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Didattica dei linguaggi artistici

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<strong>Didattica</strong> <strong>dei</strong> <strong>linguaggi</strong> <strong>artistici</strong><br />

Ilaria Dell’Aversana<br />

docente: Milena Cordioli


itratto chiuso<br />

Ilaria Grin<br />

“In stato di grazia”<br />

2013<br />

100x70cm


itratto aperto<br />

Ilaria Grin<br />

“Resto unita”<br />

2014<br />

210x100cm


In stato di grazia<br />

Guardando l’opera, l’osservatore è subito attratto dal viso della ragazza.<br />

Le sue occhiaie sono molto marcate, questo sta a significare che ha un vissuto intenso, nei miei quadri più le occhiaie<br />

sono scure più l’ emozione del protagonista è forte.<br />

Gli occhi guardano leggermente verso l’alto ed è come se fosse concentrata sui suoi pensieri, è tranquilla e sta facendo<br />

qualcosa, sta attuando un rito.


vicino al suo occhio sinistro ci sono due lacrime tatuate, questo si rifà alla simbologia sud americana del tatuaggio, significa<br />

che ha perso una persona importante nel passato, di solito si riferisce alla morte di un figlio.


L’attenzione si sposta sul cuore colorato che ha sul petto, dove si<br />

nota una scritta in Greco “Apollo”, si vede un filo che con lo<br />

sguardo si segue e si arriva alla mano che tiene questo filo dorato<br />

tra l’indice e il pollice. Si capisce in questo momento che la<br />

protagonista si sta cucendo addosso questo cuore disegnato.


Lo sguardo adesso cade sulle clavicole dove si legge la scritta “riusciva a bloccarlo per sempre anzitempo”<br />

citazione di una leggenda sul Dio Apollo.<br />

La protagonista del quadro sta attuando un rito su se stessa, il titolo “In stato di grazia” spiega quello che sta<br />

facendo: vuole bloccare per sempre il tempo, in questo sfuggevole momento in questo stato di grazia in cui si<br />

trova.<br />

Per fare questo si appella al Dio del sole, rifacendosi ad un’antica leggenda dove si narra che il Dio Apollo<br />

poteva con una freccia bloccare per sempre il cuore degli uomini prima del tempo.


indossa un vestito bianco quasi<br />

trasparente per evocare la purezza del<br />

suo gesto e l’ingenuità della sua<br />

speranza.<br />

In testa una cuffietta, una sorta di<br />

protezione dal mondo esterno.<br />

Indossa degli anelli e <strong>dei</strong> braccialetti per<br />

sottolineare la preziosità del suo gesto<br />

rituale.<br />

La ragazza è in uno stato di distacco<br />

dalla realtà, è concentrata su se stessa, il<br />

mondo esterno non esiste, esiste solo<br />

lei e il suo sentimento: questo elemento<br />

è sottolineato dallo sfondo del dipinto<br />

creato con un rullo decorativo che imita<br />

le vecchie tappezzerie che la isola, e<br />

impedisce un vero collocamento<br />

spaziale e temporale da parte dello<br />

spettatore.<br />

L’insieme del quadro induce lo<br />

spettatore a voler scoprire la storia<br />

della protagonista che sembra allo<br />

stesso tempo consapevole ma fuori dalla<br />

realtà. vive nel suo mondo e noi<br />

vorremmo entrare per capire.


esto unita<br />

Quest’opera è un trittico, sono tre quadri distinti con cornice singola uniti dall’intersezione delle<br />

braccia delle tre protagoniste, e dallo sfondo uguale per tutti e tre i dipinti.


Il primo quadro rappresenta una giovane donna con una cuffietta<br />

nera in testa, e un costume a righe, ha lo sguardo serio e<br />

penetrante sembra che voglia comunicarci qualcosa perché ci<br />

guarda dritti negli occhi.<br />

Pare immobile nella sua posa da spiaggia, il suo braccio sinistro<br />

esce dall’inquadratura del dipinto, mentre si vede una mano<br />

tenere la sua caviglia.<br />

Rappresenta la giovinezza, il ricordo, la riflessioni su se stessi, è<br />

attenta, concentrata, lucida.<br />

La mano che esce dal quadro la collega alla donna incinta alla sua<br />

sinistra, è un simbolo del suo pensiero al futuro, non sa cosa le<br />

accadrà nella vita ma ci pensa e lo immagina.<br />

La sua caviglia è afferrata morbidamente da una mano, è la mano<br />

della donna incinta del quadro successivo, che vuole essere in<br />

contatto con la ragazza, vuole aggrapparsi alla sua giovinezza, alla<br />

sua rigida purezza.<br />

Mettersi di fronte a lei e guardarla negli occhi dovrebbe essere<br />

catartico dovrebbe farti ricordare quello che volevi essere da<br />

giovane.


Nel secondo quadro è rappresentata una donna incinta, ha i<br />

capelli rossi che sembrano muoversi nel vento, forse sono i<br />

ricordi e i pensieri che attraversano la sua mente.<br />

Anche lei ci guarda dritti negli occhi, ma il suo sguardo è più<br />

riflessivo, è consapevole di trovarsi ad un punto di svolta della<br />

sua vita, sta aspettando un bambino, tutto cambierà d’ora in<br />

poi, completamente.<br />

Indossa il pezzo sopra di un costume da bagno e <strong>dei</strong> pantaloni.<br />

Sulla sua pancia è appoggiata la mano della ragazza del primo<br />

quadro, le sue braccia escono dai limiti del dipinto, in questo<br />

modo la percezione che ne abbiamo è di fuoriuscita dal suo<br />

spazio.<br />

Con la mano destra tiene la caviglia della ragazza, è aggrappata<br />

ai suoi ricordi, sa quello che era e vuole ricordarselo, non<br />

vuole dimenticare quello che è stata.


Il terzo quadro raffigura una sirena, rappresenta il sogno, la<br />

fantasia, i desideri più intimi e stravaganti i segreti che ognuno di<br />

noi ha.<br />

Ci guarda dritti negli occhi, con uno sguardo gelido che ipnotizza,<br />

ha i capelli blu colore del cielo e del mare a rappresentare la sua<br />

inconcreta esistenza, esiste solo se ci crediamo, come i sogni.<br />

con la mano sinistra si inanella una ciocca di capelli, simbolo di<br />

vanità. Con l’altra mano afferra con decisione il braccio della<br />

donna incinta del quadro precedente che dolcemente cerca di<br />

accarezzarle i viso per restare in contatto con i suoi sogni, ma la<br />

sirena la frena come se non volesse essere toccata, come se<br />

volesse farle capire che ormai certi sogni non potranno mai essere<br />

realizzati.

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