Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
imanga desta in noi la consapevolezza di quanto in basso possa cadere l’uomo<br />
che si fa tormentatore del suo simile. Se così avverrà, il Suo libro potrà<br />
contribuire a che tutto questo non si ripeta.<br />
A M.S. ho risposto con perplessità: con la stessa perplessità, del resto, che ho<br />
provato nel rispondere a tutti questi cortesi e civili interlocutori, membri del<br />
popolo che ha sterminato il mio (e molti altri). Si tratta, in sostanza, dello<br />
stesso imbarazzo dei cani studiati dai neurologi, condizionati a reagire in un<br />
modo al cerchio ed in un altro al quadrato, quando il quadrato si arrotondava e<br />
cominciava ad assomigliare a un cerchio: i cani si bloccavano o davano segni di<br />
nevrosi. Gli ho scritto, fra l’altro:<br />
Sono d’accordo con Lei: è pericoloso, è illecito, parlare dei<br />
«tedeschi», o di qualsiasi altro popolo, come di un’entità unitaria,<br />
non differenziata, e accomunare tutti i singoli in un giudizio.<br />
Eppure non mi sento di negare che uno spirito di ogni popolo<br />
esiste (altrimenti, non sarebbe un popolo); una Deutschtum, una<br />
italianità, una hispanidad: sono somme di tradizioni, abitudini,<br />
storia, lingua, cultura. Chi non sente in sé questo spirito, che è<br />
nazionale nel miglior senso della parola, non solo non<br />
appartiene per intero al suo popolo, ma nep-pure è inserito ne a<br />
civiltà umana. Perciò, mentre ritengo insensato il sillogismo<br />
«tutti gli italiani sono passionali; tu sei italiano; perciò tu lo sei»,<br />
credo invece lecito, entro certi limiti, attendersi dagli italiani nel<br />
loro complesso, o dai tedeschi, ecc., un determinato<br />
comportamento collettivo a preferenza di un altro. Vi saranno<br />
certamente eccezioni individuali, ma una previsione prudente,<br />
probabilistica, a mio parere è possibile(...)<br />
... Sarò sincero con Lei: nella generazione che ha superato anni,<br />
quanti sono i tedeschi veramente consapevoli di quanto è<br />
avvenuto in Europa nel nome della Germania? A giudicare<br />
dall’esito sconcertante di alcuni processi, temo siano pochi:<br />
insieme con voci accorate e pietose, ne odo altre discordi,<br />
stridule, troppo fiere della potenza e ricchezza della Germania<br />
d’oggi.<br />
I. J., di Stoccarda, è una assistente sociale. Mi dice:<br />
Che Lei abbia potuto far si che dai Suoi scritti non trapeli un<br />
odio irremissibile contro noi tedeschi, è veramente un miracolo,<br />
e ci deve indurre a vergogna. Di questo La vorrei ringraziare. Ci<br />
sono purtroppo fra noi ancora molti che rifiutano di credere che<br />
noi tedeschi abbiamo realmente commesso tali disumani orrori<br />
contro il popolo ebreo. Naturalmente, questo rifiuto scaturisce<br />
da molti motivi diversi, magari anche solo dal fatto che<br />
114