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Il colore nella pittura: la chimica di pigmenti e coloranti

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<strong>Il</strong> <strong>colore</strong> <strong>nel<strong>la</strong></strong> <strong>pittura</strong>:<strong>la</strong> <strong>chimica</strong> <strong>di</strong> <strong>pigmenti</strong> e<strong>coloranti</strong>Dr. Costanza Miliani, CNR-ISTM Dip. <strong>di</strong> Chimica Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Perugia:contatto miliani@thch.unipg.it tel. 075-5855526


Argomenti delle lezioni1. Struttura stratigrafica <strong>di</strong> un <strong>di</strong>pinto2. Interazione tra luce e superficie pittorica3. Principali c<strong>la</strong>ssi <strong>di</strong> <strong>pigmenti</strong>4. Meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o dei <strong>di</strong>pinti (FT-IR, Raman)5. I processi <strong>di</strong> alterazione dei <strong>pigmenti</strong>6. Principali c<strong>la</strong>ssi <strong>di</strong> <strong>coloranti</strong>7. Principi chimici nel restauro dei <strong>di</strong>pinti murali


1. Struttura stratigrafica <strong>di</strong> un <strong>di</strong>pinto•Schema generale•Pittura murale•Pittura su tavo<strong>la</strong> e te<strong>la</strong>


Schema generaleSUPPORTO: parete, tavo<strong>la</strong> lignea, te<strong>la</strong>, carta, ceramica, metalloPREPARAZIONE : <strong>di</strong> <strong>colore</strong> bianco, rende <strong>la</strong> superficie idonea a ricevere i <strong>pigmenti</strong>STRATO PITTORICO: sospensione <strong>di</strong> <strong>pigmenti</strong>/<strong>coloranti</strong> in un me<strong>di</strong>umtrasparente (il legante)VERNICE: film trasparente con funzione protettiva ed estetica


Le principali tecniche pittoriche•Pitture murale a fresco•Pittura murale a secco•Pittura su tavo<strong>la</strong> a tempera o olio•Pittura su te<strong>la</strong> a tempera o olio•Miniatura•Acquarello


Cosa caratterizza le tecniche pittoriche ?


• Pittura murale: il supporto•rupestri <strong>di</strong>rettamente sul<strong>la</strong> rocciasupporto•su muro <strong>di</strong> mattoni <strong>di</strong> argil<strong>la</strong>•su muro con strato <strong>di</strong> intonaco


Pittura murale: preparazioneStrato pittorico (pochi micron)intonachinoarriccioLegante: CaCO 3Inerte: sabbia o marmo


JOURNAL OF MATERIALS SCIENCE 36 (2001) 2227 – 2236Characterization of mural paintings from Cacaxt<strong>la</strong>Osservazione al SEM (BSE)


Mappa SEM (EDX)


Pittura murale: TECNICA AD AFFRESCOCarbonatazione del<strong>la</strong> calce Ca(OH) 2 +CO 2 =CaCO 3 +H 2 OCaCO 3 +T = CaO + CO 2CaO + H 2 O=Ca(OH) 2 +H 2 Ocalce viva calce spentaarrostimentospegnimento


Pittura murale: TECNICA A SECCOLegante: materiale proteicoLegante: acqua <strong>di</strong> calce<strong>Il</strong> pigmento viene steso sull`intonachino secco (carbonatato) efissato con l`ausilio <strong>di</strong> un legante (olii siccativi, proteine, acqua<strong>di</strong> calce)N.B. Acqua <strong>di</strong> calce =soluzione satura <strong>di</strong> Ca(OH) 2 (0.16% a 20C)


Pittura murale: TECNICA A SECCOOsservazione al SEM (BSE)


PITTURA SU TAVOLA/TELAvernicestrato pittoricostrato pittoricoimprimiturapreparazioneLegante: polimeri organici naturaliStrato pittorico: sospensione <strong>di</strong> <strong>pigmenti</strong> nel legante


Osservazione al SEM (BSE)


La preparazione a gesso e col<strong>la</strong>CaSO 4 2H 2 OUna descrizione dettagliata <strong>di</strong> come preparare con gesso e col<strong>la</strong> unpannello ligneo da <strong>di</strong>pingere si trova nel libro dell’arte <strong>di</strong> CenninoCennini, che vi de<strong>di</strong>ca più capitoli: cap. CXVII – Come s’ingessa unaancona <strong>di</strong> gesso sottile, e a che modo si tempera, cap. CXVIII –Come si puòingessare <strong>di</strong> gesso sottile, none avendo ingessato prima <strong>di</strong> gesso grosso, cap.CXXI – Si come si de’ radere il gesso sottile su per li piani, e a che è buona <strong>la</strong>detta ra<strong>di</strong>tura.La ripresa <strong>di</strong> microprofilometria <strong>la</strong>ser effettuatasul<strong>la</strong> pa<strong>la</strong> <strong>di</strong> Monteripido mostrauna <strong>la</strong>cuna degli stratisuperficiali <strong>di</strong> gesso sottile, dellospessore <strong>di</strong> circa 100 micron.La superficie mostra i solchiparalleli delle spato<strong>la</strong>te,mentre quel<strong>la</strong> degli stratiprofon<strong>di</strong> (gesso grosso) restaliscia. <strong>Il</strong> fatto che le tracce <strong>di</strong>spato<strong>la</strong>te appaiano <strong>di</strong>scontinuee non siano mai incrociate osovrapposte sembra in<strong>di</strong>careche tale trattamento non èstato realizzato in manieraomogenea su tutta <strong>la</strong>superficie ma, probabilmente,solo per rimuovere grumilocalizzati.


2. Interazione tra luce e superficie pittoricaI iI tI i = I r + I t + I aI r1. Riflessione2. Rifrazione3. AssorbimentoI a


Riflessione specu<strong>la</strong>reSe <strong>la</strong> superficie del corpo è liscia (ad esempio uno specchio ouna superficie metallica lucidata), allora <strong>la</strong> riflessione, nel casoideale, è <strong>di</strong> tipo specu<strong>la</strong>re e segue <strong>la</strong> seguente legge: "il raggioriflesso giace sul medesimo piano formato dal raggio incidentee dal<strong>la</strong> normale al piano <strong>di</strong> incidenza; l’angolo fra il raggioincidente e <strong>la</strong> normale ha <strong>la</strong> medesima ampiezza <strong>di</strong> quelloformato fra <strong>la</strong> normale e il raggio riflesso cioè: angolo <strong>di</strong>incidenza uguale ad angolo <strong>di</strong> riflessione ( α i = α r ).


Riflessione <strong>di</strong>ffusaSe <strong>la</strong> superficie del corpo è scabra (ad esempio un foglio bianco o<strong>la</strong> superficie intonacata), allora <strong>la</strong> luce viene riflessa in modo<strong>di</strong>ffuso e, nel caso ideale, segue <strong>la</strong> legge <strong>di</strong> Lambert: "<strong>la</strong> luce vieneriflessa in tutte le <strong>di</strong>rezioni con intensità che decresce secondo ilcoseno a partire dal<strong>la</strong> normale e in<strong>di</strong>pendente dall’angolo <strong>di</strong>incidenza del raggio incidente” I(α)=I(0)cos(α)La riflessione <strong>di</strong>ffusa viene spesso in<strong>di</strong>cata semplicemente con iltermine <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione.


Rifrazione<strong>Il</strong> raggio incidente, il raggio trasmesso e quello normale al piano <strong>di</strong>incidenza giacciono sul medesimo piano. Inoltre vale <strong>la</strong> seguentere<strong>la</strong>zione (Legge <strong>di</strong> Snell) tra l`angolo <strong>di</strong> incidenza αi e l`angolo <strong>di</strong>rifrazione αr: sen(αi)/ sen(αr) = n n = in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> rifrazione rel.sen(α 2 )/ sen(α 1 ) = n 1 /n 2


sen(α 2 )/ sen(α 1 ) = n 1 /n 2Nel<strong>la</strong> pellico<strong>la</strong> pittorica l`angolo <strong>di</strong> rifrazione e` tanto piu` elevatoquanto maggiore e` <strong>la</strong> <strong>di</strong>fferenza tra n del legante e n delpigmento. Un angolo <strong>di</strong> rifrazione elevato determina un elevatopotere coprente del film pittorico.1. Pigmenti con n elevato hanno elevato potere coprente2. I leganti con n elevato rendono le pellico<strong>la</strong> pittorica trasparenteN.B. L`olio <strong>di</strong> lino e` il legante con n piu` elevato (n = 1.48)


Potere coprente e in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> rifrazioneNB tra i <strong>pigmenti</strong> bianchi il biossido <strong>di</strong> titanio e` quello amaggiore potere coprente.


3. I <strong>pigmenti</strong>• Le proprietà• La c<strong>la</strong>ssificazione per gruppi funzionali• La c<strong>la</strong>ssificazione per cromia• I <strong>pigmenti</strong> principali usati nell’arte• Le alterazioni


Le proprietà dei <strong>pigmenti</strong>• Insolubilità nel legante• Stabilità <strong>chimica</strong>• Stabilità foto<strong>chimica</strong>• Inerzia nei confronti <strong>di</strong> sostanze con cui devono essere mesco<strong>la</strong>ti


La c<strong>la</strong>ssificazione per gruppo funzionaleI <strong>pigmenti</strong> inorganici sono composti naturali minerali o <strong>di</strong> sintesicontenenti uno o più atomi <strong>di</strong> metallo (M).OSSIDI = M 2 O, MO, M 2 O 3CARBONATI = MCO 3SOLFATI = MSO 4SOLFURI = MS, M 2 S 3CROMATI = MCrO 4SILICATI = M n [SiO 4 ] x


La c<strong>la</strong>ssificazione per cromia


BLU: azzurrite 2CuCO 3.Cu(OH) 2S. Giro<strong>la</strong>mo, B. Gozzoli, Montefalco (PG)Carbonato basico <strong>di</strong> rameE` <strong>di</strong> origine minerale e naturale.E` usato fino al XVII sec.E` usato a tempera e <strong>nel<strong>la</strong></strong> <strong>pittura</strong> murale a seccoE` poco stabile


Esempi <strong>di</strong> azzurrite <strong>nel<strong>la</strong></strong> <strong>pittura</strong> murale a seccoPerugino, Madonna <strong>di</strong> Santa AgnesePerugino, Adorazione dei Magi Trevi


BLU: <strong>la</strong>pis<strong>la</strong>zzuli 3Na 2 OAl 2 O 3 6SiO 2 2NaSPerugino, Montefalco PGMiche<strong>la</strong>ngelo, Cappel<strong>la</strong> SistinaSilicato <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o e alluminio contenente solfuroE` <strong>di</strong> origine minerale e naturale.E` usato fino al XVIII sec.E` usato a tempera e <strong>nel<strong>la</strong></strong> <strong>pittura</strong> murale a frescoE` stabile


BLU: smaltinoPerugino, Montefalco PGVetro potassico contenente cobaltoE` <strong>di</strong> origine artificiale.E` usato soprattutto nel XVII e XVIII.E` usato in tutte le tecnicheE` molto stabile ma catalizza i processi <strong>di</strong> degradodei leganti.


BLU: blu egizio CaOCuO4SiO 2Vetro potassico contenente rameE` <strong>di</strong> origine artificiale.E` usato soprattutto nel periodo egizio.E` usato in tutte le tecnicheE` molto stabile


BLU: blu <strong>di</strong> prussia Fe 4 [Fe(CN) 6 ] 3Verga, Perugia 1858Ferrocianuro ferricoE` <strong>di</strong> origine artificialeE` usato a partire dal<strong>la</strong> fine del XVIII sec.E` usato in tutte le tecnicheE` non e` stabile ad affresco


ROSSI: ematite Fe 2O 3Pitture rupestriGraffiti arte modernaB. Gozzoli S.Giro<strong>la</strong>mo,Montefalco PGL`ossido ferrico varia il suo <strong>colore</strong> a secondadel grado <strong>di</strong> idratazione.E` <strong>di</strong> origine minerale e naturale.E` usato fin dall`antichita`E` usato in tutte le tecnicheE` stabileOcra rossa, Terra <strong>di</strong> Siena, Rosso Sinopia ..


ROSSI: minio Pb 3 O 4Pa<strong>la</strong> <strong>di</strong> Altare <strong>di</strong> Nicolo` Liberatore detto AlunnoL`ossido misto <strong>di</strong> piomboE` <strong>di</strong> origine minerale e naturale.E` usato fin dall`antichita`E` usato in prevalenza nelle tecniche atempera e olioTende a trasformarsi in PbO 2 , marrone


ROSSI: cinabro HgS<strong>pittura</strong> muraledel periodo romanoSolfuro <strong>di</strong> mercurioE` <strong>di</strong> origine minerale e naturale.E` usato fin dall`antichita`E` usato in tutte le tecnicheE` stabile, solo usato con tempera puo`scurire al<strong>la</strong> luce


ROSSI: rosso <strong>di</strong> cadmio CdSSolfuro <strong>di</strong> cadmioE` <strong>di</strong> origine artificialeE` usato nel restauro e nell’arte modernaE` stabile, e’ molto fluorescente


GIALLI: giallo Napoli Pb 3 (SbO 4 ) 2Antimoniato <strong>di</strong> PiomboE` <strong>di</strong> origine artificialeE` usato per i vetri fin dai tempi dei BabilonesiE` usato principalmente nei vetri, in ceramica enelle tecniche ad olio.E` molto stabile


GIALLI: giallo <strong>di</strong> stagno Pb 2 SnO 4Perugino, Montefalco PGStannato <strong>di</strong> PiomboE` <strong>di</strong> origine artificialeE` usato per i vetri fin dai tempi dei BabilonesiE` usato principalmente nei vetri, in ceramica enelle tecniche ad olio.E` molto stabile


GIALLI: Massicot PbOMonossido <strong>di</strong> Piombo (Litargirio)E` <strong>di</strong> origine naturaleE` usato per i vetri fin dai tempi dei BabilonesiE` usato principalmente nei vetri, in ceramica enelle tecniche ad olio.E` me<strong>di</strong>amente stabile


GIALLI: orpimento As 2 S 3Trisolfuro <strong>di</strong> arsenicoE` naturale minerale o artificiale dopo il XVIIIE` usato per tempera principalmente miniatureE` incompatibile con <strong>pigmenti</strong> a base <strong>di</strong> rame epiombo


Ver<strong>di</strong>: ma<strong>la</strong>chite CuCO 3 Cu(OH) 2Perugino, Montefalco PGCarbonato <strong>di</strong> rameE` naturale mineraleUsato fino al XIXE` usato per tutte le tecniche, a secco su <strong>pittura</strong>muraleE` stabile ma solubile in ambiente acido/basico


Ver<strong>di</strong>: terra verde FeOPerugino, Montefalco PGSilico alluminati contenenti ossido ferrosoE` naturale mineraleUsato dall`antichita`fino al XIXE` usato soprattutto per le tecniche ad affresco,sottofondo per gli incarnati (verdaccio)E` molto stabile


Esempio dell’utilizzo del<strong>la</strong> terra verde come verdaccioFeO


Ver<strong>di</strong>: resinato <strong>di</strong> ramePellico<strong>la</strong> pittorica: resinatoImprimitura: biacca e giallolinoPreparazione: gesso e col<strong>la</strong>Resina naturale contenente rameE` <strong>di</strong> sintesiUsato fino dal VIII fino al<strong>la</strong> meta` del XVIE` usato per le tecniche su te<strong>la</strong> e tavo<strong>la</strong>E` instabile e tende a scurirsi perfotodecomposizione


Ver<strong>di</strong>: ver<strong>di</strong>grisCu(CH 3 -COO) 2 2Cu(OH)2Acetato <strong>di</strong> rameE` <strong>di</strong> sintesiUsato fino da epoca Romana fino al XIX sec.E` usato per le tecniche a olioE` stabile al<strong>la</strong> luce ma si altera con <strong>pigmenti</strong> abase <strong>di</strong> zolfo.


Alterazione dei <strong>pigmenti</strong> a base <strong>di</strong> rame1. Alterazione del<strong>la</strong> azzurrite a ma<strong>la</strong>chite2. Annerimento del resinato <strong>di</strong> rame3. Annerimento del<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>chite


BIANCHI: biacca 2PbCO 3 Pb(OH) 2Carbonato basico <strong>di</strong> piomboE` <strong>di</strong> origine artificiale.E` usato fino al XIX sec.E` usato a tempera ed olioE` poco stabile ad affrescoGiotto, Assisi PGAlterazione del<strong>la</strong> biacca a PbO 2


BIANCHI: bianco S.Giovanni CaCO 3<strong>pittura</strong> etrusca arcaicaCarbonato <strong>di</strong> calcioE` <strong>di</strong> origine minerale naturale/artificiale.E` noto fin dall`antichita`.E` usato <strong>nel<strong>la</strong></strong> <strong>pittura</strong> a frescoE` stabile in affresco


BIANCHI: bianco <strong>di</strong> Zinco ZnOPiero del<strong>la</strong> Francesca, Leggenda del<strong>la</strong> Vera Croce, ArezzoMonossido <strong>di</strong> zincoE` <strong>di</strong> origine artificialeE` usato per <strong>la</strong> <strong>pittura</strong> moderna e nel restauroE` molto fluorescente


BIANCHI: bianco <strong>di</strong> titanio TiO 2Keith HaringBiossido <strong>di</strong> titanioE` <strong>di</strong> origine artificialeE` usato per <strong>la</strong> <strong>pittura</strong> moderna e nel restauroE` un forte fotoossidante


tavo<strong>la</strong> sinottica dell’uso dei <strong>pigmenti</strong>preistoria civiltà antiche V-XV XV-XVI XVII XVIII XIXXXBluindacoblu egizio<strong>la</strong>pisazzurritesmaltoblu <strong>di</strong>Prussiablu <strong>di</strong> Cooltremare a.preistoria civiltà antiche V-XV XV-XVI XVII XVIII XIXXXRossiterrecinabrominiorosso Cd

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