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inToscana

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<strong>inToscana</strong><br />

duemilatredici


<strong>inToscana</strong><br />

duemilatredici<br />

A cura di<br />

Paola Baroni<br />

Giuse Benignetti<br />

Cristina Bruni<br />

Roberta Fiorini<br />

Daniela Pronestì


COLLANA<br />

Artisti in Toscana<br />

7<br />

Diretta da<br />

FABRIZIO BORGHINI<br />

Con il contributo di<br />

Villa<br />

Gisella<br />

FIRENZE<br />

Il volume è realizzato da<br />

Iª edizione dicembre 2013<br />

ISBN 978-88-6039-306-7<br />

Tutti i diritti riservati<br />

© Copyright Associazione Toscana Cultura<br />

e Masso delle Fate Edizioni<br />

Masso delle Fate Edizioni<br />

Via Cavalcanti, 9 - 50058 Signa (FI)<br />

www.massodellefate.it<br />

Finito di stampare nel mese di dicembre 2013<br />

presso la Nova Arti Grafiche<br />

Via Cavalcanti, 9/D - 50058 Signa (FI)<br />

www.novaartigrafiche.it<br />

In copertina:<br />

Benvenuto Cellini, Perseo (particolare)


artisti in toscana 2013<br />

La conclusione del primo anno di attività<br />

dell’associazione Toscana<br />

Cultura si chiude con la pubblicazione<br />

di questo volume, il settimo<br />

della collana Artisti in Toscana da me diretta.<br />

Dopo Artisti di Fiesole, Donne dell’arte in Toscana,<br />

Artisti di Bagno a Ripoli e del suo territorio,<br />

Artisti di Sesto Fiorentino, Artisti di<br />

Pistoia e del suo territorio e del recente Artisti<br />

della Maremma, viene data alle stampe<br />

un’altra importante tessera del mosaico che<br />

abbiamo ideato per storicizzare il maggior<br />

numero di artisti attivi nella nostra regione in<br />

questi primi anni del nuovo millennio.<br />

Fra i nostri collaboratori ci sono critici d’arte<br />

e giornalisti specializzati che hanno condiviso<br />

il nostro progetto così come lo ha da subito<br />

abbracciato la casa editrice Masso delle<br />

Fate nostro partner nell’intera operazione di<br />

divulgazione dell’arte toscana che proseguirà<br />

nel 2014 con la pubblicazione dei volumi<br />

Artisti della Valdelsa, Artisti dell’Empolese,<br />

Artisti di Prato e del suo territorio, Artisti del-<br />

le Signe e Artisti del bronzo in Toscana.<br />

Paola Baroni, Giuse Benignetti, Cristina Bruni,<br />

Roberta Fiorini e Daniela Pronestì, che<br />

insieme hanno curato questo libro, rappresentano<br />

il fiore all’occhiello della nostra redazione<br />

avendo già dato, come autrici, ottima<br />

prova delle proprie capacità nelle precedenti<br />

pubblicazioni.<br />

Ringrazio gli artisti che hanno creduto e che<br />

spero continueranno a credere nelle proposte<br />

di Toscana Cultura, che non si esauriscono<br />

nella pubblicazione di libri ma spaziano<br />

alle rassegne d’arte e agli eventi culturali di<br />

varie tematiche.<br />

In questo contesto si inserisce a pieno titolo<br />

il mensile La Toscana che proprio in questi<br />

giorni è uscito con un’edizione natalizia di 56<br />

pagine diffuso attraverso 5.000 copie cartacee<br />

e 6.000 invii telematici.<br />

Fabrizio Borghini<br />

Presidente Toscana Cultura<br />

3


artisti in toscana 2013<br />

Alessandro Andreuccetti<br />

Via San Giovanni, 58 - 53037 San Gimignano (SI)<br />

Cell. 392 7890328 - aandreuccetti@gmail.com<br />

Non lasciarmi sola, 2013, acquarello su carta, cm. 38x38<br />

Smoking girl, 2013, acquarello su carta, cm. 35x50<br />

Sono nato a San Gimignano, nel 1955. Ho studiato<br />

arte e architettura a Firenze frequentando<br />

prima il Liceo Artistico e poi L’Accademia<br />

e la facoltà di Architettura.<br />

Attraverso i miei lavori cerco di analizzare e rappresentare<br />

la vita che mi circonda o che mi passa vicino,<br />

sfiorandomi appena. I miei soggetti preferiti<br />

sono le figure umane immerse nel loro mondo, colte,<br />

cioè, in pose e atteggiamenti che ne individuano<br />

lo stato d’animo e suggeriscono la loro personalità.<br />

Ciò che mi interessa maggiormente è scoprire le<br />

relazioni tra forme e colori che si evidenziano<br />

dall’osservazione attenta della realtà e tutto questo<br />

si estrinseca in una rappresentazione strettamente<br />

personale dell’oggetto. Mediante il filtro dei miei<br />

lavori gli osservatori possono pertanto cogliere il<br />

punto di vista mio personale, ma sono anche liberi<br />

di interpretare il soggetto a loro piacimento, partecipando<br />

così alla ri-creazione ideale dell’opera. In<br />

definitiva con i miei colori, i miei disegni, le forme<br />

che dipingo suggeriscono una possibile interpretazione<br />

della realtà, la mia; ma il caso rimane aperto<br />

alle infinite possibilità dell’esperienza personale di<br />

ciascuno.<br />

4


artisti in toscana 2013<br />

Alessandro ANDREUCCETTI<br />

Per strada, 2013, acquarello su carta, cm. 56x76<br />

Le idee<br />

Ogni dipinto ha una sua storia e una sua personale<br />

gestazione. Tutto può contribuire alla scintilla iniziale,<br />

una foto, una frase, una musica. Prima di iniziare<br />

passo molto tempo pensando al design generale<br />

della nuova tavola, agli schemi di colori da utilizzare,<br />

a cosa mettere in evidenza e cosa lasciare in secondo<br />

piano. Generalmente prendo molti appunti, faccio<br />

schizzi, provo dei colori, ombreggiature, scompongo<br />

il soggetto in porzioni che poi ricompongo<br />

diversamente, schematizzo varie soluzioni compositive.<br />

Tutto questo processo può durare giorni oppure<br />

settimane però quando è il momento di dipingere<br />

il lavoro viene giù filato senza ripensamenti.<br />

I materiali<br />

Opere su carta. Utilizzo gli acquarelli sulla carta fatta<br />

a mano con stracci di cotone, è una carta bellissima,<br />

importata dall’India, pesante e rugosa, con una<br />

sua forte personalità che richiede molta attenzione<br />

ed esperienza per padroneggiarla.<br />

Opere su tela. Gli acrilici mi permettono di lavorare<br />

in maniera analoga agli acquarelli su superfici diverse<br />

dalla carta e mi garantiscono grande libertà<br />

espressiva.<br />

5


artisti in toscana 2013<br />

Luciano Angioli<br />

Residenza e studio: via di Cantagallo, 161/4 - 59100 Prato<br />

l.angioli@virgilio.it - Cell. 340 3315915<br />

Dittico Pistoia, 2012, tecnica mista su tavola, cm. 185x230 fronte e retro (dettaglio centrale del retro destro)<br />

Nato ad Arezzo nel 1953, è docente di Arte e<br />

Immagine e presidente dell’Istituto Ricerche<br />

Storiche e Archeologiche di Pistoia.<br />

Espone dal 1971.<br />

“Il sacro, il soprannaturale, l’irreale. Archetipi del solare<br />

mediterraneo e delle brume del nord che s’infrangono<br />

e si mescolano. Ecco allora che la pittura si<br />

fa segno e il segno pittografico diventa scrittura.<br />

Dei Celto-Liguri reca l’antica ruvidità, dei Greci il canone,<br />

degli Etruschi il sorriso. La sua pittura, un giardino<br />

incantato pieno di delizie, incrostata di pietre e<br />

laico rispetto, di sacri recinti. Una sacralità espressa<br />

nella natura, nella storia, percepibile nei riferimenti<br />

6


artisti in toscana 2013<br />

Luciano Angioli<br />

Dittico Pistoia, tecnica mista su tavola, 2012, cm. 185x230 fronte e retro (dettaglio centrale del frontale sinistro)<br />

che affiorano qua e là, nella cornice dei monti, quando<br />

esiste, con le sue torri, anch’essa antico recinto<br />

a connotare la sacralità del luogo. Colline boscose,<br />

fertili corpi, monti che sposano le nuvole, longevi<br />

alberi organizzati in architetture abitate da statue di<br />

donne, si fanno paesaggi inseguiti come sogni per<br />

custodirli in una felicità segreta, perché l’opera diventi<br />

immagine magica come quella di un sogno,<br />

una potente rievocazione della memoria, del non<br />

visto, ma possibile e reale. Tutto questo è la pittura<br />

di Luciano”.<br />

Alessandro Andreini<br />

7


artisti in toscana 2013<br />

di Cinzia Arcodia<br />

Via Porta San Marco, 16-18 - 51100 Pistoia<br />

Tel-fax 0573 358211 - Cell. 324 5544111<br />

info@locandadefiori.it - www.locandadefiori.it<br />

La locanda, situata all’interno di un palazzo settecentesco completamente<br />

ristrutturato, è una base perfetta per visitare tutta la Toscana essendo<br />

a poca distanza dai principali siti d’interesse come la montagna Pistoiese,<br />

Montecatini Terme, Lucca, Pisa, Viareggio e Siena.<br />

L’edificio si trova a due passi dal centro storico di Pistoia, in prossimità dei principali<br />

monumenti storici, a dieci minuti a piedi dalla stazione ferroviaria, a 100 mt da<br />

piazza del Duomo (ma non ZTL), con ottimo servizio di bus urbano.<br />

La locanda dispone di sette camere di cui tre doppie e una singola, al primo piano<br />

e tre doppie al secondo piano.<br />

Ad ogni piano c’è la sala colazioni dotata di distributori di bevande ad uso gratuito<br />

24 ore su 24.<br />

Tutte le camere sono dotate di aria condizionata, tv, telefono, frigo-bar, accesso<br />

wife e bagno privato con phon.


artisti in toscana 2013


artisti in toscana 2013<br />

Ornella Balbo<br />

Via F. Turati 34 - 50136 Firenze<br />

Tel. 055 690341 - Cell.338 7987624 - ornella.balbo@virgilio.it<br />

Oltre il dolore la luce, 2013, tecnica mista su tavola, cm. 113x75<br />

Ornella Balbo, artista riservata, ha declinato<br />

numerosi inviti a varie manifestazioni. In<br />

passato, rispetto alle poche partecipazioni,<br />

i risultati non sono mancati. Nel 2002 è stata premiata<br />

per la grafica in occasione del Premio Internazionale<br />

Antonio Berti. Nel 2013, passando dalla<br />

grafica alla pittura, intensifica la propria attività, così<br />

troviamo tre sue opere pubblicate sul volume Artisti<br />

di Bagno a Ripoli e del suo territorio. Prosegue<br />

partecipando al 47° Premio Nazionale di Pittura Città<br />

di Lastra, alla mostra d’arte contemporanea MI-<br />

CRO VS MACRO (Weart Gallery di Uboldo - Va), alla<br />

collettiva Artisti contemporanei alla Galleria Katane<br />

(Catania), alla terza edizione della collettiva Artisti in<br />

cantina a Cerreto Guidi (Fi) con quattordici opere e<br />

all’Art Showroom Summer 2013 presso la Merlino<br />

Bottega d’Arte a Firenze.<br />

“Nasce a Firenze. Figlia d’arte, è arrivata con grande<br />

passione all’impegno artistico che oggi ci propone<br />

in maniera assolutamente naturale nell’esprimere<br />

i sentimenti della sua natura fortemente umana.<br />

La pittura di Ornella nasce semplice e spontanea,<br />

non si trovano tormenti interiori, ma soltanto<br />

quell’impegno realista di narrare le cose di tutti i<br />

giorni, nella quali ci riconosciamo. L’artista ama<br />

molto i chiaro-scuri. Il peso delle ombre e dei “bianchi”,<br />

mostra in sintesi, il modo efficace di vivere gli<br />

elementi. Ci raffiugra, inoltre, la “musica” suonata<br />

in bianco e nero. La presenza dell’uomo è quasi<br />

sempre ricordata con una lirica raffinata, una regolare<br />

“compostezza” espressa con una poetica coniugata<br />

al femminile. La giusta distribuzione dei<br />

piani e l’equilibrio delle sue composizioni, sono le<br />

caratteristiche migliori di questa artista che ci auguriamo<br />

di rivedere ancora a lungo e sempre con rinnovato<br />

impegno”.<br />

Roberto Lasciarrea<br />

10


Massimo Barcariol<br />

artisti in toscana 2013<br />

www.massimobarcariol.org<br />

massimo@barcariol.it<br />

Lunatiche, 2009, fotografia con elaborazione Photoshop, cm. 50x70<br />

Nato a Firenze nel 1959, di famiglia istriana,<br />

risiede a Pontassieve. Ha pubblicato due<br />

raccolte fotografiche, “La prova dell’ottico”,<br />

2007, e “L’osservatorio”, 2008, oltre ai calendari<br />

2009 e 2010 per la società sportiva Rari Nantes<br />

Florentia. Tra i riconoscimenti si ricordano il<br />

Fiorino d’Oro al XXVII Premio Firenze (2009) e la<br />

mostra personale al XXV Premio Italia per le Arti<br />

Visive (2010). Ha esposto in personale a Pontassieve<br />

(Firenze) presso la Biblioteca Comunale e Carpe<br />

Diem (2009), da “Toscani da sempre” (2010 e<br />

2012) e inoltre al Babalé di Piombino (Livorno) e al<br />

Museo Machiavelli a S.Andrea in Percussina (Firenze)<br />

nel 2010. È stato invitato alle rassegne Viaggio<br />

nel contemporaneo a Saragiolo (Siena) e a Rovereto<br />

(Trento) per la giornata del contemporaneo,<br />

ad Arte Contemporanea a Pitigliano (2011), nel<br />

2012 alla mostra Le latitudini dell’uomo presso Simultanea-Spazi<br />

d’Arte a Firenze. Pubblica anche<br />

sul sito “canoniani.it”<br />

11


artisti in toscana 2013<br />

Massimo Barcariol<br />

Si riflette il futuro in Posdammer Platz, 2010, fotografia con esposizione<br />

manuale di tempi e diaframmi, cm. 50x70<br />

Irene nel paese delle meraviglie, 2009, fotografia con esposizione<br />

manuale di tempi e diaframmi, cm. 50x70<br />

Incontrando Massimo Barcariol si comprende subito<br />

come la fotografia sia una forma d’arte e non un<br />

mero strumento documentaristico o di reportage.<br />

Ogni sua mostra è un nuovo e diverso “viaggio”<br />

che si compone di immagini tratte dal suo ricco repertorio<br />

sullo spazio, sia esso naturalistico o urbano,<br />

sull’uomo, soggetto antropologico o simbolico.<br />

L’artista ogni volta ci guida attraverso “incontri” a<br />

riflettere su temi importanti e magari discordanti; la<br />

guerra, il gioco, la morte, la vita, la realtà e l’illusione,<br />

la spiritualità e la cultura. Nella percezione emotiva<br />

che Barcariol ci offre del reale è spesso chiave<br />

della sua ricerca trovare quella dimensione che appartiene<br />

all’infanzia, alla sua disincantata positività<br />

sempre disposta ad accogliere contraddizioni e diversità<br />

come valore per comporre una visione più<br />

ampia e libera del mondo. Grazie a questo suo atteggiamento<br />

convivono infatti nei suoi lavori poesia<br />

ed ironia e la fotografia diviene mezzo espressivo<br />

non necessariamente vincolato all’oggettività<br />

ma si fa rappresentazione di un’idea, narrazione. È<br />

nel suo stile non limitarsi a cogliere l’attimo bensì<br />

sperimentare anche una riqualificazione dell’immagine,<br />

talvolta intervenendo sulla scena come<br />

nell’allestimento di un set, altrove sapientemente<br />

accendendo di colore un elemento espressivo su<br />

una stampa in bianco-nero o ancora elaborando il<br />

soggetto con suggestioni di rilievo materico o trasparenze.<br />

Ecco perché col suo sguardo l’artista<br />

supera il ritratto oggettivo della realtà e ce ne restituisce<br />

la magica trasformazione al “filtro” della sua<br />

appassionata correzione”.<br />

Roberta Fiorini<br />

12


Elio Bargagni<br />

artisti in toscana 2013<br />

Studio: via Ponte di Mezzo, 7 - 50127 Firenze - Tel. 055 352900 - Cell. 347 4953146 - www.eliobargagni.com<br />

info@eliobargagni.com - elio.bargagni@me.com - elio.bargagni@icloud.com - paolo.bargagni@me.com<br />

Scoppio del carro, 2007, acquerello, cm. 50x70<br />

Scorcio da via dei Pecori, 1983, acquerello, cm. 50x70<br />

Elio Bargagni è nato a Dicomano (FI). Ha compiuto<br />

gli studi artistici nella capitale toscana<br />

sotto la guida del maestro Campeggi. Si è<br />

dedicato giovanissimo all´acquerello incontrandosi<br />

nelle strade di Firenze con i pittori Scortecci, Ospitali<br />

e Ortino. Nel 1962 si trasferisce nel Veneto, ove<br />

ha agio di riprendere scorci suggestivi di Venezia,<br />

delle colline di Conegliano e Vittorio Veneto. Nel<br />

1967 si trasferisce a Lucca, dove vive e opera attualmente.<br />

Nel maggio 1977, dopo aver aderito<br />

all´Associazione Italiana Acquerellisti, partecipa alla<br />

prima grande mostra del sodalizio, tenuta al Palazzo<br />

del Turismo (ex Arengario) a Milano, unitamente ai<br />

grandi artisti: Raimondi, Zecca, Falzoni. Il suo stile<br />

si avvale di una sostanza particolarmente evocativa,<br />

immersa in una calda e prorompente atmosfera<br />

tipicamente toscana: la macchia si esalta, si slabbra,<br />

seduce, penetra nei cascinali, dà slancio alle<br />

biche, rinvigorisce gli angoli suggestivi tra i vecchi<br />

borghi e le case annose incantate nella brillantezza<br />

del tono. Ha tenuto mostre personali e collettive da<br />

Bagni di Lucca a Lucca città, da Martignana (Empoli)<br />

a Villa Olmo (Como), da Milano (Galleria Selene) a<br />

Monza (Galleria d´arte Moderna), da Villa Maria di<br />

Grante (Como) a Borgo a Mozzano (Lucca), da Fucecchio<br />

a Milano (Centro d´arte “L´acquerello”),<br />

etc. Hanno scritto di lui Antonino De Bono, Mario<br />

Marzocchi, Giuliano Pacifici, Giampaolo Bianchi,<br />

Rosanna Morozzi.<br />

13


artisti in toscana 2013<br />

Elio Bargagni<br />

Firenze dal Piazzale, 1983, acquerello, cm. 100x70<br />

“In un’epoca di sperimentazioni e commistioni tecniche<br />

capaci di disorientare ogni vera o presunta<br />

certezza, la lunga, inossidabile fedeltà di Elio Bargagni<br />

alla sua scelta iniziale, ovvero ad una sua innata<br />

propensione all´acquerello, appare singolare proprio<br />

nel persistere di una tradizione che ebbe un culmine<br />

e forse un inizio in quei meravigliosi appunti di viaggio<br />

che sono i disegni acquerellati di Dürer. (…)<br />

Base di partenza per i lavori di Bargagni è il disegno,<br />

portato avanti con accuratezza e con la precisione<br />

richiesta ad un cronista dedito alla fedeltà della rappresentazione,<br />

offerta al pubblico in una forma aliena<br />

dall’inquietudine che inevitabilmente porta con<br />

sé ogni approfondito risvolto critico. L’adesione al<br />

vero, la necessità di dipingere esclusivamente en<br />

plein air inducono lo stesso pittore a credersi sprovvisto<br />

di fantasia, ignorando come lo stesso suo desiderio<br />

di fissare sulla carta quell´insieme di architettura,<br />

natura e luce, altro non sia che dare forma<br />

all´immaginario”.<br />

Rosanna Morozzi<br />

Il Perseo, 1983, acquerello, cm. 50x70<br />

14


Beatrice Bartolozzi<br />

artisti in toscana 2013<br />

Via Donizetti, 83 - 50018 Scandicci - beatricebartolozzi@gmail.com<br />

www.beatrice-bartolozzi.it - beatricebartolozzi.myblog.it<br />

Scritture femminili (particolare), Memorie Madri 2011-2013,<br />

2011, immagine strasferita a solvente su chiffon, interventi a<br />

cucito, ricamo e feltro<br />

Primo violino, olio su tela, cm. 100x70<br />

Nel 2009 Beatrice Bartolozzi consegue il Diploma<br />

Accademico di 2° Livello in Pittura e<br />

Linguaggi Multimediali, corsi del professor<br />

Andrea Granchi, presso l’Accademia di Belle Arti di<br />

Firenze. La sua ricerca artistica spazia dal collage di<br />

carte e stoffe all’animazione in stop motion, dal libro<br />

d’artista alle installazioni. Memorie Madri 2011-<br />

2013 è un lavoro dedicato alla memoria della donna<br />

e dell’universo femminile, alla sua famiglia, alle figure<br />

di sarte e ricamatrici che ha conosciuto da<br />

bambina e che tornano nella sua memoria attraverso<br />

i racconti tramandati di madre in figlia. Con I love<br />

my Town (2012), Beatrice narra la città tra realtà e<br />

finzione, verità e illusione, mentre Il circo musicale<br />

(2004) racconta storie d’amore di personaggi che<br />

vivono in equilibrio tra sogno e realtà.Tra le mostre<br />

realizzate in questi anni si ricordano: 2013, Sense-<br />

OFcommunity # 5, mostra finale del workshop<br />

SenseOFcommunity # 5 diretto e curato da Silvia<br />

Petronici, Galleria Adiacenze, Bologna; Liberbook,<br />

1° Salone del libro d’artista e del libro d’autore, Palazzo<br />

della Pilotta, Parma - Galleria d’Arte Babele;<br />

Grazia Familiare, “OPUS & LIGHT” Anno XVI - Progetto<br />

a cura dello Studio A’87, in collaborazione con<br />

Palazzo Collicola Arti Visive e con il patrocinio<br />

dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Spoleto,<br />

a cura di Livia Nocchi, Chiesetta Madonna del<br />

Pozzo, Porta Monterone, Spoleto; LIBRopera, il libro<br />

d’artista nell’era digitale, collettiva, a Cura di<br />

Nilo Australi con la collaborazione di Andrea Granchi<br />

e Maurizio Olivotto, Accademia delle Arti del<br />

Disegno, Firenze.<br />

15


artisti in toscana 2013<br />

Beatrice Bartolozzi<br />

I Love my Town, 2012, immagine fotografica trasferita a solvente su carta intelata, collage di carte, cm. 60x80<br />

“Una colorata Gelsomina del XXI secolo: sognatrice,<br />

pura d’animo, sopra le righe, Beatrice Bartolozzi<br />

sembra incarnare, non per statura, il tenero personaggio<br />

di felliniana memoria. Corre, carambola,<br />

danza nei suoi universi variegati come un giocoliere,<br />

in un viaggio onirico, apparentemente spensierato,<br />

con l’intento di restituirci la vivacità di quei<br />

mondi interiori attraverso i mezzi più disparati. Diplomata<br />

in pittura presso l’Accademia di Belle Arti<br />

di Firenze, dove si è in seguito specializzata in arti<br />

visive e discipline dello spettacolo, Beatrice spazia<br />

e si muove con pari disinvoltura dal collage al digital<br />

video, dall’illustrazione alla scultura in cartapesta:<br />

tutto è legato da uno stile coerente e riconoscibile,<br />

che diviene segno concreto di un’incessante ricerca<br />

di espressione, attraverso la tela, il colore, le incisioni,<br />

la carta, le animazioni, la fotografia, le installazioni<br />

di tono romantico, l’uso di oggetti di valore<br />

affettivo e familiare”.<br />

Massimiliano Lombardi<br />

16


RICCARDO BATTIGELLI<br />

artisti in toscana 2013<br />

Via Santo Stefano, 389 - 50050 Montaione (FI) - Cell. 333 8743610<br />

riccardo.battigelli@tiscali.it - www.riccardobattigelli.it - www.lelite.it/battigelli.htm<br />

Paesaggio di Toscana con 5 cipressi al tramonto, 2004, olio su<br />

tela, cm. 60x40<br />

Natura Inerte, Cronos Il Tempo scorre sulle cose, 2005, olio su<br />

tela, cm. 70x70, Premio Lorenzo de Medici ‘’Il Magnifico’’ 2013<br />

Di stirpe friulana nasce a Firenze nel 1933.<br />

Studia all’Accademia Belle Arti di Bologna,<br />

allievo di Morandi, Mandelli, Manaresi, Natalini,<br />

Regazzi, Michelucci, Gamberini ed altri. Fino<br />

al 1967 risiede a Bologna ed esegue pitture, design<br />

e scenografie. Espone in Italia, Europa, NordAfrica<br />

e USA. Ha riconoscimenti di critica. Nel 1956 riceve<br />

il Premio San Fedele a Milano e ‘’Il Nomber’’ alla<br />

Nomber One Gallery a New York e alla Galleria Numero<br />

di Firenze. Nel 1966 ha il Premio Montagnola<br />

a Bologna, con critica di Lidia Puglioli. Sue opere<br />

sono in varie collezioni. In seguito a dolorose vicissitudini<br />

familiari, chiuso lo studio di Bologna intraprende<br />

altri lavori in Africa e in America, dove è<br />

stato anche allevatore e cow-boy, vivendo esperienze<br />

che poi ha tradotto nella sua arte. Dal 2003<br />

torna a dedicarsi all’arte in uno studio ricavato in<br />

un’antica canonica sperduta nelle campagne toscane.<br />

Dipinge paesaggi, fiori, animali, figure e talora si<br />

ispira alla realtà contingente, come per l’opera pubblicata<br />

in asta alla Babbuina a Roma, dedicata al<br />

tragico evento dell’esplosione alla Stazione di Viareggio<br />

nel 2009. Molti i riconoscimenti più recenti:<br />

Premio New Land Ambiente Italia per i 150 anni<br />

dell’Unità d’Italia conferitogli a Teano; Premio Il Polittico<br />

e il Premio alla Carriera. In Svezia, alla Bellange<br />

Art Galerj, consegue nel 2011 il Premio Città di<br />

Stoccolma. Alla Maecenas Sverige Accademy il<br />

Premio ‘’Sentimento e Sensazioni dall’Italia”. Nel<br />

2012 è selezionato alla Prima Biennale d’Arte di Palermo.<br />

Nel 2013 riceve il “Riconoscimento Maestri<br />

del Secolo’’ e il Premio “Lorenzo dé Medici Il Magnifico”.<br />

È presente in cataloghi, riviste e annuari.<br />

Hanno scritto di lui: F. Arcangeli; L. Mandelli Puglioli;<br />

C. Gnudi; B. Dejà Debejis; S. Russo; A. F. Biondolillo;<br />

D. Conenna; M. R. Belgiovine; R. Baldelli; G.<br />

Mansueto; L. Abbattista; C. Madini; Roberto Bellucci;<br />

C. Canonico; P. Levi; A. M. Pero; L. Visconti; I.<br />

Monopoli; G. Argelier; Araxi Ipekjian; R. Perdicaro;<br />

L. Lanzarotti; N. Guelfi.<br />

“La ricerca pittorica di Riccardo Battigelli segue la<br />

percezione segnica dell’Impressionismo, donandoci<br />

le sue evocazioni più profonde e significative.<br />

Una grande espressione pittorica, sottolineata dalla<br />

maestria della sua gestualità, rende partecipe l’osservatore<br />

delle sue campiture evocative. Il dialogo<br />

espressivo di Battigelli sperimenta ogni giorno la<br />

sintesi della ricerca, con la perfetta assonanza fra<br />

sogno e realtà. Le sue opere siispirano alla natura,<br />

filtrando rappresentazioni poetiche ma con la magistrale<br />

padronanza delle sue tecniche”.<br />

M.R. Belgiovine, 2010<br />

17


artisti in toscana 2013<br />

RICCARDO BATTIGELLI<br />

NaturaMorta, Cronos e le cose davanti alla finestra, 2009, olio<br />

su tela, cm. 70x50<br />

“Colorista d’altri tempi, Riccardo Battigelli ha attraversato<br />

indenne il Novecento (senza contaminazioni<br />

da “ismi”) forte della lezione virtuale degli impressionisti<br />

e quella effettiva di Giorgio Morandi.<br />

Esponente della generazione che non si è arresa<br />

alle astrazioni chiassose, ha puntato ancora sulla<br />

figurazione più acclamata. Queste sono le ragioni<br />

per le quali Battigelli è stato incluso fra le personalità<br />

dell’arte che si sono distinte per la loro attività, a<br />

vario titolo, in favore dell’ambiente, in tutte le sue<br />

accezioni, inteso come fattore Naturalistico, Storico<br />

e di Costume e come indicatore dello sviluppo<br />

sostenibile e della qualità della vita”.<br />

Donato Conenna, 2011<br />

“(…) Un figurativo moderno, (meglio definire ‘’fuori<br />

dal tempo’’), che grazie al continuo contatto fisico<br />

con la natura porta l’artista al “reale” in un contesto<br />

amoroso per la tradizione del figurativo. (…)<br />

Quest’artista stabilisce una relazione profonda fra i<br />

toni, i colori e le forme; le sfumature rispondono<br />

Viareggio, catastrofe del 29 giugno 2009, 2009, olio su tela,<br />

cm. 70x45<br />

all’espressività del sentimento completandosi fino<br />

a formare il contenuto all’interno di un’unità cromatica<br />

esaltata dalla solidarietà (complicità) della luce.<br />

(…) Pittore dalla pennellata incisiva, perché ‘’dietro<br />

di essa’’ riesce a fissare sentimenti e poesia del<br />

tempo passato, che supera il presente e si proietta<br />

nel futuro. (…) Freschezza di espressione e precisione<br />

dell’osservazione sono notevoli. Una pittura<br />

varia, raramente ripetitiva, sempre armonica ed<br />

equilibrata; un pennello docile e delicato che attiva<br />

l’osservatore coinvolgendolo nella pulsante poetica<br />

passionalità”.<br />

Nella Guelfi, 2010<br />

18


Cristina Bazolli<br />

artisti in toscana 2013<br />

cri.baz@fastwebnet.it - www.equilibriarte.net/cristinabazolli<br />

www.premioceleste.it/CristinaBazolli - www.facebook.com/cristina.bazolli<br />

God is female. God is music, 2013, tempera su tela, cm. 80x60<br />

Sono nata a Poggio Rusco, in provincia di<br />

Mantova, nel 1957. Ho cominciato a dipingere<br />

giovanissima, sotto la guida del pittore<br />

ostigliese Dante Spelta. In seguito ho avuto la fortuna<br />

di frequentare lo studio di un maestro del surrealismo<br />

italiano, Lanfranco Frigeri, che considero<br />

il mio mentore. Ho intrapreso gli studi classici e mi<br />

sono laureata in Filosofia a Bologna. Dopo la laurea,<br />

mi sono trasferita a Brescia, dove, pur avendo<br />

poco tempo per dipingere, ho continuato a studiare,<br />

esercitandomi nella figura sotto la guida del maestro<br />

Schinetti. Nel 2000, mi sono trasferita a Firenze,<br />

nel quartiere di Santo Spirito, dove,<br />

appassionatami al lavoro degli artigiani che vi tengono<br />

bottega, ho continuato la mia ricerca, imparando<br />

l’arte della doratura, della miniatura e le tecniche<br />

pittoriche del Quattrocento toscano. Dipingo<br />

con la tempera all’uovo, su tavola, tela, cartapecora<br />

o carta, “illuminando” alcuni dipinti con foglia<br />

d’oro zecchino e mi occupo anche della decorazione<br />

e doratura delle cornici. Ritenendomi più artigiana<br />

che artista, ho esposto le mie opere per tre anni<br />

(dal 2003 al 2005) nelle manifestazioni dell’associazione<br />

La Fierucola, in piazza S. Spirito e in piazza<br />

SS. Annunziata. Mi sono dedicata anche all’illustrazione<br />

per l’infanzia, dipingendo, nel 2007, le tavole<br />

di un libro di fiabe per la casa editrice Fatatrac. Divido<br />

il mio tempo tra la filosofia - che insegno al<br />

Liceo Dante - e la pittura. Mi piace la commistione<br />

tra la pittura, la filosofia, la poesia e la musica: amo<br />

illustrare testi di canzoni o poesie e tradurre la filosofia<br />

in immagini. Ho esposto in personali e collettive<br />

a Firenze, Roma, Ferrara, Reggio Emilia, Brescia,<br />

Livorno, Montecatini.<br />

19


artisti in toscana 2013<br />

Maria Bazzani Mani<br />

Cell. 340 7189314<br />

email: mariabazzanimani@gmail.com<br />

Gli amanti, 2004, tecnica mista (olio e acrilico) su tela, cm. 60x60<br />

Nata a Sassuolo in provincia di Modena nel<br />

1946 e trasferitasi con la famiglia a Firenze<br />

nel 1957, ha proseguito gli studi fino al diploma<br />

di Disegnatrice di Alta Moda. La scuola le ha<br />

permesso di acquisire nozioni e tecniche varie di<br />

pittura oltre quelle di grafica e acquerello, seguita<br />

dal maestro Roberto Ciabani e dalla pittrice/mosaicista<br />

Anna Romano. Ha iniziato il suo percorso d’arte<br />

alcuni anni dopo seguendo altre aspirazioni e altre<br />

tecniche: pitture ad olio, tempere acriliche e<br />

continuando a sperimentare materiali diversi fino a<br />

raggiungere particolari temi e soggetti. Vive e lavora<br />

presso il proprio studio a Grassina, Bagno a Ripoli,<br />

Firenze. La passione per il disegno e per il colore<br />

l’ha portata a confrontarsi con vari pittori nelle mostre<br />

e collettive negli anni Novanta fino ad oggi<br />

presso la Galleria Gadarte Firenze, l’Art Art di Impruneta<br />

e l’Antica Compagnia del Paiolo e alla storica<br />

mostra annuale del Gruppo Donatello di Firenze.<br />

Hanno scritto di lei Francesca Bandinelli, Sonia<br />

Salsi, Patrizia Lucignani, Franco Ruinetti.<br />

“Maria Bazzani Mani conosce la bellezza del dipingere,<br />

del disegnare, del creare: una bianca superficie<br />

indistinta prende vita attraverso i suoi pastelli, le<br />

sue penne a china. Il suo soggetto di riferimento è la<br />

Vita, della Natura, degli alberi, degli affetti, della famiglia<br />

in una unica armonica rispondenza di proporzioni,<br />

di prospettive, di colori […]. Gli studi a china,<br />

frutto della frequentazione dei disegni e delle opere<br />

dei classici, danno anch’essi vita ad una stilizzazione,<br />

ad una ricerca dell’essenziale, ad una decantazione<br />

dell’immagine per coglierne il più profondo<br />

significato. Non vi è un’idea di partenza, non ci sono<br />

temi precostituiti: il nero filo della china individua la<br />

precisione dei profili, la prospettiva, “tira fuori le ombre<br />

e dà luce alle figure”: dunque, dà loro vita, realismo,<br />

fantasia, compostezza, equilibrio, ironia, classicità,<br />

insomma Arte come sperimentazione che<br />

poggia, sì, su valori consolidati, ma li rivive sempre<br />

reinventandoli. Questo equilibrio, difficile e delicato,<br />

pienamente realizzano le opere di Maria Mani e<br />

lo sollecitano in tutti noi”.<br />

Sonia Salsi<br />

20


Corrado Bechelli<br />

artisti in toscana 2013<br />

Studio: via Iacopo Arrosti,12 - 56122 Pisa - Tel. 050 502720 - Cell. 338 3715087<br />

giorgio.bechelli@teletu.it - www.ioarte.org/artisti/Corrado-Bechelli<br />

Padule di Massaciuccoli (LU), 2010, olio su tela, cm. 50x70<br />

Nato a Filettole (Pisa) nel 1932, vive e opera a<br />

Pisa. Il suo lungo curriculum presenta una<br />

continuità di lavoro e di progresso che attesta<br />

dell’impegno con cui affronta da oltre sessant’anni<br />

la pittura. Ha partecipato a numerose rassegne<br />

di prestigio in tutta Italia e all’estero (Stati<br />

Uniti e Canada). Il suo cammino è stato accompagnato<br />

da premi e riconoscimenti ottenuti sia nei<br />

concorsi estemporanei, sia nelle mostre di opere<br />

eseguite nello studio. Lo si ricorda premiato ripetutamente<br />

in Toscana e nelle altre regioni, e spesso<br />

presente a diverse personali. Molte a Pisa dal 1962<br />

in poi, e in seguito, tra le altre: La Spezia, Lucca,<br />

Camp Darby, Udine, Lignano Sabbiadoro, Taormina,<br />

Pontedera, Ferrara, Montreal, Forlì e Firenze.<br />

“Corrado Bechelli comincia a dipingere nel 1948 e<br />

segue la tradizione della sua terra riallacciandosi alla<br />

pittura figurativa toscana. I suoi dipinti nascono<br />

dall’osservazione attenta della natura che viene riprodotta<br />

sulla tela attraverso una pittura impulsiva e<br />

veloce, dai delicati accostamenti coloristici avvolti<br />

in una luce piena e chiara. Egli dipinge prevalentemente<br />

all’aperto, privilegia soggetti naturali quali<br />

paesaggi, colline toscane, ambientazioni lacustri e<br />

fluviali, interpretandoli in un modo fatto di sincerità<br />

d’animo, schiettezza e a tratti poesia”.<br />

Chiara Di Cesare<br />

21


artisti in toscana 2013<br />

Giorgio Bechelli<br />

Via della Contesora, 1251 - 55100 Santa Maria a Colle (LU)<br />

Cell. 338 3715087 - giorgio.bechelli@teletu.it - www.sitohd.com/giorgiobechelli<br />

Deserto della Mauritania, 2000, foto a colori da diapositiva, cm. 30x40<br />

Nato a Filettole (Pisa), vive e opera a Santa Maria<br />

a Colle (Lucca).<br />

“Spesso é difficile coniugare realtà e poesia; eppure<br />

Giorgio Bechelli, tramite questo reportage fotografico<br />

fatto nell’Africa nera, ci è riuscito. Egli, infatti,<br />

ha colto un’identità precisa e specifica di quel<br />

luogo geografico, restituendocelo poi con lirismo<br />

tipico dello sguardo dell’anima. I volti e le posture<br />

dei Tuareg, delle donne e dei bambini del deserto<br />

ci raccontano qui una storia, la storia colma di una<br />

sensazione intensa che nasce proprio da quelle distese<br />

di sabbia e cielo. Il taglio geometrico dell’immagine<br />

fotografica sembra aver ricomposto un<br />

quadro astratto, dove ampie campiture di puro colore<br />

delimitano le poche forme, i pochi oggetti, la<br />

natura essenziale che possiamo trovare nei deserti<br />

africani. Il taglio infinito dell’orizzonte segna la linea<br />

di demarcazione netta tra il blu (cielo) e il giallo ocra<br />

(sabbia). L’abilità di Giorgio Bechelli sta anche nello<br />

studio attento della luce e delle ombre, in un contesto<br />

naturale dove la luce intensa del sole e l’aridità<br />

del paesaggio, non lasciano posto al chiaroscuro<br />

dato invece da una natura rigogliosa. Tutto risulta<br />

essere, quindi, preciso e delimitato, quasi statico,<br />

ma vivo. I colori - il giallo, il blu, il nero, il bianco e un<br />

po’ di verde - sono brillanti. Cose, persone, paesaggi,<br />

tutto è colto e restituito con il dettaglio e la minuzia<br />

di un ‘cronista’, ma anche con la sensibilità e<br />

l’attenzione di un poeta”.<br />

Paola Piazza<br />

22


Giampaolo Beltrame<br />

artisti in toscana 2013<br />

Via di Sollicciano, 20 - 50018 Scandicci (FI)<br />

Tel. 055 750848 - g.beltrame@hotmail.it<br />

Il Pellegrino dell’assoluto, 1989, tecnica mista, cm. 70x100<br />

Beltrame si è diplomato Maestro d’Arte all’Istituto<br />

Statale d’Arte di Firenze nel 1963 e<br />

subito dopo si è iscritto all’Accademia di<br />

Belle Arti da cui è uscito dopo aver ottenuto il titolo<br />

accademico nel 1967. L’anno dopo ha lavorato per<br />

due anni, fino al 1969, come scenografo al Teatro<br />

Comunale di Firenze. Dalla fine degli anni Settanta<br />

ha cominciato a insegnare disegno e storia dell’arte<br />

nelle scuole pubbliche di secondo grado, fino<br />

alla cattedra, dal 1982 al 1988, per il Disegno Professionale<br />

presso le sezioni di Figuriniste e Stiliste<br />

di Moda all’Istituto L. Tornabuoni di Firenze. È<br />

membro dell’Associazione culturale ART-ART di<br />

Impruneta, dell’Associazione culturale Galluzzo<br />

Immagine ed è socio aggregato del Gruppo Donatello<br />

di Firenze.<br />

Una vita dedicata alla pittura, attraverso lo studio e<br />

la sperimentazione e un’impronta tutta personale<br />

con cui raccontare la realtà e forse anche la cronaca.<br />

Immagini cariche di contenuto come quelle de<br />

La fame nel mondo, Maternità, Circo. Questo è<br />

Giampaolo Beltrame, artista che racconta e interpreta<br />

i fatti del nostro tempo, talvolta con impegno<br />

fortemente espressionistico, talvolta eliminando<br />

tempo e spazio perché a raccontare siano solo gli<br />

stati d’animo e le idee. Davanti a “Il Pellegrino<br />

dell’Assoluto” si è soffermato a lungo Papa Wojtylia<br />

durante la mostra d’arte che in occasione della visita<br />

del pontefice, era il 1989, Lucca aveva organizzato<br />

in suo onore e dove Beltrame era stato invitato a<br />

esporre una sua opera. La tecnica utilizzata in questo<br />

quadro è ancora di tipo misto, come gran parte<br />

dell’opera dell’artista prima della fase nuova: l’ultima<br />

stesura è tempera ma sotto vi sono dispiegate<br />

tutte le tecniche, la matita, il pennarello, la china,<br />

salvo quella ad olio, con un sorprendente effetto<br />

monocromatico. Bisognerà aspettare anni più recenti,<br />

il 2010, perchè nelle creazioni artistiche di<br />

Beltrame prenda il sopravvento la tecnica ad olio.<br />

23


artisti in toscana 2013<br />

Giampaolo Beltrame<br />

Moda n.1, 2011, olio su tela, cm. 35x50<br />

“(…) Le sue figure guizzan come pesci, delfini nel<br />

grande mare brulicante e vitale, nella rappresentazione<br />

schizofrenica, grandiosa, teatrale della pittura<br />

di Beltrame, maestro di trasparenze e dissolvenze,<br />

che dipinge con crescente sobrietà, inseguendo<br />

virtuosi equilibri in promiscue e affollate composizioni<br />

alla ricerca di sentimento, di vita fremente, fin<br />

nei margini delle cose, nella luce che le modella”.<br />

Stefano Benedetti<br />

Iraq n.2, 2013, olio su tela, cm. 40x50<br />

24


Paola Beretta<br />

artisti in toscana 2013<br />

Cell. 331 2094.845<br />

paul_etta@hotmail.com<br />

Casa in Toscana, 2004, olio su tela, cm. 50x60<br />

Nascita di Venere, 2012, olio su tela, cm. 50x70<br />

Paola Beretta, nata a La Spezia, vive in provincia<br />

di Pistoia. Nella sua vita si combinano insegnamento,<br />

pittura, produzione di racconti,<br />

poesie. Oltre a varie personali ha esposto alla Biennale<br />

di Firenze, a quella di Venezia in occasione del<br />

centenario, a Padova, New York, Basel, Cancun.<br />

Nelle sue opere possono essere visti tre differenti<br />

aspetti: innanzi tutto il suo forte temperamento, il<br />

suo dinamismo si manifestano nell’uso di una vivace<br />

gamma cromatica. Pur individualmente espressi,<br />

si riconoscono qui influenze Fauves, del Postcubismo,<br />

del Futurismo. Altrove la sensualità del<br />

suo carattere diventa il motivo prevalente, i colori si<br />

fanno morbidi e tenui, le figure, chiaramente definite,<br />

si stagliano in atteggiamenti pensosi contro<br />

sfondi ambigui. Vi si respira un senso di tenerezza<br />

astratta, di meditazione filosofica. Spesso l’autrice<br />

evidenzia, non senza ironia, contraddizioni e paradossi<br />

della nostra società, tensioni della vita moderna,<br />

confrontandoci con problemi esistenziali per<br />

poterli trascendere. Ha pubblicato “Da Quanto<br />

Tempo Non Mi Ascolti” ed. A.Car, finalista al XXVIII<br />

Premio Firenze e I° Premio per la Narrativa a Tropea;<br />

alcune sue poesie sono inserite nel CORO,<br />

antologia poetica edita da Luna Nera.<br />

25


artisti in toscana 2013<br />

paola beretta<br />

Natura morta con carote, 2000, olio su tela, cm. 50x40<br />

Nudo di donna, 2002, olio su tela, cm. 100x50<br />

26


Barbara Biagini<br />

artisti in toscana 2013<br />

Cell. 338 9706752<br />

barbarabiagini.b@libero.it<br />

Il conte, 2010, tecnica mosaico in vetro, cm. 30x40<br />

Vive e opera a Pistoia. Ha compiuto gli studi<br />

presso l’Istituto d’Arte P. Petrocchi dove ha<br />

maturato le sue esperienze artistiche con un<br />

amore per l’arte e una predisposizione per il disegno<br />

in tutte le sue tecniche. Dipinge da sempre con<br />

dedizione e con spirito innovativo. È stata affascinata<br />

particolarmente dai mosaici, dove i pezzi di vetro<br />

sono la sua fonte d’ispirazione, e con tale tecnica è<br />

riuscita a realizzare delle vere e proprie opere d’arte.<br />

Uno stile unico, di notevole impatto visivo.<br />

Nell’unione di queste piccole schegge si materializzano<br />

ritratti, figure, fiori e oggetti; l’osservatore è<br />

attratto, quasi ipnotizzato, dalla luminosità, dalla<br />

brillantezza, dai colori caldi, naturali e trasparenti<br />

che aumentano la forza espressiva dell’opera in un<br />

piacere di ammirazione. Un genere che le permette<br />

di esprimere appieno il suo talento artistico. Ha<br />

esposto ed espone in molte mostre sia personali<br />

che collettive, riscuotendo molti consensi.<br />

27


artisti in toscana 2013<br />

Barbara Biagini<br />

La Vergine, 2010, tecnica mosaico in vetro, cm. 30x40<br />

Dedicato a Viviana, 2010, tecnica mosaico in vetro, cm. 30x40<br />

28


Yuri Biagini<br />

artisti in toscana 2013<br />

Via Provinciale, 160 - 51031 Agliana (PT)<br />

Cell. 333 3285348 - yuribiagini@alice.it - www.yuribiagini.it<br />

Il viaggio di Ulisse, 2013, tecnica mista, cm. 120x80<br />

Nasce nel 1976, vive e opera ad Agliana. Ha<br />

sempre avuto la passione per l’arte, ma è<br />

dal 2001 che la sua storia nel mondo della<br />

pittura ha inizio. Paolo Palandri lo ha stimolato a dipingere,<br />

insegnandogli ciò di cui aveva bisogno, e<br />

alcuni corsi (scultura, disegno, acquerello e pittura)<br />

gli hanno fatto acquisire le basi della tecnica.<br />

“Qui l’opera non vive più soltanto in funzione dei<br />

suoi elementi costitutivi e della distribuzione del colore,<br />

bensì anche in relazione all’indovinato, e direi<br />

quasi scultoreo e dinamico, equilibrio della composizione,<br />

che si avvale di apporti descrittivi concreti<br />

(spirali, elementi materici, squarci, dissolvenze ) per<br />

esprimere idee che possono rappresentare caos e<br />

dissoluzioni. Quindi non pittura di maniera che nel<br />

disordine cerca soltanto effetti effimeri, ma oserei<br />

dire costruzione, sovrapposizioni, accostamenti,<br />

che tendono piuttosto a creare, dalle masse, un certo<br />

ordine espressivo. E nemmeno il colore diviene<br />

pretesto per suscitare sensazioni o vibrazioni puramente<br />

emotive ma assume una precisa funzione di<br />

carattere descrittivo, tendente ad evocare atmosfere<br />

particolari, direi crepuscolari. Segno e colore che<br />

si integrano in un apparente disordine, in esplosioni<br />

ed implosioni, che permettono sempre di ricostruire<br />

moduli espressivi aventi un nesso logico, con contrasti<br />

pacati che si incontrano e si intersecano in delicate<br />

sfumature. Una pittura che, oltre alla ricerca di<br />

contenuti più evoluti, esprime anche la rara sensibilità<br />

dell’artista che ne è autore”.<br />

Vincenzo Cignarale<br />

29


artisti in toscana 2013<br />

Yuri Biagini<br />

Arlecchino, 2011, tecnica mista, cm. 60x80<br />

“Una pittura che coinvolge l’anima e i sensi, che ti trascina nell’oblio e resti sublimato dalla sua linearità<br />

scomposta ma soggettivamente equilibrata”.<br />

Cristina Bruni<br />

30


Adua Biagioli<br />

artisti in toscana 2013<br />

Cell. 339 7173955<br />

audabi2008@yahoo.it - www.aduabiagioli.it<br />

Corallo, 2007, olio su tela, cm. 50 x70<br />

Vive e opera a Pistoia. Dopo aver conseguito<br />

gli studi artistico-letterari, ha proseguito la<br />

formazione sia sotto l’influenza pittorica classico-tradizionale<br />

del pittore autodidatta Peppino<br />

Biagioli, sia da quella moderna, con la pittrice Maria<br />

Teresa Pratesi Corsini. Ha partecipato a numerosi<br />

concorsi nazionali e internazionali, sia sulla pittura<br />

che sulla scrittura, in particolare sulla poesia. La sua<br />

prima raccolta poetica “Come pensieri” è stata<br />

pubblicata nel 2011.<br />

“L’arte della pittrice possiede una profonda capacità<br />

di raggiungere la sostanza delle cose e nei suoi<br />

dipinti è possibile evincere una forte propensione<br />

anti-accademica, frutto di una radicata abolizione<br />

del disegno preparatorio e della linea di contorno.<br />

L’effetto reso è di qualcosa di non-finito, tocchi di<br />

colori corposi e vivaci, stesi attraverso pennellate<br />

fresche, rapide, intense, fino a raggiungere l’obiettivo<br />

finale del dinamismo e di vitalità in un elegante<br />

stile decorativo e ornamentale che tocca i contenuti<br />

del figurativo nei suoi soggetti. Un’artista che ha<br />

molto da esprimere poiché il suo animo è pieno di<br />

delicatezza e di sensibilità”.<br />

Ambra Grieco<br />

31


artisti in toscana 2013<br />

Demetrio Bianco<br />

Via S. Fedi 7/E - 51034 Casalguidi (PT) - Cell. 348 3800870<br />

info@demetriobianco.it - www.demetriobianco.it - Pagina Facebook: Demetrio Bianco<br />

Demetrio Bianco nasce a Sanza, un piccolo<br />

paese in provincia di Salerno, in una<br />

numerosa famiglia di contadini. Già in<br />

giovane età la creatività è una caratteristica che<br />

lo contraddistingue, inizia infatti a realizzare piccole<br />

opere per passione. Per amore si trasferisce<br />

a Pistoia dove, con i suoi fratelli, apre un’impresa<br />

edile, l’Edelettra, che pian piano si<br />

specializza in lavori di ristrutturazione e nella<br />

quale trasferisce la sua abilità nella cura dei particolari.<br />

Con il tempo la sua diventa una vera e propria<br />

arte, sempre più ricercata e raffinata che lo spinge<br />

a mettersi alla prova con nuove tipologie di<br />

opere quali: quadri in marmo in bassorilievo,<br />

sculture a tutto tondo e busti utilizzando materiali<br />

diversi come la creta e il gesso.<br />

Quella della scultura è una passione che tarda<br />

ad arrivare. Infatti inizia quasi per caso ma nel<br />

giro di poco tempo diventa un secondo lavoro,<br />

che lo tiene chiuso nel suo laboratorio fino a tarda<br />

notte. Ha inizio così un periodo di piena attività<br />

creativa, che lo porta a realizzare in poco<br />

tempo numerose sculture, soprattutto mortai in<br />

pietra, che ricevono apprezzamenti anche dal<br />

mondo universitario.<br />

Madre che va in campagna, 2011,<br />

terracotta lavorata a mano, cm. 72x40<br />

32


artisti in toscana 2013<br />

Demetrio Bianco<br />

Busto Padre Pio, 2002, marmo statuario lavorato con mazzuolo<br />

e scalpello, cm. 46x27<br />

Fontana, 2010, pietra arenaria lavorata con mazzuolo e scalpello<br />

cm. 33x40<br />

Mortaio, 1998, pietra di Padula lavorata con mazzuolo e scalpello, cm. 15x28<br />

33


artisti in toscana 2013<br />

Elena Bini<br />

Cell. 392 0271637<br />

www.tuscoartis.it<br />

Il lago, 2008, olio su tela, cm. 40x50<br />

Nata a Pescia nel 1973, vive e opera a Uzzano<br />

Castello (PT). Autodidatta, ha iniziato a dipingere<br />

a sedici anni non avendo un genere<br />

specifico di pittura, perché tutto dipende dall’ispirazione<br />

e dallo stato d’animo del momento. Ha partecipato<br />

a varie mostre personali, collettive e rievocazioni<br />

medioevali, come arti e mestieri. Socio<br />

co-fondatore dell’Associazione Tusco Artis, con<br />

sede a Borgo a Buggiano (PT), insieme a Daniela<br />

Cappellini, Francesco Ravallo e Claudio Bontà.<br />

“Ama l’arte in tutte le sue espressioni. Una ricerca<br />

di valori per sentirsi realizzata nel suo importante<br />

impegno artistico che il momento creativo, ricco di<br />

spontaneità le impone. La diversità dei materiali<br />

usati, con disinvoltura, danno una spontanea conferma<br />

del dono naturale artistico. Interessante per<br />

ulteriori sviluppi. La ricerca del soggetto è importante<br />

per realizzare il suo Io interiore”.<br />

Lucia Mongardi<br />

34


IGINA BIRIACO<br />

artisti in toscana 2013<br />

Via Jacopo Nardi, 5 - 50132 Firenze<br />

Tel. O55 243691 - igina.galeazzi@gmail.com<br />

Musica dance e luci, 2004, litografia, cm. 24x34<br />

Igina Biriaco vive e lavora a Firenze, dove si è trasferita<br />

da Torino nel 1962. Ha iniziato le sue<br />

esperienze artistiche nel campo della pittura e<br />

della grafica intorno ai primi anni Sessanta ed ha<br />

esposto, per la prima volta, le sue opere in una collettiva<br />

del 1971, vincendo, l’anno successivo, il primo<br />

premio nazionale “La donna e l’arte”, a Firenze.<br />

Ha frequentato la Scuola Libera del Nudo dell’Accademia<br />

di Belle Arti di Firenze, lo studio della pittrice<br />

Isa Petrozzani e successivamente lo studio dell’affreschista<br />

Giuseppe Salvetti e quello dello scultore<br />

e xilografo Marcello Guasti. Ha seguito i corsi liberi<br />

della Scuola Internazionale di Grafica Il Bisonte di<br />

Firenze ed è sempre stata attenta al mondo della<br />

natura, della cui struttura è studiosa, e alla sintesi<br />

formale. Dai primi anni Ottanta imprime alle sue<br />

opere un indirizzo non figurativo e accanto al dato<br />

naturalistico introduce “(...) elementi simbolici che<br />

- come nota Gabriella Gentilini (2002) - fanno pensare<br />

a studi sul cosmo, a percezioni di mondi lontani,<br />

legati al nostro esistere, dove si inseriscono linee di<br />

forza, a richiamare sempre l’idea dell’interiorità e<br />

della potenza della natura”. Igina vive artisticamente<br />

un periodo intermedio in cui prende in esame le<br />

forme geometriche che diventano globi, crateri da<br />

cui emana un’energia misteriosa, mentre in aria volano<br />

fogli bianchi a cui affidare i propri messaggi. Dai<br />

primi anni Novanta, la sua ricerca si attesta su un<br />

35


artisti in toscana 2013<br />

IGINA BIRIACO<br />

Luce, 2010 linoleografia, cm. 30x30,1<br />

motivo conduttore: la luce quale fonte di energia e<br />

conoscenza. “L’operazione di Igina Biriaco - scrive<br />

Federico Napoli - è la ricerca, anche non indenne da<br />

esperienze ottiche, di un collegamento fra luce e<br />

forma (…). È dunque un procedimento, sia in campo<br />

pittorico che grafico, in cui le forme non sono mai<br />

dissociate dall’esperienza visuale (…) secondo una<br />

tradizione compositiva (concettuale) di cui a Firenze<br />

si è fatto interprete l’Asrattismo Classico e prima di<br />

questo Magnelli e prima ancora a ritroso Pontormo<br />

e Brunelleschi fino alla medesima struttura architettonica<br />

del Battistero (…)”. Appassionata di musica,<br />

da alcuni anni si dedica anche a composizioni dove<br />

la luce si unisce alle interpretazioni musicali, entrambe<br />

forme in rapidissimo movimento.<br />

Sue opere si trovano in collezioni private e pubbliche,<br />

fra cui: Museo d’Arte delle Generazioni Italiane<br />

del 900 G.Bargellini (Pieve di Cento) e Collezione<br />

Zavattini; Pinacoteca Regione Toscana,<br />

Gabinetto Disegni e Stampe della Biblioteca Nazionale<br />

di Firenze; Museo Nazionale di Varsavia; Misericordia<br />

di Pistoia; Chiesa della Vergine di Pistoia<br />

(pannello per la via Crucis); Accademia Musicale di<br />

Firenze; Gabinetto Stampe Antiche e Moderne di<br />

Bagnacavallo; Archivio di Stato di Firenze; Comune<br />

di Stoccolma; Comune di Reggello.<br />

36


Sergio Bonamici<br />

artisti in toscana 2013<br />

Via XXV Aprile, 71 - 50019 Sesto Fiorentino (FI)<br />

Cell. 320 5303407<br />

Donna, 2013, foto analogica, cm. 40x60<br />

È<br />

nato nel 1924 a Sesto Fiorentino, e più precisamente<br />

nel rione di Querceto, nel quartiere<br />

de La Loggia, nella stessa stanza dove vide la<br />

luce nel 1982 il padre Alipio che fu operaio della Richard<br />

Ginori. La madre Delia Chiostri, anche lei<br />

sestese, si occupò sempre della casa, del marito e<br />

dell’unico figlio. Qui Sergio visse i suoi primi diciannove<br />

anni con gli amici dell’antico borgo, fino a<br />

quando fu chiamato in guerra. La fotografia e il cinema<br />

sono le sue due grandi passioni, insieme alla<br />

poesia e alla letteratura, anche se il mezzo prescelto<br />

per esprimere i sentimenti più profondi e le percezioni<br />

più intime è da sempre l’arte fotografica, alla<br />

quale si dedica dal 1952. Uomo semplice e intuitivo,<br />

originale e moderno, quasi precursore dei tempi, è<br />

sostenuto da una passionalità geniale e da una sana<br />

curiosità culturale che l’hanno visto condurre la sua<br />

ricerca fotografica nel campo dell’Informale. Dalla<br />

fotografia al cinema il passo è breve e Sergio lo ha<br />

compiuto più di una volta creando documentari che<br />

hanno avuto per tema quasi sempre i paesaggi della<br />

sua amata Sesto. Ricordiamo “Il Giardino del Tempo”<br />

e “Finestra sul passato” realizzati in collaborazione<br />

con l’amico d’infanzia Siro Baccini. Questi<br />

documentari delineano un percorso di ricordi che si<br />

snoda nei luoghi più emblematici e distintivi del<br />

Borgo di Querceto. È uno dei fondatori dell’associazione<br />

culturale sestese La Strada Nuova; ha gestito<br />

la saletta La Montagnola nella Casa del Popolo di<br />

Quinto Alto ed è stato tra i personaggi che hanno<br />

animato la vita culturale del Gran Caffè di piazza Ginori.<br />

Le sue foto si trovano presso privati ed enti<br />

pubblici: si ricordano le iniziative al caffè letterario<br />

Giubbe Rosse (Firenze), le mostre all’estero (Francoforte)<br />

e i tanti eventi espositivi realizzati a Sesto<br />

Fiorentino (La Soffitta spazio delle arti, il Gruppo<br />

Gualdo cultura e sport, il Polo Scientifico, Museo<br />

delle Porcellane di Doccia).<br />

37


artisti in toscana 2013<br />

Sergio Bonamici<br />

Senza titolo, 2013, foto analogica, cm. 50x70<br />

Al Pompidou, 1994, foto analogica, cm. 50x70<br />

“Al veloce e fuggevole mondo circostante, Bonamici<br />

strappa sempre un frammento di realtà, come<br />

un pezzetto di anima, sintetizzandolo: realtà e verità,<br />

così, per un attimo possono anche toccarsi prima<br />

di tornare lontane a causa dell’occhio (fotografico)<br />

che sottrae. In altre parole: con l’operazione<br />

fotografica di Sergio Bonamici siamo di fronte ad un<br />

procedimento di ripulitura della realtà circostante,<br />

di sintesi e quindi di essenzializzazione - l’autore sa<br />

sempre cosa vuole e cosa gli interessa -. Così il soggetto<br />

prescelto perde successivamente - ma forse<br />

mai del tutto - la sua portata narrativa, tendendo a<br />

porsi nell’essenza costruttiva, come se fosse autoreferente,<br />

pur non essendolo mai in pieno in quanto<br />

sempre saldo resta nella composizione il riferimento<br />

al reale”.<br />

Federico Napoli<br />

“Proviamo a immergerci nelle foto di Sergio Bonamici<br />

e sperimentiamo fino a che punto ci coinvolgono<br />

o sono capaci di stupirci: è come se ciò che lui si<br />

trova improvvisamente davanti lo chiamasse per<br />

parlargli di sé. Infatti Sergio non fotografa solo ciò<br />

che vede, ma le sensazioni, i palpiti, le eco lontane,<br />

densi di memorie o sogni, favolosi o lamentosi. (…)<br />

Sono immagini da catturare, ascoltare, meditare.<br />

Poniamo il nostro ego al centro di esse per viverne<br />

l’atmosfera e farle nostre come uno scrigno di sogni<br />

nascosti da scoprire, armoniosi e preziosi da<br />

portare dentro di sé”.<br />

Patrizia Fattori<br />

38


Claudio Bontà<br />

artisti in toscana 2013<br />

Tel. 0572 444183 - Cell. 333 4160305<br />

claudiobonta@gmail.com - www.tuscoartis.it<br />

Vigneto in autunno, 2011, acrilico su tela, cm. 50x100<br />

Nato a Chiesina Uzzanese il 21 novembre del<br />

1957, dal 1990 vive e opera a Santa Lucia di<br />

Uzzano (PT). Socio co-fondatore dell’Associazione<br />

Tusco Artis, con sede a Borgo a Buggiano<br />

(PT), insieme a Daniela Cappellini, Elena Bini e Francesco<br />

Ravallo.<br />

Ha esposto in numerose personali e collettive, entrando<br />

a far parte di collezioni pubbliche e private.<br />

Hanno scritto di lui:<br />

“La sua ‘arte’ è un impegno di doppia derivazione<br />

umana e artistica. Nelle sue colorazioni, valori plastici<br />

e prospettici al servizio della sua spontanea<br />

creatività. Dipinge la natura perché sente di farne<br />

parte. Marine, paesaggi, nature morte, sono soggetti<br />

scelti liberamente dal suo io interiore seguendo<br />

l’instinto del momento, frutto di un importante<br />

dono naturale”.<br />

Lucia Mongardi<br />

“A Claudio Bontà perfetto coniugatore di sintesi<br />

inconfondibili”.<br />

Andrea Dipré<br />

39


artisti in toscana 2013<br />

Claudio Bontà<br />

Temporale estivo, 2013, acrilico su tela, 70x70<br />

Mi definisco un “cacciatore di ombre”.<br />

Vago spesso nei campi in fiore,<br />

lungo gli argini dei fiumi,<br />

lungo il mare,<br />

nei boschi,<br />

nei paduli,<br />

in una solitaria appassionata ricerca espressiva<br />

di un momento<br />

che sarà unico e irripetibile visione,<br />

a creare quell’emozione che mi abbraccia armonicamente.<br />

Mi piace farmi guidare da questi profumi<br />

naturali, autentici, genuini.<br />

È lì che intingo il mio pennello<br />

C. Bontà<br />

40


Mirko Borgioli<br />

artisti in toscana 2013<br />

Via di Brana, 234/2 - 51039 Quarrata (PT) - Cell. 335 6532510<br />

arch.mirkoborgioli@live.it - posta certificata: mirko.borgioli@archiworldpec.it<br />

San Valentino, 2013, tempera acrilica su tela, cm. 100x190<br />

Ronde de Nuit, 2013, tempera acrilica su tela, cm. 100x150<br />

Nasce a Prato, nel 1974, vive e opera a Quarrata.<br />

“Nella superficie, che si presenta come un<br />

‘campo’ atto alla registrazione dei segni, l’artista ritrae<br />

figure e oggetti di grandi dimensioni, che campeggiano<br />

con ‘esplosione’ subitanea davanti agli<br />

occhi dell’osservatore. La forza del soggetto è rafforzata<br />

dal segno che si stampa sulla tela come<br />

scrittura e intelaiatura portante del quadro stesso”.<br />

Cristina Bruni<br />

41


artisti in toscana 2013<br />

Gino Bottaccio<br />

Via IV Novembre, 469 - 51039 Ferruccia - Quarrata (PT)<br />

Cell. 333 7572802 - ngiole1@virgilio.it - contatto Facebook: Gino Bottaccio<br />

Indifferenza, 2006, olio su tela spatolato, cm. 60x80<br />

L’indifferenza dei due è lo specchio di una tendenza diffusa nella società odierna che, avvelenata da un’arroganza intrinseca,<br />

non si pone il problema della sofferenza di chi è più vicino. La critica dell’artista mira a una presa di coscienza su<br />

quanto ancora siamo lontani dall’esprimere preoccupazione per le vicende che sconvolgono l’umanità<br />

Pittore, scultore e poeta, autodidatta, nato a<br />

Napoli nel 1947, vive e opera a Ferruccia di<br />

Quarrata (PT).<br />

“Esprime nelle sue opere la capacità ed il talento di<br />

penetrare e immergersi, con grande forza di spirito,<br />

nelle vicissitudini del mondo che lo circonda”.<br />

“Una pittura di immediato impatto visivo quella di<br />

Gino Bottaccio, resa emotivamente coinvolgente<br />

dal racconto a cuore aperto dell’artista”.<br />

Cristina Bruni<br />

Maurizio Colligiani<br />

42


il Bottega<br />

artisti in toscana 2013<br />

Studio e abitazione: via Lungomonte, 143 - 56020 S. Maria a Monte (PI)<br />

ilbottega@yahoo.it - misterbottega@gmail.com - www.ilbottega.it<br />

Alfredo Biagini in arte il Bottega nasce a Pontedera<br />

(PI) nel 1965. Inizia a dedicarsi all’arte<br />

figurativa dapprima come autodidatta per<br />

proseguire poi frequentando corsi di disegno e tecnica<br />

della pittura oltre che di scultura e incisione.<br />

Frequenta ambienti artistici sia in Italia che all’estero<br />

e attualmente è impegnato in un progetto espositivo<br />

e di performance “Warp Art“ itinerante per l’Europa<br />

dove con una personale parteciperà a marzo<br />

2014 al festival Italian Art di Djion in Francia.<br />

“Osservando i lavori del Bottega vengono in mente<br />

le riflessioni sulla leggerezza, intesa come impianto<br />

estetico che permetta di staccarsi facilmente<br />

dalla prosaicità del quotidiano ma con una struttura<br />

portante che possa sostenere e prendere il volo<br />

con rigorosa determinazione. Opere che nascono<br />

nell’immediatezza del fare e a cui sottende un progetto<br />

rigoroso, così l’artista si può permettere giochi<br />

fantasiosi inerenti al dato più superficiale dell’opera<br />

senza perdersi in esecuzioni puramente<br />

edonistiche. Soffermandoci sulle opere del Bottega<br />

appare evidente che la leggerezza e la morbidezza<br />

delle sue creazioni sono ottenute grazie ad una<br />

ricerca costante ed attenta incentrata sulle caratteristiche<br />

dei colori impiegati, e sostenuta esteticamente<br />

da una struttura portante basata su una modularità<br />

meno scontata di quanto non possa<br />

apparire a prima vista. Un modulo specifico per<br />

ogni combinazione, irripetibile e non facilmente<br />

estendibile, un concetto modulare che nega la sua<br />

stessa specificità cadendo in un paradosso che rimane<br />

fondamentale per l’attuarsi della creazione<br />

artistica. Lo studio della figura femminile intesa a<br />

rappresentare la donna moderna nelle varie sfumature<br />

e anche come grido di difesa per la sua essenza<br />

porta una serie di lavori come quello in allegato<br />

distintivi del mondo attuale”.<br />

Marco Capecchi<br />

43


artisti in toscana 2013<br />

il bottega<br />

La Dea danzante<br />

Noi siamo qui, leggeri<br />

armoniosi, a discutere<br />

se mai ci nacque<br />

in seno la passione<br />

della danza.<br />

Se mai un cuore palpitò<br />

d’amore, per questa terra<br />

e questa vita.<br />

La Dea, la Dea danzante,<br />

fu proprio lei che accese<br />

in noi la fede,<br />

una fede leggera e armoniosa,<br />

che osò argomentare della vita,<br />

in petto a questa terra<br />

che palpita d’Amore.<br />

(Marco Capecchi )<br />

La Dea danzante, 2013, tecnica mista su tavola, cm. 50x70<br />

44


Eugenio Brega<br />

artisti in toscana 2013<br />

Via del Ponte di Mezzo, 15 - 50127 Firenze<br />

eugbrega@tin.it - https://sites.google.com/site/mynewsitebrega/ - Contatto Fb: Eugenio Brega<br />

Dialogo, 2001, olio su tela, cm. 70x100<br />

Eugenio Brega è nato a Canino (Viterbo) nel<br />

1953, ma già dal 1970 vie e lavora a Firenze.<br />

“In una dimensione atemporale, nello spazio<br />

onirico del sogno prende vita e acquista forma l’opera<br />

di Eugenio Brega. Al centro dell’arte di Brega<br />

l’umanità con il suo sentire, resa dall’artista con<br />

grande espressività e partecipazione emotiva. Pervade<br />

tutta la sua opera un vago sentimento di malinconia,<br />

che rende l’espressione artistica di Brega<br />

ancora più veritiera e umana, coinvolgendo intimamente<br />

colui che è capace di osservarla con gli occhi<br />

dell’anima”.<br />

Ilaria Madiai<br />

45


artisti in toscana 2013<br />

Eugenio Brega<br />

“Il cromatismo di Eugenio è ricco di colori intensi,<br />

corposi, ma mai piatti. Dalle superfici che<br />

appaiono imbevute dalle tinte emergono, giocate<br />

attraverso il dosaggio delle sfumature e<br />

dei passaggi di tonalità, forme sempre nuove,<br />

in un gioco di apparire e scomparire che le rende<br />

simili ad ectoplasmi evanescenti, dai contorni<br />

incerti, eppure mai accessori. Ogni figura è<br />

un ricordo, una situazione, rivissuta come in un<br />

sogno o talvolta un incubo, e riprende corpo, in<br />

un’ottica catartica, sulla superficie dipinta, ove<br />

è stata lanciata e come imprigionata dopo essere<br />

stata a lungo nel limbo di una memoria in<br />

cerca di darle una collocazione. Eugenio dimostra<br />

con la sua arte e anche con tutta la sua<br />

persona una caparbia volontà di vivere al di là<br />

delle malversazioni. Di fibra forte, non lo si può<br />

mettere a tacere. I suoi colori e i suoi pennelli<br />

sono le sue armi, la sua rivalsa, ormai direi vittoriosa<br />

sulle difficoltà, in quanto attraverso di<br />

essi induce a riflettere, a crescere, forse a sentirci<br />

meno meccanici di quanto non siamo di<br />

solito. Ne abbiamo bisogno, e quando a ciò si<br />

accompagna un notevole impatto visivo e per<br />

giunta estremamente originale, maggiore è la<br />

soddisfazione di avere incontrato una “voce<br />

che grida nel deserto”.<br />

Erotica, 2007, olio su tela, cm. 100x80<br />

Marco Maria Melardi<br />

Tunnel, 2000, olio su tela, cm. 70x100<br />

46


Carla Brizzi<br />

artisti in toscana 2013<br />

Scandicci - Firenze<br />

L’angelo, 2006, bassorilievo in terracotta, h cm. 40<br />

Carla Brizzi, scultrice e poetessa, figlia d’arte, nasce<br />

a Firenze ma vive a Scandicci dal 1973. La<br />

passione per la scultura le nasce dentro in maniera<br />

spontanea e fin da giovanissima si dedica a scolpire<br />

volti, lavorando la creta con naturale attitudine. I<br />

suoi altorilievi e bassorilievi, quando non sono ispirati<br />

da opere già compiute che la scultrice ripropone con<br />

una personale somiglianza stilistica, narrano gli affetti,<br />

attraverso ritratti, profili soprattutto, di amici e parenti.<br />

Carla Brizzi fa parte dell’Associazione Galluzzo Immagine<br />

ed è la fondatrice del Gruppo Artistico Femminile<br />

Ev’Art di Scandicci. Ha partecipato a numerose mostre<br />

e a concorsi di poesia e scultura vincendo nel 1996 tre<br />

premi internazionali: per la poesia il Premio Fanzine indetto<br />

dal Centro Culturale D.E.A e quello per la Pace<br />

tra i Popoli del Centro Internazionale che le è stato consegnato<br />

al Piccolo del Teatro Comunale dall’allora Sindaco<br />

di Firenze, Mario Primicerio. Per la scultura ha<br />

vinto il Premio della Galleria S.A.P.<br />

Impronte sulla sabbia<br />

Passa il tempo<br />

come sabbia<br />

sotto i nostri piedi<br />

segnando i giorni tristi<br />

e quelli lieti.<br />

Impronte profonde<br />

del cammino umano<br />

che lasciano tracce<br />

sul destino nostro<br />

anche se il mare tosto le cancella.<br />

Foto scattata da Carla Brizzi nel 2007 e stampata su<br />

carta fotografica<br />

Talvolta lievi<br />

sopra la sabbia al vento<br />

spariscono le orme<br />

nel deserto, i sogni nostri<br />

con le speranze assieme.<br />

Carla Brizzi<br />

47


artisti in toscana 2013<br />

Vinicio Bruni<br />

Via A. Manzoni, 15/A - 51031 Agliana (PT)<br />

vinicio.bruni@alice.it<br />

Dante, Virgilio e Io (lavoro di ricerca Viaggio intorno all’uomo), 2011, tecnica mista su anta di armadio, cm. 65x125<br />

Nasce nel 1949, vive e opera a Pistoia. Inizia<br />

gli studi artistici nel 1960 presso la Scuola<br />

d’Arte di Pistoia, una realtà culturale e artistica<br />

di riferimento nel contesto territoriale della<br />

provincia di Pistoia, diretta da Giovanni Battista<br />

Bassi, dove ha come insegnanti Mariotti, Bugiani,<br />

Jorio Vivarelli e Alberigo Lenzi. Ottiene la qualifica<br />

di Maestro d’Arte, lavora presso botteghe di artigiani,<br />

maestri nella lavorazione del legno, specializzandosi<br />

nell’arte dell’ebanisteria presso la ditta Nobili,<br />

falegnameria di Pistoia, e realizza elaborati plastici<br />

di complessi architettonici per rinomati architetti<br />

come Stelio Rossi e Giovan Battista Bassi. Dopo<br />

queste esperienze lavorative, decide di riprendere<br />

gli studi presso l’Istituto Statale d’Arte di Pistoia<br />

conseguendo il diploma di maturità in Arti Applicate,<br />

sez. Disegnatori di Architettura e Arredamento,<br />

che gli permetterà di intraprendere la carriera d’insegnante,<br />

sua vera vocazione. Dal 1976 inizia a insegnare<br />

nella suddetta scuola, divenuta, dall’anno<br />

2009/10, Liceo Artistico P. Petrocchi, ove tuttora ricopre<br />

la cattedra di Architettura e Ambiente. Fra le<br />

sue esposizioni si segnalano: esecuzione e interventi<br />

a Cutigliano (1972); un bassorilievo in legno a<br />

Bolzano (1972); Poggio a Caiano (1975); partecipa e<br />

vince il concorso di pittura a Oste-Montemurlo<br />

(1975); mostra personale Agliana (1976); pittura<br />

murale nei giardini pubblici di Agliana (1981); partecipazione<br />

alla Rassegna Artisti Pistoiesi (1995), che<br />

operano come educatori all’arte; interventi di arte<br />

applicata per l’arredamento dal 1995 al 2013 e partecipazione<br />

alla Rassegna Artisti di Pistoia e del suo<br />

territorio, presso il Tribunale di Pistoia (2013).<br />

48


Antonio Bruno<br />

artisti in toscana 2013<br />

Cell. 338 1205393<br />

antoniobrunoscultore@virgilio.it - www.brunoantonio.it<br />

Universo segnico, acciaio inox e vetro dalas, 2003, mt. 3x5x60 cm.<br />

Nato a San Nicola dell’Alto (Crotone), vive e<br />

opera a Montemurlo (Prato) ormai da molti<br />

anni. Il suo percorso artistico si potrebbe<br />

definire un percorso naturale: prima costruttore di<br />

macchine in acciaio per l’industria, poi, dagli anni<br />

Settanta, la sua esperienza lavorativa, ma soprattutto<br />

il materiale utilizzato - l’acciaio inox - diventa<br />

l’elemento principale della sua passione, che nel<br />

tempo si è espressa in opere di scultura o composizioni,<br />

che possono essere considerate vere installazioni.<br />

“Nelle sue mani il freddo e solido acciaio si riscalda<br />

e le modulazioni che ne ricava sono ariose ed esprimono<br />

leggerezza, tanto che il metallo sembra prendere<br />

vita. Perché questi grovigli metallici, apparentemente<br />

forme idealizzate, conservano nelle<br />

proprie linee e nel rapporto energia-materia un tracciato<br />

dialettico, un linguaggio espressivo, personale,<br />

nel quale l’artista impiegando vetri colorati, addolcisce,<br />

affina e rende sottilissimo questo metallo,<br />

di per sé freddo e solido”.<br />

Cristina Bruni<br />

49


artisti in toscana 2013<br />

geo bruschi<br />

www.geobruschi.it<br />

Riti Vudó, Togo, etnia Wewe, 1995<br />

C’è “ in lui una naturale predisposizione all’ascolto<br />

e all’empatia, una calda e profonda<br />

umanità che gli permette di azzerare le distanze<br />

fra sé e l’altro per stabilire un contatto così<br />

profondo che, a volte, non ha bisogno di parole per<br />

esprimersi. Anche in questo risiede la singolarità<br />

della sua esperienza di viaggiatore che si spinge<br />

alla scoperta delle infinite latitudini culturali e interiori<br />

dell’uomo. Un viaggiatore che percorre più volte<br />

le stesse rotte per approfondire la conoscenza di<br />

un luogo, di un rito o una tradizione, dimostrando<br />

così di possedere l’attitudine dello studioso che,<br />

come gli esploratori dei secoli passati, è pronto a<br />

superare ogni difficoltà pur di realizzare lo scatto<br />

fotografico che resterà ad eterna testimonianza di<br />

un momento irripetibile”.<br />

Daniela Pronestì<br />

50


artisti in toscana 2013<br />

geo bruschi<br />

Sri Lanka, Ninfee nella palude, 2013<br />

“Quando Geo racconta le avventure di viaggio la<br />

sua voce rende agli spazi filtrati della memoria una<br />

nuova vita svelandoli al nostro immaginario. I suoi<br />

ricordi stampati nelle magiche fotografie, ricamano<br />

una costanza di spazi, di apparizioni, di desiderio di<br />

appropriarsi dei ritmi immutabili del tempo. Geo aggiunge<br />

alla forma e alle cose il mito della poesia”.<br />

Nano Campeggi<br />

51


artisti in toscana 2013<br />

geo bruschi<br />

Sri Lanka. La processione notturna per il Perahera a Kandy, 2013<br />

“Geo ha visitato nella sua lunga vita più di centotrenta<br />

paesi, ha attraversato più volte India, Africa,<br />

Cina, Medio Oriente , Americhe , Australia, Oceania,<br />

Russia, Europa, praticamente il mondo. Con<br />

generosità documenta ciò che vede con foto, filmati<br />

e diari di viaggio. Divide l’esperienza con chi lo<br />

accompagna ed al rientro rende partecipe chi lo<br />

aspetta sfogliando assieme le migliaia di foto corredate<br />

dai suoi racconti che arricchiscono ed animano<br />

le immagini con aneddoti e storie di avventure quasi<br />

fiabesche. In realtà i luoghi che Geo “ritrae”<br />

sono “veri”; veri i deserti, le valli, i laghi, i fiumi, gli<br />

alberi, le montagne, i tramonti, gli animali e veri soprattutto<br />

i volti umani. La fotografia di Geo è rispettosa<br />

del Creato, può esaltarne la bellezza grazie ad<br />

angolature, luci, contrasti, ma non ne tradisce l’insita<br />

perfezione, il segreto è qui, chiarissimo, spalancato:<br />

“è proprio sulla terra, nella materia terrestre<br />

che il Supremo diventa perfetto”.<br />

Eleonora D’Aquino<br />

52


artisti in toscana 2013<br />

geo bruschi<br />

Sri Lanka. La processione notturna per il Perahera a Kandy, 2013<br />

“Provo quindi a descrivere chi è Geo, con l’emozione<br />

delle parole con le quali puoi seguire l’avventura<br />

dei suoi gioiosi scatti sul grande scenario del mondo.<br />

È con il suo paziente e silenzioso ascolto dell’anima<br />

che si sono creati squarci profondi nella mia<br />

ragnatela razionale, davanti all’incomprensibile sacro...<br />

È uno di quei rari amici con cui la parola “insieme”<br />

è una esperienza vera”.<br />

Elena Innocenti<br />

53


artisti in toscana 2013<br />

Anna Bubba<br />

Campi Bisenzio (FI)<br />

Tel. 055 8966206<br />

Piazza San Carlo a Torino, 1982, olio su tela, cm. 35x50<br />

Natura morta, 1980, olio su tela, cm. 30x40<br />

Raffinata pittrice di origini calabresi, nasce a<br />

Caraffa (CZ) per poi trasferirsi a Torino con la<br />

famiglia, scoprendo fin dalla giovinezza l’inclinazione<br />

per l’arte sulle orme del nonno materno.<br />

Dal 1983 si trasferisce a Firenze, per risiedere a<br />

Campi Bisenzio, maturando, da autodidatta, la dedizione<br />

e la passione per la pittura ad olio. Privilegiando<br />

tale tecnica, ha realizzato una cospicua produzione<br />

di opere su temi naturalistici di matrice figurativa.<br />

Il suo iter artistico comprende oltre quarant’anni di<br />

intensa attività, registrando fin dagli anni Settanta<br />

l’allestimento di mostre personali in sedi prestigiose<br />

e la partecipazione a collettive e rassegne d’arte<br />

sul territorio calabrese e toscano. Ha ottenuto l’apprezzamento<br />

della critica e del pubblico con recensioni<br />

su giornali e periodici, e ha ottenuto riconoscimenti<br />

importanti tra cui il Premio Leone d’Oro a<br />

Venezia nell’ambito della rassegna d’arte Incontro<br />

con la laguna (1993). Le sue opere sono presenti in<br />

collezioni pubbliche e private sia in Italia che all’estero.<br />

È socia dell’associazione culturale Gadarte di<br />

Firenze. È inserita nel volume “Il Quadrato di Milano”<br />

in cui sono annoverati pittori e scultori di fama<br />

internazionale. Molte le mostre personali realizzate<br />

negli anni. Tra queste si ricordano: a Caraffa di Catanzaro,<br />

mostra con donazione di due opere dedicate<br />

alla Chiesa di Santa Domenica (1982), Video proiezione<br />

della personale (1999), mostra monografica<br />

con donazione delle opere esposte al Comune di<br />

Caraffa; a Campi Bisenzio, Villa Montalvo (1992),<br />

Villa Il Palagio (1995), Studio Sette Gruppo d’Arte<br />

Auditorium Gianni Rodari (1998); a Marina di Catanzaro,<br />

Arena Magna Grecia (2001), La Pineta (2011);<br />

a Soverato, sala panoramica Miramare (2003); a<br />

Santa Caterina di Crotone, Castello - Museo (2003);<br />

a Tropea, Biblioteca civica - Sala congressi (2004);<br />

Borgia (CZ), Palazzo Mazza (2004); Catanzaro, Galleria<br />

d’arte Mattia Preti (2005); a Firenze, Salone<br />

delle feste, Palazzo Bastogi (2012). Dal 1970 ad<br />

oggi ha preso parte a numerose collettive che l’hanno<br />

vista esporre in diverse città italiane e straniere<br />

tra cui Firenze, Torino, Roma, Viareggio e Nizza.<br />

54


artisti in toscana 2013<br />

Anna Bubba<br />

Piazza della Signoria, 1989, olio su tela, cm. 30x40<br />

Madonna col bambino, 1984, olio su tela, cm. 20x30<br />

“Un’artista elegante, che riesce ad esprimere<br />

emozioni e passioni con rara efficacia rivelando il<br />

proprio talento su più temi, natura, paesaggio e<br />

molto altro. Lo stile accurato di Anna si percepisce<br />

nella grande tensione dei lavori, pitture ricche di<br />

colore e sentimento, capaci di emozionare l’anima<br />

di chi le osserva”.<br />

Eugenio Giani<br />

Autoritratto, 1989, olio su tela, cm. 20x30<br />

55


artisti in toscana 2013<br />

Amelio Bucciantini<br />

Via di Saturnana, 87/A - Località Cerchiaio - 51100 Pistoia<br />

Tel. 0573 471123<br />

Autoritratto, olio su masonite, 1984, cm. 80x100<br />

Nasce a Pistoia, nel 1943, e inizia gli studi artistici<br />

nel 1954 presso la Scuola d’Arte di<br />

Pistoia. Vi rimane per tre anni per poi frequentare<br />

l’ultimo anno presso l’Istituto d’Arte di<br />

Porta Romana a Firenze, dove consegue il diploma.<br />

Nel 1959 frequenta il Magistero d’Arte di Firenze e<br />

nel 1965 ottiene l’abilitazione all’insegnamento.<br />

Nel frattempo lavora come restauratore di dipinti e<br />

come progettista in uno studio di architettura. La<br />

sua attività artistica inizia nel 1962. Tra le sue ultime<br />

esposizioni: Pistoia (2006), Perugia (2008), Pistoia<br />

(2010) e Pescia (2012) con le sculture in acciaio<br />

inox raffiguranti i personaggi di Pinocchio,<br />

inerenti al progetto “Pinocchio: il burattino inossidabile”;<br />

Pistoia (2013) con sessantotto tavole illustranti<br />

l’Odissea.<br />

56


artisti in toscana 2013<br />

Amelio Bucciantini<br />

Achille, 1989, pastello a olio, cm. 50x70<br />

Cristo, 2000, terracotta, cm. h 45<br />

57


artisti in toscana 2013<br />

Roberta Buttini<br />

www.robertabuttini.com<br />

Roberta Buttini è nata in Lunigiana, luogo di<br />

molteplici reperti preistorici in pietra creati in<br />

un lungo periodo di tempo, dal III millennio<br />

prima di Cristo al VI secolo a.C.<br />

Probabilmente questa origine ha influenzato in<br />

qualche modo il suo interesse per l’antropologia e<br />

per le attività umane arcaiche. Un interesse che tro-<br />

Segni, 2013, olio su tela, legni, papiro polinesiano, cm. 200x107<br />

Noi, figli della luna, 2002, olio, vetro e fotografia su juta,<br />

cm. 200x107<br />

va modo di esprimersi compiutamente nelle arti figurative.<br />

Già gli studi artistici viene invitata a partecipare<br />

a numerose collettive promosse da<br />

istituzioni regionali, nazionali ed estere. Negli anni<br />

Sessanta, il suo lavoro si esprime attraverso il linguaggio<br />

tradizionale della pittura, ancora ancorata<br />

agli insegnamenti accademici. Con una pittura rigorosa<br />

e precisa affronta le tematiche relative alla<br />

condizione umana, evidenziandone i vincoli determinati<br />

dalla cultura tecnologica. A cominciare dai<br />

primi anni Settanta orienta la sua ricerca sull’evoluzione<br />

umana e sulle conquiste ad essa collegate. La<br />

58


artisti in toscana 2013<br />

Roberta Buttini<br />

Diario di un mammifero, 2011, olio su tela, sabbie, scheda elettronica,<br />

reperteri archeologici, gesso, cm. 160x106<br />

sua arte, che si fa più concettuale, si avvale di oggetti,<br />

manufatti, fotografie e molteplici materiali per<br />

avventurarsi nella sperimentazione polimaterica e<br />

nell’assemblaggio “artigianale” di reperti. Propone<br />

progetti, installazioni, performances, apponendo la<br />

sua firma non tanto - e non solo - all’opera, ma lo<br />

spazio a lei concesso. Filma il lavoro nelle industrie<br />

e recupera oggetti di archeologia industriale e viene<br />

considerata la capostipite dell’Archeology Industrial<br />

Art. Nel corso degli anni Settanta, la scoperta<br />

di uno straordinario frammento litico risveglia in lei<br />

l’interesse per l’antropologia: pur non rinnegando il<br />

suo trascorso in campo concettuale, la sua arte<br />

sembra farsi più vicina e più partecipante alle vicende<br />

umane legate alla materia e alle occorrenze primarie<br />

della specie: nascono alfabeti arcaici, armi<br />

primordiali, manufatti etnologici. Con il nuovo millennio<br />

il suo interesse si estende a prospettive storiche<br />

e culturali di grande ampiezza, dove si confrontano<br />

forme di comunicazione contemporanea<br />

con stilemi della protostoria. Prodotti della tecnologia<br />

industriale vengono combinati con reperti naturali<br />

e artigianato primordiale. La narrazione è sempre<br />

sostenuta da contributi pittorici ad olio, ad<br />

acquerello, ad inchiostro, integrati da campiture<br />

materiche (metallo, tessuti, fibre) per creare un<br />

suggestivo gioco di piani visivi che diventano anche<br />

strumenti per celare, isolare o evidenziare gli elementi<br />

più pregnanti della narrazione.<br />

“Per molti artisti, fra gli anni Settanta e gli anni Ottanta,<br />

si è instaurato un rapporto stretto di ricerca<br />

59


artisti in toscana 2013<br />

Roberta Buttini<br />

Segni comunicativi, 2010, olio su tela e juta, cm. 160x106<br />

con il mondo del mito e con i linguaggi delle culture<br />

del passato. (…) Gli approcci sono stati di volta in<br />

volta assai diversi, ma certo hanno avuto in comune<br />

l’interesse per sistemi di segni che, perduta in<br />

parte la trascrivibilità del significato comunicativo,<br />

possono essere “riusati” nel loro valore d’immagine<br />

e, quindi, riproposti in un contesto rappresentativo<br />

in qualche misura autonomo e proiettabile sul<br />

presente. (…) Spesso - come avviene, ci sembra,<br />

nel caso del lavoro di Roberta Buttini - al fatto puramente<br />

evocativo di queste culture, si combinano<br />

più precisi interessi antropologici, sulla natura dei<br />

miti e dei riti, sullo stesso specifico storico spirituale<br />

di questo lontano immaginario. (…) Il forte fascino<br />

iconico di queste forme segniche e non (si vedano,<br />

ad esempio, i richiami alle statue-stele in<br />

alcune opere della Buttini), che affiorano dal mistero<br />

appena intravisto di questo passato, finisce,<br />

come è naturale, per prevalere e, divenire asse<br />

centrale della ricerca artistica, senza peraltro sopprimere<br />

la matrice culturale d’origine. (…) I nuovi<br />

alfabeti e le nuove sintassi che si ricompongono<br />

sono infatti del tutto autonomi concettualmente, e<br />

trovano la propria ragione nei percorsi che sanno<br />

riproporre sul campo specifico della tela o in quello<br />

dell’assemblaggio: ambiti operativi entrambi praticati<br />

da Roberta Buttini. Va ulteriormente sottolineato<br />

che alla dimensione “antropologica” della ricerca,<br />

si ricollega strettamente anche il “piacere”<br />

artigianale dell’assemblaggio, che caratterizza alcune<br />

opere dell’artista. Il ricostruire, ossia, una<br />

nuova oggettualità, attraverso una processualità<br />

60


artisti in toscana 2013<br />

Roberta Buttini<br />

Armi, 2010, olio, carte e fotografia su tela, cm. 160x106<br />

primaria, che reimpiega tanto materiali poveri - dal<br />

legno alle conchiglie, al tessuto, ecc., fino ad oggetti<br />

della cultura materiale -, che le tecniche consuete<br />

della pittura, insieme al recupero di frammenti<br />

della contemporaneità”.<br />

Franco Sborgi<br />

“In Liguria, e precisamente a Genova, anche la toscana<br />

Roberta Buttini dal 1970, cioè quasi in contemporanea<br />

con Costa, s’è applicata allo studio<br />

dell’evoluzione umana, rivolgendo il suo interesse<br />

all’antropologia sociale e culturale dei miti e dei rituali<br />

dalla preistoria all’archeologia industriale, non<br />

senza affondi nella comunicazione. (…) L’arte antropologica<br />

di Roberta Buttini presenta analogie e divergenze<br />

con quanto ha fatto Costa. Infatti anch’ella<br />

recupera materiali poveri, dal legno al tessuto,<br />

alle conchiglie ed altro, ma li mette in rapporto con<br />

la pittura, nonché con la scrittura tra ideografica e<br />

cuneiforme che non di rado assume forme pittografiche.<br />

Inoltre i suoi bacini di riferimento sono altre<br />

culture, da quelle dell’America Centrale a quelle<br />

dell’Oriente, anche estremo, passando per quelle<br />

aborigena dell’Australia. (…) La Buttini mescola<br />

all’antropologia culturale dei miti e dei rituali gli oggetti<br />

d’uso quotidiano e dell’archeologia industriale<br />

cui reperti considera totem del nostro tempo, con<br />

palese contaminatio di pensiero tribale e post-moderno<br />

con risultati di adattamento dell’ottica dell’arte<br />

antropologica al versante particolarissimo dell’industrial<br />

art, per così dire”.<br />

Giorgio Di Genova<br />

61


artisti in toscana 2013<br />

Franco Caini<br />

Via T. Campanella, 20 - Sesto Fiorentino (FI)<br />

Cell. 338 5690258<br />

Outlet, 2005, collage, cm. 100x134x5<br />

Vive a Sesto Fiorentino, artista autodidatta,<br />

sempre attento a nuove forme di espressione,<br />

sul finire degli anni Novanta trova nei manifesti<br />

pubblicitari la fonte principale della propria<br />

ispirazione. Nel dicembre del 2006 espone alla Galleria<br />

La Soffitta, con nota critica di Stefano Berni,<br />

docente di Filosofia, il quale lo definisce “un postmoderno<br />

nella sua opera di decostruzione e ricontestualizzazione<br />

dei messaggi discorsivi”. Nel giugno<br />

del 2007, il critico d’arte Pierfrancesco Listri ha<br />

elogiato gli “strappi geniali” di Franco Caini e il<br />

modo di utilizzare dal mondo dell’immagine frammenti<br />

di essa, per ricostruirla secondo una sintassi<br />

e una logica che diventa un linguaggio personale<br />

pieno di significati sociali, politici ed anche sottilmente<br />

ludici.<br />

62


Alba Capecchi<br />

artisti in toscana 2013<br />

Via della Gorina, 104 - 51100 Pistoia<br />

Cell. 328 1098128<br />

Il ruggito, 2013, olio su tela, cm. 30x40<br />

Vive e opera a Pistoia. Artista autodidatta, ha<br />

iniziato a dipingere nel 2011, privilegiando la<br />

tecnica ad olio e acrilico. Nell’ottobre del<br />

2013 espone due opere alla mostra dedicata agli<br />

“Artisti di Pistoia e del suo territorio”, ubicata<br />

nell’atrio del Tribunale di Pistoia.<br />

“Una pittura semplice che mette in evidenza la passione<br />

di Alba Capecchi per la natura, il selvaggio e la<br />

danza, nella cui ‘fresca’ esperienza artistica traspare<br />

la ‘giovane’ sensibilità del suo pennello”.<br />

Cristina Bruni<br />

63


artisti in toscana 2013<br />

Alba Capecchi<br />

Il flamenco, 2013, olio su faesite, cm. 50x70<br />

64


Mauro Capitani<br />

artisti in toscana 2013<br />

Studio: via Vittorio Veneto, 7 - 52028 Terranuova Bracciolini (AR)<br />

Cell. 349 7703607 - maurocapitani@alice.it - www.maurocapitani.it<br />

Un Pappagallo e un Pettirosso, 2006, olio su tela, cm. 70X90<br />

Nato a San Giovanni<br />

Valdarno (AR).<br />

La sua formazione<br />

inizia all’Istituto d’Arte,<br />

successivamente si<br />

iscrive a Scenografia<br />

presso l’Accademia di<br />

Belle Arti di Firenze. Terminati<br />

gli studi con una<br />

tesi in Storia dell’Arte, inizia alcuni anni dopo ad insegnare<br />

Pittura all’Istituto d’Arte e successivamente<br />

Storia dell’Arte. La sua prima personale risale al<br />

1967. Nel 1974 è invitato in Australia (Brisbane e<br />

Sidney) per una rassegna ufficiale di Arte Giovane<br />

Italiana. Nel 1978 conosce Mino Maccari che lo presenta<br />

nel catalogo di una personale in via Margutta<br />

a Roma. Nel 1986 lo scrittore e critico Ferdinando<br />

Donzelli lo segnala quale artista di particolare interesse<br />

nel catalogo Mondadori dell’Arte Moderna<br />

Italiana - N°22 “per la grande fantasia dell’opera e la<br />

sapiente cromia lirica dei suoi dipinti”. Lo storico e<br />

critico Tommaso Paloscia nel terzo volume di “Accadde<br />

in Toscana - Arte tra il 1970 e il 2000” - (Edizioni<br />

Polistampa) lo annovera tra i protagonisti della<br />

pittura di questi anni, delineandone “una netta personalità<br />

creativa che lo colloca tra gli artisti più interessanti<br />

della sua generazione”. Le reti televisive di<br />

Rai Uno, Rai Due e Rai Tre si sono interessate alla<br />

sua opera. Recente la pubblicazione della imponente<br />

monografia “Mauro Capitani -Sulle rotte del mio<br />

tempo” curata da Giovanni Faccenda, nella collana<br />

Artisti italiani del Secondo Novecento Edizione<br />

Granducale, con l’adesione del Ministero dei Beni e<br />

Attività Culturali. Faccenda definisce la sua opera<br />

65


artisti in toscana 2013<br />

Mauro Capitani<br />

Il Gufo, 2012, olio su tela, cm. 50x70<br />

Il Toro, 2013, olio su tela, cm. 50x70<br />

“una tavolozza tra le più prepotentemente ispirate<br />

degli ultimi trenta anni” ed ancora “ i suoi esiti pittorici<br />

si distinguono nella scena contemporanea per<br />

un lirismo abitato da lasciti esistenziali, a monte dei<br />

quali permane una vocazione autentica per la pittura<br />

“alta”. Figura quindi di riferimento in uno scenario<br />

contemporaneo ormai orfano di “coloristi” capaci<br />

e orientati come lui”. È incluso nella collana Storia<br />

dell’Arte Italiana del Novecento a cura di Giorgio<br />

Di Genova - Ed. Bora (2011) - BO. La mostra a Cortona<br />

(2011) in Palazzo Casali, sede del Museo Etrusco,<br />

ha segnato una lettura nuova e vigorosa dell’opera<br />

del maestro. Nel 2012, il comitato tecnico<br />

scientifico del Catalogo dell’Arte Moderna Italiana<br />

N° 48 (Ed. Mondadori) lo segnala per l’interesse critico.<br />

Recentissima la notizia dallo stesso comitato<br />

che “Capitani è il maestro scelto per la realizzazione<br />

della copertina del Catalogo N° 49 in uscita a dicembre<br />

2013”. Un grande riconoscimento, data<br />

l’importanza della pubblicazione che dal 1962 è lo<br />

strumento insostituibile e il più autorevole per galleristi,<br />

collezionisti e appassionati d’arte. Nella sua<br />

storia, iniziata prima con le Edizioni Bolaffi, si sono<br />

avvicendati nella realizzazione della copertina artisti<br />

dal Primo Novecento ad oggi quali Carrà, Guttuso,<br />

Sassu, Burri, Rotella, Nespolo, Consagra, Benetton<br />

ed altri grandi che ne hanno composto una reale<br />

visione storiografica.<br />

“(…) È, questa, la lunga alba della pittura che insisterà<br />

per tutto l’ultimo decennio del ventesimo secolo,<br />

un tempo di profonde meditazioni per Capitani,<br />

una stagione segnata dalla modulazione più lirica di<br />

certi accordi cromatici che esaltano una visione della<br />

natura colma di suggestioni insistenti. È il momento<br />

più alto di una esplosione coloristica che merita di<br />

essere apprezzata insieme a quella che è la tavolozza<br />

tra le più prepotentemente ispirate degli ultimi<br />

trent’anni. Si afferma infine, sotterraneo, un senso<br />

di libertà e di pace raggiunta, che ritorna nello stormo<br />

di gabbiani bianchi (…)”.<br />

Giovanni Faccenda, 2003<br />

66


Daniela Cappellini<br />

artisti in toscana 2013<br />

Cell. 339 5413122 - anticocasaledelgallo@tiscali.it<br />

tuscoartis@gmail.com - www.tuscoartis.it<br />

Angelo dormiente, 2010, acrilico su tela, cm. 50x70<br />

Nasce a Montecatini Terme (PT), artista autodidatta.<br />

Esortata alla pittura dal Maestro Lio<br />

Giorgetti e dal maestro Marino Scardigli,<br />

che dicevano di vedere in lei coniugate capacità ed<br />

istinto; dipinge da sempre paesaggi toscani con<br />

una forte ispirazione al realismo, spaziando anche<br />

in altri generi. Tante sono le mostre personali e collettive<br />

che l’artista ha all’attivo, ricevendo plausi da<br />

parte della critica, che l’ha definita “impavida viaggiatrice<br />

nel profondo” (Andrea Dipré).<br />

Alcune sue opere fanno parte di collezioni private in<br />

Italia, negli Stati Uniti, Brasile e Australia. Dal 2013<br />

è presidente dell’Associazione Culturale Tusco Artis,<br />

con sede in Buggiano (PT), che si occupa di promuovere<br />

la diffusione dell’arte in forma itinerante.<br />

“È talmente aiutata dal suo naturale istinto artistico<br />

da permettersi con maestria di svolgere qualsiasi<br />

tematica. Figure religiose con accurati valori plastici.<br />

Paesaggi con particolari punti luce sono realizzati<br />

senza trascurare ombre e contrasti, con giusti<br />

equilibri delle masse”.<br />

Lucia Mongardi<br />

67


artisti in toscana 2013<br />

Daniela Cappellini<br />

Campagna toscana, 2010, acrilico su tela, cm. 50x70<br />

Madre Teresa, “Amore Infinito”, 2013, acrilico su carta pregiata Magnani, cm. 50x70, (selezionata al Concorso<br />

Mariachiara ed Elisabetta Casini)<br />

68


ROBERTO CELLI<br />

artisti in toscana 2013<br />

Molino del Piano (FI) - Tel. 331 6760325<br />

rc.photo@libero.it - www.robertocelli.it<br />

Paesaggio, 2013, fotografia, stampa su forex, cm. 50x70<br />

“Fotograferei un’idea piuttosto che un oggetto e<br />

un sogno piuttosto che un’idea”.<br />

Man Ray<br />

Roberto Celli nasce nel 1965 a Molino del<br />

Piano (Firenze), dove risiede. Coltiva fin da<br />

ragazzo la passione per la fotografia e, dopo<br />

una pausa di diversi anni, torna a sperimentare applicando<br />

le nuove tecnologie fotografiche. In questi<br />

anni Duemila ha esposto con successo e significativi<br />

riconoscimenti in rassegne e premi<br />

nazionali ed internazionali tra i quali ricordiamo, nel<br />

2011, il prestigioso Primo Premio Fiorino d’Oro al<br />

XXIX Premio Firenze, Sezione Arti Visive, con l’opera<br />

“Abbandono” esposta nel Salone dei Cinquecento<br />

a Palazzo Vecchio (Firenze). Nel 2012 è premiato<br />

al Concorso Nazionale d’Arte<br />

Contemporanea Il Dittico con le opere “Il volto” e<br />

“L’urlo”, Spazio EventArt di Pergine Valsugana<br />

(Trento) e riceve dal Comune di Pontassieve, Assessorato<br />

alle Politiche Culturali, l’Attestato “Per<br />

l’impegno profuso nel promuovere e valorizzare<br />

l’arte nel Comune di Pontassieve. Le personali più<br />

recenti sono: 2007 “Progetti e Visioni”, sala espositiva<br />

di Caricentro, Firenze; nel 2010 “Incontro”,<br />

Galleria FIAF, Circolo Fotografico Fotoclub di Firenze;<br />

nel 2011 “Ricordi e Visioni”, Biblioteca Comunale<br />

di Pontassieve, patrocinata dal Comune in<br />

collaborazione con la rivista Eco d’Arte Moderna;<br />

nel 2013 “Confini”, “Toscani da Sempre”, Pontassieve<br />

(Firenze) e Caffè Storico Letterario Giubbe<br />

Rosse di Firenze e “Quando le arti si toccano”,<br />

Galleria Europa, Lido di Camaiore (Lucca), progetto<br />

elaborato con l’artista Massimo Cantini nel quale<br />

fotografia e pittura si incontrano e si integrano<br />

in opere uniche. Tra le rassegne in spazi pubblici e<br />

culturali: collettiva patrocinata dall’Ente Cassa di<br />

Risparmio di Firenze, Sala delle Colonne, Firenze;<br />

ArtExpò011, Sale Ex Granai della Fortezza Orsini a<br />

Pitigliano (Grosseto), con il patrocinio del Comune;<br />

III Edizione di Passeggiando nell’Arte, Sale del<br />

Mastio della Fortezza Orsini a Sorano (Grosseto),<br />

69


artisti in toscana 2013<br />

ROBERTO CELLI<br />

Nebbie, 2011, fotografia, stampa su lightblock, cm. 66x100<br />

Riflessi, 2013, fotografia, stampa su lightblock, cm. 70x105<br />

con il patrocinio del Comune; “Identità sospese”,<br />

Simultanea - Spazi d’Arte, Firenze; “Viaggio nel<br />

contemporaneo”, “Miramonti” di Saragiolo, Piancastagnaio<br />

(Siena), con i patrocini dei Comuni di<br />

Piancastagnaio e Castel del Piano, e della Comunità<br />

Montana Amiata-Val d’Orcia e Grossetano e<br />

Sistema Museale Amiata; “C’era una Volta”, Simultanea<br />

- Spazi d’Arte, Firenze, e successivamente<br />

al Teatro della Rosa, Pontremoli (Massa<br />

Carrara), con il patrocinio del Comune, e Spazio<br />

Event Art, Pergine Valsugana (Trento); “Volterra in<br />

Cornice”, Pinacoteca Civica di Volterra, Volterra<br />

(Pisa); “Prato: Natale in Arte”, Spazio Espositivo<br />

Polivalente di Prato, col patrocinio del Comune.<br />

“L’autore fa della fotografia pura ricerca espressiva<br />

nell’ambito delle odierne forme e linguaggi delle arti<br />

visive, spaziando dal paesaggio all’astrazione nelle<br />

geometrie del segno, e trovando poi la sua cifra nel<br />

recuperare alla figurazione un accento metafisico<br />

che trasfigura la realtà attribuendole un clima di suggestione<br />

onirica tanto nel ritrarre figure, volti e nudi<br />

femminili, quanto nel creare scenografie della natura.<br />

I ricercati effetti di luce e l’uso parsimonioso del<br />

colore attribuiscono una particolare evanescenza,<br />

una sorta di sospensione ai soggetti, sottolineando<br />

un senso di silenziosa introspezione attraverso il<br />

quale Roberto Celli pone costantemente in dialogo<br />

memoria e sogno.”<br />

Roberta Fiorini<br />

70


Centro d’Arte Modigliani<br />

artisti in toscana 2013<br />

Via del Ponte a Greve, 119 - 50018 Scandicci (FI)<br />

Cell. 333 2570730 - centrodartemodigliani@gmail.com<br />

Roberto Cellini (a sinistra), Presidente e Direttore Artistico del Centro d’Arte Modigliani, Fiera di Scandicci,<br />

ottobre 2013, fotografato col poeta Lenio Vallati<br />

Trentaquattro anni di attività, 50 manifestazioni<br />

culturali all’anno, 80 soci tra artisti, poeti,<br />

operatori culturali e altri simpatizzanti. Sono i<br />

numeri del Centro d’Arte Modigliani di Scandicci,<br />

nato nel 1979 presso il Circolo Arci San Giusto a<br />

Scandicci. Qui un gruppo di artisti e operatori culturali<br />

fra cui Roberto Cellini, presidente e socio fondatore<br />

ma dal 1998 anche direttore artistico del Centro,<br />

iniziò a organizzare le prime mostre d’arte. Da<br />

lì poi i contatti si sono ampliati nel tempo fino a<br />

coinvolgere nell’attività del primo nucleo di artisti,<br />

personalità del mondo dell’arte dello spessore di<br />

Salvatore Cipolla, Piero Tredici, Elvio Natali. Negli<br />

anni Ottanta i direttori che si sono succeduti alla<br />

guida artistica del gruppo di lavoro da cui sarebbe<br />

nato il futuro Centro d’Arte Modigliani, sono stati<br />

Elvio Natali, Salvatore Cipolla, Corrado Marsan e<br />

Ugo Barlozzetti. Dal 1997 il Centro d’Arte ha cominciato<br />

ad ampliare la propria attività coinvolgendo<br />

anche numerosi poeti. Da una parte il forte legame<br />

con il territorio di Scandicci, dall’altra la capacità di<br />

internazionalizzare il Centro: sono queste le due caratteristiche<br />

del Modigliani. Fra i soci onorari ci<br />

sono artisti residenti all’estero come Vanna Bonta,<br />

scrittrice e poetessa californiana e l’artista moscovita,<br />

Ivan Miliaev. Quanto ai rapporti con la Gran<br />

Bretagna, consolidato oramai da anni è il sodalizio<br />

artistico tra il Centro Modigliani e gli artisti britannici<br />

Ian e Helen Potts, che hanno legato i loro dipinti ai<br />

poemi di Lawrence. Per il 2014 il Centro ha in programma<br />

l’inaugurazione di una rassegna di arte e<br />

poesia contemporanea dal titolo “Arte e territorio”:<br />

su questo tema gli artisti e i poeti saranno invitati a<br />

legare le proprie opere ai beni monumentali del territorio<br />

non solo scandiccese, abbazie, pievi e altri<br />

manufatti sparsi sulle colline e nella Piana a sud di<br />

Firenze, oltre a Lastra e Signa. Da sempre il Centro<br />

d’Arte Modigliani è ospite in locali quali Villa Vogel e<br />

Villa Strozzi nel quartiere 4 di Firenze, Villa Bandini<br />

nel quartiere 3 e la sede Cna di Scandicci.<br />

71


artisti in toscana 2013<br />

centro d’arte modigliani<br />

Evento del Centro d’Arte Modigliani, Fiera di Scandicci, ottobre 2013<br />

Centro d’Arte Modigliani<br />

Presidente e Direttore Artistico<br />

Roberto Cellini<br />

Vice Presidente<br />

Gianmarco Pandolfini<br />

Consiglio Direttivo<br />

Roberto Cellini<br />

Gianmarco Pandolfini<br />

Fiorenza Alderighi<br />

Duccia Camiciotti<br />

Carlo Ciappi<br />

Giancarlo Ferruggia<br />

Andrea Gelici<br />

Flora Gelli<br />

Chiara Novelli<br />

Anna Serrini<br />

Caterina Trombetti<br />

Franco Cappellini<br />

72


Doralice Avanzi<br />

artisti in toscana 2013<br />

centro d’arte modigliani<br />

Via C. Colombo, 10/6 - 50018 Scandicci (FI)<br />

Tel. 055 7301503 - Cell. 377 4474719<br />

Ginnasta, cm. 40x30<br />

Scultrice della serenità si potrebbe definire Doralice<br />

Avanzi. Per la visione spensierata e allo<br />

stesso tempo vitale che sanno trasmettere<br />

le sue opere d’arte, creazioni nate dalla forza e allo<br />

stesso tempo dalla delicatezza di un’artista che sa<br />

plasmare la creta con la stessa naturalezza di un abbraccio.<br />

Di origine veneta, Avanzi vive e lavora a<br />

Scandicci oramai da molti anni. Un diploma all’Istituto<br />

d’Arte di Firenze, una formazione costante attraverso<br />

la frequentazione di corsi di scultura e pittura.<br />

L’artista negli anni è stata spesso invitata a partecipare<br />

a mostre personali e collettive in Italia e all’estero.<br />

Socia onoraria del Centro d’Arte “Modigliani”<br />

di Scandicci, ha partecipato a mostre personali e<br />

collettive organizzate sul territorio, l’ultima in occasione<br />

della Fiera di Scandicci 2012 con la collettiva<br />

di grafica, pittura e scultura “Autunno a Scandicci”.<br />

Costante anche la presenza di Avanzi ad almeno tre<br />

edizioni della Mostra Internazionale dell’Artigianato<br />

a Firenze, su invito dell’ente Mostre Firenze. Anche<br />

all’estero il nome di Doralice Avanzi è associato a<br />

diverse opere custodite in collezioni private e pubbliche.<br />

Da ricordare l’invito nel 2000 e la partecipazione<br />

alla mostra d’arte contemporanea italo-francorussa<br />

di Pantin a Parigi. Doralice Avanzi è socia<br />

anche dell’associazione artistica Oltre le immagini.<br />

Doralice Avanzi<br />

73


artisti in toscana 2013<br />

Doralice Avanzi<br />

centro d’arte modigliani<br />

Maternità, cm. 31x22x20<br />

Bimba delle mele, cm. 28x18x14<br />

Plasmare la creta. È questo il modo di esprimersi<br />

artisticamente di Doralice Avanzi. Con pazienza e<br />

maestria plasma la materia trasformandola in forme<br />

sinuose, vitali, colme di passione per la vita e di<br />

trasporto emotivo. Siamo davanti a una salda unione<br />

tra talento artistico e lirismo che si materializza al<br />

fruitore con indubbia eleganza estetica.<br />

Dino Marasà<br />

74


Franco Cappellini<br />

artisti in toscana 2013<br />

centro d’arte modigliani<br />

Via don Milani, 1 - 50018 Scandicci (FI)<br />

Tel. 377 5060896<br />

Il Risanato, 2013, scultura in pietra grigia forte, cm. 35x25x15<br />

Artista dell’istinto, Franco Cappellini è scultore<br />

conosciuto a Scandicci ma artisticamente<br />

attivo anche nella vicina Firenze. Per lo spazio<br />

eventi della Bocciofila in via di Scandicci Alto, ha<br />

realizzato “Le fiamme dell’universo”, una scultura<br />

in pietra grigia forte che racconta molto della sua<br />

istintualità e della sua arte gestuale. Artista di getto<br />

e abile scalpellino ma con un impatto narrativo significativo<br />

anche nell’arte colta, Cappellini predilige<br />

spesso il non finito. La scorsa primavera ha partecipato<br />

insieme ad altri 17 artisti alla collettiva primaverile<br />

di grafica, pittura e scultura “Nel pianeta<br />

dell’arte” nel Chiostro e nella Limonaia di Villa Vogel.<br />

Qualche mese prima, a febbraio, le sue sculture<br />

avevano omaggiato la collettiva invernale d’arte<br />

contemporanea “Arcobaleni e Neve” nel Saloncino<br />

della Cna a Scandicci. Cappellini fa parte del Consiglio<br />

Direttivo del Centro d’Arte Modigliani.<br />

75


artisti in toscana 2013<br />

Franco Cappellini<br />

centro d’arte modigliani<br />

Le fiamme dell’universo, scultura in pietra grigia forte, cm. 100x60x20<br />

(…) Lo scultore con l’opera Fiamme dell’universo ci<br />

mostra una sua visione per certi aspetti naif ed antropomorfa<br />

dell’universo e certo, per tutto questo,<br />

è affascinato dalla mitologia. Però lo scultore geniale<br />

è interessato anche alla modernità. Quindi con la<br />

sua lettura attenta delle novità dell’astrofisica, in<br />

quest’opera versatile considera il Sole, la Luna ma<br />

anche i Buchi Neri e la Materia oscura.<br />

Roberto Cellini<br />

La pazzia, 2013, scultura in pietra grigia forte, cm. 30x15x20<br />

76


Mario Colasante<br />

artisti in toscana 2013<br />

centro d’arte modigliani<br />

Via F. Botticini, 15 - 50143 Firenze<br />

Cell. 335 7892151 - mariocolasante@gmail.com<br />

La preda, 2012, olio su tavola, cm. 42x32<br />

Mario Colasante, socio del Centro d’Arte<br />

Modigliani, vive e opera a Firenze. Si caratterizza<br />

per il suo linguaggio figurativo<br />

con sistemi di realismo, di simbolismo e di surrealismo.<br />

I suoi dipinti sono presenti in collezioni private<br />

in Italia, a Firenze, Pienza, Abbadia San Salvatore,<br />

Roma, Milano, Arezzo, Perugia e, all’estero, a Varsavia.<br />

È presente periodicamente a mostre e rassegne<br />

al Palagio di Parte Guelfa, Villa Vogel e Villa<br />

Bandini a Firenze.<br />

In pittura mi esprimo con diverse tecniche: ad olio,<br />

acrilico, tecniche miste, gessetti ad olio. Fino a pochi<br />

anni fa dipingevo solo paesaggi, cogliendo così<br />

le sfumature, le luci ed i bellissimi colori della natura.<br />

Negli ultimi anni, oltre che col nudo, mi sono<br />

cimentato con una pittura più surrealista (almeno<br />

così è stata definita dai critici): infatti s’intravedono<br />

dei volti attraverso paesaggi, nature morte, etc. I<br />

miei quadri vivono di personalità propria, sono loro<br />

che guardano attraverso la tela che li osserva; quei<br />

volti osservano senza esprimersi, quasi aspettassero<br />

di ricevere un’anima.<br />

Mario Colasante<br />

77


artisti in toscana 2013<br />

Giuseppe Compagnoni<br />

centro d’arte modigliani<br />

Via Turri, 33 - 50018 Scandicci (FI)<br />

Cell. 348 7039388 - giuseppe.compagnoni@gmail.com<br />

Paesaggio toscano al tramonto, 2008, olio su tela<br />

Giuseppe Compagnoni, pittore narrativo ma anche<br />

intimista, narratore di storie cariche di un’emotività<br />

mai gridata, sempre accennata, con un<br />

colorismo espressivo che stilizza personaggi e psicologie.<br />

Come nella sua “La Pietà” dove il frate, di cui il<br />

pittore fa vedere solo le mani, non il volto, spezza il<br />

pane per darlo a una mano tesa, anonima, come anonimo<br />

ma carico di umanità è quel saio senza volto, sublimazione<br />

della carità francescana. Compagnoni anche<br />

pittore narrativo. Amante della vedutistica collinare, qui<br />

rappresentata da “Paesaggio toscano al tramonto”,<br />

veduta collinare del Chianti, Compagnoni offre sempre<br />

ai suoi paesaggi chiarità e campitura prospettica. Dipinge<br />

da 45 anni, di cui gli ultimi venti trascorsi a Scandicci,<br />

dove vive e opera nel suo studio di via Turri 33.<br />

La pietà, 2006, olio su tela<br />

È socio del Centro d’Arte Modigliani che nel<br />

gennaio 2012, all’Arena Teatro Cinecittà di San<br />

Quirico Legnaia a Firenze, ha curato la personale<br />

dell’artista, “Intime Emozioni”. Di Giuseppe<br />

Compagnoni e della sua opera hanno scritto<br />

Duccia Camiciotti e Roberta Degl’Innocenti.<br />

78


Patrizia Mancini<br />

artisti in toscana 2013<br />

centro d’arte modigliani<br />

Via Manzoni, 54 - 50018 Scandicci (FI)<br />

Tel. 055 253928<br />

Foglie d’estate, 2009, tecnica mista, cm. 90x70<br />

Il prato della mia felicità, 2009, tecnica mista, cm. 150x75<br />

Patrizia Mancini artista e socia del Centro d’Arte<br />

Modigliani, ha uno stile figurativo materico talvolta<br />

vicino all’astratto. I suoi soggetti sono<br />

spesso paesaggi e fiori ma la pittrice che vive a Scandicci,<br />

ama rappresentare anche immagini simboliche<br />

dell’amicizia e della solidarietà multiculturale.<br />

79


artisti in toscana 2013<br />

Patrizia Mancini<br />

centro d’arte modigliani<br />

Ragazza della prateria, 2001, tecnica mista, cm. 60x90<br />

Sull’opera di Patrizia Mancini hanno scritto Duccia Camiciotti, Roberto Cellini e<br />

Roberta Degl’Innocenti.<br />

80


Lido Romagnoli<br />

artisti in toscana 2013<br />

centro d’arte modigliani<br />

Via Ferroni, 14 - 50018 Scandicci (FI)<br />

Tel. 055 2577982<br />

Senza titolo, 2010, tecnica mista su tavola, cm. 52x65<br />

Lido Romagnoli è artista della sperimentazione<br />

che persegue e predilige in ogni sua creazione<br />

artistica. Pittore e anche scultore, spazia<br />

dall’astratto al figurativo con l’inserimento nei suoi<br />

dipinti di collages fotografici e tecniche miste, sperimentando<br />

una notevole libertà espressiva. Nella<br />

scultura passa dall’arte povera al concettuale.<br />

Spesso utilizza materiali da riciclo e li trasforma “rigenerandoli”<br />

quasi in senso ludico. Nel 2011 ha<br />

partecipato alla collettiva “I colori della Toscana”<br />

organizzata nel vecchio Palazzo Comunale di Scandicci<br />

e alla mostra d’Arte contemporanea italo-francese,<br />

organizzata dal Centro d’Arte Modigliani, di<br />

cui è socio, nello Spazio Eventi del Bocciodromo di<br />

Scandicci. Nel maggio di quest’anno è stato ospite<br />

della collettiva primaverile di grafica, pittura e scultura<br />

“Nel pianeta dell’arte” a Villa Vogel.<br />

81


artisti in toscana 2013<br />

francesco scaffei<br />

centro d’arte modigliani<br />

Via del Ponte Greve, 32 - 50018 Scandicci (FI)<br />

Tel. 055 2578616 - scaffeifrancesco@virgilio.it - Presente su Facebook<br />

Maximondo malato 1 (Strato ozono), 2012, acrilico su vassoio di<br />

legno, diametro cm. 45<br />

Mondo Malato 32 (Ictus), 2011, acrilico su disco vinile, diametro<br />

cm. 30<br />

Francesco Scaffei è pittore, poeta e scrittore.<br />

Le sue passioni, l’arte e la letteratura, legate<br />

alla sua naturale sensibilità verso il sociale, lo<br />

hanno spinto a riversare sulla carta le proprie emozioni.<br />

Nella stesura dei suoi versi, privilegia la parte<br />

emozionale e di getto, a quella della metrica. Ha<br />

frequentato corsi di iconografia che lo hanno avviato<br />

alla pittura di icone a tempera a uovo, con le quali<br />

ha ottenuto alcuni premi speciali. Dopo anni dedicati<br />

all’iconografia, ha deciso di dedicarsi anche alla<br />

pittura di arte contemporanea. Attualmente lavora<br />

al ciclo pittorico dal titolo “Mondo Malato“. Dipinge<br />

con tempera a olio o acrilico su vecchi dischi in vinile<br />

o su altri supporti di recupero. Mentre le scaglie<br />

di foglia oro, aggiunte ai colori, rappresentano sia la<br />

purezza che la cupidigia dell’uomo. La sua pittura è<br />

fatta di gesti in cui il pennello viene usato come<br />

fosse una spatola. Ogni gesto da cui nasce la corposità<br />

del colore e la forma del dipinto, è emozione<br />

dell’anima e visualizzazione della mente, nella speranza<br />

di un ravvedimento collettivo prima che il<br />

mondo muoia del tutto. Scaffei è socio del Centro<br />

d’Arte Modigliani.<br />

“Questo valente artista da tempo si cimenta nell’illustrare,<br />

l’attuale negativo sistema e utilizza come<br />

supporto, dei dischi vinilici (…) Francesco Scaffei<br />

evade un po’ dalla solita retorica e dai parametri<br />

che siamo abituati a vedere, per proporci all’attenzione<br />

un mondo (lo vediamo dal disco tondo) completamente<br />

malato, ormai alla deriva (…) In una<br />

farcita ed allettante campitura esprime la sua idea,<br />

riflesso che approviamo anche noi e non solo per la<br />

disposizione cromatica e per le precise tonalità, ma<br />

per il linguaggio sistematico che da questa opera<br />

incondizionatamente traspare. La bellezza consistente<br />

dei colori caldi soggettivi, vengono farciti o<br />

contornati da una equivalenza fredda, contraria<br />

quasi di contrasto. Molto suggestivi i piccoli rilievi,<br />

che raffinano l’opera, completandola in questo “<br />

Mondo Malato”. Grazie Francesco, il tuo linguaggio<br />

pittorico è tra i più promettenti”.<br />

Pasquale Solano<br />

82


artisti in toscana 2013<br />

centro d’arte modigliani<br />

francesco scaffei<br />

Maximondo malato 2 (Virus in movimento), 2012, acrilico su<br />

faesite, diametro cm. 70<br />

Uomo solo un numero, 2013, acrilico e foglia oro su manichino,<br />

cm. 50x90<br />

Mondo Malato 19 (Linfa Rossa), 2010, acrilico su disco vinile,<br />

diametro cm. 30<br />

“Veramente originale la tua tecnica e il ‘’supporto’’<br />

impiegato. Ottimo stile ma soprattutto i contenuti<br />

rivolti a un tema così attuale della nostra società priva<br />

ormai di valori, massificante e malata come tu<br />

dici. Grazie Francesco e auguri per sempre maggiori<br />

affermazioni. Con stima e amicizia”.<br />

Salento Arte e Cultura<br />

83


artisti in toscana 2013<br />

Anna Torrini<br />

centro d’arte modigliani<br />

Via Carducci, 49 - 50018 Scandicci (FI)<br />

Tel. 055 252298 - Cell. 328 2155033<br />

La tranvia arriva a Scandicci, 2009, tecnica olio e spatola, cm. 60x90<br />

Anna Torrini vive e opera a Scandicci. La pittura<br />

è da sempre la sua passione e la sua aspirazione.<br />

Predilige la pittura a olio, tecnica<br />

che le consente di rappresentare al meglio la natura<br />

che tanto ama.È stata invitata ad alcune personali e<br />

collettive e ha partecipato anche a concorsi ottenendo<br />

lusinghieri consensi. Ha esposto alla Galleria<br />

Des Arts, nel Salone S.A.P., alla Galleria La Pergola,<br />

alla Galleria Puccini, alla collettiva della Galleria<br />

Duemme e alla Galleria Gadarte. Ha partecipato alla<br />

mostra Binari di Comunicazione di Scandicci e alla<br />

collettiva Circolo Reims di Firenze. Attualmente<br />

espone con il Centro d’Arte Modigliani e l’Associazione<br />

Oltre l’Immagine.<br />

84


artisti in toscana 2013<br />

centro d’arte modigliani<br />

anna torrini<br />

Anna Torrini, una pittrice che è molto attiva nel Centro<br />

d’Arte Modigliani. La sua pittura, spazia dal paesaggio<br />

al ritratto fino ai dipinti che riprendono gli<br />

animali, soprattutto le specie marine. Si nota anche<br />

una ricerca multiculturale, dove c’è alla base un<br />

sano ottimismo, che sottintende una positiva visione<br />

del mondo. La sua delicata poesia, che esprime<br />

nella pittura, ci riconcilia con la vita.<br />

Roberto Cellini<br />

L’attesa, 2005, tecnica olio e spatola, cm. 60x70<br />

Per l’amabile simpatia di Anna Torrrini, dolce interprete<br />

sulle “Ali dell’Amicizia”. L’azzurro magico veste<br />

persone e animali, fa da sfondo a una figura<br />

femminile emblematica: dove un cono di luce illumina<br />

la scena e il brusio della gente (vicina/lontana)<br />

diviene anch’esso colore. La donna (piegata/pensosa)<br />

“schiude l’azzurro di favola accucciata”. Affettuosamente.<br />

Roberta Degl’Innocenti<br />

I quadri di Anna sono sorprendenti per l’espressività<br />

e la freschezza che comunicano. Sono un inno ai<br />

sentimenti da esplorare a 360 gradi. Un urlo alla società<br />

che spesso è indolente, un grido di speranza e<br />

forza e giovinezza eterne che lei ha in sé e che mai<br />

perderà.<br />

Claudia Carmen Marsala<br />

Danza con i delfini, 2005, tecnica olio, cm. 50x70<br />

85


artisti in toscana 2013<br />

Alida Villoresi<br />

centro d’arte modigliani<br />

Via G. Ferretti, 12 - Ferrone<br />

50023 Impruneta (Fi)<br />

La Greve al Ferrone, 2012, olio su tela<br />

La campagna toscana, solare, accarezzata da<br />

timbri coloristici suggestivi. Uno stile figurativo<br />

che ricorda i post macchiaioli. E un cromatismo<br />

intenso e discreto allo stesso tempo: questa<br />

è la pittrice Alida Villoresi, che del suo Ferrone,<br />

all’Impruneta, dove vive e opera, ha fatto il luogo<br />

dell’anima e il centro d’ispirazione di tutta la sua<br />

opera. Il fiume Greve che scorre a pochi passi<br />

dall’abitazione dell’artista, è raccontato in un giorno<br />

d’inverno, quando anche la neve, che qui non compare,<br />

aveva lasciato un morbido manto di bianco.<br />

Autodidatta ma con alcuni anni di formazione alle<br />

spalle con la Scuola d’Arte e Mestieri Leonardo di<br />

Prato, Villoresi ha fatto parte, prima di approdare al<br />

Centro d’Arte Modigliani di Scandicci, anche<br />

dell’associazione artistica Vecchia Fornace di Calenzano.<br />

Alla Giuseppe Mazzon di Antella (Bagno a<br />

Ripoli) è stata ospite di due collettive. Nel 2011 si è<br />

tenuta la sua prima personale “I colori del Chianti”<br />

all’Arena Teatro Cinecittà di Firenze.<br />

“Verdi, gialli, rosa e ocra, quasi trafitti dal sole e<br />

specchiati da limpide acque irrigue, non sono tuttavia<br />

gli unici soggetti di questa variegata produzione<br />

figurativa, i cui protagonisti svariano dagli espressivi<br />

cavalli alle nature morte, ai nudi caratteristici e<br />

ricchi di personalità, a molti altri soggetti alcuni dei<br />

quali eseguiti con le tecniche del pastello e dell’acquerello.<br />

Nei pastelli, ad esempio, il segno è più nitido,<br />

le campiture più marcate, ma lo spirito delle<br />

composizioni rimane lo stesso, una definizione accurata<br />

del soggetto-oggetto in atmosfera larga e<br />

solare, d’immensa pace (…) Sicuramente l’artista<br />

merita una carriera all’altezza della sua poetica e<br />

puntuale interpretazione etnico-ambientale”.<br />

Duccia Camiciotti<br />

in occasione della prima personale di<br />

Alida Villoresi “I colori del Chianti”<br />

86


artisti in toscana 2013<br />

Quarant’anni di esperienza messi al servizio dei tantissimi artisti<br />

contemporanei che qui hanno trovato il modo migliore per<br />

valorizzare le proprie opere. Professionalità e qualità elevate, accoglienza<br />

e gentilezza il bigliettino da visita di Maestrini Cornici, dal 1994 in via<br />

del Romito dopo due decenni in via Palmieri. Laboratorio dove si lavora<br />

il materiale grezzo fino alla consegna del prodotto finito. Il titolare,<br />

Sandro Ghibellini, ha concepito lo spazio alle porte del centro storico di<br />

Firenze anche come punto vendita-espositivo, scelto come degna vetrina<br />

dei propri capolavori da alcuni nomi illustri del panorama artistico come<br />

Alinari, Ciabani, Talani, De Poli, Annigoni, Berti, Sacchi e tanti altri.<br />

Via del Romito, 1/R - 50134 Firenze - Tel. 055 461094 - Fax 055 4631573<br />

manuela@cornicimaestrini.it


artisti in toscana 2013<br />

Claudio Chimenti<br />

Studio: via degli Artisti,16 - 50132 Firenze<br />

Tel./fax: 055 570085 - Cell. 335 6698822 - arch.claudiochimenti@gmail.com<br />

Nato a Firenze, si è laureato in Architettura nel<br />

1977 e da allora svolge la professione di architetto.<br />

Ha scritto saggi sulla conservazione<br />

delle decorazioni pittoriche, ha progettato e promosso<br />

numerosi percorsi didattici sugli intonaci e<br />

loro finiture, con l’amico Marco Cavallini, che lo ha<br />

spinto verso la pittura, ha scritto il libro “Pietre e<br />

marmi artificiali”. L’innata passione per il colore e<br />

per la pittura, riesce a renderlo libero da quelle regole<br />

e regolamenti che affronta ogni giorno, nei suoi<br />

quadri si firma Kime, come lo chiamavano i compagni<br />

di scuola, poiché si sente sempre uno scolaro<br />

desideroso di apprendere dal mondo e dalla natura<br />

quelle sensazioni e quei messaggi che riescono a<br />

trasmettere armonia e serenità.<br />

“Alberi, fiori, giochi di riflessi sull’acqua, fughe di<br />

campi e di colline, più spesso alberi, tanti alberi, in<br />

assolo o in concerto; potrebbero essere arazzi tanto<br />

il colore si frantuma e stratifica in miriadi di pennellate<br />

per elaborare forme luce e spazio, con una tessitura<br />

sapiente, da divisionista, ma libera da dogmi,<br />

aperta all’emozione e persino, infine, incline allo<br />

sconfinamento astratto. Così, di fronte alla pittura di<br />

Sinfonia cromatica, 2011, acrilico e olio, cm. 100x60<br />

Il fruscio di volteggi, 2013, olio su tavola, cm. 41x41<br />

Claudio Chimenti, la prima percezione è quella di<br />

un’immagine mobile, viva, pulsante piuttosto che<br />

meticolosa seppure compositivamente ordinata<br />

secondo i valori cromatici. (...) Trapela una sorta di<br />

urgenza da quelle pennellate fitte ma fluide che cadono<br />

verticali come pioggia o si inseguono in orizzontale<br />

rapide come onde o librano nell’aria come<br />

coriandoli. L’aria, sì, perché in queste superfici pittoriche<br />

non è soltanto la luce protagonista ma il<br />

vento, vento che solleva il tappeto di foglie nel bosco<br />

fino a confonderlo con le chiome degli alberi in<br />

un unico turbinio di gialli e di rossi, il vento che increspa<br />

il cielo e il suo riverbero sull’acqua, di azzur-<br />

88


artisti in toscana 2013<br />

Claudio Chimenti<br />

ro e arancio e violetto, quasi fossero un<br />

solo, medesimo elemento; non a caso alcuni<br />

suoi titoli sono ”Rispecchi” o “Il fruscio<br />

di volteggi”. Amore per la natura, amore per<br />

la pittura, si coniugano nelle opere di Chimenti<br />

svelando qualcosa che va oltre la indiscutibile<br />

sensibilità, educata e coltivata,<br />

qualcosa che si direbbe appartenere di più<br />

alla passione, ad una esigenza espressiva<br />

nutrita anche di istintualità e mossa dal desiderio<br />

di restituire piuttosto l’aspetto magico<br />

che non quello naturalistico. (...) Nel dinamico<br />

gioco cromatico-luministico Chimenti<br />

suscita anche nello sguardo dell’osservatore<br />

l’incanto di assistere al puro ritmo di una<br />

dimensione in divenire, capace di travalicare<br />

le forme fino ad immergersi in una qualità<br />

astrattiva”.<br />

Roberta Fiorini<br />

Fonoarmonia, 2013, acrilico e olio su tela, cm. 50x50<br />

Parco nostrum, 2012, olio su tela, cm. 70x100<br />

89


artisti in toscana 2013<br />

ELISABETTA COLLINI<br />

elisa.collini@virgilio.it<br />

Impermanenza, 2008, bronzo, cm. 22x31x29<br />

“<br />

I<br />

soggetti di questa artista non sono realistici, ma<br />

comportano una forte asseverazione simbolica,<br />

quasi silenziose parabole. Torna la figura muliebre,<br />

tanto insistita da apparire polemicamente<br />

esclusiva. Attorno un amicale bestiario - teste di<br />

uccello, cavalli - carichi di inspiegati presagi. Essi<br />

partecipano ad una scena, ben riconoscibile dell’artista,<br />

ma sempre nuova che trasferisce il domestico<br />

ed il consueto in una dimensione fuori del tempo.<br />

Perfettamente concluse secondo un’economia<br />

spaziale e costruttiva di notevole sapienza, le sue<br />

opere restano come aperte a un discorso appena<br />

pronunciato, che chiede a chi osserva di proseguire,<br />

per attingere dalla finzione il vero che la sottende.<br />

Dire dunque che l’atmosfera, il sogno, l’evocato,<br />

l’immaginario sono il mondo in cui si muove<br />

l’arte di Elisabetta è dire il vero ma non è dire tutto.<br />

Vince qui la forte presenza di un’espressività figurativa<br />

e di una manualità del modellare, che sono i<br />

segni di un’artista che si distingue nel panorama<br />

contemporaneo, di cui non condivide i vezzi e le voghe.<br />

Né si può ignorare quanto abbia giovato, per la<br />

sua formazione, il discepolato artistico accanto alla<br />

grande Amalia Ciardi Duprè. Anche nel modellare<br />

dunque, come già nel dipingere quest’artista affonda<br />

e ripesca le umane presenze ponendole nel suo<br />

giardino simbolico, facendo affiorare le forme accampate<br />

sulla scena da suggestive lontananze. La<br />

perfetta grazia del modellare dà a questi stemmi<br />

scultorei una verità elegante e una grazia segreta”.<br />

Pierfrancesco Listri<br />

90


Deanna A.C.<br />

artisti in toscana 2013<br />

Via N. Machiavelli, 62 - 51100 Pistoia<br />

Tel. 0573 976985<br />

Osteoporosi, 2011, tecnica mista, cm. 45x70<br />

Pittrice autodidatta, vive e opera a Pistoia.<br />

“Una pittura questa che ferma l’osservatore<br />

e cambia il suo modo di vedere l’opera, perché<br />

non siamo di fronte ad un paesaggio, ad un vaso<br />

di fiori o ad una forma astratta surrealista, ma alla<br />

raffigurazione di quello che tutti noi non vorremmo<br />

mai vedere o provare: il male e la sofferenza […]<br />

Deanna affronta questo tema con richiamo psicologico<br />

ed esprime nelle sue tele forza, magnetismo e<br />

amore, con la consapevolezza di non arrendersi mai,<br />

perché il male non è rassegnazione, ma lotta! E nelle<br />

sue opere si trova questo suo carattere propositivo,<br />

raffigurato in ogni dipinto con forme immaginarie,<br />

rese realistiche, utilizzando la corposità del<br />

colore, ma anche altri materiali, che imprimono<br />

quella matericità necessaria affinché l’osservatore<br />

possa ‘vedere’ e ‘toccare’ le diverse patologie. Entrare<br />

in contatto con le opere di Deanna è come entrare<br />

in contatto con il mondo che mai vorremmo<br />

sfidare. Ma quando si esce dal suo studio il nostro<br />

animo trova la consapevolezza che solo con la positività<br />

e la forza d’animo si può affrontare il male, perché<br />

‘si deve tentare di rifiorire!”.<br />

Cristina Bruni<br />

91


artisti in toscana 2013<br />

Deanna A.C.<br />

Embrione, 1990, tecnica mista su tela, cm. 50x60<br />

Artrosi della spalla,1998, tecnica mista, cm. 50x70<br />

Diabete, 1998, tecnica mista, cm. 50x70<br />

92


artisti in toscana 2013<br />

Deanna A.C.<br />

Protesi al seno, 2011, tecnica mista, cm. 60x170<br />

93


artisti in toscana 2013<br />

Guido Del Fungo<br />

guidodelfungo@gmail.com<br />

È<br />

nato a Firenze dove vive e opera come architetto,<br />

pittore, designer e grafico. Ha iniziato<br />

ad esporre nel 1952. Nel 1960 partecipa al<br />

Premio Masaccio, mentre nel 1974 dipinge un<br />

grande crocifisso su tavola per la chiesa della Fondazione<br />

Arte della Seta Lisio a Firenze. Nel 1970<br />

espone per la prima volta in personale alla Galleria<br />

Tornabuoni di Firenze. Su invito della direzione<br />

del Teatro Oriuolo di Firenze, espone una serie di<br />

dipinti ispirati alla città presentati in catalogo da<br />

Ada Braschi la quale scrive: “Ma il rapporto che si<br />

instaura fra questi suggerimenti e l’autore non è da<br />

ricercarsi in una dominazione ossessiva né tanto<br />

meno un intento celebrante, quanto nella presa di<br />

coscienza di una realtà, inserita e partecipe della<br />

vita della città moderna, che può emozionare l’individuo”.<br />

Tra il 1981 e il 1988 progetta e dirige i lavori<br />

di restauro di alcuni edifici storici fiorentini. Nel<br />

1991 partecipa alla Fiera Internazionale di Philadelphia<br />

(USA) e l’anno successivo alla quarta Biennale<br />

d’arte Comune di Cembra (Palazzo Barbi, Trento).<br />

Tra il 1996 e il 1998 frequenta il laboratorio di<br />

incisione della scuola internazionale di grafica Il Bisonte.<br />

Nel 1998 è presente con due personali in<br />

America, ed espone, con il progetto “Stanze delle<br />

risonanze 4 poeti 4 pittori un musicista”, a Riva Sinistra<br />

(Firenze), al Palazzo Comunale della Loggia di<br />

Noale (Venezia) e alla Villa Comunale Galvani (Pordenone).<br />

L’anno successivo prende parte alla rassegna<br />

di pittura “Accade in Toscana”, presso il Palazzo<br />

Ducale di Massa. Nel 2000 realizza per la<br />

compagnia P. Kolbe la 6° stazione della via Crucis<br />

presentata nella chiesa di S. Stefano a Venezia.<br />

Nello stesso anno entra a far parte del gruppo Arte<br />

Sentimentale proposto da Alberto Severi in Palazzo<br />

Vecchio, gruppo che lascia nel 2003 per riprendere,<br />

dopo più di due anni di esperienze, una strada autonoma<br />

nella quale si nota, dopo l’episodio sentimentale,<br />

un cromatismo nuovo ed un nuovo progetto<br />

personale per l‘inserimento dell’azione sentimentale<br />

nell’opera pittorica. È accademico associato del<br />

Verbano (Novara), nonchè Cavaliere dell’Ordine Accademico<br />

Internazionale Greci-Marino per meriti<br />

artistici. È inserito nell’Archivio del Kunsthistorisches<br />

Institut di Firenze.<br />

“Ovviamente, è in quei paesaggi ormai liberi da<br />

ogni costrizione del vero che Del Fungo va individuando<br />

i motivi autentici delle sostanziali conquiste<br />

di cui le sue espressioni si valgono per accedere un<br />

modo moderno di rappresentare le cose”.<br />

Tommaso Paloscia<br />

“Del Fungo pur nella sua razionalità creativa disinibita<br />

e scevra di sotterfugi, rivolge e risolve il suo<br />

rapporto con la pittura in maniera totale con una<br />

schietta evidenza di linguaggio, i cui lessici sintagmatici<br />

si esplicano come misura di sicura pienezza<br />

nella dialettica artistica contemporanea”.<br />

Paolo Castellucci<br />

in occasione della mostra personale di<br />

Del Fungo nel Castello di Rapallo<br />

94


artisti in toscana 2013<br />

Guido Del Fungo<br />

Senza titolo, 2013, olio su tavola<br />

95


artisti in toscana 2013<br />

Giorgio Distefano<br />

giodistefano@hotmail.com<br />

www.giorgiodistefano.wix.com/giorgiodistefano<br />

Riflessioni contrarie sull’Arno, 2013, tempera acrilica, stucco<br />

e foglia argento su tela, cm. 120x70<br />

Nato nel 1972 a Ragusa, Giorgio Distefano si<br />

trasferisce a Firenze nel 1991. Qui studia e<br />

si diploma in Scenografia all’Accademia di<br />

Belle Arti. Inizia il suo percorso espositivo con il<br />

“Premio Italia per le Arti visive”; a quest’esperienza<br />

fanno seguito numerose partecipazioni a esposizioni<br />

e riconoscimenti in tutta Italia e, in particolare,<br />

nel 2012, ottiene la menzione speciale della critica<br />

del Premio Cromica, II edizione, Bibbiena (Arezzo),<br />

nonché il primo premio della critica per la pittura del<br />

LVI Premio per l’Arte contemporanea Basilio Cascella,<br />

Ortona (Chieti).<br />

“Così si racconta Distefano: «la mia pittura indaga la<br />

rappresentazione di stati di luce», è votata a quei<br />

momenti di passaggio e di dialogo, tra uomo e natura,<br />

nei quali ci troviamo a cogliere in una luce indecisa,<br />

al crepuscolo, la rievocazione di un ricordo…in un<br />

timido raggio, nel cielo terso di un mattino invernale,<br />

una piacevole malinconia. Il paesaggio e la veduta<br />

urbana sono dunque i soggetti privilegiati, dei quali<br />

l’artista realizza il ritratto, spesso privandolo della figura<br />

umana, arrivando alla completa fusione tra paesaggio,<br />

geometrie, architettura e luce”.<br />

Caterina Toschi<br />

96


Osvaldo Di Summa<br />

artisti in toscana 2013<br />

Studio: via Sauro, 44 - 58100 Grosseto - Cell. 349 4664053<br />

disummaosvaldo@alice.it - Contatto Fb: La bottega dell’artista<br />

Madre terra, 1998, olio su tela, cm. 85x100<br />

Pittore consapevole del valore delle luminosità<br />

e dei colori, dona opere in cui l’anima creativa<br />

sembra essere messa a nudo in modo suggestivo<br />

e con uno struggente senso di malinconia.<br />

La varietà delle immagini esprimono riflessione ed<br />

un velato senso di meditazione nell’ampio paesaggio,<br />

quasi senza orizzonte, per cui i contenuti ci appaiono<br />

aperti a fantasticherie affascinanti, appassionanti<br />

ed estremamente coinvolgenti. I suoi toni<br />

freddi costruiscono una trama lieve, ma originale<br />

ed incalzante che ingloba visioni profondamente<br />

assimilate. Non si uniforma né ha cliché, ma sa pronunciarsi<br />

con tratti quasi incorporei e indefiniti, forgiando<br />

un modo tutto suo in un variare di sfumature<br />

e nelle mescolanze dei colori che sembrano quelli<br />

della nostalgia e della tenerezza.<br />

97


artisti in toscana 2013<br />

Tania Donati<br />

Cell. 331 1300767<br />

estaartemusic1@virgilio.it<br />

Barche sulla spiaggia, 2009, olio su tela, cm. 50x70<br />

Nasce a Cascina (PI) il 21.06.1973. Ha studiato<br />

a Pisa, dove si è laureata nel 1999 in Economia<br />

aziendale. Dipinge soprattutto olio<br />

su tela, tecnica da lei preferita. Tania traspone sulle<br />

sue tele l’immagine più entusiasta e solare di<br />

cio’che ci circonda tutti i giorni, la natura. Dopo un<br />

percorso di studi artistici ‘liberi’ iniziato nel 2003-<br />

2004 alla IAA di Roma (Rome University of Fine<br />

Arts), ha presentato le sue tele in tre occasioni<br />

espositive svoltesi a Livorno: Premio Rotonda<br />

(2008), Fortezza Vecchia (Natale, 2008), Effetto Venezia<br />

(2009). Ha partecipato, inoltre, al PisArt in<br />

occasione del Pisa Expo 2010 alla Stazione Leopolda,<br />

ed è stata pubblicata sull’agenda degli Artisti<br />

della Toscana (2010). È stata premiata con il Trofeo<br />

delle Fiandre in Belgio a Bruges (2010); ha esposto<br />

a Pisa in Palazzo Gambacorti (2011) e a Barcellona<br />

nel Salone Internazionale de Inverno (2011) con la<br />

galleria d’arte Centro Storico. Nel 2012 è stata tra i<br />

partecipanti alla mostra del Premio della Lupa<br />

2012, tenutosi nel Palazzo Pontificio Maffei Marascotti<br />

di Roma con l’associazione culturale Rosa<br />

dei Venti.<br />

“Il suo linguaggio è caratterizzato da gesti semplici<br />

ma densi di amore per quel che ritrae”.<br />

Liliana Nobile<br />

98


Mara Faggioli<br />

artisti in toscana 2013<br />

Abitazione e studio: largo dei Mille, 6 - Scandicci (FI) - Tel. 339 3594145<br />

marafaggioli@hotmail.it - Esposizione permanente: Studio Sbraci - Piazza Marconi, 7/r - Scandicci<br />

Inconsumate rinascono le aurore<br />

nel tenero torpore di rugiada<br />

ad annunciare nuove luci ed ombre<br />

ma scandirà il tempo “la parola”,<br />

dei nostri giorni indelebile memoria,<br />

scintilla che ci salva dall’oblìo.<br />

E la parola è donna<br />

- come voi -<br />

che intangibili andate,<br />

- unite e fiere -<br />

nella luce radente del mattino<br />

aprendo varchi a verità celate,<br />

diradando le ombre silenziose<br />

lasciate dalla pioggia sul selciato.<br />

Ed è già tempo di abbracci e ricorrenze<br />

ma se ostinata busserà la nostalgia<br />

tenetela - con garbo - un po’ lontana,<br />

vi attende ancora nitida la rotta<br />

a svelare orizzonti del domani.<br />

Non si consuma il tempo dell’amore<br />

solo l’unione potrà salvare il mondo.<br />

Sentimento, 2010, terracotta patinata, cm. 37x30x40 h<br />

(Mara Faggioli) da “Dulcamara” Ed. Ibiskos<br />

Mara Faggioli è nata a Firenze e vive a Scandicci<br />

(Firenze). Si dedica con passione alla<br />

scultura, alla pittura e alla poesia. Fin da<br />

giovanissima ha iniziato a scrivere poesie ed in seguito<br />

si è appassionata alla scultura e alla pittura, tre<br />

espressioni artistiche che sente vivere abbracciate<br />

dentro di sé. Ha frequentato gli studi di Amalia Ciardi<br />

Duprè e di Lucetta Risaliti. Nella pittura predilige<br />

la figura femminile, mentre nella scultura affronta<br />

spesso il tema del mito, della solidarietà e fratellanza<br />

fra i popoli. È impegnata in attività no-profit in<br />

ambito culturale e sociale. Ha fatto parte di varie<br />

associazioni di volontariato in particolare per l’affidamento<br />

familiare di minori. Il Comitato del Premio<br />

Titano della Repubblica di San Marino con il patrocinio<br />

dell’Interreligious and International Federation<br />

for World Peace le ha conferito il titolo di “Promotore<br />

di una cultura di pace”.<br />

99


artisti in toscana 2013<br />

Mara Faggioli<br />

Hadas Yaron, 2013, olio su tela, cm. 55x50<br />

“(…) Ma forse nessuno sa unire le due arti, della<br />

scrittura, comunque poetica, e della scultura, in una<br />

forma così particolare e commossa e familiare,<br />

come la fiorentina Mara Faggioli, che sa trasferire<br />

l’uno stile nell’altro e sa passare dall’una passione<br />

intima all’altra con grande delicatezza e maestrìa”.<br />

Neuro Bonifazi<br />

tratto dal “Dizionario degli Autori italiani<br />

del Secondo Novecento”<br />

“(…) L’innegabile fascino di questa autrice consiste<br />

nella scioltezza di un’umanissima voce che crea un<br />

buon sistema di corrispondenze con riguardo alla<br />

magìa ed al colore, cosa che è in simbiosi con il<br />

fatto dell’essere scultrice di Mara Faggioli, protesa<br />

in prodigiose forze nell’ansia di esprimersi in spinte<br />

di grande vitalità”.<br />

Lia Bronzi<br />

“Poetessa, scrittrice e scultrice. Una delle donne<br />

che coniugano questo binomio con estrema disinvoltura<br />

e maestria. I suoi lavori in scultura risentono<br />

del sociale in cui attivamente si prodiga: realizzazioni<br />

pregevoli per plasticità e movimento che stimolano<br />

lo spettatore ad un’attenta e ammirata osservazione.<br />

Prestigiosi i premi nel suo curriculum<br />

artistico, anche in poesia (Fiorino d’oro di Firenze),<br />

connotano l’artista Mara Faggioli come una delle<br />

più importanti punte avanguardistiche del panorama<br />

artistico fiorentino”.<br />

Michael Musone<br />

100


Franco Fantacci<br />

artisti in toscana 2013<br />

Cell. 334 3068192<br />

Erosione, 2013, tecnica mista, cm. 80x100<br />

Erosione (particolare)<br />

Nato a Prato, dove vive e opera, autodidatta.<br />

“Le opere di Franco Fantacci trasmettono<br />

l’emozione del divenire, della dinamicità<br />

della materia che si sviluppa sulla tensione di linee<br />

e forme geometriche vibranti, rese espressive da<br />

una cromaticità pastosa, neomaterica. Il modo<br />

espressivo inizialmente ‘disordinato’ dell’artista determina<br />

un mutamento linguistico sostanziale, che<br />

presenta un’esplosione vitale di nuove geometrie.<br />

Il colore rimane sempre l’elemento predominante,<br />

che distingue ogni opera, mentre le forme cambiano,<br />

si allungano, si spezzano, si curvano, colano,<br />

tutto questo è il cosmo. Sono i valori della materia a<br />

dominare le opere di Franco Fantacci, con contrapposizione<br />

fra realtà e fantasia, fra materialità e colore,<br />

fra movimento e staticità. La superficie si presenta<br />

come un bassorilievo e le forme e i segni,<br />

apparentemente casuali, nascondono l’impronta di<br />

una pittura che si esprime per immagini da decifrare,<br />

come se l’unione dei segni rivelasse l’intimo<br />

messaggio dell’artista”.<br />

Cristina Bruni<br />

101


artisti in toscana 2013<br />

Lucia Fiaschi<br />

Via Borgo Santo Stefano, 15 - 56048 Volterra (PI) - Tel. 0588 88372<br />

Cell. 347 8922909 - www.luciadipintoamano.com - decor.fl@luciadipintoamano.com<br />

Lucia Fiaschi si definisce un’artigiana del colore.<br />

Consegue nel 1977 il Diploma di Arte Applicata<br />

all’Istituto Statale d’Arte di Volterra.<br />

Iscritta all’Albo degli Artigiani della CCIAA di Pisa,<br />

dal 1982 inizia a progettare e a realizzare pitture su<br />

pietra e dal 1988 anche su vetro. Espone in fiere del<br />

settore artigianato artistico sia in Italia che all’estero:<br />

Milano, Francoforte, Dubai, Pechino, Miami. Girasoli<br />

e omaggi all’amato Van Gogh, mantengono la<br />

carica espressiva ed esistenziale rustica, ma il mistero<br />

narrante del colore, attraversa ora inedite<br />

“stanze”, tracciate dal mestiere, ma rivelate dalla<br />

forza di un gesto di libera arte. Negli anni 2010 e<br />

2011 è presente alle edizioni del Macef per promuovere<br />

la pittura del vetro all’interno del Consorzio<br />

Casa Italia. Nel 2010 espone a Volterra nella personale<br />

“Io dipingo”; nel 2011 a Marina di Castagneto<br />

Carducci (LI); nel 2012 partecipa alla collettiva a Lecce<br />

presso la galleria 3dgalleryram dal titolo “Natale<br />

Vip” e a Bergamo presso New Artemisia Gallery<br />

nella collettiva “Luminosità”; nel 2013 a Roma<br />

presso la Galleria Domus Talenti nell’ambito della<br />

mostra Collettiva “Art Festival”, a Bologna presso<br />

la Galleria Wikiarte nella mostra collettiva “Oltre”, a<br />

Volterra con la personale “Sogno”.<br />

“Con la complicità di supporti pittorici inusuali,<br />

“tele” di alabastro o levigate e sfuggenti superfici<br />

di vetro, intarsi ostici, ma dinamici, specchi riflettenti<br />

“imprigionati” dalla mano dell’artista-artigiana,<br />

una designer fra tradizione e innovazione, erede<br />

delle grandi scuole rivoluzionare - dall’Arts and<br />

L’isola femmina, 2010, olio su tela, cm. 60x82<br />

Craft, all’Art Nouveau, alle geometrizzazioni di stile<br />

Decó, alla tradizione alabastrina della sua città, l’antichissima<br />

Volterra - Lucia Fiaschi sconfina in un<br />

“ambiente” espressivo di confine, irrisolto fra la<br />

pittura vibrante e una sorta di anelata nuova riforma<br />

delle arti applicate”.<br />

Elena Capone<br />

102


Emo Formichi<br />

artisti in toscana 2013<br />

Via del Risorgimento, 1/A<br />

53026 Pienza (SI)<br />

Èsempre un’occasione incontrare Emo Formichi,<br />

lo scultore autodidatta, ottantasei anni<br />

ben portati, artista delle metamorfosi,<br />

come lo ha definito Graziella Magherini, nella sua<br />

“Bottega” pientina. In “Bottega”, piena all’inverosimile<br />

di materiali e attrezzi di ogni genere, Emo,<br />

vive pienamente la sua vita di artista e di maestro,<br />

creando ogni giorno sorprendenti sculture, frutto di<br />

una fantasia che suscita ammirazione, secondo una<br />

legge fisica misteriosa, che lega l’artista al luogo<br />

dove vive e crea le sue opere. Ci troviamo infatti di<br />

fronte al contesto ambientale privilegiato che Pienza,<br />

con i suoi monumenti, la sua arte, la sua bellezza<br />

cristallina e delicata, sa offrire ai suoi figli. Dopo una<br />

vita faticosa trascorsa in una draga del fiume Orcia,<br />

Formichi, si è dedicato per lungo tempo all’artigianato<br />

con particolare riguardo alla falegnameria di<br />

qualità realizzando pregiati mobili intarsiati, premiati<br />

più volte in varie manifestazioni del settore; tra i<br />

tanti il Grifo d’oro a Montepulciano. Poi negli ultimi<br />

anni, Emo ha compiuto un vero salto di qualità, dedicandosi<br />

all’arte, con la creazione di sculture che<br />

hanno subito attirato l’attenzione di importanti critici<br />

e studiosi: Tommaso Paloscia, Antonio Paolucci,<br />

Bruno Santi, Piero Torriti, Roberto Vigevani, Graziella<br />

Magherini, Giovanna Carli, Leone Piccioni, ma<br />

soprattutto il poeta Mario Luzi, che legato da sincera<br />

amicizia con Formichi, scrisse: Con la fantasia e<br />

l’estro della sua invenzione, Emo, ricuce il mondo<br />

naturale che gli è profondamente familiare, con il<br />

103


artisti in toscana 2013<br />

emo formichi<br />

mondo artificiale della tecnica e del consumo. Formichi,<br />

utilizzando i più svariati oggetti di recupero,<br />

che scopre in discariche, in demolizioni di auto, luoghi<br />

deputati ad accogliere tutto ciò che la Società<br />

contemporanea troppo facilmente scarta: pezzi di<br />

motore e di carrozzeria, attrezzi agricoli, cucchiai,<br />

forchette, e quanto altro possa essere utile alla sua<br />

fertile fantasia, crea opere straordinarie per genialità,<br />

ed invenzione. Grazie ad una manualità ed una<br />

sapienza antica, Formichi, infonde in loro una vita<br />

nuova nella continuità di un processo storico ed<br />

umano, e trasforma i rottami in altri oggetti, segni e<br />

sogni plastici dal sorprendente valore estetico: uccelli,<br />

ballerine, angeli, pinocchi, cavalli ed anche una<br />

Ferrari, modellata sul teschio di un cinghiale, che<br />

oggi si trova al Museo della Ferrari a Maranello.<br />

Opere d’arte che raccontano le segrete emanazioni<br />

della vita dell’artista, del suo lavoro, della sua terra,<br />

del fiume Orcia, che scorre ai piedi di Pienza. Opere<br />

personalissime di un artista raro, fuori delle mode<br />

del tempo, che ha forse un solo riferimento involontario<br />

nello scultore americano Vollis Simpson,<br />

anch’egli autodidatta, morto lo scorso giugno nel<br />

Nord Carolina all’età di novantaquattro anni. Un’artista<br />

che come Formichi nella draga dell’Orcia, ha<br />

passato anni a smontare e riparare camion, apprendendo<br />

così tecnica e manualità preziose. La sua<br />

vita, il suo lavoro, il suo creare, nel rispetto della<br />

natura, ha detto Fabrizio Borghini, curatore e presentatore<br />

del Premio Filo d’Argento, sono stati gli<br />

104


artisti in toscana 2013<br />

emo formichi<br />

elementi che hanno valso a Emo Formichi, giustamente<br />

definito il virtuoso dei rifiuti della nostra<br />

opulenta società, il conferimento del Premio Auser<br />

2013, tenutosi lo scorso 31 maggio a Firenze nel<br />

Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, Premio,<br />

giunto alla diciassettesima edizione. Il Premio<br />

ben sottolinea il rapporto profondo dell’artista maturato<br />

nel corso degli anni con le cose. In Formichi<br />

questo rapporto accende l’estro e il capriccio della<br />

creazione traslata e rifusa in una sequenza di forme;<br />

le sue modalità espressive risultano originali, di<br />

una originalità tratta dal cuore antico di una cosa<br />

primordiale. In così poco tempo Emo Formichi ha<br />

bruciato le tappe raggiungendo una notorietà nazionale,<br />

e le sue opere sono riconosciute ed apprezzate<br />

in molte importanti mostre. Molto attaccato alla<br />

terra Toscana, alle sue radici culturali, alle sue tradizioni,<br />

che sono sempre presenti nel suo lavoro, nelle<br />

sue opere, Emo tuttavia, è un uomo, un artista,<br />

che segue attentamente la vita di tutti i giorni, i suoi<br />

problemi sociali e politici. E con le sue sculture denuncia<br />

con fine ironia e intelligenza, gli aspetti negativi<br />

della nostra società e le sue contraddizioni.<br />

Esemplare sotto questo aspetto la scultura Il Parlamento,<br />

una denuncia esplicita della sconcertante<br />

situazione politica del nostro paese, che ha ispirato<br />

una bella poesia del poeta Elio Pecora.<br />

Nino Alfiero Petreni<br />

105


artisti in toscana 2013<br />

Anna Maria Furchì<br />

Cell. 380 7924719<br />

annamariafurchi@libero.it - tropea2010@libero.it<br />

Nasce a Tropea. Vive e opera a Pistoia. Artista<br />

autodidatta. La sua passione per la pittura<br />

inizia da bambina, praticando la tecnica ad<br />

acquerello e il disegno. Negli ultimi due anni si dedica<br />

all’arte dell’iconografia e attualmente segue un<br />

corso su questa tecnica.<br />

Arcangelo Michele, 2013, colori naturali su legno, cm. 20x40<br />

106


Danilo Fusi<br />

artisti in toscana 2013<br />

Via B. da Montelupo 14 - Scandicci (FI)<br />

Tel. 055 750701 - danilofusi@hotmail.it<br />

Volto, 2011, olio su tela, cm. 100x100<br />

Danilo Fusi è stato nella cerchia dei “giovani<br />

pittori” attiva presso la storicamente nota<br />

Galleria Inquadrature di Marcello Innocenti.<br />

Una pittura elegante e sontuosa, è stata definita la<br />

sua arte. Nel 1979 aderisce al manifesto “Foto di<br />

gruppo”. Agli inizi degli anni Ottanta, Renzo Biasion<br />

lo segnala su Bolaffi 1980. Nel 1986 è invitato<br />

da Tommaso Paloscia per “Ab Antiquo” presso la<br />

Sala d’Arme di Palazzo Vecchio (Firenze). Negli<br />

anni Novanta è a Tokyo, Barcellona, Nizza e ancora<br />

in Germania e in Francia. Nel 1997 Giorgio Di Genova<br />

presenta Fusi insieme a Brancolini, Gerico e<br />

Nigiani come i “4 pittori dello sguardo cristallino”.<br />

Nel 2000 partecipa a collettive a Vignola, a Villa<br />

Pacchiani a Santa Croce sull’Arno, alla Ken’s Art<br />

Gallery di Firenze. Dopo una serie di personali nei<br />

primi anni del 2000 in Italia e all’estero, nel 2006 la<br />

Dante Society of Toronto acquista l’opera di Danilo<br />

Fusi “Paolo e Francesca”. L’anno successivo è<br />

ospite con alcune sue opere alla mostra “La camicia<br />

dei Mille”, un’esposizione dedicata a Garibaldi<br />

nel bicentenario della nascita. Nel 2008 a Impruneta<br />

partecipa a “Omaggio alla Bellezza” con un ritratto<br />

di Martina Stella. Nel 2010 espone al Lucca<br />

Center of Contemporary per “Dante e l’Antipurgatorio”<br />

e al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti a<br />

Firenze per “Gioiello Contemporaneo Due”. Nel<br />

2011 è a Pontassieve in “Vagare nel Mito”. L’anno<br />

dopo a Milano per “Asta Silenziosa Silent Auction”.<br />

L’ultima mostra risale al 2012 presso la Galleria<br />

degli Uffizi a Firenze in occasione di “Arte per<br />

la ricerca”.<br />

107


artisti in toscana 2013<br />

Piazza della Repubblica, 13-14R<br />

Tel. 055 212280<br />

Il Caffè “Giubbe Rosse” è tra i più<br />

famosi ritrovi letterari italiani e<br />

stranieri. All’inizio del ‘900 come<br />

Birreria dei fratelli Reininghaus ed in<br />

seguito l’attuale nome derivato dal colore<br />

delle giubbe dei camerieri, ha<br />

ospitato le stagioni del Futurimo e delle<br />

successive tendenze. Le famose riviste<br />

“La Voce”, “Lacerba”, “Solaria” ed<br />

altre anche recenti, devono qualcosa a<br />

questo Caffè dove poeti, artisti ed intellettuali<br />

si sono confrontati e scontrati.<br />

Personaggi come Marinetti, Papini,<br />

Prezzolini, Campana, Gadda, Boccioni,<br />

Montale e moltissimi altri, in differenti<br />

epoche e situazioni culturali,<br />

hanno fatto delle “Giubbe Rosse” un<br />

crocevia della storia letteraria del ‘900.<br />

Ma anche attualmente continuano gli<br />

Incontri Letterari alle “Giubbe Rosse”<br />

frequentati da artisti e intellettuali di<br />

ogni tendenza, che fanno di questo<br />

Caffè Letterario un portofranco della<br />

cultura e dell’arte.


Annalisa Fusilli<br />

artisti in toscana 2013<br />

Cell. 338 9558943<br />

annalisa.fusilli@email.it<br />

Primavera, 2013, olio su tela, con applicazioni naturali, cm. 70x100<br />

Nasce a Pistoia, dove vive e opera. Nel 1985,<br />

consegue il Diploma di Arte Applicata (sez.<br />

Tessuto) presso l’Istituto d’Arte di Pistoia,<br />

avendo come insegnanti Remo Gordigiani e Siliano<br />

Simoncini. Prosegue la sua esperienza professionale<br />

eseguendo progetti e dipinti su tessuti d’arredamento<br />

e abbigliamento. Ha partecipato a mostre<br />

d’artigianato nella sua città (nel 2013 è presente<br />

con due Batik alla mostra collettiva “Artisti di Pistoia<br />

e del suo territorio” nell’atrio del Tribunale di Pistoia)<br />

e ha seguito corsi grafici per la riproduzione di<br />

serigrafie e tipografie. Ha lavorato nello studio del<br />

maestro Max Loi, imparando la tecnica ad olio e<br />

acrilico su tela.<br />

“La tecnica pittorica di Annalisa Fusilli non si ferma<br />

al solo utilizzo dell’olio su tela ma con preparazione<br />

e studio si dedica all’antica tecnica giavanese del<br />

batik su tela e cotone raffigurando, con colori caldi<br />

ed avvolgenti, le misteriose ed affascinanti terre<br />

messicane. Inusuale ed innovativo è l’uso che l’artista<br />

ha sperimentato della varichina, che dona al<br />

batik più luminosità e accentua la dinamicità del<br />

soggetto ”.<br />

Cristina Bruni<br />

109


artisti in toscana 2013<br />

Annalisa Fusilli<br />

Un pomeriggio ad Amojileca, 2013, batik a 4 colori, con utilizzo di varichina, cm. 50x70<br />

Un viaggio nell’anima, 2005, batik su cotone a due colori, cm. 30x45<br />

110


Giorgio Gabbrielli<br />

artisti in toscana 2013<br />

Via G. Lerario, 82 - 57025 Piombino (LI)<br />

giorgio.gabbrielli@alice.it<br />

Figure femminili, 2006, olio e acrilico, cm. 100x120<br />

Vive e lavora a Piombino. Da giovanissimo segue<br />

le lezioni del Prof. P. Sani, dal quale apprende<br />

le tecniche del disegno. Negli anni<br />

che vanno dal 1945 al 1950, frequenta lo studio del<br />

pittore V. Fontani dal quale attinge professionalità e<br />

consapevolezza. Dal 1963 insegna nella scuola media,<br />

senza però mai abbandonare la tavolozza. Caposcuola<br />

del “Morganismo”, come ama definirsi, è<br />

un artista che, pur nascendo “pittoricamente”<br />

nell’alveo dei pittori labronici, i pittori della macchia”,<br />

si distingue da loro soprattutto dal punto di<br />

vista coloristico: è proprio tale cifra coloristica che<br />

gli permette di trasformare il figurativo in modo tale<br />

da dar connotazione a stati d’animo. Tra le mostre<br />

alle quali ha partecipato si ricordano: Etruriarte,<br />

Venturina; Premio Primavera, Foggia; Premio Taormina<br />

Gallery, Taormina; Premio Salesi, San Remo;<br />

Premio Artemisia Gallery, Bergamo; Premio Dalì,<br />

Spagna; Premio Fiorino d’Oro, Firenze; Premio Rotonda,<br />

Livorno; mostra alla Galleria “Art Solution”,<br />

Atlant City; Museo Zamplinsscje, Slovenia; Palazzo<br />

dei Congressi Gorlitz, Sassonia; Premio “Il Gioco<br />

nell’Arte”, Casinò di San Remo; Premio Nyala Hotel,<br />

San Remo; Biennale “Artemisia” 2010 e 2012,<br />

Ancona; Galleria Modigliani, Milano; Galleria “La<br />

Rosa dei Venti”, Piombino; Galleria “Lo Zodiaco”<br />

Cenaia, Pisa; Galleria “Bottega d’Arte”, San Remo;<br />

Galleria “Arte Toscana” Pinerolo.<br />

“Artista eclettico, varia dai personaggi alle nature<br />

morte, ai paesaggi campestri con un efficace uso<br />

dello sfumato e ben condotta ricerca prospettica.<br />

La struttura compositiva delle opere di Gabbrielli si<br />

fa apprezzare anche per le sintesi cromatiche e la<br />

controllata armonia”.<br />

Mario De Rosa<br />

“Un figurativo che ben si unisce ad una sottile vena<br />

malinconica, testimonianza di una natura di uomini<br />

che Giorgio Gabbrielli cerca di farci comprendere<br />

nella loro fatta di intensa intimità, un’arte fatta di<br />

disegno, luci e colori”.<br />

Violi<br />

111


artisti in toscana 2013<br />

Antonina Giammarinaro Monti<br />

Via Ciuto Brandini, 27 - 50126 Firenze<br />

Tel. 055 680895<br />

Veduta panoramica della casa a San<br />

Casciano dove fu esiliato Machiavelli e<br />

dove scrisse Il Principe nel 1513, 2005,<br />

olio su tela, cm. 35x50<br />

Antonina Giammarinaro Monti vive e lavora a<br />

Firenze dove, dopo la laurea in Lettere Classiche<br />

con lode, ha continuato gli studi sotto<br />

la guida di illustri professori (Giorgio Pasquali, Giacomo<br />

Devoto, Bruno Migliorini, Carlo Battisti) conseguendo<br />

col massimo dei voti il diploma di Perfezionamento<br />

in Filologia Classica e in seguito il<br />

diploma di Perfezionamento in Filologia Moderna.<br />

Ha dedicato la sua attività di ricerca alla saggistica e<br />

alla glottologia. Nell’ambito di tali studi ha collaborato<br />

nella realizzazione dell’Atlante toponomastico<br />

della Venezia Tridentina con la pubblicazione del<br />

commento al foglio XIII “I nomi locali del Roveretano”.<br />

Ha collaborato alla stesura del Vocabolario Storico<br />

della lingua italiana dell’Accademia della Crusca<br />

ed ha svolto attività didattica presso la Facoltà<br />

di Lettere dell’Università di Firenze. Ha lavorato con<br />

il grado di bibliotecario direttore presso la Biblioteca<br />

Nazionale di Firenze ed è stata più volte incaricata<br />

dal Ministero dei Beni Culturali di rappresentare le<br />

biblioteche italiane in consessi internazionali come<br />

Mosca e Philadelphia. Ha frequentato i corsi di giornalismo<br />

all’Università di Urbino sostenendo numerosi<br />

esami con il massimo dei voti. Fa parte di alcune<br />

associazioni culturali fiorentine tra cui la<br />

Compagnia del Paiolo, l’Unione Fiorentina e il Circolo<br />

degli artisti-Casa di Dante. Poetessa e pittrice ha<br />

pubblicato in antologie e riviste numerosi articoli e<br />

poesie nonché un volume di poesie “Frammenti di<br />

luce” illustrato con riproduzioni di suoi dipinti. Ha<br />

partecipato a manifestazioni e mostre in Italia e<br />

all’estero riscuotendo premi e lusinghieri consensi<br />

di pubblico e di critica. Si ricordano il Primo Premio<br />

per la poesia (Firenze, 1999) e il Premio di Sala (Firenze,<br />

2012) dell’Accademia Il Fauno; i diplomi di<br />

finalista al Premio Firenze per la poesia tutti gli anni<br />

dal 1995 al 2001; il Primo Premio di pittura alla XVII<br />

Rassegna d’arte Città di Viareggio 2003; i premi e i<br />

riconoscimenti del Premio Italia per le arti visive,<br />

Firenze-Certaldo-Capraia per diversi anni consecutivi<br />

dal 1997 al 2008; la medaglia del Premio Italia,<br />

XXIII edizione, 2008, organizzato dalla rivista Eco<br />

d’Arte Moderna, per i numerosi successi riportati<br />

dall’artista nel corso di oltre dieci anni; i vari premi<br />

del Associazione Marzocco. Nel 2004 il Comune di<br />

Mazzara, città natale della studiosa, le ha conferito<br />

il I° Premio di eccellenza alla carriera. Il critico<br />

Pierfrancesco Listri ha scritto di lei: “Due profondi<br />

e intimi motivi nutrono l’ispirazione di questa artista:<br />

le memorie dell’antica classicità mediterranea<br />

e l’interiore lirismo di sfumate passioni di vissuto<br />

sentimento. In ogni sua espressione pittorica, l’artista<br />

si distingue per una limpidezza che tende ad un<br />

felice chiarismo, per l’eleganza delle campiture,<br />

sempre figlie di una sintesi sobria, leggera, ricca di<br />

sentimento”.<br />

112


Franco Giusti<br />

artisti in toscana 2013<br />

francogti@gmail.com<br />

Estate in Toscana, 2011, tecnica mista olio su tela, cm. 50x70<br />

Nasce a Prato nel 1968, vive ed opera ad<br />

Agliana, consegue il diploma magistrale a<br />

Pistoia, città a cui si sente profondamente<br />

legato. Appassionato degli sport automobilistici,<br />

dal 2000 al 2006 è presidente della storica scuderia<br />

Pistoia Corse. Nel 2005 inizia a dipingere come autodidatta<br />

sempre alla ricerca di una propria forma<br />

espressiva. In seguito, ascoltando i consigli dello<br />

scultore fiorentino Bruno Benelli, indirizza la tecnica<br />

che privilegia, quella a spatola, verso i colori ad<br />

olio su tela, legno e masonite. All’osservatore attento<br />

non sfugge la percezione nei suoi paesaggi<br />

di un senso di fuga e di libertà, sensazione data<br />

anche dai colori dei fiori che spesso inserisce nel<br />

tema pittorico. La prima esposizione risale al 2007<br />

in occasione del Premio di pittura estemporanea<br />

“Raymond Victor Mee” di Benabbio – Bagni di<br />

Lucca, mentre l’anno successivo espone alcune<br />

tele alla Mostra di Pittura di Vico Pancellorum – Bagni<br />

di Lucca. Nel 2011 partecipa alla mostra collettiva<br />

dedicata ai “150 anni dell’Unità d’Italia” presso<br />

il Tribunale di Pistoia e nell’ottobre del 2013 a quella<br />

dedicata agli “Artisti di Pistoia e del suo territorio”,<br />

anch’essa allestita nel cortile interno del Palazzo<br />

Pretorio di Pistoia.<br />

113


artisti in toscana 2013<br />

Giovanni Giusti<br />

Via G. Barbera, 29 - 50134 Firenze<br />

Nato nel 1943 a Molino dei Giusti a Vicarello,<br />

frazione del Comune di Collesalvetti (LI), ha<br />

cominciato a dipingere fin da bambino, proseguendo<br />

negli anni del liceo con assoluta dedizione<br />

al disegno. Dopo il definitivo trasferimento a Firenze<br />

(1963), le strade della città sono state per un<br />

certo periodo il tema pittorico preferito. Durante gli<br />

studi universitari di Architettura, ha ricominciato a<br />

dipingere sperimentando il colore (olio, tempera,<br />

acquerello). Più tardi, dalla ricerca su temi geometrici,<br />

sono nati gli “scacciapensieri” e le “architetture<br />

invivibili”. Dagli anni Novanta ad oggi è stato un<br />

seguito di “opere in piccolo”, elaborate velocemente<br />

con tecniche miste - pastelli colorati all’olio<br />

e diluenti, matite acquarellabili, pennarelli - che propongono<br />

visioni colorate di soggetto diverso: archiplani,<br />

finestre, vedute, prove colore su carta, memorie<br />

fantastiche di panorami eseguiti su tavolette<br />

di legno, piccole tele di prospettive informali. Tanti<br />

lavori fanno ormai parte di collezioni private.<br />

“I labirinti di Giovanni, visti dalla parte degli affetti,<br />

contengono sguardi su città reinventate: edificano<br />

architetture di carta, che si stendono salde su cromie<br />

squillanti, dinamiche sempre. (…) Vi alloggia il<br />

gusto della ricerca, lo svago, la sperimentazione di<br />

tecniche che s’incrociano su questi orizzonti spaziati<br />

in cui non dimentica d’inserire lo schermo/finestra,<br />

di dietro, di lato, di scorcio. È la sua scelta di<br />

aprirsi al piacere di memorie marine, su cui trascorrono<br />

spazi modulari insieme a morbidi segmenti:<br />

ecco il labirinto che avanza, segna una via di fuga,<br />

un percorso interiore”.<br />

Giovanna Giusti<br />

Strade di memoria, 2013, tecnica mista su cartoncino,<br />

cm. 90x90<br />

“Nella visione pittorica di Giovanni Giusti si evidenzia<br />

la rottura con la pittura tradizionale e la rinuncia<br />

a seguire regole fisse. I suoi lavori spaziano nel moderno<br />

senza alcuna teorizzazione, privilegiando la<br />

sperimentazione e lasciando libera la fantasia. (…)<br />

Non lo spaventa la complessità dell’agire, dipingendo<br />

con forza, attraverso la creatività e la metafora.<br />

Dipinge di getto, mentre ti parla. Schizza sul foglio<br />

le idee della fantasia, con mano rapida e rapita ricrea<br />

i volumi delle forme e tratteggia lo spazio del<br />

foglio bianco regalando infinite gradazioni”.<br />

Angelo Minisci<br />

114


artisti in toscana 2013<br />

Èimportante vivere come chiunque altro, essere<br />

libero di prendere le proprie decisioni<br />

per quanto riguarda la propria vita. Essere<br />

disabili non significa essere persone prive di emozioni<br />

e abilità. Una persona disabile è una persona<br />

con sentimenti, personalità e propri diritti.<br />

Associazione<br />

“Un Passo Avanti”<br />

Associazione bambini<br />

portatori di handicap<br />

www.unpassoavanti.it<br />

info@unpassoavanti.it<br />

115


artisti in toscana 2013<br />

Alessandro Goggioli<br />

Studio: via S. Andrea a Sveglia, 9 - 50010 Caldine - Fiesole (FI)<br />

Cell. 334 1758837 - goggioli@tiscali.it - www.goggiolipittore.it<br />

Twitter, 2013, acrilici su tela, cm. 50x70<br />

Alessandro Goggioli è nato a Firenze nel 1942,<br />

ha studiato all’Istituto Statale d’Arte di Firenze<br />

diplomandosi in Grafica Pubblicitaria nel<br />

1961. Nello stesso istituto ha insegnato per molti<br />

anni Disegno dal Vero ed Educazione Visiva. Dal<br />

1959 si è dedicato anche alla pittura, partecipando<br />

con i suoi dipinti a molti premi di pittura, a mostre<br />

collettive e rassegne di arte grafica. Ha esposto in<br />

numerose gallerie pubbliche e private. Ad oggi ha<br />

tenuto 27 mostre personali di pittura. Dal 1990, i<br />

suoi lavori, eseguiti con una tecnica pittorica puntiforme,<br />

si sono caratterizzati per la costante rappresentazione<br />

di “storie sulla tela” composte con la<br />

ricorrente presenza di vecchi giocattoli di latta. I<br />

suoi dipinti si trovano in raccolte pubbliche e collezioni<br />

private in Italia e all’estero. Fa parte del consiglio<br />

dell’Associazione Artisti Fiesolani ed è socio<br />

del Gruppo Donatello di Firenze. Di lui hanno scritto:<br />

Nando Previtali, Attilio Monasta, Franco Manescalchi,<br />

Domenico Pugliese, Sergio Staino, Maurizio<br />

Vanni, Fiorella Nicosia, Giuseppe Poggi, Aldo<br />

Frangioni, Stefano De Rosa, Ugo Barlozzetti.<br />

116


Alba Gonzales<br />

artisti in toscana 2013<br />

Via di Affogalasino, 41 - 00148 Roma<br />

albagonzales@albagonzales.it - www.albagonzales.it - www.pianetazzurro.eu<br />

Nata a Roma, vive e lavora tra Pietrasanta e<br />

Roma. I suoi cicli più importanti sono: “Uomini<br />

e Totem” (1977-1988), “Amori e Miti”<br />

(dal 1988), “Sfingi e Chimere” (dal 1998). È scultrice<br />

internazionale ed è presente in importanti musei<br />

e pinacoteche d’arte moderna. Tra i numerosi monumenti<br />

ne citiamo alcuni: ”Sfinge e colomba” nel<br />

centro di Pietrasanta, “Il Pescatore di cieli” a Fiumicino”,<br />

“La Costruzione di tutti” a Tel Aviv e il Labirinto<br />

della Libertà a Porto Rotondo (Villa La Certosa).<br />

Nel 2006 è stata invitata nella Basilica Palladiana a<br />

Vicenza alla mostra “Da Martini a Mitoraj. La scultura<br />

moderna in Italia 1950/2000”. Ha esposto sia in<br />

Italia che all’estero, in personali all’aperto a Roma<br />

(via Veneto, piazza di San Lorenzo in Lucina, via del<br />

Babuino), Fregene, Pietrasanta, Cortina d’Ampezzo,<br />

San Quirico d’Orcia, Iesolo Lido, Vittorio Veneto,<br />

Roma, Centaura di Ares, 2010, bronzo, 420x28, nella foto l’artista<br />

durante la personale Lungo il Tevere. Foto di Emanuele Ruiz<br />

Irenea, il tuo sogno è mio, 2010, marmo statuario e zirconi,<br />

cm. 32x31x18. Foto di Emanuele Ruiz<br />

Marina di Pietrasanta (Parco della Versiliana e sul<br />

pontile di Tonfano), Serravezza (Centro Storico e Palazzo<br />

Mediceo), Pietrasanta (piazza del Duomo e<br />

Pianeta Azzurro Versilia), Carrara (Palazzo dell’Autorità<br />

Portuale in occasione del Premio La Lizza e<br />

presso il Duomo). Vittorio Sgarbi la invita nel 2011<br />

alla Biennale di Venezia (Roma, Palazzo Venezia).<br />

Nel 2012, l’assessorato alla Cultura del Comune di<br />

Roma e l’Associazione Amici di via Giulia, hanno desiderato<br />

esporre le sue opere monumentali nell’Oratorio<br />

del Gonfalone in occasione del Premio Via<br />

Giulia consegnato a Gianni Letta. Tra le mostre recenti<br />

ricordiamo: “Indagine su Emozioni al femminile”<br />

(Museo Ugo Guidi, Forte dei Marmi); “Scultura<br />

Donna” (Chiostro di Sant’Agostino, Pietrasanta);<br />

“Lungo il Tevere…Roma, le Mitiche sculture di Alba<br />

Gonzales sul Fiume”; “Sguardi d’autore” (Museo<br />

Arte e Scienza di Milano); “Labirinto Gonzales”,<br />

117


artisti in toscana 2013<br />

Alba Gonzales<br />

mostra antologica a Palazzo<br />

Leti Sansi di Spoleto a cura di<br />

Giammarco Puntelli. Alba Gonzales<br />

realizza le sue opere in<br />

marmo nei laboratori di Pietrasanta<br />

e Carrara. Per le fusioni<br />

in bronzo si avvale delle più<br />

importanti fonderie artistiche,<br />

soprattutto di Pietrasanta, ma<br />

anche di Verona e Vicenza.<br />

“Da quanto tempo ho avuto la<br />

felice ventura d’imbattermi nel<br />

coinvolgente, mutevole racconto<br />

con cui l’arte d’Alba<br />

Gonzales non smette mai di<br />

Sfinge, 1998, bronzo, cm. 128x159x97. Opera monumentale in piazza Statuto a Pietrasanta.<br />

Foto di Luca Bracali<br />

sorprendermi? Saranno ormai più di trent’anni che<br />

beneficio del privilegio d’assistere alla tormentata<br />

genesi di queste sue opere. (…) Una visione estetica<br />

la sua che, di certo, non poteva restare incasellata<br />

in un’unica cifra stilistica, tantomeno nello stereotipo<br />

d’una sola maniera una volta acquisita. Così<br />

come ho avuto modo di percepirla in questa sua<br />

incessante evoluzione, essa m’è apparsa perennemente<br />

combattuta da due necessità. Quella di<br />

conciliare le oggettive esigenze della forma (un suo<br />

perentorio rigore!) con l’urgenza di voler cogliere e<br />

dare voce alle modificazioni d’un inconscio e comune<br />

sentire collettivo. (…) Per Alba Gonzales,<br />

deve perciò la sua scultura tornare a farsi invenzione<br />

e racconto. E dunque recuperare un’incredibile<br />

varietà di registri figurali per poter riuscire a<br />

tradurre in chiave allegorica, plasticamente, i dissidi<br />

di un’epoca sconvolta. Ma va detto subito che le<br />

terribili creature mitologiche a cui Alba Gonzales fa<br />

ricorso, ci appaiono subito come depotenziate dalla<br />

loro stessa crudeltà: la mostruosità che le deforma,<br />

aggredisce, invece che gli altri, se stesse”.<br />

Giuseppe Cordoni<br />

SensualitàPotere, 2013, bronzo, cm. 150x79x73.<br />

Foto di Emanuele Ruiz<br />

118


Roberta Incerpi<br />

artisti in toscana 2013<br />

Viale Belvedere, 1 - 51100 Pistoia<br />

Tel. 0573 20590 - Cell. 338 1509134 - robertaincerpi@virgilio.it<br />

Leggero, in punta di piedi, sta arrivando l’autunno.<br />

Anche quest’anno...<br />

La bruma, al mattino, bussa alle persiane<br />

che gemono alle prime luci scolorite.<br />

Nella stanza appena sveglia<br />

ancora il profumo d’estate sparge entusiasmo.<br />

Oltre l’aia i colori estivi si stemperano<br />

nell’ovatta umida che avvolge gli ulivi fieri.<br />

L’aria è ferma, in attesa dei contadini operosi e<br />

dei suoni festosi della campagna.<br />

Lo sguardo è sospeso,<br />

abbagliato dalla luce che invade la valle;<br />

confuso l’animo segue le timide foglie<br />

che si intrecciano alla brezza per baciare l’erba.<br />

Scivola una malinconica nostalgia<br />

sulla rugiada cristallina...<br />

qualcosa si è perso...qualcosa è passato...<br />

la Cavallina...un podere scritto nel cuore.<br />

Dall’aia della Cavallina verso San Miniato, 2006,<br />

olio su cartone telato, cm. 35x50<br />

Un attimo di fine estate disegnato nel profondo...<br />

presto il tramontano spoglierà le chiome,<br />

i colori rotoleranno oltre il mare,<br />

ma la forza degli ulivi, come il mio ricordo, resterà possente oltre il gelo<br />

R. Incerpi<br />

Nasce a Viareggio nel 1963 e successivamente<br />

si trasferisce con la famiglia a Pistoia.<br />

dove intraprende gli studi e consegue la<br />

maturità scientifica. Si laurea poi in Scienze Biologiche<br />

all’Università di Firenze nel 1989 e si abilita<br />

alla professione di biologo. Dal 1990 insegna<br />

Scienze della terra e Biologia nella scuola secondaria.<br />

Al liceo ha avuto i preziosi insegnamenti del<br />

docente di arte Valerio Gelli, noto scultore di Pistoia.<br />

Ha continuato a dipingere per passione da autodidatta<br />

e amore per i colori trasmessa dal padre<br />

dottore in chimica, la madre e la zia disegnatrici e<br />

ricamatrici di biancheria. Seguendo gli insegnamenti<br />

della docente di lettere Anna Tovini, si è dedicata<br />

anche a scrivere poesie. Ha partecipato ad<br />

alcuni concorsi soprattutto di pittura. È presente<br />

nel volume d’arte Elitè (2007), nel volume Donne<br />

dell’Arte in Toscana (2013) e nel volume Artisti di<br />

Pistoia e del suo territorio.<br />

“Una natura quella di Roberta Incerpi osservata da<br />

spaccati prospettici inconsueti, che mette in luce i<br />

suoi aspetti meno noti e li esalta con la sua pennellata<br />

pastosa e a volte materica, dalla quale traspare<br />

la sua capacità comunicativa, apprezzabile anche<br />

nelle poesie che corredano le sue opere ”.<br />

Cristina Bruni<br />

119


artisti in toscana 2013<br />

Roberta Incerpi<br />

Nel cielo, tra spruzzi di celeste,<br />

si uniscono,<br />

si intrecciano, si sfiorano...<br />

nuvole in cammino sopra rami giovani e lucenti dei peschi in fiore,<br />

sbuffi ondeggianti sul tenero verde dei pioppi,<br />

polvere di luce stesa sui prati innamorati di primavera.<br />

Tutt’intorno frullano rondini gioiose, abbracciano il vento all’intimo degli alberi<br />

che li accolgono, senza niente chiedere,<br />

con pacata dolcezza.<br />

Vibra il sole su pozze di pioggia passata,<br />

parla d’amore lungo una strada rassicurante,<br />

solo fremiti di ali e foglie.<br />

Lassù, in alto, tutto è armonia,<br />

spontaneamente le vite si toccano e si rispettano,<br />

uguali nella loro diversità stupenda.<br />

Non vorrei più abbassare lo sguardo...<br />

Solo qualche metro più in basso<br />

dilaga il grigio degli asfalti roventi<br />

fino alla profondità degli animi.<br />

Qui linguaggi, forme, colori diversi<br />

stridono, stonano, si respingono.<br />

La poesia dell’azzurro si perde in una desolazione in bianco e nero.<br />

In basso c’è l’assenza, il vuoto...<br />

non trillano risate tra le genti, né scaldano parole d’amore...<br />

Urla sguaiate, insulti, note di cuori stonati ed ormai persi.<br />

Il calore del sole non è più tripudio di vita, ma afa pesante,<br />

il vento non intreccia più poesia nell’anima, ma diffonde veleni e rancore.<br />

Quaggiù l’altro ha perso le dimensioni dell’essere vivente.<br />

Eppure c’è una strada ritrovata,<br />

bagnata dalla luce, pervasa dal profumo di erba,<br />

riflessa nel cielo.<br />

Lì l’armonia si veste a festa,<br />

il passo diventa agile e fiero,<br />

il cammino dell’umanità si apre alla pace condivisa.<br />

La strada ritrovata, 2013, acrilici e tempere opache su tela, cm. 50x70<br />

R. Incerpi<br />

120


Luciano Italiani<br />

artisti in toscana 2013<br />

Residenza e studio: via Terrafino, 28 - 50053 Empoli (FI)<br />

lucianoitaliani@hotmail.it - www.lucianoitaliani.it<br />

Nozze sull’albero, 2007, olio su tavola di legno, cm. 60x90<br />

7 frati rapiti, 2010, olio su tavola di legno, cm. 50x120<br />

Nato a San Severino (MC) nel 1952, vive e<br />

opera a Empoli. Dal 1979, anno della sua<br />

prima personale, ha tenuto svariate esposizioni<br />

personali e collettive riportando successi, premi<br />

e riconoscimenti; le sue opere si trovano in collezioni<br />

private e pubbliche in Italia e all’estero oltre<br />

che in luoghi di culto cristiani. Alte personalità<br />

dell’arte e della cultura hanno parlato di lui, per presentazioni<br />

e su giornali quotidiani; un premio letterario<br />

gli è stato assegnato per il suo libro inedito di<br />

poesie Passeggiata Notturna (Premio letterario ‘Arfoli<br />

Reggello’). È presente al Khunstistoriches Institut<br />

in Florenz.<br />

“Un mondo davvero solo suo, rappresentato con<br />

sontuosa ricchezza di fantasia, di colori, con una<br />

perizia tecnica di straordinaria sagacia. Il primo segreto<br />

(che strania e coinvolge l’osservatore) è quel<br />

suo modo di rappresentare cose, oggetti e persone,<br />

in sospensione, in equilibrio, fra fumate di vapori,<br />

nuvole, orizzonti a perdita d’occhio. Un mondo<br />

onirico e di favola (ma non pittoricamente a buon<br />

mercato), di magia e di atmosferica suggestione. E<br />

in questo sopramondo, in cui sembra che l’artista<br />

abbia abbandonata la terra, ma non si senta vicino<br />

al cielo, navigano nell’aria con la grazia di equilibristi,<br />

con la ludica perfezione acrobatica dei circensi,<br />

121


artisti in toscana 2013<br />

Luciano Italiani<br />

Ho rubato la Gioconda, 2007, olio su tavola di legno, cm. 110x130<br />

ora trenini fatati su percorsi impossibili, ora schiere<br />

di veloci e minimi figurini in monopattino, ora sposi<br />

che celebrano le nozze su un albero celeste, ora<br />

angeli laici e trombettieri, ora deliziosi concertini<br />

notturni. La magia di Luciano Italiani, o meglio la<br />

sua non ultima magia, è di fondere con sorprendente<br />

naturalezza l’onirico e il fantastico (perfino<br />

goticheggiante), con il senso moderno del gioco. E<br />

tutta questa magia da orologiaio, su sfondi solenni,<br />

da alto melodramma, colorati con le lucenti nebbie<br />

di un Turner o il paesaggismo di cielo di un Constable.<br />

Oltre però la stregante bravura tecnica, l’originalità<br />

della fantasia, la spiazzante novità dell’impaginato<br />

c’è in questo artista, e volteggia nel suo<br />

mondo fatato, la disperante nostalgia di un mondo<br />

migliore, di una società felice e solidale, feriale e<br />

viva, che per ora ha trovato il suo eden solo su<br />

questo aereo mezzanino fra cielo e terra”.<br />

Pier Francesco Listri<br />

122


GIANCARLO LANDI<br />

artisti in toscana 2013<br />

Via Pistoiese, 130/I - 50010 S. Donnino (FI)<br />

Tel. 055 8997719 - Cell. 339 1919226 - www.giancarlolandi.com - info@giancarlolandi.com<br />

Tong Tong, 2005, olio su tavola, cm. 40x35<br />

Li col cappello bianco, 2008, matita e acquerello su carta,<br />

cm. 25x35<br />

“ Il cosa non conta: possono essere disegni, ceramiche,<br />

teste di burattini, vignette per il Vernacoliere<br />

o ideogrammi cinesi. Ma anche giochi per<br />

bimbi, strumenti musicali, una testina abbozzata su<br />

una scatola di Minerva, il particolare di un occhio.<br />

L’importante è creare, ma soprattutto, la libertà di<br />

appagare sé stessi se ne esiste il desiderio. Perché<br />

fare arte o il fatto poetico di trasformare un sasso in<br />

un freno per poi farlo ritornare un semplice sasso, è<br />

la capacità di dare a dipinti e disegni l’élan vitale che<br />

permette loro di camminare per i sentieri del mondo.<br />

Lui si dichiara artigiano perchè ama cercare,<br />

sempre partendo dalla necessità di un contatto diretto,<br />

il contatto con la materia; ha bisogno di assorbirne<br />

l’intima essenza ed è così per ogni materiale<br />

che utilizza: deve entrare a far parte del suo cosmo<br />

personale prima di finire sulla tela o come tela. Artigiano,<br />

ma in realtà, quando s’interpretano i sogni<br />

della propria anima, stai già percorrendo, nel bene o<br />

nel male, la strada dell’arte e la differenza fra le due<br />

terminologie diventa la lama sottile di un rasoio.<br />

Che può anche tagliare. Voglia di andare a cercare<br />

se stesso in mondi diversi (la sua seconda patria è<br />

la Cina in cui si reca fin dal 1978), voglia di lavorare<br />

per gli altri (uomo che per circa vent’anni ha lasciato<br />

la pittura per dedicarsi al sociale), ma anche voglia<br />

di raccontarsi e di riappropriarsi di un passato che<br />

tende a disintegrarsi in un lento oblio. Lo ha fatto<br />

riprendendo in mano, da qualche anno, quelle matite<br />

e quei colori che aveva amato da giovanissimo e<br />

123


artisti in toscana 2013<br />

GIANCARLO LANDI<br />

Un tenero abbraccio, 2012, olio su tela, cm. 60x45<br />

tornando addirittura a frequentare l’Accademia<br />

d’Arte. Volendo, potrebbe tornare alla ribalta, ma lui<br />

non lo ritiene necessario. Per lui, quello che conta è<br />

fare, con amore, qualcosa che lo appaghi e lo diverta.<br />

Se poi resterà nella memoria della gente, ma<br />

anche solo in quella dei figli e dei nipoti, il risultato<br />

sarà già raggiunto”.<br />

Dino Braschi, 1971, matita e tempera su carta, cm. 35x50<br />

Alberto Gavazzeni<br />

124


LEONARDO LOCCHI<br />

artisti in toscana 2013<br />

Tel. 0571 671736 - Cell. 347 2611818<br />

lokkileonardo@hotmail.it - www.locchileonardo.altervista.org<br />

Pag. 112, 2012, terre acquerellate su tela grezza, cm. 200x150<br />

Leonardo Locchi è nato a Firenze, risiede a<br />

Montespertoli (FI) e insegna Discipline Pittoriche<br />

presso il Liceo Artistico Virgilio di Empoli.<br />

Nel 1976 ha conseguito il diploma di maturità artistica<br />

presso il Liceo Artistico di Firenze, mentre nel<br />

1981 si è diplomato in pittura all’Accademia di Belle<br />

Arti. Ha partecipato a numerosi concorsi, mostre<br />

personali e collettive in Toscana e in Italia.<br />

“In Meditation Pages le opere non hanno un titolo,<br />

sono numerate come se fossero le pagine di un<br />

diario aperto sugli ultimi scritti, o come l’ultimo racconto<br />

di un libro in divenire. (…) L’artista ha trovato<br />

nell’acquerello il suo naturale mezzo espressivo e<br />

la ricerca avviata ormai da anni lo ha condotto a risultati<br />

di eccellenza; il segno corrisponde al gesto<br />

e il gesto pittorico appena compiuto porta il colore<br />

a trovare nuova sostanza nella materia del suo supporto<br />

(carta o tela grezza). Nell’acquerello, come<br />

anche nell’affresco, la pittura non è superficie ma<br />

materia, e questo ha un significato profondo per<br />

Leonardo Locchi. (…) Nell’opera dal titolo “Pag.<br />

112” la sua visione dell’umanità ci viene offerta<br />

dalla figura rappresentata nell’atto faticoso della<br />

risalita. In assenza di indicazioni in merito al traguardo,<br />

colpisce la condizione dell’uomo, che rannicchiato<br />

e appeso a una roccia, stempera la tensione<br />

delle membra nell’emozione data dalla sua<br />

giovanile bellezza”.<br />

Samanta Monco<br />

125


artisti in toscana 2013<br />

Silvana Lonardi Pizzanelli<br />

Via Torcicoda, 115/1 - 50142 Firenze<br />

Tel. 055 73 30 529 - www.silvanalonardi.com<br />

“ Rieccola e quanto cresciuta artisticamente,<br />

sebbene sulla sua naturale e ben nota da<br />

sempre perizia e ironia. Silvana Lonardi (artista<br />

di notorietà internazionale, già presente a Tokyo,<br />

al Grand Palais di Parigi, a Orleans e in Svizzera)<br />

che espone parche e straordinarie opere nella quiete<br />

elegante della libreria Antica Baccani, la libreria di<br />

Porta Rossa che i fiorentini ben conoscono. Silvana<br />

ha la manualità e il fascino di un antico faber della<br />

pittura, cui però unisce la sottile ironia della modernità,<br />

figlia della grande tradizione del Novecento.<br />

Da qui nascono i suoi spiazzanti e deliziosi bestiari<br />

(uccelli, pappagalli, struzzi, ermellini, oche, molti<br />

cani, ma soprattutto gli amatissimi, baudleriani gatti).<br />

I quali non stanno, sebbene realisticamente rappresentati<br />

(ma con un sigillo più morbido) in icone<br />

naturalistiche, ma sono trasferiti in una dimensione<br />

di storia favolosa e, per dirla in breve, sono situati<br />

nello spazio e nella memoria di celebri quadri classici,<br />

da Cimabue a Piero della Francesca fino a Mondrian.<br />

Talora vi abitano come creature impreviste su<br />

quelle classiche scene e spazi antichi. Tal altra prendono<br />

addirittura il posto di illustri uomini ritratti (si<br />

veda nel celeberrimo dittico pierfrancescano di Federico<br />

da Montefeltro, qui divenuto un boxer) e perfino<br />

di Madonne e Annunciazioni. Di rado uno spunto<br />

ludico di sottile intelligenza, si carica e si<br />

trasforma in una compiuta percezione figurale e<br />

pittorica, insomma si fa arte nuova. Tanto che il gioco<br />

che è alla base, l’osservatore lo coglie solo nello<br />

spiazzamento iniziale dell’immagine, ma subito egli<br />

si avventura nel racconto “nuovo”, nello spaziato<br />

silenzio di quest’arte che finalmente abbandona il<br />

Tutti Santi, 2006, olio e oro su tavola, cm. 34x25<br />

troppo amato antropocentrismo, sovente e cortigiano<br />

e ammirato, per porgerci un diverso – impossibile<br />

e perciò significativo - connubio fra natura e<br />

cultura. Scommetto che nessuno dei numerosi visitatori<br />

di questa singolare e bella mostra, non vorrebbe<br />

portarsi via uno di questi ritratti la cui grammatica<br />

laica non ignora un’allegra pietas”.<br />

Pier Francesco Listri<br />

126


Anna Maria Lorimer<br />

artisti in toscana 2013<br />

Via della Fabbrica, 14 - 50018 S. Martino alla Palma - Scandicci (FI)<br />

Tel. 055 768696 - Cell. 339 4543409 - lorimer.anna@gmail.com - www.arteinterra.it<br />

Oplà, ceramica<br />

Anna Lorimer ha iniziato a lavorare con la ceramica<br />

alla fine degli anni Settanta dopo aver<br />

conseguito il diploma all’istituto d’arte e successivamente<br />

quello di restauratrice in ceramica.<br />

Tra il 1980 e il 2000, affiancando alla crescita dei figli<br />

la ricerca stilistica, si è dedicata all’insegnamento<br />

della ceramica nei corsi di educazione permanente<br />

del Comune di Bagno a Ripoli, nei laboratori extrascolastici<br />

ed eventi per i giovani di Scandicci. Dal<br />

2003 a metà del 2009 ha aperto un laboratorio a<br />

Scandicci, dove ha lavorato e tenuto corsi. Nel 2005<br />

ha cooperato con il progetto Pace in Palestina, a<br />

Taybeh in Cisgiordania, realizzando prototipi per il<br />

laboratorio di ceramica gestito da donne e ragazzi<br />

che vi erano impegnati. Dal 2007 affianca il suo lavoro<br />

con varie mostre sia personali che collettive.<br />

Dal 2008 fa parte dell’associazione ceramisti e partecipa<br />

annualmente alla fiera internazionale della<br />

ceramica a Firenze. Da agosto del 2009 ha trasferito<br />

la sua attività in casa sulle colline di Scandicci allestendo<br />

un piccolo laboratorio. Lavora principalmente<br />

a pezzi unici realizzati con il colombino e le<br />

lastre che, qualche volta, abbina con oggetti realizzati<br />

con una tecnica da lei ideata negli ultimi anni<br />

che consiste nel costruire pezzi utilizzando supporti<br />

di sua produzione. Quest’ultimi sono composti da<br />

tanti “fili” di varie misure e di argille di vari colori,<br />

fino a formare una specie di “tessuto” con trame<br />

sempre diverse e uno spessore che rende stabile il<br />

manufatto con l’inserimento di elementi che riproducono<br />

oggetti naturali quali foglie, fiori, animali,<br />

alberi. Questa tecnica dà come risultato ceramiche<br />

che sembrano dei “pizzi”, specialmente se fornite<br />

di luci all’interno. Negli ultimi tempi prosegue la sua<br />

ricerca “riempiendo” gli spazi vuoti con ingobbi colorati<br />

che ne valorizzano la trama.<br />

127


artisti in toscana 2013<br />

Antonio Maestrini<br />

Piazza del Popolo, 22 - 57022 Castagneto Carducci (LI)<br />

antoniomaestrini1@gmail.com<br />

Persistenze non degradabili, 2009, tecnica mista, cm. 90x78<br />

Antonio Maestrini è nato a Castagneto Carducci<br />

(LI), dove vive e lavora. Si dedica al disegno,<br />

alla scultura, alla pittura e allo sbalzo<br />

in rame. Dopo molti anni di lavoro appartato, ha iniziato<br />

ad esporre di recente. Ha preso parte con successo<br />

a varie edizioni del Premio Firenze (2007,<br />

2008 e 2009) e del Premio Italia per le Arti Visive<br />

(2008 e 2009). Nel 2007 ha allestito la prima personale<br />

al centro - socioculturale Il Fuligno a Firenze.<br />

Nel 2008 ha esposto alla mostra d’arte sacra nella<br />

Basilica della SS. Annunziata di Firenze, alle rassegne<br />

“Dialogo con la materia” organizzata dal Gadarte<br />

e alla Fiera Immagina di Reggio Emilia. Del 2009<br />

sono le mostre dei premiati al Premio Firenze alle<br />

Giubbe Rosse (dalla XXVI edizione) e a Palazzo Panciatichi,<br />

sede del Consiglio Regionale della Toscana<br />

(dalla XXVII edizione). Nel 2010 partecipa alla rassegna<br />

Viaggio nella figurazione (Palazzo della Loggia,<br />

Noale) ed espone in personale a Firenze nella Galleria<br />

Il Candelaio. Tra il 2011 e il 2013 partecipa a numerose<br />

collettive, tra cui: “Il sacro nell’arte”, Basilica<br />

della S.S. Annunziata a Firenze; “Artisti in<br />

cantina”, Cerreto Guidi; Simultanea Spazi d’Arte,<br />

Firenze; Palazzo Pubblico, Volterra.<br />

“Maestrini è un artista il cui linguaggio è incline alla<br />

molteplicità suscitando, come accade nella pratica<br />

del collage, una concatenazione di senso tra elementi<br />

compositivi diversi. A fare segnatamente<br />

differenza in questa sua personalissima sigla è l’uso<br />

non solo della carta, (…) ma anche di oggetti e di<br />

materiali vari, legno, metallo, gesso, terracotta,<br />

mosaico, trovati o elaborati da egli stesso. (…)<br />

Compone e costruisce le sue pitto-sculture come<br />

muri sui quali il tempo ha depositato forme variegate<br />

di comunicazione, consumandone le impronte<br />

ma insieme trattenendone memoria, e così si stratificano<br />

linguaggi popolari e colti. Ecco allora che<br />

(…) la sua cifra espressiva coniuga non solo l’objettrouvè<br />

all’intervento manuale dell’artista (…) ma<br />

suscita un insinuante e suadente dialogo tra cultura<br />

classica e street art”.<br />

Roberta Fiorini<br />

128


Jacqueline Magi<br />

artisti in toscana 2013<br />

Cell. 392 2201220<br />

jacqueline.magi@alice.it<br />

Sillico, la chiesa, 2013, acrilico su tela, cm. 60x60<br />

Colei che dà forma ai sogni<br />

Vittorio Sgarbi<br />

Nasce a Montecatini Terme, dove vive e opera.<br />

Si laurea in Giurisprudenza presso l’Università<br />

di Firenze, con il professor Ferrando<br />

Mantovani. Divenuto Magistrato ordinario con funzioni<br />

di Sostituto Procuratore della Repubblica presso<br />

il Tribunale di Pistoia, per dieci anni, ha svolto<br />

anche il Sostituto presso la Procura Circondariale di<br />

Lucca. Da settembre 2011 è Giudice penale al Tribunale<br />

di Prato. Ha scritto vari articoli pubblicati in<br />

internet sulla rivista Criminologia.it, sul sito dell’Associazione<br />

Prometeo, oltre che sul quotidiano La<br />

Repubblica. Collabora stabilmente al mensile Il<br />

Giullare con due rubriche fisse, una di commento e<br />

una di recensioni libri e con Blo-notizie.it. Numerose<br />

sono le pubblicazioni, da segnalare il volume a<br />

sei mani “Giudicare la vita” tre storie di donne, con<br />

Marina Cinese e Daniela Toschi (marzo 2008), che<br />

ha ricevuto il Premio Città di Montecatini Terme,<br />

narrativa inedita, nel 2009. Come pittrice e come<br />

fotografa ha esposto ed espone in molte mostre sia<br />

personali che collettive, sia di pittura che di fotografia,<br />

ed inoltre fa parte del movimento GLAM ART.<br />

129


artisti in toscana 2013<br />

Carlo Magnolfi<br />

Cell. 335 7610163<br />

carlo.magnolfi@alice.it<br />

La mia grande tazza, 2010, olio su tela con spatola e pennello, cm. 50x50<br />

“Una visione della realtà interpretata dalla estemporaneità fantastica e visionaria<br />

di Carlo, con una precisione geometrica che lascia senza parole”<br />

Cristina Bruni<br />

Nasce nel 1953, vive e opera a Prato. Imprenditore<br />

tessile, alterna le tele di stoffa pratese<br />

alle tele delle sue opere.<br />

“Ogni Surrealismo è in qualche modo una geografia<br />

dei sogni e come tale sembra presentarsi anche<br />

l’opera di Magnolfi…Il faro: appiglio, sicurezza, saldo<br />

indicatore di rotta si inserisce nel contesto onirico<br />

caricato di questo significato simbolico, come<br />

baricentro di un reticolo di traiettorie possibili…Ma<br />

la portata significante del simbolo non si esaurisce<br />

qui…così troviamo un faro che spunta in un bosco…una<br />

barchetta di carta che cerca di restare a<br />

galla in una tazza di caffè…strumenti impiegati in<br />

maniera consapevole e misurata, volti a definire<br />

una semantica e un vocabolario proprio”.<br />

Luca Corti<br />

130


artisti in toscana 2013<br />

Carlo Magnolfi<br />

Mattanza onirica, 2013, olio su tela con spatola e pennello, cm. 50x50<br />

Il mio sogno ricorrente di marinaio errante, 2010, olio su tela con spatola e pennello, cm. 60x80<br />

131


artisti in toscana 2013<br />

Joanna Makarewicz<br />

Scandicci (FI) - Cell. 347 6075682<br />

joannamak@alice.it<br />

Solitudine dell’albero, 2012, olio su tela, cm. 100x80<br />

Originaria di Danzica in Polonia, quando nel<br />

1991 è arrivata in Italia, a Firenze, Joanna<br />

Makarewicz, è rimasta affascinata dal Rinascimento<br />

italiano ed ha cominciato a dipingere imparando<br />

le basi dal pittore fiorentino Mario Sarti. I<br />

primi quadri raccontano fasi della sua vita passata,<br />

interpretata attraverso un uso ricercato dei colori e<br />

un forte richiamo al simbolismo. In Polonia Joanna<br />

ha conseguito il diploma di maturità e un diploma<br />

musicale in pianoforte e danza. Nel suo paese di<br />

origine ha lavorato come insegnante al Centro culturale<br />

universitario di Danzica “Zak”, al Centro culturale<br />

dei cantieri navali Fregata di Gdynia e come<br />

insegnante di musica, presso alcune scuole materne.<br />

Quando arriva in Italia all’inizio degli anni Novanta<br />

lavora come decoratrice e operatrice scolastica.<br />

Dal 2008 al 2013 è direttrice del coro de I sognatori<br />

pimpanti alla scuola primaria di Cerbaia. Con la nascita<br />

delle figlie, anche i quadri della pittrice acquisiscono<br />

una nuova dolcezza e un senso nuovo di<br />

speranza. Incoraggiata dall’amica poetessa Carla<br />

Brizzi e dal padre di lei, Iorio Brizzi, ha cominciato a<br />

partecipare alle mostre organizzate dal Gruppo artistico<br />

femminile Ev’Arte.<br />

132


Simone Malizia<br />

artisti in toscana 2013<br />

Cell. 328 0225038<br />

info@simonemalizia.com - www.simonemalizia.com<br />

Vecchio pastore dell’alpe, 2013, olio su tavola, cm. 95x100<br />

Nasce a Pontedera nel 1988 e risiede a Collemontanino.<br />

Fin dall’inizio si è dedicato a varie<br />

forme di arte, tra cui la pittura e la scultura.<br />

Dopo essersi diplomato al liceo scientifico,<br />

decide di migliorare il disegno ripartendo dalle basi,<br />

e cosi si specializza come illustratore all’Accademia<br />

Internazionale di Comics a Firenze. Finita la scuola,<br />

lavora per alcuni anni nel settore della grafica e collabora<br />

come decoratore parietale apprendendo la<br />

tecnica del trompe d’oeil. Ha sperimentato varie<br />

tecniche - illustrazione, grafica, animazione - senza<br />

mai smettere di fare ricerca.<br />

“I suoi lavori sono caratterizzati da un intenso studio<br />

di costruzione e rielaborazione della figura attraverso<br />

studi dal vero, foto e foto realizzate in prima<br />

persona”.<br />

Marta Giani<br />

“(…) Dà ampio valore al simbolismo per esprimere<br />

concetti ben più radicati dell’apparenza stessa, di<br />

una pittura meticolosa che asseconda una tecnica<br />

pittorica esigente”.<br />

Commento di un visitatore<br />

durante una sua mostra<br />

133


artisti in toscana 2013<br />

Carmen Manca<br />

Viale Matteotti, 3 - 51100 Pistoia<br />

Cell. 339 6642006 - carmen.ma@virgilio.it<br />

Ines, 2013, tempera all’uovo su tela, cm. 80x120<br />

“Una pittura di immediato impatto visivo, che colpisce per la duttilità del<br />

soggetto raffigurato. L’artista mette in evidenza con le sue pennellate taglienti<br />

ma calibrate, lo spazio che circonda il soggetto, il quale sembra<br />

racchiuso nel suo mondo…un mondo per cui lo spettatore è invitato ad<br />

interpretarlo singolarmente”.<br />

Cristina Bruni<br />

Nasce a Orroli, in provincia di Nuoro, nel<br />

1952. Ha compiuto gli studi artistici a Cagliari<br />

e ha maturato le proprie esperienze tra<br />

Bologna, Firenze e gli Stati Uniti. Ha frequentato la<br />

Scuola di Nudo all’Accademia di Firenze e La Bottega<br />

dell’Arcimboldo a Firenze, attualmente è titolare<br />

della cattedra di Disegno e Storia dell’Arte presso il<br />

Liceo Forteguerri a Pistoia. Al suo attivo si segnalano:<br />

la personale Teatri Colonne Arazzi (2007, Polo<br />

Tecnologico di Quarrata); Artisti per i Diritti Umani<br />

(2007, Chiesa di S. Carlo dei Barnabiti di Firenze);<br />

Otto marzo solo donne (2008, Galleria Marte di Pistoia);<br />

Sante Madri e Rivoluzionarie (2009, Oratorio<br />

San Giovanni Battista di Pistoia); installazioni presso<br />

l’Istituto di Ricerche Storiche e Archeologiche di<br />

Pistoia (2009); murale in Sardegna e in Spagna<br />

(2010); mostra per i “150 anni dell’Unità d’Italia<br />

(2011, Tribunale di Pistoia); mostra personale Atelier<br />

Ardesia (2011, Pistoia); collettiva Balaton<br />

Szinhàz, Sìmàndy terem-keszhely (2012); Budapest,<br />

A. Killitàst Megnyitja (2012); collettiva Chiostro<br />

Antico della Basilica di S. Croce (2012); collettiva<br />

Galleria Jenny d’Alessio (2012, Pistoia); Rose e<br />

Rosignoli Antologia-Camino al Tagliamento, Udine<br />

(2012); Polonia-Galleria VDA Podwal Braslava<br />

(2012-2013); collettiva Tribunale di Pistoia (2013).<br />

134


Nicola Mancino<br />

artisti in toscana 2013<br />

Via fra i Campi, 39/G - Prato<br />

Tel. 0574 814252 - Cell. 339 2677492 - mancinoscultore@gmail.com<br />

L’abbraccio, 2008, pietra di Roselle, cm. 23x16<br />

Nato ad Ariano Irpino, nel 1946, vive e opera<br />

a Prato. Ha frequentato la Scuola d’Arte Leonardo<br />

di Prato ed è stato allievo del laboratorio<br />

di scultura del Comune di Calenzano. Fa parte<br />

dell’Associazione Culturale Il Castello.<br />

“Nelle opere di Nicola Mancino emerge una ricerca<br />

di nuove emozioni basata essenzialmente su forme<br />

di grande pulizia, che l’artista porta alla luce ‘strappando’<br />

il superfluo dalla materia. Ciò che affiora,<br />

modellato con finezza e precisione di mano, esprime<br />

la libertà espressiva dell’artista, che imprime i<br />

propri sentimenti dell’anima nelle linee morbide,<br />

sinuose e ‘danzanti’ dei corpi carichi di emotività”.<br />

Cristina Bruni<br />

135


artisti in toscana 2013<br />

Wilma Mangani<br />

Via Zanobi da Strada, 15/31<br />

50126 Ponte a Ema (Fi)<br />

Arte povera, 2012, sassi, legni, smalto su faesite, cm. 50x70<br />

“ Il percorso professionale e creativo di Wilma<br />

Mangani si snoda attraverso molteplici esperienze<br />

dense di appassionato lavoro di ricerca<br />

pittorica e tecnica, di proficui incontri con i maggiori<br />

maestri dell’arte contemporanea e di innumerevoli<br />

attestati di apprezzamento. Nata a Castiglion Fiorentino<br />

(AR), è sempre rimasta legata alla sua Toscana,<br />

trasferendosi a Fireze dove ha frequentato il<br />

liceo artistico. Nel 1954 ha iniziato una brillante e<br />

prestigiosa attività espositiva che l’ha vista primeggiare<br />

accanto a nomi eccellenti come Giorgio De<br />

Chirico e Gino Severini. Dal Palazzo dei Priori a Perugia<br />

a Palazzo Signorelli di Cortona, da Prato alla<br />

galleria fiorentina Arteuropa che ha diretto per un<br />

decennio, dalla Galleria Europa di Forte dei Marmi<br />

alla fiorentina Pallavicini. Una carriera assai feconda<br />

che ha messo in luce la personalità eclettica e dinamica<br />

dell’artista, i cui esordi figurativi hanno lentamente<br />

lasciato il passo ad un’espressività libera nel<br />

gesto e nell’uso del colore, frutto di una straordinaria<br />

energia vitale che riflette un intenso dialogo con<br />

la natura e un universo interiore ricco e profondo”.<br />

Gabriella Gentilini<br />

136


Duccio Mantellassi<br />

artisti in toscana 2013<br />

opere animate da una personalissima rilettura delle<br />

loro produzioni. Nel tempo si avvicina concettualmente<br />

alla Pop Art, giocando con il principio warholiano<br />

di “superstar” trasponendolo nei ritratti di<br />

amici, conoscenti o sconosciuti che catturano la<br />

sua attenzione e mutuandone l’attenzione alle pop<br />

icons ad essa connesse.<br />

Artista eclettico, si cimenta tanto nella seconda che<br />

nella terza dimensione, trasponendo su tela un immaginario<br />

ricco ed eterogeneo, in continua evoluzione<br />

e commistione, rappresentato sul medium<br />

preferito grazie ad un tratto sintetico, graffiante, al<br />

limite con la satira. Vicino al mondo del fumetto e<br />

della caricatura per passione, li fonde per trovare<br />

una terza realtà, facendola divenire la sua personawww.generalmentecreativo.it<br />

- duccio.mantellassi@alice.it<br />

contatto Facebook: duccio generalmentecreativo mantellassi<br />

Faccialibro, 2013, acrilico su tela, cm. 30x40<br />

Duccio Mantellassi nasce a Prato nel 1978.<br />

Diplomato al Liceo Scientifico N. Copernico,<br />

si iscrive alla Facoltà di Architettura presso<br />

l’Università degli Studi di Firenze, formandosi come<br />

designer e creativo.<br />

“Sin da piccolissimo trova nel disegno il miglior<br />

“gioco“ con cui intrattenersi, un mondo dove ricreare<br />

le immagini di una fervida fantasia, animata sia<br />

dal mondo del fumetto che dalla fantascienza, un<br />

mondo dove essere creatore e creatura. Durante<br />

l’adolescenza si appassiona alla pittura di miniature,<br />

apprende l’uso degli acrilici che poi riporterà su tela,<br />

ispirandosi nei primi lavori a due maestri austriaci,<br />

quali Schiele e Klimt, a cui dedica il primo ciclo di<br />

137


artisti in toscana 2013<br />

Duccio Mantellassi<br />

Ascoltando i fiori sbocciare, 2013, acrilico su tela, cm. 40x40<br />

Tho NY, 2013, acrilico su tela, cm. 100x80<br />

Camiccino, 2013, acrilico e carboncino su legno, cm. 30x37<br />

lissima firma. L’occhio di Duccio si sofferma su particolari<br />

effimeri, fugaci; “invade innocentemente” il<br />

soggetto ritratto, del quale esalta un carattere, una<br />

posa, uno sguardo, trasponendo l’immagine retinica<br />

che quel volto ha impresso all’artista, donandogli<br />

una nuova identità; così ha iniziato a popolare una<br />

sua “città ideale”, assurgendone a “sindaco”,<br />

anch’esso ritratto in tutte le sue caleidoscopiche<br />

identità. Sperimenta più tecniche (come l’incisione<br />

e l’acquerello), che lo hanno portato recentemente<br />

ad una svolta stilistica, più vicina al realismo, caratterizzato<br />

da un deciso chiaroscuro ed un tratto nervoso,<br />

espressivo. “Per artisti intendo tutti coloro<br />

che provano il bisogno e la necessità di sentirsi vivere<br />

e crescere”, asseriva Hermann Hesse; principio<br />

a cui si lega strettamente questo giovane artista<br />

toscano, animato da un’irrefrenabile sete di conoscenza<br />

ed in continua evoluzione”.<br />

Silvia Mordini<br />

138


artisti in toscana 2013<br />

Duccio Mantellassi<br />

Solo acqua inchiostro e seta, 2012, inchiostro su seta, cm. 60x40<br />

Mostre recenti<br />

“Da quella parte”, personale, Opificio dei sensi,<br />

San Martino Buon Albergo (Verona), 2013<br />

“Artisti in strada”, collettiva, Spazio Espositivo Circoscrizione<br />

Nord, Prato, 2012/2013<br />

“Diversamente vivi”, personale, Spazio Espositivo<br />

Fonderia Cultart, Prato, 2012<br />

“Mald’estro Cabaret”, pittura-live, Teatro Verdi,<br />

Montecatini, 2012/2013<br />

“Causa sguardo”, collettiva, Carrozzeria Rizieri,<br />

Pontedera (Pisa), 2012<br />

“C-C-Combobreacker”, personale, Spazio Espositivo<br />

Skeda, Prato, 2012<br />

“When Art Meet Fashion”, presentazione progetto<br />

pittura su seta e realizzazione abiti dipinti a mano,<br />

Ubar, Milano, 2012<br />

“Musica Dipinta”, personale, Ladri di biciclette, Sacile<br />

(Pordenone), 2012<br />

“Artisti a Km 0”, incontro, Museo Pecci, Prato,<br />

2011<br />

“Le Invasioni Pittoriche”, personale, Zoe bar, Firenze,<br />

2011<br />

“La Fuga non è mai ordinata”, collettiva, Carrozzeria<br />

Rizieri, Pontedera, 2011<br />

“Arborea”, collettiva, Officina Giovani, Prato, 2011<br />

“Fotografica-Mente”, collettiva, spazio espositivo<br />

Appartamento#1, Prato, 2011<br />

“Incisive Incisioni”, collettiva, spazio espositivo<br />

L’Asterisco, Prato, 2011<br />

“Innocenti Invasioni”, personale, spazio espositivo<br />

L’Asterisco, Prato, 2011<br />

Tra novembre 2012 e gennaio 2013 tiene un corso<br />

su teoria e pratica del fumetto per conto dell’associazione<br />

culturale L’Asterisco.<br />

139


artisti in toscana 2013<br />

Luigi Marchettini<br />

Cell. 338 4195118<br />

guarducci.catia@libero.it<br />

Senza titolo, 2005, cm. 30<br />

Luigi Marchettini è nato a Castiglion del Lago<br />

(PG) nel 1934, e ora residente a Prato; fin da<br />

ragazzo amava scolpire la pietra, il legno e il<br />

cotto. Si avvicina alle sculture, vedendole inizialmente<br />

come occasione di svago. Negli anni comincia<br />

a documentarsi e si interessa a forme antiche<br />

che riportano alla storia. Dall’originale forma della<br />

pietra, o del legno o del cotto, decide il risultato della<br />

scultura; forme inaspettate rivelano un proprio<br />

significato.<br />

140


Mauro Marchi in arte MarMau<br />

artisti in toscana 2013<br />

Cell. 339 6668732<br />

mauro.marchi1938@libero.it<br />

Cristo nero - in attesa del Papa nero, 2008, ottone, acciaio inox, ferro, rame<br />

e marmo travertino dell’Iran, cm. h 42.<br />

Il Cristo è stato realizzato con un ritaglio di lamiera di ferro, usando la<br />

fiamma ossidrica e colpi di martello, poi imbrunito a caldo.<br />

Nato a Carrara nel 1938, vive e opera ad Avenza.<br />

Fin dalla più giovane età ha coltivato la<br />

passione per il disegno e la pittura. Oggi,<br />

grazie anche all’esperienza acquisita in quarant’anni<br />

di professione come tecnico navale, crea oggetti<br />

in vari metalli, che poi personalizza con tecniche<br />

particolari, elaborando le sue opere per hobby e<br />

soddisfazione personale.<br />

“Mauro Marchi è un artista eclettico, che attraverso<br />

i propri sofisticati procedimenti crea piccole ma belle<br />

sculture…i suoi personaggi sembrano sortire da<br />

una tematica che attinge al sublime romantico, oppure<br />

dalle spire inesorabili del quotidiano…composizioni,<br />

insomma, in cui lo spazio e il tempo si fondono<br />

in armonie misteriose e infinite”.<br />

Paolo Levi<br />

141


artisti in toscana 2013<br />

Mauro Marchi in arte MarMau<br />

No problem con vin santo “Berlusco”, 2012, lamiera di ottone,<br />

cm. h 38<br />

Emozioni Africa, 2011, bronzo, ottone, rame, acciaio inox e legno,<br />

cm. h 48<br />

Lavorazione manuale (sagomatura, assiematura mediante fiamma<br />

ass/propanica con lega Castolin e argentana). Saldatura<br />

elettrica con elettrodi inox.<br />

L’Africa avanza fra rumorosi silenzi e anomalie preistoriche.<br />

Proprio queste (ultime) tradizioni che resistono<br />

m’incuriosiscono e mi emozionano.<br />

MarMau<br />

Questa scultura ricavata da un vecchio porta ombrelli<br />

di ottone, vuole esprimere il mio dissenso nei<br />

confronti della politica illusionistica di oggi. Per questo<br />

ho pensato di creare un volto che raffiguri una<br />

persona in balia della crisi che sta affrontando il nostro<br />

Paese, crisi che colpisce soprattutto la classe<br />

sociale più debole, più vulnerabile nell’affrontare i<br />

problemi che si manifestano nella quotidianità. L’illusione<br />

di risolverli sta nella “magia” (come dice<br />

qualcuno) di bere, ovviamente in senso metaforico,<br />

vin santo “Berlusco”, cosicché tutti i problemi possano<br />

essere risolti.<br />

MarMau<br />

142


Pompeo Massaro<br />

artisti in toscana 2013<br />

Cell. 347 4722190 - mpa21256@gmail.com<br />

https://www.facebook.com/pompeo.massaro - http://pompeomassaro.blogspot.it/<br />

In ginocchio (maternità inno alla vita), 2007, pietra serena, cm. 22x27x12<br />

Nato a Pistoia, vive e opera a Serravalle Pistoiese,<br />

autodidatta.<br />

“Un’anima forte quella di Pompeo Massaro,<br />

capace di dare nerbo alle sue sculture scolpite<br />

con una tecnica antica ed elaborata capace di fremiti<br />

e vibrazioni che ci fanno rivivere un passato<br />

remoto dove corpi amputati, volti e miti sono ricchi<br />

di storia di stretta contemporaneità. Una commistione<br />

tra antico e recente, sacro e profano. Un antico<br />

solo apparente dove sculture primitive perdono<br />

la severità, la religiosità, per concedersi allo spirito<br />

dissacrante e ironico del nostro tempo. L’artista pistoiese<br />

procede in questa mescolanza di generi e di<br />

idiomi per descrivere un universo di idoli laici dotati<br />

del magico potere di portare amore, come nell’opera<br />

”Un attimo di sospensione“, ripopola gli spazi di<br />

culto dove un tempo risiedevano gli dèi. Massaro<br />

predilige per i suoi manufatti pietra e marmo, per<br />

quest’ultimo una ricerca scrupolosa che tende alla<br />

trasformazione della materia per cogliere una particolare<br />

venatura e rispettarla. Lo scultore segue la<br />

tradizione, scolpisce, incide, scava; molte statue<br />

sono di piccole dimensioni, preziosissime e lontanissime<br />

dal monumentalismo”.<br />

Maria de’ Michele<br />

143


artisti in toscana 2013<br />

Samuele Massaro<br />

Via P. Nenni, 12 - 51013 Chiesina Uzzanese (PT)<br />

Cell. 339 2137911 - samuele.massaro11@gmail.com<br />

Rita Levi Montalcini, 2012, acrilico su tela, cm. 70x100<br />

Samuele Massaro nasce nella cittadina di Pescia,<br />

vive e lavora a Chiesina Uzzanese, nella<br />

provincia di Pistoia. Pittore per hobby e autodidatta,<br />

ha sempre avuto fin da piccolo un amore<br />

per l’arte ed una naturale predisposizione per il disegno.<br />

Fin da bambino partecipa ad alcuni concorsi di<br />

disegno mettendosi in evidenza. La voglia di creare<br />

è molta, è sempre stata forte e non è mai svanita.<br />

Nonostante questa sua attività si sia interrotta per<br />

un lungo periodo, questo guizzo artistico, che fin da<br />

piccolo lo accompagna senza mai averlo abbandonato,<br />

riesplode all’età di venticinque anni. Un giorno,<br />

entrando in una galleria d’arte, attirato da alcune<br />

opere di importanti artisti toscani, nello stesso attimo<br />

si riaccende quella vena artistica di un tempo,<br />

spingendolo a intraprendere un nuovo percorso artistico.<br />

Si mette a studiare più approfonditamente le<br />

varie tecniche di pittura, seguendo con attenzione i<br />

pittori contemporanei e coloro che hanno fatto la<br />

storia dell’arte nei secoli. Tuttavia, sono i maestri<br />

dell’Impressionismo francese, da cui trarrà inizialmente<br />

la sua ispirazione. Da queste basi, inizia il<br />

proprio percorso, disegnando, dipingendo gli amati<br />

paesaggi locali, dai colori tenui ma anche vivaci con<br />

varietà di sfumature che risaltano immediatamente<br />

ad una prima occhiata. In alcuni dei suoi paesaggi<br />

sono anche i toni del grigio a catturarlo per dar vita<br />

ad una monocromia di colore fuori da ogni tempo.<br />

Samuele fa anche un viaggio nelle isole caraibiche,<br />

che al suo ritorno, lo ispirano a dipingere la gente di<br />

quei luoghi, in particolare i bambini. Dipinge volti di<br />

uomini, donne, catturando le loro espressioni più<br />

significative e il loro stato d’animo. Nel suo percorso<br />

artistico non tralascia nemmeno il nudo, rappresentando<br />

la donna in modo leggero e mai volgare. Samuele<br />

ancora oggi è in continuo fermento, difficilmente<br />

è soddisfatto; lo stimolo di ricerca e il volersi<br />

migliorare lo spingono a provare nuove tecniche e<br />

nuove esperienze pittoriche. È per questo che il suo<br />

modo di dipingere si sta evolvendo verso una pittura<br />

più libera e informale, rendendo l’opera sempre più<br />

vivace: gioca con i colori, talvolta puri, stravolge il<br />

reale per immergersi in un cosidetto realismo spontaneo.<br />

Allo stesso tempo, ulteriore stimolo creativo<br />

proviene dal forte desiderio di girare il mondo, scoprire<br />

quei luoghi che Samuele ama e che ritiene “al<br />

di sopra” perchè ancora incontaminati rispetto a<br />

quelli in cui viviamo. Questo naturalmente rimane<br />

desiderio e sogno, ma i sogni possono realizzarsi<br />

con l’immaginazione, ed ecco che attraverso gli occhi<br />

della mente è possibile essere in quei luoghi,<br />

attraversarli, viverli e rappresentarli con l’arte della<br />

pittura così piena di sfumature, senza mai sapere a<br />

quale finale si arriva, di un’opera s’intende, ne tantomeno<br />

il suo destino; ma ciò che conta per l’artista è<br />

cercare di trasmettere queste sensazioni agli altri.<br />

144


Rosanna Matteoni<br />

artisti in toscana 2013<br />

Cell. 347 6233790<br />

arterosanna2@libero.it<br />

Riflessi di un sogno indeterminato, olio e acrilico su tela, 2007, cm. 70x100<br />

Vive e opera a Pistoia. Ha frequentato l’Istituto<br />

Statale d’Arte di Pistoia, sezione Arredamento<br />

e Architettura. Ha iniziato con il figurativo<br />

per poi elaborare soggetti astratti di forte impatto<br />

visivo, sperimentando la tecnica del riciclo. L’artista<br />

scopre così un nuovo modo di esprimere i suoi<br />

“sfoghi emotivi” mediante materiali di vario genere<br />

quali: gesso, colla per pavimenti, stoffe, trine, cinture,<br />

chiavi, etc. Dal 1973 ha esposto in numerose<br />

mostre in provincia di Pistoia, Prato, Firenze e in<br />

Emilia Romagna. Partecipa a iniziative di carattere<br />

artistico-sociale: nel 2011 ha collaborato con i ragazzi<br />

disabili presso il Centro di Monteoliveto di Pistoia.<br />

Oltre alla dedizione per la pittura, l’artista sta<br />

attualmente lavorando all’installazione di una serie<br />

di sculture in metallo e pietra, ubicate in località Torraccia<br />

a Sambuca Pistoiese.<br />

“Rosanna Matteoni è un’artista attenta e sensibile.<br />

Osservatrice del nostro tempo e della nostra realtà,<br />

ci mostra con un linguaggio mite, mai estremo, una<br />

visuale che induce una profonda riflessione sulla<br />

nostra contemporaneità”.<br />

Alessandro Allegri<br />

145


artisti in toscana 2013<br />

Miranda Menicucci Ascani Mei<br />

Abitazione e studio: via Don Lorenzo Perosi, 26 - 50127 Firenze<br />

Tel. 055 4368598 - Cell. 339 2521039<br />

Urano, 2007, tecnica mista, diametro cm. 80<br />

Miranda Menicucci Ascani Mei nasce a<br />

Pisa, città nella quale da ragazza condivide<br />

il clima dell’avanguardia pittorica concettuale,<br />

sperimentando le varie tecniche con il<br />

maestro Giuseppe Viviani. Nel 1970 e successivamente<br />

nel 1974 si stabilisce a Parigi e nel 1980 a<br />

Brussel, dove vive esperienze lavorative come art<br />

director, ma si occupa soprattutto di studiare la pittura<br />

nei più importanti musei e circoli cittadini. Rientrata<br />

nel 1985 a Firenze, rinuncia all’attività professionale<br />

per dedicarsi solo alla ricerca artistica in<br />

oreficeria artigiana frequentando il prestigioso studio<br />

del Maestro Bino Bini. Artista dell’Antica Compagnia<br />

del Paiolo, ha esposto nel Museo del Principato<br />

di Monaco e nel Museo Reale di Abu Dhabi .<br />

Ha partecipato e partecipa a varie mostre in Italia<br />

(Firenze, Roma, Milano) e all’estero (Parigi, Bruxelles,<br />

Monaco, Madrid). Dal 2009 è presidente<br />

dell’Associazione culturale Firenze Arte in Borgo<br />

Allegri 15r, Galleria Cimabue. La passione, la sperimentazione<br />

e il desiderio di vivere in sintonia con<br />

ciò “che sta intorno” sono il principio sul quale fonda<br />

l’arte integrata espressionista astratta, che fa di<br />

emozioni e spazio un tutt’uno. Il lavoro sulla percezione<br />

dei colori e dei volumi legati al linguaggio<br />

espressivo astratto, il suo vissuto, la ricerca attraverso<br />

il colore e la materia sfociano nell‘armonica<br />

realizzazione delle sue opere.<br />

146


Anna Mercati<br />

artisti in toscana 2013<br />

Via Giovanni Sercambi, 53 - 50133 Firenze<br />

Tel. 055 5001103 - annamercati@gmail.com<br />

Composizione, 1994, acquaforte su zinco, cm. 24x31,5<br />

Nata a Città di Castello (PG), dopo gli studi<br />

classici si è laureata in matematica presso<br />

l’Università di Firenze. Per diversi anni ha<br />

frequentato la Scuola Libera del Nudo e l’atelier<br />

dello scultore Bruno Bartoccini. Il forte spirito di ricerca<br />

l’ha portata, tra le altre esperienze, verso lo<br />

studio dell’incisione, l’acquaforte in particolare. Ha<br />

al suo attivo numerose mostre personali e rassegne<br />

d’arte in Italia e all’estero, tra cui: MSC Gallery,<br />

Texas University e Visual Art B. C. State University,<br />

U.S.A; Salon d’Automne, Grand Palais, Parigi; Artisti<br />

Fiorentini a Filadelfia; Sette anni di acquisti e<br />

doni, Gabinetto Disegni e Stampe, Biblioteca Nazionale<br />

Centrale, Firenze; 3°Internazionale Mini<br />

Print Lahiti, Finlandia.<br />

Anna Mercati è artista del silenzio. Il mezzo scelto,<br />

per esprimere il mondo metafisico, che fa parte integrante<br />

della sua personalità, è l’incisione. Le sue<br />

nature morte sono semplici bottiglie, melograni,<br />

foglie di tiglio, vasi con fiori bianchi. Apparentemente<br />

è un semplice repertorio, ma ci si trova dinnanzi<br />

a una sapienza dello strumento dell’acquaforte, il<br />

quale ben si sposa con la poeticità dei soggetti arcani,<br />

melanconici.<br />

Paolo Levi<br />

147


artisti in toscana 2013<br />

Massimo Meucci<br />

Via B. Buozzi, 152 - Campi Bisenzio (FI)<br />

Tel. 055 8990357 - Cell. 339 5821482 - meuccimassimo.mm@libero.it<br />

In viaggio, 2012, tecnica mista, cm. 130x175<br />

Nato a Campi Bisenzio nel 1948, espone da<br />

molti anni con successo in personali, rassegne<br />

e fiere d’arte, in gallerie e spazi pubblici<br />

di prestigio (Museo della Permanente di Milano,<br />

Palazzo Pretorio di Certaldo, Castello Ducale di<br />

Fiano, Roma), sia in Italia che all’estero (Osservatorio<br />

Astronomico e Villa Grenzenloss a Potsdam,<br />

Germania; Galeria Babel, Murcia, Spagna; Presidencia<br />

Municipal, Santiago de Queretaro, Mexico).<br />

Dalla metà degli anni Novanta, è tra i protagonisti<br />

della corrente pittorica astratta denominata<br />

Transvisionismo.<br />

“(...) Scrivere di Massimo Meucci ci consente di<br />

indagare proprio questo: il rapporto che intercorre<br />

tra gesto, traccia e materia, a partire da un ripensamento<br />

critico, da una sorta di rivisitazione contemporanea<br />

dell’action painting (…). È come se l’artista<br />

di Campi Bisenzio, dopo aver frequentato a lungo<br />

un approccio ortodosso all’espressionismo astratto,<br />

con il consueto apparato di dripping e colature e<br />

decisi impatti cromatici fatti di forti contrasti e materiali<br />

aggettanti, avesse cominciato a ripensare alla<br />

sua pittura da una certa distanza critica, con un rapporto<br />

dialettico che recupera spazio per aspetti più<br />

148


artisti in toscana 2013<br />

Massimo Meucci<br />

Metamorfosi, 2011, tecnica mista, cm. 120x80<br />

razionali e controllati rispetto al consueto e consolidato<br />

approccio ‘emotivo’ alla tela e al gesto pittorico.<br />

Egli infatti ora contrappone all’aspetto spiccatamente<br />

dionisiaco del gettare ‘selvaggiamente’<br />

colore sulla tela quello di marca apollinea del costruire<br />

una scansione dello spazio lungo assi ortogonali<br />

o diagonali, metafora visiva di una ragione<br />

“quadrata”, cartesiana, che si contrappone e tiene<br />

sotto controllo il magma incandescente degli impulsi<br />

irrazionali, emotivi. E così, dopo una lunga stagione<br />

dionisiaca, Massimo Meucci imprigiona la<br />

danza di Dioniso nel recinto di Apollo”.<br />

Virgilio Patarini<br />

149


artisti in toscana 2013<br />

Marco Orsucci<br />

Studio: Via Baccio da Montelupo, 42 - Firenze<br />

Cell. 349 3563561 - orsomarinaio@gmail.com - www.marco-orsucci.com<br />

Nereide, 2012, ferro e resina, cm. 85x55x35<br />

Marco Orsucci dopo più di un trentennio dedicato<br />

alla scenografia e all’insegnamento<br />

si è dedicato da un paio d’anni esclusivamente<br />

alla scultura. L’artista mette al centro del suo<br />

lavoro la figura umana, con riferimenti sia al mondo<br />

classico che a situazioni attuali. Grande sperimentatore<br />

dei materiali più disparati, si diverte a sorprendere,<br />

a creare con ironia situazioni di equilibrio<br />

al limite del paradosso.<br />

“La produzione di Marco Orsucci si inserisce in<br />

modo originale nell’arte della seconda metà del<br />

XX° secolo, perchè appartiene sì a quell’ambiente<br />

che non ha rinunciato a dare nell’opera e non nella<br />

sua esegesi il significato o i significati o l’ambiguità<br />

implicita nell’empatia stessa, ma restaura le funzioni<br />

dei significanti, riuscendo soprattutto a privilegiare<br />

con misura autenticamente classica e nello<br />

stesso tempo “contemporanea”, le confessioni<br />

del proprio esistere nella storia e del proprio vissuto,<br />

in un risultato di leggerezza e poesia, a volte<br />

epica, a volte intensamente elegiaca, ma sempre<br />

umanamente vera”.<br />

Ugo Barlozzetti<br />

“Per nascita, per studi, per convinzione poetica e –<br />

inevitabilmente – per umane ragioni legato in maniera<br />

più o meno rilevabile alle contingenze di un’epoca,<br />

Marco Orsucci appartiene alla categoria dei<br />

creativi maturati e maturandi su sé stessi; categoria,<br />

non proprio dilagante nella civiltà di massa, ma<br />

neppure estinta, di coloro i quali ritengono che essere<br />

artisti innanzi tutto sia, anzi è, sinonimo di duro<br />

lavoro e disciplina”.<br />

Dino Pasquali<br />

150


Marco Paola<br />

artisti in toscana 2013<br />

Scandicci (FI)<br />

Senza titolo, 2008, foto digitali, stampate su carta fotografica<br />

Se la luce potesse parlare racconterebbe di un<br />

artista della fotografia, poeta dell’immagine,<br />

che ha saputo catturarla impigliandola nella<br />

goccia che scende, sul pistillo prima che l’ape rubi il<br />

suo polline, nella brina dell’alba prima del disgelo.<br />

Quell’artista è Marco Paola, fotografo e ingegnere,<br />

cantore della vita attraverso i suoi scatti, tagli di luce<br />

che alla vita restituiscono bellezza e poesia.<br />

Paola Baroni<br />

Marco Paola è amante della macrofotografia a colori<br />

che rivela capacità professionale, originalità delle<br />

inquadrature, accuratezza della stampa. Rispetto al<br />

padre Mario, fotografo, amante del ritratto e del<br />

bianco e nero, Paola predilige la natura e il colore in<br />

cui esalta tutte le sue sfumature che dal rosso vanno<br />

all’arancio. Nel 1998 ha ottenuto il 1° premio internazionale<br />

alla prima edizione a Firenze del concorso<br />

“Libera l’Idea” con la pubblicazione di una<br />

foto sulla rivista culturale D.E.A. L’anno dopo ha<br />

conseguito il 2° premio al concorso internazionale<br />

Tito Casini a Borgo San Lorenzo.<br />

151


artisti in toscana 2013<br />

Annabella Pellegrini<br />

Via Largo San Biagio, 65 - 51100 Pistoia<br />

Cell. 349 5839396<br />

Il cielo, 2006, olio su tela, cm. 100x100<br />

Nasce a Pistoia, dove vive e opera. Pittrice<br />

autodidatta, coltiva la passione per l’arte<br />

partecipando a corsi di disegno. All’inizio<br />

predilige i soggetti figurativi, poi si dedica all’astratto.<br />

Dal 1996 ha partecipato, con successo, a numerose<br />

mostre e concorsi, ottenendo premi e riconoscimenti<br />

di pubblico e critica.<br />

“Una pittura che danza potrebbe essere definita<br />

quella di Annabella Pellegrini, dove le linee diventano<br />

espressione dell’anima dell’artista, che con libertà<br />

emotiva lascia ‘volteggiare’ il pennello fra le<br />

sue mani. Il colore leggero e soave rende l’opera<br />

emotivamente più coinvolgente e induce l’osservatore<br />

ad abbandonare i propri sensi per spaziare nel<br />

‘mondo’ artistico di Annabella”.<br />

Cristina Bruni<br />

152


Anna Piccoli<br />

artisti in toscana 2013<br />

Via G. Lanza, 76 - Firenze<br />

Tel. 055 668517 - lerocce250@gmail.com<br />

Peonie, 2010, olio su tela, cm. 70x50<br />

Anna Piccoli nata a Piacenza dove fin dall’adolescenza<br />

ha coltivato l’amore per la pittura<br />

frequentando anche l’istituto privato d’arte<br />

Gazzola. Trasferitasi in Toscana e dal 1971 a Firenze<br />

ha continuato a dipingere sia a olio che a pastello<br />

senza mai partecipare a mostre perché ha vissuto<br />

la pittura come un momento privato, ma oggi grazie<br />

ad un gruppo di amici si sente pronta a condividere<br />

questa sua passione.<br />

“Si è cimentata Anna Piccoli negli anni con uguale<br />

perizia tecnica e crescente espressività, con paesaggi<br />

e nature morte, con ritratti e con un’ampia<br />

produzione floreale. Tanti fiori, in composizioni anche<br />

complesse ma non artificiose. Fiori che offrono<br />

il destro ai colori peculiari di ognuno, di proporsi in<br />

Ortensie, 2011, olio su tela, cm. 49x69<br />

153


artisti in toscana 2013<br />

Anna Piccoli<br />

Mazzo di primavera, 2010, olio su tela, cm. 80x65<br />

un afflato naturalistico nella cornice di un ben coordinato<br />

linguaggio. (…) E se collocati talvolta in un<br />

vaso, di vetro come di norma Anna predilige, il vetro<br />

assume trasparenze di inusuali vibrazioni di luce<br />

nella resa di tocchi sapienti e sottesi per una luminosità<br />

diffusa autentica e delicata. Le trasparenze<br />

dei vetri, bianchi o verdi che siano, e le trasparenze<br />

dell’acqua nel suo repertorio. E possiamo dire le<br />

trasperenze dell’anima che vede nella limpidezza<br />

una ragion d’essere e una visione del mondo. Del<br />

quale la pittrice coglie gli aspetti sicuramente meno<br />

eclatanti ma certamente più poetici e più affini alla<br />

sua sensibilità. Le orme sulla sabbia accanto a un<br />

ombrellone sulla riva del mare rinviano a una delicatezza<br />

reale e trasognata in un raccontare trepido<br />

che si misura con l’idillio. Poche case arroccate su<br />

un colle definiscono un borgo di altri tempi assopito<br />

nei ricordi. Una natura morta con oggetti di domestica<br />

consuetudine rammenta il tempo fluido e sospeso<br />

della quotidianità”.<br />

Donato Massaro<br />

154


Esa Pratesi Corsini<br />

artisti in toscana 2013<br />

Tel. 0573 472090<br />

www.esapratesicorsini.it<br />

Le rose, 2000, olio su tela, cm. 50x70<br />

Nata a Pistoia, vive e opera a Le Piastre, una<br />

frazione di Pistoia. Esa - con questo nome è<br />

conosciuta Maria Teresa Pratesi Corsini -<br />

“…è pittrice conosciuta in tutto il mondo; dipinge<br />

prevalentemente fiori, ma che fiori e come fiori.<br />

Fantasie, intenzioni, sogni colorati nel tempo e nello<br />

spazio, corolle e petali di velluto e damasco che<br />

vengono da terre lontane, lontanissime epoche.<br />

Colori incredibili di porpora e di cielo, con sfumature<br />

di sensualità scoperte o segrete a seconda<br />

dell’estro”.<br />

Saverio Zanni<br />

“La pittrice riesce ad esprimere compiutamente<br />

con il colore la poesia dei fiori e delle rose in particolare,<br />

cantandone con grande sensibilità l’orgoglio e<br />

l’umiltà. La sua pittura si colloca nel solco della migliore<br />

tradizione figurativa toscana. È un’artista di<br />

forte personalità, affermata e sicura”.<br />

Raffaello Bertoli<br />

155


artisti in toscana 2013<br />

Maria Laura Pratesi<br />

annalisa.fusilli@email.it<br />

Monachine al mare, 1963, olio su cartone telato, cm. 15x20<br />

Nata a Cosenza, vive e opera a Pistoia. Laureata<br />

in Lettere Antiche, con specializzazione<br />

in Archeologia. Insegnante in pensione, con<br />

la passione per l’arte. Ha frequentato la bottega di<br />

scultura del suo amico Valerio Gelli, dove ha imparato<br />

a dipingere e ha incontrato numerosi artisti e<br />

appassionati d’arte. Il sentimento per l’arte l’ha trasmesso<br />

a sua figlia Annalisa Fusilli, presente con<br />

una scheda in questo volume.<br />

156


Cristina Pusceddu Augello<br />

artisti in toscana 2013<br />

cristinapuau@yahoo.it<br />

Amabili resti, 2013, olio su tela, cm. 70x100<br />

Nata a Roma nel 1969, vive e opera a Prato, autodidatta.<br />

Mi sono avvicinata alla pittura un po’ per caso, guardando altre opere mi sono spesso<br />

detta, “questo potevo farlo anch’io”, ma dirlo non è farlo. La differenza tra dire<br />

e potere è fare, così mi sono messa alla prova, cercando soprattutto di soddisfare<br />

me stessa.<br />

C. Pusceddu Augello<br />

157


artisti in toscana 2013<br />

Ferruccio Rapicano<br />

Via Benedetto Croce, 18 - 51100 Pistoia<br />

Cell. 324 8959126 - ferruccio.r@email.it<br />

Lucca piazza Anfiteatro, 2010, olio su tavola, cm. 30x70<br />

Nato a Napoli nel 1955. Risiede e lavora a Pistoia.<br />

Ha partecipato a numerose mostre e<br />

vinto il premio nazionale Il Cardo nel 2009 a<br />

Piteccio (Pistoia). Nel 2013 ha esposto a Norimberga<br />

oltre 20 opere nella mostra “I paesaggi della Toscana”.<br />

“Nei suoi quadri le sfumature di colore caratterizzano<br />

luoghi e persone nel tempo. Sono presenti emozioni<br />

e sentimenti che si manifestano nella forza del<br />

colore e nei grigi dei cieli aperti. Gioia, passione ma<br />

anche tristezza e malinconia che rispecchiano un<br />

animo estremamente sensibile”.<br />

N. Gioffredi<br />

158


Francesco Ravallo<br />

artisti in toscana 2013<br />

Cell. 335 6304117 - francescoravallo@yahoo.it<br />

contatto Facebook: Francesco Ravallo - www.tuscoartis.it<br />

Nell’Archetipo, 2013, olio su tela, opera eseguita su 3 tele di cm. 40x120<br />

“Il mito è il mondo di Francesco Ravallo che rievoca la dimensione interiore<br />

perduta in cui Uomini, Dei e Giganti erano entità gemelle”.<br />

Alfonso Confalone<br />

Nato a Vittoria (RG), il 22 novembre 1972,<br />

vive in Toscana da trentanove anni. Autodidatta,<br />

si considera “artista nel sentire…dipingo<br />

solo quello che sento...”. Dal 2005 espone in<br />

diverse gallerie d’arte, con mostre personali e collettive,<br />

riscuotendo critiche positive che l’hanno<br />

fatto crescere ed invogliato a continuare ad esprimere<br />

le proprie emozioni attraverso la pittura. Socio<br />

co-fondatore dell’Associazione Tusco Artis, con<br />

sede a Borgo a Buggiano (PT), insieme a Daniela<br />

Cappellini, Elena Bini e Claudio Bontà.<br />

“Una pittura condizionata dalle forme che Francesco<br />

Ravallo accentua e mette in evidenza marcando<br />

i contorni delle figure, con decisione e rigore. L’imponenza<br />

delle corporature e la loro principalità inducono<br />

l’osservatore ad un particolare coinvolgimento<br />

del soggetto, collocato fra realtà e illusorietà”.<br />

Cristina Bruni<br />

159


artisti in toscana 2013<br />

Rudargia Reef (all’anagrafe Deborah Tani)<br />

fotoadarte@gmail.com<br />

contatto Facebook: Rudargia Reef<br />

Riflessi-Oni Architettoniche, fotografia digitale<br />

Per me la fotografia è un sogno, è il mio specchio, il riflesso fedele<br />

del mio modo di vedere e interpretare la realtà!<br />

R. Reef<br />

Vive e opera a Pistoia. Talento pistoiese in rapida<br />

ascesa incontra la fotografia per caso nel<br />

2011. Autodidatta, sin da subito ottiene riscontri<br />

positivi, tanto che alcuni suoi scatti vengono<br />

selezionati per importanti rassegne artistiche e<br />

vengono esposti presso prestigiose gallerie d’arte<br />

in tutta Italia. La sua “peculiarità” sono le fotografie<br />

di immagini riflesse, che si possono considerare<br />

delle vere e proprie opere d’arte. Rudargia non ama<br />

definirsi una fotografa, ma più un’artista di foto, con<br />

capacità di cogliere attimi, riflessi, colori e corrispondenze,<br />

riuscendo così a vedere cose ove gli<br />

altri nemmeno si soffermano a guardare “L’occhio<br />

come obbiettivo e il cuore come sensore”. Ha partecipato<br />

a numerosi concorsi (Roma, Brindisi, Firenze,<br />

Pistoia e Verona), questi i principali riconoscimenti:<br />

vincitrice del concorso fotografico di<br />

Passione Italia (2011/12) dal titolo Mestieri di ieri e<br />

di oggi per la realizzazione della copertina delle Pagine<br />

Gialle della provincia di Pistoia; selezionata per<br />

la rassegna artistica internazionale Human Rights?<br />

2012 (mostra presso Castello Acaya di Lecce e<br />

Fondazione Opera Campana, Trento); selezionata<br />

per la rassegna artistica internazionale Human<br />

Rights? Migrantes - l’Immigrazione e l’Accoglienza,<br />

a cura di Roberto Ronca, e Spazio Tempo Arte (settembre<br />

2013/gennaio 2014) presso la Fondazione<br />

Opera Campana dei Caduti, Rovereto, Trento; vincitrice<br />

del concorso fotografico internazionale Omaggio<br />

a Gianna Manzini (giugno 2013). La sua foto è<br />

stata scelta per la copertina del libro “Sulla Soglia”<br />

per la prima volta tradotto in spagnolo dalla casa<br />

editrice Falsirena. È inoltre vincitrice del Premio Nazionale<br />

di tutte le Arti 2013 (sezione fotografia) della<br />

Fondazione Elisabetta e Mariachiara Casini Onlus,<br />

“In ricordo di tutte le creature espiantate a cuore<br />

battente”, Palazzo Vecchio, Firenze.<br />

160


Anna Ricceri Guicciardini<br />

artisti in toscana 2013<br />

Piazza D’Azeglio, 24 - 50121 Firenze<br />

Tel. 055 241285 - Cell. 338 2582403<br />

Gigli marini, 2012, acquerello, cm. 51x36<br />

Anna Ricceri Guicciardini ha approfondito la<br />

tecnica dell’acquerello con la pittrice inglese<br />

Josh Partridge. Ha esposto in mostre collettive<br />

a Cortona, San Gimignano, Viareggio, Torre del<br />

Lago Puccini e in tre personali al Gruppo Donatello.<br />

A Parigi ha preso parte con quattro acquerelli al Salon<br />

des Beaux Arts.<br />

161


artisti in toscana 2013<br />

Luigi Rindi<br />

Cell. 392 4568005<br />

luigi.rindi@libero.it<br />

Aquila, 2008, legno, cm. 63x54<br />

Coppa del Mondo, 2005, legno, cm. 57x18<br />

“ Credo che Luigi Rindi, che si definisce “scultore<br />

informale”, sia da prendere in considerazione,<br />

nel novero di artisti legati a forme<br />

offerte direttamente dalla natura. Sì, perché, oltre<br />

le immagini che lui vi legge e che, in questo caso<br />

ri-forma secondo suggestioni antropomorfe o di<br />

simmetriche esistenze reali, Luigi sa inscrivere profondi<br />

e significativi simbolismi. Di più, si evoca il<br />

mistero della resurrezione, che è l’evento finale di<br />

tutto il cosmo. E, intanto, è l’esperienza di un artista<br />

sensibile e mistico, che sa render bella ogni cosa<br />

con l’ispirazione dell’arte vera”.<br />

don Giuseppe Billi<br />

curatore Arte Sacra CEI<br />

Ci sono risvolti spirituali nella quotidiana ricerca di<br />

frammenti d’albero dell’artista Luigi Rindi. Quando<br />

s’inoltra nel cuore della natura, lungo i torrenti di<br />

montagna, alle foci dei fiumi o sulla riva del mare,<br />

lui non va a scovare dei ramoscelli ma va ad incontrarli.<br />

Se la natura ha favorito l’accoppiamento con<br />

altri elementi naturali come sassi, pezzi di vetro, filamenti,<br />

Luigi l’asseconda trattando la “composizione<br />

naturale” con rispetto, quasi accarezzando”.<br />

Fabrizio Borghini<br />

“Devo confessare che ho trovato particolarmente<br />

interessante e significativa l’operazione artisticoculturale<br />

dello scultore Luigi Rindi di Prato. Il profondo<br />

sentimento religioso che lo anima investe<br />

con semplicità di linguaggio espressivo tutte le sue<br />

sculture. Dinanzi alla sua “crocifissione”, sublime e<br />

chiarificatrice delle sue doti umane, avverti nel tuo<br />

162


artisti in toscana 2013<br />

Luigi Rindi<br />

Crocifisso,1998, legno, cm. 80x115<br />

Omaggio a Enrico Cuccia (grande finanziere e saggio custode<br />

per più di 40 anni della lira italiana), 2005, legno, cm. 38x15<br />

spirito la profondità del suo messaggio evangelico<br />

rivolto all’umanità intera. La validità dell’opera succitata<br />

consiste, a mio avviso, nella linearità dei mezzi<br />

espressivi, di cui il nostro si è avvalso. A mio giudizio,<br />

la modernità e la validità dell’operazione<br />

artistico-culturale del nostro Luigi, sono confermate<br />

senza dubbio dalla preziosa qualità dei contenuti<br />

delle sue sculture. Ad meliora!!!”.<br />

Antonio Malmo<br />

“Hanno un loro preciso linguaggio le sculture lignee<br />

di Luigi Rindi: è il linguaggio della trasformazione<br />

da esseri inerti ad esseri parlanti attraverso il<br />

movimento delle curve e delle linee, la creatività<br />

dell’interpretazione dove spesso irrompe l’ironia.<br />

La somma di queste caratteristiche può essere riassunta<br />

nell’omaggio al finanziere Enrico Cuccia la<br />

cui postura di per sé stessa rivela una precisa condizione<br />

spirituale, nel caso in esame portata alla<br />

caricatura dell’attore. Quei legni contorti, spesso<br />

logorati dal tempo, sono frutto di una paziente ricerca.<br />

Rindi li seleziona accuratamente, al momento<br />

che ha “visto” che dentro c’è la possibilità di ricavarne<br />

un soggetto: ora un Cristo dolente, la coppa<br />

del mondo, una ballerina o addirittura un mostro<br />

preistorico. Poi scatta quella che è la vera creatività<br />

del Rindi unita alla sensibilità e alla passione, che<br />

permette di cogliere nei suoi lavori le emozioni, sue<br />

e dei personaggi, spesso mascherati dal simbolo e<br />

dall’informale ammiccanti ai problemi che coinvolgono<br />

la nostra esistenza, trasformandosi in vero e<br />

proprio messaggio sociale”.<br />

Franco Riccomini<br />

163


artisti in toscana 2013<br />

Carmela Rizzi<br />

Tel. 0571 671736 - Cell. 338 1881953<br />

carmelarizzi1@hotmail.it<br />

Omaggio a Henri Matisse e Ernst L. Kirchner, 2013, tecnica mista su carta, cm. 70x100<br />

Ènata a Casamassima (BA) e risiede a Montespertoli<br />

in località Montagnana. Nel 1975 ha<br />

conseguito il diploma di maturità artistica<br />

presso il Liceo Artistico di Bari e nel 1979 si è diplomata<br />

all’Accademia delle Belle Arti di Firenze. È<br />

abilitata dal 1984 all’insegnamento di Discipline Pittoriche.<br />

Ha partecipato a numerose collettive, mostre<br />

personali e concorsi nazionali.<br />

“Carmela Rizzi fin dai suoi esordi in Accademia sente<br />

di condividere appieno il modus degli espressionisti<br />

tedeschi e dei pittori fauves, il bisogno di esprimere,<br />

come loro, il grido e l’urlo di dolore dell’animo<br />

che si traducono in forme contorte ed esasperate.<br />

La sua pittura, tuttavia, non è un prolungamento del<br />

passato ma, piuttosto, una proposta sincera di trasferire<br />

nei suoi quadri le caratteristiche che sente<br />

sue. Molto interessanti le “composizioni”, la compenetrazione<br />

di più opere, di autori diversi, che sfumano<br />

l’una nell’altra e vanno cercate, come a ricordare<br />

di non fermarsi subito all’evidente ma ricercare<br />

con cura ciò che non emerge in superficie, nella<br />

tela come nella vita. Dove appaiono le figure umane<br />

spesso sono in coppia, in armonia, ma in tutte le<br />

opere le pennellate sono istintive, fuggenti e il messaggio<br />

è lasciato ai colori, liberi, puri, che si accavallano,<br />

si cercano e si separano, si impongono e si ritirano…”.<br />

Maria Pizzirani<br />

164


Lizzy Sainsbury<br />

artisti in toscana 2013<br />

www.lizzysainsbury.it<br />

ejsainsbury@hotmail.it<br />

Walk round bullet, installazione e performance<br />

Spreading salt, installazione e performance<br />

Lizzy Sainsbury abita dal 1992 nei boschi di<br />

Montalbano e lavora con la creta, il legno, materiali<br />

organici e oggetti trovati. Nel 2013 ha<br />

realizzato installazioni alla Loggia del Grano a Firenze<br />

per “Winetown”, a Porta San Niccolò (Firenze)<br />

per “Diladdarte”, a Panzano (Firenze) per “Natura e<br />

Uomo” e a Zeri (Massa Carrara) per “Luniarte”.<br />

Gli ultimi lavori di Lizzy Sainsbury sono dei labirinti<br />

costruiti con materiali vari. Crea anche brevi filmati<br />

di sé stessa mentre percorre il labirinto utilizzando<br />

musica e parola. Come scrive l’artista: “Chi entra<br />

nel labirinto accetta la sua logica e si dà al luogo<br />

‘magico’ con il proprio corpo, completando l’opera<br />

con il ritmo dei suoi passi. Il ‘passante per il labirinto’<br />

compie una danza liberatoria, scandita come<br />

una partitura musicale; affronta i problemi, comprende<br />

e scopre; segue il percorso verso l’uscita/<br />

soluzione senza conflitto o competizione.”<br />

“Raccoglie tutto ciò che per lei ha un significato, riposiziona<br />

gli elementi raccontando un suo labirinto...ma<br />

non vi è scelta su dove andare, in quanto<br />

non vi sono né bivi o vicoli ciechi, c’è solo da percorrere,<br />

osservare e leggere. Rilevante per lei è il “ritmo”<br />

dell’insieme del percorso: ogni oggetto ha una<br />

sua immagine ed un suo suono”.<br />

Riccardo Sacchettini<br />

165


artisti in toscana 2013<br />

Alessandra Sala<br />

Abitazione: via M. Gianni, 34/b - 51100 Pistoia - Studio: via Firenze, 17 - 55049 Viareggio (LU)<br />

Cell. 335 5619348 - Fax 0573 364770 - alessandra.sala@hotmail.it - www.alessandrasala.it<br />

Nata a Pistoia dove<br />

attualmente<br />

risiede, svolge<br />

la sua attività lavorativa<br />

anche altrove. Ha frequentato<br />

l’Accademia<br />

di ristrutturazione e arredamento<br />

Leonetto<br />

Cappiello a Firenze.<br />

pensiero perché questa professione accarezzandomi<br />

l’anima ed insieme ad essa mi accompagna per<br />

il mio percorso di vita…”<br />

“Mi occupo di interior designer, in particolare della<br />

ristrutturazione ed arredamento di case, negozi,<br />

bar, banche, barche, ecc. È un viaggio anche al di<br />

fuori di me stessa: la mia creatività è come una poesia<br />

densa di passioni ed emozioni per tutto ciò che<br />

mi si presenta davanti. È un’idea che si forma nella<br />

mente, ricca di strategia anche per un attimo di<br />

tempo con una comunicazione da trasmettere e<br />

parte integrante di una relazione che attraversa il<br />

Madre e figli… inesorabilmente insieme, 2010, legno, plastica,<br />

ferro e vegetale, cm. 80x100<br />

166


artisti in toscana 2013<br />

alessandra sala<br />

Scoprire…, 2009, legno e ferro, cm. 50x144<br />

Non richiudere te stesso…, 2012, legno, ferro, gesso,<br />

cm. 80x120<br />

Musique, 2010,<br />

rame, legno e stoffa,<br />

cm. 45x194<br />

…un’altra passione l’ho coltivata nella mia<br />

vita: la pittura, la scultura che mi ha portato<br />

a fare diverse mostre e poi anche la scrittura<br />

che accompagna la mia vita. Attualmente<br />

pubblicando un libro dal titolo: “Un ospite<br />

inaspettato”.<br />

A. Sala<br />

167


artisti in toscana 2013<br />

Piero Sani<br />

Via del Casalino, 50 - Poggibonsi (SI)<br />

www.pierosani.com - pierosani@libero.it<br />

Tenda celeste, 2013, acrilico su tavola, cm. 40x40<br />

Nato a Spicchio di Vinci nel 1947, vive a Poggibonsi.<br />

Espone dai primi anni Settanta con<br />

consenso di pubblico e di critica sia in Italia<br />

che all’estero (oltre che in Europa, Brasile, Stati<br />

Uniti, Giappone). I suoi lavori figurano in numerose<br />

collezioni pubbliche e private e nelle più importanti<br />

riviste d’arte. I suoi periodi pittorici sono “I Galli”<br />

(1972/’75), “Disegni surreali” e “Le sagome”<br />

(‘75/’80), “Le sfingi” (‘81/’92) e “I Cenci” che dal<br />

‘93 ancora oggi fanno parte della sua produzione<br />

pittorica.<br />

“Se si pensa alla pittura di Piero Sani, almeno di<br />

quest’ultimo decennio, c’è un elemento che subito<br />

balza alla memoria visiva come sua inconfondibile<br />

sigla stilistica, il panneggio di tessuti variamente<br />

drappeggiati che l’artista chiama “cenci”:<br />

ma, va ricordato, che Sani è un toscano e di matrice<br />

senese dove la parola cencio è usata tanto<br />

per indicare il panno povero e d’uso quanto il più<br />

nobile e decorato “palio”. I suoi cenci sono tutt’altro<br />

che poveri, anzi spesso damascati e definiti con<br />

una attenzione al loro porgersi alla luce che li rende<br />

più veri del vero di contro al paesaggio di fondo<br />

costruito invece a tinte piatte (...). Sani pone in dialogo<br />

due modalità espressive quasi opposte tra<br />

loro: l’estrema sintesi formale e cromatica del paesaggio<br />

ed il meticoloso e dettagliato realismo dei<br />

“cenci” suscitando una nuova dimensione metafisica.(...)<br />

perché quel paesaggio, seppur connotato<br />

nella sua identità geografica, della sua terra, è figura<br />

iconica, visione ideale, traslato della memoria,<br />

mentre i cenci sono ritratti dal vero, messi in posa<br />

nello studio come fossero modelle (…) non solo<br />

stesi o drappeggiati su un’asta a far sipario alla<br />

scena ma anche articolati e annodati a formare lettere<br />

e numeri...diventano l’accento espressivo attraverso<br />

il quale l’immagine può aprirsi ad una lettura<br />

ora ludica ora idillica giocando a sovvertire i<br />

termini della percezione visiva quanto di allusione<br />

di senso: i cenci sono il suo alfabeto pittorico e<br />

poetico lasciando trapelare quella vena di intelligente<br />

ironia che da sempre accompagna il suo linguaggio<br />

artistico, intesa ad offrirci una visione intenzionalmente<br />

paradossale”.<br />

Roberta Fiorini<br />

168


Veronique Semple<br />

artisti in toscana 2013<br />

Via dei Fossi, 25 - 50123 Firenze<br />

Cell. 333 9637798 - Tel. 055 2302815 - sempleveronique@gmail.com<br />

Cambiamento, Lasciare presa, 2013, acquarello, cm. 45x68,5<br />

Canadese, risiede da diversi anni a Firenze. È<br />

laureata in Storia dell’arte alla McGill University.<br />

Per oltre vent’anni ha insegnato storia,<br />

disegno, pittura e design presso il Centennial College<br />

di Montréal. È la fondatrice della Creative Arts<br />

Summer School Centennial College, di cui è stata<br />

direttrice per nove anni. È stata socia dello Studio<br />

Graff e della Galleria Collettiva Studio”J” di Montréal.<br />

Sono molte le mostre personali e collettive<br />

realizzate negli anni. Si ricordano: 2005-2009, mostra<br />

di gruppo al Museo Il Fortino, Forte dei Marmi;<br />

Casa di Dante, Firenze, “Il Traguardo delle Nuvole”,<br />

cinque artisti; 2010/2011, mostra personale “Traversando”<br />

(Casa di Dante, Firenze); Exposicion del<br />

Taller Internacional Sala de Exposiciones, Blanca<br />

Spagna; mostra di gruppo del Paiolo (Galleria Via<br />

Larga, Firenze); “Synestesie in Costruzione”, mostra<br />

del gruppo Kantiere Post-Kontemporaneo<br />

(Casa di Dante, Firenze); 2012/2013, selezionata da<br />

una giuria internazionale per la Biennale Internazionale<br />

dell’Acquarello (Shanghai, Cina); “Travelling<br />

Exhibit” Quanuha Watercolor Gallery, mostra di alcune<br />

opere della Biennale a Pearl Tower (Shanghai)<br />

e Youth Palace (Shanghai); selezionata dal Salon du<br />

Dessin et de la Peinture à l’eau (Parigi); mostra “Acquarello<br />

Contemporaneo”, Royal Watercolour Society<br />

(RWS), Bankside Gallery, Londra.<br />

169


artisti in toscana 2013<br />

Veronique Semple<br />

Oltre la superficie, 2011, acquarello, cm. 53x47<br />

Ieri oggi e domani, Il Triangolo, 2012, acquarello, cm. 61x47<br />

“È come se la scena, muta testimone dell’assenza,<br />

evidenziasse ancor più attraverso lo spazio vuoto, il<br />

senso dell’attesa e venisse sottratta alla misura<br />

consueta del nostro tempo per restare sospesa in<br />

un tempo indecifrabile. (…) È riuscita così grazie<br />

anche ad una rara sensibilita per luci e colori, tonalità<br />

e fantasie a trasmetterci con dei quadri che legano<br />

indissolubilmente poesia e pittura, una grande<br />

serenità. (…) Sa cogliere “l’eternità nell’istante”<br />

nel suo traversare la vita ha ritrovato il tempo, la<br />

pienezza del esistere”.<br />

Eleonora D’Aquino<br />

“Vellutati trapassi tonali qualificano le raffinate opera<br />

ad acquarello dell’artista canadese Veronique<br />

Semple dedita a questa impareggiabile tecnica per<br />

la resa delle trasparenze cromatiche in forza della<br />

sua intrinseca rapidità esecutiva. (…) La purezza<br />

cromatica nella solarità diafana delle tinte contraddistingue<br />

lo sguardo attento di Veronique Semple,<br />

innamorata del reale, capace di soffermarsi per ricercarlo<br />

in tranches de vie rivisitate con limpidezza<br />

ed immediatezza di tocco”.<br />

Silvia Ranzi<br />

170


artisti in toscana 2013<br />

Veronique Semple<br />

Sotto la superficie, 2011, acquarello, cm. 34x49<br />

“Il legame tra colore ed acqua rivela in lei una capacità<br />

di sintesi che si traduce in una serie di chiari<br />

procedimenti stratificati che costituiscono il tessuto<br />

pittorico-emotivo con il quale costruisce i suoi<br />

lavori. (…) L’oggetto narrato galleggia come una<br />

palla di vetro carezzata da una luce metafisica evocatrice<br />

in un certo senso della struggente malinconia<br />

che ritroviamo nei dipinti dell’americano Edward<br />

Hopper. Ma diversamente da lui qui si respira un’aria<br />

di serenità eroica, quasi rinascimentale (…) manifestati<br />

attraverso la difficile tecnica dell’acquarello,<br />

dove è possibile riconoscere, oltre al consumato<br />

mestiere, una sensibilità pittorica straordinaria evocatrice<br />

di passioni e sentimenti non comuni”.<br />

Carlo Maltese<br />

171


artisti in toscana 2013<br />

Giuliana Signorini<br />

giulianasignorini@virgilio.it<br />

Riflessi, 1997, olio su tela, cm. 85x65<br />

“… Partita dalla figura, disegnata e scolpita, e<br />

negandosi invece al paesaggio e alla natura<br />

morta come teatrino consueto del visibile,<br />

Giuliana ha affiso poi terra e cielo, ripensati e<br />

rivisti nei quattro elementi di acqua terra fuoco e<br />

aria, per risolvere poi figurativamente il suo mondo<br />

nella esemplare invenzione dei suoi “vortici”, che<br />

questa complessità (il senso della vita) riassumono<br />

nel segno della circolarità e del movimento. Nel<br />

contempo il suo stile è trascorso in pittura dalla linea<br />

disegnativa al colore puro, mentre nella scultura<br />

ha via via messo alla prova il duro macigno, il<br />

fragile alabastro, il tenero legno profumato. …Eccola<br />

esporre nel 1983 negli Stati Uniti al College di<br />

Architettura della Texas University; poi presso l’Università<br />

del Colorado. Nel 1992 espone cinque opere<br />

di grafica alla Mostra del Salone d’Autunno a<br />

Parigi. Nel 1994 a Londra con la Cinderella’s Revenge,<br />

poi inventando una originale, ludica forma di<br />

reggiseno (il “reggisecolo”), che esporrà anche a<br />

Madrid, a Parigi e che apparirà su Harper’s Bazar.<br />

Ancora nel 1994 a Philadelphia e nel 1998 a Monaco<br />

di Baviera…<br />

Pier Francesco Listri<br />

Dal volume “Tracce della mia vita nell’arte”<br />

edizioni Pegaso, 2008<br />

172


Paolo Staccioli<br />

artisti in toscana 2013<br />

Via del Padule, 11 - Scandicci (FI)<br />

Tel. 055 751717 - info@paolostaccioli.it<br />

Carro con figure, 2013, ceramica a lustro<br />

Nato a Scandicci nel 1943, Paolo Staccioli inizia<br />

la sua esperienza di artista negli anni Settanta<br />

del Novecento, esordendo come pittore.<br />

Al principio degli anni Novanta la necessità di<br />

sperimentare nuovi linguaggi espressivi lo spinge a<br />

Faenza, dove affina le tecniche dell’arte della ceramica.<br />

Nei primi anni del Duemila, Staccioli, senza<br />

comunque mai abbandonare l’amore per la lavorazione<br />

delle terre, inizia a trasferire le sue forme anche<br />

nel bronzo. Tra le mostre più recenti si segnalano:<br />

“Le gioiose ceramiche di Paolo Staccioli”,<br />

Palazzo Pitti, Firenze (2005-2006); “I Segni della<br />

Terra”, Museo Archeologico di Fiesole 2007; FuLe<br />

International Ceramic Art Museum, Fuping, Cina<br />

2008; Istituto di Cultura Italiana, New York 2008;<br />

Istituto di Cultura Italiana, Washington 2009; Galleria<br />

Selective Art, Paris 2009; “Opere/Sculptures”,<br />

Museo Horne, Firenze 2011; Pietrasanta, piazza del<br />

Duomo (lato campanile) e Galleria Paoli, 2008,<br />

2009, 2011 e 2012; “Il guerriero e la farfalla; Paolo<br />

e Paola Staccioli”, Ex convento Santa Chiara, Nobile<br />

Contrada del Nicchio, Siena 2012.<br />

173


artisti in toscana 2013<br />

Paolo Staccioli<br />

Personaggi, 2013, ceramica a lustro<br />

Viaggiatori a riposo, 2013, ceramica a lustro<br />

La leggerezza, la grazia, l’ironia. Ecco tre stelle fisse<br />

per orientarsi nell’opera di Paolo Staccioli ceramografo.<br />

La leggerezza prima di tutto perchè la materia<br />

è pesante, pesanti e complicate sono le tecniche.<br />

Non ci vuol niente a farsi trascinare in basso<br />

verso la irrimediabile opacità del mestiere saccente<br />

e compiaciuto. Staccioli lo sa. Non glielo ha mai detto<br />

nessuno. Lo sa d’istinto e gioca come sollevato<br />

a mezz’aria, schivando retoriche ed estetismi, volando<br />

via veloce come un uccellino sagace dalle insidie<br />

citazionistiche e virtuosistiche. Poi la grazia<br />

che è una virtù duttile e trasparente. Non la si impara<br />

a scuola e neppure a bottega. Dio la dà a chi vuole.<br />

Per un artista grazia è la capacità di usare il linguaggio<br />

del suo tempo (per Staccioli la lingua del<br />

secolo è quella di Arturo Martini, di Giacometti, di<br />

Marino, di Fantoni, etc) in un modo individuale, riconoscibile,<br />

inconfondibile e al tempo stesso gradito,<br />

suasivo, stimolante. (…) E dunque, ricapitolando, la<br />

leggerezza, la grazia, l’ironia. Usate queste tre chiavi<br />

di lettura quando guardate le ceramiche di Paolo<br />

Staccioli e vi accorgerete che non ne esistono di<br />

migliori per riconoscere l’autentica qualità quando<br />

la si incontra.<br />

Antonio Paolucci<br />

Ex Soprintendente del Polo Museale Fiorentino<br />

Dal catalogo della mostra Le gioiose ceramiche di Paolo Staccioli,<br />

Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti, Firenze,<br />

ottobre 2005 - giugno 2006<br />

174


Anna Sticco<br />

artisti in toscana 2013<br />

Via Grecia, Loc. Carpineto, 42 - 53018 Sovicille (SI)<br />

Tel. 0577 392070 - Cell. 393 2056517 - annasticco@yahoo.com - www.annasticco.altervista.org<br />

Callas nel Mar Egeo, 2012, tecnica mista su tela, cm. 100x100<br />

Nata a Napoli, risiede dal 1979 in Toscana,<br />

terra che l’ha adottata e di cui era innamorata<br />

fin da bambina. Nonostante le evidenti e<br />

precoci attitudini alle attività artistiche, ha compiuto<br />

studi classici per poi laurearsi in Fisica con il<br />

massimo dei voti. È stata per trent’anni docente di<br />

Informatica a Siena. Dal 1989 la sua attività espositiva<br />

è diventata pressocchè continua, con mostre<br />

in Italia e all’estero, dove ha riportato lusinghieri<br />

successi. Le sue opere sono state presentate in<br />

saloni fieristici e in gallerie in Francia (Parigi soprattutto<br />

e Costa Azzurra), Regno Unito (Cardiff), Austria<br />

(Salisburgo), Svizzera (Ginevra), U.S.A. (New<br />

York), oltre che in sedi pubbliche in Italia. Dal 1993<br />

la sua ricerca sulla “quotidiana commedia” si concentra<br />

sulla figura femminile, in un modo che qualcuno<br />

potrebbe definire “ossessivo”: il suo scopo,<br />

in realtà, è celebrare la bellezza e la giovinezza<br />

come “beni” destinati con il tempo a perdersi nei<br />

ricordi. Ritrarre le donne significa soprattutto raccontare<br />

sé stessa attraverso le storie delle figure<br />

femminili incontrate sul suo cammino. Dal 2006 si<br />

dedica con passione al personaggio di Maria Callas,<br />

da lei eletta “donna” per eccellenza: una ricerca<br />

che l’ha portata ad interessarsi ad altri artisti di rilievo<br />

come Franco Zeffirelli, Giuseppe Zigaina, Tamara<br />

Manighalam ed importanti collezionisti come<br />

Giancarlo Tanzi e Ilario Tamassia, che hanno contribuito<br />

a farle conoscere meglio il famoso soprano.<br />

In comune con Maria Callas ha la passione per il<br />

canto, essendo lei stessa un soprano. Al 2008 risale<br />

il suo ingresso nell’Antica Compagnia del Paiolo,<br />

mentre nel 2009 è diventata “societarie” de Les<br />

Artistes Indipendants, storico gruppo parigino di<br />

cui ha fatto parte, tra gli altri, Toulouse Lautrec. È<br />

membro della sezione veneziana dell’U.C.A.I. Hanno<br />

scritto di lei: Marcello Venturoli, Nicola Nuti,<br />

Enzo Galeazzi, Federica Gasparrini, Gilberto Madioni,<br />

Franco Campoli, Roberto Della Lena, Maria Teresa<br />

Santalucia.<br />

175


artisti in toscana 2013<br />

Luigi Tamanini<br />

luigi.tamanini@alice.it<br />

www.luigitamanini.it<br />

Bambini, sempre bambini, olio su tela, cm. 80x80<br />

Luigi Tamanini, in arte TAM TAM, nasce a Trento,<br />

vive e lavora a Firenze. Dopo la laurea in<br />

Architettura,si dedica alla pittura frequentando<br />

nel capoluogo toscano l’atelier della pittrice<br />

Joke Frima e, dal 1983 al 1987, la scuola di ‘Disegno<br />

e Pittura dal vero della maestra Nerina Simi. È<br />

socio del Gruppo Donatello. Nel 2001 vince il Premio<br />

Fiorino d’Oro nella sezione Grafica. Numerose<br />

sono le mostre personali e collettive a cui partecipa<br />

dagli anni Settanta ad oggi.<br />

“Tamanini percorre l’avventura di figura attraverso<br />

un immaginario che riporta segmenti e suggerimenti<br />

dal mondo delle forme e delle situazioni concrete<br />

per trasformare il quotidiano in fiaba contemporanea,<br />

vale a dire all’insegna della precarietà e<br />

senza garanzia di lieto fine. Come se l’artista si fosse<br />

calato nelle disarmonie dei luoghi interiori per riemergerne<br />

con una qualche storia che mettesse<br />

insieme la natura dell’immagine inventata con le<br />

nuove esigenze del segno, il racconto si frammenta<br />

in piccoli quadri, scene a sé stanti, oppure si concentra<br />

in un’unica visione dilatata sulla grande tela.<br />

Della sua pittura strutturata tradizionalmente, Tamanini<br />

ha voluto conservare l’osservazione solitaria,<br />

il filo di poesia sul quotidiano, quel cercare e<br />

cercarsi attraverso le cose e le situazioni; tuttavia,<br />

pian piano, ha prevalso il segno grafico sull’impasto,<br />

così da pervadere il quadro da un’eccitazione<br />

sotto pelle, una sorta di nervosa occupazione degli<br />

spazi”.<br />

Nicola Nuti<br />

176


Edda Tanara<br />

artisti in toscana 2013<br />

Via Torcicoda, 20<br />

50142 Firenze<br />

Sottobosco, 2011, olio su tela, cm. 70x50<br />

Nata a Castiglione del Lago (PG), vive e lavora<br />

a Firenze. Fa parte del Gruppo Donatello. Ha<br />

frequentato la Scuola Libera del Nudo presso<br />

l’Accademia di Belle Arti di Firenze e i corsi di<br />

incisione presso la Scuola Internazionale di Grafica<br />

Il Bisonte. Ha svolto l’attività di insegnante nelle<br />

scuole medie fiorentine. Ha realizzato un pannello<br />

per la S.M.S. di San Quirico ed un murales per il<br />

Centro Anziani di via Luna a Firenze. Si dedica alle<br />

arti pittoriche e grafiche fin dal 1968, tenendo personali<br />

e collettive a carattere nazionale e internazionale,<br />

conseguendo riconoscimenti e premi. Sue<br />

opere si trovano in collezioni pubbliche e private.<br />

Bibliografia: Archivio per l’Arte Italiana del 900<br />

“Kunsthi Storische Institut in Florenz”; “L’arte Italiana<br />

nel XX Secolo”, Edizioni Due Torri, Bologna;<br />

Bolaffi Grafica Numero 7; Museo dell’Incisione, Castello<br />

dei Paleologi, Aquiterme (Al); Artiste Fiorentine<br />

a Philadelphia, Assessorato del Turismo del Comune<br />

di Firenze; “Capitali dell’Europa Unita”<br />

Società delle Belle Arti, Circolo degli Artisti, Firenze;<br />

“Mani Mario, di qua e di là d’Arno per Mario<br />

Mariotti”, Ed. Polistampa Firenze.<br />

177


artisti in toscana 2013<br />

Maria Teresa Tronfi<br />

Cell. 349 2969988 - materetro@yahoo.it<br />

http://mariateresatronfi.wordpress.com<br />

Incontro, 2007, tecnica mista, cm. 50x40<br />

Nata ad Alta Gracia (Cordoba), Argentina, nel<br />

1967. Nel 1989 si diploma presso la Escuela<br />

Superior de Bellas Artes di C. Rivadavia.<br />

Numerose le mostre realizzate in questi anni. Tra le<br />

più recenti si ricordano: Biennale di arte contemporanea,<br />

Firenze (2009 e 2011); collettiva, Cascina<br />

Farsetti, Villa Doria Pamphili artisti partecipanti al<br />

FIAR (2009); esposizione finalisti Premio Firenze,<br />

Palazzo Cerretani sede del Consiglio Regionale della<br />

Toscana (2008); finalista al Premio Firenze (XXIV<br />

edizione), sezione Pittura (2001, 2003, 2007); L’iris<br />

nell’arte, Farmacia Officina Profumo di S. Maria<br />

Novella”, Firenze (2004).<br />

“Questo universo cromatico, caldo e luminoso,<br />

materializza un insieme di ambienti onirici, metafisici,<br />

riflessi della visione fantastica dell’autrice. È il<br />

tratto sicuro di una realtà trasfigurata da tensioni e<br />

sensazioni in un ordine complesso, entro limiti spaziali<br />

ben definiti, da cui Maria Teresa Tronfi prende<br />

colori e forme che danno pace e tranquillità. Quasi<br />

un palcoscenico delle meraviglie, dove figure chiare<br />

o enigmatiche (conchiglie, foglie diverse, e svariati<br />

altri elementi) attraverso la luce assumono<br />

un’intensità quasi mistica. Così ci si accorge che, al<br />

di là della bravura decorativa, esplode qualcosa di<br />

liricamente vivo, di musicalmente marino, all’insegna<br />

di raffigurazioni eseguite con vivo sentimento.<br />

Altri quadri, tutti pervasi da una calma pensierosa,<br />

suggeriscono panoramiche sotto cieli zodiacali o<br />

acquari dove guizzano stormi di pensieri”.<br />

Paolo Levi<br />

178


artisti in toscana 2013<br />

Borgo Allegri 15R - 50122 Firenze<br />

Tel. 055 2469346 - Cell. 339 2521039<br />

Presidente Miranda Mei (tel. 0554368598 mirandamei@alice.it)<br />

info@firenzearte.org - firenzearteasscult@gmail.com<br />

www.firenzearte.org<br />

www.equilibriarte.org/firenzearte - www.exibart.com/firenzearte<br />

Realizzare attività dirette ad assicurare<br />

lo svago, promuovere la ricreazione<br />

del fisico e dello spirito<br />

oltre allo sviluppo sociale ed intellettuale<br />

degli iscritti attraverso<br />

iniziative culturali (corsi, conferenze,<br />

proiezioni, dibattiti), artistiche<br />

(pittura, scultura, poesia ed arti figurative),<br />

turistiche e ricreative in<br />

genere. Questi alcuni degli obiettivi<br />

dell’Associazione Firenze Arte<br />

(Borgo Allegri 15 R, Firenze), per<br />

il raggiungimento dei quali l’associazione<br />

si attiverà predisponendo<br />

gli spazi necessari per lo svolgimento<br />

delle diverse attività in un<br />

ambiente sereno, conviviale, aperto<br />

allo scambio di opinioni e di idee.<br />

Sono aperte le iscrizioni per l’anno sociale 2014


artisti in toscana 2013<br />

Griscia Tufano<br />

Via delle Terme, 5 - 50123 Firenze - Cell. 3332814583<br />

grisciartufano@virgilio.it - grisciatufano@libero.it - www.grisciart.it<br />

Angeli sulle città di notte, 2012, acrilico su tela, cm. 100x100<br />

Sogni, 2008, acrilico su tela, cm. 100x100<br />

L’artista Griscia Tufano attualmente vive ed ha<br />

uno studio in una Torre Guelfa del XII° secolo<br />

nel centro storico di Firenze in via delle<br />

Terme, strada tra le più suggestive della città per<br />

l’edilizia medievale grazie alle Torri e ai Palagi che vi<br />

si affacciano, meta di artisti e amanti dell’arte da<br />

tutto il mondo in quanto l’artista espone prevalentemente<br />

all’estero. Il mito, la leggenda, la favola, il<br />

sogno sono sempre state tematiche presenti nelle<br />

sue opere fin da una delle sue prime personali negli<br />

anni Settanta. Ha sperimentato vari percorsi, dalla<br />

scenografia alla pittura murale, alla poesia visiva,<br />

alla satira, alla promozione di laboratori di creatività<br />

con i ragazzi, ed è stata coinvolta in attività culturali<br />

nazionali ed internazionali. Esposizioni recenti<br />

all’estero: Galleria Thuillier (Parigi), Brick Lane Gallery<br />

(Londra), AmArtLouise Gallery (Bruxelles), Galleria<br />

Argò (Atene), Galleria il Patio (Cannes), Jolly<br />

Madison (New York), Four Season (Tokyo). In Italia:<br />

Art Expò Gallery (Portovenere), Galleria Il Tempio<br />

(Palermo), Galleria Arte Città Amica (Torino), Itaca<br />

Gallery (Verona), Giò Art (Lucca). In prestigiose<br />

Fondazioni e Musei: Villa Malfitano - Fondazione<br />

Giuseppe Whitaker (Palermo), Museo Civico<br />

d’Arte Moderna G.Sciortino (Monreale), Villa Doria<br />

Pamphily (Roma). È inserita come pittrice e scrittrice<br />

in enciclopedie, cataloghi, libri d’arte, riviste<br />

internazionali, volumi di poesia, etc. Tra le pubblicazioni<br />

recenti: “Grandi Maestri 2011”, CDA Editore<br />

(Palermo), “Avanguardie Artistiche 2012”, CDA<br />

Editore, “Leaders Protagonisti delle Nuove Avanguardie<br />

2013”, CDA Editore, “Emozioni d’Arte<br />

2013”, EA Editore (Palermo), “La Magia del Sogno<br />

2013”, Aletti Editore (Raccolta di poesie dell’autrice<br />

interamente illustrato), “Donne dell’Arte in<br />

Toscana 2013”,MF Edizioni. Tra i periodici: Effetto<br />

d’Arte (diretto da Paolo Levi), OVERART (diretto da<br />

Sandro Serradifalco), etc. Tra i premi ricevuti di recente:<br />

Trofeo Internazionale Città di NewYork, Jolly<br />

Madison (NewYork); Targa Premio Internazionale<br />

Tokyo, Four Season (Tokyo), Palma d’Oro per<br />

l’Arte, Galleria Il Patio (Cannes), Trofeo Guglielmo<br />

II°, Museo Civico d’Arte Moderna G. Sciortino<br />

(Monreale) oltre a numerose onorificenze e premi<br />

anche di poesia.<br />

Hanno scritto di lei: Sandro Serradifalco, Anna Francesca<br />

Biondolillo, Paolo Levi, Jean Charles Spina,<br />

Jean Jacques Segall, Mariarosaria Belgiovine, Florence<br />

Canarelli, Antonio Sorgente, Giancarlo Alù,<br />

Dino Masarà, Salvatore Russo ed altri.<br />

180


artisti in toscana 2013<br />

Griscia Tufano<br />

“La stimabile figura dell’artista Griscia Tufano,<br />

emerge in tutto il suo splendore tra gli Artisti del<br />

nostro secolo per l’inesauribile capacità comunicativa<br />

di cui è intrisa tutta la sua produzione artistica.<br />

Le vibranti immagini delle sue narrazioni pittoriche<br />

trasmettono i palpiti del suo animo e la lirica effervescenza<br />

della sua fantasia. È ammirevole come le<br />

sue opere abbiano quel fascinoso incanto per sedurre<br />

i nostri sensi. Sembra che Griscia Tufano sia<br />

nata per donarci sempre creatività tali da inebriarci<br />

e condurci in dimensioni altre…dove l’“Amore”<br />

pervade lo spazio, sospeso tra realtà e sogno, sciogliendo<br />

in rivoli di bene il suo pensiero che diviene<br />

profondo messaggio per la fruizione. Visioni surreali,<br />

pretesti di gioiose evasioni rese valide, difficile a<br />

dirsi se prevalga la gestualità del segno o l’impatto<br />

travolgente del colore. Sono certa però che l’assemblaggio<br />

cromatico, costruito con libero automatismo,<br />

sia il cardine distinguibile delle sue opere<br />

sin dal primo sguardo per l’incisività del tratto delle<br />

sue figure, valorizzate da una luce spirituale. Come<br />

è piacevole farsi travolgere dalla visione dei due<br />

Amanti in volo! Sembrano anime senza corpo unite<br />

da quel sentimento idilliaco per l’eternità. La sua<br />

vena pittorica mette in luce il ricco patrimonio culturale<br />

con espressiva poetica emotività, ma conducendo<br />

un discorso filosofico per cui l’uomo viene<br />

valorizzato per la complessità dei suoi sentimenti e<br />

innalzato alla sua spiritualità. Amore, passioni, sogni<br />

concorrono al desiderio di una Fertilità per riprodursi<br />

e vivere felice. Una felicità che ritroviamo nel<br />

dipinto Utopie, da cui emerge la straordinaria abilità<br />

della tecnica con cui la pittrice interpreta la vita in<br />

comune dei diversi stati sociali trasmettendo la positiva<br />

visione del cammino dell’uomo verso la sua<br />

meta ancestrale”.<br />

Anna Francesca Biondolillo<br />

(“Emozioni d’Arte 2013”, EA Editore)<br />

“L’artista Griscia Tufano modella le proprie creazioni<br />

e poi le dispone secondo movimentate coreografie<br />

dal significato arcano, misteriose composizioni<br />

Utopie, 2013, acrilico su tela, cm. 100x100<br />

che sono un inno all’armonia, alla serenità, alla crescita<br />

spirituale.<br />

Da sempre tematiche presenti nelle sue opere<br />

sono il mito, la leggenda, la favola, il sogno che ritroviamo<br />

in scenografie, pitture murali.<br />

Il suo talento emerge nella calibratura fra pieni e<br />

vuoti, nella rivelazione dei corpi tramite accenti sicuri<br />

e veritieri, nella tensione fra toni e controtoni.<br />

La sua mano asseconda la sua creatività, giocando<br />

con i pigmenti o creando contrasti accesi, sempre<br />

caratterizzati da un segno deciso.<br />

I lavori di Griscia Tufano sono composizioni di stampo<br />

surreale, quasi ludiche nella loro architettura<br />

compositiva e nei cromatismi che evocano la notte,<br />

come Angeli sulle città di notte o Sogni.<br />

La declinazione tecnica è sottoposta alle esigenze<br />

della composizione, contesto fatto di allusioni sottili,<br />

dove le figure appaiono protagoniste di un sogno<br />

notturno.<br />

Un sogno che sta per dissolversi alle prime luci del<br />

giorno”.<br />

Sandro Serradifalco<br />

(“I Grandi dell’Arte”, EA Editore)<br />

181


artisti in toscana 2013<br />

Giovanna Ugolini<br />

www.giovannaugolini.it<br />

info@giovannaugolini.it<br />

Eros, 1996, collage e tecnica mista, cm. 70x50<br />

Giovanna Ugolini è nata a Firenze nel 1940.<br />

Nella stessa città lavora da oltre 30 anni<br />

usando le tecniche del disegno, del collage,<br />

dell’incisione, del Batik, dell’olio e dell’acrilico. Sue<br />

opere si trovano in collezioni private e all’estero. Ha<br />

esposto in diverse città italiane. Si interessa della<br />

multimedialità partecipando a performances, a libri<br />

d’arte e a scenografie. Pubblicazioni: Espressioni -<br />

Il Candelaio, 1993 - Flores, Gazebo - Bestiario, Gazebo<br />

La fuga ferma Polistampa 1995 - Errare e<br />

stare Vannini 1999 - La malinconia dicevi Gazebo<br />

1999 - Erranza La Soffitta 2001- Oasi ludica Vannini<br />

2004 - Mater - Antologia illustrata - Morgana Edizioni<br />

2005 - Le forme dell’assenza Corte Arte Contemporanea<br />

- 2005 - Delle Marionette, dei Burattini e<br />

del Burattinaio - Genesi Editrice 2007 - Elegie delle<br />

Assenze e altre storie Edizioni Nicomp 2008 a cura<br />

di Stefano De Rosa.<br />

“Il mondo convulso, incalzante delle nostre città,<br />

dove spesso è difficile mettere ordine, un mondo<br />

dove la simultaneità degli eventi crea ulteriore confusione<br />

e dubbi, è il soggetto che Giovanna Ugolini<br />

ritrae nei suoi collages. La produzione che abbraccia<br />

un arco di tempo decennale, secondo una tecnica<br />

da lei praticata sin da metà degli anni Ottanta, probabilmente<br />

porta all’autrice la materia prima ottimale<br />

per affrontare le contraddizioni contemporanee:<br />

infatti, mentre nella sua pittura Giovanna è attenta e<br />

precisa, propugna un mondo chiaro mai affrontato<br />

frontalmente, ma sempre ritratto come fosse il riflesso<br />

del fatto, nei collages capovolge la situazione,<br />

rappresentando il caos del fatto stesso. Allora,<br />

la carta, il gesto rapido, i diversi materiali assemblati,<br />

i ritagli di giornale che rimandano al quotidiano,<br />

diventano tutti elementi capaci di esprimere nell’immediatezza<br />

lo sconcerto nei confronti di una società<br />

di sfuggente comprensione. (…) È una narrazione in<br />

simultanea, ove questa prende il passo delle immagini<br />

che quotidianamente scorrono sotto i nostri<br />

occhi, divenendo traccia di un vissuto appena accaduto,<br />

ma affastellato dentro di noi, che già svanisce<br />

nella nostra memoria e dove la carta diventa più<br />

pesante delle parole”.<br />

Federico Napoli<br />

182


Stefania Valentini<br />

artisti in toscana 2013<br />

Studio: via Mandriola 30/1 - 50066 Donnini - Reggello ( FI)<br />

Tel. 055 860357 - Cell. 333 9173901 - stefaniavalentini@live.com - www.stefaniavalentini.com<br />

Mazzo di Lillà, 2012, olio su tela, cm. 130x130<br />

Nata a Firenze, vive e opera a Donnini (FI).<br />

“...Artisticamente giovane, la nostra ha studiato<br />

alla fiorentina Accademia di Belle Arti<br />

col maestro Giovannelli e anche con Bimbi, Mongatti,<br />

Federici e Manfredi. Ha seguito scuola di<br />

nudo con la brava e ben nota Batoni...Notevoli anche<br />

le sue prove come disegnatrice di moda, settore<br />

nel quale ha lavorato per alcuni anni, studiando<br />

con la ben nota costumista Anna Anni… La vivacità<br />

coloristica, la perizia disegnativa, l’ampio respiro<br />

dei suoi quadri, un’indubbia predilezione per la figura<br />

femminile, i panneggi e i sipari che scenograficamente<br />

inquadrano spesso anche le nature morte,<br />

rendono subito riconoscibile l’arte, del resto strenuamente<br />

figurativa di questa artista...Nel complesso<br />

dunque un’artista di molteplici esperienze e<br />

di ottimi risultati secondo un dettato pittorico di<br />

gradevolissima riconoscibilità; ma soprattutto<br />

un’artista che, per comune giudizio anche dei suoi<br />

estimatori, sa suscitare - grazie appunto alla luce e<br />

al colore - un raro senso di serenità che nasce sorgiva<br />

dall’indole di Stefania. Un’artista di cui incuriosisce<br />

il felice futuro”.<br />

Pier Francesco Listri<br />

183


artisti in toscana 2013<br />

Stefania Valentini<br />

Trittico degli elementi, acqua e fuoco, 2013, olio su tela, cm. 130x160<br />

Trittico degli elementi,<br />

unione, 2013, olio su<br />

tela, cm. 120x190<br />

“...L’opera si compone di tre ampi pannelli che, per<br />

la loro completezza, possono essere concepiti singolarmente<br />

o, una volta uniti, comporre un magnifico<br />

insieme: nei due laterali sono rappresentate<br />

quattro figure allegoriche, rispettivamente da sinistra<br />

verso destra compaiono l’Acqua, il Fuoco, la<br />

Terra e l’Aria. Nella parte centrale una donna con le<br />

mani alzate verso il cielo personifica l’unione degli<br />

elementi, l’armonia naturale dell’universo. Il paesaggio<br />

sullo sfondo trae ispirazione dal vero, da<br />

uno studio en plein air effettuato dall’artista al parco<br />

fluviale di Pontassieve, una sorta di oasi natura-<br />

184


artisti in toscana 2013<br />

Stefania Valentini<br />

Trittico degli elementi, terra e aria, 2013, olio su tela, cm. 130x160<br />

le all’interno del paese e luogo dove la pittrice si è<br />

recata per catturare le immagini di un ambiente<br />

quasi incontaminato. La natura è però rielaborata<br />

sulla tela in maniera irreale e fantastica: l’erba diventa<br />

un soffice tappeto in cui affondare i piedi<br />

nudi, l’acqua del fiume si trasforma in una superficie<br />

argentea sulla quale si specchiano cespugli e<br />

piante. Tutto è fermo, una suggestiva calma pervade<br />

il paesaggio immerso in un’atmosfera magica e<br />

ricca di suggestioni...”.<br />

Daniela Fontanazza<br />

185


artisti in toscana 2013<br />

Stefania Valentini<br />

La clivia in scena, 2013, olio su tela, cm. 90x150<br />

Gioco di specchi, 2013, olio su tela, cm. 90x150<br />

“…è necessario soffermarci ad osservare i dipinti<br />

di Stefania Valentini, per rendersi conto di quanto la<br />

natura sia per quest’artista fonte di ispirazione primaria…È<br />

una natura che, con ogni suo mutamento,<br />

ispira il pennello dell’artista e diventa maestra nel<br />

guidare la sua pittura…il pennello così lavora con<br />

fatica sia sulle grandi campiture di colore che in maniera<br />

quasi lenticolare sui singoli elementi del quadro<br />

ricercando meticolosamente le gradazioni di<br />

luce e colore. In tal modo i dipinti si rivelano così<br />

all’osservatore con lentezza, l’occhio infatti immediatamente<br />

è portato a cogliere la bellezza dell’insieme,<br />

quasi abbagliato dai colori vivi, ma necessita<br />

poi di una visione più attenta e puntuale per scoprire<br />

i singoli particolari. È così che si svelano dettagli<br />

inaspettati: la sfumatura di una foglia di vite accartocciata,<br />

il prezioso intarsio in marmo di un tavolo,<br />

la ruvida buccia di un agrume e persino un piccolo<br />

lettore musicale…”.<br />

Daniela Fontanazza<br />

186


antonia valle<br />

artisti in toscana 2013<br />

www.vallearte.eu<br />

info@vallearte.eu<br />

Ascolto il mare, 2013, acquerello, cm. 28x76<br />

Artisticamente parlando sono nata a Roma,<br />

seguendo le lezioni di un’accademica che è<br />

anche divenuta un’amica, Silvana Catalano,<br />

con la quale ho potuto costruire le basi della mia<br />

formazione. I corsi nel tempo si sono susseguiti, la<br />

mia tecnica si è evoluta, ispirata dalla passione per<br />

gli acquerelli dei maestri giapponesi, soprattutto<br />

seguendo gli insegnamenti del maestro Resmi Al<br />

Kafaji e Francesco Curelli. Ho anche preso parte a<br />

molte esposizioni, tra le più recenti quella presso<br />

l’Atelier di Resmi Al Kafaji a Prato, e una mostra di<br />

pittura con Giovanni Parrillo al Sassolo a Carmignano<br />

(Prato). Oltre ai dipinti ad olio ed acquerello, ho<br />

affrontato la decorazione artistica della ceramica<br />

con la tecnica del terzo fuoco, e grazie al maestro<br />

della Richard-Ginori, Ubaldo Pasqualetti, ho iniziato<br />

ad apprenderne i segreti.<br />

Se è vero che artisticamente sono nata a Roma e<br />

che vivo e lavoro tra Roma e Prato, il mio cuore, con<br />

le immagini ed il colore che mi accompagnano, viene<br />

direttamente da Napoli, la mia città natale.<br />

187


artisti in toscana 2013<br />

antonia valle<br />

Verticalità, 2012, acquerello, cm. 76x28<br />

188


Paolo Vannini<br />

artisti in toscana 2013<br />

Studio: via Antonio D’Orso, 3 - 50135 Firenze - Cell. 339 2532306 - Tel. 055 607454<br />

vannini40@gmail.com - www.paolovannini.com<br />

Alberi sul fosso di Campanara, 2010, acrilico su tela, cm. 50x60<br />

Paolo Vannini, nato a Firenze, dove vive e lavora,<br />

s’inizia alla pittura alla fine degli anni Cinquanta<br />

del secolo scorso sotto la guida<br />

di Hans-Joachim Staude. Del maestro egli accoglie<br />

non solo e non tanto gli insegnamenti sulle tecniche,<br />

lo studio delle forme, la ricerca del colore,<br />

quanto l’amore per il “paesaggio” ed ancor più per<br />

la natura mai letta secondo canoni di maniera ma<br />

sentita, interpretata, rivissuta. La prima mostra personale<br />

è del 1964. Nei lavori esposti il giovane pittore<br />

già mostrava notevoli doti di intelligenza nella<br />

lettura personale del dato oggettivo, sottolineato<br />

da una “gioiosa” sensibilità cromatica. Dopo un periodo<br />

di ridotta attività per completamento degli<br />

studi interrotti, riprende in pieno il suo lavoro organizzando<br />

varie mostre, personali e non, che hanno<br />

rivelato le notevoli acquisizioni che maturità e riflessione<br />

hanno portato alla sua opera. La scelta dei<br />

mezzi tecnici - colori acrilici - permette all’artista di<br />

trasferire immediatamente sulla tela le impressioni<br />

sensazioni emozioni che il paesaggio gli suscita; la<br />

sensibilità al colore, giocato tutto sui toni piuttosto<br />

che sui timbri, la tipologia strutturale che coniuga<br />

misura razionale con intensità di suggerimenti, confluiscono<br />

in una pittura non avvilita da adeguamenti<br />

naturalistici di maniera. Altro motivo di ricerca è costituito<br />

dalla nature morte, vissute all’interno dello<br />

studio e costruite con grande forza e solidità plastica.<br />

Rare ma ben le figure. Suoi lavori si trovano in<br />

collezioni private e pubbliche in Italia e all’estero.<br />

Hanno scritto di lui: Vittorio d’Aste, Giovanni Beltrami,<br />

Gloria Fossi, Vittorio Sgarbi, Gian Carlo Iosimi,<br />

Renato Civello, Roberta Fiorini, Mario Bucci, Ugo<br />

Barlozzetti, Federico Napoli, Giulia Ballerini, Alessandra<br />

Rontini, Maria Pia Campioni, Dino Pasquali,<br />

Daniela Pronestì.<br />

189


artisti in toscana 2013<br />

Adriano Veldorale<br />

Via Ombrone 6/2 - 51039 Quarrata (PT) - Cell. 347 6960982<br />

adriano.veldorale@libero.it - www.adrianoveldorale.com<br />

Adriano Veldorale nasce a Pistoia il 17 gennaio del<br />

1976. Poliedrico artista autodidatta, all’età di venti<br />

anni comincia a costruire la sua espressione artistica,<br />

spaziando in più campi e mettendosi a confronto con<br />

musica, fotografia, poesia, pittura e scultura. La sua è una<br />

Intoccabile, 2013, sfera in chiodi e filo di ferro, diametro cm. 100<br />

continua ricerca stilistica, che sperimenta<br />

l’accostamento cromatico e semantico di<br />

materiali diversi come marmo, acciaio, legno,<br />

terracotta, resina, etc. Come scultore,<br />

ha iniziato a promuovere la sua arte nel<br />

2011, con esposizioni personali e collettive<br />

delle sue opere nel territorio pistoiese. Alla<br />

fine del 2012 partecipa al progetto Artistar,<br />

che lo porta in mostra al N.O.A. di Milano.<br />

Nel 2013 entra a far parte dell’Associazione<br />

Culturale EstrArte, fondata dal pittore Marcello<br />

Meucci e da Andrea Bolognesi. Nello<br />

stesso anno, l’opera Niqab viene selezionata<br />

per partecipare alla Rassegna di Arte<br />

Contemporanea Femminile plurale, tenutasi<br />

nel Castello della Contessa Adelaide a<br />

Susa (TO): l’opera è inserita nella sezione<br />

“La riservatezza che si deve al dolore”, una<br />

mostra dedicata alle donne che subiscono<br />

violenza.<br />

La sfera è realizzata con chiodi di recupero<br />

saldati fra loro. Al centro, seduto sospeso<br />

su un trampolino a sbalzo, si staglia una figura<br />

di uomo, fatta in filo di ferro lucido. La<br />

figura vuole rappresentare il nostro animo<br />

che non può essere raggiunto, toccato fisicamente,<br />

custodito all’interno della rigida<br />

trama di chiodi, fortezza della più intima<br />

identità umana. Eppure quella stessa armatura<br />

metallica, così fitta da lasciare intendere<br />

di non poter essere penetrata, è allo<br />

stesso tempo effimera perché discontinua,<br />

traspirante sensazioni, riflessioni. Come l’animo<br />

che può vacillare e sconvolgersi semplicemente<br />

con una parola, un gesto: la sua<br />

barriera non può fermare la cattiveria, l’invidia,<br />

l’ignoranza.<br />

“Sospeso in questa fortezza di chiodi nascosto,<br />

lontano, al mondo fuori, intoccabile”.<br />

A.Veldorale<br />

190


artisti in toscana 2013<br />

Adriano Veldorale<br />

Punk sulla Luna, 2011, marmo di Carrara, teak, acciaio, cm. 36x50x57<br />

Il “Punk sulla Luna” rappresenta la ribellione, che<br />

spezza le linee della scultura classica. La sua cresta,<br />

simbolo di provocazione, è interrotta in maniera diversa<br />

dall’acciaio e dal teak a rappresentare ogni<br />

genere di ostacolo all’esplosione di creatività e ingegno,<br />

che scaturiscono dalle menti di ognuno di noi.<br />

La forza, che il Punk vuole esprimere, è quella di rialzarsi<br />

e credere tenacemente nelle proprie intenzioni<br />

e passioni, continuare ad espanderle all’infinito,<br />

oltre la Luna. Si cresce fino a quando si muore.<br />

A. Veldorale<br />

Se si volesse codificare l’attività artistica di Adriano<br />

Veldorale in una semplice espressione, si dovrebbe<br />

parlare di arte di riscatto e di liberazione da una condizione<br />

umana oppressiva e limitante. Le sue opere,<br />

frutto di una sofferta e maturata presa di coscienza<br />

delle infinite possibilità espressive e<br />

comunicative dell’arte, diventano graffianti testimonianze<br />

della difficoltà di far emergere una personalità<br />

sensibile ai temi più profondi del vivere, ma rimasta<br />

a lungo soffocata dalle attività del quotidiano e<br />

relegata in una posizione nascosta e inaccessibile.<br />

Per questo la sua attività nasce come “urlo che stride”<br />

per rivendicare tutte quelle emozioni, sentimenti<br />

e idee, che per troppo tempo sono rimaste<br />

nascoste sotto l’apparenza di un vivere usuale e<br />

talvolta mortificante, ma diventa anche “frammento<br />

di luce” per guidare l’artista verso nuove conquiste<br />

e nuove esperienze artistiche e umane.<br />

Andrea Bolognesi<br />

191


artisti in toscana 2013<br />

Raniero Vettori<br />

Via Cavour, 127 - 50019 Sesto Fiorentino (FI)<br />

Tel. 055 4494890 - Cell. 335 1312915 - rani5@libero.it<br />

Figura di donna, 2002, lapis, cm. 30x40<br />

Itemi dei suoi quadri sono paesaggi toscani e<br />

soggetti anatomici in acrilico e chiaroscuro che<br />

realizza seguendo gli insegnamenti dei professori<br />

degli anni Settanta all’Istituto d’Arte di Sesto.<br />

Divenuto imprenditoire del settore pneumatici, non<br />

ha mai abbandonato la pittura. “Ho fatto il grafico<br />

per dieci anni e poi ho rilevato l’attività di famiglia.<br />

Ma il mio lavoro non ha assolutamente condizionato<br />

la passione per l’arte perché ho sempre continuato<br />

a disegnare”. Recentemente ha tenuto una<br />

personale con quattordici opere al Caffè Grotta di<br />

via Gramsci a Sesto Fiorentino, mentre nello scorso<br />

giugno ha partecipato alla collettiva ospitata<br />

all’interno del padiglione espositivo Antonio Berti di<br />

Sesto. Nel novembre 2013 ha preso parte alla collettiva<br />

“Artigianato è Arte” nella Galleria Pio Fedi in<br />

via dei Serragli a Firenze.<br />

192


artisti in toscana 2013<br />

Raniero Vettori<br />

Campagna senese, 2013, acrilico su legno, cm. 80x70<br />

Prato spazzato dal vento, 2013, acrilico su tavola, cm. 80x70<br />

193


artisti in toscana 2013<br />

Piera Vicchi<br />

Via G. di Pace, 14 - 59100 Prato<br />

Tel. 0574 633751 - Cell. 348 1206211<br />

Maternità, 2011, terracotta, cm. 50<br />

Nasce a Prato nel 1947. Imprenditrice, con la<br />

passione per la pittura e la scultura (in creta),<br />

che ha sviluppato da autodidatta, si è<br />

perfezionata seguendo corsi per apprendere nuove<br />

tecniche oltre alla pittura a olio. Con il tempo si è<br />

specializzata nella tecnica ad affresco e dal 2001 è<br />

entrata a far parte dell’Associazione Artistica Culturale<br />

Il Chiassino di Prato.<br />

“L’arte prima di essere tale deve essere scienza e<br />

nel mondo della terra cotta Piera Vicchi si è immersa<br />

conquistando prima gli strumenti grazie ai quali<br />

ha strutturato i suoi valori estetici e formali: la sintesi<br />

nella plasticità delle forme sono i suoi ultimi<br />

traguardi…pittura e scultura quindi si raccontano<br />

attraverso un gusto materico sobrio e di accattivante<br />

lettura. Da oltre cinque anni Piera segue le<br />

mie lezioni di scultura presso il laboratorio d’arte<br />

figurativa ad Agliana Officinae, cimentandosi con<br />

abilità nel modellare bassorilievi, tuttotondo, patinature<br />

e decorazioni acquisendo quelle peculiarità<br />

che fanno delle sculture di Piera prodotti degni di<br />

essere considerati lavori che vivono di carattere<br />

proprio: frutto di attento studio e mai del caso o<br />

dell’improvvisazione!”.<br />

Vanni Melani<br />

194


artisti in toscana 2013<br />

Piera Vicchi<br />

Cristo, 2012, terracotta, cm. 43<br />

Composizione, 2006, tecnica mista, cm. 110x50<br />

“Nella pittura pulita, fresca e immediata di Piera Vicchi si evidenzia<br />

il segno delicato e l’assoluta padronanza del colore,<br />

che si armonizza in una cromaticità sobria, leggera ed elegante,<br />

ma allo stesso tempo vibrante, con la quale l’artista imprime<br />

al soggetto un lieve ‘tremolio’ emotivo”.<br />

Cristina Bruni<br />

195


artisti in toscana 2013<br />

Paolo Vignini<br />

Via dell’Alberaccio, 64 - 59100 Prato<br />

Tel. 0574 35963 - Cell. 334 7954469 - 339 1859576<br />

Nucleo urbano con vele in mare, 2011-2012, acrilici su tela,<br />

cm. 120x60<br />

Nato a Prato, dove vive e opera.<br />

“Le opere di Paolo Vignini sono un percorso<br />

intimo raccontato attraverso l’energia del<br />

movimento…Nelle sue composizioni non affronta<br />

mai il narrativo, ma le vie di comunicazione che vanno<br />

oltre la concretezza della realtà, ricercando nelle<br />

sue combinazioni astratte, cariche di assunti concettuali,<br />

un percorso riflessivo. L’arte creativa di<br />

Paolo Vignini aderisce ai sentimenti spontanei<br />

dell’esistenza affidandosi completamente alla forza<br />

visionaria delle immagini, raffigurate sotto forma di<br />

nuove geometrie da osservare e toccare per cogliere<br />

la vera essenza delle cose”.<br />

Cristina Bruni<br />

196


Marco Vissani<br />

artisti in toscana 2013<br />

Loc. Pastine, 9/a - Barberino Val d’Elsa (FI)<br />

Cell. 339.3755568 - vissani_marco@libero.it<br />

Tempesta, 2008, acquerello su carta, cm. 26x38<br />

Nato nel 1963, maestro d’arte, architetto e<br />

designer per rinomati marchi di gioielli, opera<br />

tra Firenze e Milano ed in Europa . Con la<br />

pittura, che lo accompagna da sempre, dagli anni<br />

Settanta si dedica con passione alla ricerca attraverso<br />

l’acquerello, l’acrilico e tecniche miste. Tra i<br />

suoi soggetti preferiti, le marine e i paesaggi urbani.<br />

Delle esposizioni più recenti si ricordano: nel 2007<br />

le personali all’Ex Fornace Pasquinucci a Capraia<br />

Fiorentina, a Villa Magnaguti a Cerlongo di Goito,<br />

all’Hotel Esplanade di Viareggio e la rassegna Arcipelago<br />

a Panzano in Chianti; nel 2008 la mostra dei<br />

premiati al Premio Firenze 2007 al Caffè Storico-<br />

Letterario Giubbe Rosse di Firenze, la rassegna<br />

Scenari Urbani presso la Biblioteca Comunale di<br />

Pontassieve e la rassegna internazionale Proiezioni<br />

arte III° Millennio presso il Palazzo Thun di Trento;<br />

nel 2009 il 1° premio per la grafica e l’acquerello al<br />

premio Piero Bargellini presso la Sala delle Leopoldine<br />

a Firenze, la rassegna Rappresentazioni dell’idea<br />

presso il Palazzo della Loggia di Noale (Venezia)<br />

e la personale al Palazzo Pretorio di Buggiano (Prato);<br />

nel 2012 Viaggio nel contemporaneo al Miramonti<br />

di Saragiolo (Siena); nel 2013 C’era una volta<br />

nello spazio curatoriale Simultanea Spazi d’Arte di<br />

Firenze, al Teatro della Rosa di Pontremoli (Massa<br />

Carrara) e ad EventArt a Pergine (Trento).<br />

197


artisti in toscana 2013<br />

Raffaella Zurlo<br />

Via del Leone, 7 - Pienza (SI) - raffaellazurlo@hotmail.com<br />

www.etsy.com/it/shop/RICREAREShop - www.facebook.com/RICREARE<br />

CineClock, 2012, orologio creato da una bobina del cinema con pellicola<br />

originale, cm. 40x40x4<br />

Ètutta da raccontare, la vita artistica di Raffaella<br />

Zurlo, nata a Milano nel 1980, seguendo la sua<br />

naturale sensibilità artistica frequenta il Liceo Artistico<br />

Sperimentale delle Orsoline di San Carlo Borromeo<br />

della sua città. Subito dopo la maturità, il salto di<br />

qualità a Firenze, dove vince il concorso all’Opificio<br />

delle Pietre Dure e nel 2003, consegue il Diploma di<br />

Laurea con specializzazione nel restauro di oreficerie<br />

archeologiche, moderne e contemporanee. Come restauratrice<br />

è chiamata dall’Opera del Duomo di Santa<br />

Maria del Fiore di Firenze, per il restauro della parte<br />

metallica dell’altare di San Giovanni, ed il restauro della<br />

croce di argento di Antonio Pollaiolo. Sempre a Firenze<br />

lavora alle Cappelle Medicee dove completa il restauro<br />

del Reliquiario di San Casimiro opera di Soldani Benzi,<br />

ed effettua la manutenzione straordinaria di quaranta<br />

reliquiari. Per il suo lavoro di restauratrice collabora con<br />

C. Innocenti, e G. Pieri alla pubblicazione del “Reliquiario<br />

di S. Pancrazio” Firenze 2002. Nel settembre del<br />

Il Mondo del Piccolo Principe, 2011, lampada assemblata<br />

con una palla di autoclave ed ex voto di ceramica e ferro<br />

dorato, cm. 50x30x30<br />

2004, in occasione delle celebrazioni del VI centenario<br />

della nascita di Pio II, viene chiamata a<br />

Pienza per il restauro della facciata del Palazzo<br />

Piccolomini, opera del Rossellino. Ed a Pienza,<br />

nella piccola splendida piazza della Cattedrale,<br />

Raffaella, folgorata da tanta bellezza e dalla magia<br />

di una città, nata, come scrisse il Pascoli,<br />

“da un pensier d’amore e da un sogno di Bellezza”,<br />

decide di legarsi per sempre alla città di Pio.<br />

Vi cerca una casa, ed al termine del restauro del<br />

Palazzo, vi apre una bottega ed un laboratorio<br />

dal nome significativo, che esprime tutto il suo<br />

credo artistico: Ricreare (Riciclo - CREativo - RE-<br />

198


artisti in toscana 2013<br />

Raffaella Zurlo<br />

PhoneLampClock, 2013, lampada e orologio realizzato con un<br />

vecchio telefono, cm. 25x30x20<br />

ToiletBike, 2013, portarotolo di carta igienica realizzato con la<br />

forcella di una bicicletta e un porta candele di ferro, cm. 50x20x20<br />

stauro). Per Raffaella, pur continuando a coltivare la<br />

sua passione per la fotografia artistica, inizia così<br />

una nuova vita; ricerca mobili, recupera oggetti in<br />

disuso, li restaura, li trasforma, li assembla, creando<br />

nuovi pezzi e nuove composizioni che ben presto<br />

attirano l’attenzione di critici. Il suo estro, la sua innata<br />

sensibilità artistica, la sua ispirazione, trovano<br />

valido aiuto nella “bottega” dello scultore Emo Formichi,<br />

artista affermato, grande amico del poeta<br />

Mario Luzi. Con Emo, geniale autodidatta, nasce un<br />

forte sodalizio basato sugli stessi canoni artistici del<br />

ready-made, del dadaista Marcel Duchamp: il recupero<br />

di materiali ed oggetti dell’uso quotidiano, e la<br />

loro trasformazione in creazioni che, grazie a idee<br />

nuove e sorprendenti, diventano vere opere d’arte,<br />

ampiamente e validamente riconosciute da critici e<br />

amatori dell’arte contemporanea. Le sue mostre<br />

personali o collettive, il cui numero si allunga continuamente,<br />

sono sempre testimoniate da positivi<br />

giudizi di critici e da recensioni di stampa; vedi l’ultima<br />

apprezzata mostra a Castglion d’Orcia dedicata<br />

alla Val d’Orcia, al suo fiume, al suo ponte miseramente<br />

crollato, alla sua bellezza, alla peculiarità di<br />

un territorio, riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio<br />

dell’umanità.<br />

Nino Alfiero Petreni<br />

199


artisti in toscana 2013<br />

Piazza della Repubblica, 13-14R<br />

Tel. 055 212280<br />

Il Caffè “Giubbe Rosse” è tra i più<br />

famosi ritrovi letterari italiani e<br />

stranieri. All’inizio del ‘900 come<br />

Birreria dei fratelli Reininghaus ed in<br />

seguito l’attuale nome derivato dal colore<br />

delle giubbe dei camerieri, ha<br />

ospitato le stagioni del Futurimo e delle<br />

successive tendenze. Le famose riviste<br />

“La Voce”, “Lacerba”, “Solaria” ed<br />

altre anche recenti, devono qualcosa a<br />

questo Caffè dove poeti, artisti ed intellettuali<br />

si sono confrontati e scontrati.<br />

Personaggi come Marinetti, Papini,<br />

Prezzolini, Campana, Gadda, Boccioni,<br />

Montale e moltissimi altri, in differenti<br />

epoche e situazioni culturali,<br />

hanno fatto delle “Giubbe Rosse” un<br />

crocevia della storia letteraria del ‘900.<br />

Ma anche attualmente continuano gli<br />

Incontri Letterari alle “Giubbe Rosse”<br />

frequentati da artisti e intellettuali di<br />

ogni tendenza, che fanno di questo<br />

Caffè Letterario un portofranco della<br />

cultura e dell’arte.


La conclusione del primo anno di attività<br />

dell’associazione Toscana Cultura<br />

si chiude con la pubblicazione di<br />

questo volume, il settimo della collana<br />

Artisti in Toscana diretta da Fabrizio Borghini.<br />

Dopo Artisti di Fiesole, Donne dell’arte in Toscana,<br />

Artisti di Bagno a Ripoli e del suo territorio,<br />

Artisti di Sesto Fiorentino, Artisti di Pistoia<br />

e del suo territorio e del recente Artisti della<br />

Ma remma, viene data alle stampe un’altra importante<br />

tessera del mosaico ideato per storicizzare<br />

il maggior numero di artisti attivi nella<br />

nostra regione in questi primi anni del nuovo<br />

millennio.<br />

ISBN 978-88-6039-306-7<br />

E 15,00 (IVA inclusa)

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