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Nr. 5 · Novembre-Dicembre 2009 Periodico della Missione Cattolica ...

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Contatto<br />

<strong>Nr</strong>. 5 <strong>·</strong> <strong>Novembre</strong>-<strong>Dicembre</strong> <strong>2009</strong><br />

<strong>Periodico</strong> <strong>della</strong> <strong>Missione</strong> <strong>Cattolica</strong> Italiana di Monaco di Baviera<br />

Buon Natale


Ricorda<br />

Feste nelle zone:<br />

➧ Unterhaching<br />

<strong>·</strong> Domenica 6 dicembre <strong>2009</strong>, ore 15.00 Festa di Avvento<br />

➧ Karlsfeld<br />

<strong>·</strong> Sabato, 12 dicembre <strong>2009</strong>, ore 18.00: Festa di Natale<br />

<strong>·</strong> Domenica 20 dicembre, ore 16.00<br />

proiezione del film: “Mondo nuovo“<br />

➧ Monaco Centro<br />

<strong>·</strong> Sabato, 19 dicembre <strong>2009</strong>, ore 14.30<br />

Festa di Natale “Terza Età“<br />

➧ Neuperlach<br />

<strong>·</strong> Domenica, 31 gennaio 2010, dalle ore 12.00<br />

Festa <strong>della</strong> Pace<br />

Corso fidanzati<br />

<strong>·</strong> 3. Corso: nel mese di novembre <strong>2009</strong><br />

Sabato 7, 14, 21 e 28 novembre, ore 9.00-11.30<br />

Date di pubblicazione di Contatto 2010<br />

<strong>·</strong> <strong>Nr</strong>. 1: 25 gennaio 2010 <strong>·</strong> <strong>Nr</strong>. 2: 22 marzo 2010<br />

<strong>·</strong> <strong>Nr</strong>. 3: 7 giugno 2010 <strong>·</strong> <strong>Nr</strong>. 4: 27 settembre 2010<br />

<strong>·</strong> <strong>Nr</strong>. 5: 22 novembre 2010<br />

2<br />

SANTE MESSE<br />

Sabato:<br />

<strong>·</strong> ore 18.30: <strong>Missione</strong> <strong>Cattolica</strong> Italiana, Lindwurmstr. 143<br />

Domenica e giorni festivi:<br />

<strong>·</strong> ore 11.30: Monaco Centro, St. Andreas, Zenettistr. 44<br />

(da domenica 29 novembre <strong>2009</strong>)<br />

<strong>·</strong> ore 11.00: Karlsfeld, St. Anna, Krenmoosstr. 7<br />

<strong>·</strong> ore 12.00: Neuperlach, St. Jakobus, Quiddestr. 35<br />

<strong>·</strong> ore 18.00: Monaco Centro<br />

Bürgersaalkirche, Neuhauserstr. 14<br />

<strong>·</strong> Pasing: 1 a e 3 a domenica ore 18.00<br />

St. Hildegard, Paosostr. 25<br />

<strong>·</strong> Unterhaching: 2ª domenica ore 19.00 e 4 a domenica<br />

ore 9.15 (bilingue) a St. Korbinian, Friedensplatz<br />

<strong>·</strong> Landshut: ore 16.00 4 a domenica del mese,<br />

St. Peter und Paul<br />

BATTESIMI<br />

1 o e 3 o sabato e 1 a e 3 a domenica del mese.<br />

Annunciarsi un mese prima.<br />

ISCRIZIONE AI CORSI DI CATECHISMO<br />

Possono iscriversi giovani e adulti che non sanno<br />

la lingua tedesca.<br />

Rivolgersi in segreteria entro il mese di settembre.<br />

MATRIMONI<br />

Incontri di preparazione al matrimonio cristiano nei<br />

mesi di Febbraio e di <strong>Novembre</strong> 2010<br />

Annunciarsi sei mesi prima del matrimonio.<br />

CONFESSIONI<br />

Prima <strong>della</strong> S. Messa oppure in <strong>Missione</strong>.<br />

Contatto <strong>Novembre</strong>-<strong>Dicembre</strong> <strong>2009</strong><br />

<strong>Missione</strong> <strong>Cattolica</strong> Italiana<br />

Lindwurmstr. 143 <strong>·</strong> 80337 München<br />

Tel. 089 746 30 60 <strong>·</strong> Fax 089 746 306 35<br />

e-mail: contatto@mci-muenchen.net<br />

www.mci-muenchen.de<br />

Missionari:<br />

<strong>·</strong> P. Lorenzo Scremin, direttore-parroco<br />

<strong>·</strong> P. Armando Orioli<br />

<strong>·</strong> P. Alessandro Rossi<br />

Suore del Bell’Amore:<br />

<strong>·</strong> Sr. Franca Fratantonio<br />

<strong>·</strong> Sr. Marianna Caruso<br />

Tel. 089 77 66 58<br />

Collaboratore laico:<br />

<strong>·</strong> Paolo Slongo<br />

martedì, mercoledì, venerdì, sabato:<br />

ore 8.30-11.30 o su appuntamento<br />

Segreteria:<br />

<strong>·</strong> Gabriele Maus, Gabriella Cecchini<br />

lunedì-venerdì: 8.30-11.30<br />

martedì-venerdì: 15.00-16.30


Editoriale<br />

Nina, 15 anni<br />

In questo numero<br />

4<br />

6<br />

8<br />

10<br />

12<br />

14<br />

15<br />

16<br />

17<br />

19<br />

Natale.<br />

Nel nome di Maria<br />

Beato Carlo Gnocchi:<br />

il padre dei mutilatini<br />

Ecumenismo<br />

Dossier emigrazione<br />

Notizie<br />

dalla Comunità<br />

Notizie<br />

dalla Comunità<br />

Elezione del nuovo<br />

Consiglio Pastorale<br />

Pagina giovani<br />

Pagina <strong>della</strong> salute<br />

Pagina <strong>della</strong> vita<br />

RR-Grafik-Studio<br />

Roberto Ronca <strong>·</strong> CH-3052 Bern<br />

Tel. 0041 31 914 04 65<br />

ronca.roberto@bluewin.ch<br />

ILO <strong>·</strong> Ginevra<br />

QUEI BAMBINI<br />

SENZA NATALE<br />

Oltre duecento milioni di bambini e ragazzi in tutto il mondo sono soggetti<br />

al lavoro minorile. Lavori durissimi, ritmi massacranti. Non conoscono il gioco,<br />

non c‘è tempo per loro. Il Bit (Ufficio internazionale del lavoro - Agenzia ONU)<br />

ha chiesto a molti di loro, in tutti i Paesi, di descrivere le condizioni disumane<br />

in cui versano. Abbiamo potuto vedere alcuni dei loro disegni, accompagnati<br />

da un DVD che fotografa la loro schiavitù. Sono laceri, affamati, stremati.<br />

Volti disfatti. Occhi che interrogano. A loro è stato negato il sorriso, la cosa più<br />

bella che i bimbi ci regalano.<br />

In città si vedono i primi presepi. Casette illuminate, statuine in fila, e le musiche<br />

tradizionali che milioni di ragazzi non conosceranno mai. E, tutt’intorno,<br />

già ammucchiati i doni, per la gioia dei bambini, e per quella degli adulti<br />

che non vogliono mancare un appuntamento consacrato dalla tradizione.<br />

Già, perché del Natale ne abbiamo fatto una fiaba, destinata a creare emozione<br />

ed evasione. Finalmente è festa. Ci vuole una bella festa alla fine dell’anno.<br />

Aiuta a mettere da parte tristezza e preoccupazioni, liti e incomprensioni.<br />

Ma ormai lo sguardo di quei ragazzi ha fatto breccia, e non sarà facile dimenticarlo.<br />

Resterà lì, a interrogare le nostre insoddisfazioni, il tempo libero, le ore<br />

piene di niente. Quando sarà tempo di rimettere le statuine nei cartoni, per<br />

una volta lasciamo fuori Gesù Bambino.<br />

È il solo a rappresentare i bambini senza Natale, l’unico a poterli ancora difendere<br />

dai re Erode di turno che continuano indisturbati i loro misfatti.<br />

Alla soglia del nuovo anno a tutti è lecito sognare. In un mondo devastato<br />

dalla violenza e dalla crudeltà, conosciamo lunghe schiere di ragazzi e giovani<br />

che sanno camminare con generosità e caparbietà nel solco dell’amore e<br />

<strong>della</strong> pace. Saranno loro a spezzare le tristi catene disegnate da quei ragazzi?<br />

Noi ci crediamo. Da Betlemme arriva qualcosa di più di una semplice speranza.<br />

p. luciano<br />

Pranzo di Natale per i poveri assistiti<br />

dalle suore di Madre Teresa<br />

Anche quest’anno le Suore <strong>della</strong> Carità (Madre Teresa) bussano<br />

alla porta <strong>della</strong> comunità italiana.<br />

Esse chiedono umilmente un contributo per offrire il pranzo di<br />

Natale a ca. 100 persone senzatetto.<br />

Si accettano offerte in denaro. Dio ricompenserà la vostra generosità.<br />

Per eventuali informazioni rivolgersi alla <strong>Missione</strong><br />

(a P. Lorenzo oppure a Paolo).<br />

Contatto <strong>Novembre</strong>-<strong>Dicembre</strong> <strong>2009</strong> 3


L’Annunciazione<br />

Nel nome d<br />

“Nel nome <strong>della</strong> Madre” è il titolo di una<br />

storia evangelica, scritta da Erri De Luca,<br />

con accenti umanissimi e dosato realismo,<br />

e con la capacità di un grande scrittore di<br />

immedesimarsi nei pensieri e nei sentimenti<br />

di Miriàm, chiamata a una missio-<br />

4<br />

Prima stanza<br />

Gielo dissi il giorno stesso. Non potevo stare una notte<br />

con il segreto ... Eravamo fidnzati. Nella nostra legge<br />

è come essere sposati, anche se non ancora nella stessa<br />

casa. Ed ecco che ero incinta.<br />

La voce di un messaggero era arrivata insieme a un colpo<br />

d’aria. Mi ero alzata insieme a un colpo d’aria. Mi ero alzata<br />

per chiudere le imposte e appena in piedi sono stata<br />

coperta da un vento, da una polvere celeste, da chiudere<br />

gli occchi ...<br />

In braccio a quel vento, la voce e la figura di un uomo<br />

stavano davanti a me.<br />

Nella nostra storia sacra gli angeli hanno un normale<br />

corpo umano, non li distingui. Si sa che sono loro quando<br />

se ne vanno. Lasciano un dono e pure una mancanza ...<br />

Le sue prime parole sul mio spavento sono state: “Shalòm<br />

Miriàm” ... Sono rimasta muta.<br />

Era tutta l’accoglienza che gli serviva, mi ha annunciato<br />

un figlio. Destinato a grandi cose, a salvezze, ma ho badato<br />

poco alle sue promesse. In corpo, nel mio grembo si<br />

era fatto spazio.<br />

(...)<br />

Il mio Iosef si stringeva le braccia contro il corpo, cercava<br />

di tenersi fermo, ripiegato come col mal di pancia. La<br />

notizia per lui era una tromba d’aria che scoperchiava<br />

il tetto.<br />

(...)<br />

Iosef fu sorpreso dalla mia quiete. Si attaccò anche a lui.<br />

Si alzò in piedi, sollevò la testa, asciugandosi la faccia col<br />

dorso di quelle mani sante che avrei voluto baciare.<br />

“Conosci la legge, Miriàm?” “Conosco la legge”. “Per<br />

filo e per segno?” “Non bene come te, con tutte le parole<br />

... So le conseguenze”.<br />

“Lascia che ripeta i versi sacri. Vengono dal libro Devarìm<br />

(Deuteronomio): Quando sarà che una giovane vergine<br />

fidanzata a un uomo: e la troverà un uomo e giacerà con<br />

lei. E farete uscire loro due verso una porta <strong>della</strong> città,<br />

quella, e lapiderete loro con pietre e moriranno ...”.<br />

Eccola. È questa la legge che sta sopra di noi.<br />

Contatto <strong>Novembre</strong>-<strong>Dicembre</strong> <strong>2009</strong><br />

Seconda stanza<br />

Quella notte Iosef sognò. Me lo ha raccontato in seguito.<br />

Sognò un angelo che gli ordinava il necessario.<br />

Al mattino riunì la famiglia e dichiarò la sua decisione:<br />

sposava Miriàm alla data prevista di settembre, anche se<br />

era incinta.<br />

Non ascoltò ragioni. Fu uno scandalo. Il villaggio era contro<br />

di lui.<br />

“Si è fatto abbindolare da Miriàm, gli ha rifilato chissà<br />

che storia e lui se l’è bevuta”.<br />

“Iosef è un ingenuo”.<br />

“Iosef non è un uomo”.<br />

“Iosef ha infranto la legge”.<br />

(...) Le donne di Nazaret mi guardavano la pancia.<br />

“La svergognata gliel’ha data da bere, ma con noi non la<br />

spunta”. “Guardate che aria da santarella”.<br />

“Voglio proprio vedere a chi somiglia il bastardo che porta<br />

in pancia”. (...)<br />

Le donne sputavano dietro il mio passaggio. Uscivo per<br />

la funzione del sabato. Ai loro insulti tiravo più dritta la<br />

schiena, più in fuori la pancia.<br />

(...)<br />

A fine estate a mietiture e vendemmie fatte fummo<br />

sposi. (...)<br />

Dopo le nozze andavo a fare la spesa al mercato. Minimo<br />

scambio di frasi, non sputavano più dietro di me, ero<br />

sposata. L’ultima novità era una cometa che iniziava di<br />

sera sopra l’orizzonte delle colline di Nazaret. Per la nostra<br />

gente è sempre stato un segno di cattivo augurio.<br />

(...)<br />

Alla fine <strong>della</strong> raccolta delle olive entrai nell’ultima luna<br />

di attesa. Per strada le donne mi guardavano storto: “Ha<br />

finito di tenerlo nascosto, adesso sapremo di chi è figlio,<br />

a chi somiglia”. Mi intristiva il pensiero dei loro occhi<br />

secchi addosso a lui. Perciò fui contenta, quando Iosef<br />

disse che era arrivato l’ordine del censimento obbligatorio<br />

e che dovevamo partire per Bet Lèhem. ... Mia madre<br />

era atterrita: “Perderai il bambino con le scosse del viaggio,<br />

ti verranno le doglie e non potrò starti vicina, che<br />

sventura” ... Mi rallegrava partire, partorire. Lalèkhrt,<br />

lalèdet, partire, partorire, canticchiavo ...


ella Madre<br />

ne che sembrava impossibile, e di Giuseppe,<br />

lo sposo promesso. Prendo solo<br />

alcune pagine, pagine lontane da una atmosfera<br />

natalizia fittizia - quella dei nostri<br />

natali -, che non ha nulla a che vedere<br />

con quanto è successo in quei giorni.<br />

Terza stanza<br />

(...) Ci abbiamo impiegato una settimana, dormendo in<br />

locande affollate. (...)<br />

Bet Lèhem, Casa del Pane, campi di grano intorno, arati e<br />

messi a riposo invernale, aria di neve in cielo, non ancora<br />

in terra: arrivammo dopo un’ultima tappa, più breve, lasciata<br />

corta apposta per dare a Iosef il tempo di trovare<br />

una sistemazione ... Iosef mi lasciò insieme all’asina fuori<br />

di città e partì di corsa. C’era odor di vino. Le cantine di<br />

certo avevano anticipato il travaso per averne da vendere<br />

ai viandanti.<br />

Ero arrivata al giorno, si stavano aprendo le acque. Tornò<br />

dopo due ore, desolato. Niente, non aveva trovato niente<br />

... Ogni casa aveva parenti venuti da lontano. ... C’era<br />

solo una minuscola stalla dove c’era un bue. La bestia,<br />

almeno lei, accolse bene gli intrusi, io e l’asina.<br />

Madonna con bambino<br />

La grotta di Nazareth<br />

Ultima stanza<br />

(...)<br />

“Ce la farò, qui starò benissimo. Hai trovato un posto<br />

adatto, caldo e tranquillo. Ce la farò, Iosef, sono donna<br />

per questo. All’alba ti metterò sulle ginocchia Ieshu”.<br />

I dolori erano cominciati. Iosef sistemò <strong>della</strong> paglia sulle<br />

pietre asciutte, ci stese sopra una coperta e le pelli.<br />

Mi sdraiai. Batteva più violento il cuore, i colpi bussavano<br />

alle tempie, da chiudere gli occhi. Nessuno intorno,<br />

la piccola stalla era fuori nei campi. Una luce calava da<br />

un’apertura dal tetto di canne e di rami. Era lei, la cometa,<br />

appesa al cielo come una lanterna ...<br />

Lontano i pastori chiamavano qualche pecora persa. “È<br />

una bella notte per venire fuori, agnellino mio, notte<br />

limpida in alto e asciutta in terra. Il viaggio è finito e tu<br />

hai aspettato questo arrivo per nascere ...”. ...<br />

Eccolo finalmente. L’ho palpato da tutte le parti fino ai<br />

piedi. L’ho annusato ...; “Sei proprio un dattero, sei più<br />

frutto che figlio”. Ho messo l’orecchio sul suo cuore, batteva<br />

svelto ...<br />

Al poco lume <strong>della</strong> stella l’ho guardato ... Mi sono stesa<br />

sotto la coperta di pelle e l’ho attaccato al seno.<br />

Il bue ha muggito piano, l’asina ha sbatacchiato forte le<br />

orecchie. È stato un applauso di bestie il primo benvenuto<br />

al mondo di Ieshu, figlio mio ...<br />

Fuori c’è il mondo, i padri, le leggi, gli eserciti, i registri in<br />

cui iscrivere il tuo nome, la circoncisione che ti darà l’appartenenza<br />

a un popolo. Fuori c’è odore di vino. Fuori c’è<br />

l’accampamento degli uomini.<br />

Qui dentro siamo solo noi, un calore di bestie ci avvolge<br />

e noi siamo al riparo dal mondo fino all’alba. Poi entreranno<br />

e tu non sarai più mio.<br />

Ma finchè dura la notte, finchè la luce di una stella vagante<br />

è a picco su di noi, noi siamo i soli al mondo.<br />

(...) Le voci dei pastori stanno cercando l’alba. Fuori c’è la<br />

città che si chiama Bet Lèhem, Casa del Pane. Tu sei nato<br />

qui, su una terra fornaia. Tu sei pasta cresciuta in me senza<br />

lievito di uomo.<br />

Ti tocco e porto al naso il tuo profumo di pane <strong>della</strong> festa,<br />

quello che si porta al tempio e si offre.<br />

(da Erri De Luca, In nome <strong>della</strong> Madre, Feltrinelli)<br />

Contatto <strong>Novembre</strong>-<strong>Dicembre</strong> <strong>2009</strong> 5


Anno Sacerdotale<br />

BEATO CARLO GNOCCHI:<br />

IL PADRE DEI MUTILATINI<br />

6<br />

L’infanzia<br />

Carlo Gnocchi, terzogenito di Enrico<br />

Gnocchi, marmista, e Clementina<br />

Pasta, sarta, nasce a San Colombano<br />

al Lambro, presso Lodi, il 25 ottobre<br />

1902. Rimasto orfano del padre<br />

all’età di cinque anni, si trasferisce a<br />

Milano con la madre e i due fratelli,<br />

Mario e Andrea, che di lì a poco<br />

moriranno di tubercolosi. Seminarista<br />

alla scuola del cardinale Andrea<br />

Ferrari, nel 1925 viene ordinato sacerdote<br />

dall’Arcivescovo di Milano,<br />

Eugenio Tosi. Celebrerà la sua prima<br />

Messa il 6 giugno a Montesiro, il paesino<br />

<strong>della</strong> Brianza dove viveva la zia,<br />

dove tornava spesso nei periodi di<br />

vacanza e dove, fin da piccolo, aveva<br />

trascorso lunghi periodi di convalescenza,<br />

lui di salute così cagionevole.<br />

Assistente ed educatore<br />

Il primo impegno apostolico del giovane<br />

don Carlo è quello di assistente<br />

d’oratorio: prima a Cernusco sul Naviglio,<br />

poi, dopo solo un anno, nella<br />

popolosa parrocchia di San Pietro in<br />

Sala, a Milano. Raccoglie stima, consensi<br />

e affetto tra la gente tanto che<br />

la fama delle sue doti di ottimo educatore<br />

giunge fino in Arcivescovado:<br />

nel 1936 il Cardinale Ildefonso Schuster<br />

lo nomina direttore spirituale di<br />

una delle scuole più prestigiose di<br />

Milano: l’Istituto Gonzaga dei Fratelli<br />

delle Scuole Cristiane.<br />

In questo periodo studia intensamente<br />

e scrive brevi saggi di pedagogia.<br />

La guerra<br />

Contatto <strong>Novembre</strong>-<strong>Dicembre</strong> <strong>2009</strong><br />

Sul finire degli anni Trenta, sempre<br />

il Cardinale Schuster gli affida l’incarico<br />

dell’assistenza spirituale degli u-<br />

niversitari <strong>della</strong> Seconda Legione<br />

di Milano, comprendente in buona<br />

parte studenti dell’Università <strong>Cattolica</strong><br />

e molti ex allievi del Gonzaga.<br />

Nel 1940 l’Italia entra in guerra e<br />

molti giovani studenti vengono chiamati<br />

al fronte. Don Carlo, coerente<br />

alla tensione educativa che lo vuole<br />

sempre presente con i suoi giovani<br />

anche nel pericolo, si arruola come<br />

cappellano volontario nel battaglione<br />

“Val Tagliamento“ degli alpini, destinazione<br />

il fronte greco albanese.<br />

La campagna di Russia<br />

Terminata la campagna nei Balcani,<br />

dopo un breve intervallo a Milano,<br />

nel ‘42 don Carlo riparte per il fronte,<br />

questa volta in Russia, con gli alpini<br />

<strong>della</strong> Tridentina.<br />

Nel gennaio del ‘43 inizia la drammatica<br />

ritirata del contingente italiano:<br />

don Carlo, caduto stremato ai margini<br />

<strong>della</strong> pista dove passava la fiumana<br />

dei soldati, viene miracolosamente<br />

raccolto su una slitta e salvato.<br />

È proprio in questa tragica esperienza<br />

che, assistendo gli alpini feriti e<br />

morenti e raccogliendone le ultime<br />

volontà, matura in lui l’idea di realizzare<br />

una grande opera di carità che<br />

troverà compimento, dopo la guerra,<br />

nella Fondazione Pro Juventute.<br />

Ritornato in Italia nel 1943, don Carlo<br />

inizia il suo pietoso pellegrinaggio,<br />

attraverso le vallate alpine, alla<br />

ricerca dei familiari dei caduti per<br />

dare loro un conforto morale e materiale.<br />

In questo stesso periodo aiuta molti<br />

partigiani e politici a fuggire in Svizzera,<br />

rischiando in prima persona la<br />

vita: lui stesso viene arrestato dalle<br />

SS con la grave accusa di spionaggio<br />

e di attività contro il regime.<br />

Gli orfani e i mutilatini<br />

A partire dal 1945 comincia a prendere<br />

forma concreta quel progetto di<br />

aiuto ai sofferenti appena abbozzato<br />

negli anni <strong>della</strong> guerra: viene nominato<br />

direttore dell’Istituto Grandi<br />

Invalidi di Arosio e accoglie i primi<br />

orfani di guerra e i bambini mutilati.<br />

Inizia così l’opera che lo porterà a<br />

guadagnare sul campo il titolo più<br />

meritorio di “padre dei mutilatini“.<br />

Ben presto la struttura di Arosio si<br />

rivelerà insufficiente ad accogliere<br />

i piccoli ospiti le cui richieste di ammissione<br />

arrivano da tutta Italia; ma,<br />

quando la necessità si fa impellente,<br />

ecco intervenire la Provvidenza.<br />

Nel 1947, gli viene concessa in affitto,<br />

a una cifra simbolica, una<br />

Sacerdote e alpino (nato a S. Colombano<br />

al Lambro (MI), il 25 ottobre 1902 e morto<br />

a Milano il 28 febbraio 1956).<br />

grande casa a Cassano Magnago,<br />

nel varesotto.<br />

La “Pro Infanzia Mutilata”<br />

Nel 1949 l’Opera di don Gnocchi ottiene<br />

un primo riconoscimento ufficiale:<br />

la “Federazione Pro Infanzia<br />

Mutilata“, da lui fondata l’anno<br />

prima per meglio coordinare gli interventi<br />

assistenziali nei confronti<br />

delle piccole vittime <strong>della</strong> guerra,<br />

viene riconosciuta ufficialmente con<br />

Decreto del Presidente <strong>della</strong> Repubblica.<br />

Nello stesso anno, il Capo del Governo,<br />

Alcide De Gasperi, promuove<br />

don Carlo consulente <strong>della</strong> Presidenza<br />

del Consiglio per il problema<br />

dei mutilatini di guerra.<br />

Da questo momento uno dopo l’altro,<br />

aprono nuovi collegi: Parma<br />

(1949), Pessano (1949), Torino (1950),<br />

Inverigo (1950), Roma (1950), Salerno<br />

(1950), Pozzolatico (1951).<br />

La “Fondazione Pro Juventute”<br />

Nel 1951 la Federazione Pro Infanzia<br />

Mutilata viene sciolta e tutti i<br />

beni e le attività vengono attribuiti<br />

al nuovo soggetto giuridico creato<br />

da don Gnocchi: la Fondazione Pro<br />

Juventute, riconosciuta con Decreto<br />

del Presidente <strong>della</strong> Repubblica l’11<br />

febbraio 1952.<br />

Nel 1955 don Carlo lancia la sua ultima<br />

grande sfida: si tratta di costruire<br />

un moderno Centro che costituisca<br />

la sintesi <strong>della</strong> sua metodologia<br />

riabilitativa.<br />

Nel settembre dello stesso anno, alla<br />

presenza del Capo dello Stato, Giovanni<br />

Gronchi, viene posata la prima<br />

pietra <strong>della</strong> nuova struttura, nei pressi<br />

dello stadio di San Siro, a Milano.


L’addio a un “santo“<br />

Don Carlo, minato da una malattia<br />

incurabile, non riuscirà a vedere<br />

completata l’opera nella quale aveva<br />

investito le maggiori energie: il 28<br />

febbraio 1956, la morte lo raggiungerà<br />

prematuramente presso la Columbus,<br />

una clinica di Milano dove<br />

era da tempo ricoverato per una<br />

grave forma di tumore. I funerali furono<br />

grandiosi per partecipazione e<br />

commozione: quattro alpini a sorreggere<br />

la bara, altri a portare sulle<br />

spalle i piccoli mutilatini in lacrime.<br />

Poi la commozione degli amici e conoscenti,<br />

centomila persone a gremire<br />

il Duomo e la piazza e l’intera città<br />

di Milano listata a lutto.<br />

Così il 1° marzo ’56 l’arcivescovo<br />

Montini - poi Papa Paolo VI - celebrava<br />

i funerali di don Carlo.<br />

Tutti i testimoni ricordano che correva<br />

per la cattedrale una specie di<br />

parola d’ordine: “Era un santo, è<br />

morto un santo“.<br />

Durante il rito, fu portato al microfono<br />

un bambino. Disse: “Prima ti dicevo:<br />

ciao don Carlo. Adesso ti dico:<br />

ciao, san Carlo“. Ci fu un’ovazione.<br />

L’ultimo dono<br />

L’ultimo suo gesto profetico è la donazione<br />

delle cornee a due ragazzi<br />

non vedenti - Silvio Colagrande e<br />

Amabile Battistello - quando in Italia<br />

il trapianto di organi non era ancora<br />

disciplinato da apposite leggi. Il doppio<br />

intervento, eseguito dal prof. Cesare<br />

Galeazzi, riuscì perfettamente.<br />

La generosità di don Carlo anche in<br />

punto di morte e l’enorme impatto<br />

che il trapianto ebbe sull’opinione<br />

pubblica impressero un’accelerazione<br />

decisiva al dibattito.<br />

Tant’è che nel giro di poche settimane<br />

venne varata una legge ad hoc.<br />

La causa di beatificazione<br />

Don Carlo Gnocchi è stato proclamato<br />

ufficialmente beato il 25 ottobre <strong>2009</strong><br />

nel corso di una solenne cerimonia che<br />

si è tenuta in piazza Duomo a Milano,<br />

a seguito dell’annuncio con cui il Papa<br />

Benedetto XVI aveva autorizzato nel<br />

gennaio <strong>2009</strong> la pubblicazione del decreto<br />

che attribuisce all’intercessione<br />

di don Gnocchi il miracolo che ha visto<br />

protagonista, il 17 agosto 1979, un<br />

alpino elettricista di Villa d’Adda (Bg)<br />

incredibilmente sopravvissuto a una<br />

mortale scarica elettrica.<br />

Pregate dunque il padrone <strong>della</strong> messe…<br />

Ecco la storia straordinaria di alcune donne che hanno preso sul serio le<br />

parole di Gesù dette ai suoi discepoli: “La messe è molta, ma gli operai<br />

sono pochi. Pregate dunque il padrone <strong>della</strong> messe che mandi operai nella<br />

sua messe!”.<br />

Da queste preghiere nascono 323 vocazioni alla vita consacrata: 152 sacerdoti<br />

(e religiosi) e 171 religiose appartenenti a 41 diverse congregazioni.<br />

Nel paese di Lu, un migliaio di abitanti, a 50 km a est di Torino, nel 1881<br />

alcune madri di famiglia presero una decisione che avrebbe avuto delle<br />

grandi ripercussioni per il paese e la chiesa universale.<br />

Molte di queste mamme avevano nel cuore il desiderio di vedere uno<br />

dei loro figli diventare sacerdote o una delle loro figlie impegnarsi totalmente<br />

al servizio del Signore.<br />

Presero dunque a riunirsi tutti i martedì per l’adorazione del Santissimo<br />

Sacramento, pregando per le vocazioni. Tutte le prime domeniche del<br />

mese ricevevano la Comunione con questa intenzione.<br />

Grazie alla preghiera piena di fiducia di queste madri e all’apertura di<br />

cuore di questi genitori, le famiglie vivevano in un clima di pace, di serenità<br />

e di devozione gioiosa che permise ai loro figli di discernere molto<br />

più facilmente la loro chiamata.<br />

Da questo piccolo paese sono uscite 323 vocazioni alla vita consacrata<br />

(trecentoventitrè!): 152 sacerdoti (e religiosi) e 171 religiose appartenenti<br />

a 41 diverse congregazioni. In alcune famiglie ci sono state qualche<br />

volta anche tre o quattro vocazioni.<br />

L’esempio più conosciuto è quello <strong>della</strong> famiglia Rinaldi. Il Signore chiamò<br />

sette figli di questa famiglia. Due figlie entrarono tra le suore salesiane<br />

e, mandate a Santo Domingo, furono delle coraggiose pioniere e<br />

missionarie. Tra i maschi, cinque diventarono sacerdoti salesiani.<br />

Il più conosciuto dei cinque fratelli, Filippo Rinaldi, fu il terzo successore<br />

di Don Bosco e Giovanni Paolo II lo beatificò il 29 aprile 1990.<br />

In effetti, molte vocazioni entrarono tra i salesiani.<br />

Non è un caso dal momento che Don Bosco nella sua vita si recò quattro<br />

volte a Lu.<br />

Il santo partecipò alla prima Messa di Filippo Rinaldi, suo figlio spirituale,<br />

nel suo paese natio. Filippo amava molto ricordare la fede delle famiglie<br />

di Lu: “Una fede che faceva dire ai nostri genitori: il Signore ci ha<br />

donato dei figli e se Egli li chiama noi non possiamo certo dire di no!”.<br />

Questo esempio dovrebbe incoraggiarci a pregare per le vocazioni. Pensiamo<br />

alle ultime parole rivolte da Gesù ai suoi discepoli: “Mi è stato<br />

dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte<br />

le nazioni, battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito<br />

Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato.<br />

Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”.<br />

a cura di Paolo<br />

Contatto <strong>Novembre</strong>-<strong>Dicembre</strong> <strong>2009</strong> 7


Ecumenismo<br />

LA CHIESA CATTOLICA<br />

ACCOGLIE GLI ANGLICANI<br />

Per porre fine ad un periodo di incertezza, è stata pubblicata una “Costituzione<br />

Apostolica” che rende possibile a gruppi di chierici e fedeli anglicani<br />

di entrare nella “piena e visibile comunione” con la Chiesa cattolica.<br />

L’iniziativa è stata presentata il 20 ottobre <strong>2009</strong> ai giornalisti in Vaticano<br />

dal prefetto <strong>della</strong> Congregazione per la Dottrina <strong>della</strong> Fede, card.<br />

William Levada, in contemporanea ad una conferenza stampa che si è<br />

svolta a Londra e dove sono intervenuti l’arcivescovo Vincent Gerard Nichols,<br />

primate <strong>della</strong> Chiesa cattolica di Inghilterra e Galles e l’arcivescovo<br />

di Canterbury, Rowan Williams, primate <strong>della</strong> Comunione anglicana.<br />

Cosa cambia concretamente<br />

con la Costituzione<br />

Con la Costituzione apostolica almeno<br />

una parte dello scisma che divide<br />

la Chiesa anglicana da quella di<br />

Roma, si chiuderà.<br />

Una parte dei sacerdoti, vescovi e<br />

fedeli appartenenti alla Chiesa d’Inghilterra,<br />

che è diffusa in tutti i continenti,<br />

entrerà in comunione con il<br />

Papa e la Chiesa cattolica.<br />

Queste le modalità finora rese note:<br />

anche i sacerdoti anglicani sposati<br />

potranno diventare cattolici; non i<br />

vescovi sposati che potranno accedere<br />

al livello del sacerdozio; e per quel<br />

che riguarda i seminaristi anglicani<br />

sposati, si valuterà caso per caso.<br />

La Costituzione apostolica prevede<br />

un modello canonico in cui è possibile<br />

l’ordinazione a sacerdoti cattolici<br />

di chierici sposati provenienti dalla<br />

comunione anglicana.<br />

Ma ragioni storiche ed ecumeniche<br />

non permettono l’ordinazione di uomini<br />

sposati a vescovi sia nella Chiesa<br />

cattolica come in quelle ortodosse.<br />

La forma canonica entro la quale verranno<br />

incardinate le comunità anglicane<br />

è allora quella dell’Ordinariato<br />

personale, sull’esempio degli ordinariati<br />

militari che nei singoli Paesi<br />

curano i fedeli delle forze armate<br />

nazionali.<br />

In sintesi, spiega una nota <strong>della</strong> Congregazione<br />

per la dottrina <strong>della</strong> fede,<br />

“la Costituzione Apostolica cerca<br />

di creare un equilibrio tra l’interesse<br />

di conservare il prezioso patrimonio<br />

anglicano liturgico e spirituale da<br />

una parte, e la preoccupazione che<br />

questi gruppi e il loro clero siano incorporati<br />

nella Chiesa cattolica”.<br />

Perché la Costituzione<br />

apostolica<br />

A muovere gruppi di anglicani verso<br />

la Chiesa cattolica, sono state alcune<br />

decisioni prese negli ultimi anni nella<br />

Comunione anglicana come l’ordinazione<br />

delle donne al sacerdozio<br />

e all’episcopato, l’ordinazione di vescovi<br />

dichiaratamente omosessuali<br />

nonché la possibilità di unire in matrimonio<br />

coppie gay.<br />

Quella fra la Chiesa cattolica e la<br />

Chiesa d’Inghilterra del resto è una<br />

storia antica. Sin dal secolo XVI infatti,<br />

quando il Re Enrico VIII dichiarò<br />

l’indipendenza <strong>della</strong> Chiesa d’Inghilterra<br />

dall’autorità del Papa, la<br />

Chiesa d’Inghilterra creò le proprie<br />

confessioni dottrinali, usanze liturgiche<br />

e pratiche pastorali, incorporando<br />

spesso idee <strong>della</strong> Riforma avvenuta<br />

sul continente europeo.<br />

Quindi l’espansione del Regno britannico,<br />

congiunta all’apostolato<br />

missionario anglicano, comportò poi<br />

la nascita di una Comunione Anglicana<br />

a livello mondiale.<br />

8<br />

Contatto <strong>Novembre</strong>-<strong>Dicembre</strong> <strong>2009</strong>


LO SPIRITO LAVORA:<br />

CHIESA CATTOLICA E ORTODOSSA<br />

PIÙ VICINE<br />

Nel maggio 2010 Benedetto XVI visiterà Cipro.<br />

L’arcivescovo ortodosso di Cipro è a capo <strong>della</strong> più<br />

antica comunità cristiana dopo quella di Gerusalemme.<br />

Chrysostomos II, 68 anni, già metropolita di Pafos,<br />

è arcivescovo di Cipro dal novembre 2006.<br />

Con lui l’isola mediterranea è diventata un’importante<br />

testa di ponte per il dialogo ecumenico, come<br />

ci conferma in quest’intervista.<br />

Sua beatitudine, come giudica l’attuale<br />

stato di rapporti tra cattolici e ortodossi?<br />

Per mille anni siamo stati gli uni di fronte agli altri in atteggiamento<br />

ostile. C’è voluto lo storico incontro tra Atenagora<br />

e Paolo VI nel 1964 a Gerusalemme per iniziare il<br />

dialogo <strong>della</strong> carità.<br />

Ma oggi siamo entrati in una nuova fase, quella del dialogo<br />

teologico, un compito impegnativo ma esaltante.<br />

C’è un’agenda per giungere all’unità fra le Chiese?<br />

Quando abbiamo iniziato il dialogo teologico eravamo ben<br />

coscienti che stavamo per imboccare non un grande viale<br />

in discesa ma un sentiero stretto, dal terreno accidentato e<br />

con impervie salite. Ogni passo viene compiuto con grande<br />

circospezione. Ma io sono fiducioso: forse ci vorranno decenni<br />

e non solo anni, però un giorno ci ritroveremo uniti.<br />

Come intende il suo ruolo personale<br />

e quello <strong>della</strong> Chiesa di Cipro nel processo<br />

di dialogo ecumenico?<br />

Anche se piccola dal punto di vista numerico la Chiesa di<br />

Cipro è una realtà in ordine che funziona molto bene. Noi<br />

siamo la prima Chiesa nata in Europa e questo ha un grande<br />

significato ancora oggi. Tutti ci riconoscono quest’eredità<br />

che vogliamo trasformare in contributo attivo all’interno<br />

<strong>della</strong> famiglia ortodossa, non per acquisire potere ma in<br />

uno spirito di servizio evangelico.<br />

Per questo abbiamo ospitato qui da noi vari incontri ecumenici,<br />

come ad esempio l’ultima assemblea <strong>della</strong> Commissione<br />

mista teologica tra ortodossi e cattolici. E con questo<br />

spirito abbiamo invitato a Cipro Benedetto XVI che ha accettato<br />

e compirà la sua visita nel giugno prossimo.<br />

Lei si è incontrato con Benedetto XVI.<br />

Come considera la sua figura?<br />

Benedetto XVI è un profondo conoscitore <strong>della</strong> teologia,<br />

non solo <strong>della</strong> tradizione occidentale ma anche di quella<br />

orientale. È un grande pensatore e questo è molto importante<br />

non solo per i cattolici ma anche per gli ortodossi.<br />

I suoi giudizi sul mondo contemporaneo ci trovano in totale<br />

sintonia.<br />

Come si svolgerà la visita del Papa a Cipro?<br />

Non c’è ancora un programma dettagliato. Sappiamo che<br />

il Papa verrà a giugno, terrà un’importante celebrazione<br />

liturgica a Nicosia e andrà a Pafos, sui luoghi paolini.<br />

E c’è la possibilità che si rechi anche nella zona nord di Cipro<br />

occupata dai turchi, in visita ad alcuni villaggi abitati in<br />

maggioranza da cattolici.<br />

Mi faccia capire: si tratta di un desiderio<br />

del Papa o c’è già un accordo di massima?<br />

Questo non lo so. Posso solo dire che c’è questa possibilità.<br />

Vedremo come risponderanno le autorità turche.<br />

Lei si è impegnato personalmente per favorire<br />

il riavvicinamento tra il Vaticano ed il Patriarcato<br />

di Mosca. Con quale risultato?<br />

Avevo dato la mia disponibilità a fare da mediatore in vista<br />

di un possibile incontro al vertice tra il Papa ed il Patriarca<br />

di Mosca. Naturalmente avrei assunto questo ruolo solo se<br />

fosse stato accettato da entrambe le parti.<br />

Ma quando mi recai a Mosca nel 2008 ho capito che un mio<br />

intervento non sarebbe stato gradito.<br />

Lei pensa che con il nuovo patriarca russo Kirill<br />

le cose siano cambiate?<br />

Kirill sta affrontando con decisione molti problemi interni<br />

ed esterni alla Chiesa di Russia.<br />

E sono convinto che gli ostacoli che ancora si frappongono<br />

ad un incontro tra il vescovo di Roma ed il Patriarca di Mosca<br />

saranno presto superati.<br />

Luigi Geninazzi<br />

Contatto <strong>Novembre</strong>-<strong>Dicembre</strong> <strong>2009</strong> 9


Dossier emigrazione<br />

GLI IMMIGRATI REGOLARI<br />

SONO 4,5 MILIONI,<br />

NEL 2050 SARANNO 12<br />

Il rapporto Caritas/Migrantes illustra i dati dell’immigrazione in Italia.<br />

Gli immigrati regolari in Italia sono<br />

oltre 4 milioni e mezzo. Lo stima il<br />

rapporto <strong>2009</strong> sull’immigrazione <strong>della</strong><br />

Caritas/Migrantes, presentato oggi.<br />

Per la prima volta, nel 2008 - anno<br />

in cui gli immigrati sono cresciuti del<br />

13,4% (+458.644 unità) - l’Italia ha<br />

superato la media europea (6,2%)<br />

per presenza di immigrati in rapporto<br />

ai residenti. I regolari, in particolare<br />

sono 4.330.000, il 7,2% dei<br />

residenti. Ma superano i 4 milioni e<br />

mezzo se si considerano i circa 300<br />

mila regolarizzati lo scorso mese.<br />

Il rapporto Caritas illustra poi lo scenario<br />

futuro: nel 2050, l’Italia sarà<br />

chiamata a convivere ben oltre 12<br />

milioni di immigrati, la cui presenza<br />

“sarà necessaria per il funzionamento<br />

del paese”.<br />

“L’Istat - spiega Pittau, coordinatore<br />

del dossier - ipotizza un aumento<br />

degli immigrati di circa 250 mila l’anno<br />

ma è inferiore a quanto effettivamente<br />

sta avvenendo. Negli ultimi<br />

anni, la crescita degli immigrati è stata<br />

di 300-400 mila l’anno. È evidente<br />

che gli immigrati nel 2050 potranno<br />

essere di più dei 12 milioni<br />

stimati dall’Istat”.<br />

I dati attuali dicono che oggi è straniero<br />

un abitante su 14, circa la metà<br />

è donna. Oltre la metà degli stranieri<br />

regolari in Italia sono passati per le<br />

vie dell’irregolarità e sono stati quindi<br />

oggetto di regolarizzazioni.<br />

Il dossier <strong>della</strong> Caritas/Migrantes, dal<br />

titolo quest’anno “Conoscenza e solidarietà”,<br />

ribadisce le critiche alla<br />

vigente normativa sugli ingressi nel<br />

nostro paese.<br />

Sugli immigrati - sottolinea il dossier<br />

- non esiste alcuna emergenza<br />

criminalità, non ci distinguiamo in<br />

negativo nel confronto europeo.<br />

Mentre la vera emergenza, stando<br />

alle statistiche, è il catastrofismo migratorio,<br />

l’incapacità di prendere atto<br />

del ruolo assunto dall’immigrazione<br />

nello sviluppo del nostro Paese”.<br />

Gli stranieri sono il 7,2% dei residenti<br />

ma se si fa riferimento ai più<br />

giovani (fino a 39 anni), gli immigrati<br />

sono il 10%. Siamo sulla scia <strong>della</strong><br />

Spagna (5 milioni) e non tanto distanti<br />

dalla Germania (7 milioni).<br />

Fra gli immigrati, prevale la provenienza<br />

da paesi europei (53,6%,<br />

per più <strong>della</strong> metà da Paesi comunitari);<br />

seguono africani (22,4%), asiatici<br />

(15,8%), americani (8,1%).<br />

Le prime cinque comunità superano<br />

la metà dell’intera presenza: 800<br />

mila romeni, 440 mila albanesi, 400<br />

mila marocchini, 170 mila cinesi e<br />

150 mila ucraini. Le maggiori presenze<br />

si hanno al Nord (62,1%); il 25,1%<br />

al Centro, il 12,8% al Meridione. Prima<br />

regione e la Lombardia (23,3%)<br />

seguita dal Lazio (11,6%) e Veneto<br />

(11,7%). Oltre un quinto degli stranieri<br />

sono minori (862.453), 5 punti<br />

percentuali in più rispetto agli italiani<br />

(22% contro 16,7%).<br />

I nuovi nati da entrambi i genitori<br />

stranieri (72.472) hanno inciso nel<br />

2008 per il 12,6% sul totale delle nascite.<br />

Altri 40 mila minori sono giunti<br />

a seguito di ricongiungimento.<br />

Tra nati in Italia e ricongiunti, il 2008<br />

è stato l’anno in cui i minori, per la<br />

prima volta, sono aumentati di oltre<br />

100 mila unità.<br />

Oltre metà degli stranieri sono cristiani,<br />

un terzo musulmani. Le acquisizioni<br />

di cittadinanza sono quadruplicate<br />

dal 2000 (39.484 nel 2008).<br />

Dal 1995 sono stati celebrati 222.521<br />

matrimoni misti (un decimo solo lo<br />

scorso anno); non mancano i fallimenti,<br />

il 6,7% finisce con una separazione,<br />

il 5,7% con un divorzio.<br />

10<br />

Contatto <strong>Novembre</strong>-<strong>Dicembre</strong> <strong>2009</strong>


L’APPORTO POSITIVO<br />

DEGLI IMMIGRATI ALLO<br />

SVILUPPO ECONOMICO<br />

Lorenzo Prencipe<br />

Presidente<br />

del CSER-Roma<br />

Gli immigrati<br />

fanno crescere il nostro Paese<br />

In Italia ci sono oggi oltre 4 milioni il<br />

6,2% <strong>della</strong> popolazione totale.<br />

Se a fine 2008 siamo arrivati a 60 milioni<br />

di abitanti lo si deve agli immigrati.<br />

E il giornale “Il Sole 24 Ore”<br />

ha stimato, dai dati dell’Istat, che dal<br />

1993 al 2006 se non ci fossero stati<br />

gli stranieri la popolazione italiana<br />

sa rebbe diminuita di 650.000 abitanti.<br />

Il tasso di fecondità delle donne<br />

italiane nel 2006 è di 1,26 bambini<br />

a donna, il tasso di fecondità delle<br />

donne immi grate è di 2,5: il doppio<br />

delle italiane.<br />

I cittadini stranieri<br />

ringiovaniscono il Paese<br />

I minori stranieri, o figli di immigrati,<br />

in Italia sono 767.060, il 22,7% di tutti<br />

gli stranieri.<br />

Uno straniero su cinque è minorenne.<br />

Nel 2007 sono nati 64 000 bambini<br />

figli di due genitori stranieri.<br />

Gli stranieri aiutano a riequilibrare<br />

le differenze generazionali, in<br />

particola re per le classi di età giovanili<br />

e adulte.<br />

L’età media dei soli cittadini stranieri<br />

è di 30,9 anni mentre l’età media dei<br />

soli italiani è di 43,5 anni.<br />

Aumentano le famiglie immigrate<br />

e le famiglie miste. Il 32% di tutti i<br />

cittadini stranieri sono in Italia per<br />

motivi familiari (dati 2007). In cinque<br />

anni i permessi di soggiorno per motivi<br />

fa miliari sono raddoppiati.<br />

Nel 2006 si sono celebrati 245.992<br />

matrimoni e di questi il 14% (24 020),<br />

sono stati matrimoni misti.<br />

La maggior parte (19 029), riguarda<br />

un cittadino italiano che sposa una<br />

cittadina straniera.<br />

Gli immigrati pagano le tasse<br />

L’Agenzia delle Entrate ha reso noti<br />

i dati sulle dichiarazioni dei redditi<br />

ef fettuate da cittadini stranieri.<br />

Nel 2004, le dichiarazioni dei redditi<br />

presen tate da stranieri sono state 2<br />

259.000. Ovvero l’81% degli stranieri<br />

regolar mente presenti all’epoca hanno<br />

fatto la dichiarazione dei redditi.<br />

1,87 mi liardi di euro sono stati versati<br />

in tasse dagli stranieri nelle casse<br />

dello Stato. Nel 2006, gli stranieri in<br />

Italia hanno dichiarato redditi per<br />

23,8 miliardi di euros.<br />

L’INPS dichiara che ogni anno circa<br />

5 miliardi di euros in contributi entrano<br />

nelle casse dell’Istituto per dipendenti<br />

o lavoratori autonomi stranieri<br />

(dati 2007).<br />

Un luogo comune nei confronti dei<br />

lavoratori stranieri è che alimentano<br />

il lavoro nero: dai dati dell’Agenzia<br />

delle Entrate non sembra vero.<br />

L’INPS dichiara che alla fine del 2007<br />

i lavora tori stranieri assicurati erano<br />

2.173.545 pari al 92% di tutta la<br />

popolazione straniera censita dall’Istat.<br />

Si tratta di 1.788.000 lavoratori dipendenti,<br />

270.964 lavoratori auto<br />

nomi e 114.020 lavoratori parasubordinati.<br />

Gli immigrati hanno un conto<br />

in banca. Sono 1.400.000 gli stranieri<br />

che hanno un conto in una banca<br />

italiana, (dati Abi-Cespi del dicembre<br />

2007). Il 67% degli stranieri in Italia è<br />

cliente di un istituto di credito.<br />

Le banche hanno stimato di aver circa<br />

2.150.000 clienti immigrati, le poste<br />

di averne circa 1 milione.<br />

Il Comites di Monaco di Baviera si pronuncia<br />

sulla chiusura del Consolato di Norimberga<br />

Di fronte alle recenti notizie secondo le quali la Direzione Generale per<br />

le Risorse Umane del Ministero degli Affari Esteri avrebbe annunciato la<br />

chiusura del Consolato di Norimberga entro il 1° giugno 2010 e l’assegnazione<br />

dell’area di sua competenza al Consolato Generale di Monaco<br />

di Baviera, il Comites di Monaco di Baviera (pur in considerazione <strong>della</strong><br />

necessità di una ristrutturazione <strong>della</strong> attuale rete diplomatico-consolare<br />

che aggiorni la presenza internazionale dell’Italia) segnala:<br />

<strong>·</strong> quanto pesantemente tale decisione graverebbe sui nostri connazionali<br />

<strong>della</strong> Franconia, costretti a numerose ore di viaggio per collegarsi con<br />

la capitale bavarese;<br />

<strong>·</strong> l’inadeguatezza delle strutture fisiche del Consolato Generale di Monaco<br />

di Baviera, già oggi non a norma secondo la legge sulla sicurezza<br />

e l’igiene dei luoghi di lavoro e bisognose di una ristrutturazione architettonica<br />

per accogliere uffici più grandi, sale di attesa adeguate ed<br />

archivi in grado di assorbire la documentazione relativa ai circa 38.000<br />

connazionali oggi residenti nella circoscrizione di Norimberga;<br />

<strong>·</strong> l’inadeguatezza <strong>della</strong> struttura organica del Consolato Generale di Monaco<br />

di Baviera che - a fusione avvenuta - risulterà fortemente ridotta<br />

rispetto alla somme dell’attuale personale di Monaco e Norimberga,<br />

fortemente ridottisi negli ultimi mesi ed in via di ulteriore contrazione.<br />

Ciò finirà per penalizzare i cittadini italiani in termini di qualità e<br />

celerità dei servizi erogati ed in termini di presenza esterna presso le<br />

realtà associative <strong>della</strong> nostra comunità e verso le autorità bavaresi e<br />

cittadine.<br />

Il Comites di Monaco di Baviera esprime la propria solidarietà ai connazionali<br />

<strong>della</strong> Circoscrizione Consolare di Norimberga impegnati in questa<br />

delicata, ma importante vertenza a difesa dei propri diritti di piena<br />

cittadinanza ed invita il Ministero a rivedere una decisione che - così<br />

concepita e gestita - rischia di avere un forte impatto sulla qualità del<br />

servizio per tutti gli italiani residenti in Baviera.<br />

Dr. Claudio Cumani, Presidente del Comites di Monaco di Baviera<br />

Contatto <strong>Novembre</strong>-<strong>Dicembre</strong> <strong>2009</strong> 11


Notizie <strong>della</strong> comunità<br />

Ritiro Spirituale a Benedikbeuern<br />

Festività Natalizie<br />

Orari delle Celebrazioni<br />

Novena di Natale<br />

La Novena in preparazione al S. Natale sarà celebrata<br />

nella cappella <strong>della</strong> <strong>Missione</strong> nei giorni<br />

dal 16 al 23 dicembre con inizio alle ore 18.30.<br />

Festività natalizie<br />

➧ Giovedì 24 dicembre <strong>2009</strong><br />

A motivo <strong>della</strong> ristrutturazione <strong>della</strong> Chiesa<br />

di St. Andreas non è possibile celebrare<br />

la S. Messa di mezzanotte.<br />

➧ Festa del S. Natale - Venerdì 25.12.09<br />

<strong>·</strong> Karlsfeld ore 11.00<br />

<strong>·</strong> München-St. Andreas ore 11.30 (in sala)<br />

<strong>·</strong> Neuperlach ore 12.00<br />

<strong>·</strong> München-Pasing ore 18.00<br />

<strong>·</strong> München-Bürgersaal ore 18.00<br />

➧ Sabato 26 dicembre <strong>2009</strong> - S. Stefano<br />

<strong>·</strong> Cappella <strong>della</strong> <strong>Missione</strong> ore 18.30<br />

Celebrazioni<br />

di fine e inizio anno<br />

➧ Giovedì 31 dicembre <strong>2009</strong><br />

<strong>·</strong> Cappella <strong>della</strong> <strong>Missione</strong> ore 18.30<br />

Il Gruppo Adulti di Azione <strong>Cattolica</strong> di Monaco ha organizzato,<br />

per il terzo anno consecutivo, l’ormai abituale Ritiro Spirituale,<br />

che si è svolto a Benediktbeuern lo scorso 10-11 ottobre scorso.<br />

Il tema di quest’anno era “Oggi devo fermarmi a casa<br />

tua” prendendo spunto dal celebre brano evangelico dell’incontro<br />

di Zaccheo con Gesù (Lc. 19, 1-10).<br />

Al Ritiro hanno partecipato 25 adulti e 11 tra bambini e<br />

ragazzi, provenienti dalle varie zone di Monaco e dintorni.<br />

Guidati da tre esperti educatori che sono venuti apposta<br />

dalla diocesi di Fermo, i partecipanti hanno potuto<br />

sperimentare per due giorni la gioia dello “Stare assieme<br />

al Signore” attaverso momenti di catechesi, di riflessione<br />

personale e di gruppo, di preghiera, di canto, di convivialità<br />

e di gioco di gruppo.<br />

Particolarmente toccanti e ricche di risonanze e preghiere<br />

spontanee sono state la veglia con l’adorazione eucaristica<br />

del sabato notte e la Santa Messa finale.<br />

Domenica 18 ottobre<br />

Festa di San Gerardo Maiella<br />

➧ Venerdì 1° gennaio 2010<br />

<strong>·</strong> Karlsfeld ore 11.00<br />

<strong>·</strong> München-St. Andreas ore 11.30<br />

<strong>·</strong> Neuperlach ore 12.00<br />

<strong>·</strong> München-Bürgersaal ore 18.00<br />

Epifania<br />

➧ Mercoledì 6 gennaio 2010<br />

<strong>·</strong> München-St. Andreas ore 11.30<br />

<strong>·</strong> Neuperlach ore 12.00<br />

<strong>·</strong> München-Pasing ore 18.00<br />

12 Contatto <strong>Novembre</strong>-<strong>Dicembre</strong> <strong>2009</strong><br />

Contatto <strong>Novembre</strong>-<strong>Dicembre</strong> <strong>2009</strong>


Inviti alle feste<br />

Natalizie nelle zone<br />

A Unterhaching: domenica 6 dicembre, Festa di Avvento<br />

- “La comunità italiana in cammino” di Unterhaching<br />

si prepara al Santo Natale con una festa di Avvento<br />

domenica 6 dicembre a partire dalle ore 15.00<br />

nel centro parrocchiale di St. Korbinian.<br />

Con il tema “Da Gerusalemme a Betlemme” attraverso<br />

la proiezione di un DVD, canti e riflessioni opportune<br />

si medita sulla venuta in terra del Figlio di Dio.<br />

Durante la festa si potranno offrire pacchi alimentari<br />

che verranno poi distribuiti a famiglie bisognose.<br />

A Karlsfeld: sabato, 12 dicembre, Festa di Natale -<br />

La comunità italiana di Karlsfeld è invitata a ritrovarsi<br />

al centro parrocchiale di S. Anna, Krenmoosstr. 7 per<br />

festeggiare il Natale nella fede e nella solidarietà sabato,12<br />

dicembre prossimo a partire dalle ore 18.00.<br />

La festa sarà animata dalle associazioni e gruppi <strong>della</strong><br />

comunità di Karlsfeld.<br />

A St. Anna: domenica 20 dicembre, alle ore 16.00 nel<br />

centro parrocchiale di St. Anna proiezione del film<br />

“Mondo nuovo”.<br />

Il film tratta il tema delle nuove emigrazioni che stanno<br />

cambiando il volto del mondo futuro.<br />

Entrata libera.<br />

A Monaco Centro: sabato 19 dicembre, festa di Natale<br />

“Terza età” - Si svolgerà alla <strong>Missione</strong> <strong>Cattolica</strong> a<br />

partire dalle ore 14.30. I gruppi dei bambini allieteranno<br />

con canti e poesie il pomeriggio.<br />

A Neuperlach: domenica 31 gennaio 2010, Festa <strong>della</strong><br />

Pace - La festa incomincia con la S. Messa alle ore<br />

12.00 e seguirà con il pranzo.<br />

Dalle ore 15.00 si dà l’opportunità a tutti i ragazzi di<br />

realizzare uno spettacolo cui tutti possono partecipare<br />

dando prova delle loro capacità artistiche attraverso<br />

il canto, il suono di uno strumento oppure attraverso<br />

la danza.<br />

Alla fine <strong>della</strong> festa verrà fatta una raccolta in denaro<br />

da devolvere per scopi di beneficenza.<br />

Anche senza processione, la Festa di San Gerardo è stata<br />

l’occasione per raccogliere insieme la comunità italiana<br />

di Karlsfeld attorno a San Gerardo Maiella, venerato<br />

come patrono <strong>della</strong> Basilicata e in particolare di Muro<br />

Lucano, dove il santo visse nel 1700 e morì a 29 anni.<br />

Quest’anno la festa è stata animata, soprattutto nella<br />

sua parte religiosa, dalla partecipazione del parroco di<br />

Muro Lucano, Mons. Giustino D’Addezio, che ha presentato<br />

San Gerardo come proposta e modello di santità<br />

per il mondo d’oggi, soprattutto per i giovani.<br />

Non sono semplicemente la sua religiosità e la sua santità<br />

da convento, ha detto Don Giustino, che possono essere<br />

proposte ai giovani, bensì le sue virtù molto umane,<br />

così spesso mancanti a molti giovani d’oggi: il suo coraggio<br />

e la sua fiducia nell’affrontare la vita; la sua adattabilità<br />

e tenacia nella ricerca di un lavoro, da “precario”;<br />

la sua apertura e generosità verso il prossimo.<br />

Altro che santerello da convento dei secoli passati!<br />

La festa è continuata con il classico pranzo dell’associazione<br />

e amici: con i saluti ai partecipanti, tra cui i sindaci<br />

di Muro Lucano e Karlsfeld; lo scambio dei regali, e<br />

la presentazione dei progetti e attività dell’associazione<br />

“Muro Lucano - Basilicata e sostenitori” da parte dei<br />

dirigenti.<br />

Karlsfeld - Domenica 25 settembre <strong>2009</strong><br />

Saluto a P. André<br />

Il Missionario “emigrante”<br />

La celebrazione eucaristica - cui hanno partecipato anche<br />

membri di altri gruppi seguiti da P. André a Monaco - è<br />

stata centrata sulla parabola del “missionario emigrante”:<br />

P. André, figlio <strong>della</strong> quinta generazione di emigrati in<br />

Brasile dalla Boemia; dal Brasile al Paraguay; in Paraguay,<br />

la vocazione “scalabriniana” di “missionario tra i migranti”;<br />

emigrato a Roma; da Roma a Monaco, missionario<br />

tra gli Italiani; a Ebersberg, tra i Tedeschi.<br />

Ed ora, emigrato a Francoforte, in una comunità scalabriniana<br />

multi-etnica, tra emigrati di varie lingue: portoghese,<br />

spagnolo, inglese e, perché no, tedesco.<br />

Al pranzo di saluto hanno partecipato molte famiglie,<br />

oltre al parroco di Karlsfeld, Robert Krieger e rappresentanti<br />

<strong>della</strong> comunità tedesca.<br />

Al Missionario partente è stato donato un quadro simbolico<br />

(opera di un membro <strong>della</strong> comunità): l’uomo, illuminato,<br />

diventa diffusore di luce.<br />

Contatto <strong>Novembre</strong>-<strong>Dicembre</strong> <strong>2009</strong> 13


Notizie dalla Comunità<br />

Il Signor Lucio Benaglia nuovo<br />

organista <strong>della</strong> Bürgersaalkirche<br />

Il signor Lucio Benaglia è l’organista<br />

che, dallo scorso ottobre,<br />

anima la Santa Messa<br />

<strong>della</strong> <strong>Missione</strong> <strong>Cattolica</strong> Italiana<br />

delle ore 18.00 nella Bürgersaal<br />

di Monaco di Baviera.<br />

Oltre ad accompagnare i canti<br />

dell’assemblea, proporrà,<br />

durante alcuni momenti <strong>della</strong><br />

Messa, musica organistica di<br />

autori italiani dal Rinascimento<br />

sino ai nostri giorni.<br />

Lo strumento a sua disposizione è stato costruito dall’organaro<br />

Vleugels nel 1994 e consta di una cinquantina di<br />

registri disposti su tre manuali. È uno degli strumenti più<br />

belli <strong>della</strong> città. Già in occasione di un paio di domeniche,<br />

all’organo si sono aggiunti altri strumenti: un flauto traverso,<br />

con il quale sono stati eseguiti brani di Gluck e Bach<br />

ed un violino con musiche di Vivaldi, Corelli e Händel.<br />

Ogni tanto verranno proposte piccole “sorprese musicali”,<br />

in modo che la Messa delle ore 18.00 diventi, ogni<br />

domenica, un momento vivo di fede e di preghiera anche<br />

grazie alla musica. Grazie Signor Benaglia!<br />

Coro <strong>della</strong> <strong>Missione</strong> <strong>Cattolica</strong> Italiana<br />

Incontro iniziale:<br />

sabato 28 novembre, alle ore 19.30 in <strong>Missione</strong><br />

Il 27 settembre scorso, in occasione del “Gottesdienst der<br />

Nationen” nel duomo di Monaco di Baviera, il coro <strong>della</strong><br />

<strong>Missione</strong> <strong>Cattolica</strong> Italiana ha avuto l’onore di animare la<br />

celebrazione con musiche tutte italiane.<br />

Oltre al servizio di intonazione e di sostegno dei canti<br />

dell’assemblea, il coro ha eseguito, durante la comunione,<br />

“Symbolum 77” di Pier Angelo Sequeri e “O sacrum<br />

convivium” di Lucio Benaglia.<br />

All’offertorio, invece, il baritono Gerald Häußler ha eseguito<br />

una “Ave Maria” del compositore bergamasco Girolamo<br />

Forini (1806-1874).<br />

Il coro era diretto da Lucio Benaglia ed accompagnato<br />

dall’organista del duomo Hans Leitner.<br />

Da questa prima gratificante esperienza si vuole prendere<br />

spunto per altre iniziative del coro che si sta ora<br />

costituendo in pianta stabile.<br />

Tutti gli interessati sono invitati a partecipare all’incontro<br />

preliminare di sabato 28 novembre alle ore 19.30<br />

in <strong>Missione</strong>.<br />

Per informazioni rivolgersi a<br />

Paolo (089 74 63 06 24) oppure per posta elettronica<br />

contatto@ mci-muenchen.net<br />

1 o novembre: Festa di tutti i Santi<br />

Tradizionale incontro <strong>della</strong> Comunità italiana al Waldfriedhof<br />

Anche quest’anno, il 1° novembre, la Comunità italiana ha ricordato i defunti e i caduti delle guerre passate e attuali con<br />

la celebrazione <strong>della</strong> Santa Messa presieduta dal parroco, P. Lorenzo Scremin, nella Aussegnungshalle del Waldfriedhof.<br />

Al cimitero militare il Console Generale d’Italia a Monaco di Baviera, Ministro Adriano Chiodi Cianfarani e il Vicepresidente<br />

del Comites, dott. Mauro Ricci, con discorsi di circostanza, hanno ricordato che la pace si costruisce giorno<br />

per giorno. Essi hanno valorizzato il sacrificio di militari italiani che anche oggi sono impegnati per difendere la<br />

pace nel mondo.<br />

Dopo la benedizione alle tombe dei caduti è stata deposta una corona presso il monumento che ricorda il loro sacrificio.<br />

I caduti italiani sepolti al Waldfriedhof sono: 3291, di cui 1778 nella Prima Guerra, 1460 nella Seconda Guerra e<br />

53 militi ignoti.<br />

14<br />

Contatto <strong>Novembre</strong>-<strong>Dicembre</strong> <strong>2009</strong>


DOMENICA 7 MARZO 2010:<br />

ELEZIONE DEL NUOVO CONSIGLIO<br />

PASTORALE DI MISSIONE (CPM)<br />

Domenica 7 marzo 2010 nella nostra diocesi<br />

avverrà il rinnovo dei Consigli Parrocchiali.<br />

Questo avviene ogni quattro anni.<br />

I Consigli Parrocchiali sono una forma evidente<br />

di condivisione <strong>della</strong> responsabilità pastorale,<br />

affidata in primo luogo al parroco.<br />

Analogalmente ai Consigli Parrocchiali, il Consiglio<br />

Pastorale di <strong>Missione</strong>, (CPM) - lo dice la<br />

stessa definizione - affianca il parroco nel suo<br />

impegno pastorale, nella Liturgia, nella Diaconia<br />

e nella Testimonianza.<br />

Non è dunque una struttura democratica come<br />

noi siamo abituati a recepirla nel mondo politico.<br />

Il primo responsabile resta sempre e comunque<br />

il parroco.<br />

Attualmente Benedetto XVI ricorda - e non solo<br />

ai futuri membri del CPM – di “evitare la secolarizzazione<br />

dei sacerdoti e la clericalizzazione<br />

dei laici”. Sì, perchè la Chiesa non è il frutto<br />

del lavoro dei suoi membri, ma la manifestazione<br />

di Gesù risorto nel mondo.<br />

Chi ha diritto di voto?<br />

Ogni cattolico di lingua italiana, che abiti nel territorio<br />

<strong>della</strong> <strong>Missione</strong> e abbia compiuto 14 anni.<br />

Cosa si richiede al candidato?<br />

<strong>·</strong> Deve essere cattolico/a e membro <strong>della</strong> Chiesa<br />

<strong>·</strong> Avere l6 anni compiuti<br />

<strong>·</strong> Abitare nel territorio <strong>della</strong> <strong>Missione</strong><br />

<strong>·</strong> Essere testimone del Vangelo, esemplarmente frequentare<br />

la S. Messa festiva, ed essere attivo e partecipare<br />

alla vita <strong>della</strong> <strong>Missione</strong><br />

<strong>·</strong> Dovendo rappresentare nel CPM una zona o una categoria<br />

di persone dovrebbe essere a conoscenza dei<br />

problemi, delle situazioni e delle aspirazioni di coloro<br />

che rappresenta<br />

<strong>·</strong> Essere in grado di assumersi responsabilità e incarichi<br />

nel CPM<br />

<strong>·</strong> Essere capace di lavorare in team, di ascoltare e di proporre<br />

<strong>·</strong> Deve essere persona riservata e di fiducia, capace di affrontare<br />

le situazioni anche difficili che emergessero nel<br />

CPM.<br />

Presentazione delle candidature<br />

Il candidato deve aver compiuto il 16° anno di età.<br />

Le candidature devono essere sostenute da sei firmatari,<br />

anche loro cattolici e membri <strong>della</strong> Chiesa.<br />

La presentazione delle candidature deve pervenire in<br />

<strong>Missione</strong> entro il 31 dicembre <strong>2009</strong>.<br />

Voto per posta<br />

La commissione elettorale determina i luoghi e gli orari<br />

dell’apertura dei seggi che verranno pubblicati sul bollettino<br />

Contatto.<br />

È prevista anche la votazione per posta. Le lettere per la<br />

votazione via posta possono essere richieste in <strong>Missione</strong><br />

oppure ai sacerdoti responsabili <strong>della</strong> zona.<br />

Tali lettere devono arrivare alla sede <strong>della</strong> <strong>Missione</strong> entro<br />

e non oltre il sabato, 6 marzo 2010.<br />

Contatto <strong>Novembre</strong>-<strong>Dicembre</strong> <strong>2009</strong><br />

15


Pagina dei giovani<br />

16<br />

LA MIA PRIMA CONVERSIONE:<br />

“È FORSE QUESTO IL PARADISO?”<br />

L’esperienza di una ragazza affascinata da più di 2 milioni di “Gesù Boys”<br />

alla Giornata Mondiale dei Giovani nell’agosto dell’anno 2000 a Roma.<br />

Contatto <strong>Novembre</strong>-<strong>Dicembre</strong> <strong>2009</strong><br />

Eccomi appena tornata a casa, dopo<br />

una vacanza da “strapazzo” fatta<br />

con mia cugina al mare, che viene<br />

a trovarci uno zio di Milano per un<br />

weekend.<br />

Era agosto e faceva molto caldo. Mia<br />

madre propone di andare a fare una<br />

passeggiata in centro per poi concludere<br />

con una pizza a Trastevere.<br />

Stanca com’ero non avevo voglia di<br />

far nulla, avevo ancora in mente i<br />

festini fatti al mare, le serate in discoteca.<br />

Usciamo di casa. Prendo la macchina<br />

e mi ricordo di una terribile cosa;<br />

in quel periodo centinaia di migliaia<br />

di giovani da tutto il mondo<br />

erano a zonzo nella mia città per un<br />

incontro con il Papa: “Roma, il festival<br />

internazionale dei Giovani … la<br />

Gmg del 2000!”.<br />

“Nooooo” urlo di disperazione interiore<br />

“sai che traffico!?”.<br />

Strano ma vero, in breve ci troviamo<br />

in centro a passeggiare, nessuna difficoltà<br />

per giungere nella città più<br />

affollata dell’anno.<br />

Roma era inondata da pellegrini.<br />

Ovunque c’erano questi strani giovani,<br />

pronti a farsi i chilometri sotto un<br />

sole cocente di agosto per incontrare<br />

un uomo vecchio vestito di bianco.<br />

Mentre passeggiavo con mio zio nei<br />

pressi di Piazza di Spagna, si apre<br />

di fronte a noi uno scenario sconvolgente:<br />

un mare di giovani e di<br />

bandiere, di non so quante nazionalità,<br />

trasformava la Roma antica in<br />

un’enorme festa colorata.<br />

In ogni vicolo c’erano questi gruppi<br />

di giovani che cantavano e ballavano<br />

l’“Alleluja”, chi in spagnolo, chi<br />

in francese chi in inglese, etc.<br />

Ovunque posassi il mio sguardo vedevo<br />

questa folla in festa, giovani come<br />

me, eppure in quel momento<br />

erano tanto diversi da me.<br />

Li guardavo e meravigliata mi dicevo:<br />

”Ma perché, sono cosi felici? Perché,<br />

cantano, ballano addirittura pregano<br />

per la strada? E poi che cos’è questo<br />

‘Emmanuel’?”. Era un enorme<br />

coro che vibrava nella città, sempre<br />

con lo stesso motivo: ”Emmanuel,<br />

Emmanuel sotto la tua croce. Emmanuel,<br />

Emmanuel, sotto la tua luce”.<br />

Rimanevo meravigliata. Da un primo<br />

silenzio di stupore misto a perplessità<br />

e a “stordimento”, l’allegra compagnia<br />

inizia a sentirsi coinvolta da<br />

questa gioia contagiosa.<br />

Una festa che noi estranei spettatori<br />

non riuscivamo veramente ad intendere,<br />

ma più rimanevamo ad osservare<br />

quello stralunato convegno<br />

di fede e più sentivamo qualcosa di<br />

speciale, soprattutto io.<br />

Dentro di me una gioia “strana” nasceva<br />

piano piano nel mio cuore.<br />

Non capivo cosa stesse accadendo,<br />

ma sentivo una dolcezza che non<br />

avevo mai sentito prima, un amore<br />

che le parole non possono descrivere.<br />

Qualcosa di strano, di diverso, ma<br />

profondamente bello nasceva in me.<br />

Ricordo ancora la sensazione straordinaria<br />

che mi avvolse mentre cam-<br />

minavo tra quel mare di gioia. Sentivo<br />

dentro e fuori di me un leggero<br />

vento che mi avvolgeva. Un vento<br />

lieve e lieto che ad ogni suo soffio<br />

mi riempiva di una dolcezza estrema<br />

che mi faceva piangere.<br />

Ma come? Piangere davanti a mia<br />

madre e a mio zio? Con tutta me<br />

stessa cercavo di combattere questa<br />

estrema consolazione che sentivo<br />

ad ogni respiro, che vivevo ad ogni<br />

passo, che vedevo in ogni volto, che<br />

ascoltavo ad ogni canto.<br />

Una dolcezza che il mio cuore non<br />

ha mai dimenticato.<br />

Cercando di nascondere le lacrime,<br />

che copiose scendevano sul mio viso,<br />

la mia anima, che forse non sapevo<br />

neanche che esistesse, ha gridato al<br />

suo Dio: “È forse questo il paradiso?”<br />

(continua)<br />

Barbara Limbiasi<br />

Maria, Serena, Francesca, Maria Carmela, Marcello, Leandro, Michele, Alessandra<br />

e Veronica sono contenti di cantare insieme. Venite anche voi!<br />

Coro Giovani - Incontri: venerdì sera alle ore 20.30 in <strong>Missione</strong><br />

Sono Michele Vischio, ho 27 anni e vivo a Monaco di Baviera da circa tre anni.<br />

Fin da bambino sono stato attratto dalla musica iniziando, probabilmente come<br />

tante altre persone, con una piccola tastiera elettrica regalatami per gioco<br />

da una zia. Nel corso degli anni mi sono ritrovato al conservatorio a sostenere<br />

gli esami di pianoforte e raggiunta l´età adolescenziale, con una buona dose di<br />

coraggio, ho iniziato a suonare nel coro dei giovani <strong>della</strong> parrocchia di Lazise,<br />

piccolo paesino sul lago di Garda.<br />

Noi giovani vivevamo questo grande obiettivo comune con entusiasmo, collaborazione<br />

e rispetto reciproco. Grazie al coro ho stretto Amicizie vere, con le<br />

quali ho condiviso sia allegre risate post prove al bar, sia il mio vivere quotidiano.<br />

Ragazzi, ragazze, musici, se avete voglia di passare un paio di ore in compagnia<br />

ed amicizia, se volete scoprire il vostro talento nascosto per il canto, se avete<br />

voglia di condividere qualcosa di creativo … venerdì sera ore 20.30, in <strong>Missione</strong>,<br />

Lindwurmstr. 143. Vi aspetto!


Pagina <strong>della</strong> salute<br />

E SE TENESSIMO<br />

UN BEL DIARIO?<br />

Attraverso la scrittura è possibile riscoprire non solo la memoria, ma<br />

anche il misterioso potere di scavare nella nostra identità.<br />

Immersi nelle immagini dei i reality<br />

show, schiacciati dai miti <strong>della</strong> competizione<br />

e del successo, costretti dai<br />

media a misurarci con la cronaca delle<br />

emergenze, siamo sem pre meno<br />

propensi a conside rare il malessere<br />

psicologico come un’opportunità -<br />

per quanto dolorosa - per sottrar ci<br />

all’effimero e accedere a una dimensione<br />

più profon da.<br />

Pensiamo che il disagio psichico sia<br />

solo una disfun zione organica, non<br />

una do manda di nuovi significati per<br />

dare senso alla vita.<br />

Infine, con la complicità dei medici,<br />

ci accontentiamo di inghiottire qualche<br />

pillola per smorzare le emozioni<br />

e addormentare il malessere.<br />

Ma, se ci giriamo indietro, ci accorgiamo<br />

di avere un passato, delle<br />

esperienze, una storia. Spesso una<br />

storia dimenticata.<br />

Il malessere nasce anche da questo:<br />

dal vive re a caso, privi di direzione<br />

in teriore, incapaci di restituire alla<br />

vita il senso di un proget to e di un<br />

percorso.<br />

Impalpabile e invisibile<br />

Questa incapacità riflette una diffusa<br />

ignoranza: timo rosi delle malattie, ci<br />

adattia mo all’idea di indagare il nostro<br />

organismo con strumen ti tecnici<br />

(medicina clinica e diagnostica,<br />

farmaci, inter venti), ma non facciamo<br />

lo stesso con la psiche. Impalpabile<br />

e invisibile, la psiche sem bra<br />

non essere concreta co me il corpo.<br />

Invece lo è, e co me tale ha anche i<br />

suoi stru menti tecnici di indagine.<br />

Uno di questi, noto da secoli, è la<br />

scrittura autobiografica.<br />

Nato nella società romano-ellenistica<br />

colta (l’imperato re Marco Aurelio<br />

tenne negli ultimi anni di vita il<br />

bellissi mo diario conosciuto come<br />

“A sé stesso” e sant’Agostino scrisse<br />

quella meravigliosa opera teologicoletteraria<br />

che sono le Confessioni), il<br />

ge nere autobiografico si è poi diffuso<br />

e popolarizzato in ogni classe sociale.<br />

Oggi è stato riscoperto in termini<br />

professionali (per esempio da<br />

Duccìo Demetrio alla Lua, la Libera<br />

università di An ghiari), come strumento<br />

di analisi di sé stessi e del proprio<br />

mondo interiore.<br />

Attraverso la scrittura au tobiografica<br />

è possibile non solo riscoprire il<br />

gusto <strong>della</strong> memoria, ma anche il<br />

miste rioso potere di scegliere le linee<br />

<strong>della</strong> nostra identità, quindi di<br />

autodeterminare percorso e destino<br />

personali.<br />

Scrivere non solo opere difantasia<br />

(come fanno le folle di aspiranti<br />

scrittori che si ag girano nelle scuole<br />

di scrittu ra creativa), ma anche<br />

ricor di e riflessioni raccolti in una<br />

visione unitaria, può aiu tarci a essere<br />

più consapevo li di noi stessi e più<br />

saldi nel la nostra autenticità.<br />

Nicola Ghezzani<br />

psicologo e psicoterapeuta<br />

Tardi t’amai<br />

Tardi t’amai bellezza<br />

così antica, così nuova,<br />

tardi t’amai!<br />

Ed ecco tu eri<br />

dentro di me,<br />

e io fuori di me,<br />

ti cercavo e<br />

mi gettavo<br />

deforme sulle<br />

belle forme<br />

<strong>della</strong> tua creazione.<br />

Eri con me,<br />

ed io non ero con te.<br />

Le tue creature<br />

mi tenevano<br />

lontano da te;<br />

proprio loro<br />

che non esisterebbero<br />

se non fossero in te.<br />

Tu hai chiamato<br />

e gridato, hai spezzato<br />

la mia sordità,<br />

hai brillato e balenato,<br />

hai dissipato<br />

la mia cecità.<br />

Hai sparso<br />

la tua fragranza<br />

e io respirai ed ora<br />

anelo verso di te;<br />

ho gustato e<br />

ora ho fame<br />

e sete, mi hai toccato<br />

e io arsi nel desiderio<br />

<strong>della</strong> tua pace.<br />

da Le Confessioni, Sant’Agostino,<br />

Libro X, XXVII, 38<br />

Contatto <strong>Novembre</strong>-<strong>Dicembre</strong> <strong>2009</strong> 17


18<br />

Gruppi<br />

• GRUPPO BIBLICO<br />

Mercoledì alle ore 18.30 in <strong>Missione</strong>.<br />

Responsabile: P. Alessandro Rossi, tel. 089 74 63 06 31.<br />

• CORSO CRESIMA ADULTI<br />

Responsabile: Paolo Slongo, tel. 089 74 63 06 24.<br />

Contatto <strong>Novembre</strong>-<strong>Dicembre</strong> <strong>2009</strong><br />

PREGHIERA<br />

RIFLESSIONE<br />

• GRUPPO GIOVANI<br />

Incontri in <strong>Missione</strong>. Ogni giovedì, dalle ore 20.30.<br />

Coro giovanile: ogni venerdì dalle ore 20.30 nella cave <strong>della</strong> <strong>Missione</strong>.<br />

Responsabili: Paolo Slongo, tel. 089 74 63 06 24 e Alessandra Trenta, tel. 089 611 79 97<br />

• GRUPPO P. PIO<br />

Gli incontri sono ogni primo mercoledì del mese alle ore 16.00 in <strong>Missione</strong>.<br />

Prossimi incontri: 9.12.<strong>2009</strong>, 13.01.2010.<br />

Responsabile: Walter Graziano Fasson, tel. 089 310 85 84.<br />

• GRUPPO TERZA ETÀ<br />

Prossimi incontri: sabato 19 dicembre: Festa di Natale; sabato 23 gennaio 2010.<br />

Gli incontri avvengono in <strong>Missione</strong> a partire dalle ore 14.00.<br />

Responsabile: Sr. Marianna Caruso, tel. 089 77 66 58.<br />

• GRUPPO DI PREGHIERA<br />

Ogni sabato, ore 17.00-18.30 in <strong>Missione</strong>.<br />

Responsabile: Paolo Slongo, tel. 089 74 63 06 24.<br />

• GRUPPO BIBBIA UNTERHACHING<br />

Ogni mercoledì, ore 19.00-21.00 nel Centro parrocchiale St. Korbinian, Unterhaching<br />

Responsabile: Paolo Slongo, tel. 089 74 63 06 24<br />

• AZIONE CATTOLICA ITALIANA NEUPERLACH<br />

Gruppo AC Adulti<br />

Domenica 13 dicembre <strong>2009</strong>, alle ore 16.00-19.00;<br />

domenica 17 gennaio 2010, alle ore 16.00-18.00 nel Foyer del centro parrocchiale.<br />

Responsabile: Alberto Damiani, tel. 089 54 37 00 01<br />

Gruppo AC Giovanissimi (dopo Cresima)<br />

Prossimi incontri: i venerdì 4, 11, 18 dicembre <strong>2009</strong> e 15, 22, 29 gennaio 2010<br />

alle ore 17.00-19.00 nella stanza 1 o 2 del centro parrocchiale di St. Jakobus.<br />

Responsabile: Dario Aquilani, tel. 089 41 99 96 88<br />

Animatori: Marinella Verrucci, Davide Galatina, Dario Aquilani.<br />

Gruppo AC Ragazzi (dopo Comunione)<br />

Prossimi incontri: i sabati 5, 12, 19 dicembre <strong>2009</strong> e 16, 23 e 30 gennaio 2010<br />

alle ore 15.00 17.00 nel centro parrocchiale di St. Jakobus.<br />

Responsabile: Liana Ghizzini, tel. 089 436 25 03<br />

Animatori: Germana Baldisseri, Barbara Fradeani, Liana Ghizzini, Federica Damiani.<br />

Catechismo Prima Comunione<br />

Prossimi incontri: i mercoledì 2, 9, 16 dicembre <strong>2009</strong> e 13, 20, 27 gennaio 2010,<br />

alle ore 17.30-18.30 nel Foyer del centro parrocchiale di St. Jakobus.<br />

Responsabili: Liana Ghizzini e Lauro Lauri<br />

Catechismo Cresima<br />

Prossimi incontri: i lunedì 7, 14 dicembre <strong>2009</strong> e 11, 18, 25 gennaio 2010,<br />

alle ore 18.00 19.00 nel Foyer del centro parrocchiale di St. Jakobus.<br />

Responsabili: Alberto Damiani, Maria Grazia Cusati.<br />

Gruppo di preghiera Neuperlach<br />

Ogni sabato, dalle ore 15.00 alle ore 15.45, cappella di St. Jakobus, Quiddestr. 35<br />

Responsabile: Maria Lisi, tel. 089 670 80 05<br />

• GRUPPO MISSIONARIO “Giovanni Battista Scalabrini”<br />

Incontro in <strong>Missione</strong> su convocazione<br />

Responsabile: Itala Basile, tel. 089 841 34 40<br />

• INCONTRI FANCIULLI<br />

Centro: sabato 12 dicembre <strong>2009</strong>, alle ore 15.00-18.00 Festa di Natale.<br />

Sabato 30 gennaio, alle ore 10.00-12.00 sempre in <strong>Missione</strong>.<br />

Neuperlach: sabato 19 dicembre <strong>2009</strong>, Festa di Natale, alle ore 10.00-12.00<br />

nel centro parrocchiale di St. Jakobus.<br />

Responsabile: Sr. Franca Fratantonio, tel. 089 77 66 58<br />

INDIRIZZI UTILI<br />

A MONACO<br />

AOK (Cassa Mutua)<br />

Landsberger-Str. 150-152<br />

80339 München, Tel. 089 544 40<br />

CARITAS OST/LAND<br />

Kreillerstr. 24, 81673 München<br />

Tel. 089 43 66 96 10<br />

CARITAS CENTRO<br />

Landwehrstr. 26, 80336 München<br />

<strong>·</strong> Servizio sociale: Tel. 089 23 11 49 21<br />

<strong>·</strong> Servizio psicologico: Tel. 089 23 11 49 51<br />

CARITAS WESTEND<br />

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Tel. 089 50 03 55 17<br />

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80336 München<br />

Tel. e Fax 089 721 31 90<br />

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Tel. 089 418 00 30, Fax 089 47 79 99<br />

CURIA VESCOVILE (Ordinariat)<br />

Rochusstr. 5, 80333 München<br />

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ENAIP (Formazione professionale)<br />

Goethestr. 28, 80336 München<br />

Tel. 089 53 39 02, Fax 089 53 38 43<br />

EUROSTAR REISEBÜRO<br />

Arnulfstr. 1, 80335 München<br />

Tel. 089 55 32 01 / 02<br />

ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA<br />

Hermann-Schmid-Str. 8, 80336 München<br />

Tel. 089 746 32 10, Fax 089 74 63 21 30<br />

PARROCCHIA ST. ANDREAS<br />

Zenettistr. 46, 80337 München<br />

Tel. 089 77 41 84, Fax 089 76 18 15<br />

PATRONATO ACLI<br />

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80336 München, Tel. 089 55 48 76<br />

Apertura: lunedì-giovedì: 8.30-14.30<br />

giovedì: 16.00-18.00<br />

venerdì: 8.30-12.30<br />

PATRONATO INAS/CISL (DGB-Haus)<br />

Schwanthalerstr. 64<br />

80336 München, Tel. 089 53 23 32<br />

Orario di apertura:<br />

lunedì-giovedì: 8.00-12.00 13.00-17.00<br />

venerdì: 8.00-12.00 13.00-15.30<br />

PATRONATO INCA<br />

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Tel. 089 53 41 03<br />

Orario di apertura:<br />

lunedì-venerdì 9.00-12.00 13.30-16.30<br />

PATRONATO ENAS<br />

Lindwurmstr. 38, 80337 München<br />

Tel. 089 74 64 08 14<br />

Orario di apertura:<br />

lunedì-giovedì 9.30-13.30 14.30-17.00<br />

Venerdì 9.00-13.00<br />

PATRONATO ITAL-UIL<br />

Sendlinger-Str. 52, 80331 München<br />

Tel. 089 379179 32, Fax 089 374 192 58<br />

Orario di apertura:<br />

lunedì-giovedì 9.00-12.00 14.00-17.00<br />

Venerdì 9.00-15.00<br />

e per appuntamento<br />

UFFICIO ANAGRAFE<br />

(Kreisverwaltungsreferat)<br />

Ruppertstr. 9, 80336 München<br />

Tel. 089 233 - 00<br />

UFFICIO DEL LAVORO<br />

(Bundesagentur für Arbeit)<br />

Kapuzinerstr. 26, 80337 München<br />

Tel. 089 515 41<br />

UFFICIO SCUOLE<br />

(presso il Consolato)<br />

Tel. 089 41 80 03 - 42


Battesimi<br />

<strong>·</strong> Sandicchi Giulia, di Giovanni e Claudia<br />

<strong>·</strong> Mendolia Calella Marco, di Giuseppe e Renata<br />

<strong>·</strong> Favara Valeria Giuseppina, di Salvatore e Marta<br />

<strong>·</strong> Flessati Nicole, di Danilo e Manuela<br />

<strong>·</strong> Contento Arcangelo, di Vincenzo e Lucia<br />

<strong>·</strong> Campagnano Alessio, di Enzo e Tamara<br />

<strong>·</strong> Kasch Felice Kevin, di Kevin e Flora<br />

<strong>·</strong> Anetzberger Francesca Lucia Maria, di Klaus e Piera<br />

<strong>·</strong> Sette Michela Lara Beatrice, di Domenico e Isabella<br />

<strong>·</strong> Calisi Nicola Jan, di Pietro e Lucia<br />

<strong>·</strong> Primitivo Gabriele Nicolò, di Fabio e Domenica<br />

<strong>·</strong> Scalese Emilie, di Roberto e Marino<br />

<strong>·</strong> Zambelli Diego, Jose di Bruno e Luise<br />

Anniversari di Matrimonio<br />

Pagina <strong>della</strong> vita<br />

Sostenitori Contatto n o 5-<strong>2009</strong><br />

Armenio, Montes, Azzato, Brauer, Cannizzaro, Cataldo,<br />

Elia, Faruzzi, Lomastro, Palombo, Sapia.<br />

Saldo attuale al 30 ottobre <strong>2009</strong>: E 2992,88<br />

S.O. S. Contatto<br />

Contatto per continuare ad apparire ha<br />

bisogno del sostegno deciso ed immediato<br />

di tutti i suoi lettori!<br />

Mentre ringraziamo vivamente quelli che<br />

già hanno fatto la loro offerta, invitiamo<br />

caldamente tutti a voler dare un contributo.<br />

Una piccola offerta è poca cosa, ma se fatta<br />

da molti è sufficiente a mantenere in<br />

vita il giornale, importante organo di collegamento<br />

delle comunità e di informazione<br />

sulle attività <strong>della</strong> <strong>Missione</strong>.<br />

Grazie<br />

Rinnova il tuo Sostegno<br />

con una offerta a<br />

Hanno festeggiato le Nozze d’Oro:<br />

<strong>·</strong> i coniugi Gaetano Pasculi e Rosa Donna (nella foto)<br />

il 18 aprile <strong>2009</strong>, attorniati dai loro figli.<br />

<strong>·</strong> i coniugi Ghio Luciano e Forlani Ilva<br />

il 4 ottobre <strong>2009</strong>, nella chiesa di St. Andreas.<br />

Hanno festeggiato le Nozze d’Argento<br />

<strong>·</strong> i coniugi Cammarata Luigi e Ricca Graziella<br />

il 27 settembre, nella chiesa di St. Andreas.<br />

<strong>·</strong> i coniugi Scuto Vincenzo e Ciraldo Alfia<br />

il 31 ottobre <strong>2009</strong>, nella cappella <strong>della</strong> <strong>Missione</strong>.<br />

Auguri dalla Redazione di Contatto.<br />

Si ringrazia di cuore e si invita, chi può, a<br />

seguirne l‘esempio inviando un contributo a<br />

LIGA Bank - Kto-<strong>Nr</strong>. 230 50 20<br />

BLZ 750 903 00<br />

Defunti<br />

Antonio Maccarrone<br />

nato il 4 febbraio 1950<br />

† 04.10.<strong>2009</strong><br />

Maria Caldieri<br />

nata il 24 ottobre 1923<br />

† 18.08.2008<br />

COM.IT.ES. Comitato degli Italiani all’Estero<br />

Circoscrizione Consolare di Monaco di Baviera<br />

c/o Istituto Italiano di Cultura<br />

Hermann-Schmid-Str. 8 - 80336 München<br />

Tel. (089) 7213190 - Fax (089) 74793919<br />

Email: info@comites-monaco.de<br />

Web: http://www.comites-monaco.de<br />

Presso il COM.IT.ES. di Monaco di Baviera è in<br />

funzione lo Sportello per i cittadini nei giorni di<br />

lunedì e giovedì dalle ore 18.00 alle ore 21.00.<br />

I connazionali possono rivolgersi al COM.IT.ES.<br />

(personalmente o per telefono) per informazioni,<br />

segnalazioni, contatti.<br />

Contatto <strong>Novembre</strong>-<strong>Dicembre</strong> <strong>2009</strong> 19


Pagina sociale<br />

Pagina 20 Pagina sociale<br />

Ital-Uil<br />

Già pronta in pdf<br />

20<br />

Contatto <strong>Novembre</strong>-<strong>Dicembre</strong> <strong>2009</strong>


Anniversario<br />

FELIX MENDELSSOHN-BARTHOLDY<br />

A DUECENTO ANNI DALLA NASCITA<br />

Ed eccoci al terzo dei grandi <strong>della</strong><br />

musica di cui si celebra quest’anno<br />

un tondo anniversario.<br />

Si tratta del tedesco Felix Mendelssohn-Bartholdy,<br />

nato ad Amburgo<br />

nel 1809.<br />

Già nei primi anni dei suoi studi<br />

svoltisi a Berlino, città nella quale si<br />

era trasferita la famiglia, mostrò uno<br />

spiccatissimo talento musicale che lo<br />

rese celebre già nei tempi <strong>della</strong> sua<br />

fanciullezza.<br />

Proveniendo da una famiglia agiata,<br />

ebbe la possibilità, sin dall’adolescenza,<br />

di frequentare i salotti più<br />

raffinati entrando così in contatto<br />

con artisti e studiosi.<br />

Nel 1821 fece amicizia con l’ormai<br />

anziano Goethe. Negli anni successivi<br />

iniziò una serie di viaggi che lo<br />

portarono dapprima a Parigi, poi in<br />

Inghilterra e in Italia.<br />

Nel 1829, ancora giovanissimo, esordì<br />

come direttore d’orchestra riesumando<br />

la “Passione secondo Matteo”<br />

di J.S. Bach.<br />

La musica di Bach non era più stata<br />

eseguita sino ad allora e, l’evento,<br />

segnò in modo definitivo la riscoperta<br />

<strong>della</strong> grande musica di Bach.<br />

Anche questo fu uno dei grandi meriti<br />

di Mendelssohn.<br />

Nel 1835, il nostro si stabilì a Lipsia<br />

essendo stato nominato direttore<br />

dell’orchestra del Gewandhaus che,<br />

sotto la direzione di Mendelssohn,<br />

raggiunse livelli qualitativi eccezionali.<br />

Seguì un decennio di febbrile<br />

attività compositiva, divulgativa, organizzativa<br />

e persino didattica con<br />

la fondazione, nel 1843, del conservatorio<br />

di Lipsia, che diventò presto<br />

uno dei più famosi centri musicali in<br />

tutta Europa.<br />

La fama di Mendelssohn era ormai ai<br />

massimi splendori. Venne anche nominato<br />

direttore <strong>della</strong> Cappella Reale<br />

a Berlino.<br />

La morte <strong>della</strong> amata sorella Fanny,<br />

anch’ella musicista di grande talento,<br />

lo trascinò in una profonda<br />

depressione alla quale, dopo alcuni<br />

mesi, seguì la morte, avvenuta a<br />

Lipsia nel 1847.<br />

Felix Mendelssohn-Bartholdy fu persona<br />

di grande cultura e i cui interessi<br />

sconfinavano volentieri in altri<br />

campi oltre alla musica: letteratura,<br />

pittura, storia dell’arte.<br />

La sua personalità equilibrata e serena<br />

si può percepire leggendo la<br />

raccolta di migliaia di lettere facenti<br />

parte del suo gigantesco epistolario.<br />

La sua stessa opera musicale è<br />

improntata a questo senso di equilibrio.<br />

Il suo romanticismo pur evidente<br />

e caratterizzante lo stile <strong>della</strong><br />

sua scrittura musicale, è pur sempre<br />

legato ad un profondo senso di rispetto<br />

di forme classiche ed è ligio<br />

ad un’ideale di suprema bellezza.<br />

Da qui deriva la linearità e la limpidezza<br />

delle frasi melodiche che a<br />

centinaia fioriscono dal suo vastissimo<br />

repertorio spaziante dalla musica<br />

per pianoforte, alla musica cameristica,<br />

ai grandi concerti solistici,<br />

alle sinfonie, alla musica per organo,<br />

alla musica corale sino ad arrivare<br />

ai suoi due grandi oratori “Elias” e<br />

“Paulus” che sono una meravigliosa<br />

ed insuperata trasposizione, in un<br />

nuovo stile, dei grandi oratori <strong>della</strong><br />

tradizione di Bach e Händel.<br />

Diversi sono i concerti che a Monaco,<br />

da qui a fine anno, presenteranno<br />

nel loro programma, composizioni di<br />

Mendelssohn.<br />

Mi limito a segnalare un concerto<br />

che potrebbe essere un’occasione<br />

per abbinare una bella escursione<br />

invernale ad un’evento Mendelssohniano.<br />

Il 26 dicembre alle ore 19.00 nella<br />

chiesa di St. Quirinus a Tegernsee<br />

verrà presentato l’oratorio “Paulus”<br />

di Felix Mendelssohn Bartholdy che<br />

verrà eseguito da solisti, coro e orchestra<br />

<strong>della</strong> Kantorei Tegernsee.<br />

I biglietti sono prenotabili on-line all’indirizzo<br />

www.muenchenticket.de.<br />

Lucio Benaglia<br />

Contatto <strong>Novembre</strong>-<strong>Dicembre</strong> <strong>2009</strong> 21


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Contatto <strong>Novembre</strong>-<strong>Dicembre</strong> <strong>2009</strong>


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Per informazioni:<br />

Circolo ACLI, tel. 089 55 48 76<br />

Polo Reisen, tel. 089 12 47 83 47<br />

Impressum<br />

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Bimestrale per la <strong>Missione</strong> <strong>Cattolica</strong> Italiana di Monaco<br />

<strong>Periodico</strong> aderente alla FUSIE edito da Contatto Verein e.V.<br />

Direttore responsabile: P. Lorenzo Scremin<br />

Comitato di redazione:<br />

L. Benaglia, L. Lauri, P. Martorana, A. Orioli, L. Scremin,<br />

P. Slongo, A. Rossi.<br />

Hanno collaborato a questo numero:<br />

L. Benaglia, L. Cocco, C. Cumani, L. Geninazzi, N. Ghezzani,<br />

B. Limbiasi, L. Prencipe, S. Reder.<br />

Direzione e Amministrazione:<br />

Contatto Verein e.V. <strong>·</strong> c/o <strong>Missione</strong> <strong>Cattolica</strong> Italiana<br />

Lindwurmstraße 143 <strong>·</strong> D-80337 München<br />

Grafica: RR <strong>·</strong> Grafik-Studio <strong>·</strong> CH-Bern <strong>·</strong> ronca.roberto@bluewin.ch<br />

Stampa: Nuove Arti Grafiche <strong>·</strong> Trento <strong>·</strong> Tiratura: 6000 Ex.<br />

Contatto <strong>Novembre</strong>-<strong>Dicembre</strong> <strong>2009</strong> 23


Verlag Contatto Verein e.V.<br />

c/o Italienischsprachige Katholische Mission<br />

Lindwurmstraße 143, 80337 München<br />

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