CarFleet n. 33 - LeasePlan
NAZ/215/2008
n.33
Periodico trimestrale
Luglio 2009 - euro 6,00
CarFleet
F L O T T E A Z I E N D A L I
2009:nell’anno
orribile crisi
odopportunità?
Testimonianze
- Massimo Mazza (Volkswagen)
- Mauro Veglia (Fiat)
Dossier
Regolamento Monti:
gli esami non finiscono mai
Gestione flotte
Fleet Balance,
arma vincente per le flotte
Ecologia
Calano ancora
le emissioni medie delle auto
Usato
Auto usata,
l’altra faccia della luna
Prove su strada
Audi A6 e A6 Avant Fleet Edition /
Renault Clio SporTour /
Peugeot 3008 / Toyota Yaris /
Volkswagen Caddy Maxi Life
Osservatorio
- I numeri dell’auto aziendale
- I costi chilometrici
LEASEPLAN ITALIA S.p.a.
Viale Alessandro Marchetti, 105
00148 Roma
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Associata ANIASA
CarFleet
DIRETTORE EDITORIALE
Jaromír Hájek
DIRETTORE RESPONSABILE
Mauro Manzoni
EDITORE
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REDAZIONE, IMPAGINAZIONE
E PUBBLICITA’
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HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO:
Lodovico Basalù, Cinzia Bortolotti,
Veronica Carletti, Vincenzo Conte,
Roberto Mazzanti, Ermanno Molinari,
Gian Primo Quagliano
PROVE SU STRADA
a cura di Roberto Mazzanti
SEGRETERIA DI REDAZIONE
Cinzia Bortolotti
9. EDITORIALE
Cogliere le opportunità
di un guado difficile
12. GIOIA DI VIVERE
I Mondiali ritornano a Roma
12
13. SCENARI
L’auto del futuro per Ibm
14. TESTIMONIANZE
“Non solo BlueMotion
nei programmi Volkswagen”
18. TESTIMONIANZE
“Per l’ambiente siamo
in pole position”
22. INCHIESTA
2009: nell’anno orribile
crisi od opportunità?
22
Sommario
32. GESTIONE FLOTTE
Fleet Balance,
arma vincente per le flotte
36. ECOLOGIA
Calano ancora
le emissioni medie delle auto
38. NOVITA’
42. USATO
Auto usata,
l’altra faccia della luna
42
44. PROVE
- Audi A6 e A6 Avant
- Renault Clio SporTour
- Peugeot 3008
- Toyota Yaris
- Volkswagen Caddy Maxi Life
50
ART DIRECTOR
Mariangela Canzoniero
STAMPA
Labanti e Nanni Industrie Grafiche
Via G. Di Vittorio, 5/7 - 40056 Crespellano (BO)
Registrazione Tribunale di Milano
n.98/1997
26. DOSSIER
Regolamento Monti:
gli esami non finiscono mai
60. OSSERVATORIO
- I numeri dell’auto aziendale
- I costi chilometrici
CarFleet luglio 2009
7
Editoriale
Cogliere le opportunità
di un guado difficile
Co m e
a f f ro n -
t a r e
quello che per
l’automobile
e l’economia
è stato definito
l’anno orribile?
E’ possibile trasformare la crisi in
un’opportunità? A giudicare dall’inchiesta
condotta da Vincenzo
Conte, intervistando alcuni responsabili
flotte di Case automobilistiche
molto attive sul nostro mercato
e anche dalle interviste a protagonisti
come Massimo Mazza e
Mauro Veglia, sembra prevalere un
approccio costruttivo. Un guado
difficile come quello che tutti stanno
attraversando può essere anche
un’opportunità per risolvere problemi
maturi da tempo e per mettere
a punto soluzioni valide anche
per affrontare le sfide che si porranno
quando si sarà approdati alla
sponda della ripresa.
Sembra essere questa la convinzione
più diffusa nel settore dell’auto,
che studia a fondo il suo mercato,
che valorizza le soluzioni di cui già
dispone e ne mette a fuoco di
nuove sia per il prodotto che sul
piano organizzativo. E a proposito
di organizzazione una bella sfida si
porrà proprio nel 2010 con il rinnovo,
o con il mancato rinnovo, della
regolamentazione europea per la
vendita e l’assistenza agli autoveicoli.
Ermanno Molinari ha intervistato
tre esponenti del settore auto
interessati a vario titolo al problema:
Jaromír Hájek, managing director
di LeasePlan Italia, Vincenzo
Malagò, presidente di Federaicpa,
la federazione dei concessionari, e
Bruno Beccari, presidente di Adira,
associazione attiva nel settore dell’assistenza.
Ma naturalmente al 2010 bisogna
arrivare nelle migliori condizioni
possibili. L’attuale situazione del
mercato non è il massimo, ma qualcosa
sta cambiando. In primo
luogo si è arrestata la caduta degli
indicatori di fiducia delle imprese;
poi, per quanto riguarda il settore
dell’auto aziendale, da un convegno
tenutosi a fine maggio
all’Università di Bologna sono
venute indicazioni interessanti per
rilanciare il comparto da Guido
Rossignoli, direttore generale
dell’Anfia e da Gianni Filipponi,
segretario generale dell’Unrae. In
particolare Rossignoli ha chiesto
l’estensione degli incentivi anche
al renting e Filipponi ha riaffermato
la necessità di adeguare la normativa
fiscale delle auto aziendali agli
standard europei, di reintrodurre
gli ammortamenti anticipati e di
varare una Tremonti-ter, cioè un
provvedimento che preveda l’esenzione
fiscale per gli utili utilizzati
per nuovi investimenti, compresi
quelli in autovetture e in veicoli
commerciali. Al momento di andare
in stampa pare che il Governo stia
per varare una Tremonti-ter che
non dovrebbe però riguardare gli
acquisti di autoveicoli. Peccato perché
sarebbe stato uno strumento
importante per ridare fiato al mercato
dell’auto aziendale oltre che
ovviamente all’intera economia. E
sempre all’Università di Bologna si
è fatto il punto, per iniziativa di
CarNext, sul mercato dell’usato che
è in sofferenza per l’adozione degli
incentivi al nuovo. Il messaggio
venuto dal convegno è “il Governo,
se rimette mano al pacchetto
incentivi, non dimentichi di introdurre
l’incentivazione usato su
usato”.
Poiché la nostra rivista si rivolge a
chi gestisce flotte aziendali, non
abbiamo dimenticato di inserire
temi di immediata utilità per il suo
lavoro quotidiano. In particolare
Veronica Carletti mette a fuoco
Fleet Balance, uno strumento
molto interessante lanciato da
LeasePlan per assicurare il corretto
bilanciamento tra costi di gestione,
attenzione all’ambiente e soddisfazione
dei driver. Cinzia Bortolotti,
poi, ha elaborato l’aggiornamento
semestrale dei costi d’esercizio di
100 auto aziendali, fiore all’occhiello
della nostra rivista.
A questo punto se a qualcuno
avessimo dato l’impressione di
aver avuto nella redazione di questo
numero un approccio troppo
serio, abbiamo pronto un consiglio.
Si diverta con le prove di cinque
splendidi modelli curate da
Roberto Mazzanti e con i ritratti di
dodici novità scaturiti dalla penna
frizzante di Lodovico Basalù.
Buona lettura.
Mauro Manzoni,
Direttore Responsabile di CarFleet
CarFleet luglio 2009
9
Editorial
Seizing opportunities
at a difficult time
Ho w
should
we face
what has
been defined
a horrible
year for the
car and the
economy as a
whole? Is it possible to transform
crisis into an opportunity? Judging
by the enquiry conducted by
Vincenzo Conte, who interviewed
fleet managers of car manufacturers
which are very active in our
market, as well as interviews with
figures like Massimo Mazza and
Mauro Veglia, the constructive
approach would seem to prevail. A
difficult patch like the one we are
going through may also be an
opportunity to solve problems
which have been around for ages,
and find solutions also to face the
challenges that will emerge as
soon as we come out on the other
side of the reprisal. This seems to
be the most widespread conviction
in the car sector, which studies its
market thoroughly, making the
most of existing solutions and
focusing on new ones both for the
product and on an organisational
level. On the subject of organisation,
2010 will bring a new challenge
with the renewal - or lack of
renewal – of the European regulations
for car sales and services.
Ermanno Molinari has interviewed
three members of the car sector
who are involved with the problem
in different ways: Jaromír Hájek,
managing director of LeasePlan
Italy, Vincenzo Malagò, chairman of
the car dealers' federation
Federaicpa, and Bruno Beccari,
chairman of Adira, an association
active in the car services sector.
But of course we need to reach
2010 in the best possible conditions.
The current market situation
is not the greatest, but things are
changing. First of all, companies
are beginning to win back customers'
trust; then, as regards the
company car sector, a conference
held at the end of May at the
University of Bologna provided an
occasion for some interesting pointers
towards the relaunch of the
sector from Guido Rossignoli,
managing director of Anfia
(National Association of the
Automobile Industry) and Gianni
Filipponi, secretary general of the
National Union of Foreign Car
Representatives. More specifically,
Rossignoli asked for incentives to
be extended also to renting, while
Filipponi emphasised the need to
adapt tax regulations for company
cars to European standards, reintroduce
accelerated depreciation
and launch a “Tremonti-ter” law, in
other words a measure to give tax
exemption for profits used for new
investments, including investments
in cars and commercial vehicles.
At the time of going to press,
the government appears about to
launch a “Tremonti-ter” law which
does not however seem to concern
the purchase of cars. This is a pity
because it would have been a useful
way to give a bit of respite to the
company car market besides, of
course, the economy as a whole.
And again at the University of
Bologna, on the initiative of
CarNext, focus was placed on the
used car market, which is languishing
due to adoption of incentives
in favour of the new car market.
The message emerging from the
conference is “if the government
makes any changes to incentives, it
should also remember to add some
incentives for trading used cars
with used cars”. Since our journal
is specifically for company fleet
managers, we have not forgotten
to include topics which will be of
immediate use for their everyday
work. More specifically, Veronica
Carletti looks at Fleet Balance, a
useful instrument from LeasePlan
to ensure correct balancing
between management costs,
respect for the environment and
driver satisfaction, while Cinzia
Bortolotti has compiled the halfyear
updating of the running costs
of 100 company cars, the crowning
achievement of our journal.
At this point if anyone thinks we
might have been too serious in this
issue, they ought to take a look at
the test drives of five splendid
models by Roberto Mazzanti and
the portraits of twelve novelties
straight from the pen of Lodovico
Basalù.
Happy reading!
Mauro Manzoni,
Managing Editor
CarFleet luglio 2009
11
Gioia di vivere
I Mondiali ritornano a Roma
di Veronica Carletti
Dal 18 luglio al 2 agosto si svolge la XIII edizione dei Mondiali di nuoto
con competizioni di atleti provenienti da più di 170 nazioni. Le 5 discipline previste:
nuoto, pallanuoto, tuffi, nuoto sincronizzato e nuoto in acque libere
Il fascino di Roma non ha
rivali: la capitale ha conquistato
infatti la XIII edizione
dei campionati mondiali
di nuoto vincendo la
concorrenza di Dubai,
Mosca, Atene e Yokohama.
Per attuare questo ambizioso
progetto - inferiore per
investimento solo ad
un’Olimpiade, ad un
Mondiale o ad un Europeo di
calcio - la Federazione
Italiana Nuoto ha ottenuto
sin dall’inizio il pieno sostegno
del Governo insieme al
supporto del Comitato
Olimpico Nazionale Italiano,
della Provincia di Roma e
della Regione Lazio. I FINA
World Championships, in
programma dal 18 luglio al 2
agosto, riguardano 5 diverse
discipline e riportano a
Roma, dopo 15 anni, l’élite
del movimento natatorio
mondiale. Circa 2.500 atleti e
1.500 tecnici sono pronti a
rappresentare oltre 170
paesi, calamitando l’attenzione
di 1.500 operatori della
comunicazione per 1.400 ore
di copertura televisiva.
Un progetto ambizioso
Palcoscenico delle gare di
questi Mondiali sarà uno
dei luoghi più belli del
mondo, il complesso del
Foro Italico, centro della
storia e della tradizione
sportiva italiana, ristrutturato
per l’occasione e dotato
delle più avanzate tecnologie.
L’evento si estenderà
su una superficie totale di
68.000 metri quadrati, che
ospiteranno gli stadi Nuovo
Centrale, Pallacorda e
Stadio del Nuoto. Tutto
questo rappresenterà una
grande occasione per
Roma e per l’Italia intera,
non solo per potenziare le
infrastrutture sportive
dedicate alle discipline
acquatiche (che resteranno
a disposizione dei cittadini
anche quando calerà il
sipario sul Mondiale) ma
anche per dimostrare il
desiderio di accogliere e
miscelare culture e persone
diverse provenienti da tutto
il resto del mondo.
Giovanni Malagò, presidente
del Comitato
Organizzatore dei Mondiali
di nuoto di Roma 2009, ha
più volte evidenziato l’impegno
nel dare a questo
evento un “valore aggiunto
che viene dal cuore, dalla
passione, dalla tradizione.
Tutto quello che avranno gli
spettatori del Mondiale di
nuoto quando, attraversando
il Foro Italico a fine gara,
vivranno una splendida
città come Roma”.
Il “Village Roma 09”
All’interno del Foro Italico il
15 Luglio verrà inaugurato il
“Village Roma 09”, uno
spazio di incontro, shopping
e relax, in cui sono
previste cinque aree:
l’Hospitality Village, dedicato
ai membri della federazione
e del comitato; il
Market District, con 12.000
mq di spazi espositivi e
promozionali; la Piazza
Eventi e Spettacoli, che
ospiterà gli eventi musicali
ed artistici di richiamo
internazionale, l’Area Relax
Atleti, nella quale si ritroveranno
i protagonisti del
Mondiale prima e dopo le
loro gare e la Food Court,
dove verranno allestiti 20
stand con cucina attrezzata.
Il Village avrà ogni giorno
un testimonial diverso
che Malagò ha voluto chiamare
“sindaco”: tra alcuni
dei nomi già nella lista
Carlo Verdone, Alessia
Marcuzzi, Monica Bellucci,
Francesco Totti e il principe
Alberto di Monaco, atteso il
26 luglio. La cerimonia
inaugurale - per la quale
dovrebbe scrivere un pezzo
musicale il maestro Allevi -
si terrà allo stadio dei
Marmi il 18 luglio.
Tutto è pronto per un
Mondiale che il presidente
del comitato organizzatore
Giovanni Malagò crede
possa diventare “uno dei
migliori di sempre, un’occasione
per far fare bella
figura alla città e al Paese”.
Del resto Roma con la sua
cornice unica ed inimitabile
di storia, arte e bellezza
non può che contribuire al
successo di una manifestazione
per cui sono attese
circa 400mila persone e
sono stati già venduti 40
mila biglietti e 3mila abbonamenti,
per un totale di un
milione e mezzo di euro.
CarFleet luglio 2009
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Scenari
L’auto del futuro per Ibm
di Vincenzo Conte
Le prospettive del mondo automotive sono state oggetto di un’analisi
realizzata dall’Institute for Business Value di Ibm. Sulla base di approfondite interviste
ai protagonisti del settore l’auto nel 2020 sarà “a misura di chi l’acquista”
In un ecosistema alle
prese con cambiamenti
significativi, sarà
una nuova generazione di
utenti, informati e sempre
più esigenti, a indirizzare
le trasformazioni del mercato
tradizionale dell'auto.
Ad esempio scegliendo
di acquistare non un
solo veicolo, ma un intero
garage virtuale, in modo
da poter disporre in modo
flessibile di un veicolo
sempre adatto alle necessità
contingenti. Ora
come ora, infatti, la scelta
di un’automobile
diventa spesso il risultato
di un compromesso,
che non soddisfa appieno
le esigenze di chi la
acquista. In futuro, ogni
automobilista potrà
disporre di un veicolo primario,
scelto sulla base
dell’utilizzo quotidiano, e
di veicoli da scegliere di
volta in volta per esigenze
specifiche (ad esempio
per recarsi a una cerimonia,
oppure fare una
gita in montagna).
Veicoli intelligenti
Inoltre gli esperti del settore
prevedono che servizi
di trasporto flessibili rimpiazzeranno
l’acquisto di
automobili proprie e che
saranno disponibili veicoli
intelligenti, che siano
espressione dello stile di
vita degli utilizzatori e
capaci di fornire svariate
informazioni, così come di
incrementare i livelli di
sicurezza e garantire una
maggiore responsabilità
Nel futuro si produranno auto sempre più a misura di chi l’acquista
ambientale. Sono queste
le tendenze che emergono
da un’analisi realizzata
dall’Institute for Business
Value di Ibm, basata su
interviste fatte a 125
responsabili delle principali
società del settore
automobilistico a livello
mondiale, dal titolo
“Automotive 2020: Clarity
Beyond the Chaos”.
L'auto nel 2020
Nel 2020, secondo gli
intervistati, a influenzare
maggiormente le scelte
dell'industria automobilistica
saranno le preoccupazioni
scenderà, secondo gli
media di emissioni di CO 2 peculiarità regionali.
relative alla soste-
esperti, a 97 g/km (dai 160
nibilità, la Corporate del 2008). I veicoli del
Social Responsability, la
mobilità personale e il progresso
2020 saranno anche sempre
più riciclabili: dall’attuale
75% del veicolo si
passerà nel 2020 all’88%.
I 5 imperativi
Secondo lo studio saranno
cinque i driver che
determineranno il futuro
mercato dell’automobile e
le scelte delle Case produttrici:
- Aumentare la mobilità.
Occorre che le Case automobilistiche
sviluppino
nuovi modelli di mobilità
per incontrare le esigenze
della clientela.
- Trasformare l’approccio
di vendita. Bisogna infatti
imparare a interagire con
clienti sempre più esigenti
e competenti.
tecnologico.
Lo studio evidenzia inoltre
come i veicoli intelligenti
del futuro si avvarranno
dell'elettronica e della tecnologia
in termini di sicurezza
attiva o di connettività
tra i veicoli e con la
- Semplificare la complessità.
Utilizzare più tecnologia
non deve significare
offrire veicoli più difficili
da utilizzare.
- Allargare le partnership.
Migliorare la qualità di un
prodotto significa creare
rete stradale. Le Case nuove sinergie, con partner
automobilistiche, poi, produrranno
veicoli sempre provenienti da mercati
diversi.
più eco-compatibili: - Agire su scala globale. Le
secondo lo studio passerà grandi realtà del mercato
dal 95% del 2008 al 65% automobilistico devono
del 2020 la percentuale
dei veicoli con carburanti
essere in grado di sviluppare
un’offerta flessibile,
fossili, mentre nel 2020 la che tenga conto delle
CarFleet luglio 2009
13
Testimonianze
“Non solo BlueMotion
nei programmi Volkswagen”
Mobilità sicura ed ecocompatibile: è questo l’obiettivo che Volkswagen si propone di raggiungere
tramite la sua ricerca tecnologica. Il programma “BlueMotion Technologies”, quindi, è solo il primo
passo della strategia della Casa automobilistica tedesca per l’auto del futuro. Alcune anticipazioni
sulle prossime novità in quest’intervista a Massimo Mazza, direttore di Volkswagen Italia
Massimo Mazza, direttore di Volkswagen Italia
Dottor Mazza, nelle nostre
città la mobilità continua ad
essere fondamentale, ma
sicurezza e qualità devono necessariamente
coniugarsi a bassi
consumi ed al contenimento delle
emissioni inquinanti. Come riuscite
a conciliare queste diverse esigenze?
“In generale, affinché il progresso
possa essere sostenibile si devono
affrontare sempre nuove sfide. Ciò
che avviene nel mondo dell’auto è
emblematico. Le esigenze di mobilità
devono essere combinate con
imprescindibili standard di sicurezza
e qualità oltre a livelli di consumo
ed emissioni sempre più bassi.
Volkswagen affronta quotidianamente
questo “rebus” e lo strumento
principale per risolverlo è la ricerca
tecnologica. A tutti i livelli, tecnologie
sempre più raffinate permettono
di raggiungere risultati impensabili
fino a qualche anno fa”.
A questo proposito, il programma
“BlueMotion Technologies” rappresenta
l’applicazione pratica dei
risultati delle vostre ricerche sull’automobile,
con dispositivi come
lo Start&Stop, quello per il recupero
dell’energia in frenata, il
catalizzatore ad accumulo di NOx
e la trazione elettrica ed ibrida.
Quali sono le caratteristiche più
importanti delle nuove Polo, Golf,
Passat e Touran con il marchio
BlueMotion?
“Alla base dei nostri modelli
BlueMotion ci sono i motori turbodiesel
TDI, molto parchi nei consumi
e altrettanto puliti, che ci permettono
di ottenere ottimi risultati
per quanto riguarda la riduzione
dei consumi e delle emissioni nocive.
L’introduzione nel corso dell’anno
del nuovo TDI 1.6 con common
rail darà in questo senso ulteriori
vantaggi. Accanto a soluzioni
come aerodinamica migliorata,
gestione elettronica del motore
ritarata, rapporti del cambio allungati
e indicatore della marcia più
adatta da utilizzare per contenere i
consumi, le BlueMotion di nuova
generazione - la Passat è già in listino,
le altre seguiranno - sfruttano i
sistemi Start&Stop e quello per il
recupero dell’energia in frenata. A
tal proposito mi preme ricordare
che lo Start&Stop, oggi molto pubblicizzato,
era previsto di serie
sulla Golf Ecomatic già nel 1994,
questo per sottolineare che
Volkswagen è sempre stata attiva
sul fronte dell’abbattimento dei
consumi e delle emissioni”.
Oltre ad un notevole miglioramento
dell’efficienza dei motori ali-
CarFleet luglio 2009
14
Le sede di Volkswagen Group Italia a Verona
mentati in maniera tradizionale,
benzina e diesel, Volkswagen ha
puntato molto anche sulle alimentazioni
alternative (Gpl, metano,
elettrico, ibrido). Quali sono al
riguardo i vostri programmi?
“Quando si parla di alimentazioni
alternative, mi torna in mente il
vecchio Maggiolino alimentato ad
alcool, venduto in Brasile con successo
qualche decennio addietro:
un altro esempio che la nostra
coscienza ecologica ha radici
profonde. Ciò ci ha permesso, in
tempi più recenti, di anticipare l’attuale
forte richiesta di veicoli a gas,
offrendo nel 2007 l’impianto a Gpl
gratis sulle nostre vetture. Oggi in
listino abbiamo un’ampia offerta di
modelli trasformati a Gpl, e in più
offriamo la Golf che l’impianto a
Gpl lo monta di primo equipaggiamento,
quindi è installato in fabbrica
in fase di costruzione della vettura:
questo significa ottenere il
massimo incentivo statale. Accanto
alle proposte a gas liquido, ci sono
le Volkswagen a metano, ovvero le
versioni EcoFuel di Touran e Passat,
anch’esse con impianto montato in
fabbrica. L’alimentazione a Gpl e
metano ed i già citati modelli
BlueMotion continueranno ad
essere l’asse portante delle proposte
ecologiche Volkswagen anche
nel prossimo futuro. Ci saranno
delle evoluzioni e, inoltre, il prossimo
anno debutterà la prima
Volkswagen di serie con trazione
ibrida, la Touareg”.
Costruire automobili sempre più
sicure, più confortevoli, più affidabili
è il compito ed uno dei punti di
forza del marchio Volkswagen che,
da sempre, riserva grande attenzione
allo sviluppo dei modelli.
Cosa ci riserva a questo proposito
il prossimo futuro?
“Il futuro ci riserverà soluzioni
sempre più avanzate per viaggiare
sicuri e comodi, potendo contare
su una vettura che non accusa mai
guasti. Un aspetto da mettere in
rilievo sono i metodi di lavoro che
oggi usiamo per il raggiungimento
di questi risultati. Il livello di sicurezza,
per esempio, si incrementa
con l’impegno quotidiano, test
dopo test. Gli airbag - sulla Golf
abbiamo anche quello per le ginocchia
- e gli altri sistemi di sicurezza
passiva sono senz’altro importanti.
Però, penso sia da mettere in rilievo
l’impegno della Volkswagen
nello sviluppo di auto dal comportamento
stradale tanto sicuro da
lasciare a situazioni veramente
estreme l’intervento dei sistemi
elettronici e poi degli airbag. La
vera sicurezza nasce da un ottimo
telaio. Per effettuare test “depurati”
della inevitabile variabilità dell’elemento
umano, così da poter
valutare nel modo più preciso possibile
tutte le componenti che
influiscono sulla stabilità e tenuta
strada vettura, è stata realizzata
una Golf-laboratorio che non
La Volkswagen Passat Eco-fuel si presenta con un’emissione di soli 119 g/Km di CO 2
CarFleet luglio 2009
15
Testimonianze
richiede la presenza del guidatore.
Un’auto che va da sola e riesce a
coprire un dato percorso alla massima
velocità ripetendolo, a differenza
di un pilota, in modo identico
per un numero infinito di volte.
Questo mi sembra un ottimo sistema
di lavorare guardando al futuro:
per questo dalla Volkswagen è lecito
aspettarsi le soluzioni tecnologicamente
più avanzate”.
Non solo emissioni e design,
Volkswagen è all’avanguardia
anche per quel che riguarda le tecnologie
dell’infomobilità ed i
dispositivi di sicurezza. Molte
sono state infatti le innovazioni
“made in Volkswagen” che hanno
reso più sicure le auto. Quali sono
i dispositivi a cui state lavorando
per rendere la mobilità ancora più
sicura?
“Tra gli altri ci sono interessanti
dispositivi di assistenza alla guida
nel traffico che costituiscono l’evoluzione
e l’integrazione di soluzioni
già presenti sulle nostre vetture,
come Side Assist, Front Assist,
Automatic Cruise Control.
Sulla nuova Golf sono presenti anche gli airbag per le ginocchia
Naturalmente il guidatore continuerà
ad avere la responsabilità
della guida, ad essere l’elemento
centrale, e questi sistemi cercheranno
di “raddrizzare” situazioni
pericolose che si creano quando
chi gestisce il volante è vittima di
distrazioni o valutazioni errate”.
L’effetto combinato delle innovazioni
tecnologiche e delle continue
ottimizzazioni delle soluzioni
esistenti, sta progressivamente
cambiando il volto e il cuore dell’automobile.
Come si immagina il
futuro dell’auto nei prossimi
vent’anni?
“Credo che due decenni non siano
sufficienti per un corposo cambiamento
della situazione. Secondo
me avremo ancora motori a combustione
interna, con emissioni più
basse rispetto a oggi, per effetto di
soluzioni tecniche sempre più
avanzate. Assisteremo alla progressiva
introduzione di vetture
ibride seppure la loro diffusione
non sarà così massiccia.
Continueremo a vedere il motore
elettrico nel ruolo di supporto a
quello tradizionale e per l’auto
totalmente elettrica i tempi saranno
maturi soltanto quando si supereranno
i problemi legati alle batterie,
all’autonomia e alle infrastrutture.
Per quanto riguarda l’auto a
idrogeno, infine, penso che tra
vent’anni potremmo iniziare a
vedere i primi esemplari”.
Un’immagine dell’aula di formazione dell’Accademia Tecnica Volkswagen
Gian Primo Quagliano
CarFleet luglio 2009
16
Testimonianze
“Per l’ambiente
siamo in pole position”
Mauro Veglia, Senior Vice President di Fiat Group Automobiles – Fleet & Used Cars, spiega come grazie
a MultiAir sia possibile ridurre del 10% l’anidride carbonica immessa nell’atmosfera; illustra “eco:Drive”
per uno stile di guida corretto e parla di metano e Gpl: le scelte vincenti del Gruppo torinese ai vertici
delle classifiche mondiali per le più basse emissioni medie di CO 2 della sua gamma (133,7 g/km)
Mauro Veglia, Senior Vice President di Fiat Group Automobiles – Fleet & Used Cars
Il Gruppo Fiat è oggi all’avanguardia
per quanto riguarda le
tecnologie che favoriscono la
riduzione dei consumi e quindi
delle emissioni nocive. L’ultima
novità lanciata sul mercato è
MultiAir, una tecnologia applicabile
ai motori a benzina e con un
futuro sviluppo anche per i diesel.
Il dispositivo “eco:Drive”, poi,
sembra pensato appositamente
per rispondere alle esigenze di
ecompatibilità delle flotte aziendali.
Un altro aspetto a cui il
Gruppo Fiat sta facendo particolare
attenzione è quello dell’implementazione
dei servizi infotelematici
sulle automobili. Quali ritiene
che siano le novità da voi sviluppate
che si riveleranno più interessanti
per il segmento delle auto
aziendali?
“MultiAir rappresenta il nuovo traguardo
tecnologico raggiunto dal
Gruppo Fiat ed il successo più innovativo
centrato da Fiat Powertrain
Technologies. Fin dalla metà degli
anni Novanta, la nostra ricerca si è
indirizzata verso l’attuazione elettro-idraulica,
sfruttando il knowhow
acquisito durante le fasi di sviluppo
del Common Rail. Oggi
MultiAir è il sistema di gestione
delle valvole per un controllo dinamico
e diretto dell’aria e della combustione,
cilindro per cilindro,
colpo a colpo. Questo favorisce un
aumento della potenza massima
del 10%, un miglioramento della
coppia a basso regime del 15% e
una riduzione del consumo di carburante
e delle emissioni di CO 2
pari al 10%. Addirittura, i motori
MultiAir sovralimentati e a cilindrata
ridotta (concetto del “downsizing”)
possono raggiungere una
maggiore efficienza in termini di
consumo di carburante pari al 25%
rispetto ai motori naturalmente
aspirati, mantenendo lo stesso
livello di prestazioni. MultiAir è una
tecnologia versatile, facilmente
applicabile a tutti i motori a benzina
(s’inizia con il 1.4 Fire 16V), con
un potenziale sviluppo futuro
anche nei motori diesel.
MulitAir non è solo un ottimo testimonial
della proiezione mondiale e
di avanguardia di Fiat, ma anche un
hardware di cui il business flotte
beneficerà presto. In termini di contenuti,
invece, lo strumento ideale
per il fleet manager potrebbe certamente
essere eco:Drive. Crediamo
fortemente nei servizi di info-mobilità,
come valore aggiunto per l’azienda
cliente e soprattutto per l’utilizzatore
finale.
Eco:Drive è un software, scaricabile
gratuitamente dalla rete (sono
50.000 le persone che lo hanno già
CarFleet luglio 2009
18
Schermata del software eco:Drive
fatto), che analizza lo stile di guida
e aiuta a migliorare l’efficienza
della guida stessa riducendo il consumo
di carburante, le emissioni di
CO 2 e - conseguentemente - i costi.
Una semplice chiavetta USB, oggi
utilizzabile sui modelli Grande
Punto, 500 e Bravo (ma presto
anche su Croma ed i veicoli commerciali)
si collega all’auto registrando
i dati di percorrenza. Essa
dovrà poi essere utilizzata per inserire
quegli “appunti di viaggio” sul
PC; i risultati saranno così memorizzati
e visti dal software e messi a
disposizione dell’eco:Driver.
Presentato al Salone di Parigi, è
un sistema del tutto innovativo
nell'industria: gli eco:Driver (oggi,
15.000 utenti frequenti di
eco:Drive hanno già risparmiato
1.200 tonnellate di CO 2 ) che partecipano
contribuiscono, con i propri
feedback, alla sua evoluzione e
sviluppo. I primi responsi nel mercato
retail ci portano a dire che
sarà ben presto un tool importante
anche per il B2B e per questo
stiamo valutando una versione
dedicata alle flotte aziendali”.
scelte vincenti per il Gruppo.
Quali ulteriori novità ci possiamo
aspettare a breve su questo fronte?
Sempre in tema di ecocarburanti
è stata da poco presentata la
gamma ECOCHIC di Lancia, che
comprende Musa e Ypsilon a doppia
alimentazione (Gpl e benzina).
Quale ritiene che possa essere
l’impatto sul mercato aziendale
di questa nuova strategia Lancia
che punta su lusso ed ecocompatibilità?
“È vero: credere nell’alimentazione
alternativa è stata una straordinaria
scelta strategica, frutto delle
competenze e della capacità di
visone di Fiat Group. La nostra divisione
flotte, seppur penalizzata
dall’assenza di incentivi, ha
comunque ottenuto riscontri
importanti: accordi di partnership
e fornitura siglati con grandi aziende
quali Würth e Manpower testimoniano
l’incontro di reciproche
esigenze commerciali e - non ultimo
- la sensibilità e l’impegno concreti
verso l’ambiente.
Oltre alla citata gamma Fiat, sicuramente
anche le “ECOCHIC” Ypsilon
e Musa hanno segnato l’ennesimo
guizzo di successo e ottime prospettive
in ottica noleggio a breve
termine. Sul lungo periodo e per
quanto riguarda ancora Lancia, l’eleganza,
la tecnica e la versatilità di
Delta ci stanno dando grandi soddisfazioni”.
È confortante il rilancio del marchio
Alfa Romeo che all’inizio
2009 ha fatto registrare un consistente
aumento delle vendite. A
quale modello in particolare si
deve la ripresa?
“Alfa Romeo è un patrimonio della
cultura automobilistica, non solo
italiana. Un’auto come MiTo rappresenta
il battesimo per una nuova
Aver creduto per primi nel metano
e successivamente l’aver integrato
la gamma con il Gpl “made in
Fiat” sono probabilmente due
L’elegante linea e la scelta del tetto bicolore nella Lancia Musa ECOCHIC
CarFleet luglio 2009
19
Testimonianze
generazione di Alfisti: questa intrigante
compatta sportiva sta avendo
un ottimo successo non solo in
ambito retail, ma anche in quella
fetta di mercato/clienti che sono i
giovani professionisti, spesso la
forza vendita junior, dinamici, alla
ricerca di prestazioni e forme affascinanti.
E poi c’è la 159, che grazie
alle due recenti nuove motorizzazioni
- il 1.750 TB da 200CV e il 2.0
JTDM da 170CV (per il quale è disponibile
anche la versione Eco come
per l’1.9 JTDM da 120CV) - si conferma
tra i leader della categoria”.
Sono in recupero (anche se la percentuale
è molto contenuta) i
modelli con motore a gasolio. Si
tratta, a suo giudizio, dell’effetto
del calo del prezzo del gasolio a
fronte di un aumento di quello
della benzina oppure siamo alle
prese con un ritorno del diesel ai
livelli degli anni addietro?
“È presto per dirlo: le fluttuazioni
estreme dei prezzi, la contemporanea
congiuntura economica ed i
conseguenti interventi governativi
sono condizioni eccezionali che
probabilmente non consentono di
tracciare un trend corretto. Ma di
una cosa siamo certi: i clienti si
orientano e apprezzano sempre più
i carburanti alternativi, spinti da
esigenze di budget e sostenibilità”.
All’inizio del 2009 il comparto
delle auto aziendali si è confermato
in sofferenza. Da cosa dipende?
Quali sono le ricette per superare
questa congiuntura negativa?
“Dipende anzitutto dalle difficili condizioni
generali dell’economia, che
hanno delle ricadute naturalmente
anche sulla nostra industria. Le
aziende scelgono di prolungare i
contratti di noleggio a lungo termine
in scadenza, che normalmente
sarebbero rinnovati con il nuovo, alla
ricerca di ogni possibile contenimento
dei costi. E i noleggiatori accompagnano
questa scelta per via della
scarsa liquidità che renderebbe problematico
finanziare auto nuove. Il
downsizing che ne consegue e di cui
si parlava prima, premia comunque
l’offerta di Fiat Group Automobiles”.
Tra i punti di forza dell’offerta Fiat
vi sono certamente le basse emissioni
nocive, come conferma il
fatto che negli ultimi due anni la
gamma Fiat ha conquistato il primato
europeo nella riduzione di
CO 2 , cogliendo anche riconoscimenti
in tutto il mondo. Quali
novità ci riservate per il prossimo
futuro?
“JATO ha confermato per il secondo
anno consecutivo Fiat tra i volume
maker con le più basse emissioni
medie di CO 2 , con solo 133,7 g/Km.
Si tratta, oltre che di un riconoscimento
che ci rende giustamente
orgogliosi, della dimostrazione di un
operato alla continua ricerca dell’eccellenza
e del suo continuo miglioramento:
non abbiamo semplicemente
rivinto la classifica, abbiamo soprattutto
abbassato i livelli di CO 2 rispetto
all’anno precedente avvicinando il
Gruppo ai target del futuro. Fiat è
pronta ad affrontare le nuove sfide
con vetture dalle prestazioni sempre
più efficienti”.
Roberto Mazzanti
Alfa Romeo 159 station wagon sull’Atlantic Road in Norvegia: è un’immagine ammirata nella campagna pubblicitaria del Gruppo Fiat
CarFleet luglio 2009
20
Inchiesta
2009: nell’anno orribile
crisi od opportunità?
La domanda di auto aziendali è fortemente penalizzata dalla crisi economica ed in particolare
dalla pesante caduta della fiducia degli operatori commerciali. Approfondimenti, possibili soluzioni
e novità in questo colloquio con i rappresentanti delle maggiori Case automobilistiche attive
nel settore aziendale: Citroën, Fiat, General Motors, Mercedes-Benz, Subaru e Volkswagen
La mancanza di misure
a sostegno delle
imprese si sta facendo
sentire anche nel comparto
dell’auto aziendale,
che generalmente non può
usufruire degli incentivi
alla rottamazione (non
dispondendo di auto di
anzianità tale da essere
rottamate) e soffre della
difficoltà di accesso al credito.
In questa situazione i
gestori di flotte aziendali in
proprietà riducono al minimo
gli acquisti di auto
nuove e rinviano la sostituzione
di quelle di cui già
dispongono. Le flotte che
utilizzano un parco in
noleggio a lungo termine
tendono a rinnovare i contratti
in scadenza rinegoziandone
le condizioni con
il consenso delle società di
noleggio, che mantengono
così il rapporto con il cliente,
evitando l’impegno
finanziario per l’acquisto di
una nuova vettura.
Abbiamo approfondito
queste tematiche con i rappresentanti
di alcune
importanti Case automobilistiche.
Il mercato
L’analisi sullo stato di sofferenza
del mercato è
ampiamente condivisa. “Il
mercato - dice Nicola
Volkswagen Golf Plus: è la versione più spaziosa del modello di successo della Casa tedesca
Pumilia, responsabile del
mercato Italia per Fiat
Group Corporate Fleet
Nicola Pumilia, responsabile
del mercato Italia per Fiat Group
Corporate Fleet Solutions
Solutions - si è confermato
in sofferenza. L’andamento
nei prossimi mesi sarà
legato all’evolversi della
situazione economica
generale; oggi sembra prematuro
fare previsioni
nonostante qualche timido
segnale positivo”. “Il focus
sul cliente privato generato
dagli incentivi statali alla
rottamazione e le generali
misure di contenimento dei
costi, adottate dalle aziende
per far fronte alla crisi
economica - mette in evidenza
Fabio Scacco, direttore
vendite speciali e veicoli
commerciali di General
Motors Italia - hanno avuto
Fabio Scacco, direttore vendite
speciali e veicoli commerciali
di General Motors Italia
CarFleet luglio 2009
22
un impatto sulla flessione
della domanda fleet. C’è
tuttavia un cauto ottimismo
per il prosieguo dell’anno
basato su un’ipotesi
di ripresa economica già
nella seconda metà del
2009”. “Purtroppo il mercato
flotte - dice Lodovico
Rascacci, responsabile
fleet sales di Volkswagen
Group Italia - sta confermando
il trend negativo di
inizio anno. Nel calo generale,
l’area delle company
car è oltremodo penalizzata
dal rinvio dell’acquisto
da parte di molte aziende.
Se la situazione economica
non cambia e non vengono
introdotti degli specifici
interventi pubblici di sostegno
per il settore, l’intero
anno potrebbe chiudersi in
calo”.
Marco Terrusi, responsabile
flotte Mercedes-Benz Cars
“L’acquisto di una nuova
vettura - dice Marco
Terrusi, responsabile flotte
Mercedes-Benz Cars - è
strettamente connesso
all’andamento economico
nazionale ed internazionale,
ed è evidente che oggi
ci troviamo in una fase
congiunturale particolarmente
difficile. Restiamo
fiduciosi per il futuro, puntando
anche su particolari
modelli “scaccia crisi” presenti
nella nostra gamma”.
“Con gli elementi in nostro
possesso - sottolinea
Marco Cavagna, responsabile
flotte di Subaru Italia -
anche nel settore delle
flotte aziendali il marchio
Subaru sembra in netta
controtendenza rispetto
ad un mercato in contrazione.
Infatti, osservando
l’andamento delle vendite
auto in questi primi mesi,
si nota come Subaru confermi
il trend positivo dello
scorso anno”.
Marco Cavagna, responsabile
flotte di Subaru Italia
Auto di successo
Vi sono però delle auto
che, nonostante il trend
negativo del mercato, continuano
a riscuotere successo.
“La Golf sta ottenendo
ottimi risultati - dice
Lodovico Rascacci - come
anche la nuova Audi A4,
regina delle auto aziendali
nel segmento premium.
Buone sono anche le
performance sia di Seat
Ibiza che della nuova
Skoda Superb; nel settore
dei commerciali più che
soddisfacenti i risultati
ottenuti dal Caddy”. “Si
confermano - sottolinea
Luigi Padoan - le eccezionali
performance di C4
Picasso, Grand C4 Picasso
e C5, che dimostrano un
sempre più consolidato
interesse sia da parte delle
aziende che degli utilizzatori
finali. Citroën rafforza
la sua offerta con il lancio
di Nuova C3 Picasso che
sin dalla prime battute ha
fatto registrare fortissimo
interesse da parte delle
società”. Fabio Scacco
afferma che “la Opel
Insignia, Auto dell’Anno
2009, è un vero successo.
Questa vettura, a soli 3
mesi dal lancio, ha già raggiunto
quota 100.000 contratti
in Europa e sta registrando
un grande interes-
Luigi Padoan, responsabile
flotte di Citroën Italia
Luigi Padoan, responsabile
flotte di Citroën Italia, dice
che “sostanzialmente i
primi mesi dell’anno si
sono mantenuti in linea con
quanto previsto nel corso
degli ultimi mesi del 2008.
Il calo del mercato aziende
è in linea con quanto realizzato
nel mercato totale.
Salvo inversione di tendenza
prevediamo che l'attuale
trend verrà confermato
anche nei prossimi mesi”.
Grande interesse anche in Italia per la Opel Insignia, Auto dell’Anno 2009
CarFleet luglio 2009
23
Inchiesta
se anche in Italia. Un risultato
che sarà reso ancor
più importante grazie alla
versione Sports Tourer“.
“Legacy e la sua gemella
più alta da terra, Outback -
dice Marco Cavagna - sono
molto apprezzate sul mercato
. Lo stesso si può dire
per Impreza, che ha uno
spirito più giovane e sportivo”.
“Da Lancia Delta - dice
Nicola Pumilia - stiamo
avendo degli ottimi riscontri
in termine di vendite. Si
tratta di una vettura dalle
qualità specifiche da segmento
D con costi di manutenzione
da segmento C,
una caratteristica che la
rende particolarmente
appetibile dalle aziende.
Oltre alla Delta, l’Alfa
Romeo 159, grazie anche
alle due nuove motorizzazioni
(1750 TB da 200 cv e
2.0 JTDM da 170 cv) si sta
confermando tra i leader
della categoria, alla pari
della Fiat Croma, che si
mantiene sui livelli che le
competono. Bisogna infine
segnalare come il mercato
stia premiando la scelta
Ha riscosso un buon successo la Citroën C5 fin dal suo esordio
strategica di Fiat di puntare
in maniera decisa sui carburanti
alternativi”.
“Siamo estremamente
soddisfatti - dice Marco
Terrusi - dei positivi risultati
del lancio sul mercato
della nuova Classe E berlina.
Grande successo sta
ottenendo anche la Classe
GLK con la nuova motorizzazione
220 CDI e la nuova
Classe E Coupè, altra
importante novità di prodotto,
bellissima due porte
sportiva che è appena
stata lanciata sul mercato
italiano”.
Novità per le flotte
In questa situazione le strategie
messe in campo dalle
case per superare le difficoltà
prevedono il lancio di
nuovi prodotti e servizi pensati
appositamente per il
Comoda, spaziosa, elegante, la Croma rappresenta un modello da grandi numeri della Fiat
settore delle flotte aziendali.
“Sul fronte dell’organizzazione
commerciale - sottolinea
Marco Terrusi -
Mercedes-Benz ha implementato
il programma di
specializzazione dei dealer
Fleet Center, ovvero
Concessionarie ufficiali di
vendita e assistenza, con
personale e servizi qualificati
interamente dedicati
alle flotte. In termini commerciali,
sarà arricchita l’offerta
di servizi Mercedes-
Benz per la clientela business
per coprire tutte le
modalità di acquisto e per
offrire programmi di manutenzione
dedicati in funzione
dell’effettivo utilizzo
della vettura”. “Nella
seconda parte dell’anno -
dice Lodovico Rascacci -
arriverà la nuova Polo, auto
che ci permetterà di recuperare
quote nel segmento
numericamente più importante
del mercato. Seat proporrà
la Exeo ST, versione
station wagon della berlina
Exeo, ottima alternativa per
le aziende attente ai costi e
alla qualità. Audi introdurrà
CarFleet luglio 2009
24
La Subaru Legacy Outback, un modello che si colloca a metà strada tra Suv e station wagon
un modello inedito nella
categoria superiore del
mercato, e la Skoda lancerà
la Yeti, un versatile MPVfuoristrada.
Per quanto
riguarda Volkswagen
Veicoli Commerciali, è previsto
il lancio del poliedrico
Transporter, la nuova generazione
dello storico veicolo
Volkswagen”. “Nei prossimi
tre anni - sottolinea Luigi
Padoan - Citroën lancerà in
Europa sei nuovi modelli al
ritmo sostenuto di uno ogni
sei mesi. Il 2009 si è aperto
con il lancio di Nuova C3
Picasso avvenuto nel mese
di marzo e nei primi mesi
del 2010 verrà lanciato il
primo modello della nuova
linea DS - Different Spirit -
che si chiamerà DS3. Per
quanto riguarda i servizi,
Citroën ha dato vita al progetto
Citroën Business, che
identifica concessionari
organizzati in grado di offrire
alla clientela aziendale
una gamma di prodotti e
servizi specifici, gestiti da
venditori specializzati, con
strumenti finanziari e di servizio
studiati appositamente
per questo settore di
mercato”.
Nuovi motori
“Consolideremo la gamma
con nuovi equipaggiamenti
- dice Nicola Pumilia - con
evoluzioni dei modelli già
esistenti sul mercato, come
ad esempio le nuove motorizzazioni
di Lancia Delta.
Stiamo proponendo nuovi
motori in grado di coniugare
una maggiore affidabilità
a un minor consumo e
costi di manutenzione: è il
caso del MultiAir, il nuovo
sistema di gestione delle
valvole del motore che consente
un controllo dinamico
e diretto dell’aria e della
combustione e rende possibile
un aumento della
potenza massima del 10%,
un miglioramento della
coppia a basso regime del
15% e una riduzione del
consumo di carburante e
delle emissioni di CO 2 pari
al 10%”. “Subaru - mette in
evidenza Marco Cavagna -
sta lavorando per la formazione
della rete commerciale,
perché possa proporsi
come essere un valido
consulente, non solo sul
prodotto, ma anche a livello
fiscale e commerciale. Le
priorità in un periodo difficile
come questo sono
legate alla qualità del prodotto,
alla sicurezza ed
all’ecologia. Già da mesi,
poi, abbiamo messo a
disposizione nelle concessionarie
una flotta di vetture
per le aziende”. “E’ sempre
difficile parlare di programmi
- sottolinea Fabio
Scacco - quando l’incertezza
di mercato regna sovrana.
Il nostro compito è
quello di essere presenti
sul campo in modo dinamico
rispondendo in modo
tempestivo ad ogni tipo di
sollecitazione proveniente
dal mercato ”.
Linea filante, ma anche estremamente elegante, quella della nuova Mercedes Classe E coupé
Vincenzo Conte
CarFleet luglio 2009
25
Dossier
Regolamento Monti:
gli esami non finiscono mai
Il regolamento europeo sulla distribuzione e l’assistenza automobilistica n.1400/2002 (BER)
scadrà il 31 maggio 2010. La UE e tutti i protagonisti della filiera automobilistica si interrogano
sullo scenario normativo più utile per il settore per i prossimi anni. L’opinione di alcuni autorevoli
esperti: Vincenzo Malagò di Federaicpa, Bruno Beccari di Adira e Jaromír Hájek di LeasePlan
In prossimità della scadenza il 31
maggio 2010 dell’efficacia normativa
della Block Exemption
Regulation (BER), il regolamento
comunitario n.1400/2002 sulla distribuzione
e l’assistenza agli autoveicoli
noto come Regolamento Monti, la
Commissione Europea ha avviato
un’ampia consultazione di tutti i soggetti
coinvolti nel provvedimento.
L’obiettivo della Commissione è verificare
se per le case automobilistiche,
le associazioni del settore, i produttori
e i rivenditori di ricambi, i concessionari
e gli autoriparatori, la BER
sia ancora uno strumento necessario
per garantire “una giusta concorrenza
in relazione alle mutate condizioni
concorrenziali presenti nel settore
dell’automobile” e di conseguenza
tracciare con il contributo di tutte le
parti interessate lo scenario normativo
del settore automotive per i prossimi
anni.
Un’ampia consultazione
L’iniziativa della Commissione si colloca
in una contingenza certamente
difficile per il settore automobilistico
e si svolge appunto in un contesto
radicalmente cambiato rispetto a
quello in atto nel 2002 all’avvio della
BER. L’auspicio di tutti è che attraverso
questa “ampia consultazione” si
pongano le basi di un rinnovato ed
efficace quadro legislativo, che possa
favorire lo sviluppo e il superamento
dell’attuale situazione.
Per avviare e stimolare il dibattito tra
le parti la Commissione ha pubblicato
negli scorsi mesi la “Relazione preliminare
di valutazione della Block
Exemption Regulation” che fissa i
principali risultati conseguiti con la
sua applicazione a cominciare dal
fatto che “in termini di evoluzione del
mercato automobilistico, si è riscontrato
un netto miglioramento della
CarFleet luglio 2009
26
Bruno Beccari, presidente di Adira
Vincenzo Malagò, presidente di
Federaicpa
Jaromír Hájek, managing director del
Gruppo LeasePlan Italia
concorrenza tanto nella vendita di
autoveicoli quanto nel post vendita”.
I risultati ottenuti
Tra il 2002 ed il 2007 secondo la
Commissione “tutti gli indicatori tendono
a confermare che il grado di
concorrenza sui mercati rilevanti è
notevolmente migliorato. Tra i
costruttori non si evidenziano posizioni
dominanti in grado di ledere i
diritti dei consumatori i quali ora
godono di una scelta più ampia, di
prezzi reali degli autoveicoli nuovi in
ribasso e di nuovi operatori sul mercato”.
“Ed anche la concorrenza all’interno
delle marche - prosegue la relazione
- non sembra essere diminuita
in maniera significativa, la concentrazione
fra i rivenditori di autoveicoli è
aumentata moderatamente in seguito
ad una crescita significativa dei
grandi gruppi sui principali mercati e
per una relativa diminuzione della
densità delle reti. Vi è stata una notevole
convergenza dei prezzi per le
autovetture in tutta l’Unione Europea
ed i prezzi reali delle autovetture sono
scesi”. “Accanto a ciò - precisa la
Commissione - vi è stata un’evoluzione
dell’abituale modello di consumo
con il passaggio dall’acquisto a soluzioni
alternative”.
Gli autoriparatori indipendenti
Il generale apprezzamento degli
effetti positivi del regolamento rimane
valido anche con riferimento al
settore del post-vendita automobilistico,
dove “sono aumentati sia il
numero di riparatori autorizzati che la
densità globale della rete”. E anche
se permangono ancora alcuni elementi
di criticità “con molti riparatori
che hanno avuto difficoltà ad investire
nelle competenze tecniche, nelle
attrezzature e nella formazione
necessaria per riparare autoveicoli
sempre più complessi a livello tecnologico”
il settore indipendente,
secondo la Commissione, ha conosciuto
“un considerevole consolidamento
ed un adeguamento strutturale
notevole, fattori di per sé capaci di
La Commissione Europea ha avviato un’ampia consultazione per il rinnovo della BER
CarFleet luglio 2009
27
Dossier
Diminuisce la spesa per le riparazioni perchè le auto sono più affidabili
portare al miglioramento della capacità
competitiva”. “Anche se i prezzi
delle riparazioni - continua la relazione
della Commissione - sono cresciuti
a causa dell’aumento dei costi della
manodopera specializzata e dei maggiori
investimenti in attrezzature e
formazione, la spesa per la riparazione
è in netta diminuzione in termini
reali grazie all’intervallo maggiore tra
un intervento e l’altro. Ciò significa
che i pezzi costano di più, ma si rompono
di meno con conseguente minor
peso sul budget del consumatore: in
altre parole si riscontra una maggior
affidabilità”.
Più condizioni di concorrenza
In riferimento alla necessità di “consentire
ai riparatori indipendenti di
competere con gli autorizzati”, la relazione
della Commissione precisa che
“le relazioni tra gli stessi sono sicuramente
migliorate anche se ancora si
registrano posizioni conflittuali. A
questo proposito è il tema dell’accesso
alle informazioni tecniche ad essere
stato maggiormente monitorato”.
Altro argomento cruciale è quello dei
pezzi di ricambio, a proposito del
quale la Commissione ha notato una
“stabilità sempre più consolidata
delle posizioni degli indipendenti
rispetto al canale dei costruttori.
Infatti, solo in pochi casi i riparatori
autorizzati si sono rifiutati di fornire
pezzi di ricambio ai propri concorrenti
indipendenti”. Secondo la valutazione
complessiva della Commissione
Europea, quindi, le condizioni di concorrenza
sul mercato della distribuzione
degli autoveicoli e dell’assistenza
sembrano essere considerevolmente
migliori rispetto all’ultima
valutazione operata nel 2000, cioè
due anni prima dell’entrata in vigore
della BER. Questa evoluzione positiva
- precisa in ogni caso la Commissione
- deve però soprattutto essere attribuita
a fattori esterni, in quanto, in un
contesto economico maggiormente
globale, le forze di mercato hanno
determinato sviluppi positivi del settore:
“in particolare, una concorrenza
forte e crescente tra le marche ha
comportato una riduzione dei prezzi
reali in un contesto di maggior integrazione
di mercato all’interno
dell’Unione Europea e la BER ha sicuramente
agevolato gli adeguamenti
industriali a queste circostanze evolutive
e, soprattutto nel mercato postvendita,
ha stimolato una risposta
dinamica degli operatori con netto
vantaggio per la concorrenza”.
Alla vigilia di un nuovo scenario
Per il dopo 31 maggio 2010 la
Commissione auspica una “regolamentazione
più semplice per garantire
una migliore e più coerente applicazione
delle norme comunitarie che
garantirebbe certamente un livello
equivalente di tutela della concorrenza
sul mercato a tutto vantaggio del
CarFleet luglio 2009
28
consumatore finale e consentirebbe
alle imprese di ridurre i costi legati
agli sforzi necessari per adeguarsi ad
una regolamentazione complessa e
stringente”. Proprio in riferimento a
ciò la Direzione Generale per la
Concorrenza dell’Unione europea sta
attualmente conducendo una “valutazione
d’impatto delle soluzioni
alternative” previste per il futuro della
BER. Molte le opzioni in discussione:
dalla proroga dell’attuale regolamento,
alla non necessità di un suo prolungamento,
alla creazione di un
cosiddetto mini-BER che dovrebbe
concentrarsi solo sul mercato del
post–vendita, alla creazione di specifiche
linee guida per il settore e “l’inserimento
del settore automobilistico
all’interno del più generale regolamento
BER 2790/1999”.
L’opinione dei protagonisti
Variegate sono anche le posizioni in
campo dei protagonisti della filiera
automotive. I costruttori automobilistici
preferirebbero un regolamento
più flessibile, già in vigore per altri
settori, basato su regole di carattere
generale, mentre i rivenditori di auto
vorrebbero mantenere il regolamento
corrente, per proteggersi da “affrettati
e arbitrari licenziamenti” da parte
delle case automobilistiche. I riparatori
indipendenti, invece, sono a favore
di una maggiore flessibilità, ma,
nello stesso tempo, sono preoccupati
che un prossimo regolamento
possa limitare il loro libero accesso
alle informazioni tecniche e ai pezzi di
ricambio.
“Il nostro giudizio sulla BER non può
che essere positivo – dice Bruno
Beccari, presidente di Adira l’associazione
nazionale dei distributori
indipendenti di ricambi per autoveicoli
- grazie ad essa, infatti, è stato
possibile, seppur parzialmente, colmare
quel gap competitivo che le
nuove tecnologie avrebbero ampliato
sempre di più con il concreto
rischio di privilegiare solo il mercato
“captive”. La BER si è dimostrata efficace
nel far rispettare la concorrenza
nel settore del post vendita auto ed
ha sancito il riconoscimento del ruolo
da sempre svolto dagli operatori indipendenti
dell’autoriparazione per
assicurare condizioni di concorrenza
e libertà di scelta all’automobilista.
Attraverso la regolamentazione dell’accesso
alle informazioni tecniche
per la riparazione dei veicoli, anche
se ancora per certi aspetti lacunosa,
si è data la possibilità agli operatori
indipendenti di poter continuare a
svolgere il proprio lavoro ed investire
nel miglioramento continuo della
loro attività e della loro professionalità.
Inoltre la possibilità data agli
operatori indipendenti dalla BER di
poter effettuare i tagliandi durante il
periodo di garanzia della vettura è un
esplicito riconoscimento delle loro
qualità professionali”.
Sono aumentati sia il numero di riparatori autorizzati sia la densità globale della rete
CarFleet luglio 2009
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Dossier
Il ruolo dell’autonoleggio
“LeasePlan pur non essendo un operatore
del post-vendita in senso stretto
- conferma Hájek, managing director
di LeasePlan Italia - come ogni
utente finale ha un interesse vitale
per una concorrenza efficace nel mercato
della fornitura dei servizi postvendita.
Il nostro obiettivo è, infatti,
offrire ai clienti servizi di manutenzione
e riparazione degli autoveicoli di
elevato standard qualitativo, che si
realizza attraverso la selezione dei
migliori fornitori di servizi di assistenza
post-vendita. Per avere la possibilità
di scelta e garantire una buona
qualità a prezzi vantaggiosi, è quindi
per noi essenziale rafforzare la concorrenza
tra riparatori autorizzati e
indipendenti”. “L’importanza della
BER per il settore dell’autonoleggio –
continua Hájek - deriva dal fatto che il
regolamento comunitario definisce
gli operatori del noleggio come utenti
finali, consentendo loro di accedere
alle reti di distribuzione e di servizio
post-vendita delle case automobilistiche,
con la possibilità di competere
efficacemente con le società di noleggio
captive degli stessi costruttori
automobilistici. Negli ultimi anni, ci
sono stati diversi casi in differenti
paesi europei in cui, soprattutto da
parte delle case automobilistiche, si è
cercato di indebolire lo status di utente
finale delle società di noleggio indipendenti,
stabilendo requisiti o vincolando
a specifiche condizioni l’acquisto
dei veicoli. La BER 1400/2002
ha però finora consentito a LeasePlan
di opporsi e talvolta fermare tali pratiche
non conformi, proprio facendo
riferimento allo status di utente finale.
Probabilmente la sua rimozione
potrebbe consentire ai fornitori un più
facile e frequente ritorno a pratiche
abusive, danneggiando così gravemente
il livello di concorrenza nell’autonoleggio
e mettendo a repentaglio
l'esistenza di numerosi piccoli e medi
operatori indipendenti del settore”.
La collaborazione con gli operatori
indipendenti dell’aftermarket automobilistico
è quindi un fattore competitivo
fondamentale per le società
di noleggio.
Luci ed ombre per i concessionari
Di diverso tenore l’opinione di
Vincenzo Malagò presidente di
Federaicpa la federazione delle associazioni
italiane dei concessionari
automobilistici: “nonostante già nel
2000 avessimo espresso le nostre
perplessità alla Commissione
Europea allora in carica su alcune
proposte successivamente recepite
nel regolamento d’esenzione, per il
nostro settore l’esistenza della BER
1400/2002 costituisce una positività
che in sede di applicazione ha offerto,
a mio avviso, luci ed ombre. Tra le criticità
principali rientrano certamente
la garanzia in tema di selezione quantitativa
dei concessionari, la mancanza
di una definizione di “autoveicolo
nuovo” e l’errata assimilazione delle
società di noleggio e di leasing agli
utilizzatori finali. Mentre tra gli aspetti
più positivi citerei l’applicazione
delle norme a tutela del concessionario,
sotto il profilo del recesso con-
Molti riparatori hanno difficoltà ad investire nelle competenze tecniche e nella formazione
CarFleet luglio 2009
30
La revisione della BER si colloca in uno scenario difficile e in un contesto molto diverso rispetto a quello del 2002
trattuale, della risoluzione delle controversie
e della libertà di cessione
del contratto ad altro membro della
rete ”. Ma quali misure e quale nuovo
quadro normativo dovrebbero essere
messi in atto dalla Commissione
europea per il dopo 31 maggio 2010?
“Dopo la relazione di valutazione del
maggio 2008 - dice Vincenzo Malagò
- in cui la Direzione Generale per la
Concorrenza dell’Unione europea ha
manifestato l’idea di non procedere al
rinnovo con un nuovo Regolamento
settoriale, è intervenuta una crisi globale
che si sta pesantemente riflettendo
sull’intero settore auto. Credo
che questo elemento sia sufficiente
per imporre una pausa di riflessione e
per rinviare le scelte sul nuovo quadro
normativo, verificando prima le
conseguenze che la crisi porterà sull’assetto
del nostro settore”.
“La BER - dice Bruno Beccari - ha
rappresentato in questi anni lo strumento
di garanzia per il settore del
post vendita indipendente. Ritengo,
quindi, che, dopo la sua scadenza,
sia ancora necessaria una normativa
specifica per il settore riformulata in
modo tale che, fatti salvi i diritti riconosciuti
ed acquisiti, tenga nel dovuto
conto lo sviluppo tecnologico dei
veicoli e gli eventuali mutamenti
strutturali del mercato. Per il nostro
comparto in particolare chiediamo
però che non venga osteggiata dai
costruttori l’applicazione del marchio
e del codice del fornitore nonché
la sua provenienza sul pezzo di
ricambio fornito in origine, assieme
naturalmente al codice identificativo
della casa automobilistica. Questo
permetterebbe un’immediata e precisa
identificazione, importante specialmente
per certi prodotti di sicurezza
e permetterebbe, inoltre,
all’automobilista di poter fare scelte
più consapevoli”.
Per Jaromír Hájek, in conseguenza di
quanto prima affermato: “la tutela
del operatori indipendenti vale in
particolare alla luce delle attuali turbolenze
economiche e sarebbe
inviato un segnale sbagliato al mercato,
se si dovesse prendere in considerazione
in questo momento l’idea
di abbandonare in toto la chiara
e qualificata legislazione attualmente
in vigore. Per questo riteniamo
che sia necessaria la proroga oltre il
2010 dell’attuale BER 1400/2002
con la creazione di un nuovo specifico
strumento legislativo di settore,
che contenga regole chiare e applicabili
per il settore automobilistico, e
che descriva efficacemente lo status
del cosiddetto utente finale”.
Ermanno Molinari
CarFleet luglio 2009
31
Gestione flotte
Fleet Balance,
arma vincente per le flotte
Garantire alle flotte aziendali il corretto bilanciamento tra costi di gestione, sicurezza e soddisfazione
dei driver insieme all’attenzione all’ambiente è la sfida di Fleet Balance, il nuovo prodotto di LeasePlan,
vera e propria innovazione per il noleggio a lungo termine. Un team di esperti fornisce supporto, consulenza
mirata e soluzioni integrate per dare le risposte più adeguate alle esigenze di mobilità dei clienti
L’efficienza della gestione delle flotte aziendali nel mirino di Fleet Balance
La necessità di ottimizzare al
massimo i costi di gestione
delle flotte aziendali, l’attenzione
alla soddisfazione dei conducenti
per i quali la vettura aziendale rappresenta
uno dei benefit maggiori e
l’impegno ambientale, sono temi
ormai imprescindibili per le aziende
modernamente organizzate. Con
Fleet Balance, vera innovazione per il
noleggio a lungo termine, si può
ottenere tutto questo, centrando l’equilibrio
desiderato tra controllo dei
costi, soddisfazione dei driver e
sostenibilità ambientale. Questi tre
aspetti chiave sono tra loro strettamente
correlati e ogni priorità che
l’azienda assegna a una di queste
tre aree deve tenere conto dell’impatto
sulle altre per evitare conseguenze
non preventivate. Questi
temi fanno parte dell’agenda quotidiana
di ogni fleet manager chiamato
a rispondere a domande quali:
come posso ottimizzare la car policy
aziendale senza compromettere la
soddisfazione dei conducenti?
Oppure, come posso ridurre le emissioni
della mia flotta con le limitate
risorse economiche a disposizione,
garantendomi il consenso dei conducenti?
Tre aspetti chiave
Fleet Balance nasce proprio in
risposta a queste esigenze integrando
all’interno di un unico strumento
consulenziale tutte le soluzioni
migliori che riguardano i tre
CarFleet luglio 2009
32
aspetti chiave di “Profitto”,
“Persone”, “Pianeta”. Fino ad oggi
esistevano infatti sul mercato singole
proposte dedicate al controllo
dei costi o alla riduzione dell’impatto
ambientale rivolte specificatamente
agli utilizzatori di vetture
aziendali. Scegliendo Fleet
Balance l’azienda sarà supportata
da LeasePlan nell’identificare l’equilibrio
desiderato, che sarà successivamente
messo a confronto
con la situazione di partenza, con
lo scopo di definire un programma
di interventi personalizzato.
Per ciascuna delle singole aree
viene offerta da FleetBalance una
serie di soluzioni dedicate e
complete.
Persone
LeasePlan offre un ampio ventaglio
di proposte sia per misurare e
incrementare la soddisfazione dei
driver, sia per migliorarne lo stile di
guida, con benefici in termini di
sicurezza e di rispetto ambientale.
Inoltre, attraverso le soluzioni di
“Total Full Outsourcing” LeasePlan
affianca i fleet manager nel dialogo
con i driver per venire incontro alle
loro esigenze di carattere commerciale
ed operativo.
Pianeta
Per quanto riguarda la sostenibilità
ambientale Fleet Balance si integra
con le modalità di monitoraggio e
riduzione delle emissioni inquinanti
della flotta previste da
GreenPlan, la soluzione di mobilità
ecocompatibile di LeasePlan. Le
aziende e i loro driver vengono
supportati nella riduzione delle
emissioni della flotta aziendale.
Grazie allo strumento informatico
EcoCalculator, infatti, si possono
monitorare giorno per giorno i progressi
conseguiti e quindi verificare
il raggiungimento degli obiettivi
prefissati. I risultati di Fleet
Balance sono certificati dal successo
che ha ottenuto presso alcune
grandi aziende clienti, che hanno
sperimentato l’approccio innovativo
del nuovo prodotto.
“Fleet Balance - dichiara Gavin Eagle,
commercial & marketing director di
LeasePlan Italia - è una soluzione
integrata che consente di valutare e
analizzare tutti i fattori di gestione
della flotta identificando a stretto
contatto con i clienti, le soluzioni più
idonee in termini di sicurezza, contenimento
dei costi e ambiente”.
Veronica Carletti
Profitto
Per le aziende che scelgono di ingaggiare
una vera e propria battaglia
contro i costi, LeasePlan propone
Savings Accelerator. Questo innovativo
strumento informatico consente
di esaminare nel dettaglio tutte le
voci di costo legate alla flotta aziendale
e di individuare le opportunità
di risparmio in un’ottica di completa
trasparenza. Per il cliente un risparmio
sui costi significa più denaro
disponibile per la propria impresa.
L’Energy Label: strumento indispensabile per misurare l’ecocompatibilià di una flotta
CarFleet luglio 2009
33
Ecologia
Calano ancora
le emissioni medie delle auto
Le emissioni medie delle automobili offerte sul mercato italiano sono in calo,
come dimostrano le rilevazioni di LeasePlan nell’ambito del progetto GreenPlan. Si tratta di
un risultato molto importante che potrebbe essere ulteriormente migliorato sostituendo le auto
più vecchie ed inquinanti e seguendo qualche semplice regola di guida “ecocompatibile”
Le emissioni medie di anidride
carbonica (CO 2 ) delle auto
offerte sul mercato italiano
sono calate. Rispetto alla situazione
dell’inizio del 2008, infatti, le
emissioni medie di CO 2 in grammi
al chilometro per le vetture a benzina
sono scese da 205 a 200, per le
diesel sono passate da 167 a 165 e
per le auto a Gpl da 154 a 152. Ma è
per quelle a metano che si è avuto
il risultato migliore, e cioè un calo
da 151 a 143 grammi al chilometro.
La riduzione delle emissioni medie
di CO 2 delle auto offerte sul mercato
italiano è una prova evidente
dell’attenzione delle Case costruttrici
all’ambiente, tematica oggi
particolarmente attuale non solo in
Europa ma anche negli Stati Uniti.
consumi e quindi più ecologiche.
In questo modo si potrebbe ottenere
un ulteriore risparmio di
quasi 9 milioni di tonnellate di
CO 2 . Si tratta di una quantità di
emissioni enorme, soprattutto se
si considera che l’obiettivo di riduzione
delle emissioni di CO 2 delle
auto, fissato per il 2012 dalla
Commissione Europea, equivale
per tutta l’Unione a 10.000.000 di
tonnellate annue. E’ del tutto evidente
che un contributo importante,
anche se non risolutivo per il
raggiungimento di questo obiettivo,
può venire dagli incentivi alla
rottamazione recentemente rinnovati.
Ma è altrettanto evidente che
un notevole contributo si può
ottenere anche incentivando l’acquisto
di vetture Euro 4 usate con
contestuale rottamazione di vetture
Euro 0, Euro 1 ed Euro 2, che
sono nella loro maggioranza auto
con più di dieci anni di età e con
livelli di emissioni inquinanti
molto elevati e che pertanto comportano
pesanti effetti sulla qualità
dell’aria, soprattutto delle
nostre città.
Un ulteriore calo
La particolare attenzione nei confronti
delle emissioni delle automobili
è dettata dal fatto che nel
nostro Paese il trasporto su strada
ha una grande responsabilità nel
totale delle emissioni di gas serra.
Per far fronte a questa emergenza
occorre ovviamente incentivare gli
acquisti di autovetture Euro 4 o
Euro 5 a basse emissioni. Per
ridurre ulteriormente le emissioni
di CO 2 (uno dei gas serra responsabili
dell’innalzamento della temperatura
del pianeta) è infatti indispensabile
stimolare un’accelerazione
del rinnovo del parco circolante,
favorendone l’ammodernamento
con l’immissione di vetture
più sicure, più parsimoniose nei
I carburanti gassosi (metano e Gpl) hanno i più bassi valori di emissioni di CO 2
CarFleet luglio 2009
36
Lo stile di guida ha una grande importanza per ridurre le emissioni nocive
Una corretta manutenzione
Di grande importanza, poi, si rivela
la promozione di una corretta
manutenzione delle auto circolanti,
in quanto il livello delle emissioni
inquinanti è molto più elevato per
le vetture non sottoposte a periodica
manutenzione. Per queste ragioni
è quanto mai opportuno che
automobilisti ed autorità preposte
ai controlli riservino maggiore
attenzione alla messa a punto delle
vetture ed alle verifiche periodiche
dei gas di scarico e del livello delle
emissioni inquinanti. Una manutenzione
puntuale, poi, può apportare
anche vantaggi economici.
Secondo l’Unione Europea, infatti,
far controllare periodicamente la
pressione delle gomme può far
ottenere un risparmio sul consumo
di carburante del 4%. Questo perché
una pressione troppo bassa
provoca una resistenza maggiore al
rotolamento con conseguente
aumento del consumo di carburante.
Sempre secondo l’UE, circolare
con una pressione insufficiente
può portare ad un maggior consumo
dei pneumatici del 45%. Allo
stesso modo però anche una pressione
troppo elevata ha i suoi effetti
negativi sui consumi. Una usura
irregolare del battistrada riduce
infatti la durata delle gomme rendendo
più frequenti le sostituzioni
dei pneumatici. Anche cambiare le
candele e il filtro dell’aria quando
previsto contribuisce a far lavorare
meglio il motore ottimizzando la
miscela aria/carburante e diminuendo
i consumi. Fondamentale
quindi curare la manutenzione eseguendo
i controlli previsti dalla
Casa costruttrice.
Alimentazione
Metano
Gpl
Diesel
Benzina
Comportamenti di guida
Le quantità di emissioni nocive prodotte
da un’automobile, poi, possono
essere diminuite anche adottando
una guida corretta e intelligente,
che può portare ad un
risparmio di carburante e quindi di
emissioni fino al 10-15%. Basta
seguire alcune indicazioni, a partire
da quando si mette in moto l’automobile
al mattino per andare al
lavoro. Dopo aver avviato il motore
bisogna partire subito e lentamente,
evitando di far riscaldare il
motore a veicolo fermo, né a regime
minimo, né a regime elevato. In
questo modo si può ottenere un
riscaldamento più veloce e si può
evitare un aumento di consumi con
conseguente usura degli organi
meccanici.
È importante, poi, tenere un’andatura
regolare, senza troppe alternanze
di frenate ed accelerazioni,
che incidono molto sui consumi di
carburante e quindi sulla quantità
di emissioni nocive prodotte. Allo
stesso fine è utile mantenere una
velocità moderata e il più possibile
uniforme e passare alla marcia
superiore il più presto possibile. Le
manovre inutili quali colpi di acceleratore
quando si è fermi o poco
prima di spegnere il motore comportano
un aumento dei consumi
notevole. Infine in caso di sosta o
di fermata è sempre consigliabile
spegnere il motore.
Vincenzo Conte
Media delle emissioni di CO 2
nelle autovetture commercializzate in Italia
Fonte: Ufficio Studi LeasePlan Italia
Emissioni di CO 2 (grammi per km)
Gennaio 2008 Gennaio 2009
150,52
153,99
167,08
205,10
142,55
152,27
164,53
199,67
CarFleet luglio 2009
37
Novità
di Lodovico Basalù
CITROËN C3 PLURIEL CHARLESTON,
OMAGGIO ALL’ANTENATA
Ecologia uuuu
Comfort bbbb
Sicurezza g g g g
Capacità di carico W W W W
Ve la ricordate la 2CV? Rimase in produzione
dal 1948 al 1990, anni in cui i modelli
più popolari, ma non solo, avevano
lunga vita. La “deux chevaux” segnò un
epoca, frutto dell’abile matita dell’italiano
Bertoni, che si ispirò a uno schizzo di Le
Courbousier. La C3 Pluriel Charleston
ricalca – compresa ovviamente la livrea –
la nobile antenata, contesa cioè dai piccoli
collezionisti, quelli che vogliono un’auto
d’epoca senza dover lasciare a secco il
conto corrente. L’accoppiata di colori è
chiaramente il rosso-bordeaux, gli interni
in tono con la filosofia radical-chic della
vettura. Tra i motori spiccano l’1.4 e il 1.6
16V a benzina, quest’ultimo con 110 CV. La
velocità è di 188 Km/h, con un consumo
medio di 15,2 km/litro. Non manca il diesel,
di 1.4 litri e 68 CV, che in media percorre
ben 22,2 km/litro. I prezzi vanno da
circa 19.000 euro a 20.700 euro.
Se la Golf resta la primadonna incontrastata
nel listino Volkswagen e destinata
a battere i suoi stessi record di produzione,
la Polo non è certo da meno. Il
nuovo modello, che viene presentato in
questi giorni e che sarà commercializzato
da settembre, riprende le linee della
sorella maggiore, giunta alla sesta
generazione, in particolare per quel che
riguarda il frontale, ma non solo. La
piattaforma della nuova Polo, per la cronaca,
sarà adottata anche dalla futura
Audi A1. Tra i motori spiccano il 1.2 litri
turbo da 102 CV a benzina e il TDI da 75
CV. In particolare il propulsore da 102
CV si è dimostrato straordinariamente
efficiente ed è apprezzato per i consumi
davvero ridotti. Anche il diesel da 75 CV
si conferma tra i campioni nel campo
delle basse emissioni di CO 2 e dei consumi
di gasolio.
Ecologia uuuuu
Comfort bbbb
VOLKSWAGEN POLO,
PROSEGUE LA TRADIZIONE
Sicurezza g g g g
Capacità di carico W W W W
LANCIA YPSILON E MUSA ECOCHIC,
LA NUOVA FRONTIERA DEL GPL
Ecologia uuuu
Comfort bbbb
Sicurezza g g g g
Capacità di carico W W W W
E’ chiaro che la politica del gruppo Fiat
punti tutto sulle alimentazioni alternative.
A cominciare dal metano e dal Gpl. Gli
ordini dei modelli così equipaggiati
hanno fatto segnare un passo in avanti
quantitativamente per Ypsilon e Musa del
44% di preferenze per l’alimentazione a
Gpl, con il motore 1.4 a benzina da 77 CV.
Sono modelli questi che si distinguono
per le caratteristiche di lusso non
disgiunte da quelle oggi particolarmente
richieste dell’ecologia. Da qui il termine
“Ecochic”, che racchiude il significato
della campagna pubblicitaria. Tra l’incentivo
statale di 2.000 euro, la rottamazione
di 1.500 e il contributo Lancia di altri
1.500 euro, chi sceglie Ypsilon e Musa a
Gpl gode di listini più che competitivi, che
partono da 9.000 euro per la Ypsilon e da
12.500 per la Musa. Prezzi interessanti
per un marchio blasonato come Lancia.
CarFleet luglio 2009
38
Presto vedremo una nuova famiglia di
propulsori, denominata Multiair sulla
riuscita Alfa Romeo MiTo. Si tratta di
una linea di propulsori che sfrutta una
inedita tecnologia per la gestione della
fasatura e dei cicli di apertura delle valvole.
La tecnologia in questione prevede
l’utilizzo di nuove testate, dotate di
attuatori elettroidraulici. Una delle
prime caratteristiche è che ogni cilindro
può avere una impostazione di apertura
e fasatura. Questo permette di recuperare
i gas di scarico e di risparmiare
energia, circa il 10%, grazie ad un minore
pompaggio dei pistoni. Un linguaggio
tecnico che ben si addice alla tecnologia
Alfa Romeo. In particolare, la MiTo
Multiair, dispone di una potenza massima
di 165 CV, più che adeguati alla storia
e alla tradizione sportiva del marchio
del Biscione.
ALFA ROMEO MITO 1.4 MULTIAIR,
IL FUTURO È GIÀ COMINCIATO
Ecologia uuuuu
Comfort bbbb
Sicurezza g g g g
Capacità di carico W W W W
TOYOTA VERSO,
EVOLUZIONE DELLA SPECIE
Ecologia uuuuu
Comfort bbbb
Sicurezza g g g g g
Capacità di carico W W W W W
La Verso è uno dei modelli di punta della
Casa giapponese. Logico dunque aspettarsi
una sua evoluzione continua. Cosa
che alla Toyota hanno puntualmente
fatto, specialmente lavorando in termini
di abitabilità, con i 7 passeggeri a bordo
che ora viaggiano in business class.
Piacevole – e rivisto anch’esso – il look
generale. Tre gli allestimenti: Base, Mid
e High, il più accessoriato. I prezzi partono
da 19.600 euro. Sul fronte motori, il
propulsore più adatto è certamente il 2
litri turbodiesel da 126 CV, con prestazioni
più che adeguate, consumi medi
contenuti (18,2 km/litro) e soprattutto
l’omologazione Euro 5. Per quel che
concerne i motori a benzina, si parte da
un 1.6 litri Valvematic da 132 CV. Il vano
di carico varia da 198 a 1.645 litri. I prezzi
sono compresi tra 19.600 euro e i
23.800 euro.
Terza generazione per la Renault Scénic
che completa in pochi mesi la famiglia
Mégane. La novità è che in Italia chiamiamo
Scénic quella che fino ad ora
abbiamo chiamato Grand Scénic, ovvero
solo con carrozzeria lunga. Spazio anche
alla versione 5 posti, che però guarda
più al mondo dei crossover con una
caratterizzazione più sportiveggiante,
sia estetica sia per ciò che concerne i
motori. Come dimostra la X-Mode sulla
quale è pure previsto il nuovo 1.4 Turbo
da 130 CV a benzina. Tre gli allestimenti
(Comfort, Dynamique e Luxe), che abbinati
con i vari motori danno una gamma
di 9 modelli che partono dai 20.500 euro
della 1.6 Dynamique per finire ai 29.750
euro della 2.0 dCi Luxe Proactive automatica.
La versione che si accaparrerà il
70% dei favori sarà la 1.5 dCi Dynamique
a 23.750 euro.
Ecologia uuuuu
Comfort bbb b b
RENAULT SCÈNIC,
UN’ICONA CARA ALLE RÈGIE
Sicurezza g g g g g
Capacità di carico W W W W W
CarFleet luglio 2009
39
Novità
SEAT LEON,
LA POTENZA NON BASTA MAI
Ecologia uuuu
Comfort bbbb
Sicurezza g g g g g
Capacità di carico W W W W
Lievi modifiche all’esterno. E tanta
cavalleria sotto al cofano. La Seat è un
marchio giovane, sportivo, come vuole
il gruppo Volkswagen. Tra i motori ora
debutta il 4 cilindri di 1.8 litri TSI da 160
CV, che permette di raggiungere i 213
km/h e di passare da 0 a 100 km/h in
7”9. Il consumo medio è di 14,7
km/litro. I motori a benzina a iniezione
diretta sono ormai la svolta per il futuro.
Con una formula semplice: piccole
cilindrate e sovralimentazione. La
nuova Seat Leon può anche disporre
del cambio DSG a doppia frizione, lo
stesso della Golf GTI. E di un ottimo
turbodiesel, ovvero un 2.0 TDI da 170
CV, che percorre in media 18,9
km/litro, toccando i 214 km/h. Al vertice
della gamma, la Leon Cupra. Con il
2.0 TSI eroga 240 CV, la velocità è di
247 km/h.
Che dire della Golf GTI? E’ un’icona, un
modo di essere, di interpretare l’automobile.
Nel 1976 lanciò una moda. Da
quella prima versione, leggera e cattiva,
che badava poco ai fronzoli, si è
arrivati a quella odierna. Oggi le prestazioni
– sempre eccezionali grazie al
2.0 TFSI 4 cilindri turbo da 210 CV –
possono essere gestite meglio, e
soprattutto godendo di un maggiore
comfort. La velocità massima è di 240
km/h, l’accelerazione da 0 a 100 km/h
avviene in soli 6”9, il consumo medio
è di 13,7 km/litro. Il prezzo parte da
circa 27.000 euro. Disponibile sia il
cambio manuale a 6 rapporti sia l’automatico-sequenziale
a doppia frizione
DSG. Due i terminali di scarico che
lasciano intendere le intenzioni sportiveggianti
di questa Volkswagen di
grande tradizione.
Ecologia uuuu
Comfort bbbb
VOLKSWAGEN GOLF GTI,
NEL SEGNO DEL MITO
Sicurezza g g g g g
Capacità di carico W W W W
VOLVO S80,
DIESEL VITAMINIZZATO
Ecologia uuuu
Comfort bbb b b
Sicurezza g g g g g
Capacità di carico W W W W W
La berlina di prestigio della Casa svedese
si presenta più moderna e con una
linea affinata, ma aggressiva. L’effetto
novità arriva da un muso ridisegnato,
che non è stato l’unico particolare
oggetto di revisione. Oltre alla carrozzeria,
i tecnici della Volvo hanno modificato
anche gli interni. Il posto guida è più
ergonomico, il volante ha un nuovo
design, la strumentazione è più leggibile.
Sulla berlina svedese debutta anche
l’ultima evoluzione del motore turbodiesel,
siglato D5. Dotato di un doppio
turbocompressore, il 5 cilindri di 2.4 litri
è ora in grado di erogare ben 205 CV con
una velocità massima superiore ai 220
km/h. Impressionante la coppia massima,
di 420 Nm. I consumi parlano di una
percorrenza media di 16,1 km/litro. I
prezzi della turbodiesel più potente partono
da circa 41.000 euro.
CarFleet luglio 2009
40
Alle già note caratteristiche delle sorelle
minori – quanto a motori – le nuove
X5 M e X6 M (nella foto) aggiungono
un’aspetto ancora più aggressivo,
assetto ribassato, ruote da dragster,
ma soprattutto un motore di 4.4 litri V8
sovralimentato da due turbo, per una
potenza complessiva di 555 CV. Un
valore che permette prestazioni mozzafiato,
con una velocità massima di
275 km/h è una accelerazione da 0 a
100 km/h in soli 4”7. Roba da Porsche
911, insomma. Anzi, proprio in tema di
Porsche, con i suoi 555 CV, le nuove
Bmw superano il valore denunciato
dalla più potente delle Porsche
Cayenne. E’ una sfida esaltante tra
supercar. Al momento di andare in
stampa non sono stati ancora resi noti
i listini ufficiali della X5 M e della X6 M,
in vendita da settembre.
Ecologia uuuu
Comfort bbbbb
BMW X5 M E X6 M,
CAVALLERIA RUSTICANA
Sicurezza g g g g g
Capacità di carico W W W W W
AUDI R8 V10 SPIDER,
500 CV ALL’ARIA APERTA
Ecologia uuuu
Comfort bbbb
Sicurezza g g g g g
Capacità di carico W W W
Ancora un po’ di pazienza. Solo verso
ottobre di quest’anno si potrà vedere
infatti la versione aperta dell’Audi R8
(immagine non ancora disponibile), già
ampiamente collaudato nell’allestimento
coupè (nella foto). Rimangono dunque
invariate le caratteristiche meccaniche,
che parlano di un motore V10, la
stessa unità di base della Lamborghini
Gallardo, che eroga 525 CV a 8000
giri/min, un valore che permette
all’Audi R8 di toccare i 316 km/h, con
una accelerazione da 0 a 100 km/h in
3”9. Il listino sarà prossimo, per la versione
scoperta, ai 160.000 euro. Il cambio
è del tipo R-tronic. La trazione è
ovviamente integrale, una caratteristica
insita nel Dna di molti modelli della
Casa degli anelli. Che quest’anno, lo
ricordiamo, festeggia il centenario dalla
sua fondazione.
Debutta in piena estate la prima auto
ibrida di serie della casa tedesca. Si
chiama S400 BlueHybrid, ed è spinta
da un 3.5 V6 a benzina da 279 CV, abbinato
a un propulsore elettrico da 20 CV.
La coppia complessiva sfiora i 40 kgm.
E’ capace di accelerare da 0 a 100 km/h
in 7”2, con una percorrenza media di
12,7 km/litro. Un valore eccellente,
specie considerando la massa della
vettura. E' la prima auto di serie con
batteria agli joni di litio. Dispone inoltre
del modernissimo cambio automatico a
7 rapporti 7G-Tronic, della funzione
Start&Stop, di gomme a bassa resistenza
e del recupero dell'energia frenante.
In queste condizioni, e con una
ottimizzazione di tutte le funzioni del
motore, le emissioni di CO 2 scendono
ad livello molto basso (186-189 gr/km)
considerando il peso della vettura.
Ecologia uuuuu
Comfort bbbbb
MERCEDES S400 BLUEHYBRID,
LA PRIMA VOLTA DI STOCCARDA
Sicurezza g g g g g
Capacità di carico W W W W
CarFleet luglio 2009
41
Usato
Auto usata,
l’altra faccia della luna
Gli incentivi alla rottamazione attualmente in vigore per le vetture “ecologiche” stanno penalizzando
il mercato dell’usato, che risente in maniera pesante della concorrenza del nuovo agevolato.
Una soluzione potrebbe essere la promozione di incentivi usato su usato. E’ stato questo uno degli
argomenti discussi in un convegno sull’auto usata che si è tenuto all’Università di Bologna
Da sinistra a destra: Angelo Zambetti, Fabio Leggeri, Francesca Zampa, Franco Oltolini, Jaromír Hájek, Gian Primo Quagliano, Elisa
Montaguti, Sirio Tardella e Massimiliano Amati
Secondo una rilevazione condotta
dal Centro Studi
Promotor una percentuale
molto alta di concessionari vede
negli incentivi attualmente in vigore
il principale fattore di sostegno
della domanda di auto nuove, ma
allo stesso modo gli stessi concessionari
li indicano come il principale
elemento di freno della domanda
di auto usate. E’ stato questo uno
dei dati di partenza da cui si è sviluppata
la discussione nel rituale
convegno sull’auto usata organizzato
dalla Facoltà di Scienze
Statistiche dell’Università di
Bologna in collaborazione con
CarNext. Dai lavori del convegno è
emerso anche che per le auto
CarFleet luglio 2009
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usate, al di là di segmenti di mercato
che conservano ancora buone
possibilità di commercializzazione,
esiste una situazione che, in questa
fase, appare decisamente peggiore
di quella delle vetture nuove.
Sempre dalle inchieste del Centro
Studi Promotor emerge infatti che
per i concessionari stanno aumentando
le giacenze di usato invenduto
e tende a ridursi il traffico di visitatori
nelle aree destinate all’esposizione
e alla vendita.
Inversione di tendenza
E’ stato inoltre affrontato il tema
della crisi economica, causa principale
delle difficoltà che il mercato
dell’auto, sia nuova che usata, sta
attraversando. “Stanno però
cominciando ad operare - ha messo
in evidenza Giada Michetti, amministratore
delegato di Promotor
International, in apertura dei lavori
- i primi meccanismi virtuosi di
mercato che potrebbero portare ad
una reale inversione di tendenza.
La ripresa potrebbe derivare, oltre
che da un auspicabile accesso facilitato
al credito al consumo, da due
segnali concreti: l’aumento delle
immatricolazioni delle auto e il rimbalzo
degli ordinativi all’estero”.
Strutture specializzate
La discussione nel convegno è
quindi proseguita una relazione che
ha fatto il punto sugli ultimi dati
statistici (grazie all’intervento di
Sirio Tardella, direttore servizio statistico
Unrae). Da questa relazione
è emerso quanto il mercato dell’usato
in Italia si sia notevolmente
evoluto, sviluppando una forte corrente
di esportazione e dando vita
a strutture specializzate nel commercio
dell’usato che puntano ad
offrire al pubblico un prodotto di
qualità oltre che garantito, come
previsto dalla normativa italiana ed
europea.
Un aspetto preoccupante emerso
dai lavori è però costituito dal fatto
che, soprattutto negli ultimi anni, il
mercato italiano dell’usato ha trovato
un sostegno importante nella
possibilità di esportare un numero
crescente di autovetture verso i
Paesi europei in cui il processo di
motorizzazione di massa è di recente
sviluppo. Proprio in questi Paesi,
che negli ultimi anni hanno assorbito
quote crescenti di auto usate italiane,
la crisi dell’economia e dell’auto
è però particolarmente forte.
Online
Un particolare rilievo, poi, sta assumendo
l’utilizzo di internet, come è
emerso dall’intervento di Franco
Oltolini, direttore di CarNext
(società del Gruppo LeasePlan specializzata
nella commercializzazione
di auto usate), che ha illustrato
l’esperienza della sua organizzazione
nelle aste online. Un altro
importante cambiamento che è
avvenuto nel mercato dell’auto
usata negli ultimi anni è quello
relativo al comportamento dei consumatori,
che, come ha sottolineato
Gian Primo Quagliano, direttore
del Centro Studi Promotor “oggi
sono sempre più informati ed
esperti. Questo pone l’accento
sulle strategie di marketing e sull’importanza
di una sempre più
stretta collaborazione tra Case
automobilistiche e concessionari”.
importante per l’intero settore
automotive. “In particolare - ha
sottolineato Jaromír Hájek, managing
director di LeasePlan Italia -
per quanto riguarda il comparto del
noleggio a lungo termine il corretto
funzionamento del mercato dell’usato
è fondamentale dal momento
che la redditività del settore è
determinata dal valore residuo del
veicolo da rivendere al termine del
noleggio”. Hájek ha continuando
dicendo che “se il Governo dovesse
riprendere in esame il problema del
sostegno alla domanda automobilistica
dovrebbe eliminare o ridurre
al minimo la tassa sui trasferimenti
di proprietà, uniformando quindi
sotto questo profilo la situazione
italiana a quella europea, oltre a
prevedere la possibilità di istituire
incentivi usato su usato”.
Benefici ambientali
Tra l’altro dall’introduzione di questo
tipo di incentivi deriverebbero
grandi benefici anche per l’ambiente
perché i proprietari di auto particolarmente
vecchie non sono in
grado di acquistare un’auto nuova
neppure con incentivi alla rottamazione,
ma potrebbero invece rottamare
la loro vettura molto inquinante
ed acquistare un usato più
recente, e quindi più sicuro ed ecologico.
Hanno partecipato al convegno
anche Angela Montanari, preside
della Facoltà di Scienze Statistiche
dell’Università di Bologna, che ha
ospitato il convegno, ed Elisa
Montaguti, direttore Master in analisi
e gestione del settore dell’automobile
e professore di marketing
dell’Università degli Studi di
Bologna. Per i concessionari è
intervenuto Angelo Zambetti,
responsabile usato di Sagam.
Francesca Zampa, dirigente ufficio
normativo e controllo direzione
servizi delegati di ACI, che ha fornito
i primi dati sull’andamento degli
incentivi promossi quest’anno.
Massimiliano Amati, analisi di mercato
Quattroruote, ha fatto luce su
come stanno andando le quotazioni
delle auto usate, mentre Fabio
Leggeri, responsabile remarketing
di Volkswagen Group Italia, e
Maurizio Cremonini, responsabile
di Fiat Group Used Cars & Rac,
hanno riportato il punto di vista
delle Case automobilistiche sulla
questione dell’usato.
Veronica Carletti
Mercato fondamentale
Nei lavori è comunque emerso che
il mercato dell’usato rimane molto
Il folto pubblico che ha seguito con interesse le relazioni al centro del convegno sull’usato
CarFleet luglio 2009
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Prova su strada
Audi A6 e Avant Fleet Edition:
su misura per auto aziendali
L’Audi perfeziona ulteriormente la A6 con motori potenti che, grazie alle tecnologie innovative
adottate, fanno registrare una riduzione dei consumi del 15% circa per tutta la gamma.
La Fleet Edition è un allestimento speciale collegato alle versioni con motori turbodiesel di 2 litri
della famiglia TDI. Cambio a 6 marce con rapporti lunghi ed emissioni di CO 2 al di sotto dei 140 gr/km
CarFleet luglio 2009
44
Si chiama Fleet Edition e, come
indica il nome stesso, è un
modello speciale che si rivolge
espressamente al mercato delle auto
aziendali e del noleggio a lungo termine.
Si inserisce nella già di per sé
gamma ricca della A6 che comprende,
per la berlina e per la station, ben
36 versioni ciascuna. In questo caso
Audi considera Fleet un allestimento
disponibile per due specifiche motorizzazioni
(2.0 TDI da 136 e 170 cavalli),
le più adatte per un utilizzo da
auto aziendale. Per avere A6 e A6
Avant Fleet Edition bisogna aggiungere
al prezzo di listino 1.736 euro. In
cambio si ottiene una serie di accessori
che rendono la vettura ancor più
pratica e comoda nell’uso quotidiano.
Accanto ai comandi vocali troviamo
infatti il display a colori per le informazioni
al pilota, il DVD, il navigatore
Plus con MMI (il noto sistema Multi
Media Interface con rotellone per la
selezione delle funzioni), radio e
disco fisso per immagazzinare la
musica preferita, volante multifunzionale,
cerchi in lega di alluminio fucinato
a 7 razze per gomme 225/50
R17, sistema di parcheggio Plus e tessuto
dei sedili in Arkana.
La parte posteriore della nuova Audi A6 caratterizzata da uno spoiler sul bagagliaio
Funzionalità e valore residuo
Audi A6 e la sorella minore A4 (assieme
alle varianti Avant) sono da tempo
tra i modelli più gettonati per un uso
aziendale: ciò dipende dalla funzionalità
delle due vetture e dall’interessante
valore residuo che riescono a
spuntare all’atto della loro sostituzione.
Personalmente ritengo che al successo
di A6 abbiano contribuito non
solo la ben nota affidabilità, il
comfort, l’abitabilità e la sicurezza,
ma anche la linea, moderna e pulita, e
soprattutto la personalità che questa
vettura esprime da quando è stata
arricchita da un frontale così aggressivo
che la rende inconfondibile.
E’ stata la prima infatti ad indossare la
calandra a “muso lungo” Single-
Frame destinata a diventare l’immagine
dello stile di famiglia Audi. Era il
marzo 2004 e la A6 si presentò al
pubblico con questa nuova “faccia”
che davvero non passa inosservata
inaugurando una stagione di interventi
sui frontali di molti modelli
Dati tecnici e per l’impiego aziendale
dell’Audi A6 2.2 TDI 136 cv Fleet Edition
Cilindrata
1.968 cc
Costo di esercizio al km (*) 0,69
Potenza
136 cv
Consumo medio
17,2 km/litro
Lungh./largh./altezza 4,92 x 1,86 x 1,45 m Capacità di carico da 546 a 1.660 litri
Peso
1.520 kg
Comfort
✭✭✭✭✩
Accelerazione 10,3” (da 0 a 100 km/h) Silenziosità ✭✭✭✭✩
Velocità massima 208 km/h
Sicurezza ABS SI
Cambio
Manuale a 6 marce
ESP
SI
Trasmissione Trazione anteriore
Antislitt. SI
(*) percorrenza annua 30.000 km
importanti di numerose Case tendenti
ad evidenziare il marchio e a caratterizzare
in maniera decisa l’appartenenza
del veicolo ad una ben precisa
gamma. Oggi A6, insieme con la
“sorella” Avant, rappresenta un
esempio di successo duraturo nel difficile
segmento medio-alto, un successo
che discende non solo dalle
doti estetiche, ma anche dalle qualità
tecniche dei motori e dalla disponibilità
nella gamma della trazione integrale
permanente, ideale per scaricare
senza problemi al suolo la esuberante
potenza che questi propulsori
sono in grado di erogare.
Frontale aggressivo
Ma vediamo qual è lo stato dell’arte
attuale di A6. Iniziamo dalla linea che
è quello che colpisce a prima vista.
Detto del frontale aggressivo, che ha
il pregio di fare individuare immediatamente
l’appartenenza del modello
alla Casa di Ingolstadt, si notano le
due nervature delle fiancate che sottolineano
in un certo senso la possanza
dei fianchi atletici ed i generosi
passaruota che lasciano intuire le
performance velocistiche di cui la vettura
è capace. La caratterizzazione di
CarFleet luglio 2009
45
Prova su strada
questo modello, forte nel frontale,
appena accennata lungo le fiancate,
si stempera nella parte posteriore
leggermente arrotondata con un
ampio portellone (Avant) e luci di
dimensioni contenute e di forma orizzontale.
La ricerca della linea affascinante
non ha inciso sulla razionalità
delle scelte per quel che riguarda ad
esempio la capacità del vano bagagli
che è di 546 litri per la berlina e di 565
per la Avant (che possono diventare
1.660 con i sedili posteriori ribaltati).
Le dimensioni generose (4,92 x 1,86 x
1,45 metri) contribuiscono in maniera
determinante a regalare spazio vitale
a pilota e passeggeri, anche a quelli
che siedono dietro grazie ad un passo
di 2,84 metri. Ma incidono pure sulla
sicurezza tant’è che A6 ha conquistato
le cinque stelle nei crash test di
EuroNCAP. A queste qualità si aggiunge
una elevata rigidità torsionale che
favorisce una guida precisa, soprattutto
nelle curve più impegnative
dove non è mai necessario correggere
la traiettoria impostata. La precisione
dello sterzo sta alla base del
piacere di guida che la A6 offre alla
propria clientela: in aggiunta troviamo,
come consigliabile optional, le
sospensioni pneumatiche “Adaptive
air suspension” con quattro programmi
e con tre livelli di altezza dal suolo.
Sono un mix ideale tra handling sportivo
e massimo comfort.
Motori: una gamma articolata
Passiamo ora ai motori. La gamma
A6 è ricca ed articolata contando cinque
propulsori a benzina e quattro a
gasolio. Per questa nostra prova la
scelta però è limitata ai 2 litri turbodiesel
della famiglia TDI con 136 o
170 cv e con cambio manuale a 6
rapporti (oppure Multitronic a variazione
continua). In particolare i tecnici
Audi sono intervenuti per massimizzare
il rendimento del propulsore
da 136 cv e per migliorare l’aerodinamicità
(Cx 0,28) abbassando di 20
millimetri la carrozzeria ed inserendo
un sottoscocca: il risultato finale è
che a fronte di una velocità massima
di 208 km/h e di uno sprint più che
discreto (da 0 a 100 in 10,3”) stanno
consumi da utilitaria (17,2 km/litro
nel ciclo misto) ed emissioni di CO 2
di appena 139 gr/km. Si tratta di
risultati impensabili appena pochi
anni addietro, ma va detto che su
questi incidono positivamente il contenimento
della massa (1.520 kg)
con l’utilizzo di acciai ad alta resistenza
ma più leggeri, l’introduzione
di un cambio che nelle marce alte ha
rapporti più lunghi nonché l’indicatore
del momento ideale per il cambio
di marcia che compare sul cruscotto
davanti agli occhi del pilota.
Le finiture impeccabili, l’abitacolo
spazioso ed il motore silenzioso
rendono piacevole il viaggio sulla
A6 Fleet Edition. Il comportamento
stradale, grazie alle sofisticate
sospensioni (quadrilateri davanti,
multilink dietro) è sempre sicuro
anche grazie ad un assetto rigido.
Infine da segnalare le dotazioni
complete sul fronte della sicurezza
attiva e passiva. C’è, tra gli altri, il
monitoraggio della pressione dei
pneumatici, il climatizzatore automatico,
sintolettore Cd con Mp3, il
display di grandi dimensioni comandato
dal MMI alla base della consolle
centrale. Tra gli optional più interessanti
la videocamera posteriore
per l’assistenza visiva alle manovre
di parcheggio, i fari Xenon plus e
l’Adaptive Cruise Control che mantiene
automaticamente la distanza
prefissata dal veicolo che precede.
La Audi A6 Avant resta sempre un modello molto richiesto dalla clientela per la capacità di carico e per le prestazioni velocistiche
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Prova su strada
Renault Clio SporTour,
una “baby” tuttofare
Appartiene alla categoria delle station wagon compatte e deriva dalla berlina con l’aggiunta
di 21 cm in coda per ospitare un gran numero di bagagli. Con il turbodiesel 1.5 dCi da 85 cv
supera i 170 all’ora pur riuscendo a percorrere 22,7 km con un litro di gasolio (19 km in città).
Grande silenziosità nell’abitacolo e finiture di qualità come sulla Clio a 3 o 5 porte
CarFleet luglio 2009
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Prova su strada
Sulle station wagon in Italia il
sole non tramonta mai. E’ un
tipo di auto che continua a
mantenere un buon indice di gradimento.
Ora poi che l’imperativo è
contenere le dimensioni ed il peso per
consumare ed inquinare sempre
meno si sta facendo largo sul nostro
mercato una nuova categoria di
“familiari”, le cosiddette “baby station”,
5 posti con una lunghezza a
cavallo dei 4 metri e con una capacità
di carico dei bagagli che arriva a sfiorare
i 1.500 litri. Si tratta di solito della
versione “giardinetta” di modelli di
grande diffusione del segmento B che
hanno aggiunto centimetri ed un bel
portellone alla coda per trasformarsi
in mezzi tuttofare, da famiglia come
da lavoro o da tempo libero.
Versatilità da station wagon
La Renault si è inserita brillantemente
in questo settore con la Clio alla quale
ha aggiunto 21 centimetri in coda per
il vano bagagli e per il portellone in
modo tale da regalarle quella versatilità
che la clientela cerca in una station
wagon. La linea resta bella e
filante, la ricchezza tecnologica invariata
rispetto alla berlina così come il
posto guida e la configurazione dei
sedili nonché gli allestimenti: di
CarFleet luglio 2009
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Un capiente bagagliaio può ospitare le valigie di cinque passeggeri
Dati tecnici e per l’impiego aziendale
della Renault Clio 1.5 dCi 85 cv SporTour Dynamic
Cilindrata
1.461 cc
Potenza
85 cv
Lungh./largh./altezza 4,20 x 1,70 x 1,49 m
Peso
1.195 kg
Accelerazione 13” (da 0 a 100 km/h)
Velocità massima 174 km/h
Cambio
Manuale a 5 marce
Trasmissione Trazione anteriore
(*) percorrenza annua 30.000 km
Costo di esercizio al km (*) 0,38
Consumo medio
22,7 km/litro
Capacità di carico da 439 a 1.277 litri
SComfort
✭✭✭✩✩
Silenziosità ✭✭✭✩✩
Sicurezza ABS SI
ESP
SI
Antislitt. NO
nuovo c’è solo il bagagliaio capiente
che può ospitare le valigie di cinque
passeggeri.
La piccola Clio non si chiama station
wagon perché alla Regie sono soliti
etichettare questo tipo di vetture
come SporTour, ma la sostanza non
cambia: la lunghezza aumenta da
3,99 metri della berlina a 4,20, la larghezza
resta invariata a 1,70, mentre
l’altezza arriva a sfiorare 1,50 metri
(1,497 per l’esattezza). Sale di poco la
massa da 1.175 a 1.195 kg. Il modello
di riferimento, che poi è anche quello
della nostra prova su strada, ha sotto
il cofano il 4 cilindri turbodiesel di
1.461 cc con una potenza di 85 cv.
Ha una qualità che piace molto in
tempi di risparmi e tagli alle emissioni:
con un litro di gasolio percorre nel
ciclo misto ben 22,7 km ed emette
solo 117 gr/km di CO 2 . Ma anche in
città se la cava benissimo con 19,2
km/l, mentre sulle statali e nei percorsi
extraurbani denuncia un brillante
25 km/l. Deve in gran parte questi
risultati alla buona coppia (200 Nm a
1.900 giri) che non costringe il pilota a
fare un uso frequente del cambio e ai
pneumatici stretti (185/60 R15) con
bassa resistenza al rotolamento. Il
cambio è a 5 rapporti, bene differenziati
e con gli innesti rapidi e precisi.
Gli interni
L’aggiunta dei 21 centimetri in coda
non ha modificato le reazioni della
Clio SporTour nei cambi rapidi di
traiettoria: il rollio è contenuto e non
sono necessarie correzioni con il
volante alla linea impostata nell’affrontare
le curve. Il merito va all’avantreno
McPherson con barra stabilizzatrice
ed al retrotreno a ruote
interconnesse. In sostanza la
SporTour mantiene inalterata l’agilità
della Clio berlina.
Il posto di guida e le poltrone sono
quelle della berlina, il volante con
servosterzo elettrico è regolabile
solo in altezza, il cruscotto ha due
indicatori circolari, la consolle centrale
è spezzata in tre sezioni con un
display in alto, il diffusore dell’aria al
centro ed il sistema di climatizzazione
ed audio (con Cd) in basso. Il cambio
infine si trova alla base in posizione
tradizionale, la plancia è rivestita
di plastica morbida al tatto.
Airbag anteriori e laterali di serie,
La linea laterale resta snella e filante nonostante l’allungamento per il portellone
quelli a tendina sono optional (150
euro). Di serie anche il climatizzatore
manuale, ma con l’aggiunta di circa
400 euro si può avere quello automatico.
Tra gli accessori che si possono
aggiungere a pagamento il controllo
elettronico della stabilità ed i
fari di svolta, un sistema quest’ultimo
che raramente si trova su modelli
di questo segmento.
Dotazioni a livello della berlina
Chi acquista una vettura con le caratteristiche
della Clio SporTour di solito
è interessato soprattutto a come può
trasportare i bagagli e quali sono i
costi di gestione del mezzo.
Nell’insieme siamo agli stessi livelli
della berlina comprese le cinque stelle
EuroNCAP conquistate nei crash
test, la chiusura centralizzata, il termometro
per la temperatura esterna,
i pretensionatori delle cinture di sicurezza
ed i vetri elettrici nelle portiere
anteriori. I freni dell’avantreno sono a
disco autoventilanti, quelli posteriori
a tamburo, il serbatoio infine contiene
55 litri di gasolio, il che garantisce
un’autonomia superiore ai mille km.
Considerando i consumi medi e gli
intervalli programmati per la manutenzione
è facile dedurre che i costi
d’esercizio della SporTour sono davvero
contenuti.
Comodità di carico
Ma ciò che differenzia questo modello
è la capacità di trasportare una
quantità notevole di bagagli al seguito.
Innanzitutto il portellone posteriore
si solleva fino ad un’altezza che
supera i due metri: quindi ci si può
avvicinare per le operazioni di carico e
scarico senza rischiare di sbattere la
testa, almeno per quel che riguarda
persone di statura normale. Il portellone
si apre a filo di carico, il che rappresenta
un’altra comodità alla luce
anche del particolare che la distanza
da terra del piano di carico è di soli 58
centimetri. L’apertura del portellone
in larghezza raggiunge 1,27 metri; con
i sedili posteriori occupati dai passeggeri
i centimetri a disposizione per i
bagagli in lunghezza sono 91 per una
capacità totale di 439 litri. Se si
abbassano i sedili posteriori si possono
caricare oggetti lunghi fino a 1,56
metri, mentre in questa configurazione
la capacità del bagagliaio sale a
1.277 litri. Si tratta di spazi utili in
grado di soddisfare le esigenze di una
vasta clientela che guarda a questa
“baby station” anche in funzione
della sua capacità di carico.
Un’auto tuttofare
Considerazione finale: la vettura è
sorprendentemente silenziosa, bene
rifinita ed assemblata e garantisce
una buona tenuta di strada e una
riduzione del rollio ai minimi termini.
Paga 162 euro di bollo e richiede
poche soste al distributore. Sono
qualità da macchina tuttofare che
grazie alle dimensioni compatte e ai
contenuti costi di gestione può fungere
indifferentemente da city car
come da mezzo per viaggi lunghi con
tanti bagagli al seguito.
La Clio SporTour è una vettura adatta sia ad un uso cittadino che per lunghi viaggi
CarFleet luglio 2009
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Prova su strada
Peugeot 3008,
crossover in abito da sera
L’ultima nata di Casa Peugeot riprende la linea elegante della 308 (con la quale condivide la piattaforma)
pur disponendo di una struttura da Suv compatta. Trazione anteriore, ma con il Grip Control è in grado
di affrontare anche l’off road. Guida sportiva nonostante l’altezza: c’è il Dynamic Rolling che
riduce al minimo il rollio. Motori diesel e a benzina: con l’1.6 HDi da 110 cv solo 130 gr/km di CO 2
CarFleet luglio 2009
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Dati tecnici e per l’impiego aziendale
della Peugeot 3008 1.6 Hdi 2tronic Premium
Cilindrata
1.560 cc
Costo di esercizio al km (*) 0,48
Potenza
110 cv
Consumo medio
20,4 km/litro
Lungh./largh./altezza 4,36 x 1,83 x 1,63 m Capacità di carico da 512 a 1.600 litri
Peso
1.750 kg
Comfort
✭✭✭✭✩
Accelerazione 12,2” (da 0 a 100 km/h) Silenziosità ✭✭✭✩✩
Velocità massima 180 km/h
Sicurezza ABS SI
Cambio
Manuale a 6 marce
ESP
SI
Trasmissione Trazione anteriore
Antislitt. SI
(*) percorrenza annua 30.000 km
In un momento particolarmente
difficile per il mercato dell’auto in
Italia nel quale l’acquisto di un
nuovo esemplare viene soppesato ed
analizzato fin nei minimi particolari,
l’attenzione della clientela si sta
orientando verso modelli “tuttofare”
in grado di venire incontro alle esigenze
più svariate e capaci di soddisfare
un utilizzo del mezzo a 360 gradi
per tutti i giorni della settimana,
vacanze comprese. La via del successo
per una Casa costruttrice passa,
oggi più che mai, per le crossover che
riassumono le numerose “qualità”
richieste dall’automobilista moderno:
essere nello stesso tempo un po’ berlina
ed un po’ monovolume; essere un
veicolo alto senza penalizzare però la
tenuta di strada ed il piacere di guida;
essere in grado di trasportare passeggeri
e bagagli come una station
wagon ed essere “disinvolta” quando
si abbandona l’asfalto per affrontare
l’off road.
Un’auto per tutte le stagioni
Siamo alle prese con una sorta di
“ibridizzazione” dei vari concetti di
auto intesa come mezzo ideale per
tutte le stagioni e per ogni tipo di
necessità. Peugeot con grande tempismo
ha cavalcato questa tendenza
proponendo l’inedita 3008, una crossover
nel senso più ampio del termine
che riprende nel frontale l’eleganza
della 308 (dalla quale ha ereditato la
piattaforma), ma che per via dell’altezza
(1,63 metri) e del poderoso
fascione paracolpi offre anche sensazioni
da fuoristrada. Senza dimenticare
i contenuti di versatilità che si
riscontrano ad esempio nel portellone
posteriore a doppia apertura con
una ribaltina molto comoda e funzionale
nelle operazioni di carico e scarico
dei bagagli e di quanto ci si porta
appresso. L’appartenenza al marchio
del Leone è evidente non fosse altro
che per il maxi-logo sul cofano, appena
al di sopra della calandra cromata.
A proposito di quest’ultima è enorme,
illeggiadrita dalle cromature, e dai fari
stilizzati che si arrampicano lungo la
fiancata fino ad avvicinarsi al montante
anteriore. La superficie vetrata del
parabrezza è di dimensioni inusuali
(1,7 metri quadrati) ed ha la caratteristica
di essere molto inclinata ed
avanzata. Nelle versioni con il tetto in
cristallo (1,6 m 2 ) la luminosità nell’abitacolo
è straordinaria: nell’insieme
le caratteristiche di Suv compatto
della 3008 si diluiscono in una linea
elegante che ricorda da vicino (fatte le
debite proporzioni) quella della berlina
da cui deriva. Chi si siede al volante
della 3008 (la poltrona del pilota è
sopraelevata per usufruire di una perfetta
visibilità) si accorge subito che le
reazioni non sono quelle di un Suv o
di una monovolume: infatti il rollio nei
cambi improvvisi di traiettoria o lungo
i percorsi tortuosi non si avverte grazie
ad un inedito sistema, il Dynamic
Rolling Control, che collega i due
ammortizzatori posteriori attraverso
un pistone flottante ed una camera di
compensazione. Svolge un’azione
stabilizzatrice riducendo ai minimi
termini gli effetti del rollio, di solito
sensibili in una vettura con il padiglione
alto.
Suv o non Suv?
La 3008 ha la struttura di un Suv compatto.
Arriverà tra due anni nella versione
ibrida di questo modello con il
motore termico davanti e quello elettrico
dietro per le ruote posteriori. Ha
però il Grip Control, sistema di antipattinamento
“intelligente” realizzato
in collaborazione con Bosch e coman-
Un’auto che riflette anche nelle forme i contenuti di versatilità tipici delle crossover
CarFleet luglio 2009
51
Prova su strada
Nei percorsi tortuosi il rollio è ridotto al minimo e le traiettorie sono precise
dato da un manopolone alla base
della consolle centrale che regola i
controlli elettronici di trazione e stabilità
sulla base di cinque modalità:
standard, neve, fango, sabbia ed off
road. Le gomme sono di tipo
Mud&Snow su cerchi da 16” o in alternativa
Michelin a bassa resistenza di
rotolamento. La trazione anteriore
aiuta nella mobilità su fondi difficili,
anche se l’antipattinamento di cui è
dotata la 3008 è ideale per un fuoristrada
leggero. In sostanza è l’elettronica
a farla assomigliare ad una 4x4.
l’Hill Holder che rende agevoli le
ripartenze in salita, i proiettori bixeno
direzionali, i sensori crepuscolari,
di pioggia e di parcheggio, l’indicatore
di pressione dei pneumatici, il
freno elettrico. La versione al top si
chiama Outdoor (di serie anche i cerchi
da 18”); quella intermedia Tecno e
quella di base Premium.
Emissioni ridotte di CO 2
Il propulsore che sorprende è l’1.6 HDi
da 110 cv con cambio manuale a 6
marce che oltre a regalare una piacevole
spinta a tutti i regimi emette solo
130 gr/km di CO 2 candidandosi così ai
benefici statali. La potenza cresce a
150 cv con 2.0 HDi (con una versione
anche da 163 cv). Due i benzina (1.6
VTI da 120 cv e 1.6 turbo da 150) piuttosto
scattanti e sempre in tiro.
Al volante della 3008 1.6 HDi da 110 cv
(23.900 euro in allestimento
Premium, 180 km/h, da 0 a 100 in
12,2”, 20,4 km/l nel ciclo misto) colpisce
piacevolmente la posizione elevata
del sedile che offre una perfetta
visione della strada. Ma si apprezzano
anche la spaziosità dell’abitacolo,
la luminosità e la silenziosità frutto
anche di un eccellente Cx (0,29).
Cruscotto e consolle centrale sono
vistosi e dalla ricca strumentazione.
La versatilità di questo mezzo si
riscontra nel portellone sdoppiato
con una pratica ribaltina: lo spazio
per i bagagli è di 512 litri se si viaggia
in 5, di 1.600 invece ripiegando il divano
posteriore. Da sottolineare che il
piano di carico può essere sistemato
a tre diverse altezze per dividere o
raddoppiare se serve la superficie
d’appoggio. Lo sterzo è leggero in
manovra e diretto quando aumenta la
velocità e consente una guida da berlina.
Al comfort dei passeggeri ci
pensa il Dynamic Rolling Control che
riduce ai minimi termini il rollio e che
regala traiettorie precise con la vettura
che sembra incollata all’asfalto.
Dotazioni speciali
Tra le dotazioni che sono decisamente
utili a chi sta al volante ci sono
l’Head Up Display ed il Distance Alert.
Il primo è un piccolo schermo trasparente
che si posiziona davanti al pilota
e vicino al parabrezza sul quale
vengono proiettati i dati significativi
del cruscotto (la velocità ed altre
informazioni utili) in modo tale da non
costringere chi guida ad abbassare lo
sguardo. L’altro apparato invece
avverte il pilota, attraverso l’azione di
un radar anteriore, che si sta avvicinando
troppo all’auto che precede
sulla base della distanza programmata.
A completare il quadro di un
modello superaccessoriato ci sono
Frontale aggressivo per la 3008 con ampia presa d’aria e fanali in posizione rialzata
CarFleet luglio 2009
52
Prova su strada
Toyota Yaris, il “piccolo genio”
più sobrio con Start&Stop
L’applicazione della tecnologia Toyota Optimal Drive, che ottimizza il rendimento di motore
e cambio (ora a 6 marce), consente al nuovo 4 cilindri di 1.3 litri a benzina di arrivare a 100 cv
di potenza aumentando la velocità massima (175 km/h) e tagliando i consumi (19,6 km/litro).
Leggero restyling per il frontale con fari di maggiori dimensioni ed ampia griglia di raffreddamento
CarFleet luglio 2009
53
Prova su strada
La Yaris è un modello che piace ai
giovani, alle donne e a quanti
fanno dell’auto un uso prevalentemente
cittadino pur non disdegnando
di utilizzarla anche per i lunghi
trasferimenti. Il suo è un successo
che non tramonta, come stanno a
dimostrare le 590 mila unità in circolazione
sulle nostre strade dal 1999,
anno del lancio, ad oggi. Anche l’immagine
che offre non si è appannata
dal momento che la linea resta piacevole
e moderna. Forse nel rispetto
della regola che vuole per ogni
modello anche di grande successo
qualche novità ogni tre-quattro anni
si è sottoposta al restyling non tanto
per rinfrescare l’immagine (che regge
bene nel confronto con l’agguerrita
concorrenza), quanto invece per condividere
con l’affezionata clientela le
innovazioni tecnologiche introdotte
sotto il cofano che le consentono oggi
di andare più forte e di consumare
meno, oltretutto a prezzi sempre
supercompetitivi.
Il “piccolo genio” (così la Yaris è conosciuta
sul nostro mercato) ha subito
in effetti da parte dei designer di
Toyota un intervento leggero che
riguarda soprattutto la calandra (ora
più piccola) e la presa d’aria inferiore
più ampia, i fendinebbia che si sviluppano
in orizzontale e le profonde nervature
sul cofano che le donano un
look aggressivo. Anche i fari hanno
dimensioni maggiori con le parabole
brunite secondo la moda dello “scuro
è bello”. Piccole novità pure nella
parte posteriore con il paraurti un po’
meno bombato e sormontato da luci
CarFleet luglio 2009
54
Dati tecnici e per l’impiego aziendale
della Toyota Yaris 1.3 5 porte Sol
Cilindrata
1.329 cc
Costo di esercizio al km (*) 0,38
Potenza
100 cv
Consumo medio
19,6 km/litro
Lungh./largh./altezza 3,79 x 1,70 x 1,53 m Capacità di carico da 363 a 1086 dm 3
Peso
1.035 kg
Comfort
✭✭✭✩✩
Accelerazione 11,7” (da 0 a 100 km/h) Silenziosità ✭✭✭✩✩
Velocità massima 175 km/h
Sicurezza ABS SI
Cambio
Manuale a 6 marce
ESP
SI
Trasmissione Trazione anteriore
Antislitt. SI
(*) percorrenza annua 30.000 km
di posizione massicce che introducono
per la prima volta gli stop a Led.
Fattori di successo
L’abitacolo conserva naturalmente
grande abitabilità. D’altra parte non si
poteva modificare uno dei fattori che
hanno decretato il successo di Yaris
considerando le dimensioni esterne
(3,79 x 1,70 x 1,53 metri). Oggi di diverso
ci sono la colorazione leggermente
più scura del pannello in simil-alluminio
che orna la consolle centrale, un
display più grande e meglio leggibile,
una nuova leva del cambio ed il volante
attrezzato con i comandi audio. Di
qualità più raffinata infine i tessuti
delle poltrone e le plastiche. Resta
invariato il cruscotto tridimensionale
che tanta curiosità (e consensi) ha
suscitato al suo apparire ed anche il
portellone posteriore mantiene le
caratteristiche ben note di funzionalità.
Come si addice ad un modello di successo
sono aumentate anche le versioni
che completano la gamma: per
la 1.0 VVT-i a benzina sono Base, Now,
Sol e Luxury Pack; Base, Sol e MM-T S
per la nuova 1.3 da 100 cv. Passando
ai turbodiesel gli allestimenti sono
Base, Now, Sol e MM-T della 1.4 D-4D
con l’aggiunta della S per la 1.4 dotata
di filtro antiparticolato che ora può
vantare un taglio drastico alle emissioni
di CO 2 (110 gr/km).
Nuove soluzioni
E’ però sul fronte della meccanica che
la Yaris 2009 si differenzia dalla serie
precedente. Innanzitutto c’è il debutto
del sistema Start&Stop abbinato
all’evoluzione dell’1.3 a benzina
potenziato a 100 cavalli. Si tratta del
risultato ottenuto attraverso l’applicazione
della tecnologia Optimal
Drive, una sorta di filosofia del perfezionamento
globale che riguarda la
parte meccanica a 360 gradi. Dunque
il 4 cilindri di 1.329 cc raggiunge i 100
cv di potenza grazie al raffinato sistema
di doppia fasatura variabile delle
valvole Dual VVT-i che regala una
L’abitacolo ha conservato grande abitabilità pur mantenendo dimensioni compatte
Una calandra più piccola, fendinebbia che si sviluppano in orizzontale e profonde nervature sul cofano caratterizzano la nuova Yaris
migliore coppia ai bassi e medi regimi,
nonchè una maggiore potenza ai
regimi elevati. Il risultato finale è che
ad un aumento della velocità massima
di appena 5 km/h (175 km/h il
limite massimo) corrisponde una
diminuzione dei consumi del 15,2%
con percorrenze medie dichiarate
dalla Casa di 19,6 km/litro ed emissioni
di CO 2 pari a 120 gr/km. A questo
risultato contribuisce l’inedito
cambio manuale a 6 marce che viene
utilizzato anche per la versione a
gasolio di 1.4 D-D4, la brillante aerodinamicità
(Cx di 0,30), i cerchi in lega
e soprattutto il sistema Start&Stop
che spegne il motore quando la Yaris
è ferma ai semafori o nelle inevitabili
code del traffico urbano. Per il turbodiesel
la novità più significativa sta
nell’utilizzo di iniettori piezoelettrici
capaci di garantire una riduzione dei
consumi del 6,7%. Siamo a livello di
23,8 km percorsi con un litro di gasolio
senza penalizzazioni della velocità
di punta, ma anzi con un miglioramento
della coppia massima che
arriva a 205 Nm, potenza erogata in
maniera costante tra i 1.800 ed i
2.800 giri.
Consumi minori
La volontà di ottimizzare il rendimento
del motore in funzione anche di un
abbassamento dei consumi, che sta
alla base della filosofia di Toyota
Optimal Drive, si è manifestata non
solo nel nuovo motore di 1.3 litri, ma
ha fatto sì che anche il piccolo, miracoloso
(per rendimento) 3 cilindri di
998 cc venisse coinvolto negli aggiornamenti.
La potenza (69 cv) è rimasta
invariata, mentre il taglio del 7,4% nei
consumi consente di arrivare a percorrere
20 km tondi con un litro di
benzina. Lo sprint (da 0 a 100 in
15,7”), merita di figurare nel biglietto
da visita della più piccola delle Yaris.
Ma torniamo alla 1.3 VVT-i della
nostra prova. Le dotazioni di sicurezza
sono come sempre di buon livello
come dimostrano gli 8 airbag di serie
compreso quello per le ginocchia del
pilota. Il climatizzatore manuale può
essere sostituito da uno automatico.
Chi volesse arricchire ancor di più la
propria Yaris scegliendo il Luxury
Pack troverebbe, tra gli altri optional,
un apparato che si riscontra di solito
su modelli di più elevato segmento: la
chiave elettronica che apre le portiere
pur restando nella tasca del proprietario
e che consente l’avvio premendo
semplicemente il tasto dello
Start&Stop.
Piacere di guida
Al volante di Yaris si riscopre il piacere
di guida perché si ha l’impressione
di avere sempre la vettura
incollata all’asfalto: il rollio si sente
appena, mentre dotazioni di sicurezza
come l’antisbandamento ed il
controllo della trazione garantiscono
traiettorie senza incertezze.
Buona la frenata grazie ai dischi in
tutte e quattro le ruote e notevole il
livello di insonorizzazione dell’abitacolo.
In conclusione a bordo di
Yaris si sta comodi anche in 5 e
soprattutto ci si sente sicuri grazie
alla speciale cellula di protezione.
Le 5 stelle EuroNCAP sono davvero
meritate.
CarFleet luglio 2009
55
Prova su strada
VW Caddy Maxi Life EcoFuel:
meno CO 2 grazie al metano
Il commerciale del Gruppo Volkswagen è cresciuto in lunghezza fino a sfiorare i 5 metri:
ora ospita 7 passeggeri con i bagagli al seguito. Ha le bombole in un vano
sotto il baule ed un’autonomia a gas di 570 km (che possono diventare 700 con la riserva
di 13 litri di benzina). Il consumo medio è di 6 kg di metano per 100 km
CarFleet luglio 2009
56
Dati tecnici e per l’impiego aziendale
del Volkswagen Caddy Maxi 2.0 EcoFuel
Cilindrata
1.984 cc
Consumo medio 6 Kg metano/100 Km
Potenza
109 cv
Capacità di carico da 530 a 3.700 litri
Lungh./largh./altezza 4,87 x 1,79 x 1,85 m Comfort ✭✭✩✩✩
Peso
2.370 kg
Silenziosità ✭✭✭✩✩
Accelerazione 13,8” (da 0 a 100 km/h) Sicurezza ABS SI
Velocità massima 169 km/h
ESP
SI
Cambio
Manuale a 5 marce
Antislitt. SI
Trasmissione Trazione anteriore
Volkswagen marcia controcorrente,
almeno nel settore dei
veicoli commerciali. Infatti
mentre numerose Case si sono
dedicate alla produzione di furgoni
in scala ridotta, a metà strada tra le
derivate da vetture di serie e le
mini-multispazio, il Gruppo tedesco
ha preso un furgone di successo
come il popolare Caddy e lo ha
fatto crescere fino a sfiorare i 5
metri di lunghezza creando di fatto
una sorta di anello di collegamento
tra i multispazio tradizionali ed i
commerciali di taglia media, nel
nostro caso il Transporter.
E’ nato così il Caddy Maxi, lungo
4,87 metri, largo 1,79 ed alto 1,84,
disponibile in tre versioni: Van, cioè
furgone con 4,2 metri cubi di capacità
di carico; Kombi per trasportare
fino a sette persone e merci;
Life, sempre a sette posti ma più
orientato verso l’impiego con passeggeri.
Quest’ultimo spicca nel
panorama dei minipullmini per la
dichiarata vocazione ecologica: il
motore di 2 litri è EcoFuel, a metano
principalmente con una piccola
riserva per procedere a benzina
quando il gas si esaurisce. Le bombole,
ospitate in un vano sotto il
baule, lasciano perfettamente orizzontale
e senza spigoli il pianale di
carico. Hanno una capacità di 37
chili di gas naturale che consentono
di percorrere 570 km.
L’autonomia complessiva sale però
ad oltre 700 km con i 13 litri di benzina
contenuti nel piccolo serbatoio
di riserva.
Abitabilità per sette
Il motore è il classico 4 cilindri di 2
litri di cilindrata con 109 cavalli di
potenza e 160 Nm di coppia a 3.500
giri al minuto. Le prestazioni rimangono,
considerando le dimensioni e
la massa del mezzo, di tutto rilievo:
quasi 170 all’ora, 13,8” da 0 a 100,
158 gr/km di CO 2 ed un consumo
medio di 6 kg/100 km, il che rende
molto interessante il modello non
solo sotto il profilo della eco-compatibilità,
ma anche sotto quello
dei ridotti costi di gestione.
Il Caddy Maxi Life EcoFuel può ospitare
sette persone su tre file di
posti (nella classica configurazione
2-3-2) con 530 litri di bagagli che
diventano rispettivamente 1.350 e
3700 litri se i posti occupati scendono
a 5 e a 2. L’accesso all’abitacolo
è reso agevole dalle due porte
anteriori ad ampio raggio d’apertura
e dalle porte scorrevoli laterali.
Dietro invece c’è un portellone e
nelle versioni Van una portiera a
doppio battente. Nel Maxi Life la
panchetta della terza fila ha il solo
schienale reclinabile, altrimenti
può essere asportata; quella della
seconda fila invece è ripiegabile in
modalità 1/3-2/3 oppure può essere
tolta per dare spazio ai bagagli al
seguito. Alla luce dei quasi 5 metri
di lunghezza l’abitabilità è buona
anche nella terza fila di sedili: c’è
spazio per le gambe ed in altezza
per la testa dei due passeggeri.
Assetto da monovolume
Il comportamento stradale del
Caddy Maxi Life EcoFuel è paragonabile
a quello di una grossa monovolume:
d’altra parte questo Caddy
condivide buona parte dell’impostazione
tecnica con la Touran. Lo stile
Il Caddy Maxi Combi ha una lunghezza che sfiora i 5 metri offrendo così grande abitabilità
CarFleet luglio 2009
57
Prova su strada
freddo avvengono a benzina per
passare subito dopo a metano;
quelle invece a motore caldo a gas.
Fino a 3.700 litri la capacità di carico del Caddy Maxi in versione commerciale (Van)
di guida deve forzatamente tenere
conto delle dimensioni e soprattutto
dell’altezza del mezzo. Gli eventuali
errori di impostazione in curva
vengono corretti dall’Esp.
Nell’insieme però i 4,8 metri di lunghezza
e le oltre 2 tonnellate si
gestiscono bene da parte del pilota,
anche in città dove le manovre
sullo stretto sembrerebbero metterlo
in difficoltà. Da sottolineare
che il passaggio da metano a benzina
è automatico (quando si esaurisce
il gas). Inoltre le partenze a
Facile da guidare
Il posto di guida è automobilistico
con il volante a tre razze verticale, il
cruscotto formato da quattro strumenti
circolari ed un piccolo
display per le indicazioni del computer
di bordo, mentre la massiccia
consolle centrale ricorda da vicino
molti altri modelli della Casa di
Wolfsburg. Tra le dotazioni della
famiglia Caddy Maxi c’è perfino il
cambio DSG, una chicca per un
mezzo di questo tipo. Di serie Abs,
Asr e Msr (regolazione della coppia
frenante del motore in scalata), airbag
conducente e passeggero, climatizzatore,
volante regolabile in
altezza ed inclinazione, fendinebbia,
alzacristalli e specchi elettrici.
Di serie, per chi non vuole spendere
più di 2 mila euro per il DSG, il
cambio manuale a 5 rapporti. A
livello di una berlina è l’insonorizzazione
con il rumore del motore
che resta fuori dall’abitacolo.
Gli interni del Caddy Life Style Edition sono particolarmente eleganti e pratici come siamo abituati su una berlina
CarFleet luglio 2009
58
Osservatorio
I numeri dell’auto aziendale
Mercato difficile per l’auto aziendale
Nel bilancio dei primi cinque mesi dell’anno gli acquisti dei privati, grazie agli incentivi varati dal Governo, riescono
a contenere le perdite nel 7%. Per le auto aziendali il calo è invece del 33%. Il quadro potrebbe però migliorare nel secondo
semestre sia per il miglioramento del clima di fiducia delle imprese sia per un primo accenno di ripresa per l’economia reale
Mentre gli incentivi stanno dando un
sostegno abbastanza significativo
alla domanda di autovetture dei privati,
la situazione dell’auto aziendale
continua ad essere molto difficile. Il
consuntivo dei primi cinque mesi
chiude infatti con un calo contenuto
nel 6,72% per le immatricolazioni a
privati e con un calo di ben il 33,45%
per le immatricolazioni ad imprese e
società. All’interno di questo ultimo
comparto le immatricolazioni ad uso
noleggio sono poi in calo del 32,49%.
L’auto aziendale è oggi penalizzata
sia dalla situazione economica, tuttora
molto pesante, sia dal fatto che
beneficia soltanto in misura marginale
degli incentivi statali. Qualcosa
però sta cambiando anche per l’auto
aziendale e il secondo semestre dell’anno
potrebbe essere decisamente
migliore del primo. Per quanto
riguarda l’economia qualche segnale
positivo viene dagli indicatori di fiducia
delle imprese la cui caduta si è
arrestata.
Per quanto riguarda in particolare
l’auto aziendale Anfia e Unrae hanno
chiesto al Governo di intervenire adeguando
la normativa fiscale agli standard
europei, reintroducendo gli
ammortamento anticipati ed adottando
una Tremonti-ter. Al momento di
andare in stampa pare che il Governo
sia disponibile ad adottare una
Tremonti-ter ma la misura non
dovrebbe riguardare gli autoveicoli. E
questo è un vero peccato.
Tornando ai dati dei primi cinque mesi
dell’anno, come emerge dalle tabelle
riportate in questo servizio, se consideriamo
le immatricolazioni ad uso
noleggio, vediamo che in testa alla
graduatoria delle marche più vendute
si conferma Fiat, che accusa però un
calo delle vendite del 40,5%, seconda è
Lancia (-9,94%), terza Ford (-36,83%),
quarta Alfa Romeo (-23,12%) e quinta
è Audi che, contrariamente a tutte le
altre marche della top five, vede le sue
immatricolazioni in crescita e di ben il
22,67%. Per quanto riguarda poi i
modelli più venduti, mentre nel 2008
i primi sei posti in graduatoria erano
occupati da modelli del gruppo Fiat,
nel 2009 al quarto posto si inserisce
la Smart Fortwo.
Marca
FIAT
LANCIA
BMW
FORD
AUDI
VOLKSWAGEN
MERCEDES
ALFA ROMEO
PEUGEOT
CITROEN
OPEL
RENAULT
SMART
TOYOTA
VOLVO
NISSAN
MINI
HONDA
LAND ROVER
CHEVROLET
MAZDA
SKODA
HYUNDAI
SEAT
SUZUKI
PORSCHE
DODGE
MITSUBISHI
KIA
altre
IMMATRICOLAZIONI IN ITALIA
DI AUTOVETTURE E FUORISTRADA
VENDUTE AD IMPRESE O SOCIETA’
gennaio-maggio
2009 2008
50.199
15.814
14.177
13.646
12.963
12.519
11.858
11.473
8.821
7.767
6.907
6.671
6.227
5.746
4.183
3.904
2.499
2.237
2.011
1.729
1.534
1.531
1.333
1.312
1.120
920
792
700
630
4.849
88.123
19.278
15.606
22.153
13.411
19.504
17.621
13.947
11.046
7.989
17.239
19.497
6.177
6.298
5.038
6.707
2.683
2.877
3.025
3.349
2.499
2.095
1.629
2.245
1.288
1.112
852
1.673
1.553
8.176
-43,04
-17,97
-9,16
-38,40
-3,34
-35,81
-32,71
-17,74
-20,14
-2,78
-59,93
-65,78
0,81
-8,76
-16,97
-41,79
-6,86
-22,25
-33,52
-48,37
-38,62
-26,92
-18,17
-41,56
-13,04
-17,27
-7,04
-58,16
-59,43
-40,69
23,23
7,32
6,56
6,32
6,00
5,79
5,49
5,31
4,08
3,59
3,20
3,09
2,88
2,66
1,94
1,81
1,16
1,04
0,93
0,80
0,71
0,71
0,62
0,61
0,52
0,43
0,37
0,32
0,29
2,24
27,14
5,94
4,81
6,82
4,13
6,01
5,43
4,30
3,40
2,46
5,31
6,00
1,90
1,94
1,55
2,07
0,83
0,89
0,93
1,03
0,77
0,65
0,50
0,69
0,40
0,34
0,26
0,52
0,48
2,52
IMMATRICOLAZIONI IN ITALIA
DI AUTOVETTURE E FUORISTRADA
PER USO NOLEGGIO
gennaio-maggio
gennaio-maggio
gennaio-maggio
Variaz.% Marca Variaz.%
Quota 2009 Quota 2008 2009 2008 Quota 2009 Quota 2008
FIAT
LANCIA
FORD
ALFA ROMEO
AUDI
VOLKSWAGEN
BMW
MERCEDES
PEUGEOT
SMART
OPEL
RENAULT
CITROEN
NISSAN
VOLVO
SKODA
HYUNDAI
MINI
SEAT
CHEVROLET
DODGE
MAZDA
TOYOTA
HONDA
LAND ROVER
MITSUBISHI
JAGUAR
SUZUKI
CHRYSLER
altre
32.838
10.129
9.512
8.166
6.158
5.980
5.548
5.197
4.868
4.264
3.439
3.426
3.182
1.868
1.700
871
703
686
623
563
414
348
347
332
221
193
122
116
113
756
55.189
11.247
15.057
10.622
5.020
10.591
5.397
6.837
5.156
2.950
10.994
9.128
3.504
2.418
2.178
1.191
348
527
816
1.730
372
542
1.021
607
336
283
58
175
615
1.993
-40,50
-9,94
-36,83
-23,12
22,67
-43,54
2,80
-23,99
-5,59
44,54
-68,72
-62,47
-9,19
-22,75
-21,95
-26,87
102,01
30,17
-23,65
-67,46
11,29
-35,79
-66,01
-45,30
-34,23
-31,80
110,34
-33,71
-81,63
-62,07
29,14
8,99
8,44
7,25
5,46
5,31
4,92
4,61
4,32
3,78
3,05
3,04
2,82
1,66
1,51
0,77
0,62
0,61
0,55
0,50
0,37
0,31
0,31
0,29
0,20
0,17
0,11
0,10
0,10
0,67
33,07
6,74
9,02
6,36
3,01
6,35
3,23
4,10
3,09
1,77
6,59
5,47
2,10
1,45
1,30
0,71
0,21
0,32
0,49
1,04
0,22
0,32
0,61
0,36
0,20
0,17
0,03
0,10
0,37
1,19
TOTALE
216.072
324.690
-33,45
100,00
100,00
TOTALE
112.683
166.902
-32,49
100,00
100,00
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Lease Plan Italia su dati UNRAE
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Lease Plan Italia su dati UNRAE
CarFleet luglio 2009
60
IMMATRICOLAZIONI IN ITALIA DI AUTOVETTURE E FUORISTRADA
VENDUTE AD IMPRESE O SOCIETA’
TOP 20 - gennaio-maggio 2009/2008
N. Marca Modello gennaio-maggio 2009
Numero
Quota
N. Marca Modello gennaio-maggio 2008
Numero
Quota
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
FIAT
FIAT
FIAT
SMART
LANCIA
FIAT
BMW
AUDI
LANCIA
ALFA ROMEO
FORD
LANCIA
VOLKSWAGEN
FIAT
ALFA ROMEO
VOLKSWAGEN
MERCEDES
FORD
OPEL
PEUGEOT
altre
Totale
GRANDE PUNTO
PANDA
500
FORTWO
DELTA
BRAVO
SERIE 3
A4
YPSILON
159
FOCUS
MUSA
GOLF
CROMA
MI.TO
PASSAT
CLASSE C
C-MAX
ASTRA
207
15.286
10.291
6.310
6.226
6.010
5.778
5.672
5.425
4.872
4.821
4.818
4.239
4.157
3.777
3.530
3.518
3.465
3.035
2.948
2.919
108.975
216.072
7,07
4,76
2,92
2,88
2,78
2,67
2,63
2,51
2,25
2,23
2,23
1,96
1,92
1,75
1,63
1,63
1,60
1,40
1,36
1,35
50,43
100,00
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
FIAT
FIAT
FIAT
LANCIA
FIAT
ALFA ROMEO
FORD
VOLKSWAGEN
VOLKSWAGEN
SMART
BMW
OPEL
RENAULT
LANCIA
MERCEDES
FIAT
OPEL
FORD
MERCEDES
ALFA ROMEO
altre
Totale
GRANDE PUNTO
PANDA
BRAVO
YPSILON
CROMA
159
FOCUS
PASSAT
GOLF
FORTWO
SERIE 3
ASTRA
CLIO
MUSA
CLASSE C
500
CORSA
FIESTA
CLASSE A
147
30.171
16.510
13.112
13.088
8.908
8.407
7.065
6.691
6.350
6.177
5.996
5.816
5.447
5.226
5.110
5.060
4.941
4.874
4.701
4.399
156.641
324.690
9,29
5,08
4,04
4,03
2,74
2,59
2,18
2,06
1,96
1,90
1,85
1,79
1,68
1,61
1,57
1,56
1,52
1,50
1,45
1,35
48,24
100,00
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Lease Plan Italia su dati UNRAE
IMMATRICOLAZIONI IN ITALIA DI AUTOVETTURE E FUORISTRADA
PER USO NOLEGGIO
TOP 20 - gennaio-maggio 2009/2008
N. Marca Modello gennaio-maggio 2009
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
FIAT
FIAT
LANCIA
FIAT
SMART
FORD
ALFA ROMEO
FIAT
AUDI
ALFA ROMEO
LANCIA
FIAT
FORD
BMW
VOLKSWAGEN
OPEL
LANCIA
MERCEDES
PEUGEOT
VOLKSWAGEN
altre
Totale
GRANDE PUNTO
PANDA
DELTA
BRAVO
FORTWO
FOCUS
159
500
A4
MI.TO
MUSA
CROMA
C-MAX
SERIE 3
PASSAT
ASTRA
YPSILON
CLASSE C
308
GOLF
Numero
12.054
6.784
4.825
4.596
4.264
3.776
3.672
3.578
3.320
2.979
2.884
2.794
2.718
2.701
2.333
2.068
2.037
1.960
1.914
1.806
39.620
112.683
Quota
10,70
6,02
4,28
4,08
3,78
3,35
3,26
3,18
2,95
2,64
2,56
2,48
2,41
2,40
2,07
1,84
1,81
1,74
1,70
1,60
35,16
100,00
N. Marca Modello gennaio-maggio 2008
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
FIAT
FIAT
FIAT
ALFA ROMEO
LANCIA
FIAT
FORD
VOLKSWAGEN
OPEL
LANCIA
OPEL
VOLKSWAGEN
FORD
SMART
ALFA ROMEO
MERCEDES
BMW
CITROEN
RENAULT
RENAULT
altre
Totale
GRANDE PUNTO
BRAVO
PANDA
159
YPSILON
CROMA
FOCUS
PASSAT
ASTRA
MUSA
CORSA
GOLF
FIESTA
FORTWO
147
CLASSE C
SERIE 3
C4
SCENIC
MEGANE
Numero
22.377
10.478
8.605
6.989
6.856
6.762
5.014
4.784
4.260
3.947
3.657
3.379
3.285
2.950
2.937
2.567
2.494
2.441
2.315
2.298
58.507
166.902
Quota
13,41
6,28
5,16
4,19
4,11
4,05
3,00
2,87
2,55
2,36
2,19
2,02
1,97
1,77
1,76
1,54
1,49
1,46
1,39
1,38
35,05
100,00
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Lease Plan Italia su dati UNRAE
CarFleet luglio 2009
61
Osservatorio
Quanto costa l’auto aziendale
Presentiamo nelle due pagine seguenti, per le auto maggiormente utilizzate nelle flotte aziendali, il costo di esercizio annuo
e quello al chilometro nell’ipotesi in cui le vetture vengano acquistate e gestite direttamente dall’azienda.
I costi indicati sono utili punti di riferimento per valutare la convenienza di soluzioni alternative alla proprietà
Nota metodologica. I costi riportati nelle
tabelle si riferiscono ad auto direttamente
possedute e gestite da un soggetto
economico. Si tratta quindi della configurazione
massima di costo in quanto,
come è noto, passando a soluzioni più
moderne per disporre del parco auto,
come il fleet management o il noleggio a
lungo termine, si possono conseguire
risparmi non indifferenti. Per costo di
esercizio di un autoveicolo si intende la
somma di tutti gli oneri sostenuti per
acquistarlo ed utilizzarlo. Concorrono a
formare il costo di esercizio un notevole
numero di voci. Innanzitutto la spesa per
l'acquisto dell'autovettura al netto di
quanto si ricaverà rivendendola usata,
quindi il costo per l'interesse sul capitale
investito. Poi i costi per la tassa sulla proprietà,
per l'assicurazione, per la copertura
della responsabilità civile e degli
altri rischi connessi al possesso e all'uso
dell'auto, l'eventuale costo del garage e,
se l'auto appartiene ad una azienda,
anche le spese per la sua gestione.
Occorre quindi considerare le spese per i
consumi di carburanti, di lubrificanti e di
pneumatici, i costi per le manutenzioni e
le riparazioni ed infine i pedaggi autostradali,
le multe e gli eventuali oneri
straordinari. Il costo di esercizio di un'auto
aziendale non va confuso con i costi di
esercizio delle autovetture pubblicati
dall'Aci o da altre organizzazioni che
sono determinati facendo riferimento ad
auto possedute da automobilisti privati.
Una parte del costo dell'auto è certamente
indipendente dal tipo di utilizzatore,
ma per l'azienda vi sono costi particolari
di cui occorre tenere conto. Tra
questi le spese per l'amministrazione
della flotta, che sono molto elevate
quando l'azienda segue modalità di
gestione tradizionale e cioè amministra
direttamente auto di sua proprietà.
Elementi considerati. Sono stati considerati
tutti gli elementi rilevanti riferiti ad
auto che restino nel parco auto per un
tre anni e percorrano 30.000 chilometri
all'anno. Il metodo di calcolo utilizzato è
indicato nelle seguenti formule:
V CA 3,n = SF + SV*n dove:
V CA 3,n = è il costo annuo (CA) per la
vettura V che è detenuta in proprietà per
tre anni e percorre n chilometri all'anno
(30.000 chilometri nelle ipotesi considerate
nelle tabelle)
SF = spese fisse annue
SV = spese variabili al chilometro
n = numero di chilometri percorsi
annualmente
La composizione delle spese fisse annue
e delle spese variabili al chilometro è
riportata nelle formule seguenti:
SF = D+ I + B +ARC + AIF + SG dove:
D = deprezzamento annuo medio
I = interesse sul capitale investito
B = tassa di proprietà
ARC = assicurazione rc auto
AIF = assicurazione incendio-furto
SG = spese aziendali di gestione
SV = C + M + O + G dove:
C = costo per il carburante al chilometro
M = costo di manutenzione al chilometro
O = costo dei lubrificanti al chilometro
G = costo degli pneumatici al chilometro
Per quanto riguarda la determinazione
delle singole voci sono stati seguiti i
seguenti criteri:
DEPREZZAMENTO: si è considerato il
deprezzamento medio annuo per la vettura
in questione che venga rivenduta
dopo tre anni e con una percorrenza di
30.000 km annui.
INTERESSI: si è calcolato il costo per il
finanziamento del prezzo della vettura
con un tasso annuo pari al 9,125% che
oggi può considerarsi medio.
TASSA DI PROPRIETA’: si è fatto riferimento
alle tariffe previste dalla
Finanziaria 2007 per le autovetture
immatricolate Euro 4.
ASSICURAZIONE RC: esiste una notevole
differenziazione fra le tariffe assicurative.
Per le elaborazioni si è fatto riferimento
a premi medi per la zona di Roma
per la classe di merito 14 e per un massimale
unico di 800 mila euro.
ASSICURAZIONE INCENDIO-FURTO: è
stato considerato un premio annuo pari
al 30 per mille.
SPESE AZIENDALI DI GESTIONE: è stato
considerato un costo annuo a vettura di
500 euro. E’ una stima cauta se si considera
il complesso di adempimenti legati
alla gestione di un'auto di un parco.
COSTO PER IL CARBURANTE AL CHILO-
METRO: per quanto riguarda i consumi
si è fatto riferimento ai valori medi
riportati nell'ultima edizione della
pubblicazione dell'Aci “Costi chilometrici
di esercizio di alcuni tipi di autovetture,
autofurgoni e motoveicoli”. I
prezzi dei carburanti considerati sono
quelli medi derivanti dalla rilevazione
ufficiale del Ministero dello Sviluppo
Economico all’08/06/2009 e cioè, per
la benzina euro 1,283 e per il gasolio
euro 1,090 al litro.
COSTO DI MANUTENZIONE AL CHILO-
METRO: per questa voce si è fatto riferimento
alla elaborazione dell'Aci più
sopra citata. Al dato Aci è stato però
aggiunto l'onere per la sostituzione dell'auto
durante la manutenzione.
COSTO DEI LUBRIFICANTI AL CHILOME-
TRO: anche per questa voce, si è fatto
riferimento alla elaborazione dell'Aci più
sopra citata.
COSTO DEGLI PNEUMATICI AL CHILO-
METRO: sono stati considerati i prezzi di
listino ridotti del 15% per tenere conto
degli sconti d'uso. Il valore di un treno di
gomme è stato diviso per una percorrenza
di 35.000 chilometri per ottenere il
costo al chilometro.
Costi non considerati. L'elaborazione
non ha tenuto conto di costi per i quali
esiste una forte variabilità a seconda del
tipo di utilizzazione e cioè le spese per il
ricovero della vettura, per il parcheggio,
per i pedaggi autostradali e per le eventuali
multe per violazioni delle norme
sulla sosta o sul traffico. Si tratta però di
costi che anche se di difficile determinazione
vengono comunque sostenuti dall'azienda
e questa situazione fa ulteriormente
aumentare il costo dell'auto
aziendale.
Cinzia Bortolotti
CarFleet luglio 2009
63
Osservatorio
COSTI DI ESERCIZIO DELLE AUTO AZIENDALI
(Durata di possesso: 3 anni; percorrenza annua: 30.000 Km)
MARCA
Alfa Romeo
Alfa Romeo
Alfa Romeo
Alfa Romeo
Audi
Audi
Audi
Audi
Audi
Audi
Bmw
Bmw
Bmw
Bmw
Bmw
Bmw
Bmw
Chrysler
Citroën
Citroën
Citroën
Citroën
Citroën
Fiat
Fiat
Fiat
Fiat
Fiat
Fiat
Fiat
Fiat
Fiat
Fiat
Ford
Ford
Ford
Ford
Ford
Honda
Hyundai
Hyundai
Hyundai
Jaguar
Jaguar
Lancia
Lancia
Lancia
Lancia
MODELLO
147 1.9 JTD (120) 5p Progression
159 1.9 JTDm Eco Progression
159 2.4 JTDm 200 CVSW Distinctive Q-tronic
GT 1.9 JTDM 16V Distinctive
A3 1.6 Attraction
A4 2.0 TDI F.A.P
A6 2.7 V6 190 CV TDI F.A.P
A6 2.7 V6 190 CV TDI FAP Avant
A8 3.0 V6 TDI F.A.P. qu. Tiptr.
Q7 3.0 V6 TDI 240 CV quattro tiptronic F.A.P
118d 5 p. Attiva DPF
320d Eletta
335d Touring Eletta
530d Eletta
530d Touring Eletta
630i
730d Eletta
Voyager 2.8 CRD LX Auto
C3 1.4 Hdi 70 CV airdream Exc. Style
C4 2.0 HDi 140CV FAP VTR airdream
C4 Grand Picasso 1.6 16V Hdi FAP Elegance
C5 1.8 16V 127 CV
Xsara Picasso 1.6 HDI 90CV airdream Elegance
Seicento 1.1
Panda 1.3 MJT 16V Emotion
Punto Classic 1.2 5p Active
Grande Punto 1.3 MJT 75 5p Dynamic
Croma 1.9 MJT 16V Dynamic
Bravo 1.4 16V Dynamic
Bravo 2.0 Multijet 16 V Emotion
Multipla 1.9 MJT Active
Doblò 1.9 MJ (105 CV) Dynamic
Ulysse 2.0 MJT (136 CV) Dynamic
Focus+ 1.6 (115 CV) Ti-VCT 5p
Focus 2.0 TDCi (136 CV) SW Tit. DPF
C-Max+ 2.0 TDCi (136CV) DPF
Mondeo 2.0 TDCi/140 5p. Titanium DPF
Galaxy+ 2.0 TDCi (140 CV) DPF
Civic 2.2 i-CTDi 5p. Elegance LE
Getz 1.1 12V (66 CV) 5p Spec. Pack. Style
Accent 1.5 CRDi VGT 4p Active
Matrix 1.5 CRDi TD VGT Active MY 2008
X-Type 2.5 V6 24V Wagon Luxury
X-Type 2.0D Luxury
Ypsilon 1.4 16V Platino
Phedra 2.0 MJT 136 CV Oro
Delta 2.0 MJT DPF Platino
Musa 1.3 MJT 16V 70CV Oro
PREZZO
SU STRADA
21.981
26.651
36.651
31.101
23.601
33.831
43.901
46.201
72.151
55.751
31.051
36.601
49.651
50.201
52.701
73.351
78.531
33.961
15.141
22.151
26.436
22.551
22.536
7.841
14.141
12.851
16.051
28.601
18.101
24.451
22.401
20.051
32.651
17.151
22.401
22.901
27.651
31.151
22.851
11.621
14.751
17.141
39.751
32.101
15.601
34.501
29.651
19.151
TOTALE COSTI
FISSI ANNUI
9.651
10.953
14.494
12.406
9.776
13.110
16.547
17.230
25.036
20.107
12.342
14.117
18.599
18.515
19.257
25.414
27.092
13.533
6.958
9.721
10.623
9.443
9.442
4.494
6.683
6.280
7.217
11.664
7.840
10.474
9.782
9.099
12.816
7.883
9.784
9.932
11.355
12.345
10.298
5.621
6.912
7.555
15.458
12.654
7.070
13.328
11.945
8.089
VARIABILI
AL KM
0,16
0,17
0,20
0,18
0,20
0,18
0,21
0,20
0,24
0,27
0,16
0,16
0,20
0,21
0,21
0,28
0,17
0,23
0,12
0,16
0,15
0,22
0,15
0,16
0,11
0,14
0,12
0,17
0,19
0,16
0,18
0,15
0,21
0,19
0,16
0,16
0,17
0,17
0,16
0,15
0,13
0,15
0,26
0,18
0,17
0,20
0,17
0,14
COSTO DI ESERCIZIO ANNUO PER 30.000 KM
CON CARBURANTE
14.592
16.031
20.425
17.916
15.681
18.450
22.785
23.318
32.187
28.069
17.117
18.956
24.662
24.740
25.561
33.686
32.229
20.284
10.690
14.525
15.128
15.985
14.037
9.267
10.121
10.432
10.950
16.770
13.465
15.329
15.041
13.505
19.182
13.531
14.652
14.855
16.505
17.589
15.045
10.164
10.913
12.188
23.163
17.967
12.254
19.325
17.060
12.282
0,49
0,53
0,68
0,60
0,52
0,62
0,76
0,78
1,07
0,94
0,57
0,63
0,82
0,82
0,85
1,12
1,07
0,68
0,36
0,48
0,50
0,53
0,47
0,31
0,34
0,35
0,36
0,56
0,45
0,51
0,50
0,45
0,64
0,45
0,49
0,50
0,55
0,59
0,50
0,34
0,36
0,41
0,77
0,60
0,41
0,64
0,57
0,41
SENZA CARBURANTE
Totale annuo Costo al Km Totale annuo Costo al Km
12.433
13.990
17.678
15.482
12.539
16.370
20.351
20.885
28.890
24.223
15.351
17.073
21.994
22.228
22.971
30.036
29.404
16.987
8.963
12.446
12.930
12.335
12.075
6.495
8.434
8.353
9.105
14.376
10.369
13.249
12.490
11.229
16.395
10.482
12.454
12.618
14.190
15.156
13.044
7.623
9.108
10.108
18.681
15.730
9.251
16.539
14.980
10.359
0,41
0,47
0,59
0,52
0,42
0,55
0,68
0,70
0,96
0,81
0,51
0,57
0,73
0,74
0,77
1,00
0,98
0,57
0,30
0,41
0,43
0,41
0,40
0,22
0,28
0,28
0,30
0,48
0,35
0,44
0,42
0,37
0,55
0,35
0,42
0,42
0,47
0,51
0,43
0,25
0,30
0,34
0,62
0,52
0,31
0,55
0,50
0,35
CarFleet luglio 2009
64
MARCA
MODELLO
PREZZO
SU STRADA
TOTALE COSTI
FISSI ANNUI
VARIABILI
AL KM
COSTO DI ESERCIZIO ANNUO PER 30.000 KM
CON CARBURANTE
SENZA CARBURANTE
Totale annuo Costo al Km Totale annuo Costo al Km
Mazda Mazda6 2.0 CD 16V/140 CV 4p. Exec.
Mazda Mazda6 2.0 CD 16V/140 CV Wag. Luxury
Mercedes A 180 CDI
Mercedes C 200 CDI Classic
Mercedes C 220 CDI SW Classic
Mercedes E 350 CDI BluEfficiency Elegance
Mini Mini Cooper S
Mitsubishi Pajero 3.2 16V DI-D 5p Intense
Nissan Micra 1.2 16V 5p. Jive
Nissan Micra 1.5d/86CV 5p Jive
Opel Corsa 1.2 16V 5p Club
Opel Corsa 1.3 CDTI/75CV ECOFLEX 5p Club
Opel Astra 1.4 16v Twinp. 5p Enjoy
Opel Astra 1.7 CDTI/110CV SW Enjoy
Opel Zafira 1.9 CDTI/120 CV Enjoy
Peugeot 107 1.4 Hdi 5p Sweet Years
Peugeot 207 1.6 Hdi FAP 110 CV SW XS Ciel
Peugeot 308 1.6 Hdi/90CV FAP 5p Tecno
Peugeot 407 2.0 HDi Tecno FAP
Peugeot 807 2.0 HDi FAP Norwest
Peugeot 1007 1.4 Happy
Renault Clio 1.2 16V Luxe 5p
Renault Mègane 1.6 16v
Renault Mègane 1.9 dCi/130 CV Gr. Tour S.S Except
Renault Laguna 2.0 dCi/150CV Initiale
Renault Modus 1.5 dCi/68 CV Expression
Renault Espace 2.0 dCi/175 CV Initiale
Saab 9-3 Sport Sedan 1.9 TiD DPF Linear
Saab 9-5 1.9 TiD 16V Griffin
Saab 9-5 1.9 TiD 16V S.W. Griffin
Seat Ibiza 1.9 TDI DPF 5p Style
Seat Leon 1.6 Reference
Seat Alhambra 2.0 TDI DPF Reference
Skoda Fabia 1.4 TDI/80 CV 5p. Style
Skoda Octavia 1.9 TDI FAP Elegance
Skoda Superb 2.0 TDI 170 CV FAP Elegance
Smart Fortwo 1000 (52KW) MHD coupé passion
Subaru Impreza 2.0R 4Q
Subaru Legacy 3.0R 24V SW Spec. B E-5AT ZU
Toyota Yaris 1.3 5p. Sol
Toyota Corolla Verso 2.2 16V D-4D D-Cat
Volkswagen Polo 1.4/69 CV TDI 5p Comfortline
Volkswagen Golf 1.6 5p Comfortline
Volkswagen Golf 2.0 TDI 140 CV DPF 5 p. Highline
Volkswagen Passat 2.0 TDI DPF Comfortline
Volkswagen Passat 2.0 TDI DPF Var 4mot. Comfortline
Volkswagen Sharan 2.0 TDI DPF United
Volvo S40 2.0 Kinetic
Volvo V50 2.0 D Momentum
Volvo V70 2.4 D (163 CV) Momentum
Volvo C70 2.4 D5 20V Summum
Volvo S80 2.4 D5 205 CV Summun
26.551
29.651
24.291
35.071
38.941
55.951
24.251
39.491
13.451
15.451
13.551
14.951
17.501
20.751
25.551
13.546
20.926
20.851
27.601
33.971
16.001
15.251
17.601
22.716
33.071
15.471
40.071
30.301
37.151
38.751
17.056
17.511
28.316
15.101
22.401
32.391
12.705
24.351
49.651
14.601
25.851
15.151
19.196
25.346
27.801
30.526
29.201
24.826
29.726
42.001
45.251
46.901
10.995
11.916
10.319
13.897
15.162
20.242
10.088
15.103
6.187
7.047
6.214
6.894
7.662
8.974
10.734
6.466
8.941
8.964
11.330
13.171
7.221
6.696
8.038
9.867
12.958
7.007
15.001
12.000
14.141
14.617
8.178
7.967
11.490
6.969
9.770
12.848
5.829
10.402
18.335
6.811
11.137
6.963
8.497
10.722
11.399
12.209
11.742
10.488
11.959
16.019
16.964
17.481
0,17
0,17
0,16
0,19
0,19
0,22
0,20
0,24
0,16
0,14
0,16
0,13
0,18
0,15
0,17
0,12
0,15
0,14
0,17
0,19
0,17
0,16
0,19
0,16
0,17
0,14
0,21
0,18
0,18
0,19
0,14
0,20
0,20
0,13
0,16
0,17
0,13
0,23
0,29
0,16
0,20
0,13
0,20
0,15
0,18
0,18
0,19
0,21
0,17
0,19
0,21
0,20
15.967
16.927
15.037
19.448
20.811
26.945
16.056
22.322
10.925
11.168
10.975
10.886
13.032
13.474
15.791
9.974
13.503
13.182
16.397
18.909
12.349
11.537
13.653
14.774
18.192
11.167
21.325
17.266
19.683
20.315
12.470
13.931
17.348
10.937
14.504
17.968
9.821
17.283
26.946
11.464
17.254
10.952
14.427
15.316
16.774
17.584
17.397
16.848
17.068
21.839
23.245
23.530
0,53
0,56
0,50
0,65
0,69
0,90
0,54
0,74
0,36
0,37
0,37
0,36
0,43
0,45
0,53
0,33
0,45
0,44
0,55
0,63
0,41
0,38
0,46
0,49
0,61
0,37
0,71
0,58
0,66
0,68
0,42
0,46
0,58
0,36
0,48
0,60
0,33
0,58
0,90
0,38
0,58
0,37
0,48
0,51
0,56
0,59
0,58
0,56
0,57
0,73
0,77
0,78
13.769
14.690
13.074
17.211
18.417
24.159
12.869
18.672
8.199
9.324
8.295
9.120
10.214
11.316
13.397
8.365
11.541
11.338
14.160
16.162
9.392
8.811
10.465
12.537
15.838
9.323
18.382
15.147
17.171
17.646
10.704
10.419
14.640
9.132
12.463
15.653
7.834
13.402
22.418
9.108
14.586
9.186
11.101
13.393
14.459
15.268
14.807
13.429
14.792
19.288
20.381
21.097
0,46
0,49
0,44
0,57
0,61
0,81
0,43
0,62
0,27
0,31
0,28
0,30
0,34
0,38
0,45
0,28
0,38
0,38
0,47
0,54
0,31
0,29
0,35
0,42
0,53
0,31
0,61
0,50
0,57
0,59
0,36
0,35
0,49
0,30
0,42
0,52
0,26
0,45
0,75
0,30
0,49
0,31
0,37
0,45
0,48
0,51
0,49
0,45
0,49
0,64
0,68
0,70
CarFleet luglio 2009
65