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anno I, n. 5 - Dipartimento della Protezione Civile

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13CHE COS’È UN’ESERCITAZIONE DI PROTEZIONE CIVILE?L’esercitazione di protezione civile è unimportante strumento di prevenzione e di verificadei piani di emergenza, con l’obiettivo di testareil modello di intervento, di aggiornare leconoscenze del territorio e l’adeguatezza dellerisorse. Ha inoltre lo scopo di preparare i soggettiinteressati alla gestione delle emergenza e lapopolazione ai corretti comportamenti daadottare. Esistono due diverse tipologie diesercitazioni: l’esercitazione per posti di comandoo table-top prevede l’attivazione dei centrioperativi e <strong>della</strong> rete delle telecomunicazioni.L’esercitazione a scala reale o full-scale prevedeinvece azioni sul territorio e un possibilecoinvolgimento <strong>della</strong> popolazione.Le esercitazioni possono svolgersi a livellonazionale, regionale, provinciale o comunale.Per le esercitazioni nazionali, la programmazionee l’organizzazione spetta al <strong>Dipartimento</strong> <strong>della</strong><strong>Protezione</strong> <strong>Civile</strong> in accordo con le Regioni o leProvince Autonome in cui si svolgono.Quelle classificate come regionali o locali,invece, sono promosse dalle Regioni o ProvinceAutonome, dalle Prefetture Uffici territoriali digoverno, dagli Enti locali o da qualunque altraamministrazione del Servizio Nazionale <strong>della</strong><strong>Protezione</strong> <strong>Civile</strong>, per i piani di competenza.Gli elementi fondamentali utili allaprogrammazione di un’esercitazione sonocontenuti nel “documento di impiantodell’esercitazione” – condiviso con tutte leamministrazioni partecipanti – che individua,tra l’altro, l’ambito territoriale e lo scenario dirischio di riferimento, il sistema dicoordinamento, la strategia di intervento e lemodalità di coinvolgimento <strong>della</strong> popolazione.A livello internazionale, nell’ambito delMeccanismo Comunitario, la CommissioneEuropea dispone un’attività formativa cheprevede anche esercitazioni. Il <strong>Dipartimento</strong>ne ha organizzate diverse sul territorio italiano,insieme alle Regioni di volta in volta coinvolte.un’analisi complessiva dell’attività svolta daiCcs - Centri di coordinamento dei soccorsi,in raccordo con i Centri operativi misti e iCentri operativi comunali attivati. È stato inoltrefatto un resoconto delle attività seguitedal Comitato operativo convocato nella sededel <strong>Dipartimento</strong> <strong>della</strong> <strong>Protezione</strong> <strong>Civile</strong> a Roma,in coordinamento con il territorio.L’attività di questi mesi, convogliata nella esercitazione“Calabria 2011”, ha contribuito asensibilizzare le autorità locali di protezione civilerispetto al loro ruolo nell’ambito del ServizioNazionale <strong>della</strong> <strong>Protezione</strong> <strong>Civile</strong>.In questo senso, è stata ribadita la necessitàdi valorizzare il livello comunale per garantirel’efficacia e l’efficienza dell’intero Sistema.Il percorso intrapreso dal <strong>Dipartimento</strong> <strong>della</strong><strong>Protezione</strong> <strong>Civile</strong> insieme con la Regione Calabriaha attivato dunque un circuito virtuosoper il consolidamento di un Sistema partecipatodi salvaguardia <strong>della</strong> vita umana e tuteladei beni e degli insediamenti.L’esercitazione “Calabria 2011”, che di questopercorso è parte integrante, ha fornitodunque nuovi input al tavolo permanenteche si occupa delle attività di pianificazioneper il rischio sismico in questa Regione, inuna necessaria fase di test che consentiràdi consolidare gli ambiti di eccellenza e lavorarealla risoluzione delle criticità emerse. 2

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