AFRAGOLA. Bruciati in 24 mesi 268 mila euro ... - NapoliMetropoli.it

7 aprile 2012
Afragola
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MISERIA E NOBILTA’
vuole ragionare nell’interesse collettivo crescono
di giorno in giorno.
Ma cosa ha costretto il sindaco-senatore ad accelerare
i tempi, a nominare due assessori in fretta e
furia pur di guadagnarsi qualche voto in Assise?
Risposta semplice. La figuraccia che ha collezionato
durante l’ultimo consiglio comunale, quello
sui piani “Piu’ Europa”. Quindici giorni fa il sindaco
ha chiamato tutti a raccolta per l’ennesimo
blitz. Civico consesso sui “Piani più Europa” per
la riqualificazione del centro storico, così come
da accordo di programma sottoscritto dall’Ente
locale con la Regione. Sul piano politico il capo
dell’amministrazione è stato costretto a registrare
un altro flop. Come detto, 10 consiglieri su
30 in aula a suo sostegno più Pasquale Valentino.
Nemmeno con le prebende e la promessa
di “benefit” Nespoli è riuscito in quell’occasione
a portare una maggioranza qualificata in aula.
Pessima figura. Situazione imbarazzante. Tutto
qui? Nemmeno per idea. Dopo la brutta figura
sul piano politico è arrivata pure la figuraccia
sul piano amministrativo. Il sindaco-senatore da
mesi sta pubblicizzando l’accordo di programma
sui “Piani più Europa” ed arriva in Consiglio
col petto gonfio e muscoli induriti. E’ pronto a
spendere milioni di euro per rifare Afragola. Si
presenta in aula e si alza il consigliere Gennaro
Giustino, del Movimento per Afragola, che
riporta Nespoli sulla terra. Gli sgonfia il petto
e i muscoli, pieni di anabolizzanti. Giustino se
ne accorge e lo rispedisce a casa con un pugno
di mosche tra le mani. Gli basta davvero poco.
Carte alla mano, il consigliere dell’opposizione
sventola l’articolo 34 comma 5 del Testo unico
sugli Enti locali. La legge prevede che i “Piani
più Europa”, essendo nei fatti progetti in deroga
al Prg, devono essere accompagnati da una
variante urbanistica. E essendoci alla base un accordo
di programma, l’articolo 34 comma 5 del
Tuel definisce che una volta sottoscritto deve essere
approvato dal consiglio comunale entro 30
giorni. Altrimenti l’accordo stesso decade. Ovviamente
l’amministrazione non ha fatto nulla
di tutto ciò. Burocrati, sindaco e assessori, ignoranti
in materia. Ci risiamo. Si piegano di nuovo
davanti alla legge. Non ne vogliono proprio sapere.
La legge per loro è una parolaccia. Nespoli,
com’è nel suo costume e consapevole di avere
al suo seguito comunque 11 “capitoni” militarizzati,
tenta ugualmente il blitz: “Approviamo
prima gli atti poi vediamo cosa dice la legge”.
Un concetto da censura. Ha firmato l’accordo di
programma e invece di portalo in Consiglio entro
i 30 giorni stabiliti dalla legge si limita ad un
comunicato stampa. Come se non dovesse dare
conto a nessuno, come se il Consiglio fosse un
organo senza valore e senza contenuti. Come se
la legge non esistesse. Non gli è bastata nemmeno
la lezione del mandato d’arresto emesso dalla
Procura sulla speculazione di famiglia. Non
si ferma davanti a niente e a nessuno. Ha l’immunità.
Cosa gli può succedere? Nulla. Quindi
avanti a tutto gas. Non ha fatto, però, i conti con
Giustino. L’esponente dell’opposizione non si
arrende e mette ai voti la mozione che prevede
il rinvio degli atti. A quel punto c’è il colpo di
scena. Entrano in aula, dopo mesi di assenza, i
due consiglieri del Pdl, Raffaele Falco e Raffaele
Iazzetta. Entrano in Consiglio, si siedono e
alzano il braccio. Non a sostegno di Nespoli. Ma
votano la mozione di Giustino. Si schierano col
rinvio. E così sia. Falco e Iazzetta fanno i salvatori
della patria e lanciano al primo cittadino un
segnale chiaro: non sono pecore, non sono “pezzenti”
che si accontentano di una prebenda, di
un mensile o di qualsiasi altro benefit. Pongono
questioni di metodo e di contenuto. Questioni di
sostanza nell’interesse di Afragola. E sono stati
conseguenziali nelle azioni rispetto alle loro
giuste rivendicazioni. Falco e Iazzetta gli eroi di
giornata. Insomma, il blitz del sindaco sui “Più
Europa” fallisce miseramente e si ritrova senza
maggioranza, con un partito spaccato ed un’altra
brutta figura sul piano amministrativo collezionata
insieme ai suoi super-dirigenti, tra cui Carla
Picardi e quello dell’Utc, incluso il consulente
del Comune Paride Caputi. Questi ultimi,
inoltre, sono i principali colpevoli dell’assenza
di un altro consigliere del Pdl, Mimmo Pelliccia,
presidente della commissione Urbanistica.
Ebbene, Picardi e Boccia sono stati invitati più
volte in commissione per affrontare e approfondire
la tematica ma non si sono mai presentati;
mortificando le istituzioni e lo stesso presidente
Pelliccia. Un’arroganza che alla fine ha prodotto
solo fallimenti e mostrato lacune da dilettanti.
Com’è possibile che su un’operazione del genere,
capace di stravolgere il volto di Afragola e
con milioni di euro in ballo Picardi non riesca
nemmeno ad applicare il Testo unico sugli Enti
locali? E’ possibile che i dirigenti di un Comune
importante come Afragola non conoscano le leggi
e i procedimenti, nemmeno quelli più elementari?
La seduta finisce e Nespoli va su tutte le furie.
Non ha digerito le assenze di Raffaele Fusco
(poi recuperato con la nomina in giunta, ndr),
Arcangelo Cinquegrana e Nicola Fontanella
nei banchi del Pdl. Il capo dell’amministrazione
scende dal Municipio e impreca. E’ su tutte le
furie. Minaccia espulsioni dal partito, ammonizioni,
provvedimenti disciplinari. Se la prende
col mondo intero. Si mette al telefono. Chiama
Raffaele Fusco e arriva l’ennesima offerta: “Entra
immediatamente in giunta. E’ pronto uno stipendio
mensile e una poltrona da assessore per
te”. Detto fatto. Fusco accetta: poltrona e stipendio
non si possono rifiutare. Soprattutto di questi
tempi di crisi. E lo stesso fa con Ciro Silvestro e
Pasquale Valentino. Se li vuole comprare e pure
a basso prezzo. Martedì come detto il presidente
ha riconvocato il consiglio stavolta non ci saranno
defezioni Nespoli li ha imbrigliati. Naturalmente
la Politica non c’entra.