L'opera d'arte è sempre un capolavoro squisitamente relativo. L ...
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Sorgenti d’ispirazione dell’artista britannico Glenn Brown<br />
sono le opere di Reni, Velásquez, Rembrandt, Fragonard,<br />
La Tour. Mentre l’uso della pittura ad olio lo avvicina ancor<br />
più ai grandi maestri del passato, altri elementi della<br />
sua opera sanciscono <strong>un</strong> profondo allontanamento dall’arte<br />
antica: la stesura dell’impasto diviene totalmente piatta,<br />
le figure vengono deformate, all<strong>un</strong>gate, gli incarnati<br />
assumono colori acidi.<br />
L’uso di materiali insoliti, come gemme, lustrini, smalti industriali<br />
manipolati usando aculei di porcospino, contraddistingue<br />
il lavoro dell’indiano, ma londinese d’adozione,<br />
Raqib Shaw, nella cui opera si intrecciano iconografia Hindu<br />
e richiami all’arte del Rinascimento e del Neoclassicismo.<br />
Sono in particolar modo I Giardini delle delizie di Hieronymus<br />
Bosch, I ritratti di Enrico VIII e le sue mogli di<br />
Hans Holbein il Giovane e le architetture di Giovanni Battista<br />
Piranesi che hanno influenzato Shaw a realizzare opere<br />
dove elaborati prosceni o austere ambientazioni fanno<br />
da sfondo ad immaginarie e fantastiche creature.<br />
Ma <strong>è</strong> il pittore americano John Currin che con la sua perfezione<br />
tecnica, qualità esecutiva e controllo del gesto sembra<br />
poter rivaleggiare con qualsiasi pittore rinascimentale<br />
e manierista. È infatti nel Manierismo, in particolare nell’arte<br />
di Parmigianino e nella pittura di Cranach il Vecchio<br />
che si ritrovano maggiormente le sue radici, tanto da dedicare<br />
all’opera del grande maestro tedesco <strong>un</strong>’intera serie<br />
di dipinti. Se nella composizione il richiamo all’originale<br />
<strong>è</strong> di immediata percezione, le posture e le proporzioni<br />
esagerate dei corpi, le espressioni facciali estremizzate rivelano<br />
<strong>un</strong>a vena quasi grottesca, metafora di <strong>un</strong> males-<br />
sere sopito e coperto da <strong>un</strong> velo di ridicola ipocrisia tipica<br />
della società contemporanea. Egli rende più umane e<br />
vicine a noi le figure di Cranach che paiono inavvicinabili,<br />
simbolo di <strong>un</strong>a ricerca della perfezione e purezza femminile<br />
del tutto cinquecentesca.<br />
Per l’artista afroamericano Kehinde Wiley il mondo dell’arte<br />
antica, in particolare della ritrattistica dei grandi personaggi<br />
storici quali imperatori, re, principi e nobili, <strong>è</strong> usato<br />
come mezzo di riscatto per sé e per tutta la generazione<br />
di artisti di colore, che fino a qualche decennio fa sarebbe<br />
stata relegata a circuiti di nicchia.<br />
Nella sua opera individui presi dalla strada ed icone della cultura<br />
nera prendono il posto delle grandi figure della storia.<br />
Egli si confronta con i grandi maestri quali Van Dyck, Rubens,<br />
Velásquez, Mantegna, Holbein, Leonardo e Le Br<strong>un</strong>,<br />
applicando lo stesso teorema che usavano gli artisti del passato<br />
nel nobilitare e rendere immortali tramite <strong>un</strong> dipinto i<br />
loro committenti e i soggetti rappresentati. Come i grandi maestri<br />
da cui trae ispirazione, anch’egli si avvale di <strong>un</strong> atelier<br />
per la realizzazione delle sue opere che, negli ultimi anni,<br />
hanno raggi<strong>un</strong>to dimensioni monumentali, tali da rivaleggiare<br />
con i grandi telari veneziani di Veronese e Tintoretto.<br />
Ironia, utopia e ricerca di <strong>un</strong>’identità culturale sono alla base<br />
dell’opera dell’artista anglo-nigeriano Yinka Shonibare MBE.<br />
Consapevole della predominanza della cultura occidentale<br />
nella storia dell’arte e della sua influenza sulla popolazione<br />
di colore, egli reinterpreta tridimensionalmente celebri opere<br />
del XVIII secolo, stravolgendo le tradizionali gerarchie visuali<br />
ed i ruoli tra cultura occidentale ed africana.<br />
La sua arte <strong>è</strong> contaminazione, egli attacca la nozione di identità<br />
fissa, scegliendo la via dell’ibridazione: i protagonisti delle<br />
sue sculture sono privi di qualsiasi connotazione razziale,<br />
il colore della loro pelle <strong>è</strong> <strong>un</strong>’ambigua fusione di bianco e ne-<br />
28 Arte e Cultura