10.07.2015 Views

scarp de' tenis Il mensile della strada - Caritas Torino

scarp de' tenis Il mensile della strada - Caritas Torino

scarp de' tenis Il mensile della strada - Caritas Torino

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

genovaCrisi nella Riviera di Ponente. Una via d’uscita c’è: ridare valoreai piccoli produttori locali, contro le storture del mercato globaleFiori “tracciabili”,profumo di dirittiUn primato in discussioneLa produzione floricola di Sanremo hamantenuto una sorta di monopolio suimercati europei (Gran Bretagna, Norvegia,persino Finlandia e Turchia) praticamentedagli anni Trenta sino aglianni Sessanta, anche grazie allo sviluppodelle reti di trasporto e dell’economiain generale. Nei decenni successivi,i primi fenomeni di delocalizzazioneproduttiva hanno portato un aumento<strong>della</strong> concorrenza, con un progressivorafforzamento del ruolo dell’Olanda, sinoa che, negli anni Novanta, con la globalizzazionedei mercati e delle merci,hanno fatto la loro comparsa i paesi invia di sviluppo (Kenya, Etiopia, Zambia,Uganda), ma anche paesi come Israelee, in America Latina, Ecuador e Colombia.Queste realtà, caratterizzate dacondizioni climatiche favorevoli e, soprattutto,da un bassissimo costo <strong>della</strong>manodopera, in poco tempo sono riuscitea raggiungere e a superare le posizionidei concorrenti europei, erodendiPaola MalaspinaAvventurandosi da Genova verso la Riviera di Ponente, lungo le tortuosecurve <strong>della</strong> via Aurelia, si apre alla vista, nei pressi di Sanremo, un panorama inconsuetoe ricco di suggestione: una piccola città incuneata nel golfo, e alle sue spallele colline digradanti sul mare, coperte di vegetazione tropicale. Palme, cactus ecespugli fitti di fiori si succedono tra serre e grandi cisterne d’acqua sui particolariterreni in pendenza (in lingua locale, “fasce”), che il lavoro paziente dei coltivatori hareso negli anni più produttivi di sterminate pianure. Siamo proprio nel cuore delmondo floro-vivaistico, nel luogo che, per eccellenza, ospita la miglior produzionedi fiori e piante. «Eppure – spiega Cristiano Calvi, presidente del movimento “Fiorie diritti” – lo scenario nel tempo è molto cambiato. Anche se noi liguri, e non solonoi, fatichiamo a capirlo».Cristiano segue da diversi anni ilprogetto di “Fiori di diritti”, un’idea nataall’interno di Bottega Solidale, per promuoverela cultura <strong>della</strong> sostenibilità, Attimosociale e ambientale, nel consumo difiori e piante.40.<strong>scarp</strong> de’ <strong>tenis</strong> luglio - agosto 2012In un attimola tempesta,in un attimola quiete.Attimo con te,attimi con me.In un attimo,il mio per te,palpiti,in un attimoper tuttoil tempo,per questonostro amore.Franckdone evidenti quote di mercato. In questoscenario, le produzioni <strong>della</strong> nostraRiviera, riconducibili per lo più a impresedi grandi tradizioni e conoscenze,ma di piccolissime dimensioni, rischianodi restare schiacciate; a lorosvantaggio, infatti, gioca anche la crisiglobale, con l’impennata dei costi delgasolio, indispensabile per il funzionamentodelle serre.Una perdita per tutti«Uno scenario del genere sembra configurareuna perdita collettiva, un dannoper tutti – commenta Calvi –. Ci perde,innanzitutto, il sistema di produzionelocale <strong>della</strong> Riviera di Ponente: semprepiù serre e vivai sono costretti a chiuderei battenti. Nella maggior parte dei ca-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!