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SABATO 17 SETTEMBRE 2011 ANNO III - N. 15 <strong>diretto</strong> <strong>da</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>De</strong> <strong>Cicco</strong>


2<br />

17 settembre 2011<br />

MOSAICO<br />

AFRAGOLA. DIRIGENTI COL SOLITO PEDIGREE CHE<br />

Scoppia il caso Pe<strong>da</strong>lino: sotto inchiesta per “gare truccate” al Comune di<br />

Lo scorso luglio, in assenza della segretaria Baron, la vicesegretaria, nonché<br />

all’Assise. Ma dopo un l<strong>it</strong>igio con l’opposizione, e la “scoperta” dei suoi guai<br />

A<br />

FRAGOLA - Lo sanno tutti, lo<br />

abbiamo scr<strong>it</strong>to e ripetuto più volte atti<br />

alla mano, fatti documentati: per fare<br />

il dirigente al Comune di Afragola o il<br />

funzionario di fiducia devi avere un pedigree<br />

di tutto rispetto, altrimenti nulla <strong>da</strong> fare. E<br />

in piena estate scoppia un altro caso. Quello<br />

di Maria Pe<strong>da</strong>lino, attualmente in servizio<br />

al Municipio di Afragola con un contratto a<br />

tempo determinato. Un’altra “prima scelta”<br />

del capo dell’amministrazione.<br />

Maria Pe<strong>da</strong>lino, dirigente al Personale ed agli<br />

Affari generali. Luglio 2011. La segretaria<br />

Baron in ferie. C’è il consiglio comunale.<br />

Tocca ovviamente alla vicesegretaria.<br />

Maria Pe<strong>da</strong>lino, appunto. Convocata per la<br />

riunione dell’Assise. Di pomeriggio, però,<br />

succede qualcosa nelle stanze del Palazzo.<br />

Prima del civico consesso. Il dirigente l<strong>it</strong>iga<br />

con toni forti, aspri, ai lim<strong>it</strong>i dell’offesa<br />

personale con alcuni consiglieri comunali<br />

di opposizione: Gennaro Giustino, Pasquale<br />

Grillo e Francesco Petrellese. I nemici giurati<br />

di Nespoli. Insomma, la Pe<strong>da</strong>lino vuole<br />

dimostrare di essere fedele al “sin<strong>da</strong>co”.<br />

L<strong>it</strong>igando con l’opposizione, in mer<strong>it</strong>o alla<br />

metodologia di convocazione del consiglio<br />

comunale, pensa di aver appeso alla sua giacca<br />

un’altra me<strong>da</strong>glia <strong>da</strong> mostrare al “potere”.<br />

C’è, però, un imprevisto, nelle stesse<br />

ore l’amministrazione comunale viene a<br />

conoscenza di carte giudiziarie che stupiscono<br />

un po’ tutti. Roba <strong>da</strong> farti restare senza<br />

fiato, pure perché non lo sapeva nessuno.<br />

Probabilmente nemmeno chi l’ha scelta per<br />

ricoprire l’incarico di dirigente al Municipio<br />

di Afragola. Ma cosa si scopre? Viene fuori<br />

che Maria Pe<strong>da</strong>lino rientra nella maxiinchiesta<br />

della Procura della Repubblica<br />

su “gare truccate al Comune di Avella”.<br />

Ventisei tra ex amministratori, consiglieri,<br />

impiegati e funzionari dell’Ente locale,<br />

nonché imprend<strong>it</strong>ori, accusati a vario t<strong>it</strong>olo<br />

di “associazione a delinquere, falso, truffa<br />

aggravata, abuso in atti d’ufficio, turbativa<br />

d’asta”. A queste accuse se ne aggiunge<br />

un’altra: avrebbero falsificato atti pubblici<br />

per truccare gli appalti. Un festival di reati<br />

che ha portato il procuratore della repubblica<br />

a chiedere ed ottenere il rinvio a giudizio per<br />

Maria Pe<strong>da</strong>lino e gli altri coin<strong>da</strong>gati.<br />

Un bel “bubbone”. Ebbene, dopo che lo<br />

scan<strong>da</strong>lo è usc<strong>it</strong>o allo scoperto sapete cosa<br />

è successo? Maria Pe<strong>da</strong>lino, nonostante<br />

ricoprisse la carica di vicesegretario comunale,<br />

nonostante il segretario comunale fosse in<br />

vacanza, e nonostante, sempre la Pe<strong>da</strong>lino,<br />

fosse stata già convocata per fare <strong>da</strong> notaio<br />

del civico consesso, all’ultimo momento è<br />

stata sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a. Enzo Nespoli l’ha sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a.<br />

Non l’ha voluta portare in aula. Tant’è che<br />

in sost<strong>it</strong>uzione della Baron si è presentata<br />

l’ex segretaria comunale di Pollena Trocchia.<br />

C’è <strong>da</strong>vvero poco <strong>da</strong> aggiungere. I fatti sono<br />

chiari ed evidenti. L’amministrazione, nei<br />

fatti, ha sfiduciato Maria Pe<strong>da</strong>lino, l’ha<br />

messa <strong>da</strong> parte ed ha ev<strong>it</strong>ato che il dirigente<br />

sotto inchiesta si presentasse in aula dopo lo<br />

scontro che ha avuto con l’opposizione col<br />

rischio che la storia potesse essere raccontata<br />

pure ai c<strong>it</strong>tadini di Afragola. Un’altra pagina<br />

nera, un’altra brutta storia <strong>da</strong> archiviare nel<br />

“libro della vergogna” che sta caratterizzando<br />

l’era Nespoli.<br />

Biagio Montefusco - Leader di Fli<br />

Altra considerazione. Al di là del “pedigree”,<br />

come detto indispensabile per entrare nelle<br />

grazie del primo c<strong>it</strong>tadino ed assumere un<br />

incarico al Municipio di Afragola, c’è un<br />

altro aspetto che deve far riflettere. Maria<br />

Pe<strong>da</strong>lino al Comune di Avella, che può al<br />

massimo essere un quartiere di Afragola come<br />

estensione del terr<strong>it</strong>orio e numero di ab<strong>it</strong>anti,<br />

ha ricoperto l’incarico di funzionario. Non<br />

quello di dirigente. Cosa, invece, successa ad<br />

Afragola. Qual è stata la valutazione? Su quali<br />

cr<strong>it</strong>eri, su quali basi, l’amministrazione l’ha<br />

chiamata e addir<strong>it</strong>tura promossa? Che cosa<br />

ha convinto l’amministrazione di Afragola ad<br />

investire su di un funzionario di un comune<br />

della provincia di Avellino di poco più di<br />

settemila ab<strong>it</strong>anti? Cosa ha di speciale questa<br />

donna?<br />

Non solo. L’ha promossa con la prerogativa<br />

della “carta bianca”. Cosa significa? Torniamo<br />

ai fatti. Maria Pe<strong>da</strong>lino, l’hanno vista tutti,<br />

utilizza l’auto blu e l’autista del sin<strong>da</strong>co per<br />

accompagnare i consulenti del Municipio.<br />

Un episodio tra tanti? La macchina col<br />

lampeggiante risulta essere stata messa a<br />

disposizione di un noto avvocato che ha<br />

una consulenza di tutto rispetto con l’ente<br />

per un “passaggio” <strong>da</strong> e per l’aeroporto. Ma<br />

come, un consulente pagato fior di quattrini<br />

<strong>da</strong>l Municipio deve utilizzare pure l’auto blu<br />

per raggiungere l’aeroporto? Lui viaggia, i<br />

c<strong>it</strong>tadini di Afragola pagano. Uno schiaffo<br />

alla collettiv<strong>it</strong>à, un lusso pagato <strong>da</strong>i c<strong>it</strong>tadini,<br />

uno spreco di denaro pubblico, l’ennesima<br />

dimostrazione di sfarzo di una pseudo classe<br />

dirigente che pensa di essere diventata<br />

padrona della c<strong>it</strong>tà.<br />

Ancora. In pieno agosto, il dieci per<br />

la precisione, quando tutti sono sotto<br />

l’ombrellone, con una determina dirigenziale,<br />

sempre lei, Maria Pe<strong>da</strong>lino, provvede<br />

ad inquadrare come avvocato dell’Ente la<br />

dottoressa Iroso Alessandra. Ma chi è Iroso<br />

Alessandra? Una donna arrivata al Municipio<br />

attraverso la mobil<strong>it</strong>à per la copertura di un<br />

altro incarico ad agosto 2010. Invece, appena<br />

arrivata, appena un anno dopo, viene spostata<br />

ad altra mansione, ovvero nell’ufficio Legale.<br />

Con prospettive di cresc<strong>it</strong>a e di carriera<br />

– soprattutto economiche – ben maggiori<br />

rispetto al posto per il quale era sta chiamata.<br />

L’opposizione ha denunciato l’ennesima<br />

manovra che r<strong>it</strong>iene “illeg<strong>it</strong>tima e frutto del<br />

sol<strong>it</strong>o disegno articolato secondo il quale il<br />

sistema continua a piazzare uomini di fiducia<br />

nei posti di comando, dove si gestiscono<br />

soldi, affari, appalti e incarichi”.<br />

Tant’è che sempre Alessandra Iroso, appena<br />

arrivata al Municipio, è stata promossa a<br />

segretaria di tutte le commissioni di concorsi<br />

pubblici nonché affi<strong>da</strong>taria dell’incarico di<br />

responsabile unico del procedimento della<br />

gara sulla nettezza urbana. Un affare colossale,<br />

un business <strong>da</strong> 70 milioni di euro. Eppure,<br />

Iroso non ha alcuna esperienza in materia ma<br />

si è lanciata in questa avventura accettando la<br />

condizione più volte rifiutata <strong>da</strong> diversi esperti.<br />

Inoltre si è scoperto che proprio Alessandra<br />

Iroso, in qual<strong>it</strong>à di segretario dei concorsi<br />

pubblici ha percep<strong>it</strong>o compensi economici<br />

maggiori di quelli previsti <strong>da</strong>lla legge.<br />

Indovinate un po’ chi ha fatto la richiesta delle<br />

liqui<strong>da</strong>zioni illeg<strong>it</strong>time? Sempre lei Maria<br />

Pe<strong>da</strong>lino. Ma chi recupererà queste somme<br />

indeb<strong>it</strong>amente pagate, e come e soprattutto<br />

quando. Concorsi e spazzatura. Due temi che<br />

<strong>da</strong> sempre rappresentano la spina nel fianco


17 settembre 2011<br />

MOSAICO<br />

IMBARAZZA PERSINO IL CENTRODESTRA<br />

3<br />

Avella. L’opposizione chiede le dimissioni <strong>da</strong>lle commissioni dei concorsi<br />

dirigente al Personale, Maria Pe<strong>da</strong>lino viene convocata per fare <strong>da</strong> notaio<br />

giudiziari Nespoli porta in aula al suo posto l’ex segretaria di Pollena Trocchia<br />

dell’amministrazione Nespoli con scan<strong>da</strong>li<br />

collezionati a ripetizione e inchieste della<br />

magistratura ancora in corso.<br />

Due settori che la magistratura dovrebbe<br />

tenere sotto controllo perché le voci che<br />

girano nel palazzo e non solo, non sono<br />

per niente rassicuranti anzi, si va nel verso<br />

totalmente opposto.<br />

Nello “scan<strong>da</strong>lo Pe<strong>da</strong>lino” c’è un altro nome<br />

<strong>da</strong> sottolineare: Mario Esti. I due hanno <strong>da</strong><br />

sempre un “filo <strong>diretto</strong>”. Hanno lavorato<br />

insieme al Comune di Avella. Figurano<br />

entrambi nella maxi inchiesta sulle gare<br />

truccate ed entrambi, Pe<strong>da</strong>lino ed Esti, sono<br />

arrivati con Nespoli al Comune di Afragola.<br />

Pe<strong>da</strong>lino come dirigente mentre Esti, dopo<br />

aver ricoperto il ruolo di segretario comunale<br />

oggi ricopre l’incarico di presidente del<br />

nucleo di valutazione. Cioè il presidente<br />

dell’organismo che valuta i dirigenti, tra i<br />

quali Maria Pe<strong>da</strong>lino.<br />

Questa è la prima parte del racconto. Basta,<br />

però, a porre un problema serio, ad aprire una<br />

questione morale scoppiata in una c<strong>it</strong>tà <strong>da</strong><br />

sempre sotto i riflettori della stampa e delle<br />

televisioni per fatti di cronaca nera collegati<br />

alla criminal<strong>it</strong>à.<br />

L’aspetto più pericoloso è quello dei dirigenti,<br />

dei burocrati del Comune che gestiscono<br />

appalti e denaro pubblico. Che hanno la<br />

macchina amministrativa nelle loro mani.<br />

Gente spesso poco attenta alle frequentazioni,<br />

come risulta anche <strong>da</strong> qualche nota<br />

informativa della questura di Napoli. Alcuni,<br />

nel “migliore dei casi”, sono sotto inchiesta<br />

con accuse che fanno venire la pelle d’oca.<br />

Eppure il sin<strong>da</strong>co ha ancora la faccia tosta<br />

di parlare di sicurezza, legal<strong>it</strong>à, trasparenza,<br />

mer<strong>it</strong>ocrazia.<br />

Il coordinatore di Futuro e libertà, Biagio<br />

Montefusco, continua la sua battaglia per<br />

aprire la questione morale che, in ver<strong>it</strong>à,<br />

con questo centrodestra si è trasformata in<br />

“questione legale”. “Maria Pe<strong>da</strong>lino dovrebbe<br />

essere rimossa <strong>da</strong>ll’incarico immediatamente<br />

– spiega Biagio Montefusco –.<br />

Per quanto si possa essere garantisti, non<br />

dobbiamo dimenticarci che qui parliamo di<br />

pubblica amministrazione ed ogni sbaglio<br />

a pagarne le conseguenze è sempre la<br />

collettiv<strong>it</strong>à. Addir<strong>it</strong>tura alla Pe<strong>da</strong>lino hanno<br />

riconosciuto il ruolo di vicesegretaria e a<br />

l’hanno inser<strong>it</strong>a persino nelle commissioni dei<br />

concorsi finalizzati alle assunzioni al Comune.<br />

Inopportuno, ai lim<strong>it</strong>i della vergogna.<br />

Un incarico che non può assolutamente<br />

svolgere per diversi motivi. Sul tema della<br />

questione morale la maggioranza non ha nulla<br />

Maria Pe<strong>da</strong>lino a tavola insieme ai suoi colleghi per brin<strong>da</strong>re all’assunzione di Nunzio Boccia<br />

<strong>da</strong> dire, può solo continuare a nascondersi<br />

sperando che la gente non li pren<strong>da</strong> a pomodori<br />

in faccia perché quanto sta succedendo al<br />

Municipio è <strong>da</strong>vvero l’ant<strong>it</strong>esi dei valori che<br />

lo Stato dovrebbe esprimere e diffondere in<br />

terre difficili come questa”.<br />

“Parliamo di mer<strong>it</strong>o? – continua Biagio<br />

Montefusco – Peggio ancora. I fatti sono<br />

sotto gli occhi di tutti. Quella che ha portato<br />

Nespoli è la peggiore classe dirigente della<br />

storia a cui l’amministrazione ha affi<strong>da</strong>to i<br />

settori del Municipio.<br />

Gare annullate, concorsi <strong>da</strong>gli es<strong>it</strong>i scontati,<br />

gare rinviate, appalti sospetti con profili di<br />

illeg<strong>it</strong>tim<strong>it</strong>à e illegal<strong>it</strong>à all’attenzione della<br />

magistratura, doppio pesismo nella gestione<br />

delle pratiche ed una serie di inadempienze<br />

che costeranno negli anni futuri molto caro<br />

alla collettiv<strong>it</strong>à.<br />

Favor<strong>it</strong>ismo, affarismo, clientelismo,<br />

familismo. Un sistema ben articolato dove<br />

i dirigenti rappresentano un ingranaggio<br />

importante, forse quello determinante affinché<br />

alcune operazioni possano an<strong>da</strong>re in porto.<br />

E’ evidente che nel dopo Nespoli bisognerà<br />

innanz<strong>it</strong>utto bonificare la macchina<br />

amministrativa perché stiamo assistendo<br />

ad uno scenario talmente squallido che è di<br />

gran lunga più brutto e deprimente di quanto<br />

visto durante gli anni dello scioglimento per<br />

camorra degli organi elettivi.<br />

Addir<strong>it</strong>tura affi<strong>da</strong>no appalti ai lim<strong>it</strong>i della<br />

leg<strong>it</strong>tim<strong>it</strong>à ad imprese con note informative<br />

della prefettura cosiddette “atipiche”.<br />

In questo caso, però, è doveroso registrare<br />

l’atteggiamento incomprensibile della<br />

Prefettura. Ad Afragola appare sempre più<br />

come una certezza. Di fronte ai potenti, la<br />

lotta all’illegal<strong>it</strong>à si ferma. E non è certo un<br />

bel segnale”.<br />

Rincara la dose il consigliere Gennaro<br />

Giustino: “la Pe<strong>da</strong>lino dovrebbe dimettersi<br />

<strong>da</strong>lle commissioni dei concorsi pubblici nelle<br />

quali è componente, sarebbe un gesto di grande<br />

trasparenza; al di là di non voler con<strong>da</strong>nnare<br />

nessuno prima del tempo, credo che sia<br />

inopportuno per la s<strong>it</strong>uazione giudiziaria che<br />

la vede coinvolta che continui a presiedere i<br />

concorsi pubblici per le assunzioni.<br />

Certo pure l’amministrazione non <strong>da</strong> un segnale<br />

che va nel senso della trasparenza e della<br />

garanzia ai giovani che vi hanno partecipato.<br />

Credo che ormai quest’amministrazione sia al<br />

capolinea, sotto tutti i punti di vista”.


4<br />

17 settembre 2011<br />

MOSAICO<br />

AFRAGOLA . ECCO LE REFERENZE DELLA DITTA CHE HA VINTO L’APPALTO SULLE STRISCE BLU<br />

Firmano il contratto senza la certificazione antimafia<br />

La Smart project si aggiudica la gara ma al Municipio arriva un’informazione “atipica” che parla di collegamenti<br />

con la camorra. Le amministrazioni di Aversa e Calolziocorte cacciano l’impresa che si “rifugia” <strong>da</strong> Nespoli.<br />

A<br />

FRAGOLA - Torna d’attual<strong>it</strong>à la “Smart<br />

project”, società che ha vinto la gara<br />

d’appalto per la gestione dei parcheggi a<br />

pagamento in c<strong>it</strong>tà, le cosiddette strisce<br />

blu. (vedi www.napolimetropoli.<strong>it</strong>) L’informativa<br />

antimafia “atipica” della Prefettura sull’impresa<br />

aggiudicataria traccia un quadro inquietante.<br />

“Dal 2003 ad oggi – scrive l’ufficio terr<strong>it</strong>oriale<br />

di Governo – diversi amministratori si sono<br />

succeduti nella gestione della società Smart<br />

project. Gli stessi sono risultati legati <strong>da</strong> rapporti<br />

di parentela con C.R. che, di fatto, si r<strong>it</strong>iene<br />

amministratore della Smart. Da un rapporto della<br />

Tenenza dei carabinieri di Sant’Antimo, in <strong>da</strong>ta<br />

18 ottobre 2006, risulta che, per l’esecuzione<br />

dell’appalto sopra richiamato (non quello di<br />

Afragola) la società Smart abbia assunto soggetti<br />

legati <strong>da</strong> rapporti di parentela con i locali clan<br />

camorristici, e segnatamente i clan Pet<strong>it</strong>o, Puca,<br />

Castaldo, Ranuci e Verde. Dal c<strong>it</strong>ato rapporto<br />

emerge,altresì, che i richiamati dipendenti, nello<br />

svolgimento di quel servizio-articolato in modo<br />

capillare su quel terr<strong>it</strong>orio – si relazionavano<br />

quotidianamente con le FFPP, in particolare<br />

con la polizia municipale, con il prevedibile<br />

pericolo che gli stessi avrebbero potuto così<br />

garantire un controllo del terr<strong>it</strong>orio nell’interesse<br />

del clan di riferimento. La forze dell’ordine<br />

hanno ribad<strong>it</strong>o con nota del 7 aprile 2011 che,<br />

nonostante l’azien<strong>da</strong> in parola fosse composta<br />

<strong>da</strong>i soci suindicati, la stessa risultava di fatto<br />

gest<strong>it</strong>a <strong>da</strong> C. R., gravato <strong>da</strong> numerosi precedenti<br />

penali, quali ricettazione, furto, associazione a<br />

delinquere. Soggetto r<strong>it</strong>enuto di pessima condotta<br />

civile e morale. Controllato nel 2006 con il<br />

pluripregiudicato Vincenzo Pet<strong>it</strong>o, appartenente<br />

al clan Pet<strong>it</strong>o operante nella zona di Sant’Antimo.<br />

Da ultimo appare opportuno evidenziare che<br />

codesto ente in <strong>da</strong>ta 27 luglio 2007 ad es<strong>it</strong>o di<br />

una gara informale affi<strong>da</strong>va mediante contratto<br />

alla società Smart un appalto per la gestione<br />

delle aree della sosta a pagamento. Al riguardo,<br />

le forze dell’ordine all’epoca accertarono che 13<br />

dipendenti su 306 un<strong>it</strong>à in servizio oltre ad essere<br />

gravati <strong>da</strong> precedenti penali risultavano legati ai<br />

clan D’Alessandro, Cesarano e Imparato. Preme<br />

evidenziare che <strong>da</strong>ll’informativa delle forze<br />

dell’ordine del 16 aprile 2011 risulta dipendente<br />

della Smart anche G.R., figlio di C.R. (…)”.<br />

Questo il profilo tracciato <strong>da</strong>lla Prefettura di<br />

Napoli della Smart project. L’opposizione,<br />

annuncia battaglia e nel frattempo ha depos<strong>it</strong>ato<br />

diverse denunce alla competente procura. Intanto<br />

sapete qual è la condizione della Smart project?<br />

Basta fare un giro su google, il famoso motore<br />

di ricerca, e dig<strong>it</strong>are “Smart project informativa<br />

antimafia”. Non crederete ai vostri occhi. Venerdì<br />

29 luglio 2011. Un articolo di un quotidiano on<br />

line batte la notizia con tanto di t<strong>it</strong>olo a caratteri<br />

cub<strong>it</strong>ali: “Sospesa la certificazione antimafia,<br />

la giunta rescinde il contratto della sosta a<br />

pagamento con l’Ati Urbania”. Il comune è<br />

quello di Aversa. Tra queste imprese c’è la Smart<br />

project. E nell’occhiello si arriva al dettaglio:<br />

“Informativa atipica della prefettura di Napoli<br />

sulla Smart project”.<br />

Insomma, la società ha perso l’appalto ad Aversa<br />

perché non è in regola con la certificazione<br />

antimafia. Stessa s<strong>it</strong>uazione a Calolziocorte, a<br />

Lecco. Spulciando nella rassegna stampa del 23<br />

luglio 2011 si scopre che anche in questo caso<br />

il Municipio ha scelto la stra<strong>da</strong> della rescissione<br />

del contratto con la d<strong>it</strong>ta Smart project a causa<br />

di un’informativa antimafia atipica emessa <strong>da</strong>lla<br />

Prefettura di Napoli. Una dic<strong>it</strong>ura, “informativa<br />

atipica”, che segnala all’ente pubblico che<br />

qualcosa non è in regola in mer<strong>it</strong>o al pericolo<br />

di infiltrazioni camorristiche. Così il sin<strong>da</strong>co<br />

Paolo Arrigoni, non solo predispone col<br />

dirigente la rescissione del contratto, ma rilascia<br />

alla stampa, precisamente ai colleghi de “Il<br />

Giorno”, la seguente dichiarazione: “La nota<br />

prefettizia - dice il sin<strong>da</strong>co Paolo Arrigoni - ha<br />

informato dell’esistenza di un articolato quadro<br />

di interconnessioni tra i soggetti riconducibili<br />

a imprend<strong>it</strong>ori di società gravate nel tempo<br />

<strong>da</strong> provvedimenti ostativi antimafia e la<br />

società Smart Project srl di Casoria, man<strong>da</strong>nte<br />

dell’aggiudicatario della concessione per la<br />

gestione dei posteggi su tutto il terr<strong>it</strong>orio della<br />

c<strong>it</strong>tà”. In tutt’Italia, gli amministratori hanno<br />

prefer<strong>it</strong>o rescindere il contratto con la società di<br />

Casoria appena hanno cap<strong>it</strong>o che c’era il minimo<br />

pericolo di infiltrazioni camorristiche. Ad<br />

Afragola, invece, l’amministrazione ha deciso di<br />

accelerare le procedure. Ma cosa avete cap<strong>it</strong>o?<br />

Non per la revoca del servizio. La “Smart project”<br />

ha vinto l’appalto e il dirigente competente ha<br />

provveduto alla sottoscrizione del contratto prima<br />

ancora di ottenere la certificazione antimafia<br />

chiesta alla Prefettura di Napoli. E l’informativa<br />

antimafia atipica? E l’atteggiamento preventivo<br />

delle altre amministrazioni? Ma figuriamoci<br />

quale ostacolo può rappresentare per il sin<strong>da</strong>cosenatore<br />

del Pdl un’informazione antimafia<br />

atipica ai <strong>da</strong>nni di una d<strong>it</strong>ta che ha vinto un<br />

appalto al Municipio, nel suo Municipio. Un<br />

altro motivo per an<strong>da</strong>re avanti? La Smart project<br />

srl di Casoria trova le sue radici a Sant’Antimo.<br />

E tra gli imprend<strong>it</strong>ori c’è un cognome di peso,<br />

una famiglia di Sant’Antimo nota agli ambienti<br />

pol<strong>it</strong>ici: In modo particolare due fratelli su tutti.<br />

Uno, già candi<strong>da</strong>to coi Verdi e figura di spicco del<br />

part<strong>it</strong>o di Pecoraro Scanio; e l’altro, l’arch<strong>it</strong>etto,<br />

negli anni passati esponente di primo piano a<br />

Sant’Antimo del part<strong>it</strong>o Forza Italia e uomo di<br />

Luigi Cesaro, parlamentare del Pdl e attualmente<br />

pure presidente della Provincia di Napoli. Uno<br />

ha a che fare con<br />

la Smart project<br />

mentre l’altro,<br />

l’arch<strong>it</strong>etto, figura<br />

tra i promotori<br />

del nuovo centro<br />

commerciale<br />

<strong>da</strong> realizzare<br />

ad Afragola, il<br />

“Policentro-I<br />

Normanni”. Il<br />

cui Pua è stato<br />

approvato in giunta<br />

agli inizi di agosto<br />

e pubblicato per<br />

le osservazioni in<br />

piena estate. Lo hanno pubblicato quando tutti<br />

sono al mare. Sempre in nome della trasparenza.<br />

Una trasparenza “atipica”. Dal Municipio non<br />

arrivano reazioni. Tutti si nascondono.<br />

Gli assessori competenti non rispondo al cellulare.<br />

Il doppio filo che lega la Smart a Sant’Antimo<br />

arriva ancora <strong>da</strong>lla Prefettura: “In <strong>da</strong>ta 14<br />

dicembre 2007 la Smart con sede in Casoria<br />

acquista un ramo d’azien<strong>da</strong> <strong>da</strong>lla S. srl per un<br />

valore di 72mila euro. Dalla consultazione della<br />

banca <strong>da</strong>ti della camera di commercio risulta che<br />

la società di cui si tratta venta una partecipazione<br />

nel consorzio “Uvc”. Dal 2008 per 3 anni risulta<br />

aver ricoperto presso il consorzio Uvc la carica di<br />

consigliere C.D., legato <strong>da</strong> rapporti di parentela<br />

con R.C., amministratore unico della Smart.<br />

Tra i proprietari del c<strong>it</strong>ato consorzio risulta T.,<br />

quest’ultima riconducibile ad imprend<strong>it</strong>ori di<br />

società gravate nel tempo <strong>da</strong> provvedimento<br />

ostativi antimafia”.<br />

Si affrettano a firmare il contratto<br />

ma non calcolano la Tarsu che la<br />

società dovrebbe versare al Comune<br />

Alle società che gestiscono i parcheggi a<br />

pagamento deve essere imposta la Tarsu.<br />

Infatti la sentenza della Corte di Cassazione<br />

del 27 settembre 2007 n. 20259 obbliga le<br />

società che vincono l’appalto per la gestione<br />

delle strisce blu di un <strong>da</strong>to terr<strong>it</strong>orio, a<br />

versare anche la tassa per i rifiuti in base<br />

alle tariffe di quel comune, calcolate in base<br />

alla metratura dell’area concessa in gestione<br />

<strong>da</strong>ll’ente appaltante. La sentenza dispone che,<br />

essendo i parcheggi delle aree <strong>da</strong> considerarsi<br />

“operative, ed utilizzate direttamente<br />

per l’esercizio <strong>diretto</strong> di un’attiv<strong>it</strong>à<br />

economica”, vanno sottoposte all’obbligo di<br />

pagamento della tassa sui rifiuti.


17 settembre 2011<br />

MOSAICO<br />

AFRAGOLA • LA LOGICA DI CROCETTO, CAVALIERE E CAPO GABINETTO<br />

5<br />

“La legge non conta, l’importante è l’intesa col sin<strong>da</strong>co”<br />

Spunta una comunicazione scr<strong>it</strong>ta tra la segretaria e il capo Gabinetto su una richiesta di aspettativa. Crocetto: “Nespoli<br />

non vuole”. Baron: “Siete in contrasto con la legge”. Crocetto: “<strong>De</strong>cide Nespoli”. Ecco i nomi dei vinc<strong>it</strong>ori dei concorsi<br />

A<br />

FRAGOLA – Educati ed addestrati.<br />

Allineati e coperti. Non rispondono alla<br />

legge ma alla volontà del loro padrone.<br />

Nessuna paura. Non si tratta della sol<strong>it</strong>a<br />

cr<strong>it</strong>ica ai consiglieri comunali del Pdl. C’è altro,<br />

molto altro. Di più pericoloso perché penetra nella<br />

macchine amministrativa, è il braccio operativo,<br />

quello che conta, quello che gestisce i soldi<br />

dell’Ente, che scrive i cap<strong>it</strong>olati e si preoccupa<br />

delle gare d’appalto. Appunto, gli appalti.<br />

Non solo. I concorsi. Dirigenti e funzionari. I<br />

burocrati. Quelli che hanno il Municipio nelle<br />

mani. Ogni nefandezza pensata <strong>da</strong>lla pol<strong>it</strong>ica può<br />

essere possibile solo grazie alla collaborazione,<br />

alla disponibil<strong>it</strong>à dei dirigenti, della classe<br />

amministrativa. Quella che Bassanini ha voluto<br />

scindere <strong>da</strong>l potere pol<strong>it</strong>ico per ev<strong>it</strong>are distorsioni.<br />

La pol<strong>it</strong>ica detta gli indirizzi, i dirigenti li<br />

devono attuare applicando la legge. Sulla carta<br />

è così. Solo sulla carta, soprattutto ad Afragola.<br />

Partiamo <strong>da</strong> due <strong>da</strong>ti di fatto. Il primo. Il sin<strong>da</strong>cosenatore<br />

per attuare il “sistema”, quello che tutti<br />

cr<strong>it</strong>icano, ha dovuto prima di tutto mettere in<br />

un angolino, penalizzare, isolare, depotenziare<br />

i vecchi dirigenti e funzionari. Quelli storici.<br />

Quelli che non devono ingraziarsi il sin<strong>da</strong>co di<br />

turno per avere promozioni o per assicurarsi il<br />

posto di lavoro. Gente che deve solo rispondere<br />

alla legge ed ai risultati raggiunti. Proprio gente<br />

che non serviva a Vincenzo Nespoli. Li ha<br />

trovati sul suo percorso. Allora è passato alle<br />

vie di fatto. Spostamenti continui <strong>da</strong> ufficio ad<br />

ufficio, li ha demotivati, depotenziati, allegger<strong>it</strong>i<br />

di ogni responsabil<strong>it</strong>à; ha tolto a queste persone<br />

la dign<strong>it</strong>à professionale, ai lim<strong>it</strong>i del mobbing.<br />

Anzi, ci sono giudizi in corso di chi ha denunciato<br />

il sin<strong>da</strong>co proprio per questo. Mortificati senza<br />

pietà. Ne sanno qualcosa l’arch<strong>it</strong>etto Michele<br />

Punzo, l’arch<strong>it</strong>etto Iolan<strong>da</strong> Sepe, l’ingegnere<br />

Carlo Credendino, il dott. Aniello Castaldo,<br />

l’ing. Marco <strong>De</strong>viato, l’ing. Antonio Di Palo,<br />

l’ing. Pietro Fico, il dott. Giuseppe Puzio, il<br />

dott. Enzo Alaia, e tanti altri, tantissimi altri.<br />

Non servono perché non sono “disponibili”. Non<br />

sono per esempio disponibili a firmare carte fatte<br />

<strong>da</strong> “altri”. Non servono perché vogliono svolgere<br />

le rispettive professioni e ricoprire l’incarico di<br />

burocrate del Comune rispettando la pol<strong>it</strong>ica,<br />

sapendo, però, che prima del potere pol<strong>it</strong>ico<br />

c’è la legge. E questo a Vincenzo Nespoli non<br />

piace. Ecco perché ha selezionato un’altra classe<br />

dirigente, un’altra classe di burocrati che gestisce<br />

quasi a “telecomando”. Si preoccupano di ciò<br />

che dice il sin<strong>da</strong>co-senatore, non della legge.<br />

Non è un’accusa buttata lì, tanto per discred<strong>it</strong>are<br />

l’amministrazione. Assolutamente no. Anche<br />

in questo caso ci sono gli atti. E passiamo al<br />

secondo episodio scan<strong>da</strong>loso. L’ingegnere<br />

Francesco Di Palo, in servizio al Municipio di<br />

Afragola, fa parte di quella schiera di burocrati<br />

che Nespoli ha messo <strong>da</strong> parte. Ebbene, Di Palo<br />

ha un’opportun<strong>it</strong>à importante per la sua carriera.<br />

E’ richiesto al Comune di Casoria per ricoprire<br />

l’incarico di dirigente. Di Palo, correttamente,<br />

chiede un’aspettativa all’amministrazione. Il<br />

capo di Gabinetto, Francesco Crocetto, che si<br />

fa chiamare “cavaliere”, scrive alla segretaria<br />

e esprime la volontà dell’esecutivo di negare<br />

l’autorizzazione. La segretaria municipale,<br />

Lea Baron, garante della legal<strong>it</strong>à, riscrive a<br />

Crocetto, “cavaliere”, spiegando che “l’indirizzo<br />

perentorio espresso <strong>da</strong>ll’amministrazione oltre<br />

a non essere conforme alla legge contrasta con<br />

l’articolo 19 del decreto legislativo 165 del 2001.<br />

Insomma, Baron spiega a Crocetto che al di là<br />

della volontà del sin<strong>da</strong>co nei confronti di Di Palo<br />

c’è una legislazione in materia che non può essere<br />

superata o cestinata. Spalancate gli occhi perché<br />

la risposta di Francesco Crocetto, cavaliere e<br />

capo gabinetto di Nespoli, alla segretaria è la<br />

testimonianza dell’esistenza e della forza di un<br />

potere pol<strong>it</strong>ico deviato che è riusc<strong>it</strong>o ad incunearsi<br />

nella gestione amministrativa dell’Ente locale.<br />

Un sistema perverso che crede di essere più forte<br />

della legge. “L’importante – scrive Crocetto alla<br />

Baron – è che lei raggiunga un’intesa col sin<strong>da</strong>co,<br />

al quale entrambi rispondiamo”. Insomma,<br />

Crocetto, cavaliere, si fa la croce e spiega alla<br />

segretaria che può c<strong>it</strong>are tutte le leggi del mondo.<br />

Se non si raggiunge un’intesa, che nessuno<br />

ha cap<strong>it</strong>o cosa significhi e su quale base si può<br />

raggiungere, col sin<strong>da</strong>co, le leggi possono an<strong>da</strong>re<br />

a farsi benedire. Una stretta di mano, al cavaliere,<br />

capo del Gabinetto di Nespoli.<br />

E torniamo al discorso iniziale. Dirigenti e<br />

funzionari storici messi <strong>da</strong> parte e depotenziati<br />

di ogni funzione di rilievo, mentre il Municipio<br />

è stato affi<strong>da</strong>to a personale assunto attraverso la<br />

società pubblica del Municipio, “Afragolanet”.<br />

Assunzioni in odor di clientela, di personale<br />

di fiducia, incluso qualche parente acquis<strong>it</strong>o<br />

del sin<strong>da</strong>co, al quale affi<strong>da</strong>re il sistema. Tra<br />

questi, spicca il nome di un arch<strong>it</strong>etto, all’epoca<br />

dell’assunzione fi<strong>da</strong>nzato – oggi mar<strong>it</strong>o – della<br />

nipote del sin<strong>da</strong>co e collaboratrice del settimanale<br />

del senatore, “Nuova c<strong>it</strong>tà”. Un semplice esempio,<br />

l’iceberg del meccanismo clientelare. Poi c’è<br />

il figlio del dirigente tecnico di Frattamaggiore,<br />

già collegato in diverse “s<strong>it</strong>uazioni” al capo<br />

dell’ufficio tecnico del comune di Afragola.<br />

In “Afragolanet”, Enzo Nespoli ha assunto<br />

di tutto: ingegneri, geometri, arch<strong>it</strong>etti. Li ha<br />

prorogati fino a quando ha potuto. Poi, guar<strong>da</strong><br />

caso, ha band<strong>it</strong>o i concorsi. Scommettiamo che<br />

i fortunati selezionati n Afragolanet saranno tutti<br />

vinc<strong>it</strong>ori-idonei? Una bella graduatoria con tutti<br />

dentro. Man mano che la si scorre, i selezionati<br />

<strong>da</strong>l sistema si gua<strong>da</strong>gneranno alcuni sub<strong>it</strong>o ed<br />

altri nei prossimi anni, un bel posto statale.<br />

Intanto, i giovani aspiranti già svolgono funzioni,<br />

come detto, sottratte ai leg<strong>it</strong>timi “proprietari”.<br />

Ricevono il pubblico, istruiscono pratiche<br />

edilizie, concessioni e Dia, permessi a costruire.<br />

Hanno contratti a tempo determinato, e aspettano<br />

il concorso per essere “stabilizzati”. Quindi,<br />

come dice Crocetto, cavaliere e capo Gabinetto,<br />

devono avere un solo padrone. Il sin<strong>da</strong>co<br />

Vincenzo Nespoli. Ecco allora che l’arch. Agnese<br />

Castaldo, assunta con un contratto “cococo”<br />

(con fondi inerenti esclusivamente la legge<br />

219), insieme all’arch<strong>it</strong>etto Daniela Ingallina,<br />

dipendente di Afragol@net si r<strong>it</strong>rova a ricevere<br />

il pubblico e, come detto, ad istruire pratiche di<br />

permessi a costruire e Dia. E’ come se stessero<br />

facendo praticantato in attesa che il concorso si<br />

chiu<strong>da</strong> per risultare vinc<strong>it</strong>ori-idonei in pectore.<br />

Scommettiamo anche su questo? I concorsi,<br />

appunto.<br />

C’è quello per vigili urbani. Le puntate sono<br />

aperte, la sol<strong>it</strong>a sfera di cristallo ha già partor<strong>it</strong>o<br />

i nomi dei sicuri idonei: innanz<strong>it</strong>utto i geometri<br />

assunti <strong>da</strong> afragolanet e prossimi al licenziamento.<br />

Poi parenti di consiglieri, mar<strong>it</strong>i di segretarie<br />

particolari, uomini di part<strong>it</strong>i, parenti dei potenti di<br />

turno e finanche i “prestatori di servizi artigianali<br />

a domicilio” dei potenti. Oppure i concorsi per<br />

funzionari amministrativi dove il passo lo tentano<br />

professioniste che intanto sono consulenti del<br />

comune e i figli di dipendenti comunali di fiducia<br />

del sin<strong>da</strong>co naturalmente.<br />

Evviva evviva. Ha proprio ragione Francesco<br />

Crocetto, cavaliere e capo gabinetto del sin<strong>da</strong>cosenatore.<br />

Ad Afragola non si risponde alla legge.<br />

L’importante è che si raggiunga un’intesa col<br />

sin<strong>da</strong>co. Buona intesa a tutti…


6<br />

17 settembre 2011<br />

MOSAICO<br />

AFRAGOLA . STANGATA SUI CITTADINI: LA GIUNTA AUMENTA LE TASSE<br />

La finanza creativa di Nespoli met<br />

Rincari sull’energia elettrica per coprire i costi della raccolta e smaltimento dei rifiuti e liev<strong>it</strong>ano pu<br />

A<br />

FRAGOLA - Un libricino,<br />

ovviamente pagato coi soldi pubblici.<br />

Il t<strong>it</strong>olo: “Il bilancio dei primi 18<br />

mesi di amministrazione”. Strano scherzo del<br />

destino, copertina di colore nero con un albero<br />

di natale addobbato con tante palle. Per la<br />

precisione 12. Dodici palle. L’ho riletto. Penna<br />

su carta le imprese di Vincenzo Nespoli, il<br />

sin<strong>da</strong>co-senatore del Pdl di Afragola. In c<strong>it</strong>tà<br />

serve a poco. Un’operazione di maquillage<br />

in una c<strong>it</strong>tà di provincia non riesce mai a<br />

stravolgere la ver<strong>it</strong>à. Tutti sanno tutto di tutti.<br />

E figuriamoci di un sin<strong>da</strong>co-senatore le cui<br />

performance e di alcuni esponenti della sua<br />

famiglia sono ribaltate alle cronaca nazionale<br />

e sintetizzate in un’ordinanza di arresto<br />

re<strong>da</strong>tta <strong>da</strong>lla Procura della Repubblica. Se,<br />

invece, quel libretto lo legge un forestiero, il<br />

primo pensiero è comune: “Magari avessimo<br />

un sin<strong>da</strong>co così”. E l’alberello <strong>da</strong>lle dodici<br />

palle colorate fornisce quel tocco di seren<strong>it</strong>à<br />

e di pace. Dodici palle. Una delle ultime: la<br />

pressione fiscale. Chi è riusc<strong>it</strong>o ad arrivare<br />

a pagina 27 vuol dire che ha avuto <strong>da</strong>vvero<br />

un coraggio <strong>da</strong> leoni. Fuori <strong>da</strong>l comune. E<br />

cosa gli tocca leggere? “Particolare rilievo<br />

– scrive l’amministrazione di Afragola –<br />

ha assunto la deliberazione, frutto di una<br />

felice intuizione, con la quale, unico caso<br />

nei Comuni della provincia di Napoli, si<br />

è coperto il 100 per cento del costo della<br />

raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani<br />

VIA DAL COMUNE AFFARISTI e FALLITI<br />

Dopo i fallimenti pol<strong>it</strong>ici e amministrativi, dopo<br />

le offese ai principi morali, dopo gli sprechi e le<br />

clientele adesso Nespoli e la sua “maggioranza”<br />

METTONO LE MANI NELLE<br />

TASCHE DEGLI AFRAGOLESI<br />

La Giunta Nespoli aumenta l’accisa sull’ENEL (delibera<br />

G.M. 75) e le tariffe dell’acqua (delibera G.M. 80) per<br />

finanziare la scellerata e fallimentare gestione della raccolta dei<br />

rifiuti. Ed è solo l’inizio, previsti nuovi aumenti anche per la<br />

TARSU per il mancato ragiungimento della quota di differenziata.<br />

LORO SPRECANO E I CITTADINI PAGANO<br />

NO A NUOVE TASSE !!!<br />

L’appello alle forze sane affinchè ci sia una mobil<strong>it</strong>azione<br />

civile per fermare l’ennesimo stupro e varare un nuovo<br />

progetto di governo serio e alternativo al “sistema Nespoli”<br />

NESPOLI E CRICCA A CASA<br />

eticagrafica@inwind.<strong>it</strong><br />

senza gravare ulteriormente sulle tasche dei<br />

c<strong>it</strong>tadini, con un’operazione straordinaria<br />

che un po’ ricor<strong>da</strong> alcune operazioni di<br />

cosiddetta finanza creativa poste in essere<br />

<strong>da</strong>l nostro ministro delle Finanze”. Restiamo<br />

ai forestieri. Leggono il libricino e ripetono:<br />

“Magari avessimo un sin<strong>da</strong>co come Nespoli”.<br />

Unico in provincia di Napoli ad ev<strong>it</strong>are<br />

l’aumento delle tasse. A Frattamaggiore, a<br />

Caivano, a Card<strong>it</strong>o, a Casalnuovo, a Crispano,<br />

a Napoli, a Roma, a Milano, in Piemonte,<br />

nel Friuli Venezia Giulia, nelle Marche, in<br />

Umbria, insomma, ovunque sia arrivato<br />

quel libricino ne sono convinti: Vincenzo<br />

Nespoli non aumenta le tasse ed ha portato<br />

ad Afragola la “finanza creativa”, coprendo<br />

il cento per cento del servizio di raccolta<br />

dei rifiuti senza mettere le mani in tasca ai<br />

residenti. Un santo. Un esempio. C’è, però un<br />

dettaglio. Piccolo, piccolo. Scovato leggendo<br />

le delibere di giunta. <strong>De</strong>liberazione della<br />

giunta comunale numero 75 del 30 giugno<br />

2011. Oggetto: approvazione maggiorazione<br />

dell’addizionale all’accisa sull’energia<br />

elettrica del 2001. Vi starete chiedendo: cosa<br />

c’entra l’energia elettrica con la spazzatura?<br />

E quindi continuate a <strong>da</strong>re cred<strong>it</strong>o a quelle<br />

dodici luccicanti palle colorate del libretto.<br />

Perfetto. Sfogliamo la delibera e leggiamo<br />

l’interno. Premessa: “I Comuni possono<br />

deliberare un’appos<strong>it</strong>a maggiorazione<br />

dell’addizionale all’accisa sull’energia<br />

elettrica…”. Siamo d’accordo, lo consente<br />

la legge. In sostanza, i residenti pagano una<br />

somma in bolletta all’Enel che poi viene<br />

rest<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a al Municipio. Enzo Nespoli con<br />

questa delibera l’ha aumentata. Indovinate<br />

per fare cosa? Lo scrive l’assessore alle<br />

Finanze sempre nella delibera, firmata <strong>da</strong>l<br />

dirigente Marco Chiauzzi: “Rilevato che<br />

questa amministrazione, dovendo far fronte<br />

ai costi diretti ed indiretti del ciclo di gestione<br />

dei rifiuti, r<strong>it</strong>iene opportuno avvalersi della<br />

possibil<strong>it</strong>à di aumento dell’addizionale<br />

all’accisa sull’energia elettrica peri al cento<br />

per cento del valore medio, del gett<strong>it</strong>o degli<br />

ultimi due anni, incassato <strong>da</strong>l Comune di<br />

Afragola”. <strong>De</strong>correnza gennaio 2011.<br />

Hanno aumentato le tasse per coprire i costi di<br />

un servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti<br />

pessimo, pregno di illeg<strong>it</strong>tim<strong>it</strong>à ed affarismo.<br />

E la finanza creativa? E le promesse fatte<br />

nel libretto delle 12 palle colorate? Afragola<br />

non è l’unico paese in provincia di Napoli a<br />

coprire integralmente il costo del servizio di<br />

raccolta e smaltimento dei rifiuti senza aver<br />

aumentato le tasse?<br />

Il bello non è ancora emerso. Leggete la<br />

versione dell’amministrazione che giustifica<br />

la discrasia tra quanto scr<strong>it</strong>to sul libricino


17 settembre 2011<br />

MOSAICO<br />

7<br />

te le mani nelle tasche del popolo<br />

re le tariffe dell’acqua. Giustino: “Si devono vergognare, loro fanno clientele ed i c<strong>it</strong>tadini pagano”<br />

delle “dodici palle” e la delibera di giunta<br />

con un discorso allucinante: “Formalmente<br />

possiamo confermare che non c’è stato mai<br />

un amento della Tarsu, la tassa sul servizio di<br />

raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani.<br />

Che poi si può dire che l’aumento dell’accisa<br />

sull’energia elettrica rappresenti un aumento<br />

in<strong>diretto</strong> della Tarsu è un discorso opinabile.<br />

Confermiamo, allo stesso tempo, che <strong>da</strong> qui<br />

alla fine della consiliatura non ci saranno<br />

aumenti Tarsu”. Insomma, il discorso per<br />

l’amministrazione è questo. Loro dicono alla<br />

c<strong>it</strong>tà: “Non aumentiamo la Tarsu”. E così sia.<br />

Con un particolare: aumentano le altre tasse<br />

sempre per coprire il costo del servizio di<br />

raccolta della spazzatura pensando di fare<br />

fessi e contenti il popolo. E’ come se durante<br />

una rapina, i malviventi portano via solo i<br />

soldi, lasciando il portafogli alla v<strong>it</strong>tima. Sulla<br />

carta nessuno può dire che i rapinatori hanno<br />

Il libro che racconta le 12 “palle” di Nespoli pagato <strong>da</strong>i c<strong>it</strong>tadini<br />

rubato il portafogli. Che poi <strong>da</strong>l portafogli<br />

manchino i soldi, è un discorso che per gli<br />

amministratori di Afragola diventa relativo.<br />

Anzi, opinabile.<br />

Il capogruppo del Pdl, Mario Carnevale,<br />

conferma ciò che ormai è a tutti evidente:<br />

la tassa è stata aumentata per coprire i costi<br />

della spazzatura. “Siamo stati costretti ad<br />

aumentare l’accisa sull’Enel – dichiara<br />

Carnevale - perché è aumentato il costo per<br />

lo scarico dei rifiuti in discarica. Quindi, non<br />

potevamo fare altrimenti”. Le “dodici palle”<br />

iniziano a sgonfiarsi. A questo punto si può<br />

tranquillamente parlare di “dodici palline”.<br />

Le quali scoppiano se passiamo ad analizzare<br />

un’altra delibera di giunta. La numero 80<br />

del 5 luglio 2011. Sapete a cosa si riferisce?<br />

All’aumento dell’acqua. Proprio così. Hanno<br />

aumentato pure l’acqua. E la finanza creativa<br />

delle “dodici palline colorate” di Nespoli? E’<br />

esplosa. Resta sul tavolo l’amaro in bocca<br />

per i soldi pubblici spesi inutilmente <strong>da</strong>l<br />

sin<strong>da</strong>co per pubblicizzare l’attiv<strong>it</strong>à della sua<br />

amministrazione su un libretto che non trova<br />

riscontro nella realtà. E dopo il <strong>da</strong>nno anche<br />

la beffa. Hanno aumentato le tasse. Altro che<br />

discorso opinabile: fatevi quattro conti in<br />

tasca e paragonate le bollette di quest’anno a<br />

quelle degli anni precedenti. Vi accorgerete di<br />

tutto, tranne che gli aumenti sono opinabili.<br />

Carnevale lo conferma: “Abbiamo aumentato<br />

l’acqua perché lo ha fatto la Regione e ci<br />

siamo adeguati alle nuove tariffe”. Almeno il<br />

capogruppo del Pdl non si è nascosto. Pure<br />

per lui gli aumenti non sono “opinabili”, ma si<br />

tratta della realtà. L’ennesimo provvedimento<br />

di una “finanza creativa” che si è distinta<br />

fino ad oggi per le “dodici palle colorate”<br />

raccontate alla popolazione.<br />

L’opposizione è scesa sul piede di guerra.<br />

Ha affisso un manifesto al vetriolo<br />

contro un altro scellerato provvedimento<br />

dell’amministrazione. T<strong>it</strong>olo <strong>diretto</strong>: “Via<br />

<strong>da</strong>l Comune affaristi e fall<strong>it</strong>i”. Il contenuto:<br />

“Dopo i fallimenti pol<strong>it</strong>ici e amministrativi,<br />

dopo le offese ai principi morali, dopo gli<br />

sprechi e le clientele, adesso Nespoli e la sua<br />

maggioranza mettono le mani nelle tasche<br />

degli afragolesi. La giunta Nespoli aumenta<br />

l’accisa sull’Enel e le tariffe dell’acqua per<br />

finanziare la scellerata e fallimentare gestione<br />

della raccolta dei rifiuti. Loro sprecano ed i<br />

c<strong>it</strong>tadini pagano. No a nuove tasse. Nespoli e<br />

cricca a casa”.<br />

“Stiamo <strong>da</strong>ndo battaglia – spiega Gennaro<br />

Giustino – per mettere in evidenza la<br />

fallimentare e scellerata gestione di<br />

un’amministrazione di incapaci che ha messo<br />

le mani sulla c<strong>it</strong>tà. E’ assurdo che debbano<br />

aumentare le tasse per finanziare le loro<br />

clientele e i loro affari. Non possono macinare<br />

voti attraverso un sistema di potere perverso<br />

e deviato facendosi finanziare <strong>da</strong>i residenti,<br />

tassando e vessando famiglie che già con la<br />

crisi in atto non riescono ad arrivare a fine<br />

mese. Al posto di creare lavoro per i giovani<br />

di Afragola, gli amministratori sistemano<br />

figli, nipoti e parenti. Al posto di pensare<br />

all’efficienza dei servizi, all’economia e<br />

ad una gestione al risparmio, preferiscono<br />

spese pazze e grasse dietro le quali si celano<br />

interessi personali. La c<strong>it</strong>tà ha cap<strong>it</strong>o chi ha<br />

di fronte e non vede l’ora che questi affaristi<br />

lascino il Comune. I c<strong>it</strong>tadini li puniranno al<br />

momento giusto. Si devono solo vergognare”.<br />

Va giù duro anche il consigliere Pasquale<br />

Grillo: “aumento dell’accisa sull’ENEL,<br />

aumento dell’acqua, introduzione dei ticket<br />

per le strisce blu ma cosa ottengono in cambio<br />

i c<strong>it</strong>tadini afragolesi <strong>da</strong>ll’indiscriminato<br />

aumento di tasse e balzelli, forse più servizi,<br />

forse una c<strong>it</strong>tà più pul<strong>it</strong>a, forse una maggiore<br />

vivibil<strong>it</strong>à? Niente di tutto questo. In realtà il<br />

“libro dei fatti” così come battezzarono il loro<br />

programma elettorale è diventato il “libro<br />

delle false promesse e degli incubi” per gli<br />

afragolesi.<br />

Sissi Cantalupo<br />

…le bugie di<br />

Pinochiella…<br />

Da “Il programma elettorale per<br />

il Buongoverno di Afragola”<br />

del Sin<strong>da</strong>co Nespoli (pag. 7):<br />

“Punto fon<strong>da</strong>mentale su cui si misurerà<br />

la capac<strong>it</strong>à del governo c<strong>it</strong>tadino sarà la<br />

riduzione, entro tre anni, del 50% della<br />

TARSU attraverso una gestione virtuosa<br />

e integrata del ciclo dei rifiuti”.<br />

Da “Il bilancio dei primi 18 mesi di ma<strong>da</strong>to”<br />

del Sin<strong>da</strong>co Nespoli (pag 27):<br />

“Particolare rilievo ha assunto la<br />

deliberazione, frutto di una felice intuizione,<br />

con la quale, unico caso nei Comuni della<br />

provincia di Napoli, si è coperto il 100 per<br />

cento del costo della raccolta e smaltimento<br />

dei rifiuti solidi urbani senza gravare<br />

ulteriormente sulle tasche dei c<strong>it</strong>tadini,<br />

con un’operazione straordinaria che un<br />

po’ ricor<strong>da</strong> alcune operazioni di cosiddetta<br />

finanza creativa poste in essere <strong>da</strong>l nostro<br />

ministro delle Finanze”


8<br />

17 settembre 2011<br />

MOSAICO<br />

AFRAGOLA . E SUI REVISORI FIGURACCIA DEL<br />

Il Pd prima l<strong>it</strong>iga con l’opposizione, poi fa retromarc<br />

I “pizzini” del sin<strong>da</strong>co a seduta in corso fanno la di<br />

<strong>da</strong>lla minoranza con due voti dei “democratici” no<br />

A<br />

FRAGOLA - Tre poltrone sul tavolo: la<br />

nomina dei revisori dei conti. Due alla<br />

maggioranza ed una all’opposizione. In<br />

aula i consiglieri del Pdl sono arrivati,<br />

come sempre, spaesati, non sapevano nemmeno<br />

il cognome <strong>da</strong> scrivere sul “fogliettino”. A seduta<br />

in corso, proprio in extremis, Vincenzo Nespoli<br />

distribuisce i “pizzini” ai suoi uomini con i<br />

nomi <strong>da</strong> votare. Facendo fare una bruttissima<br />

figura <strong>da</strong>vanti alla platea agli esponenti della<br />

maggioranza, considerati sempre di più<br />

semplici burattini. La notizia, però, sta tutta nei<br />

cognomi scelti <strong>da</strong> Vicenzo Nespoli per curare<br />

i conti del Municipio: Romolo Guerriero,<br />

ragioniere, nomina concessa <strong>da</strong>l sin<strong>da</strong>co al<br />

consigliere Raffele Falco del Pdl, e Paolo<br />

Lista. Iscr<strong>it</strong>to al registro dei revisori contabili,<br />

scelto per la casella di presidente. Paolo<br />

Lista. Un nome che non è passato inosservato<br />

perché – secondo indiscrezioni – conduce<br />

direttamente ad uno “studio associato” dove<br />

lavorerebbe tra gli altri Maurizio Matacena.<br />

Vi ricor<strong>da</strong>te chi è Matacena? Un altro<br />

cognome importante inser<strong>it</strong>o nello scan<strong>da</strong>lo<br />

della “Sean immobiliare”, una speculazione<br />

edilizia della famiglia Nespoli per la quale il<br />

sin<strong>da</strong>co di Afragola dovrebbe essere agli arresti<br />

domiciliari. Gira e rigira, si torna sempre a quel<br />

ristretto gruppetto individuato <strong>da</strong>lla Procura<br />

della Repubblica come registi e bracci operativi<br />

di un articolato sistema legato al malaffare. Un<br />

giro di fallimenti, assegni falsi e truffe. Di tutto<br />

di più. Maurizio Matacena. Un cognome che<br />

è rimbombato anche nel civico consesso. Due<br />

consiglieri hanno scr<strong>it</strong>to provocatoriamente il<br />

suo nome sui bigliettini destinati alla votazione<br />

dei revisori dei conti. Creando un certo<br />

imbarazzo nei banchi del Pdl. Sempre lo stesso<br />

cognome. Matacena, nominato mesi fa revisore<br />

dei conti dell’Asl Napoli 1. La revoca è arrivata<br />

dopo 12 ore firmata <strong>da</strong>l presidente del consiglio<br />

regionale della Campania Paolo Romano.<br />

Sempre del Pdl. Tra l’altro, infatti, Matacena<br />

è pure in<strong>da</strong>gato per riciclaggio. Ecco perché,<br />

probabilmente appena Romano è venuto a<br />

conoscenza delle vicende che vedono coinvolto<br />

Maurizio Matacena, esponente napoletano<br />

del Pdl, non ha es<strong>it</strong>ato a rispedirlo a casa. Ma<br />

sui revisori non è tutto. C’è un’altra storia <strong>da</strong><br />

raccontare che coinvolge il Part<strong>it</strong>o democratico.<br />

In sostanza, tutta l’opposizione, per mesi, in<br />

maniera compatta e con l’avallo del capogruppo<br />

“democratico” <strong>Giovanni</strong> Boccellino, ha fatto<br />

un ragionamento serio che ha partor<strong>it</strong>o due<br />

nomi: <strong>Giovanni</strong> Casillo e Santo Castaldo.<br />

Entrambi uscenti. Hanno svolto un ottimo<br />

lavoro, dimostrando autonomia rispetto alle<br />

deviazioni del sistema. Quindi si doveva puntare<br />

su di loro. Tutto pronto. Alla fine la scelta è<br />

caduta su <strong>Giovanni</strong> Casillo. Ebbene, pochi<br />

minuti prima che iniziasse il civico consesso, si<br />

è presentato compatto il gruppo consiliare del<br />

Pd (Boccellino, Valentino, Maiello e Izzo).<br />

Convocata la minoranza per una comunicazione<br />

urgente. Il Pd rivendica i due nomi e tenta<br />

di imporli a tutta l’opposizione: Gennaro<br />

Mocerino e Siniscalchi.<br />

Un atto che spiazza tutti. Il Pd tradisce la<br />

minoranza. Gennaro Espero, coordinatore<br />

del Pd, ha forzato la mano e se n’è fregato<br />

Paolo Lista presidente del collegio revisori<br />

di man<strong>da</strong>re i suoi uomini allo sbaraglio, li ha<br />

messi alla berlina senza ricavare nulla. Anzi,<br />

ha rimediato l’ennesima brutta figura. Perché?<br />

Facile dirlo. In aula l’opposizione ha votato<br />

Casillo, così come concor<strong>da</strong>to, ed il gruppo del<br />

Pd si è spaccato.<br />

Due su quattro hanno rispettato l’impegno<br />

assunto con i colleghi. Hanno votato Casillo e<br />

non i nomi di Espero. Una valutazione pol<strong>it</strong>ica,<br />

dopo questo episodio, sulla minoranza, è<br />

obbligata. Prima doman<strong>da</strong>: a quale t<strong>it</strong>olo il<br />

Pd rivendicava la leadership dell’opposizione<br />

nell’indicazione dei nomi dei revisori?<br />

Quattro consiglieri, come detto, due dei quali<br />

sistematicamente assenti. Il capogruppo<br />

<strong>Giovanni</strong> Boccellino e l’altro consigliere<br />

Pasquale Valentino spesso, in aula, hanno<br />

votato atti in maniera diversa, segno evidente<br />

di un part<strong>it</strong>o almeno senza una linea precisa e<br />

con qualche strascico di consociativismo col<br />

sistema Nespoli.<br />

Il part<strong>it</strong>o di Bersani segue a traino le altre<br />

forze della minoranza, dimostrando incapac<strong>it</strong>à<br />

di azione e di iniziativa. Guar<strong>da</strong> caso, hanno<br />

dimostrato determinazione e garant<strong>it</strong>o la loro<br />

presenza in aula appena si dovevano spartire<br />

poltrone e stipendi. Alla prova del nove, il<br />

gruppo si è di nuovo spaccato.<br />

Ognuno ha votato come r<strong>it</strong>eneva opportuno.<br />

Una figuraccia per Gennaro Espero che, dopo<br />

la seduta, è riusc<strong>it</strong>o a fare di peggio. Ha chiamato<br />

Casillo e gli ha detto: “Era tutto concor<strong>da</strong>to,<br />

alla fine dovevi uscire tu. Si è trattato di una


PD<br />

17 settembre 2011<br />

MOSAICO<br />

9<br />

ia con i consiglieri che mollano il segretario<br />

fferenza per Lista e Guerriero. Casillo riconfermato<br />

nonostante il part<strong>it</strong>o avesse <strong>da</strong>to indicazione diversa<br />

sceneggiata per far vedere”. Nemmeno il<br />

coraggio di sostenere le proprie azioni. Povero<br />

Pd, che fine che hai fatto. La speranza è tutta<br />

nei giovani democratici. Le nuove leve sono in<br />

prima linea a <strong>da</strong>re battaglia in maniera autentica<br />

e disinteressata. Rappresentano un esempio per<br />

gli “anziani”, i quali dovrebbero capire che,<br />

ormai, hanno raggiunto l’età della pensione.<br />

Il capogruppo del Part<strong>it</strong>o democratico,<br />

<strong>Giovanni</strong> Boccellino, getta acqua sul fuoco e<br />

...riceviamo e pubblichiamo...<br />

Caro Direttore<br />

la scrivo in mer<strong>it</strong>o all’articolo pubblicato sul vostro portale www.<br />

napolimetropoli.<strong>it</strong> t<strong>it</strong>olato “E sui revisori dei conti i nomi di Nespoli<br />

riportano all’affaire Sean”. Come dirigente dei Giovani <strong>De</strong>mocratici di<br />

Afragola sento di ringraziare lei e l’autore dell’articolo, Felice Libertà, per<br />

le incoraggianti parole di chiusura che in qualche modo hanno ricor<strong>da</strong>to che<br />

l’impegno mostrato fino ad ora deve perlomeno raddoppiare se vogliamo<br />

liberare la nostra amata c<strong>it</strong>tà <strong>da</strong>l d<strong>it</strong>tatore – criminale Nespoli. Abbiamo<br />

trovato le vostre parole incoraggianti in quanto, e qui parlo come <strong>Giovanni</strong><br />

Tuberosa semplice mil<strong>it</strong>ante del PD e non come portavoce del gruppo,<br />

questo PD afragolese ha azzerato quell’entusiasmo e quella spinta iniziale<br />

che tutti abbiamo sent<strong>it</strong>o alla nasc<strong>it</strong>a di questo bellissimo progetto riformista<br />

rimasto, ahimè, solo sulla carta. Complice di questo fallimento, come più<br />

volte ha insegnato la storia, sono l’arroganza e l’affarismo dei poteri forti,<br />

o come io li definisco, dei generali senza eserc<strong>it</strong>o. Generali autoreferenziali<br />

che con lunghe liste telefoniche di nomi e con il libretto degli assegni hanno<br />

sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o gli uomini di part<strong>it</strong>o con tessere. E le tessere non hanno ideologie<br />

e/o contenuti. Non hanno idee, non hanno anima. Queste tipo di tessere<br />

almeno. Le tessere non hanno sentimenti e certamente non riescono ad<br />

amare le classi più deboli che il pol<strong>it</strong>ico ha come missione quasi sacra di<br />

rappresentare. La guerra del tesseramento che questi signorotti locali hanno<br />

importato <strong>da</strong>lle peggiori tradizioni democristiane e in cui si sono laureati<br />

con il massimo dei voti ha distrutto il concetto di part<strong>it</strong>o ed umiliato chi<br />

ha sempre cobattuto e creduto in quei valori ed ideali che col sangue e<br />

col sudore custodisce gelosamente e che si riassumono in quella che <strong>da</strong>i<br />

tempi del grande PCI veniva defin<strong>it</strong>a una prova tangibile del valore di chi la<br />

possedeva: la tessera di part<strong>it</strong>o. Nel 2009 si è abbattuta una violente guerra tra<br />

le pareti della sezione ed arrivammo a “tesserare” duemila anime, duemila<br />

mil<strong>it</strong>anti apparenti. Allora il PD sembrava una promessa, la luce di questo<br />

ulteriore ventennio <strong>it</strong>aliano buio e distruttivo ed invece si è dimostrato una<br />

grande delusione. Sfiduciati i c<strong>it</strong>tadini ed ev<strong>it</strong>ate intromissioni esterne si è<br />

potuto scendere con i numeri, arrivare a seicento, ed organizzarsi attorno<br />

ad un tavolino per nominare cooptati e per dividersi il part<strong>it</strong>o. Sembrava<br />

una part<strong>it</strong>a di poker in cui ogni signore seduto al tavolo bleffava di numeri<br />

e risorse che ormai non aveva più. Da fuori osservavo e a fatica tolleravo<br />

tutto questo ma pensavo alle conseguenze di un ulteriore guerra di tessere e<br />

ad un altro anno di assenza come lo si ebbe nel tesseramento precedente e<br />

perciò forse era meglio così. Risultato: tutto è peggiorato e credo di essere<br />

anche eccessivamente buono in questo giudizio. Oggi mi sento complice<br />

silenzioso di questo fallimento perchè potevo e dovevo almeno provare<br />

ad ostacolare queste logiche fallimentari. C<strong>it</strong>ando Gramsci “se avessi fatto<br />

anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe<br />

successo ciò che è successo? “. Sento di chiedere scusa a tutti gli elettrori che<br />

i signorotti del part<strong>it</strong>o continuano ad offendere e deludere. Chiedo scusa per<br />

l’arroganza del mio part<strong>it</strong>o che sputa in faccia al buon operato dei revisori<br />

dei conti che l’opposizione saggiamente voleva riconfermare. Chiedo scusa<br />

rinvia tra le quattro mura del part<strong>it</strong>o una resa<br />

dei conti che a questo punto appare necessaria.<br />

“Non si è spaccato il gruppo consiliare – spiega<br />

Boccellino – ma semmai è stato il gruppo<br />

consiliare che ha deciso la stra<strong>da</strong> <strong>da</strong> intraprendere<br />

in controtendenza rispetto a quanto stabil<strong>it</strong>o <strong>da</strong>l<br />

coordinatore del part<strong>it</strong>o. Abbiamo prefer<strong>it</strong>o<br />

garantire a Casillo i numeri per essere eletto<br />

perché si tratta di un professionista che ha svolto<br />

un ottimo lavoro, dimostrando competenza,<br />

autorevolezza ed autonomia rispetto al potere<br />

pol<strong>it</strong>ico. Quei due voti sono espressione di una<br />

volontà precisa di tutto il gruppo consiliare. Il<br />

problema è nel part<strong>it</strong>o”.<br />

Al consigliere <strong>Giovanni</strong> Boccellino va<br />

comunque riconosciuto un impegno costante in<br />

consiglio comunale di sana opposizione.<br />

Intanto i giovani del part<strong>it</strong>o annunciano che la<br />

storia non finisce qui.<br />

Felice Espos<strong>it</strong>o<br />

a quei veri mil<strong>it</strong>anti che in tasca custodiscono<br />

la tessera del PD e che hanno riposto in noi<br />

giovani la speranza di un riscatto, dello slancio<br />

famoso di Giorgio Gaber in cui ognuno era<br />

come più di se stesso. Pensa che in sezione<br />

conserviamo ancora tutte le tessere mai r<strong>it</strong>irate<br />

di questa rete clientelare mantenuta viva <strong>da</strong><br />

pol<strong>it</strong>icanti <strong>da</strong> quattro soldi. Non è il PD quello<br />

che ha boigottato l’opposizione nella nomina<br />

dei revisori dei conti. Non è il PD quello che<br />

spesso ha <strong>da</strong>to l’impressione di essere stampella del sin<strong>da</strong>co ed interlocutore<br />

nascosto come per portare avanti il famoso gioco delle tre carte. Non è il<br />

PD perchè la scelta non è stata partecipata <strong>da</strong>i mil<strong>it</strong>anti, nè <strong>da</strong>gli elettori e<br />

nè <strong>da</strong>lla stessa assemblea diventata organo inutile e scomodo ma <strong>da</strong> statuto<br />

necessario, riemp<strong>it</strong>a per quasi la sua total<strong>it</strong>à <strong>da</strong> cooptati e lacchè. Il vero PD<br />

, i veri riformisti, il vero part<strong>it</strong>o sta fuori e forse ci sta osservando in attesa<br />

che “i giovani si organizzano, impadronendosi di ogni ramo del sapere e<br />

lottano con i lavoratori e gli oppressi, per togliere scampo per un vecchio<br />

ordine fon<strong>da</strong>to sul privilegio e sull’ingiustizia”. E questo Berlinguer lo<br />

diceva trenta anni fa. Prima ancora della questione dei revisore dei conti<br />

pensavo timoroso alla proposta di una larga coalizione che tempo fa era<br />

apparsa sul giornale che curo, 12pagine, col PD protagonista, ed avevo<br />

paura di quello che poteva succedere se alle logiche part<strong>it</strong>iche distorte si<br />

fosse accostato il potere dell’amministrare. Avevo timore di r<strong>it</strong>rovarmi<br />

un Nespoli di sinistra interpretazione del “clan dei poteri forti” pronti a<br />

svendere e mangiare la mia amata c<strong>it</strong>tà. Visto l’ultima arroganza del mio<br />

part<strong>it</strong>o che per logiche clientelari, uguali a quelle adottate <strong>da</strong> Nespoli, stava<br />

sost<strong>it</strong>uendo e mortificando persone competenti con cooptati <strong>da</strong> ripagare o<br />

chissà cosa, credo che il lavare i panni sporchi in famiglia non funziona<br />

più e serve coraggio e forza per denunciare quello che non funziona. Il<br />

mio inv<strong>it</strong>o è quello di aiutare a liberare la pol<strong>it</strong>ica <strong>da</strong> questi poteri forti che<br />

mortificano il lavoro di chi <strong>da</strong>vvero fa qualcosa, con sacrificio e passione<br />

per migliorare la nostra società. Poteri forti che non compaiono e riservano<br />

le brutte figure a chi ci mette il nome, a cui imputo solo la mancanza di<br />

una presa di posizione coraggiosa, netta, precisa e coerente nel dire no agli<br />

affaristi della pol<strong>it</strong>ica. Ognuno deve fare la sua parte per contribuire ad una<br />

società migliore: lei continua con le bacchettate a questo part<strong>it</strong>o fantasma<br />

ed io come giovane prendo l’impegno con la c<strong>it</strong>tà che questa volta non<br />

sarò complice silenzioso della svend<strong>it</strong>a del part<strong>it</strong>o e urlerò ancora più forte<br />

di fronte all’arroganza di certe persone che hanno preso la pol<strong>it</strong>ica come<br />

l’azien<strong>da</strong> di famiglia attraverso cui attingere nelle tasche degli afragolesi.<br />

Anche non condividendo la mia stessa ideologia mi viene <strong>da</strong> augurarle al<br />

lavoro ed alla lotta perchè di lavoro <strong>da</strong> fare ce ne è tanto e per questo , come<br />

lei ben sa per il suo giornale, non si deve mai smettere di lottare.<br />

<strong>Giovanni</strong> Tuberosa<br />

Responsabile organizzazione GD Afragola


10<br />

AFRAGOLA • ERAVAMO QUATTRO AMICI AL BAR…<br />

17 settembre 2011<br />

MOSAICO<br />

Sentono odor di elezioni e i “trombati” riscoprono la “società civile”<br />

L’alternativa a Nespoli? Il suo assessore Roberto Russo, Gennaro Espero, Cosimo Boemio e Claudio<br />

Grillo. All’Arancia blu inaugurato il “caffè letterario”. Pol<strong>it</strong>icamente amaro quasi come quello di Nespoli<br />

A<br />

FRAGOLA - Afragola me<strong>da</strong>glia d’oro tra i<br />

Comuni “ricicloni”. Nulla a che vedere con<br />

la raccolta differenziata. In questo caso si<br />

parla di “riciclaggio pol<strong>it</strong>ico”. Insomma, soggetti<br />

che fanno pol<strong>it</strong>ica – direttamente e/o indirettamente<br />

– <strong>da</strong> una v<strong>it</strong>a, qualcuno ha spremuto il limone<br />

fino all’ultima goccia ricoprendo in nome e per<br />

conto dei part<strong>it</strong>i ogni carica possibile e in diverse<br />

epoche, e adesso cosa fanno? Si riuniscono in<br />

un bar, parlano dei massimi sistemi e vogliono<br />

presentarsi come “società civile”. Come se fino<br />

a ieri fossero stati degli incivili. E così tra pezzi<br />

del centro sinistra come Cosimo Boemio, una<br />

storia <strong>da</strong> Prima repubblica alle spalle nel Part<strong>it</strong>o<br />

socialista; Gennaro Espero, una storia <strong>da</strong> Prima<br />

repubblica alle spalle nella <strong>De</strong>mocrazia cristiana<br />

ed attuale coordinatore del Part<strong>it</strong>o democratico,<br />

e pezzi del centro destra come Roberto Russo,<br />

fino a ieri pilastro della giunta passata alla storia<br />

come governo espressione del “sistema Nespoli”,<br />

assessore di Nespoli in nome e per conto dell’Udc<br />

e oggi con il ruolo di vicecapo della protezione<br />

civile di Afragola, (ovviamente nomina concessa<br />

<strong>da</strong>l sin<strong>da</strong>co-senatore Vincenzo Nespoli) e con la<br />

partecipazione di Claudio Grillo che si è distinto<br />

in c<strong>it</strong>tà per l’ottimo successo registrato nella<br />

vend<strong>it</strong>a dell’abbigliamento: il famoso negozio<br />

“Grillo sport”, si è inaugurato un nuovo circolo<br />

letterario.<br />

Da indiscrezioni raccolte sembra che Claudio<br />

Grillo è pronto a scendere in campo solo se gli<br />

verrà concessa la candi<strong>da</strong>tura a sin<strong>da</strong>co. Ma non<br />

si comprende il perché, il per cosa e il per quando.<br />

Presenza di spicco di questo gruppo che si rivede<br />

in una sorta di “caffè letterario” inaugurato nel<br />

prestigioso bar dei fratelli Migliore, “l’Arancia<br />

blu”, è quella dell’avv. Marco Corcione, giudice<br />

di pace, molto stimato in c<strong>it</strong>tà. Presente qualche<br />

altro giovane stimato professionista e molta<br />

altra roba nota. Quello che non si comprende di<br />

questi movimenti è che sono sol<strong>it</strong>i aspettare le<br />

disgrazie dei potenti di turno per affacciarsi sulla<br />

scena pol<strong>it</strong>ica e rivendicare ruoli e primogen<strong>it</strong>ure,<br />

magari dopo essere stati anche parte del sistema<br />

che con<strong>da</strong>nnano. Un esempio su tutti: la proloco<br />

di Afragola (oggi presidente Claudio Grillo<br />

e suo vice Roberto Russo) dopo essere stata<br />

finanziata <strong>da</strong>l comune di Afragola per organizzare<br />

feste e festicciole prende le distanze <strong>da</strong> Nespoli<br />

e <strong>da</strong>ll’amministrazione – per bocca del suo<br />

vicepresidente – perché non è stato finanziato <strong>da</strong>l<br />

comune lo spettacolo pirotecnico del 15 agosto.<br />

Assurdo. Increduli gli assessori Aniello Baia e<br />

Antonio Pannone alle parole del loro ex collega<br />

di giunta Roberto Russo nel giorno dell’SS.<br />

Assunzione. Intanto nel Popolo delle libertà la<br />

storia è sempre la stessa.<br />

Il coordinatore locale, il deputato Pina Castiello,<br />

non si vede e non si sente. Colpevole, tuttavia, agli<br />

occhi degli afragolesi, di quanto sta succedendo<br />

sul terr<strong>it</strong>orio insieme al sin<strong>da</strong>co-senatore di<br />

cui è so<strong>da</strong>le. Il part<strong>it</strong>o è allo sbando, nessun<br />

confronto democratico, nessuna intervista,<br />

nessuna manifestazione, quello che appare è<br />

solo uno squallido e spregiudicato mercato delle<br />

vacche per assicurare – di volta in volta – i voti<br />

all’amministrazione in aula. Ma il sistema comincia<br />

a scricchiolare e in tanti sono pronti a mollare il<br />

sin<strong>da</strong>co-senatore che anche a livello regionale non<br />

se la passa bene. Ecco, allora, che il consigliere<br />

Raffaele Iazzetta ha mostrato chiaramente e<br />

pubblicamente i suoi malumori per una barca che<br />

sta affon<strong>da</strong>ndo. Non c’è condivisione, non c’è v<strong>it</strong>a<br />

di part<strong>it</strong>o, non c’è programmazione.<br />

Iazzetta si è accorto che i suoi colleghi assumono<br />

posizioni diverse per ricattare il primo c<strong>it</strong>tadino ed<br />

incassare prebende personali. Raffaele<br />

Iazzetta sembra sempre più legato al consigliere<br />

comunale Raffaele Falco, entrambi legati al<br />

consigliere regionale Massimo Ianniciello che<br />

ha abbandonato insieme all’altro consigliere<br />

regionale Pasquale Giacobbe la “corrente” del<br />

sin<strong>da</strong>co Nespoli, rappresentato ora in consiglio<br />

regionale solo <strong>da</strong>l consigliere Gennaro Nocera.<br />

Insomma, l’isolamento di Nespoli a livello<br />

regionale avrà delle ripercussioni a livello locale.<br />

Ma nel PDL non si può parlare di vere e proprie<br />

componenti, si tratta in realtà di singoli che pur<br />

impotenti di fronte alle nefandezze del sistema,<br />

all’arroganza di un accentratore che fa il padrepadrone<br />

mortificando la c<strong>it</strong>tà, la sua storia, le sue<br />

tradizioni, il popolo e la locale classe dirigente,<br />

tentano di assicurarsi un posto al sole. Giacca,<br />

cravatta, vest<strong>it</strong>i griffati, macchine di lusso, borse e<br />

borselli di Vu<strong>it</strong>ton, originali e false. Scimmiottano<br />

i potenti nel modo di vestire e pensano di stare<br />

in una favola. Arroganti e presuntuosi al comune<br />

taluni consiglieri del PDL non <strong>da</strong>nno “confidenza”<br />

ai colleghi del loro stesso part<strong>it</strong>o, cullati – nel loro<br />

immaginario – <strong>da</strong> un rapporto privilegiato con il<br />

senatore-sin<strong>da</strong>co. Pensano di essere come lui. E<br />

così, i malumori nel centrodestra crescono sempre<br />

più, proprio per questi atteggiamenti tenuti <strong>da</strong><br />

alcuni consiglieri comunali. Di fronte a scan<strong>da</strong>li<br />

e deviazioni, qualche consigliere, di vecchia <strong>da</strong>ta,<br />

riesce a pronunciare sempre le stesse parole:<br />

“Toglietemi <strong>da</strong> mezzo a queste cose. Non ne<br />

voglio sapere nulla. Se parlo Nespoli si arrabbia”.<br />

Italiano zoppicante e concetto chiaro. Oppure la<br />

storia del consigliere comunale che ha cantato<br />

per anni “peste e corna” del sin<strong>da</strong>co, del sistema<br />

e della sua perversione. Ha cantato peste e corna<br />

dei suoi attuali colleghi. Adesso si è allineato.<br />

Ha cap<strong>it</strong>o come funziona e rappresenta una delle<br />

colonne inamovibili del sistema. Sarà stata la<br />

promessa di farlo diventare parlamentare. Altri<br />

fanno finta di non vedere e magari si accontentano<br />

di godere dello status di “consigliere comunale”.<br />

Qualcuno tace per opportun<strong>it</strong>à qualcun altro tace<br />

perché si è accontentato di promesse. Le sol<strong>it</strong>e false<br />

promesse dei pol<strong>it</strong>icanti. Caso a parte il consigliere<br />

Vincenzo <strong>De</strong> Stefano. Quel cognome che mette<br />

in imbarazzo il sin<strong>da</strong>co ed il locale PdL a causa<br />

della storia giudiziaria che ha colp<strong>it</strong>o il padre. Lo<br />

vogliono far dimettere, lo stanno pressando, ma<br />

lui giustamente replica: “Se mi devo dimettere<br />

perché mio padre ha qualche problema, perché il<br />

sin<strong>da</strong>co deve restare in carica se dovrebbe essere<br />

ai domiciliari?”. Come <strong>da</strong>rgli torto.<br />

E poi, la ciliegina sulla torta, Biagio Castaldo.<br />

Presidente del civico consesso. Per adesso si<br />

tiene la poltrona di presidente dell’Assise e lo<br />

stipendio. Per il futuro se Nespoli gli garantisce<br />

la candi<strong>da</strong>tura a sin<strong>da</strong>co, bene, altrimenti è pronto<br />

passare sul carro del vinc<strong>it</strong>ore. Ad abbandonare il<br />

centrodestra ed aderire al nuovo progetto pol<strong>it</strong>ico<br />

di centro.<br />

Quello stesso centro che sta chiedendo la sua<br />

testa <strong>da</strong> presidente del consiglio comunale.<br />

Che dire poi degli assessori, c’è chi ormai sfi<strong>da</strong><br />

apertamente il sin<strong>da</strong>co come l’assessore Angelo<br />

Capone, c’è chi sta soffrendo la s<strong>it</strong>uazione in<br />

maniera impressionante, fino quasi ad ammalarsi<br />

come il buon Antonio Pannone, e c’è chi<br />

continua a star attaccato alla poltrona solo per lo<br />

stipendio. Intanto l’area di “centro moderato”<br />

diventa sempre più popolata e rappresenta la reale<br />

nov<strong>it</strong>à di questi mesi. Gente che ci ha messo e ci<br />

sta mettendo la faccia per contrastare il sistema-<br />

Nespoli. L’unica e reale alternativa. Gennaro<br />

Giustino, Pasquale Grillo, Antonio Cuccurese,<br />

Francesco Petrellese, Biagio Montefusco,<br />

Vincenzo Zucchini, Ciro Silvestro, Nicola<br />

Perrino. Movimento per Afragola, Rinasc<strong>it</strong>a,<br />

Futuro e libertà, Udc, e forse con l’Api di Aniello<br />

Silvestro che trovando riscontro in c<strong>it</strong>tà in una<br />

serie di professionisti e imprend<strong>it</strong>ori come il<br />

dottore Camillo Manna e Gennaro Salzano per<br />

fare un esempio su tutti, sono chiamati ad una<br />

grande prova di matur<strong>it</strong>à: organizzare l’ alternativa<br />

al sistema Nespoli. Organizzare il dopo Nespoli.<br />

Unico ostacolo a questo gruppo sono le ambizioni<br />

che – leg<strong>it</strong>timamente – ognuno di loro coltiva.<br />

Un laboratorio pol<strong>it</strong>ico che punta ad affermare<br />

legal<strong>it</strong>à, trasparenza, sviluppo, vivibil<strong>it</strong>à ed a<br />

rimettere al centro dell’agen<strong>da</strong> pol<strong>it</strong>ica l’interesse<br />

collettivo.<br />

Un progetto nato in c<strong>it</strong>tà, nelle strade, tra la gente,<br />

con la gente, per la gente. A loro questa prova<br />

di responsabil<strong>it</strong>à e matur<strong>it</strong>à pol<strong>it</strong>ica. Grande<br />

contraddizione nel centro sinistra, che con il<br />

rinvio continuo dei chiarimenti al proprio interno<br />

corre il serio rischio di farsi trovare ancora una<br />

volta impreparato al prossimo fon<strong>da</strong>mentale<br />

appuntamento elettorale. E così mentre l’IDV di<br />

Salvatore Iavarone e Gennaro Di Lena strizza<br />

gli occhi al laboratorio che si sta creando al centro<br />

(banco di prova è stato l’elezione del collegio dei<br />

revisori dei conti a lugl io) il PD di Gennaro<br />

Espero e compagni è alle prese con contraddizioni<br />

interne ormai di tipo strutturale che, probabilmente,<br />

<strong>da</strong> indiscrezioni, porteranno ad una spaccatura del<br />

part<strong>it</strong>o in più tronconi, con gli agguerr<strong>it</strong>i giovani<br />

democratici ormai determinati a dire come la<br />

pensano. Ma la part<strong>it</strong>a è appena iniziata. Staremo<br />

a vedere.


17 settembre 2011<br />

MOSAICO<br />

11<br />

AFRAGOLA • ALTRO ATTO SQUALLIDO<br />

Nespoli vuole cacciare le “Serve di Maria”<br />

Il primo settembre gli uomini dell’amministrazione ed i vigili si sono presentati <strong>da</strong>vanti ai cancelli della<br />

scuola “Addolorata” con una determina per mettere alla porta le suore. La mobil<strong>it</strong>azione dell’opposizione<br />

A<br />

FRAGOLA - Ci sono voluti dieci minuti<br />

per cancellare centocinquant’anni di<br />

storia. Un record assoluto. Li dove si<br />

è formata la gran parte del mondo pol<strong>it</strong>ico ed<br />

imprend<strong>it</strong>oriale di Afragola, la scuola che per<br />

decenni è stata un punto di riferimento per le<br />

famiglie e per i giovani di Afragola ha sub<strong>it</strong>o un<br />

duro colpo. Il primo settembre, alcuni funzionari<br />

del Comune di Afragola, insieme alla polizia<br />

municipale, si sono presentati fuori al portone del<br />

castello angioino di Afragola dove all’interno,<br />

<strong>da</strong> più di un secolo e mezzo, ci sono le suore<br />

compassioniste “serve di Maria” che gestiscono<br />

la scuola elementare e materna. A riceverli, suor<br />

Pierangela Mainardi responsabile locale della<br />

comun<strong>it</strong>à “serve di Maria”.<br />

I dirigenti del Municipio, con una determina tra<br />

le mani, hanno chiesto le chiavi della struttura<br />

ed intimato alle “sorelle” di liberare la stessa<br />

<strong>da</strong> chiunque non facesse parte del Comune.<br />

Proprio così. Nespoli chiude la scuola e caccia<br />

le suore. Una richiesta maturata, secondo<br />

l’amministrazione, a causa della declaratoria<br />

di null<strong>it</strong>à della convenzione tra le suore ed il<br />

comune di Afragola. Una vecchia storia che<br />

dura <strong>da</strong> ventisette anni <strong>da</strong> quando fu stipulata la<br />

convenzione per la gestione della scuola ma mai<br />

presa seriamente in considerazione. Convenzione<br />

che <strong>da</strong> quando è giunta l’amministrazione<br />

comunale gui<strong>da</strong>ta <strong>da</strong>l sin<strong>da</strong>co Vincenzo Nespoli<br />

è sub<strong>it</strong>o tornata alla ribalta come una questione<br />

<strong>da</strong> sistemare. E il primo c<strong>it</strong>tadino l’ha voluta<br />

sistemare a modo suo, quasi come una rivinc<strong>it</strong>a<br />

personale nei confronti delle suuore per chissà<br />

quale “sgarro” commesso. Qualsiasi altra<br />

amministrazione si sarebbe seduta al tavolo ed<br />

avrebbe trovatouna soluzione. Invece no., In<br />

questo momento storico, nella c<strong>it</strong>tà di Ruggiero il<br />

Normanno sono ammesse illegal<strong>it</strong>à di ogni tipo.<br />

Alle suore, invece, a quelle suore, non si fanno<br />

sconti. Anzi, si tenta di trovare il pelo nell’uovo<br />

per cacciarle, mortificarle, denigrarle. Quella<br />

scuola, per Nespoli, doveva chiudere i battenti<br />

e così dev’essere. Un accanimento ingiusto ed<br />

ingiustificato. Una vergogna che ha lasciato<br />

tutto il paese a bocca aperta. Un accanimento<br />

immotivato. Almeno sulla carta. Se, però, si<br />

scava nella storia il motivo esce allo scoperto. Si<br />

tratta di una leggen<strong>da</strong> metropol<strong>it</strong>ana, quelle storie<br />

che tutti sanno in paese ma non ci sono prove per<br />

dimostrarlo. Insomma, l’accanimento sarebbe<br />

dovuto al sogno di un familiare del sin<strong>da</strong>cosenatore<br />

di insegnare in quella scuola. Qualche<br />

decennio fa. Il sogno non si è mai avverato, ed il<br />

primo c<strong>it</strong>tadino ha giurato guerra a quelle suore.<br />

Così, appena ha potuto, si è messo all’opera<br />

togliendosi un sassolino <strong>da</strong>lla scarpa. Ma questo<br />

al momento è solo una legen<strong>da</strong> metropol<strong>it</strong>ana.<br />

L’assalto al fortino di piazza Castello è part<strong>it</strong>o,<br />

in ver<strong>it</strong>à, già due anni fa. Poi si è deciso di<br />

riman<strong>da</strong>re. Due mesi è usc<strong>it</strong>o un bando di<br />

concorso per l’assegnazione dell’appalto.<br />

Le suore sono intenzionate a partecipare. A<br />

bloccarle, la lungaggine per la produzione dei<br />

requis<strong>it</strong>i richiesti. E così dopo un mese e mezzo<br />

di pubblicazione, il bando scade e le suore non<br />

riescono a fare in tempo a parteciparvi. Ma al<br />

tempo stesso, nessuno riesce a partecipare. La<br />

gara è deserta. E come tale, per salvare il tutto,<br />

si poteva (come prevede la legge) concedere<br />

il servizio direttamente alle “serve di Maria”.<br />

Invece no. Niente <strong>da</strong> fare. L’amministrazione<br />

comunale, il primo settembre ha man<strong>da</strong>to i suoi<br />

predoni negli uffici delle monache. Vuole liberare<br />

quella struttura che nel 1984 fu donata <strong>da</strong>lle<br />

suore insieme ad altri beni in cambio di gestire<br />

una scuola che è diventata un fiore all’occhiello<br />

locale ma soprattutto ha formato ex sin<strong>da</strong>ci<br />

di Afragola, e tutta la gran parte della classe<br />

dirigente imprend<strong>it</strong>oriale e pol<strong>it</strong>ica afragolese.<br />

L’indignazione e tanta. In c<strong>it</strong>tà non si fa altro<br />

che parlare di questo increscioso episodio.<br />

Centocinquant’anni di storia non possono essere<br />

cancellati in dieci minuti- racconta una madre che<br />

voleva alcune informazioni sulla riapertura della<br />

scuola Addolorata. La notizia che il comune di<br />

Afragola vuole sfrattare le suore che <strong>da</strong> un secolo<br />

e mezzo risiedono nel castello angioino gestendo<br />

tra l’altro una scuola elementare e materna <strong>da</strong> più<br />

di mezzo secolo, ha indignato un’intera comun<strong>it</strong>à.<br />

E sull’indignazione generale, ecco spuntare una<br />

bella contraddizione targata Antonio Pannone<br />

vice sin<strong>da</strong>co del comune di Afragola. “Nessuno<br />

vuole cacciare le monache <strong>da</strong>lla struttura.<br />

Rifaremo nuovamente la gara. Il documento<br />

non era altro che la declaratoria di null<strong>it</strong>à della<br />

convenzione. Le chiavi servivano per garantire<br />

la funzional<strong>it</strong>à della scuola”. Pannone ci è o ci<br />

fa? Come può continuare a prnedere in giro le<br />

suore e la popolazione? Ma ha letto la determina?<br />

Sa di cosa parla? In quell’atto c’è la richiesta<br />

di liberare l’edificio <strong>da</strong> chi non è dipendente<br />

comunale. E, se Pannone non dovesse saperlo,<br />

le suore non sono dipendenti del Municipio. Un<br />

oltraggio alla cultura, alla tradizione ed alla sotria<br />

c<strong>it</strong>tadina senza precedenti. Un’altra doman<strong>da</strong>:<br />

e la chiesa locale? Tutto tace. Aberrante è il<br />

silenzio <strong>da</strong> parte delle altre comun<strong>it</strong>à parrocchiali<br />

<strong>da</strong>vanti a questa decisione. Nessuno parla.<br />

Omertà assoluta. Perché? E’ possibile che le<br />

suore devono essere lasciate sole di fronte ad un<br />

abuso, ad una violenza pol<strong>it</strong>ica, amministrativa e<br />

morale di una classe dirigente che sta annullando<br />

la cultura per affermar eil principio del più forte,<br />

il principio dell’illegal<strong>it</strong>à e dell’immoral<strong>it</strong>à?<br />

Nespoli non si ferma neanche di fronte a Dio e,<br />

<strong>da</strong> quanto risulta, nemmeno chi deve diffondere<br />

la parola del vangelo ha la forza ed il coraggio di<br />

contrapporsi con decisione. Gennaro Giustino,<br />

leader del “Movimento per Afragola” scende<br />

sul piede di guerra: “In quella scuola mi sono<br />

formato – dichiara Giustino -, ho passato i<br />

migliori anni della mia v<strong>it</strong>a, quelel suore mi<br />

hanno trasmesso valori importanti che ancora<br />

oggi rappresnetano il faro della mia v<strong>it</strong>a come<br />

uomo e amministratore pubblico. Tuti ne parlano<br />

ma nessuno fa niente per salvare un baluardo<br />

della storia afragolese. Tutti fanno buon viso<br />

a cattivo gioco. Faremo una battaglia di valori<br />

e di dign<strong>it</strong>à. Le suore <strong>da</strong> quell’edificio non si<br />

toccano e se l’amministrazione dovesse ripetere<br />

con arroganza e prepotenza i suoi atteggiamenti<br />

vergognosi, mobil<strong>it</strong>eremo la società civile a difesa<br />

della nostra storie e delle . Giù<br />

le mani <strong>da</strong>lla struttura di via Castello. Vincenzo<br />

Nespoli confonde ancora una volta le sue storie<br />

personali con l’amministrazioen del Municipio.<br />

Alzeremo le barricate e non faremo sconti. E’<br />

arrivata l’ora che questi soggetti belligeranti<br />

e con logiche perverse e deviate se ne va<strong>da</strong>no<br />

<strong>da</strong>l Municipio. I c<strong>it</strong>tadini di Afragola devono<br />

riappropriarsi della loro c<strong>it</strong>tà e dl loro destino.<br />

Non si può più essere alla mercè di un soggetto<br />

che dovrebbe essere agli arresti domiciliari e<br />

invece continua a girovagare per il Municipio<br />

nascondendosi dietrol’immun<strong>it</strong>à parlamentare”.<br />

Anche i “Popolari”, <strong>da</strong> sempre attenti alle<br />

istanze del mondo cattolico, scendono sul piede<br />

di guerra. “L’ennesimo attacco alla più antica e<br />

gloriosa ist<strong>it</strong>uzione scolastica c<strong>it</strong>tadina – dichiara<br />

il segretario regionale del Gennaro<br />

Salzano - lascia <strong>da</strong>vvero sconcertati. Non si<br />

capisce per quale motivo l’amministrazione<br />

comunale voglia così caparbiamente cancellare<br />

una presenza che cost<strong>it</strong>uisce un cardine<br />

fon<strong>da</strong>mentale della ident<strong>it</strong>à collettiva c<strong>it</strong>tadina<br />

e che ancora oggi, tra una marea di difficoltà<br />

ed un dilagare di anonimato sociale e culturale<br />

consente alla c<strong>it</strong>ta di Afragola come riconoscersi<br />

come comun<strong>it</strong>à e sfuggire così all’amaro destino<br />

di diventare desolata periferia della metropoli.


12<br />

17 settembre 2011<br />

MOSAICO<br />

FRATTAMINORE . E CASO INIZIA AD AVERE PA<br />

Il 30 settembre il nome del candi<strong>da</strong>t<br />

I Popolari hanno lanciato Sossio Liguori, una perso<br />

entusiasmo in c<strong>it</strong>tà. Ma si attende il lavoro dei vertici<br />

F<br />

RATTAMINORE – Il Forum delle<br />

opposizioni sta lavorando con impegno<br />

e costanza per individuare la figura del<br />

candi<strong>da</strong>to a sin<strong>da</strong>co che possa rappresentare<br />

la migliore sintesi tra le forze pol<strong>it</strong>iche che<br />

si oppongono al sistema Caso (Popolari, Pd,<br />

Udeur, Socialisti e Rifon<strong>da</strong>zione comunista).<br />

I Popolari hanno lanciato Sossio Liguori,<br />

persona perbene, senza ombre e senza<br />

macchie. Una persona la cui storia parla <strong>da</strong><br />

sola. Rappresenta il biglietto <strong>da</strong> vis<strong>it</strong>a più<br />

pericoloso per la compagine che attualmente<br />

gestisce il Comune.<br />

Il nome di Sossio ha creato entusiasmo in<br />

c<strong>it</strong>tà ed è stato giudicato pos<strong>it</strong>ivamente <strong>da</strong>gli<br />

altri part<strong>it</strong>i che lavorano ad un’alternativa<br />

seria e credibile. La prossima riunione si<br />

terrà il 30 settembre dove pure il Pd e gli altri<br />

part<strong>it</strong>i metteranno altri nomi sul tavolo: poi si<br />

deciderà. Poche ore e il candi<strong>da</strong>to a sin<strong>da</strong>co<br />

della coalizione che va oltre il centrosinistra<br />

sarà presentato in pompa magna alla c<strong>it</strong>tà. Poi,<br />

spazio agli stand, al programma partecipato<br />

ed alla proposta pol<strong>it</strong>ica di governo.<br />

I vertici del centrosinistra hanno anche<br />

spiegato che “non accetteranno provocazioni<br />

<strong>da</strong>gli avversari”.<br />

C’è il rischio, infatti, che di fronte ad una<br />

macchina <strong>da</strong> guerra come il Forum, in termini<br />

elettorali e di classe dirigente, la coalizione di<br />

Enzo Caso, ancora <strong>da</strong> definire, e le famiglie<br />

che lo stanno supportando, <strong>da</strong> quella dei<br />

Luongo fino ai Saviano, vogliano tentare di<br />

spostare il confronto sulle problematiche<br />

del paese ad una rissa frontale tra le opposte<br />

fazioni. E’ questo che i vertici del Forum<br />

vogliono ev<strong>it</strong>are in quanto ci sarebbe il rischio<br />

di confondere chi ha governato con chi ha<br />

lavorato per l’alternativa.<br />

Caso vorrebbe far passare tutti, maggioranza<br />

e opposizione, come componenti di un<br />

carrozzone pregno di affarismo e di<br />

clientelismo. In modo <strong>da</strong> coprire i suoi<br />

fallimenti ed il familismo esasperato<br />

che regna al Municipio. Invece no. Le<br />

provocazioni che stanno già arrivando,<br />

non saranno accolte. Respinte al m<strong>it</strong>tente.<br />

La campagna elettorale non si trasformerà<br />

nella guerra del fango, coinvolgendo anche<br />

amministrazioni vecchie, passate alla storia e<br />

che, tra l’altro, hanno visto i Caso in prima<br />

fila. Con episodi sicuramente non edificanti.<br />

L’inciucio non interessa a nessuno. La<br />

campagna elettorale non si deve svolgere sul<br />

passato, ma sul presente e sul futuro. Cosa ha<br />

fatto l’amministrazione Caso? Siete contenti<br />

del familismo che regna al Municipio?<br />

Volete un paese pregno di clientelismo, dove<br />

i consiglieri cambiano part<strong>it</strong>o e passano<br />

<strong>da</strong>lla maggioranza all’opposizione rispetto<br />

all’an<strong>da</strong>mento del “mercato delle vacche”?<br />

Se la risposta è si, allora continuate a votare<br />

Enzo Caso. Se, invece, non vi piace il sistema<br />

degli ultimi cinque anni e volete cambiare<br />

pagina sapete cosa fare. Bisogna votare il<br />

Andrea Perrotta - coordinatore del Pd<br />

Forum. Che sia Sossio Liguori o un’altra<br />

autorevole personal<strong>it</strong>à.<br />

Enzo Caso appena ha cap<strong>it</strong>o che si stava<br />

facendo sul serio con Sossio Liguori è an<strong>da</strong>to<br />

in fibrillazione perché l’entusiasmo che si è<br />

scatenato in c<strong>it</strong>tà dopo che l’ndiscrezione è<br />

trapelata sul portale www.napolimetropoli.<br />

<strong>it</strong> rappresenta il termometro più reale che<br />

dovrebbe far ragionare tutti coloro deputati<br />

alla scelta. E le parole di Liguori sono<br />

emblematiche. Non si sente il candi<strong>da</strong>to a<br />

sin<strong>da</strong>co dei Popolari ma vuole rappresentare<br />

il candi<strong>da</strong>to a sin<strong>da</strong>co di tutti e vuole fare il<br />

sin<strong>da</strong>co di tutti, non solo dei suoi elettori ma<br />

di tutta la c<strong>it</strong>tà. “Sono felice dell’invest<strong>it</strong>ura<br />

dei Popolari – spiega Liguori -, adesso tocca<br />

al mio part<strong>it</strong>o lavorare sul piano pol<strong>it</strong>ico nel<br />

Forum perché voglio essere non il candi<strong>da</strong>to<br />

dei Popolari, ma il sin<strong>da</strong>co di tutti.<br />

Chiudiamo il centrosinistra ed apriamo la<br />

coalizione a Dc e Giovani per Frattaminore.<br />

Insieme vinceremo per governare la c<strong>it</strong>tà e<br />

garantire esclusivamente l’interesse collettivo.<br />

Penso che la mia persona e la mia storia possa<br />

rappresentare una garanzia per i c<strong>it</strong>tadini.<br />

Non mi interessa il loro colore pol<strong>it</strong>ico. Farò<br />

una campagna elettorale rivolta al popolo:<br />

vinciamo insieme per riaffermare l’interesse<br />

collettivo nel nostro paese. Poche chiacchiere<br />

e tanti fatti. A me non piace parlare, sono<br />

l’uomo della concretezza. Sono figlio di quel<br />

popolo che spero un giorno di rappresentare<br />

con tanto orgoglio. Dopo quanto successo in<br />

questi anni, c’è bisogno di riaffermare valori<br />

pos<strong>it</strong>ivi, di portare pace e seren<strong>it</strong>à nelle case,<br />

di normalizzare il paese e far capire a tutti che<br />

tutti i c<strong>it</strong>tadini sono uguali, che il sin<strong>da</strong>co e<br />

l’amministrazione non sono a disposizione<br />

di chi li ha votati, ma rappresentano tutta la<br />

c<strong>it</strong>tà, tutta la collettiv<strong>it</strong>à. Sarò io oppure un<br />

altro il candi<strong>da</strong>to a sin<strong>da</strong>co non fa differenza.<br />

La pensiamo tutti allo stesso modo, ma<br />

spero che la scelta ca<strong>da</strong> su di me in quanto<br />

mi sento la persona giusta per gui<strong>da</strong>re il<br />

riscatto di Frattaminore. Non lascerò nulla di<br />

intentato. Girerò casa per casa, associazione<br />

per associazione, negozio per negozio, per<br />

spiegare la proposta pol<strong>it</strong>ica e far capire ai<br />

c<strong>it</strong>tadini che per il bene della collettiv<strong>it</strong>à serve<br />

una svolta radicale, per il bene dei nostri figli<br />

serve un cambio di rotta.<br />

I valori cattolici devono rappresentare oggi<br />

più che mai la gui<strong>da</strong> anche per un buon<br />

amministratore. Adesso facciamo lavorare i<br />

part<strong>it</strong>i del Forum in pace e il 30 settembre,<br />

in un clima di seren<strong>it</strong>à, scegliamo insieme il<br />

candi<strong>da</strong>to a sin<strong>da</strong>co giusto in questo momento<br />

storico”. Dal Part<strong>it</strong>o democratico arriva una<br />

reazione pacata, responsabile, di grande<br />

spessore. “Al Pd - spiega Andrea Perrotta –<br />

interessa stare insieme con un programma<br />

Sossio Liguori - candi<strong>da</strong>to a sin<strong>da</strong>co <strong>da</strong>i Popolari<br />

condiviso e vincere le elezioni per riaffermare<br />

il principio dell’interesse collettivo. Senza<br />

nulla togliere a Sossio Liguori, persona<br />

autorevole e stimata, anche il Pd ha un nome<br />

o addir<strong>it</strong>tura una rosa di nomi <strong>da</strong> esprimere.<br />

Ne parleremo con gli alleati ed alla fine si<br />

punterà sulla persona che aggrega di più. Può


17 settembre 2011<br />

MOSAICO<br />

URA DEL FORUM<br />

13<br />

o a sin<strong>da</strong>co che guiderà la rinasc<strong>it</strong>a<br />

nal<strong>it</strong>à senza ombre e senza macchie che ha susc<strong>it</strong>ato<br />

del centrosinistra: “Sceglieremo il nome più giusto”<br />

essere Sossio come può essere un<br />

uomo espressione del nostro part<strong>it</strong>o o<br />

di un’altra forza pol<strong>it</strong>ica che siede al<br />

tavolo del Forum”. Andrea Perrotta<br />

parla anche dell’ipotesi ventilata in<br />

c<strong>it</strong>tà di un r<strong>it</strong>orno di Massimo <strong>De</strong>l<br />

Prete.<br />

“Non si leggano le mie parole<br />

come una bocciatura – continua<br />

Perrotta -, assolutamente. <strong>De</strong>l<br />

Prete ha rappresentato nel bene e<br />

nel male la storia di questa c<strong>it</strong>tà e<br />

l’amministrazione ha lasciato una<br />

serie di opere programmate che si<br />

stanno ancora realizzando. Segno<br />

che si è lavorato bene.<br />

<strong>De</strong>l Prete però deve capire che negli<br />

ultimi anni c’è stata gente che ha<br />

lavorato bene, si è sacrificata con<br />

tanta umiltà rimettendoci salute<br />

e tempo. Sono queste le persone<br />

<strong>da</strong> valorizzare in questo momento<br />

storico. Consapevole che accetteremo<br />

ben volentieri un contributo dell’ex<br />

sin<strong>da</strong>co diessino. Lui può rimettersi<br />

in carreggiata, rimettersi in gioco,<br />

lavorare e tra cinque anni avrà tutte<br />

le carte in regola per riprovarci.<br />

Adesso, ripeto, in pole c’è un’altra<br />

classe dirigente che ha lavorato<br />

bene sul campo e si è gua<strong>da</strong>gnata<br />

i galloni. Se, invece, il tavolo del<br />

Forum dovesse decidere che la<br />

scelta del candi<strong>da</strong>to a sin<strong>da</strong>co debba<br />

passare attraverso meccanismi che<br />

coinvolgano pure il popolo e non solo<br />

la dirigenza dei part<strong>it</strong>i, se <strong>De</strong>l Prete<br />

vuole, potrà presentarsi alle primarie<br />

e giocarsi le sue carte. Ripeto, il Pd<br />

ragiona nell’interesse collettivo e del<br />

centrosinistra.<br />

Non vincere a tutti costi, ma<br />

intendiamo restare un<strong>it</strong>i per<br />

riaffermare l’interesse collettivo<br />

al Municipio. Se Sossio Liguori<br />

rappresenterà la sintesi per tutti, non<br />

c’è problema. Sarebbe un candi<strong>da</strong>to<br />

autorevole. Adesso, però, è meglio<br />

che le indiscrezioni finissero in modo<br />

<strong>da</strong> consentire ai part<strong>it</strong>i di lavorare<br />

con seren<strong>it</strong>à e scegliere il meglio per<br />

Frattaminore”.<br />

Il éd ha organizzato una<br />

serie di assemblee per<br />

presentarsiall’appuntamento del 30<br />

settembre con un nome condiviso.<br />

Ci sono divrse posizioni in campo.<br />

Anche quella di rompere l’alleanza.<br />

Vedremo quale prevarrà.<br />

il corsivo<br />

Anticorpi contro il malaffare e i parenti dei boss. La prior<strong>it</strong>à<br />

di <strong>Giovanni</strong> <strong>De</strong> <strong>Cicco</strong><br />

FRATTAMINORE – Lo scrissi mesi fa: non lasciatevi trascinare nella<br />

rissa. E’ fango che non sporca. La profezia, purtroppo, ha trovato<br />

riscontro nella realtà. Appena si è diffuso il nome di Sossio Liguori<br />

ed appena la compagni di Enzo Caso ha cap<strong>it</strong>o che il Forum non si<br />

sarebbe spaccato, sono an<strong>da</strong>ti in fibrillazione ed hanno iniziato la loro<br />

campagna elettorale. Non parlando dei problemi, di quanto hanno fatto<br />

e di quanto non sono riusc<strong>it</strong>i a fare. Per coprire i loro fallimenti, stanno<br />

utilizzando una tecnica antica come il mondo: demonizzare l’avversario,<br />

provocare, fare dietrologia. Dietro Sossio Liguori, secondo Enzo Caso,<br />

ci sarebbe il presidente dei Popolari Salvatore Barbato. Ammettiamo<br />

per un secondo che <strong>da</strong>vvero Sossio sia il candi<strong>da</strong>to del centrosinistra<br />

allargato. E’ vero. Dietro Liguori ci sarebbe Salvatore Barbato,<br />

Michele Pellino, Andrea Perrotta, Enzo Fausto, Geppino Firmani,<br />

Mazzoccolo, tutta la classe dirigente del Pd, dei Popolari, dei socialisti,<br />

di Rifon<strong>da</strong>zione e dell’Udeur. E allora? Si tratta di uno schieramento<br />

pol<strong>it</strong>ico che ha deciso di fare squadra, di rest<strong>it</strong>uire la central<strong>it</strong>à ai part<strong>it</strong>i con un sin<strong>da</strong>co che sia<br />

<strong>da</strong> sintesi rispetto alle indicazioni che arrivano <strong>da</strong>lle forze pol<strong>it</strong>iche. Non un accentratore, non un<br />

arrogante, non un interessato con parenti <strong>da</strong> sistemare e <strong>da</strong> utilizzare come “braccio armato” nel<br />

settore dell’edilizia o in altri settori strategici del Municipio dove gira denaro. Niente di tutto questo.<br />

E fin<strong>it</strong>ela con la storiella di quanto accaduto con Massimo <strong>De</strong>l Prete. Tutti sanno che non è stato<br />

consumato nessun reato e speriamo che il processo, in atto, fino al terzo grado riesca a dimostarre<br />

quello che ormai tutti conoscono. Storia vecchia, fa parte del passato. Da quel momento è passata<br />

tanta acqua sotto i ponti. Si pensi al presente (fallimento di Enzo Caso) e al futuro (possibil<strong>it</strong>à di<br />

rinasc<strong>it</strong>a col Forum). Anche perché se proprio si vuol parlare del passato in termini negativissimi, si<br />

può anche fare: ma siete sicuri che “Caso e famiglia” possano essere immuni <strong>da</strong> qualsiasi peccato e<br />

scagliare la prima pietra? Chi conosce la storia di quegli anni, può rispondere in maniera obiettiva.<br />

Ma su, via, siamo seri. Il paese è piccolo e conosce v<strong>it</strong>a, morte e miracoli di ogni singola persona.<br />

Figuriamoci di soggetti legati alla v<strong>it</strong>a pubblica. Capisco il nervosismo del sin<strong>da</strong>co che dopo 5 anni<br />

di fallimenti, dopo 5 anni di assenza <strong>da</strong>lle piazze e <strong>da</strong>lla c<strong>it</strong>tà, dopo 5 anni che al Municipio ha fatto<br />

il bello ed il cattivo tempo, presentandosi in tar<strong>da</strong> mattinata, se non nel primo pomeriggio, adesso<br />

deve presentarsi <strong>da</strong>vanti al popolo e sottostare al suo giudizio sovrano. Ma il fango e la rissa non<br />

sono elementi capaci di invertire l’an<strong>da</strong>mento del trend elettorale. Così come le offese, le calunnie.<br />

Armi per deboli. Segnali evidenti che la barca affon<strong>da</strong> e si è mossi <strong>da</strong>ll’istinto di distruggere tutto<br />

quanto di buono è stato costru<strong>it</strong>o. Ecco perché i c<strong>it</strong>tadini ora più che mai sono chiamati ad una<br />

scelta consapevole. E’ fin<strong>it</strong>o il momento dei lamenti. Adesso si può scegliere in libertà. Nel seggio,<br />

col voto, potete dire la vostra, bocciare un governo che non vi è piaciuto o premiarlo. Tocca a voi.<br />

Siete i principali attori del vostro destino. Se volete cambiare pagina e sperare in un futuro migliore<br />

sapete cosa fare. E attenzione: non accontentatevi della busta della spesa o di qualche bigliettone<br />

<strong>da</strong> 50 euro per barattare il voto. Queste distorsioni esistono soprattutto nei rioni più difficili, come<br />

la “219”. Cacciateli <strong>da</strong>lle case, al di là della necessaria opera degli investigatori, prendeteli a calci<br />

in culo. Sono loro i responsabili del degrado civile, sociale, morale, culturale di Frattaminore. Sono<br />

loro che tolgono i sogni ai vostri figli, sono loro che saccheggiano la c<strong>it</strong>tà fregandosene del bene<br />

collettivo e comune. Chi usa i “galoppini” dei clan, chi usa i familiari di potenti boss in campagna<br />

elettorale devono essere smascherati, denunciati, annichil<strong>it</strong>i, neutralizzati, depotenziati. Fuori <strong>da</strong>lle<br />

ist<strong>it</strong>uzioni i collusi, i parenti di esponenti della criminal<strong>it</strong>à organizzata. Queste terre hanno bisogno<br />

di anticorpi, di gente senza macchie e senza ombre, di gente che può rappresentare lo Stato, quello<br />

vero, che combatte l’illegal<strong>it</strong>à, che combatte le clientele, che combatte l’affarismo, che combatte<br />

la camorra non a chiacchiere ma coi fatti. Lo Stato e l’Antistato in questi terr<strong>it</strong>ori difficili spesso<br />

tendono a mescolarsi. Invece no. E’ ora di tracciare una linea netta, decisa, intransigente, con<br />

dei lim<strong>it</strong>i invalicabili. Chi è <strong>da</strong>ll’altra parte ci resti. Le ist<strong>it</strong>uzioni sono dello Stato, appartengono<br />

allo Stato, il quale anche a Frattaminore mostrerà i giusti anticorpi. E si dimostrerà più forte<br />

dell’Antistato e di settori che viaggiano sulla linea di confine, con un piede di qua ed uno di là.


14<br />

ARDITO – Il sin<strong>da</strong>co Giuseppe Barra<br />

traccia l’<strong>it</strong>inerario <strong>da</strong> seguire sul piano<br />

pol<strong>it</strong>ico e amministrativo. Indica la<br />

stra<strong>da</strong> ai part<strong>it</strong>i della maggioranza<br />

di governo, Pd, Api e Idv, <strong>da</strong>ndo consigli e<br />

sgombrando il campo <strong>da</strong> qualsiasi equivoco:<br />

“Sono famoso per essere un pol<strong>it</strong>ico che non<br />

accetta diktat. Il Pd ha l’autorevolezza di<br />

esprimere un candi<strong>da</strong>to a sin<strong>da</strong>co. Leg<strong>it</strong>timo.<br />

Ma penso che ciò non sia possibile a setteotto<br />

mesi <strong>da</strong>lle elezioni. Soprattutto per<br />

la presenza di un sin<strong>da</strong>co forte come il<br />

sottoscr<strong>it</strong>to. Non si farebbe una buona cosa<br />

al candi<strong>da</strong>to individuato, alla coalizione, né<br />

al paese. Se, diversamente, il Pd ha la forza<br />

entro la fine di ottobre di trovare una sintesi<br />

con l’Italia dei valori e l’Alleanza per l’Italia,<br />

per car<strong>it</strong>à, non sarò certo io a rappresentare un<br />

ostacolo. L’importante è che ci sia l’accordo<br />

di tutti. Personalmente non sarò l’arb<strong>it</strong>ro di<br />

una disputa tra part<strong>it</strong>i. Darò il mio contributo,<br />

cercherò di far fare meno errori possibili,<br />

consapevole che il Pd ha l’autorevolezza<br />

di esprimere il candi<strong>da</strong>to a sin<strong>da</strong>co al pari<br />

dell’Api e dell’Idv. Entro la fine di ottobre, al<br />

massimo possiamo arrivare all’individuazione<br />

di una rosa di nomi che possa aspirare alla mia<br />

successione. Ma il candi<strong>da</strong>to lo sceglieremo<br />

insieme più avanti”.<br />

Fornisce consigli e, come detto, traccia<br />

l’<strong>it</strong>inerario <strong>da</strong> seguire. Con una sfumatura che<br />

fa la differenza rispetto al recente passato.<br />

Giuseppe Barra lascia carta bianca ai part<strong>it</strong>i.<br />

Insomma, dopo il congresso del Part<strong>it</strong>o<br />

democratico (previsto il 24 e 25 settembre)<br />

e l’elezione del nuovo coordinatore, le forze<br />

pol<strong>it</strong>iche di maggioranza saranno libere di<br />

trovare una sintesi entro la fine di ottobre così<br />

come vuole il part<strong>it</strong>o di Bersani. Peppe Barra<br />

vuole essere il valore aggiunto. Vedremo<br />

come finirà. La “part<strong>it</strong>a della successione”<br />

è aperta, consapevoli che fino a questo<br />

momento non c’è nulla di scontato. Tutto può<br />

ancora succedere. Sul piano pol<strong>it</strong>ico Giuseppe<br />

Barra apre alle forze di sinistra e centriste<br />

in vista della prossima tornata elettorale.<br />

“Sinceramente – dichiara il sin<strong>da</strong>co – oltre<br />

questa maggioranza vedo il nulla, non vedo<br />

progetti diversi <strong>da</strong> quello messo in campo<br />

<strong>da</strong>lla coalizione che rappresento. Sul piano<br />

pol<strong>it</strong>ico, dobbiamo aprirci a tutti i part<strong>it</strong>i<br />

di centro e pure alle forze di sinistra come<br />

Rifon<strong>da</strong>zione e Sinistra e libertà. Oltre noi<br />

non vedo altro, la maggioranza è compatta,<br />

nonostante le fibrillazioni interne e le difficoltà<br />

del Part<strong>it</strong>o democratico. Dico di più. Anche<br />

oltre i candi<strong>da</strong>ti espressi <strong>da</strong>lla mia coalizione,<br />

in giro non vedo alternative. Prima di capire<br />

chi è il sin<strong>da</strong>co, sarebbe opportuno capire chi<br />

è la squadra. Si mettono i nomi sul tavolo, ci<br />

confrontiamo e si sceglie chi aggrega di più.<br />

Senza fretta e senza fibrillazioni”.<br />

Poi Giuseppe Barra traccia un identik<strong>it</strong><br />

del suo candi<strong>da</strong>to ideale: “<strong>De</strong>ve essere un<br />

pol<strong>it</strong>ico e di questa maggioranza – spiega<br />

Barra – in quanto punteremo molto sul gioco<br />

di squadra e <strong>da</strong>remo spazio ai giovani. Quella<br />

che io ho creato è la classe dirigente più<br />

giovane della storia. I più anziani, siamo io<br />

e Rocco Saviano. L’età media è di 40 anni,<br />

ecco perché sono convinto che la mia classe<br />

dirigente resterà a lungo a gui<strong>da</strong>re le sorti del<br />

paese. A me interessa che i part<strong>it</strong>i trovino la<br />

sintesi, anche se non condivido chi punta a<br />

tempi ristretti”.<br />

Il primo c<strong>it</strong>tadino parla anche della causa<br />

pendente <strong>da</strong>vanti al Tar in relazione alla<br />

manovra edificabile, in sigla “B1”, annullata<br />

<strong>da</strong>lla Regione. Se a novembre il Tar dovesse<br />

confermare l’annullamento, tutte le case<br />

realizzate con licenza diventerebbero abusive.<br />

Un bel problema per una classe dirigente che<br />

su quell’atto ha costru<strong>it</strong>o la sua storia e la sua<br />

fortuna. Giuseppe Barra predica ottimismo.<br />

“Il problema della B1 è superato – continua<br />

il capo dell’amministrazione -. Non siamo<br />

più in regime di Prg e chi parla ancora di vani<br />

non è più attuale. Il pool di tecnici incaricati<br />

ha già protocollato la bozza del nuovo Puc.<br />

La B1 è un problema archiviato, in qualsiasi<br />

sede i t<strong>it</strong>olari di concessioni potranno far<br />

rivalere il proprio dir<strong>it</strong>to. C’è una diversa<br />

visione sulla procedura adottata, ma abbiamo<br />

semplicemente <strong>da</strong>to la possibil<strong>it</strong>à di costruire<br />

ai proprietari di un suolo edificabile. E questo<br />

dir<strong>it</strong>to nessuno lo può mettere in discussione.<br />

In nessuna sede. Se il Tar dovesse confermare<br />

l’annullamento della delibera, si creerebbe<br />

solo lavoro per tanti avvocati. Nella sostanza<br />

non cambia nulla”.<br />

Questo è il parere del primo c<strong>it</strong>tadino, poi<br />

sarà il tempo a dimostrare come stanno<br />

e come andranno veramente le cose. Per<br />

17 settembre 2011<br />

MOSAICO<br />

CARDITO • IL SINDACO A 360 GRADI<br />

“La successione va gest<strong>it</strong>a senza fret<br />

Protocollata al Municipio la bozza del Puc. Sulla “B1”: “Problema superato,<br />

diktat. Entro la fine di ottobre al massimo una rosa di nomi, è sbagliato<br />

C<br />

Piazza Garibaldi - Card<strong>it</strong>o<br />

Giuseppe Barra - sin<strong>da</strong>co di Card<strong>it</strong>o<br />

adesso quella causa pendente al Tar è solo<br />

una spa<strong>da</strong> di Damocle puntata sul collo<br />

dell’amministrazione e della classe dirigente<br />

del “decennio”.<br />

Tolta la manovra edificabile, Giuseppe Barra<br />

mostra con orgoglio i risultati della sua<br />

amministrazione: “Partiamo <strong>da</strong>lla raccolta<br />

differenziata – spiega Barra -. Abbiamo<br />

raggiunto cifre record nonostante i problemi<br />

relativi ad imprevisti come la rottura di mezzi<br />

meccanici o altre problematiche di questo tipo.<br />

Questioni che stiamo limando, affrontando e<br />

migliorando col prossimo cap<strong>it</strong>olato d’appalto.<br />

La nuova d<strong>it</strong>ta dovrà avere mezzi nuovi di<br />

zecca ed organizzeremo meglio la raccolta su<br />

sei giorni. Un meccanismo <strong>da</strong> perfezionare<br />

ma che sta <strong>da</strong>ndo ottime soddisfazioni”. Sul<br />

Puc: “La bozza dei tecnici è stata protocollata<br />

– spiega il sin<strong>da</strong>co -, adesso ne parleremo<br />

in consiglio comunale, organizzeremo un<br />

altro convegno pubblico e poi procederemo<br />

all’adozione. Pure sulle lottizzazioni abbiamo<br />

avuto ragione. La Provincia ci ha <strong>da</strong>to delle<br />

osservazioni <strong>da</strong> rispettare, ma non c’è nulla,<br />

non c’è nessuna eccezione avanzata sulla<br />

leg<strong>it</strong>tim<strong>it</strong>à o conform<strong>it</strong>à urbanistica dell’atto.<br />

I sedicenti urbanisti che hanno alzato un<br />

polverone in fase di approvazione dei Pua<br />

in giunta possono stare tranquilli. Si tratta<br />

di osservazioni facilmente recepibili. Tra<br />

qualche mese inaugureremo l’orfanotrofio<br />

Loffredo ed inv<strong>it</strong>erò la c<strong>it</strong>tà all’ennesimo<br />

taglio del nastro di una struttura pubblica. I<br />

risultati consegu<strong>it</strong>i <strong>da</strong>lla mia amministrazione<br />

sono sotto gli occhi di tutti. I c<strong>it</strong>tadini possono<br />

giudicare”.<br />

Sicuro di sé, consapevole che l’ultimo<br />

anno sarà quello più importante. Il<br />

giudizio complessivo sul “decennio Barra”


17 settembre 2011<br />

MOSAICO<br />

15<br />

ta e senza divisioni. Oltre noi il nulla”<br />

solo lavoro per avvocati”. Sul nuovo candi<strong>da</strong>to a sin<strong>da</strong>co: “Non accetto<br />

affrettare i tempi. <strong>De</strong>cideranno i part<strong>it</strong>i. Non sarò l’arb<strong>it</strong>ro della loro contesa”<br />

sarà influenzato moltissimo <strong>da</strong> cosa<br />

l’amministrazione e la maggioranza faranno<br />

nell’ultimo anno e come lo faranno. Il Piano<br />

urbanistico comunale, <strong>da</strong> solo capace di<br />

condizionare lo sviluppo di un paese per<br />

decenni. I concorsi, la trasparenza, la capac<strong>it</strong>à<br />

di programmare opere e quindi di iniziare un<br />

lavoro che poi la nuova amministrazione avrà<br />

in ered<strong>it</strong>à. Poi c’è il sogno nel cassetto. Non del<br />

sin<strong>da</strong>co, ma di tutti i residenti: “Gollandia”. Il<br />

parco che dovrà sorgere nella zona cerniera,<br />

valorizzando il “Parco taglia” e garantendo<br />

sviluppo e slancio all’economia locale. Un<br />

progetto che deve unire tutti, una battaglia che<br />

Card<strong>it</strong>o deve vincere a tutti i costi. Un sogno.<br />

Che, però, può diventare realtà. Perché?<br />

Semplice. La Presidenza del Consiglio dei<br />

Ministri, “un<strong>it</strong>à Tecnica”, gui<strong>da</strong>ta <strong>da</strong> Marco<br />

Tranquilli, ha chiesto ufficialmente un<br />

incontro al sin<strong>da</strong>co Giuseppe Barrra. L’ordine<br />

del giorno? Il parco “Gollandia” <strong>da</strong> realizzare<br />

a Card<strong>it</strong>o. Insomma, se Barra riuscirà a<br />

strappare l’ok, si entrerebbe <strong>da</strong>vvero nella<br />

fase cruciale, insomma, il sogno, come detto,<br />

potrebbe diventare realtà. “Il progetto è in<br />

fase di decollo - spiega il sin<strong>da</strong>co - e porterà<br />

benefici economici e sociali non solo al nostro<br />

terr<strong>it</strong>orio ma all’intera area a nord di Napoli.<br />

Un progetto nel quale ho sempre creduto e<br />

se dovesse an<strong>da</strong>re in porto, come io credo,<br />

sarebbe un altro importante obiettivo che la<br />

mia amministrazione porta a compimento. Un<br />

obiettivo storico, capace di lasciare il segno e<br />

volano di sviluppo e di cresc<strong>it</strong>a economica”.<br />

Tante buone intenzioni, un anno ricco di<br />

impegni e di appuntamenti importanti.<br />

Nessuno, però, dimentica che si tratta<br />

dell’anno delle elezioni e la fibrillazione<br />

in mer<strong>it</strong>o alla successione rappresenta una<br />

insidia <strong>da</strong>vvero pericolosa che, se non<br />

gest<strong>it</strong>a bene, potrebbe addir<strong>it</strong>tura mettere a<br />

repentaglio la tenuta della maggioranza. Una<br />

sfi<strong>da</strong> nella sfi<strong>da</strong>.<br />

Sul suo futuro personale, il sin<strong>da</strong>co promette<br />

che dopo questi dieci lunghi anni passati<br />

sulla poltrona più importante della c<strong>it</strong>tà,<br />

resterà comunque a Card<strong>it</strong>o. Non lascerà il<br />

paese, nemmeno se dovesse scalare la vetta.<br />

“I miei amici spingono per una candi<strong>da</strong>tura<br />

alla Camera – dichiara Peppe Barra – e sarei<br />

orgoglioso di rappresentare non solo Card<strong>it</strong>o<br />

ma tutta la provincia di Napoli in un’ist<strong>it</strong>uzione<br />

così importante. Sarei l’uomo dei terr<strong>it</strong>ori. Ci<br />

tengo a precisare che se questo sogno dovesse<br />

materializzarsi, non andrò via <strong>da</strong> Card<strong>it</strong>o.<br />

Non andrò a vivere, come hanno fatto tanti<br />

altri miei colleghi, lontano <strong>da</strong>lla mia terra, <strong>da</strong>l<br />

mio paese, <strong>da</strong>lla mia gente. E’ chiaro che un<br />

mio impegno alla Camera in prima persona<br />

ci sarà solo ed esclusivamente se ci saranno<br />

possibil<strong>it</strong>à di elezione. Altrimenti <strong>da</strong>rò il<br />

mio contributo come ho sempre fatto senza<br />

candi<strong>da</strong>rmi”.<br />

E per raggiungere l’obiettivo, Peppe Barra<br />

sa bene che con l’attuale legge elettorale<br />

è più difficile perché non contano i voti,<br />

non prevale la mer<strong>it</strong>ocrazia, ma i seggi al<br />

Parlamento sono delle “nomination” regalate<br />

<strong>da</strong>i leader di part<strong>it</strong>o a loro piacimento. “Lo<br />

so bene – conclude Barra – ecco perché ho<br />

sempre parlato di d<strong>it</strong>tatura democratica.<br />

Firmerò il referendum che punta alla modifica<br />

della legge elettorale anche se il presidente<br />

dell’Api Francesco Rutelli non è d’accordo.<br />

Oltre a firmare, vorrei farmi promotore di<br />

una raccolta di firme, ammesso che i moduli<br />

arrivino…”.<br />

Alla fine torna su Card<strong>it</strong>o. Non ce la fa a<br />

restare lontano. Nemmeno nei ragionamenti.<br />

Si sposta, ma poi gira e rigira torna sempre<br />

allo stesso punto, al suo pallino, alla sua<br />

comun<strong>it</strong>à. “Dovremmo amare di più il<br />

nostro paese e rispettarci maggiormente<br />

– continua Barra -. Se diamo uno sguardo<br />

pure ai comuni lim<strong>it</strong>rofi, ci rendiamo conto<br />

che abbiamo la migliore classe dirigente:<br />

pol<strong>it</strong>ici, amministratori, giornalisti, avvocati,<br />

arch<strong>it</strong>etti. Insomma, vantiamo un livello di<br />

gran lunga superiore agli altri. Se ci uniamo,<br />

se uniamo le forze per raggiungere importanti<br />

obiettivi, sono convinto che ce la possiamo<br />

fare, sono convinto che riusciremo a fare<br />

la differenza”. In ver<strong>it</strong>à, l’esternazione del<br />

sin<strong>da</strong>co è giusta e dovrebbe far riflettere tutti<br />

gli addetti ai lavori. Uno sguardo nelle altre<br />

realtà. Crispano, paese sciolto per infiltrazione<br />

della camorra, rielegge il sin<strong>da</strong>co sciolto<br />

(Carlo Espos<strong>it</strong>o, ndr) che attualmente è in crisi.<br />

A Caivano, a pochi mesi <strong>da</strong>l voto, il nuovo<br />

sin<strong>da</strong>co Tonino Falco è senza maggioranza<br />

e con un piede nella fossa. Si è già dimesso<br />

e se non vuole an<strong>da</strong>re a casa deve chiedere<br />

aiuto all’opposizione e comprarsi qualche<br />

consigliere. Ad Afragola Vincenzo Nespoli<br />

dovrebbe essere agli arresti domiciliari, in un<br />

contesto caratterizzato <strong>da</strong> scan<strong>da</strong>li, arresti,<br />

inchieste e collusioni. A Farttamaggiore il<br />

sin<strong>da</strong>co Russo, al suo secondo man<strong>da</strong>to, è<br />

ostaggio dei consiglieri comunali, ha già<br />

cambiato diversi assessori e cominciano a<br />

Uno scorcio del Parco Taglia, una struttura che sarà valorizzata con la realizzazione di Gollandia<br />

venir fuori affari e business consumati sulla<br />

pelle della c<strong>it</strong>tà che richiamano l’interesse<br />

della Procura della Repubblica. Ad Arzano<br />

il sin<strong>da</strong>co Fuschino è in crisi e si parla di<br />

mozione di sfiducia; a Frattaminore se non<br />

c’erano le elezioni alle porte, Enzo Caso<br />

sarebbe già a casa dopo il fallimento pol<strong>it</strong>ico<br />

e amministrativo collezionato. A Casoria<br />

Enzo Carfora, eletto a furor di popolo, non<br />

riesce a far decollare la sua amministrazione<br />

ed in aula i numeri sono contati e risicati.<br />

Giuseppe Barra è in sella <strong>da</strong> dieci anni. E non<br />

è poco. Si riparte <strong>da</strong> questo record. E <strong>da</strong> una<br />

visione chiara: valorizzare quanto di pos<strong>it</strong>ivo<br />

è emerso e correggere aspetti negativi che<br />

hanno macchiato una esperienza che poteva<br />

avere tutto un altro sapore. E’ il momento di<br />

guar<strong>da</strong>re avanti. Almeno una cosa pos<strong>it</strong>iva la<br />

si può affermare: la vecchia nomenclatura è<br />

sepolta per sempre. Adesso serve far prevalere<br />

i migliori sui mediocri. Le persone perbene<br />

devono prevalere sugli affaristi e su chi ha<br />

approf<strong>it</strong>tato del momento per mettere le mani<br />

sull’Utc, sul comando vigili e sull’ufficio<br />

Ass<strong>it</strong>enza. Questi sono i valori deviati che<br />

devono essere cancellati <strong>da</strong> Card<strong>it</strong>o.


17 settembre 2011<br />

MOSAICO


17 settembre 2011<br />

MOSAICO<br />

CRISPANO • ENZO CENNAMO mette il d<strong>it</strong>o nella piaga<br />

17<br />

Rivolta contro gli assessori “imparentati” e i burocrati con<strong>da</strong>nnati<br />

Il leader del Pd, dimessosi <strong>da</strong>lla giunta e <strong>da</strong> capogruppo consiliare, apre ufficialmente la questione<br />

legale e morale: “Voliamo alto. Non possiamo essere ostaggio di massoni e di dirigenti lobbisti”<br />

C<br />

RISPANO – Amministrazione bloccata,<br />

coalizione dilaniata <strong>da</strong>i confl<strong>it</strong>ti interni<br />

e <strong>da</strong> una questione morale e legale<br />

che si è fatta imponente a causa dei numerosi<br />

scan<strong>da</strong>li e dell’affarismo che hanno coinvolto i<br />

rappresentanti del centrosinistra. Enzo Cennamo,<br />

l’assessore dimissionario, torna <strong>da</strong>lle vacanze<br />

ancora più carico e lancia l’ennesimo messaggio<br />

per tentare di rimettere il treno sui giusti binari.<br />

Consigliere Cennamo, lei si è dimesso <strong>da</strong>lla<br />

giunta ponendo dei problemi seri sul tappeto:<br />

questione morale e questione legale. Niente <strong>da</strong><br />

fare. Il sin<strong>da</strong>co nicchia.<br />

“Ognuno è responsabile delle proprie azioni e<br />

il fallimento dell’amministrazione è sotto gli<br />

occhi di tutti. I c<strong>it</strong>tadini possono tranquillamente<br />

giudicare cosa è stato fatto e cosa non è stato fatto.<br />

Ho la coscienza a posto, al primo c<strong>it</strong>tadino ho<br />

sempre detto la ver<strong>it</strong>à, sono sempre stato leale e<br />

trasparente perché se credi in un progetto e capisci<br />

che si è su binari sbagliati devi avere il coraggio<br />

di dirlo, di spiegare che quella intrapresa è una<br />

stra<strong>da</strong> senza usc<strong>it</strong>a, un vicolo cieco che fa male al<br />

paese. Hanno prefer<strong>it</strong>o far finta di nulla”.<br />

Il Part<strong>it</strong>o democratico è spar<strong>it</strong>o <strong>da</strong>lla<br />

circolazione…<br />

“E’ spar<strong>it</strong>o il Pd, sono spar<strong>it</strong>i i legalisti dell’Italia<br />

dei valori, sono spar<strong>it</strong>i i moralisti della lumaca.<br />

Nel Pd c’è molta confusione, il gruppo dirigente<br />

è paralizzato, il segretario dice una cosa e ne<br />

fa un’altra. Ho la sensazione che in molti non<br />

facciano nulla perché aspettano la fine pol<strong>it</strong>ica e<br />

traumatica di Carlo Espos<strong>it</strong>o. Ufficialmente fanno<br />

finta che non stia succedendo nulla e forniscono<br />

supporto al sin<strong>da</strong>co, in ver<strong>it</strong>à, anche <strong>da</strong> quanto<br />

ripetono in privato, stanno solo aspettando che il<br />

treno deragli irreparabilmente. Ognuno si cura il<br />

proprio orticello di potere e se ne frega del resto.<br />

E’ come se fossero alla finestra aspettando che<br />

crolli tutto. Proprio quello che voglio ev<strong>it</strong>are<br />

perché mi sono candi<strong>da</strong>to con Carlo Espos<strong>it</strong>o,<br />

l’ho votato e ci ho messo la faccia. E pretendo che<br />

in 5 anni cambiamo il paese in pos<strong>it</strong>ivo”.<br />

A chi si riferisce? Eppure dicono che c’è una<br />

regia occulta che lavora per lo scioglimento…<br />

“La questione della regia occulta mi fa ridere. Chi<br />

lo dice? Nunzio Cennamo? Ma è lo stesso che dopo<br />

l’ultimo scioglimento per camorra era quello che si<br />

candidò dicendo: ? E’ quello che con la lumaca teorizzava<br />

la morale applicata alla pol<strong>it</strong>ica? E’ quello che<br />

diceva che lo scioglimento per camorra era un<br />

atto giusto e doveroso? Il problema è un altro.<br />

Sparano nel mucchio perché non vogliono<br />

assumersi le rispettive responsabil<strong>it</strong>à. E’ gente che<br />

non vuole perdere poltrona, potere e stipendio.<br />

Tutto qui. Nunzio Cennamo mi fa tenerezza. Ha<br />

fatto un gran baccano quando era fuori <strong>da</strong>l giro<br />

per cosa? Per entrarci. Poteva dirlo prima. Gli<br />

risparmiavamo tutto il lavoro che ha fatto, carico<br />

di demagogia ed un populismo di bassa qual<strong>it</strong>à.<br />

Altro che regia occulta. In questi mesi abbiamo<br />

fatto tutto noi, <strong>da</strong> soli. L’opposizione è morbi<strong>da</strong>,<br />

a tratti consociativa. Ci ha sempre garant<strong>it</strong>o una<br />

stampella. Quindi, di cosa ci lamentiamo? Si<br />

dovrebbe avere il coraggio di affrontare i temi<br />

scottanti in maniera seria. Se non c’è coraggio non<br />

possiamo prendercela con i fantasmi. Vogliono<br />

teorizzare l’accerchiamento, in vecchio stile<br />

comunista e sovietico per giustificare le proprie<br />

incapac<strong>it</strong>à”.<br />

Come si esce <strong>da</strong> questo tunnel?<br />

“In un modo semplice. Azzerare la giunta<br />

e depotenziare i dirigenti responsabili del<br />

precedente scioglimento per camorra, con<strong>da</strong>nnati<br />

in primo grado e con dei processi in corso. Aprire<br />

un dibatt<strong>it</strong>o serio nel centrosinistra su cosa<br />

vogliamo fare e come lo vogliamo fare, serrare<br />

le fila, scrivere un programma di consiliatura<br />

su quello che vogliamo realizzare sul serio a<br />

Crispano; pochi punti ma sostanziali e ripartire<br />

col piede giusto e con gli uomini giusti, senza<br />

mettere in discussione il sin<strong>da</strong>co. Nel programma<br />

di Carlo Espos<strong>it</strong>o, quello che abbiamo presentato<br />

alla c<strong>it</strong>tà in continu<strong>it</strong>à col programma presentato<br />

<strong>da</strong> Raffaele Galante, c’è scr<strong>it</strong>to che avremmo<br />

modificato lo statuto e varato una riforma storica:<br />

gli assessori esterni. In modo <strong>da</strong> impegnare al<br />

Municipio persone con competenze specifiche nei<br />

settori della pubblica amministrazione. Un modo<br />

per garantire competenza, efficienza e mettere il<br />

punto al mercato delle vacche in Consiglio. Senza<br />

dimenticare le quote rose in amministrazione.<br />

L’impegno femminile.<br />

Una battaglia che caratterizza la proposta pol<strong>it</strong>ica<br />

del segretario nazionale Bersani e che qualifica il<br />

centrosinistra locale con una presenza femminile<br />

che garantisce qual<strong>it</strong>à e competenza. Tra l’altro,<br />

è gente non “chiacchierata”. Un modo per<br />

sgombrare il campo <strong>da</strong> qualsiasi dubbio. Invece si<br />

preferisce non modificare lo status quo. I motivi<br />

li conoscono tutti e li ha ben evidenziati qualche<br />

mese fa il coordinatore del Pd in un’intervista<br />

a Mosaico. Senza essere poi conseguenziale.<br />

Insomma, le cose le dicono tutti, manca il<br />

coraggio delle azioni e delle scelte. Siamo di<br />

fronte al conservatorismo degno della vecchia e<br />

peggiore destra”.<br />

Gli assessori esterni li hanno promessi e mai<br />

applicati. Il sin<strong>da</strong>co teme che se a qualche<br />

consigliere-assessore toglie lo stipendio perde<br />

il voto in aula.<br />

“Non penso che sia una questione di stipendio<br />

e basta. Lungi <strong>da</strong> me questa ipotesi. Non voglio<br />

pensare che il livello sia così basso e degra<strong>da</strong>nte.<br />

Non lo voglio pensare perché ho ancora una<br />

speranza che si possa rilanciare la coalizione e<br />

l’amministrazione. Ripeto, serve coraggio per<br />

invertire una rotta devastante, che non ci porterà<br />

<strong>da</strong> nessuna parte.<br />

La gente per quanto ci vuole bene e ci ha<br />

sempre votato, percepisce che al Municipio<br />

c’è qualcosa che non va, percepisce che è tutto<br />

fermo, che ci sono gli uomini sbagliati ai posti<br />

sbagliati. Il sin<strong>da</strong>co dev’essere il primo ad avere<br />

interesse in tal senso. Invece resta fermo, assiste<br />

al castello che crolla senza muovere un d<strong>it</strong>o. In<br />

queste condizioni a cosa serve nominare un altro<br />

assessore senza affrontare i nodi più spinosi? Le<br />

mie dimissioni dovevano servire ad aprire un<br />

dibatt<strong>it</strong>o franco, chiaro, senza timori, sia nel Pd<br />

che nella maggioranza. Purtroppo non ho trovato<br />

nessuno al mio fianco. Nemmeno i sedicenti<br />

moralisti della lumaca e i legalisti dell’Idv.<br />

Mi sono dimesso dimostrando che non sono<br />

interessato alle poltrone né allo stipendio. Sono<br />

scappati tutti. Il paese non può essere ostaggio di<br />

gente interessata e di massoni”.<br />

Quindi, resta in maggioranza?<br />

“E’ chiaro. Chi lo ha mai messo in dubbio? Resto in<br />

maggioranza seppur in una posizione cr<strong>it</strong>ica. Ho il<br />

dovere di fare qualcosa affinché questa esperienza<br />

si possa salvare. In ogni occasione tenterò di far<br />

sentire la mia voce, di porre all’attenzione dei<br />

miei compagni di viaggio i problemi che bloccano<br />

il rilancio. Spero che il sin<strong>da</strong>co si ravve<strong>da</strong> in<br />

quanto ci sono le condizioni per voltare pagina,<br />

ci sono le condizioni per rispettare le premesse,<br />

per mantenere gli impegni assunti in campagna<br />

elettorale con gli elettori. Siamo ancora in tempo<br />

per salvare la consiliatura. Bisogna, però, come<br />

detto, voltare pagina, cambiare registro, affrontare<br />

il nuovo anno con una nuova mental<strong>it</strong>à, un nuovo<br />

spir<strong>it</strong>o. C’è la necess<strong>it</strong>à di volare alto, uscire <strong>da</strong><br />

un localismo puerile, esasperato e negativo. E’<br />

inutile arroccarsi su posizioni precost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>e di<br />

potere e personali che non hanno nulla a che<br />

vedere con gli interessi collettivi. E poi i dirigenti<br />

devono eseguire gli indirizzi che arrivano <strong>da</strong>lla<br />

pol<strong>it</strong>ica e dell’amministrazione. Non è possibile<br />

che in alcuni settori troviamo dirigenti che fanno<br />

pol<strong>it</strong>ica, che lavorano pure in studi privati, e non<br />

devono rispondere a nessuno né del loro operato<br />

né dei loro sbagli. Operano al Municipio seguendo<br />

i propri interessi e le lobby che rappresentano. Un<br />

aspetto aberrante. Loro sbagliano ed a pagarne le<br />

conseguenze è il buon nome della c<strong>it</strong>tà. Abbiamo<br />

bisogno di gente che tuteli l’interesse collettivo<br />

mettendo <strong>da</strong> parte quello personale. La pol<strong>it</strong>ica<br />

si sta dimostrando debole di fronte a logiche<br />

perverse di potere”.<br />

Lei ripete le stesse cose che scrivono i giornali.<br />

E siamo stati querelati…<br />

“La querela ai giornalisti locali e nazionali<br />

rappresenta un autogol. L’ho detto più volte ed<br />

ho cercato di far ragionare il sin<strong>da</strong>co. Ma niente<br />

<strong>da</strong> fare. I giornalisti hanno fatto il loro lavoro,<br />

hanno messo in evidenza scan<strong>da</strong>li e s<strong>it</strong>uazioni<br />

imbarazzanti per gli stessi componenti del<br />

centrosinistra. A cosa è serv<strong>it</strong>o querelare? A chi<br />

hanno diffamato? Quali sono le cose non vere<br />

scr<strong>it</strong>te? Adesso si pronuncerà la giustizia. E se i<br />

giornalisti dovessero avere ragione in un’aula di<br />

tribunale?<br />

Cosa dovrebbe succedere a Crispano dopo la<br />

sentenza di archiviazione? Se non c’è stata<br />

diffamazione significa che è tutto vero. Se è tutto<br />

vero, significa che qualcuno se ne deve an<strong>da</strong>re.<br />

Chi ha sbagliato deve avere la dign<strong>it</strong>à di farsi <strong>da</strong><br />

parte. Sono i responsabili del fallimento.<br />

Quella querela servirà solamente a certificare<br />

la questione morale e legale che coinvolge il<br />

centrosinistra. Hanno pensato che fossi io a<br />

scrivere certe cose sui giornali. Hanno tentato<br />

di infangare le persone al posto di discutere nel<br />

mer<strong>it</strong>o delle gravissime questioni sollevate.<br />

Il risultato? V<strong>it</strong>time di loro stessi e dei loro<br />

fallimenti. ”.


Nella sede dei “Popolari”<br />

L’alternativa al sistema Caso<br />

18<br />

affollata iniziativa:<br />

prende sempre più corpo.<br />

ecco la democrazia partecipata La Dc e i GpF chiamano l’Udc<br />

17 settembre 2011<br />

Il presidente del “gonfalone” Michele Pellino:<br />

“Alleanza ampia e condivisa, ma senza giochetti<br />

di Palazzo”<br />

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17 settembre 2011<br />

MOSAICO<br />

19<br />

CAIVANO • COLPO DI SCENA<br />

Il sin<strong>da</strong>co si dimette ma si tratta di una sceneggiata<br />

Tonino Falco ha fall<strong>it</strong>o e per non perdere la poltrona è costretto a chiedere aiuto al Pd. C’è l’accordo<br />

per una nuova maggioranza. Bervicato (Pd): “Governo di centrosinistra senza assessori tecnici”<br />

C<br />

AIVANO – La “sceneggiata caivanese”,<br />

atto ultimo. Primo attore: il sin<strong>da</strong>co<br />

Tonino Falco. La coalizione che ha<br />

vinto le elezioni è fall<strong>it</strong>a. Il centro naufraga<br />

dopo pochi mesi caratterizzati <strong>da</strong> scan<strong>da</strong>li che<br />

hanno abbattuto la credibil<strong>it</strong>à degli assessori.<br />

Ecco perché il sin<strong>da</strong>co Falco ha rassegnato le<br />

dimissioni. La legge gli consente 20 giorni<br />

per ripensarci. Altrimenti si va dr<strong>it</strong>ti allo<br />

scioglimento anticipato.<br />

La maggioranza, come detto, battezzata <strong>da</strong>l<br />

popolo è fall<strong>it</strong>a. Logica e coerenza vorrebbero<br />

che si tornasse a votare. Nessuno potrebbe<br />

scavalcare la sovran<strong>it</strong>à degli elettori. Il<br />

condizionale è d’obbligo, perché la telenovela<br />

Falco, o meglio, la “sceneggiata caivanese”<br />

impone logiche diverse. Le dimissioni sono<br />

una farsa.<br />

L’accordo pol<strong>it</strong>ico già c’è: Api, Udc, Pd, i<br />

“cani sciolti” dei Popolari e i Repubblicani.<br />

Una coalizione imbott<strong>it</strong>a di consiglieri<br />

comunali eletti nelle fila dell’opposizione.<br />

Bocciati <strong>da</strong>l popolo, si r<strong>it</strong>rovano al governo<br />

del paese con un ribaltone in piena regola.<br />

Il coordinatore del Part<strong>it</strong>o democratico, Iuri<br />

Bervicato, tenta di pol<strong>it</strong>icizzare il quadro<br />

e lancia l’ennesimo segnale al sin<strong>da</strong>co.<br />

Sperando che il Pd abbia la forza, il coraggio e<br />

l’autorevolezza per sostenere la sua proposta.<br />

Senza ridursi a semplice “stampella” che ha<br />

salvato gli affari della giunta di centro, che<br />

ha savato il sistema delle speculazioni e del<br />

cemento, che ha salvato gli assessori fin<strong>it</strong>i al<br />

centro di una serie di scan<strong>da</strong>li consumati sulla<br />

pelle della c<strong>it</strong>tà.<br />

“La prima tappa è quella di verificare se<br />

ci sono le condizioni per varare una nuova<br />

maggioranza nettamente pol<strong>it</strong>icizzata di<br />

Comune di Caivano<br />

centrosinistra – spiega Bervicato -.<br />

Con Pd, Api, Udc, Popolari, Repubblicani<br />

e consiglieri del gruppo misto. Il <strong>da</strong>to<br />

pol<strong>it</strong>ico è evidente: a Caivano ha fall<strong>it</strong>o sia il<br />

centrodestra che il centro.<br />

L’ultima amministrazione capace di<br />

fornire risposte alla c<strong>it</strong>tà è stata quella di<br />

centrosinistra, con Mimmo Semplice sin<strong>da</strong>co.<br />

Ed è anche acclarato che il centrosinistra<br />

senza il Pd non esiste. Una volta appurato che<br />

esiste una maggioranza di centrosinistra in<br />

aula, passeremo alla formazione della giunta.<br />

L’indirizzo è altrettanto chiaro. Assessori<br />

pol<strong>it</strong>ici espresisone dei part<strong>it</strong>i”.<br />

L’ultima frase non è <strong>da</strong> sottovalutare. Anzi, è<br />

un messaggio pol<strong>it</strong>ico chiaro, <strong>diretto</strong>, capace<br />

di<br />

influire sulla composizione del nuovo<br />

esecutivo. Assessori pol<strong>it</strong>ici e non tecnici<br />

significa salvare Raffaele <strong>De</strong>l Gaudio, leader<br />

dei socialisti di centrosinistra, ma bocciare <strong>De</strong><br />

Rosa.<br />

E’ stato presentato come tecnico <strong>da</strong>l primo<br />

c<strong>it</strong>tadino nella giunta di centro, estraneo<br />

al tessuto pol<strong>it</strong>ico e sociale caivanese;<br />

una presenza ingombrante e non pol<strong>it</strong>ica.<br />

Un cognome che ha per diversi motivi<br />

contribu<strong>it</strong>o a spaccare la coalizione che ha<br />

vinto le eleizoni. In molti chiedevano le sue<br />

dimissioni in quanto più volte ha invaso il<br />

campo di altri assessori senza che il sin<strong>da</strong>co<br />

gli dicesse nulla.<br />

A tratti il vero leader della vecchia<br />

maggioranza sembrava <strong>De</strong> Rosa e non<br />

Tonino Falco. “Per <strong>De</strong>l Gaudio non ci sono<br />

problemi – spiega Bervicato -, rappresenta<br />

la tradizione socialista del centrosinistra<br />

caivanese. Ma non è una questione di nomi.<br />

Tonino Falco - sin<strong>da</strong>co di Caivano<br />

Il ragionamento è pol<strong>it</strong>ico. I part<strong>it</strong>i e la locale<br />

classe dirigente di centrosinistra devono<br />

assumersi la responsabil<strong>it</strong>à del governo della<br />

c<strong>it</strong>tà. Di assessori tecnici come <strong>De</strong> Rosa non<br />

ne abbiamo più bisogno.<br />

Non è un bocciatura della persona, ripeto,<br />

il discorso è puramente pol<strong>it</strong>ico. Non c’è<br />

necess<strong>it</strong>à di ricorrere ad assessori tecnici”. E<br />

questo è un altro punto <strong>da</strong> chiarire. Bervicato<br />

ha ragione.<br />

Il problema è un altro. La “sceneggiata<br />

caivanese” del sin<strong>da</strong>co Tonino Falco.<br />

La fascia tricolore si è dimessa con la<br />

soluzione in tasca ed un accordo chiaro con<br />

i suoi alleati di sempre: i sette assessori<br />

uscenti saranno riconfermati con la nomina<br />

dell’ottavo, espressione del Pd.<br />

Insomma, cambia la sigla, <strong>da</strong> centro a<br />

centrosinistra, ma la giunta, il governo resta<br />

lo stesso.<br />

Una grande presa per il culo. La dichiarazione<br />

di Bervicato mette a rischio la “sceneggiata”<br />

perché tutti sono convinti che il primo<br />

c<strong>it</strong>tadino sia legato <strong>da</strong> un cordone ombelicale<br />

a <strong>De</strong> Rosa, il quale ha gest<strong>it</strong>o diverse<br />

operazioni importanti in nome e per conto del<br />

Municipio. Almeno su questo, il Pd avrà la<br />

forza di incidere oppure è pronto a sacrificarsi<br />

solo in nome delle poltrone? La nasc<strong>it</strong>a del<br />

nuovo esecutivo dirà la ver<strong>it</strong>à. Si riparte <strong>da</strong> un<br />

<strong>da</strong>to certo: gli assessori che il Pd ha bollato<br />

come “incapaci” adesso saranno presentati<br />

<strong>da</strong>l Pd come i “salvatori” della patria.<br />

La nuova classe dirigente di centrosinistra.<br />

Anche se i concetti si possono fondere: si tratta<br />

della nuova classe dirigente di centrosinistra.<br />

Una classe dirigente di incapaci.<br />

Se lo hanno detto loro, c’è <strong>da</strong> crederci.


17 settembre 2011<br />

MOSAICO


17 settembre 2011<br />

MOSAICO<br />

21<br />

FRATTAMAGGIORE • PARLA IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO<br />

“Chi ha vinto le elezioni, pensi a governare bene”<br />

Luigi Grimaldi affronta i tempi più caldi della pol<strong>it</strong>ica locale e ribadisce la sua volontà<br />

di candi<strong>da</strong>rsi a sin<strong>da</strong>co di Frattaminore: “Esportiamo fuori c<strong>it</strong>tà il nostro progetto”<br />

F<br />

Il r<strong>it</strong>orno <strong>da</strong>lle vacanze estive propone spesso<br />

e volentieri quel così famoso “stress <strong>da</strong><br />

rientro”; una patologia ormai riconosciuta a<br />

tutti gli effetti, una patologia che colpisce, secondo<br />

le statistiche, un <strong>it</strong>aliano su dieci. Tra quelli<br />

più colp<strong>it</strong>i c’è sicuramente l’amministrazione<br />

comunale di Frattamaggiore che, <strong>da</strong>l nostro punto<br />

di vista, soffre di tale patologia in modo cronico<br />

e duraturo, tanto <strong>da</strong> tenere, negli ultimi mesi,<br />

un’intera attiv<strong>it</strong>à pol<strong>it</strong>ica silente e per niente attiva.<br />

Fortunatamente per i nostri lettori noi risultiamo<br />

essere immuni a tale disfunzione e per riaprire<br />

quel nostro occhio, sempre vigile e attento alle<br />

questioni socio-pol<strong>it</strong>iche frattesi, abbiamo r<strong>it</strong>enuto<br />

opportuno scambiare quattro chiacchiere con il<br />

Presidente del civico consesso, Luigi Grimaldi.<br />

Presidente Grimaldi, innanz<strong>it</strong>utto ben tornato.<br />

La nostra prima doman<strong>da</strong> è ovviamente rivolta<br />

a questa s<strong>it</strong>uazione di blocco che sta vivendo la<br />

pol<strong>it</strong>ica frattese.<br />

È solo una nostra impressione perchè fuori <strong>da</strong>lle<br />

“stanze” o vi è effettivamente qualche problema<br />

interno che determina una tale circostanza?<br />

Ad essere sinceri il problema c’è ed esiste. Non è<br />

stata soltanto una pausa dovuta al periodo estivo<br />

ma al rientro si è r<strong>it</strong>ornati alla s<strong>it</strong>uazione di stallo<br />

che già persisteva. Le controversie al momento<br />

sono tutte all’interno del part<strong>it</strong>o democratico che<br />

attraversa una fase di cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à all’interno del<br />

A destra l’ingresso del municipio<br />

gruppo consiliare e del part<strong>it</strong>o.<br />

Sappiamo che quella forte solid<strong>it</strong>à pol<strong>it</strong>ica del<br />

Sin<strong>da</strong>co Francesco Russo dettata <strong>da</strong>i numeri<br />

della sua maggioranza, ultimamente risulta<br />

essere minata <strong>da</strong> forti scossoni interni al Part<strong>it</strong>o<br />

<strong>De</strong>mocratico, corrisponde al vero e quali sono le<br />

sue impressioni a riguardo?<br />

Non penso sia minata, ma certamente c’è una<br />

parte cospicua del gruppo consiliare PD che<br />

rivendica leg<strong>it</strong>timamente la propria visibil<strong>it</strong>à al<br />

pari degli altri gruppi presenti all’interno della<br />

maggioranza.<br />

L’auspicio è che si trovi un equilibrio all’interno<br />

di questo part<strong>it</strong>o anche perché diversamente, in<br />

caso di rottura, non vedo altra possibil<strong>it</strong>à che il<br />

r<strong>it</strong>orno alle urne.<br />

Quindi non esiste nessuna possibil<strong>it</strong>à riguardo al<br />

suo gruppo di entrare in maggioranza?<br />

Il mio ruolo è quello di essere imparziale ed<br />

equilibrato ma se posso essere <strong>diretto</strong> alla sua<br />

doman<strong>da</strong> dico che se nella coalizione che ha vinto<br />

le elezioni non trovano una quadra è giusto che si<br />

r<strong>it</strong>orni alle urne.<br />

Quindi <strong>da</strong> parte mia non esiste nessuna possibil<strong>it</strong>à<br />

di ribaltare la volontà degli elettori frattesi<br />

chiamati al voto l’anno scorso.<br />

<strong>De</strong>tto questo, Presidente, riuscirà il Sin<strong>da</strong>co<br />

Francesco Russo a trovare il giusto equilibrio<br />

pol<strong>it</strong>ico-amministrativo per proseguire il suo<br />

secondo man<strong>da</strong>to?<br />

Guardi, ad esserle sincero un equilibrio non va<br />

trovato soltanto all’interno del PD in quanto<br />

penso che ci siano altri part<strong>it</strong>i, che appartengono<br />

alla coalizione di centrosinistra, ai quali è stata<br />

attribu<strong>it</strong>a una visibil<strong>it</strong>à maggiore rispetto al<br />

peso pol<strong>it</strong>ico sia qual<strong>it</strong>ativo che quant<strong>it</strong>ativo che<br />

rappresentano all’interno del civico consesso<br />

Presidente, giusto per onor di cronaca, ci può<br />

illuminare sulla s<strong>it</strong>uazione strutturale del campo<br />

sportivo P.Ianniello, ma soprattutto la s<strong>it</strong>uazione<br />

che ha visto contrapposti pareri per quanto<br />

concerne la nuova squadra di calcio, nella<br />

fattispecie, la Neapolis Frattese?<br />

Senza ombra di dubbio l’opera del campo sportivo<br />

è una cosa che dà comunque lustro alla nostra<br />

c<strong>it</strong>tà, ad ogni modo una struttura all’avanguardia,<br />

anzi , senza esagerare, paragonandola allo stadio<br />

di Torino siamo stati sicuramente precursori.<br />

Da tifoso frattese penso che un ringraziamento va<br />

sicuramente ai fratelli Moxe<strong>da</strong>no per aver creduto<br />

nella nostra c<strong>it</strong>tà e nei nostri tifosi scegliendo tra<br />

le tanti sedi la nostra Frattamaggiore.<br />

Parliamo adesso di iniziative,sicuramente, più<br />

utili ed efficienti come il P.e.e.p., ci può dire a che<br />

punto ci troviamo e se possiamo <strong>da</strong>re ulteriori<br />

Luigi Grimaldi - presidente del consiglio comunale<br />

ragguagli ai c<strong>it</strong>tadini interessati?<br />

Dopo circa un trentennio le posso garantire che il<br />

P.e.e.p. inizierà, infatti entro il 30 settembre, tutte<br />

le cooperative assegnatarie dei suoli dovranno<br />

far pervenire i propri progetti; di questo passo a<br />

Natale arriveranno le prime ruspe portando un<br />

nuovo vigore economico e sociale alla c<strong>it</strong>tà di<br />

Frattamaggiore<br />

Per concludere la nostra chiacchierata<br />

Presidente, ci può fornire ragguagli ed ulteriori<br />

deluci<strong>da</strong>zioni concernenti la sua candi<strong>da</strong>tura a<br />

primo c<strong>it</strong>tadino del Comune di Frattaminore, <strong>da</strong><br />

dove parte questa sua volontà e qual è ad ora la<br />

sua probabile coalizione?<br />

Più che un’indiscrezione si sta ragionando<br />

seriamente affinchè il nostro gruppo possa essere<br />

anche rappresentato nella vicina Frattaminore<br />

che come tutti sanno è residenza di alcune<br />

migliaia di nostri conc<strong>it</strong>tadini lì emigrati. Da qui<br />

il mio pensiero di portare insieme alla coalizione<br />

già impegnata a Frattamaggiore una nuova<br />

linfa pol<strong>it</strong>ica nel comune in questione. Tengo a<br />

precisare che una mia probabile candi<strong>da</strong>tura<br />

non è frutto di un mero scopo personale, vista<br />

anche la mia incompatibil<strong>it</strong>à con il ruolo che oggi<br />

rivesto con onore, ma dovrà servire soprattutto al<br />

rafforzamento del gruppo oltre confine.


22<br />

17 settembre 2011<br />

MOSAICO<br />

Scuola Superiore<br />

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17 settembre 2011<br />

MOSAICO<br />

23<br />

SATIRA<br />

‘e curti…<br />

Na zefira e‘ vient<br />

Chi magna ‘e picciune d’à corte, ne capa<br />

pure ‘e penne…<br />

Cari amici eccoci di nuovo quà a narrar le gesta<br />

‘e Sua maestà “Cenzino à…rresta”…!<br />

Sebbene sia passato poco tempo <strong>da</strong>lla fine<br />

delle vacanze…nelle segrete stanze già si riaprono<br />

le <strong>da</strong>nze…sic!<br />

Ebbene si, durante il mio breve periodo di ristoro<br />

sulle famose rive del “Varcadoro”, son<br />

successe cose <strong>da</strong> “santi uffizi”…’a fa passà<br />

‘a famm’è tutt’è sfizi…sic!<br />

Ma veniamo a noi; nel frattempo, durante la<br />

lontananza, nel paese c’è stata la mattanza,<br />

qualcuno si è dimenticato di fare la creanza;<br />

no creanza…no vacanza…! Muòrt e fer<strong>it</strong>i;<br />

l’aria sè fa funesta a causa è….”Cenzino à…<br />

rresta”.<br />

Eccoli “i Chiochioro” pat’è figlio, per loro né<br />

‘nà carezza…né ‘nù cunsiglio..hi..hi..hi.!<br />

Stessa cosa po’ “ò Romano” che in attesa <strong>da</strong><br />

pensione, continua à processione…sic!<br />

E’ mala parata per l’allegra brigata; una sola<br />

voce a palazzo…ò RE è asciùt pazzo.!<br />

Luntana à “Signurin e quagliarella”…chissà<br />

all’ombra e quale pagliarella; senza “ò Ninnillo”<br />

un tempo suo pupillo e all’improvviso…nemico<br />

assai deciso…! Al sol<strong>it</strong>ario tiranno<br />

non rimane che l’inganno, ed è pronto a<br />

dichiarare guerra a chiunque insidia la sua<br />

terra…!<br />

Ed è così che continua a crescere il fermento<br />

nell’intero reggimento; troppa è la fame pat<strong>it</strong>a<br />

<strong>da</strong>l reame. Gesù, Gesù, è na brutta s<strong>it</strong>uaziòn…è<br />

‘a RIVOLUZION…!<br />

E come se non bastasse, ad un tratto…una<br />

gran confusione destò grande ag<strong>it</strong>azione…?<br />

Attimi di paura, sfiorata la sciagura; mazzate<br />

e paccheri a volontà…uno solo à ddà “cumannà”…!!!<br />

Una sfi<strong>da</strong> all’ultimo sangue tra “ò Capalegg”<br />

e “ò Bambino” cà lassat ò carrozzino e s’atteggia<br />

a malandrino..hi..hi..hi.! Come dire…<br />

pure ‘e pullece teneno ‘a tosse.! Contesa nel<br />

parapiglia la g<strong>it</strong>a di famiglia…sic!<br />

Eppure me lo diceva la buonanima di nonno<br />

“Filippo”, uomo di gran gusto, che anche stavolta<br />

c’aveva visto giusto, che riferendosi al<br />

piccolo guerriero tirava fuori il sol<strong>it</strong>o saggio<br />

pensiero:

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