diretto da Giovanni De Cicco - NapoliMetropoli.it
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SABATO 17 SETTEMBRE 2011 ANNO III - N. 15 <strong>diretto</strong> <strong>da</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>De</strong> <strong>Cicco</strong>
2<br />
17 settembre 2011<br />
MOSAICO<br />
AFRAGOLA. DIRIGENTI COL SOLITO PEDIGREE CHE<br />
Scoppia il caso Pe<strong>da</strong>lino: sotto inchiesta per “gare truccate” al Comune di<br />
Lo scorso luglio, in assenza della segretaria Baron, la vicesegretaria, nonché<br />
all’Assise. Ma dopo un l<strong>it</strong>igio con l’opposizione, e la “scoperta” dei suoi guai<br />
A<br />
FRAGOLA - Lo sanno tutti, lo<br />
abbiamo scr<strong>it</strong>to e ripetuto più volte atti<br />
alla mano, fatti documentati: per fare<br />
il dirigente al Comune di Afragola o il<br />
funzionario di fiducia devi avere un pedigree<br />
di tutto rispetto, altrimenti nulla <strong>da</strong> fare. E<br />
in piena estate scoppia un altro caso. Quello<br />
di Maria Pe<strong>da</strong>lino, attualmente in servizio<br />
al Municipio di Afragola con un contratto a<br />
tempo determinato. Un’altra “prima scelta”<br />
del capo dell’amministrazione.<br />
Maria Pe<strong>da</strong>lino, dirigente al Personale ed agli<br />
Affari generali. Luglio 2011. La segretaria<br />
Baron in ferie. C’è il consiglio comunale.<br />
Tocca ovviamente alla vicesegretaria.<br />
Maria Pe<strong>da</strong>lino, appunto. Convocata per la<br />
riunione dell’Assise. Di pomeriggio, però,<br />
succede qualcosa nelle stanze del Palazzo.<br />
Prima del civico consesso. Il dirigente l<strong>it</strong>iga<br />
con toni forti, aspri, ai lim<strong>it</strong>i dell’offesa<br />
personale con alcuni consiglieri comunali<br />
di opposizione: Gennaro Giustino, Pasquale<br />
Grillo e Francesco Petrellese. I nemici giurati<br />
di Nespoli. Insomma, la Pe<strong>da</strong>lino vuole<br />
dimostrare di essere fedele al “sin<strong>da</strong>co”.<br />
L<strong>it</strong>igando con l’opposizione, in mer<strong>it</strong>o alla<br />
metodologia di convocazione del consiglio<br />
comunale, pensa di aver appeso alla sua giacca<br />
un’altra me<strong>da</strong>glia <strong>da</strong> mostrare al “potere”.<br />
C’è, però, un imprevisto, nelle stesse<br />
ore l’amministrazione comunale viene a<br />
conoscenza di carte giudiziarie che stupiscono<br />
un po’ tutti. Roba <strong>da</strong> farti restare senza<br />
fiato, pure perché non lo sapeva nessuno.<br />
Probabilmente nemmeno chi l’ha scelta per<br />
ricoprire l’incarico di dirigente al Municipio<br />
di Afragola. Ma cosa si scopre? Viene fuori<br />
che Maria Pe<strong>da</strong>lino rientra nella maxiinchiesta<br />
della Procura della Repubblica<br />
su “gare truccate al Comune di Avella”.<br />
Ventisei tra ex amministratori, consiglieri,<br />
impiegati e funzionari dell’Ente locale,<br />
nonché imprend<strong>it</strong>ori, accusati a vario t<strong>it</strong>olo<br />
di “associazione a delinquere, falso, truffa<br />
aggravata, abuso in atti d’ufficio, turbativa<br />
d’asta”. A queste accuse se ne aggiunge<br />
un’altra: avrebbero falsificato atti pubblici<br />
per truccare gli appalti. Un festival di reati<br />
che ha portato il procuratore della repubblica<br />
a chiedere ed ottenere il rinvio a giudizio per<br />
Maria Pe<strong>da</strong>lino e gli altri coin<strong>da</strong>gati.<br />
Un bel “bubbone”. Ebbene, dopo che lo<br />
scan<strong>da</strong>lo è usc<strong>it</strong>o allo scoperto sapete cosa<br />
è successo? Maria Pe<strong>da</strong>lino, nonostante<br />
ricoprisse la carica di vicesegretario comunale,<br />
nonostante il segretario comunale fosse in<br />
vacanza, e nonostante, sempre la Pe<strong>da</strong>lino,<br />
fosse stata già convocata per fare <strong>da</strong> notaio<br />
del civico consesso, all’ultimo momento è<br />
stata sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a. Enzo Nespoli l’ha sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a.<br />
Non l’ha voluta portare in aula. Tant’è che<br />
in sost<strong>it</strong>uzione della Baron si è presentata<br />
l’ex segretaria comunale di Pollena Trocchia.<br />
C’è <strong>da</strong>vvero poco <strong>da</strong> aggiungere. I fatti sono<br />
chiari ed evidenti. L’amministrazione, nei<br />
fatti, ha sfiduciato Maria Pe<strong>da</strong>lino, l’ha<br />
messa <strong>da</strong> parte ed ha ev<strong>it</strong>ato che il dirigente<br />
sotto inchiesta si presentasse in aula dopo lo<br />
scontro che ha avuto con l’opposizione col<br />
rischio che la storia potesse essere raccontata<br />
pure ai c<strong>it</strong>tadini di Afragola. Un’altra pagina<br />
nera, un’altra brutta storia <strong>da</strong> archiviare nel<br />
“libro della vergogna” che sta caratterizzando<br />
l’era Nespoli.<br />
Biagio Montefusco - Leader di Fli<br />
Altra considerazione. Al di là del “pedigree”,<br />
come detto indispensabile per entrare nelle<br />
grazie del primo c<strong>it</strong>tadino ed assumere un<br />
incarico al Municipio di Afragola, c’è un<br />
altro aspetto che deve far riflettere. Maria<br />
Pe<strong>da</strong>lino al Comune di Avella, che può al<br />
massimo essere un quartiere di Afragola come<br />
estensione del terr<strong>it</strong>orio e numero di ab<strong>it</strong>anti,<br />
ha ricoperto l’incarico di funzionario. Non<br />
quello di dirigente. Cosa, invece, successa ad<br />
Afragola. Qual è stata la valutazione? Su quali<br />
cr<strong>it</strong>eri, su quali basi, l’amministrazione l’ha<br />
chiamata e addir<strong>it</strong>tura promossa? Che cosa<br />
ha convinto l’amministrazione di Afragola ad<br />
investire su di un funzionario di un comune<br />
della provincia di Avellino di poco più di<br />
settemila ab<strong>it</strong>anti? Cosa ha di speciale questa<br />
donna?<br />
Non solo. L’ha promossa con la prerogativa<br />
della “carta bianca”. Cosa significa? Torniamo<br />
ai fatti. Maria Pe<strong>da</strong>lino, l’hanno vista tutti,<br />
utilizza l’auto blu e l’autista del sin<strong>da</strong>co per<br />
accompagnare i consulenti del Municipio.<br />
Un episodio tra tanti? La macchina col<br />
lampeggiante risulta essere stata messa a<br />
disposizione di un noto avvocato che ha<br />
una consulenza di tutto rispetto con l’ente<br />
per un “passaggio” <strong>da</strong> e per l’aeroporto. Ma<br />
come, un consulente pagato fior di quattrini<br />
<strong>da</strong>l Municipio deve utilizzare pure l’auto blu<br />
per raggiungere l’aeroporto? Lui viaggia, i<br />
c<strong>it</strong>tadini di Afragola pagano. Uno schiaffo<br />
alla collettiv<strong>it</strong>à, un lusso pagato <strong>da</strong>i c<strong>it</strong>tadini,<br />
uno spreco di denaro pubblico, l’ennesima<br />
dimostrazione di sfarzo di una pseudo classe<br />
dirigente che pensa di essere diventata<br />
padrona della c<strong>it</strong>tà.<br />
Ancora. In pieno agosto, il dieci per<br />
la precisione, quando tutti sono sotto<br />
l’ombrellone, con una determina dirigenziale,<br />
sempre lei, Maria Pe<strong>da</strong>lino, provvede<br />
ad inquadrare come avvocato dell’Ente la<br />
dottoressa Iroso Alessandra. Ma chi è Iroso<br />
Alessandra? Una donna arrivata al Municipio<br />
attraverso la mobil<strong>it</strong>à per la copertura di un<br />
altro incarico ad agosto 2010. Invece, appena<br />
arrivata, appena un anno dopo, viene spostata<br />
ad altra mansione, ovvero nell’ufficio Legale.<br />
Con prospettive di cresc<strong>it</strong>a e di carriera<br />
– soprattutto economiche – ben maggiori<br />
rispetto al posto per il quale era sta chiamata.<br />
L’opposizione ha denunciato l’ennesima<br />
manovra che r<strong>it</strong>iene “illeg<strong>it</strong>tima e frutto del<br />
sol<strong>it</strong>o disegno articolato secondo il quale il<br />
sistema continua a piazzare uomini di fiducia<br />
nei posti di comando, dove si gestiscono<br />
soldi, affari, appalti e incarichi”.<br />
Tant’è che sempre Alessandra Iroso, appena<br />
arrivata al Municipio, è stata promossa a<br />
segretaria di tutte le commissioni di concorsi<br />
pubblici nonché affi<strong>da</strong>taria dell’incarico di<br />
responsabile unico del procedimento della<br />
gara sulla nettezza urbana. Un affare colossale,<br />
un business <strong>da</strong> 70 milioni di euro. Eppure,<br />
Iroso non ha alcuna esperienza in materia ma<br />
si è lanciata in questa avventura accettando la<br />
condizione più volte rifiutata <strong>da</strong> diversi esperti.<br />
Inoltre si è scoperto che proprio Alessandra<br />
Iroso, in qual<strong>it</strong>à di segretario dei concorsi<br />
pubblici ha percep<strong>it</strong>o compensi economici<br />
maggiori di quelli previsti <strong>da</strong>lla legge.<br />
Indovinate un po’ chi ha fatto la richiesta delle<br />
liqui<strong>da</strong>zioni illeg<strong>it</strong>time? Sempre lei Maria<br />
Pe<strong>da</strong>lino. Ma chi recupererà queste somme<br />
indeb<strong>it</strong>amente pagate, e come e soprattutto<br />
quando. Concorsi e spazzatura. Due temi che<br />
<strong>da</strong> sempre rappresentano la spina nel fianco
17 settembre 2011<br />
MOSAICO<br />
IMBARAZZA PERSINO IL CENTRODESTRA<br />
3<br />
Avella. L’opposizione chiede le dimissioni <strong>da</strong>lle commissioni dei concorsi<br />
dirigente al Personale, Maria Pe<strong>da</strong>lino viene convocata per fare <strong>da</strong> notaio<br />
giudiziari Nespoli porta in aula al suo posto l’ex segretaria di Pollena Trocchia<br />
dell’amministrazione Nespoli con scan<strong>da</strong>li<br />
collezionati a ripetizione e inchieste della<br />
magistratura ancora in corso.<br />
Due settori che la magistratura dovrebbe<br />
tenere sotto controllo perché le voci che<br />
girano nel palazzo e non solo, non sono<br />
per niente rassicuranti anzi, si va nel verso<br />
totalmente opposto.<br />
Nello “scan<strong>da</strong>lo Pe<strong>da</strong>lino” c’è un altro nome<br />
<strong>da</strong> sottolineare: Mario Esti. I due hanno <strong>da</strong><br />
sempre un “filo <strong>diretto</strong>”. Hanno lavorato<br />
insieme al Comune di Avella. Figurano<br />
entrambi nella maxi inchiesta sulle gare<br />
truccate ed entrambi, Pe<strong>da</strong>lino ed Esti, sono<br />
arrivati con Nespoli al Comune di Afragola.<br />
Pe<strong>da</strong>lino come dirigente mentre Esti, dopo<br />
aver ricoperto il ruolo di segretario comunale<br />
oggi ricopre l’incarico di presidente del<br />
nucleo di valutazione. Cioè il presidente<br />
dell’organismo che valuta i dirigenti, tra i<br />
quali Maria Pe<strong>da</strong>lino.<br />
Questa è la prima parte del racconto. Basta,<br />
però, a porre un problema serio, ad aprire una<br />
questione morale scoppiata in una c<strong>it</strong>tà <strong>da</strong><br />
sempre sotto i riflettori della stampa e delle<br />
televisioni per fatti di cronaca nera collegati<br />
alla criminal<strong>it</strong>à.<br />
L’aspetto più pericoloso è quello dei dirigenti,<br />
dei burocrati del Comune che gestiscono<br />
appalti e denaro pubblico. Che hanno la<br />
macchina amministrativa nelle loro mani.<br />
Gente spesso poco attenta alle frequentazioni,<br />
come risulta anche <strong>da</strong> qualche nota<br />
informativa della questura di Napoli. Alcuni,<br />
nel “migliore dei casi”, sono sotto inchiesta<br />
con accuse che fanno venire la pelle d’oca.<br />
Eppure il sin<strong>da</strong>co ha ancora la faccia tosta<br />
di parlare di sicurezza, legal<strong>it</strong>à, trasparenza,<br />
mer<strong>it</strong>ocrazia.<br />
Il coordinatore di Futuro e libertà, Biagio<br />
Montefusco, continua la sua battaglia per<br />
aprire la questione morale che, in ver<strong>it</strong>à,<br />
con questo centrodestra si è trasformata in<br />
“questione legale”. “Maria Pe<strong>da</strong>lino dovrebbe<br />
essere rimossa <strong>da</strong>ll’incarico immediatamente<br />
– spiega Biagio Montefusco –.<br />
Per quanto si possa essere garantisti, non<br />
dobbiamo dimenticarci che qui parliamo di<br />
pubblica amministrazione ed ogni sbaglio<br />
a pagarne le conseguenze è sempre la<br />
collettiv<strong>it</strong>à. Addir<strong>it</strong>tura alla Pe<strong>da</strong>lino hanno<br />
riconosciuto il ruolo di vicesegretaria e a<br />
l’hanno inser<strong>it</strong>a persino nelle commissioni dei<br />
concorsi finalizzati alle assunzioni al Comune.<br />
Inopportuno, ai lim<strong>it</strong>i della vergogna.<br />
Un incarico che non può assolutamente<br />
svolgere per diversi motivi. Sul tema della<br />
questione morale la maggioranza non ha nulla<br />
Maria Pe<strong>da</strong>lino a tavola insieme ai suoi colleghi per brin<strong>da</strong>re all’assunzione di Nunzio Boccia<br />
<strong>da</strong> dire, può solo continuare a nascondersi<br />
sperando che la gente non li pren<strong>da</strong> a pomodori<br />
in faccia perché quanto sta succedendo al<br />
Municipio è <strong>da</strong>vvero l’ant<strong>it</strong>esi dei valori che<br />
lo Stato dovrebbe esprimere e diffondere in<br />
terre difficili come questa”.<br />
“Parliamo di mer<strong>it</strong>o? – continua Biagio<br />
Montefusco – Peggio ancora. I fatti sono<br />
sotto gli occhi di tutti. Quella che ha portato<br />
Nespoli è la peggiore classe dirigente della<br />
storia a cui l’amministrazione ha affi<strong>da</strong>to i<br />
settori del Municipio.<br />
Gare annullate, concorsi <strong>da</strong>gli es<strong>it</strong>i scontati,<br />
gare rinviate, appalti sospetti con profili di<br />
illeg<strong>it</strong>tim<strong>it</strong>à e illegal<strong>it</strong>à all’attenzione della<br />
magistratura, doppio pesismo nella gestione<br />
delle pratiche ed una serie di inadempienze<br />
che costeranno negli anni futuri molto caro<br />
alla collettiv<strong>it</strong>à.<br />
Favor<strong>it</strong>ismo, affarismo, clientelismo,<br />
familismo. Un sistema ben articolato dove<br />
i dirigenti rappresentano un ingranaggio<br />
importante, forse quello determinante affinché<br />
alcune operazioni possano an<strong>da</strong>re in porto.<br />
E’ evidente che nel dopo Nespoli bisognerà<br />
innanz<strong>it</strong>utto bonificare la macchina<br />
amministrativa perché stiamo assistendo<br />
ad uno scenario talmente squallido che è di<br />
gran lunga più brutto e deprimente di quanto<br />
visto durante gli anni dello scioglimento per<br />
camorra degli organi elettivi.<br />
Addir<strong>it</strong>tura affi<strong>da</strong>no appalti ai lim<strong>it</strong>i della<br />
leg<strong>it</strong>tim<strong>it</strong>à ad imprese con note informative<br />
della prefettura cosiddette “atipiche”.<br />
In questo caso, però, è doveroso registrare<br />
l’atteggiamento incomprensibile della<br />
Prefettura. Ad Afragola appare sempre più<br />
come una certezza. Di fronte ai potenti, la<br />
lotta all’illegal<strong>it</strong>à si ferma. E non è certo un<br />
bel segnale”.<br />
Rincara la dose il consigliere Gennaro<br />
Giustino: “la Pe<strong>da</strong>lino dovrebbe dimettersi<br />
<strong>da</strong>lle commissioni dei concorsi pubblici nelle<br />
quali è componente, sarebbe un gesto di grande<br />
trasparenza; al di là di non voler con<strong>da</strong>nnare<br />
nessuno prima del tempo, credo che sia<br />
inopportuno per la s<strong>it</strong>uazione giudiziaria che<br />
la vede coinvolta che continui a presiedere i<br />
concorsi pubblici per le assunzioni.<br />
Certo pure l’amministrazione non <strong>da</strong> un segnale<br />
che va nel senso della trasparenza e della<br />
garanzia ai giovani che vi hanno partecipato.<br />
Credo che ormai quest’amministrazione sia al<br />
capolinea, sotto tutti i punti di vista”.
4<br />
17 settembre 2011<br />
MOSAICO<br />
AFRAGOLA . ECCO LE REFERENZE DELLA DITTA CHE HA VINTO L’APPALTO SULLE STRISCE BLU<br />
Firmano il contratto senza la certificazione antimafia<br />
La Smart project si aggiudica la gara ma al Municipio arriva un’informazione “atipica” che parla di collegamenti<br />
con la camorra. Le amministrazioni di Aversa e Calolziocorte cacciano l’impresa che si “rifugia” <strong>da</strong> Nespoli.<br />
A<br />
FRAGOLA - Torna d’attual<strong>it</strong>à la “Smart<br />
project”, società che ha vinto la gara<br />
d’appalto per la gestione dei parcheggi a<br />
pagamento in c<strong>it</strong>tà, le cosiddette strisce<br />
blu. (vedi www.napolimetropoli.<strong>it</strong>) L’informativa<br />
antimafia “atipica” della Prefettura sull’impresa<br />
aggiudicataria traccia un quadro inquietante.<br />
“Dal 2003 ad oggi – scrive l’ufficio terr<strong>it</strong>oriale<br />
di Governo – diversi amministratori si sono<br />
succeduti nella gestione della società Smart<br />
project. Gli stessi sono risultati legati <strong>da</strong> rapporti<br />
di parentela con C.R. che, di fatto, si r<strong>it</strong>iene<br />
amministratore della Smart. Da un rapporto della<br />
Tenenza dei carabinieri di Sant’Antimo, in <strong>da</strong>ta<br />
18 ottobre 2006, risulta che, per l’esecuzione<br />
dell’appalto sopra richiamato (non quello di<br />
Afragola) la società Smart abbia assunto soggetti<br />
legati <strong>da</strong> rapporti di parentela con i locali clan<br />
camorristici, e segnatamente i clan Pet<strong>it</strong>o, Puca,<br />
Castaldo, Ranuci e Verde. Dal c<strong>it</strong>ato rapporto<br />
emerge,altresì, che i richiamati dipendenti, nello<br />
svolgimento di quel servizio-articolato in modo<br />
capillare su quel terr<strong>it</strong>orio – si relazionavano<br />
quotidianamente con le FFPP, in particolare<br />
con la polizia municipale, con il prevedibile<br />
pericolo che gli stessi avrebbero potuto così<br />
garantire un controllo del terr<strong>it</strong>orio nell’interesse<br />
del clan di riferimento. La forze dell’ordine<br />
hanno ribad<strong>it</strong>o con nota del 7 aprile 2011 che,<br />
nonostante l’azien<strong>da</strong> in parola fosse composta<br />
<strong>da</strong>i soci suindicati, la stessa risultava di fatto<br />
gest<strong>it</strong>a <strong>da</strong> C. R., gravato <strong>da</strong> numerosi precedenti<br />
penali, quali ricettazione, furto, associazione a<br />
delinquere. Soggetto r<strong>it</strong>enuto di pessima condotta<br />
civile e morale. Controllato nel 2006 con il<br />
pluripregiudicato Vincenzo Pet<strong>it</strong>o, appartenente<br />
al clan Pet<strong>it</strong>o operante nella zona di Sant’Antimo.<br />
Da ultimo appare opportuno evidenziare che<br />
codesto ente in <strong>da</strong>ta 27 luglio 2007 ad es<strong>it</strong>o di<br />
una gara informale affi<strong>da</strong>va mediante contratto<br />
alla società Smart un appalto per la gestione<br />
delle aree della sosta a pagamento. Al riguardo,<br />
le forze dell’ordine all’epoca accertarono che 13<br />
dipendenti su 306 un<strong>it</strong>à in servizio oltre ad essere<br />
gravati <strong>da</strong> precedenti penali risultavano legati ai<br />
clan D’Alessandro, Cesarano e Imparato. Preme<br />
evidenziare che <strong>da</strong>ll’informativa delle forze<br />
dell’ordine del 16 aprile 2011 risulta dipendente<br />
della Smart anche G.R., figlio di C.R. (…)”.<br />
Questo il profilo tracciato <strong>da</strong>lla Prefettura di<br />
Napoli della Smart project. L’opposizione,<br />
annuncia battaglia e nel frattempo ha depos<strong>it</strong>ato<br />
diverse denunce alla competente procura. Intanto<br />
sapete qual è la condizione della Smart project?<br />
Basta fare un giro su google, il famoso motore<br />
di ricerca, e dig<strong>it</strong>are “Smart project informativa<br />
antimafia”. Non crederete ai vostri occhi. Venerdì<br />
29 luglio 2011. Un articolo di un quotidiano on<br />
line batte la notizia con tanto di t<strong>it</strong>olo a caratteri<br />
cub<strong>it</strong>ali: “Sospesa la certificazione antimafia,<br />
la giunta rescinde il contratto della sosta a<br />
pagamento con l’Ati Urbania”. Il comune è<br />
quello di Aversa. Tra queste imprese c’è la Smart<br />
project. E nell’occhiello si arriva al dettaglio:<br />
“Informativa atipica della prefettura di Napoli<br />
sulla Smart project”.<br />
Insomma, la società ha perso l’appalto ad Aversa<br />
perché non è in regola con la certificazione<br />
antimafia. Stessa s<strong>it</strong>uazione a Calolziocorte, a<br />
Lecco. Spulciando nella rassegna stampa del 23<br />
luglio 2011 si scopre che anche in questo caso<br />
il Municipio ha scelto la stra<strong>da</strong> della rescissione<br />
del contratto con la d<strong>it</strong>ta Smart project a causa<br />
di un’informativa antimafia atipica emessa <strong>da</strong>lla<br />
Prefettura di Napoli. Una dic<strong>it</strong>ura, “informativa<br />
atipica”, che segnala all’ente pubblico che<br />
qualcosa non è in regola in mer<strong>it</strong>o al pericolo<br />
di infiltrazioni camorristiche. Così il sin<strong>da</strong>co<br />
Paolo Arrigoni, non solo predispone col<br />
dirigente la rescissione del contratto, ma rilascia<br />
alla stampa, precisamente ai colleghi de “Il<br />
Giorno”, la seguente dichiarazione: “La nota<br />
prefettizia - dice il sin<strong>da</strong>co Paolo Arrigoni - ha<br />
informato dell’esistenza di un articolato quadro<br />
di interconnessioni tra i soggetti riconducibili<br />
a imprend<strong>it</strong>ori di società gravate nel tempo<br />
<strong>da</strong> provvedimenti ostativi antimafia e la<br />
società Smart Project srl di Casoria, man<strong>da</strong>nte<br />
dell’aggiudicatario della concessione per la<br />
gestione dei posteggi su tutto il terr<strong>it</strong>orio della<br />
c<strong>it</strong>tà”. In tutt’Italia, gli amministratori hanno<br />
prefer<strong>it</strong>o rescindere il contratto con la società di<br />
Casoria appena hanno cap<strong>it</strong>o che c’era il minimo<br />
pericolo di infiltrazioni camorristiche. Ad<br />
Afragola, invece, l’amministrazione ha deciso di<br />
accelerare le procedure. Ma cosa avete cap<strong>it</strong>o?<br />
Non per la revoca del servizio. La “Smart project”<br />
ha vinto l’appalto e il dirigente competente ha<br />
provveduto alla sottoscrizione del contratto prima<br />
ancora di ottenere la certificazione antimafia<br />
chiesta alla Prefettura di Napoli. E l’informativa<br />
antimafia atipica? E l’atteggiamento preventivo<br />
delle altre amministrazioni? Ma figuriamoci<br />
quale ostacolo può rappresentare per il sin<strong>da</strong>cosenatore<br />
del Pdl un’informazione antimafia<br />
atipica ai <strong>da</strong>nni di una d<strong>it</strong>ta che ha vinto un<br />
appalto al Municipio, nel suo Municipio. Un<br />
altro motivo per an<strong>da</strong>re avanti? La Smart project<br />
srl di Casoria trova le sue radici a Sant’Antimo.<br />
E tra gli imprend<strong>it</strong>ori c’è un cognome di peso,<br />
una famiglia di Sant’Antimo nota agli ambienti<br />
pol<strong>it</strong>ici: In modo particolare due fratelli su tutti.<br />
Uno, già candi<strong>da</strong>to coi Verdi e figura di spicco del<br />
part<strong>it</strong>o di Pecoraro Scanio; e l’altro, l’arch<strong>it</strong>etto,<br />
negli anni passati esponente di primo piano a<br />
Sant’Antimo del part<strong>it</strong>o Forza Italia e uomo di<br />
Luigi Cesaro, parlamentare del Pdl e attualmente<br />
pure presidente della Provincia di Napoli. Uno<br />
ha a che fare con<br />
la Smart project<br />
mentre l’altro,<br />
l’arch<strong>it</strong>etto, figura<br />
tra i promotori<br />
del nuovo centro<br />
commerciale<br />
<strong>da</strong> realizzare<br />
ad Afragola, il<br />
“Policentro-I<br />
Normanni”. Il<br />
cui Pua è stato<br />
approvato in giunta<br />
agli inizi di agosto<br />
e pubblicato per<br />
le osservazioni in<br />
piena estate. Lo hanno pubblicato quando tutti<br />
sono al mare. Sempre in nome della trasparenza.<br />
Una trasparenza “atipica”. Dal Municipio non<br />
arrivano reazioni. Tutti si nascondono.<br />
Gli assessori competenti non rispondo al cellulare.<br />
Il doppio filo che lega la Smart a Sant’Antimo<br />
arriva ancora <strong>da</strong>lla Prefettura: “In <strong>da</strong>ta 14<br />
dicembre 2007 la Smart con sede in Casoria<br />
acquista un ramo d’azien<strong>da</strong> <strong>da</strong>lla S. srl per un<br />
valore di 72mila euro. Dalla consultazione della<br />
banca <strong>da</strong>ti della camera di commercio risulta che<br />
la società di cui si tratta venta una partecipazione<br />
nel consorzio “Uvc”. Dal 2008 per 3 anni risulta<br />
aver ricoperto presso il consorzio Uvc la carica di<br />
consigliere C.D., legato <strong>da</strong> rapporti di parentela<br />
con R.C., amministratore unico della Smart.<br />
Tra i proprietari del c<strong>it</strong>ato consorzio risulta T.,<br />
quest’ultima riconducibile ad imprend<strong>it</strong>ori di<br />
società gravate nel tempo <strong>da</strong> provvedimento<br />
ostativi antimafia”.<br />
Si affrettano a firmare il contratto<br />
ma non calcolano la Tarsu che la<br />
società dovrebbe versare al Comune<br />
Alle società che gestiscono i parcheggi a<br />
pagamento deve essere imposta la Tarsu.<br />
Infatti la sentenza della Corte di Cassazione<br />
del 27 settembre 2007 n. 20259 obbliga le<br />
società che vincono l’appalto per la gestione<br />
delle strisce blu di un <strong>da</strong>to terr<strong>it</strong>orio, a<br />
versare anche la tassa per i rifiuti in base<br />
alle tariffe di quel comune, calcolate in base<br />
alla metratura dell’area concessa in gestione<br />
<strong>da</strong>ll’ente appaltante. La sentenza dispone che,<br />
essendo i parcheggi delle aree <strong>da</strong> considerarsi<br />
“operative, ed utilizzate direttamente<br />
per l’esercizio <strong>diretto</strong> di un’attiv<strong>it</strong>à<br />
economica”, vanno sottoposte all’obbligo di<br />
pagamento della tassa sui rifiuti.
17 settembre 2011<br />
MOSAICO<br />
AFRAGOLA • LA LOGICA DI CROCETTO, CAVALIERE E CAPO GABINETTO<br />
5<br />
“La legge non conta, l’importante è l’intesa col sin<strong>da</strong>co”<br />
Spunta una comunicazione scr<strong>it</strong>ta tra la segretaria e il capo Gabinetto su una richiesta di aspettativa. Crocetto: “Nespoli<br />
non vuole”. Baron: “Siete in contrasto con la legge”. Crocetto: “<strong>De</strong>cide Nespoli”. Ecco i nomi dei vinc<strong>it</strong>ori dei concorsi<br />
A<br />
FRAGOLA – Educati ed addestrati.<br />
Allineati e coperti. Non rispondono alla<br />
legge ma alla volontà del loro padrone.<br />
Nessuna paura. Non si tratta della sol<strong>it</strong>a<br />
cr<strong>it</strong>ica ai consiglieri comunali del Pdl. C’è altro,<br />
molto altro. Di più pericoloso perché penetra nella<br />
macchine amministrativa, è il braccio operativo,<br />
quello che conta, quello che gestisce i soldi<br />
dell’Ente, che scrive i cap<strong>it</strong>olati e si preoccupa<br />
delle gare d’appalto. Appunto, gli appalti.<br />
Non solo. I concorsi. Dirigenti e funzionari. I<br />
burocrati. Quelli che hanno il Municipio nelle<br />
mani. Ogni nefandezza pensata <strong>da</strong>lla pol<strong>it</strong>ica può<br />
essere possibile solo grazie alla collaborazione,<br />
alla disponibil<strong>it</strong>à dei dirigenti, della classe<br />
amministrativa. Quella che Bassanini ha voluto<br />
scindere <strong>da</strong>l potere pol<strong>it</strong>ico per ev<strong>it</strong>are distorsioni.<br />
La pol<strong>it</strong>ica detta gli indirizzi, i dirigenti li<br />
devono attuare applicando la legge. Sulla carta<br />
è così. Solo sulla carta, soprattutto ad Afragola.<br />
Partiamo <strong>da</strong> due <strong>da</strong>ti di fatto. Il primo. Il sin<strong>da</strong>cosenatore<br />
per attuare il “sistema”, quello che tutti<br />
cr<strong>it</strong>icano, ha dovuto prima di tutto mettere in<br />
un angolino, penalizzare, isolare, depotenziare<br />
i vecchi dirigenti e funzionari. Quelli storici.<br />
Quelli che non devono ingraziarsi il sin<strong>da</strong>co di<br />
turno per avere promozioni o per assicurarsi il<br />
posto di lavoro. Gente che deve solo rispondere<br />
alla legge ed ai risultati raggiunti. Proprio gente<br />
che non serviva a Vincenzo Nespoli. Li ha<br />
trovati sul suo percorso. Allora è passato alle<br />
vie di fatto. Spostamenti continui <strong>da</strong> ufficio ad<br />
ufficio, li ha demotivati, depotenziati, allegger<strong>it</strong>i<br />
di ogni responsabil<strong>it</strong>à; ha tolto a queste persone<br />
la dign<strong>it</strong>à professionale, ai lim<strong>it</strong>i del mobbing.<br />
Anzi, ci sono giudizi in corso di chi ha denunciato<br />
il sin<strong>da</strong>co proprio per questo. Mortificati senza<br />
pietà. Ne sanno qualcosa l’arch<strong>it</strong>etto Michele<br />
Punzo, l’arch<strong>it</strong>etto Iolan<strong>da</strong> Sepe, l’ingegnere<br />
Carlo Credendino, il dott. Aniello Castaldo,<br />
l’ing. Marco <strong>De</strong>viato, l’ing. Antonio Di Palo,<br />
l’ing. Pietro Fico, il dott. Giuseppe Puzio, il<br />
dott. Enzo Alaia, e tanti altri, tantissimi altri.<br />
Non servono perché non sono “disponibili”. Non<br />
sono per esempio disponibili a firmare carte fatte<br />
<strong>da</strong> “altri”. Non servono perché vogliono svolgere<br />
le rispettive professioni e ricoprire l’incarico di<br />
burocrate del Comune rispettando la pol<strong>it</strong>ica,<br />
sapendo, però, che prima del potere pol<strong>it</strong>ico<br />
c’è la legge. E questo a Vincenzo Nespoli non<br />
piace. Ecco perché ha selezionato un’altra classe<br />
dirigente, un’altra classe di burocrati che gestisce<br />
quasi a “telecomando”. Si preoccupano di ciò<br />
che dice il sin<strong>da</strong>co-senatore, non della legge.<br />
Non è un’accusa buttata lì, tanto per discred<strong>it</strong>are<br />
l’amministrazione. Assolutamente no. Anche<br />
in questo caso ci sono gli atti. E passiamo al<br />
secondo episodio scan<strong>da</strong>loso. L’ingegnere<br />
Francesco Di Palo, in servizio al Municipio di<br />
Afragola, fa parte di quella schiera di burocrati<br />
che Nespoli ha messo <strong>da</strong> parte. Ebbene, Di Palo<br />
ha un’opportun<strong>it</strong>à importante per la sua carriera.<br />
E’ richiesto al Comune di Casoria per ricoprire<br />
l’incarico di dirigente. Di Palo, correttamente,<br />
chiede un’aspettativa all’amministrazione. Il<br />
capo di Gabinetto, Francesco Crocetto, che si<br />
fa chiamare “cavaliere”, scrive alla segretaria<br />
e esprime la volontà dell’esecutivo di negare<br />
l’autorizzazione. La segretaria municipale,<br />
Lea Baron, garante della legal<strong>it</strong>à, riscrive a<br />
Crocetto, “cavaliere”, spiegando che “l’indirizzo<br />
perentorio espresso <strong>da</strong>ll’amministrazione oltre<br />
a non essere conforme alla legge contrasta con<br />
l’articolo 19 del decreto legislativo 165 del 2001.<br />
Insomma, Baron spiega a Crocetto che al di là<br />
della volontà del sin<strong>da</strong>co nei confronti di Di Palo<br />
c’è una legislazione in materia che non può essere<br />
superata o cestinata. Spalancate gli occhi perché<br />
la risposta di Francesco Crocetto, cavaliere e<br />
capo gabinetto di Nespoli, alla segretaria è la<br />
testimonianza dell’esistenza e della forza di un<br />
potere pol<strong>it</strong>ico deviato che è riusc<strong>it</strong>o ad incunearsi<br />
nella gestione amministrativa dell’Ente locale.<br />
Un sistema perverso che crede di essere più forte<br />
della legge. “L’importante – scrive Crocetto alla<br />
Baron – è che lei raggiunga un’intesa col sin<strong>da</strong>co,<br />
al quale entrambi rispondiamo”. Insomma,<br />
Crocetto, cavaliere, si fa la croce e spiega alla<br />
segretaria che può c<strong>it</strong>are tutte le leggi del mondo.<br />
Se non si raggiunge un’intesa, che nessuno<br />
ha cap<strong>it</strong>o cosa significhi e su quale base si può<br />
raggiungere, col sin<strong>da</strong>co, le leggi possono an<strong>da</strong>re<br />
a farsi benedire. Una stretta di mano, al cavaliere,<br />
capo del Gabinetto di Nespoli.<br />
E torniamo al discorso iniziale. Dirigenti e<br />
funzionari storici messi <strong>da</strong> parte e depotenziati<br />
di ogni funzione di rilievo, mentre il Municipio<br />
è stato affi<strong>da</strong>to a personale assunto attraverso la<br />
società pubblica del Municipio, “Afragolanet”.<br />
Assunzioni in odor di clientela, di personale<br />
di fiducia, incluso qualche parente acquis<strong>it</strong>o<br />
del sin<strong>da</strong>co, al quale affi<strong>da</strong>re il sistema. Tra<br />
questi, spicca il nome di un arch<strong>it</strong>etto, all’epoca<br />
dell’assunzione fi<strong>da</strong>nzato – oggi mar<strong>it</strong>o – della<br />
nipote del sin<strong>da</strong>co e collaboratrice del settimanale<br />
del senatore, “Nuova c<strong>it</strong>tà”. Un semplice esempio,<br />
l’iceberg del meccanismo clientelare. Poi c’è<br />
il figlio del dirigente tecnico di Frattamaggiore,<br />
già collegato in diverse “s<strong>it</strong>uazioni” al capo<br />
dell’ufficio tecnico del comune di Afragola.<br />
In “Afragolanet”, Enzo Nespoli ha assunto<br />
di tutto: ingegneri, geometri, arch<strong>it</strong>etti. Li ha<br />
prorogati fino a quando ha potuto. Poi, guar<strong>da</strong><br />
caso, ha band<strong>it</strong>o i concorsi. Scommettiamo che<br />
i fortunati selezionati n Afragolanet saranno tutti<br />
vinc<strong>it</strong>ori-idonei? Una bella graduatoria con tutti<br />
dentro. Man mano che la si scorre, i selezionati<br />
<strong>da</strong>l sistema si gua<strong>da</strong>gneranno alcuni sub<strong>it</strong>o ed<br />
altri nei prossimi anni, un bel posto statale.<br />
Intanto, i giovani aspiranti già svolgono funzioni,<br />
come detto, sottratte ai leg<strong>it</strong>timi “proprietari”.<br />
Ricevono il pubblico, istruiscono pratiche<br />
edilizie, concessioni e Dia, permessi a costruire.<br />
Hanno contratti a tempo determinato, e aspettano<br />
il concorso per essere “stabilizzati”. Quindi,<br />
come dice Crocetto, cavaliere e capo Gabinetto,<br />
devono avere un solo padrone. Il sin<strong>da</strong>co<br />
Vincenzo Nespoli. Ecco allora che l’arch. Agnese<br />
Castaldo, assunta con un contratto “cococo”<br />
(con fondi inerenti esclusivamente la legge<br />
219), insieme all’arch<strong>it</strong>etto Daniela Ingallina,<br />
dipendente di Afragol@net si r<strong>it</strong>rova a ricevere<br />
il pubblico e, come detto, ad istruire pratiche di<br />
permessi a costruire e Dia. E’ come se stessero<br />
facendo praticantato in attesa che il concorso si<br />
chiu<strong>da</strong> per risultare vinc<strong>it</strong>ori-idonei in pectore.<br />
Scommettiamo anche su questo? I concorsi,<br />
appunto.<br />
C’è quello per vigili urbani. Le puntate sono<br />
aperte, la sol<strong>it</strong>a sfera di cristallo ha già partor<strong>it</strong>o<br />
i nomi dei sicuri idonei: innanz<strong>it</strong>utto i geometri<br />
assunti <strong>da</strong> afragolanet e prossimi al licenziamento.<br />
Poi parenti di consiglieri, mar<strong>it</strong>i di segretarie<br />
particolari, uomini di part<strong>it</strong>i, parenti dei potenti di<br />
turno e finanche i “prestatori di servizi artigianali<br />
a domicilio” dei potenti. Oppure i concorsi per<br />
funzionari amministrativi dove il passo lo tentano<br />
professioniste che intanto sono consulenti del<br />
comune e i figli di dipendenti comunali di fiducia<br />
del sin<strong>da</strong>co naturalmente.<br />
Evviva evviva. Ha proprio ragione Francesco<br />
Crocetto, cavaliere e capo gabinetto del sin<strong>da</strong>cosenatore.<br />
Ad Afragola non si risponde alla legge.<br />
L’importante è che si raggiunga un’intesa col<br />
sin<strong>da</strong>co. Buona intesa a tutti…
6<br />
17 settembre 2011<br />
MOSAICO<br />
AFRAGOLA . STANGATA SUI CITTADINI: LA GIUNTA AUMENTA LE TASSE<br />
La finanza creativa di Nespoli met<br />
Rincari sull’energia elettrica per coprire i costi della raccolta e smaltimento dei rifiuti e liev<strong>it</strong>ano pu<br />
A<br />
FRAGOLA - Un libricino,<br />
ovviamente pagato coi soldi pubblici.<br />
Il t<strong>it</strong>olo: “Il bilancio dei primi 18<br />
mesi di amministrazione”. Strano scherzo del<br />
destino, copertina di colore nero con un albero<br />
di natale addobbato con tante palle. Per la<br />
precisione 12. Dodici palle. L’ho riletto. Penna<br />
su carta le imprese di Vincenzo Nespoli, il<br />
sin<strong>da</strong>co-senatore del Pdl di Afragola. In c<strong>it</strong>tà<br />
serve a poco. Un’operazione di maquillage<br />
in una c<strong>it</strong>tà di provincia non riesce mai a<br />
stravolgere la ver<strong>it</strong>à. Tutti sanno tutto di tutti.<br />
E figuriamoci di un sin<strong>da</strong>co-senatore le cui<br />
performance e di alcuni esponenti della sua<br />
famiglia sono ribaltate alle cronaca nazionale<br />
e sintetizzate in un’ordinanza di arresto<br />
re<strong>da</strong>tta <strong>da</strong>lla Procura della Repubblica. Se,<br />
invece, quel libretto lo legge un forestiero, il<br />
primo pensiero è comune: “Magari avessimo<br />
un sin<strong>da</strong>co così”. E l’alberello <strong>da</strong>lle dodici<br />
palle colorate fornisce quel tocco di seren<strong>it</strong>à<br />
e di pace. Dodici palle. Una delle ultime: la<br />
pressione fiscale. Chi è riusc<strong>it</strong>o ad arrivare<br />
a pagina 27 vuol dire che ha avuto <strong>da</strong>vvero<br />
un coraggio <strong>da</strong> leoni. Fuori <strong>da</strong>l comune. E<br />
cosa gli tocca leggere? “Particolare rilievo<br />
– scrive l’amministrazione di Afragola –<br />
ha assunto la deliberazione, frutto di una<br />
felice intuizione, con la quale, unico caso<br />
nei Comuni della provincia di Napoli, si<br />
è coperto il 100 per cento del costo della<br />
raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani<br />
VIA DAL COMUNE AFFARISTI e FALLITI<br />
Dopo i fallimenti pol<strong>it</strong>ici e amministrativi, dopo<br />
le offese ai principi morali, dopo gli sprechi e le<br />
clientele adesso Nespoli e la sua “maggioranza”<br />
METTONO LE MANI NELLE<br />
TASCHE DEGLI AFRAGOLESI<br />
La Giunta Nespoli aumenta l’accisa sull’ENEL (delibera<br />
G.M. 75) e le tariffe dell’acqua (delibera G.M. 80) per<br />
finanziare la scellerata e fallimentare gestione della raccolta dei<br />
rifiuti. Ed è solo l’inizio, previsti nuovi aumenti anche per la<br />
TARSU per il mancato ragiungimento della quota di differenziata.<br />
LORO SPRECANO E I CITTADINI PAGANO<br />
NO A NUOVE TASSE !!!<br />
L’appello alle forze sane affinchè ci sia una mobil<strong>it</strong>azione<br />
civile per fermare l’ennesimo stupro e varare un nuovo<br />
progetto di governo serio e alternativo al “sistema Nespoli”<br />
NESPOLI E CRICCA A CASA<br />
eticagrafica@inwind.<strong>it</strong><br />
senza gravare ulteriormente sulle tasche dei<br />
c<strong>it</strong>tadini, con un’operazione straordinaria<br />
che un po’ ricor<strong>da</strong> alcune operazioni di<br />
cosiddetta finanza creativa poste in essere<br />
<strong>da</strong>l nostro ministro delle Finanze”. Restiamo<br />
ai forestieri. Leggono il libricino e ripetono:<br />
“Magari avessimo un sin<strong>da</strong>co come Nespoli”.<br />
Unico in provincia di Napoli ad ev<strong>it</strong>are<br />
l’aumento delle tasse. A Frattamaggiore, a<br />
Caivano, a Card<strong>it</strong>o, a Casalnuovo, a Crispano,<br />
a Napoli, a Roma, a Milano, in Piemonte,<br />
nel Friuli Venezia Giulia, nelle Marche, in<br />
Umbria, insomma, ovunque sia arrivato<br />
quel libricino ne sono convinti: Vincenzo<br />
Nespoli non aumenta le tasse ed ha portato<br />
ad Afragola la “finanza creativa”, coprendo<br />
il cento per cento del servizio di raccolta<br />
dei rifiuti senza mettere le mani in tasca ai<br />
residenti. Un santo. Un esempio. C’è, però un<br />
dettaglio. Piccolo, piccolo. Scovato leggendo<br />
le delibere di giunta. <strong>De</strong>liberazione della<br />
giunta comunale numero 75 del 30 giugno<br />
2011. Oggetto: approvazione maggiorazione<br />
dell’addizionale all’accisa sull’energia<br />
elettrica del 2001. Vi starete chiedendo: cosa<br />
c’entra l’energia elettrica con la spazzatura?<br />
E quindi continuate a <strong>da</strong>re cred<strong>it</strong>o a quelle<br />
dodici luccicanti palle colorate del libretto.<br />
Perfetto. Sfogliamo la delibera e leggiamo<br />
l’interno. Premessa: “I Comuni possono<br />
deliberare un’appos<strong>it</strong>a maggiorazione<br />
dell’addizionale all’accisa sull’energia<br />
elettrica…”. Siamo d’accordo, lo consente<br />
la legge. In sostanza, i residenti pagano una<br />
somma in bolletta all’Enel che poi viene<br />
rest<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a al Municipio. Enzo Nespoli con<br />
questa delibera l’ha aumentata. Indovinate<br />
per fare cosa? Lo scrive l’assessore alle<br />
Finanze sempre nella delibera, firmata <strong>da</strong>l<br />
dirigente Marco Chiauzzi: “Rilevato che<br />
questa amministrazione, dovendo far fronte<br />
ai costi diretti ed indiretti del ciclo di gestione<br />
dei rifiuti, r<strong>it</strong>iene opportuno avvalersi della<br />
possibil<strong>it</strong>à di aumento dell’addizionale<br />
all’accisa sull’energia elettrica peri al cento<br />
per cento del valore medio, del gett<strong>it</strong>o degli<br />
ultimi due anni, incassato <strong>da</strong>l Comune di<br />
Afragola”. <strong>De</strong>correnza gennaio 2011.<br />
Hanno aumentato le tasse per coprire i costi di<br />
un servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti<br />
pessimo, pregno di illeg<strong>it</strong>tim<strong>it</strong>à ed affarismo.<br />
E la finanza creativa? E le promesse fatte<br />
nel libretto delle 12 palle colorate? Afragola<br />
non è l’unico paese in provincia di Napoli a<br />
coprire integralmente il costo del servizio di<br />
raccolta e smaltimento dei rifiuti senza aver<br />
aumentato le tasse?<br />
Il bello non è ancora emerso. Leggete la<br />
versione dell’amministrazione che giustifica<br />
la discrasia tra quanto scr<strong>it</strong>to sul libricino
17 settembre 2011<br />
MOSAICO<br />
7<br />
te le mani nelle tasche del popolo<br />
re le tariffe dell’acqua. Giustino: “Si devono vergognare, loro fanno clientele ed i c<strong>it</strong>tadini pagano”<br />
delle “dodici palle” e la delibera di giunta<br />
con un discorso allucinante: “Formalmente<br />
possiamo confermare che non c’è stato mai<br />
un amento della Tarsu, la tassa sul servizio di<br />
raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani.<br />
Che poi si può dire che l’aumento dell’accisa<br />
sull’energia elettrica rappresenti un aumento<br />
in<strong>diretto</strong> della Tarsu è un discorso opinabile.<br />
Confermiamo, allo stesso tempo, che <strong>da</strong> qui<br />
alla fine della consiliatura non ci saranno<br />
aumenti Tarsu”. Insomma, il discorso per<br />
l’amministrazione è questo. Loro dicono alla<br />
c<strong>it</strong>tà: “Non aumentiamo la Tarsu”. E così sia.<br />
Con un particolare: aumentano le altre tasse<br />
sempre per coprire il costo del servizio di<br />
raccolta della spazzatura pensando di fare<br />
fessi e contenti il popolo. E’ come se durante<br />
una rapina, i malviventi portano via solo i<br />
soldi, lasciando il portafogli alla v<strong>it</strong>tima. Sulla<br />
carta nessuno può dire che i rapinatori hanno<br />
Il libro che racconta le 12 “palle” di Nespoli pagato <strong>da</strong>i c<strong>it</strong>tadini<br />
rubato il portafogli. Che poi <strong>da</strong>l portafogli<br />
manchino i soldi, è un discorso che per gli<br />
amministratori di Afragola diventa relativo.<br />
Anzi, opinabile.<br />
Il capogruppo del Pdl, Mario Carnevale,<br />
conferma ciò che ormai è a tutti evidente:<br />
la tassa è stata aumentata per coprire i costi<br />
della spazzatura. “Siamo stati costretti ad<br />
aumentare l’accisa sull’Enel – dichiara<br />
Carnevale - perché è aumentato il costo per<br />
lo scarico dei rifiuti in discarica. Quindi, non<br />
potevamo fare altrimenti”. Le “dodici palle”<br />
iniziano a sgonfiarsi. A questo punto si può<br />
tranquillamente parlare di “dodici palline”.<br />
Le quali scoppiano se passiamo ad analizzare<br />
un’altra delibera di giunta. La numero 80<br />
del 5 luglio 2011. Sapete a cosa si riferisce?<br />
All’aumento dell’acqua. Proprio così. Hanno<br />
aumentato pure l’acqua. E la finanza creativa<br />
delle “dodici palline colorate” di Nespoli? E’<br />
esplosa. Resta sul tavolo l’amaro in bocca<br />
per i soldi pubblici spesi inutilmente <strong>da</strong>l<br />
sin<strong>da</strong>co per pubblicizzare l’attiv<strong>it</strong>à della sua<br />
amministrazione su un libretto che non trova<br />
riscontro nella realtà. E dopo il <strong>da</strong>nno anche<br />
la beffa. Hanno aumentato le tasse. Altro che<br />
discorso opinabile: fatevi quattro conti in<br />
tasca e paragonate le bollette di quest’anno a<br />
quelle degli anni precedenti. Vi accorgerete di<br />
tutto, tranne che gli aumenti sono opinabili.<br />
Carnevale lo conferma: “Abbiamo aumentato<br />
l’acqua perché lo ha fatto la Regione e ci<br />
siamo adeguati alle nuove tariffe”. Almeno il<br />
capogruppo del Pdl non si è nascosto. Pure<br />
per lui gli aumenti non sono “opinabili”, ma si<br />
tratta della realtà. L’ennesimo provvedimento<br />
di una “finanza creativa” che si è distinta<br />
fino ad oggi per le “dodici palle colorate”<br />
raccontate alla popolazione.<br />
L’opposizione è scesa sul piede di guerra.<br />
Ha affisso un manifesto al vetriolo<br />
contro un altro scellerato provvedimento<br />
dell’amministrazione. T<strong>it</strong>olo <strong>diretto</strong>: “Via<br />
<strong>da</strong>l Comune affaristi e fall<strong>it</strong>i”. Il contenuto:<br />
“Dopo i fallimenti pol<strong>it</strong>ici e amministrativi,<br />
dopo le offese ai principi morali, dopo gli<br />
sprechi e le clientele, adesso Nespoli e la sua<br />
maggioranza mettono le mani nelle tasche<br />
degli afragolesi. La giunta Nespoli aumenta<br />
l’accisa sull’Enel e le tariffe dell’acqua per<br />
finanziare la scellerata e fallimentare gestione<br />
della raccolta dei rifiuti. Loro sprecano ed i<br />
c<strong>it</strong>tadini pagano. No a nuove tasse. Nespoli e<br />
cricca a casa”.<br />
“Stiamo <strong>da</strong>ndo battaglia – spiega Gennaro<br />
Giustino – per mettere in evidenza la<br />
fallimentare e scellerata gestione di<br />
un’amministrazione di incapaci che ha messo<br />
le mani sulla c<strong>it</strong>tà. E’ assurdo che debbano<br />
aumentare le tasse per finanziare le loro<br />
clientele e i loro affari. Non possono macinare<br />
voti attraverso un sistema di potere perverso<br />
e deviato facendosi finanziare <strong>da</strong>i residenti,<br />
tassando e vessando famiglie che già con la<br />
crisi in atto non riescono ad arrivare a fine<br />
mese. Al posto di creare lavoro per i giovani<br />
di Afragola, gli amministratori sistemano<br />
figli, nipoti e parenti. Al posto di pensare<br />
all’efficienza dei servizi, all’economia e<br />
ad una gestione al risparmio, preferiscono<br />
spese pazze e grasse dietro le quali si celano<br />
interessi personali. La c<strong>it</strong>tà ha cap<strong>it</strong>o chi ha<br />
di fronte e non vede l’ora che questi affaristi<br />
lascino il Comune. I c<strong>it</strong>tadini li puniranno al<br />
momento giusto. Si devono solo vergognare”.<br />
Va giù duro anche il consigliere Pasquale<br />
Grillo: “aumento dell’accisa sull’ENEL,<br />
aumento dell’acqua, introduzione dei ticket<br />
per le strisce blu ma cosa ottengono in cambio<br />
i c<strong>it</strong>tadini afragolesi <strong>da</strong>ll’indiscriminato<br />
aumento di tasse e balzelli, forse più servizi,<br />
forse una c<strong>it</strong>tà più pul<strong>it</strong>a, forse una maggiore<br />
vivibil<strong>it</strong>à? Niente di tutto questo. In realtà il<br />
“libro dei fatti” così come battezzarono il loro<br />
programma elettorale è diventato il “libro<br />
delle false promesse e degli incubi” per gli<br />
afragolesi.<br />
Sissi Cantalupo<br />
…le bugie di<br />
Pinochiella…<br />
Da “Il programma elettorale per<br />
il Buongoverno di Afragola”<br />
del Sin<strong>da</strong>co Nespoli (pag. 7):<br />
“Punto fon<strong>da</strong>mentale su cui si misurerà<br />
la capac<strong>it</strong>à del governo c<strong>it</strong>tadino sarà la<br />
riduzione, entro tre anni, del 50% della<br />
TARSU attraverso una gestione virtuosa<br />
e integrata del ciclo dei rifiuti”.<br />
Da “Il bilancio dei primi 18 mesi di ma<strong>da</strong>to”<br />
del Sin<strong>da</strong>co Nespoli (pag 27):<br />
“Particolare rilievo ha assunto la<br />
deliberazione, frutto di una felice intuizione,<br />
con la quale, unico caso nei Comuni della<br />
provincia di Napoli, si è coperto il 100 per<br />
cento del costo della raccolta e smaltimento<br />
dei rifiuti solidi urbani senza gravare<br />
ulteriormente sulle tasche dei c<strong>it</strong>tadini,<br />
con un’operazione straordinaria che un<br />
po’ ricor<strong>da</strong> alcune operazioni di cosiddetta<br />
finanza creativa poste in essere <strong>da</strong>l nostro<br />
ministro delle Finanze”
8<br />
17 settembre 2011<br />
MOSAICO<br />
AFRAGOLA . E SUI REVISORI FIGURACCIA DEL<br />
Il Pd prima l<strong>it</strong>iga con l’opposizione, poi fa retromarc<br />
I “pizzini” del sin<strong>da</strong>co a seduta in corso fanno la di<br />
<strong>da</strong>lla minoranza con due voti dei “democratici” no<br />
A<br />
FRAGOLA - Tre poltrone sul tavolo: la<br />
nomina dei revisori dei conti. Due alla<br />
maggioranza ed una all’opposizione. In<br />
aula i consiglieri del Pdl sono arrivati,<br />
come sempre, spaesati, non sapevano nemmeno<br />
il cognome <strong>da</strong> scrivere sul “fogliettino”. A seduta<br />
in corso, proprio in extremis, Vincenzo Nespoli<br />
distribuisce i “pizzini” ai suoi uomini con i<br />
nomi <strong>da</strong> votare. Facendo fare una bruttissima<br />
figura <strong>da</strong>vanti alla platea agli esponenti della<br />
maggioranza, considerati sempre di più<br />
semplici burattini. La notizia, però, sta tutta nei<br />
cognomi scelti <strong>da</strong> Vicenzo Nespoli per curare<br />
i conti del Municipio: Romolo Guerriero,<br />
ragioniere, nomina concessa <strong>da</strong>l sin<strong>da</strong>co al<br />
consigliere Raffele Falco del Pdl, e Paolo<br />
Lista. Iscr<strong>it</strong>to al registro dei revisori contabili,<br />
scelto per la casella di presidente. Paolo<br />
Lista. Un nome che non è passato inosservato<br />
perché – secondo indiscrezioni – conduce<br />
direttamente ad uno “studio associato” dove<br />
lavorerebbe tra gli altri Maurizio Matacena.<br />
Vi ricor<strong>da</strong>te chi è Matacena? Un altro<br />
cognome importante inser<strong>it</strong>o nello scan<strong>da</strong>lo<br />
della “Sean immobiliare”, una speculazione<br />
edilizia della famiglia Nespoli per la quale il<br />
sin<strong>da</strong>co di Afragola dovrebbe essere agli arresti<br />
domiciliari. Gira e rigira, si torna sempre a quel<br />
ristretto gruppetto individuato <strong>da</strong>lla Procura<br />
della Repubblica come registi e bracci operativi<br />
di un articolato sistema legato al malaffare. Un<br />
giro di fallimenti, assegni falsi e truffe. Di tutto<br />
di più. Maurizio Matacena. Un cognome che<br />
è rimbombato anche nel civico consesso. Due<br />
consiglieri hanno scr<strong>it</strong>to provocatoriamente il<br />
suo nome sui bigliettini destinati alla votazione<br />
dei revisori dei conti. Creando un certo<br />
imbarazzo nei banchi del Pdl. Sempre lo stesso<br />
cognome. Matacena, nominato mesi fa revisore<br />
dei conti dell’Asl Napoli 1. La revoca è arrivata<br />
dopo 12 ore firmata <strong>da</strong>l presidente del consiglio<br />
regionale della Campania Paolo Romano.<br />
Sempre del Pdl. Tra l’altro, infatti, Matacena<br />
è pure in<strong>da</strong>gato per riciclaggio. Ecco perché,<br />
probabilmente appena Romano è venuto a<br />
conoscenza delle vicende che vedono coinvolto<br />
Maurizio Matacena, esponente napoletano<br />
del Pdl, non ha es<strong>it</strong>ato a rispedirlo a casa. Ma<br />
sui revisori non è tutto. C’è un’altra storia <strong>da</strong><br />
raccontare che coinvolge il Part<strong>it</strong>o democratico.<br />
In sostanza, tutta l’opposizione, per mesi, in<br />
maniera compatta e con l’avallo del capogruppo<br />
“democratico” <strong>Giovanni</strong> Boccellino, ha fatto<br />
un ragionamento serio che ha partor<strong>it</strong>o due<br />
nomi: <strong>Giovanni</strong> Casillo e Santo Castaldo.<br />
Entrambi uscenti. Hanno svolto un ottimo<br />
lavoro, dimostrando autonomia rispetto alle<br />
deviazioni del sistema. Quindi si doveva puntare<br />
su di loro. Tutto pronto. Alla fine la scelta è<br />
caduta su <strong>Giovanni</strong> Casillo. Ebbene, pochi<br />
minuti prima che iniziasse il civico consesso, si<br />
è presentato compatto il gruppo consiliare del<br />
Pd (Boccellino, Valentino, Maiello e Izzo).<br />
Convocata la minoranza per una comunicazione<br />
urgente. Il Pd rivendica i due nomi e tenta<br />
di imporli a tutta l’opposizione: Gennaro<br />
Mocerino e Siniscalchi.<br />
Un atto che spiazza tutti. Il Pd tradisce la<br />
minoranza. Gennaro Espero, coordinatore<br />
del Pd, ha forzato la mano e se n’è fregato<br />
Paolo Lista presidente del collegio revisori<br />
di man<strong>da</strong>re i suoi uomini allo sbaraglio, li ha<br />
messi alla berlina senza ricavare nulla. Anzi,<br />
ha rimediato l’ennesima brutta figura. Perché?<br />
Facile dirlo. In aula l’opposizione ha votato<br />
Casillo, così come concor<strong>da</strong>to, ed il gruppo del<br />
Pd si è spaccato.<br />
Due su quattro hanno rispettato l’impegno<br />
assunto con i colleghi. Hanno votato Casillo e<br />
non i nomi di Espero. Una valutazione pol<strong>it</strong>ica,<br />
dopo questo episodio, sulla minoranza, è<br />
obbligata. Prima doman<strong>da</strong>: a quale t<strong>it</strong>olo il<br />
Pd rivendicava la leadership dell’opposizione<br />
nell’indicazione dei nomi dei revisori?<br />
Quattro consiglieri, come detto, due dei quali<br />
sistematicamente assenti. Il capogruppo<br />
<strong>Giovanni</strong> Boccellino e l’altro consigliere<br />
Pasquale Valentino spesso, in aula, hanno<br />
votato atti in maniera diversa, segno evidente<br />
di un part<strong>it</strong>o almeno senza una linea precisa e<br />
con qualche strascico di consociativismo col<br />
sistema Nespoli.<br />
Il part<strong>it</strong>o di Bersani segue a traino le altre<br />
forze della minoranza, dimostrando incapac<strong>it</strong>à<br />
di azione e di iniziativa. Guar<strong>da</strong> caso, hanno<br />
dimostrato determinazione e garant<strong>it</strong>o la loro<br />
presenza in aula appena si dovevano spartire<br />
poltrone e stipendi. Alla prova del nove, il<br />
gruppo si è di nuovo spaccato.<br />
Ognuno ha votato come r<strong>it</strong>eneva opportuno.<br />
Una figuraccia per Gennaro Espero che, dopo<br />
la seduta, è riusc<strong>it</strong>o a fare di peggio. Ha chiamato<br />
Casillo e gli ha detto: “Era tutto concor<strong>da</strong>to,<br />
alla fine dovevi uscire tu. Si è trattato di una
PD<br />
17 settembre 2011<br />
MOSAICO<br />
9<br />
ia con i consiglieri che mollano il segretario<br />
fferenza per Lista e Guerriero. Casillo riconfermato<br />
nonostante il part<strong>it</strong>o avesse <strong>da</strong>to indicazione diversa<br />
sceneggiata per far vedere”. Nemmeno il<br />
coraggio di sostenere le proprie azioni. Povero<br />
Pd, che fine che hai fatto. La speranza è tutta<br />
nei giovani democratici. Le nuove leve sono in<br />
prima linea a <strong>da</strong>re battaglia in maniera autentica<br />
e disinteressata. Rappresentano un esempio per<br />
gli “anziani”, i quali dovrebbero capire che,<br />
ormai, hanno raggiunto l’età della pensione.<br />
Il capogruppo del Part<strong>it</strong>o democratico,<br />
<strong>Giovanni</strong> Boccellino, getta acqua sul fuoco e<br />
...riceviamo e pubblichiamo...<br />
Caro Direttore<br />
la scrivo in mer<strong>it</strong>o all’articolo pubblicato sul vostro portale www.<br />
napolimetropoli.<strong>it</strong> t<strong>it</strong>olato “E sui revisori dei conti i nomi di Nespoli<br />
riportano all’affaire Sean”. Come dirigente dei Giovani <strong>De</strong>mocratici di<br />
Afragola sento di ringraziare lei e l’autore dell’articolo, Felice Libertà, per<br />
le incoraggianti parole di chiusura che in qualche modo hanno ricor<strong>da</strong>to che<br />
l’impegno mostrato fino ad ora deve perlomeno raddoppiare se vogliamo<br />
liberare la nostra amata c<strong>it</strong>tà <strong>da</strong>l d<strong>it</strong>tatore – criminale Nespoli. Abbiamo<br />
trovato le vostre parole incoraggianti in quanto, e qui parlo come <strong>Giovanni</strong><br />
Tuberosa semplice mil<strong>it</strong>ante del PD e non come portavoce del gruppo,<br />
questo PD afragolese ha azzerato quell’entusiasmo e quella spinta iniziale<br />
che tutti abbiamo sent<strong>it</strong>o alla nasc<strong>it</strong>a di questo bellissimo progetto riformista<br />
rimasto, ahimè, solo sulla carta. Complice di questo fallimento, come più<br />
volte ha insegnato la storia, sono l’arroganza e l’affarismo dei poteri forti,<br />
o come io li definisco, dei generali senza eserc<strong>it</strong>o. Generali autoreferenziali<br />
che con lunghe liste telefoniche di nomi e con il libretto degli assegni hanno<br />
sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o gli uomini di part<strong>it</strong>o con tessere. E le tessere non hanno ideologie<br />
e/o contenuti. Non hanno idee, non hanno anima. Queste tipo di tessere<br />
almeno. Le tessere non hanno sentimenti e certamente non riescono ad<br />
amare le classi più deboli che il pol<strong>it</strong>ico ha come missione quasi sacra di<br />
rappresentare. La guerra del tesseramento che questi signorotti locali hanno<br />
importato <strong>da</strong>lle peggiori tradizioni democristiane e in cui si sono laureati<br />
con il massimo dei voti ha distrutto il concetto di part<strong>it</strong>o ed umiliato chi<br />
ha sempre cobattuto e creduto in quei valori ed ideali che col sangue e<br />
col sudore custodisce gelosamente e che si riassumono in quella che <strong>da</strong>i<br />
tempi del grande PCI veniva defin<strong>it</strong>a una prova tangibile del valore di chi la<br />
possedeva: la tessera di part<strong>it</strong>o. Nel 2009 si è abbattuta una violente guerra tra<br />
le pareti della sezione ed arrivammo a “tesserare” duemila anime, duemila<br />
mil<strong>it</strong>anti apparenti. Allora il PD sembrava una promessa, la luce di questo<br />
ulteriore ventennio <strong>it</strong>aliano buio e distruttivo ed invece si è dimostrato una<br />
grande delusione. Sfiduciati i c<strong>it</strong>tadini ed ev<strong>it</strong>ate intromissioni esterne si è<br />
potuto scendere con i numeri, arrivare a seicento, ed organizzarsi attorno<br />
ad un tavolino per nominare cooptati e per dividersi il part<strong>it</strong>o. Sembrava<br />
una part<strong>it</strong>a di poker in cui ogni signore seduto al tavolo bleffava di numeri<br />
e risorse che ormai non aveva più. Da fuori osservavo e a fatica tolleravo<br />
tutto questo ma pensavo alle conseguenze di un ulteriore guerra di tessere e<br />
ad un altro anno di assenza come lo si ebbe nel tesseramento precedente e<br />
perciò forse era meglio così. Risultato: tutto è peggiorato e credo di essere<br />
anche eccessivamente buono in questo giudizio. Oggi mi sento complice<br />
silenzioso di questo fallimento perchè potevo e dovevo almeno provare<br />
ad ostacolare queste logiche fallimentari. C<strong>it</strong>ando Gramsci “se avessi fatto<br />
anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe<br />
successo ciò che è successo? “. Sento di chiedere scusa a tutti gli elettrori che<br />
i signorotti del part<strong>it</strong>o continuano ad offendere e deludere. Chiedo scusa per<br />
l’arroganza del mio part<strong>it</strong>o che sputa in faccia al buon operato dei revisori<br />
dei conti che l’opposizione saggiamente voleva riconfermare. Chiedo scusa<br />
rinvia tra le quattro mura del part<strong>it</strong>o una resa<br />
dei conti che a questo punto appare necessaria.<br />
“Non si è spaccato il gruppo consiliare – spiega<br />
Boccellino – ma semmai è stato il gruppo<br />
consiliare che ha deciso la stra<strong>da</strong> <strong>da</strong> intraprendere<br />
in controtendenza rispetto a quanto stabil<strong>it</strong>o <strong>da</strong>l<br />
coordinatore del part<strong>it</strong>o. Abbiamo prefer<strong>it</strong>o<br />
garantire a Casillo i numeri per essere eletto<br />
perché si tratta di un professionista che ha svolto<br />
un ottimo lavoro, dimostrando competenza,<br />
autorevolezza ed autonomia rispetto al potere<br />
pol<strong>it</strong>ico. Quei due voti sono espressione di una<br />
volontà precisa di tutto il gruppo consiliare. Il<br />
problema è nel part<strong>it</strong>o”.<br />
Al consigliere <strong>Giovanni</strong> Boccellino va<br />
comunque riconosciuto un impegno costante in<br />
consiglio comunale di sana opposizione.<br />
Intanto i giovani del part<strong>it</strong>o annunciano che la<br />
storia non finisce qui.<br />
Felice Espos<strong>it</strong>o<br />
a quei veri mil<strong>it</strong>anti che in tasca custodiscono<br />
la tessera del PD e che hanno riposto in noi<br />
giovani la speranza di un riscatto, dello slancio<br />
famoso di Giorgio Gaber in cui ognuno era<br />
come più di se stesso. Pensa che in sezione<br />
conserviamo ancora tutte le tessere mai r<strong>it</strong>irate<br />
di questa rete clientelare mantenuta viva <strong>da</strong><br />
pol<strong>it</strong>icanti <strong>da</strong> quattro soldi. Non è il PD quello<br />
che ha boigottato l’opposizione nella nomina<br />
dei revisori dei conti. Non è il PD quello che<br />
spesso ha <strong>da</strong>to l’impressione di essere stampella del sin<strong>da</strong>co ed interlocutore<br />
nascosto come per portare avanti il famoso gioco delle tre carte. Non è il<br />
PD perchè la scelta non è stata partecipata <strong>da</strong>i mil<strong>it</strong>anti, nè <strong>da</strong>gli elettori e<br />
nè <strong>da</strong>lla stessa assemblea diventata organo inutile e scomodo ma <strong>da</strong> statuto<br />
necessario, riemp<strong>it</strong>a per quasi la sua total<strong>it</strong>à <strong>da</strong> cooptati e lacchè. Il vero PD<br />
, i veri riformisti, il vero part<strong>it</strong>o sta fuori e forse ci sta osservando in attesa<br />
che “i giovani si organizzano, impadronendosi di ogni ramo del sapere e<br />
lottano con i lavoratori e gli oppressi, per togliere scampo per un vecchio<br />
ordine fon<strong>da</strong>to sul privilegio e sull’ingiustizia”. E questo Berlinguer lo<br />
diceva trenta anni fa. Prima ancora della questione dei revisore dei conti<br />
pensavo timoroso alla proposta di una larga coalizione che tempo fa era<br />
apparsa sul giornale che curo, 12pagine, col PD protagonista, ed avevo<br />
paura di quello che poteva succedere se alle logiche part<strong>it</strong>iche distorte si<br />
fosse accostato il potere dell’amministrare. Avevo timore di r<strong>it</strong>rovarmi<br />
un Nespoli di sinistra interpretazione del “clan dei poteri forti” pronti a<br />
svendere e mangiare la mia amata c<strong>it</strong>tà. Visto l’ultima arroganza del mio<br />
part<strong>it</strong>o che per logiche clientelari, uguali a quelle adottate <strong>da</strong> Nespoli, stava<br />
sost<strong>it</strong>uendo e mortificando persone competenti con cooptati <strong>da</strong> ripagare o<br />
chissà cosa, credo che il lavare i panni sporchi in famiglia non funziona<br />
più e serve coraggio e forza per denunciare quello che non funziona. Il<br />
mio inv<strong>it</strong>o è quello di aiutare a liberare la pol<strong>it</strong>ica <strong>da</strong> questi poteri forti che<br />
mortificano il lavoro di chi <strong>da</strong>vvero fa qualcosa, con sacrificio e passione<br />
per migliorare la nostra società. Poteri forti che non compaiono e riservano<br />
le brutte figure a chi ci mette il nome, a cui imputo solo la mancanza di<br />
una presa di posizione coraggiosa, netta, precisa e coerente nel dire no agli<br />
affaristi della pol<strong>it</strong>ica. Ognuno deve fare la sua parte per contribuire ad una<br />
società migliore: lei continua con le bacchettate a questo part<strong>it</strong>o fantasma<br />
ed io come giovane prendo l’impegno con la c<strong>it</strong>tà che questa volta non<br />
sarò complice silenzioso della svend<strong>it</strong>a del part<strong>it</strong>o e urlerò ancora più forte<br />
di fronte all’arroganza di certe persone che hanno preso la pol<strong>it</strong>ica come<br />
l’azien<strong>da</strong> di famiglia attraverso cui attingere nelle tasche degli afragolesi.<br />
Anche non condividendo la mia stessa ideologia mi viene <strong>da</strong> augurarle al<br />
lavoro ed alla lotta perchè di lavoro <strong>da</strong> fare ce ne è tanto e per questo , come<br />
lei ben sa per il suo giornale, non si deve mai smettere di lottare.<br />
<strong>Giovanni</strong> Tuberosa<br />
Responsabile organizzazione GD Afragola
10<br />
AFRAGOLA • ERAVAMO QUATTRO AMICI AL BAR…<br />
17 settembre 2011<br />
MOSAICO<br />
Sentono odor di elezioni e i “trombati” riscoprono la “società civile”<br />
L’alternativa a Nespoli? Il suo assessore Roberto Russo, Gennaro Espero, Cosimo Boemio e Claudio<br />
Grillo. All’Arancia blu inaugurato il “caffè letterario”. Pol<strong>it</strong>icamente amaro quasi come quello di Nespoli<br />
A<br />
FRAGOLA - Afragola me<strong>da</strong>glia d’oro tra i<br />
Comuni “ricicloni”. Nulla a che vedere con<br />
la raccolta differenziata. In questo caso si<br />
parla di “riciclaggio pol<strong>it</strong>ico”. Insomma, soggetti<br />
che fanno pol<strong>it</strong>ica – direttamente e/o indirettamente<br />
– <strong>da</strong> una v<strong>it</strong>a, qualcuno ha spremuto il limone<br />
fino all’ultima goccia ricoprendo in nome e per<br />
conto dei part<strong>it</strong>i ogni carica possibile e in diverse<br />
epoche, e adesso cosa fanno? Si riuniscono in<br />
un bar, parlano dei massimi sistemi e vogliono<br />
presentarsi come “società civile”. Come se fino<br />
a ieri fossero stati degli incivili. E così tra pezzi<br />
del centro sinistra come Cosimo Boemio, una<br />
storia <strong>da</strong> Prima repubblica alle spalle nel Part<strong>it</strong>o<br />
socialista; Gennaro Espero, una storia <strong>da</strong> Prima<br />
repubblica alle spalle nella <strong>De</strong>mocrazia cristiana<br />
ed attuale coordinatore del Part<strong>it</strong>o democratico,<br />
e pezzi del centro destra come Roberto Russo,<br />
fino a ieri pilastro della giunta passata alla storia<br />
come governo espressione del “sistema Nespoli”,<br />
assessore di Nespoli in nome e per conto dell’Udc<br />
e oggi con il ruolo di vicecapo della protezione<br />
civile di Afragola, (ovviamente nomina concessa<br />
<strong>da</strong>l sin<strong>da</strong>co-senatore Vincenzo Nespoli) e con la<br />
partecipazione di Claudio Grillo che si è distinto<br />
in c<strong>it</strong>tà per l’ottimo successo registrato nella<br />
vend<strong>it</strong>a dell’abbigliamento: il famoso negozio<br />
“Grillo sport”, si è inaugurato un nuovo circolo<br />
letterario.<br />
Da indiscrezioni raccolte sembra che Claudio<br />
Grillo è pronto a scendere in campo solo se gli<br />
verrà concessa la candi<strong>da</strong>tura a sin<strong>da</strong>co. Ma non<br />
si comprende il perché, il per cosa e il per quando.<br />
Presenza di spicco di questo gruppo che si rivede<br />
in una sorta di “caffè letterario” inaugurato nel<br />
prestigioso bar dei fratelli Migliore, “l’Arancia<br />
blu”, è quella dell’avv. Marco Corcione, giudice<br />
di pace, molto stimato in c<strong>it</strong>tà. Presente qualche<br />
altro giovane stimato professionista e molta<br />
altra roba nota. Quello che non si comprende di<br />
questi movimenti è che sono sol<strong>it</strong>i aspettare le<br />
disgrazie dei potenti di turno per affacciarsi sulla<br />
scena pol<strong>it</strong>ica e rivendicare ruoli e primogen<strong>it</strong>ure,<br />
magari dopo essere stati anche parte del sistema<br />
che con<strong>da</strong>nnano. Un esempio su tutti: la proloco<br />
di Afragola (oggi presidente Claudio Grillo<br />
e suo vice Roberto Russo) dopo essere stata<br />
finanziata <strong>da</strong>l comune di Afragola per organizzare<br />
feste e festicciole prende le distanze <strong>da</strong> Nespoli<br />
e <strong>da</strong>ll’amministrazione – per bocca del suo<br />
vicepresidente – perché non è stato finanziato <strong>da</strong>l<br />
comune lo spettacolo pirotecnico del 15 agosto.<br />
Assurdo. Increduli gli assessori Aniello Baia e<br />
Antonio Pannone alle parole del loro ex collega<br />
di giunta Roberto Russo nel giorno dell’SS.<br />
Assunzione. Intanto nel Popolo delle libertà la<br />
storia è sempre la stessa.<br />
Il coordinatore locale, il deputato Pina Castiello,<br />
non si vede e non si sente. Colpevole, tuttavia, agli<br />
occhi degli afragolesi, di quanto sta succedendo<br />
sul terr<strong>it</strong>orio insieme al sin<strong>da</strong>co-senatore di<br />
cui è so<strong>da</strong>le. Il part<strong>it</strong>o è allo sbando, nessun<br />
confronto democratico, nessuna intervista,<br />
nessuna manifestazione, quello che appare è<br />
solo uno squallido e spregiudicato mercato delle<br />
vacche per assicurare – di volta in volta – i voti<br />
all’amministrazione in aula. Ma il sistema comincia<br />
a scricchiolare e in tanti sono pronti a mollare il<br />
sin<strong>da</strong>co-senatore che anche a livello regionale non<br />
se la passa bene. Ecco, allora, che il consigliere<br />
Raffaele Iazzetta ha mostrato chiaramente e<br />
pubblicamente i suoi malumori per una barca che<br />
sta affon<strong>da</strong>ndo. Non c’è condivisione, non c’è v<strong>it</strong>a<br />
di part<strong>it</strong>o, non c’è programmazione.<br />
Iazzetta si è accorto che i suoi colleghi assumono<br />
posizioni diverse per ricattare il primo c<strong>it</strong>tadino ed<br />
incassare prebende personali. Raffaele<br />
Iazzetta sembra sempre più legato al consigliere<br />
comunale Raffaele Falco, entrambi legati al<br />
consigliere regionale Massimo Ianniciello che<br />
ha abbandonato insieme all’altro consigliere<br />
regionale Pasquale Giacobbe la “corrente” del<br />
sin<strong>da</strong>co Nespoli, rappresentato ora in consiglio<br />
regionale solo <strong>da</strong>l consigliere Gennaro Nocera.<br />
Insomma, l’isolamento di Nespoli a livello<br />
regionale avrà delle ripercussioni a livello locale.<br />
Ma nel PDL non si può parlare di vere e proprie<br />
componenti, si tratta in realtà di singoli che pur<br />
impotenti di fronte alle nefandezze del sistema,<br />
all’arroganza di un accentratore che fa il padrepadrone<br />
mortificando la c<strong>it</strong>tà, la sua storia, le sue<br />
tradizioni, il popolo e la locale classe dirigente,<br />
tentano di assicurarsi un posto al sole. Giacca,<br />
cravatta, vest<strong>it</strong>i griffati, macchine di lusso, borse e<br />
borselli di Vu<strong>it</strong>ton, originali e false. Scimmiottano<br />
i potenti nel modo di vestire e pensano di stare<br />
in una favola. Arroganti e presuntuosi al comune<br />
taluni consiglieri del PDL non <strong>da</strong>nno “confidenza”<br />
ai colleghi del loro stesso part<strong>it</strong>o, cullati – nel loro<br />
immaginario – <strong>da</strong> un rapporto privilegiato con il<br />
senatore-sin<strong>da</strong>co. Pensano di essere come lui. E<br />
così, i malumori nel centrodestra crescono sempre<br />
più, proprio per questi atteggiamenti tenuti <strong>da</strong><br />
alcuni consiglieri comunali. Di fronte a scan<strong>da</strong>li<br />
e deviazioni, qualche consigliere, di vecchia <strong>da</strong>ta,<br />
riesce a pronunciare sempre le stesse parole:<br />
“Toglietemi <strong>da</strong> mezzo a queste cose. Non ne<br />
voglio sapere nulla. Se parlo Nespoli si arrabbia”.<br />
Italiano zoppicante e concetto chiaro. Oppure la<br />
storia del consigliere comunale che ha cantato<br />
per anni “peste e corna” del sin<strong>da</strong>co, del sistema<br />
e della sua perversione. Ha cantato peste e corna<br />
dei suoi attuali colleghi. Adesso si è allineato.<br />
Ha cap<strong>it</strong>o come funziona e rappresenta una delle<br />
colonne inamovibili del sistema. Sarà stata la<br />
promessa di farlo diventare parlamentare. Altri<br />
fanno finta di non vedere e magari si accontentano<br />
di godere dello status di “consigliere comunale”.<br />
Qualcuno tace per opportun<strong>it</strong>à qualcun altro tace<br />
perché si è accontentato di promesse. Le sol<strong>it</strong>e false<br />
promesse dei pol<strong>it</strong>icanti. Caso a parte il consigliere<br />
Vincenzo <strong>De</strong> Stefano. Quel cognome che mette<br />
in imbarazzo il sin<strong>da</strong>co ed il locale PdL a causa<br />
della storia giudiziaria che ha colp<strong>it</strong>o il padre. Lo<br />
vogliono far dimettere, lo stanno pressando, ma<br />
lui giustamente replica: “Se mi devo dimettere<br />
perché mio padre ha qualche problema, perché il<br />
sin<strong>da</strong>co deve restare in carica se dovrebbe essere<br />
ai domiciliari?”. Come <strong>da</strong>rgli torto.<br />
E poi, la ciliegina sulla torta, Biagio Castaldo.<br />
Presidente del civico consesso. Per adesso si<br />
tiene la poltrona di presidente dell’Assise e lo<br />
stipendio. Per il futuro se Nespoli gli garantisce<br />
la candi<strong>da</strong>tura a sin<strong>da</strong>co, bene, altrimenti è pronto<br />
passare sul carro del vinc<strong>it</strong>ore. Ad abbandonare il<br />
centrodestra ed aderire al nuovo progetto pol<strong>it</strong>ico<br />
di centro.<br />
Quello stesso centro che sta chiedendo la sua<br />
testa <strong>da</strong> presidente del consiglio comunale.<br />
Che dire poi degli assessori, c’è chi ormai sfi<strong>da</strong><br />
apertamente il sin<strong>da</strong>co come l’assessore Angelo<br />
Capone, c’è chi sta soffrendo la s<strong>it</strong>uazione in<br />
maniera impressionante, fino quasi ad ammalarsi<br />
come il buon Antonio Pannone, e c’è chi<br />
continua a star attaccato alla poltrona solo per lo<br />
stipendio. Intanto l’area di “centro moderato”<br />
diventa sempre più popolata e rappresenta la reale<br />
nov<strong>it</strong>à di questi mesi. Gente che ci ha messo e ci<br />
sta mettendo la faccia per contrastare il sistema-<br />
Nespoli. L’unica e reale alternativa. Gennaro<br />
Giustino, Pasquale Grillo, Antonio Cuccurese,<br />
Francesco Petrellese, Biagio Montefusco,<br />
Vincenzo Zucchini, Ciro Silvestro, Nicola<br />
Perrino. Movimento per Afragola, Rinasc<strong>it</strong>a,<br />
Futuro e libertà, Udc, e forse con l’Api di Aniello<br />
Silvestro che trovando riscontro in c<strong>it</strong>tà in una<br />
serie di professionisti e imprend<strong>it</strong>ori come il<br />
dottore Camillo Manna e Gennaro Salzano per<br />
fare un esempio su tutti, sono chiamati ad una<br />
grande prova di matur<strong>it</strong>à: organizzare l’ alternativa<br />
al sistema Nespoli. Organizzare il dopo Nespoli.<br />
Unico ostacolo a questo gruppo sono le ambizioni<br />
che – leg<strong>it</strong>timamente – ognuno di loro coltiva.<br />
Un laboratorio pol<strong>it</strong>ico che punta ad affermare<br />
legal<strong>it</strong>à, trasparenza, sviluppo, vivibil<strong>it</strong>à ed a<br />
rimettere al centro dell’agen<strong>da</strong> pol<strong>it</strong>ica l’interesse<br />
collettivo.<br />
Un progetto nato in c<strong>it</strong>tà, nelle strade, tra la gente,<br />
con la gente, per la gente. A loro questa prova<br />
di responsabil<strong>it</strong>à e matur<strong>it</strong>à pol<strong>it</strong>ica. Grande<br />
contraddizione nel centro sinistra, che con il<br />
rinvio continuo dei chiarimenti al proprio interno<br />
corre il serio rischio di farsi trovare ancora una<br />
volta impreparato al prossimo fon<strong>da</strong>mentale<br />
appuntamento elettorale. E così mentre l’IDV di<br />
Salvatore Iavarone e Gennaro Di Lena strizza<br />
gli occhi al laboratorio che si sta creando al centro<br />
(banco di prova è stato l’elezione del collegio dei<br />
revisori dei conti a lugl io) il PD di Gennaro<br />
Espero e compagni è alle prese con contraddizioni<br />
interne ormai di tipo strutturale che, probabilmente,<br />
<strong>da</strong> indiscrezioni, porteranno ad una spaccatura del<br />
part<strong>it</strong>o in più tronconi, con gli agguerr<strong>it</strong>i giovani<br />
democratici ormai determinati a dire come la<br />
pensano. Ma la part<strong>it</strong>a è appena iniziata. Staremo<br />
a vedere.
17 settembre 2011<br />
MOSAICO<br />
11<br />
AFRAGOLA • ALTRO ATTO SQUALLIDO<br />
Nespoli vuole cacciare le “Serve di Maria”<br />
Il primo settembre gli uomini dell’amministrazione ed i vigili si sono presentati <strong>da</strong>vanti ai cancelli della<br />
scuola “Addolorata” con una determina per mettere alla porta le suore. La mobil<strong>it</strong>azione dell’opposizione<br />
A<br />
FRAGOLA - Ci sono voluti dieci minuti<br />
per cancellare centocinquant’anni di<br />
storia. Un record assoluto. Li dove si<br />
è formata la gran parte del mondo pol<strong>it</strong>ico ed<br />
imprend<strong>it</strong>oriale di Afragola, la scuola che per<br />
decenni è stata un punto di riferimento per le<br />
famiglie e per i giovani di Afragola ha sub<strong>it</strong>o un<br />
duro colpo. Il primo settembre, alcuni funzionari<br />
del Comune di Afragola, insieme alla polizia<br />
municipale, si sono presentati fuori al portone del<br />
castello angioino di Afragola dove all’interno,<br />
<strong>da</strong> più di un secolo e mezzo, ci sono le suore<br />
compassioniste “serve di Maria” che gestiscono<br />
la scuola elementare e materna. A riceverli, suor<br />
Pierangela Mainardi responsabile locale della<br />
comun<strong>it</strong>à “serve di Maria”.<br />
I dirigenti del Municipio, con una determina tra<br />
le mani, hanno chiesto le chiavi della struttura<br />
ed intimato alle “sorelle” di liberare la stessa<br />
<strong>da</strong> chiunque non facesse parte del Comune.<br />
Proprio così. Nespoli chiude la scuola e caccia<br />
le suore. Una richiesta maturata, secondo<br />
l’amministrazione, a causa della declaratoria<br />
di null<strong>it</strong>à della convenzione tra le suore ed il<br />
comune di Afragola. Una vecchia storia che<br />
dura <strong>da</strong> ventisette anni <strong>da</strong> quando fu stipulata la<br />
convenzione per la gestione della scuola ma mai<br />
presa seriamente in considerazione. Convenzione<br />
che <strong>da</strong> quando è giunta l’amministrazione<br />
comunale gui<strong>da</strong>ta <strong>da</strong>l sin<strong>da</strong>co Vincenzo Nespoli<br />
è sub<strong>it</strong>o tornata alla ribalta come una questione<br />
<strong>da</strong> sistemare. E il primo c<strong>it</strong>tadino l’ha voluta<br />
sistemare a modo suo, quasi come una rivinc<strong>it</strong>a<br />
personale nei confronti delle suuore per chissà<br />
quale “sgarro” commesso. Qualsiasi altra<br />
amministrazione si sarebbe seduta al tavolo ed<br />
avrebbe trovatouna soluzione. Invece no., In<br />
questo momento storico, nella c<strong>it</strong>tà di Ruggiero il<br />
Normanno sono ammesse illegal<strong>it</strong>à di ogni tipo.<br />
Alle suore, invece, a quelle suore, non si fanno<br />
sconti. Anzi, si tenta di trovare il pelo nell’uovo<br />
per cacciarle, mortificarle, denigrarle. Quella<br />
scuola, per Nespoli, doveva chiudere i battenti<br />
e così dev’essere. Un accanimento ingiusto ed<br />
ingiustificato. Una vergogna che ha lasciato<br />
tutto il paese a bocca aperta. Un accanimento<br />
immotivato. Almeno sulla carta. Se, però, si<br />
scava nella storia il motivo esce allo scoperto. Si<br />
tratta di una leggen<strong>da</strong> metropol<strong>it</strong>ana, quelle storie<br />
che tutti sanno in paese ma non ci sono prove per<br />
dimostrarlo. Insomma, l’accanimento sarebbe<br />
dovuto al sogno di un familiare del sin<strong>da</strong>cosenatore<br />
di insegnare in quella scuola. Qualche<br />
decennio fa. Il sogno non si è mai avverato, ed il<br />
primo c<strong>it</strong>tadino ha giurato guerra a quelle suore.<br />
Così, appena ha potuto, si è messo all’opera<br />
togliendosi un sassolino <strong>da</strong>lla scarpa. Ma questo<br />
al momento è solo una legen<strong>da</strong> metropol<strong>it</strong>ana.<br />
L’assalto al fortino di piazza Castello è part<strong>it</strong>o,<br />
in ver<strong>it</strong>à, già due anni fa. Poi si è deciso di<br />
riman<strong>da</strong>re. Due mesi è usc<strong>it</strong>o un bando di<br />
concorso per l’assegnazione dell’appalto.<br />
Le suore sono intenzionate a partecipare. A<br />
bloccarle, la lungaggine per la produzione dei<br />
requis<strong>it</strong>i richiesti. E così dopo un mese e mezzo<br />
di pubblicazione, il bando scade e le suore non<br />
riescono a fare in tempo a parteciparvi. Ma al<br />
tempo stesso, nessuno riesce a partecipare. La<br />
gara è deserta. E come tale, per salvare il tutto,<br />
si poteva (come prevede la legge) concedere<br />
il servizio direttamente alle “serve di Maria”.<br />
Invece no. Niente <strong>da</strong> fare. L’amministrazione<br />
comunale, il primo settembre ha man<strong>da</strong>to i suoi<br />
predoni negli uffici delle monache. Vuole liberare<br />
quella struttura che nel 1984 fu donata <strong>da</strong>lle<br />
suore insieme ad altri beni in cambio di gestire<br />
una scuola che è diventata un fiore all’occhiello<br />
locale ma soprattutto ha formato ex sin<strong>da</strong>ci<br />
di Afragola, e tutta la gran parte della classe<br />
dirigente imprend<strong>it</strong>oriale e pol<strong>it</strong>ica afragolese.<br />
L’indignazione e tanta. In c<strong>it</strong>tà non si fa altro<br />
che parlare di questo increscioso episodio.<br />
Centocinquant’anni di storia non possono essere<br />
cancellati in dieci minuti- racconta una madre che<br />
voleva alcune informazioni sulla riapertura della<br />
scuola Addolorata. La notizia che il comune di<br />
Afragola vuole sfrattare le suore che <strong>da</strong> un secolo<br />
e mezzo risiedono nel castello angioino gestendo<br />
tra l’altro una scuola elementare e materna <strong>da</strong> più<br />
di mezzo secolo, ha indignato un’intera comun<strong>it</strong>à.<br />
E sull’indignazione generale, ecco spuntare una<br />
bella contraddizione targata Antonio Pannone<br />
vice sin<strong>da</strong>co del comune di Afragola. “Nessuno<br />
vuole cacciare le monache <strong>da</strong>lla struttura.<br />
Rifaremo nuovamente la gara. Il documento<br />
non era altro che la declaratoria di null<strong>it</strong>à della<br />
convenzione. Le chiavi servivano per garantire<br />
la funzional<strong>it</strong>à della scuola”. Pannone ci è o ci<br />
fa? Come può continuare a prnedere in giro le<br />
suore e la popolazione? Ma ha letto la determina?<br />
Sa di cosa parla? In quell’atto c’è la richiesta<br />
di liberare l’edificio <strong>da</strong> chi non è dipendente<br />
comunale. E, se Pannone non dovesse saperlo,<br />
le suore non sono dipendenti del Municipio. Un<br />
oltraggio alla cultura, alla tradizione ed alla sotria<br />
c<strong>it</strong>tadina senza precedenti. Un’altra doman<strong>da</strong>:<br />
e la chiesa locale? Tutto tace. Aberrante è il<br />
silenzio <strong>da</strong> parte delle altre comun<strong>it</strong>à parrocchiali<br />
<strong>da</strong>vanti a questa decisione. Nessuno parla.<br />
Omertà assoluta. Perché? E’ possibile che le<br />
suore devono essere lasciate sole di fronte ad un<br />
abuso, ad una violenza pol<strong>it</strong>ica, amministrativa e<br />
morale di una classe dirigente che sta annullando<br />
la cultura per affermar eil principio del più forte,<br />
il principio dell’illegal<strong>it</strong>à e dell’immoral<strong>it</strong>à?<br />
Nespoli non si ferma neanche di fronte a Dio e,<br />
<strong>da</strong> quanto risulta, nemmeno chi deve diffondere<br />
la parola del vangelo ha la forza ed il coraggio di<br />
contrapporsi con decisione. Gennaro Giustino,<br />
leader del “Movimento per Afragola” scende<br />
sul piede di guerra: “In quella scuola mi sono<br />
formato – dichiara Giustino -, ho passato i<br />
migliori anni della mia v<strong>it</strong>a, quelel suore mi<br />
hanno trasmesso valori importanti che ancora<br />
oggi rappresnetano il faro della mia v<strong>it</strong>a come<br />
uomo e amministratore pubblico. Tuti ne parlano<br />
ma nessuno fa niente per salvare un baluardo<br />
della storia afragolese. Tutti fanno buon viso<br />
a cattivo gioco. Faremo una battaglia di valori<br />
e di dign<strong>it</strong>à. Le suore <strong>da</strong> quell’edificio non si<br />
toccano e se l’amministrazione dovesse ripetere<br />
con arroganza e prepotenza i suoi atteggiamenti<br />
vergognosi, mobil<strong>it</strong>eremo la società civile a difesa<br />
della nostra storie e delle . Giù<br />
le mani <strong>da</strong>lla struttura di via Castello. Vincenzo<br />
Nespoli confonde ancora una volta le sue storie<br />
personali con l’amministrazioen del Municipio.<br />
Alzeremo le barricate e non faremo sconti. E’<br />
arrivata l’ora che questi soggetti belligeranti<br />
e con logiche perverse e deviate se ne va<strong>da</strong>no<br />
<strong>da</strong>l Municipio. I c<strong>it</strong>tadini di Afragola devono<br />
riappropriarsi della loro c<strong>it</strong>tà e dl loro destino.<br />
Non si può più essere alla mercè di un soggetto<br />
che dovrebbe essere agli arresti domiciliari e<br />
invece continua a girovagare per il Municipio<br />
nascondendosi dietrol’immun<strong>it</strong>à parlamentare”.<br />
Anche i “Popolari”, <strong>da</strong> sempre attenti alle<br />
istanze del mondo cattolico, scendono sul piede<br />
di guerra. “L’ennesimo attacco alla più antica e<br />
gloriosa ist<strong>it</strong>uzione scolastica c<strong>it</strong>tadina – dichiara<br />
il segretario regionale del Gennaro<br />
Salzano - lascia <strong>da</strong>vvero sconcertati. Non si<br />
capisce per quale motivo l’amministrazione<br />
comunale voglia così caparbiamente cancellare<br />
una presenza che cost<strong>it</strong>uisce un cardine<br />
fon<strong>da</strong>mentale della ident<strong>it</strong>à collettiva c<strong>it</strong>tadina<br />
e che ancora oggi, tra una marea di difficoltà<br />
ed un dilagare di anonimato sociale e culturale<br />
consente alla c<strong>it</strong>ta di Afragola come riconoscersi<br />
come comun<strong>it</strong>à e sfuggire così all’amaro destino<br />
di diventare desolata periferia della metropoli.
12<br />
17 settembre 2011<br />
MOSAICO<br />
FRATTAMINORE . E CASO INIZIA AD AVERE PA<br />
Il 30 settembre il nome del candi<strong>da</strong>t<br />
I Popolari hanno lanciato Sossio Liguori, una perso<br />
entusiasmo in c<strong>it</strong>tà. Ma si attende il lavoro dei vertici<br />
F<br />
RATTAMINORE – Il Forum delle<br />
opposizioni sta lavorando con impegno<br />
e costanza per individuare la figura del<br />
candi<strong>da</strong>to a sin<strong>da</strong>co che possa rappresentare<br />
la migliore sintesi tra le forze pol<strong>it</strong>iche che<br />
si oppongono al sistema Caso (Popolari, Pd,<br />
Udeur, Socialisti e Rifon<strong>da</strong>zione comunista).<br />
I Popolari hanno lanciato Sossio Liguori,<br />
persona perbene, senza ombre e senza<br />
macchie. Una persona la cui storia parla <strong>da</strong><br />
sola. Rappresenta il biglietto <strong>da</strong> vis<strong>it</strong>a più<br />
pericoloso per la compagine che attualmente<br />
gestisce il Comune.<br />
Il nome di Sossio ha creato entusiasmo in<br />
c<strong>it</strong>tà ed è stato giudicato pos<strong>it</strong>ivamente <strong>da</strong>gli<br />
altri part<strong>it</strong>i che lavorano ad un’alternativa<br />
seria e credibile. La prossima riunione si<br />
terrà il 30 settembre dove pure il Pd e gli altri<br />
part<strong>it</strong>i metteranno altri nomi sul tavolo: poi si<br />
deciderà. Poche ore e il candi<strong>da</strong>to a sin<strong>da</strong>co<br />
della coalizione che va oltre il centrosinistra<br />
sarà presentato in pompa magna alla c<strong>it</strong>tà. Poi,<br />
spazio agli stand, al programma partecipato<br />
ed alla proposta pol<strong>it</strong>ica di governo.<br />
I vertici del centrosinistra hanno anche<br />
spiegato che “non accetteranno provocazioni<br />
<strong>da</strong>gli avversari”.<br />
C’è il rischio, infatti, che di fronte ad una<br />
macchina <strong>da</strong> guerra come il Forum, in termini<br />
elettorali e di classe dirigente, la coalizione di<br />
Enzo Caso, ancora <strong>da</strong> definire, e le famiglie<br />
che lo stanno supportando, <strong>da</strong> quella dei<br />
Luongo fino ai Saviano, vogliano tentare di<br />
spostare il confronto sulle problematiche<br />
del paese ad una rissa frontale tra le opposte<br />
fazioni. E’ questo che i vertici del Forum<br />
vogliono ev<strong>it</strong>are in quanto ci sarebbe il rischio<br />
di confondere chi ha governato con chi ha<br />
lavorato per l’alternativa.<br />
Caso vorrebbe far passare tutti, maggioranza<br />
e opposizione, come componenti di un<br />
carrozzone pregno di affarismo e di<br />
clientelismo. In modo <strong>da</strong> coprire i suoi<br />
fallimenti ed il familismo esasperato<br />
che regna al Municipio. Invece no. Le<br />
provocazioni che stanno già arrivando,<br />
non saranno accolte. Respinte al m<strong>it</strong>tente.<br />
La campagna elettorale non si trasformerà<br />
nella guerra del fango, coinvolgendo anche<br />
amministrazioni vecchie, passate alla storia e<br />
che, tra l’altro, hanno visto i Caso in prima<br />
fila. Con episodi sicuramente non edificanti.<br />
L’inciucio non interessa a nessuno. La<br />
campagna elettorale non si deve svolgere sul<br />
passato, ma sul presente e sul futuro. Cosa ha<br />
fatto l’amministrazione Caso? Siete contenti<br />
del familismo che regna al Municipio?<br />
Volete un paese pregno di clientelismo, dove<br />
i consiglieri cambiano part<strong>it</strong>o e passano<br />
<strong>da</strong>lla maggioranza all’opposizione rispetto<br />
all’an<strong>da</strong>mento del “mercato delle vacche”?<br />
Se la risposta è si, allora continuate a votare<br />
Enzo Caso. Se, invece, non vi piace il sistema<br />
degli ultimi cinque anni e volete cambiare<br />
pagina sapete cosa fare. Bisogna votare il<br />
Andrea Perrotta - coordinatore del Pd<br />
Forum. Che sia Sossio Liguori o un’altra<br />
autorevole personal<strong>it</strong>à.<br />
Enzo Caso appena ha cap<strong>it</strong>o che si stava<br />
facendo sul serio con Sossio Liguori è an<strong>da</strong>to<br />
in fibrillazione perché l’entusiasmo che si è<br />
scatenato in c<strong>it</strong>tà dopo che l’ndiscrezione è<br />
trapelata sul portale www.napolimetropoli.<br />
<strong>it</strong> rappresenta il termometro più reale che<br />
dovrebbe far ragionare tutti coloro deputati<br />
alla scelta. E le parole di Liguori sono<br />
emblematiche. Non si sente il candi<strong>da</strong>to a<br />
sin<strong>da</strong>co dei Popolari ma vuole rappresentare<br />
il candi<strong>da</strong>to a sin<strong>da</strong>co di tutti e vuole fare il<br />
sin<strong>da</strong>co di tutti, non solo dei suoi elettori ma<br />
di tutta la c<strong>it</strong>tà. “Sono felice dell’invest<strong>it</strong>ura<br />
dei Popolari – spiega Liguori -, adesso tocca<br />
al mio part<strong>it</strong>o lavorare sul piano pol<strong>it</strong>ico nel<br />
Forum perché voglio essere non il candi<strong>da</strong>to<br />
dei Popolari, ma il sin<strong>da</strong>co di tutti.<br />
Chiudiamo il centrosinistra ed apriamo la<br />
coalizione a Dc e Giovani per Frattaminore.<br />
Insieme vinceremo per governare la c<strong>it</strong>tà e<br />
garantire esclusivamente l’interesse collettivo.<br />
Penso che la mia persona e la mia storia possa<br />
rappresentare una garanzia per i c<strong>it</strong>tadini.<br />
Non mi interessa il loro colore pol<strong>it</strong>ico. Farò<br />
una campagna elettorale rivolta al popolo:<br />
vinciamo insieme per riaffermare l’interesse<br />
collettivo nel nostro paese. Poche chiacchiere<br />
e tanti fatti. A me non piace parlare, sono<br />
l’uomo della concretezza. Sono figlio di quel<br />
popolo che spero un giorno di rappresentare<br />
con tanto orgoglio. Dopo quanto successo in<br />
questi anni, c’è bisogno di riaffermare valori<br />
pos<strong>it</strong>ivi, di portare pace e seren<strong>it</strong>à nelle case,<br />
di normalizzare il paese e far capire a tutti che<br />
tutti i c<strong>it</strong>tadini sono uguali, che il sin<strong>da</strong>co e<br />
l’amministrazione non sono a disposizione<br />
di chi li ha votati, ma rappresentano tutta la<br />
c<strong>it</strong>tà, tutta la collettiv<strong>it</strong>à. Sarò io oppure un<br />
altro il candi<strong>da</strong>to a sin<strong>da</strong>co non fa differenza.<br />
La pensiamo tutti allo stesso modo, ma<br />
spero che la scelta ca<strong>da</strong> su di me in quanto<br />
mi sento la persona giusta per gui<strong>da</strong>re il<br />
riscatto di Frattaminore. Non lascerò nulla di<br />
intentato. Girerò casa per casa, associazione<br />
per associazione, negozio per negozio, per<br />
spiegare la proposta pol<strong>it</strong>ica e far capire ai<br />
c<strong>it</strong>tadini che per il bene della collettiv<strong>it</strong>à serve<br />
una svolta radicale, per il bene dei nostri figli<br />
serve un cambio di rotta.<br />
I valori cattolici devono rappresentare oggi<br />
più che mai la gui<strong>da</strong> anche per un buon<br />
amministratore. Adesso facciamo lavorare i<br />
part<strong>it</strong>i del Forum in pace e il 30 settembre,<br />
in un clima di seren<strong>it</strong>à, scegliamo insieme il<br />
candi<strong>da</strong>to a sin<strong>da</strong>co giusto in questo momento<br />
storico”. Dal Part<strong>it</strong>o democratico arriva una<br />
reazione pacata, responsabile, di grande<br />
spessore. “Al Pd - spiega Andrea Perrotta –<br />
interessa stare insieme con un programma<br />
Sossio Liguori - candi<strong>da</strong>to a sin<strong>da</strong>co <strong>da</strong>i Popolari<br />
condiviso e vincere le elezioni per riaffermare<br />
il principio dell’interesse collettivo. Senza<br />
nulla togliere a Sossio Liguori, persona<br />
autorevole e stimata, anche il Pd ha un nome<br />
o addir<strong>it</strong>tura una rosa di nomi <strong>da</strong> esprimere.<br />
Ne parleremo con gli alleati ed alla fine si<br />
punterà sulla persona che aggrega di più. Può
17 settembre 2011<br />
MOSAICO<br />
URA DEL FORUM<br />
13<br />
o a sin<strong>da</strong>co che guiderà la rinasc<strong>it</strong>a<br />
nal<strong>it</strong>à senza ombre e senza macchie che ha susc<strong>it</strong>ato<br />
del centrosinistra: “Sceglieremo il nome più giusto”<br />
essere Sossio come può essere un<br />
uomo espressione del nostro part<strong>it</strong>o o<br />
di un’altra forza pol<strong>it</strong>ica che siede al<br />
tavolo del Forum”. Andrea Perrotta<br />
parla anche dell’ipotesi ventilata in<br />
c<strong>it</strong>tà di un r<strong>it</strong>orno di Massimo <strong>De</strong>l<br />
Prete.<br />
“Non si leggano le mie parole<br />
come una bocciatura – continua<br />
Perrotta -, assolutamente. <strong>De</strong>l<br />
Prete ha rappresentato nel bene e<br />
nel male la storia di questa c<strong>it</strong>tà e<br />
l’amministrazione ha lasciato una<br />
serie di opere programmate che si<br />
stanno ancora realizzando. Segno<br />
che si è lavorato bene.<br />
<strong>De</strong>l Prete però deve capire che negli<br />
ultimi anni c’è stata gente che ha<br />
lavorato bene, si è sacrificata con<br />
tanta umiltà rimettendoci salute<br />
e tempo. Sono queste le persone<br />
<strong>da</strong> valorizzare in questo momento<br />
storico. Consapevole che accetteremo<br />
ben volentieri un contributo dell’ex<br />
sin<strong>da</strong>co diessino. Lui può rimettersi<br />
in carreggiata, rimettersi in gioco,<br />
lavorare e tra cinque anni avrà tutte<br />
le carte in regola per riprovarci.<br />
Adesso, ripeto, in pole c’è un’altra<br />
classe dirigente che ha lavorato<br />
bene sul campo e si è gua<strong>da</strong>gnata<br />
i galloni. Se, invece, il tavolo del<br />
Forum dovesse decidere che la<br />
scelta del candi<strong>da</strong>to a sin<strong>da</strong>co debba<br />
passare attraverso meccanismi che<br />
coinvolgano pure il popolo e non solo<br />
la dirigenza dei part<strong>it</strong>i, se <strong>De</strong>l Prete<br />
vuole, potrà presentarsi alle primarie<br />
e giocarsi le sue carte. Ripeto, il Pd<br />
ragiona nell’interesse collettivo e del<br />
centrosinistra.<br />
Non vincere a tutti costi, ma<br />
intendiamo restare un<strong>it</strong>i per<br />
riaffermare l’interesse collettivo<br />
al Municipio. Se Sossio Liguori<br />
rappresenterà la sintesi per tutti, non<br />
c’è problema. Sarebbe un candi<strong>da</strong>to<br />
autorevole. Adesso, però, è meglio<br />
che le indiscrezioni finissero in modo<br />
<strong>da</strong> consentire ai part<strong>it</strong>i di lavorare<br />
con seren<strong>it</strong>à e scegliere il meglio per<br />
Frattaminore”.<br />
Il éd ha organizzato una<br />
serie di assemblee per<br />
presentarsiall’appuntamento del 30<br />
settembre con un nome condiviso.<br />
Ci sono divrse posizioni in campo.<br />
Anche quella di rompere l’alleanza.<br />
Vedremo quale prevarrà.<br />
il corsivo<br />
Anticorpi contro il malaffare e i parenti dei boss. La prior<strong>it</strong>à<br />
di <strong>Giovanni</strong> <strong>De</strong> <strong>Cicco</strong><br />
FRATTAMINORE – Lo scrissi mesi fa: non lasciatevi trascinare nella<br />
rissa. E’ fango che non sporca. La profezia, purtroppo, ha trovato<br />
riscontro nella realtà. Appena si è diffuso il nome di Sossio Liguori<br />
ed appena la compagni di Enzo Caso ha cap<strong>it</strong>o che il Forum non si<br />
sarebbe spaccato, sono an<strong>da</strong>ti in fibrillazione ed hanno iniziato la loro<br />
campagna elettorale. Non parlando dei problemi, di quanto hanno fatto<br />
e di quanto non sono riusc<strong>it</strong>i a fare. Per coprire i loro fallimenti, stanno<br />
utilizzando una tecnica antica come il mondo: demonizzare l’avversario,<br />
provocare, fare dietrologia. Dietro Sossio Liguori, secondo Enzo Caso,<br />
ci sarebbe il presidente dei Popolari Salvatore Barbato. Ammettiamo<br />
per un secondo che <strong>da</strong>vvero Sossio sia il candi<strong>da</strong>to del centrosinistra<br />
allargato. E’ vero. Dietro Liguori ci sarebbe Salvatore Barbato,<br />
Michele Pellino, Andrea Perrotta, Enzo Fausto, Geppino Firmani,<br />
Mazzoccolo, tutta la classe dirigente del Pd, dei Popolari, dei socialisti,<br />
di Rifon<strong>da</strong>zione e dell’Udeur. E allora? Si tratta di uno schieramento<br />
pol<strong>it</strong>ico che ha deciso di fare squadra, di rest<strong>it</strong>uire la central<strong>it</strong>à ai part<strong>it</strong>i con un sin<strong>da</strong>co che sia<br />
<strong>da</strong> sintesi rispetto alle indicazioni che arrivano <strong>da</strong>lle forze pol<strong>it</strong>iche. Non un accentratore, non un<br />
arrogante, non un interessato con parenti <strong>da</strong> sistemare e <strong>da</strong> utilizzare come “braccio armato” nel<br />
settore dell’edilizia o in altri settori strategici del Municipio dove gira denaro. Niente di tutto questo.<br />
E fin<strong>it</strong>ela con la storiella di quanto accaduto con Massimo <strong>De</strong>l Prete. Tutti sanno che non è stato<br />
consumato nessun reato e speriamo che il processo, in atto, fino al terzo grado riesca a dimostarre<br />
quello che ormai tutti conoscono. Storia vecchia, fa parte del passato. Da quel momento è passata<br />
tanta acqua sotto i ponti. Si pensi al presente (fallimento di Enzo Caso) e al futuro (possibil<strong>it</strong>à di<br />
rinasc<strong>it</strong>a col Forum). Anche perché se proprio si vuol parlare del passato in termini negativissimi, si<br />
può anche fare: ma siete sicuri che “Caso e famiglia” possano essere immuni <strong>da</strong> qualsiasi peccato e<br />
scagliare la prima pietra? Chi conosce la storia di quegli anni, può rispondere in maniera obiettiva.<br />
Ma su, via, siamo seri. Il paese è piccolo e conosce v<strong>it</strong>a, morte e miracoli di ogni singola persona.<br />
Figuriamoci di soggetti legati alla v<strong>it</strong>a pubblica. Capisco il nervosismo del sin<strong>da</strong>co che dopo 5 anni<br />
di fallimenti, dopo 5 anni di assenza <strong>da</strong>lle piazze e <strong>da</strong>lla c<strong>it</strong>tà, dopo 5 anni che al Municipio ha fatto<br />
il bello ed il cattivo tempo, presentandosi in tar<strong>da</strong> mattinata, se non nel primo pomeriggio, adesso<br />
deve presentarsi <strong>da</strong>vanti al popolo e sottostare al suo giudizio sovrano. Ma il fango e la rissa non<br />
sono elementi capaci di invertire l’an<strong>da</strong>mento del trend elettorale. Così come le offese, le calunnie.<br />
Armi per deboli. Segnali evidenti che la barca affon<strong>da</strong> e si è mossi <strong>da</strong>ll’istinto di distruggere tutto<br />
quanto di buono è stato costru<strong>it</strong>o. Ecco perché i c<strong>it</strong>tadini ora più che mai sono chiamati ad una<br />
scelta consapevole. E’ fin<strong>it</strong>o il momento dei lamenti. Adesso si può scegliere in libertà. Nel seggio,<br />
col voto, potete dire la vostra, bocciare un governo che non vi è piaciuto o premiarlo. Tocca a voi.<br />
Siete i principali attori del vostro destino. Se volete cambiare pagina e sperare in un futuro migliore<br />
sapete cosa fare. E attenzione: non accontentatevi della busta della spesa o di qualche bigliettone<br />
<strong>da</strong> 50 euro per barattare il voto. Queste distorsioni esistono soprattutto nei rioni più difficili, come<br />
la “219”. Cacciateli <strong>da</strong>lle case, al di là della necessaria opera degli investigatori, prendeteli a calci<br />
in culo. Sono loro i responsabili del degrado civile, sociale, morale, culturale di Frattaminore. Sono<br />
loro che tolgono i sogni ai vostri figli, sono loro che saccheggiano la c<strong>it</strong>tà fregandosene del bene<br />
collettivo e comune. Chi usa i “galoppini” dei clan, chi usa i familiari di potenti boss in campagna<br />
elettorale devono essere smascherati, denunciati, annichil<strong>it</strong>i, neutralizzati, depotenziati. Fuori <strong>da</strong>lle<br />
ist<strong>it</strong>uzioni i collusi, i parenti di esponenti della criminal<strong>it</strong>à organizzata. Queste terre hanno bisogno<br />
di anticorpi, di gente senza macchie e senza ombre, di gente che può rappresentare lo Stato, quello<br />
vero, che combatte l’illegal<strong>it</strong>à, che combatte le clientele, che combatte l’affarismo, che combatte<br />
la camorra non a chiacchiere ma coi fatti. Lo Stato e l’Antistato in questi terr<strong>it</strong>ori difficili spesso<br />
tendono a mescolarsi. Invece no. E’ ora di tracciare una linea netta, decisa, intransigente, con<br />
dei lim<strong>it</strong>i invalicabili. Chi è <strong>da</strong>ll’altra parte ci resti. Le ist<strong>it</strong>uzioni sono dello Stato, appartengono<br />
allo Stato, il quale anche a Frattaminore mostrerà i giusti anticorpi. E si dimostrerà più forte<br />
dell’Antistato e di settori che viaggiano sulla linea di confine, con un piede di qua ed uno di là.
14<br />
ARDITO – Il sin<strong>da</strong>co Giuseppe Barra<br />
traccia l’<strong>it</strong>inerario <strong>da</strong> seguire sul piano<br />
pol<strong>it</strong>ico e amministrativo. Indica la<br />
stra<strong>da</strong> ai part<strong>it</strong>i della maggioranza<br />
di governo, Pd, Api e Idv, <strong>da</strong>ndo consigli e<br />
sgombrando il campo <strong>da</strong> qualsiasi equivoco:<br />
“Sono famoso per essere un pol<strong>it</strong>ico che non<br />
accetta diktat. Il Pd ha l’autorevolezza di<br />
esprimere un candi<strong>da</strong>to a sin<strong>da</strong>co. Leg<strong>it</strong>timo.<br />
Ma penso che ciò non sia possibile a setteotto<br />
mesi <strong>da</strong>lle elezioni. Soprattutto per<br />
la presenza di un sin<strong>da</strong>co forte come il<br />
sottoscr<strong>it</strong>to. Non si farebbe una buona cosa<br />
al candi<strong>da</strong>to individuato, alla coalizione, né<br />
al paese. Se, diversamente, il Pd ha la forza<br />
entro la fine di ottobre di trovare una sintesi<br />
con l’Italia dei valori e l’Alleanza per l’Italia,<br />
per car<strong>it</strong>à, non sarò certo io a rappresentare un<br />
ostacolo. L’importante è che ci sia l’accordo<br />
di tutti. Personalmente non sarò l’arb<strong>it</strong>ro di<br />
una disputa tra part<strong>it</strong>i. Darò il mio contributo,<br />
cercherò di far fare meno errori possibili,<br />
consapevole che il Pd ha l’autorevolezza<br />
di esprimere il candi<strong>da</strong>to a sin<strong>da</strong>co al pari<br />
dell’Api e dell’Idv. Entro la fine di ottobre, al<br />
massimo possiamo arrivare all’individuazione<br />
di una rosa di nomi che possa aspirare alla mia<br />
successione. Ma il candi<strong>da</strong>to lo sceglieremo<br />
insieme più avanti”.<br />
Fornisce consigli e, come detto, traccia<br />
l’<strong>it</strong>inerario <strong>da</strong> seguire. Con una sfumatura che<br />
fa la differenza rispetto al recente passato.<br />
Giuseppe Barra lascia carta bianca ai part<strong>it</strong>i.<br />
Insomma, dopo il congresso del Part<strong>it</strong>o<br />
democratico (previsto il 24 e 25 settembre)<br />
e l’elezione del nuovo coordinatore, le forze<br />
pol<strong>it</strong>iche di maggioranza saranno libere di<br />
trovare una sintesi entro la fine di ottobre così<br />
come vuole il part<strong>it</strong>o di Bersani. Peppe Barra<br />
vuole essere il valore aggiunto. Vedremo<br />
come finirà. La “part<strong>it</strong>a della successione”<br />
è aperta, consapevoli che fino a questo<br />
momento non c’è nulla di scontato. Tutto può<br />
ancora succedere. Sul piano pol<strong>it</strong>ico Giuseppe<br />
Barra apre alle forze di sinistra e centriste<br />
in vista della prossima tornata elettorale.<br />
“Sinceramente – dichiara il sin<strong>da</strong>co – oltre<br />
questa maggioranza vedo il nulla, non vedo<br />
progetti diversi <strong>da</strong> quello messo in campo<br />
<strong>da</strong>lla coalizione che rappresento. Sul piano<br />
pol<strong>it</strong>ico, dobbiamo aprirci a tutti i part<strong>it</strong>i<br />
di centro e pure alle forze di sinistra come<br />
Rifon<strong>da</strong>zione e Sinistra e libertà. Oltre noi<br />
non vedo altro, la maggioranza è compatta,<br />
nonostante le fibrillazioni interne e le difficoltà<br />
del Part<strong>it</strong>o democratico. Dico di più. Anche<br />
oltre i candi<strong>da</strong>ti espressi <strong>da</strong>lla mia coalizione,<br />
in giro non vedo alternative. Prima di capire<br />
chi è il sin<strong>da</strong>co, sarebbe opportuno capire chi<br />
è la squadra. Si mettono i nomi sul tavolo, ci<br />
confrontiamo e si sceglie chi aggrega di più.<br />
Senza fretta e senza fibrillazioni”.<br />
Poi Giuseppe Barra traccia un identik<strong>it</strong><br />
del suo candi<strong>da</strong>to ideale: “<strong>De</strong>ve essere un<br />
pol<strong>it</strong>ico e di questa maggioranza – spiega<br />
Barra – in quanto punteremo molto sul gioco<br />
di squadra e <strong>da</strong>remo spazio ai giovani. Quella<br />
che io ho creato è la classe dirigente più<br />
giovane della storia. I più anziani, siamo io<br />
e Rocco Saviano. L’età media è di 40 anni,<br />
ecco perché sono convinto che la mia classe<br />
dirigente resterà a lungo a gui<strong>da</strong>re le sorti del<br />
paese. A me interessa che i part<strong>it</strong>i trovino la<br />
sintesi, anche se non condivido chi punta a<br />
tempi ristretti”.<br />
Il primo c<strong>it</strong>tadino parla anche della causa<br />
pendente <strong>da</strong>vanti al Tar in relazione alla<br />
manovra edificabile, in sigla “B1”, annullata<br />
<strong>da</strong>lla Regione. Se a novembre il Tar dovesse<br />
confermare l’annullamento, tutte le case<br />
realizzate con licenza diventerebbero abusive.<br />
Un bel problema per una classe dirigente che<br />
su quell’atto ha costru<strong>it</strong>o la sua storia e la sua<br />
fortuna. Giuseppe Barra predica ottimismo.<br />
“Il problema della B1 è superato – continua<br />
il capo dell’amministrazione -. Non siamo<br />
più in regime di Prg e chi parla ancora di vani<br />
non è più attuale. Il pool di tecnici incaricati<br />
ha già protocollato la bozza del nuovo Puc.<br />
La B1 è un problema archiviato, in qualsiasi<br />
sede i t<strong>it</strong>olari di concessioni potranno far<br />
rivalere il proprio dir<strong>it</strong>to. C’è una diversa<br />
visione sulla procedura adottata, ma abbiamo<br />
semplicemente <strong>da</strong>to la possibil<strong>it</strong>à di costruire<br />
ai proprietari di un suolo edificabile. E questo<br />
dir<strong>it</strong>to nessuno lo può mettere in discussione.<br />
In nessuna sede. Se il Tar dovesse confermare<br />
l’annullamento della delibera, si creerebbe<br />
solo lavoro per tanti avvocati. Nella sostanza<br />
non cambia nulla”.<br />
Questo è il parere del primo c<strong>it</strong>tadino, poi<br />
sarà il tempo a dimostrare come stanno<br />
e come andranno veramente le cose. Per<br />
17 settembre 2011<br />
MOSAICO<br />
CARDITO • IL SINDACO A 360 GRADI<br />
“La successione va gest<strong>it</strong>a senza fret<br />
Protocollata al Municipio la bozza del Puc. Sulla “B1”: “Problema superato,<br />
diktat. Entro la fine di ottobre al massimo una rosa di nomi, è sbagliato<br />
C<br />
Piazza Garibaldi - Card<strong>it</strong>o<br />
Giuseppe Barra - sin<strong>da</strong>co di Card<strong>it</strong>o<br />
adesso quella causa pendente al Tar è solo<br />
una spa<strong>da</strong> di Damocle puntata sul collo<br />
dell’amministrazione e della classe dirigente<br />
del “decennio”.<br />
Tolta la manovra edificabile, Giuseppe Barra<br />
mostra con orgoglio i risultati della sua<br />
amministrazione: “Partiamo <strong>da</strong>lla raccolta<br />
differenziata – spiega Barra -. Abbiamo<br />
raggiunto cifre record nonostante i problemi<br />
relativi ad imprevisti come la rottura di mezzi<br />
meccanici o altre problematiche di questo tipo.<br />
Questioni che stiamo limando, affrontando e<br />
migliorando col prossimo cap<strong>it</strong>olato d’appalto.<br />
La nuova d<strong>it</strong>ta dovrà avere mezzi nuovi di<br />
zecca ed organizzeremo meglio la raccolta su<br />
sei giorni. Un meccanismo <strong>da</strong> perfezionare<br />
ma che sta <strong>da</strong>ndo ottime soddisfazioni”. Sul<br />
Puc: “La bozza dei tecnici è stata protocollata<br />
– spiega il sin<strong>da</strong>co -, adesso ne parleremo<br />
in consiglio comunale, organizzeremo un<br />
altro convegno pubblico e poi procederemo<br />
all’adozione. Pure sulle lottizzazioni abbiamo<br />
avuto ragione. La Provincia ci ha <strong>da</strong>to delle<br />
osservazioni <strong>da</strong> rispettare, ma non c’è nulla,<br />
non c’è nessuna eccezione avanzata sulla<br />
leg<strong>it</strong>tim<strong>it</strong>à o conform<strong>it</strong>à urbanistica dell’atto.<br />
I sedicenti urbanisti che hanno alzato un<br />
polverone in fase di approvazione dei Pua<br />
in giunta possono stare tranquilli. Si tratta<br />
di osservazioni facilmente recepibili. Tra<br />
qualche mese inaugureremo l’orfanotrofio<br />
Loffredo ed inv<strong>it</strong>erò la c<strong>it</strong>tà all’ennesimo<br />
taglio del nastro di una struttura pubblica. I<br />
risultati consegu<strong>it</strong>i <strong>da</strong>lla mia amministrazione<br />
sono sotto gli occhi di tutti. I c<strong>it</strong>tadini possono<br />
giudicare”.<br />
Sicuro di sé, consapevole che l’ultimo<br />
anno sarà quello più importante. Il<br />
giudizio complessivo sul “decennio Barra”
17 settembre 2011<br />
MOSAICO<br />
15<br />
ta e senza divisioni. Oltre noi il nulla”<br />
solo lavoro per avvocati”. Sul nuovo candi<strong>da</strong>to a sin<strong>da</strong>co: “Non accetto<br />
affrettare i tempi. <strong>De</strong>cideranno i part<strong>it</strong>i. Non sarò l’arb<strong>it</strong>ro della loro contesa”<br />
sarà influenzato moltissimo <strong>da</strong> cosa<br />
l’amministrazione e la maggioranza faranno<br />
nell’ultimo anno e come lo faranno. Il Piano<br />
urbanistico comunale, <strong>da</strong> solo capace di<br />
condizionare lo sviluppo di un paese per<br />
decenni. I concorsi, la trasparenza, la capac<strong>it</strong>à<br />
di programmare opere e quindi di iniziare un<br />
lavoro che poi la nuova amministrazione avrà<br />
in ered<strong>it</strong>à. Poi c’è il sogno nel cassetto. Non del<br />
sin<strong>da</strong>co, ma di tutti i residenti: “Gollandia”. Il<br />
parco che dovrà sorgere nella zona cerniera,<br />
valorizzando il “Parco taglia” e garantendo<br />
sviluppo e slancio all’economia locale. Un<br />
progetto che deve unire tutti, una battaglia che<br />
Card<strong>it</strong>o deve vincere a tutti i costi. Un sogno.<br />
Che, però, può diventare realtà. Perché?<br />
Semplice. La Presidenza del Consiglio dei<br />
Ministri, “un<strong>it</strong>à Tecnica”, gui<strong>da</strong>ta <strong>da</strong> Marco<br />
Tranquilli, ha chiesto ufficialmente un<br />
incontro al sin<strong>da</strong>co Giuseppe Barrra. L’ordine<br />
del giorno? Il parco “Gollandia” <strong>da</strong> realizzare<br />
a Card<strong>it</strong>o. Insomma, se Barra riuscirà a<br />
strappare l’ok, si entrerebbe <strong>da</strong>vvero nella<br />
fase cruciale, insomma, il sogno, come detto,<br />
potrebbe diventare realtà. “Il progetto è in<br />
fase di decollo - spiega il sin<strong>da</strong>co - e porterà<br />
benefici economici e sociali non solo al nostro<br />
terr<strong>it</strong>orio ma all’intera area a nord di Napoli.<br />
Un progetto nel quale ho sempre creduto e<br />
se dovesse an<strong>da</strong>re in porto, come io credo,<br />
sarebbe un altro importante obiettivo che la<br />
mia amministrazione porta a compimento. Un<br />
obiettivo storico, capace di lasciare il segno e<br />
volano di sviluppo e di cresc<strong>it</strong>a economica”.<br />
Tante buone intenzioni, un anno ricco di<br />
impegni e di appuntamenti importanti.<br />
Nessuno, però, dimentica che si tratta<br />
dell’anno delle elezioni e la fibrillazione<br />
in mer<strong>it</strong>o alla successione rappresenta una<br />
insidia <strong>da</strong>vvero pericolosa che, se non<br />
gest<strong>it</strong>a bene, potrebbe addir<strong>it</strong>tura mettere a<br />
repentaglio la tenuta della maggioranza. Una<br />
sfi<strong>da</strong> nella sfi<strong>da</strong>.<br />
Sul suo futuro personale, il sin<strong>da</strong>co promette<br />
che dopo questi dieci lunghi anni passati<br />
sulla poltrona più importante della c<strong>it</strong>tà,<br />
resterà comunque a Card<strong>it</strong>o. Non lascerà il<br />
paese, nemmeno se dovesse scalare la vetta.<br />
“I miei amici spingono per una candi<strong>da</strong>tura<br />
alla Camera – dichiara Peppe Barra – e sarei<br />
orgoglioso di rappresentare non solo Card<strong>it</strong>o<br />
ma tutta la provincia di Napoli in un’ist<strong>it</strong>uzione<br />
così importante. Sarei l’uomo dei terr<strong>it</strong>ori. Ci<br />
tengo a precisare che se questo sogno dovesse<br />
materializzarsi, non andrò via <strong>da</strong> Card<strong>it</strong>o.<br />
Non andrò a vivere, come hanno fatto tanti<br />
altri miei colleghi, lontano <strong>da</strong>lla mia terra, <strong>da</strong>l<br />
mio paese, <strong>da</strong>lla mia gente. E’ chiaro che un<br />
mio impegno alla Camera in prima persona<br />
ci sarà solo ed esclusivamente se ci saranno<br />
possibil<strong>it</strong>à di elezione. Altrimenti <strong>da</strong>rò il<br />
mio contributo come ho sempre fatto senza<br />
candi<strong>da</strong>rmi”.<br />
E per raggiungere l’obiettivo, Peppe Barra<br />
sa bene che con l’attuale legge elettorale<br />
è più difficile perché non contano i voti,<br />
non prevale la mer<strong>it</strong>ocrazia, ma i seggi al<br />
Parlamento sono delle “nomination” regalate<br />
<strong>da</strong>i leader di part<strong>it</strong>o a loro piacimento. “Lo<br />
so bene – conclude Barra – ecco perché ho<br />
sempre parlato di d<strong>it</strong>tatura democratica.<br />
Firmerò il referendum che punta alla modifica<br />
della legge elettorale anche se il presidente<br />
dell’Api Francesco Rutelli non è d’accordo.<br />
Oltre a firmare, vorrei farmi promotore di<br />
una raccolta di firme, ammesso che i moduli<br />
arrivino…”.<br />
Alla fine torna su Card<strong>it</strong>o. Non ce la fa a<br />
restare lontano. Nemmeno nei ragionamenti.<br />
Si sposta, ma poi gira e rigira torna sempre<br />
allo stesso punto, al suo pallino, alla sua<br />
comun<strong>it</strong>à. “Dovremmo amare di più il<br />
nostro paese e rispettarci maggiormente<br />
– continua Barra -. Se diamo uno sguardo<br />
pure ai comuni lim<strong>it</strong>rofi, ci rendiamo conto<br />
che abbiamo la migliore classe dirigente:<br />
pol<strong>it</strong>ici, amministratori, giornalisti, avvocati,<br />
arch<strong>it</strong>etti. Insomma, vantiamo un livello di<br />
gran lunga superiore agli altri. Se ci uniamo,<br />
se uniamo le forze per raggiungere importanti<br />
obiettivi, sono convinto che ce la possiamo<br />
fare, sono convinto che riusciremo a fare<br />
la differenza”. In ver<strong>it</strong>à, l’esternazione del<br />
sin<strong>da</strong>co è giusta e dovrebbe far riflettere tutti<br />
gli addetti ai lavori. Uno sguardo nelle altre<br />
realtà. Crispano, paese sciolto per infiltrazione<br />
della camorra, rielegge il sin<strong>da</strong>co sciolto<br />
(Carlo Espos<strong>it</strong>o, ndr) che attualmente è in crisi.<br />
A Caivano, a pochi mesi <strong>da</strong>l voto, il nuovo<br />
sin<strong>da</strong>co Tonino Falco è senza maggioranza<br />
e con un piede nella fossa. Si è già dimesso<br />
e se non vuole an<strong>da</strong>re a casa deve chiedere<br />
aiuto all’opposizione e comprarsi qualche<br />
consigliere. Ad Afragola Vincenzo Nespoli<br />
dovrebbe essere agli arresti domiciliari, in un<br />
contesto caratterizzato <strong>da</strong> scan<strong>da</strong>li, arresti,<br />
inchieste e collusioni. A Farttamaggiore il<br />
sin<strong>da</strong>co Russo, al suo secondo man<strong>da</strong>to, è<br />
ostaggio dei consiglieri comunali, ha già<br />
cambiato diversi assessori e cominciano a<br />
Uno scorcio del Parco Taglia, una struttura che sarà valorizzata con la realizzazione di Gollandia<br />
venir fuori affari e business consumati sulla<br />
pelle della c<strong>it</strong>tà che richiamano l’interesse<br />
della Procura della Repubblica. Ad Arzano<br />
il sin<strong>da</strong>co Fuschino è in crisi e si parla di<br />
mozione di sfiducia; a Frattaminore se non<br />
c’erano le elezioni alle porte, Enzo Caso<br />
sarebbe già a casa dopo il fallimento pol<strong>it</strong>ico<br />
e amministrativo collezionato. A Casoria<br />
Enzo Carfora, eletto a furor di popolo, non<br />
riesce a far decollare la sua amministrazione<br />
ed in aula i numeri sono contati e risicati.<br />
Giuseppe Barra è in sella <strong>da</strong> dieci anni. E non<br />
è poco. Si riparte <strong>da</strong> questo record. E <strong>da</strong> una<br />
visione chiara: valorizzare quanto di pos<strong>it</strong>ivo<br />
è emerso e correggere aspetti negativi che<br />
hanno macchiato una esperienza che poteva<br />
avere tutto un altro sapore. E’ il momento di<br />
guar<strong>da</strong>re avanti. Almeno una cosa pos<strong>it</strong>iva la<br />
si può affermare: la vecchia nomenclatura è<br />
sepolta per sempre. Adesso serve far prevalere<br />
i migliori sui mediocri. Le persone perbene<br />
devono prevalere sugli affaristi e su chi ha<br />
approf<strong>it</strong>tato del momento per mettere le mani<br />
sull’Utc, sul comando vigili e sull’ufficio<br />
Ass<strong>it</strong>enza. Questi sono i valori deviati che<br />
devono essere cancellati <strong>da</strong> Card<strong>it</strong>o.
17 settembre 2011<br />
MOSAICO
17 settembre 2011<br />
MOSAICO<br />
CRISPANO • ENZO CENNAMO mette il d<strong>it</strong>o nella piaga<br />
17<br />
Rivolta contro gli assessori “imparentati” e i burocrati con<strong>da</strong>nnati<br />
Il leader del Pd, dimessosi <strong>da</strong>lla giunta e <strong>da</strong> capogruppo consiliare, apre ufficialmente la questione<br />
legale e morale: “Voliamo alto. Non possiamo essere ostaggio di massoni e di dirigenti lobbisti”<br />
C<br />
RISPANO – Amministrazione bloccata,<br />
coalizione dilaniata <strong>da</strong>i confl<strong>it</strong>ti interni<br />
e <strong>da</strong> una questione morale e legale<br />
che si è fatta imponente a causa dei numerosi<br />
scan<strong>da</strong>li e dell’affarismo che hanno coinvolto i<br />
rappresentanti del centrosinistra. Enzo Cennamo,<br />
l’assessore dimissionario, torna <strong>da</strong>lle vacanze<br />
ancora più carico e lancia l’ennesimo messaggio<br />
per tentare di rimettere il treno sui giusti binari.<br />
Consigliere Cennamo, lei si è dimesso <strong>da</strong>lla<br />
giunta ponendo dei problemi seri sul tappeto:<br />
questione morale e questione legale. Niente <strong>da</strong><br />
fare. Il sin<strong>da</strong>co nicchia.<br />
“Ognuno è responsabile delle proprie azioni e<br />
il fallimento dell’amministrazione è sotto gli<br />
occhi di tutti. I c<strong>it</strong>tadini possono tranquillamente<br />
giudicare cosa è stato fatto e cosa non è stato fatto.<br />
Ho la coscienza a posto, al primo c<strong>it</strong>tadino ho<br />
sempre detto la ver<strong>it</strong>à, sono sempre stato leale e<br />
trasparente perché se credi in un progetto e capisci<br />
che si è su binari sbagliati devi avere il coraggio<br />
di dirlo, di spiegare che quella intrapresa è una<br />
stra<strong>da</strong> senza usc<strong>it</strong>a, un vicolo cieco che fa male al<br />
paese. Hanno prefer<strong>it</strong>o far finta di nulla”.<br />
Il Part<strong>it</strong>o democratico è spar<strong>it</strong>o <strong>da</strong>lla<br />
circolazione…<br />
“E’ spar<strong>it</strong>o il Pd, sono spar<strong>it</strong>i i legalisti dell’Italia<br />
dei valori, sono spar<strong>it</strong>i i moralisti della lumaca.<br />
Nel Pd c’è molta confusione, il gruppo dirigente<br />
è paralizzato, il segretario dice una cosa e ne<br />
fa un’altra. Ho la sensazione che in molti non<br />
facciano nulla perché aspettano la fine pol<strong>it</strong>ica e<br />
traumatica di Carlo Espos<strong>it</strong>o. Ufficialmente fanno<br />
finta che non stia succedendo nulla e forniscono<br />
supporto al sin<strong>da</strong>co, in ver<strong>it</strong>à, anche <strong>da</strong> quanto<br />
ripetono in privato, stanno solo aspettando che il<br />
treno deragli irreparabilmente. Ognuno si cura il<br />
proprio orticello di potere e se ne frega del resto.<br />
E’ come se fossero alla finestra aspettando che<br />
crolli tutto. Proprio quello che voglio ev<strong>it</strong>are<br />
perché mi sono candi<strong>da</strong>to con Carlo Espos<strong>it</strong>o,<br />
l’ho votato e ci ho messo la faccia. E pretendo che<br />
in 5 anni cambiamo il paese in pos<strong>it</strong>ivo”.<br />
A chi si riferisce? Eppure dicono che c’è una<br />
regia occulta che lavora per lo scioglimento…<br />
“La questione della regia occulta mi fa ridere. Chi<br />
lo dice? Nunzio Cennamo? Ma è lo stesso che dopo<br />
l’ultimo scioglimento per camorra era quello che si<br />
candidò dicendo: ? E’ quello che con la lumaca teorizzava<br />
la morale applicata alla pol<strong>it</strong>ica? E’ quello che<br />
diceva che lo scioglimento per camorra era un<br />
atto giusto e doveroso? Il problema è un altro.<br />
Sparano nel mucchio perché non vogliono<br />
assumersi le rispettive responsabil<strong>it</strong>à. E’ gente che<br />
non vuole perdere poltrona, potere e stipendio.<br />
Tutto qui. Nunzio Cennamo mi fa tenerezza. Ha<br />
fatto un gran baccano quando era fuori <strong>da</strong>l giro<br />
per cosa? Per entrarci. Poteva dirlo prima. Gli<br />
risparmiavamo tutto il lavoro che ha fatto, carico<br />
di demagogia ed un populismo di bassa qual<strong>it</strong>à.<br />
Altro che regia occulta. In questi mesi abbiamo<br />
fatto tutto noi, <strong>da</strong> soli. L’opposizione è morbi<strong>da</strong>,<br />
a tratti consociativa. Ci ha sempre garant<strong>it</strong>o una<br />
stampella. Quindi, di cosa ci lamentiamo? Si<br />
dovrebbe avere il coraggio di affrontare i temi<br />
scottanti in maniera seria. Se non c’è coraggio non<br />
possiamo prendercela con i fantasmi. Vogliono<br />
teorizzare l’accerchiamento, in vecchio stile<br />
comunista e sovietico per giustificare le proprie<br />
incapac<strong>it</strong>à”.<br />
Come si esce <strong>da</strong> questo tunnel?<br />
“In un modo semplice. Azzerare la giunta<br />
e depotenziare i dirigenti responsabili del<br />
precedente scioglimento per camorra, con<strong>da</strong>nnati<br />
in primo grado e con dei processi in corso. Aprire<br />
un dibatt<strong>it</strong>o serio nel centrosinistra su cosa<br />
vogliamo fare e come lo vogliamo fare, serrare<br />
le fila, scrivere un programma di consiliatura<br />
su quello che vogliamo realizzare sul serio a<br />
Crispano; pochi punti ma sostanziali e ripartire<br />
col piede giusto e con gli uomini giusti, senza<br />
mettere in discussione il sin<strong>da</strong>co. Nel programma<br />
di Carlo Espos<strong>it</strong>o, quello che abbiamo presentato<br />
alla c<strong>it</strong>tà in continu<strong>it</strong>à col programma presentato<br />
<strong>da</strong> Raffaele Galante, c’è scr<strong>it</strong>to che avremmo<br />
modificato lo statuto e varato una riforma storica:<br />
gli assessori esterni. In modo <strong>da</strong> impegnare al<br />
Municipio persone con competenze specifiche nei<br />
settori della pubblica amministrazione. Un modo<br />
per garantire competenza, efficienza e mettere il<br />
punto al mercato delle vacche in Consiglio. Senza<br />
dimenticare le quote rose in amministrazione.<br />
L’impegno femminile.<br />
Una battaglia che caratterizza la proposta pol<strong>it</strong>ica<br />
del segretario nazionale Bersani e che qualifica il<br />
centrosinistra locale con una presenza femminile<br />
che garantisce qual<strong>it</strong>à e competenza. Tra l’altro,<br />
è gente non “chiacchierata”. Un modo per<br />
sgombrare il campo <strong>da</strong> qualsiasi dubbio. Invece si<br />
preferisce non modificare lo status quo. I motivi<br />
li conoscono tutti e li ha ben evidenziati qualche<br />
mese fa il coordinatore del Pd in un’intervista<br />
a Mosaico. Senza essere poi conseguenziale.<br />
Insomma, le cose le dicono tutti, manca il<br />
coraggio delle azioni e delle scelte. Siamo di<br />
fronte al conservatorismo degno della vecchia e<br />
peggiore destra”.<br />
Gli assessori esterni li hanno promessi e mai<br />
applicati. Il sin<strong>da</strong>co teme che se a qualche<br />
consigliere-assessore toglie lo stipendio perde<br />
il voto in aula.<br />
“Non penso che sia una questione di stipendio<br />
e basta. Lungi <strong>da</strong> me questa ipotesi. Non voglio<br />
pensare che il livello sia così basso e degra<strong>da</strong>nte.<br />
Non lo voglio pensare perché ho ancora una<br />
speranza che si possa rilanciare la coalizione e<br />
l’amministrazione. Ripeto, serve coraggio per<br />
invertire una rotta devastante, che non ci porterà<br />
<strong>da</strong> nessuna parte.<br />
La gente per quanto ci vuole bene e ci ha<br />
sempre votato, percepisce che al Municipio<br />
c’è qualcosa che non va, percepisce che è tutto<br />
fermo, che ci sono gli uomini sbagliati ai posti<br />
sbagliati. Il sin<strong>da</strong>co dev’essere il primo ad avere<br />
interesse in tal senso. Invece resta fermo, assiste<br />
al castello che crolla senza muovere un d<strong>it</strong>o. In<br />
queste condizioni a cosa serve nominare un altro<br />
assessore senza affrontare i nodi più spinosi? Le<br />
mie dimissioni dovevano servire ad aprire un<br />
dibatt<strong>it</strong>o franco, chiaro, senza timori, sia nel Pd<br />
che nella maggioranza. Purtroppo non ho trovato<br />
nessuno al mio fianco. Nemmeno i sedicenti<br />
moralisti della lumaca e i legalisti dell’Idv.<br />
Mi sono dimesso dimostrando che non sono<br />
interessato alle poltrone né allo stipendio. Sono<br />
scappati tutti. Il paese non può essere ostaggio di<br />
gente interessata e di massoni”.<br />
Quindi, resta in maggioranza?<br />
“E’ chiaro. Chi lo ha mai messo in dubbio? Resto in<br />
maggioranza seppur in una posizione cr<strong>it</strong>ica. Ho il<br />
dovere di fare qualcosa affinché questa esperienza<br />
si possa salvare. In ogni occasione tenterò di far<br />
sentire la mia voce, di porre all’attenzione dei<br />
miei compagni di viaggio i problemi che bloccano<br />
il rilancio. Spero che il sin<strong>da</strong>co si ravve<strong>da</strong> in<br />
quanto ci sono le condizioni per voltare pagina,<br />
ci sono le condizioni per rispettare le premesse,<br />
per mantenere gli impegni assunti in campagna<br />
elettorale con gli elettori. Siamo ancora in tempo<br />
per salvare la consiliatura. Bisogna, però, come<br />
detto, voltare pagina, cambiare registro, affrontare<br />
il nuovo anno con una nuova mental<strong>it</strong>à, un nuovo<br />
spir<strong>it</strong>o. C’è la necess<strong>it</strong>à di volare alto, uscire <strong>da</strong><br />
un localismo puerile, esasperato e negativo. E’<br />
inutile arroccarsi su posizioni precost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>e di<br />
potere e personali che non hanno nulla a che<br />
vedere con gli interessi collettivi. E poi i dirigenti<br />
devono eseguire gli indirizzi che arrivano <strong>da</strong>lla<br />
pol<strong>it</strong>ica e dell’amministrazione. Non è possibile<br />
che in alcuni settori troviamo dirigenti che fanno<br />
pol<strong>it</strong>ica, che lavorano pure in studi privati, e non<br />
devono rispondere a nessuno né del loro operato<br />
né dei loro sbagli. Operano al Municipio seguendo<br />
i propri interessi e le lobby che rappresentano. Un<br />
aspetto aberrante. Loro sbagliano ed a pagarne le<br />
conseguenze è il buon nome della c<strong>it</strong>tà. Abbiamo<br />
bisogno di gente che tuteli l’interesse collettivo<br />
mettendo <strong>da</strong> parte quello personale. La pol<strong>it</strong>ica<br />
si sta dimostrando debole di fronte a logiche<br />
perverse di potere”.<br />
Lei ripete le stesse cose che scrivono i giornali.<br />
E siamo stati querelati…<br />
“La querela ai giornalisti locali e nazionali<br />
rappresenta un autogol. L’ho detto più volte ed<br />
ho cercato di far ragionare il sin<strong>da</strong>co. Ma niente<br />
<strong>da</strong> fare. I giornalisti hanno fatto il loro lavoro,<br />
hanno messo in evidenza scan<strong>da</strong>li e s<strong>it</strong>uazioni<br />
imbarazzanti per gli stessi componenti del<br />
centrosinistra. A cosa è serv<strong>it</strong>o querelare? A chi<br />
hanno diffamato? Quali sono le cose non vere<br />
scr<strong>it</strong>te? Adesso si pronuncerà la giustizia. E se i<br />
giornalisti dovessero avere ragione in un’aula di<br />
tribunale?<br />
Cosa dovrebbe succedere a Crispano dopo la<br />
sentenza di archiviazione? Se non c’è stata<br />
diffamazione significa che è tutto vero. Se è tutto<br />
vero, significa che qualcuno se ne deve an<strong>da</strong>re.<br />
Chi ha sbagliato deve avere la dign<strong>it</strong>à di farsi <strong>da</strong><br />
parte. Sono i responsabili del fallimento.<br />
Quella querela servirà solamente a certificare<br />
la questione morale e legale che coinvolge il<br />
centrosinistra. Hanno pensato che fossi io a<br />
scrivere certe cose sui giornali. Hanno tentato<br />
di infangare le persone al posto di discutere nel<br />
mer<strong>it</strong>o delle gravissime questioni sollevate.<br />
Il risultato? V<strong>it</strong>time di loro stessi e dei loro<br />
fallimenti. ”.
Nella sede dei “Popolari”<br />
L’alternativa al sistema Caso<br />
18<br />
affollata iniziativa:<br />
prende sempre più corpo.<br />
ecco la democrazia partecipata La Dc e i GpF chiamano l’Udc<br />
17 settembre 2011<br />
Il presidente del “gonfalone” Michele Pellino:<br />
“Alleanza ampia e condivisa, ma senza giochetti<br />
di Palazzo”<br />
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17 settembre 2011<br />
MOSAICO<br />
19<br />
CAIVANO • COLPO DI SCENA<br />
Il sin<strong>da</strong>co si dimette ma si tratta di una sceneggiata<br />
Tonino Falco ha fall<strong>it</strong>o e per non perdere la poltrona è costretto a chiedere aiuto al Pd. C’è l’accordo<br />
per una nuova maggioranza. Bervicato (Pd): “Governo di centrosinistra senza assessori tecnici”<br />
C<br />
AIVANO – La “sceneggiata caivanese”,<br />
atto ultimo. Primo attore: il sin<strong>da</strong>co<br />
Tonino Falco. La coalizione che ha<br />
vinto le elezioni è fall<strong>it</strong>a. Il centro naufraga<br />
dopo pochi mesi caratterizzati <strong>da</strong> scan<strong>da</strong>li che<br />
hanno abbattuto la credibil<strong>it</strong>à degli assessori.<br />
Ecco perché il sin<strong>da</strong>co Falco ha rassegnato le<br />
dimissioni. La legge gli consente 20 giorni<br />
per ripensarci. Altrimenti si va dr<strong>it</strong>ti allo<br />
scioglimento anticipato.<br />
La maggioranza, come detto, battezzata <strong>da</strong>l<br />
popolo è fall<strong>it</strong>a. Logica e coerenza vorrebbero<br />
che si tornasse a votare. Nessuno potrebbe<br />
scavalcare la sovran<strong>it</strong>à degli elettori. Il<br />
condizionale è d’obbligo, perché la telenovela<br />
Falco, o meglio, la “sceneggiata caivanese”<br />
impone logiche diverse. Le dimissioni sono<br />
una farsa.<br />
L’accordo pol<strong>it</strong>ico già c’è: Api, Udc, Pd, i<br />
“cani sciolti” dei Popolari e i Repubblicani.<br />
Una coalizione imbott<strong>it</strong>a di consiglieri<br />
comunali eletti nelle fila dell’opposizione.<br />
Bocciati <strong>da</strong>l popolo, si r<strong>it</strong>rovano al governo<br />
del paese con un ribaltone in piena regola.<br />
Il coordinatore del Part<strong>it</strong>o democratico, Iuri<br />
Bervicato, tenta di pol<strong>it</strong>icizzare il quadro<br />
e lancia l’ennesimo segnale al sin<strong>da</strong>co.<br />
Sperando che il Pd abbia la forza, il coraggio e<br />
l’autorevolezza per sostenere la sua proposta.<br />
Senza ridursi a semplice “stampella” che ha<br />
salvato gli affari della giunta di centro, che<br />
ha savato il sistema delle speculazioni e del<br />
cemento, che ha salvato gli assessori fin<strong>it</strong>i al<br />
centro di una serie di scan<strong>da</strong>li consumati sulla<br />
pelle della c<strong>it</strong>tà.<br />
“La prima tappa è quella di verificare se<br />
ci sono le condizioni per varare una nuova<br />
maggioranza nettamente pol<strong>it</strong>icizzata di<br />
Comune di Caivano<br />
centrosinistra – spiega Bervicato -.<br />
Con Pd, Api, Udc, Popolari, Repubblicani<br />
e consiglieri del gruppo misto. Il <strong>da</strong>to<br />
pol<strong>it</strong>ico è evidente: a Caivano ha fall<strong>it</strong>o sia il<br />
centrodestra che il centro.<br />
L’ultima amministrazione capace di<br />
fornire risposte alla c<strong>it</strong>tà è stata quella di<br />
centrosinistra, con Mimmo Semplice sin<strong>da</strong>co.<br />
Ed è anche acclarato che il centrosinistra<br />
senza il Pd non esiste. Una volta appurato che<br />
esiste una maggioranza di centrosinistra in<br />
aula, passeremo alla formazione della giunta.<br />
L’indirizzo è altrettanto chiaro. Assessori<br />
pol<strong>it</strong>ici espresisone dei part<strong>it</strong>i”.<br />
L’ultima frase non è <strong>da</strong> sottovalutare. Anzi, è<br />
un messaggio pol<strong>it</strong>ico chiaro, <strong>diretto</strong>, capace<br />
di<br />
influire sulla composizione del nuovo<br />
esecutivo. Assessori pol<strong>it</strong>ici e non tecnici<br />
significa salvare Raffaele <strong>De</strong>l Gaudio, leader<br />
dei socialisti di centrosinistra, ma bocciare <strong>De</strong><br />
Rosa.<br />
E’ stato presentato come tecnico <strong>da</strong>l primo<br />
c<strong>it</strong>tadino nella giunta di centro, estraneo<br />
al tessuto pol<strong>it</strong>ico e sociale caivanese;<br />
una presenza ingombrante e non pol<strong>it</strong>ica.<br />
Un cognome che ha per diversi motivi<br />
contribu<strong>it</strong>o a spaccare la coalizione che ha<br />
vinto le eleizoni. In molti chiedevano le sue<br />
dimissioni in quanto più volte ha invaso il<br />
campo di altri assessori senza che il sin<strong>da</strong>co<br />
gli dicesse nulla.<br />
A tratti il vero leader della vecchia<br />
maggioranza sembrava <strong>De</strong> Rosa e non<br />
Tonino Falco. “Per <strong>De</strong>l Gaudio non ci sono<br />
problemi – spiega Bervicato -, rappresenta<br />
la tradizione socialista del centrosinistra<br />
caivanese. Ma non è una questione di nomi.<br />
Tonino Falco - sin<strong>da</strong>co di Caivano<br />
Il ragionamento è pol<strong>it</strong>ico. I part<strong>it</strong>i e la locale<br />
classe dirigente di centrosinistra devono<br />
assumersi la responsabil<strong>it</strong>à del governo della<br />
c<strong>it</strong>tà. Di assessori tecnici come <strong>De</strong> Rosa non<br />
ne abbiamo più bisogno.<br />
Non è un bocciatura della persona, ripeto,<br />
il discorso è puramente pol<strong>it</strong>ico. Non c’è<br />
necess<strong>it</strong>à di ricorrere ad assessori tecnici”. E<br />
questo è un altro punto <strong>da</strong> chiarire. Bervicato<br />
ha ragione.<br />
Il problema è un altro. La “sceneggiata<br />
caivanese” del sin<strong>da</strong>co Tonino Falco.<br />
La fascia tricolore si è dimessa con la<br />
soluzione in tasca ed un accordo chiaro con<br />
i suoi alleati di sempre: i sette assessori<br />
uscenti saranno riconfermati con la nomina<br />
dell’ottavo, espressione del Pd.<br />
Insomma, cambia la sigla, <strong>da</strong> centro a<br />
centrosinistra, ma la giunta, il governo resta<br />
lo stesso.<br />
Una grande presa per il culo. La dichiarazione<br />
di Bervicato mette a rischio la “sceneggiata”<br />
perché tutti sono convinti che il primo<br />
c<strong>it</strong>tadino sia legato <strong>da</strong> un cordone ombelicale<br />
a <strong>De</strong> Rosa, il quale ha gest<strong>it</strong>o diverse<br />
operazioni importanti in nome e per conto del<br />
Municipio. Almeno su questo, il Pd avrà la<br />
forza di incidere oppure è pronto a sacrificarsi<br />
solo in nome delle poltrone? La nasc<strong>it</strong>a del<br />
nuovo esecutivo dirà la ver<strong>it</strong>à. Si riparte <strong>da</strong> un<br />
<strong>da</strong>to certo: gli assessori che il Pd ha bollato<br />
come “incapaci” adesso saranno presentati<br />
<strong>da</strong>l Pd come i “salvatori” della patria.<br />
La nuova classe dirigente di centrosinistra.<br />
Anche se i concetti si possono fondere: si tratta<br />
della nuova classe dirigente di centrosinistra.<br />
Una classe dirigente di incapaci.<br />
Se lo hanno detto loro, c’è <strong>da</strong> crederci.
17 settembre 2011<br />
MOSAICO
17 settembre 2011<br />
MOSAICO<br />
21<br />
FRATTAMAGGIORE • PARLA IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO<br />
“Chi ha vinto le elezioni, pensi a governare bene”<br />
Luigi Grimaldi affronta i tempi più caldi della pol<strong>it</strong>ica locale e ribadisce la sua volontà<br />
di candi<strong>da</strong>rsi a sin<strong>da</strong>co di Frattaminore: “Esportiamo fuori c<strong>it</strong>tà il nostro progetto”<br />
F<br />
Il r<strong>it</strong>orno <strong>da</strong>lle vacanze estive propone spesso<br />
e volentieri quel così famoso “stress <strong>da</strong><br />
rientro”; una patologia ormai riconosciuta a<br />
tutti gli effetti, una patologia che colpisce, secondo<br />
le statistiche, un <strong>it</strong>aliano su dieci. Tra quelli<br />
più colp<strong>it</strong>i c’è sicuramente l’amministrazione<br />
comunale di Frattamaggiore che, <strong>da</strong>l nostro punto<br />
di vista, soffre di tale patologia in modo cronico<br />
e duraturo, tanto <strong>da</strong> tenere, negli ultimi mesi,<br />
un’intera attiv<strong>it</strong>à pol<strong>it</strong>ica silente e per niente attiva.<br />
Fortunatamente per i nostri lettori noi risultiamo<br />
essere immuni a tale disfunzione e per riaprire<br />
quel nostro occhio, sempre vigile e attento alle<br />
questioni socio-pol<strong>it</strong>iche frattesi, abbiamo r<strong>it</strong>enuto<br />
opportuno scambiare quattro chiacchiere con il<br />
Presidente del civico consesso, Luigi Grimaldi.<br />
Presidente Grimaldi, innanz<strong>it</strong>utto ben tornato.<br />
La nostra prima doman<strong>da</strong> è ovviamente rivolta<br />
a questa s<strong>it</strong>uazione di blocco che sta vivendo la<br />
pol<strong>it</strong>ica frattese.<br />
È solo una nostra impressione perchè fuori <strong>da</strong>lle<br />
“stanze” o vi è effettivamente qualche problema<br />
interno che determina una tale circostanza?<br />
Ad essere sinceri il problema c’è ed esiste. Non è<br />
stata soltanto una pausa dovuta al periodo estivo<br />
ma al rientro si è r<strong>it</strong>ornati alla s<strong>it</strong>uazione di stallo<br />
che già persisteva. Le controversie al momento<br />
sono tutte all’interno del part<strong>it</strong>o democratico che<br />
attraversa una fase di cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à all’interno del<br />
A destra l’ingresso del municipio<br />
gruppo consiliare e del part<strong>it</strong>o.<br />
Sappiamo che quella forte solid<strong>it</strong>à pol<strong>it</strong>ica del<br />
Sin<strong>da</strong>co Francesco Russo dettata <strong>da</strong>i numeri<br />
della sua maggioranza, ultimamente risulta<br />
essere minata <strong>da</strong> forti scossoni interni al Part<strong>it</strong>o<br />
<strong>De</strong>mocratico, corrisponde al vero e quali sono le<br />
sue impressioni a riguardo?<br />
Non penso sia minata, ma certamente c’è una<br />
parte cospicua del gruppo consiliare PD che<br />
rivendica leg<strong>it</strong>timamente la propria visibil<strong>it</strong>à al<br />
pari degli altri gruppi presenti all’interno della<br />
maggioranza.<br />
L’auspicio è che si trovi un equilibrio all’interno<br />
di questo part<strong>it</strong>o anche perché diversamente, in<br />
caso di rottura, non vedo altra possibil<strong>it</strong>à che il<br />
r<strong>it</strong>orno alle urne.<br />
Quindi non esiste nessuna possibil<strong>it</strong>à riguardo al<br />
suo gruppo di entrare in maggioranza?<br />
Il mio ruolo è quello di essere imparziale ed<br />
equilibrato ma se posso essere <strong>diretto</strong> alla sua<br />
doman<strong>da</strong> dico che se nella coalizione che ha vinto<br />
le elezioni non trovano una quadra è giusto che si<br />
r<strong>it</strong>orni alle urne.<br />
Quindi <strong>da</strong> parte mia non esiste nessuna possibil<strong>it</strong>à<br />
di ribaltare la volontà degli elettori frattesi<br />
chiamati al voto l’anno scorso.<br />
<strong>De</strong>tto questo, Presidente, riuscirà il Sin<strong>da</strong>co<br />
Francesco Russo a trovare il giusto equilibrio<br />
pol<strong>it</strong>ico-amministrativo per proseguire il suo<br />
secondo man<strong>da</strong>to?<br />
Guardi, ad esserle sincero un equilibrio non va<br />
trovato soltanto all’interno del PD in quanto<br />
penso che ci siano altri part<strong>it</strong>i, che appartengono<br />
alla coalizione di centrosinistra, ai quali è stata<br />
attribu<strong>it</strong>a una visibil<strong>it</strong>à maggiore rispetto al<br />
peso pol<strong>it</strong>ico sia qual<strong>it</strong>ativo che quant<strong>it</strong>ativo che<br />
rappresentano all’interno del civico consesso<br />
Presidente, giusto per onor di cronaca, ci può<br />
illuminare sulla s<strong>it</strong>uazione strutturale del campo<br />
sportivo P.Ianniello, ma soprattutto la s<strong>it</strong>uazione<br />
che ha visto contrapposti pareri per quanto<br />
concerne la nuova squadra di calcio, nella<br />
fattispecie, la Neapolis Frattese?<br />
Senza ombra di dubbio l’opera del campo sportivo<br />
è una cosa che dà comunque lustro alla nostra<br />
c<strong>it</strong>tà, ad ogni modo una struttura all’avanguardia,<br />
anzi , senza esagerare, paragonandola allo stadio<br />
di Torino siamo stati sicuramente precursori.<br />
Da tifoso frattese penso che un ringraziamento va<br />
sicuramente ai fratelli Moxe<strong>da</strong>no per aver creduto<br />
nella nostra c<strong>it</strong>tà e nei nostri tifosi scegliendo tra<br />
le tanti sedi la nostra Frattamaggiore.<br />
Parliamo adesso di iniziative,sicuramente, più<br />
utili ed efficienti come il P.e.e.p., ci può dire a che<br />
punto ci troviamo e se possiamo <strong>da</strong>re ulteriori<br />
Luigi Grimaldi - presidente del consiglio comunale<br />
ragguagli ai c<strong>it</strong>tadini interessati?<br />
Dopo circa un trentennio le posso garantire che il<br />
P.e.e.p. inizierà, infatti entro il 30 settembre, tutte<br />
le cooperative assegnatarie dei suoli dovranno<br />
far pervenire i propri progetti; di questo passo a<br />
Natale arriveranno le prime ruspe portando un<br />
nuovo vigore economico e sociale alla c<strong>it</strong>tà di<br />
Frattamaggiore<br />
Per concludere la nostra chiacchierata<br />
Presidente, ci può fornire ragguagli ed ulteriori<br />
deluci<strong>da</strong>zioni concernenti la sua candi<strong>da</strong>tura a<br />
primo c<strong>it</strong>tadino del Comune di Frattaminore, <strong>da</strong><br />
dove parte questa sua volontà e qual è ad ora la<br />
sua probabile coalizione?<br />
Più che un’indiscrezione si sta ragionando<br />
seriamente affinchè il nostro gruppo possa essere<br />
anche rappresentato nella vicina Frattaminore<br />
che come tutti sanno è residenza di alcune<br />
migliaia di nostri conc<strong>it</strong>tadini lì emigrati. Da qui<br />
il mio pensiero di portare insieme alla coalizione<br />
già impegnata a Frattamaggiore una nuova<br />
linfa pol<strong>it</strong>ica nel comune in questione. Tengo a<br />
precisare che una mia probabile candi<strong>da</strong>tura<br />
non è frutto di un mero scopo personale, vista<br />
anche la mia incompatibil<strong>it</strong>à con il ruolo che oggi<br />
rivesto con onore, ma dovrà servire soprattutto al<br />
rafforzamento del gruppo oltre confine.
22<br />
17 settembre 2011<br />
MOSAICO<br />
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17 settembre 2011<br />
MOSAICO<br />
23<br />
SATIRA<br />
‘e curti…<br />
Na zefira e‘ vient<br />
Chi magna ‘e picciune d’à corte, ne capa<br />
pure ‘e penne…<br />
Cari amici eccoci di nuovo quà a narrar le gesta<br />
‘e Sua maestà “Cenzino à…rresta”…!<br />
Sebbene sia passato poco tempo <strong>da</strong>lla fine<br />
delle vacanze…nelle segrete stanze già si riaprono<br />
le <strong>da</strong>nze…sic!<br />
Ebbene si, durante il mio breve periodo di ristoro<br />
sulle famose rive del “Varcadoro”, son<br />
successe cose <strong>da</strong> “santi uffizi”…’a fa passà<br />
‘a famm’è tutt’è sfizi…sic!<br />
Ma veniamo a noi; nel frattempo, durante la<br />
lontananza, nel paese c’è stata la mattanza,<br />
qualcuno si è dimenticato di fare la creanza;<br />
no creanza…no vacanza…! Muòrt e fer<strong>it</strong>i;<br />
l’aria sè fa funesta a causa è….”Cenzino à…<br />
rresta”.<br />
Eccoli “i Chiochioro” pat’è figlio, per loro né<br />
‘nà carezza…né ‘nù cunsiglio..hi..hi..hi.!<br />
Stessa cosa po’ “ò Romano” che in attesa <strong>da</strong><br />
pensione, continua à processione…sic!<br />
E’ mala parata per l’allegra brigata; una sola<br />
voce a palazzo…ò RE è asciùt pazzo.!<br />
Luntana à “Signurin e quagliarella”…chissà<br />
all’ombra e quale pagliarella; senza “ò Ninnillo”<br />
un tempo suo pupillo e all’improvviso…nemico<br />
assai deciso…! Al sol<strong>it</strong>ario tiranno<br />
non rimane che l’inganno, ed è pronto a<br />
dichiarare guerra a chiunque insidia la sua<br />
terra…!<br />
Ed è così che continua a crescere il fermento<br />
nell’intero reggimento; troppa è la fame pat<strong>it</strong>a<br />
<strong>da</strong>l reame. Gesù, Gesù, è na brutta s<strong>it</strong>uaziòn…è<br />
‘a RIVOLUZION…!<br />
E come se non bastasse, ad un tratto…una<br />
gran confusione destò grande ag<strong>it</strong>azione…?<br />
Attimi di paura, sfiorata la sciagura; mazzate<br />
e paccheri a volontà…uno solo à ddà “cumannà”…!!!<br />
Una sfi<strong>da</strong> all’ultimo sangue tra “ò Capalegg”<br />
e “ò Bambino” cà lassat ò carrozzino e s’atteggia<br />
a malandrino..hi..hi..hi.! Come dire…<br />
pure ‘e pullece teneno ‘a tosse.! Contesa nel<br />
parapiglia la g<strong>it</strong>a di famiglia…sic!<br />
Eppure me lo diceva la buonanima di nonno<br />
“Filippo”, uomo di gran gusto, che anche stavolta<br />
c’aveva visto giusto, che riferendosi al<br />
piccolo guerriero tirava fuori il sol<strong>it</strong>o saggio<br />
pensiero: