16.04.2015 Views

Kitesoul Magazine #4 Italian Edition

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

w h a t e v e r t h ec o n d i t i o n ss e i z e t h e m o m e n t !F R E E R I D E / F R E E s T Y L ETHE NEW EVOs I z E s6 › 7 › 8 › 9 › 1 0 › 1 1 › 1 2 › 1 3 › 1 4RELATED FREERIDE/FREEs TYLE BOARDsRider_Tom Hebert / Pic_Mario Enteroj AIME X-RIDE s OLEILT R U E K I T E B O A R D I N G


NORTHKITEBOARDING.COM– MMXIV –› CRAFTED WITH PRIDE‹#NORTHKITEBOARDING


Direttore ResponsabileRoberta Palaroberta.pala@kitesoul.comRedattore tecnico waveMitu MonteiroRedattore tecnico freestyleAlberto RondinaTecnicaRenato CasatiPhoto & VideoMaurizio CintiGraficaGiuseppe EspositoTestiMirco Babini, Steff & Olly Bridge, RenatoCasati, Julia Castro, Craig Cunningham,Stefano Gigli, Stefano Maffezzoni,Alberto Rondina, Gabrielle Steindl, ReoStevens, Francesco Turchetti, SimoneVannucciFEBBRAIO 2015 - MARZO 2015BIMESTRALEImmaginiAswey, Renato Balbino, VincentBergeron, John Bilderback, PascalBoulgakoff, Gilles Calvet, Tim Davis,Mario Entero, Tony Fish, StefanoGigli, Rick Jensen, Tim McKenna, AlexMowday, Rick Pryce, Xede Santa, GarySilvester, Reinout Smit, Gabriele Steindl,Jason Tsai, Francesco Turchetti, NicolaVolpe, Yung-Han Wang, Dave White,Jason WolcottCover:Rider Reo StevensPhoto Jason WolcottEditore e pubblicitàVISU MediaVia Cavour, 2024030 Ambivere (BG)Amministratore UnicoFederico Sugonifs@kitesoul.comRegistrazione Tribunaledi Bergamo n°10/2014del 15/04/2014.Copyright <strong>Kitesoul</strong> <strong>Magazine</strong>La VISU Media è titolare esclusiva dellatestata <strong>Kitesoul</strong> <strong>Magazine</strong> e di tutti i diritti dipubblicazione e diffusione in Italia. L’utilizzoda parte di terzi di testi, fotografie e disegni,anche parziale, è vietato. L’Editore si dichiarapienamente disponibile a valutare - e se delcaso regolare le eventuali spettanze di terziper la pubblicazione di immagini di cui nonsia stato eventualmente possibile reperire lafonte. Informativa e Consenso in materia ditrattamento dei dati personali (Codice Privacyd.lgs. 196/03). Nel vigore del D.Lgs 196/03 ilTitolare del trattamento dei dati personali, exart. 28 D.Lgs. 196/03, è VISU Media, con sedelegale in Ambivere (BG), via Cavour, 20. La stessaLa informa che i Suoi dati, eventualmente daLei trasmessi alla VISU Media, verranno raccolti,trattati e conservati nel rispetto del decretolegislativo ora enunciato anche per attivitàconnesse all’azienda.La lettura della presente informativa deveintendersi quale presa visione dell’Informativaex art. 13 D.Lgs. 196/03 e l’invio dei Suoi datipersonali alla VISU Media varrà quale consensoespresso al trattamento dei dati personalisecondo quanto sopra specificato. L’invio dimateriale (testi, fotografie, disegni, etc.) allaVISU Media deve intendersi quale espressaautorizzazione alla loro libera utilizzazione daparte di VISU Media per qualsiasi fine e a titologratuito, e comunque, a titolo di esempio, allapubblicazione gratuita su qualsiasi supportocartaceo e non, su qualsiasi pubblicazione(anche non della VISU Media), in qualsiasi canaledi vendita e Paese del mondo.RENATO “DR. KITE” CASATIDirettore tecnicoWave team rider RRD. Kitesurferdal 2000, è stato giudice edatleta PKRA e KPWT. Ha scrittocontinuativamente per diverseriviste di settorenegli ultimi 12 anni.Vive fra lago diComo e Sardegna, ma sverna frale onde Capoverdiane.ROBERTA PALADirettore responsabileFotografo sportivo dal 1997.Kitesurfer dal 2001, negli ultimi 15anni responsabile delle principalitestate di kitesurf. Spirito libero,ha mollato tutto per una vitaa contatto della Natura e dellosport. Vive a Capo Mannu, inSardegna, l’onda più belladel Mediterraneo…MAURIZIO CINTIVideomakerAppassionato di cinemae fotografia. Skater, Snowboardere Wakeboarder, appena haconosciutoil kitesurf, tutto il resto èdiventato un ricordo, inizia conil freestyle,ma ora ama le ondegrandi e potenti. La ricerca delloswell perfetto è la sua passione.


KITESOUL MAGAZINEFeel The FlowFEDERICO SUGONIEditoreManager d’Aziendaed Imprenditore, si appassiona alsurf da giovanissimo, ma scoprel’amore per il Kitesurf da grandedurante un viaggio alle Hawaii.Il kite è la sua più grandepassione dopo sua figlia. Nel 2014fonda <strong>Kitesoul</strong> <strong>Magazine</strong>.MITU MONTEIRORedattore tecnico waveCapoverdiano di Sal, RiderUfficiale F-One, Manera. CampioneMondiale wave KPWT nel 2008 etre volte Vice Campione Mondiale.Inizia giovanissimo con il Surfe con il Windsurf, dopopoco scopre il Kitesurfe diventa amore puro.ALBERTO RONDINARedattore tecnico freestyleÈ il miglior esponente delKite <strong>Italian</strong>o nel mondo dellecompetizioni, Rider Ufficialeper Cabrinha Kites, Neil Pryde eGoPro. Quattro volte Campione<strong>Italian</strong>o, Campione Europeo 2010 eterzo classificato nel CampionatoMondiale PKRA 2012.GIUSEPPE ESPOSITODirettore creativoKiter sin da piccolo, rider per RRDItalia, laureato in Design dellaComunciazione al Politecnico diMilano. Con questo incarico hapotuto finalmente unire le sue duepassioni: il kite ed il design.


EDITORIALERider: Abel Lago | Foto: Dave WhiteGennaio è il periodo più freddo e arduo per i kitersche vivono nell’emisfero boreale, ed è per questoche, da Novembre, molti di loro migrano in massaverso Sud, a visitare luoghi mitici come il Brasile,dove ci porta in questo numero la splendida JuliaCastro, l’Australia o il Sudafrica. Ed è proprio inquest’ultimo che alla fine di Gennaio si raduna daqualche anno tutto il gotha del Kitesurf mondiale,per assistere all’evento più spettacolare dell’anno,la Red Bull King of The Air.È proprio qui, a Cape Town, che ci troviamo adesso,mentre leggete queste righe, per farvi viverel’atmosfera surreale che si respira in questi luoghi.Da qui vi faremo incontrare i miti di questosport, visitare gli spot che circondano il Capo, eassaporare il più emozionante dei viaggi…L’inverno è anche e soprattutto Snowkite, delquale troverete una nuova guida in questo numero,in attesa del report sul World Snowkite Contestdi Roccaraso, in Abruzzo, che avremo nellaprossima uscita.Gennaio è anche il momento ideale per andare acaccia delle fantastiche onde di Sal, ed è qui che ilnostro Maurizio Cinti si trova per incontrare alcunidei maestri del waveriding, Mitu, Airton e Matchu,e scoprire per noi i loro segreti.Nel frattempo vi lasciamo gustare il primo numerodell’anno, ricco come sempre, in cui Alby viporterà fino alle mitiche Fiji, Gabi vi farà scoprireun’inedita Taiwan, mentre Reo Stevens si racconteràin una lunga intervista esclusiva… e ancoraFoil con i fratelli Bridge e ben due test 2015.Benvenuti nell’incredibile 2015 di <strong>Kitesoul</strong>!“Feel the flow”Federico Sugoni


SOMMARIOPortfolioSnowkite:Tecnica di risalita epreparazione di un’uscitain back countryTrip:Taveuni Island Fiji“Bula Vinaka”Nuovi progetti:The Makulo ProjectTrip:Made in TaiwanItw:Reo StevensNew soul:HydrofoilConsigli di viaggio:Le cose che nessuno ti hadetto sul Brasile


SOMMARIOStrapless moves:BackrollTecnica:Trapezi e ganciTest:RRD, religionKiteloose, RawConsigli di viaggio:Perchè MauritiusStrapless moves:360° shove itSnowkite:Lungo la linea di fuocodell’Etna...Freestyle moves:Blind Judge +Blid Judge 3Eventi:Talomone HydrofoilChallenge


14PORTFOLIOBrandon ScheidRIDER: Brandon ScheidFOTO: Vincent Bergeron


16PORTFOLIOPatri McLaughlinRIDER: Patri McLaughlinFOTO: Mario Entero


18PORTFOLIOJerrie Van De KopRIDER: Jerrie Van De KopFOTO: Reinout Smit


20PORTFOLIOMitu MonteiroRIDER: Mitu MonteiroFOTO: Gilles Calvet


22PORTFOLIOErik VolpeRIDER: Erik VolpeFOTO: Nicola Volpe


24NOVITÀLa Spot Guide progettata esclusivamente per l’iPad!La leggendaria casa editriceStoked, famosa per le sue dettagliatespot guide, ha appenarilasciato una nuova fantasticaapplicazione, sulla basedella già rinomata “Kite andWindsurfing Guide”, la Kite andWindsurfing Navigator offre ilmeglio dei due mondi, perfettoorientamento e chiarezza conimmagini, un ebook e una mappainterattiva. Si naviga in modointuitivo attraverso una completae dettagliata “travel info”per pianificare il vostro viaggio.Questa app è perfetta per la vostraprossima session, che sia inCornovaglia, a Cape Town o alleHawaii! Questo gioiello digitale,include informazioni dettagliatesu 3500 spots, precise posizioniGPS e previsioni di WindGuruconfigurabili singolarmente.Inoltre le statistiche e le analisidi vento, condizioni meteo eonde per tutto l’anno, rendonofacile pianificare il momentomigliore per il vostro viaggio. Illustrazionimozzafiato, con infosu cosa aspettarsi in ogni postoe consigli essenziali per un viaggiodi successo. Ultimo ma nonultimo, l’accesso alla Kite andWindsurfing Directory, con i recapitidi negozi, shapers, scuoledi kite e noleggio, nonché alloggi,ristoranti, noleggio auto e altriconsigli utili. La ricerca dellospot ideale non è mai statacosì facile. Cercate le info dellanuova Kite and Windsurfing Navigatorsu www.stoked-publications.comenell’App Store al link:“https://itunes.apple.com/en/app/kite-windsurfing-navigator+/id878983877?l=en&ls=1&mt=8”https://itunes.apple.com/en/app/kite-windsurfing-navigator+/id878983877?l=en&ls=1&mt=8


Eventi: PKRA | Snowkite 2015In questi giorni si stanno definendole date del prossimo calendarioPKRA 2015. Per ora laconferma ufficiale è per la primatappa in Marocco a Dakhla,presso il Dakhla Attitude, dal 23al 29 Marzo, con le qualifiche dal18 al 22 Marzo. Discipline previstefreestyle, wave e big air!Restate in contatto con la nostrapagina di FB per la comunicazionedelle altre tappe nonappena riceveremo le confermedefinitive.Bernina (Svizzera) - Ozone Snowkite Master dal 26 Febbraio al 2Marzo (www.ozonesnowkitemaster.com)Enduro in Norvegia a Vake dal 24 al 27 Marzo (www.vake.no)Welcome ErikHere in KiteLoose we stronglybelieve that evolution is onlywhen it brings a real benefit thateveryone can use. That's why ourR&D spend all the energy everyday to study innovationsconsistent, which serve toincrease your fun and your actionperformance.Now we have another member ofthe KiteLoose Crew: Erik Volpe,that help us to develop the bestsolutions tested on thecompetitions.Erik Volpe chooseKITELOOSE ESSENZ


TAVEUNI IS26TRIPTaveuni Island Fiji “Bula Vinaka”Siamo partiti in barca alle 9:00 sulla via diuna caldera sommersa, all’interno di un anticovulcano su un’isola esterna, quattro orenavigando e poi… è iniziata la pesca! RickPryce, il nostro fotografo professionista peril viaggio, ha un sacco di esperienza di pescae ha contribuito a impostare il tuttoalla perfezione. Trent sognava ogni notte dicatturare un “mostro” tale da esserne orgoglioso,ed era sicuramente il più concentrato.Virgil era appeso fuori dalla barca conlui, bevendo birra, e forse questo è stato ilvero motivo di ciò che sarebbe successo qualcheistante dopo. In un momento, Steph e Rickhanno visto un enorme pesce saltare, grande,blu e giallo, luminoso, forte. Prima di averrealizzato cosa stesse succedendo, Trent siera fatto strappare canna, mulinello e lenzadalle mani, e ora il tutto giace sul fondodell’Oceano Pacifico Meridionale. Questo èstato solo l’inizio di un altro grande giornoalle Fiji…


Testo Alberto Rondina|Foto Rick PryceLAND FIJI“BULA VINAKA”


28TRIPTaveuni Island Fiji “Bula Vinaka”Ho sempre voluto fare un viaggio insieme a Trente Steph di Moon Tours, e poiché mi stavo prendendouna pausa dal PKRA quest’anno, ho avutol’occasione giusta per raggiungerli e unirmi a loro,nel mese di Giugno. Mi hanno chiamato su Skypee invitato alle Fiji. Dopo solo 24 ore, avevo già ibiglietti prenotati e mi stavo preparando a quelloche sarebbe stato il mio viaggio più lungo, finoa oggi. Tutto è filato liscio e, anche se dopo unqualcosa come 42 ore di viaggio, sono arrivatosulla piccola isola di Taveuni, a Nord di Fiji. Fin dabambino, mi chiedevo dove il giorno iniziasse efinisse, cioè, come funziona davvero nel mondo?Solo dopo un viaggio dal Sud America alla NuovaCaledonia, un paio di anni fa, per il PKRA, mi eroreso conto che la linea del cambio di data, coincidevacon il 180 esimo parallelo, passando semplicementeda un giorno all’altro… Taveuni in realtàsi trova esattamente su quella linea, il che rendele Fiji il primo paese che vede la luce di un nuovogiorno nel mondo… piuttosto impressionante…


Taveuni è anche l’isola meno turistica delle Fiji, ilpiccolo aeroporto dove sono atterrato è poco piùdi un tetto con alcune sedie sotto, ed è tutto ciòche serve davvero… Sono stato a Maui, in NuovaCaledonia e in un altro bel paio di posti negli ultimidue anni, ma non ho mai visto un posto verdee selvaggio come questo. Le famose piogge tropicalici sono davvero quasi ogni giorno, ma nondurano più di 5-10 minuti e sono responsabili diuna piacevole frescura… e splendidi arcobaleni…Le palme da cocco sono semplicemente ovunque,crescono accanto alla strada, nei campi, sullerocce e sulla spiaggia. Salire su un albero dicocco e afferrare alcune noci di cocco da mangiarecon gli amici è, per i ragazzi di qui, come pernoi di guidare una moto. Solo i ragazzi più grandipossono farlo, mentre i più piccoli si divertono arompere la noce di cocco in alto, bere il succo emangiare l’interno, ed è incredibile come gustosie buoni siano quelli verdi. Il succo non ha niente ache vedere con l’”acqua di cocco” del supermercato,la polpa è così morbida e buona, che ognigiorno mi sembrava di assaggiarla per la primavolta…Tutto questo verde attorno è anche giustificatodalle oltre 600 cascate che si trovano sull’isola.Sì, non potevo crederci, non riesco ancora a capi


30TRIPTaveuni Island Fiji “Bula Vinaka”“Un luogo fantastico dove fare kite,semplicemente incredibile.”


e come possano essercene tante su un’isola cosìpiccola in mezzo al Pacifico, ma è così. Una dellenostre avventure è stata quella di andare con labarca fino a vedere queste cascate direttamentedal mare. Dalle alte scogliere sulla costa orientaledell’isola, che è Patrimonio Mondiale e ParcoNazionale, non ci sono strade. È proprio lì che cisono le immense cascate che vanno direttamentenell’Oceano. Tuffarsi in mare saltando dalla cascata,sentendo la sensazione dell’acqua frescadell’interno mescolarsi con quella calda e salatadel mare, è stata un’esperienza bellissima.Anche fare kite in questo posto, è stato irreale,ci sono così tanti posti dove si può andare, e cosìdiversi. Lo spot principale è tra Taveuni Island e lapiccola isola privata di Viubani. Il vento s’incanalatra le due ed è sempre più forte che dalle altreparti. Ho avuto alcune delle mie migliori sessionqui, anche perché il piccolo villaggio di Naseleseleè proprio sulla collina e tutti i bambini scendevanoa giocare con noi, mentre eravamo in kite. Quic’è anche Duxon, un ragazzo di 16 anni del posto,e 180 cm di altezza, con lo sguardo fiero del rugbistaFijiano. Trent gli ha insegnato a fare kite loscorso anno, e nel giro di poche lezioni era già ingrado di andare tornare. Mentre ero lì, abbiamoiniziato a lavorare su i primi salti e i primi backroll, non male per chi riesce a fare kite solo unmese all’anno, quando Trent è in zona.Io ho iniziato a saltare un po’ vicino alla spiaggia,per far giocare i bimbi, loro hanno cominciato asaltare, urlare, e cercavano di venire sempre piùvicino a me. Quando poi, ho saltato su di loro,sono impazziti! I bambini più piccoli erano i piùdivertenti, sebbene tremassero dal freddo e conla pelle d’oca, dopo aver giocato tutto il giorno inacqua, urlavano a me di saltare ancora e ancora.Ho capito quanto fossero felici, giocando con glialtri, godendo della Natura, passando del tempo


32TRIPTaveuni Island Fiji “Bula Vinaka”prezioso con gli amici e con un gran sorriso sulvolto. In tali situazioni si capisce davvero che lafelicità non è data dalle cose, si può avere tuttociò che si desidera, ed essere lo stesso triste einfelice. Questi ragazzi sembravano avere tuttociò di cui avessero bisogno, un paio di pantaloniaddosso e una piccola casa di fango sulla collinadi Naselesele…Eravamo sul catamarano 43 piedi di Paul, chiamato“looping” ci credereste? Alle 9:00 del mattinoiniziavamo la nostra regata a vela, verso labarriera corallina esterna. Il vento era perfetto,14-16 nodi, che rendevano dolce la navigazione,godendosi il paesaggio. Taveuni ha la montagnapiù alta delle Fiji, De Voeux Peak, che raggiungei 1200 metri, ed è il motivo per cui tutte le nuvolerestano bloccate, creando così la pioggia cherende tutto cosi verde, e le ripide montagne, checreano tutte queste cascate. L’acqua del mare,anche dove molto profonda, è così pulita e trasparenteche si possono vedere alcuni reef davveroprofondi e i pesci di passaggio, come se sistesse andando a vela su un acquario…Siamo arrivati alla nostra destinazione, un bordoantico e in parte sommerso di un vulcano nelleprofondità del Pacifico, lasciando un enorme tubodi lava senza fondo all’interno, circondato dallabarriera corallina. Fuori dall’acqua le pareti eranoalte e verdissime, naturalmente… Un luogo fantasticodove fare kite, semplicemente incredibile.Io navigavo sulla parete esterna, per poi passaresopra la barriera corallina, dove potevo vederesolo delle ombre nere che nuotavano veloci attraversoil corallo. La barriera corallina era bluscuro, arancio, con i colori psichedelici, luminosi,quasi troppo per essere vero…


Appena ho fatto kite fuori dalla barriera corallina,e nella parte interna della caldera, l’acqua era diun blu profondo, non si vedeva il fondo, spaventoso…Mi ha fatto pensare a quanto potesse essereprofondo e a ciò che ci sarebbe potuto essere alsuo interno, per fortuna il vento era abbastanzapulito per poter rientrare e poter godere di questopaesaggio per un po’. Sono tornato per prendereboccaglio e S.U.P., la cosa migliore che abbia fattoin tutto il viaggio, Trent ha remato fino alla parteinterna della caldera, dove il vento era assente ela superficie vetrosa come uno specchio.È stato fantastico, difficile da descrivere a parole,potete solo immaginare l’acqua più pulita maivista, nemmeno un alito di vento, e solo corallocolorato, un metro sotto i piedi. Un’altra cosa chericordo bene era il silenzio, si poteva solo sentirela voce dei pochi uccelli che vivono sull’isola, insiemeal suono delle piccole onde sulla barrieracorallina, niente più… Tutto lì sembrava nel giustoequilibrio. Dopo aver fatto paddling attornoalla caldera, abbiamo iniziato a chiederci checosa stesse facendo Rick. Era sceso in spiaggiae voleva risalire tutto il pendio, per poter scattaredalle angolazioni migliori. Stavamo per mandareuna squadra di ricerca o semplicemente lasciarglicibo e coperta per la notte. Quando è rientrato,era tutto graffiato e disidratato, per aver camminatoattraverso la boscaglia fitta sotto il sole esui lati ripidi della caldera, ma aveva anche il piùgrande sorriso del mondo sul volto, era più cheentusiasta delle sue immagini.Rientrare a Taveuni, è stata un’altra avventura, iltramonto è sempre un grande momento per lapesca, e con il vento che soffiava a poppa, anchela navigazione era morbida e piacevole. Stavamoseguendo gli uccelli per poter trovare il migliorposto per pescare. A un certo punto, abbiamo vistoun pesce saltare, e non era qualcosa di piccolo.Trent stava tenendo la sua canna da pescacon forza, pronto a prendere qualcosa di grande,abbiamo girato e rigirato per un po’ nello stessoposto, ma niente. Arrivati ormai vicino a Tevauni,abbiamo ritirato su tutta l’attrezzatura da pescaper riporla, mentre Trent stava riavvolgendo la


34TRIPTaveuni Island Fiji “Bula Vinaka”Se avete voglia di vivere un viaggio comequesto, chiamate o scrivete a Trent, è un ragazzostraordinario, e sarà più che felice di avervi abordo!www.moontours.com.au


Ciao! - Albysua lenza, Rick gli ha detto una frase del tipo “attentoagli ami”, e Trent ha risposto una cosa come“non ci sono gli ami, dannazione”! Tutti abbiamodetto “che cosa?!” Ci abbiamo messo un po’ a capireche Trent aveva pescato, per tutto il tragittodi ritorno, con una lenza senza ami! Questa è statala fine, esilarante, della nostra navigazione…Tornando all’aeroporto, sentivo di portare indietrocon me, molto di più di un semplice viaggio di kite.Ho incontrato tante persone fantastiche, avutomodo di conoscere la cultura locale, suonato lachitarra mentre bevevo Cava con i ragazzi delleFiji di notte, e trascorso del tempo con i bambinipiù piccoli all’interno della scuola del villaggio.Ho visto alcuni luoghi mozzafiato che rimarrannonella mia mente e le Fiji avranno sempre un postonel mio cuore. Grazie a Trent e Steph di Moon Kitee Adventure Tours per quest’incredibile opportunità,è stato un piacere stare con voi e non vedol’ora che ci sia un prossimo viaggio... magari Africa2015. Grazie a Cabrinha per aver contribuitoche questo accadesse, ancora una volta…


36TRIPMade in Taiwan


MADE INTAIWANCercando una nuova destinazione nel mondo,per la mia nuova “esplorazione”, sonorimasta stupita nel vedere che questa isoladel Pacifico, risultava essere più o meno allastessa latitudine delle Hawaii. Inoltre sembravaavere condizioni di vento e swell assolutamentepromettenti e tutto l’anno! Ho preso iltelefono... e prenotato un biglietto!Testo Gabriele SteindlFoto Aswey, Jason Tsai, Tony Fish, Yung-Han Wang,Gary Silvester, Alex Mowday, Gabriele Steindl


38TRIPMade in TaiwanIL VENTO SOFFIA SIDESHORE, SUI 20-30 NODIDURANTE LA STAGIONEPRINCIPALEEra già passata la mezzanotte quando sono atterrataa Taipeii, la capitale di Taiwan. Nonostantel’ora, sono stata subito accolta da Tony Fish,il “padrino del SUP’ing”, sua moglie Li-Ming, e idue figli, Sean e Dora. Tony è un vero waterman, èstato un windsurfista, prima di diventare uno deiprimi kiters di Taiwan. Ora è il proprietario dello“Spotclub”, www.spottaiwan.com, a Chunan, nellaprovincia di Miao-Li, sulla costa occidentale. Èuna piccola scuola di surf, kite, SUP, negozio, affittie lezioni, con possibilità di organizzare pacchettiviaggio, B&B e caffetteria. Tony mi ha gentilmenteinvitato a fermarmi da loro. Dopo un’oradi auto dalle luci della vivace città, mi sono trovatain un’oasi, camminando tra le palme in unanotte buia. Dopo aver attraversato la porta delclub e un grande capannone fatto tutto di tavoleda surf… mi sono ritrovata a dormire come unbimbo, nella camera rivestita di legno. La mattinasono andata subito a vedere lo spot, solo a unminuto di distanza, una spiaggia infinita di sabbiabianca, l’acqua un po’ scura, a causa del grandemovimento di sabbia per il vento forte nello strettodi Taiwan.Qui i venti sono costanti quasi tutto l’anno, Chunanè molto popolare tra i kiters. Il vento soffiaside shore, sui 20-30 nodi durante la stagioneprincipale e banchi di sabbia si trasformano insuper park per surfare onde. Cinque miglia sottoventoc’è anche la foce del fiume, con acquaperfettamente piatta, ideale per il freestyle e chelavora da Ottobre a Marzo con venti da NE e bassamarea. In estate il vento è più leggero, sui 14-25 nodi e l’acqua sembra più pulita.Taiwan è a circa 160 chilometri al largo della costaSud della Cina, nel Pacifico. Corea e Giappone anord e Hong Kong e Filippine a Sud. È una piattaformaimportante per i viaggi da e per l’Asia, è facilecapire perché i portoghesi, che la raggiunserocirca 400 anni fa per la prima volta, la definirono“Ilha Formosa”, la bellissima isola. Penso che qui,in futuro, ci saranno molti più kiters. Tony mi haanche portato a vedere i mercati locali e i templi,facendomi conoscere meglio i costumi e le tradizionilocali, e anche scoprire la cucina del posto.Quello che mi è piaciuto dei ristoranti è che tuttici si siede a una tavola rotonda, con una grandepiattaforma girevole in mezzo. C’è una grandevarietà di piatti e tutto è preso con il cucchiaio emesso nel proprio piatto. Le bevande sono tuttein bicchieri piccoli, nessuno beve mai da solo aTaiwan! Si sceglie una persona con la quale bere,la si chiama per nome, ci si guarda negli occhi, unsorriso, e si beve un sorso.


Il prossimo stop dell’avventura è stato Taitung,sulla costa orientale, le “Hawaii di Taiwan”, dovestava per iniziare l’ASC (Asian Surfing Championships)e Tony aveva organizzato uno stand perpromuovere la scuola durante l’evento.Taiwan è relativamente piccola, essendo lungasolo 394 chilometri e larga 144 nel punto più ampio,tuttavia non è facile percorrerla da un latoall’altro, per via della catena montuosa centraleche la percorre da Nord a Sud, con un centinaio divette anche oltre i 3000 metri, che dividono l’isolain due parti, in modo molto diseguale. Dopo unalunga giornata, raggiungere la cima della montagnae vedere il primo assaggio di costa a Oriente,è stato quasi un miraggio. Circondato da montagneripide che finivano direttamente in mare,l’Oceano Pacifico brillava nel turchese dell’orizzonte.Scendendo attraverso i piccoli villaggi del


40TRIPMade in Taiwanla costa orientale, mi sembrava di essere in unaltro mondo rispetto ai giorni precedenti. Risaie,frutteti e case giapponesi in vari stati di uso e disuso,e vicoli pieni di storia in stile cinese. Tony miha detto che Taitung è nota come il fulcro dellacultura indigena di Taiwan, con molti quartieri indigenie con le loro caratteristiche e uniche celebrazioni.Sviluppato dai giapponesi nella primaparte del 20° secolo, è emerso dalla modernizzazionedi Taiwan praticamente illeso, grazie allasua carenza di alloggi e la posizione “sfavorevole”rivolta verso la Cina continentale. Pagaiandola mattina presto e guardando indietro verso lacosta, mi sono sentita come a Tahiti! La vista dellemontagne di palme tropicali che costeggiano lariva del Pacifico, è stata strabiliante. Tutto intornoa me era così diverso da come avevo immaginatoTaiwan, avevano ragione i portoghesi, davvero“Formosa”!Taitung ha un fascino davvero unico, piccoli caffé,tavole da surf e surfisti ovunque, tutti che giranosulle moto con la rastrelliera da surf! La zona èlussureggiante, incredibili colori con fiori tropicalie vegetazione. Ci sono molti longboard in zona, leonde sono piuttosto lente e grasse. Tutti sono disponibilie accoglienti, mi sono sentita sempre alsicuro, anche nel fare autostop, rientrando dallasession del tramonto. La maggior parte degli spotda surf, sono attorno al Donghe Village. Il surf èdiventato davvero molto popolare qui negli ultimidieci anni, grazie a pochi coraggiosi o folli (i primisono stati i soldati americani), dipende dai puntidi vista, che hanno deciso di surfare qui, spessointerrotti, nelle loro session, dai colpi di avvertimentodella barca della guardia costiera.Gran parte della costa è rocciosa, tranne alcuni


ari punti, dove si può fare kite, tra cui Tuli, Donghee Xingchang. Gli Alisei da Nord Est, sono disolito più leggeri qui, sui 16-25 nodi, e non affidabilicome sulla costa Ovest, tuttavia ci sono delleonde davvero pulite, lungo la costa turchesedel Pacifico. Ho adorato Taitung e ho passato legiornate tra kite, surf, ed esplorazione della zona,condividendo risate e altri momenti indimenticabili,tra cui il dovermi far dare un paio di punti suun dito, ferito dalla pinna del SUP, cosa che mi hatenuta fuori dall’acqua un paio di giorni.Un nuovo capitolo della mia avventura a Taiwanè stato l’invito di un nuovo amico, Jose Chuang, ilpresidente della Taiwan Ocean Recreation SportAssociation, che mi ha mostrato la sua casa aKenting. Un altro hotspot per navigare è sullapunta più meridionale di Taiwan, sulla penisolaHengchung, qui si può fare kite sulle onde del pacifico,sul lato orientale, o sull’acqua piatta dellostretto di Taiwan a Ovest o su quello di Luzon, aSud. Mi sono divertita molto in una session tranquillavicino a Jialeshui Beach, uno dei principalispot di surf del momento. Poi ho fatto kite vicinoa Houbi Gang, il più grande porto di pescatori dellapenisola di Hengchun, dove più di 500 barcheda pesca attraversano la palude. Tutti hanno avutoun sorriso… e un’onda per me, mentre rientravanoin porto…A Kenting ho fatto anche un po’ di shopping notturno,tra centinaia di persone e piccole bancarelle.Jose ha messo da parte il suo lavoro qualchegiorno, per esplorare con me tutti gli spot kitedella zona. A circa 45 minuti a nord di Kenting c’èGhinzhi Beach, perfetto per il kite, lunghissimabaia, spiaggia di sabbia, ma ci è mancato il vento…tuttavia ci siamo consolati con le prelibatezzedel posto, una cena di pesce incredibile, che hasegnato la fine del mio periodo a Kenting.La mattina dopo ho preso un aereo da Kaohsiunga Penghu, un arcipelago di 64 isole (precedentementenoto come “Pescadores”) che si trova nellostretto di Taiwan, le acque più ventose in Asia,noto per le sue correnti. Penghu, tradotto, significa“mare ruggente”, l’avventuriero Arnaud de Rosnay,scomparì proprio qui misteriosamente nelnovembre 1984. Gary e Alex, i due surfisti con cuiero in contatto, mi stavano aspettando, entrambisi sono stabiliti qui per le incredibili statistichedi vento. Alex Mowday si è trasferito nel 1990 econ i soldi degli aiuti governativi, ha costruito uncentro di windsurf e ora anche di kitesurf, pressoil Rainbow Bridge, il punto di riferimento di Makung,che fa da cornice alla notte con i colori di unarcobaleno artificiale, in una piscina di 400 metri,per imparare le basi per il windsurf e il kitesurf.In considerazione del fatto che, durante i giornidella legge marziale, e anche per diversi annidopo, le imbarcazioni a vela private erano proibite,gli sport acquatici hanno fatto una lunga stradaa Taiwan. Il governo locale è così entusiastadi promuovere il windsurf sull’isola e questo è unbuon indicatore di quanto il governo abbia fattopassi da gigante dal piede di guerra del passato.In generake Penghu, come Taiwan, è un’eccezio


42TRIPMade in Taiwanne e gli sport si stanno comunque sviluppandolentamente, il rapporto teso con la Cina, colpiscela popolazione. L’uso delle spiagge e delle attivitàdella costa, a lungo, sono state fortemente limitate.Oltre a questo molte persone della vecchia generazionehanno sempre avuto paura dell’acqua,una superstizione li porta a credere che ci sia unmostro pronto ad afferrarli e tirarli sotto per annegarli.Così molti genitori tengono i figli lontanoda spiaggia e fiumi e non sanno nuotare. Alcuniaddirittura hanno visto l’Oceano solo in tv, ed abitanosu un’isola! Affittare una moto ed esplorarel’isola è stata un’impresa, le strade sono poche,quasi impossibile non perdersi, soprattutto con lamaggior parte dei cartelli in cinese! Solo le autostradee le strade importanti hanno la doppia


TAIWAN È UN PICCOLO ANGOLODI PARADISO NEL NOSTRO PAZZOMONDO, E MI HA SORPRESOsegnaletica. Penghu, in generale, si differenzia inmolti aspetti dalla terraferma. Sebbene ci sianocomfort e comodità della vita moderna, lo stile divita è molto modesto, diverso dal caos e frenesiadelle città. È un’isola paradisiaca, con genteamichevole, villaggi pittoreschi, paesaggi, spiaggepulite e piscine naturali create dall’oceano. Ilmain spot di Makung per kiters e windsurfisti è“Longmen” alias “Dragonsgate”. In Inverno i ventisono forti e affidabili, con swell regolari sulla costaNord Est, che rompono su banchi di sabbia escogli. Lo spot ha la forma di un boomerang e lasua spiaggia di ghiaia, cade a picco sul mare. Lospot vanta tre diverse condizioni, a sinistra e unpo’ più lontano ci sono piccole onde da cavalcareside-shore o utilizzare come rampe per trick. Al


44TRIPMade in TaiwanPENGHU, TRADOTTO,SIGNIFICA “MARERUGGENTE”centro vi è una zona di acqua piatta decente esulla destra le onde più grandi con vento un po’più on-shore.L’ultima tappa del mio tour è stata nella partesettentrionale di Taiwan. Jason Tsai, l’importatoreNorth e ION per Taiwan, un ragazzo meravigliosoe un kitesurfer appassionato, mi ha ospitata in unposto fantastico. Il viaggio è stato eccezionale,attraverso montagne vulcaniche, la maggior partedelle quali oltre i 1000 metri di altezza, lungotutta la strada costiera, fino ad arrivare a Fulong,nella zona di Gongliao. Una gigantesca duna dorata,con la foce del fiume Shuang e un bel pontetradizionale. Proprio accanto, una splendidaspiaggia che divide il fiume dall’oceano. Una sinistrapulita era giusto di fronte a un tempio mozzafiato,25 nodi, alcuni windsurf e qualche surfista…e le montagne sullo sfondo. L’angolo nonera ottimale per il wave riding e il vento rafficato,ma è stato meraviglioso lo stesso!Rientrando a Taipei, mi rimanevano ancora unpaio di giorni nella “The Big Smoke”. Taipei è lacapitale, sede del governo, così come il centroeconomico e culturale di Taiwan. Ho passatoun’intera giornata di visite turistiche e visitato“Taiwan 101”, che è stato, fino a poco tempo fa,l’edificio più alto del mondo. Molte le cose da vedere,il museo nazionale del palazzo con la piùgrande collezione d’arte di tesori cinesi, antichitempli, quartieri commerciali e mercati notturni,uno qui di certo non si annoia! Uno dei principalikitespots per gli abitanti della metropoli, si trovadirettamente sul fiume Danshui, che confina conTaipei a Ovest. Jason ha controllato le condizioniper uno dei miei ultimi pomeriggi. È stato davverodivertente camminare attraverso il centro di Taipeicon la nostra attrezzatura. Ci sono alcuni spotin zona come Tamsui (con vento da E, ESE), Baishawan(NE, ENE, E), DingLiao (E, ESE), Suao (SE,ESE, S), tuttavia, il vento è un po’ volubile e tuttii luoghi richiedono cielo soleggiato, quasi senzanuvole, per avere una brezza costante per il kite.Due notti prima di lasciare Taiwan, il mio amicoJose Chuang, mi ha chiamato da sud: “Gabi, laprevisione prevede sole e vento qui per dopodomani.Dovresti venire, potremmo andare a Ghinzhi,per il tuo ultimo viaggio a Taiwan!”. Jason miavrà presa per pazza, ma ho fatto il viaggio intreno di 8 ore a sud, per una session con ventoon-shore e un beach breack selvaggio, per farepoi ritorno a Taipei dopo la mezzanotte. La mattinadopo, piangevo come una fontana nel dire addioa Jason all’aeroporto. La mia avventura “Madein Taiwan”, mi aveva fatto percorrere 2500 chilo-


metri in questo paese affascinante e straordinario,un’esperienza eccezionale.Taiwan è un piccolo angolo di Paradiso nel nostropazzo mondo, e mi ha sorpreso. Le persone e iluoghi che ho avuto il privilegio di conoscere inqueste tre settimane, e tutte le esperienze specialiche ho fatto, avranno sempre un posto uniconel mio cuore…Wo ( 我 ) AI ( 爱 ) NI ( 你 ) - “I Love Taiwan”© 2014 Gabriele Steindl www.kitegabi.comMettete “Mi piace” su Facebook a Gabi:https://www.facebook.com/kitegabi


46TRIPMade in TaiwanTAIWANIN BREVEIn tutto il viaggio, non ho incontrato nemmenoun kiter, tranne Tony e il suo team e Jason Tsai. Cisono centinaia di potenziali spot da kite in tuttoil paese, e l’isola vale l’esplorazione. Di sicuro lescogliere del Nord non la rendono kiteabile, atterraree decollare sarebbe troppo rischioso. Venirea Taiwan ed esplorarla in gruppo, sarebbeun’avventura speciale nella vita di ogni kiter. Conun buon dizionario bilingue, soprattutto per superarela difficoltà delle indicazioni stradali, sarebbedi sicuro un gran viaggio!VOLI E VISTI: dall’Europa voli diretti dalla maggiorparte degli aeroporti per Taipei. Passaportovalido sei mesi, durata del soggiorno senza vistomassimo 30 giorni.COMUNICAZIONE E SPOSTAMENTI: i taiwanesisono molto cortesi e disponibilo verso gli europeie i viaggiatori di tutte le nazioni in generale. Nonè insolito ottenere qualche particolare attenzioneper le strade. La lingua nazionale è il cinese(mandarino). La maggior parte delle persone piùgiovani parla inglese. Nei luoghi turistici normalmentesi riesce a comunicare con l’inglese, nellearee rurali è tutto un po’ più complicato. Tuttavia,con il linguaggio dei segni, gesti e un sorriso, lamaggior parte dei problemi può essere risolta. Larete di autobus e dei treni è ben sviluppata. Perle corse in taxi è consigliabile annotare l’indirizzoanche in caratteri cinesi per evitare problemi.CUCINA LOCALE: la maggior parte piccoli ristorantiha solo menù in cinese, tuttavia, alcuni offronoanche foto dei piatti che possono essereordinati inconfondibilmente, sottolineando ciòche si vuole. Ci sono molti caffè e negozi di panininelle vie. Gastronomicamente c’è molto da scopriree chi ama il sushi amerà Taipei! Molto popolaree un must da provare è il “Bubbletea”, tècon perle di tapioca, disponibile a ogni angolo distrada, il “Papayamilk” e il “Stinky Tofu”, una dellespecialità più famose di Taiwan (piaccia o no, masicuramente provare!).SICUREZZA: Taipei e Taiwan, in generale, hannoun tasso di criminalità molto basso, ci si sentemolto sicuri qui. Senza dubbio, è sempre consigliabilenon comportarsi in maniera troppo frivolacon il denaro. In particolare nei mercati, di notte,si dovrebbe essere un po’ più cauti.SALUTE E VACCINAZIONI: Taiwan possiede unarete di ospedali moderni che di certo può tenereil passo con gli standard europei e occidentali. Lecure mediche sono molto buone. Sono solo raccomandatealcune vaccinazioni come tetano, difterite,pertosse, poliomielite, epatite A + B.


48TRIPMade in TaiwanNessun rischio malaria. Rischi eventuali, le soliteinfezioni intestinali e la febbre Dengue.SISTEMA DI ALIMENTAZIONE: 110-220V 60HZ(attacco americano).FUSO ORARIO: UTC/GMT + 8CLIMA & VENTO: Nord-Est, forti venti monsonicida Ottobre ad Aprile. Ottobre e Dicembre sono imesi più ventosi statisticamente. Le temperature,durante l’inverno, sono generalmente tra i 12 ei28°C. La temperatura dell’acqua è di circa 18-20gradi. Quando c’è tanto vento, si può avere un po’freddo, quindi una felpa con cappuccio e un berrettosono sempre una buona idea da mettere nelbagaglio.I LOCALS: la gente di Taiwan ama il Karaoke, labirra e le Beatlenut che possono essere acquistatelegalmente in strada in piccoli sacchetti diplastica. Consiglio vivamente di andare almenouna volta al Karaoke, invece, sperimentare la Beatlenutpuò essere anche evitata... I locals sonocomunque sempre pronti ad aiutare.B & B E ALLOGGI:Taiwan:Chunan: Tony Fish, “Spotclub”, www.spot.com.twKenting: A-Lang “Kenting Surf Shop e B & B”,www.kentingsurfshop.com.twArcipelago di Penghu: Alex Mowday, “LiquidSports”, Makung


ONYXAMPAlessA ndro PiUwearingONYX SERIESOnyx amp 4,5 DLSURFING ELEMENTSion-products.com


50NEW SOULHydrofoilTesto Steff & Olly Bridge, Mirco Babini, Simone VannucciFoto Courtesy Edgewatersports, Mirco Babini, Simone VannucciCARATTERISTICHE POSITIVE1. Silenzio2. Quella sensazione incredibile, come quandosei il primo a intaccare una superficie nevosapolverosa3. Delicato sulle articolazioni, si lavora coni piccoli muscoli4. Non servono grandi aquiloni, ed è ottimaleper i venti leggeri.5. Bolina ed angoli eccezionali.6. Foiling è Cool. Moltissime persone sifermano a guardare incantate…


HydrofoilSteff e Olly BridgeQuello che sta succedendo nel mondo HF, è che molti dei grandiproduttori e anche molti piccoli, stanno sviluppando, sempre piùcon interesse, una serie di foil e di tavole per cominciare a divertirsicon questa specialità. Negli anni scorsi, la domanda ha superatonotevolmente l’offerta, per cui adesso ci sono molte possibilità, eper tutti i portafogli.Nel 2015 sarà possibile acquistare foil e tavola prodotte da Sroka,per circa £ 1100. Improvvisamente, un kiter guarderà il prezzo diuna nuova vela e lo confronterà con quello di un foil e tavola, potràdecidere per quest’ultimo. Bruno Sroka è una delle leggendedel nostro sport, e ha deciso di rendere più accessibile questa disciplina,perché molte più persone possano godere la sensazione.Aspettiamo i prodotti Sroka nei negozi di tutto il mondo quest’anno!La cosa più difficile… è imparare ad andarci! Ci vogliono circa dieciore per cominciare a sentire tutte le sensazioni, è come imparare afare kitesurf dall’inizio, sotto molti aspetti. Andare avanti e indietroè l’obiettivo per molti, navigare lungo le coste, in esplorazione, èciò che la maggior parte delle persone vuole fare. Tuttavia, nella fasciapiù alta, lo scopo è di avere una bolina più veloce e una poppapiù gestibile con tutte le angolazioni di vento e facilità d’uso nelletransizioni. Il foiling è il FUTURO e, una volta provato, difficilmentevi guarderete indietro!RIDER: molti dei migliori dieci rider di Formula 70 Class, ora usanoi foil. Essere dei rider da gara non è un pre requisito necessario,anche se risulta utile. Per fare un esempio, nostro figlio Guy, di 14anni, non ha mai avuto delle grandi performance con la classe 70,ma ha partecipato a un evento foil, e si è classificato sedicesimo.Come in ogni sport con il vento, l’importante è il tempo in acqua(TOTW), e soprattutto abituarsi alla tavola e al foil, con le transizioniche sono cruciali, anche se richiedono solo un po’ di apprendimento.


52NEW SOULHydrofoilFOILS: lo sport si sta sviluppando molto velocemente e alcuneaziende stanno investendo molto in questo settore dello sport. Moltemarche stanno venendo fuori con Foil “entry level” che sarannoin produzione e si potranno acquistare in un negozio e ottimali perl’apprendimento e il free-riding. Ad esempio Sroka, Levitaz, Mosesl,Ageura, North Foil, Fone, Liquid Force e Zeeko. Poi c’è la fasciasuperiore della scala dove ci sono società interessanti come Taaroa(Sword), Lift, Spotz, Levitaz, Radical e Aguera, che stanno tuttifacendo prodotti di fascia alta. Si tratta di un sottile equilibrio tral’instabilità e la velocità, con generalmente le lamine più instabili epiù difficili da condurre, ma molto veloci.Elementi importanti per il foil: albero, fusoliera, ala anteriore e posteriore.Tutti i pezzi possono avere diverse forme, dimensioni, sistemidi collegamento e molte società produrranno di sicuro diversielementi, per venti leggeri o forti. La cosa principale è garantireche non ci siano danni sulla lamina, cosa fondamentale per le prestazioni.KITE: si possono usare tutti i tipi di aquilone. Per ora non ci sonolimitazioni né di vele, né di foil né di tavole. Ovviamente, per leprestazioni, si preferiscono vele più leggere come il North Dyno,l’Ozone Edge, il Reactor di Airush. Poi ci sono i foil come il Chronodi Ozone, il Joker di Elf e i Flysurf. Tutti sembrano essere moltocompetitivi sotto i 20 nodi esercitando una pressione leggera sullabarra. Avrete bisogno di vele dai 5 ai 15 mq.TAVOLE: importanti tanto quanto il foil. Il consiglio è che deve essereperfetta sia per il foil, sia per peso, sia per il vostro stile. Inoltre,il fattore più importante, è dove il foil è posto sul bordo. La tavoladeve aver abbastanza galleggiamento, ma la posizione del foil ècruciale.LA SCENAUn bel mix eterogeneo di persone che si vogliono cimentare, conmolte più donne rispetto alle altre discipline. E poi un bel po’ digambe rigide, muscoli che bruciano, simile al raceboard.Non dimentichiamo che casco e giubbotto... sono sempre una buonaidea!


54NEW SOULHydrofoil


Di seguito un piccolo diario che ho scritto lo scorso giugno 2014,che riassume l’anno:Il primo evento Kitefoil a Ciotat, per il French International Kite foilevent, è stato come andare al mio primo evento Race del 2007 aPortimao. La preparazione comportava il giro tra le auto per cercaredi recuperare viti, brugole, carta vetrata, trapani, ecc. Tutti avevanola loro opinione su ciò che fosse giusto e sbagliato mentrenoi, sinceramente, stavamo ancora imparando. Rispetto alla Formula70 Class, dove si hanno quattro kite e una tavola di serie e unsolo set di pinne, non c’è niente che non sappiamo e per cui nonsiamo preparati, ma è dopo sette anni di sviluppo che siamo giuntia questa consapevolezza, solo quattro anni fa, quando si arrivavaa un evento, si scopriva sempre che qualcuno aveva tirato fuoriqualcosa di nuovo dal suo garage.Le domande alle quali abbiamo dovuto rispondere sono state,principalmente, queste:+ Usiamo trapezio seat o waist?+ Qual è l’aquilone più piccolo da avere?+ Dove va esercitata la pressione del piede in bolina?+ Fino a che punto posso inclinare la tavola?+ Qual è la posizione da tenere sulla tavola, prima della partenza?Una delle cose che mi ha sorpreso di più è stata notare che si sonoavuti molti meno grovigli rispetto a una gara ufficiale, penso chesia perché il livello dei partecipanti è ancora molto alto in una garadi foil. Devi avere un buon livello in race per essere in grado di sostenereuna competizione di foil. Da questo punto di vista, comesempre, i francesi sono molto avanti, a volte con oltre dieci partecipantipresenti in una gara foil!Grazie ai nostri sponsors: Edgewatersports, NorthKiteboarding,Volvo, Meanline Fins, ION, Taaroa.http://www.team-bridge.comhttp://www.team-bridge.com/myportfolio/olly-foiling-at-woodies/


56NEW SOULHydrofoilMirco Babini – Presidente IKASono entrato in contatto la prima volta con un foil attorno al 2010,durante la Coppa del Mondo youth & master a Duarnenez, in Francia.Mi ha subito colpito per le performances, per l’angolo di risalitaal vento, la velocità e la facilità dell’entrata in planata. Purtropponon ho mai molto tempo per stare in acqua con il foil, se no lo farei!Negli ultimi quattro anni il foilboard è cresciuto davvero molto,io stesso ho una tavola foil, per essere sempre al passo con itempi, ed è incredibile vedere come questa “Foil mania” sia ormaiovunque, partendo dai catamarani della America’s Cup alla Imoca(International Monohull Open Classes Association) per la VendeeGlobe, una delle gare più impressionanti al mondo con oltre 160partecipanti all’ultima edizione.L’IKA sostiene pienamente il foil e, nel 2014, abbiamo realizzato lamiglior gara di foilboard in tutto il Mondo, la IKA Kitefoil Gold Cup,e il 2015 sarà ancora meglio, con più eventi e montepremi. Stiamocercando il format più adatto e Robbie Dean, membro esecutivodell’IKA, è stato incaricato di gestire la sezione Gold Foil Tour. Stiamoanche sostenendo alcuni organizzatori per avere un grandeevento in Italia e appoggiamo la settimana Foil che si avrà sul Lagodi Garda a Luglio, come lo scorso anno.Personalmente, cerco di migliorare la mia abilità con il foilboardin questa stagione invernale e magari di attraversare presto unalinea di partenza, gareggiando con i vecchi amici…Il mondo volerà?Simone Vannucci – Foil riderGli hydrofoil sono ormai in giro da qualche anno. Quando, con MircoBabini, siamo andati in Bretagna per la Formula Youth e Master,c’era già una classe HF in Francia. Allora, in ogni caso, le tavole racesi erano dimostrate più veloci. Le cose sono cambiate quando hovisto Heineken che virava e strambava con il foil senza problemi, eho cominciato a pensare che sarebbero stati performanti in gara.In quel momento ho ordinato un foil Spotz e, tre settimane dopo, loavevo nel mio garage.Come funziona… in pratica qualsiasi tavola direzionale può diven-HF


tare un foil, ma una tavola specifica è generalmente un ibrido trauna tavola da race e una tavola da surf. Sono generalmente di unalunghezza compresa tra i 150 e i 160 cm e i 50-60 cm di larghezza.Le dimensioni sono super compatte paragonate a una tavola dagara e sono facili da trasportare come un surf board. Il peso è unfattore decisivo, quando si sta un metro sopra l’acqua, per cui lacostruzione è la più leggera possibile. Le forme sono state sviluppatenel corso dell’ultimo anno per rispondere ad alcune esigenzespecifiche:- Il volume che deve essere sufficiente ad aiutare il pilota a galleggiarequando non stia navigando e nel caso debba rientrare a terrase il vento dovesse finire o per qualsiasi problema.- Deve avere abbastanza spessore per sostenere le scasse necessariea collegare il foil.- Il fondo deve essere specifico per gestire al meglio il contattoeventuale con l’acqua.I materiali e la costruzione, sono punto di forza e debolezza di unfoil. Il carbonio ha dimostrato di essere il materiale migliore per gli


58NEW SOULHydrofoilHF più veloci sul mercato, tuttavia alcune costruzioni più economichestanno comparendo tra diversi produttori, e rappresentanouna soluzione meno costosa per un primo acquisto di un foil dafreeride.Il momento in cui il foil comincia a “volare sull’acqua” e la tavolasi solleva, vi lascerà senza parole, sentirete solo il silenzio attornoa voi. I foil moderni offrono incredibili performances, con angoli evelocità anche 15% maggiori di una tavola da Formula Kite. Ciò cheli rende fantastici è l’opportunità di navigare con normali aquilonida freeride, e con molto meno vento del normale. In altre parole,sono divertenti per ogni tipologia di rider, e possono aumentareradicalmente la percentuale delle vostre giornate in acqua, senzanecessariamente dover acquistare altre vele.


60SNOWKITETecnica di risalita e preparazione di un’uscita in back countryTECNICA DI RISALITAE PREPARAZIONE DIUN’USCITA IN BACKCOUNTRYTesto e foto Stefano Gigli/Ozone kitesLa preparazione, in questosport e nelle ascese di un pendio,è molto importante e deveessere eseguita correttamenteda tutto il team. Prima di uscireè meglio controllare la propriaattrezzatura con calma, e al caldo.Il controllo parte dagli sci osnowboard e dai propri scarponi!Tutto deve funzionare perfettamente.In uno zaino, oltrealle vele (2 o 3 misure), bisognamettere tutto l’occorrente e l’indispensabileper qualsiasi evenienzadando priorità alla sicurezza.Gli appassionati o professionistidi questa disciplina utilizzanoAttrezzatura Ultra Light (vele ezaino di manifattura ultra leggera).Spesso si porta con séuna vela grande con barra giàcollegata, una vela intermediacon barra e una vela piccola, sui5 o 4 mq senza barra. Bisognatenere in considerazione che, inmontagna, le condizioni cambianorepentinamente e che lamigliore preparazione è la consultazionedi tre differenti sitimeteo, generale, locale e windgram, e studiare attentamentele condizioni del manto nevoso,delle ultime precipitazioni edel diagramma delle temperaturedegli ultimi 7 giorni (questoper scegliere il versante dacui risalire e prevenire il rischiodi valanghe, ndr) ** Molti kitersnon si interessano a questo inquanto pensano che con l’aquilonenon possano essere travoltida una valanga! Prima di tuttoil rispetto verso la Natura che tiospita!Quando si esce in back country,la prima cosa da fare, in assoluto,è comunicare a qualcunodove si sta andando e a cheora si parte. Molto importantee specialmente sui vulcani, adesempio, è comunicare il proprioprogetto di risalita e l’orariomassimo di rientro.


RAMMENTIAMO CIÒ CHE AVEVAMO GIÀ INDICATO NEL NUMEROSCORSO DEL MAGAZINE, COME ATTREZZATURA DI BASE:+ PALA+ SONDA+ ARVA+ RADIO VHF+ ANEMOMETRO+ BINOCOLO+ GPS (anche cartografico)+ SPOT ME (gps di soccorso)+ FIRST AID KIT (primo soccorso)+ 1 SET DI LINEE DI RICAMBIO+ 1 KIT DI RIPARAZIONE KITE+ COLTELLO MULTIUSO+ 1 MOSCHETTONE+ NASTRO ISOLANTE+ 1 PAIO DI GUANTI DI RICAMBIO+ CASCO+ MASCHERA+ BASTONCINI TELESCOPICI+ PELLI DI FOCA O RACCHETTE DA NEVE+ THERMOS+ CIOCCOLATA, MARMELLATA OBARRETTE ENERGETICHE+ UNA MAPPA CON CURVE DI LIVELLODEL LUOGO+ TELEFONO CELLULARE CONBATERIE DI RICAMBIO (si sconsigliadi utilizzare applicazioni cartografiche gps sultelefono in quanto spesso il segnale è assentee scarica velocemente la batteria)+ UNA MAGLIETTA TECNICA DI RICAMBIO


62SNOWKITETecnica di risalita e preparazione di un’uscita in back countryQueste accortezze ci permettonodi affrontare la montagna,concentrandoci solo ed esclusivamentesul divertimento esull’obiettivo. Si deve semprepensare che se qualcosa andassestorto, ci deve esseresempre il piano B, ma soprattuttol’eventuale recupero.TECNICA DI RISALITA IN BACKCOUNTRYSe si è deciso di risalire un pendioin team la cosa importante ècreare delle regole.Prima di tutte: mai lasciarenessuno indietro!Dopo la verifica del manto nevosoe uno sguardo alla montagna,si deve scegliere la vela ela sua misura che ti permetta diaffrontare la prima parte dell’ascesa.Bisogna ricordarsi chepiù si sale e più il vento aumenta(in condizioni normali, ndr).A volte possiamo avere delleinversioni termiche tali per cuila situazione potrebbe essereinvertita (intensità e direzione,ndr).Non è usuale risalire un pendiocon il vento di bolina, la maggiorparte delle volte si risale con unvento di poppa, lasco o traversoe non è come al mare, poiché,per effetto del piano inclinato,cambiano molte cose.La migliore trazione nella risalitaè far compiere al proprio kiteun loop e solamente le abilitàdel pilota e la sua esperienzapossono scegliere se in downo in front e spesso non è unascelta causale ma ponderatasulla base del piano inclinato.Molto importante è ricordareproprio che per tale effetto, laposizione più critica per noi ed ilnostro kite, è averlo allo zenithe più il pendio diventa ripido, epiù c’è la possibilità del decollo.Quando si eseguono i loop,le front line compieranno deitwist, e la miglior cosa da fare, èquella di controllare e svolgerequesti twist con dei giri ugualie contrapposti poiché lasciareil comando della barra con lemani per svolgerli attraverso ilCL, in montagna, non è consigliabile.Lungo la linea di ascesa, la nevecambia repentinamente, da polverosaa ghiacciata, da compattaa soffice o, nei versanti moltoesposti al sole, anche gessata.Pertanto, la scorrevolezzadell’attrezzatura, potrebbecambiare. Scegliere la linea giusta,ti permette di risalire semprecon il massimo controllo esicurezza. Durante la risalita bisognaevitare di passare vicinoa crepacci o cliff, in quanto latrazione del kite e la tua velocità,non ti permetterebbero disganciare velocemente, per evitaredi finirci dentro. Prenderele distanze di sicurezza, in kite,significa sempre mantenersi auna lunghezza di linee dal pericolo.Molto importante utilizzare ilsafety leash corto, così da nonavere un ingombro fra le gambeche si potrebbe incastrarenella vostra attrezzatura o inqualche ostacolo. Per qualsiasievenienza, azionare la sicura


perdere l’equilibrio è molto facile(ovviamente solo su pendioripido, ndr).per mettere in bandiera il kite efarlo atterrare. I foil kite e le lorosicure, sono studiati appositamenteper offrire la massimasicurezza, atterraggio e rilancioin qualsiasi tipo di terreno. Fateattenzione che se la vostra lineasfiora una roccia o anchedel ghiaccio, potrebbe lacerarsi,e rompere una linea in risalitanon è una bella cosa.La scelta del passaggio perraggiungere la vetta è studiataprima, ma durante l’ascesa alpercorso, può subire cambi dirotta, perché si potrebbero trovareostacoli o condizioni differenti.Proprio qui si vede l’abilitàdel pilota e proprio per questomotivo si consiglia di avvicinarsialla pratica del back country,con una guida esperta.Una volta raggiunta la vetta, ilgioco è fatto, e l’adrenalina èa mille. Non dimenticate mai diatterrare il kite, mantenendo ladistanza di sicurezza, spesso silascia atterrare proprio al di làdella vetta sottovento, così chenon tiri e sia di facile recupero.Se il pendio è ripido, non sganciarsil’attrezzatura dai piedi,spesso in cresta la neve spazzolatadal vento è ghiacciata, eNon recuperare il kite tirandoloa sé, la probabilità di lesionedelle linee e del tessuto è moltoalta. Se invece si volesse faresolo una sosta, basta atterrarloutilizzando il freno che collegale back line. Una volta ripostonello zaino, la discesa diventa ilnirvana della tua esplorazione.Ricorda sempre, dove sei passato,segui le tue tracce se vienea mancare la visibilità, e cerca dimemorizzare gli ostacoli che haiincontrato ed evitato durante lasalita e goditi il freeride!Il gioco inizia proprio da qui, laprima risalita!Arrivato nuovamente a valle, riapriil kite e su di nuovo! ;-)Enjoy your rideStef


64NUOVI PROGETTIThe Makulo ProjectThe MakuloProjectTesto Craig Cunningham | Foto Courtesy Makulo e Rick Jensen


Molti mi chiedono: “che cosa è esattamente Makulo?”Beh, insomma, Makulo è un’azienda che uniscesport d’azione con marchi al di fuori del settore.Creiamo, in tempo reale, contenuti brandizzati,sui social media.Steffen Roth, il fondatore di Makulo ha lavoratonel mondo del marketing per parecchio tempo eha pensato che avrebbe potuto riempire un vuotoche vedeva nel settore. Dopo aver lavorato sucampagne di marketing tradizionali per anni, stavacercando di fare qualcosa di diverso che ruotasseattorno ai social media e per fare in modoche le aziende potessero avere autentici contenutispecifici per il loro marchio, creati per i lorocanali.Ha osservato che ogni grande marchio ha Facebook,Instagram o Twitter o una combinazionedei tre e molti di questi canali hanno un contenutomolto scarso o del tutto assente. Questo èciò che ha scatenato l’idea delle case Makulo. Ilmarchio offre il prodotto e una percentuale delbudget di marketing e Makulo fornisce una casapiena di atleti / modelli realizzando foto e film incorporandoquesti prodotti nella loro vita quotidiana.Il contenuto e l’obiettivo finale è di qualitàe consiste nel creare materiale seguendo gli atletidi sport d’azione in tutto il mondo. Il vantaggioè di essere tutto prodotto in tempo reale e conun’atmosfera autentica.Probabilmente avrete visto Makulo su Facebook,nel 2014 abbiamo lavorato alla crescita del databasedegli atleti, con la creazione di un pooldi atleti di sport d’azione da seguire nelle loro“session”, registrate e pubblicate e poi caricatesu Facebook. Tutto ha un concetto pulito e semplicee si pubblica sempre materiale nuovo, è unprogetto che si stava inseguendo da cinque anni.Si è venuto a creare un vero e proprio databasedi atleti, a cui i marchi possono accedere, inquesto modo Makulo funziona come una sorta diagenzia, qualsiasi marchio può accedere, individuaregli atleti che più fanno al caso loro nellecategorie richieste e tenere traccia delle loro sessione vedere cosa abbiano realizzato fino a quelmomento. Può essere anche uno strumento perverificare sia la partecipazione degli atleti, sia laqualità dei contenuti che creano per i marchi concui lavorano.Nel corso dell’ultimo anno abbiamo avuto un saccodi lavoro e di interesse da grandi marchi al difuori del normale settore sport d’azione, in


66NUOVI PROGETTIThe Makulo Projectteressati ad un futuro con Makulo. Marchi comeMercedes, VW, Nivea, Lufthansa ecc, sono tuttidesiderosi di lavorare con Makulo e super curiosidi vedere quello che abbiamo fatto fino adora. L’ultima casa in Brasile è stata un enormesuccesso e abbiamo visto che, con molti marchi,possiamo creare tanti contenuti di alta qualità inmodo molto rapido ed efficiente. Con una grandecasa situata proprio a Cumbuco, abbiamo lavoratocon oltre 12 atleti provenienti da tutto il mondo.La casa era enorme e con una posizione perfetta,una bella vista, accesso diretto all’oceano, piscinae spiaggia e laguna a portata di macchina. Perdieci giorni ci siamo divisi in tre gruppi, ciascunocon una VW, includendola in ogni attività quotidianae creando contenuti sportivi di qualità per il


marchio… Questo è ciò che fa Makulo.Per maggiori informazioni su Makulo visitate ilsito web www.makulo.com o registratevi per l’applicazioneFacebook e iniziate la registrazione dialcune sessions per essere inseriti nel database.


68ITWReo StevensITW Roberta Pala e Alberto RondinaFoto John Bilderback, Jason Wolcott, Tim Davis, Tim McKenna


Nome: Reo StevensData di nascita: 24 Dicembre 1985Home spot: Haleiwa, HiSponsors: Cabrinha, Patagonia, DakineAnni di Kite: 14Spot preferito: TeahupooAltri sports: Surfing, Towsurfing, SUP,SnowboardingInstagram: @reostevensTwitter: @reostevensWebsite: www.reostevens.com


70ITWReo Stevens


KS_Raccontaci qualcosa di te.RS_Sono nato e cresciuto sulla North Shore di Oahu, dove vivo ancoraoggi. È la capitale del surf nel mondo, quindi è stato naturale,per me, iniziare a navigare in giovane età, e mi sono innamoratosubito dell’Oceano e delle onde. I miei genitori erano appassionatidi windsurf così ho iniziato il windsurf, all’età di 8 anni e poi sonopassato al kitesurfing quando avevo 14 anni.KS_Kitesurfer e wave rider di grosse onde, cosa ti ha portato aquesta scelta?RS_È stata una progressione naturale, non è mai stato qualcosache ho guardato come “ho intenzione di fare questo un giorno”. Èstato sempre e solo per uscire in acqua, e trovare nuove sfide perme stesso. Affrontare le grandi onde, è un modo semplice per farlo,soprattutto alle Hawaii, ci sono onde grandi abbastanza spesso, esi può uscire per settimane con il surf con onde alte due volte te,quindi se vuoi uscire, devi sforzarti di stare là fuori e imparare comeaffrontare, e prendere le onde più grandi. Ancora oggi, sto ancoracercando di spingere un po’ più in là il mio limite e, in confronto amolte altre persone, ho ancora molto da imparare e crescere.


72ITWReo Stevens“PENSOCHE ILSURF ABBIAAVUTO UNAGRANDEINFLUENZASU DI ME”


KS_Crescere a Ohau, come ha influenzato la tua vita?RS_Penso che il surf abbia avuto una grande influenza su di me.È uno sport dal quale sono costantemente circondato e sfidato. IlSurfing è lo sport più difficile al mondo da padroneggiare, un saccodi gente lo fa quasi tutta la vita. e ancora bisogna imparare tantecose. Non credo che potrà mai essere diversamente, amo l’Oceanoe lui continua a sfidarmi tutti i giorni e questo non cambierà mai!KS_Con chi condividi le tue session?RS_Passo molto del mio tempo con il mio compagno di team Cabrinha,Keahi de Aboitiz. Negli ultimi anni siamo diventati buoniamici e faccio ogni cosa, che sia, kite, tow in, S.U.P., con lui. È unottimo compagno di allenamento, è sempre motivato a uscire inacqua ogni giorno, non importa quali siano le condizioni, e questoè un grande stimolo per me.


74ITWReo Stevens“È STATONATURALE PERME, INIZIAREA NAVIGAREIN GIOVANEETÀ E MI SONOINNAMORATOSUBITODELL’OCEANOE DELLE ONDE”


KS_Sei uno dei pochi che naviga regular o goofy secondo la condizione,era un qualcosa che già facevi nel surf da onda o che haicominciato a fare nel kite? Quanto tempo ti ci è voluto per surfarecon scioltezza da entrambe le mura?RS_Me lo chiedono spesso. Navigo goofy (il mio stance normale),sia frontside sia back side, ma arrivo dal windsurf, per cui spessoero costretto ad andare “switch” sull’onda, non avendo opportunitàdi navigare back side in windsurf. Così, quando ho iniziato a farewave riding con il kite, non ho mai pensato di surfare back side,e nemmeno di provarci in verità… Navigare switch, in effetti, è unottimo modo per perfezionare la tecnica, sei costretto a guardaredove e come il corpo ha bisogno di muoversi, il posizionamentodelle braccia, quanto piegare le ginocchia, e come tenere la testa.Costringendo voi stessi a prendere tempo e pensare a queste cose,è possibile migliorare la tecnica e la posizione, anche per il vostronaturale riding.KS_Tubo o turn potenti, cosa scegli?RS_Tubo! Non c’è nulla di simile! Mi piace un bel turn radicale eveloce, ma non scambierei mai un tubo per un turn (o anche un air).


76ITWReo Stevens


KS_Fare kitesurf a Pipeline, quali sono state le emozioni diquell’incredibile giornata, entrando nella storia del kitesurf?RS_La session con Keahi a Pipeline è iniziata come una sessionnormale, era già stato fatto kite a Pipeline altre volte, ma maicon questa qualità di onde, questa cosa ha reso la session unica.Quando Pipeline è battuta dal vento, molto onshore, le onde nonassomigliano per niente a onde normali di Pipeline, ma quel giornoil vento era un po’ più side shore, e alcuni “diamanti grezzi” si sonoformati, pronti ad essere surfati. La cosa che ha emozionato dipiù me e Keahi, non sono state le condizioni, ma piuttosto il fattoche fossimo sul tratto più famoso di spiaggia, con quasi tutti i prosurfers a guardarci e circa cento turisti in spiaggia incantati…KS_Il tuo rapporto con Cabrinha, i materiali, e gli altri ragazzi del team.RS_Mi sento come se fossi a casa, con Cabrinha. Nel team lavoranopersone con la vera passione per il kitesurf. Tutti lavorano beneinsieme sia in ufficio sia come team in acqua, la forza di Cabrinhaè il lavoro di squadra!KS_Come è il feeling con la tua pro model surf? Come hai sviluppatola Proto?RS_Non potrei essere più entusiasta di avere un modello pro conCabrinha. Il Proto è il primo modello di pro che io abbia mai avuto esono veramente entusiasta di questo. Pete e io abbiamo lavoratomolto su ciò che sarebbe dovuta essere questa tavola, funzionarebene per il wave riding, ma essere utilizzabile per il freestylestrapless, è una grande tavola e so che piacerà a tanti!


78ITWReo StevensKS_L’onda che ti è rimasta nel cuore… e quella che non hai ancorasurfato…RS_Due onde che hanno un posto speciale nella mia mente sonoil mio primo tubo in surf e la mia session in kite a Teahupoo. Questesono le onde che non dimenticherò mai. Per quanto riguarda“quella che devo ancora surfare”… è facile... “la prossima…”KS_Qualcosa sul tuo ultimo viaggio in Indonesia?RS_I miei viaggi in Indonesia sono sempre buoni, è il posto dovevado con più frequenza, le persone sono gentili, il cibo è buonoed ecomomico e, che ci sia vento o meno, le onde sono sempredivertenti!KS_I progetti per il 2015?RS_Per ora non ho nessun piano per il 2015, lascio che siano leprevisioni a decidere . Keahi ed io, ci stiamo divertendo molto conle nuove riprese dal drone. Abbiamo appena girato qualche video,siamo agli inizi ma non vediamo l’ora di fare qualcosa di meglio econ grandi surfate. Per ora guardate questo video: https://www.youtube.com/watch?v=cm8PUb2ouz4.KS_Quando Reo non cavalca le grosse onde…RS_Di solito passo del tempo con la mia fidanzata, facendo coseche facciano divertire anche lei. Questo è il bello delle Hawaii, anchesenza il surf, ci sono ancora moltissime attività all’aria apertaper divertirsi assieme.


“SO CHERIUSCIRÒSEMPRE AESSERE INACQUA ADIVERTIRMI,IN UNMODO ONELL’ALTRO”


80ITWReo StevensKS_Come ti vedi tra vent’anni?RS_Spero ancora felice come sono oggi e divertendomi... So chequalcosa è destinato a cambiare, ma so che riuscirò sempre a esserein acqua a divertirmi, in un modo o nell’altro.KS_Il nostro magazine si chiama <strong>Kitesoul</strong>, cosa provi in una tuasession in acqua, sia essa di allenamento o di semplice freeride?RS_Provo un totale relax quando sono nell’Oceano... Spesso mibasta andare a fare una nuotata veloce per alleviare così tanto delmio stress. È quella che si chiama, “la terapia dell’acqua salata”…


Supporto, Leggerezza e Comfort.BACKBASE SUPPORTBase di Supporto lombare e sofficestampo in EVA per mantenere iltrapezio più fermo.PRE-SHAPEDSi avvolge perfettamente allatua schienaSOFT EDGESSoffici Estremitá in neoprenecon cuciture anti strofinioS1 SPREADER BARBarra forgiata in alluminio per unmiglior compromesso tra peso,resistenza, controllo e distribuzionedel caricoWWW.NPSURF.COM


82CONSIGLI DI VIAGGIOLe cose che nessuno ti ha detto sul Brasile...Le cose chenessuno ti hadetto sul Brasile...Julia Castro, bellissima atleta Spagnola, ci daqualche divertente consiglio per un viaggio inBrasile…1. AereoSe stai per prendere il tuo primovolo internazionale, sappiche non è assolutamente comete lo stai immaginando! Magaristai pensando che, per sette oredi volo, troverai un posto supercomodo, reclinabile al massimoper il tuo riposo, e con unagrande televisione, nulla di piùdistante dalla realtà! Un aereocome qualsiasi altro, dove lesette ore le passerai seduto e tiritroverai con il sedere quadrato!Testo Julia Castro | Foto Xede Santa e Renato Balbino


2. Cibo in aereoNei voli piccoli ti troverai con uncestino tipo pic nic, se non haifatto colazione, sei spacciato!3. PersonaggimolestiNessuno mi aveva avvisato chenel sedile dietro avrei avuto unoche giocava tutto il tempo conla suoneria al massimo… qualcunolo sopprima per favore!4. La doganaSe non hai avuto la fortuna diparlare con qualcuno di praticosull’aereo e ti ha avvisato di catapultartifuori dall’aereo subitodopo l’atterraggio… ti troverai afare una coda di circa due oreper la dogana. Ti fermano, tichiedono passaporto, ricevutadella banca per la prenotazionedel posto dove stai andando adormire e questo va moltiplicatoper circa 300 persone…5. L’umiditàSe non ti piace sudare, hai sbagliatopaese! Ti senti costantementeappicicaticcio, ci sono 28°C come minimo ogni giorno, 24ore al giorno… Dopo I primi giorni,però, il tuo corpo si abitua…e smetti di emettere fontaned’acqua…


84CONSIGLI DI VIAGGIOLe cose che nessuno ti ha detto sul Brasile...6. Cose fresche?Bere qualcosa di fresco è complicatoin Brasile, appena lo tirifuori dal frigo… è già caldo…7. Il tuo prossimovizio...Pensavi di essere viziato di kite…nulla può paragonarsi all’Açai!Sicuramente ne avrai sentitoparlare, ecco, preparati, non riusciraia farne a meno… la buonanotizia è che è molto sano, nonrischi di morire in overdose diAçai!8. I vestitiPoco è quello che ti serve. Seti sei portato una valigia pienadi cose, non ti serviranno, puoivivere con 5 magliette e 2 pantaloni.9. InternetNavigare su internet è terribile,poi sono super permissivi, ti troveraialmeno cento finestrelleche si apriranno ogni volta chenavigherai… scaricati ADDBlocko almeno tre o quattro antivirus…


10. Il meglio(o il peggio,dipende dadove lo guardi)Non te ne vorrai più andare!Per lo meno io qui ho tutto ciòche desidero, vento, mare, acquasalata, acqua dolce, acquapiatta, chop, palestra, gentesorridente e amabile. Qui ti rendiconto che la vita può esseremolto più semplice di come cela complichiamo in Europa. Permolti questo viaggio è un puntodi riflessione nella vita, renderticonto che tutto ciò che hai,non serve a nulla, o per lo menonon serve per essere felici… InBrasile basta poco per avere unsorriso sul volto ogni giorno… avolte anche accompagnato daun enorme 4x4 con mega altoparlanti!11. Le domenicheLe persone della città, ad esempioFortaleza, scendono a Combuco,dove ero io, per trascorrereil fine settimana, ciò vuol direlaguna affollata e musica brasilianaa tutto volume che provienedai 4x4.


86CONSIGLI DI VIAGGIOLe cose che nessuno ti ha detto sul Brasile...12. Vento tutti igiorniChissà se è vero… sì è vero! Nonstare in acqua 12 ore appena arrivi,perchè potresti avere questoritmo cinque giorni, e poistare il resto del tempo morto didolore.13. Assicurazionedi viaggioOk non pensarci, ma le lesioniesistono… se devi andare daldottore, meglio avere una buonaassicurazione, non costanomolto, per cui, tanto vale farla,no?


14. Spazio invaligia per ilritornoCi saranno molte cose che tivorrai portare a casa, comeun’amaca, un po’ di Havaianas,granola, açai, lascia spazio invaligia per portarti le cose piùbelle a casa!15. CorpopreparatoSia che tu navighi poco, tanto,se fai freestyle o onde o race,solo dei laschi o solo backloops,arriva preparato! Vai in palestra,fai crossfit, esci in bici, ma arrivacon il fisico preparato pernon avere dolori a muscoli dicui ignoravi persino l’esistenzae non procurarti lesioni. Uscirea casa propria non è sufficientecome allenamento!16. Pezzi diricambioPotrebbe succedere che tu abbiabisogno di qualche pezzo diricambio se ti si dovesse rompere.In Brasile è complicato trovarequalcosa, portalo da casa!


88STRAPLESS MOVESBack RollBACKTesto e foto Courtesy Reo Stevens


ROLLIL BACK ROLL È UNA DELLE MANOVRECHE DA PIÙ SODDISFAZIONE, QUANDOS’INIZIA CON IL KITEBOARDING.PROVANDOLA STRAPLESS SI PUÒRICREARE LA STESSA SENSAZIONE DIQUESTO VECCHIO E AMATO TRICK.


90STRAPLESS MOVESBack Roll1.Ci si avvicina a questa manovra, come si farebbecon un back loop normale, girando latesta verso la spalla e aprendo bene il torace. Primadi staccare dall’acqua, girare la tavola verso ilvento, così da portare la carena della tavola, giàverso il vento.2.Come si stacca dall’acqua, guardare oltre laspalla e iniziare la rotazione. Portare la tavolain alto sopra di voi, mantenendo la parte inferioredella tavola al vento. Utilizzare il vento chespinge sulla parte inferiore della tavola e la gravità.Mantenere le ginocchia piegate, per quantopossibile, durante la rotazione, per sfruttare unacerta “zona di perdono” per far sì di riuscire semprea tenere la tavola sotto i piedi, eventualmentestendendo le gambe, qualora la tavola si allontanassedal corpo in fase di atterraggio.3.Continuare a guardare dietro la spalla, individuandoil punto di atterraggio. Quandosi è individuato, iniziare a raddrizzare le gambe,usando le caviglie per puntare le dita dei piedi emantenere la carena della tavola sempre al vento.4.Atterrare come si farebbe in un normalebackroll, con le ginocchia leggermente piegatee la testa rivolta con lo sguardo avanti.


CONSIGLINon indossare leash, perché la possibilità di Uno spinning troppo veloce farà scappare1. “rimbalzare” della tavola, può creare una situazionemolto pericolosa.3. la tavola da sotto i piedi a metà della rotazione.2.Secondo l’angolo del vento, a volte aiutaimpugnare la barra molto larga, prima distaccare il trick. Questo consente di aprire il pettoe mettere la tavola al vento per tenerla attaccataai piedi. Se si mantiene la mano così per tutta lamanovra, il kite andrà verso l’altro lato della finestrae si farà una back loop transition.4.Utilizzare il chicken loop per controllare lavelocità, se vi sentite di andare troppo inalto, o di essere troppo veloci, o di essere sul puntodi perdere la tavola.


92TEST<strong>Kitesoul</strong> test 2015KITESOULTEST2015


* valoriLe infografiche sono state realizzate sulla media deiespressi da più <strong>Kitesoul</strong> tester.RACEREACTIVE STEARING STABILITA’STEEARING OVERPOWEREDDEPOWER1. 2. 3.4.TURNING SPEED UPWINDALL ROUNDFREESTYLEPOPLOWENDWAVERRD - RELIGIONKITELOOSE - RAW


94TESTRrd, ReligionRRD, RELIGIONRACEWAVESTEEARING OVERPOWEREDDEPOWERALL ROUNDFREESTYLEPOPLOWENDREACTIVE STEARING STABILITA’1. 2. 3. 4.TURNING SPEED UPWINDAbbiamo incontrato cinque annifa Roberto Ricci e Abel Lagosulle coste che circondano lamagnifica Cape Town, doveRRD sviluppa i nuovi materiali,mentre surfavano in modo magistralele onde di Plat Boomcon un kite assolutamente inedito.Quest’alaspecialistica, chefonda le sue basi sull’approcciopiù estremo e radicale al waveriding,è l’apprezzato Religion,che già dal nome dichiaraespressamente la propria indole.In questa ultima incarnazioneil Religion, grazie al continuosviluppo affidato alle sapientimani di Werter Castelletti, spingeancora più in alto il livello,incrementando la propria attitudinead assecondare unasurfata pura. Dal punto di vistatecnico la vela presenta una costruzionea tre struts che la ren-


RRD, RELIGIONDisponibile nelle misure4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 -10.5 - 12 mqwww.robertoriccidesigns.com


96TESTRrd, Religionra e, anche grazie ad un sistemadi brigliaggio corto, molto reattivae veloce nel turn, una caratteristicafondamentale nel waveriding come l’incrementata capacitàdi drifting. Oltre a questenovità anche un nuovo bordod’attacco contribuisce a renderlaancora più stabile. Rispettoallo scorso anno, lo shape della9 mq è stato modificato perrendere la vela più performantenelle condizioni di vento nonmolto sostenuto e quindi averepiù “tiro”. Abbiamo testato lemisure da 7 e 9 mq, in condizionidi onda sul metro e mezzo evento on shore, riding strapless,mentre il livello dei testers è andatodal wave rider avanzatoal poco più che principiante inquesta disciplina. La capacità dirotazione, il depower, la potenzaprogressiva e l’incredibile drift,in grado di non tradire mai ilrider, ne fanno una vela wave al100%. La 9 mq ha una pressionesulla barra un po’ più decisarispetto alle misure piccole, mala vela ha sempre un bel looprapido e un tiro più marcato,come richiedono le condizioni divento più leggero. Barra semplice,robusta e affinata neglianni da RRD, dotata di chickenloop con quick release semplicee affidabile.La regolazione deldepower è affidata a un tradizionalestrozzascotte sulle frontlines. Sui tips sono presenti trediverse regolazioni per le backlines. Il sistema di gonfiaggioone pump con valvola grande ecappuccio protettivo per evitarel’usura nel riporre l’ala. Colorazioniaggressive e accattivanticome sempre, una sacca multiscomparto in materiale lavabilee al 100% impermeabile, con rivestimentointerno in velcro perriporre con cura la vela.


Il parere del nostro teamIl Religion ha dimostrato ancora una volta di essere una delle vele più performanti nel wave riding ed èquindi espressamente indicata per rider esperti che fanno della caccia alle onde la propria religione….Veloce, estremamente stabile e con un drift da riferimento; nel riding on shore, come spesso è avvenutonei giorni del test, ha dato prova di essere una vela che riesce a far divertire anche nelle condizionimeno gradevoli! Il nostro team ha quindi promosso questo eccezionale kite in grado di non tradiremai il rider.


98TESTKiteloose, RawKITELOOSE, RAWRACESTEEARING OVERPOWEREDDEPOWER1. 2. 3.4.ALL ROUNDFREESTYLEPOPLOWENDWAVEREACTIVE STEARING STABILITA’TURNING SPEED UPWINDKiteloose è una piccola branditaliana famosa per i suoi surfinicustom e per la serietà con cui ilsuo boss Max Galtarossa portaavanti le proprie idee da oltre 10anni.è con questa dedizione che, negliultimi anni, i prodotti Loosesono stati oggetto di un’ulterioreevoluzione, fino ad arrivarealle Raw ed Essenz 2015 concui, il nuovo acquisto del teamErik Volpe, ha da poco vinto l’ultimatappa del campionato SudafricanoFreestyle.La Raw 2015 è un kite open Cshape con struttura a tre struts,brigliato a 4 cavi senza carrucole.Rispetto al 2014 sono stati riposizionatigli struts ed è statamodificata la forma del tip, cheè ora leggermente più squadrata,queste modifiche ne hanno


KITELOOSE, RAWDisponibile nelle misure5 - 7 - 9 - 11 e 13 mqwww.loose.it


100TESTKiteloose, Rawmigliorato la velocità e la reattività.Abbiamo testato la 7 mq in condizionidi vento side-on shore eonda sul metro e mezzo, la velaè risultata leggera ma ben percepibilesulla barra. Divertentenel wave riding e nel freeride, èun kite che fa del divertimentoil suo punto di forza, accompagnandoottimamente il ridernella surfata.La stabilità è una delle doti piùevidenti del Raw, così come laripartenza dall’acqua che è rapidae semplice, per testarla abbiamoforzato la caduta dell’alapiù volte ed è stato sufficientetirare una back per ottenereuna ripartenza immediata.La barra è una Nuke, essenzialee leggera con chicken loop dotatodi un quick release semplicee affidabile mentre la regolazionedel depower è affidataa un tradizionale ed efficientestrozzascotte sulle front lines.Per rimettere in chiaro le frontdopo le rotazioni, è presente unsistema appena sopra il chickenloop che si ruota con due dita.Molte le regolazioni, ne sonopresenti quattro sulle back linese tre sulle front lines. Sistemagonfiaggio one pump con valvoletradizionali inflate/deflate.Due colorazioni che seguono lamisura dell’ala.


Il parere del nostro teamIl Raw è una vela allround che nelle misure piccole è particolarmente adatta al wave riding, seguebene il rider, è stabile, abbastanza veloce e leggera. La caratteristica di certo più apprezzata è la suastabilità, di certo una garanzia nel wave riding quando si ha necessità di avere una vela sulla qualefare affidamento. Buono anche il rilancio dall’acqua. Il Raw è un prodotto sviluppato in Italia, caratterizzatoda un prezzo molto abbordabile e da performance e qualità complessiva in grado di non farrimpiangere prodotti più blasonati e costosi. Molto consigliato per chi vuole disporre di un prodottovalido e moderno pur non potendo contare su un budget faraonico.


102STRAPLESS MOVES360 Shove it360 SHQuesta è una delle prime manovrestrapless freestyle che deriva dall’influenzadello skateboard e, anche se ci vuole unpo’ di tempo per capirla, si può fare inacqua piatta e poi perfezionarla sull’onda.Testo e foto Courtesy Reo Stevens


OVE IT


360 SHOVE104STRAPLESS MOVES360 Shove it1.Come ogni salto, che si tratti di farlo con osenza straps, è necessario caricare il kite ela tavola, impostando un bel riding di bolina edesercitando pressione contro il kite. Questo creala tensione nelle linee, che sarà utilizzata per sollevarcidall’acqua.2.S’inizierà con una velocità lenta o media,sufficiente per avere un certo slancio inavanti. Se possibile, è meglio utilizzare un piccolokicker come un’onda, per avere uno stacco deciso.3.Non appena ci si stacca dall’acqua, utilizzarela resistenza del vento, per portare lacarena della tavola al vento e iniziare, poi, la rotazionedella tavola.4.Esercitare una pressione con il piede posteriore,“scalciando” la poppa della tavolaverso il vento. La velocità alla quale si fa ruotarela tavola, dipende dall’altezza e dalla distanza delsalto. Fare attenzione alla velocità con cui si faruotare la tavola, non girarla né troppo velocemente,né troppo lentamente. Se troppo veloce,la tavola andrà in over rotazione, se troppo lenta,non ruoterà totalmente. Per fermare la rotazione,invece di farlo con i piedi, puntate la poppa in atterraggio,l’impatto con l’acqua la fermerà.5.Se avete fatto tutto in modo corretto, lepinne impediranno alla tavola di ruotare, ei piedi saranno ben collegati alla tavola. Tenetesempre d’occhio il punto di atterraggio e piegatele ginocchia per assorbire l’impatto.


IT BY REO STEVENSCONSIGLI1.Non indossare un leash, per evitare che latavola possa “rimbalzare” e creare una situazionepericolosa.2.Attenzione alle pinne in atterraggio. Perevitare le lesioni eventuali per una cadutasulle pinne, guardare la rotazione della tavola e,se ci si rende conto della possibilità di atterraresulle pinne, spingere via la tavola e mandare ilkite nella direzione opposta, per allontanarsi.


FREE106FREESTYLE MOVESBlind Judge + Blind Judge 3Testo Alberto Rondina | Foto Roberta PalaIl Blindjudge è stato per anni il trick base per ognifreestyler, quello da imparare per primo, per poterpoi evolvere verso le variazioni del trick.Tanto tempo fa, per imparare il primo handle pass,tenevamo l’aquilone a ore 12:00, invertendo l’alacome in un salto classico. Il BJ è il primo passo perimparare a fare handle pass con l’ala in potenza percui, se siete interessati, sedetevi e leggete per bene.Il Blindjudge altro non è altro che un Raley con unback side 180, dove il passaggio avviene in aria.La rotazione e il movimento sono gli stessi comeper fare un Raley classico, ma con alcune piccolevariazioni. Quindi, prima di fare un Blind Judge, sidovrebbe essere in grado di fare un Raley senzaproblemi.


STYLE MOVESBLIND JUDGEBLIND JUDGE 3Il BlindJudge 3, è un Raley con un backside 360,ed è un altro fondamentale del freestyle. E ancheuna di quelle manovre che si possono fare in tuttele condizioni per cui, di solito, gli atleti la fannonei primi minuti di gara.In questa manovra, si gioca molto sull’allentamentodelle linee, lo stacco deciso e il Raley, inattesa che l’aquilone si scarichi, pronti per il 360.ALBERTO RONDINA


108FREESTYLE MOVESBlind Judge + Blind Judge 3BLIND JUDGECon l'aquilone a 45'e buona velocità,scegliete il punto in cuisi vuole decollare e preparatevia dare una bella orzata decisa.Mandate la tavola controvento,spingete con la gamba posterioreper ottenere una certa altezza,e allungate le gambe.Mantenendo le braccia piegate,renderete le cose più facili all’inizio,in seguito possono esseredistese per dare più stile.Fino a metà salto, si è completamentedistesi, così da avere lelinee allentate, pronti per iniziareil back 180.La testa, come sempre, sta guidandoil corpo. Girate la testasopra la spalla dietro e lasciateandare la barra con la manoposteriore. Non dimenticate diportare le gambe in avanti, nelladirezione del kite, per riuscire araggiungere bene la barra, e mantenereequilibrio in atterraggio.


Se avete seguito tutte le istruzioni,troverete la barra adaspettarvi dietro la vostraschiena!Afferrate la barra con l’altramano, e preparatevi bene conle ginocchia per ammortizzarel’atterraggio toeside.


110FREESTYLE MOVESBlind Judge + Blind Judge 3BLIND JUDGE 3Con buona velocità e l’aquilonea 45’, sganciate e poppate decisi.Spingete con la gamba dietroper ottenere l’altezza e cercatedi allungare il vostro corpo il piùpossibile nel Raley, questo renderàil seguente 360, più facile.Quando le gambe sono in altodietro di voi, l’aquilone volerà inavanti nella finestra e la potenzascenderà a zero. Questo è ilmomento magico in cui bisognatirare le gambe indietro e andareper il 360’. Quindi, lasciate lamano posteriore sulla barra, egirate la testa all’indietro. Propriocome in ogni altro trick, ilcorpo seguirà ciò che la testasta facendo.


Più forte è il movimento dellatesta, più veloce sarà il 360.Tenete la barra vicino al fiancoe passatela dietro la schiena,afferrandola con l’altra mano.Continuate a spingere con la testa,anche quando il passaggioè fatto, per finire l’ultimo 180 eatterrare heelside!Sorridete! Questa è un’ottimamanovra per cominciare… o terminarela session! E ricordate,anche la manovra più semplice,può essere bellissima, se fattacon velocità e stile!CIAO!ALBY


112TECNICATrapezi e ganciTRAPEZI EGANCIFra le varie scelte dell’attrezzatura “ideale”che un kiter deve fare, il trapezio è di VITALEimportanza, ma purtroppo, spesso, si sceglieil più economico, quello che capita, perchè ilrivenditore ha solo quello della mia misura,quello che ha il colore più alla moda...Eppure tutta la trazione del kite è scaricatasulla schiena e, conoscerne le caratteristichedi scelta, migliora il comfort e lo sforzo fisico inmodo considerevole.Testo Renato Casati | Photo Courtesy RRD – Mystic – Jay Kiteboarding


Esistono, fondamentalmente,tre macro categorie:TRAPEZI A SEGGIOLINO(con cosciali) detto anche SEATo RACE.Uso: tutti i livelliSpecialità: tutteAdatto a tutti i livelli di kiters,obbligatorio per chi fa race, idealeper i principianti e per chi fafreeride. Con un gancio mobile,può essere tranquillamenteusato anche nel wave.SCARICA il peso nella parteBASSA della schiena, e quindilimita lo sforzo della zona lombaree, per chi ha problemi dischiena, a volte è l’unica soluzioneattuabile.I grossi vantaggi di questa soluzionesono:• Non sale verso l’alto, noncomprime le costole, grazie aicosciali che scaricano una partedella forza ascensionale sottol’inguine. Nei primi anni dikite, molti utenti lamentavano iltiro eccessivo dei cosciali nellazona inguinale, tuttavia, i modelliprogettati negli ultimi anni,hanno risolto del tutto il problemagrazie a cosciali studiati adhoc e alla dispersione della trazioneverso l’alto esterno cosciapiuttosto che verso l’alto centrocoscia.• Si riesce a gestire sovrainvelatureconsiderevoli senza troppisforzi e senza affaticare laschiena, e quindi la durata dellasession aumenta considerevolmente.• La posizione del gancio di trazione,basso, verso il baricentrodel corpo, consente un controllomigliore delle rotazioni e unasurfata più a contatto con l’acqua,durante i bottom anche, esoprattutto, per chi ha una staturaalta.• Gli svantaggi di questa soluzionesono nel fatto che moltikiters lamentano un eccessivo“ingombro” di questa soluzione,sostanzialmente non si sentono“liberi” con le gambe come vorrebbero,poco “free” per intenderci.Tuttavia, in parte, questolimite è stato superato grazie aiganci mobili di cui parleremo frapoco.TRAPEZIO A FASCIA(senza cosciali) detto ancheWAIST o WAVEUso: avanzatoSpecialità: Freestyle, WaveQuesta tipologia di trapezi, èquella più utilizzata dagli atletidi freestyle e di wave. Garantisceuna libertà di movimentosenza paragoni, a discapito diun carico maggiore sulla schiena.I primi modelli avevano la tendenzaa salire troppo verso l’alto,comprimendo le costole (e avolte rompendole per compressione,ndr). Anche qui la ricerca,negli anni, ha prodotto


TRAPEZI114TECNICATrapezi e ganciTRAPEZIO A SEGGIOLINOottimi risultati e ora questo effettoè stato molto limitato e inalcuni casi eliminato, quandola termoformatura del prodottosi adatta perfettamente allaschiena del kiter.TRAPEZI IBRIDIUso: tutti i livelliSpecialità: tutteEsistono trapezi che hanno comunquela posizione del gancioalta, tipo Waist, con supportolombare molto alto, ma usano icosciali per non far salire troppoil trapezio. In sostanza sonotrapezi che tendono a riunire efondere i vantaggi dei modelliwaist e seat cercando di trovareequilibri leggermente diversi.CARATTERISTICHE COMUNI:Indipendentemente dal tipo ditrapezio che sceglierete, elementicomuni che dovrebbeavere un buon trapezio sono:• Specifico per il kite (quelli per ilwindsurf sono studiati per scaricareun tipo diverso di trazione)• Maniglia posteriore (per esseretrattenuti durante decolli e/oatterraggi o pericoli o vento rafficato)• Agganci/anelli di attacco perleash e sicure di vario tipo• Tasca o attacco per coltellinotaglie linee in caso di pericolo e,possibilmente, per chiavi macchina.• Spreader Bar, ovvero la zonacircostante il gancio, che deveessere morbida e di generosadimensione, per garantire maggiorecomfort ed attutire, graziea una migliore distribuzionedella trazione sull’ampia superficie,gli effetti indesiderati dellasalita del gancio verso le costolenei modelli Waist e maggiorcomfort in quelli Seat.


TRAPEZIO A FASCIAO IBRIDOGANCIO (FISSO/MOBILE)Il gancio a cui attacchiamo ilchicken loop è di importanzaMASSIMA. Non è un caso chesiano nati produttori specializzatiper soli ganci. Ganci troppoaperti verso l’alto fanno sganciarei chichen loop in modo indesiderato,ganci troppo chiusisono più difficili da sganciare,ma garantiscono una tenutaperfetta dei meccanismi di bloccodel chicken loop.Una soluzione che sta prendendopiede negli ultimi anni èquella di usare GANCI MOBILI.Ovvero il gancio ha la possibilitàdi muoversi lateralmente (DAKINE E MYSTIC) e, in aggiunta aquesto, anche verso l’alto (JAY).Questa soluzione ha reso possibilel’uso dei trapezi a seggiolinoSeat anche nel Wave e ha consentitoai rider che usano il modelloWaist di poterlo stringere,senza lasciarlo troppo apertoe mobile, garantendo libertà dimovimento laterale, senza averesalite verso l’alto del trapezio.A detta dello scrivente, questatipologia di ganci è IRRINUN-CIABILE per chi fa wave e freeride,e garantisce performance ecomfort inimmaginabili, se confrontaticon ganci fissi. All’iniziobisogna perderci un paio d’oreper abituarcisi, la sensazionenon è subito bella ed immediata.Tuttavia, appena capito e familiarizzatocon lo spostamentocontinuo del carico, chi li provanon torna più indietro per nessunmotivo al mondo!Per chi fa freestyle, invece, èNON consigliabile l’utilizzo diganci mobili poichè, durante lemanovre e le rotazioni, la levadi trazione deve essere semprenella stessa posizione e, inquesto caso, produrrebbe indesideratieffetti di sbilanciamenticontinui.


116TECNICATrapezi e ganciGANCIO MOBILECARATTERISTICHE DISTINTIVEDEI VARI MODELLI / PRODUTTORI:Tutte le seguenti caratteristichesono soggettive e difficilmentestandardizzabili, quindi varianosecondo i gusti personali dei rider,della disciplina praticata,del “feeling” che si intende avere.• SUPPORTO LOMBARE - l’altezzadel gancio determina solitamentel’altezza e il grado delsupporto lombare.• FLEX – capacità del trapeziodi flettere frontalmente e posteriormente(in alcuni modelliè selezionabile anche il grado diflex). Qualcuno preferisce trapezimolto morbidi, altri modorigidi.• TWIST - capacità del trapeziodi flettere o meno lateralmente.• COMFORT di utilizzo e in andatura• FRIZIONE - Quando “grippa” iltrapezio sulla muta o sulla pelle• FACILITA’ DI TRIMMAGGIO -Facilità di chiusura del gancio,di attacco delle cinghie lateralie facilità di indossamento• PESO - dipende dal materialeutilizzato e dalle dimensioni,spesso trapezi troppo grossiaggiungono solo del peso senzaapportare vantaggi considerevoli.• ALTEZZA BARRA - determinail tipo di trapezio e la zona in cuiverrà scaricata la trazione• PREZZO – il consiglio è di NONrisparmiare proprio sul trapezioche è il compagno fedele di tanteuscite ed è la componenteche determina maggiormentela durata e la performance globale.SCEGLIERE E PROVARE!Una buona base di partenza periniziare la scelta restano i sitiweb dei vari produttori sui qualicomparare e studiare i vari modelli,cercando di dentificarne le“features” più accattivanti perciò che avete in mente.Il trapezio deve essere come unbel vestito, calzare a pennelloper il vostro tipo di corpo e le vostredimensioni. Quindi dovreteprovarne e riprovarne il maggiornumero di modelli possibili,e soprattutto sentirne lo scaricodella trazione esercitata, attaccandosialle corde in un negozioo, se possibile, ancor meglio, inacqua provando quelli di amici oconoscenti.Con il trapezio “IDEALE”, la vostrauscita sarà sempre piùperformante, confortevole, duratura,divertente, che con untrapezio qualunque.Forse è davvero giunto il momentodi cambiare il vostro “solito”trapezio e scoprire qualcosadi meglio!Renato “DrKite” CasatiResponsabile tecnicoWave team rider RRD. Kitesurfer dal 2000, è stato giudiceed atleta PKRA e KPWT. Ha scritto continuativamente perdiverse riviste di settore negli ultimi 12 anni. Vive fra lago diComo e Sardegna ma sverna fra le onde Capoverdiane.


KITE BEACH SCHOOLLOUNGE BAR & RESTAUTANTA paradise for kitesurfers , an oasi in the desertServices available at the center :lessons for all levels | rental & storage | kids area | sunbeds areaprofessional potographer | lounge bar & restaurantMore info at:www.mitudjokiteschoolcaboverde.com - kiteschoolcaboverde@gmail.com


118CONSIGLI DI VIAGGIOPerchè MauritiusPERCHÉMAURITIUSSono anni che scelgo Mauritius perché offre condizioniinsuperabili in un solo spot.È un’ottima destinazione per iniziare, imparare emigliorare la pratica del kitesurf. Il clima dell’isolaè tropicale, con venti che soffiano da sud-est, l’Invernoè caldo e secco mentre l’Estate è calda eumida, questi climi rendono quest’isola un paradisoincontaminato, e assicurarono un habitatprezioso per la flora e fauna. L’isola offre, inoltre,molte attrazioni per una vacanza all’insegna delbenessere fisico e spirituale.L’isola si estende per 1860 Km2, 58 km da Norda Sud, e 47km da Est a Ovest. È circondata dabarriera corallina, che forma lagune di acque celestie sabbia finissima. Il mare e le onde hannoun colore indimenticabile, dal celeste, al turchese,al blu cobalto, e, nel periodo estivo, si possonoavvistare le maestose balene.


Testo Stefano Maffezzoni | Foto Mario Entero e Gilles Calvet.


120CONSIGLI DI VIAGGIOPerchè Mauritius


Io mi sono dedicato ormai al waveriding, gli spotda surfare, in ordine di difficoltà sono:Small reef con mare irregolare, vento side e ondedi piccole e medie dimensioni, situato nel grandecanale, tra Manawa e Chameau, punto soggettoa correnti talvolta fortissime e molto pericolose.Consiglio vivamente di evitarlo con swell da SWforza 4/6.Altro spot è Manawa, mitico reef situato a sinistradel grande canale, distante più o meno un migliodalla spiaggia. Il reef, molto profondo, assicurauna surfata in piena sicurezza, offrendo ondegrosse ma non particolarmente veloci su una superficiesuper glassy.Infine troviamo lo spot wave per eccellenza, consinistre regolari da 1 a oltre 5 metri, talvolta tubanti,che srotolano a velocità supersonica, suamaestà One Eye! Attenzione perché l’onda frangesul reef tagliente, perciò non strafate. Un’altraraccomandazione è stare lontani dall’ultimasezione dell’onda perché si trovano i surfisti daonda, abbastanza “nervosi” che, con le loro urla,imprecando tutti i Santi del Paradiso! Fate attenzione!Avvisare sempre qualcuno a terra e farsi monitorarequando si decide di andare fuori dai reef xsurfare... In più, per un eventuale recupero, mettetevid’accordo con i due pescatori che sostanodavanti alla spiaggia. Il servizio di recupero è previstoanche dal Club Mistral, ma al costo di circa250 Euro per i recuperi fuori dal reef, contro i 20-50 Euro dei pescatori!


122CONSIGLI DI VIAGGIOPerchè MauritiusNegli ultimi cinque anni si è avuto un incrementodi kiter, surfisti e windsurfisti in modo spaventoso,ed è proprio quest’affollamento che preoccupasia la convivenza in acqua sia, soprattutto,l’equilibrio dell’ecosistema.Una tribù di persone che si riversa sulla spiaggiae che, inevitabilmente, consuma cibo e bevande,a volte dimenticate, abbandonate al loro sporcodestino, “l’inquinamento”!E in mare, indistintamente nella laguna o tra leonde, si possono “apprezzare” insulti di ogni genere,per presunte precedenze o viscerali localismi...Forse, spesso, ci dimentichiamo il codice delbuon senso!Rispettare l’ambiente è nostro dovere, rispettareil prossimo è un comandamento ma spesso e volentierilo dimentichiamo, noi tutti siamo presi dairitmi stressanti di una società sempre più urbanizzatae attenta agli stili di vita lavorativi, dimenticandoche rispettare il mondo in cui viviamo è ilnostro primo dovere per vivere una vita migliore,rispettare l’ambiente è il primo passo da compierese vogliamo che la Natura rispetti noi e nonalteri i suoi equilibri, mettendo a rischio anchel’uomo. La soluzione più immediata per cambiareè iniziare a rispettarci e rispettare l’ambiente, tuttii giorni, con piccoli gesti...Vorrei segnalare alcuni indirizzi utili:Per quanto riguarda gli alloggi a Le Morne consiglioBen, Ropsen e il mitico Kunal, quest’ultimo haprezzi imbattibili!A Tamarin potrete trovare un ottimo alloggio allaGuest house (Chez Jacques) gestita da Ivan Tagliapietra,bravissimo cuoco italiano e poi chedire di Enso, punto di ritrovo insuperabile a LeMorne, ristorante e bar. Qui potrete trovare ancheil negozio più fornito dell’isola di kitesurf, SUP esurf da onda,”Tou Korek surf shop”.Buone vacanze!Ringrazio lo shaper delle mie tavole,Devilskiteboarding.


124SNOWKITELungo la linea di fuoco dell’Etna...LUNGO LALINEA DI FUOCODELL’ETNA…Fare snowkite è un modo come un altro per esplorare lemontagne e da qualche anno a questa parte, l’utilizzo deipiù moderni kite da trazione a celle aperte, in montagna,ci ha permesso di risalire e conquistare molte vette fracui diversi vulcani oltre i 3000 metri.Testo Stefano Gigli | Foto Pascal Boulgakoff e Courtesy Ozone


126SNOWKITELungo la linea di fuoco dell’Etna...Spesso si pensa che faresnowkite sia un modo per realizzarequalche trick anche sullaneve ma poi, quando si scoprela vera essenza di questo fantasticosport, si comprende che èil miglior mezzo di spostamentoveloce in montagna,… noi lochiamiamo “il nostro skipass”…L’evoluzione dei materiali, e soprattuttodei sistemi di sicurezza,ci hanno permesso di spingercisempre più in alto e, graziealla progressione delle abilitàdei piloti, la conquista delle vetteè risultata, sin dall’inizio, lavera sfida di questo sport.Possiamo chiamarlo Backcountryo Freeride, ma spesso ci piacechiamarlo Climbing e, purnon essendo una terminologiaappropriata, se osserviamo lelinee fatte dopo le ascese, sonovere e proprie linee da sci alpinisticopuro.Il pendio ha iniziato a essere unchiodo fisso, tanto che le pianuresono state lasciate alla praticadello snowkite Race…Non possiamo certo non riconoscereai francesi l’arte di questapratica in quanto, sia peratteggiamento sportivo, sia perpredisposizione mentale, hannospinto avanti i limiti dellosnowkite freeride.Fra i precursori Guillaume Chastagnol,pluricampione di snowboard,che ci ha regalato tantissimegrandi emozioni in giroper il mondo con il suo OzoneFrenzy. “Chasta” ha fatto la storiadello snowkite insieme a RobWitthall, Matt Taggart, DominikZimmerman, Johan Civel, PascalBoulgakoff. Un team di appassionatiche hanno costruito unmovimento mondiale incredibilmentenuovo, entusiasmante eadrenalinico. In Italia dobbiamoriconoscere il merito di aver portatoquesta disciplina al FranceseSimon Critchell che, nei primianni del 2000, con base a Cam-po Imperatore, ha permesso atutti noi di avventurarsi in questosport.Nel 2009, affascinati da questomodo di risalire le montagne,decidemmo di provare la risalitadel Vulcano Etna 3350 metrie da qui hanno avuto inizio leesplorazioni di linee incredibili.Questo il racconto della nostraesperienza:“Il Gigante di Fuoco si è svegliato...eruzione meravigliosa,il suono dei boati è un rumorenon rumore... Tutto cambia,tutto si trasforma… è la quartavolta che salgo a fare snowkitesull’Etna, in Sicilia, ma questavolta il viaggio è diverso, il vulcanoè diverso, l’energia è completamentenuova. La neve nonè stata delle migliori, ma il periododella nostra ultima esplorazioneera Marzo e le bellegiornate hanno fatto esploderela primavera.


128SNOWKITELungo la linea di fuoco dell’Etna...Il Legame con l’Etna è moltoforte, già dal primo giorno in cuisiamo arrivati qua, diversi annifa, il vulcano, sempre vigile, ciha subito regalato una giornatameravigliosa. Due i gruppi,in uno Pascal, Warek e Simone,che hanno risalito il versantesud, mentre io (Stefano), Antonio,Marco e Giordano, abbiamoattaccato il versante Nord,obiettivo per entrambi, la vetta!Arrivati all’arrivo della Telecabinadi Nicolosi, il primo gruppoha aperto le vele e si è godutoun vento da Nord-est di 15-18nodi, bordeggiando accanto alcratere di Sud Est. Il vento diNord Est non molla e il tentativoè fermato sotto il cratere diSud Est. Il vulcano fuma moltoe si percepisce attività eruttiva.I fumi t’intossicano e andare oltreè impresa impossibile. Decidiamodi fermarci a quota 2800e giocare con i park naturali formatida lava ed eruzioni. Le veleusate nella prima giornata sonostate le 7 e le 9 Frenzy che, inogni condizione, anche qui sisono dimostrate stabili e con ungrande range di utilizzo. L’attesaha premiato un tramonto dabrividi. In quattro anni non avevomai visto un sole così rossoimmergersi all’orizzonte. Ormainotte alle 18:00, inizia la discesaverso il rifugio sapienza, accompagnatida una mezza lunaa barchetta in grado di proiettarele nostre ombre sulla neve.Anche in questa discesa, perme nuova in quell’orario, la cittàpiena di luci colorate riflesse sulmare… che foto!Dopo la notte al B&B La Sciaradel nostro amico Giovanni, siamopronti per la session all’alba…Basta aprire la finestra e osservarela colata lavica a piccosulla Valle del Bove per comprenderefino in fondo che tuttosi trasforma nel tempo e nellamateria…Con l’obiettivo della risalitadel versante Nord verso BoccaNuova, sveglia alle 4:30 perguardare il sole sorgere sulloIonio dal versante NE. Lungo lastrada troviamo uno spot affacciatocompletamente sul mare,pieno di neve e grandi spazi. Ilvento sufficiente per girare, ci


permette di alzare i nostri Frenzye, nel giro di pochi minuti, ilsole sorge sulla linea dell’orizzonteproprio sul mar Ionio. Asinistra la punta estrema dellaCalabria, davanti il mare coloreargento, e dietro il gigante fumante.Che spettacolo!Con il sole ormai alto all’orizzonte,ci spostiamo sugli spotadiacenti agli impianti di EtnaNord, l’idea di risalire in vettaEnergia, passione, musica, natura, vento,colore e avventura…Questa è stata la vetta delle nostreemozioni, questo è Etna!“Quando si è determinati, l’impossibilenon esiste, allora si possono muoverecielo e terra”Yamamoto Tsunemotoda li è assillante, ma il vento discendentenon ci intimorisce.Alle 9:30 proviamo ad attaccarela montagna ad Est, ma doponumerosi tentativi, solo Pascalriesce a conquistare 300 mt didislivello, mentre noi rimaniamosotto. Perdita di tempo! Ilversante rimane sottovento edobbiamo provare da Nord-Est.Con Simone e Marco ci spostiamoin prossimità di Monte Conca,apriamo le Frenzy 9 e 13 mqe si prova... su, su, su, si sale!Perfettamente controvento,iniziamo a salire la costa dellamontagna. A seguire Pascal eWarek, iniziano l’ascesa del vulcanoimmortalando ogni attimocon le loro telecamere.La neve è ventata, trasformata,ghiacciata, in alcuni punti lerocce laviche appuntite non cipermettono il passaggio, ma sisale!Dopo due ore buone, finalmenteconquistiamo la vetta del Vulcanodal versante Nord, e i 3458metri diventano per la terza voltanostri, con l’ausilio della solatrazione del kite!Da lassù vedi tutta la Sicilia, nepercepisci i colori e le dimensioni,osservi i mari, ascoltando ilvento, guardi l’orizzonte, sognandonuove avventure. Anchese è la terza volta in vetta,la salita all’Etna è sempre differentee ti regala emozioni nuove.Tutto è in continuo cambiamentoquassù, la materia si trasforma,e i paesaggi prendononuove forme.Questa trasformazione l’abbiamopoi potuta notare la mattinaseguente durante l’eruzione… ilMongibeddu si è svegliato!”


130 EVENTITalamone Hydrofoil ChallengeTalamoneHydrofoilChallengeTesto e foto Francesco Turchetti


Simone Vannucci e Jimmy Mazzanti,di sicuro non li scopro io,nel week and del 1 e 2 Novembre,presso la baia di Talamone,ai due è venuto in mente di organizzareun evento, una sortadi raduno per gli amanti e utilizzatoridi pinne hydrofoil.Prendo con me la fotocamera,vado convinto che sarà il solitoflop, ci saranno quattro gatti,poco materiale, qualche sbadiglio,ho con me l’attrezzaturada kite, alla più brutta faccio unpo’ di kite e magari provo duetavole.Arrivo a Talamone, il tempo nonè bellissimo, le nuvole sono ancoraalte e… la spiaggia è pienadi gente, ali montate, un saccodi macchine e furgoni, insomma,sembra che tutti stianoaspettando la mareggiata delsecolo, l’onda perfetta.Tutte queste persone sono lì pervedere, informarsi e perché no,magari provare il materiale hydrofoil.Dopo i saluti con gli amici chenon vedo da un po’, mi rendoconto che ci sono kiters venutida tutta Italia, Liguria, Emilia,Marche, dal lago di Garda, dallaCalabria, sembra di stare a unevento di altri tempi.Sarà che in questo periodo l’hydrofoilè il giocattolo del momento,sarà che i kiters comunihanno bisogno di un qualcosache li aggreghi che gli facciaconoscere dal vivo i materiali, inuovi giocattoli, insomma cherespirino un po’ di kitesurf parlato.C’è da vedere qualsiasi tipo dihydrofoil, da quelli fatti in casa,un paio un po’ troppo grossolani,a quelli super rifiniti, da performanceper la world cup.Jimmy e Simone sono stati duegiorni in spiaggia a dispensare


132EVENTITalamone Hydrofoil Challengeconsigli, far vedere il materiale,e rispondere a tutte le domandedelle persone che chiedevanoapprofondimenti.Vedere tutto quel materialehydrofoil in esposizione, avevadell’incredibile, tutti quei ragazziinteressati, mi è tornata inmente una regata del 2011, doveil sig. Moses esponeva i suoipiantoni, i rider che passavanolì avanti davano una sbirciatinae tiravano dritto, in pochissimichiedevano o si fermavanoa guardare con curiosità, oggitutto sembra capovolgersi, l’hydrofoilè una bella realtà, e iniziaad avere un bel seguito di rider.La sera del sabato, presso ilCircolo Velico di Talamone, unavolta entrato, il panorama è damozzare il fiato, per tutti quelliche amano il mare, sicuramenteè uno di quei circoli che nondimentichi facilmente, AndreaFornaro, ha organizzato unasorta di conferenza con un ingegneredi fluidodinamica, perdare delle spiegazioni tecnichesu ali, flussi attriti.Che dire, un’altra bella esperienzaper i numerosi presenti,un bel regalo di cultura e tecnica,a bassissimo prezzo.Oltre le spiegazioni dell’ingegnere,i riders intervenuti hannodeciso di chiedere alla ClasseKiteboarding Italia, come dovrebberoessere strutturate leregate per hydrofoil per l’anno2015!Devo dire che la discussione haportato delle idee fresche, checercano di coinvolgere anchechi non è avvezzo alle regate,soprattutto si cercherà di organizzarleall’insegna sì dellacompetizione, ma soprattuttodel puro e sano divertimentosportivo e dello stare insieme.Che dire, oltre a ringraziareVannucci con tutto il team ASV,Mazzanti con Mystic, Temaventoe alcune primizie Slingshot,Fornaro, il Boss della Royal, ildistributore italiano dei kite ELFMarco Calbucci, al sig. Moses,al Circolo Velico di Talamone,un gran bel raduno, unico semiassente, perché un po’ troppofuori la baia, il vento. Per il restotanta gente, tanto materiale,due giorni dove il tempo è volato,segno che mi sono divertito,e la mia curiosità, così comecredo per tutti quelli intervenuti,ha avuto la possibilità di saziarsi…


Una passione senza limiteper creare la migliorepiattaforma digitalededicata al Kite<strong>Kitesoul</strong> è un universo media fatto da kiters per ikiters, costituito dal nostro sito web, dalla rivistabimestrale digitale sfogliabile online, dalla unaforte presenza nei social networks e da uncanale video che farà conoscere i protagonisti diquesto sport e che farà “toccare” virtualmentele novità di prodotto al grande pubblico.La nostra missione è creare valore, per i lettori eper gli inserzionisti, attraverso una piattaformamedia digitale dedicata esclusivamente al kite,raggiungibile con ogni tipo di device ed in gradodi raccogliere tutti gli appassionati del settore percondividere notizie, video, competizioni, eventi,test dei materiali, interviste, viaggi, spot guide,contests, momenti di aggregazione e tutto ciòche rende grande questo sport e chi lo pratica.Abbiamo grandi novità e stiamo lavorando apieno regime, ma solo insieme a voi ed al vostrosupporto saremo finalmente in grado di regalareal movimento kite <strong>Italian</strong>o la vetrina che merita.La Redazione di <strong>Kitesoul</strong> <strong>Magazine</strong>e kitesoul.comPer informazioni o suggerimenti contattateci all’indirizzo info@kitesoul.comPer la pubblicità sul magazine o sul nostro sito adv@kitesoul.comnon perdete il prossimo numero APR-MAG in uscita il 2 APRILE 2015

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!