cantieristica / porto&<strong>diporto</strong>Palumbo SpAal centro del Mediterraneouna dozzina di competitor internazionali: l’iter burocraticoè stato lungo, trattandosi di una struttura statale e perl’ostruzionismo dell’opposizione al governo maltese, arrivandoalla firma definitiva solo nei giorni scorsi.“Grazie alla nostra specializzazione - ha spiegato AntonioPalumbo – nel settore delle riparazioni e conversioni dinavi, sia merci che passeggeri, puntiamo a creare un’organizzazioneper definire un progetto finalizzato a unarapida ripresa delle attività del cantiere, organizzandoloa fasi programmate e rendendolo operativo gradualmentecon opportuni investimenti”. Investimenti che sono statiquantificati in 32 milioni di euro che la Palumbo immetteràdirettamente nella struttura per riqualificarla e portarlaagli elevati standard qualitativi del gruppo; si potrà cosìraggiungere un’ottimizzazione del lavoro tra le sedi di Napoli,Messina e Malta, invertendo il trend negativo dellaPalumbo Spa, società che opera nella cantieristicanavale dal 1967, acquisisce i Cantieri navali diMalta, internazionalizzando la propria attività e trovandoquegli spazi che il porto di Napoli da sempre negaai propri imprenditori, anche nel settore delle riparazioninavali; un lungo contenzioso sul regolamento dei bacini,l’affondamento di una struttura galleggiante e l’accorpamentodelle aziende del settore in una unica area conspazi sufficienti mai realizzata, nonostante fosse previstadal Piano regolatore portuale, hanno indotto l’aziendanapoletana a trasferire parte della propria attività prima aMessina ed ora a Malta.Alla presenza del rappresentante del governo maltese,il Ministro dell’Economia Tonio Fenech e dell’ambasciatoreitaliano a Malta, Paolo Andrea Trabalza, l’imprenditorenapoletano Antonio Palumbo ha firmato un accordo cheprevede la cessione delle attività del Malta Shipyard limitedper 18 milioni di euro, importo che sarà spalmato indieci anni, e la relativa concessione demaniale trentennaleche prevede un canone di un milione e 660mila eurol’anno per i prossimi trenta anni.L’azienda napoletana potrà contare su una superficietotale dell’area in concessione pari ad oltre 220mila metriquadri, con circa 2mila metri di banchine e quattro bacinidi carenaggio, precisamente di 360, 262, 216 e 98 metridi lunghezza. Si tratta di una gamma molto articolata diofferta che consentirà di accogliere navi di diversa dimensionefino a candidarsi nel settore delle riparazioni e refittingdelle grandi navi da crociere.Antonio Palumbo, che è anche Presidente della SezioneRiparatori navali dell’Unione Industriali di Napoli, dagliangusti spazi del porto di Napoli è sbarcato nel porto diMessina dove, nel 20<strong>06</strong>, ha acquisito i cantieri ex Smebper poi aggiudicarsi i cantieri di riparazione navali maltesinel settembre 2009 dopo un’agguerrita concorrenza diAntonio Palumbo, primo da destra seduto, mentrefirma lo storico contratto a Maltastruttura maltese, dovuto a problematiche di gestione, chenegli ultimi tempi aveva caratterizzato l’attività del cantierecon l’obiettivo di recuperare il know-how storico e lenotevoli potenzialità che il cantiere ha invece avuto nelrecente passato grazie anche alla posizione geografica alcentro del Mediterraneo e sulla rotta che lo attraversa dalloStretto al Canale. Questa nuova espansione consentiràall’azienda napoletana di sviluppare e consolidare il progettoper la realizzazione di mega-yacht sotto il marchioColumbus di cui due unità sono già in avanzata fase dicostruzione a Napoli. Sull’asse Napoli – Messina – Maltasi sta sviluppando un polo in grado di creare sinergie persoddisfare al meglio le esigenze e le richieste dei clienti edi attrarre gli armatori che attualmente preferiscono portipiù competitivi nel Mediterraneo.Giovanni Piro10 - <strong>giugno</strong> 2010
infrastrutture / porto&<strong>diporto</strong><strong>giugno</strong> 2010 - 11