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L'apicoltura nel Nord Albania. - Collettivo Donquixote

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L’apicoltura <strong>nel</strong> <strong>Nord</strong> <strong>Albania</strong>.<br />

Tutti dicono di conoscere le api, ma pochi le conoscono. Eppure, se non ci fossero le api, non ci sarebbe l’impollinazione dei<br />

fiori. E allora niente frutta, niente verdura, niente prati e boschi. Le api sono insetti straordinari, che vivono vicino all’Uomo<br />

da migliaia di anni, che ci danno miele, polline, propoli e pappa reale, ma soprattutto permettono l’impollinazione dei fiori.<br />

Certo, per avere una così grande importanza non possiamo certo dire di preoccuparcene troppo. Le api negli ultimi anni<br />

sono molto diminuite, e le cause sono ancora in parte sconosciute. I molte parti del mondo malattie, pesticidi, inquinamento<br />

elettromagnetico e altri fattori hanno portato alla moria delle api. Nel <strong>Nord</strong> <strong>Albania</strong> ci sono ancora moltissime famiglie di api.<br />

Migliaia di alveari in pianura, collina e montagna, a casa di migliaia di agricoltori. La maggior parte degli apicoltori ha solo<br />

poche famiglie di api, meno di dieci, ma alcuni <strong>nel</strong> hanno decine, anche oltre un centinaio. E queste api si spostano seguendo<br />

le fioriture, dal primo raccolto di gratel in tardo inverno, alla shopa all’inizio della primavera, la sherebela e il trifoglio in maggio,<br />

il castagno in giugno e il millefiori fino a luglio, poi la stagione va piano piano diminuendo e la regina smette di deporre in<br />

novembre, quando c’è ancora raccolto di corbezzolo. Mieli buonissimi, ognuno diverso, profumato e aromatico.<br />

Sfortunatamente non va tutto bene. Tagliati gli alberi, strappate le piante aromatiche medicinali in montagna, mancando<br />

i prati fioriti in pianura, le api faticano a trovare abbastanza pascolo non solo per produrre il miele da raccogliere da parte<br />

dell’apicoltore, ma anche per la loro stessa sopravvivenza. L’ambiente si è impoverito, mancano i grandi frutteti e la tutela<br />

delle piante selvatiche è troppo limitata. E così si produce poco miele, e <strong>nel</strong>le annate sfavorevoli i costi sono maggiori dei<br />

benefici.<br />

Non è possibile pensare alla campagna del <strong>Nord</strong> <strong>Albania</strong> senza pensare alle api. Ovunque si trovano arnie e api, non c’è villaggio<br />

o gruppo di case <strong>nel</strong>le quali non si trovino delle api. E’ bellissimo ed emozionante pensare a quante persone custodiscano<br />

questi insetti impollinatori, e quante famiglie e bambini possano mangiare il miele naturale. La cooperazione italiana ha<br />

voluto dare un contributo in questa direzione, aiutando gli apicoltori del <strong>Nord</strong> <strong>Albania</strong>, grazie alla costruzione del QRB (Qendra<br />

Rajonale e Bletarise). Un centro che aiuta gli apicoltori a lavorare meglio, a commercializzare il miele e gli altri prodotti<br />

apistici, e a trovare le attrezzature necessarie per il lavoro.

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