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nell’ultimo periodo della mia lettera, se cioè sia possibile capire i tedeschi. Altre<br />
lettere mi sono pervenute alla spicciolata negli anni seguenti, in coincidenza<br />
con le ristampe del libro, ma sono tanto più scialbe quanto più sono recenti:<br />
chi scrive sono ormai i figli ed i nipoti, il trauma non e più il loro, non è<br />
vissuto in prima persona. Esprimono vaga solidarietà, ignoranza e distacco. Per<br />
loro, quel passato è veramente un passato, un sentito dire. Non sono tedescospecifici:<br />
salvo eccezioni, i loro scritti si potrebbero confondere con quelli che<br />
continuo a ricevere dai loro coetanei italiani, perciò non ne terrò conto in<br />
questa rassegna.<br />
Le prime lettere, quelle che contano, sono quasi tutte di giovani (che si<br />
dichiarano tali, o che tali risultano dal testo) ad eccezione di una, che mi è stata<br />
mandata nel 1962 dal Dottor T. H. di Amburgo, e che riporto per prima<br />
perché ho fretta di liberarmene. Ne traduco i passi salienti, rispettandone la<br />
goffaggine:<br />
Egregio Dott. Levi,<br />
il Suo libro è il primo fra i racconti di superstiti di Auschwitz<br />
che sia venuto a nostra conoscenza. Ha commosso<br />
profondamente mia moglie e me. Ora, poiché Ella, dopo tutti gli<br />
orrori che ha vissuto, si rivolge ancora una volta al popolo<br />
tedesco «per capire», «per destare una eco», io oso tentare una<br />
risposta. Ma non sarà che una eco; «capire» simili cose non può<br />
nessuno! (...)<br />
…da un uomo che non è con Dio, tutto è da temere: egli non<br />
ha freno, non ha ritegni! E gli si addice allora l’altra parola di<br />
Genesi 8.21: «Poiché il senno del cuore umano è malvagio fin<br />
dalla giovinezza», modernamente spiegata e dimostrata dalle<br />
tremende scoperte della psicoanalisi di Freud nel campo<br />
dell’inconscio, a Lei certamente note. In ogni tempo è avvenuto<br />
«che il Diavolo si scatenasse», senza ritegno, senza senso:<br />
persecuzioni di ebrei e di cristiani, sterminio di popoli interi in<br />
Sud America, degli indiani nel Nord America, dei Goti in Italia<br />
sotto Narsete, orrende persecuzioni e massacri nel corso delle<br />
rivoluzioni francese e russa. Chi potrà «capire»tutto questo?<br />
Ella però aspetta certo una risposta specifica alla domanda,<br />
perché Hitler giunse al potere, e perché noi in seguito non<br />
abbiamo scosso il suo giogo. Ora, nel 1933 (...) tutti i partiti<br />
moderati sparirono, e non rimase che la scelta fra Hitler e Stalin,<br />
Nazionalsocialisti e Comunisti, di forze circa uguali. I comunisti<br />
li conoscevamo per le varie grandi rivolte avvenute dopo la<br />
Prima Guerra. Hitler ci appariva sospetto, è vero, ma<br />
decisamente come il minor male. Che tutte le sue belle parole<br />
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