Un'Azienda che cresce con i conti in ordine - Ospedale San Carlo
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Primo Piano<strong>in</strong> campo dall’azienda <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea <strong>con</strong>il mandato regionale e coerentementeal discorso programmaticopronunciato all'atto del mio <strong>in</strong>sediamento.Nel corso di un anno e mezzo di attivitàla direzione strategica ha:- potenziato il sistema DEA ;- potenziato le attività ambulatorialiper prestazioni specialisti<strong>che</strong>: attivatiprogetti per la riduzione delleliste di attesa (radiologia, osteotrissia,neuroradiologia, ecc.); elaboratoun pac<strong>che</strong>tto accessibilità, articolato<strong>in</strong> day service (spalla-senologiaipertesionepolmonare), adottato unsistema di prenotazioni per classi dipriorità RAO, apertura la terza domenicadel mese a costo zero perl'azienda di una dec<strong>in</strong>a di ambulatoriper prestazioni di rilievo;- potenziato la risposta dei reparti dialta specializzazione abbattendo leliste di attesa <strong>in</strong> chirurgia;- riorganizzate traumatologia e ortopediaacquisendo specialisti per ilpiede e per la spalla;- sottoscritta una <strong>con</strong>venzione <strong>con</strong> ilcentro di alta specialità per il pancreasdell'Università di Verona(prof. Pederzoli) e avviate le attività<strong>con</strong>nesse per costruire a Potenza unpolo di riferimento meridionale;- messo <strong>in</strong> cantiere il progetto per unpolo riabilitativo di terzo livello aPescopagano per munire il presidioospedaliero di posti letti per gravilesioni cerebrali e midollari e perlungodegenti;- approvato il progetto per aprire <strong>in</strong>Basilicata la prima Stroke Unit;adottata una nuova tecnica non <strong>in</strong>vasivaper l'impianto di valvole cardia<strong>che</strong><strong>in</strong> via percutanea otransapicale;“ Le azioni messe <strong>in</strong> campo dalla direzione strategica(riorganizzazione, atto aziendale, def<strong>in</strong>izione dei budget, potenziamentoaree alta specialità,) hanno <strong>con</strong>sentito di rimettere <strong>in</strong> moto la macch<strong>in</strong>a<strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> raggiungendo risultati sicuramente lus<strong>in</strong>ghieri.”Ma la sanità non è soltanto numeri: è importante an<strong>che</strong> la persona del paziente:“Una persona – ha spiegato Martorano – <strong>che</strong> spesso non è <strong>in</strong> <strong>con</strong>dizionedi valutare la qualità scientifica del trattamento <strong>che</strong> riceve ma èsicuramente molto attenta all’organizzazione del servizio. E qu<strong>in</strong>di perme, più <strong>che</strong> la s<strong>in</strong>gola personalità, per quanto di rilievo, bisogna pensareall’organizzazione di sistema <strong>che</strong> <strong>con</strong>sente di migliorare la qualità del servizio,e<strong>con</strong> esso la qualità percepita dal paziente. E questi miglioramentispesso si tradu<strong>con</strong>o an<strong>che</strong> <strong>in</strong> efficienze di costi”.Martorano ha ribadito <strong>con</strong> forza, nel quadro di una forte collaborazione,la netta divisione dei compiti <strong>con</strong> i direttori generali: a loro spettano ledecisioni operative mentre al dipartimento competono le scelte strategi<strong>che</strong>e il completamento del riassetto del sistema sanitario regionale”.4