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anianaANNO XXXVPeriodicodella <strong>Pontificia</strong>Università<strong>Urbaniana</strong>Maggio 2010U1Sottomettersiall’obbedienzadello Spirito
INDICE-MAGGIO-2010<strong>Rivista</strong> Quadrimestralea carattere informativodella <strong>Pontificia</strong> Università<strong>Urbaniana</strong> di RomaANNO XXXVMaggio 2010A cura delCENTRO DICOMUNICAZIONI SOCIALIDirettoreProf. D. Luca PandolfiRedazioneProf.ssa Cecilia GobbiProf. Emanuele Di MarcoSr. Irma DominguezAnup GonsalvesJoseph MwanikiAnthony SitumaSr. Roberta TremarelliCollaboranoD. Roberto CherubiniSegretario GeneraleP. Marek Rostkowski, omiDirettore della BibliotecaP. Giuseppe Iuliano, sxDirettore Istituti AffiliatiSede00120 Città del VaticanoTel. +39 06.69889662Fax +39 06.69881871E.mailcommunication@urbaniana.edu12620EditorialeSottomettersi all’obbedienza dello Spirito di Don Cataldo Zuccaro . . . . . 1L’incontroIl Cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2Intervista con il Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della PaceVita dell’UniversitàConvegni:• Il cammino di un secolo:Edimburgo 1910-2010 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6Dalle Facoltà e dagli Istituti• La catechesi missionaria.A 30 anni dalla fondazione dell’ISCSM . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10• Popoli Indigeni e missione: dialogo interreligiosoe annuncio del Vangelo oggi in Brasile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11• Secolarizzazione e globalizzazioneDalle teorie filosofiche all’azione pastorale . . . . . . . . . . . . 13• L’evangelizzazione secondo Matteo Ricci . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13Iniziative:• Incontro con la Roma cristianaSanta Maria Madre del Redentore a Tor Bella Monaca . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14La voce degli studenti:• La vita della Comunità di Castel Gandolfo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17Il Master in Comunicazione Sociale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18Voci dal mondoFuori dalle “mura” dell’Università: i 92 istituti affiliati . . . . . . . . . . . 20Rinnovi delle affiliazioni e visite agli Istituti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22Grafica, impaginazionee stampa a cura diInprinting srl, RomaFinito di stampare2327<strong>Urbaniana</strong> University Press• Novità editoriali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23Tesi di Laurea e Nomine. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27
EDITORIALESottomettersiall’obbedienzadello Spiritodi Don Cataldo ZuccaroRettoreIsentimenti che accompagnano o-gni volta la fine dell’anno accademicosono tanti. Tra essi, vorreidare voce a quello della gratitudine.Il primo grazie, quello al Signore, èmotivato da ciascuno di noi in mododel tutto particolare. Accanto ad esso,desidero esprimere la mia personalegratitudine a tutti quanti operano nell’Universitàe attraverso il loro peculiareservizio hanno reso possibile lo svolgimentoordinato della vita accademica.La gomena è formata da tantipiccoli fili di canapa che presi singolarmentenon hanno una grossa resistenza,anzi sono piuttosto deboli. Intrecciatiinsieme, però, diventano cosìforti da poter tenere le navi ancorateal porto.Vorrei, inoltre, accennare all’attesabeatificazione di J. H. Newman previstaper il prossimo Anno Accademicoe che la nostra Università accogliecon la gioia di chi lo riconosce uno deisuoi ex alunni più illustri. Newman lasciòl’Inghilterra il 7 settembre 1846 earrivò a Roma il successivo 9 novembre. Qui prese contatto con il cardinale Fransoni,Prefetto di Propaganda Fide e Mons. Brunelli, Segretario della stessa Congregazione.In questo periodo lo troviamo già subito al Pontificio Collegio Urbano,dove inizio a seguire le lezioni di teologia dogmatica e di morale all’indomani delsuo arrivo a Roma (11 novembre 1846). Ed è ancora nel Collegio Urbano cheNewman si prepara per la sua ordinazione sacerdotale (esercizi dall’8 al 17 a-prile 1847).La lezione di Newman, come quella di ogni grande testimone, non si può liquidarein poche battute, Nondimeno vorrei raccogliere una particolare indicazionedella sua vicenda e della sua riflessione che mi trova particolarmente sensibile,ma che è anche utile per questi giorni: l’amore e la fedeltà al Papa e alla coscienzamorale. Intanto è significativo che la riflessione più matura sul rapportotra coscienza personale e autorità della Chiesa si ha nel periodo cattolico. Lalibertà della coscienza non è sinonimo di arbitrio morale, ma necessità di sottomettersisempre al suo giudizio, dal momento che essa è “il primo vicario di Cristo.È un profeta che ci rivela la verità, un re che ci impone i suoi comandi”. Perquesto “se il Papa parlasse contro la coscienza si suiciderebbe, farebbe crollareil terreno sotto i suoi piedi”. In verità, alla luce della rivelazione, la coscienzaè il vero fondamento dell’autorità del Papa, allo stesso modo in cui “la difesa dellalegge morale e della coscienza è la raison d’être del Papa” (Lettera al Ducadi Norfolk). Il punto di vista delle osservazioni del cardinale Newman parte, però,dalla necessità del fedele di sottomettersi all’obbedienza dello Spirito Santo. Èquesta arrendevolezza che invera l’immagine evangelica di chi diventa come unbambino, con una mentalità nuova che Newman chiama child’s mind.Auguro a tutti di trascorrere un’estate serena, piena di risposo e di soddisfazioninello spirito.n.1/10 URBANIANA1
KODWO APPIA HL’incontroIntervista con il Presidente del Pontificio C“La formazionesi fa in dueluoghi:davantialla lavagnae davantial tabernacolo.IL CARDINALE”a cura diAntony Situmae Anup Gonsalvese il Pontificio Consiglio dellainglese<strong>Urbaniana</strong> meets the Ghanian-born Cardinal Turkson, the President of the Vaticandicastery, Iustitia et Pax. Cardinal Turkson, shares his life experience,especially his vocation to priesthood and his life as an archbishop. He alsonarrates the history of evangelization in Ghana. He goes ahead and explainsthe functionality of the Pontifical Council, which he leads. His food for thought:There are two avenues for learning in the Christian context - before the blackboardand before the tabernacle.ITRATTI ESSENZIALIDELLA SUA VITAIl Cardinale Peter KodwoAppiah Turkson, Presidentedel Pontificio Consiglio dellaGiustizia e della Pace; è nato aNsuta Wassaw, diocesi di Sekondi-Takoradi, in Ghana l’11 ottobre1948. Egli Prima di divenire capo2
Consiglio della Giustizia e della Paceminary», in Amisano dal 1962 al1969. La decisione di entrare in seminarionon fu facile perché era innamoratodello studio delle scienze,della matematica e della fisica. Nellacittà dove fece la scuola primaria,non c’era una parrocchia. C’eraperò una cappella che veniva assistitada un prete, che veniva saltuariamente:dormiva lì dentro, preparavala messa il giorno dopo, celebravacon la gente e poi ripartiva. Ilgiovane Turkson ammirava molto lepasseggiate mattutine intorno allacappella che faceva questo preteprima della messa.PETERH TURKSONGiustizia e della Pacedel dicastero Iustitia et Pax è statoArcivescovo di Cape Coast (Ghana).Il cardinale Turkson è il primoCardinale nativo del Ghana.Egli proviene da una famiglia di 10figli (6 maschi e 4 femmine), oggiprincipalmente di fede cristiana cattolica.Qualcuno dei suoi fratelli tuttaviaè protestante evangelico euno ha addirittura fondato la propriachiesa evangelica.Nella località di Tarkwa nella città diSekondi-Takoradi, la città che produceil manganese, lavorava il suopadre. Lì il piccolo Peter K. A. Turksonfrequentò la scuola primaria per10 anni e poi proseguì con gli studisuperiori a «St. Theresa’s Minor Se-STORIA DI UNA VOCAZIONEUn giorno, il giovane Turkson visitòla parrocchia e lì trovò un avviso cheinvitava i giovani e i ragazzi ad inscriversial seminario. Fece la domandaper entrare in seminario.Qualche settimana prima, egli avevapure fatto una domanda per frequentarela scuola secondaria dopoaver superato gli esami. Ambedue lerisposte sono arrivate lo stesso giorno.Egli si trovò di fronte al dilemma.“La vocazione è come una macchina,ha bisogno di una piccola cosache la mette in moto e poi viene gestitada altre componenti”. Il cardinaleTurkson usa questa immagine perspiegare la sua storia della vocazione.Dall’ammirazione delle passeggiateche faceva il prete, meditando,incontrando la gente, egli sentì lachiamata del Signore. Lasciò bendue volte il seminario minore per poterstudiare le scienze, ma lla fine decisedi cominciare il cammino formativonel seminario maggiore (St. Peter’sRegional Seminary), in Pedudal 1969 al 1971. Dopo il Seminario,il suo vescovo decise di mandarlo adAlbany negli Stati Uniti per continuaregli studi. Dal 1971 al 1975 egli proseguìcon gli studi di teologia pressoil «St. Anthony-on-Hudson», Rensselaer(State University of New York)ad Albany.n.1/10 URBANIANA 3
L’incontroLO STUDIO E IL MINISTERORicevette l’ordinazione diaconale adAlbany presso i Frati FrancescaniConventuali. Avendo compiuto glistudi, il suo vescovo gli chiese qualecampo di specializzazione vorrebbefare. Il diacono Turkson scelse la SacraScrittura presso il Pontificio IstitutoBiblico di Roma. Il 20 luglio 1975venne ordinato sacerdote nella suadiocesi in Ghana nella Cattedrale diSt. Francis De Sales in Cape Coast,dalle mani dell’Arcivescovo JohnKodwo Amissah. Venne assegnatocome insegnante nel St. Theresa’sMinor Seminary. Nel 1976 il neo-sacerdotesi trasferì in Italia per gli studidi specializzazione al Biblicum. Terminatola Licenza, tornò a casa, e dal1981 al 1987 è rimasto professore diSacra Scrittura e Vice-Rettore del«St. Peter’s Major Seminary»; nelcontempo è stato: Docente part-timeall’Università di Cape Coast, nellaFacoltà di Religione (1984-1986); Cappellano aggiuntopresso l’Universitàdi CapeCoast (1984-1986);e Docente ospitepresso il SeminarioMaggiore di Anyama in Abidjan(1983-1986). Nel 1987, ebbe l’opportunitàdi rientrare a Roma per fareil dottorato sempre nel campo biblico.Ormai la passione non era più per lescienze ma per la Parola di vita. Proprioalla fine di questo impegno accademico,il 6 ottobre 1992, il SantoPadre Giovanni Paolo II lo nominòArcivescovo di Cape Coast. L’arcivescovoTurkson ricevette l’ordinazioneepiscopale il 27 marzo 1993.IMPEGNI PASTORALIIn questi anni, l’arcivescovo Turksonha svolto numerosi impegni a livelloecclesiale ed extra-ecclesiale. È statoPresidente della Conferenza dei VescoviCattolici del Ghana dal 1997 al2005; Cancelliere del Catholic UniversityCollege of Ghana, dal 2002;membro della <strong>Pontificia</strong> Commissioneper il Dialogo tra cattolici e metodisti,dal 1997; membro del Consigliodella University of Ghana, Legon, dal2001; membro del National SustainableDevelopmentdel Ministeroper l’Ambientenel2002;membro del Consiglio di amministrazionedel Central Regional DevelopmentCommittee nel 2002; membrodel Consiglio di amministrazione delKomenda-Edina-Eguafo- Abrem A-gona Educational Trust Fund; Tesorieredel Simposio delle ConferenzeEpiscopali dell’Africa e del Madagascar(SECAM). Ha partecipato vivamenteall’Assemblea speciale per l’Africadel Sinodo dei Vescovi (1994) ealle Assemblee Ordinarie sulla vitaconsacrata (1994), sull’Eucaristia(2005) e sulla Parola di Dio (2008). Èstato Relatore Generale alla II Assembleaspeciale per l’Africa del Sinododei Vescovi (2009). Il 24 ottobre2009, al termine del Sinodo per l’Africadi cui era stato Relatore Generale,il Santo Padre Benedetto XVI lo hanominato Presidente del PontificioConsiglio della Giustizia e della Pace.A PROPOSITO DELL’AFRICAIl cardinale Turkson ricorda le paroledel Santo Padre nella sua omeliadurante la messa della chiusura delsinodo. Diceva il Papa “…l’Africarappresenta un immenso ‘polmone’spirituale, per un’umanità che apparein crisi di fede e di speranza. Maanche questo ‘polmone’ può ammalarsi.E al momento almeno due pericolosepatologie lo stanno intaccando:anzitutto, una malattia già diffusanel mondo occidentale, cioè ilmaterialismo pratico, combinato conil pensiero relativista e nichilista”. Ilporporato Ghanese afferma che ilprimo sinodo per l’Africa definiva lanatura e l’identità della Chiesa Africanacome ‘comunione’; mentre ilsecondo puntava sulla formulazionedella missione della Chiesa Africana:la Chiesa che si riconcilia creando lapace.IL PONTIFICIO CONSIGLIOIUSTITIA ET PAXDopo una notevole opera pastoralenella sua diocesi, Il Papa Benedettonel 2009 ha designato ilCardinale Turkson come capodel dicastero Iustitia et Pax. Questoorgano della Santa Sedeconcepito dal Concilio VaticanoII come “un organismo della
Chiesa universale... che avrà comescopo di stimolare la comunitàdei cattolici a promuovere lo sviluppodelle regioni bisognose e lagiustizia sociale tra le nazioni”(Gaudium et Spes n. 90). Il PapaPaolo VI lo istituì in 1967.Lo scopo e il mandato del PontificioConsiglio sono quindi definiti,in modo sintetico e puntuale, nellaPastor Bonus: “Il Consiglio mira afar sì che nel mondo siano promossela giustizia e la pace secondoil Vangelo e la dottrina socialedella Chiesa” (art. 142). Il PontificioConsiglio mantiene particolari rapporticon la Segreteria di Stato,specialmente ogni qualvolta occorretrattare pubblicamente problemiattinenti alla giustizia e alla pacemediante documenti o dichiarazioni(cfr. art. 144).Il card Turkson è coadiuvato da unSegretario, Mons. Mario Toso, Vescovotitolare di Bisarcio, e da unSotto-Segretario, la Dott.ssa FlaminiaGiovanelli. Inoltre, c’è unaéquipe di fedeli laici, religiosi e sacerdotiche collabora con loro. Comeorganismo della Santa Sede, ilPontificio Consiglio è anzi tutto alservizio del Papa e collabora congli altri dicasteri della Curia Romana.Esso ha molteplici interlocutorie collaboratori, quali le ConferenzeEpiscopali, i diversi organismi nazionali,tutte le istituzioni o movimentiinternazionali nella Chiesa, idocenti di Dottrina sociale dellaChiesa, il Consiglio Ecumenicodelle Chiese e le associazioni edenti del mondo laico. Ultimamente,sotto la guida del Cardinale Turkson,sta organizzando vari convegni,incontri e conferenze sull’ultimaenciclica del Papa, Caritas inVeritate. Si stanno preparando variepubblicazioni con lo scopo difar conoscere e rendere accessibilequesto insegnamento socialedella Chiesa. Il prossimo grandeimpegno sarà quello di organizzareil simposio internazionale deidocenti universitari intitolato “Caritasin Veritate. Verso un’economiaal servizio della famiglia umana:persona, società, istituzioni” a Romadal 24-26 giugno 2010. Si stapreparando pure un viaggio in alcunipaesi d’Africa per presentarel’enciclica Caritas in Veritate.MESSAGGIO AGLISTUDENTI D’OGGIAlla fine del nostro incontro il cardinaleci ha lasciato un messaggioper tutti gli studenti dell’<strong>Urbaniana</strong>.Una vocazione – ci ha detto il cardinale- può iniziare con una piccolacosa che sembra insignificante,ma senza quel piccolo “starter”la macchina non parte. La piccolacosa insignificante serve per metterciin cammino, poi si approfondiscela conoscenza.Bisogna saper passare dall’esperienzaoriginaria ad una trasformazionee ad una cresita dei motividella scelta.Bisogna sviluppare e far maturaredentro di noi gradualmente i motividell’essere nella Chiesa comelaico o laica, sacerdote, religiosa oreligioso. Si diviene prima seguacidi Cristo e poi uno/una viene mandato/a.Non si può esercitare la missionesenza imparare dal maestro, eperciò è necessario conoscerlo.La formazione – ha ribadito cardinaleTurkson - si fa soltanto in dueluoghi: davanti alla lavagna e davantial tabernacolo.n.1/10 URBANIANA5
Vita-dell’UniversitàConvegno della Facoltà di Missiologia“Le cosepossono cambiare.La comune vocazionedi annunciodel Vangeloin reciproca fraternitàha la forza di scrivereancora pagine nuove”a cura del Prof. Luca PandolfiIL CAMMINO DIEDIMBURGOPortogheseA conferência: “ O percurso de um século. Edimburgo 1910-2010 foi organizado pelaFaculdade de Missiologia para celebrar o centenário da primeira grande conferência internacionalque definiu o tema da missão e da evangelização no centro da reflexão cristã.O convénio iniciou com a saudação do Reitor Prof. Cataldo Zuccaro e S. Em CardinalIvan Dias da Congregação para a evangelização dos povos e Chanceler da Universidade.Os diversos temas foram apresentados pelos professores das diversas faculdadesda PUU. Na conclusão da conferência a PUU conferiu ao P. Giuseppe Frizzio Grau de Doutor em Missiologia “Honoris Causa” com a sua experiencia de comunhãoe fraternidade com o povo Makua em Moçambique.IIl 2 e il 3 dicembre presso la<strong>Pontificia</strong> Università <strong>Urbaniana</strong>di Roma si è svolto il convegno:“Il cammino di un secolo. Edimburgo1910-2010”. Promossodalla Facoltà di Missiologia havoluto celebrare i cento anni dal primogrande convegno internazionaleche ha posto il tema della missione6
2 e 3 dicembre 2009UN SECOLO1910-2010e dell’evangelizzazione al centrodella riflessione cristiana.Nel primo giorno, il 2 dicembre, “Lamemoria di un evento” è stato il titolodella prima parte del convegnomoderata dal Prof. P. Alberto Trevisol,della PUU che ha visto il salutodel Magnifico Rettore Prof. CataldoZuccaro e di S. Em. Card. IvanDias, Prefetto della Congregazioneper l’Evangelizzazione dei Popoli eGran Cancelliere dell’Università.Tuttavia, nel 1910, ad Edimburgo, ariunirsi erano fondamentalmenteChiese e società missionarie delmondo protestante ed evangelico.Anche per questo la relazione inauguraledel Convegno è stata affidataal Prof. Ermanno Genre, della FacoltàValdese di Teologia. Nel suointervento intitolato: “Il soffio delloSpirito e la realtà missionaria delleChiese” ha sottolineato come LaConferenza di Edimburgo 1910 fupunto di arrivo di un processo iniziatoagli inizi del XIX secolo con i movimentidi “risveglio” che avevanorianimato le Chiese protestanti d’Europae d’America e avevano dato vitaa numerose iniziative missionariee a nuove forme di volontariato. “Bisognaricordare – ha precisato ilprof. Genre - che la diffusione e lacrescita delle diverse società missionarieaveva sollecitato, a più riprese,seminari di studio e occasionidi confronto sul futuro dell’attivitàmissionaria, E l’esigenza di fare ilpunto della situazione internazionalein seguito al processo di colonizzazionedell’Africa e dell’Asia daparte dei paesi europei.” Edimburgoebbe un’organizzazione eccezionalee volle focalizzare soprattutto ipossibili cammini comuni per l’esperienzamissionaria. “Il Comitato – haricordato Genre - scelse 8 temi principalida sottoporre ai lavori dellaconferenza e per ognuno di essicreò una commissione apposita conl’incarico di produrre il materiale preparatorioda inviare ai partecipantiprima dell’apertura della conferenza.I temi scelti furono i seguenti: 1)portare il Vangelo a tutto il mondonon-cristiano; 2) la Chiesa nel campodella missione; 3) L’educazionenei suoi rapporti con la cristianizzazionedella vita nazionale; 4) il messaggiomissionario nei suoi rapporticon le religioni non-cristiane; 5) lapreparazione dei missionari; 6) labase metropolitana (the home base)della missione; 7) le missioni e i governi;8) la cooperazione e la promozionedell’unità. Una secondadecisione assunta con rigore concernevail metodo di lavoro dellan.1/10 URBANIANA7
Vita-dell’Universitàda sinistra: prof. P. Coda, prof. E. Scognamiglio, card. Walter Kasper, prof. A. Dell’OrtoConferenza: nessuno spazio a discussionidottrinali o relative ai diversiordinamenti ecclesiastici.” L’obiettivodi questa grande riunioneecumenica protestante fu non quellodi arrivare a ricongiungimenti teologicima di elaborare strade comunie fraterne per l’annuncio del vangelo.Questo stimolò anche la ChiesaCattolica, come ha ricordato laProf.ssa Sandra Mazzolini, ecclesiologa,della PUU, intervenuta comerespondent dopo la relazione diGenre. In qualche modo è la complessivaesperienza missionariadella Chiesa Cattolica che vienecoinvolta in un progressivo ripensamento,sia a livello teoretico che a livellopratico. Tutto sfocerà nel ConcilioVaticano II con le sue apertureal cammino ecumenico e l’avviamentodi uno stile missionario indialogo con il mondo e le culture deipopoli. La seconda parte della giornataha visto infatti interventi chehanno definito con chiarezza le sfidedella missione evangelizzatriceoggi in un mondo complesso, globalizzatoe sicuramente post-coloniale.La voce dell’Asia attraverso ilprof. P. Augustine Mulloor, indiano,e quella dell’Africa attraverso il Prof.Francis Anekwe Oborji, nigeriano,hanno indicato le strade di una nuovaconsapevolezza di queste giovanichiese in un periodo dove l’eurocentrismodella cultura, del potere eanche della chiesa perdono via viadi senso. Del medesimo avviso icontributi dei moderatori del diabattito:il Prof. Kipoy Pombo, del R.D.del Congo, preside dell’Istituto Superioredi Catechesi e SpiritualitàMissionaria della PUU, e il Prof. IndunilKodithuwakku, Sri Lanka, docentealla PUU. Nel pomeriggio siail professor Carmelo Dotolo che ilprof. Gianni Colzani, entrambi docentidella Facoltà di Missiologiadella PUU, hanno analizzato la necessitàdi “camminare in un mondoin divenire”: percependo questomondo come una realtà da discerneree con il quale dialogare. LaChiesa cattolica è sempre più chiamataverso “una missione postcolonialee postmoderna”, cioè versouna missione che sa di non poter edover contare con sorpassate o ingiustestrutture di dominio colonialee violenza epistemologica. La modernitàha emancipato i pensieri e ipercorsi degli uomini oltre le narrazionisicure di un recente passato.L’oltre che ci aspetta deve vedere laChiesa impegnata in un camminosegnato dalla credibilità e dall’annuncioserio e dialogico della veritàe della speranza.Il secondo giorno, il 3 dicembre, alcentro della riflessione si è posto ilruolo e il cammino concreto dellaChiesa e delle Chiese verso un annunciocomune e fraterno del Vangelo,in dialogo con le culture e le religionidel mondo.Il Prof. Alessandro Dell’Orto, antropologo,della PUU ha guidato l’intensodibattito che visto gli interventiricchi e competenti di Sua em. Ilcardinal Walter Kasper, Presidentedel Pontificio Consiglio per la promozionedell’unità dei Cristiani e ilprof. Edoardo Scognamiglio, espertodi dialogo islamo-cristiano. Al centrodegli interventi l’indicazioni diquali possono essere oggi le sfideineludibili del cammino delle chiese:cioè lo sforzo per l’unità e una missioneche passi dall’essere un’esperienzadi alcuni e di alcune élites allaresponsabilità comune della missione.“Immaginare la Chiesa di domani:quale rapporto con Dio e con l’uomo?”è stato poi il tema trattato dalProf. Piero Coda, filosofo e teologo,Preside dell’Istituto UniversitarioSophia di Loppiano e dalla Prof.ssaDonatella Scaiola, biblista, dellaPUU. Si trattava infatti di mettere afuoco quale chiesa per questa rinnovataed ecumenica sfida missionaria.Il prof. Coda ha ribadito lacentralità della qualità delle relazioniumane come via per ogni discorsomissionario ed ecumenico. la Chiesaè chiamata oggi ad una definitivasvolta comunionale, già annunciatadal Concilio, e ad una svolta dialogica,all’interno come all’esterno di essa,nelle strutture come nelle relazioniimmediate o mediate. Il fondamentobiblico di questa svolta – haricordato la prof. Scaiola - richiamala dinamica ecclesiale di ogni suorinnovamento che è quella del ritornofedele alle origini e all’esperienzafondante del vangelo di Gesù di Nazaret,il Cristo, morto e risorto. Gesùaveva a cuore il regno di Dio pensa-8
Convegni e iniziativeto non come avvento di una nuovaesperienza politica e teocratica connuovi signori e sudditi, né come fugaescatologica verso un oltre spirituale.Il regno di Dio è pensato nellaprospettiva profetica e alternativa diuna famiglia di fratelli e sorelle, “unacomunità alternativa alla logicamondana. Come dice G. Lohfink: «IlRegno di Dio [...] è legato a un popoloconcreto, al popolo di Dio [...].Nella misura esatta in cui il popolo diDio si lascerà afferrare dalla signoriadi Dio, si trasformerà in tutte le dimensionidella sua esistenza. Diventeràuna società alternativa. Ilche non vuol dire: uno stato teocratico;ma una famiglia di fratelli e sorelle»(Gesù come voleva la sua comunità?La chiesa quale dovrebbeessere, Edizioni Paoline, CiniselloB. 1987, 101).”Un esperienza di comunione e fraternitàè stata ed è quella portataavanti da P. Giuseppe Frizzi e alcuniesponenti del popolo Makua inMozambico. Un dialogo culturale ereligioso dove la missione e l’evangelizzazioneincontrano la sapienza,l’arte e le vicende di un popolo, iMakua, e insieme decidono di costruireuna storia comune. Questavicenda e i materiali etnologici emissiologici che l’hanno caratterizzata,sono stati presentati nella faseconclusiva di questa ultima giornatadi studio. A conclusione del Convegnoinfatti, a p. Frizzi, già dottore inscienze bibliche, l’Università <strong>Urbaniana</strong>ha deciso di conferire la Laureadi Dottore in Missiologia “HonorisCausa”. Estremamente significatival’esperienza di P. Frizzi che nellasua relazione ricordava come unaforte esperienza fu data dall’inversionedi ruolo e di postazione che lasituazione politica del Mozambicoche lui incontrò, provocò nella delladinamica della missione: “inversionedi ruolo che un vecchio catechistamakua-scirima riassumeva così inuna assemblea diocesana: primal’uccello del miele, Xapi, era il missionarioe noi al suo canto lo seguivamofino a giungere al vangelo, orail xapi siamo noi che al nostro cantoguidiamo il missionario al miele, allascoperta delle nostre radici e identitàpiù genuine e autentiche. Il missionarionon è più all’avanguardia,ma in una posizione di retroguardia,il missionario non è più protagonistae protologista, annunciatorediretto, ma questa posizione passaal popolo di Dio, alle comunità ministeriali(così sono denominate inMozambico) che si radunano perannunciare e celebrare la loro fede.In posizione di retroguardia, da testimonee non da annunciatore diretto,il missionario deve ora fornire queimezzi necessari perché l’avanguardiaecclesiale possa adunarsi perpregare, per annunciare e celebrarela Parola e i sacramenti.”. A questeed altre aprole profetiche, provocanti,alternative hanno fatto eco le riflessionidel Prof. Steffen e del Prof.Trevisol della PUU, sul superamentodi una missione paternalista edeurocentrica. In conclusione, il prof.Luciano Meddi, catecheta sempredella PUU, ha fatto sintesi delle duegiornate e ha evidenziato quale coraggiodei discepoli e quali provocazionidella storia oggi interrogano laChiesa. Una frase pronunciata dalprof. Genre nella prima relazione delConvegno può ben chiudere questabreve presentazione.“Ricordare Edimburgo 1910 significacredere che le cose possonocambiare e che l’esperienza vissutainsieme nella comune vocazione diannuncio del Vangelo e in reciprocafraternità abbia la forza di scrivereancora pagine nuove, perché la fraternitàvissuta in Cristo è forza dinamicae trasformatrice, non si seccacome l’inchiostro delle penne che firmanoi documenti.”P. SteffenD. ScaiolaL. MeddiA. MulloorE. GenreF. Oborjin.1/10 URBANIANA9
Vita-dell’UniversitàDalle Facoltà e dagli Istituti - Trent’anni di fondaz“Verbiche danno forzaall’azione missionaria:annunciare, stupire,provocare,testimoniare, educare,comunicare, mass-mediare”10di Sr. Roberta TremarelliIn occasione dei 30 anni dell’IstitutoSuperiore di Catechesie Spiritualità Missionaria, il 27aprile si è svolta presso l’<strong>Urbaniana</strong>una giornata di studiosulla catechesi missionariaSpagnoloEl 27 de abril el “Instituto de Catequesis y Espiritualidad Misionera” ha querido festejar sus30 años de fundación con una jornada de Estudio dedicada a “Una Renovada ConcienciaMisionera”. En la mañana ha estado la ponencia del Prof. Luciano Meddi que ha hecho unbalance del camino de la catequesis y del Instituto en estos 30 años, y el Prof. Carlo Nannique ha hablado de la formación de la persona en el contexto multicultural. Por la tardese han presentado los trabajos realizados por las alumnas y alumnos del Instituto de Catequesisde Roma e di Castel Gandolfo. Este jornada de estudio ha ayudado a poder poneren palabras las urgencias que como Iglesia Misionera estamos llamados a afrontar.C. NanniPER UNA COSCIENZAMISSIONARIARINNOVATAper una rinnovata coscienza missionaria.Nella mattinata, dopo l’introduzionedel Preside Prof. KipoyPombo, abiamo avuto la relazionedel prof. Luciano Meddi dell’Università<strong>Urbaniana</strong> e del Prof. CarloNanni, Rettore dell’UniversitàSalesiana.Il prof. Meddi ha fatto un bilanciosul cammino della catechesi e dell’Istitutoin questi 30 anni, sottolineandocome la catechesi è cambiatanel corso del tempo e cercandodi dare una definizione a ciòche è la catechesi missionaria. «LaCatechesi Missionaria di questi an-L. Meddi
26 gennaio 2010- Seminario per studenti e docentiazione dell’ISCSMni si è dedicata soprattutto al temadi come suscitare la fede e del suosviluppo nella vita del credente…La riflessione ecclesiale da una partespinge la catechesi verso unamaggiore responsabilità evangelizzatrice,dall’altra ad occuparsi maggiormentedella interiorizzazionedel messaggio». Oggi è fondamentalenella catechesi missionaria ladimensione antropologica: «…entrarein contatto con le diverse formedi esperienza religiosa dellenuove generazioni e riconoscereciò che c’è di buono e bello in esseper poter instaurare un dialogo spirituale».Nella sua relazione ha evidenziatoi verbi che danno forza all’azionemissionaria: annunciare,stupire, provocare, testimoniare,educare, comunicare, mass-mediare,questi impegnano non solo lamente e il cuore dei credenti ma tuttala loro vita. Il prof. Meddi ha conclusoil suo intervento con una seriedi prospettive future tra cui ha evidenziatola necessità di tener contooggi dei non-luoghi e dei nuovi luoghiin cui si attuano ormai la maggiorparte dei processi di socializzazione.Il prof. Nanni ha fatto un interventosulla formazione della persona nelcontesto multiculturale, iniziando apresentare le diverse tipologie dimulticulturalità e distinguendole inetnica, virtuale, interna ed inter-generazionale.Oggi in una societàglobalizzata tutto rischia di slittarenell’individualismo. Se tutto diventato“io”, soggettività assoluta, chespazio c’è per il “noi”? È necessarioarrivare ad «una prospettiva pedagogicae dialogica della formazionemulticulturale e questo significamettere al centro non le culture, male persone con la loro cultura. È importanteil processo educativo pergiungere ad un’adeguata identitàpersonale, in cui si riesca a fare lasinfonia dei molti sé». Il prof. Nanniha sottolineato la necessità e l’ur-POPOLI INDIGENIE MISSIONEDialogo interreligioso e annuncio del Vangelooggi in BrasileMartedì 26 gennaio 2010, presso l’Aula XXIX della Facoltà di Missiologiasi è svolto un seminario per studenti e docenti sul tema dell’Evangelizzazionetra i popoli indigeni del Brasile. Tra i professori dell’Università <strong>Urbaniana</strong>erano presenti la prof.ssa Tiziana Longhitano e il Preside dell’I-SCSM prof. Kipoy Pombo oltre al prof. Silvonei Protz dell’Università Gregoriana.Dal Brasile, erano con noi Saulo Ferreira Feitosa, Edilene BezerraPajeù e Manoel Uilton dos Santos. Ha moderato l’incontro il Prof.Luca Pandolfi, docente di Antropologia culturale e Sociologia della religionepresso la nostra Università. Saulo Ferreira Feitosa è membro delConsiglio Indigenista Missionario – Cimi dal 1983 e dal 2007 rappresentaquesta istituzione nella Commissione Nazionale di Politica Indigenista– CNPI, organo del Ministero della Giustizia. Oltre all’attività di indigenista,lavora come ricercatore presso la Cattedra UNESCO di Bioetica all’Universitàdi Brasilia. E’ inoltre membro titolare della Commissione Brasilianadi Giustizia e Pace dei Vescovi Brasiliani (www.cimi.org.br). EdileneBezerra Pajeù è una leader del popolo indigeno Trukà, all’internodelle cui terre ancestrali sono in corso dal 2007 i lavori di costruzione delcanale Nord della trasposizione del fiume São Francisco, sotto il controllodell’Esercito Brasiliano. Professoressa indigena, è membro della Commissionedi Professori Indigeni del Pernambuco – COPIPE, e dellaCommissione Nazionale dei Professori Indigeni, legata al Ministero dell’Educazione.Manoel Uilton dos Santos, leader del popolo indigenoTuxà, le cui terre ancestrali sono state sommerse a causa della costruzionedella diga di Itaparica, è coordinatore generale dell’Articolazione deiPopoli e delle Organizzazioni Indigene del Nordest, Minas Gerais e E-spírito Santo (APOINME). Militante del movimento indigeno brasiliano edifensore della causa indigena e del fiume São Francisco.La causa della giustizia, la salvaguardia dei Diritti Umani e la difesa dell’ambientedivengono, nell’azione missionaria, un’esperienza capace diportare la realtà ecclesiale oltre la compagnia e la vicinanza con i popoliindigeni. Queste dimensioni sono anche l’occasione per un dialogo interreligiosoe filosofico sull’uomo e sul creato. Allo stesso tempo divengonouno spazio di testimonianza cristiana e di evangelizzazione.n.1/09 URBANIANA11
Vita-dell’Universitàgenza di essere abilitati alla relazionee al vivere nel contesto, vistoche ormai c’è un’interdipendenzaper tutto e per tutti: non cresciamoe non viviamo da soli, isolati, maall’interno di un noi ampio e interconnesso.La novità della giornata si è avutanel pomeriggio quando c’è stata lapresentazione dei lavori svolti nelmese precedente dalle studentessee dagli studenti dell’Istituto Superioredi Catechesi e SpiritualitàMissionaria, della sezione di Romae di quella di Castelgandolfo.Questo Convegno è stato quindipreparato non solo dai relatori edai professori, ma anche dagli studentiche hanno condiviso le proprieesperienze e il proprio bagaglioculturale, in particolare rispettoa 4 Focus così distinti: Bilancioe prospettive della catechesi missionaria;Quale persona formiamoper quale missione; Formazioneumana e catechistica in contestomulticulturale; La catechesi e lacoscienza missionaria nei territoridi missione. I quattro Focus sonostati animati rispettivamente daiProff. Paluzzi, Valero, Pandolfi eLonghitano. È stata una giornatalunga ma molto interessante, riccadi tanti stimoli e di tante personeche hanno cercato di costruire insiemequalcosa a partire da séstessi, dalle realtà di origine e facendoanche riferimento agli studiche stanno svolgendo.Con questa esperienza di lavoroabbiamo potuto dimostrare l’importanzae la ricchezza che portail soffermarsi nella vita, per poterriflettere e valutare come stiamocamminando come ISCSM e qualesfida che ci aspetta nel futuro.Questa giornata di studio ci haaiutato a tematizzare le urgenzeche come chiesa missionaria siamochiamati ad affrontare:• Una catechesi missionaria chiamataad un continuo aggiornamentoantropologico, preoccupatadelle persone e non soltanto deicontenuti della fede.• Una catechesi che aiuti le personea maturare e testimoniare lapropria fede e in cui siano fondamentalila testimonianza, la relazionee la comunicazione.Una catechesi autentica non puònon essere missionaria. Suo compitofondamentale è quello di aiutareogni comunità e i singoli battezzatia scoprire la propria vocazionemissionaria e a viverla inuna dimensione ecclesiale-comunionale.Ringraziamo il presidedell’ISCSM prof. Kipoy e tutti coloroche hanno organizzato la giornatadi studio dando agli studentil’opportunità di collaborare e interagireper la riuscita dei lavori.Grazie!12S. Paluzzi J. Valero Cárdenas L. Pandolfi T. Longhitano
SECOLARIZZAZIONE E GLOBALIZZAZIONEDalla teoria filosofica all’azione pastorale ecclesialeColloquio presso la <strong>Pontificia</strong> Facoltà Teologica <strong>Urbaniana</strong> di Roma - 29 aprile 2010A cura del Prof. Don Antonio Ruccia*Lasciarsi interrogare dallasecolarizzazione e dallaglobalizzazione significadover dare una risposta,attraverso il colloquio teologico,ad un’enorme mole di problemiche si sono verificati intorno aquesti due grossi fenomeni; significainoltre coinvolgersi come comunitàecclesiale per poter dare delle risposteagli interrogativi che ne sonoscaturiti. Ne hanno discusso il 29aprile scorso il prof. Antonio Ruccia,docente di Teologia Pastorale della<strong>Pontificia</strong> Università <strong>Urbaniana</strong> diRoma e il prof. Rocco D’Ambrosio,docente di Filosofia politica pressola <strong>Pontificia</strong> Università Gregorianadi Roma.Con l’avvento del pensiero legatoall’idea della morte di Dio che hapervaso la cultura della fine Secoloscorso, il fenomeno della secolarizzazioneha creato un vuoto nella ricercadel trascendente fino “ad inventarsi”un uomo tutto votato all’indifferenzae poco incline nella scopertadi ideali. Capire la secolarizzazioneprima e la globalizzazione dopo,vuol dire cercare di ridare unsenso alla vita dell’uomo partendodall’immanenza del suo vivere e soprattuttopuntando a proiettare il suovivere non nella logica del riduzionismoin cui sembra essere precipitato,ma soprattutto ridandogli un sensoin prospettiva trascendente.I due fenomeni richiamano seriamentel’agire pastorale della Chiesa.Se l’azione pratica dell’agire ecclesialetentasse di tergiversare suquesti fenomeni si ritroverebbe anon poter dare mai una risposta.Inoltre proprio perché si tratta di fenomenidi massa è necessario lavorarea fianco di chi pensa e agisceesattamente in questa direzione esuccessivamente delineare in alternativaun percorso di fede, soprattuttoun itinerario comunitario in gradodi coinvolgere tutti senza tralasciarealcuno.Tutto ciò richiama la comunità ecclesialea scelte che non possonoessere solo ed esclusivamente ruotantiintorno ad una sacramentalizzazionesia nei paesi occidentali chein quella in via di sviluppo o addiritturaquelli ruotanti intorno ad un’economiadi sopravvivenza. L’azionepastorale appare necessariamentevotata alla missionarrietà di tutta laChiesa e richiede nuove strategie diimpostazione nelle e delle diversecomunità.* Direttore della Caritas della Diocesi di Bari-Bitonto. Docente di Teologia Pastorale pressola <strong>Pontificia</strong> Università <strong>Urbaniana</strong> di Romae la Facoltà Teologica Pugliese di Bari.L’EVANGELIZZAZIONE SECONDO MATTEO RICCIIn occasione del IV centenario della morte del gesuita Matteo Ricci, il Centro Studi Cinesi della <strong>Pontificia</strong> Università <strong>Urbaniana</strong>,ha proposto un interessante confronto con una delle massime autorità europee nel campo della Sinologia, scienzache studia il mondo culturale cinese, la sua storia e la sua relazione con le altre culture del mondo. Lunedì 8 marzo, pressol’Aula Magna dell’Università <strong>Urbaniana</strong> abbiamo ascoltato così la Lectio Magistralis del professor Nicola Standaert, Ordinariodi Sinologia all’Università Cattolica di Lovanio (Belgio) e uno dei maggiori esperti internazionali sui contatti esul rapporto tra la cultura cinese e la cultura europea. L’incontro, introdotto dal Prof. Alessandro Dall’Orto ha visto la presenzae l’intervento del Porf. Cataldo Zuccaro, Rettore della PUU e del Prof. Benedict Kanakappally, Decano della Facoltà di Missiologia.Dal Prof. Standaert, in particolar modo, è stata approfondita la figura di Matteo Ricci e del suo metodo di dialogoe annuncio della fede cristiana nel contesto cinese. “Come si può raccontare la storia di Matteo Ricci nel 2010? – ha scrittoil prof. Standaert – Negli ultimi anni nella storiografia si è molto sviluppata l’attenzione sui contatti e le influenze tra le culture,interrogandosi sulla prospettiva da cui bisogna guardare al missionario: dalla propria prospettiva o dalla prospettiva dellacultura ricevente? Osservando l’azione di Matteo Ricci in Cina è possibile individuare quattro caratteristiche di quello cheè stato etichettato come il «metodo-Ricci»: 1) una «politica di adattamento» alla cultura cinese; 2) la diffusione ed evangelizzazione«dall’alto verso il basso»; 3) la propagazione indiretta della fede usando la scienza e la tecnologia europee; 4) l’aperturae la tolleranza verso i valori cinesi. Tuttavia questo metodo e queste caratteristiche sono state presentate troppo spessocome il risultato e l’effetto dell’Io, trascurando l’influenza dell’Altro. Questo Altro è l’interlocutore cinese. Ovvero la storia,la cultura, le tradizioni, la religiosità cinesi. Il ruolo di questo Altro, nella formazione dell’identità di Ricci, è importante tantoquanto l’attività dell’Io di Ricci. Si potrebbe anche affermare che l’Altro ha reso possibile che Ricci diventasse chi è diventato.Senza l’Altro, questo non sarebbe stato possibile”.Per ulteriori informazioni di veda il blog del Centro Studi Cinesi hanxueurbaniana.blogspot.comn.1/10 URBANIANA13
Vita-dell’UniversitàDalle Facoltà e dagli Istituti - Incontro c“Una via lucisguida gli occhie i passi dei fedeli”verso i luoghidell'epifania di Dioa cura della Prof.ssaCecilia GobbiA TOR BELLA MONACA LSANTA MARIA MADRE DfranceseL’église de Saint Marie Mère du Rédempteur se trouve dans le quartier de Tor BellaMonaca, à Rome. L’église, imaginée par l’architecte Pierluigi Spadolini, avec l’aide del’artiste Mario Ceroli, a été inaugurée en 1987. Sa forme extérieure est particulière:deux pinacles qui s’élèvent vers le ciel représentent les mains jointes qui prient.Dans l’église, au dessous de la grand croix en ligne, on voit deux fameux et bienaimésreligieux contemporaines: Mère Teresa de Calcutta et Giovanni Paolo II, aussileurs sculptures sont en ligne.Il nostro viaggio alla scopertadella chiese di Roma approdaora all’epoca contemporaneacon la chiesa dedicata a SantaMaria Madre del Redentore situatanel quartiere periferico diTor Bella Monaca. La chiesa fuinaugurata nel 1987, è stata progettatadall’architetto Pierluigi14
con la Roma cristianaLACHIESADIDEL REDENTORESpadolini, coadiuvato dall’ingegnereRiccardo Morandi, che haideato la copertura, e dall’artistaMario Ceroli responsabile delledecorazioni interne.Esternamente la chiesa si presentacome una tenda con una basemolto larga che si innalza verso ilcielo restringendosi sempre più, finoa trasformarsi in due pinnacoliche puntano verso l’alto. Dal puntodi vista teologico essa rappresentail luogo dove la multiformecomunità cristiana si raccoglie perinnalzare una sola voce a Dio conpreghiere invocate all’unisono. Eproprio le preghiere sembrano raffiguratenei due slanciati pinnacoli:stilizzazione di due mani giuntein preghiera. Questa chiesa non èsovrastata da una croce materiale,ma da una croce fatta di luce, infattiun particolare accorgimentotecnico fa in modo che i due pinnacolitraccino, verso la loro sommità,la forma di una croce, visibilesolo quando la luce del sole laattraversa. Un ampio spazio antistantefa da ingresso all’edificiosacro.All’interno il contrasto tra un materialefreddo, qual è la pietra dellastruttura, e il caldo legno degli arredi,progettati e realizzati da MarioCeroli, evidenzia questi ultimicome veri luoghi liturgici simbolicamentepregnanti e non semplicesuppellettile o mobilio necessarioallo svolgimento di un rito. Tutta lachiesa è ricca di simbologia. Esprimendola teologia liturgica delConcilio Vaticano II, i luoghi dellachiesa testimoniano che il Signoreè presente già nell’assemblea radunata.Anche all’interno della chiesa la lucesolare ha un ruolo importante,essa inonda ogni cosa. Domina sututto l’imponente crocifisso altoben 15 metri e messo in rilievo dallaluce che lo irradia dall’alto e dauna finestra stretta e lunga postadietro di esso. Riprendendo un’anticasimbologia, la croce non è rappresentatada due legni incrociati,ma da un albero stilizzato e il crocifissonon è raffigurato morto o agonizzante,ma, come nell’antica iconografiaorientale, è vivo, quasi sedutosulla croce come fosse un trono.Le braccia spalancate abbraccianotutta l’umanità e effondono sudi essa il dolce frutto della croce-albero:la salvezza.Ai piedi della croce ci sono due figure:secondo la narrazione evangelicasono Maria e Giovanni (Gv19, 25-27), ma qui l’artista ha volutoattualizzare la scena mettendocome compagni e testimonin.1/10 URBANIANA11 15
La voce degli studenti“Diversidoni che Dio ciha dato per vivere lavita di una comunitàinternazionale”A cura di Sr. Fabiola NzimaroLAVITANELCOLLEGIO“MATER ECCLESIAE”FOYER “PAOLO VI”Il Collegio Mater Ecclesiae eFoyer Paolo VI è situato a CastelGandolfo (RM) è una comunità inter-congregazionalecostituita attualmenteda 108 Suore studentessee 3 Madri responsabili, venutedei quattro continenti: Africa,Asia, America e Oceania. La comunitàvede la presenza di suoreprovenienti da sedici paesi dell’Africa,tre paesi dell’America Latina,uno dell’Oceania e settedell’Asia.In tutto, sono settantanovele Congregazioni religiose presenti.Questo ci fa vedere come la diversitàdi cultura, paese e tradizionesia una ricchezza e ci aiuti a viverel’unità della Chiesa universale.In questa diversità ognuna condivideil suo meglio, nei diversi doniche Dio ci ha dato per vivere la vitacomunitaria internazionale, comeuna vera famiglia cristiana efraterna.All’interno della nostra comunità sisvolgono differenti attività come lapreghiera comunitaria e personale,il lavoro dei gruppi internazionalio di lingua, il pasto in comunee lo studio. I gruppi internazionali,composti di 10 suore di diversipaesi, sono un’occasione di amiciziae di apprendimento della diversità;i gruppi lingua permettonouna più facile condivisione pur sesi proviene da diversi paesi. RingraziamoDio per l’opportunità checi ha dato tramite Propaganda Fidedi venire qui a Roma per la nostraformazione: possiamo viverecosì questa esperienza di vita Religiosainternazionale dove ognunacon il suo carisma, che è undono dello Spirito Santo, dà il suocontributo alla stessa comunità.L’obiettivo di tutte però è l’unionecon Dio e il servizio ai fratelli.Vogliamo ringraziare anche inostri professori dell’<strong>Urbaniana</strong>,dell’Istituto di Catechesi e SpiritualitàMissionaria, che anche venendofino a Castel Gandolfo, fanno losforzo di darci le loro conoscenzecon gioia e amore.n.1/10 URBANIANA17
comunicazioneinterculturamissioneMaster di I Livello inComunicazione Socialenel contesto Interculturalee MissionarioROMA - Anno Accademico 2010/2011Realizzato in collaborazione con CEI - Ufficio Cooperazione MissionariaIl Master di I Livello inComunicazione Sociale nel contestoInterculturale e Missionario,promosso dalla <strong>Pontificia</strong> Università<strong>Urbaniana</strong>, si propone di formareprofessionisti nel mondo dellacomunicazione sociale e dei mezzi dicomunicazione di massa.Il Master è rivolto in particolar modo agiovani religiosi o laici che intendonooperare in ambiti caratterizzatidall’impegno missionario, dallamulticulturalità e dal dialogo interreligioso.L’obiettivo è fornire loro le conoscenzeteoriche, etiche, socio-antropologiche edecclesiali per la realizzazione e lagestione di un mezzo di comunicazione dimassa. Allo stesso tempo si intende fornirecompetenze pratiche circa le logiche diproduzione, realizzazione e gestioneeconomica di un Periodico, un Network,un Ufficio stampa, un Programma Radio oTV, un Video documentale, in contestiinterculturali, di scarse risorse e digitaldivide.Il Master ha una durata di tredici mesi, daottobre 2010 a novembre 2011, eattribuisce 90 crediti formativieuropei (ETCS). Si articola in 384 ore dilezioni frontali e seminari e in 168 ore dilaboratorio.Nella prima parte del programma lelezioni saranno comuni, in seguito ognistudente potrà scegliere il suo profilo dispecializzazione tra:• Profilo Stampa e ComunicazioneIstituzionaleufficio stampa, corrispondente agenziao periodico• Profilo ComunicazioneAudiovisiva e Multimedialeoperatore e autore Radio, Tv, WebDurante i mesi estivi e autunnali del 2010è previsto uno stage di almeno 100 orepresso i Media partners del Master o altriMedia accreditati.PONTIFICIAUNIVERSITASURBANIANAwww.radioinblu.it
Direzione del Master- LUCA PANDOLFI, Antropologo, sociologo,Direttore del Centro Comunicazioni Socialidella <strong>Pontificia</strong> Università <strong>Urbaniana</strong>Docenti- MASSIMO ANGELELLI, Teologo pastorale,esperto comunicazione editoriale- SILVIA BAZZANI, Economista, Espertamarketing – MABq- PATRIZIA CAIFFA, Giornalista – Agenzia S.I.R.- PASQUALE D’ANDRETTA, Formatore- FILIPPO DI BLASI, Informatico – Mondo aColori Media-Network- CECILIA GOBBI, Archeologa, Giornalista –<strong>Pontificia</strong> Università <strong>Urbaniana</strong>- FILOMENO LOPEZ, Filosofo, Giornalista –<strong>Pontificia</strong> Università <strong>Urbaniana</strong>- EGIDIO MAGGIONI, Giornalista – MABq- FRANCO MAZZA, Esperto in comunicazionesociale e pastorale- CONCETTA MEDDI, Autrice televisiva – R.A.I.- MARINELLA MONTANARI, Attrice – Jobel teatro- FLAVIE NGAH NNONO, Giornalista, Videomaker– <strong>Pontificia</strong> Univers. Gregoriana- MARTA PERROTTA, Docente LinguaggiRadiotelevisivi - Università Roma TRE- SILVONEI PROTZ, Giornalista, Radio Vaticana– <strong>Pontificia</strong> Univer. Gregoriana- EZIO SAVASTA, Sociologo, Webmaster –<strong>Pontificia</strong> Università <strong>Urbaniana</strong>- ANNALISA VENDITTI, Giornalista –<strong>Pontificia</strong> Università <strong>Urbaniana</strong>• I Semestre (comune)• II Semestre (specialistico)CORSI• Comunicazione interculturale: un approcciosocio-antropologico• La comunicazione umana: filosofia e letteraturainterculturale• Teologia della missione e comunicazioneinterculturale• Economia dei media e marketing etico• Teoria e tecniche del linguaggio televisivo I• Teoria e tecniche del linguaggio radiofonico, I• Teoria e tecniche del linguaggio giornalistico, I• Teoria e tecniche del linguaggio Web, ILABORATORI• Laboratorio di linguaggio radiofonico, I• Laboratorio di linguaggio giornalistico, I• Laboratorio produzione video, I• Laboratorio di linguaggio Web, ICORSIArte sacra, semiotica e simbologia cristianaEtica della comunicazione socialePastorale della comunicazionePedagogia interculturaleEconomia dei Media e Comunicazione valorialeTeoria e tecniche del linguaggio Web, IILABORATORILaboratorio di linguaggio Web, II Laboratorio comuneIl Teatro: origini dell’evento comunicativo Laborat. comunea) Profilo Stampa e Comunicazione Istituzionale(ufficio stampa, corrispondente agenzia o periodici)CORSITeoria e tecniche del linguaggio giornalistico, IILABORATORILaboratorio di linguaggio giornalistico, IIb) Profilo Comunicazione Audiovisiva e Multimediale(operatore e autore Radio, TV, Web)CORSI uno a scelta tra:Teoria e tecniche del linguaggio radiofonico, IITeoria e tecniche del linguaggio televisivo, IILABORATORI uno a scelta tra:Laboratorio di linguaggio radiofonico, IILaboratorio produzione video, IIISCRIZIONIDal 15 giugno al 15 settembre 2010 tramite domanda scritta da inviare entro le date indicate a communication@urbaniana.eduIl testo per la domanda può essere scaricato dal sito dell’Università www.urbaniana.eduRequisiti: Possono essere ammessi al Master gli studenti in possesso di: • Titolo universitario di I livello (Baccalaureato o Laurea triennale); • Buonaconoscenza della Lingua Italiana; •Alfabetizzazione informatica di baseNumero massimo di iscritti: 35 - Costo tassa d’iscrizione: € 1.500,00Sede: le lezioni si terranno a Roma presso la <strong>Pontificia</strong> Università <strong>Urbaniana</strong>, in Via Urbano VIII,16. Per lezioni o attività di laboratorio potrannoessere scelte eventuali altre sedi di organismi pubblici e privati con cui il Master istituisca rapporti di collaborazione.Borse di studio: lÈ possibile richiedere una “Borsa di Studio” corrispondente al costo del Master (€ 1.500) o come sostegno al periodo di studioe permanenza a Roma e in Italia. La richiesta deve giungere presso la Direzione del Centro Comunicazioni Sociali via e.mail o per posta allegandola presentazione di qualche Istituzione che garantisca l’impegno e la credibilità del richiedente. La Direzione del CCS si riserva di accettareo meno la richiesta in base alla disponibilità economica e alla validità e credibilità della richiesta.
Voci-dal-mondoDagli Istituti AffiliatiFUORI DALLE MURADELL’UNIVERSITÀI 92 ISTITUTI AFILIATIa cura delProf. Giuseppe Iuliano, sxDirettore IstitutiAffiliati della PUUAIl 25 marzo scorso, Solennitàdell’Annunciazionedel Signore e Festapatronale dell’Università,l’Associazione degli studenti“Omnes Gentes” ha propostoall’assemblea dei professori deglistudenti e del personale, radunatadopo la celebrazione Eucaristica inAula Magna, di dedicare una partedell’incontro agli Istituti Affiliati allanostra Università. Per l’occasione glistudenti hanno preparato un Planisferoed alcune Carte geograficheper localizzare nei 5 Continenti leNazioni in cui sono ubicati gli Istituti.Inoltre hanno chiesto al sottoscritto,Direttore dell’Ufficio che segue gliIstituti Affiliati, di offrire una brevepresentazione di come sia nata e sisia sviluppata questa ricca e variegatarealtà.La Santa Sede, tramite la Congregazione“de Seminariis et studiorumUniversitatibus” già dal 1936 avevaistituito la “Affiliatio teologica” chedal 1960 trovò la sua diffusione specialmentein Europa, Africa ed Asia.Con questa “istituzione” si dava lapossibilità ai Seminari sparsi nel20Le stelline rosse indicano almeno una presenza di Istituto Affiliato alle nostre Facoltà.
Il Teologato “St. Eugene de Mazenod”di Kinshasamondo dicontrarre un legame accademicocon una Facoltà <strong>Pontificia</strong>per poter offrire “in loco”, suo tramite,i Gradi accademici: il Baccellieratocon l’Affiliazione, la Licenza conl’Aggregazione, la Licenza ed il Dottoratocon l’Incorporazione. Di recentela Congregazione per l’EducazioneCattolica con l“Istruzione sugliIstituti Superiori di Scienze Religiose”(28 giugno 2008) ha regolato illegame accademico di questi Istituticon le Facoltà di Teologia. Tramitequesto legame gli alunni degli Istituti“collegati” possono conseguire il“Baccellierato in Scienze Religiose”dopo un primo triennio e la “Licenzain Scienze Religiose” dopo un ulteriorebiennio di specializzazione.La nostra Università di “PropagandaFide” per sua natura missionaria edinteressata per vocazione alla formazionedel clero delle nuove e giovaniChiese ben presto utilizzò questapossibilità. Ne fu promotoreMons. Maksimilijan Jezernik che dalunghi anni lavorava presso i Collegidi “Propaganda Fide” e presso la nostraUniversità. Il primo Seminarioad essere Affiliato fu quello di “BrignoleSale Negroni” di Genova nel1965 dove venivano formati i giovanimissionari della “CongregazionedellaMissione” conosciuticomunemente come Lazzaristi. IlPrefetto della Congregazione perl’Evangelizzazione dei Popoli eGran Cancelliere dell’Università erail Cardinale Gregorio Pietro Agagianianed il Prefetto della Congregazioneper l’Educazione Cattolica erail Cardinale Gabriel M. Garrone. IlRettore Magnifico dell’Universitàera Mons. Salvatore Garofalo, insignebiblista. Seguirono, nel 1969 ilSeminario “St. Joseph” di Ibadan enel 1970 il “Bigard” di Enugu entrambiin Nigeria, nel 1974 il “Libermann”di Dakar in Senegal ed nel1976 il “St. Sulpice” di Fukuoka inLo “Institut Africain des Sciencesde la Mission” di Kinshasa.Giappone. Da qui si è sviluppatala lunga serie di Seminariche oggi raggiunge il numerodi 92, presenti nel 5 Continentied in 40 Nazioni. L’ultimoSeminario ad essere stato Affiliatoè stato il “SanathanaDivya Karunya Vidyapeetham”di Thamarasserryin India il 5 ottobre 2009.Come ogni organismo viventeanche la realtà degliIstituti Affiliati ha vistonella sua storia alcuni diessi svilupparsi e crescere fino alpunto di dare vita localmente ad altreIstituzione accademiche ecclesiasticheed altri cessare la loro attivitàdopo aver prestato il loro preziososervizio. Per offrire una visionepiù precisa dell’attuale situazionedei nostri Affiliati invito a dare unosguardo al Planisfero qui accanto riportatodove una “stellina rossa” indicala “presenza” di uno o più Istituti.Per favorire una conoscenza maggioredella situazione attuale dei nostriAffiliati fornisco i dati seguenti.La Facoltà di Teologia ha 1 Istituto“Incorporato” a Roma; 1 “Aggregato”ad Hong Kong; 63 “Affiliati”,n.1/10 URBANIANA 21
Voci-dal-mondoDagli Istituti affiliatiIl Vescovo con un gruppo di Professori e di studenti del “St. Augustine” di Kinshasa in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico.38 in Africa, 2 nelle Americhe, 18 inAsia, 2 in Europa e 2 in Oceania; e3 Istituti di Scienze Religiose “Collegati”,rispettivamente ad HongKong, a Colombo (Sri Lanka) ed aMaputo (Mozambico). Per un totaledi 67 Seminari/Istituti.La Facoltà di Filosofia ha 21 “Affiliati”,15 in Africa, 1 nelle Americhe(Perù), 5 in Asia.La Facoltà di Missiologia ha come“Aggregato” l’Istituto di Scienze dellaMissione a Kinshasa nella Repubblicadem. del Congo.La Facoltà di Diritto Canonico hacome “Aggregato” il Dipartimento diDiritto Canonico del “St. Peter PontificalInstitute” di Bangalore in India.L’informazione che ai 1.500 studentiiscritti alla nostra Università vannoaggiunti gli 11.000 che frequentano inostri Istituti Affiliati ha positivamenteimpressionato l’Assemblea ed èstata motivo di profonda gioia e di riconoscenzaal Signore.Circa 2.000 allievi all’anno concludonoi loro studi conseguendo i Gradiaccademici. Il lavoro di preparazione,di controllo e di spedizionedei Diplomi di Grado è portato avanticon impegno e generosità da SuorSonia Chinchilla Galdamez e dal SignorThomas Thengumpallil.Numerosi studenti partecipanti allafesta Patronale dell’Università ediscritti alle nostre 4 Facoltà, durantela presentazione degli Istituti Affiliati,si sono ritrovati un po’ a casa per ilfatto che molti di loro da essi provengonoed alcuni, terminati gli studi,vi ritorneranno come Professori eFormatori. Molti ex allievi che hannofrequentato i nostri Istituti Affiliati ricopronoruoli di grande responsabilitàecclesiale.Rinnovi di Affiliazioni1) “Grand Séminaire Notre Dame”,Haiti, 24 novembre 2009, ad quinquennium.2) “Apostles of Jesus Theologicum”Nairobi, 5 dicembre 2009, ad decennium.3)”St. Francis Xavier Seminary, Jaffna,Sri Lanka, 23 dicembre 2009, adquinquennium.4)”Pacific Regional Seminary” Suva,Fiji, 5 gennaio 2010, ad quin-quennium.5) “Sainte Thérèse de l’Enfant Jesus”,Antananarivo, Madagascar, 20gennaio2010,ad quinquennium.6) “Grand Séminaire Libermann”Sebikhotane, Senegal, 28 gennaio2010, ad quinquennium.7) “National Missionary Seminary ofSt. Paul”, Gwagwalada-Abuja, Nigeria,19 febbraio 2010, ad quinquennium.8) “St. Paul Senior Seminary”, Kipalapala,Tanzania, 10 marzo 2010, adquinquennium.Recenti visite agliIstituti AffiliatiIl Prof. Alberto Trevisiol della Facoltàdi Missiologia dal 1 al 13 febbraioscorso ha visitato lo “Institut Africaindes Sciences de la Mission” Aggregatoalla Facoltà di Missiologia; il“Théologat St. Eugène de Mazenod”,Affiliato alla Facoltà di Teologiaed il “Philosophat St. Augustin” affiliatoalla Facoltà di Filosofia. Tutti etre questi Istituti si trovano a Kinshasanella Repubblica Democraticadel Congo.22
<strong>Urbaniana</strong>-University-PressUUP Sul consenso matrimoniale canonico a cura di Claudio Marras e Raffaele S24St. Paul’s astonishing missionary activity and his abilityto open up to the wider world brings him much closerto contemporary men and women. The distinctivecontent of St. Paul’s preaching is better understoodonce the words he uses, his communication strategiesand the dynamic nature of his apostolic style are closelyexamined.Today as in St. Paul’s times, witnessing our Christianfaith (kerygma) should be a help and not a hindranceto peaceful coexistence among peoples.GABRIELE BENTOGLIO is a scholar in Biblical Literature,SIMI lecturer, Procurator and General Counselorof the Scalabrinian Missionary Congregation, andauthor of many contributions including: Strategie comunicativenella lettera ai Galati, Milano 2005; Stranierie pellegrini. Icone bibliche per una pedagogia dell’incontro,Milano 2007, and «Mio padre era un Arameoerrante…». Temi di teologia biblica sulla mobilità umana,in this serie.Sul consenso matrimonialecanonicoA CURA DICLAUDIO MARRAS E RAFFAELE SANTOROCollana Studia Canonica 56Sul consensomatrimoniale canonicoPREZZO €16,00ISBN 978-88-401-4028-5Introdotto da uno studio di LuigiSabbarese sul rapporto tra fedee dignità sacramentale del matrimonionella società contemporanea,il volume illustra il viziodell’errore in tutte le sue componenti:errore sulla natura delmatrimonio (can. 1096); erroredi persona (can. 1097 § 1)e su una qualità della persona(can. 1097 § 2); erroredoloso (can. 1098); erroresull’unità, l’indissolubilità ola dignità sacramentale delmatrimonio (can. 1099). Altristudi sono dedicati, inoltre, alla simulazionea cura diClaudio Marras e Raffaele SantoroURBANIANA UNIVERSITY PRESSdel consenso matrimoniale (can. 1101) e alla rilevanzariconosciuta al bonum coniugum nella giurisprudenzadel Tribunale Ecclesiastico Regionale Pugliese.CLAUDIO MARRAS (Tribunale della Diocesi di Ales-Terralba).RAFFAELE SANTORO (Seconda Università degli Studidi Napoli, Facoltà di Giurisprudenza).Introduced by an essay on the relation between Faithand marriage’s sacramental dignity in modern societyby Prof. Luigi Sabarrese, the volume analyzes the vi-ce of error in all his elements: error concerning marriage(can. 1096); error concerning the person (can 1097§ 1); error concerning a quality of the person (can. 1097§2); fraud (can. 1098); error concerning the unity or indissolubilityor sacramental dignity of marriage (can.1099). Other contributes deal with simulation of marriageconsent (can. 1101) and with the relevance given bythe case law of Regional Ecclesiastical Court of Pugliato bonum coniugum.John Henry NewmanUn cristiano che interrogala modernitàA CURA DI LUCA F. TUNINETTICollana In dialogo n.4PAGINE 208 - PREZZO €16,00ISBN 978-88-401-5024-6John Henry Newman (1801-1890): figura di spicco dellaChiesa d’Inghilterra prima edella Chiesa cattolica poi,scrittore versatile, pensatoreprofondo e originale, personalitàaffascinante. In lui laChiesa riconosce le virtù diun santo. Illustrato il profilobio-bibliografico di Newman(L. F. Tuninetti), i saggiche seguono mettonoin luce diversi aspetti diquesta figura ricca ecomplessa: l’attività apologetica(B. Gallo), il pensierofilosofico (L. Obertello), le riflessioni sull’educazione(A. Campodonico), la presenza nella vita dellaChiesa (G. Velocci). L’obiettivo è di consentire, a chinon conosce Newman, di scoprirlo e incontrarlo, e a chigià lo conosce, di ripensare alcuni aspetti della sua operanon sempre adeguatamente considerati; di qui unabreve bibliografia commentata. Il ritratto che emerge èquello di un cristiano che, certo della verità della fede,non rifiuta la modernità e neppure l’accetta in quelle chesembrano essere le sue acquisizioni irreversibili (individualismo,razionalismo, secolarismo). Piuttosto, interrogandola,la fa riflettere.Autori: Bruno Gallo, Luca Obertello, Angelo Campodonico,Giovanni VelocciStanze della modernitàPaolo MiccolJohn Henry Newman (1801-1890): outstanding figure ofthe Church of England and – later in his life–, of theCatholic Church, versatile writer, original and deepthinker, fascinating personality. The Church credits himwith the virtues of a Saint. After an outline of Newman’sbio-bibliography, the following essays highlight different
Stanze della modernitàc!UUPaspects of this deep and many-faceted figure: apologeticactivity (B. Gallo), philosophical thought (L. Obertello),the education issue (Campodonico), his ongoingpresence in the life of the Church. The book’s purposeis to introduce neophytes to Newman and encouragethe experts to rethinks aspects of his work which sometimeshave not been looked properly upon; hencethe proposal of a short commented bibliography. Theemerging portrait is that of a Christian convinced ofFaith’s truth which doesn’t refuse modernity as well asdoesn’t accept all those aspects which seem to makeirreversibly part of her patrimony (individualism, rationalism,secularism). He rather interrogates modernity,and so makes her reflect.Stanze della modernitàAnnuncio, dialogo e testimonianzaDI PAOLO MICCOLICollana Studia 57PREZZO € 24,00ISBN 978-88-401-4029-2Dialettica, Storia, Morale-Religione,Estetica sono ‘stanze’ privilegiatedella filosofia contemporanea.L’autore esplora l’ampio perimetrodella modernità culturalepercependone lo stato d’animoattraverso un serrato confrontocon autorevoli interlocutori divario orientamento filosofico(Giordano Bruno, Vico, Pascal,de Maistre, Hegel,Bergson, Nietzsche, Heidegger,Adorno, Blondel,Fabro, Del Noce, Capograssi,Pareyson, Sciaccae molti altri).L’impegno della ricerca della verità che, da Agostino inpoi, ha attraversato e inquietato la Neuzeit, si è infattitradotto in una varia e coinvolgente fatica di chiarire l’essenzialein ogni epoca: l’identità della persona umana, ilsuo ruolo di signore del mondo e di attore della storia.Un libro che, nel ricostruire o stabilire parentele traprofili storici, conferma, con lucidità e introspezione ermeneutica,l’inesauribile avventura della razionalità.PAOLO MICCOLI ha insegnato per quasi quarant’anninella Facoltà di Filosofia della <strong>Pontificia</strong> Università <strong>Urbaniana</strong>,dove ha anche diretto l’Istituto Superiore per loStudio dell’Ateismo. Ha pubblicato per l’<strong>Urbaniana</strong> UniversityPress: Storia della filosofia contemporanea(1992 2 ); Corso di estetica (1995); Homo loquens. Oralitàe scrittura in occidente (1998); Storia della filosofia moderna(1999); Corpo dicibile. L’uomo tra esperienza e significato(2003); Umanesimo per il terzo millennio(2006); La voce di Clio (2008).paolo miccolistanzedella modernitàURBANIANA UNIVERSITY PRESSScioglimento in favorem fidei del matrimonio non sacramentaleNorme e proceduraAutoriDialectic, History, Moral-religion, Aesthetics are key“rooms” of modern philosophy. The author explores thewide space of cultural modernity and catches on hermoods through an intense dialogue with influential interlocutorsfrom different philosophical standpoints (GiordanoBruno, Vico, Pascal, de Maistre, Hegel, Bergson,Nietzsche, Heidegger, Adorno, Blondel, Fabro, Del Noce,Capograssi, Pareyson, Sciacca and many others). Thecommitment to truth which Neuzeit has uneasily gone throughsince St. Augustine resulted in a multifacetedand involving effort towards the highlighting of what iscrucial in every age: human person identity, his leadingrole in the world and as actor of history. Following or tracingfiliation relationships among authors and contexts,the book confirms with critical hermeneutical introspectionthe inexhaustible adventure of rationality.PAOLO MICCOLI tought at the faculty of Philosophy atPontifical Ubraniana for forty years and has also beenthe director of the Istituto Superiore per lo Studio dell’Ateismo.For UUP he published: Storia della filosofiacontemporanea (1992); Corso di estetica (1995); Homoloquens. Oralità e scrittura in occidente (1998); Storiadella filosofia moderna (1999); Corpo dicibile. L’uomotra esperienza e significato (2003); Umanesimo per ilterzo millennio (2006); La voce di Clio (2008).UUP Scioglimento in favorem fidei del matrimonio non sacramentale Luigi SabbareseScioglimento in favorem fideidel matrimonionon sacramentaleDI LUIGI SABBARESE – ELIAS FRANKCollana Studia CanonicaPAGINE 144 - PREZZO €19,00ISBN 978-88-401-4031-5Scioglimento in favorem fideidel matrimonio non sacramentaleNorme e proceduraLuigi Sabbarese – Elias FrankURBANIANA UNIVERSITY PRESSSin dall’epoca apostolica laChiesa ha messo in atto lapotestà di dispensare in favoredella fede, secondole indicazioni di Paolo in 1Cor 7, 12-15. Col passaredel tempo, si è reso necessarioampliare e aggiornareil privilegio paolinoalle diverse situazioniche creavanonuove esigenze spirituali,specie nei territoridi missione. LeCostituzioni pontificiedel sec. XVI rappresentano un significativoesempio di esercizio di potestà vicaria del RomanoPontefice, per situazioni legate allo specificocontesto missionario. Nel sec. XX i casi di scioglimentoin favore della fede di matrimoni non sacramentali sisono moltiplicati al punto da richiedere l’introduzione din.1/10 URBANIANA25
<strong>Urbaniana</strong>-University-Pressuna normativa propria, emanata nel 1934, aggiornatanel 1973 e definitivamente approvata nel 2001.Conoscenza e retta applicazione delle norme PotestasEcclesiae investono una problematica di grande rilievonella vita della Chiesa, non solo per i territori di missione,ma anche per le terre di nuova evangelizzazione oper quelle regioni ove una fortissima secolarizzazioneha rimesso a tema il problema del matrimonio dei nonbattezzati.Partendo da alcune nozioni preliminari e storiche, si offrequi un commento delle norme vigenti. Particolare attenzioneè rivolta alle procedure per istruire il processodi scioglimento di quei matrimoni in cui almeno una delleparti non è battezzata, o, se battezzate entrambenon abbiano consumato il matrimonio durante tutto iltempo della vita coniugale.Al commento delle norme Potestas Ecclesiae segue u-na parte più pratica che presenta le diverse fattispeciee la procedura da seguire nell’istruttoria. Di grande utilitàsono le appendici che offrono modelli e formulari a-datte ai singoli casi.LUIGI SABBARESE, docente e decano della Facoltà diDiritto Canonico della PUU, giudice esterno del Tribunaledi Prima Istanza del Vicariato di Roma, consultorepresso le Congregazioni per l’Evangelizzazione dei Popolie per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.Autore di numerose pubblicazioni, di recente ha curatoper la <strong>Urbaniana</strong> University Press La Chiesa è missionaria.La ricezione nel Codice di Diritto Canonico, 2009.ELIAS FRANK, docente presso la Facoltà di Diritto Canonicodella PUU e giudice esterno del Tribunale di PrimaIstanza del Vicariato di Roma, autore di diversi articolisu Ius Missionale.Since Apostolic times the Church has exercised the facultyof dispensation in favorem fidei according toPaul’s reference in 1 Cor 7, 12-15. As time goes on,the Pauline privilege needed to be widened and upda-ted to the different situations and consequent new spiritualneeds, particularly in mission territories. XVI century’sPontifical Constitutions represent a significantexample of the exercise of Roman Pontiff’s vicariousauthority in missionary situations. In the XX century, inthe wake of the increasing cases of dissolution of marriagein favorem fidei, a particular law was issued, setforth in 1934, updated in 1973, and enacted in 2001. InChurch’s life, the knowledge and correct application ofthe norms Potestas Ecclesiae represents an importantissue not only in mission territories but also in newlyevangelized areas and in those regions affected by virulentsecularization processes which make the marriageof unbaptized persons a very relevant the topic. Afterpresenting some basic notions and historical background,a comment of the norms in force is offered.Particular attention is given to the dissolution proceduresof those marriages which involve one unbaptizedparty or, if both parties are baptized, of non-consummatedmarriages. After the commentary of the Norms,a more practical section presents the different cases inpoint, and the procedures to be followed. Useful formsand formularies for the different situationsLUIGI SABBARESE is Professor and Dean of the Facultyof Canon Law of the Pontifical <strong>Urbaniana</strong> University,external judge of the Tribunal of First Instance ofthe Rome’s Vicariate and Consultor of the Congregationfor the Evangelization of People and of the Congregationfor Divine Worship and the Discipline of theSacraments. He has published many books and amonghis latest contributions for <strong>Urbaniana</strong> University Pressare La Chiesa è missionaria. La ricezione nel Codice diDiritto Canonico, 2009.ELIAS FRANK is Professor at the Faculty of Canon Lawof the Pontifical <strong>Urbaniana</strong> University, external judge ofthe Tribunal of First Instance of the Rome’s Vicariate.He is the author of many articles for Ius Missionale.P. Frizzi all’<strong>Urbaniana</strong>il 3 dicembre 2009CONVEGNO SULL’INTERCULTURALITÀNUOVO PARADIGMA DELLA MISSIONEdi Joseph Mwaniki, imcL’occasione del conferimento del “Dottorato Honoris Causa” a Padre Giuseppe Frizzi è stato un momentodi gioia non soltanto per Padre Frizzi, ma anche per tutto l’Istituto dei Missionari della Consolata(IMC) a cui lui appartiene. Per questo, il suo istituto ha organizzato un convegno presso la salacapitolare della Casa Generalizia IMC dal 4 al 7 dicembre 2009. Il Convegno, oltre alla presenza diun folto gruppo di Missionari della Consolata provenienti da diverse Circoscrizioni, ha anche registratocon piacere la partecipazione di alcuni membri qualificati di altre congregazioni missionarie e diversidocenti e studenti dell’Università <strong>Urbaniana</strong>, che hanno assistito ai lavori e condiviso le loro esperienze sul tema dell’Interculturalità.L’istituto IMC stava vivendo un biennio di Interculturalità e per questo, l’Honoris Causa a Padre Frizzi che ha vissuto la sua esperienzamissionaria evangelizzando la cultura Makua in Mozambico è diventata una buona occasione per riflettere in modo ampia suquesto tema così importante sia nell’evangelizzazione, sia nella vita comune nel Istituto, così per trovare il nuovo paradigma dellamissione. Il Convegno, dopo diversi interventi dei partecipanti, si è concluso con il discorso del Superiore Generale, Padre AquileoFiorentini, che ha sottolineato il bisogno di formarsi all’interculturalità per servire meglio la missione d’oggi.Gli Atti del Convegno saranno pubblicati in un libro che verrà presentato il 20 giugno 2010, nella solennità della Vergine Consolata.26
Tesi-pubblicate-e-Nominea cura di Silvia Salamandra e Rossano RennaODO Eugene Ikechukwu 30/11/2009Trinity and Eucharist in “Mane nobiscum Domine” e “SacramentumCaritatis”.Moderatore: EGBULEFU JohnDOMNIC Negussie Andre 03/12/2009The Ecclesiology df Fetha Nagast and it´s Implications inEthiopian Catholic Church Today.Moderatore: MAZZOLINI SandraCORAGGIO Vincenzo 04/12/2009I Pontifici consigli della Curia Romana: Natura e Prospettive.Moderatore: SABBARESE LuigiARUPUTHASAMY Jacob 11/12/2009Fraternity and Mutual Cooperation among the diocesanclergy. Juridical and pastoral Study of Canon 275 § 1 ofCIC 1983.Moderatore: FRANK EliasFARAOANU Iulian 14/12/2009L´Unità del popolo di Dio in Ap 21, 12-14.Moderatore: BIGUZZI GiancarloAGDE Corentin 15/12/2009La certitude morale dans les Proces Canoniques de NulliteMatrimoniale (Can. 1608).Moderatore: PINTO Pio VitoMONTANO Giuseppe 07/01/2010“Rivestitevi dell´armatura di Dio ...” (Ef 6, 10-20).Moderatore: BIGUZZI GiancarloMERUZZI Mauro 26/01/2010La missione della luce. La funzione comunicativa del simbolodella luce in Matteo: un contributo per la riflessionemissiologica.Moderatore: SCAIOLA DonatellaNGELESE NANGAA Albert Desire 03/02/2010Pour une théologie de l´inculturation dialogique. A proposdu phénomène des sectes en République Démocratiquedu Congo.Moderatore: COLZANI GianfrancescoMLENGULE Frowin Alphonce 18/02/2010My House shall be a House of Prayer for all Nations butyou have made it Den of Robbers” (Mark 11,15-19): a Callto Conversion.Moderatore: GIENIUSZ AndrzejSOQUIA Domingos Tchipilica 15/03/2010A questão do aborto e da democracia no magistério deJoão Paulo II.Moderatore: MATTIOLI VitalianoSIEGFRIED RUSIMBYA NTARE 24/03/2010Jesus the Saviour of the World with Reference to “DominusIesus”.Moderatore: ANCONA GiovanniTSENHLEVYCH Vira 24/03/2010Evangelizzare gli adulti in Ucraina oggi. Annuncio del Vangelotra secolarizzazione e rinascita della religione.Moderatore: MEDDI LucianoNomineIl Santo Padre Benedetto XVI, in data 29 marzo 2010 ha nominatoAusiliare della diocesi di Hung Hoá (Viêt Nam) il Rev.doJean Marie Vu Tât, del clero di Hung Hoá, Vice Rettore del SeminarioMaggiore di Hà Nôi. Gli è stata assegnata la sede titolarevescovile di Tisiduo. Il Rev.do Jean Marie Vu Tât è nato il 10 marzo1944 a Di Nâu, Thach Thât, Hà Son Bình, diocesi di HungHoá. Ha svolto gli studi secondari al Seminario Minore di SonLoc, Son Tay. Dal 1969 al 1987 ha seguito privatamente i corsi diFilosofia e di Teologia presso il Vescovado, lavorando al tempostesso per mantenersi. Successivamente ha completato la suaformazione nel Seminario Maggiore di Hà Nôi ed è stato ordinatosacerdote il 1° aprile 1987, dopo aver atteso a lungo il permessodel governo. Dopo l’ordinazione sacerdotale, ha ricoperto numerosiincarichi. Inviato a Roma nel 1995, nel 1997 ha conseguito laLicenza in Diritto Canonico presso la <strong>Pontificia</strong> Università <strong>Urbaniana</strong>;ha poi frequentato un corso di studi pastorali presso l’IstitutoCattolico di Parigi.Assistente al Vescovado dal 1998 al 2003, è stato Responsabiledella pastorale missionaria della provincia di Lao Cai, Parrocodi Bach Loc (2003-2009) e Professore di Diritto canonico al SeminarioMaggiore di Hà Nôi. Dal 2005 è Vice Rettore del SeminarioMaggiore di Hà Nôi. (Agenzia Fides 29/03/2010)Nomina del nuovo Economo della<strong>Pontificia</strong> Università <strong>Urbaniana</strong>Il primo aprile 2010 il Gran Cancelliere della <strong>Pontificia</strong> Università<strong>Urbaniana</strong> Card. Ivan Dias ha nominato il Rev. P. Paolo Fedrigoni,IMC, Economo della nostra Università.Deceduto S. Ecc. Mons. Youssef Ibrahim Sarraf, Professore presso la Facoltà di Diritto CanonicoIl 31 dicembre 2009 è deceduto S. Ecc. Mons. Youssef Ibrahim Sarraf, Professore presso la Facoltà di Diritto Canonico della <strong>Pontificia</strong>Università <strong>Urbaniana</strong>. Mons. Sarraf era nato al Cario, Egitto, il 5 ottobre 1940 e ordinato prete della Chiesa Caldea Cattolica il 19 dicembre1964. Consacrato vescovo caldeo del Cairo il 13 maggio 1984, dal 10 ottobre dello stesso anno aveva iniziato la sua attività didocenza del Diritto Canonico Orientale presso l’<strong>Urbaniana</strong>.27
comunicazioneinterculturamissionePONTIFICIAUNIVERSITASURBANIANASEMINARIO DI STUDILunedì 24 maggio 2010THE DIGITAL ERACONNECTION, INTERACTION AND COMMUNITYConnessioni e isolamento tra popoli, culture e generazioniAUDITORIUM GIOVANNI PAOLO II - VIA URBANO VIII, 16 - ROMAORE 15,00/18,00Panel interattivo tra l’Italia e il mondo (collegamentivia internet con alcuni esperti all’estero)Sono disconnesso, ma sto cercando di smettereConnessioni e isolamento tra culture e generazioniVite e culture condiviseConnessioni migranti, socialnetwork e digital divideL’era di vetroConnessioni e informazioni fra trasparenza e fragilitàDiscussant in aula:Patrizia Caiffa (Agenzia SIR) Filomeno Lopes (Radio Vaticana)Marta Perrotta (Università Roma TRE) Silvonei Protz (UniversitàGregoriana) Annalisa Venditti (RAI)Conclude il panel una piece teatralea cura del JOBEL TEATROINFO: communication@urbaniana.eduPresentazione delMaster di I Livello in Comunicazione Socialenel contesto Interculturale e MissionarioAnno Accademico 2010/2011
PONTIFICIA UNIVERSITÀ URBANIANA00120 Città del Vaticanowww.urbaniana.eduIn copertina:Miniatura XIX secolo(Olio su vetro – cm 15 x 9)Collezione <strong>Pontificia</strong>Università <strong>Urbaniana</strong>