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scarp de' tenis Il mensile della strada - Caritas Torino

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ventunodossierSul versanteeconomico,un’eccessivainiezionedi liquidità“alternativa”nel sistemapuò aumentarel’inflazionemesso alle associazioni locali di incassare50 mila euro. Come? Grazie al fattoche per ciascuna operazione di cambiotra euro e moneta locale, il 3% del valoreè versato obbligatoriamente a un’associazione,scelta da chi effettua la transazione».In Italia, recentemente, è stato il comunedi Filettino, in provincia di Frosinone,a lanciare la propria «protestacontro le misure di austerity» a suon dimoneta alternativa. <strong>Il</strong> sindaco Luca Sellariha coniato così il Fiorito (destandoscalpore per aver posto la sua effige sullebanconote), buono per effettuare acquistinei negozi locali o per i turisti chevogliano comprare souvenir. Similmente,a Parma il neo sindaco “grillino” FedericoPizzarotti ha profilato la possibilitàdi introdurre una valuta propria.Pagare per credereL’adesivo esibito dai negozi di Serramannache aderiscono al circuito SardexE in Sardegna, il Sardex!Ancora, in Sardegna è nato da qualchemese il Sardex, moneta virtuale basatasu una sorta di baratto moderno. Ideatada quattro ragazzi di Serramanna(provincia di Medio Campidano), vuolecostituire una base di liquidità circolante:i possessori non la accumulano(non esistono banche che offrano conticorrenti in Sardex) e in tal modo alimentanogli scambi commerciali locali,nei negozi associati al progetto. E glieuro vengono relegati alle spese chepossono essere effettuate solo con lamoneta ufficiale (stipendi, bollette, ratedei prestiti o dei mutui). Impossibile,poi, non citare gli Scec, acronimo di SolidarietàChE Cammina (www.scecservice.org),idea nata a Napoli e utilizzataormai in Italia da 15 mila persone e 30mila tra negozi, liberi professionisti epiccole imprese. Si tratta di buoni sconto,valutati un euro ciascuno, che vengonoutilizzati “insieme” agli euro: unbene può essere comprato, ad esempio,pagando 8 euro in contanti e 2 in Scec.In questo modo si incentiva il commercioall’interno del cosiddetto “ArcipelagoScec”.Più “accademica” la proposta deglieconomisti italiani Massimo Amato eLuca Fantacci, che per conto dell’ex sindaco<strong>della</strong> città francese di Nantes, JeanMarc Ayrault (attuale primo ministrotransalpino), hanno studiato il “Bonus”,divisa complementare all’euro, sul modellodi un’altra esperienza, nata nellasvizzera Basilea nel 1934. Si tratta di unsistema di credito cooperativo traaziende, finalizzato anche in questo casoa rafforzare l’economia locale: «Unmodo per lavorare gli uni per gli altri.Per “ringraziarsi” tra concittadini, propriooggi che le monete rischiano di disintegrarele comunità», ha spiegatoAmato, presentando il progetto.Solo la Cina guadagna terrenoAnche il dollaro piange,l’alternativa è lo yuanLa base non già del successo, bensì dell’esistenza stessa di una moneta,è cementata nella fiducia. A “credere” nel valore altrimenti nullo di monetedi metallo e banconote di carta devono essere le istituzioni, i mercati, ipartner internazionali. E, ovviamente, la popolazione.Partendo da questo presupposto, la crisi dell’euro non può essere “minimizzata”puntando il dito solo contro la crisi finanziaria globale, contro la bulimiadelle grandi banche, la spregiudicatezza dei fondi d’investimento o il cinismodegli speculatori. Ciò che ha messo, sta mettendo, e se non si cambieràrotta continuerà a mettere in crisi lamoneta unica dell’Unione europea è solo non è mai diventata un’Europaanche la mancanza di “forza politica” “politica”, ma neppure un’Europadelle istituzioni che la governano. compiutamente “economica”. <strong>Il</strong> mandatoconferito alla Banca centrale eu-Molti osservatori indicano da annila debolezza dell’euro proprio nellescelte che ne governarono la nasci-può, ad esempio, prestare capitali diropeaè solamente parziale (essa nonta. L’Europa “monetaria”, è noto, non rettamente agli stati, come fanno tut-62.<strong>scarp</strong> de’ <strong>tenis</strong> luglio - agosto 2012te le altre banche centrali, e per questoè costretta a “regalarli” alle banche,al tasso stra-agevolato dell’1%,nella speranza che arrivino all’economiareale). L’europarlamento, inoltre,ha sì più poteri di vent’anni fa, ma ilcentro decisionale ultimo dell’Ue re-

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