ARGONAUTI - Auditorium Parco della Musica
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K504PRAGA<br />
Dopo la musica in celluloide del Don Giovanni di Losey, il K Festival entra nel vivo con l’Ouverture dell’ultima opera di<br />
Mozart, Il Flauto Magico K 620, che dietro l’apparente fiaba orientale, gioia di adulti e fanciulli, cela complessi e puntuali<br />
riferimenti al mondo massonico. Tocca poi al celebre Concerto per pianoforte e orchestra K 467, ventunesimo dei 27 composti<br />
da Mozart, da lui stesso eseguito per la prima volta a Vienna, dove come era consuetudine improvvisò le cadenze<br />
senza preoccuparsi di trascriverle sulla partitura e costringendo tutti i futuri solisti del concerto (che in questa occasione sarà<br />
la giovane star italiana Gianluca Cascioli) a comporsi o a improvvisare la cadenza da soli. La meritatissima fama di questo<br />
che è fra i più bei concerti di Mozart va ascritta principalmente al sublime e giustamente famoso secondo movimento, un<br />
Andante di sognante e sospesa bellezza depredato dal cinema e dalla pubblicità, che sempre conserva intatto il suo miracoloso<br />
incanto. In chiusura, il giovane allievo prediletto di Colin Davis e Simon Rattle, l’italo-inglese Robin Ticciati, dirigerà<br />
la Sinfonia K 504 Praga, in soli tre movimenti, dedicata ad una delle tre città più importanti <strong>della</strong> vita di Mozart, insieme a<br />
Vienna e all’amata-odiata cittadina natale, Salisburgo. A Praga, Mozart conobbe gli incondizionati trionfi delle Ratto dal<br />
Serraglio e delle Nozze di Figaro, e fu là che in prima esecuzione fu dato, con esito altrettanto trionfale il Don Giovanni.<br />
Non a caso Milos Forman la scelse per girarvi gran parte del suo Amadeus. I praghesi andavano letteralmente pazzi per la<br />
musica di quello che consideravano un loro autentico beniamino, e tributarono alla Sinfonia un enorme successo, costringendo<br />
l’autore a sedersi al piano e deliziare il pubblico ancora per una buona mezz’ora...<br />
VALZERPERSULTANIEDERVISCI<br />
In tempi in cui in Europa nessuno si sarebbe sognato (come purtroppo accade oggi) di mettere in discussione il livello e la qualità culturale<br />
dell’Islam, nonostante i tribolati rapporti tra l’Impero Ottomano e i regnanti del Vecchio Continente, era naturale che anche attraverso<br />
la musica le rispettive culture esercitassero l’una sull’altra una produttiva e interessante fascinazione. Al di là delle esplicite “turcherie”<br />
del Ratto dal Serraglio (senza contare la sua più celebre Sonata per pianoforte, quella con la Marcia alla Turca) che lo stesso Mozart<br />
regalava ad un pubblico in adorante visibilio, per oltre un secolo e mezzo Vienna e i suoi musicisti profumarono di un Oriente fiabesco e<br />
sensuale brani ispirati ad un mondo forse più immaginario che reale, ma con risultati che il pubblico trovava irresistibili. Pochi sanno, tuttavia,<br />
che ai primi valzer di Lanner e Strauss padre, eredi diretti delle Danze tedesche prima di Mozart e Haydn e poi di Beethoven, corrispondeva<br />
nell’Impero <strong>della</strong> Mezzaluna un genere che subì, attraverso il Mediterraneo, il contagio del ritmo ternario dei ballabili viennesi.<br />
Occasione più unica che rara sarà quindi l’ascolto dei Valzer Mistici di Ismael Dede Efendi (1778-1846), musicista di corte del Sultano<br />
Selim III e di altre composizioni create per deliziare altri due raffinati e colti Sultani, Murad e Abkülazis, che ci offriranno i Concerto Köln<br />
& Sarband, insieme alle esibizioni di ballerini in costume stile Impero e di due Dervisci, i danzatori sufi che rotando vertiginosamente raggiungono<br />
un invidiabile stato di mistica trance.<br />
K503CONCERTOPER<br />
PIANOFORTEEORCHESTRA<br />
Con Le Nozze di Figaro Mozart conquistò definitivamente il cuore dei viennesi, che accolsero l’opera con tutto l’entusiasmo<br />
che un tale capolavoro meritava. E si è già detto come il successo fu replicato identico a Praga, dove nel 1786 Mozart stava<br />
per trasferirsi in vista <strong>della</strong> prima rappresentazione di Don Giovanni. A riprova di quanto Amadeus fosse in grado di lavorare a<br />
più composizioni per volta, ecco il Concerto per pianoforte e orchestra n. 25 K 503, il terzo composto da Mozart in quell’anno<br />
(e il sesto in due anni!), certamente uno dei più ambiziosi e riusciti, schizzato sulla carta insieme alla Sinfonia Praga, e<br />
come altri Concerti per pianoforte da lui stesso eseguiti per la prima volta in pubblico, privo di cadenze. Perché mai Mozart<br />
avrebbe dovuto scrivere le note che avrebbe suonato lui stesso? Quale cadenza eseguirà dunque il pluripremiato pianista<br />
Enrico Pace? A conclusione <strong>della</strong> serata Paul McCreesh, specialista di musica del ‘600 e già molto apprezzato proprio la scorsa<br />
edizione del K Festival, ha previsto la Sinfonia n. 39 K 543, prima <strong>della</strong> triade finale delle 41 Sinfonie mozartiane, composta,<br />
come le ultime due, in uno degli anni più tristi <strong>della</strong> sua vita, il 1788, il penultimo che gli restava da vivere. L’idillio con il<br />
pubblico viennese si era spezzato dopo il tonfo del Don Giovanni (e pensare che a Praga, invece...) e una nuova guerra contro<br />
la Turchia succhiava soldi all’Imperatore e impediva nuove commissioni agli artisti. Costretto a vivere in periferia (dove con<br />
forzato ottimismo egli stesso scrisse, nelle sue lettere, di aver trovato finalmente un po’ di tranquillità), Mozart dovette invece<br />
affrontare il tremendo dolore <strong>della</strong> perdita <strong>della</strong> figlia Teresa. La creatività ne risente, ma per fortuna solo numericamente. Solo<br />
tre Sinfonie, ma tre gemme assolute. Purtroppo non commissionate da nessuno e mai pubblicate durante la vita dell’autore.<br />
7 e 8 Settembre 2005<br />
Sala Santa Cecilia ore 21<br />
Introduzione al concerto<br />
ore 20,30<br />
Orchestra dell’Accademia<br />
Nazionale<br />
di Santa Cecilia<br />
direttore Robin Ticciati<br />
pianoforte Gianluca Cascioli<br />
Il Flauto Magico<br />
ouverture K 620<br />
Concerto per pianoforte n. 21<br />
K 467<br />
Sinfonia n. 38 Praga K 504<br />
12 Settembre 2005<br />
Sala Santa Cecilia ore 21<br />
Concerto Köln & Sarband<br />
Valzer per i sultani<br />
e gli imperatori:<br />
da Mozart ai dervisci rotanti<br />
Musiche di Wolfgang Amadeus<br />
Mozart, Ludwig van Beethoven,<br />
Joseph Lanner, Michael Pamer &<br />
Dede Efendi<br />
14 e 15 Settembre 2005<br />
Sala Santa Cecilia ore 21<br />
Introduzione al concerto<br />
ore 20,30<br />
Orchestra dell'Accademia<br />
Nazionale di Santa Cecilia<br />
direttore Paul McCreesh<br />
pianoforte Enrico Pace<br />
Le Nozze di Figaro<br />
ouverture K 492<br />
Concerto per pianoforte n. 25<br />
K 503<br />
Sinfonia n. 39 K 543