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rivista giugno 2013 - Partito Comunista Internazionale

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La chiesa cattolica fu costretta a compiere in Italia al rallentatore la sua manovra storica generale dibenedire l’avvento dei regimi capitalistici e conciliarsi con essi. Da Cavour a Mussolini, finalmente ci arrivòcome in tutti gli altri paesi aveva fatto.Una volta di più si dimostrò il carattere del metodo cattolico. Il fascismo nei suoi dubbi abbozzi ideologici erainaccettabile nella dottrina per il tentativo di spostare su nuovi miti, con la sua mistica della nazione e dellostato, i valori religiosi, cosa che fece poi più radicalmente in Germania. Ma la sua politica pratica offrì lapossibilità di consolidare negli istituti presenti l’influenza dell’inquadramento chiesastico, e convenne subitoapprofittarne. La meccanica fascista e quella cattolica nell’ordine economico sociale conducono infatti ad unastessa prassi conservatrice, e questo era il punto sostanziale.Questo status quo non dà fastidio alla attuale repubblichetta il cui riformismo e progressismo è avviato dallastoria sulla stessa strada.Ma come potrebbe l’attuale governo italiano, senza vera sovranità e senza forza materiale, più o menodelegato o tollerato dalle grandi forze mondiali, permettersi in questo campo novità ed iniziative?Evidentemente nel nuovo clima storico susseguono a due guerre mondiali, in cui l’organismo borghesedirigente italiano si è misurato e si è rotto le costole per sempre, non si tarderebbe ad avere una nuova leggeinternazionale delle guarentigie, analoga a quella nazionale del 1870 sorta dalla regolazione unitaria deirapporti tra i vari stati e regioni cattoliche della penisola con il Vaticano. Questo porrebbe più quale un paricontraente di fronte all’Italia, come nella puerile finzione del famoso articolo 7, ma in un piano superiore.Nella moderna fase totalitaria del capitalismo è facile prevedere una regolazione pianificata mondiale anchedel fattore religioso. Al fianco dell’ONU vedremo probabilmente una U.C.O. (United Churches Organisation).La Chiesa di Roma non si trova a controllare la maggioranza dei credenti nelle più potenti nazioni delmondo, America, Inghilterra, Russia. Essa non può non aspirare ad una funzione unitaria cristiana. Nella suaazione politica chiama oggi i partiti che inspira “democratici cristiani”, “cristiani sociali”, “popolari”, mai “cattolici”.Con ciò al solito non elude la sua dottrina, poiché la riforma fu questione di dogma e di rito, ma l’etica socialepuò essere la stessa per tutti i cristiani, se non per tutti i religiosi. Quindi gli abbozzi che si ebbero dopo l’altraguerra per una Chiesa unitaria avranno a ripetersi, sotto nuova forma, e già si parla di una <strong>Internazionale</strong>cristiana. Un grande paese in maggioranza cattolico, la Francia, che sembrava qualche decennio faguadagnato all’ateismo militante, ha visto sorgere dal nulla un potente partito cattolico.Nella nostra visione marxista noi consideriamo invece storicamente che le chiese riformate sorsero incorrispondenza di una adesione anticipata del fideismo al mondo borghese che nasceva, ed oggi la Chiesa diRoma conciliandosi col regime mondiale del Capitale si mette al passo con quei precursori. L’ultimo atto diquesto svolto storico furono i patti del Laterano. Meravigliarsi che lo Statuto della Repubblica sia più legato alVaticano di quello della Monarchia è ingenuo. La questione sa di rancido, e in ciò Togliatti ha ragione.Lo slogan liberale del laicismo fa ridere. Di individui laici si poteva parlare quando tutta la società eracontrollata da una gerarchia religiosa e i chierici erano in potere di convalidare non solo gli atti politici e giuridicima anche quelli scolastici e culturali, monopolizzando tali funzioni in un inquadramento stabile e cristallizzato.Tentando di agire fuori di questi rigidi schemi e di rompere il conformismo feroce, ben facevano opera laicaDante, gli umanisti del Rinascimento, Galileo 5 , Vico 6 , Bruno 7 , Telesio 8 , Campanella 9 , benché di essi alcunifossero frati. Il primo laico, nel mondo d’occidente, fu Cristo, contro il chiericume degli scribi e dei farisei. Laicodovette essere Cavour e laico lo Stato Albertino 10 , poiché non potevano procedere se non spezzando i poteri didiritto divino nella penisola, le investiture di Roma e le manomorte.5 Galileo Galilei è stato un fisico, filosofo, astronomo e matematico italiano, considerato il padre della scienza moderna.6 Giambattista Vico filosofo, storico e giurista italiano.7 Giordano Bruno, filosofo, scrittore e frate domenicano italiano.8 Bernardino Telesio, filosofo e naturalista italiano, iniziatore della nuova filosofia della natura rinascimentale.9 Tommaso Campanella, filosofo, teologo, poeta e frate domenicano italiano.10 Statuto del Regno o Statuto Fondamentale della Monarchia di Savoia 4 marzo 1848, adottato dal Regno sardo-piemontese il17 marzo 1861, con la fondazione del Regno d'Italia, divenne la carta fondamentale della nuova Italia unita e rimase formalmente tale,5

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