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ato e miscelato con acqua bollente, trasformando l'amidoin esso presente in mosto, che viene posto in vaschedi fermentazione con l'aggiunta di un particolare lievitoche favorisce il processo di conversione in alcooldel mosto stesso. A questo punto viene effettuata ladistillazione: il liquido viene fatto bollire in appositi recipientiin rame (denominati Pot Stills) dotati di un lungotubo che permette di convogliare i vapori sprigionati edi farli condensare; l'operazione è quindi ripetuta unaseconda volta in un recipiente diverso. Il distillato cosìottenuto viene posto ad invecchiare in botti di querciaappositamente selezionate, che spesso sono già stateutilizzate per contenere sherry o altri superalcolici, perun periodo variabile dai 5 agli oltre 25 anni. Attraversoi pori del legno, il whisky evapora nella misura del 2per cento del suo volume ogni anno. Sempre attraversoil legno, inoltre, il whisky respira l'aria del luogo dovesta la distilleria ed è influenzato dal microclima locale.E' in questo modo che assorbe, per esempio, il profumodel pino oppure d'alga e sale, quando la distilleriasi trova in riva al mare. Alcuni produttori imbottiglianouna miscela di whisky di diverse annate; in questocaso, sull'etichetta viene riportata l'età del whiskypiù “giovane”.L'aroma di uno Scotch cambia notevolmente a secondadelle zone di produzione e delle variabili introdottedalle singole distillerie. Gli estimatori più esigenti amanobere particolari varietà di whisky “single cask” ossiaottenuti da una particolare botte marchiata e numeratadal produttore, in modo da assicurare una continuitàpressoché perfetta di profumo e sapore.Contrariamente ai prodotti di più ampia diffusione commercialeche vengono solitamente diluiti e filtrati perridurne la gradazione alcolica e renderne il sapore piùgradevole alla maggior parte dei consumatori, il singlemalt è un whisky “puro”, imbottigliato direttamentedopo la fine dell'affinamento in botte, dal sapore fortee impetuoso, che va gustato seguendo particolari accorgimentiper consentire la giusta ossigenazione ed evitareche chi lo degusta ne percepisca soltanto il fortetasso alcolico, spesso superiore al 60%.Le distillerie di single malt in Scozia sono oltre cento,suddivise tra highlands, lowlands e isole. Difficile stilareuna classifica dei migliori whisky scozzesi visto cheè quasi sempre il gusto personale ad imporre le scelte.Il “Glenmorainge”, ad esempio, che in gaelico significaterra dei grandi prati, è distillato a Tain, nella conteadi Ross-Shire, dal 1843. E’ famoso in tutto il mondoed è presente sul mercato internazionale con distillatidi 10, 18 e 25 anni.L’acqua del Mare del Nord che circonda l’isola di Skyeè il segreto del gusto prezioso del “Talisker”, single maltprodotto dal 1830 e lasciato riposare nelle botti dai10 ai 25 anni.Chi ama invece l’intenso sapore e profumo della torbanon può non apprezzare il “Laphroaig”, considerato unodei più forti whisky scozzesi, distillato sull’isola di Islay,al largo della costa ovest della Scozia dal 1815. In commerciosi possono trovare alcune rare bottiglie invecchiate40 anni il cui contenuto, assicurano gli esperti,ha lo stesso flavour del whisky di cento anni fa.Ma è viaggiando tra le splendide e desolate valli scozzesi,nelle alte terre del nord, doveil vento e la pioggia ti sferzano ilvolto, che si capiscono fino infondo la forza e il potere del whisky.Ed è solo allora che puoisentire, nell’aria, lo spirito da“braveheart” (cuore impavido)di un popolo ricco di orgoglio.* Corrispondente del Tg1 da Londra

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