3435Borghi olaniNultimi anni del ‘700. All’origine del complesso monumentaleè la tomba di San Felice prete che fusepolto, alla fine del III sec., nella necropoli a norddi Nola. Dopo la pace religiosa del 313 d.C. fu edificatala prima chiesa, nota come aula ad corpus, costruitacon orientamento nord-sud, nell’angolo del piazzaledelimitato dagli ambienti funerari, sfruttando lospazio reso libero dalla distruzione di tre mausolei.La tomba di San Felice venne quindi a trovarsi in posizione eccentrica rispettoall’asse dell’aula ad corpus e a breve distanza dall’ingresso. Intorno alla metà delIV sec., ad est dell’aula, fu realizzato un secondo edificio di culto, con tre navatee l’abside ad est (basilica orientale). La diffusione del culto di San Felice e laconseguente trasformazione del cimitero in un grandioso e frequentatissimosantuario sono legate alla figura di un prestigioso esponente dell’aristocraziaromana, Meropio Ponzio Paolino, noto come Paolino di Nola.Dopo la prima visita al complesso, avvenuta quand’era governatore della <strong>Campania</strong>,Paolino si stabilì definitivamente presso la tomba di San Felice, nel 395, insiemealla moglie Terasia. Impegnando le risorse ricavate dalla vendita delle numeroseproprietà, Paolino restaurò i preesistenti edifici di culto e costruì una nuova ampiabasilica, nota come basilica nova. Eresse, inoltre, alcuni ambienti monastici perospitare quanti volevano condividere con lui il ritiro presso la tomba di San Felice.Divenuto Vescovo di Nola nel 409, continuò a vivere presso il venerato sepolcrodove fu sepolto nel 431.Anche i suoi successori si fecero seppellire nella basilica di San Felice, la quale perun certo periodo, svolse le funzioni di cattedrale di Nola. L’attività costruttiva nonsi interruppe con la morte di Paolino. Il complesso che comprendeva l’ala ad corpus,la basilica orientale, la nova e la basilica di Santo Stefano fu, infatti, interessatoda importanti lavori di ristrutturazione che cambiarono l’assetto dei luoghi. Danneggiatoda una disastrosa alluvione all’inizio del VI sec., il santuario ritornò benpresto alla normalità. Tra VI e VII sec. venne edificata una nuova chiesa dedicataall’apostolo Tommaso, mentre la basilica nova e Santo Stefano, furono restauratee impiegate a scopo funerario. A seguito del crollo della nova, avvenuto nell’VIIIsec., l’abside dell’edificio e le due adiacenti campate della navata centrale furonotrasformate nella Chiesa di San Giovanni. Tra la fine del IX sec. e gli inizi delsuccessivo, rilevanti interventi furono realizzati dal Vescovo Leone III, nella basilicadi San Felice e nelle cappelle di San Calionio e dei SS. Martiri.Tra la fine del XII sec. e la prima metà del successivo, all’abside occidentale dellabasilica di San Felice fu addossato il campanile, mentre dopo il XIII sec. all’oratoriodei SS. Martiri fu annessa la cappella di San Giacomo apostolo. Nel XIV sec. fuedificata la cappella di San Maria degli Angeli. Alla fine del ‘700 fu costruita laFondazione Premio CimitileLa Fondazione Premio Cimitile è stataistituita il tre novembre del 2005,avente lo scopo di studio, ricerca epromozione culturale e letteraria ed,in particolare, la gestione del PremioLetterario Cimitile. I fondatori sono:Provincia di Napoli, Comune di Cimitile,Associazione Obiettivo III Millennio,Ing. Francesco Albertini, Dott. FeliceNapolitano. La sotto-denominazione"Turismo, Cultura e Religione nelleBasiliche Paleocristiane di Cimitile",esprime con efficacia la ragion d'esseredel Premio Cimitile 2007 in quanto ilprogetto si inserisce all'interno delleazioni di intervento promozionale, perl'incremento delle correnti turisticoculturaliitaliane ed estere. La"mission" dell'Ente Premio Cimitile èquella di gestire una manifestazioneletteraria di livello nazionale einternazionale "al fine di promuoveree sollecitare il gusto alla lettura erecuperare i valori della fantasia edella creatività. Arte, cultura e storianel Complesso delle BasilichePaleocristiane di Cimitile".Parrocchiale, realizzata demolendola <strong>parte</strong> orientale della basilica di SanFelice. Il nuovo edificio fu voluto dalpreposito Cipriano Rastelli e dalprincipe Gaetano Albertini.Tra gli eventi da non perdere laProcessione figurativa del VenerdìSanto. Si tratta di uno spettacolocaratteristico e suggestivo in cuidecine di comparse ripropongonoscene della “Passio” di Cristo: Gesùsi licenzia dalla madre, Gesù preganell’orto, Gesù catturato, Gesù cadente,Gesù asciugato dalla Veronica,Gesù morto, Gesù tolto dalla croce.Un crescendo di emozione che arrivaal suo culmine quando, presso lospiazzo antistante la chiesa dellaMadonna del Carmelo, nel silenziogenerale, si leva l’accorata preghieradei fedeli cimitilesi. Qui un lettorerievoca brani delle sacre Scritture edella “Passio”, sino all’annunciodell’imminente Risurrezione del Cristo.Il Maggio Cimitilese è caratterizzatoda un nutrito cartellone di eventi divario genere per ogni fascia d’età.Rassegne pittoriche, rassegne musicali,manifestazioni sportive e culturali,recupero delle tradizioni locali, teatro spontaneo, rappresentazioni sacre eteatro classico, meeting, convegni, tavole rotonde e dibattiti.Tra gli eventi del borgo, di notevole rilievo, risulta essere il Premio LetterarioCimitile che dal 1996 ha lo scopo di assegnare ogni anno il “Campanile d’Argento”a colui che si è particolarmente distinto in vari settori della letteratura. La rassegnasi svolge nel mese di giugno. Il premio si articola in più sezioni: la principale èrelativa ad opere inedite di narrativa. Il Premio ha ottenuto un crescente successo,tanto che oggi gode di grande stima all’interno del mondo letterario a livellonazionale. L’evento ha luogo nelle Basiliche Paleocristiane, un degno palcoscenicoche abbraccia cultura, storia e religione.Borghi olaniN
371Borghi olaniBorghi olaniNNComune di ComizianoPiazza Municipio, 1 - 80030 (NA)Tel. 081/8297412 / Fax 081/8248464www.comune.comiziano.na.itpolitichesociali@comune.comiziano.na.itComizianoIl borgo ebbe origine tra il I sec. a.C. ed il I sec. d.C.come una delle numerose ville rustiche che circondavanola città di Nola. Comiziano ha da sempreun rapporto stretto con le proprie origini rurali,Il progetto “recupero e valorizzazionedel patrimonio rurale”, fortementevoluto dall’Amministrazionecomunale, risponde ad una logica diprogrammazione che mira al recuperoe al rilancio del patrimonio culturaledi Comiziano, della propria identitàstorica, delle tradizione artigianali,gastronomiche e folcloristiche, delpaesaggio rurale, ossia di unostraordinario sistema in cui l’azionedella natura e l’opera dell’uomo sisono intersecate in modo armonico enon distruttivocome conferma la presenza sul territorio di numerose cantine e varie masserie.Le prime, indicano il profondo legame della gente del posto con la terra e con unodei suoi frutti più caratteristici: l’uva. Il borgo, infatti, custodisce, nel suo sottosuolo,locali e cunicoli in cui, per anni, è avvenuto il processo di vinificazione. Le masseriecostituiscono uno degli elementi di maggiore rilievo nell’ambito del paesaggiocampestre. Nelle sue forme tradizionali si tratta di un’espressione nata da unacultura povera, caratterizzata da una matrice agricola. I manufatti venivano realizzaticon materiali reperiti sul posto ed avevano funzione di abitazioni, stalle, fienili,locali per la trasformazione e la conservazione dei prodotti. Le soluzioni tecnichesono essenziali e di grande efficacia, funzionali all’utilizzo efficiente di tutte lerisorse ambientali. Degna di nota, la Chiesa di San Severino, risalente al XVI sec.,ed elevata a parrocchia nel 1527 per volere del nobile Giovanni Bernardo Mastrilli.La fabbrica, di chiara matrice rinascimentale, è ad aula unica. L’architettura rivelauna sensibilità per il passato antico, con una ripresa dei vecchi ordini architettonici,attraverso la tendenza ad un’articolazione chiara e ortogonale: l’impiego di formegeometriche elementari caratterizza la struttura della navata, le colonne e i capitelli.Manifestazione di grande coinvolgimento è la festa delle tammorre: dalla mezzanottedel 6 gennaio, protagoniste di eccezione sono le tammorre, che insieme agliorganetti e ai flauti, fanno da sottofondo musicale per trascinanti danze di originecontadina. Dalla sera del 7 fino a notte inoltrata, i caratteristici vicoletti del paesesono illuminati da falò che danno inizio alla veglia per l’arrivo del Santo patrono.Il giorno successivo, quindi, si onora con una processione devozionale San SeverinoVescovo, protettore di Comizano. Il borgo di Comizano comprende anche la piccolae laboriosa frazione di Gallo. Qui, a dicembre, si dà alle fiamme il tradizionale falò,in onore di San Nicola Vescovo, patrono rionale. La popolazione del posto hamantenuto viva questa antica tradizione, arricchendola di sapore Il 5 dicembre,infatti, si svolge la sagra di salsiccia e broccoli. Un altro evento degno di nota nelcalendario di Gallo è ‘O presepio ‘e Pullecenella: una ricostruzione d’ambiente del‘700 napoletano in cui compagnie teatrali locali inscenano spassosi quadretti.Borghi olaniN