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NORMA CEI 0-16 E PRODUTTORI IN MT (Parte 2) - Sunsim.it

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Caso C: misura diretta delle tensioni concatenate<br />

in BT e 3 W-Nl fase-terra o 3 W4 stellam<strong>it</strong>e<br />

3 TV induttivi stellalriangolo aperto ed<br />

zione 81 V), deve awenire dirètlamente tratriangolo<br />

apefto in <strong>MT</strong> per misura di tensione opportuna resistenza antiferrorisonanza, oppure<br />

ricostruendo la stessa all'interno della Pl<br />

residua<br />

La frequenza (funzioni 81) deve essere misurata<br />

a partire dalle tensioni BT concatenate. fase-terra.<br />

nel caso si faccia uso di trasduttori voltmetrici<br />

Qualora si utilizzino più grandezze di misura La tensione residua dève essere derivata sulla<br />

(almeno una concatenata), lo scatto deve essere<br />

previsto:<br />

tensione residua <strong>MT</strong> ricavata da una terna di<br />

media tensione; essa deve avere in ingresso la<br />

I in caso di minima frequenza considerando il TV collegati tra le fasi <strong>MT</strong> e la terra con un secondario<br />

dedicato allo scopo, oppure facendo<br />

valore minore di frequenza misurato;<br />

I in caso di massima frequenza considerando uso di TV-NI (con ricostruzione delle tensione<br />

il valore maggiore di frequenza misurato. residua all'interno del relè) posli a monte del<br />

La soluzione per la misura della frequenza è a DDI sulla rete <strong>MT</strong>.<br />

scelta del costruttore.<br />

In relazione allè caratteristiche della protezione<br />

La misura delle tensioni per le funzioni 27.51, si può ricorrere ad una delle seguenti alternative:<br />

27.S2, 59.S1 e 59.52 deve aweniÍe utilizzando<br />

le tensioni concatenate lo scalto deve essere I tensione ai capi dei secondari dei TV collegati<br />

a triangolo aperto;<br />

previsto:<br />

I in caso di minima tensione considerando il I tre tensioni secondarie (nél caso in cui la protezione<br />

ricavi la tensione residua dalle tre ten-<br />

valore minore di tensione misurato;<br />

I in caso di massima lensione considerando il sioni di fase).<br />

valore maggiore di tensione misurato. | ry devono avere rtrpporto di trasformazione<br />

La misura delle tensioni al fine di ricavare le tale da fornire, in caso di guasto franco monofase<br />

a terra, al massimo la tensione nominale<br />

tensioni di sequenza diretta (27 Vd) ed inversa<br />

(59 Vi) può awenire secondo uno dei metodi all'ingresso delle rispettive protezioni.<br />

riportati nel segu<strong>it</strong>o.<br />

A partire della terna di tensioni di fase, espressa<br />

in funzione di due tensioni concatenate mi-<br />

La stesura della terza edizione della norma <strong>CEI</strong><br />

CONSIDERAZIONI F<strong>IN</strong>ALI<br />

surate direttamente:<br />

0-<strong>16</strong> è awenuta in tempi rapidi in quanto occorreva<br />

un documento<br />

Up - d2 U2s<br />

che fornisse il necessario<br />

inquadramento normativo principalmente a<br />

quanto contenuto nell'Allegato 4.70 del Codice<br />

di Rete di Terna.<br />

(a') tensione di sequenza diretta;<br />

Up' a U23<br />

Questa attiv<strong>it</strong>à ha comportato un notevole<br />

sforzo da oarte del <strong>CEI</strong> che. se da un lato ha<br />

permesso di raggiungere I'obiettivo di disporre<br />

(b') tensione di sequenza inversa<br />

della norma nei tempi richiesti, dall'altro non<br />

I A partire dalla terna di tensioni concaTenateha permesso forse di verificare sufficienlemente<br />

tale documenlo, il quale contiene ancora un<br />

misurate di rettamente:<br />

certo numero di imprecisioni e punti di non facile<br />

inierpretaz ione.<br />

up +aU1+u2Us1<br />

ud<br />

La norma è quindi attualmente in fase di revi-<br />

(c) tensione di sequenza diretta<br />

U1<br />

p+a2U4+o,U31<br />

(O tensione di sequenza inversa<br />

La misura della tensione residua (funzione 59<br />

Vo, utilizzata sia per lo scatto, con r<strong>it</strong>ardo inlènzionale,<br />

che come avviamento, per la fun-<br />

sione, soprattutto per quanto riguarda gli allegati<br />

che maggiormente fanno riferimento agli<br />

aspetti applicativi.<br />

E' quindi auspicabile che il contributo congiunto<br />

dei vari attori coinvolti all'interno del<br />

Com<strong>it</strong>ato Tecnico di riferimento (produttori,<br />

distributori, laboratori, ecc.) possa portare entro<br />

tempi accettabili all'emissione di un nuovo<br />

testo emendato da errori e frutto del contributo<br />

congiunto di tute le parti.<br />

Elettrificazione 6/Z 2013 n. 698 | 45

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