decoratore parietale apprendendo la<br />
tecnica del trompe d’oeil. Ha sperimentato varie<br />
tecniche - illustrazione, grafica, animazione - senza<br />
mai smettere di fare ricerca.<br />
“I suoi lavori sono caratterizzati da un intenso studio<br />
di costruzione e rielaborazione della figura attraverso<br />
studi dal vero, foto e foto realizzate in prima<br />
persona”.<br />
Marta Giani<br />
“(…) Dà ampio valore al simbolismo per esprimere<br />
concetti ben più radicati dell’apparenza stessa, di<br />
una pittura meticolosa che asseconda una tecnica<br />
pittorica esigente”.<br />
Commento di un visitatore<br />
durante una sua mostra<br />
133
artisti in toscana 2013<br />
Carmen Manca<br />
Viale Matteotti, 3 - 51100 Pistoia<br />
Cell. 339 6642006 - carmen.ma@virgilio.it<br />
Ines, 2013, tempera all’uovo su tela, cm. 80x120<br />
“Una pittura di immediato impatto visivo, che colpisce per la duttilità del<br />
soggetto raffigurato. L’artista mette in evidenza con le sue pennellate taglienti<br />
ma calibrate, lo spazio che circonda il soggetto, il quale sembra<br />
racchiuso nel suo mondo…un mondo per cui lo spettatore è invitato ad<br />
interpretarlo singolarmente”.<br />
Cristina Bruni<br />
Nasce a Orroli, in provincia di Nuoro, nel<br />
1952. Ha compiuto gli studi artistici a Cagliari<br />
e ha maturato le proprie esperienze tra<br />
Bologna, Firenze e gli Stati Uniti. Ha frequentato la<br />
Scuola di Nudo all’Accademia di Firenze e La Bottega<br />
dell’Arcimboldo a Firenze, attualmente è titolare<br />
della cattedra di Disegno e Storia dell’Arte presso il<br />
Liceo Forteguerri a Pistoia. Al suo attivo si segnalano:<br />
la personale Teatri Colonne Arazzi (2007, Polo<br />
Tecnologico di Quarrata); Artisti per i Diritti Umani<br />
(2007, Chiesa di S. Carlo dei Barnabiti di Firenze);<br />
Otto marzo solo donne (2008, Galleria Marte di Pistoia);<br />
Sante Madri e Rivoluzionarie (2009, Oratorio<br />
San Giovanni Battista di Pistoia); installazioni presso<br />
l’Istituto di Ricerche Storiche e Archeologiche di<br />
Pistoia (2009); murale in Sardegna e in Spagna<br />
(2010); mostra per i “150 anni dell’Unità d’Italia<br />
(2011, Tribunale di Pistoia); mostra personale Atelier<br />
Ardesia (2011, Pistoia); collettiva Balaton<br />
Szinhàz, Sìmàndy terem-keszhely (2012); Budapest,<br />
A. Killitàst Megnyitja (2012); collettiva Chiostro<br />
Antico della Basilica di S. Croce (2012); collettiva<br />
Galleria Jenny d’Alessio (2012, Pistoia); Rose e<br />
Rosignoli Antologia-Camino al Tagliamento, Udine<br />
(2012); Polonia-Galleria VDA Podwal Braslava<br />
(2012-2013); collettiva Tribunale di Pistoia (2013).<br />
134
Nicola Mancino<br />
artisti in toscana 2013<br />
Via fra i Campi, 39/G - Prato<br />
Tel. 0574 814252 - Cell. 339 2677492 - mancinoscultore@gmail.com<br />
L’abbraccio, 2008, pietra di Roselle, cm. 23x16<br />
Nato ad Ariano Irpino, nel 1946, vive e opera<br />
a Prato. Ha frequentato la Scuola d’Arte Leonardo<br />
di Prato ed è stato allievo del laboratorio<br />
di scultura del Comune di Calenzano. Fa parte<br />
dell’Associazione Culturale Il Castello.<br />
“Nelle opere di Nicola Mancino emerge una ricerca<br />
di nuove emozioni basata essenzialmente su forme<br />
di grande pulizia, che l’artista porta alla luce ‘strappando’<br />
il superfluo dalla materia. Ciò che affiora,<br />
modellato con finezza e precisione di mano, esprime<br />
la libertà espressiva dell’artista, che imprime i<br />
propri sentimenti dell’anima nelle linee morbide,<br />
sinuose e ‘danzanti’ dei corpi carichi di emotività”.<br />
Cristina Bruni<br />
135
artisti in toscana 2013<br />
Wilma Mangani<br />
Via Zanobi da Strada, 15/31<br />
50126 Ponte a Ema (Fi)<br />
Arte povera, 2012, sassi, legni, smalto su faesite, cm. 50x70<br />
“ Il percorso professionale e creativo di Wilma<br />
Mangani si snoda attraverso molteplici esperienze<br />
dense di appassionato lavoro di ricerca<br />
pittorica e tecnica, di proficui incontri con i maggiori<br />
maestri dell’arte contemporanea e di innumerevoli<br />
attestati di apprezzamento. Nata a Castiglion Fiorentino<br />
(AR), è sempre rimasta legata alla sua Toscana,<br />
trasferendosi a Fireze dove ha frequentato il<br />
liceo artistico. Nel 1954 ha iniziato una brillante e<br />
prestigiosa attività espositiva che l’ha vista primeggiare<br />
accanto a nomi eccellenti come Giorgio De<br />
Chirico e Gino Severini. Dal Palazzo dei Priori a Perugia<br />
a Palazzo Signorelli di Cortona, da Prato alla<br />
galleria fiorentina Arteuropa che ha diretto per un<br />
decennio, dalla Galleria Europa di Forte dei Marmi<br />
alla fiorentina Pallavicini. Una carriera assai feconda<br />
che ha messo in luce la personalità eclettica e dinamica<br />
dell’artista, i cui esordi figurativi hanno lentamente<br />
lasciato il passo ad un’espressività libera nel<br />
gesto e nell’uso del colore, frutto di una straordinaria<br />
energia vitale che riflette un intenso dialogo con<br />
la natura e un universo interiore ricco e profondo”.<br />
Gabriella Gentilini<br />
136
Duccio Mantellassi<br />
artisti in toscana 2013<br />
opere animate da una personalissima rilettura delle<br />
loro produzioni. Nel tempo si avvicina concettualmente<br />
alla Pop Art, giocando con il principio warholiano<br />
di “superstar” trasponendolo nei ritratti di<br />
amici, conoscenti o sconosciuti che catturano la<br />
sua attenzione e mutuandone l’attenzione alle pop<br />
icons ad essa connesse.<br />
Artista eclettico, si cimenta tanto nella seconda che<br />
nella terza dimensione, trasponendo su tela un immaginario<br />
ricco ed eterogeneo, in continua evoluzione<br />
e commistione, rappresentato sul medium<br />
preferito grazie ad un tratto sintetico, graffiante, al<br />
limite con la satira. Vicino al mondo del fumetto e<br />
della caricatura per passione, li fonde per trovare<br />
una terza realtà, facendola divenire la sua personawww.generalmentecreativo.it<br />
- duccio.mantellassi@alice.it<br />
contatto Facebook: duccio generalmentecreativo mantellassi<br />
Faccialibro, 2013, acrilico su tela, cm. 30x40<br />
Duccio Mantellassi nasce a Prato nel 1978.<br />
Diplomato al Liceo Scientifico N. Copernico,<br />
si iscrive alla Facoltà di Architettura presso<br />
l’Università degli Studi di Firenze, formandosi come<br />
designer e creativo.<br />
“Sin da piccolissimo trova nel disegno il miglior<br />
“gioco“ con cui intrattenersi, un mondo dove ricreare<br />
le immagini di una fervida fantasia, animata sia<br />
dal mondo del fumetto che dalla fantascienza, un<br />
mondo dove essere creatore e creatura. Durante<br />
l’adolescenza si appassiona alla pittura di miniature,<br />
apprende l’uso degli acrilici che poi riporterà su tela,<br />
ispirandosi nei primi lavori a due maestri austriaci,<br />
quali Schiele e Klimt, a cui dedica il primo ciclo di<br />
137
artisti in toscana 2013<br />
Duccio Mantellassi<br />
Ascoltando i fiori sbocciare, 2013, acrilico su tela, cm. 40x40<br />
Tho NY, 2013, acrilico su tela, cm. 100x80<br />
Camiccino, 2013, acrilico e carboncino su legno, cm. 30x37<br />
lissima firma. L’occhio di Duccio si sofferma su particolari<br />
effimeri, fugaci; “invade innocentemente” il<br />
soggetto ritratto, del quale esalta un carattere, una<br />
posa, uno sguardo, trasponendo l’immagine retinica<br />
che quel volto ha impresso all’artista, donandogli<br />
una nuova identità; così ha iniziato a popolare una<br />
sua “città ideale”, assurgendone a “sindaco”,<br />
anch’esso ritratto in tutte le sue caleidoscopiche<br />
identità. Sperimenta più tecniche (come l’incisione<br />
e l’acquerello), che lo hanno portato recentemente<br />
ad una svolta stilistica, più vicina al realismo, caratterizzato<br />
da un deciso chiaroscuro ed un tratto nervoso,<br />
espressivo. “Per artisti intendo tutti coloro<br />
che provano il bisogno e la necessità di sentirsi vivere<br />
e crescere”, asseriva Hermann Hesse; principio<br />
a cui si lega strettamente questo giovane artista<br />
toscano, animato da un’irrefrenabile sete di conoscenza<br />
ed in continua evoluzione”.<br />
Silvia Mordini<br />
138
artisti in toscana 2013<br />
Duccio Mantellassi<br />
Solo acqua inchiostro e seta, 2012, inchiostro su seta, cm. 60x40<br />
Mostre recenti<br />
“Da quella parte”, personale, Opificio dei sensi,<br />
San Martino Buon Albergo (Verona), 2013<br />
“Artisti in strada”, collettiva, Spazio Espositivo Circoscrizione<br />
Nord, Prato, 2012/2013<br />
“Diversamente vivi”, personale, Spazio Espositivo<br />
Fonderia Cultart, Prato, 2012<br />
“Mald’estro Cabaret”, pittura-live, Teatro Verdi,<br />
Montecatini, 2012/2013<br />
“Causa sguardo”, collettiva, Carrozzeria Rizieri,<br />
Pontedera (Pisa), 2012<br />
“C-C-Combobreacker”, personale, Spazio Espositivo<br />
Skeda, Prato, 2012<br />
“When Art Meet Fashion”, presentazione progetto<br />
pittura su seta e realizzazione abiti dipinti a mano,<br />
Ubar, Milano, 2012<br />
“Musica Dipinta”, personale, Ladri di biciclette, Sacile<br />
(Pordenone), 2012<br />
“Artisti a Km 0”, incontro, Museo Pecci, Prato,<br />
2011<br />
“Le Invasioni Pittoriche”, personale, Zoe bar, Firenze,<br />
2011<br />
“La Fuga non è mai ordinata”, collettiva, Carrozzeria<br />
Rizieri, Pontedera, 2011<br />
“Arborea”, collettiva, Officina Giovani, Prato, 2011<br />
“Fotografica-Mente”, collettiva, spazio espositivo<br />
Appartamento#1, Prato, 2011<br />
“Incisive Incisioni”, collettiva, spazio espositivo<br />
L’Asterisco, Prato, 2011<br />
“Innocenti Invasioni”, personale, spazio espositivo<br />
L’Asterisco, Prato, 2011<br />
Tra novembre 2012 e gennaio 2013 tiene un corso<br />
su teoria e pratica del fumetto per conto dell’associazione<br />
culturale L’Asterisco.<br />
139
artisti in toscana 2013<br />
Luigi Marchettini<br />
Cell. 338 4195118<br />
guarducci.catia@libero.it<br />
Senza titolo, 2005, cm. 30<br />
Luigi Marchettini è nato a Castiglion del Lago<br />
(PG) nel 1934, e ora residente a Prato; fin da<br />
ragazzo amava scolpire la pietra, il legno e il<br />
cotto. Si avvicina alle sculture, vedendole inizialmente<br />
come occasione di svago. Negli anni comincia<br />
a documentarsi e si interessa a forme antiche<br />
che riportano alla storia. Dall’originale forma della<br />
pietra, o del legno o del cotto, decide il risultato della<br />
scultura; forme inaspettate rivelano un proprio<br />
significato.<br />
140
Mauro Marchi in arte MarMau<br />
artisti in toscana 2013<br />
Cell. 339 6668732<br />
mauro.marchi1938@libero.it<br />
Cristo nero - in attesa del Papa nero, 2008, ottone, acciaio inox, ferro, rame<br />
e marmo travertino dell’Iran, cm. h 42.<br />
Il Cristo è stato realizzato con un ritaglio di lamiera di ferro, usando la<br />
fiamma ossidrica e colpi di martello, poi imbrunito a caldo.<br />
Nato a Carrara nel 1938, vive e opera ad Avenza.<br />
Fin dalla più giovane età ha coltivato la<br />
passione per il disegno e la pittura. Oggi,<br />
grazie anche all’esperienza acquisita in quarant’anni<br />
di professione come tecnico navale, crea oggetti<br />
in vari metalli, che poi personalizza con tecniche<br />
particolari, elaborando le sue opere per hobby e<br />
soddisfazione personale.<br />
“Mauro Marchi è un artista eclettico, che attraverso<br />
i propri sofisticati procedimenti crea piccole ma belle<br />
sculture…i suoi personaggi sembrano sortire da<br />
una tematica che attinge al sublime romantico, oppure<br />
dalle spire inesorabili del quotidiano…composizioni,<br />
insomma, in cui lo spazio e il tempo si fondono<br />
in armonie misteriose e infinite”.<br />
Paolo Levi<br />
141
artisti in toscana 2013<br />
Mauro Marchi in arte MarMau<br />
No problem con vin santo “Berlusco”, 2012, lamiera di ottone,<br />
cm. h 38<br />
Emozioni Africa, 2011, bronzo, ottone, rame, acciaio inox e legno,<br />
cm. h 48<br />
Lavorazione manuale (sagomatura, assiematura mediante fiamma<br />
ass/propanica con lega Castolin e argentana). Saldatura<br />
elettrica con elettrodi inox.<br />
L’Africa avanza fra rumorosi silenzi e anomalie preistoriche.<br />
Proprio queste (ultime) tradizioni che resistono<br />
m’incuriosiscono e mi emozionano.<br />
MarMau<br />
Questa scultura ricavata da un vecchio porta ombrelli<br />
di ottone, vuole esprimere il mio dissenso nei<br />
confronti della politica illusionistica di oggi. Per questo<br />
ho pensato di creare un volto che raffiguri una<br />
persona in balia della crisi che sta affrontando il nostro<br />
Paese, crisi che colpisce soprattutto la classe<br />
sociale più debole, più vulnerabile nell’affrontare i<br />
problemi che si manifestano nella quotidianità. L’illusione<br />
di risolverli sta nella “magia” (come dice<br />
qualcuno) di bere, ovviamente in senso metaforico,<br />
vin santo “Berlusco”, cosicché tutti i problemi possano<br />
essere risolti.<br />
MarMau<br />
142
Pompeo Massaro<br />
artisti in toscana 2013<br />
Cell. 347 4722190 - mpa21256@gmail.com<br />
https://www.facebook.com/pompeo.massaro - http://pompeomassaro.blogspot.it/<br />
In ginocchio (maternità inno alla vita), 2007, pietra serena, cm. 22x27x12<br />
Nato a Pistoia, vive e opera a Serravalle Pistoiese,<br />
autodidatta.<br />
“Un’anima forte quella di Pompeo Massaro,<br />
capace di dare nerbo alle sue sculture scolpite<br />
con una tecnica antica ed elaborata capace di fremiti<br />
e vibrazioni che ci fanno rivivere un passato<br />
remoto dove corpi amputati, volti e miti sono ricchi<br />
di storia di stretta contemporaneità. Una commistione<br />
tra antico e recente, sacro e profano. Un antico<br />
solo apparente dove sculture primitive perdono<br />
la severità, la religiosità, per concedersi allo spirito<br />
dissacrante e ironico del nostro tempo. L’artista pistoiese<br />
procede in questa mescolanza di generi e di<br />
idiomi per descrivere un universo di idoli laici dotati<br />
del magico potere di portare amore, come nell’opera<br />
”Un attimo di sospensione“, ripopola gli spazi di<br />
culto dove un tempo risiedevano gli dèi. Massaro<br />
predilige per i suoi manufatti pietra e marmo, per<br />
quest’ultimo una ricerca scrupolosa che tende alla<br />
trasformazione della materia per cogliere una particolare<br />
venatura e rispettarla. Lo scultore segue la<br />
tradizione, scolpisce, incide, scava; molte statue<br />
sono di piccole dimensioni, preziosissime e lontanissime<br />
dal monumentalismo”.<br />
Maria de’ Michele<br />
143
artisti in toscana 2013<br />
Samuele Massaro<br />
Via P. Nenni, 12 - 51013 Chiesina Uzzanese (PT)<br />
Cell. 339 2137911 - samuele.massaro11@gmail.com<br />
Rita Levi Montalcini, 2012, acrilico su tela, cm. 70x100<br />
Samuele Massaro nasce nella cittadina di Pescia,<br />
vive e lavora a Chiesina Uzzanese, nella<br />
provincia di Pistoia. Pittore per hobby e autodidatta,<br />
ha sempre avuto fin da piccolo un amore<br />
per l’arte ed una naturale predisposizione per il disegno.<br />
Fin da bambino partecipa ad alcuni concorsi di<br />
disegno mettendosi in evidenza. La voglia di creare<br />
è molta, è sempre stata forte e non è mai svanita.<br />
Nonostante questa sua attività si sia interrotta per<br />
un lungo periodo, questo guizzo artistico, che fin da<br />
piccolo lo accompagna senza mai averlo abbandonato,<br />
riesplode all’età di venticinque anni. Un giorno,<br />
entrando in una galleria d’arte, attirato da alcune<br />
opere di importanti artisti toscani, nello stesso attimo<br />
si riaccende quella vena artistica di un tempo,<br />
spingendolo a intraprendere un nuovo percorso artistico.<br />
Si mette a studiare più approfonditamente le<br />
varie tecniche di pittura, seguendo con attenzione i<br />
pittori contemporanei e coloro che hanno fatto la<br />
storia dell’arte nei secoli. Tuttavia, sono i maestri<br />
dell’Impressionismo francese, da cui trarrà inizialmente<br />
la sua ispirazione. Da queste basi, inizia il<br />
proprio percorso, disegnando, dipingendo gli amati<br />
paesaggi locali, dai colori tenui ma anche vivaci con<br />
varietà di sfumature che risaltano immediatamente<br />
ad una prima occhiata. In alcuni dei suoi paesaggi<br />
sono anche i toni del grigio a catturarlo per dar vita<br />
ad una monocromia di colore fuori da ogni tempo.<br />
Samuele fa anche un viaggio nelle isole caraibiche,<br />
che al suo ritorno, lo ispirano a dipingere la gente di<br />
quei luoghi, in particolare i bambini. Dipinge volti di<br />
uomini, donne, catturando le loro espressioni più<br />
significative e il loro stato d’animo. Nel suo percorso<br />
artistico non tralascia nemmeno il nudo, rappresentando<br />
la donna in modo leggero e mai volgare. Samuele<br />
ancora oggi è in continuo fermento, difficilmente<br />
è soddisfatto; lo stimolo di ricerca e il volersi<br />
migliorare lo spingono a provare nuove tecniche e<br />
nuove esperienze pittoriche. È per questo che il suo<br />
modo di dipingere si sta evolvendo verso una pittura<br />
più libera e informale, rendendo l’opera sempre più<br />
vivace: gioca con i colori, talvolta puri, stravolge il<br />
reale per immergersi in un cosidetto realismo spontaneo.<br />
Allo stesso tempo, ulteriore stimolo creativo<br />
proviene dal forte desiderio di girare il mondo, scoprire<br />
quei luoghi che Samuele ama e che ritiene “al<br />
di sopra” perchè ancora incontaminati rispetto a<br />
quelli in cui viviamo. Questo naturalmente rimane<br />
desiderio e sogno, ma i sogni possono realizzarsi<br />
con l’immaginazione, ed ecco che attraverso gli occhi<br />
della mente è possibile essere in quei luoghi,<br />
attraversarli, viverli e rappresentarli con l’arte della<br />
pittura così piena di sfumature, senza mai sapere a<br />
quale finale si arriva, di un’opera s’intende, ne tantomeno<br />
il suo destino; ma ciò che conta per l’artista è<br />
cercare di trasmettere queste sensazioni agli altri.<br />
144
Rosanna Matteoni<br />
artisti in toscana 2013<br />
Cell. 347 6233790<br />
arterosanna2@libero.it<br />
Riflessi di un sogno indeterminato, olio e acrilico su tela, 2007, cm. 70x100<br />
Vive e opera a Pistoia. Ha frequentato l’Istituto<br />
Statale d’Arte di Pistoia, sezione Arredamento<br />
e Architettura. Ha iniziato con il figurativo<br />
per poi elaborare soggetti astratti di forte impatto<br />
visivo, sperimentando la tecnica del riciclo. L’artista<br />
scopre così un nuovo modo di esprimere i suoi<br />
“sfoghi emotivi” mediante materiali di vario genere<br />
quali: gesso, colla per pavimenti, stoffe, trine, cinture,<br />
chiavi, etc. Dal 1973 ha esposto in numerose<br />
mostre in provincia di Pistoia, Prato, Firenze e in<br />
Emilia Romagna. Partecipa a iniziative di carattere<br />
artistico-sociale: nel 2011 ha collaborato con i ragazzi<br />
disabili presso il Centro di Monteoliveto di Pistoia.<br />
Oltre alla dedizione per la pittura, l’artista sta<br />
attualmente lavorando all’installazione di una serie<br />
di sculture in metallo e pietra, ubicate in località Torraccia<br />
a Sambuca Pistoiese.<br />
“Rosanna Matteoni è un’artista attenta e sensibile.<br />
Osservatrice del nostro tempo e della nostra realtà,<br />
ci mostra con un linguaggio mite, mai estremo, una<br />
visuale che induce una profonda riflessione sulla<br />
nostra contemporaneità”.<br />
Alessandro Allegri<br />
145
artisti in toscana 2013<br />
Miranda Menicucci Ascani Mei<br />
Abitazione e studio: via Don Lorenzo Perosi, 26 - 50127 Firenze<br />
Tel. 055 4368598 - Cell. 339 2521039<br />
Urano, 2007, tecnica mista, diametro cm. 80<br />
Miranda Menicucci Ascani Mei nasce a<br />
Pisa, città nella quale da ragazza condivide<br />
il clima dell’avanguardia pittorica concettuale,<br />
sperimentando le varie tecniche con il<br />
maestro Giuseppe Viviani. Nel 1970 e successivamente<br />
nel 1974 si stabilisce a Parigi e nel 1980 a<br />
Brussel, dove vive esperienze lavorative come art<br />
director, ma si occupa soprattutto di studiare la pittura<br />
nei più importanti musei e circoli cittadini. Rientrata<br />
nel 1985 a Firenze, rinuncia all’attività professionale<br />
per dedicarsi solo alla ricerca artistica in<br />
oreficeria artigiana frequentando il prestigioso studio<br />
del Maestro Bino Bini. Artista dell’Antica Compagnia<br />
del Paiolo, ha esposto nel Museo del Principato<br />
di Monaco e nel Museo Reale di Abu Dhabi .<br />
Ha partecipato e partecipa a varie mostre in Italia<br />
(Firenze, Roma, Milano) e all’estero (Parigi, Bruxelles,<br />
Monaco, Madrid). Dal 2009 è presidente<br />
dell’Associazione culturale Firenze Arte in Borgo<br />
Allegri 15r, Galleria Cimabue. La passione, la sperimentazione<br />
e il desiderio di vivere in sintonia con<br />
ciò “che sta intorno” sono il principio sul quale fonda<br />
l’arte integrata espressionista astratta, che fa di<br />
emozioni e spazio un tutt’uno. Il lavoro sulla percezione<br />
dei colori e dei volumi legati al linguaggio<br />
espressivo astratto, il suo vissuto, la ricerca attraverso<br />
il colore e la materia sfociano nell‘armonica<br />
realizzazione delle sue opere.<br />
146
Anna Mercati<br />
artisti in toscana 2013<br />
Via Giovanni Sercambi, 53 - 50133 Firenze<br />
Tel. 055 5001103 - annamercati@gmail.com<br />
Composizione, 1994, acquaforte su zinco, cm. 24x31,5<br />
Nata a Città di Castello (PG), dopo gli studi<br />
classici si è laureata in matematica presso<br />
l’Università di Firenze. Per diversi anni ha<br />
frequentato la Scuola Libera del Nudo e l’atelier<br />
dello scultore Bruno Bartoccini. Il forte spirito di ricerca<br />
l’ha portata, tra le altre esperienze, verso lo<br />
studio dell’incisione, l’acquaforte in particolare. Ha<br />
al suo attivo numerose mostre personali e rassegne<br />
d’arte in Italia e all’estero, tra cui: MSC Gallery,<br />
Texas University e Visual Art B. C. State University,<br />
U.S.A; Salon d’Automne, Grand Palais, Parigi; Artisti<br />
Fiorentini a Filadelfia; Sette anni di acquisti e<br />
doni, Gabinetto Disegni e Stampe, Biblioteca Nazionale<br />
Centrale, Firenze; 3°Internazionale Mini<br />
Print Lahiti, Finlandia.<br />
Anna Mercati è artista del silenzio. Il mezzo scelto,<br />
per esprimere il mondo metafisico, che fa parte integrante<br />
della sua personalità, è l’incisione. Le sue<br />
nature morte sono semplici bottiglie, melograni,<br />
foglie di tiglio, vasi con fiori bianchi. Apparentemente<br />
è un semplice repertorio, ma ci si trova dinnanzi<br />
a una sapienza dello strumento dell’acquaforte, il<br />
quale ben si sposa con la poeticità dei soggetti arcani,<br />
melanconici.<br />
Paolo Levi<br />
147
artisti in toscana 2013<br />
Massimo Meucci<br />
Via B. Buozzi, 152 - Campi Bisenzio (FI)<br />
Tel. 055 8990357 - Cell. 339 5821482 - meuccimassimo.mm@libero.it<br />
In viaggio, 2012, tecnica mista, cm. 130x175<br />
Nato a Campi Bisenzio nel 1948, espone da<br />
molti anni con successo in personali, rassegne<br />
e fiere d’arte, in gallerie e spazi pubblici<br />
di prestigio (Museo della Permanente di Milano,<br />
Palazzo Pretorio di Certaldo, Castello Ducale di<br />
Fiano, Roma), sia in Italia che all’estero (Osservatorio<br />
Astronomico e Villa Grenzenloss a Potsdam,<br />
Germania; Galeria Babel, Murcia, Spagna; Presidencia<br />
Municipal, Santiago de Queretaro, Mexico).<br />
Dalla metà degli anni Novanta, è tra i protagonisti<br />
della corrente pittorica astratta denominata<br />
Transvisionismo.<br />
“(...) Scrivere di Massimo Meucci ci consente di<br />
indagare proprio questo: il rapporto che intercorre<br />
tra gesto, traccia e materia, a partire da un ripensamento<br />
critico, da una sorta di rivisitazione contemporanea<br />
dell’action painting (…). È come se l’artista<br />
di Campi Bisenzio, dopo aver frequentato a lungo<br />
un approccio ortodosso all’espressionismo astratto,<br />
con il consueto apparato di dripping e colature e<br />
decisi impatti cromatici fatti di forti contrasti e materiali<br />
aggettanti, avesse cominciato a ripensare alla<br />
sua pittura da una certa distanza critica, con un rapporto<br />
dialettico che recupera spazio per aspetti più<br />
148
artisti in toscana 2013<br />
Massimo Meucci<br />
Metamorfosi, 2011, tecnica mista, cm. 120x80<br />
razionali e controllati rispetto al consueto e consolidato<br />
approccio ‘emotivo’ alla tela e al gesto pittorico.<br />
Egli infatti ora contrappone all’aspetto spiccatamente<br />
dionisiaco del gettare ‘selvaggiamente’<br />
colore sulla tela quello di marca apollinea del costruire<br />
una scansione dello spazio lungo assi ortogonali<br />
o diagonali, metafora visiva di una ragione<br />
“quadrata”, cartesiana, che si contrappone e tiene<br />
sotto controllo il magma incandescente degli impulsi<br />
irrazionali, emotivi. E così, dopo una lunga stagione<br />
dionisiaca, Massimo Meucci imprigiona la<br />
danza di Dioniso nel recinto di Apollo”.<br />
Virgilio Patarini<br />
149
artisti in toscana 2013<br />
Marco Orsucci<br />
Studio: Via Baccio da Montelupo, 42 - Firenze<br />
Cell. 349 3563561 - orsomarinaio@gmail.com - www.marco-orsucci.com<br />
Nereide, 2012, ferro e resina, cm. 85x55x35<br />
Marco Orsucci dopo più di un trentennio dedicato<br />
alla scenografia e all’insegnamento<br />
si è dedicato da un paio d’anni esclusivamente<br />
alla scultura. L’artista mette al centro del suo<br />
lavoro la figura umana, con riferimenti sia al mondo<br />
classico che a situazioni attuali. Grande sperimentatore<br />
dei materiali più disparati, si diverte a sorprendere,<br />
a creare con ironia situazioni di equilibrio<br />
al limite del paradosso.<br />
“La produzione di Marco Orsucci si inserisce in<br />
modo originale nell’arte della seconda metà del<br />
XX° secolo, perchè appartiene sì a quell’ambiente<br />
che non ha rinunciato a dare nell’opera e non nella<br />
sua esegesi il significato o i significati o l’ambiguità<br />
implicita nell’empatia stessa, ma restaura le funzioni<br />
dei significanti, riuscendo soprattutto a privilegiare<br />
con misura autenticamente classica e nello<br />
stesso tempo “contemporanea”, le confessioni<br />
del proprio esistere nella storia e del proprio vissuto,<br />
in un risultato di leggerezza e poesia, a volte<br />
epica, a volte intensamente elegiaca, ma sempre<br />
umanamente vera”.<br />
Ugo Barlozzetti<br />
“Per nascita, per studi, per convinzione poetica e –<br />
inevitabilmente – per umane ragioni legato in maniera<br />
più o meno rilevabile alle contingenze di un’epoca,<br />
Marco Orsucci appartiene alla categoria dei<br />
creativi maturati e maturandi su sé stessi; categoria,<br />
non proprio dilagante nella civiltà di massa, ma<br />
neppure estinta, di coloro i quali ritengono che essere<br />
artisti innanzi tutto sia, anzi è, sinonimo di duro<br />
lavoro e disciplina”.<br />
Dino Pasquali<br />
150
Marco Paola<br />
artisti in toscana 2013<br />
Scandicci (FI)<br />
Senza titolo, 2008, foto digitali, stampate su carta fotografica<br />
Se la luce potesse parlare racconterebbe di un<br />
artista della fotografia, poeta dell’immagine,<br />
che ha saputo catturarla impigliandola nella<br />
goccia che scende, sul pistillo prima che l’ape rubi il<br />
suo polline, nella brina dell’alba prima del disgelo.<br />
Quell’artista è Marco Paola, fotografo e ingegnere,<br />
cantore della vita attraverso i suoi scatti, tagli di luce<br />
che alla vita restituiscono bellezza e poesia.<br />
Paola Baroni<br />
Marco Paola è amante della macrofotografia a colori<br />
che rivela capacità professionale, originalità delle<br />
inquadrature, accuratezza della stampa. Rispetto al<br />
padre Mario, fotografo, amante del ritratto e del<br />
bianco e nero, Paola predilige la natura e il colore in<br />
cui esalta tutte le sue sfumature che dal rosso vanno<br />
all’arancio. Nel 1998 ha ottenuto il 1° premio internazionale<br />
alla prima edizione a Firenze del concorso<br />
“Libera l’Idea” con la pubblicazione di una<br />
foto sulla rivista culturale D.E.A. L’anno dopo ha<br />
conseguito il 2° premio al concorso internazionale<br />
Tito Casini a Borgo San Lorenzo.<br />
151
artisti in toscana 2013<br />
Annabella Pellegrini<br />
Via Largo San Biagio, 65 - 51100 Pistoia<br />
Cell. 349 5839396<br />
Il cielo, 2006, olio su tela, cm. 100x100<br />
Nasce a Pistoia, dove vive e opera. Pittrice<br />
autodidatta, coltiva la passione per l’arte<br />
partecipando a corsi di disegno. All’inizio<br />
predilige i soggetti figurativi, poi si dedica all’astratto.<br />
Dal 1996 ha partecipato, con successo, a numerose<br />
mostre e concorsi, ottenendo premi e riconoscimenti<br />
di pubblico e critica.<br />
“Una pittura che danza potrebbe essere definita<br />
quella di Annabella Pellegrini, dove le linee diventano<br />
espressione dell’anima dell’artista, che con libertà<br />
emotiva lascia ‘volteggiare’ il pennello fra le<br />
sue mani. Il colore leggero e soave rende l’opera<br />
emotivamente più coinvolgente e induce l’osservatore<br />
ad abbandonare i propri sensi per spaziare nel<br />
‘mondo’ artistico di Annabella”.<br />
Cristina Bruni<br />
152
Anna Piccoli<br />
artisti in toscana 2013<br />
Via G. Lanza, 76 - Firenze<br />
Tel. 055 668517 - lerocce250@gmail.com<br />
Peonie, 2010, olio su tela, cm. 70x50<br />
Anna Piccoli nata a Piacenza dove fin dall’adolescenza<br />
ha coltivato l’amore per la pittura<br />
frequentando anche l’istituto privato d’arte<br />
Gazzola. Trasferitasi in Toscana e dal 1971 a Firenze<br />
ha continuato a dipingere sia a olio che a pastello<br />
senza mai partecipare a mostre perché ha vissuto<br />
la pittura come un momento privato, ma oggi grazie<br />
ad un gruppo di amici si sente pronta a condividere<br />
questa sua passione.<br />
“Si è cimentata Anna Piccoli negli anni con uguale<br />
perizia tecnica e crescente espressività, con paesaggi<br />
e nature morte, con ritratti e con un’ampia<br />
produzione floreale. Tanti fiori, in composizioni anche<br />
complesse ma non artificiose. Fiori che offrono<br />
il destro ai colori peculiari di ognuno, di proporsi in<br />
Ortensie, 2011, olio su tela, cm. 49x69<br />
153
artisti in toscana 2013<br />
Anna Piccoli<br />
Mazzo di primavera, 2010, olio su tela, cm. 80x65<br />
un afflato naturalistico nella cornice di un ben coordinato<br />
linguaggio. (…) E se collocati talvolta in un<br />
vaso, di vetro come di norma Anna predilige, il vetro<br />
assume trasparenze di inusuali vibrazioni di luce<br />
nella resa di tocchi sapienti e sottesi per una luminosità<br />
diffusa autentica e delicata. Le trasparenze<br />
dei vetri, bianchi o verdi che siano, e le trasparenze<br />
dell’acqua nel suo repertorio. E possiamo dire le<br />
trasperenze dell’anima che vede nella limpidezza<br />
una ragion d’essere e una visione del mondo. Del<br />
quale la pittrice coglie gli aspetti sicuramente meno<br />
eclatanti ma certamente più poetici e più affini alla<br />
sua sensibilità. Le orme sulla sabbia accanto a un<br />
ombrellone sulla riva del mare rinviano a una delicatezza<br />
reale e trasognata in un raccontare trepido<br />
che si misura con l’idillio. Poche case arroccate su<br />
un colle definiscono un borgo di altri tempi assopito<br />
nei ricordi. Una natura morta con oggetti di domestica<br />
consuetudine rammenta il tempo fluido e sospeso<br />
della quotidianità”.<br />
Donato Massaro<br />
154
Esa Pratesi Corsini<br />
artisti in toscana 2013<br />
Tel. 0573 472090<br />
www.esapratesicorsini.it<br />
Le rose, 2000, olio su tela, cm. 50x70<br />
Nata a Pistoia, vive e opera a Le Piastre, una<br />
frazione di Pistoia. Esa - con questo nome è<br />
conosciuta Maria Teresa Pratesi Corsini -<br />
“…è pittrice conosciuta in tutto il mondo; dipinge<br />
prevalentemente fiori, ma che fiori e come fiori.<br />
Fantasie, intenzioni, sogni colorati nel tempo e nello<br />
spazio, corolle e petali di velluto e damasco che<br />
vengono da terre lontane, lontanissime epoche.<br />
Colori incredibili di porpora e di cielo, con sfumature<br />
di sensualità scoperte o segrete a seconda<br />
dell’estro”.<br />
Saverio Zanni<br />
“La pittrice riesce ad esprimere compiutamente<br />
con il colore la poesia dei fiori e delle rose in particolare,<br />
cantandone con grande sensibilità l’orgoglio e<br />
l’umiltà. La sua pittura si colloca nel solco della migliore<br />
tradizione figurativa toscana. È un’artista di<br />
forte personalità, affermata e sicura”.<br />
Raffaello Bertoli<br />
155
artisti in toscana 2013<br />
Maria Laura Pratesi<br />
annalisa.fusilli@email.it<br />
Monachine al mare, 1963, olio su cartone telato, cm. 15x20<br />
Nata a Cosenza, vive e opera a Pistoia. Laureata<br />
in Lettere Antiche, con specializzazione<br />
in Archeologia. Insegnante in pensione, con<br />
la passione per l’arte. Ha frequentato la bottega di<br />
scultura del suo amico Valerio Gelli, dove ha imparato<br />
a dipingere e ha incontrato numerosi artisti e<br />
appassionati d’arte. Il sentimento per l’arte l’ha trasmesso<br />
a sua figlia Annalisa Fusilli, presente con<br />
una scheda in questo volume.<br />
156
Cristina Pusceddu Augello<br />
artisti in toscana 2013<br />
cristinapuau@yahoo.it<br />
Amabili resti, 2013, olio su tela, cm. 70x100<br />
Nata a Roma nel 1969, vive e opera a Prato, autodidatta.<br />
Mi sono avvicinata alla pittura un po’ per caso, guardando altre opere mi sono spesso<br />
detta, “questo potevo farlo anch’io”, ma dirlo non è farlo. La differenza tra dire<br />
e potere è fare, così mi sono messa alla prova, cercando soprattutto di soddisfare<br />
me stessa.<br />
C. Pusceddu Augello<br />
157
artisti in toscana 2013<br />
Ferruccio Rapicano<br />
Via Benedetto Croce, 18 - 51100 Pistoia<br />
Cell. 324 8959126 - ferruccio.r@email.it<br />
Lucca piazza Anfiteatro, 2010, olio su tavola, cm. 30x70<br />
Nato a Napoli nel 1955. Risiede e lavora a Pistoia.<br />
Ha partecipato a numerose mostre e<br />
vinto il premio nazionale Il Cardo nel 2009 a<br />
Piteccio (Pistoia). Nel 2013 ha esposto a Norimberga<br />
oltre 20 opere nella mostra “I paesaggi della Toscana”.<br />
“Nei suoi quadri le sfumature di colore caratterizzano<br />
luoghi e persone nel tempo. Sono presenti emozioni<br />
e sentimenti che si manifestano nella forza del<br />
colore e nei grigi dei cieli aperti. Gioia, passione ma<br />
anche tristezza e malinconia che rispecchiano un<br />
animo estremamente sensibile”.<br />
N. Gioffredi<br />
158
Francesco Ravallo<br />
artisti in toscana 2013<br />
Cell. 335 6304117 - francescoravallo@yahoo.it<br />
contatto Facebook: Francesco Ravallo - www.tuscoartis.it<br />
Nell’Archetipo, 2013, olio su tela, opera eseguita su 3 tele di cm. 40x120<br />
“Il mito è il mondo di Francesco Ravallo che rievoca la dimensione interiore<br />
perduta in cui Uomini, Dei e Giganti erano entità gemelle”.<br />
Alfonso Confalone<br />
Nato a Vittoria (RG), il 22 novembre 1972,<br />
vive in Toscana da trentanove anni. Autodidatta,<br />
si considera “artista nel sentire…dipingo<br />
solo quello che sento...”. Dal 2005 espone in<br />
diverse gallerie d’arte, con mostre personali e collettive,<br />
riscuotendo critiche positive che l’hanno<br />
fatto crescere ed invogliato a continuare ad esprimere<br />
le proprie emozioni attraverso la pittura. Socio<br />
co-fondatore dell’Associazione Tusco Artis, con<br />
sede a Borgo a Buggiano (PT), insieme a Daniela<br />
Cappellini, Elena Bini e Claudio Bontà.<br />
“Una pittura condizionata dalle forme che Francesco<br />
Ravallo accentua e mette in evidenza marcando<br />
i contorni delle figure, con decisione e rigore. L’imponenza<br />
delle corporature e la loro principalità inducono<br />
l’osservatore ad un particolare coinvolgimento<br />
del soggetto, collocato fra realtà e illusorietà”.<br />
Cristina Bruni<br />
159
artisti in toscana 2013<br />
Rudargia Reef (all’anagrafe Deborah Tani)<br />
fotoadarte@gmail.com<br />
contatto Facebook: Rudargia Reef<br />
Riflessi-Oni Architettoniche, fotografia digitale<br />
Per me la fotografia è un sogno, è il mio specchio, il riflesso fedele<br />
del mio modo di vedere e interpretare la realtà!<br />
R. Reef<br />
Vive e opera a Pistoia. Talento pistoiese in rapida<br />
ascesa incontra la fotografia per caso nel<br />
2011. Autodidatta, sin da subito ottiene riscontri<br />
positivi, tanto che alcuni suoi scatti vengono<br />
selezionati per importanti rassegne artistiche e<br />
vengono esposti presso prestigiose gallerie d’arte<br />
in tutta Italia. La sua “peculiarità” sono le fotografie<br />
di immagini riflesse, che si possono considerare<br />
delle vere e proprie opere d’arte. Rudargia non ama<br />
definirsi una fotografa, ma più un’artista di foto, con<br />
capacità di cogliere attimi, riflessi, colori e corrispondenze,<br />
riuscendo così a vedere cose ove gli<br />
altri nemmeno si soffermano a guardare “L’occhio<br />
come obbiettivo e il cuore come sensore”. Ha partecipato<br />
a numerosi concorsi (Roma, Brindisi, Firenze,<br />
Pistoia e Verona), questi i principali riconoscimenti:<br />
vincitrice del concorso fotografico di<br />
Passione Italia (2011/12) dal titolo Mestieri di ieri e<br />
di oggi per la realizzazione della copertina delle Pagine<br />
Gialle della provincia di Pistoia; selezionata per<br />
la rassegna artistica internazionale Human Rights?<br />
2012 (mostra presso Castello Acaya di Lecce e<br />
Fondazione Opera Campana, Trento); selezionata<br />
per la rassegna artistica internazionale Human<br />
Rights? Migrantes - l’Immigrazione e l’Accoglienza,<br />
a cura di Roberto Ronca, e Spazio Tempo Arte (settembre<br />
2013/gennaio 2014) presso la Fondazione<br />
Opera Campana dei Caduti, Rovereto, Trento; vincitrice<br />
del concorso fotografico internazionale Omaggio<br />
a Gianna Manzini (giugno 2013). La sua foto è<br />
stata scelta per la copertina del libro “Sulla Soglia”<br />
per la prima volta tradotto in spagnolo dalla casa<br />
editrice Falsirena. È inoltre vincitrice del Premio Nazionale<br />
di tutte le Arti 2013 (sezione fotografia) della<br />
Fondazione Elisabetta e Mariachiara Casini Onlus,<br />
“In ricordo di tutte le creature espiantate a cuore<br />
battente”, Palazzo Vecchio, Firenze.<br />
160
Anna Ricceri Guicciardini<br />
artisti in toscana 2013<br />
Piazza D’Azeglio, 24 - 50121 Firenze<br />
Tel. 055 241285 - Cell. 338 2582403<br />
Gigli marini, 2012, acquerello, cm. 51x36<br />
Anna Ricceri Guicciardini ha approfondito la<br />
tecnica dell’acquerello con la pittrice inglese<br />
Josh Partridge. Ha esposto in mostre collettive<br />
a Cortona, San Gimignano, Viareggio, Torre del<br />
Lago Puccini e in tre personali al Gruppo Donatello.<br />
A Parigi ha preso parte con quattro acquerelli al Salon<br />
des Beaux Arts.<br />
161
artisti in toscana 2013<br />
Luigi Rindi<br />
Cell. 392 4568005<br />
luigi.rindi@libero.it<br />
Aquila, 2008, legno, cm. 63x54<br />
Coppa del Mondo, 2005, legno, cm. 57x18<br />
“ Credo che Luigi Rindi, che si definisce “scultore<br />
informale”, sia da prendere in considerazione,<br />
nel novero di artisti legati a forme<br />
offerte direttamente dalla natura. Sì, perché, oltre<br />
le immagini che lui vi legge e che, in questo caso<br />
ri-forma secondo suggestioni antropomorfe o di<br />
simmetriche esistenze reali, Luigi sa inscrivere profondi<br />
e significativi simbolismi. Di più, si evoca il<br />
mistero della resurrezione, che è l’evento finale di<br />
tutto il cosmo. E, intanto, è l’esperienza di un artista<br />
sensibile e mistico, che sa render bella ogni cosa<br />
con l’ispirazione dell’arte vera”.<br />
don Giuseppe Billi<br />
curatore Arte Sacra CEI<br />
Ci sono risvolti spirituali nella quotidiana ricerca di<br />
frammenti d’albero dell’artista Luigi Rindi. Quando<br />
s’inoltra nel cuore della natura, lungo i torrenti di<br />
montagna, alle foci dei fiumi o sulla riva del mare,<br />
lui non va a scovare dei ramoscelli ma va ad incontrarli.<br />
Se la natura ha favorito l’accoppiamento con<br />
altri elementi naturali come sassi, pezzi di vetro, filamenti,<br />
Luigi l’asseconda trattando la “composizione<br />
naturale” con rispetto, quasi accarezzando”.<br />
Fabrizio Borghini<br />
“Devo confessare che ho trovato particolarmente<br />
interessante e significativa l’operazione artisticoculturale<br />
dello scultore Luigi Rindi di Prato. Il profondo<br />
sentimento religioso che lo anima investe<br />
con semplicità di linguaggio espressivo tutte le sue<br />
sculture. Dinanzi alla sua “crocifissione”, sublime e<br />
chiarificatrice delle sue doti umane, avverti nel tuo<br />
162
artisti in toscana 2013<br />
Luigi Rindi<br />
Crocifisso,1998, legno, cm. 80x115<br />
Omaggio a Enrico Cuccia (grande finanziere e saggio custode<br />
per più di 40 anni della lira italiana), 2005, legno, cm. 38x15<br />
spirito la profondità del suo messaggio evangelico<br />
rivolto all’umanità intera. La validità dell’opera succitata<br />
consiste, a mio avviso, nella linearità dei mezzi<br />
espressivi, di cui il nostro si è avvalso. A mio giudizio,<br />
la modernità e la validità dell’operazione<br />
artistico-culturale del nostro Luigi, sono confermate<br />
senza dubbio dalla preziosa qualità dei contenuti<br />
delle sue sculture. Ad meliora!!!”.<br />
Antonio Malmo<br />
“Hanno un loro preciso linguaggio le sculture lignee<br />
di Luigi Rindi: è il linguaggio della trasformazione<br />
da esseri inerti ad esseri parlanti attraverso il<br />
movimento delle curve e delle linee, la creatività<br />
dell’interpretazione dove spesso irrompe l’ironia.<br />
La somma di queste caratteristiche può essere riassunta<br />
nell’omaggio al finanziere Enrico Cuccia la<br />
cui postura di per sé stessa rivela una precisa condizione<br />
spirituale, nel caso in esame portata alla<br />
caricatura dell’attore. Quei legni contorti, spesso<br />
logorati dal tempo, sono frutto di una paziente ricerca.<br />
Rindi li seleziona accuratamente, al momento<br />
che ha “visto” che dentro c’è la possibilità di ricavarne<br />
un soggetto: ora un Cristo dolente, la coppa<br />
del mondo, una ballerina o addirittura un mostro<br />
preistorico. Poi scatta quella che è la vera creatività<br />
del Rindi unita alla sensibilità e alla passione, che<br />
permette di cogliere nei suoi lavori le emozioni, sue<br />
e dei personaggi, spesso mascherati dal simbolo e<br />
dall’informale ammiccanti ai problemi che coinvolgono<br />
la nostra esistenza, trasformandosi in vero e<br />
proprio messaggio sociale”.<br />
Franco Riccomini<br />
163
artisti in toscana 2013<br />
Carmela Rizzi<br />
Tel. 0571 671736 - Cell. 338 1881953<br />
carmelarizzi1@hotmail.it<br />
Omaggio a Henri Matisse e Ernst L. Kirchner, 2013, tecnica mista su carta, cm. 70x100<br />
Ènata a Casamassima (BA) e risiede a Montespertoli<br />
in località Montagnana. Nel 1975 ha<br />
conseguito il diploma di maturità artistica<br />
presso il Liceo Artistico di Bari e nel 1979 si è diplomata<br />
all’Accademia delle Belle Arti di Firenze. È<br />
abilitata dal 1984 all’insegnamento di Discipline Pittoriche.<br />
Ha partecipato a numerose collettive, mostre<br />
personali e concorsi nazionali.<br />
“Carmela Rizzi fin dai suoi esordi in Accademia sente<br />
di condividere appieno il modus degli espressionisti<br />
tedeschi e dei pittori fauves, il bisogno di esprimere,<br />
come loro, il grido e l’urlo di dolore dell’animo<br />
che si traducono in forme contorte ed esasperate.<br />
La sua pittura, tuttavia, non è un prolungamento del<br />
passato ma, piuttosto, una proposta sincera di trasferire<br />
nei suoi quadri le caratteristiche che sente<br />
sue. Molto interessanti le “composizioni”, la compenetrazione<br />
di più opere, di autori diversi, che sfumano<br />
l’una nell’altra e vanno cercate, come a ricordare<br />
di non fermarsi subito all’evidente ma ricercare<br />
con cura ciò che non emerge in superficie, nella<br />
tela come nella vita. Dove appaiono le figure umane<br />
spesso sono in coppia, in armonia, ma in tutte le<br />
opere le pennellate sono istintive, fuggenti e il messaggio<br />
è lasciato ai colori, liberi, puri, che si accavallano,<br />
si cercano e si separano, si impongono e si ritirano…”.<br />
Maria Pizzirani<br />
164
Lizzy Sainsbury<br />
artisti in toscana 2013<br />
www.lizzysainsbury.it<br />
ejsainsbury@hotmail.it<br />
Walk round bullet, installazione e performance<br />
Spreading salt, installazione e performance<br />
Lizzy Sainsbury abita dal 1992 nei boschi di<br />
Montalbano e lavora con la creta, il legno, materiali<br />
organici e oggetti trovati. Nel 2013 ha<br />
realizzato installazioni alla Loggia del Grano a Firenze<br />
per “Winetown”, a Porta San Niccolò (Firenze)<br />
per “Diladdarte”, a Panzano (Firenze) per “Natura e<br />
Uomo” e a Zeri (Massa Carrara) per “Luniarte”.<br />
Gli ultimi lavori di Lizzy Sainsbury sono dei labirinti<br />
costruiti con materiali vari. Crea anche brevi filmati<br />
di sé stessa mentre percorre il labirinto utilizzando<br />
musica e parola. Come scrive l’artista: “Chi entra<br />
nel labirinto accetta la sua logica e si dà al luogo<br />
‘magico’ con il proprio corpo, completando l’opera<br />
con il ritmo dei suoi passi. Il ‘passante per il labirinto’<br />
compie una danza liberatoria, scandita come<br />
una partitura musicale; affronta i problemi, comprende<br />
e scopre; segue il percorso verso l’uscita/<br />
soluzione senza conflitto o competizione.”<br />
“Raccoglie tutto ciò che per lei ha un significato, riposiziona<br />
gli elementi raccontando un suo labirinto...ma<br />
non vi è scelta su dove andare, in quanto<br />
non vi sono né bivi o vicoli ciechi, c’è solo da percorrere,<br />
osservare e leggere. Rilevante per lei è il “ritmo”<br />
dell’insieme del percorso: ogni oggetto ha una<br />
sua immagine ed un suo suono”.<br />
Riccardo Sacchettini<br />
165
artisti in toscana 2013<br />
Alessandra Sala<br />
Abitazione: via M. Gianni, 34/b - 51100 Pistoia - Studio: via Firenze, 17 - 55049 Viareggio (LU)<br />
Cell. 335 5619348 - Fax 0573 364770 - alessandra.sala@hotmail.it - www.alessandrasala.it<br />
Nata a Pistoia dove<br />
attualmente<br />
risiede, svolge<br />
la sua attività lavorativa<br />
anche altrove. Ha frequentato<br />
l’Accademia<br />
di ristrutturazione e arredamento<br />
Leonetto<br />
Cappiello a Firenze.<br />
pensiero perché questa professione accarezzandomi<br />
l’anima ed insieme ad essa mi accompagna per<br />
il mio percorso di vita…”<br />
“Mi occupo di interior designer, in particolare della<br />
ristrutturazione ed arredamento di case, negozi,<br />
bar, banche, barche, ecc. È un viaggio anche al di<br />
fuori di me stessa: la mia creatività è come una poesia<br />
densa di passioni ed emozioni per tutto ciò che<br />
mi si presenta davanti. È un’idea che si forma nella<br />
mente, ricca di strategia anche per un attimo di<br />
tempo con una comunicazione da trasmettere e<br />
parte integrante di una relazione che attraversa il<br />
Madre e figli… inesorabilmente insieme, 2010, legno, plastica,<br />
ferro e vegetale, cm. 80x100<br />
166
artisti in toscana 2013<br />
alessandra sala<br />
Scoprire…, 2009, legno e ferro, cm. 50x144<br />
Non richiudere te stesso…, 2012, legno, ferro, gesso,<br />
cm. 80x120<br />
Musique, 2010,<br />
rame, legno e stoffa,<br />
cm. 45x194<br />
…un’altra passione l’ho coltivata nella mia<br />
vita: la pittura, la scultura che mi ha portato<br />
a fare diverse mostre e poi anche la scrittura<br />
che accompagna la mia vita. Attualmente<br />
pubblicando un libro dal titolo: “Un ospite<br />
inaspettato”.<br />
A. Sala<br />
167
artisti in toscana 2013<br />
Piero Sani<br />
Via del Casalino, 50 - Poggibonsi (SI)<br />
www.pierosani.com - pierosani@libero.it<br />
Tenda celeste, 2013, acrilico su tavola, cm. 40x40<br />
Nato a Spicchio di Vinci nel 1947, vive a Poggibonsi.<br />
Espone dai primi anni Settanta con<br />
consenso di pubblico e di critica sia in Italia<br />
che all’estero (oltre che in Europa, Brasile, Stati<br />
Uniti, Giappone). I suoi lavori figurano in numerose<br />
collezioni pubbliche e private e nelle più importanti<br />
riviste d’arte. I suoi periodi pittorici sono “I Galli”<br />
(1972/’75), “Disegni surreali” e “Le sagome”<br />
(‘75/’80), “Le sfingi” (‘81/’92) e “I Cenci” che dal<br />
‘93 ancora oggi fanno parte della sua produzione<br />
pittorica.<br />
“Se si pensa alla pittura di Piero Sani, almeno di<br />
quest’ultimo decennio, c’è un elemento che subito<br />
balza alla memoria visiva come sua inconfondibile<br />
sigla stilistica, il panneggio di tessuti variamente<br />
drappeggiati che l’artista chiama “cenci”:<br />
ma, va ricordato, che Sani è un toscano e di matrice<br />
senese dove la parola cencio è usata tanto<br />
per indicare il panno povero e d’uso quanto il più<br />
nobile e decorato “palio”. I suoi cenci sono tutt’altro<br />
che poveri, anzi spesso damascati e definiti con<br />
una attenzione al loro porgersi alla luce che li rende<br />
più veri del vero di contro al paesaggio di fondo<br />
costruito invece a tinte piatte (...). Sani pone in dialogo<br />
due modalità espressive quasi opposte tra<br />
loro: l’estrema sintesi formale e cromatica del paesaggio<br />
ed il meticoloso e dettagliato realismo dei<br />
“cenci” suscitando una nuova dimensione metafisica.(...)<br />
perché quel paesaggio, seppur connotato<br />
nella sua identità geografica, della sua terra, è figura<br />
iconica, visione ideale, traslato della memoria,<br />
mentre i cenci sono ritratti dal vero, messi in posa<br />
nello studio come fossero modelle (…) non solo<br />
stesi o drappeggiati su un’asta a far sipario alla<br />
scena ma anche articolati e annodati a formare lettere<br />
e numeri...diventano l’accento espressivo attraverso<br />
il quale l’immagine può aprirsi ad una lettura<br />
ora ludica ora idillica giocando a sovvertire i<br />
termini della percezione visiva quanto di allusione<br />
di senso: i cenci sono il suo alfabeto pittorico e<br />
poetico lasciando trapelare quella vena di intelligente<br />
ironia che da sempre accompagna il suo linguaggio<br />
artistico, intesa ad offrirci una visione intenzionalmente<br />
paradossale”.<br />
Roberta Fiorini<br />
168
Veronique Semple<br />
artisti in toscana 2013<br />
Via dei Fossi, 25 - 50123 Firenze<br />
Cell. 333 9637798 - Tel. 055 2302815 - sempleveronique@gmail.com<br />
Cambiamento, Lasciare presa, 2013, acquarello, cm. 45x68,5<br />
Canadese, risiede da diversi anni a Firenze. È<br />
laureata in Storia dell’arte alla McGill University.<br />
Per oltre vent’anni ha insegnato storia,<br />
disegno, pittura e design presso il Centennial College<br />
di Montréal. È la fondatrice della Creative Arts<br />
Summer School Centennial College, di cui è stata<br />
direttrice per nove anni. È stata socia dello Studio<br />
Graff e della Galleria Collettiva Studio”J” di Montréal.<br />
Sono molte le mostre personali e collettive<br />
realizzate negli anni. Si ricordano: 2005-2009, mostra<br />
di gruppo al Museo Il Fortino, Forte dei Marmi;<br />
Casa di Dante, Firenze, “Il Traguardo delle Nuvole”,<br />
cinque artisti; 2010/2011, mostra personale “Traversando”<br />
(Casa di Dante, Firenze); Exposicion del<br />
Taller Internacional Sala de Exposiciones, Blanca<br />
Spagna; mostra di gruppo del Paiolo (Galleria Via<br />
Larga, Firenze); “Synestesie in Costruzione”, mostra<br />
del gruppo Kantiere Post-Kontemporaneo<br />
(Casa di Dante, Firenze); 2012/2013, selezionata da<br />
una giuria internazionale per la Biennale Internazionale<br />
dell’Acquarello (Shanghai, Cina); “Travelling<br />
Exhibit” Quanuha Watercolor Gallery, mostra di alcune<br />
opere della Biennale a Pearl Tower (Shanghai)<br />
e Youth Palace (Shanghai); selezionata dal Salon du<br />
Dessin et de la Peinture à l’eau (Parigi); mostra “Acquarello<br />
Contemporaneo”, Royal Watercolour Society<br />
(RWS), Bankside Gallery, Londra.<br />
169
artisti in toscana 2013<br />
Veronique Semple<br />
Oltre la superficie, 2011, acquarello, cm. 53x47<br />
Ieri oggi e domani, Il Triangolo, 2012, acquarello, cm. 61x47<br />
“È come se la scena, muta testimone dell’assenza,<br />
evidenziasse ancor più attraverso lo spazio vuoto, il<br />
senso dell’attesa e venisse sottratta alla misura<br />
consueta del nostro tempo per restare sospesa in<br />
un tempo indecifrabile. (…) È riuscita così grazie<br />
anche ad una rara sensibilita per luci e colori, tonalità<br />
e fantasie a trasmetterci con dei quadri che legano<br />
indissolubilmente poesia e pittura, una grande<br />
serenità. (…) Sa cogliere “l’eternità nell’istante”<br />
nel suo traversare la vita ha ritrovato il tempo, la<br />
pienezza del esistere”.<br />
Eleonora D’Aquino<br />
“Vellutati trapassi tonali qualificano le raffinate opera<br />
ad acquarello dell’artista canadese Veronique<br />
Semple dedita a questa impareggiabile tecnica per<br />
la resa delle trasparenze cromatiche in forza della<br />
sua intrinseca rapidità esecutiva. (…) La purezza<br />
cromatica nella solarità diafana delle tinte contraddistingue<br />
lo sguardo attento di Veronique Semple,<br />
innamorata del reale, capace di soffermarsi per ricercarlo<br />
in tranches de vie rivisitate con limpidezza<br />
ed immediatezza di tocco”.<br />
Silvia Ranzi<br />
170
artisti in toscana 2013<br />
Veronique Semple<br />
Sotto la superficie, 2011, acquarello, cm. 34x49<br />
“Il legame tra colore ed acqua rivela in lei una capacità<br />
di sintesi che si traduce in una serie di chiari<br />
procedimenti stratificati che costituiscono il tessuto<br />
pittorico-emotivo con il quale costruisce i suoi<br />
lavori. (…) L’oggetto narrato galleggia come una<br />
palla di vetro carezzata da una luce metafisica evocatrice<br />
in un certo senso della struggente malinconia<br />
che ritroviamo nei dipinti dell’americano Edward<br />
Hopper. Ma diversamente da lui qui si respira un’aria<br />
di serenità eroica, quasi rinascimentale (…) manifestati<br />
attraverso la difficile tecnica dell’acquarello,<br />
dove è possibile riconoscere, oltre al consumato<br />
mestiere, una sensibilità pittorica straordinaria evocatrice<br />
di passioni e sentimenti non comuni”.<br />
Carlo Maltese<br />
171
artisti in toscana 2013<br />
Giuliana Signorini<br />
giulianasignorini@virgilio.it<br />
Riflessi, 1997, olio su tela, cm. 85x65<br />
“… Partita dalla figura, disegnata e scolpita, e<br />
negandosi invece al paesaggio e alla natura<br />
morta come teatrino consueto del visibile,<br />
Giuliana ha affiso poi terra e cielo, ripensati e<br />
rivisti nei quattro elementi di acqua terra fuoco e<br />
aria, per risolvere poi figurativamente il suo mondo<br />
nella esemplare invenzione dei suoi “vortici”, che<br />
questa complessità (il senso della vita) riassumono<br />
nel segno della circolarità e del movimento. Nel<br />
contempo il suo stile è trascorso in pittura dalla linea<br />
disegnativa al colore puro, mentre nella scultura<br />
ha via via messo alla prova il duro macigno, il<br />
fragile alabastro, il tenero legno profumato. …Eccola<br />
esporre nel 1983 negli Stati Uniti al College di<br />
Architettura della Texas University; poi presso l’Università<br />
del Colorado. Nel 1992 espone cinque opere<br />
di grafica alla Mostra del Salone d’Autunno a<br />
Parigi. Nel 1994 a Londra con la Cinderella’s Revenge,<br />
poi inventando una originale, ludica forma di<br />
reggiseno (il “reggisecolo”), che esporrà anche a<br />
Madrid, a Parigi e che apparirà su Harper’s Bazar.<br />
Ancora nel 1994 a Philadelphia e nel 1998 a Monaco<br />
di Baviera…<br />
Pier Francesco Listri<br />
Dal volume “Tracce della mia vita nell’arte”<br />
edizioni Pegaso, 2008<br />
172
Paolo Staccioli<br />
artisti in toscana 2013<br />
Via del Padule, 11 - Scandicci (FI)<br />
Tel. 055 751717 - info@paolostaccioli.it<br />
Carro con figure, 2013, ceramica a lustro<br />
Nato a Scandicci nel 1943, Paolo Staccioli inizia<br />
la sua esperienza di artista negli anni Settanta<br />
del Novecento, esordendo come pittore.<br />
Al principio degli anni Novanta la necessità di<br />
sperimentare nuovi linguaggi espressivi lo spinge a<br />
Faenza, dove affina le tecniche dell’arte della ceramica.<br />
Nei primi anni del Duemila, Staccioli, senza<br />
comunque mai abbandonare l’amore per la lavorazione<br />
delle terre, inizia a trasferire le sue forme anche<br />
nel bronzo. Tra le mostre più recenti si segnalano:<br />
“Le gioiose ceramiche di Paolo Staccioli”,<br />
Palazzo Pitti, Firenze (2005-2006); “I Segni della<br />
Terra”, Museo Archeologico di Fiesole 2007; FuLe<br />
International Ceramic Art Museum, Fuping, Cina<br />
2008; Istituto di Cultura Italiana, New York 2008;<br />
Istituto di Cultura Italiana, Washington 2009; Galleria<br />
Selective Art, Paris 2009; “Opere/Sculptures”,<br />
Museo Horne, Firenze 2011; Pietrasanta, piazza del<br />
Duomo (lato campanile) e Galleria Paoli, 2008,<br />
2009, 2011 e 2012; “Il guerriero e la farfalla; Paolo<br />
e Paola Staccioli”, Ex convento Santa Chiara, Nobile<br />
Contrada del Nicchio, Siena 2012.<br />
173
artisti in toscana 2013<br />
Paolo Staccioli<br />
Personaggi, 2013, ceramica a lustro<br />
Viaggiatori a riposo, 2013, ceramica a lustro<br />
La leggerezza, la grazia, l’ironia. Ecco tre stelle fisse<br />
per orientarsi nell’opera di Paolo Staccioli ceramografo.<br />
La leggerezza prima di tutto perchè la materia<br />
è pesante, pesanti e complicate sono le tecniche.<br />
Non ci vuol niente a farsi trascinare in basso<br />
verso la irrimediabile opacità del mestiere saccente<br />
e compiaciuto. Staccioli lo sa. Non glielo ha mai detto<br />
nessuno. Lo sa d’istinto e gioca come sollevato<br />
a mezz’aria, schivando retoriche ed estetismi, volando<br />
via veloce come un uccellino sagace dalle insidie<br />
citazionistiche e virtuosistiche. Poi la grazia<br />
che è una virtù duttile e trasparente. Non la si impara<br />
a scuola e neppure a bottega. Dio la dà a chi vuole.<br />
Per un artista grazia è la capacità di usare il linguaggio<br />
del suo tempo (per Staccioli la lingua del<br />
secolo è quella di Arturo Martini, di Giacometti, di<br />
Marino, di Fantoni, etc) in un modo individuale, riconoscibile,<br />
inconfondibile e al tempo stesso gradito,<br />
suasivo, stimolante. (…) E dunque, ricapitolando, la<br />
leggerezza, la grazia, l’ironia. Usate queste tre chiavi<br />
di lettura quando guardate le ceramiche di Paolo<br />
Staccioli e vi accorgerete che non ne esistono di<br />
migliori per riconoscere l’autentica qualità quando<br />
la si incontra.<br />
Antonio Paolucci<br />
Ex Soprintendente del Polo Museale Fiorentino<br />
Dal catalogo della mostra Le gioiose ceramiche di Paolo Staccioli,<br />
Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti, Firenze,<br />
ottobre 2005 - giugno 2006<br />
174
Anna Sticco<br />
artisti in toscana 2013<br />
Via Grecia, Loc. Carpineto, 42 - 53018 Sovicille (SI)<br />
Tel. 0577 392070 - Cell. 393 2056517 - annasticco@yahoo.com - www.annasticco.altervista.org<br />
Callas nel Mar Egeo, 2012, tecnica mista su tela, cm. 100x100<br />
Nata a Napoli, risiede dal 1979 in Toscana,<br />
terra che l’ha adottata e di cui era innamorata<br />
fin da bambina. Nonostante le evidenti e<br />
precoci attitudini alle attività artistiche, ha compiuto<br />
studi classici per poi laurearsi in Fisica con il<br />
massimo dei voti. È stata per trent’anni docente di<br />
Informatica a Siena. Dal 1989 la sua attività espositiva<br />
è diventata pressocchè continua, con mostre<br />
in Italia e all’estero, dove ha riportato lusinghieri<br />
successi. Le sue opere sono state presentate in<br />
saloni fieristici e in gallerie in Francia (Parigi soprattutto<br />
e Costa Azzurra), Regno Unito (Cardiff), Austria<br />
(Salisburgo), Svizzera (Ginevra), U.S.A. (New<br />
York), oltre che in sedi pubbliche in Italia. Dal 1993<br />
la sua ricerca sulla “quotidiana commedia” si concentra<br />
sulla figura femminile, in un modo che qualcuno<br />
potrebbe definire “ossessivo”: il suo scopo,<br />
in realtà, è celebrare la bellezza e la giovinezza<br />
come “beni” destinati con il tempo a perdersi nei<br />
ricordi. Ritrarre le donne significa soprattutto raccontare<br />
sé stessa attraverso le storie delle figure<br />
femminili incontrate sul suo cammino. Dal 2006 si<br />
dedica con passione al personaggio di Maria Callas,<br />
da lei eletta “donna” per eccellenza: una ricerca<br />
che l’ha portata ad interessarsi ad altri artisti di rilievo<br />
come Franco Zeffirelli, Giuseppe Zigaina, Tamara<br />
Manighalam ed importanti collezionisti come<br />
Giancarlo Tanzi e Ilario Tamassia, che hanno contribuito<br />
a farle conoscere meglio il famoso soprano.<br />
In comune con Maria Callas ha la passione per il<br />
canto, essendo lei stessa un soprano. Al 2008 risale<br />
il suo ingresso nell’Antica Compagnia del Paiolo,<br />
mentre nel 2009 è diventata “societarie” de Les<br />
Artistes Indipendants, storico gruppo parigino di<br />
cui ha fatto parte, tra gli altri, Toulouse Lautrec. È<br />
membro della sezione veneziana dell’U.C.A.I. Hanno<br />
scritto di lei: Marcello Venturoli, Nicola Nuti,<br />
Enzo Galeazzi, Federica Gasparrini, Gilberto Madioni,<br />
Franco Campoli, Roberto Della Lena, Maria Teresa<br />
Santalucia.<br />
175
artisti in toscana 2013<br />
Luigi Tamanini<br />
luigi.tamanini@alice.it<br />
www.luigitamanini.it<br />
Bambini, sempre bambini, olio su tela, cm. 80x80<br />
Luigi Tamanini, in arte TAM TAM, nasce a Trento,<br />
vive e lavora a Firenze. Dopo la laurea in<br />
Architettura,si dedica alla pittura frequentando<br />
nel capoluogo toscano l’atelier della pittrice<br />
Joke Frima e, dal 1983 al 1987, la scuola di ‘Disegno<br />
e Pittura dal vero della maestra Nerina Simi. È<br />
socio del Gruppo Donatello. Nel 2001 vince il Premio<br />
Fiorino d’Oro nella sezione Grafica. Numerose<br />
sono le mostre personali e collettive a cui partecipa<br />
dagli anni Settanta ad oggi.<br />
“Tamanini percorre l’avventura di figura attraverso<br />
un immaginario che riporta segmenti e suggerimenti<br />
dal mondo delle forme e delle situazioni concrete<br />
per trasformare il quotidiano in fiaba contemporanea,<br />
vale a dire all’insegna della precarietà e<br />
senza garanzia di lieto fine. Come se l’artista si fosse<br />
calato nelle disarmonie dei luoghi interiori per riemergerne<br />
con una qualche storia che mettesse<br />
insieme la natura dell’immagine inventata con le<br />
nuove esigenze del segno, il racconto si frammenta<br />
in piccoli quadri, scene a sé stanti, oppure si concentra<br />
in un’unica visione dilatata sulla grande tela.<br />
Della sua pittura strutturata tradizionalmente, Tamanini<br />
ha voluto conservare l’osservazione solitaria,<br />
il filo di poesia sul quotidiano, quel cercare e<br />
cercarsi attraverso le cose e le situazioni; tuttavia,<br />
pian piano, ha prevalso il segno grafico sull’impasto,<br />
così da pervadere il quadro da un’eccitazione<br />
sotto pelle, una sorta di nervosa occupazione degli<br />
spazi”.<br />
Nicola Nuti<br />
176
Edda Tanara<br />
artisti in toscana 2013<br />
Via Torcicoda, 20<br />
50142 Firenze<br />
Sottobosco, 2011, olio su tela, cm. 70x50<br />
Nata a Castiglione del Lago (PG), vive e lavora<br />
a Firenze. Fa parte del Gruppo Donatello. Ha<br />
frequentato la Scuola Libera del Nudo presso<br />
l’Accademia di Belle Arti di Firenze e i corsi di<br />
incisione presso la Scuola Internazionale di Grafica<br />
Il Bisonte. Ha svolto l’attività di insegnante nelle<br />
scuole medie fiorentine. Ha realizzato un pannello<br />
per la S.M.S. di San Quirico ed un murales per il<br />
Centro Anziani di via Luna a Firenze. Si dedica alle<br />
arti pittoriche e grafiche fin dal 1968, tenendo personali<br />
e collettive a carattere nazionale e internazionale,<br />
conseguendo riconoscimenti e premi. Sue<br />
opere si trovano in collezioni pubbliche e private.<br />
Bibliografia: Archivio per l’Arte Italiana del 900<br />
“Kunsthi Storische Institut in Florenz”; “L’arte Italiana<br />
nel XX Secolo”, Edizioni Due Torri, Bologna;<br />
Bolaffi Grafica Numero 7; Museo dell’Incisione, Castello<br />
dei Paleologi, Aquiterme (Al); Artiste Fiorentine<br />
a Philadelphia, Assessorato del Turismo del Comune<br />
di Firenze; “Capitali dell’Europa Unita”<br />
Società delle Belle Arti, Circolo degli Artisti, Firenze;<br />
“Mani Mario, di qua e di là d’Arno per Mario<br />
Mariotti”, Ed. Polistampa Firenze.<br />
177
artisti in toscana 2013<br />
Maria Teresa Tronfi<br />
Cell. 349 2969988 - materetro@yahoo.it<br />
http://mariateresatronfi.wordpress.com<br />
Incontro, 2007, tecnica mista, cm. 50x40<br />
Nata ad Alta Gracia (Cordoba), Argentina, nel<br />
1967. Nel 1989 si diploma presso la Escuela<br />
Superior de Bellas Artes di C. Rivadavia.<br />
Numerose le mostre realizzate in questi anni. Tra le<br />
più recenti si ricordano: Biennale di arte contemporanea,<br />
Firenze (2009 e 2011); collettiva, Cascina<br />
Farsetti, Villa Doria Pamphili artisti partecipanti al<br />
FIAR (2009); esposizione finalisti Premio Firenze,<br />
Palazzo Cerretani sede del Consiglio Regionale della<br />
Toscana (2008); finalista al Premio Firenze (XXIV<br />
edizione), sezione Pittura (2001, 2003, 2007); L’iris<br />
nell’arte, Farmacia Officina Profumo di S. Maria<br />
Novella”, Firenze (2004).<br />
“Questo universo cromatico, caldo e luminoso,<br />
materializza un insieme di ambienti onirici, metafisici,<br />
riflessi della visione fantastica dell’autrice. È il<br />
tratto sicuro di una realtà trasfigurata da tensioni e<br />
sensazioni in un ordine complesso, entro limiti spaziali<br />
ben definiti, da cui Maria Teresa Tronfi prende<br />
colori e forme che danno pace e tranquillità. Quasi<br />
un palcoscenico delle meraviglie, dove figure chiare<br />
o enigmatiche (conchiglie, foglie diverse, e svariati<br />
altri elementi) attraverso la luce assumono<br />
un’intensità quasi mistica. Così ci si accorge che, al<br />
di là della bravura decorativa, esplode qualcosa di<br />
liricamente vivo, di musicalmente marino, all’insegna<br />
di raffigurazioni eseguite con vivo sentimento.<br />
Altri quadri, tutti pervasi da una calma pensierosa,<br />
suggeriscono panoramiche sotto cieli zodiacali o<br />
acquari dove guizzano stormi di pensieri”.<br />
Paolo Levi<br />
178
artisti in toscana 2013<br />
Borgo Allegri 15R - 50122 Firenze<br />
Tel. 055 2469346 - Cell. 339 2521039<br />
Presidente Miranda Mei (tel. 0554368598 mirandamei@alice.it)<br />
info@firenzearte.org - firenzearteasscult@gmail.com<br />
www.firenzearte.org<br />
www.equilibriarte.org/firenzearte - www.exibart.com/firenzearte<br />
Realizzare attività dirette ad assicurare<br />
lo svago, promuovere la ricreazione<br />
del fisico e dello spirito<br />
oltre allo sviluppo sociale ed intellettuale<br />
degli iscritti attraverso<br />
iniziative culturali (corsi, conferenze,<br />
proiezioni, dibattiti), artistiche<br />
(pittura, scultura, poesia ed arti figurative),<br />
turistiche e ricreative in<br />
genere. Questi alcuni degli obiettivi<br />
dell’Associazione Firenze Arte<br />
(Borgo Allegri 15 R, Firenze), per<br />
il raggiungimento dei quali l’associazione<br />
si attiverà predisponendo<br />
gli spazi necessari per lo svolgimento<br />
delle diverse attività in un<br />
ambiente sereno, conviviale, aperto<br />
allo scambio di opinioni e di idee.<br />
Sono aperte le iscrizioni per l’anno sociale 2014
artisti in toscana 2013<br />
Griscia Tufano<br />
Via delle Terme, 5 - 50123 Firenze - Cell. 3332814583<br />
grisciartufano@virgilio.it - grisciatufano@libero.it - www.grisciart.it<br />
Angeli sulle città di notte, 2012, acrilico su tela, cm. 100x100<br />
Sogni, 2008, acrilico su tela, cm. 100x100<br />
L’artista Griscia Tufano attualmente vive ed ha<br />
uno studio in una Torre Guelfa del XII° secolo<br />
nel centro storico di Firenze in via delle<br />
Terme, strada tra le più suggestive della città per<br />
l’edilizia medievale grazie alle Torri e ai Palagi che vi<br />
si affacciano, meta di artisti e amanti dell’arte da<br />
tutto il mondo in quanto l’artista espone prevalentemente<br />
all’estero. Il mito, la leggenda, la favola, il<br />
sogno sono sempre state tematiche presenti nelle<br />
sue opere fin da una delle sue prime personali negli<br />
anni Settanta. Ha sperimentato vari percorsi, dalla<br />
scenografia alla pittura murale, alla poesia visiva,<br />
alla satira, alla promozione di laboratori di creatività<br />
con i ragazzi, ed è stata coinvolta in attività culturali<br />
nazionali ed internazionali. Esposizioni recenti<br />
all’estero: Galleria Thuillier (Parigi), Brick Lane Gallery<br />
(Londra), AmArtLouise Gallery (Bruxelles), Galleria<br />
Argò (Atene), Galleria il Patio (Cannes), Jolly<br />
Madison (New York), Four Season (Tokyo). In Italia:<br />
Art Expò Gallery (Portovenere), Galleria Il Tempio<br />
(Palermo), Galleria Arte Città Amica (Torino), Itaca<br />
Gallery (Verona), Giò Art (Lucca). In prestigiose<br />
Fondazioni e Musei: Villa Malfitano - Fondazione<br />
Giuseppe Whitaker (Palermo), Museo Civico<br />
d’Arte Moderna G.Sciortino (Monreale), Villa Doria<br />
Pamphily (Roma). È inserita come pittrice e scrittrice<br />
in enciclopedie, cataloghi, libri d’arte, riviste<br />
internazionali, volumi di poesia, etc. Tra le pubblicazioni<br />
recenti: “Grandi Maestri 2011”, CDA Editore<br />
(Palermo), “Avanguardie Artistiche 2012”, CDA<br />
Editore, “Leaders Protagonisti delle Nuove Avanguardie<br />
2013”, CDA Editore, “Emozioni d’Arte<br />
2013”, EA Editore (Palermo), “La Magia del Sogno<br />
2013”, Aletti Editore (Raccolta di poesie dell’autrice<br />
interamente illustrato), “Donne dell’Arte in<br />
Toscana 2013”,MF Edizioni. Tra i periodici: Effetto<br />
d’Arte (diretto da Paolo Levi), OVERART (diretto da<br />
Sandro Serradifalco), etc. Tra i premi ricevuti di recente:<br />
Trofeo Internazionale Città di NewYork, Jolly<br />
Madison (NewYork); Targa Premio Internazionale<br />
Tokyo, Four Season (Tokyo), Palma d’Oro per<br />
l’Arte, Galleria Il Patio (Cannes), Trofeo Guglielmo<br />
II°, Museo Civico d’Arte Moderna G. Sciortino<br />
(Monreale) oltre a numerose onorificenze e premi<br />
anche di poesia.<br />
Hanno scritto di lei: Sandro Serradifalco, Anna Francesca<br />
Biondolillo, Paolo Levi, Jean Charles Spina,<br />
Jean Jacques Segall, Mariarosaria Belgiovine, Florence<br />
Canarelli, Antonio Sorgente, Giancarlo Alù,<br />
Dino Masarà, Salvatore Russo ed altri.<br />
180
artisti in toscana 2013<br />
Griscia Tufano<br />
“La stimabile figura dell’artista Griscia Tufano,<br />
emerge in tutto il suo splendore tra gli Artisti del<br />
nostro secolo per l’inesauribile capacità comunicativa<br />
di cui è intrisa tutta la sua produzione artistica.<br />
Le vibranti immagini delle sue narrazioni pittoriche<br />
trasmettono i palpiti del suo animo e la lirica effervescenza<br />
della sua fantasia. È ammirevole come le<br />
sue opere abbiano quel fascinoso incanto per sedurre<br />
i nostri sensi. Sembra che Griscia Tufano sia<br />
nata per donarci sempre creatività tali da inebriarci<br />
e condurci in dimensioni altre…dove l’“Amore”<br />
pervade lo spazio, sospeso tra realtà e sogno, sciogliendo<br />
in rivoli di bene il suo pensiero che diviene<br />
profondo messaggio per la fruizione. Visioni surreali,<br />
pretesti di gioiose evasioni rese valide, difficile a<br />
dirsi se prevalga la gestualità del segno o l’impatto<br />
travolgente del colore. Sono certa però che l’assemblaggio<br />
cromatico, costruito con libero automatismo,<br />
sia il cardine distinguibile delle sue opere<br />
sin dal primo sguardo per l’incisività del tratto delle<br />
sue figure, valorizzate da una luce spirituale. Come<br />
è piacevole farsi travolgere dalla visione dei due<br />
Amanti in volo! Sembrano anime senza corpo unite<br />
da quel sentimento idilliaco per l’eternità. La sua<br />
vena pittorica mette in luce il ricco patrimonio culturale<br />
con espressiva poetica emotività, ma conducendo<br />
un discorso filosofico per cui l’uomo viene<br />
valorizzato per la complessità dei suoi sentimenti e<br />
innalzato alla sua spiritualità. Amore, passioni, sogni<br />
concorrono al desiderio di una Fertilità per riprodursi<br />
e vivere felice. Una felicità che ritroviamo nel<br />
dipinto Utopie, da cui emerge la straordinaria abilità<br />
della tecnica con cui la pittrice interpreta la vita in<br />
comune dei diversi stati sociali trasmettendo la positiva<br />
visione del cammino dell’uomo verso la sua<br />
meta ancestrale”.<br />
Anna Francesca Biondolillo<br />
(“Emozioni d’Arte 2013”, EA Editore)<br />
“L’artista Griscia Tufano modella le proprie creazioni<br />
e poi le dispone secondo movimentate coreografie<br />
dal significato arcano, misteriose composizioni<br />
Utopie, 2013, acrilico su tela, cm. 100x100<br />
che sono un inno all’armonia, alla serenità, alla crescita<br />
spirituale.<br />
Da sempre tematiche presenti nelle sue opere<br />
sono il mito, la leggenda, la favola, il sogno che ritroviamo<br />
in scenografie, pitture murali.<br />
Il suo talento emerge nella calibratura fra pieni e<br />
vuoti, nella rivelazione dei corpi tramite accenti sicuri<br />
e veritieri, nella tensione fra toni e controtoni.<br />
La sua mano asseconda la sua creatività, giocando<br />
con i pigmenti o creando contrasti accesi, sempre<br />
caratterizzati da un segno deciso.<br />
I lavori di Griscia Tufano sono composizioni di stampo<br />
surreale, quasi ludiche nella loro architettura<br />
compositiva e nei cromatismi che evocano la notte,<br />
come Angeli sulle città di notte o Sogni.<br />
La declinazione tecnica è sottoposta alle esigenze<br />
della composizione, contesto fatto di allusioni sottili,<br />
dove le figure appaiono protagoniste di un sogno<br />
notturno.<br />
Un sogno che sta per dissolversi alle prime luci del<br />
giorno”.<br />
Sandro Serradifalco<br />
(“I Grandi dell’Arte”, EA Editore)<br />
181
artisti in toscana 2013<br />
Giovanna Ugolini<br />
www.giovannaugolini.it<br />
info@giovannaugolini.it<br />
Eros, 1996, collage e tecnica mista, cm. 70x50<br />
Giovanna Ugolini è nata a Firenze nel 1940.<br />
Nella stessa città lavora da oltre 30 anni<br />
usando le tecniche del disegno, del collage,<br />
dell’incisione, del Batik, dell’olio e dell’acrilico. Sue<br />
opere si trovano in collezioni private e all’estero. Ha<br />
esposto in diverse città italiane. Si interessa della<br />
multimedialità partecipando a performances, a libri<br />
d’arte e a scenografie. Pubblicazioni: Espressioni -<br />
Il Candelaio, 1993 - Flores, Gazebo - Bestiario, Gazebo<br />
La fuga ferma Polistampa 1995 - Errare e<br />
stare Vannini 1999 - La malinconia dicevi Gazebo<br />
1999 - Erranza La Soffitta 2001- Oasi ludica Vannini<br />
2004 - Mater - Antologia illustrata - Morgana Edizioni<br />
2005 - Le forme dell’assenza Corte Arte Contemporanea<br />
- 2005 - Delle Marionette, dei Burattini e<br />
del Burattinaio - Genesi Editrice 2007 - Elegie delle<br />
Assenze e altre storie Edizioni Nicomp 2008 a cura<br />
di Stefano De Rosa.<br />
“Il mondo convulso, incalzante delle nostre città,<br />
dove spesso è difficile mettere ordine, un mondo<br />
dove la simultaneità degli eventi crea ulteriore confusione<br />
e dubbi, è il soggetto che Giovanna Ugolini<br />
ritrae nei suoi collages. La produzione che abbraccia<br />
un arco di tempo decennale, secondo una tecnica<br />
da lei praticata sin da metà degli anni Ottanta, probabilmente<br />
porta all’autrice la materia prima ottimale<br />
per affrontare le contraddizioni contemporanee:<br />
infatti, mentre nella sua pittura Giovanna è attenta e<br />
precisa, propugna un mondo chiaro mai affrontato<br />
frontalmente, ma sempre ritratto come fosse il riflesso<br />
del fatto, nei collages capovolge la situazione,<br />
rappresentando il caos del fatto stesso. Allora,<br />
la carta, il gesto rapido, i diversi materiali assemblati,<br />
i ritagli di giornale che rimandano al quotidiano,<br />
diventano tutti elementi capaci di esprimere nell’immediatezza<br />
lo sconcerto nei confronti di una società<br />
di sfuggente comprensione. (…) È una narrazione in<br />
simultanea, ove questa prende il passo delle immagini<br />
che quotidianamente scorrono sotto i nostri<br />
occhi, divenendo traccia di un vissuto appena accaduto,<br />
ma affastellato dentro di noi, che già svanisce<br />
nella nostra memoria e dove la carta diventa più<br />
pesante delle parole”.<br />
Federico Napoli<br />
182
Stefania Valentini<br />
artisti in toscana 2013<br />
Studio: via Mandriola 30/1 - 50066 Donnini - Reggello ( FI)<br />
Tel. 055 860357 - Cell. 333 9173901 - stefaniavalentini@live.com - www.stefaniavalentini.com<br />
Mazzo di Lillà, 2012, olio su tela, cm. 130x130<br />
Nata a Firenze, vive e opera a Donnini (FI).<br />
“...Artisticamente giovane, la nostra ha studiato<br />
alla fiorentina Accademia di Belle Arti<br />
col maestro Giovannelli e anche con Bimbi, Mongatti,<br />
Federici e Manfredi. Ha seguito scuola di<br />
nudo con la brava e ben nota Batoni...Notevoli anche<br />
le sue prove come disegnatrice di moda, settore<br />
nel quale ha lavorato per alcuni anni, studiando<br />
con la ben nota costumista Anna Anni… La vivacità<br />
coloristica, la perizia disegnativa, l’ampio respiro<br />
dei suoi quadri, un’indubbia predilezione per la figura<br />
femminile, i panneggi e i sipari che scenograficamente<br />
inquadrano spesso anche le nature morte,<br />
rendono subito riconoscibile l’arte, del resto strenuamente<br />
figurativa di questa artista...Nel complesso<br />
dunque un’artista di molteplici esperienze e<br />
di ottimi risultati secondo un dettato pittorico di<br />
gradevolissima riconoscibilità; ma soprattutto<br />
un’artista che, per comune giudizio anche dei suoi<br />
estimatori, sa suscitare - grazie appunto alla luce e<br />
al colore - un raro senso di serenità che nasce sorgiva<br />
dall’indole di Stefania. Un’artista di cui incuriosisce<br />
il felice futuro”.<br />
Pier Francesco Listri<br />
183
artisti in toscana 2013<br />
Stefania Valentini<br />
Trittico degli elementi, acqua e fuoco, 2013, olio su tela, cm. 130x160<br />
Trittico degli elementi,<br />
unione, 2013, olio su<br />
tela, cm. 120x190<br />
“...L’opera si compone di tre ampi pannelli che, per<br />
la loro completezza, possono essere concepiti singolarmente<br />
o, una volta uniti, comporre un magnifico<br />
insieme: nei due laterali sono rappresentate<br />
quattro figure allegoriche, rispettivamente da sinistra<br />
verso destra compaiono l’Acqua, il Fuoco, la<br />
Terra e l’Aria. Nella parte centrale una donna con le<br />
mani alzate verso il cielo personifica l’unione degli<br />
elementi, l’armonia naturale dell’universo. Il paesaggio<br />
sullo sfondo trae ispirazione dal vero, da<br />
uno studio en plein air effettuato dall’artista al parco<br />
fluviale di Pontassieve, una sorta di oasi natura-<br />
184
artisti in toscana 2013<br />
Stefania Valentini<br />
Trittico degli elementi, terra e aria, 2013, olio su tela, cm. 130x160<br />
le all’interno del paese e luogo dove la pittrice si è<br />
recata per catturare le immagini di un ambiente<br />
quasi incontaminato. La natura è però rielaborata<br />
sulla tela in maniera irreale e fantastica: l’erba diventa<br />
un soffice tappeto in cui affondare i piedi<br />
nudi, l’acqua del fiume si trasforma in una superficie<br />
argentea sulla quale si specchiano cespugli e<br />
piante. Tutto è fermo, una suggestiva calma pervade<br />
il paesaggio immerso in un’atmosfera magica e<br />
ricca di suggestioni...”.<br />
Daniela Fontanazza<br />
185
artisti in toscana 2013<br />
Stefania Valentini<br />
La clivia in scena, 2013, olio su tela, cm. 90x150<br />
Gioco di specchi, 2013, olio su tela, cm. 90x150<br />
“…è necessario soffermarci ad osservare i dipinti<br />
di Stefania Valentini, per rendersi conto di quanto la<br />
natura sia per quest’artista fonte di ispirazione primaria…È<br />
una natura che, con ogni suo mutamento,<br />
ispira il pennello dell’artista e diventa maestra nel<br />
guidare la sua pittura…il pennello così lavora con<br />
fatica sia sulle grandi campiture di colore che in maniera<br />
quasi lenticolare sui singoli elementi del quadro<br />
ricercando meticolosamente le gradazioni di<br />
luce e colore. In tal modo i dipinti si rivelano così<br />
all’osservatore con lentezza, l’occhio infatti immediatamente<br />
è portato a cogliere la bellezza dell’insieme,<br />
quasi abbagliato dai colori vivi, ma necessita<br />
poi di una visione più attenta e puntuale per scoprire<br />
i singoli particolari. È così che si svelano dettagli<br />
inaspettati: la sfumatura di una foglia di vite accartocciata,<br />
il prezioso intarsio in marmo di un tavolo,<br />
la ruvida buccia di un agrume e persino un piccolo<br />
lettore musicale…”.<br />
Daniela Fontanazza<br />
186
antonia valle<br />
artisti in toscana 2013<br />
www.vallearte.eu<br />
info@vallearte.eu<br />
Ascolto il mare, 2013, acquerello, cm. 28x76<br />
Artisticamente parlando sono nata a Roma,<br />
seguendo le lezioni di un’accademica che è<br />
anche divenuta un’amica, Silvana Catalano,<br />
con la quale ho potuto costruire le basi della mia<br />
formazione. I corsi nel tempo si sono susseguiti, la<br />
mia tecnica si è evoluta, ispirata dalla passione per<br />
gli acquerelli dei maestri giapponesi, soprattutto<br />
seguendo gli insegnamenti del maestro Resmi Al<br />
Kafaji e Francesco Curelli. Ho anche preso parte a<br />
molte esposizioni, tra le più recenti quella presso<br />
l’Atelier di Resmi Al Kafaji a Prato, e una mostra di<br />
pittura con Giovanni Parrillo al Sassolo a Carmignano<br />
(Prato). Oltre ai dipinti ad olio ed acquerello, ho<br />
affrontato la decorazione artistica della ceramica<br />
con la tecnica del terzo fuoco, e grazie al maestro<br />
della Richard-Ginori, Ubaldo Pasqualetti, ho iniziato<br />
ad apprenderne i segreti.<br />
Se è vero che artisticamente sono nata a Roma e<br />
che vivo e lavoro tra Roma e Prato, il mio cuore, con<br />
le immagini ed il colore che mi accompagnano, viene<br />
direttamente da Napoli, la mia città natale.<br />
187
artisti in toscana 2013<br />
antonia valle<br />
Verticalità, 2012, acquerello, cm. 76x28<br />
188
Paolo Vannini<br />
artisti in toscana 2013<br />
Studio: via Antonio D’Orso, 3 - 50135 Firenze - Cell. 339 2532306 - Tel. 055 607454<br />
vannini40@gmail.com - www.paolovannini.com<br />
Alberi sul fosso di Campanara, 2010, acrilico su tela, cm. 50x60<br />
Paolo Vannini, nato a Firenze, dove vive e lavora,<br />
s’inizia alla pittura alla fine degli anni Cinquanta<br />
del secolo scorso sotto la guida<br />
di Hans-Joachim Staude. Del maestro egli accoglie<br />
non solo e non tanto gli insegnamenti sulle tecniche,<br />
lo studio delle forme, la ricerca del colore,<br />
quanto l’amore per il “paesaggio” ed ancor più per<br />
la natura mai letta secondo canoni di maniera ma<br />
sentita, interpretata, rivissuta. La prima mostra personale<br />
è del 1964. Nei lavori esposti il giovane pittore<br />
già mostrava notevoli doti di intelligenza nella<br />
lettura personale del dato oggettivo, sottolineato<br />
da una “gioiosa” sensibilità cromatica. Dopo un periodo<br />
di ridotta attività per completamento degli<br />
studi interrotti, riprende in pieno il suo lavoro organizzando<br />
varie mostre, personali e non, che hanno<br />
rivelato le notevoli acquisizioni che maturità e riflessione<br />
hanno portato alla sua opera. La scelta dei<br />
mezzi tecnici - colori acrilici - permette all’artista di<br />
trasferire immediatamente sulla tela le impressioni<br />
sensazioni emozioni che il paesaggio gli suscita; la<br />
sensibilità al colore, giocato tutto sui toni piuttosto<br />
che sui timbri, la tipologia strutturale che coniuga<br />
misura razionale con intensità di suggerimenti, confluiscono<br />
in una pittura non avvilita da adeguamenti<br />
naturalistici di maniera. Altro motivo di ricerca è costituito<br />
dalla nature morte, vissute all’interno dello<br />
studio e costruite con grande forza e solidità plastica.<br />
Rare ma ben le figure. Suoi lavori si trovano in<br />
collezioni private e pubbliche in Italia e all’estero.<br />
Hanno scritto di lui: Vittorio d’Aste, Giovanni Beltrami,<br />
Gloria Fossi, Vittorio Sgarbi, Gian Carlo Iosimi,<br />
Renato Civello, Roberta Fiorini, Mario Bucci, Ugo<br />
Barlozzetti, Federico Napoli, Giulia Ballerini, Alessandra<br />
Rontini, Maria Pia Campioni, Dino Pasquali,<br />
Daniela Pronestì.<br />
189
artisti in toscana 2013<br />
Adriano Veldorale<br />
Via Ombrone 6/2 - 51039 Quarrata (PT) - Cell. 347 6960982<br />
adriano.veldorale@libero.it - www.adrianoveldorale.com<br />
Adriano Veldorale nasce a Pistoia il 17 gennaio del<br />
1976. Poliedrico artista autodidatta, all’età di venti<br />
anni comincia a costruire la sua espressione artistica,<br />
spaziando in più campi e mettendosi a confronto con<br />
musica, fotografia, poesia, pittura e scultura. La sua è una<br />
Intoccabile, 2013, sfera in chiodi e filo di ferro, diametro cm. 100<br />
continua ricerca stilistica, che sperimenta<br />
l’accostamento cromatico e semantico di<br />
materiali diversi come marmo, acciaio, legno,<br />
terracotta, resina, etc. Come scultore,<br />
ha iniziato a promuovere la sua arte nel<br />
2011, con esposizioni personali e collettive<br />
delle sue opere nel territorio pistoiese. Alla<br />
fine del 2012 partecipa al progetto Artistar,<br />
che lo porta in mostra al N.O.A. di Milano.<br />
Nel 2013 entra a far parte dell’Associazione<br />
Culturale EstrArte, fondata dal pittore Marcello<br />
Meucci e da Andrea Bolognesi. Nello<br />
stesso anno, l’opera Niqab viene selezionata<br />
per partecipare alla Rassegna di Arte<br />
Contemporanea Femminile plurale, tenutasi<br />
nel Castello della Contessa Adelaide a<br />
Susa (TO): l’opera è inserita nella sezione<br />
“La riservatezza che si deve al dolore”, una<br />
mostra dedicata alle donne che subiscono<br />
violenza.<br />
La sfera è realizzata con chiodi di recupero<br />
saldati fra loro. Al centro, seduto sospeso<br />
su un trampolino a sbalzo, si staglia una figura<br />
di uomo, fatta in filo di ferro lucido. La<br />
figura vuole rappresentare il nostro animo<br />
che non può essere raggiunto, toccato fisicamente,<br />
custodito all’interno della rigida<br />
trama di chiodi, fortezza della più intima<br />
identità umana. Eppure quella stessa armatura<br />
metallica, così fitta da lasciare intendere<br />
di non poter essere penetrata, è allo<br />
stesso tempo effimera perché discontinua,<br />
traspirante sensazioni, riflessioni. Come l’animo<br />
che può vacillare e sconvolgersi semplicemente<br />
con una parola, un gesto: la sua<br />
barriera non può fermare la cattiveria, l’invidia,<br />
l’ignoranza.<br />
“Sospeso in questa fortezza di chiodi nascosto,<br />
lontano, al mondo fuori, intoccabile”.<br />
A.Veldorale<br />
190
artisti in toscana 2013<br />
Adriano Veldorale<br />
Punk sulla Luna, 2011, marmo di Carrara, teak, acciaio, cm. 36x50x57<br />
Il “Punk sulla Luna” rappresenta la ribellione, che<br />
spezza le linee della scultura classica. La sua cresta,<br />
simbolo di provocazione, è interrotta in maniera diversa<br />
dall’acciaio e dal teak a rappresentare ogni<br />
genere di ostacolo all’esplosione di creatività e ingegno,<br />
che scaturiscono dalle menti di ognuno di noi.<br />
La forza, che il Punk vuole esprimere, è quella di rialzarsi<br />
e credere tenacemente nelle proprie intenzioni<br />
e passioni, continuare ad espanderle all’infinito,<br />
oltre la Luna. Si cresce fino a quando si muore.<br />
A. Veldorale<br />
Se si volesse codificare l’attività artistica di Adriano<br />
Veldorale in una semplice espressione, si dovrebbe<br />
parlare di arte di riscatto e di liberazione da una condizione<br />
umana oppressiva e limitante. Le sue opere,<br />
frutto di una sofferta e maturata presa di coscienza<br />
delle infinite possibilità espressive e<br />
comunicative dell’arte, diventano graffianti testimonianze<br />
della difficoltà di far emergere una personalità<br />
sensibile ai temi più profondi del vivere, ma rimasta<br />
a lungo soffocata dalle attività del quotidiano e<br />
relegata in una posizione nascosta e inaccessibile.<br />
Per questo la sua attività nasce come “urlo che stride”<br />
per rivendicare tutte quelle emozioni, sentimenti<br />
e idee, che per troppo tempo sono rimaste<br />
nascoste sotto l’apparenza di un vivere usuale e<br />
talvolta mortificante, ma diventa anche “frammento<br />
di luce” per guidare l’artista verso nuove conquiste<br />
e nuove esperienze artistiche e umane.<br />
Andrea Bolognesi<br />
191
artisti in toscana 2013<br />
Raniero Vettori<br />
Via Cavour, 127 - 50019 Sesto Fiorentino (FI)<br />
Tel. 055 4494890 - Cell. 335 1312915 - rani5@libero.it<br />
Figura di donna, 2002, lapis, cm. 30x40<br />
Itemi dei suoi quadri sono paesaggi toscani e<br />
soggetti anatomici in acrilico e chiaroscuro che<br />
realizza seguendo gli insegnamenti dei professori<br />
degli anni Settanta all’Istituto d’Arte di Sesto.<br />
Divenuto imprenditoire del settore pneumatici, non<br />
ha mai abbandonato la pittura. “Ho fatto il grafico<br />
per dieci anni e poi ho rilevato l’attività di famiglia.<br />
Ma il mio lavoro non ha assolutamente condizionato<br />
la passione per l’arte perché ho sempre continuato<br />
a disegnare”. Recentemente ha tenuto una<br />
personale con quattordici opere al Caffè Grotta di<br />
via Gramsci a Sesto Fiorentino, mentre nello scorso<br />
giugno ha partecipato alla collettiva ospitata<br />
all’interno del padiglione espositivo Antonio Berti di<br />
Sesto. Nel novembre 2013 ha preso parte alla collettiva<br />
“Artigianato è Arte” nella Galleria Pio Fedi in<br />
via dei Serragli a Firenze.<br />
192
artisti in toscana 2013<br />
Raniero Vettori<br />
Campagna senese, 2013, acrilico su legno, cm. 80x70<br />
Prato spazzato dal vento, 2013, acrilico su tavola, cm. 80x70<br />
193
artisti in toscana 2013<br />
Piera Vicchi<br />
Via G. di Pace, 14 - 59100 Prato<br />
Tel. 0574 633751 - Cell. 348 1206211<br />
Maternità, 2011, terracotta, cm. 50<br />
Nasce a Prato nel 1947. Imprenditrice, con la<br />
passione per la pittura e la scultura (in creta),<br />
che ha sviluppato da autodidatta, si è<br />
perfezionata seguendo corsi per apprendere nuove<br />
tecniche oltre alla pittura a olio. Con il tempo si è<br />
specializzata nella tecnica ad affresco e dal 2001 è<br />
entrata a far parte dell’Associazione Artistica Culturale<br />
Il Chiassino di Prato.<br />
“L’arte prima di essere tale deve essere scienza e<br />
nel mondo della terra cotta Piera Vicchi si è immersa<br />
conquistando prima gli strumenti grazie ai quali<br />
ha strutturato i suoi valori estetici e formali: la sintesi<br />
nella plasticità delle forme sono i suoi ultimi<br />
traguardi…pittura e scultura quindi si raccontano<br />
attraverso un gusto materico sobrio e di accattivante<br />
lettura. Da oltre cinque anni Piera segue le<br />
mie lezioni di scultura presso il laboratorio d’arte<br />
figurativa ad Agliana Officinae, cimentandosi con<br />
abilità nel modellare bassorilievi, tuttotondo, patinature<br />
e decorazioni acquisendo quelle peculiarità<br />
che fanno delle sculture di Piera prodotti degni di<br />
essere considerati lavori che vivono di carattere<br />
proprio: frutto di attento studio e mai del caso o<br />
dell’improvvisazione!”.<br />
Vanni Melani<br />
194
artisti in toscana 2013<br />
Piera Vicchi<br />
Cristo, 2012, terracotta, cm. 43<br />
Composizione, 2006, tecnica mista, cm. 110x50<br />
“Nella pittura pulita, fresca e immediata di Piera Vicchi si evidenzia<br />
il segno delicato e l’assoluta padronanza del colore,<br />
che si armonizza in una cromaticità sobria, leggera ed elegante,<br />
ma allo stesso tempo vibrante, con la quale l’artista imprime<br />
al soggetto un lieve ‘tremolio’ emotivo”.<br />
Cristina Bruni<br />
195
artisti in toscana 2013<br />
Paolo Vignini<br />
Via dell’Alberaccio, 64 - 59100 Prato<br />
Tel. 0574 35963 - Cell. 334 7954469 - 339 1859576<br />
Nucleo urbano con vele in mare, 2011-2012, acrilici su tela,<br />
cm. 120x60<br />
Nato a Prato, dove vive e opera.<br />
“Le opere di Paolo Vignini sono un percorso<br />
intimo raccontato attraverso l’energia del<br />
movimento…Nelle sue composizioni non affronta<br />
mai il narrativo, ma le vie di comunicazione che vanno<br />
oltre la concretezza della realtà, ricercando nelle<br />
sue combinazioni astratte, cariche di assunti concettuali,<br />
un percorso riflessivo. L’arte creativa di<br />
Paolo Vignini aderisce ai sentimenti spontanei<br />
dell’esistenza affidandosi completamente alla forza<br />
visionaria delle immagini, raffigurate sotto forma di<br />
nuove geometrie da osservare e toccare per cogliere<br />
la vera essenza delle cose”.<br />
Cristina Bruni<br />
196
Marco Vissani<br />
artisti in toscana 2013<br />
Loc. Pastine, 9/a - Barberino Val d’Elsa (FI)<br />
Cell. 339.3755568 - vissani_marco@libero.it<br />
Tempesta, 2008, acquerello su carta, cm. 26x38<br />
Nato nel 1963, maestro d’arte, architetto e<br />
designer per rinomati marchi di gioielli, opera<br />
tra Firenze e Milano ed in Europa . Con la<br />
pittura, che lo accompagna da sempre, dagli anni<br />
Settanta si dedica con passione alla ricerca attraverso<br />
l’acquerello, l’acrilico e tecniche miste. Tra i<br />
suoi soggetti preferiti, le marine e i paesaggi urbani.<br />
Delle esposizioni più recenti si ricordano: nel 2007<br />
le personali all’Ex Fornace Pasquinucci a Capraia<br />
Fiorentina, a Villa Magnaguti a Cerlongo di Goito,<br />
all’Hotel Esplanade di Viareggio e la rassegna Arcipelago<br />
a Panzano in Chianti; nel 2008 la mostra dei<br />
premiati al Premio Firenze 2007 al Caffè Storico-<br />
Letterario Giubbe Rosse di Firenze, la rassegna<br />
Scenari Urbani presso la Biblioteca Comunale di<br />
Pontassieve e la rassegna internazionale Proiezioni<br />
arte III° Millennio presso il Palazzo Thun di Trento;<br />
nel 2009 il 1° premio per la grafica e l’acquerello al<br />
premio Piero Bargellini presso la Sala delle Leopoldine<br />
a Firenze, la rassegna Rappresentazioni dell’idea<br />
presso il Palazzo della Loggia di Noale (Venezia)<br />
e la personale al Palazzo Pretorio di Buggiano (Prato);<br />
nel 2012 Viaggio nel contemporaneo al Miramonti<br />
di Saragiolo (Siena); nel 2013 C’era una volta<br />
nello spazio curatoriale Simultanea Spazi d’Arte di<br />
Firenze, al Teatro della Rosa di Pontremoli (Massa<br />
Carrara) e ad EventArt a Pergine (Trento).<br />
197
artisti in toscana 2013<br />
Raffaella Zurlo<br />
Via del Leone, 7 - Pienza (SI) - raffaellazurlo@hotmail.com<br />
www.etsy.com/it/shop/RICREAREShop - www.facebook.com/RICREARE<br />
CineClock, 2012, orologio creato da una bobina del cinema con pellicola<br />
originale, cm. 40x40x4<br />
Ètutta da raccontare, la vita artistica di Raffaella<br />
Zurlo, nata a Milano nel 1980, seguendo la sua<br />
naturale sensibilità artistica frequenta il Liceo Artistico<br />
Sperimentale delle Orsoline di San Carlo Borromeo<br />
della sua città. Subito dopo la maturità, il salto di<br />
qualità a Firenze, dove vince il concorso all’Opificio<br />
delle Pietre Dure e nel 2003, consegue il Diploma di<br />
Laurea con specializzazione nel restauro di oreficerie<br />
archeologiche, moderne e contemporanee. Come restauratrice<br />
è chiamata dall’Opera del Duomo di Santa<br />
Maria del Fiore di Firenze, per il restauro della parte<br />
metallica dell’altare di San Giovanni, ed il restauro della<br />
croce di argento di Antonio Pollaiolo. Sempre a Firenze<br />
lavora alle Cappelle Medicee dove completa il restauro<br />
del Reliquiario di San Casimiro opera di Soldani Benzi,<br />
ed effettua la manutenzione straordinaria di quaranta<br />
reliquiari. Per il suo lavoro di restauratrice collabora con<br />
C. Innocenti, e G. Pieri alla pubblicazione del “Reliquiario<br />
di S. Pancrazio” Firenze 2002. Nel settembre del<br />
Il Mondo del Piccolo Principe, 2011, lampada assemblata<br />
con una palla di autoclave ed ex voto di ceramica e ferro<br />
dorato, cm. 50x30x30<br />
2004, in occasione delle celebrazioni del VI centenario<br />
della nascita di Pio II, viene chiamata a<br />
Pienza per il restauro della facciata del Palazzo<br />
Piccolomini, opera del Rossellino. Ed a Pienza,<br />
nella piccola splendida piazza della Cattedrale,<br />
Raffaella, folgorata da tanta bellezza e dalla magia<br />
di una città, nata, come scrisse il Pascoli,<br />
“da un pensier d’amore e da un sogno di Bellezza”,<br />
decide di legarsi per sempre alla città di Pio.<br />
Vi cerca una casa, ed al termine del restauro del<br />
Palazzo, vi apre una bottega ed un laboratorio<br />
dal nome significativo, che esprime tutto il suo<br />
credo artistico: Ricreare (Riciclo - CREativo - RE-<br />
198
artisti in toscana 2013<br />
Raffaella Zurlo<br />
PhoneLampClock, 2013, lampada e orologio realizzato con un<br />
vecchio telefono, cm. 25x30x20<br />
ToiletBike, 2013, portarotolo di carta igienica realizzato con la<br />
forcella di una bicicletta e un porta candele di ferro, cm. 50x20x20<br />
stauro). Per Raffaella, pur continuando a coltivare la<br />
sua passione per la fotografia artistica, inizia così<br />
una nuova vita; ricerca mobili, recupera oggetti in<br />
disuso, li restaura, li trasforma, li assembla, creando<br />
nuovi pezzi e nuove composizioni che ben presto<br />
attirano l’attenzione di critici. Il suo estro, la sua innata<br />
sensibilità artistica, la sua ispirazione, trovano<br />
valido aiuto nella “bottega” dello scultore Emo Formichi,<br />
artista affermato, grande amico del poeta<br />
Mario Luzi. Con Emo, geniale autodidatta, nasce un<br />
forte sodalizio basato sugli stessi canoni artistici del<br />
ready-made, del dadaista Marcel Duchamp: il recupero<br />
di materiali ed oggetti dell’uso quotidiano, e la<br />
loro trasformazione in creazioni che, grazie a idee<br />
nuove e sorprendenti, diventano vere opere d’arte,<br />
ampiamente e validamente riconosciute da critici e<br />
amatori dell’arte contemporanea. Le sue mostre<br />
personali o collettive, il cui numero si allunga continuamente,<br />
sono sempre testimoniate da positivi<br />
giudizi di critici e da recensioni di stampa; vedi l’ultima<br />
apprezzata mostra a Castglion d’Orcia dedicata<br />
alla Val d’Orcia, al suo fiume, al suo ponte miseramente<br />
crollato, alla sua bellezza, alla peculiarità di<br />
un territorio, riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio<br />
dell’umanità.<br />
Nino Alfiero Petreni<br />
199
artisti in toscana 2013<br />
Piazza della Repubblica, 13-14R<br />
Tel. 055 212280<br />
Il Caffè “Giubbe Rosse” è tra i più<br />
famosi ritrovi letterari italiani e<br />
stranieri. All’inizio del ‘900 come<br />
Birreria dei fratelli Reininghaus ed in<br />
seguito l’attuale nome derivato dal colore<br />
delle giubbe dei camerieri, ha<br />
ospitato le stagioni del Futurimo e delle<br />
successive tendenze. Le famose riviste<br />
“La Voce”, “Lacerba”, “Solaria” ed<br />
altre anche recenti, devono qualcosa a<br />
questo Caffè dove poeti, artisti ed intellettuali<br />
si sono confrontati e scontrati.<br />
Personaggi come Marinetti, Papini,<br />
Prezzolini, Campana, Gadda, Boccioni,<br />
Montale e moltissimi altri, in differenti<br />
epoche e situazioni culturali,<br />
hanno fatto delle “Giubbe Rosse” un<br />
crocevia della storia letteraria del ‘900.<br />
Ma anche attualmente continuano gli<br />
Incontri Letterari alle “Giubbe Rosse”<br />
frequentati da artisti e intellettuali di<br />
ogni tendenza, che fanno di questo<br />
Caffè Letterario un portofranco della<br />
cultura e dell’arte.
La conclusione del primo anno di attività<br />
dell’associazione Toscana Cultura<br />
si chiude con la pubblicazione di<br />
questo volume, il settimo della collana<br />
Artisti in Toscana diretta da Fabrizio Borghini.<br />
Dopo Artisti di Fiesole, Donne dell’arte in Toscana,<br />
Artisti di Bagno a Ripoli e del suo territorio,<br />
Artisti di Sesto Fiorentino, Artisti di Pistoia<br />
e del suo territorio e del recente Artisti della<br />
Ma remma, viene data alle stampe un’altra importante<br />
tessera del mosaico ideato per storicizzare<br />
il maggior numero di artisti attivi nella<br />
nostra regione in questi primi anni del nuovo<br />
millennio.<br />
ISBN 978-88-6039-306-7<br />
E 15,00 (IVA inclusa)