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Anno 2011 Parte Prima - Federacciai

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Assemblea Annuale 2012L’INDUSTRIASIDERURGICA ITALIANARelazione AnnualeL’acciaioèlavoro


Assemblea Annuale 2012L’INDUSTRIASIDERURGICA ITALIANARelazione Annuale


INDICEORGANI STATUTARI pag. 5PARTE I Il mercato pag. 111 Il contesto generale pag. 122 La siderurgia nel mondo pag. 163 La siderurgia in Italia pag. 184 La politica commerciale pag. 23PARTE II Associazioni di Comparto pag. 251 Associazione Acciaio Prodotti Piani e Lunghi pag. 262 Associazione <strong>Prima</strong> Trasformazione e Tubi pag. 343 Associazione Acciai speciali pag. 364 Associazione Italiana Elettrosiderurgia pag. 38PARTE III Le Tematiche Generali pag. 391 Energia pag. 402 Ambiente pag. 413 Rottame pag. 46PARTE IV Società ed Enti Collegati pag. 491 Società consortile GAS INTENSIVE pag. 502 Riconversider pag. 523 Unsider pag. 53PARTE V Aziende Associate pag. 55PARTE VI Appendice statistica pag. 613


ORGANI STATUTARIComitato di PresidenzaConsiglio DirettivoL’acciaioècomunicazione


Relazione annuale <strong>2011</strong> - organi statutariCOMITATO DI PRESIDENZA(Composizione al 31.12.<strong>2011</strong>)PRESIDENTEGiuseppePASINIVICE PRESIDENTI elettiviGiovanniAntonioStenoNicolaARVEDIBELTRAMEMARCEGAGLIARIVAVICE PRESIDENTI e PRESIDENTI DELLE ASSOCIAZIONI DI COMPARTOMichele AMENDUNIVincenzo CRAPANZANOAntonio GOZZICesare RIVAL’acciaioèsincronia6


Relazione annuale <strong>2011</strong> - organi statutariCONSIGLIO DIRETTIVO(Composizione al 31.12.<strong>2011</strong>)Il Comitato di Presidenza e i SignoriRinaldo BALDIAlessandro BANZATOGiuliano BOATORuggero BRUNORILuigiBUZZIMarcello CALCAGNIMaurizio CALCINONIPietrodE BIASIHarald ESPENHAHNGiacomo GHIDINIMarioGUSSAGOAlberto INZAGHI (Consigliere Tesoriere)CarloLEALIPierluigi LEALICarloMALASOMMAGiuseppe MARZORATICarloMAZZOLENIFederico PITTINIFranco POLOTTIGiancarlo QUARANTAGianluca RODAVittoria ROMEOFrancesco SEMINOMargherita STABIUMIMauro STEFANAREVISORI DEI CONTI EFFETTIVIAndreaGiuseppeGiampaoloAGNELLIPOZZOLITALPONEREVISORI DEI CONTI SUPPLENTIRomolo RAGGIODarioSEMENZATODIRETTORE GENERALEFlavioBREGANT7


Relazione annuale <strong>2011</strong> - organi statutariCONSIGLIO DIRETTIVO ASSOCIAZIONE ACCIAIO PRODOTTI PIANI E LUNGHI COMUNICesare RIVA PresidenteGiovanniRinaldoRuggeroEnricoGiacomoCarloMassimoGiovanniFedericoFrancoNicolaVittoriaMargheritaBAJETTIBALDIBRUNORIFORNELLIGHIDINILEALIMAZZUCOTELLIPASINIPITTINIPOLOTTIRIVAROMEOSTABIUMICONSIGLIO DIRETTIVO ASSOCIAZIONE ACCIAI SPECIALIMichele AMENDUNI PresidenteErnestoRinaldoAlessandroGiuseppeAndreaRobertoSandroGiuseppeFrancoFabioGiancarloMariocorradoAMENDUNIBALDIBANZATOBERRETTIFORONIFORCELLAFRACCIAMARZORATIPOLOTTIRIVASPOTTIVERGNAVICENTINI8


Relazione annuale <strong>2011</strong> - organi statutariCONSIGLIO DIRETTIVO ASSOCIAZIONE TUBI E PRIMA TRASFORMAZIONEVincenzo CRAPANZANO PresidenteGiovanniItaloMarcoAndreaLuigiMarioCarloSandroAlbertoAndreaRobertoSilvioAlessandroANTONIETTIBARONIBERERABERIBUZZICALDONAZZOFORESTIFRACCIAINZAGHIMONTRASIOMARCORATAVECCHIAVALSECCHICONSIGLIO DIRETTIVO ASSOCIAZIONE ITALIANA ELETTROSIDERURGIAAntonio GOZZI PresidenteRuggeroMaurizioVincenzoAntonioElenaGiuseppeGiovanniFedericoMargheritaFrancescoGiorgioBRUNORICALCINONICRAPANZANOFAGGIONATOMAGRIMARZORATIPASINIPITTINISTABIUMIUBERTOZUCCARO9


1. IL MERCATOIl contesto generaleLa siderurgia nel mondoLa siderurgia in ItaliaLa politica commercialeL’acciaioèpassione


Relazione annuale <strong>2011</strong> - parte I: il mercato1 Il contesto generaleL’economia mondiale nel <strong>2011</strong>, dopo la ripresa dell’anno precedente, è cresciuta con un aumento del Prodotto Lordopari al 3,9%, in rallentamento di 1,5 punti percentuali rispetto alla crescita del 2010. Più sensibile è stata la frenatadel PIL dei Paesi avanzati che con l’1,6% hanno dimezzato il ritmo di crescita rispetto all’anno precedente. Uno sviluppopiù moderato ha interessato anche le economie dei Paesi emergenti e in via di sviluppo che sono passati dal7,3% al 6,2%.Variazioni% reali75Prodotto lordo31-1-3-5Il commercio mondiale di beni e servizi nel <strong>2011</strong> ha quasi dimezzato il tasso di crescita passando da un aumentodel 12,9% nel 2010 al 5,8% nel <strong>2011</strong>. Maggiore è stata la riduzione della crescita delle importazioni dei Paesiavanzati, da 13,3% a 5,1%, mentre la crescita delle importazioni dei Paesi emergenti e in via di sviluppo è passatadel 16% nel 2010 al 9,4% nel <strong>2011</strong>.Variazioni% reali151050-5-10Commercio mondiale-1520002001200220032004200520062007200820092010<strong>2011</strong>20002001200220032004200520062007200820092010<strong>2011</strong>MondoPaesi avanzatiFonte: FMIFonte: FMII prezzi mondiali delle materie prime (indici Fondo Monetario Internazionale) nel <strong>2011</strong> sono aumentati del 26,3%,dopo la caduta del 30% registrata nel 2009 e il rimbalzo del 26,1% nel 2010. L’aumento dei prezzi delle materieprime non petrolifere è stato pari al 17,8%, mentre quella dei prezzi del petrolio è stata del 31,6% (media Brent,WTI, Dubai).In particolare la crescita dei prezzi delle materie prime di più diretto interesse della siderurgia è stata pari al 27,9%per lo stagno, al 5% per il nichel e all’1,6% per lo zinco. L’aumento delle quotazioni del minerale di ferro (importazioniCina) nel <strong>2011</strong> è stata pari al 14,4% dopo quello dell’83,4% registrato nel 2010.12


Relazione annuale <strong>2011</strong> - pARTE I: IL MERCATOPrezzi mondiali delle materie prime metallurgiche6005004003002001000200520062007200820092010<strong>2011</strong>Minerale di ferro Stagno Nichel ZincoFonte: FMIl’inflazione mondiale (prezzi al consumo) a fine anno è passata dal 3,7% nel 2010 al 4,8% nel <strong>2011</strong>, mentre l’aumentodei prezzi al consumo nei Paesi avanzati è salito al 2,5% dall’1,5% del 2010.l’economia della Cina ha continuato a crescere a ritmi sostenuti. Il Prodotto Interno lordo nel <strong>2011</strong> è aumentato del9,2%, in rallentamento dal 10,4% dell’anno precedente; il tasso di inflazione in crescita dal 3,3% nel 2010 al 5,4%nel <strong>2011</strong>. Il ritmo di crescita delle esportazioni di merci è sceso dal 28,4% nel 2010 al 9,4% nel <strong>2011</strong>.In India l’economia ha rallentato sensibilmente il tasso di crescita passando da un aumento del PIl pari al 10,6% nel2010 al 7,2% nel <strong>2011</strong>. In Giappone il PIl nel <strong>2011</strong> è diminuito dello 0,7% dopo la crescita del 4,4% nell’annoprecedente.Negli Stati Uniti d’America dopo una crescita dell’economia pari al 3% nel 2010 è stato registrato un rallentamentoall’1,7%. Nei Paesi dell’America Latina nel <strong>2011</strong> il PIl è aumentato del 4,5% dopo la crescita del 6,1% nell’annoprecedente. l’Argentina ha segnato un lieve rallentamento della crescita passando da 9,2% a 8,9%, mentre in Brasileil rallentamento è stato più marcato, da 7,5% a 2,7%Nei Paesi della Confederazione degli Stati Indipendenti l’aumento del PIl è stato pari al 4,8%, come nell’anno precedente,con una crescita del 4,3% in Russia e del 5,2% in Ucraina.Nei Paesi dell’Unione Europea dopo la ripresa economica nel 2010, la crescita del PIl nel <strong>2011</strong> ha subito un marcatorallentamento all’1,6%. In Germania è stata realizzata una crescita del PIl pari al 3,1%, in lieve rallentamento dal3,6% dell’anno precedente. contrazioni sono invece state registrate in Grecia (-6,9%) e Portogallo (-1,5%), mentreaumenti sono stati realizzati in Francia (+1,7%), Regno Unito (+0,7%) e Spagna (+0,7%).l’economia in Italia nel <strong>2011</strong> ha realizzato una crescita del Prodotto Interno lordo in volume pari allo 0,4%. I consumidelle famiglie sono aumentati solamente dello 0,2% (il reddito disponibile è rimasto debole e la fiducia dei consumatoribassa); gli investimenti fissi lordi sono diminuiti dell’1,9%, sempre in volume.Gli investimenti in costruzioni hanno fatto registrare una flessione del 2,8% (dopo altri tre anni di caduta sensibile) perportarsi al 18% al di sotto del volume osservato nel 2007. le importazioni di beni e servizi in Italia nel <strong>2011</strong> sonoaumentate solo dello 0,4% e le esportazioni sono aumentate del 5,6%.13


Relazione annuale <strong>2011</strong> - pARTE I: IL MERCATOProdotto interno lordoVariazioni %a prezzi costanti543210-1-2-3-4-5-620002001200220032004200520062007200820092010<strong>2011</strong>Fonte: ISTATVariazioni %a prezzi costanti3210-1Consumi delle famiglieVariazioni %a prezzi costanti151050-5-10Investimenti fissi lordi-2-1520002001200220032004200520062007200820092010<strong>2011</strong>20002001200220032004200520062007200820092010<strong>2011</strong>Fonte: ISTATFonte: ISTATla produzione industriale effettivamente realizzata nel <strong>2011</strong> in Italia ha fatto registrare una flessione dello 0,8% rispettoall’anno precedente mantenendosi su livelli bassi. A fine anno il livello della produzione industriale era inferioredi quasi il 20% a quello di inizio 2008.2005=100110105100959085Produzione industrialeVariazioni %50-5-10-15Produzione industriale80-2020002001200220032004200520062007200820092010<strong>2011</strong>20002001200220032004200520062007200820092010<strong>2011</strong>Fonte: ISTATFonte: ISTATl’andamento mensile della produzione industriale in Italia nel <strong>2011</strong> mostra come la caduta produttiva sia iniziata giànella prima parte dell’anno per accentuarsi maggiormente nella seconda.14


Relazione annuale <strong>2011</strong> - parte I: il mercato2005=100110Produzione industrialemedia mobile 3 mesidestag100908020002001200220032004200520062007200820092010<strong>2011</strong>Fonte: ISTATI principali settori dell’industria manifatturiera che utilizzano prodotti siderurgici hanno fatto registrare un andamento inflessione rispetto a un anno prima con l’eccezione della meccanica e della produzione di carrozzerie, rimorchi, partie motori. Il ciclo produttivo nei vari settori, ha evidenziato un’impostazione per lo più negativa, che si è consolidataverso fine anno.L’attività del settore delle costruzioni nel <strong>2011</strong> ha fatto registrare una caduta pari al 2,8%, il quarto anno consecutivodi consistenti riduzioni, concentrate principalmente nel comparto delle costruzioni non residenziali ed in particolaredelle opere pubbliche, oltre che nella nuova edilizia abitativa. Unica eccezione lievemente positiva si è evidenziataper quanto riguarda le manutenzioni straordinarie nell’edilizia residenziale, incentivate dal favorevole trattamentofiscale.In base ai dati trimestrali forniti dall’ISTAT l’ultimo trimestre del <strong>2011</strong> ha presentato un aumento dello 0,1% rispetto altrimestre precedente lasciando però il livello raggiunto al 20% sotto del massimo di fine 2006.Attività del settore delle costruzioni2005=1001061041021009896949290888684828020002001200220032004200520062007200820092010<strong>2011</strong>Fonte: ISTAT investimenti fissi in costruzioni destagionalizzati (trimestri)15


Relazione annuale <strong>2011</strong> - pARTE I: IL MERCATO2 La siderurgia nel mondoNel <strong>2011</strong> la produzione mondiale di acciaio è stata pari a 1,52 mld.t., in crescita del 6,1% (87,7 m.t.) rispettoall’anno precedente 1 . la cina, con 683,9 m.t., ha aumentato la sua produzione del 7,3% (46,5 m.t.) coprendo cosìuna quota del 45,1% del totale mondiale.M.t.16001400Produzione acciaio nel MondoMondoMondoescluso CinaM.t.800700600Produzione acciaio in Cina1200500100040080030060020020002001200220032004200520062007200820092010<strong>2011</strong>10020002001200220032004200520062007200820092010<strong>2011</strong>la produzione in Asia, nel <strong>2011</strong>, ha raggiunto i 975,9 m.t., pari al 64% del totale mondiale, ed è aumentata del6,7% (61,4 m.t.) rispetto all’anno precedente; il Giappone, con 107,6 m.t., nel <strong>2011</strong>, è restato il secondo paeseproduttore di acciaio nel mondo.Gli USA, (il terzo paese produttore al mondo) con 86,4 m.t., hanno fatto registrare un aumento del 7,3% (5,9 m.t.).Produzione mondiale di acciaio <strong>2011</strong> Produzione mondiale di acciaio <strong>2011</strong>CinaGiapponeStati Uniti d’AmericaIndiaRussiaSud CoreaGermaniaUcrainaBrasileTurchiaItaliaTaiwan (R.o.C.)MessicoFranciaSpagnaCanadaIranRegno UnitoPoloniaBelgio0 200 400 600 800 M.t.Africa e M.O.2,5%Sud America3,2%Nord America7,8%CSI7,4%Asia64,3 %Oceania0,5%Unione Europea11,7%Altri Europa2,6%Nei Paesi UE sono state prodotte 177,2 m.t. di acciaio, in crescita del 2,7% (4,6 m.t.), con l’Italia che, con unaproduzione di 28,7 m.t., ha realizzato un ben più veloce aumento: 11,6% (3 m.t.). la Turchia ha fatto registrare unaumento del 17% (5 m.t.), per raggiungere 34,1m.t.1Fonte dati e stime: WORldSTEEl ASSOcIATION16


Relazione annuale <strong>2011</strong> - pARTE I: IL MERCATOM.t.Produzione acciaio in Unione EuropeaM.t.Produzione acciaio in USA220210200110100190180170908016015014070601305020002001200220032004200520062007200820092010<strong>2011</strong>20002001200220032004200520062007200820092010<strong>2011</strong>Produzione acciaioM.t. 2005 2006 2007 2008 2009 2010 <strong>2011</strong>Unione Europea 195,5 206,9 210,2 198,2 139,4 172,6 177,2altri Europa 25,0 28,2 30,6 31,7 29,1 33,6 38,9cSI 113,2 119,9 124,2 114,3 97,6 108,2 112,7Nord America 127,6 131,8 132,6 124,5 82,6 111,6 118,9Sud America 45,3 45,3 48,2 47,4 37,8 43,9 48,3Africa e m.O. 33,1 34,1 35,1 33,6 33,0 36,6 37,6Asia 598,1 674,1 757,3 783,0 810,4 914,5 975,9Oceania 8,6 8,7 8,8 8,4 6,0 8,1 7,2mondo 1.146,5 1.249,0 1.347,0 1.341,2 1.235,8 1.429,1 1.516,8cina 355,8 421,0 489,7 512,3 577,1 637,4 683,9Giappone 112,5 116,2 120,2 118,7 87,5 109,6 107,6USA 94,9 98,6 98,1 91,4 58,2 80,5 86,4Francia 19,5 19,9 19,3 17,9 12,8 15,4 15,8Germania 44,5 47,2 48,6 45,8 32,7 43,8 44,3Italia 29,4 31,6 31,6 30,6 19,8 25,8 28,7Polonia 8,3 10,0 10,6 9,7 7,1 8,0 8,8Regno Unito 13,2 13,9 14,3 13,5 10,1 9,7 9,5Spagna 17,8 18,4 19,0 18,6 14,4 16,3 15,5Altri 62,8 65,9 66,9 62,0 42,4 53,6 54,7Unione Europea 195,5 206,9 210,2 198,2 139,4 172,6 177,2Fonte WSA17


Relazione annuale <strong>2011</strong> - parte I: il mercato3 La siderurgia in ItaliaIn Italia nel <strong>2011</strong> la produzione di acciaio ha raggiunto 28,7 M.t. con un aumento pari all’11,6%, equivalente a3M.t.; ancora sotto del 9,2% al massimo storico del 2006 (31,6 M.t.). L’Italia continua ad essere il secondo maggioreproduttore fra i Paesi dell’UE con una quota del 16,2%, oltre un punto percentuale in più dell’anno precedente.M.t.Produzione acciaio in ItaliaVariazioni %Produzione acciaio in Italia344032303020281026024-1022-2020-3018-4020002001200220032004200520062007200820092010<strong>2011</strong>20002001200220032004200520062007200820092010<strong>2011</strong>La produzione di laminati lunghi nel <strong>2011</strong> è stata pari a 12,9 M.t. in aumento del 5,9% rispetto all’anno precedente,ma ancora inferiore del 25,6% a quella del 2007.M.t.Produzione di laminati lunghiVariazioni %Produzione di laminati lunghi204018163020101401210-10-20-308-4020002001200220032004200520062007200820092010<strong>2011</strong>20002001200220032004200520062007200820092010<strong>2011</strong>La produzione di laminati piani nel <strong>2011</strong> è stata pari a 14,4 M.t. con una crescita del 14,2% rispetto all’anno precedentee inferiore del 2,7% al livello del 2007.18


Relazione annuale <strong>2011</strong> - pARTE I: IL MERCATOProduzione di laminati pianiProduzione di laminati pianiM.t.Variazioni %50204018163020101401210-10-20-308-4020002001200220032004200520062007200820092010<strong>2011</strong>20002001200220032004200520062007200820092010<strong>2011</strong>Il consumol’aumento del consumo reale di prodotti siderurgici, sebbene modesto, e soprattutto il ciclo delle scorte di mercatofavorevole ha portato ad una crescita del consumo apparente – ciò che è stato acquistato dai settori utilizzatori e dalcommercio in Italia – nel <strong>2011</strong> del 3,8% a 29,8 m.t.. Il livello del consumo resta tuttavia ben al di sotto (24,4%)del massimo del 2006 (39,4 m.t.).Il consumo apparente di prodotti siderurgici ha seguito una crescita sostenuta nella prima parte dell’anno ed un rallentamentonella seconda. da un aumento anno su anno del 16,2% nel primo trimestre si è sceso al 9,3% nel secondoe allo 0,6% nel terzo fino a evidenziare una contrazione dell’11,9% nel quarto.M.t.Consumo apparente di prodotti siderurgiciVariazioni %Consumo apparente di prodotti siderurgici453040352010030-102520-20-30-4015-5020002001200220032004200520062007200820092010<strong>2011</strong>20002001200220032004200520062007200820092010<strong>2011</strong>l’aumento della domanda di laminati lunghi nel <strong>2011</strong>, pari al 5,9%, ha portato il consumo apparente a 11,6 m.t.mentre quello di laminati piani, pari a 15,1 m.t., ha realizzato una crescita del 4,2%.le consegne totali dei produttori nazionali nel <strong>2011</strong> (30,2 m.t.) sono aumentate del 7,8%; quelle di laminati pianisono cresciute dell’8,1% e quelle di laminati lunghi del 7,2%.ConsumoConsegnet.2010 <strong>2011</strong>var. %var. %2010 <strong>2011</strong>11/10 11/10Totale generale 28.729.365 29.808.366 3,8 28.067.899 30.245.857 7,8Totale semilavorati 3.360.067 3.190.422 - 5,0 2.568.500 2.785.547 8,5Totale laminati 25.369.300 26.617.943 4,9 25.499.399 27.460.310 7,7di cui: prodotti lunghi 10.913.123 11.558.532 5,9 11.806.449 12.651.449 7,2di cui: prodotti piani 14.456.176 15.059.412 4,2 13.692.950 14.808.861 8,119


Relazione annuale <strong>2011</strong> - pARTE I: IL MERCATONel <strong>2011</strong> le esportazioni totali, pari a 12 m.t., sono state più alte del 12,2% rispetto a quelle dell’anno precedente;le esportazioni dirette verso Paesi non appartenenti all’Unione Europea (3,5 m.t.) sono diminuite dello 0,3%.le esportazioni totali di laminati lunghi (3,5 m.t.) sono aumentate del 13%; quelle verso Paesi non UE (1,5 m.t.) sonoaumentate del 14,5%.le esportazioni totali di laminati piani (7,7 m.t.) sono aumentate del 13,6%; quelle dirette a Paesi extra UE (1,8 m.t.)sono diminuite del 5,3%.EsportazioneDi cui: Paesi extra UEt.2010 <strong>2011</strong>var. %var. %2010 <strong>2011</strong>11/10 11/10Totale generale 10.712.811 12.021.723 12,2 3.530.561 3.518.380 - 0,3Totale semilavorati 877.455 870.419 - 0,8 361.216 262.933 - 27,2Totale laminati 9.835.355 11.151.305 13,4 3.169.346 3.255.447 2,7di cui: prodotti lunghi 3.085.487 3.486.696 13,0 1.283.684 1.470.423 14,5di cui: prodotti piani 6.749.869 7.664.608 13,6 1.885.662 1.785.024 - 5,3Nel <strong>2011</strong> le importazioni totali di prodotti siderurgici (16 m.t.) sono aumentate del 5% rispetto all’anno precedentee quelle provenienti da Paesi non appartenenti all’Unione Europea (8,3 m.t.) del 11,9%.le importazioni di laminati lunghi (2,4 m.t.) sono aumentate del 9,2% mentre quelle da Paesi extra Unione Europeahanno fatto registrare una crescita dello 0,6% al 21,3%.le importazioni di laminati piani (9,9 m.t.), come sempre sensibilmente più elevate di quelle di laminati lunghi, sonoaumentate del 5,2%, e quelle provenienti da Paesi non UE (4,7 m.t.) sono state superiori del 24,6% a quelle dell’annoprecedente.ImportazioneDi cui: Paesi extra UEt.2010 <strong>2011</strong>var. %var. %2010 <strong>2011</strong>11/10 11/10Totale generale 15.193.271 15.957.796 5,0 7.395.627 8.272.511 11,9Totale semilavorati 3.568.942 3.636.745 1,9 3.102.871 2.940.493 - 5,2Totale laminati 11.624.330 12.321.051 6,0 4.292.755 5.332.018 24,2di cui: prodotti lunghi 2.192.161 2.393.779 9,2 524.863 636.411 21,3di cui: prodotti piani 9.432.169 9.927.272 5,2 3.767.892 4.695.607 24,6L’acciaioèscelta20


Relazione annuale <strong>2011</strong> - pARTE I: IL MERCATOIl commercio con l’esteroIl valore delle esportazioni ha raggiunto i 17,9 mld. Euro crescendo del 24,3% dai 14,4 mld. Euro del 2010. Ilvalore totale delle importazioni dei prodotti della siderurgia nel <strong>2011</strong> è stato pari a 14,9 mld. Euro con un aumentodel 20,2% rispetto ai 12,4 mld. Euro dell’anno precedente. Il saldo positivo è passato dai 2 mld. Euro nel 2010 ai3 mld. Euro nel <strong>2011</strong>. Nel <strong>2011</strong>, oltre al disavanzo di 1.2 mld. Euro degli scambi di semilavorati, il comparto deipiani ha fatto registrare un saldo negativo, pari a 2,2 mld. Euro, in miglioramento rispetto ai 2,4 mld. Euro dell’annoprecedente. Il saldo degli scambi di prodotti della prima e seconda trasformazione nel <strong>2011</strong> è stato attivo per 6,1mld. Euro.Scambi intracomunitari Unione Europea a 27 e Commercio Estero Paesi Extra U.E.000 EuroImportazione Esportazione Saldi2010 <strong>2011</strong>var. % var. %11/102010 <strong>2011</strong>11/102010 <strong>2011</strong>Lingotti e semilavorati 1.597.968 2.011.852 25,9 656.198 828.856 26,3 - 951.770 -1.182.996Prodotti lunghi 1.699.628 2.145.915 26,3 1.949.206 2.454.202 25,9 249.578 308.287Prodotti piani 7.087.752 8.141.031 14,9 4.642.484 5.892.280 26,9 - 2.445.268 - 2.248.751Prodotti 1° trasformazione (*) 1.578.735 2.083.056 31,9 5.860.849 7.194.548 22,8 4.282.114 5.111.492Prodotti 2° trasformazione (**) 399.058 478.033 19,8 1.270.458 1.497.315 17,9 871.400 1.019.282Totale generale 12.363.141 14.859.887 20,2 14.379.195 17.867.201 24,3 2.016.054 3.007.314(*) Tubi saldati e senza saldatura, fucinati in barre (no semipr.), barre e profilati a freddo, filo trafilato, nastro a freddo.(**) Profilati per miniere e saldati, materiale per impalcature, accessori per tubi, flange, lamiere striate, graniglie e polveri di ghisa.Il saldo degli scambi con i Paesi dell’Unione Europea è migliorato sensibilmente passando da 1,8 mld. Euro nel2010 a 3,4 mld. Euro nel <strong>2011</strong> principalmente per il forte miglioramento dell’avanzo degli scambi di prodotti dellaprima trasformazione che è passato da 2,8 mld. Euro nel 2010 a 3,4 mld. Euro nel <strong>2011</strong>. le importazioni totali(8,6 mld. Euro) sono aumentate del 13,6% e le esportazioni (12 mld. Euro) sono cresciute del 27,8%.Gli scambi con i Paesi non appartenenti all’Unione Europea hanno peggiorato il saldo passando da un avanzo di194 m. Euro nel 2010 a un saldo negativo pari a 388 m. Euro nel <strong>2011</strong>. Il valore delle importazioni è aumentatodel 30,5% passando da 4,8 mld. Euro nel 2010 a 6,3 mld. Euro nel <strong>2011</strong>, mentre il valore delle esportazioni èpassato da 5 mld. Euro del 2010 a 5,9 mld. Euro del <strong>2011</strong>, con un aumento del 17,7%.Commercio Estero Paesi Extra U.E. a 27000 EuroImportazione Esportazione Saldi2010 <strong>2011</strong>var. % var. %11/102010 <strong>2011</strong>11/102010 <strong>2011</strong>Lingotti e semilavorati 1.224.793 1.421.388 16,1 259.970 276.686 6,4 - 964.823 -1.144.702Prodotti lunghi 349.773 525.663 50,3 833.182 1.007.192 20,9 483.409 481.529Prodotti piani 2.718.248 3.601.741 32,5 1.368.450 1.519.318 11,0 - 1.349.798 - 2.082.423Prodotti 1° trasformazione (*) 389.971 567.441 45,5 1.850.282 2.268.507 22,6 1.460.311 1.701.066Prodotti 2° trasformazione (**) 135.390 169.662 25,3 700.521 826.331 18,0 565.131 656.669Totale generale 4.818.175 6.285.895 30,5 5.012.405 5.898.034 17,7 194.230 - 387.861(*) Tubi saldati e senza saldatura, fucinati in barre (no semipr.), barre e profilati a freddo, filo trafilato, nastro a freddo.(**) Profilati per miniere e saldati, materiale per impalcature, accessori per tubi, flange, lamiere striate, graniglie e polveri di ghisa.21


Relazione annuale <strong>2011</strong> - parte I: il mercatoL’occupazione in siderurgiaA fine <strong>2011</strong> l’occupazione nella siderurgia primaria in Italia era pari a 36.898 addetti, in riduzione dello 0,7%rispetto all’anno precedente, più bassa del 6,3% rispetto al recente massimo del 2008. Gli operai (28.821) hannorappresentato il 78% della forza lavoro impiegata nell’industria.N.Occupati in siderurgia42.00040.00038.00036.00034.00032.00030.00020000120012200232003420045200562006720078200892009020101<strong>2011</strong>Le ore lavorate sono state pari a 60,6 M., in aumento del 2% rispetto all’anno precedente, ma ancora inferiori del7,6% a quelle del 2008.Le ore di assenza per malattie e infortuni (3,2 M.) sono aumentate dello 0,4%; quelle per sciopero (230 mila ore)sono aumentate del 10,6% e quelle per ferie e festività (10 M.) sono aumentate del 7.7%.Ore70.000Ore lavorateOre15.000Ore di assenza65.00010.00060.0005.00055.00050.00020002001200220032004200520062007200820092010<strong>2011</strong>002000120012200232003420045200562006720078200892009020101<strong>2011</strong>Altre cause Sciopero Ferie e festività Malattia ed infortuniIl numero delle ore di cassa integrazione registrate nel <strong>2011</strong> sono state pari a 2,6 M., in contrazione del 49,9%rispetto all’anno precedente. Nel 2009 le ore di cassa integrazione erano salite a 10,1 M.22


Relazione annuale <strong>2011</strong> - parte I: il mercatoOre di cassa integrazioneMigliaia10.0008.0006.0004.0002.000020002001200220032004200520062007200820092010<strong>2011</strong>4 La politica commercialeIl <strong>2011</strong> è stato un anno molto intenso per la politica commerciale dell’Unione Europea. Sono stati condotti nuovinegoziati per la conclusione di accordi di libero scambio, è stato adottato il nuovo regolamento sulla “comitologia” esi è concluso l’iter negoziale per l’adesione della Russia all’Organizzazione Mondiale del Commercio.Con riferimento agli strumenti di difesa commerciale, il <strong>2011</strong> ha visto un leggero incremento nell’apertura di nuoveindagini e nell’adozione di nuove misure da parte dell’UE dopo la leggera flessione registrata nell’anno precedente.L’Unione Europea ha dato inizio complessivamente a 43 indagini antidumping ed antisovvenzione (nuove, riesamied antielusione) tra cui 21 nuove indagini (di cui 4 antisovvenzione). Nel settore dell’acciaio, le nuove indagini, inaumento rispetto ai due anni precedenti, hanno riguardato i nastri con rivestimento organico (AD) dalla Cina, i tubisenza saldatura dalla Bielorussia (AD), elementi di fissaggio “fasteners” in acciaio inossidabile dall’India (AD ed AS)e alcuni accessori per tubi dalla Russia e dalla Turchia (AD).Nello stesso anno sono iniziate diverse indagini per le revisioni delle misure in vigore: elementi di fissaggio dallaMalesia (nuovo esportatore), tubi senza saldatura (riesame alla scadenza ed interim) cavi di ferro e acciaio da Cina,Sud Africa ed Ucraina (riesame alla scadenza) e trefoli e cavi di acciaio dalla Corea del Sud (nuovo esportatore).403530252015105020062007200820092010<strong>2011</strong>TotaleAcciaio23


Relazione annuale <strong>2011</strong> - parte I: il mercatoI dati pubblicati dall’Organizzazione Mondiale del Commercio confermano una diminuzione sostanziale delle nuoveindagini iniziate e delle misure adottate nel <strong>2011</strong> dai Paesi membri dell’OMC rispetto agli anni precedenti. E’ interessantenotare che l’Unione europea non risulta tra i paesi che hanno fatto maggiormente ricorso agli strumenti didifesa commerciale. Gli Stati che hanno iniziato più indagini antidumping sono stati Brasile, India e Stati Uniti mentreArgentina India e Brasile hanno adottato nello stesso anno il più alto numero di nuove misure. Le nuove indagini emisure dei Paesi membri dell’OMC nel <strong>2011</strong> hanno riguardato principalmente le esportazioni dei prodotti cinesi.Nel <strong>2011</strong>, a causa delle difficoltà nella conclusione dei negoziati commerciali multilaterali del Doha Round in senoall’OMC, l’UE ha proseguito a tessere rapporti bilaterali con i Paesi terzi. In particolare, è opportuno segnalare l’entratain vigore dell’accordo di libero scambio con la Corea del Sud e la conclusione dei negoziati per l’accordo dilibero scambio con l’Ucraina. Sono proseguiti, inoltre, i negoziati per la definizione della convenzione regionale sulleregole di origine preferenziale pan-Euro-Mediterranee.Nell’anno in questione è entrato in vigore il nuovo regolamento UE sulla “comitologia”. Il testo approvato dal Consiglioe dal Parlamento dell’UE ha introdotto novità di rilievo riguardanti la partecipazione degli Stati membri nelleindagini antidumping ed antisovvenzione condotte dalla Commissione europea.Con riferimento alle relazioni economiche internazionali dell’UE in seno all’OMC, nel maggio del <strong>2011</strong> l’UE ha aditol’Organo di Risoluzione delle Controversie dell’OMC, per giungere alla composizione di una controversia con gli StatiUniti circa la conformità alla normativa internazionale delle misure antidumping imposte dagli USA sulle importazionidi Stainless Steel Sheet and Strip in Coils dall’Italia.Come accennato in precedenza, il <strong>2011</strong> è stato segnato, inoltre, dalla conclusione dei negoziati iniziati nel 1993per l’adesione della Russia all’OMC. L’adesione sarà formalizzata nel 2012 e comporterà l’eliminazione delle quoteadottate dall’UE sulle importazioni di determinati prodotti siderurgici dalla Russia e la riduzione delle tariffe doganaliapplicate dalla Russia sui prodotti di acciaio.24

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